Lezione 11-12 – Marketing dei servizi nelle imprese di ... · Occorre bilanciare il marketing...
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MAR
KETING
AVANZATO
(6814-6826) -2006/2007
Sommario
Ciclo assicurativoCiclo assicurativoSettore assicurativo Settore assicurativo -- macromacroSettore assicurativo Settore assicurativo -- micromicroMarketing dei serviziMarketing dei serviziMarketing dei servizi assicurativiMarketing dei servizi assicurativiWeb marketingWeb marketing: il caso Ras: il caso RasConclusioniConclusioni
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(6814-6826) -2006/2007
Ciclo assicurativo Ciclo assicurativo
SottoscrizioneSottoscrizione
InvestimentiInvestimenti Proventi finanziariProventi finanziari
RiserveRiserve P/O tecniciP/O tecnici
Oneri acquisizioneOneri acquisizione
Oneri per sinistriOneri per sinistri
Oneri di esercizioOneri di esercizioValore Valore per top managementper top managemente azionistie azionisti
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(6814-6826) -2006/2007
Settore assicurativo Settore assicurativo -- macromacro
Ruolo socialeRuolo sociale
PersonePersone PatrimoniPatrimoni EconomiaEconomia WelfareWelfare
Il settore assicurativo permette di ridurre la vulnerabilità della società e del sistema produttivo nazionale, consentendo alle famiglie ed alle imprese di impiegare in modo più proficuo risorse che altrimenti, in assenza di una efficiente allocazionedel rischio tra i diversi soggetti economici, rimarrebbero immobilizzate.
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Settore assicurativo Settore assicurativo -- macromacro
Rilievo economicoRilievo economico
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Settore assicurativo Settore assicurativo -- macromacro
La BorsaLa Borsa
Negli ultimi 6 mesi, i titoli delle imprese assicurative italiane, inglesi e tedesche sono cresciuti di circa il 20%, per quelle francesi il rialzo è stato addirittura prossimo al 30%. In particolare, nel corso del 2006, Citigroup ha alzato il suo ratingsul settore assicurativo europeo, portandolo a “positive”.
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Settore assicurativo Settore assicurativo -- macromacro
StrutturaStruttura
NumerositNumerositàà ConcentrazioneConcentrazione FrammentazioneFrammentazione
ProprietProprietàà InternazionalizzazioneInternazionalizzazione DistribuzioneDistribuzione
Investimenti finanziariInvestimenti finanziari RedditivitRedditivitàà Fattori criticiFattori critici
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(6814-6826) -2006/2007
Settore assicurativo Settore assicurativo -- macromacro
NumerositNumerositàà
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Settore assicurativo Settore assicurativo -- macromacro
ConcentrazioneConcentrazione
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Settore assicurativo Settore assicurativo -- macromacro
FrammentazioneFrammentazione
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Settore assicurativo Settore assicurativo -- macromacro
Assetti proprietariAssetti proprietari
Attività prevalente del gruppo di controllo
Il 76,6% della raccolta è ascrivibile ai gruppi assicurativi, il 23,3% a gruppi bancari e finanziari.
Marginale il settore industriale e servizi (0,06%).
Nazionalità del soggetto capogruppo: nel 2005 il 55,1% della produzione assicurativa è stato realizzato da imprese appartenenti a soggetti privati italiani, il 6,5% da società controllate dallo Stato e da Enti pubblici, il 17,6% da imprese controllate da soggetti esteri. La restante quota del 20,8% è relativa a imprese a partecipazione paritetica assicurativo-bancaria, di operatori sia italiani che esteri.
