Lezione 3 Politica Economics

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Politica economica lezione 3

i modelli vengono definiti modelli di analisi; c' una classificazione standard che suddivide alcune tipologie di modelli.Modelli in forma strutturale: quando mi viene descritto l'andamento del sistema economico, aiuta a capire come vanno le cose in un dato sistema. Tali modelli son composti da pi equazioni che vanno riorganizzate nel modello in forma ridotta e poi in quello in forma ridotta inversa.In un modello strutturale abbiamo diversi tipi di equazioni: definitorie, di comportamento, di equilibrio (es. quando pongo un uguaglianza tra due elementi), tecniche o di produzione - dentro i modelli strutturali necessario individuare e conoscere i tipi di variabili che vi si trovano:esogene: variabili che influenzano altre variabili ma che non possono essere influenzate. (esempio prezzo del petrolio per l'Italia, esso esogeno, non pu essere manipolata). Spesso a seconda del sistema le variabili esogene possono essere endogene

endogene: sonon interne al modello e si possono influenzare. Alcune variabili possono diventare endogene se prima erano esogene. Ad esempio il tasso d'interesse dei BTP prima era endogeno, adesso con la creazione dell'unione monetaria non sono pi endogene ma son gestite dalla BCE quindi per il nostro sistema economico sono diventate esogene.

Parametri: son delle costanti. Mettono in relazione le variabili del modello e descrivono un comportamento, o descrivono una relazione tecnica. Ad esempio c piccolo (propensione marginale al consumo) un parametro. In teoria questi parametri devono essere esogeni, poich devono essere fissi , costanti appunto. Le rivendicazioni salariali dipendono dal tasso d'inflazione e anche dal tasso d'inflazione atteso, e dunque dipendono anche dalle aspettative. Quindi in teoria non sono effettivamente esogene e non sono parametri costanti. Questo un grosso problema poich anche statisticamente le previsioni si basano su dati raccolti , ma che per definizione son dati costanti. Ipotizzando che anche questi parametri oscillino, si generano dei problemi a livello definitorio.

Il modello in forma ridotta ottenuto semplificando il modello strutturale in modo da ottenerne uno funzionale e operativo. Ovviamente abbiamo a che fare di solito con pi di un'obiettivo. Risulta un sistema di n equazioni dove n sono gli obiettivi, che dipendono da altri strumenti.Non si pu separare l'effetto di uno strumento dall'effetto di un altro strumento. Dunque l'obiettivo influenzato da entrambi. Ecco perch viene scritto come funzione di entrambi gli strumenti:

y1 = f1 (x1;x2) ; y2 = f2 (x1;x2)

per la forma inversa si mettono in evidenza gli strumenti rispetto agli obiettivi, eseguendo una inversione della funzione senza risolverla per una variabile o per un'altra. La si risolver nel momento in cui (come operatore di politica economica) avr un obiettivo definito (fisso) oppure operando attraverso metodo delle priorit avr un obiettivo primario e uno secondario.

Bisogna ricordare la regola aurea di Timbergen: se abbiamo degli obiettivi fissi, allora dobbiamo avere un numero di strumenti pari al numero degli obiettivi. una regola che deriva dalla matematica, ma anche una regola di buon senso. Tecnicamente si parler di sistema determinato se ho stesso numero di obiettivi e strumenti (in tal caso avremo una soluzione unica); se invece abbiamo pi strumenti che obiettivi, il sistema sottodeterminato perch in pratica si hanno tanti modi per risolvere il problema, dunque n-m soluzioni. Se invece gli strumenti sono meno, il sistema sovradeterminato e non ha soluzioni. Quindi il decisore politico deve effettuare scelte importanti (piccola nota d'esempio sul caso degli F35 italiani. Evitando di acquistarli si sentiva di tutto, con quei soldi si sarebbe riuscito a coprire spese ovunque. In tal caso siamo nell'ambito di tanti obiettivi e un solo strumento. Perch i soldi risparmiati vanno a finire in una parte e basta).Eliminare dall'agenda di governo certi obiettivi; oppure cercare nuovi strumenti; o ancora, lavorare con gli obiettivi flessibili (in generale si racchiude tutto ad un unico obiettivo definito come benessere sociale, e con ci si deve tener conto di un saggio marginale di sostituzione tra i vari obiettivi che vengono inglobati) oppure cercare obiettivi prioritari da massimizzare, dati i vincoli, e se rimangono risorse, muoverle sugli altri obiettivi rimanenti.

