Lezione 03-detoni
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7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
Lezione n. 3
Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale
u.f.c. 6
PRINCIPALI TECNICHE DI RIDUZIONE DEI CONSUMI E RISPARMIO ENERGETICO
Ing. Elena De Toni
MAGGIO-GIUGNO 2010
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
Programma lezione
Cenni energia e territorio: politiche internazionali e locali
I gas serra-approfondimento
La certificazione energetica: inquadramento normativo
Diagnosi energetica:teoria e applicazioni pratiche
Approfondimento sull’isolamento degli edifici
Aspetti economici ed organizzativi
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
Energia e territorio
Politiche e strategie internazionali
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
Energia e CO2
Il protocollo di Kyoto
L’Italia si è impegnata a ridurre le emissioni di CO2 tra il 2008 e il 2012 del 5.2%
rispetto a quelle del 1990.
L’Unione Europea ha imposto una riduzione dell’8% nello stesso arco di tempo.
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
I gas serra
anidride carbonica, metano, ossidi d’azoto, gas fluorurati (CFC, HCFC, ecc.).
Energia prodotta per combustione: solo l’idrogeno non dà luogo a emissione di CO2.
Le quantità: per produrre 1 kWh (860 kcal) di energia termica, al variare del combustibile, si
può produrre più o meno CO2:
- col carbone si emettono 0.36 kg di CO2
- col petrolio si emettono 0.27 kg di CO2
- col metano si emettono 0.19 kg di CO2
Energia e CO2
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
Potere calorifero carbonio = 7850 kcal/kg C + O2 => CO2
Potere calorifero metano = 9500 kcal/mc CH4 + 2O2 => CO2 + 2H2O
Per ricavare 100.000 kcal (116.3 kWh), trascurando le perdite, servono:
Carbonio: 100 000 / 7850 = 12.7 kg di C
massa di CO2: 46.6 kg di CO2
Metano: 100 000 / 9500 = 10.5 m3 di CH4
massa di CO2 : 21 kg di CO2
Energia e CO2
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
Col metano si produce il 45% in meno di CO2 rispetto al carbone. Col GPL
(miscela di propano (C3H8) e butano (C4H10)) si ottengono valori intermedi. A
conferma di questo, il contenuto teorico di CO2 per i vari combustibili è il
seguente (da UNI 10389/94):
% teorica di CO2 per combustibile
Metano 11.7
GPL 13.9
Gasolio 15.1
Olio combustibile 15.7
E’ possibile, quindi, ricavare i kg di CO2 non prodotti se si passa da un
combustibile all’altro o se si attuano interventi di risparmio energetico.
Energia e CO2
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
Energia e CO2
Per la produzione di energia elettrica (1kWh):
Carbone 1,12 kg di CO2
Olio combustibile 0,94 kg di CO2
Gas naturale 0,57 kg di CO2
Idroelettrico o nucleare 0,00 kg di CO2
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
Libro verde per l’energia della Commissione Europea
“Verso una strategia europea di sicurezza
dell’approvvigionamento energetico”
adottato dalla Commissione europea il 29
novembre 2000
Libro Verde per l’Energia
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
LE PREMESSE:
debolezze strutturali dell’approvvigionamento energetico dell’Unione europea:
Crescente tasso di dipendenza energetica dell’Europa,
ruolo determinante del petrolio per i prezzi dell’energia
risultati deludenti delle politiche di controllo del consumo
Problema: sicurezza dell’approvvigionamento energetico
Rischi: fisici, sociali, economici, ecologici
Soluzione: politica energetica attiva
Libro Verde per l’Energia
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
Scenario 0 (nessun intervento) a 20 anni:
l’Unione coprirà il suo fabbisogno energetico al 70% con prodotti importati anziché l’attuale 50%.
TASSO DI DIPENDENZA 2030: 70%
La dipendenza si riflette in tutti i settori dell’economia. I trasporti, il settore domestico e l’elettricità dipendono fortemente dagli idrocarburi. L’allargamento accentua queste tendenze.
Il 45% delle importazioni di petrolio proviene dal Medio Oriente e il 40% delle importazioni di gas naturale dalla Russia. L’Unione europea non dispone di tutti i mezzi per influenzare il mercato internazionale.Altro problema: l’Unione europea non è in grado di fare fronte alla sfida del cambiamento climatico a lungo termine né di rispettare gli impegni assunti a Kyoto.
Libro Verde per l’Energia
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
Libro Verde per l’Energia
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
Strategia a lungo termine:
garantire, per il benessere dei cittadini e il buon funzionamento dell’economia, la disponibilità fisica e continua dei prodotti energetici sul mercato ad un prezzo accessibile a tutti i consumatori (privati e industriali) nel rispetto dell’ambiente e nella prospettiva dello sviluppo sostenibile stabilita dal trattato dell’Unione europea.