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Settore assicurativo Settore assicurativo -- macromacro
InternazionalizzazioneInternazionalizzazione
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Settore assicurativo Settore assicurativo -- macromacro
DistribuzioneDistribuzione
Comparto VitaComparto Vita Comparto DanniComparto Danni
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Settore assicurativo Settore assicurativo -- macromacro
Investimenti finanziariInvestimenti finanziari
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Settore assicurativo Settore assicurativo -- macromacro
InvestimentiInvestimenti
Comparto Vita tradizionaleComparto Vita tradizionale Comparto DanniComparto Danni
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Settore assicurativo Settore assicurativo -- macromacro
RedditivitRedditivitàà
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Settore assicurativo Settore assicurativo -- macromacro
RedditivitRedditivitàà comparto Vitacomparto Vita
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Settore assicurativo Settore assicurativo -- macromacro
RedditivitRedditivitàà comparto Dannicomparto Danni
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Settore assicurativo Settore assicurativo -- macromacro
RedditivitRedditivitàà comparto Autocomparto Auto
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Settore assicurativo Settore assicurativo -- macromacro
Fattori critici Fattori critici -- AutoAuto
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Settore assicurativo Settore assicurativo -- macromacro
Fattori critici Fattori critici –– Altri rami DanniAltri rami Danni
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Settore assicurativo Settore assicurativo -- micromicro
Barriere allBarriere all’’entrataentrataNormativaNormativa
Sunk costsSunk costs CapitaleCapitale
VigilanzaVigilanza Liquidazioni C.A.Liquidazioni C.A. Costi esterniCosti esterni
ReclamiReclami KnowKnow--howhow Oneri impropriOneri impropri
Settore AssicurativoSettore Assicurativo
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Settore assicurativo Settore assicurativo -- micromicro
Comparto AutoComparto Auto
ConcorrenzaConcorrenza PrezzoPrezzo Fattori critici di successoFattori critici di successo
Le maggiori agenzie di rating internazionale hanno assegnato un outlook stabile al mercato assicurativo Danni italiano nello scorso esercizio. La decisione riflette gli ottimi risultati tecnici raggiunti dalle compagnie e la loro buona tenuta finanziaria, pur mantenendo le compagnie una redditività strettamente connessa all’andamento del ramo RC Auto.
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Settore assicurativo Settore assicurativo -- micromicro
Comparto AutoComparto Auto
ConcorrenzaConcorrenza
Dal 2000 al 2005 le imprese assicuratrici attive nel ramo R.C. Auto sono passate da 85 a 70, una diminuzione rilevante per la libera concorrenza, senza considerare la superconcentrazione del mercato. I primi 10 gruppi detenevano a fine 2005 una quota cumulata pari all’88,9%, di cui il 66,2% concentrata nei primi cinque.
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Settore assicurativo Settore assicurativo -- micromicro
Comparto AutoComparto Auto
PrezzoPrezzo
Nel triennio 2003-2005 la spesa per la copertura R.C. Auto èaumentata solo del 2% nel triennio 2003-2005; nel corso del 2005, per la prima volta, la spesa media per veicolo è addirittura diminuita (-1,5%). In realtà, nonostante il consolidamento del mercato, le attuali tariffe Auto non parrebbero sostenibili e questo potrebbe incidere sulla redditività del settore.
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Settore assicurativo Settore assicurativo -- micromicro
Fattori critici di successoFattori critici di successoPetrolioPetrolio
Costi Costi ““indottoindotto”” InfrastruttureInfrastrutture
Costi interniCosti interni ImmatricolazioniImmatricolazioni Costi esterniCosti esterni
Incentivi pubbliciIncentivi pubblici Ciclo economicoCiclo economico Oneri impropriOneri impropri
Comparto AutoComparto Auto
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Settore assicurativo Settore assicurativo -- micromicro
Comparto non AutoComparto non Auto
ConcorrenzaConcorrenza PrezzoPrezzo Fattori critici di successoFattori critici di successo
Nelle nazioni industrialmente più avanzate i comparti “non Auto”rappresentano la struttura portante del segmento Danni, in Italia costituiscono il 40% del lavoro complessivo e la loro redditività(369 milioni di euro nel primo semestre del 2005) rappresenta poco più di un terzo di quella generata dal solo comparto Corpi di Veicoli Terrestri.
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Settore assicurativo Settore assicurativo -- micromicro
Comparto non AutoComparto non Auto
ConcorrenzaConcorrenza
Nel comparto non Auto gli assicuratori italiani possono contare,rispetto ai loro concorrenti esteri, su una struttura del mercato più orientata al retail, con una limitata esposizione ai grandi rischi. Il segmento più redditizio resta quello degli Infortuni, grazie soprattutto alle politiche in tema di condizioni contrattuali (quali: introduzione di franchigie e di scoperti), nonché alla valutazione preventiva dei rischi.
