Lezione 5- l'inflazione materiale

53
1 Corso attivisti Ass.ne ME MMT Toscana Economia per la piena occupazione Quinta lezione: L’INFLAZIONE Relatore Filippo Abbate http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

Transcript of Lezione 5- l'inflazione materiale

Page 1: Lezione 5- l'inflazione materiale

1

Corso attivisti Ass.ne

ME MMT Toscana Economia per la piena occupazione

Quinta lezione: L’INFLAZIONE

Relatore Filippo Abbate

http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

Page 2: Lezione 5- l'inflazione materiale

2

cosa condividiamo …….….

http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

Page 3: Lezione 5- l'inflazione materiale

3 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

Importata

Creditizia

Finanziaria

Da profitti

Da costi Da offerta

Da domanda

Aumento del livello generale dei prezzi

Cos’ è ….. le tipologie

Page 4: Lezione 5- l'inflazione materiale

4 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

Da domanda L'inflazione da domanda è quella che deriva dalla pressione della domanda, che tende a espandersi al di là dell' offerta disponibile in prossimità della piena occupazione delle risorse fisiche e umane .

Da offerta

Creditizia

Finanziaria Inflazione finanziaria e inflazione creditizia sono forme di inflazione da domanda, innescate, rispettivamente, da crescita della spesa pubblica finanziata in deficit in condizioni di prossimità al pieno impiego o da eccessiva creazione di credito da parte del sistema bancario.

L'inflazione da offerta si verifica per effetto di shocks che portano a ridurre l'offerta (calamità naturali, guerre, necessità di sensibili ristrutturazioni produttive che nell'immediato riducono la capacità produttiva).

Page 5: Lezione 5- l'inflazione materiale

5 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

Da costi L'inflazione da costi (cost-push inflation) consiste nel trasferimento sui prezzi dell' aumento dei costi dell'impresa (in particolare, dei costi variabili: salari, materie prime, energia, imposte specifiche).

Da profitti L'inflazione da profitti è connessa con l'aumento del margine di profitto reso possibile dall'esistenza di forme di mercato diverse dalla concorrenza perfetta (oligopoli e monopoli).

Importata

L'inflazione importata è un aumento dei prezzi causato dall'incremento dei prezzi dei fattori produttivi importati. L'inflazione importata è stata osservata nel corso degli shock petroliferi del 1973 e del 1979.

Page 6: Lezione 5- l'inflazione materiale

6 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

Gli indici

L’inflazione viene misurata mediante la costruzione di un indice dei prezzi al consumo, il cui calcolo è affidato all’Istituto Nazionale di Statistica.

L’indice dei prezzi al consumo (l’IPC) è uno strumento statistico che misura le variazioni nel tempo dei prezzi di un insieme di beni e servizi, chiamato paniere, che rappresenta gli effettivi consumi delle famiglie nell’arco di tempo di un anno. Del calcolo degli indici si occupano l’ISTAT e l’EURISPES (Istituto di studi Politici Economici e Sociali).

Page 7: Lezione 5- l'inflazione materiale

7 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

In particolare l’ISTAT produce tre diversi indici dei prezzi al consumo che possiedono finalità differenti: 1. Per l’intera comunità nazionale calcola il NIC che misura l’inflazione a livello

dell’intero sistema economico, vale a dire considera l’Italia come se fosse un’unica grande famiglia all’interno della quale le abitudini di spesa sono differenziate. Il NIC per gli organi di governo rappresenta il parametro di riferimento per la realizzazione delle politiche economiche.

2. Per le famiglie di operai e impiegati calcola il FOI il quale si riferisce ai consumi delle famiglie che fanno a capo a un lavoratore dipendente. Il suo uso serve per adeguare periodicamente i valori monetari come ad esempio gli affitti, o gli assegni dovuti al coniuge separato. 3. L’indice armonizzato europeo IPCA il cui studio è stato sviluppato per assicurare una misura dell’inflazione comparabile a livello europeo, infatti viene assunto come indicatore per verificare la convergenza dei paesi membri dell’Unione Europea, ai fini dell’accesso e della permanenza nell’unione monetaria.

