Lezione 1 Introduzione al corso di Economia Politica · intermedie relative alle due parti del...

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Lezione 1 Introduzione al corso di Economia Politica Docenti: Leonardo Bargigli, Giorgio Ricchiuti 2015 1

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Lezione 1Introduzione al corso di Economia Politica

Docenti: Leonardo Bargigli,Giorgio Ricchiuti

2015

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ECONOMIA POLITICA

• Docente: Leonardo Bargigli• E-mail: [email protected]

• Ricevimento: Martedì 11-13, Studio 2.01 palazzina D6

• Lezioni:• Lunedì 16-18,15 (Aula D5/010), • Martedì 16-18,15 (Aula D5/010),

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Informazioni Preliminari

72 ore di Lezioni in classe, articolate su 24 incontri (2 alla

settimana).

E-learning mediante MOODLE di Unifi – in attivazione

Temporaneamente: http://www.grarchive.net/

Il corso è fondamentalmente diviso in due parti: la microeconomia

e la macroeconomia (alle quali si aggiunge la parte

introduttiva).

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Materiale e Riferimenti

TESTI di RIFERIMENTO:Slides del docente, disponibili su moodle.Libro di testo: Mankiw e Taylor, L’essenziale di economia, Zanichelli.

L’intero contenuto del corso verrà spiegato in aula.

Gli argomenti illustrati a lezione sono anche presenti in Mankiw e Taylor, L’essenziale di economia, Zanichelli che costituisce quindi il libro di testo e che può essere utilizzato dai non frequentanti per preparare l’esame.

Pagina web di MOODLE: Slides delle Lezioni Compiti di esame Risultati Esami Avvisi

Gli appunti del docente• Gli appunti delle lezioni sono presentati sotto la forma di ppt

discorsivi e dettagliati.

• Di norma, gli appunti saranno resi disponibili prima dello

svolgimento in aula della lezione.

• Se doveste trovare dei refusi o dei passaggi poco chiari avvisatemi,

provvederò a correggerle e, nei limiti del possibile, a migliorarle. Le

versioni "corrette" verranno quindi caricate nuovamente su moodle.

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Cos’è MOODLE?

• Indirizzo: http://e-l.unifi.ithttp://e-l.unifi.it• Per iscriversi: numero matricola e password

• Chiave d’iscrizione: ECPOL

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Modalità dell’esame 1• L’esame si svolge in forma scritta.

• L’esame consiste di 2 domande aperte sulla prima parte (microeconomia) e di 2 domande aperte sulla seconda parte (macroeconomia).

• Nelle domande si chiede di definire rigorosamente uno o più concetti e di applicarli ad un problema. Il voto massimo è 27/30.

• A questa si aggiunge una quinta domanda facoltativa: questa domanda richiede un maggiore approfondimento ed è più difficile delle altre. Sulla base della risposta alla domanda facoltativa verranno aggiunti o tolti fino a 3 punti rispetto al voto della parte obbligatoria. Il voto massimo è 30/30 e lode.

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Modalità dell’esame 2• Viene offerta la possibilità di superare l’esame tramite due prove

intermedie relative alle due parti del corso (macroeconomia e microeconomia).

• Entrambe le prove saranno composte da 3 domande e sarà assegnato un voto fino a 30. Il voto complessivo è dato dalla media delle due prove. Per partecipare alla seconda prova occorre aver partecipato alla prima prova e aver preso almeno 15/30.

• Per partecipare alle prove è strettamente obbligatorio iscriversi: l’iscrizione avverrà in classe nella settimana precedente alla prova stessa.

• La prima prova avrà luogo, all’incirca, nella seconda metà di Ottobre. Durante la seconda parte, può ritirarsi in qualsiasi momento. La seconda prova si svolgerà nell'ultima settimana del corso.

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Contenuto del corso• Il corso ha lo scopo di introdurre lo studio dell’economia,

intesa come la disciplina che prende in analisi il comportamento degli individui, riuniti in società, come relazione tra fini e mezzi dati suscettibili di usi alternativi.