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Settore assicurativo Settore assicurativo -- micromicro
Comparto non AutoComparto non Auto
PrezzoPrezzo
L’eccezionale dimensione dei danni subiti nel corso del 2005, nonché la prospettiva di un aumento della frequenza e della severità delle catastrofi naturali, costringerà le compagnie a rivedere i modelli di previsione e di pricing, con previsioni nel medio periodo di un irrigidimento del mercato.
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Settore assicurativo Settore assicurativo -- micromicro
Fattori critici di successoFattori critici di successo
Settore AutoSettore Auto Catastrofi naturaliCatastrofi naturali
KnowKnow--howhow LegislazioneLegislazione
Ciclo economicoCiclo economico
Comparto non AutoComparto non Auto
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Settore assicurativo Settore assicurativo -- micromicro
Comparto VitaComparto Vita
TradizionaleTradizionale FinanziarioFinanziario PrevidenzaPrevidenza
Dal 2005 le famiglie mostrano maggior attenzione verso i temi del risparmio e dell’investimento, malgrado una sostanziale debolezza nella comunicazione assicurativa. In assenza di una guida in tal senso, le famiglie procedono su strade conosciute. Contestualmente, a fronte di questi investimenti “spontanei”, vi è una ripresa delle relazioni con i promotori finanziari.
Risparmio GestitoRisparmio Gestito
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Settore assicurativo Settore assicurativo -- micromicro
Comparto VitaComparto Vita
TradizionaleTradizionale
Tutela da eventi avversi attinenti la vita umana, per i quali ci si garantisce una sostanziale stabilità del reddito in favore proprio o di altri beneficiari.I dati ad oggi disponibili mostrano una raccolta in calo. Si tratta di un’inversione di tendenza rispetto alla crescita del settore registrata negli ultimi anni.
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Settore assicurativo Settore assicurativo -- micromicro
Comparto VitaComparto Vita
FinanziarioFinanziario
Esigenze di investimento speculativo, con esigenze di capitalizzazione e garanzia del capitale. Dopo il boom del 2000, quando rappresentavano il 55,8% del comparto Vita, le polizze linked hanno raggiunto il minimo storico nel 2004, quando il loro peso sul comparto Vita è sceso del 39% e la nuova produzione a 3,9 miliardi di euro.
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Settore assicurativo Settore assicurativo -- micromicro
Comparto VitaComparto Vita
PrevidenzaPrevidenza
Secondo il peso del ruolo del sistema pensionistico pubblico, una parte della ricchezza finanziaria delle famiglie può essere investita in prodotti assicurativi e pensionistici. Nell’ambito del sistema pensionistico complementare (cd. “secondo pilastro”), quasi tutte le rilevazioni classificano l’Italia tra gli ultimi posti a causa di un esiguo rapporto tra previdenza complementare e PIL (< 3%). In Italia continua a mancare sia informazione, sia cultura previdenziale.
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Settore assicurativo Settore assicurativo -- micromicro
Comparto VitaComparto Vita
Risparmio GestitoRisparmio Gestito
Secondo i dati Banca d’Italia, nel corso del primo semestre 2006 il risparmio delle famiglie italiane si è attestato sul livello dell’anno precedente, intorno ad una valore pari ad 67 mld €, valore storicamente elevato. Le gestioni di prodotti assicurativi restano, malgrado i deflussi (424 mln €), al secondo posto della classifica, rappresentando poco meno del 18% dell’intero comparto. I dati a fine anno confermano il favore riposto dai risparmiatori nei confronti dei fondi flessibili e degli hedge funds.
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Marketing dei serviziMarketing dei servizi
Il servizio nel settore dei serviziIl servizio nel settore dei servizi
MissionMission
Attributi di base:
• intangibilità;• inseparabilità;• attività del cliente;• no proprietà;• eterogeneità.
Tipologia di servizio:
• principale;• di facilitazione;• ausiliario.
Offerta incrementata:
• accessibilità;• interazione;• partecipazione.