Obiettivo: non massimizzare l’autonomia energetica o minimizzare la dipendenza, bensì ridurre i rischi legati a quest’ultima
equilibrio e diversificazione delle diverse fonti di approvvigionamento (per prodotti e per regioni geografiche)
Libro Verde per l’Energia
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
Valutazioni da fare:
- Scelte energetiche
- Scelte ambientali
- Investimenti energetici
Le preoccupazioni ambientali, condivise dall’opinione pubblica, che
costituiscono i danni causati dalla catena energetica
- di origine accidentale (maree nere, incidenti nucleari, fughe di metano) - legati alle emissioni inquinanti
hanno evidenziato le debolezze dei combustibili fossili e le difficoltàdell’energia nucleare
Libro Verde per l’Energia
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
Modello economico attuale: freno alle politiche ambientali
mercato interno dell’energia- nuove tensioni- concorrenza delle diverse opzioni energetiche
Stati membri interdipendenti: politica energetica assume una dimensione comunitaria nuovaControllo centralizzato?
Manca dibattito sulle scelte degli indirizzi tecnologici e su quelle di politica energetica nel contesto della sicurezza dell’approvvigionamento.Urgenza: legata al prezzo del petrolio!
Libro Verde per l’Energia
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
Previsione 2030 SCENARIO 0:
38 % petrolio
29 % gas naturale
19 % combustibili solidi
6 % nucleare
8 % rinnovabili
STRATEGIA DEL LIBRO VERDE:
riequilibrare la politica dell’offerta con azioni chiare a favore di una politica della domanda.
I margini di manovra su un aumento dell’offerta comunitaria sono infatti ridotti rispetto alle esigenze, mentre quelli sulla domanda si configurano più promettenti
Libro Verde per l’Energia
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Domanda:
il libro verde invoca un effettivo cambiamento del comportamento dei consumatori,
evidenzia l’interesse dello strumento fiscale per orientare la domanda verso consumi più razionali e più rispettosi dell’ambiente.
Sono auspicati prelievi fiscali o parafiscali per penalizzare l’impatto ambientale dell’energia.
I settori del trasporto e dell’edilizia dovranno essere oggetto di una politica attiva di risparmio energetico e di diversificazione a favore delle energie meno inquinanti
Libro Verde per l’Energia
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Offerta:
priorità alla lotta contro il riscaldamento climatico.
sviluppo delle energie nuove e rinnovabili, compresi i biocarburanti.
Raddoppiare la loro quota dal 6 al 12 % nel bilancio energetico e passare dal 14 al 22 % nella produzione di elettricità è un obiettivo che va raggiunto entro il 2010. Nelle condizioni attuali esse ristagneranno sul 7 % in dieci anni. Soltanto misure finanziarie (aiuti di Stato, detrazioni fiscali, sostegno finanziario) potrebbero favorire un obiettivo così ambizioso. Una pista da esplorare è l’idea che le energie redditizie (petrolio, gas, nucleare) finanzino lo sviluppo delle energie rinnovabili che finora non hanno beneficiato come le altre energie convenzionali di un congruo sostegno.
Libro Verde per l’Energia
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DIBATTITODIPENDENZA
L’Unione europea può accettare un aumento della sua dipendenza da fonti di energia esterne senza compromettere la sicurezza dell’approvvigionamento e la competitività europea?
Su quali fonti energetiche bisognerebbe eventualmente
prevedere una politica di inquadramento delle importazioni?
In questo contesto, bisogna privilegiare:
approccio economico: costo dell’energia
approccio geopolitico: rischio di interruzione dell’approvvigionamento?
Libro Verde per l’Energia
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
DECISIONI COMUNITARIE
La realizzazione di un mercato interno europeo sempre piùintegrato nel quale le decisioni prese in uno Stato hanno un’incidenza negli altri Stati non implica una politica coerente e coordinata a livello comunitario?
Quali dovrebbero essere gli elementi di tale politica e il ruolo delle regole di concorrenza?
Libro Verde per l’Energia
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
FISCALITA’
La fiscalità e gli aiuti di Stato nel settore dell’energia sono o no un ostacolo alla competitività nell’Unione europea?
Di fronte al fallimento dei tentativi di armonizzare la fiscalitàindiretta, non si dovrebbe riesaminare l’intera questione della
tassazione dell’energia, alla luce in particolare degli obiettivi energetici e ambientali?
Libro Verde per l’Energia
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
GEOPOLITICA
Nel quadro di un dialogo permanente con i paesi produttori qualedeve essere il contenuto di accordi di approvvigionamento e di promozione di investimenti?
Tenuto conto dell’importanza che occorre attribuire in particolare ad una partnership con la Russia, come garantire quantità, prezzi e investimenti stabili?
Libro Verde per l’Energia
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
SCORTE
La costituzione di scorte di riserva, già realizzata per il petrolio, dovrebbe essere rafforzata ed estesa a altre energie, ad esempio il gas o il carbone?
Si potrebbe prevedere una gestione più comunitaria delle scorte e, in caso affermativo, secondo quali obiettivi e modalità?
Il rischio di interruzione fisica dell’approvvigionamento di prodotti energetici dovrebbe giustificare misure più onerose di accesso alle risorse?
Libro Verde per l’Energia
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RETI
Come garantire uno sviluppo e un migliore funzionamento delle reti di trasporto di energia nell’Unione e nei paesi vicini rispettando allo stesso tempo gli imperativi del buon funzionamento del mercato interno e della sicurezza dell’approvvigionamento?