• Ovvero, vogliamo studiare il comportamento degli individui nelle loro attività volte a produrre e scambiare beni (in economia con "beni" si intendono le merci materiali o immateriali capaci di portare giovamento a chi le utilizza).

• Il corso, oltre a fornire un'introduzione al metodo di studio utilizzato dalla disciplina economica, cerca anche di illustrare e chiarire quei fenomeni sociali rilevanti per le vostre future carriere di giuristi.

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L'oggetto di studio dell'economia politica: dal micro al macro• Un individuo sceglie cosa produrre (es. produce

un vestito o una sciarpa), a quanto venderlo (10? 20? 100 euro?) e come utilizzare il denaro guadagnato (ci acquista un gelato o ci va al cinema o lo mette in banca)

• L'economia politica studia tutti i processi decisionali che stanno dietro a queste scelte e ne esamina le conseguenze a livello aggregato ovvero come risultato delle scelte congiunte di una moltitudine di individui

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Perché studiare questo corso

• Per passare l'esame.

• Per acquisire delle conoscenze che vi saranno utili

nella vita e nella vostra carriera (cosa è l'inflazione,

cosa sono le tasse e il debito pubblico, come funziona

una banca e un conto corrente).

• Per acquisire una metodologia di analisi capace di

interpretare e spiegare i fenomeni sociali.

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Oggetto di studio del corso• L'economia studia due aspetti:

1) il comportamento dei singoli agenti economici (i lavoratori: che lavoro scelgo di fare? I consumatori: cosa compro?, le imprese: cosa produco e a quanto vendo?, banche: quanto denaro presto?).

Questi aspetti vengono studiati dalla MICROECONOMIA

2) il risultato complessivo di insiemi di agenti economici (il mercato del lavoro e l'insieme dei lavoratori: a quanto ammonta la disoccupazione? , il sistema industriale: quanto viene prodotto complessivamente (il PIL)? lo stato: che servizi offro? Quante tasse impongo e quanto mi indebito (il debito pubblico)?).

Questi aspetti vengono studiati dalla MACROECONOMIA

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Il programma del corso

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INTRODUZIONE1) Lo scambio e il concetto di Mercato (cap.3 e 4)2) La Domanda e l’Offerta di mercato (cap. 4)3) L’equilibro fra Domanda e Offerta (cap.4)MICROECONOMIA4) Elasticità della domanda e dell'offerta (cap. 5)5) Imposte e tasse (cap. 6)6) Consumatori, Produzione e efficienza (cap. 7,8,9)7) Costi di produzione (cap. 12)8) Concorrenza perfetta (cap. 13)9) Monopolio (cap. 14)10) Concorrenza monopolistica (cap. 15)11) Oligopolio (cap. 16)12) Esternalità (cap. 10)13) Beni Pubblici (cap. 11)

Il programma del corso14

MACROECONOMIA14) Reddito Aggregato (cap. 17)15) Sistema finanziario (cap. 20 e 21)16) Prezzi, Inflazione e Moneta (cap. 18, 23 e 24)17) Crescita economica e progresso tecnologico (cap. 19)18) Mercato del lavoro e disoccupazione (cap. 22)19) Il breve periodo: Il modello keynesiano e il modello IS-LM (cap. 25)20) Il breve periodo: Domanda Aggregata e Offerta Aggregata (cap. 26)21) Politica Monetaria e Politica Fiscale (cap. 27)22) Temi di politica economica: Euro, rigore, sviluppo ed equità (cap. 28-29)

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Preparazione RichiestaMatematica Elementare:

Interpretazione di Funzioni

Algebra

Interpretazione e Costruzione Grafici

Costruzione rette e posizionamento nel grafico

Questi argomenti saranno oggetto della lezione di domani.

Costruzione rette e posizionamento nel grafico

Cinque idee-cardine

• Presentiamo 5 idee su cui si basa la microeconomia (post-1870).

• Conoscere e comprendere queste sette idee, aiuta a ragionare come un economista.

• In realtà, molte di queste idee sono insite in noi e le seguiamo, senza rendercene conto, nella vita di tutti i giorni.