Page 8: Lezione 5- l'inflazione materiale

8 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

Page 9: Lezione 5- l'inflazione materiale

9 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

In ambito mainstream è convinzione comune che le masse monetarie siano controllate dalla banca centrale.

Secondo la Teoria Quantitativa della Moneta (TQM) la sequenza è la seguente: le banche centrali possono stampare denaro e con esso comprare titoli, privati o pubblici, dando così alle banche commerciali, o allo Stato, nuova moneta. Inoltre, agendo sulle riserve obbligatorie delle banche, possono variare la capacità degli istituti di credito di concedere prestiti, controllando così l'emissione della “moneta bancaria”, attraverso quello che viene chiamato “moltiplicatore monetario”. Meno riserve sono richieste, più le banche possono prestare. Se la riserva obbligatoria è il 2% di tutti i depositi posseduti da una banca, allora il moltiplicatore monetario è 50 (1 /0,02).

Secondo la TQM quindi, se la banca centrale stampa troppa moneta (che viene moltiplicata dalle banche commerciali secondo parametri sotto il controllo della banca centrale) questa offerta può superare quanto necessario a rappresentare i beni reali. In tal caso i prezzi saliranno, cioè avremo inflazione.

Page 10: Lezione 5- l'inflazione materiale

10 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

Teoria Quantitativa della Moneta

La base teorica della precedente affermazione è una particolare interpretazione della seguente identità, detta equazione degli scambi di Fisher:

Dove: M è uguale all’offerta di moneta; V è la velocità della moneta (o il numero medio di volte che ogni euro viene speso); P è il prezzo medio delle merci e dei servizi; T è la quantità totale di merci e servizi venduti durante il periodo di tempo in questione.

In questo modo, se vi erano 100 merci e servizi che erano venduti per €10 ognuno (in media), si avevano transazioni effettuate per un valore totale di € 1.000. Laddove vi fossero 200 monete da un euro in quella economia, ciò avrebbe significato che ognuna di quelle monete era stata utilizzata 5 volte (da qui il fattore della “velocità” della moneta, o quanto velocemente questa venisse spesa ulteriormente).

Page 11: Lezione 5- l'inflazione materiale

11 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

I falsi presupposti

M: l’offerta di moneta è una grandezza facilmente definita e identificabile dato che solo la Banca Centrale può influenzare una variazione dell’offerta, secondo dei precisi criteri di politica monetaria e lavorando in totale indipendenza e autonomia.

V: la velocità di denaro è strettamente collegata con le abitudini della gente e con la struttura del sistema finanziario. E, quindi, in mancanza di grandi stravolgimenti sociali ed economici, questa variabile è relativamente costante nel breve periodo

P: l'economia è così perfetta, competitiva, concorrenziale che né le imprese né i lavoratori sono liberi di cambiare il prezzo dei beni e servizi prodotti o pretendere aggiustamenti salariali, facendo sì che il valore del prezzo dipenda esclusivamente dall’incontro fra domanda e offerta nel mercato.

T: l’economia automaticamente tende verso il pieno impiego e così T (il volume esistente di merci e servizi) è grande quanto può esserlo in ogni dato momento (benché esso cresca nel tempo).

Page 12: Lezione 5- l'inflazione materiale

12 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

…cosa accade se la BC raddoppia l’offerta di moneta?

Considerando le assunzioni fatte per ciascuna variabile, ovvero, che P non può cambiare da sola, T è già piú grande possibile date le tecnologie e risorse correnti, e V è costante, affinché l’identità contabile sia rispettata, a seguito di una doppia offerta di moneta, l’unica variabile che si modifica è P.

400 x 5 = 20 x 100

INFLAZIONE!!!

Page 13: Lezione 5- l'inflazione materiale

13 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

Velocità e pieno impiego: una verifica nella realtà delle cose

Page 14: Lezione 5- l'inflazione materiale

14 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

La correlazione tra M e P: una verifica nella realtà delle cose

M2 [blu] - inflazione [rosso] – Stati Uniti

Page 15: Lezione 5- l'inflazione materiale

15 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

La correlazione tra M e P: una verifica nella realtà delle cose

Base monetaria [blu], M2 [verde], inflazione [rosso], Stati Uniti, 1980=100

Page 16: Lezione 5- l'inflazione materiale

16 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

…..ed inoltre…...