Libro Verde per l’Energia
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FONTI RINNOVABILI
Lo sviluppo di alcune energie rinnovabili presuppone sforzi importanti in termini di ricerca e sviluppo tecnologico, aiuti agli investimenti o aiuti al funzionamento.
Un cofinanziamento di questi aiuti non dovrebbe implicare un contributo dei settori il cui sviluppo ha beneficiato in partenza di aiuti consistenti e che sono oggi molto redditizi (gas, petrolio, nucleare)?
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7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
NUCLEARE
Poiché l’energia nucleare è uno degli elementi nel dibattito sulla lotta contro il cambiamento climatico e sull’autonomia energetica, come può l’Unione europea apportare una soluzione al problema dei residui, al rafforzamento della sicurezza nucleare e allo sviluppo della ricerca sui reattori del futuro, in particolare la fusione?
Libro Verde per l’Energia
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
KYOTO
Quali politiche devono permettere all’Unione europea di adempiere ai suoi obblighi ai sensi del protocollo di Kyoto?
Quali misure si potrebbero prendere per sfruttare pienamente il potenziale di risparmio energetico che permetterebbe di ridurre sia la nostra dipendenza esterna che le emissioni di CO2?
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7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
BIOCARBURANTI
Un programma ambizioso a favore dei biocarburanti e di altri combustibili di sostituzione, compreso l’idrogeno, corrispondente al 20 % del consumo totale di combustibile verso il 2020, può continuare a rientrare nei programmi nazionali o presuppone invece decisioni coordinate in materia di fiscalità, distribuzione da
parte delle società petrolifere e prospettive per la produzione agricola?
Libro Verde per l’Energia
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
EDIFICI
Il risparmio di energia negli edifici (40 % del consumo di energia), siano essi pubblici, privati, nuovi o in rinnovamento, deve essere oggetto di agevolazioni, ad esempio fiscali, o bisogna anche prevedere misure di regolamentazione come è stato fatto per i grandi impianti industriali?
Libro Verde per l’Energia
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
TRASPORTI
Il risparmio di energia nei trasporti (35 % del consumo di energia) presuppone che sia corretto il crescente squilibrio nei modi di trasporto delle merci a favore della strada e a scapito della ferrovia.
Questo squilibrio deve essere considerato inevitabile o implica misure correttive, anche se impopolari, in particolare per
razionalizzare il ruolo dell’automobile nelle città?
Come conciliare l’apertura alla concorrenza, gli investimenti in infrastrutture che permettono la soppressione delle strozzature e l’intermodalità?
Libro Verde per l’Energia
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
SOSTENIBILITA’ E CONCERTAZIONE
Come sviluppare visioni più concertate e integrare la dimensione del lungo termine nella riflessione e nell’azione dei poteri pubblici e degli operatori per evolvere verso un sistema di approvvigionamento energetico sostenibile? Come preparare le
opzioni energetiche del futuro?
Libro Verde per l’Energia
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
I fabbisognila domanda di elettricità è aumentata più rapidamente di tutte le altre forme di energia e si svilupperà ad un ritmo sostenuto e comparabile a quello del PIL fino al 2020
Senza innovazioni tecnologiche radicali, l’eccedenza del fabbisogno dovrà essere coperta dai prodotti energetici disponibili sul mercato:
gas naturale, carbone, petrolio, nucleare e energie rinnovabili.
Necessario ammodernamento delle capacità di produzione elettrica.
Libro Verde per l’Energia
Il mercato del calore è il maggiore consumatore di energia finale, circa un terzo di tutta l’energia consumata. Riguarda sia il riscaldamentodomestico (acqua calda compresa) che la produzione di vapore per il fabbisogno industriale.
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
Nucleare:il contributo a medio termine del nucleare deve a sua volta essere oggetto di un’analisi. Tra i vari elementi che faranno certamente parte del dibattito figureranno la decisione della maggior parte
degli Stati membri di abbandonare questa opzione, la lotta contro il riscaldamento climatico, la sicurezza dell’approvvigionamento e lo sviluppo sostenibile.
Malgrado le conclusioni di questa riflessione, si deve attentamente continuare la ricerca sulle tecnologie di gestione dei residui e la loro attuazione pratica in condizioni ottimali di sicurezza.
Libro Verde per l’Energia
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
Libro Verde per l’Energia
Il trattato Euratom, firmato nel 1957, si prefiggeva di dotare la Comunitàeuropea di una fonte alternativa di approvvigionamento di energia interna, per porre freno alla crescente dipendenza esterna dal petrolio del Medio Oriente. Il trattato doveva permettere all’Europa di sviluppare il suo know-how e dotarsi dei mezzi necessari per sfruttare l’energia nucleare ascopi civili. Una messa in comune dei mezzi (conoscenze, infrastrutture, finanziamenti e controllo) doveva permettere di progredire piùrapidamente e a costi inferiori.
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Libro Verde per l’Energia
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Libro Verde per l’Energia
La crescita dell’energia nucleare sembra, attualmente, improbabile. Il suo contributo a lungo termine dipende dalla prosecuzione dellapolitica di lotta contro il riscaldamento climatico, dalla sua competitivitàrispetto ad altre energie, dall’accettazione pubblica di questa forma dienergia e da una soluzione al problema dei residui.
