Lezione 6-12-07 Il Reddito Di Esercizio e Il Capitale Netto Di Funzionamento

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Subsistema Subsistema Gestionale Gestionale Il reddito di Il reddito di esercizio e il esercizio e il capitale netto di capitale netto di funzionamento funzionamento Sistema di rilevazione e Sistema di rilevazione e

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Subsistema Subsistema GestionaleGestionale

Il reddito di esercizio e il Il reddito di esercizio e il capitale netto di capitale netto di funzionamentofunzionamento

Sistema di rilevazione e natura Sistema di rilevazione e natura dei valoridei valori

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L’espletamento di un processo economico di trasformazione da parte del sistema –azienda consente l’ottenimento di beni/servizi caratterizzati da un grado di utilità maggiore rispetto a quello offerto dalle risorse utilizzate.

Tale grado di utilità (dei fattori e dei prodotti) trova corretta definizione solo nel confronto con i mercati esterni in cui l’impresa opera e può essere convenientemente misurato solo attraverso il metro monetario di valorizzazione.

L’impresa può definire e ponderare così in termini economici la propria attività.

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Ne deriva che la misurazione monetaria dei valori e delle variazioni prodotte dalla gestione trova espressione in valori monetari (denaro) e in mezzi sostitutivi (crediti e debiti di funzionamento).

Ciò consente l’individuazione di due distinti settori:

Settore numerario: che svolge il ruolo di misuratore dei valori delle operazioni di investimento e di recupero (anche detto settore originario o misuratore);

Settore degli investimenti e dei recuperi: in cui sono riconducibili i costi provocati dalle operazioni di investimento e i ricavi generati dai processi di realizzo (anche detto settore derivato o misurato).

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Ciclo della produzione in riferimento ai valori numerari: esso ha, di norma, un andamento che parte dalle uscite e si conclude nelle entrate.

+ denaro+ crediti di funzionamento- debiti di funzionamento

- denaro+ debiti di funzionamento- crediti di funzionamento

E USettore numerario

Ricavi di vendita dei

prodotti

Settore degli investimenti e dei recuperi

Operazioni di trasformazion

e interna

Costi di acquisto dei

fattori produttivi

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Il reddito di esercizio e il capitale netto di funzionamento

L’esercizioesercizio rappresenta l’intervallo temporale (generalmente l’anno solare) cui riferire la determinazione del reddito, ed indica l’insieme delle operazioni svolte all’interno di tale arco di tempo:

operazioni di investimento ed operazioni di realizzo.

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La determinazione del reddito riferita reddito riferita all’esercizioall’esercizio, piuttosto che all’intero arco di vita aziendale (determinazione del reddito reddito totaletotale) consente di:

generare un’informazione utile per razionalizzare il processo decisionale;

generare un’informazione utile per decidere quale ammontare di risorse monetarie poter distogliere dal processo produttivo al fine di remunerare il capitale proprio;

Il reddito di esercizio e il capitale netto di funzionamento

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Generare un’informazione utile per consentire il prelievo fiscale secondo le disposizioni vigenti in materia;

Generare un’informazione utile per tutti i soggetti (stakeholders) che per diverse ragioni sono interessati ai risultati della gestione (fornitori, clienti, finanziatori, dipendenti, ecc.)

Il reddito di esercizio e il capitale netto di funzionamento

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…tutte esigenze che non poterebbero essere soddisfatte

se la conoscenza dei risultati gestionali arrivasse solo al termine della vita aziendale.

Il reddito di esercizio e il capitale netto di funzionamento

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Principio della competenza Principio della competenza temporaletemporale: è il principio su cui basarsi per decidere quali costi e quali ricavi riferire all’esercizio, ossia la determinazione del risultato economico dell’esercizio pone problemi di “riferibilità”dei costi e dei ricavi ai singoli periodi amministrativi.

Il reddito d’esercizio viene perciò determinato per differenza tra tutti i ricavi e tutti i costi che in esso hanno avuto manifestazione finanziaria.

Il principio della competenza temporale

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La determinazione del reddito dell’esercizio sulla base della sola competenza temporale condurrebbe alla misura di un risultato scarsamente attendibile dal punto di vista economico.