La Banca centrale, di questa massa di mezzi di pagamento dai quali dipende l’effettiva domanda di beni, non ha alcun controllo diretto.

Il tasso di crescita della massa monetaria (M3) e l’inflazione nell’Eurozona (1999-2010).

Fonte: Fondo monetario internazionale (2010).

Page 17: Lezione 5- l'inflazione materiale

17 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

Non esiste una teoria accettabile che colleghi in modo necessario la base monetaria creata dalle

banche centrali con l’inflazione.

Vítor Constâncio, vice presidente della BCE

Alan R. Holmes, FED di New York

Nel mondo reale, le banche estendono il

credito, creando i depositi nel processo, e cercano le riserve successivamente.

Page 18: Lezione 5- l'inflazione materiale

18 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

Le variabili possono variare! P può restare invariato.

In realtà: M non è determinata dalla BC(esogena), ma dalla domanda di credito (endogena); V potrebbe variare (in recessione diminuisce, si detiene più a lungo il cash); P può restare invariato; T di solito non è relativo a condizioni di pieno impiego fattori, per cui potrebbe aumentare.

M V P T

200x5=10x100

400x5=10x200

400x2,5=10x100

AUMENTO PRODUZIONE!!!

RECESSIONE E DIM. VELOCITÁ

Page 19: Lezione 5- l'inflazione materiale

19 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

…..in conclusione…...

TQM Il livello dei prezzi è causato dalla

quantità di moneta in circolazione.

Page 20: Lezione 5- l'inflazione materiale

20 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

L’effetto della moneta sui prezzi non è diretto (secondo l’equazione: prezzo uguale moneta diviso beni), ma indiretto, cioè passa, guarda caso, per la solita legge della domanda e dell’offerta.

“…. né il bancarellaro, né la multinazionale, quando mettono il prezzo sul cartellino, vanno a vedere quale sia la massa monetaria. Guarderanno miriadi di cose: il costo delle materie prime e della manodopera, la strategia dei concorrenti, lo stato della domanda nel loro mercato, eccetera. Tutto, tranne la massa monetaria.”

…..ovvero…...

Page 21: Lezione 5- l'inflazione materiale

21

…..allora…, cerchiamo di capire …come stanno le cose

http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

Page 22: Lezione 5- l'inflazione materiale

22 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

L’inflazione è un fenomeno molto complesso che presenta numerose interconnessioni e ha molta più attinenza con i cambiamenti che avvengono nell’economia reale rispetto ai processi monetari, siano essi variazioni di tassi di cambio o aumento di moneta circolante.

In generale possiamo dire che si verifica inflazione quando:

• La domanda di beni e servizi supera l’offerta e nel contempo il tessuto produttivo non è così elastico da adattarsi al nuovo regime di domanda.

• Ad un aumento dei salari nominali, collegato ad una politica salariale espansiva o a cambiamenti strutturali nel mercato del lavoro, le imprese tenderanno ad aumentare i prezzi per mantenere costanti i profitti.

• Un innalzamento repentino e consistente del costo delle materie prime può anch’esso tradursi in inflazione, come è avvenuto per esempio in Italia nel 1974 (picco di inflazione del 20%), in conseguenza del primo grande shock petrolifero del 1973, che ha causato un aumento medio del prezzo del petrolio del 258%.