A medio termine, l’ostilità del pubblico per il nucleare potrebbe tradursi, anche in caso di nuovi investimenti, in un maggiore uso delle centrali termiche. Queste previsioni potrebbero essere rivedute grazie ad un maggiore contributo delle rinnovabili e ad interventi sulla domanda.
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
Libro Verde per l’Energia
Il nucleare non può svilupparsi senza unconsenso che assicuri un periodo di stabilitàsufficiente tenuto conto delle limitazionieconomiche e tecnologiche checaratterizzano la sua industria. Ciò saràpossibile soltanto proponendo all’insegnadella massima trasparenza una soluzionesoddisfacente al problema dei residui.La ricerca in questo campo dovrebbe essereorientata verso le tecnologie di gestione deiresidui.L’Unione europea deve continuare apadroneggiare la tecnologia nucleare civile econservare il suo know-how, svilupparereattori di fissione più efficienti e adoperarsiper realizzare la fusione.
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
Libro Verde per l’Energia
Carbone
Anche se a breve e medio termine l’approvvigionamento di combustibili solidi non presenta gravi problemi di sicurezza, il futuro del carbone dipende in gran parte dallo sviluppo di tecniche chene facilitino l’uso (gassificazione) e ne riducano l’impatto ambientale (emissioni inquinanti), grazie alle tecnologie di combustione pulita e al sequestro del CO2. La produzione di carbone, secondo criteri economici, non ha alcuna prospettiva né nell’Unione né nei paesi candidati. Il suo futuro può essere preservato soltanto nel quadro della sicurezzadell’approvvigionamento dell’Unione.
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
Idrocarburi:prevedere un dispositivo rafforzato di scorte strategiche e nuove vie di importazione.
Libro Verde per l’Energia
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
Libro Verde per l’Energia
Senza misure specifiche di distacco dal settore petrolifero, in particolare nei trasporti, la dipendenza petrolifera potrebbe raggiungere il 90 % entro il 2020.L’intensificazione dello sforzo per sostituire al petrolio fonti alternative di energia e controllare i consumi risulta indispensabile,soprattutto nel trasporto stradale dove la quota nel consumo di petrolio èpassata dal 18 % al 50 % tra il 1973 e il 2000. La mancanza di effettive possibilità di sostituzione del petrolio (biocarburanti, gas naturale), soprattutto nel settore deitrasporti, rende acuta ogni crisi petrolifera prolungata.
Attuale crisi economica?
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
Libro Verde per l’Energia
gas naturale
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
Libro Verde per l’Energia
In Europa l’approvvigionamento di gas rischia di creare una nuova dipendenza, tanto più marcata in caso di orientamento verso un consumo meno intensivo di carbone. L’aumento del consumo di gas potrebbe essere seguito da una tendenza all’aumento dei prezzi e indebolire la sicurezza dell’approvvigionamento dell’Unione europea. Considerato che l’approvvigionamento esterno di gas dell’Unione europea dipende fortemente dalle importazioni provenienti dalla Russia(41 %) e dall’Algeria (30 %), diventa auspicabile uno sforzo di diversificazione geografica dell’approvvigionamento.
In paragone, l’origine dell’approvvigionamento europeo di petrolio e di carbone è più diversificata. Lo sviluppo di una partnership energetica a lungo termine con fornitori chiave come la Russia è quindi essenziale.
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
Libro Verde per l’Energia
Energie rinnovabili
Potenziale non trascurabile per rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento europeo, ma il loro sviluppo dipende da ingenti sforzi politici e economici che daranno risultati soltanto se accompagnati da una vera politica della domanda a favore di una razionalizzazione e diuna stabilizzazione del consumo di energia. A medio termine le energie rinnovabili sono l’unica fonte energetica sulla quale l’Unione europea ha un certo margine di manovra per accrescerel’offerta.
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
Libro Verde per l’Energia
L’obiettivo di raddoppio della quota delle energie rinnovabili nella produzione di elettricità, regolarmente affermato dal 1985, non è stato raggiunto.
Quattro paesi ricorrono alle energie rinnovabili in una proporzione significativa. Il Portogallo (15,7 %), la Finlandia (21,8 %), l’Austria (23,3 %) e la Svezia (28,5 %) sfruttano il loro potenziale forestale e idraulico
Anno 2000: quota del 6 % nel consumo globale nonostante una crescita annuale continua del settore del 3 % e crescite spettacolari, come quella oltre il 2 000 % del settore eolico in 10 anni
Attenzione: competitività della produzione decentrataconnessione alla rete elettrica
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
Libro Verde per l’Energia
Diversificazione dello sviluppo per le diverse fonti: nullo l’idroelettrico, poco il mini-idraulico, quindi le altre forme di energia rinnovabile (biomassa, eolica, solare, geotermica) dovranno fornire quasi la totalitàdell’aumento!