Si passa allora dalla competenza temporale alla

competenza economicacompetenza economica: concorrono alla formazione del reddito dell’ esercizio costi e ricavi correlati

cioè quei costi e quei ricavi relativi al medesimo processo investimenti-realizzi devono concorrere a determinare il risultato dello stesso esercizio a prescindere dal momento in cui hanno avuto la loro manifestazione numeraria

Il principio della competenza economica

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Al termine del periodo considerato risulteranno già sostenuti costi per l’acquisto di fattori produttivi non ancora utilizzati o utilizzati solo in parte, per cui l’inserimento di tali costi nella determinazione del reddito dell’esercizio condurrebbe a sottovalutare il risultato economico.Così come al termine del periodo possono risultare già conseguiti ricavi per la vendita di prodotti non ancora ultimati per cui si dovranno sostenere ancora costi, per cui l’inserimento di tali ricavi condurrebbe ad una erronea sopravvalutazione del reddito.

Il principio della competenza economica

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Ancora, al termine del periodo in relazione ad operazioni che in esso si sono concluse (investimenti-realizzi) potranno permanere rischi che solo in futuro potranno essere verificati per cui omettere dei costi che potranno derivarne condurrebbe ad una sopravvalutazione del reddito.

Il principio della competenza economica

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……non si può dunque prescindere dalla correlazione non si può dunque prescindere dalla correlazione tra costi e ricavi tra costi e ricavi

I costi e ricavi sono di competenza economica del periodo nel quale il processo investimenti-realizzi si è concluso.

Per cui secondo il principio della competenza economica concorrono a determinare il reddito dell’esercizio:

1. I soli ricavi relativi ad operazioni di vendita concluse nel periodo considerato le cui prestazioni sono state eseguite (i prodotti sono stati venduti e consegnati, i servizi erogati);

2. I soli costi correlati a tali ricavi, quindi i costi già sostenuti per fattori produttivi impiegati o da impiegare in processi produttivi non ancora conclusi vanno rettificati dal totale dei costi sostenuti, e sospesi dalla formazione del reddito in attesa che il processo sia portato a compimento (costi sospesi).

Il principio della competenza economica

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Pertanto, al termine dell’esercizio devono essere rettificati il totale dei costi sostenuti e quello dei ricavi conseguiti mediante il rinvio a futuri esercizi di quelle parti che non risultano di competenza;

Allo stesso modo, sarà necessario anticipare al periodo in chiusura, prudenzialmente, quei costi di presunta formazione futura collegati ad operazioni già compiute.

Il principio della competenza economica

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Costi sospesi: quei costi già sostenuti per fattori produttivi,

l’azienda ha già sostenuto il sacrificio finanziario, ma il realizzo attraverso i ricavi si avrà nel futuro cioè il processo produttivo si concluderà nei periodi futuri di gestione.

I costi sospesi, insieme con il denaro in cassa e i crediti rappresentano elementi dell’attivo aziendaledell’attivo aziendale quest’ultimo anche detto capitale lordo di funzionamento. capitale lordo di funzionamento.

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Il capitale lordo di funzionamento nella sua Il capitale lordo di funzionamento nella sua componente economica è il risultato di componente economica è il risultato di investimenti che l’impresa ha già affrontato investimenti che l’impresa ha già affrontato (sostenendone finanziariamente i costi) e che (sostenendone finanziariamente i costi) e che sono in attesa di essere rigenerati.sono in attesa di essere rigenerati.

Vista l’azienda in ottica di funzionamento o di continuità aziendale

Il capitale lordo di funzionamento è ottenuto attribuendo al tempo trascorso il reddito derivante dalle sole operazioni concluse, e rilevando in quel momento che è proprio la fine dell’esercizio, i costi finanziariamente già sostenuti ma riferiti ad operazioni che devono ancora concludersi.

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I ricavi conseguiti per la cessione di beni non ancora perfezionata (o per l’erogazione di

servizi non ancora perfezionata) non può considerarsi di competenza economica dell’esercizio per cui vanno rettificati, dal totale dei ricavi conseguiti, per essere sospesi dalla formazione del reddito del periodo in attesa che il processo sia portato a compimento (ricavi sospesi).