Page 23: Lezione 5- l'inflazione materiale

23 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

Inflazione e costi di produzione

Page 24: Lezione 5- l'inflazione materiale

24 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

Inflazione e salari nominali USA

Page 25: Lezione 5- l'inflazione materiale

25 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

Inflazione e costi: l'approccio a livello di sistema economico

Prodotto Interno Lordo SPESA

consumi + investimenti + spesa pubblica + esportazioni - importazioni

“la spesa di qualcuno è il reddito di qualcun altro”

Prodotto Interno Lordo REDDITI

salari dei lavoratori + profitti

PIL=P×Q

PIL=W+U

Page 26: Lezione 5- l'inflazione materiale

26 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

PIL = la somma di tutte le spese, quindi, è uguale al prezzo P

moltiplicato per la quantità Q

……….abbiamo detto………

PIL = la somma di tutti i redditi, quindi, è uguale W (salari)

+ U (profitti)

PIL=P×Q

P×Q = W+U

PIL=W+U

P = W/Q + U/Q

W/Q è il costo del lavoro

per unità di prodotto

U/Q è il profitto per

unità di prodotto

Page 27: Lezione 5- l'inflazione materiale

27 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

quindi………

Costo del lavoro per unità di prodotto [blu ] - Inflazione [rosso], Italia . Dati Istat

Page 28: Lezione 5- l'inflazione materiale

28 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

Chiaramente quanto qui illustrato non basta a provare in modo rigoroso la relazione causale tra costi e inflazione. Tuttavia un modello di inflazione "costpush” (guidata dai costi) appare sicuramente più realistico, sia nelle sue ipotesi che a confronto con i dati, rispetto all'idea che siano le masse monetarie a guidare l'inflazione, come sostenuto dalla Teoria Quantitativa della Moneta.

La relazione fra moneta e prezzi è più complicata di quanto si voglia far credere; l’inflazione, entro certi limiti, non è un male assoluto ma un male relativo, nel senso che avvantaggia alcune categorie e ne svantaggia altre, come si dimostra nei prossimi dati che vedremo, e ragionamenti che andremo a fare.

Page 29: Lezione 5- l'inflazione materiale

29 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

L'inflazione è la più iniqua delle imposte in quanto abbatte il potere d'acquisto del povero lavoratore: se i prezzi aumentano, i salari perdono potere d'acquisto (certo, se non sono aumentati anche loro...)

“Quindi, se quanto detto in precedenza risulta vero, dovremmo aspettarci che nel momento in cui i prezzi salgono molto e soprattutto quando lo fanno in modo improvviso e repentino i salari verranno “sopravanzati” dall’inflazione: il livello dei prezzi sale a livelli tali da superare qualsiasi aumento salariale, facendo così diminuire il potere d’acquisto dei lavoratori.”

I salari reali italiani e la più iniqua delle imposte: l’inflazione (Parte 2)Daniele Della Bona

“Ci viene continuamente ripetuto che l’inflazione è il peggiore di tutti i mali, la più iniqua delle tasse, il fenomeno monetario che danneggia il lavoratore più di ogni altra cosa. L’argomentazione più utilizzata è questa: se un lavoratore guadagna per esempio il 10% in più e l’inflazione (la misura della variazione dell’Indice dei prezzi al consumo) aumenta di 10 allora il suo salario reale e il suo potere d’acquisto restano immutati; se l’inflazione aumenta di 15 peggio ancora, il suo salario reale risulterà diminuito. Dunque, questa è la logica conseguenza, bisogna a tutti i costi fermare questo male che si chiama inflazione e concentrare tutte le energie per il contenimento e la stabilità dei prezzi, che sono la sola cosa in grado di tutelare i lavoratori e i loro salari.”

Page 30: Lezione 5- l'inflazione materiale

30 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

Salari reali Quota salari

Capacità di risparmio Potere d’acquisto delle famiglie

Alcuni semplici indicatori di benessere sociale

Per salario reale si intende il potere d'acquisto del salario nominale, cioè la quantità di beni e servizi che il lavoratore può ottenere con esso. Di conseguenza, il salario reale è pari al salario nominale diviso per un indice dei prezzi .

La quota salari rappresenta la parte del reddito nazionale assegnata al fattore lavoro nell'ottica della distribuzione funzionale del reddito fra i fattori di produzione, quali capitale, lavoro e terra. Rappresenta perciò una delle componenti più importanti della distribuzione del reddito a livello aggregato e non individuale

Il potere d’acquisto esprime la quantità di beni e servizi che può essere comprata con un determinato reddito.

La quota del reddito che non viene spesa nel periodo in cui il reddito è percepito, ma è accantonata per essere spesa in un momento futuro.