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1. Gli individui devono scegliere tra alternative (trade-off)• Per ottenere qualcosa che ci piace, di solito

dobbiamo rinunciare a qualcos’altro.• Posso trascorrere la giornata studiando solo

economia, o un misto di economia e psicologia, o solo psicologia.

• Ogni ora passata a studiare è sottratta al sonno, ad un lavoro remunerato o ad una gita con gli amici.

• A livello sociale, un tipico trade-off è: burro o armi? Oppure: salvaguardia dell’ambiente o maggiore produzione (inquinante)?

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2. Il costo di qualcosa è (anche) ciò a cui si deve rinunciare per ottenerlo• Costo opportunità: ciò a cui si deve rinunciare ogni volta che

si sceglie una determinata alternativa.• Non solo costi monetari: se vado al cinema rinuncio a vedere

la partita.

• Qual è il costo opportunità di frequentare l’Università?

Le tasse universitarie + le altre spese (libri, affitto, ecc.) + il mancato stipendio

• Ipotizziamo per semplicità che le tasse universitarie e le altre spese siano pari a zero. Questo non vuol dire affatto che frequentare l’Università non costi nulla.

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2. Quanto costa studiare all’università (tasse e spese a parte…)?

• Anche se non pagassi nulla per frequentare l'università, impiegherei comunque 5-6 anni per completarla. Di conseguenza il mio costo opportunità è pari a 5-6 anni di stipendi.

• Qual è il costo opportunità di frequentare l’Università? Le tasse universitarie + le altre spese (libri, affitto, ecc.) + il mancato stipendio

• E' conveniente per me andare all'università se lo stipendio da laureato è sufficientemente più alto di quello da diplomato così da più che compensare gli anni di mancato stipendio.

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3. Gli individui sono razionali• In generale, “essere razionali” significa soltanto

scegliere in base ad un criterio. È l’esistenza di un criterio ed il fatto di seguirlo coerentemente che rende gli agenti razionali.▫ Quindi: razionalità = coerenza nel seguire un criterio

• Esistono molteplici criteri, ma in economia si adotta (quasi) sempre il criterio di massimizzazione della soddisfazione (benessere, utilità, beneficio netto): un agente è razionale quando le sue decisioni massimizzano la sua soddisfazione.▫ Quindi: in economia, vale razionalità = massimizzazione▫ Più avanti incontreremo criteri più sofisticati, ma anche più

specifici, basati su un maggiore realismo.

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Gli individui razionali pensano “al margine”

È opportuno considerare sempre il costo e il beneficio di un’unità aggiuntiva di attività

• Il costo marginale è la variazione nel costo totale causata dallo svolgimento di un’unità in più di un’attività

• Il costo medio è il costo totale derivante dalla produzione o dall’acquito di n unità diviso per n

• Il beneficio marginale è la variazione nel beneficio totale causata dallo svolgimento di un’unità in più di un’attività

• Il beneficio medio è il beneficio totale derivante dalla produzione o dall’acquito di n unità diviso per n

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Calcolare “al margine”• Gli individui decidono “al margine”, cioè confrontando i

cambiamenti incrementali. • Su Alitalia su un certo volo europeo il costo medio per

passeggero è di 500 euro. Se però un aereo ha posti liberi alla partenza, conviene vendere a qualunque prezzo più alto del costo marginale (rappresentato dal caffè e dalle noccioline che il passeggero consuma durante il volo).

• L’analisi marginale si basa sul principio di “additività”. Al banco del bar, voglio ordinare una Coca-Cola. Un bicchiere piccolo costa 1 euro, uno medio 1,2. Dalla misura piccola alla media il costo marginale è 0,2: devo valutare se il beneficio della quantità addizionale (marginale) vale effettivamente 0,2 euro.

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Calcolare “al margine”• Gli individui decidono “al margine”, cioè confrontando i

cambiamenti incrementali. • Su Alitalia su un certo volo europeo il costo medio per

passeggero è di 500 euro. Se però un aereo ha posti liberi alla partenza, conviene vendere a qualunque prezzo più alto del costo marginale (rappresentato dal caffè e dalle noccioline che il passeggero consuma durante il volo).