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Ricavi sospesi:

rappresentano impegni assunti nei confronti dei clienti di portare a termine il processo produttivo, e sono misurati da un’entrata monetaria effetto del ricavo anticipato. Insieme con i debiti costituiscono componenti del passivo passivo aziendale.aziendale.

I ricavi anticipati, i debiti e il capitale proprio rappresentano fonti di finanziamento degli impieghi aziendali.

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Il capitale netto di funzionamento: è il capitale dato dalla differenza tra il capitale lordo di funzionamento (totale attività) e il totale delle passività su di esso gravanti.

Esso è determinato in funzione del reddito che si in funzione del reddito che si prospetta in forza dei soli investimenti già effettuati prospetta in forza dei soli investimenti già effettuati (secondo il principio della prudenza)

Si distingue dal capitale economico che rappresenta invece, la derivazione della proiezione ed attualizzazione di tutto il flusso reddituale a venire determinato per orientare il prezzo di cessione/acquisizione di un’azienda (non c’è il principio della prudenza).

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Il sistema di rilevazione

Al fine di consentire l’analisi degli effetti prodotti dalle operazioni della gestione sul grado di economicità aziendale,

si rende necessaria una codifica attraverso un linguaggio che ne consenta la sintesi cioè un sistema di rilevazione attraverso il quale interpretare e codificare gli accadimenti aziendali

È rivolto alla determinazione del reddito dell’esercizioreddito dell’esercizio o risultato di un periodo e del capitale netto di funzionamentodel capitale netto di funzionamento in

essere al termine dello stesso esercizio.

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…segue.

Gli effetti che agiscono in maniera immediata sulla consistenza dell’oggetto sono riconducibili al settore delle variazioni di reddito e al settore delle variazioni di capitale (aspetti derivati o misurati)

Sono manifestazioni di reddito i costi e i ricavi

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…segue.

Gli effetti che agiscono in maniera mediata, invece, sull’oggetto, sono riconducibili al settore numerario (aspetto originario o misuratore).

Sono manifestazioni numerarie le misurazioni dei costi e ricavi cioè le variazioni di denaro legate ai costi (-denaro) e ai ricavi (+denaro)Tale sistema di interpretazione dei

fatti gestionali prende il nome di sistema del redditosistema del reddito.

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Il settore delle variazioni Il settore delle variazioni numerarienumerarie

o delle misurazioni legato alla gestione monetaria che accoglie le variazioni originarie del denaro, dei crediti e dei debiti di funzionamento

In tale sistema del reddito si distinguono tre settori:

…segue.

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Il settore delle variazioni di redditoIl settore delle variazioni di reddito: legato alla gestione economica e a quella

finanziaria che accoglie le variazioni derivate cioè

costi di acquisto dei fattori produttivi, costi di accensione dei crediti di finanziamento, costi di estinzione dei debiti di finanziamento

Ricavi di vendita dei prodotti, estinzione dei crediti di finanziamento, di accensione dei debiti di finanziamento

…segue.

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Il settore delle variazioni di capitaleIl settore delle variazioni di capitale, relativo alla determinazione del capitale netto di funzionamento, che aumenta per effetto di conferimenti di capitale proprio, conseguimento di utili e reintegro di perdite (variazioni positive) e che diminuisce per effetto di restituzione di capitali conferiti, distribuzione di utili e sofferenza di perdite (variazioni negative).

…segue.

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Accanto al sistema del reddito potranno aversi altri sistemi di rilevazione:

il sistema del valore aggiunto, il sistema del valore autogenerato

a seconda del valore oggetto di rilevazione.

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Per necessità di semplificare il processo di rilevazione le variazioni vengono accorpate in due soli settori.

Si tratta del cosiddetto sistema dualistico elaborato da Aldo Amaduzzi, che deriva dal sistema del reddito elaborato da Zappa, ed ha per oggetto la determinazione del reddito attribuibile ad un esercizio e del correlato capitale netto di funzionamento

Il sistema del capitale e del risultato economico

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Tale sistema di rilevazione prende il nome di Sistema del capitale e del risultato Sistema del capitale e del risultato economicoeconomico e prevede appunto due settori:

1. Il settore economico: le variazioni del capitale di proprietà vengono accorpate alle variazioni del reddito ampliando la classe)

2. Il settore finanziario: il settore della misurazione o settore delle variazioni numerarie viene ad accogliere non più solo variazioni numerarie (movimenti di denaro, di crediti e debiti di funzionamento) ma anche variazioni finanziarie cioè la parte dei crediti e debiti di finanziamento o valore nominale.