Page 31: Lezione 5- l'inflazione materiale

31 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

0

5

10

15

20

25 1

97

0

19

72

19

74

19

76

19

78

19

80

19

82

19

84

19

86

19

88

19

90

19

92

19

94

19

96

19

98

20

00

20

02

20

04

20

06

20

08

20

10

20

12

Dati OCSE

L’inflazione in Italia dal 1970

1974 prima crisi petrolifera

1978 seconda crisi

petrolifera

Page 32: Lezione 5- l'inflazione materiale

32 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

INF 12% ma SR 6% ma

INF 6% ma SR 0,5% ma

Page 33: Lezione 5- l'inflazione materiale

33 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

Produttività media del lavoro, salario reale e inflazione (1970-2009). Fo

nte

: Fo

nd

o m

on

etar

io in

tern

azio

nal

e

PR 4% ma SR 5% ma

PR 2% ma SR 0,6% ma

PR 0,2% ma SR 0,4% ma

Page 34: Lezione 5- l'inflazione materiale

34 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

Fon

te: O

cse

(1

99

7),

Fo

nd

o m

on

etar

io in

tern

azio

nal

e (2

01

0),

Ista

t (2

01

1).

Quota salari e tasso di inflazione

31.07.1992 Abolizione scala

mobile AMATO

14.02.1984 Taglio di 4 punti

della scala mobile CRAXI

1975 Introduzione della

scala mobile

1963 Lotta operaia

1969 “autunno caldo ‘68”

Page 35: Lezione 5- l'inflazione materiale

35 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

Page 36: Lezione 5- l'inflazione materiale

36 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

In realtà, tassi d’inflazione relativamente sostenuti sono spesso associati a tassi di disoccupazione contenuti e quindi a posizioni di forza dei lavoratori nelle contrattazioni sindacali, a beneficio del mantenimento della crescita dei salari reali, e della quota dei salari sul prodotto.

Page 37: Lezione 5- l'inflazione materiale

38 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

Le buone intenzioni dichiarate del “DIVORZIO”

“rientrare dall’inflazione senza danneggiare troppo le classi subalterne”

“…….la crisi del secondo shock petrolifero imponeva di essere affrontata con decisioni politiche mai tentate prima di allora.”

“.. L’inflazione è un male sottile [. . . ] che attacca ora con nuova violenza”

“ ..la Banca d' Italia aveva perduto il controllo dell' offerta di moneta, fino a quando essa non fosse stata liberata dall' obbligo di garantire il finanziamento del Tesoro.”

“ ….prima condizione è che il potere della creazione della moneta si eserciti in completa autonomia dai centri in cui si decide la spesa. . .”

Page 38: Lezione 5- l'inflazione materiale

39 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

Il divorzio è stato l’episodio saliente del conflitto distributivo nell’Italia del dopoguerra. I suoi due scopi, entrambi raggiunti, perché complementari, erano quelli di trasferire risorse dalle tasche dei contribuenti (soprattutto lavoratori dipendenti) alle tasche dei detentori dei titoli del debito pubblico (soprattutto istituzioni finanziarie), e in generale di ridurre la quota dei salari a vantaggio di quella dei profitti, arrestando la crescita dei salari reali, che non potevano più appropriarsi degli aumenti dovuti alla produttività del lavoro (essendo inibito, e poi abolito, il meccanismo della scala mobile, ed essendo prima provocata, poi tollerata, una disoccupazione a due cifre).

Le intenzioni NON dichiarate del “DIVORZIO”

La lettura dei dati suggerisce altre intenzioni.

Sembra di capire, insomma, che la soluzione venisse ricercata nelle teorie monetariste, sempre più diffuse all’epoca, secondo cui la moneta causa l’inflazione.