Significato economico dello scrivere il modello a sistema: dire che l'obiettivo 1 dipende dagli strumenti 1 e 2 e non da un solo strumento, significa dire che quando si hanno molteplici obiettivi e strumenti, necessario il coordinamento perch passando dal modello al mondo reale necessario vedere tutti gli effetti che uno strumento ha. Esempio: rafforzare le tutele da licenziamento pu essere una buona strategia nel breve periodo evitando una forte disoccupazione in caso di recessione, ma se le imprese non reinvestono e hanno paura di assumere nuovi dipendenti data tale strategia, ci nel lungo periodo genera effetti negativi.Critiche...tali critiche nascono da una reazione teorica ed empirica a tali modelli. Ricordiamo il periodo del secondo dopoguerra caratterizzato da una enorme sottoccupazione di capitale e lavoro, e le politiche Keynesiane descrivono un modello che ha grande successo fino agli anni '70 perch riesce a dimostrare un aumento della produzione caratterizzato da scarsa inflazione, e un tasso di crescita relativamente omogeneo.All'inizio degli anni '70 la crisi petrolifera genera un forte caos, che manda in crisi le classiche politiche di crescita. Da qui nascono importanti critiche e osservazioni:i modelli classici keynesiani sono statici, modelli di statica comparata che non bastano per l'analisi economica. (la risposta sono modelli che inseriscono l'analisi dinamica, pluriennale, di lungo periodo.)

bisogna tenere conto dell'incertezza perch certe scelte devono tener conto di ci e quindi essere pi precise.

Non ha senso avere un'impostazione normativa, bens va bene una descrizione positiva del fenomeno economico. Dunque non ha senso dire cosa i politici devono fare, ma cosa Fanno. In questa critica crolla l'analisi obiettivi/strumenti, poich ci che pu sembrare un obiettivo magari uno strumento. Quindi magari eventuali investimenti per il sollevamento dell'economia sono invece fatti per il semplice fatto di avere pi soldi da maneggiare (critica fortissima e non sempre storicamente esatta)

critica di Von Hayek verso i modelli generalmente keynesiani. Tale critica (rivelatasi poi errata) era una critica di fondo fortissima: il sistema economico imprevedibile e ogni politica sfugge al controllo dato che i vari parametri obiettivi eccetera non sono fissi e non sono completamente gestibili dal decisore. Dunque non possibile una semplificazione matematica formale.

Distinzione tra l'operatore di politica economica e i vari soggetti non va bene: vi sono diversi gruppi contrapposti tra loro (es confindustria e sindacati, ecc)

critica di Lucas: i parametri comportamentali usati nei modelli di analisi non sono costanti ma variano in funzione delle scelte dell'autorit di politica economica. fondamentale il concetto di decisione ragionale. Tali parametri non sono costanti proprio a causa delle aspettative razionali, che ci fanno cambiare posizione e strategia a seconda delle decisioni di politica economica. Gli agenti economici che hanno tali aspettative razionali, per forza assimilano tutte le informazioni e quindi reagiscono. Tale critica devastante.