Il sistema del capitale e del risultato economico

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Settore finanziario

Variazioni finanziarie + variazioni finanziarie –

VF + VF-

+ denaro - denaro

+crediti di funzionamento +debiti di funzionamento+ crediti di finanziamento + debiti di finanziamento

-debiti di funzionamento - crediti di funzionamento- debiti di finanziamento - crediti di finanziamento

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Variazioni economiche + variazioni economiche –

VE + VE-

ricavi di vendita costi di acquisto fattoriInteressi attivi interessi passiviAggi di emissione disaggi di emissioneAggi di sottoscrizione disaggi di sottoscrizioneSopravvenienze ed insussistenze attive sopravvenienze ed insussistenze passive plusvalenze minusvalenzeRettifiche di costi rettifiche di ricavi+ capitale netto - capitale netto+ capitali conf. Con il vincolo della proprietà - capitali conf. con il vincolo della proprietàReintegro di perdite distribuzione di utili

Settore economico

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Schema dell’attività dell’impresa espresso in termini di variazioniSchema dell’attività dell’impresa espresso in termini di variazioni

Variazioni finanziarie positive

- denaro

+ debiti

- crediti

Variazioni finanziarie negative

Di funzionamentoDi finanziamentoDi funzionamentoDi finanziamento

+ denaro

+ crediti

- debiti Di funzionamentoDi finanziamento

Di funzionamentoDi finanziamento

Variazioni economiche

negative

Variazioni economiche positive

ricavi+ capitale netto(copertura di perdite)

costi- capitale netto(erogazione di utili)

Quadro di sintesi delle variazioni

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Quadro di sintesi delle variazioniLe possibili combinazioni delle variazioni risultano articolate nei seguenti raggruppamenti:

Variazioni della stessa natura ma di segno opposto;

Variazioni di natura diversa ma dello stesso segno;

Variazioni di natura finanziaria che in parte si compensano tra di loro (e hanno segno opposto) e che, per la parte restante, misurano variazioni di natura economica dello stesso segno.

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Schema delle variazioniLe possibili combinazioni evidenziate nello schema sono sei:

1. Variazioni della stessa natura finanziaria ma di segno opposto che si compensano interamente tra di loro (compensazione finanziaria) ad esempio l’estinzione di un debito di finanziamento una VF- (- denaro) e una VF + (- debiti di finanziamento);

2. Variazioni della stessa natura economica ma di segno opposto che si compensano interamente tra di loro (compensazione economica) ad esempio il conferimento di fattori produttivi specifici una VE- (costi) e una VE + (+ capitale netto);

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Schema delle variazioni

3. Variazioni di natura diversa ma dello stesso segno, cioè una variazione di natura finanziaria e di segno positivo che misura interamente una variazione di natura economica e di segno positivo (misurazione positiva): ad esempio un conferimento di capitali propri in denaro una VF + (+ denaro) misura una VE + (+ capitale netto);

4. Variazioni di natura diversa ma dello stesso segno, cioè una variazione di natura finanziaria e di segno negativo che misura interamente una variazione di natura economica e di segno negativo (misurazione negativa): ad esempio la restituzione di capitale proprio in denaro una VF- (- denaro) misura una VE- ( - capitale netto);

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Schema delle variazioniVariazioni di natura finanziaria che in parte si compensano tra di loro (e hanno segno opposto) e che, per la parte restante, misurano variazioni di natura economica dello stesso segno:

5. Una variazione di natura finanziaria di segno positivo che in parte si compensa con una variazione finanziaria negativa e che, per la parte restante, misura una variazione di natura economica di segno positivo (compensazione finanziaria parziale);

6. Una variazione di natura finanziaria di segno negativo che in parte si compensa con una variazione finanziaria positiva e che, per la parte restante, misura una variazione di natura economica di segno negativo (compensazione finanziaria parziale).