Page 39: Lezione 5- l'inflazione materiale

40 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

0

5

10

15

20

25

30

19

70

19

72

19

74

19

76

19

78

19

80

19

82

19

84

19

86

19

88

19

90

19

92

19

94

19

96

19

98

20

00

20

02

20

04

20

06

20

08

20

10

20

12

Inflazione Risparmio

Dati OCSE

Inflazione e capacità di risparmio

Page 40: Lezione 5- l'inflazione materiale

41 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

RD: incremento medio 14%

PA: incremento medio 4% Totale 200%

CRESCITA STAGNAZIONE

RD: 3,8% PA: 0,5%

RD: -1,8%

PA: -2,35%

Infl.media 9,43% Infl. media 2,81% 2,3%

RIDUZIONE

Page 41: Lezione 5- l'inflazione materiale

42 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

Non è poi così tanto spaventoso questo

MOSTRO!

Page 42: Lezione 5- l'inflazione materiale

43 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

“ A parte che il potere di acquisto dei lavoratori può essere difeso con i normalissimi meccanismi di indicizzazione dei salari all’inflazione utilizzati in quasi tutti i paesi più civili e democratici del mondo, quello che qualcuno non capisce o fà finta di non capire, per i soliti motivi di annebbiamento, malafede e collusione, è che l’inflazione mantenuta artificialmente bassa in Europa serve più che altro a proteggere nel tempo il valore dei grandi patrimoni finanziari accumulati dagli oligarchi, dai capitalisti, dagli speculatori, e da tutti coloro che vivono di rendita senza sapere neppure cosa sia il lavoro. Questa è una colossale ed epocale lotta di classe che ha come principale obiettivo la distribuzione iniqua dei redditi a favore di una ristretta minoranza di rentiers, benestanti, grandi imprenditori e a danno della maggioranza, che comprende lavoratori, pensionati, piccoli e medi imprenditori, società civile. “

In conclusione…………

Fonte: http://goofynomics.blogspot.it

Page 43: Lezione 5- l'inflazione materiale

44 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

L’inflazione è una variabile centrale nel conflitto distributivo, cioè nella ripartizione del prodotto nazionale fra le varie classi (imprenditori, lavoratori dipendenti, eccetera). Ma le sue implicazioni non sono quelle che i giornali ci ripetono: spesso, le classi più svantaggiate, ci perdono da una minore inflazione, anziché guadagnarci.

L’inflazione, soprattutto se imprevista, danneggia i creditori e simmetricamente avvantaggia i debitori. I primi infatti prestano moneta “buona”, e si vedono però restituire dai secondi moneta “cattiva”, cioè moneta che compra meno beni, perché nel frattempo i prezzi sono cresciuti.

Simmetricamente, riducendo il valore reale (cioè depurato dall’effetto dei prezzi) del debito, l’inflazione favorisce il rimborso del debito ai debitori.

..in definitiva …..

Page 44: Lezione 5- l'inflazione materiale

45 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

In aggiunta a una redistribuzione del reddito, l'inflazione di norma implica anche una redistribuzione della ricchezza; infatti, il valore di un'obbligazione che sia fissa in termini nominali si riduce in termini reali: se ne avvantaggiano i debitori (tipicamente le imprese e, spesso, gli enti pubblici), mentre risultano svantaggiati i creditori.

Tale fenomeno esiste ogni volta che il debito non è perfettamente indicizzato. Il debitore, infatti, si impegna contrattualmente a pagare un tasso d’interesse nominale che, in presenza di inflazione e in assenza di perfetta indicizzazione, corrisponde però ad un minore interesse reale. Il principale debitore che si avvantaggia di tale effetto è lo Stato, sugli interessi del debito pubblico.

..segue…..

Page 45: Lezione 5- l'inflazione materiale

46 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

Impatto percentuale dell’inflazione sul potere d’acquisto della moneta dopo n anni a un dato tasso di inflazione

INFLAZIONE

Anno 0% 2% 5% 10%

0 € 1.000.000 € 1.000.000 € 1.000.000 € 1.000.000

1 € 1.000.000 € 980.392 € 952.381 € 909.091

2 € 1.000.000 € 961.169 € 907.029 € 826.446

3 € 1.000.000 € 942.322 € 863.838 € 751.315

4 € 1.000.000 € 923.845 € 822.702 € 683.013

5 € 1.000.000 € 905.731 € 783.526 € 620.921

6 € 1.000.000 € 887.971 € 746.215 € 564.474

7 € 1.000.000 € 870.560 € 710.681 € 513.158

8 € 1.000.000 € 853.490 € 676.839 € 466.507

9 € 1.000.000 € 836.755 € 644.609 € 424.098

10 € 1.000.000 € 820.348 € 613.913 € 385.543

Page 46: Lezione 5- l'inflazione materiale

47 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

Iperinflazione: casi storici e loro cause.