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Marketing dei serviziMarketing dei servizi
Il servizio assicurativoIl servizio assicurativo
Tipologia di servizio:
• Principale
• Di facilitazione
• Ausiliario
Tutela da danni a persone o coseTutela da danni a persone o coseIntegrazione del redditoIntegrazione del redditoGaranzia transazioni economicheGaranzia transazioni economiche
SottoscrizioneSottoscrizioneLiquidazioneLiquidazioneInformazioneInformazione
TessereTessereCodiciCodiciConvenzioniConvenzioni
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Marketing dei serviziMarketing dei servizi
Il cliente nel settore dei serviziIl cliente nel settore dei servizi
Doppia identitDoppia identitàà: ciclo di vita del cliente: ciclo di vita del cliente
Fase iniziale:
Valutazione delle promesse, alla ricerca di un’offerta ottimale.
Fase di acquisto:
Interazione con il venditore e decisione
di acquisto.
Fase del consumo:
Confronto tra qualità attesa e qualitàsperimentata.
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Marketing dei serviziMarketing dei servizi
Il cliente assicurativoIl cliente assicurativo
Tipologia di cliente:
1. Retail2. PMI3. Corporate4. Grandi Clienti
Internazionali
Abitudini vs. Abitudini vs. FidelizzazioneFidelizzazione
Caratteri Caratteri psicografici vs psicografici vs ConsumoConsumo
Assicurazione vs. ComunicazioneAssicurazione vs. Comunicazione
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Marketing dei serviziMarketing dei servizi
LL’’interazione nel settore dei serviziinterazione nel settore dei servizi
I I ««momenti della veritmomenti della veritàà»»
Qualità relazionale:
•Tecnica: “cosa”• Funzionale: “come”
Qualità percepita:
confronto tra qualitàsperimentata e qualità attesa
Attese:
•Comunicazioni•Immagine•Attese indefinite
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Marketing dei serviziMarketing dei servizi
LL’’interazione assicurativainterazione assicurativa
I I ««momenti della veritmomenti della veritàà»»
Qualità percepita:
Polizza e modalitPolizza e modalitàà operativeoperativeInterazioneInterazioneImmagine istituzionaleImmagine istituzionale
Distribuzione:Distribuzione:AgentiAgentiSportelli bancariSportelli bancariPromotoriPromotoriBrokerBrokerCanale direttoCanale diretto
Compagnia:Compagnia:Incidenti criticiIncidenti criticiDatawarehouseDatawarehouseCRMCRM
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Marketing dei serviziMarketing dei servizi
La strategia nel settore dei serviziLa strategia nel settore dei servizi
StabilitStabilitàà e sostituzione del vantaggio competitivoe sostituzione del vantaggio competitivo
Linee-guida:
Contatto diretto col clienteConoscenzaOrientamento al cliente
Leve strategiche:
PrezzoImmagineServizioDistribuzione
Indici di successo:
Quota di mercato e quota di clienti soddisfatti in portafoglio: i costi del turnover.
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Marketing dei serviziMarketing dei servizi
Selezione competitivaEquilibrioFidelizzazione
Surplus Surplus aspettativeaspettative
La strategia nel settore assicurativoLa strategia nel settore assicurativo
Leve strategiche:
PrezzoImmagineServizioDistribuzione
Agenzia Agenzia –– Banche/SIM Banche/SIM –– Canali direttiCanali diretti
SottoscrizioneLiquidazioneInformazione
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Marketing dei serviziMarketing dei servizi
4P4P
Le attività di marketing sono progettate da specialisti: l’attività di marketing è una funzione separata, alla quale provvede un gruppo ben definito di dipendenti. Gli impiegati degli altri uffici non vengono addestrati né si preoccupano delle valenze di marketing insite nella propria attività quotidiana a contatto con i clienti. Gli «specialisti del marketing» sono le sole persone ad avere un impatto sul modo in cui i clienti vedono l’azienda.