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Schema delle variazioni

VF + VF -

VE + VE -

5 6

1

2

3 4

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Le variazioni economiche implicano modificazioni in via immediata nell’oggetto di rilevazione (concorrono direttamente alla formazione del reddito e del capitale),

mentre le variazioni finanziarie implicano modificazioni in modo mediato (o indiretto) nel medesimo oggetto laddove vanno a misurare variazioni economiche.

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Rappresentazione analitica della struttura del Rappresentazione analitica della struttura del reddito (periodo intermedio)reddito (periodo intermedio)

Componenti negativi Componenti positivi

RIA RIP(costi provenienti dal passato) (ricavi provenienti dal

passato)

Costi sostenuti nel periodo Ricavi conseguiti nel periodo

1. Costi di acquisto dei fattori a fecondità semplice

2. Prezzo d’uso dei fattori produttivi a fecondità ripetuta

RFP RFA(ricavi conseguiti in via anticipata (costi da rinviare al futuro)da rinviare al futuro)

CPF (costi presunti futuri di competenza del periodo)UTILE PERDITA

1Principio della

competenza temporale

Principio della competenza economica

2

3Principio della

competenza Economica e

Della prudenza

4

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Reddito: risultato della contrapposizione del flusso dei costi al flusso dei ricavi

Una prima classe di componenti positivi e negativi (secondo la competenza temporale):

1. Sommatoria dei costi sostenuti nell’esercizio2. Sommatoria dei ricavi conseguiti

nell’esercizio

Ma la necessità di adottare il principio della competenza economica ( costi e ricavi correlati cioè gli investimenti o costi ed i realizzi o ricavi sono legati da un rapporto di causa ed effetto)……..

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Ne deriva una seconda classe rappresentata dalle rettifiche contabili a fine periodo per rinviare al futuro costi e ricavi che pur avendo avuto manifestazione finanziaria sono in attesa di quella economica:

RFP: rimanenze finali passive ossia ricavi conseguiti nell’esercizio in chiusura o in esercizi precedenti (RIP) che vengono rinviati al futuro perché non si è ancora conclusa la sottostante operazione di vendita, figurano tra i componenti negativi perché vanno a rettificare i componenti positivi per la parte non di competenza (rettifiche per effetto della competenza economica, rispetto a quella temporale)

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RFA: rimanenze finali attive ossia costi sostenuti nell’esercizio in chiusura o in esercizi precedenti (RIA) che vengono rinviati al futuro perché non si è ancora manifestata la competenza economica dei ricavi correlati,

figurano tra i componenti positivi perché vanno a rettificare i componenti negativi per la parte non di competenza (rettifiche per effetto della competenza economica, rispetto a quella temporale)

…segue.

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Una terza classe riguarda i costi i costi presunti futuripresunti futuri di competenza del periodo (ossia costi correlati a ricavi di ossia costi correlati a ricavi di competenza economica del periodo la competenza economica del periodo la cui manifestazione finanziaria si cui manifestazione finanziaria si presume avverrà in futuropresume avverrà in futuro).

E’ possibile che operazioni sebbene concluse nel periodo considerato, comportino nel futuro il sostenimento di ulteriori costi o il conseguimento di ulteriori ricavi. Ad esempio eventuali interventi in garanzia su prodotti venduti e consegnati in esercizi trascorsi.

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E’ bene dunque che tali costi (si considerano solo i costi e non anche i ricavi per evitare sopravvalutazioni del risultato economico e nel rispetto del principio della prudenza) benché solo presunti vengano contabilizzati nel periodo al quale si riferiscono cioè nel quale si è conclusa l’operazione di vendita nel rispetto del principio della competenza.

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Infine una quarta classe di componenti di reddito rappresentate dalle rettifiche di costi e di ricavi rinviati al futuro fatte nell’esercizio precedente.

Infatti nel rispetto del vincolo di continuità, le rimanenze finali di un esercizio rappresentano le rimanenze iniziali dell’esercizio successivo.

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Per cui:

Le RIA rimanenze iniziali attive infatti sono le rimanenze finali attive dell’esercizio precedente, perciò sono costi sostenuti ma non ancora rigenerati attraverso i ricavi di competenza,

però a differenza delle RFA figurano tra i componenti negativi di reddito in quanto esprimono insieme ai costi dell’esercizio le risorse che l’azienda ha avuto a disposizione nel corso dell’esercizio per l’espletamento dei processi produttivi.