Page 47: Lezione 5- l'inflazione materiale

48 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

Si parla di iperinflazione quanto il tasso di incremento dei prezzi supera l’1% al giorno o, alternativamente, il 50% al mese. Si tratta di un fenomeno devastante per la ricchezza cumulata, in grado letteralmente di cancellare una valuta , il risparmio e portare povertà nelle classi medie.

Randall Wray risponde a chi accusa la MMT di preparare l’iperinflazione!

Page 48: Lezione 5- l'inflazione materiale

49 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

Cullen Roche ha analizzato 10 iperinflazioni moderne (dopo il 1900) e ha rilevato alcuni tratti comuni.

Page 49: Lezione 5- l'inflazione materiale

50 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

Weimar

La Germania aveva perso la 1a guerra mondiale e soffriva sotto il peso di risarcimenti di guerra insostenibilmente elevati, risarcimenti che dovevano essere fatti in oro. A peggiorare le cose, la maggior parte della sua capacità produttiva era stata distrutta o neutralizzata, e aveva ridotte riserve auree.

La capacità produttiva della nazione non era sufficiente a soddisfare la domanda interna, e ancor meno a esportare per pagare i danni di guerra. Il Governo sapeva che era non solo economicamente ma anche politicamente impossibile imporre tasse a un livello sufficiente per movimentare risorse verso il settore pubblico così che gli export concretizzassero i pagamenti dei debiti di guerra. Così invece faceva affidamento sulla spesa. Questo significa che il governo competeva con la domanda interna per una limitata offerta di beni, spingendo i prezzi verso l’alto

Page 50: Lezione 5- l'inflazione materiale

51 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

Al tempo stesso i produttori interni della Germania dovevano indebitarsi sul mercato (in valuta estera) per comprare i beni d’importazione necessari. L’ascesa dei prezzi più l’indebitamento straniero causo’ una svalutazione della valuta nazionale, che incremento’ le necessità di indebitamento (dal momento che l’importazione dall’estero costa di più se misurata in valuta nazionale) e al tempo stesso incremento’ i costi delle riparazioni di guerra misurate in valuta nazionale.

Alla fine nel ’24 la Germania adotto’ una nuova valuta e anche se non aveva valore d’oblligo legale fu dichiarata utilizzabile per i pagamenti delle tasse. L’iperinflazione termino’.

Dire che Weimar è venuta fuori dalla “stampa di moneta” del governo è ovviamente troppo semplicistico.

Page 51: Lezione 5- l'inflazione materiale

52 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

Ciò che è coerente tra i casi di iperinflazione è una serie di circostanze esogene rare:

…………. In conclusione ……..

Una cessione di sovranità monetaria (di solito sotto forma di debito denominato in valuta estera, un ancoraggio della valuta, ecc.)

Circostanze sociali straordinariamente insolite (perdita della guerra, un cambiamento di regime, ecc).

Livelli di fiducia nel governo durante il cambio di regime molto bassi (alta sfiducia pubblico).

Corruzione dilagante.

Un crollo dell'economia domestica.

Un collasso nel sistema fiscale.

Page 52: Lezione 5- l'inflazione materiale

53 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

Il cambio è fisso mentre l'inflazione è variabile.

Page 53: Lezione 5- l'inflazione materiale

54 http://memmttoscana.wordpress.com/ http://memmt.info/site/

Il cambio è fisso mentre l'inflazione è variabile. Ne consegue che i Paesi che riescono a tenerla più bassa di altri, che sono sì geograficamente vicini ma anche competitori nella dinamica delle esportazioni e delle importazioni di merci e capitali, in pratica effettuano una sorta di svalutazione monetaria indiretta. Ed è quello che sta succedendo a Germania e Francia rispetto a Paesi come Italia, Spagna e Portogallo.