BIOMASSE: potenziale non ancora sfruttato (residui agricoli, forestali, flussidi rifiuti e nuove colture energetiche)BIOCARBURANTI (BIODIESEL, ALCOOL)EOLICOIDROELETTRICO
Proposta: applicazione alle fonti redditizie di quota/contributo alle rinnovabili.
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Libro Verde per l’Energia
riserve petrolifere
PARAMETRI IN GIOCO
riserve di gas naturale
ritmo di esaurimento
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
Libro Verde per l’Energia
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
Libro Verde per l’Energia
RIEPILOGO FATTORI RILEVANTI:
•La pressione della domanda mondiale di gas naturale, •le capacità di esportazione dei paesi produttori (Algeria, Norvegia, Paesi Bassi, Russia) e dei nuovi produttori (come i paesi del Medio Oriente), •il graduale esaurimento delle riserve di idrocarburi, •l’aumento correlato dei prezzi, •le difficoltà incontrate nella realizzazione dei programmi nucleari, •la sfida ambientale legata all’uso del carbone
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Libro Verde per l’Energia
ASPETTI AMBIENTALI
•CAUSA: PRESSIONE ANTROPICA (EMISSIONI CIVILE, TERZIARIO, TRASPORTI)
•EFFETTO: ACCELERAZIONE CAMBIAMENTO CLIMATICO, EVENTI CATASTROFICI
•AZIONE PRECOCE: INTERVENTO PIU’ MODERATO•AZIONE LENTA/IN RITARDO: INTERVENTO PIU’ DRASTICO
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Libro Verde per l’Energia
Uno sguardo fuori dall’Europa
L’Europa contribuisce soltanto in ragione del 14 % al totale delle emissioni annuali di CO2, ben dopo l’Asia (25 %) e l’America del Nord (29 %).
Spetta all’Unione europea elaborare soluzioni tecniche soddisfacenti e inventare un nuovo modello di sviluppo esportabile che permetta di attuare meccanismi di flessibilità.Le misure politiche devono prefiggersi la riduzione del consumo a titolo prioritario e l’aumento della quota dei prodotti energetici meno intensivi in carbonio, soprattutto nei trasporti stradali e negli edifici. In questo contesto i paesi in via di sviluppo dovrebbero essere incoraggiati ad orientare la loro politica energetica a favore di energie a bassa intensità di carbonio, in particolare le energie nuove e rinnovabili. L’Unione potrebbe contribuire agli sforzi interni dei paesi terzi e, a titolo prioritario, dei paesi a crescita economica rapida come l’America latina, attraverso una politica di trasferimento delle tecnologie pulite. La lotta contro il cambiamento climatico rafforza la sicurezza dell’approvvigionamento.
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Libro Verde per l’Energia
Punti critici
1. Disordine fiscale e distorsioni concorrenziali tra gli stati membri, concetto di neutralità fiscale
La fiscalità dei prodotti energetici negli Stati membri rispetta spesso la stessa gerarchia tra i prodotti. Il carbone e il gas naturale sono i meno tassati, il petrolio è il più tassato. Entrate fiscali sono devolute alle fonti energetiche rinnovabilie il carbone beneficia di aiuti di Stato nei paesi produttori.
L’incoerenza in materia di fiscalità sui trasporti e l’energia può essere illustrata con un esempio.Su uno stesso percorso tra una capitale e una metropoli regionale (600 km), l’aereo fa concorrenza al TGV con tutti i problemi di congestione che ciò può generare, in particolare alla partenza dalla capitale. Il kerosene consumato dall’aereo è esonerato da qualsiasi tassa mentre nei biglietti ferroviari sonocomprese l’IVA sull’elettricità ed eventualmente le accise.
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
Libro Verde per l’Energia
Per il petrolio, come sottolineato dal Consiglio dei ministri dell’Economia e delle Finanze a Versailles (settembre 2000), bisogna scoraggiare i tentativi di compensare l’aumento del prezzo del petrolio con un calo della fiscalità.L’assenza di armonizzazione della fiscalità dell’energia può anche portare ad un eccesso di concorrenza fiscale. Uno Stato membro chedesideri introdurre una tassa su un prodotto energetico potrebbe esserne impedito se tale prodotto non è tassato in maniera comparabilein un paese vicino, per timore di una delocalizzazione di talune attivitàeconomiche.Gli Stati membri perdono così una parte della loro autonomia nelle decisioni in materia fiscale.
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
Libro Verde per l’Energia
Gli aiuti di Stato dovrebbero essere analizzati con riferimento alla politica dei trasporti, alla politica energetica, alla sicurezzadell’approvvigionamento e alla necessaria promozione delle energie rinnovabili.La Commissione esaminerà sistematicamente gli aiuti di Stato per verificare se corrispondono o no alle priorità politiche dell’Unione.
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
Libro Verde per l’Energia
La Gestione della domanda energetica
Direttiva “SAVE” (1999): sviluppare e attuare risparmi di energia nei settori residenziale, terziario e industriale.
Es. interventi:strategia generale per il miglioramento dell’efficienza energetica degliElettrodomestici.progetto Altener AFB-NET V nel settore della biomassa in Finlandia.Cogenerazione.Sostegno alla certificazione.Ecc.