Il Marketing nel settore dei serviziIl Marketing nel settore dei servizi
Il marketing tradizionale: le promesse degli specialistiIl marketing tradizionale: le promesse degli specialisti
5P5P 6P6P 7P7P
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Marketing dei serviziMarketing dei servizi
MM--Esterno: FTMEsterno: FTM
Ognuno contribuisce alla qualità percepita dal cliente. Poiché la qualità viene prodotta nell’interazione col cliente, numerosi dipendenti sono coinvolti in processi critici: gli impiegati front-line, che gestiscono i contatti e le relazioni con i clienti, cosìcome i dipendenti impegnati nelle fasi produttive, amministrative e logistiche di supporto all’erogazione vera e propria.
Il Marketing nel settore dei serviziIl Marketing nel settore dei servizi
Il marketing relazionale: no alla Il marketing relazionale: no alla «trappola strategicatrappola strategica»
MM--Interno: PTMInterno: PTM
MAR
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Marketing dei serviziMarketing dei servizi
Analisi MKTAnalisi MKT
Il «marketing relazionale» è incentrato sulla gestione delle interazioni col cliente, e coinvolge quasi tutte le funzioni chesvolgono attività che influenzano la qualità percepita dal cliente. Occorre bilanciare il marketing esterno («fare promesse») con gli standard produttivi effettivi, nonché dai sistemi e dalle tecnologie di supporto all’erogazione (cd. «marketing interno»).
Il Marketing nel settore dei serviziIl Marketing nel settore dei servizi
Marketing tradizionale e Marketing interattivoMarketing tradizionale e Marketing interattivo
ClientiClienti--targettarget 4P4P GuideGuide--lines lines PTMPTM
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Marketing dei serviziMarketing dei servizi
Formazione:
Beni e servizi devono essere venduti ai clienti ma prima ancora al personale aziendale: «Quel che non potete vendere al vostro personale non potete venderlo neppure al cliente».
Supporto e comunicazione:
Incentivazione, coinvolgimento, feed-back,
clima interno, newsletter aziendali, comunicazione tramite portale interno,
mailing.
Selezione e comunicazione esterna:
Intercettare risorse umane attitudinali, attirare risorse umane adeguate.
Il Marketing nel settore dei serviziIl Marketing nel settore dei servizi
Il Marketing interno: i Il Marketing interno: i PartPart--Time Time MarketersMarketers
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Marketing dei serviziMarketing dei servizi
MKTing customer-oriented:
• Conoscenza del cliente
• Comunicazione
• Immagine
Incidenti critici: bisogni, preferenzeIncidenti critici: bisogni, preferenzeDatabase sistematici centralizzatiDatabase sistematici centralizzatiIniziative commerciali mirateIniziative commerciali mirate
IstituzionaleIstituzionaleCommercialeCommercialeServicecapeServicecape
AziendaleAziendaleLocaleLocaleCommercialeCommerciale
Il Marketing nel settore dei serviziIl Marketing nel settore dei servizi
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Marketing dei serviziMarketing dei servizi
Fase InizialeFase Iniziale
Marketing tradizionale
«Fare promesse»
4P
Il Marketing nel settore dei serviziIl Marketing nel settore dei servizi
Marketing e ciclo di vita del rapporto col clienteMarketing e ciclo di vita del rapporto col cliente
AcquistoAcquisto
Marketing tradizionale
«Far accettare le promesse»
Marketing relazionale
ConsumoConsumo
Marketing relazionale
«Mantenere le promesse»
Feed-back e misurazione
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Marketing dei serviziMarketing dei servizi
MassMass--MKTMKT
Pdt banali
Logica della transazione
Marketing tradizionale
Il Marketing nel settore dei serviziIl Marketing nel settore dei servizi
Marketing e settore di attivitMarketing e settore di attivitàà
Beni durevoliBeni durevoli
Pdt durevoli o industriali
Logica mista
Marketing tradizionale e relazionale
ServiziServizi
Pdt intangibili-interattivi
Logica del rapporto
Marketing relazionale
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Marketing dei serviziMarketing dei servizi
Prezzi/costi bassiPrezzi/costi bassi
Nel lungo termine, prezzi e costi bassi riducono le risorse disponibili per aggiungere contenuti di servizio e gestire relazioni soddisfacenti con i clienti. In molti casi un miglioramento della qualità erogata non comporta alcun onere aggiuntivo, se deriva da una migliore comprensione del cliente. Per evitare la distruzione di attività a valore aggiunto occorre scindere tra “costi buoni”, che generano qualità per il cliente, e “costi cattivi”, che generano bassa efficienza interna.