• L’analisi marginale si basa sul principio di “additività”. Al banco del bar, voglio ordinare una Coca-Cola. Un bicchiere piccolo costa 1 euro, uno medio 1,2. Dalla misura piccola alla media il costo marginale è 0,2: devo valutare se il beneficio della quantità addizionale (marginale) vale effettivamente 0,2 euro.

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A che ora puntate la sveglia?• Poniamo che dobbiate uscire di casa alle 8,30. • Se puntate la sveglia alle 7,00, avrete parecchio

tempo per alzarvi e prepararvi, ma rinuncerete a mezz’ora di sonno.

• Se decidete di svegliarvi alle 7,30 o perfino alle 8,00, dormirete di più ma dovrete prepararvi in fretta.

• Qual è la decisione razionale? Occorre soppesare costi e benefici del sonno extra. Ogni minuto in più a letto vi garantisce riposo addizionale (il beneficio marginale), ma vi costringerà, una volta svegli, ad affrettarvi maggiormente (il costo marginale).

• Invece, la decisione non considera i costi e i benefici totali di un’intera notte di sonno.

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4. Gli individui compiono l’azione x se e solo se i costi a essa connessi sono inferiori ai benefici

Perché il cibo sugli aerei è così cattivo?

• Le linee aeree migliorerebbero la qualità dei pasti a bordo se e solo se i benefici superassero i costi.

• I benefici si misurano con la differenza di prezzo nel biglietto aereo che i passeggeri sarebbero disposti a pagare per ottenere pasti migliori.

• Molti pagherebbero $ 5 in più.

• Ma per ottenere un ottimo pasto, a 10.000 metri di altezza, stando in piedi in un cubicolo e avendo pochissimo tempo, occorrerebbe eliminare 20 posti per fare spazio, assumere più personale e spendere di più in materie prime: occorrerebbe aumentare i biglietti di $50.

• Ben pochi di noi sarebbero disposti a pagare questa differenza di prezzo, col risultato che i pasti rimangono poco appetitosi.

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4. Sfruttare tutte le opportunità e rispondere agli incentivi• Quando cerchiamo di prevedere il comportamento di un individuo in un

contesto economico, possiamo scommettere che coglierà ogni opportunità per stare meglio.

• Inoltre, continuerà a sfruttare tutte le opportunità fino a esaurirle, cioè fino a quando non ne avrà approfittato completamente.

• Se gli stipendi dei laureati in economia aumentano, mentre quelli dei laureati in legge diminuiscono, ci possiamo aspettare che sempre più studenti si iscrivano ai corsi di economia e sempre meno a quelli di legge.

• Se il prezzo della benzina cresce, e rimane elevato a lungo, possiamo aspettarci che gli individui acquistino automobili più piccole e a consumo ridotto.

• Quando il mutare delle opportunità disponibili favorisce una modifica dei comportamenti, diciamo che gli individui si confrontano con nuovi incentivi.

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Dunque, il comportamento degli individui varia in funzione degli incentivi che vengono loro offerti• Che impatto ha avuto l’obbligo d’indossare le cinture

sulla sicurezza stradale?• I soggetti reagiscono a quest’obbligo come reagirebbero

a un miglioramento delle condizioni stradali: aumentando la velocità e riducendo la concentrazione nella guida.

• Il risultato è un aumento del numero di incidenti. Più esattamente, si riducono i morti per singolo incidente, ma crescono il numero dei sinistri.

• Inoltre, accanto a una modesta diminuzione di decessi tra gli automobilisti, vi è un aumento di decessi tra i pedoni (che non godono della maggiore protezione offerta dalle cinture).

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Cos’è un incentivo?

• Chiamiamo incentivo qualsiasi incremento del beneficio marginale o

riduzione del costo marginale di una scelta.

• Chiamiamo disincentivo (o sanzione) qualsiasi riduzione del beneficio

marginale o incremento del costo marginale di una scelta.

• Ogni variazione dei costi e/o dei benefici marginali induce una reazione

razionale degli agenti economici.

• Quindi agendo sugli incentivi il policy-maker può indurre gli agenti ad

adottare o modificare un certo comportamento.

La scelta individuale rimane libera, ma il policy-maker può riuscire ad

orientarla nel senso desiderato per finalità collettive.