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Libro Verde per l’Energia
L’importanza delle simulazioni
Individuano le conseguenze del trend in atto
Priorità politiche
A. Controllo della domanda: Completare il mercato internoAttuare misure omogenee di fiscalità dell’energiaElaborare piano di risparmio dell’energiaRiequilibrare i trasportiDiffondere nuove tecnologiePromuovere il risparmio energetico degli edifici
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Libro Verde per l’Energia
B. Dipendenza dell’offerta: OFFERTA INTERNA: Sviluppare fonti energia non inquinanti
Sostenere la ricercaPreservare l’accesso alle risorse
CONCORRENZA
OFFERTA ESTERNA negoziati con paesi produttorirafforzamento reti
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Programma EIE
SAVE, che concerne il rafforzamento dell’efficienza energetica el’uso razionale dell’energia nei settori dell’edilizia e dell’industria;
Altener, che concerne la promozione delle fonti energetichenuove e rinnovabili per la produzione di energia elettrica ecalore, e la loro integrazione nei sistemi locali;
STEER, che concerne il sostegno alle iniziative riguardantil’energia nei trasporti, fra cui la diversificazione dei carburanti;
Coopener, che concerne il sostegno alla promozione delleenergie rinnovabili e dell’efficienza energetica nei paesi in via diSviluppo
Nell’ambito di SAVE hanno ricevuto finanziamenti anche progetti educativi
Iniziative comunitarie
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seconda fase del programma2007-2013, nell’ambito del Programma quadro su competitività e innovazione (CIP), che sosterrà le piccole e medie imprese (PMI) europee nel perseguimento degli obiettivi della strategia di Lisbona
Campagna Sustainable Energy Europe, operativa dal 2005 al 2008, ha avuto l’obiettivo di aumentare la sensibilizzazione e promuovere la produzione e l’uso di energia proveniente da fonti sostenibili
Iniziative comunitarie
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Libro bianco sulle rinnovabili, anno 1997
Libro bianco per le rinnovabili
Libro bianco
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Libro verde sull’efficienza energetica, anno 2005
Libro verde sull’efficienza
Libro verde
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Pianificazione territoriale
Riguarda l’arte e la tecnica di organizzare un determinato territorio anche ai fini di una distribuzione spaziale della popolazione e
delle sue attività che sia equilibrata ed in armonia con le risorse disponibili
L.R. n. 11 del 23 aprile 2004
“Norme per il governo del territorio”
Programmazione economica
Individua le fonti di finanziamento necessarie per la realizzazione degli interventi sul territorio e ne stabilisce modalità di accesso e
tempi di erogazione
L.R. n. 35 del 29 novembre 2001
“Nuove norme sulla programmazione”
L.R. n. 5 del 9 marzo 2007
“Programma Regionale di Sviluppo” PRS (art. 8 L.R. n. 35/2001)
Urbanistica e ambiente: la Legge di riferimento in Veneto
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L.R. 11/2004
Art. 3 – Livelli di pianificazione.
La PIANIFICAZIONE TERRITORIALE si articola in:
1. Piano Regolatore Comunale (P.R.C.);
2. Piano di Assetto del Territorio Intercomunale (P.A.T.I.);
3. Piani Urbanistici Attuativi (P.U.A.);
4. Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.);
5. Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.).
Ai FINI della ADOZIONE del P.T.R.C., P.T.C.P., P.A.T.I., P.A.T., l’ENTE TERRITORIALE
COMPETENTE elabora un DOCUMENTO PRELIMINARE che, in particolare, CONTIENE:
a) gli OBIETTIVI GENERALI da perseguire con il Piano e le SCELTE STRATEGICHE di assetto del
territorio in RELAZIONE alle previsioni degli strumenti di pianificazione di livello sovraordinato;
b) le INDICAZIONI per lo SVILUPPO SOSTENIBILE e DUREVOLE del TERRITORIO.
Gli strumenti di pianificazione territoriale sottopongono a specifica normativa d’uso e di
VALORIZZAZIONE AMBIENTALE il territorio includente i BENI AMBIENTALI.
Urbanistica e ambiente: la Legge di riferimento in Veneto
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Art. 4 - Valutazione ambientale strategica (VAS) degli strumenti di pianificazione
territoriale.
Nell’ambito dei PROCEDIMENTI di FORMAZIONE degli STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE
TERRITORIALE, i Comuni, le Province e la Regione, al FINE di PROMUOVERE uno SVILUPPO
SOSTENIBILE e DUREVOLE ed ASSICURARE un elevato livello di PROTEZIONE dell’AMBIENTE,
provvedono alla VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (V.A.S.) degli EFFETTI derivanti
dall’attuazione degli stessi ai sensi della direttiva 2001/42/CE del 21 giugno 2001.
Sono sottoposti a V.A.S. il P.T.R.C., i P.T.C.P., i P.A.T.I. e P.A.T..
La V.A.S.:
• EVIDENZIA la CONGRUITA’ delle SCELTE degli strumenti di pianificazione rispetto agli OBIETTIVI di
SOSTENIBILITA’ degli stessi, nonché alle possibili sinergie con gli altri strumenti di pianificazione;
• INDIVIDUA:
• le ALTERNATIVE assunte nell’elaborazione del Piano;
• gli IMPATTI POTENZIALI;
• le MISURE di MITIGAZIONE e/o di COMPENSAZIONE da inserire nel Piano.