Le RIP rimanenze iniziali passive sono le rimanenze finali passive dell’esercizio precedente, perciò sono ricavi conseguiti ma relativi ad operazioni di vendita non ancora concluse;

a differenza delle RFP non figurano tra i componenti negativi di reddito ma tra i componenti positivi, si sommano infatti, ai ricavi dell’esercizio per ottenere il complesso dei componenti positivi che l’azienda ha già conseguito rispetto ai quali effettuare eventuali operazioni di rettifica.

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Se i componenti positivi eccedono su quelli negativi la struttura del reddito si chiude con la determinazione del risultato positivo o utile

Viceversa se i componenti negativi eccedono su quelli positivi la struttura del reddito si chiude con la determinazione di un risultato negativo o perdita

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Rappresentazione sintetica della struttura del capitaleRappresentazione sintetica della struttura del capitale

ATTIVITA’ PASSIVITA’ E NETTO

DenaroCrediti Debiti

Rimanenze finali attive Rimanenze finali passive

costi sospesi: ricavi sospesi (costi sostenuti in via anticipatada rinviare al futuro)

capitale netto

Settore finanziario

Settore economico

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La natura dei valori

I prezzi-costo dei fattori produttivi e i prezzi-ricavi dei prodotti/servizi venduti rappresentano valori negoziativalori negoziati (valori ritenuti oggettivi)

Ma negli elementi che compongono il reddito e il capitale c’è un certo grado di soggettività;

infatti, se valesse il principio di competenza temporale la determinazione del reddito risulterebbe da una mera somma algebrica di valori negoziati.

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E’ infatti il principio della competenza economica che introduce elementi soggettivi a causa della necessità di ripartire costi e ricavi nel tempo e nello spazio:

Valori stimatiValori stimati: risultanti da previsioni di valori negoziati futuri (ad es. i costi presunti futuri); possono essere verificati, basta attendere la scadenza del termine di riferimento

Valori congetturatiValori congetturati: risultanti da ripartizioni nel tempo e nello spazio di valori negoziati (ripartizione nel tempo del costo di acquisto di un fattore a fecondità ripetuta (valore negoziato) attraverso la quota di ammortamento che è un esempio di valore congetturato)

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Con riferimento al sistema delle operazioni aziendali, i conti si distinguono in finanziari ed economici in relazione alla natura dell’oggetto da rilevare:

I conti finanziari accolgono variazioni finanziarie, positive e negative interessanti gli oggetti accesi al denaro, ai crediti e ai debitiI conti economici accolgono variazioni economiche, positive e negative interessanti gli oggetti accesi ai costi, ai ricavi ed al capitale netto.

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A tale sistema si applica il metodo della partita doppia che si basa sulle seguenti regole fondamentali:Ogni fatto gestionale deve essere

simultaneamente rilevato due volte (principio dualistico)

La rilevazione deve essere fatta in due diversi conti

I valori devono essere indicati in sezioni opposte

I valori non possono mai assumere segno algebrico (negativo)

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Da qui derivano i tre teoremi della partita doppia:

In qualsiasi momento si realizza l’uguaglianza tra gli addebitamenti (somma dei totali dare) e gli accreditamenti (somma dei totali avere)In qualsiasi momento la somma dei saldi dare è uguale alla somma dei saldi avere

La somma dei saldi di una serie di conti è uguale, ma di segno contrario, alla somma dei saldi della restante serie di conti

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dalla contrapposizione dell’aspetto finanziario (originario e misuratore) con quello economico (derivato o misurato) esprimenti rispettivamente variazioni finanziarie ed economiche derivano le due serie di conti funzionanti nel rispetto della partita doppia in modo antitetico:

D AC/FINANZIARI

+ -

C/ECONOMICI

-

AD

+

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inserendo in ciascuna serie di conti, le variazioni e gli oggetti, discende la seguente rappresentazione:

D AC/FINANZIARI

VF + VF -

C/ECONOMICI

VE -

AD

VE +

+ denaro+ crediti- debiti

- denaro+ debiti- crediti

Costi- Capitale netto

ricavi+ Capitale netto