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5. Lo scambio può essere vantaggioso per tutti• Vantaggio assoluto dello scambio

▫ Minore costo di produzione• Esempio

▫ Io impiego un ora per piantare una pianta e 10 minuti per scrivere una lettera al computer.

▫ Un giardiniere impiega 10 minuti per piantare una pianta e un'ora per scrivere una lettera al computer.

▫ Piuttosto che autoprodurre ciò che ci serve, scambiamo i beni che siamo bravi a produrre.

▫ La specializzazione del lavoro incrementa i vantaggi dello scambio.

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Riesposizione dei 5 Principi1. Principio di scarsità. Avere una maggiore quantità di qualcosa di valore

significa avere una minore quantità di qualcos’altro.

2. Principio del costo opportunità. Indica il valore della migliore

alternativa a cui bisogna rinunciare per compiere un’azione.

3. Principio di razionalità. Gli individui agiscono in base ad un criterio

coerente. In economia di solito si intende la razionalità massimizzante.

4. Principio degli incentivi. L’analisi costi-benefici è rilevante per

prevedere le decisioni che gli individui effettivamente prendono.

5. Principio dei vantaggi dallo scambio. Ciascuno fa meglio quando si

concentra sulle attività in cui è più produttivo.

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L’analisi economica:micro e macro

• Microeconomia▫ Lo studio delle scelte individuali e delle loro

implicazioni sui prezzi e le quantità in specifici mercati• Macroeconomia

▫ Lo studio del funzionamento del sistema economico nel suo complesso e delle politiche che i governi possono adottare per migliorarlo

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I modelli economici

• Sono rappresentazioni stilizzate che rappresentano una realtà complessa.

• Un modello economico è un esercizio di analisi logica di un problema fatto a partire dall’osservazione della realtà.

• Come in una cartina stradale vengono mantenuti solo gli elementi essenziali.

¡ Hanno l’obiettivo di:

▫ comprendere il funzionamento dell’economia ovvero identificare le relazioni tra le variabili economiche

▫ predisporre politiche per migliorare l’efficienza economica e il benessere degli individui

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L’utilizzo dei modelli economici

Per ogni modello è importante comprendere: Le domande: a cui il modello cerca di

rispondere Identificare le variabili endogene: variabili che

sono spiegate dal modelloComprendere le ipotesi di base: ipotesi che

identificano gli elementi essenziali del problema. Alcuni problemi / fenomeni non possono essere

spiegati dal modello e sono identificati dalle variabili esogene.

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Economia Positiva ed Economia NormativaL'analisi economica può avere un carattere Positivo

oppure Normativo.

L'analisi POSITIVA descrive e spiega un fenomeno per come esso è, ovvero per come si osserva in natura o nella società.

Ad esempio un analisi economica positiva potrebbe riscontrare che "l'esistenza di una legge sul salario minimo provoca disoccupazione".

Questa analisi ha un carattere fondamentalmente empirico

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Economia Positiva ed Economia Normativa

L'analisi NORMATIVA descrive e spiega un fenomeno per come dovrebbe essere, indicando quindi quale dovrebbe essere la soluzione migliore.

Ad esempio un analisi economica normativa potrebbe concludere che "il governo dovrebbe imporre una legge sul salario minimo".

Questo tipo di analisi ha un carattere fondamentalmente teorico e morale.

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L'economia politica edeve essere positiva o normativa?

• Differenti tradizioni di ricerca offrono diverse risposte<<Le ipotesi veramente importanti e significative sono quelle con "assunzioni" che sono rappresentazioni descrittive selvaggiamente imprecise della realtà, e, in generale, più significativa è la teoria, più irrealistiche saranno le ipotesi>> (M. Friedman)• Se il criterio di valutazione sono le previsioni, l'EP ha un curriculum molto scarso

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Il ruolo dell'economista

L'economista può essere:

1)Uno scienziato che studia i fenomeni sociali.2)Un consigliere, che assiste i politici nelle loro

decisioni.3)Un decisore, che sceglie le strategie migliori per

portare avanti un'impresa privata o un ente pubblico.