Urbanistica e ambiente: la Legge di riferimento in Veneto
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Art. 4 - Valutazione ambientale strategica (VAS) degli strumenti di pianificazione
territoriale.
La Giunta regionale con apposito provvedimento disciplina le verifiche di sostenibilità e di compatibilità
necessarie per la redazione degli strumenti territoriali ed urbanistici con particolare riferimento alla V.A.S.,
nonché le specifiche tecniche per la definizione dell’INDICE DI EQUILIBRIO ECOLOGICO (art. 46, c. 1,
lett. a) L.R. n. 11/2004).
Sino all’approvazione dei CRITERI REGIONALI di cui sopra, l’Ente competente all’approvazione degli
strumenti di pianificazione (P.T.R.C., P.T.C.P., P.A.T.I. e P.A.T.) VALUTA la SOSTENIBILITA’
AMBIENTALE secondo CRITERI EVIDENZIATI NEL PIANO STESSO.
Urbanistica e ambiente: la Legge di riferimento in Veneto
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Art. 5 – Concertazione e partecipazione.
Nella FORMAZIONE degli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica, i Comuni, le Province e la
Regione CONFORMANO la propria ATTIVITA’ al METODO del
• CONFRONTO;
• PARTECIPAZIONE;
con gli altri:
• Enti pubblici territoriali;
• Amministrazioni
PREPOSTI alla CURA DEGLI INTERESSI PUBBLICI COINVOLTI.
L’Amministrazione procedente ASSICURA il CONFRONTO con:
• le associazioni economiche e sociali (portatrici di rilevanti interessi sul territorio e di interessi
diffusi);
• I gestori di servizi pubblici e di uso pubblico (invitandoli a concorrere alla definizione degli obiettivi e
delle scelte strategiche individuate dagli strumenti di pianificazione).
Urbanistica e ambiente: la Legge di riferimento in Veneto
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I piani urbanistici
Il Piano Territoriale Regionale di Coordinamento
PTRC vigente: 1992
2002: Carta di Asiago
2004: Documento Programmatico Preliminare
2005: lineamenti di progetto
2007: (agosto) adozione Documento Preliminare
2007: (novembre) ambiti Pianificazione Paesaggistica di dettaglio
2008: stesura conclusiva
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PAT: I temi del Documento Preliminare
IL SISTEMA AMBIENTALE
LA DIFESA DEL SUOLO
GLI AMBITI O UNITÀ DI PAESAGGIO AGRARIO DI INTERESSE STORICO-CULTURALE
GLI ELEMENTI SIGNIFICATIVI DEL PAESAGGIO DI INTERESSE STORICO
LA CLASSIFICAZIONE DEI CENTRI STORICI
IL SISTEMA INSEDIATIVO
IL TERRITORIO RURALE
LE ATTIVITA’ PRODUTTIVE
IL SETTORE TURISTICO – RICETTIVO
I SERVIZI
IL SISTEMA INFRASTRUTTURALE
LA CONNETTIVITA’ IMMATERIALE
LO SVILUPPO E LA PROMOZIONE DELLE FONTI DI ENERGIA RINNOVABILE
I piani urbanistici
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http://www.edilportale.com/news/certificazione_energetica_edifici
04/07/2007
Certificazione energetica edifici: le normative regionali
In attesa delle linee guida nazionali, molte Regioni hanno emanato una propria disciplina
16/07/2007
Certificazione energetica: i metodi BestClass e CasaClima
Le procedure di calcolo per valutare il fabbisogno di energia e assegnare la targa
energetica agli edifici
30/11/2007
Linee guida per la certificazione energetica
I decreti attuativi del 192 sottoposti a CNR, ENEA e Consiglio nazionale dei consumatori ed
utenti per il parere
04/02/2008
Certificazione energetica: i decreti attuativi del 192 sono ancora in tempo?
Saranno un riferimento per le norme regionali, ma molte Regioni hanno già un proprio
sistema di certificazione
Certificazione: Certificazione:
Cronologia e commentiCronologia e commenti
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26/03/2008
Certificazione energetica: ok delle regioni alle linee guida
I decreti si applicano alle regioni ancora sprovviste di leggi in materia; eliminate le
indicazioni sui costi del certificato
18/04/2008
Certificazione energetica: norme regionali
In attesa dei decreti attuativi del Dlgs 192, sempre più Regioni istituiscono propri sistemi di
certificazione
09/06/2008
Prestazioni energetiche edifici: pubblicate le norme UNI/TS 11300
Due norme per la determinazione del fabbisogno di energia termica e i rendimenti per la
climatizzazione
06/03/2009
Certificazione energetica, ok alle norme attuative del 192/2005
Con più di tre anni di ritardo arrivano i metodi di calcolo e i requisiti minimi
Certificazione: Certificazione:
Cronologia e commentiCronologia e commenti
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Inquadramento normativo
D.P.R. 59/2009
Attuativo dell’art. 4, comma 1, lettere a) e b), del Dlgs 192/2005, approvato in via
definitiva dal Consiglio dei Ministri il 6 marzo.