Teoria dell'equivalenza Ricardiana: finanzare la spesa pubblica con debito o con tassazione diventa la stessa cosa, poich gli individui vedono che il governo crea spesa pubblica in deficit, prevedono maggiori tasse domani quindi gi oggi accantonano moneta per pagare le tasse future prevista. Questo un esempio di critica di Lucas. L'implicazione di tale critica che dal punto di vista tecnico non si possono stimare i modelli di politica economica, poich tutti i parametri variano continuamente. Dunque l'operatore si muove alla cieca, dato che le stime sono sbagliate. Tale critica porta a dire: meglio non fare nulla. Il merito per quello di stimolare il dibattito: si cominciato a guardare le analisi empiriche (economisti come Blinder e Solow iniziano a cercare di capire come monitorare le variazioni o comunque cercano una soluzione);capacit di riscrivere il modello stimando le variabilit e tenendo conto dell'incertezza, e l'importanza fondamentale dell'interazione strategica all'interno dei modelli (teoria dei giochi)Modello dell'incoerenza temporaledibattito importante: priorit delle regole fisse o discrezionali?con le regole fisse non si da discrezionalit; si pongono regole omogenee in qualsiasi caso, sono regole semplici e comode da applicare per i decisori come banchieri centrali. Per contro altri economisti sostengono le regole discrezionali come fondamento stesso della libert d'agire. Di fatto non c' mai un prevalere di regole fisse o discrezionali, poich in alcuni casi potrebbero andare bene le une, in casi diversi le altre.Da qui si parte con il discorso dell'incoerenza temporale: si analizza il modello in una prospettiva multiperiodale, si guarda avanti (forward looking) e si imposta un mix tra regole fisse e regole discrezionali: delle regole semifisse, cio dati vari casi,c' una regola corrispondente.Una politica viene definita temporalmente incoerente se dopo un primo periodo in cui va bene, nel periodo successivo , a seconda delle decisioni prese dal policy maker, non diventa pi la scelta ottimale , il firs best. Esempio: dialettica fra innovazione e protezione brevettuale. Perch si sviluppata la protezione brevettuale? Casi diversi: 1) azienda che deve fare un investimento, scopre una nuova tecnologia, la porta sul mercato e la vende ad un prezzo x; alcuni concorrenti riescono a copiare la tecnologia e venderla ad un prezzo minore di x, ovvio che la azienda 1 chiuder in perdita poich non riuscir a vendere. Ecco che la protezione brevettuale necessaria.2) nuova scoperta di una cura contro il virus dell'epatite C: l'impresa entrata sul mercato e vende il prodotto a 78000 a testa, prezzo fuori da ogni logica. Non solo, l'impresa ha investito una cifra minima. In questo caso il concetto di incoerenza temporale sta nel fatto che la protezione brevettuale c', ma in un tempo t+1 un dato caso come quello appena scritto fa si che la strategia adottata non sia pi quella ottimale. In questo caso permettere che altre imprese copino e commercializzino lo stesso vaccino sarebbe una scelta temporalmente incoerente, che viola la regola fissa decisa ex ante. Una possibile soluzione in questo caso pu essere la seguente: la protezione brevettuale si mantiene salvo casi di farmaci salvavita o che permettono un guadagno marginale del 500% . in questo modo la regola semifissa e risulta temporalmente coerente.Kydland e Prescot individuano una soluzione tecnica : l'equilibrio di Nash perfetto nei sottogiochi. Se i giochi sono ripetuti, va analizzato il comportamento degli agenti economici dall'ultimo periodo e andando a ritroso, osservando come si comporta un soggetto rispetto all'altro . Un esempio quello delle due imprese: se sono indecise sul collaborare o meno, una potrebbe pensare dopo 5 anni di non colludere, prendendosi il mercato completo. A questo punto per l'altra impresa, temendo ci, anticiperebbe la mossa non collaborando l'anno prima. Facendo questo lavoro di backward induction, si arriva a capire che gi al tempo zero le due imprese non colluderanno. Ci trasferito all'esempio di attualit si traduce nel fatto che tali imprese farmaceutiche piuttosto che investire in farmaci salvavita sapendo che poi non ci sar protezione brevettuale, investiranno in qualcos'altro.La soluzione ottimale dunque quella di offrire un ventaglio di regole che risultano fisse ma solo se ancorate a singole situazioni. In questo modo si hanno delle soluzioni per vari casi. In questo modo si trova una soluzione migliore sia delle regole fisse sia delle regole discrezionali.