LL’’Organizzazione nel settore dei serviziOrganizzazione nel settore dei servizi
LL’’Organizzazione tradizionale: orientamento allOrganizzazione tradizionale: orientamento all’’efficienza internaefficienza interna
Risorse limitateRisorse limitate
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Marketing dei serviziMarketing dei servizi
Il personale font-line nei momenti della verità crea il maggior valore per i clienti. Le altre parti dell’organizzazione “dietro-la-linea” (back-office, acquisti, R&S, HR, management) devono dare supporto al processo di produzione del servizio. La «linea di visibilità» demarca la parte dell’organizzazione visibile al cliente, dai reparti interni, dislocati talvolta in punti anche molto distanti. Anche chi sta al di qua di tale linea è responsabile della soddisfazione del cliente.
LL’’Organizzazione nel settore dei serviziOrganizzazione nel settore dei servizi
Funzioni vs. ProcessiFunzioni vs. Processi
ClientiClienti PersonalePersonale Sistemi e procedureSistemi e procedure Risorse fisicheRisorse fisiche
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Marketing dei serviziMarketing dei servizi
LL’’Organizzazione nel settore dei serviziOrganizzazione nel settore dei servizi
LL’’Organizzazione relazionale: no alla Organizzazione relazionale: no alla «trappola organizzativatrappola organizzativa»
Investimenti ITC:
Una strada molto comune per migliorarel’economicitàcomplessiva, èinvestire in automazione e nuove tecnologie informative.
Specificazione:
In termini di funzioni da svolgere, il cliente può essere partecipativo in
molti modi diversi: uno di questi è la specificazione del servizio, come avviene in molti servizi tagliati su
misura.
Co-produzione:
il cliente svolge una parte del lavoro. il cliente stesso sostituisce i dipendenti nell’eseguire alcune azioni materiali o intellettuali.
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Marketing dei serviziMarketing dei servizi
OrganizzazioneOrganizzazione--retereteAgenti/BrokerAgenti/Broker
LiquidatoriLiquidatori Periti/CarrozzeriePeriti/Carrozzerie
Banche e SIMBanche e SIM Vigilanza di settoreVigilanza di settore
ClientiClienti CompagnieCompagnie DipendentiDipendenti
LL’’Organizzazione nel settore assicurativoOrganizzazione nel settore assicurativo
LegaliLegali
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Marketing dei serviziMarketing dei servizi
LL’’Organizzazione nel settore dei serviziOrganizzazione nel settore dei servizi
LL’’Organizzazione relazionale: la gestione della ReteOrganizzazione relazionale: la gestione della Rete
Delega decisionale:
Il processo decisionaledev’essere decentrato il più possibile verso il luogo dell’interazione, in cui si interfaccia il cliente.
Supervisione e misurazione:
gli standard per il controllo della prestazione dei
dipendenti coinvolti nella produzione del servizio, devono focalizzarsi sulla
quantità di clienti soddisfatti e non di “pasti serviti”.
Remunerazione:
I sistemi di remunerazione devono essere legati meno alla quantità prodotta quanto alla produzione di un certo livello di qualità percepita per il cliente.
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Marketing dei serviziMarketing dei servizi
Efficienza internaEfficienza interna
Dato che la qualità è compito di larga parte delle funzione aziendali, un’organizzazione customer-oriented, la performance di numerose fasce di dipendenti coinvolti direttamente o indirettamente nell’interazionedev’essere controllata e misurata con dispositivi premianti di formazione,delega e remunerazione. Devono essere considerati “inadatti” quei sistemi di controllo “duri” che non riescono a concentrare l’attenzione e a orientare il comportamento verso quegli aspetti del servizio cruciali per il successo.
LL’’Organizzazione nel settore dei serviziOrganizzazione nel settore dei servizi
Efficienza esternaEfficienza esterna