“Criteri generali, metodologie di calcolo e requisiti minimi per la prestazione
energetica degli edifici e degli impianti termici per la climatizzazione invernale e
per la preparazione dell’acqua calda per usi igienici sanitari”
Applicazione: edilizia pubblica e privata e ristrutturazioni di edifici esistenti
In vigore dal 25 giugno 2009
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
Inquadramento normativo
D.P.R. 59/ 2009
metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche degli edifici:
UNI/TS 11300 – Prestazioni energetiche degli edifici –
• Parte 1: Determinazione del fabbisogno di energia termica
dell’edificio per la climatizzazione estiva ed invernale;
• Parte 2: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e
dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la
produzione di acqua calda sanitaria.
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Inquadramento normativo
D.P.R. 59/2009
valido per nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione
straordinaria, integra l’allegato I del Dlgs 192/2005:
- precisazioni sui valori di trasmittanza limite per le chiusure apribili
dell’edificio (quali porte, finestre, ecc);
- introduzione, in attesa del completamento della normativa tecnica, di
un valore massimo ammissibile della prestazione energetica per il
raffrescamento estivo dell’involucro edilizio;
- introduzione di limitazioni alla decentralizzazione degli impianti termici e
disposizioni per un graduale passaggio alla contabilizzazione del calore
in presenza di impianti di riscaldamento condominiali;
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Inquadramento normativo
D.P.R. 59/2009
- requisiti specifici minimi per i limiti di emissione del generatore e
l’isolamento dell’involucro edilizio in caso di nuove costruzioni o di
ristrutturazioni importanti di edifici dotati di generatori di calore alimentati
da biomasse combustibili;
- modifica degli obblighi di trattamento dell’acqua per gli impianti di
riscaldamento;
- valutazione di utilizzo, in presenza di ristrutturazioni di edifici esistenti, di
sistemi schermanti o filtranti per le superfici vetrate;
- fissazione, per gli immobili pubblici o ad uso pubblico, di requisiti più
restrittivi rispetto all’edilizia privata.
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Inquadramento normativo
D.P.R. 59/2009
Per tutte le categorie di edifici pubblici e privati, è obbligatorio
l’utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione di energia termica
ed elettrica. Nel caso di nuove costruzioni, installazione di nuovi
impianti termici o ristrutturazione degli impianti termici esistenti,
l’impianto di produzione di energia termica deve produrre con
fonti rinnovabili almeno il 50% dell’energia richiesta per la
produzione di acqua calda sanitaria. Tale limite scende al 20%
per gli edifici situati nei centri storici.
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
Inquadramento normativo
Nel caso di nuove costruzioni pubbliche e private, o di
ristrutturazioni, è obbligatoria l’installazione di impianti
fotovoltaici per la produzione di energia elettrica e la
predisposizione del collegamento a reti di teleriscaldamento,
se presenti a meno di 1.000 metri, o in presenza di progetti
approvati nell’ambito di opportuni strumenti pianificatori.
D.P.R. 59/2009
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Inquadramento normativo
I calcoli e le verifiche relative alle prestazioni energetiche
dovranno essere inserite dal progettista in una relazione che
attesti la rispondenza alle prescrizioni per il contenimento del
consumo di energia degli edifici e degli impianti termici che,
ai sensi dell’art. 28, comma 1, della legge 9 gennaio 1991, n.
10, il proprietario dell’edificio deve depositare presso le
amministrazioni competenti insieme alla denuncia dell’inizio
dei lavori.
D.P.R. 59/2009
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Inquadramento normativo
I calcoli e le verifiche devono essere eseguiti utilizzando
metodi che garantiscano risultati conformi alle migliori regole
tecniche, come le norme tecniche predisposte - ad esempio
- da UNI e CEN. L’utilizzo di altri metodi e procedure sviluppati
da organismi istituzionali quali l’ENEA, le università o gli istituti
del CNR, è possibile purché i risultati conseguiti risultino
equivalenti o conservativi rispetto a quelli ottenibili con i
metodi di calcolo suddetti.
D.P.R. 59/2009
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Inquadramento normativo
art 6: Le disposizioni del nuovo decreto si applicano alle Regioni e Province
autonome che non abbiano ancora adottato propri provvedimenti in
applicazione della direttiva 2002/91/CE. Nel disciplinare la materia, le Regioni
e le Province autonome possono definire metodologie di calcolo della
prestazione energetica degli edifici diverse da quelle nazionali, ma che
trovino in queste stesse metodologie indirizzo e riferimento. Possono, inoltre,
fissare requisiti minimi di efficienza energetica più rigorosi, tenendo conto dei
costi di costruzione e di gestione dell’edificio, delle problematiche ambientali
e dei costi a carico dei cittadini, con particolare attenzione alle ristrutturazioni
e al contesto socio-economico territoriale.
Le Regioni e le Province autonome che hanno già una normativa in materia,
devono attuare un graduale ravvicinamento dei propri provvedimenti con le
norme statali.
D.P.R. 59/2009
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Inquadramento normativo
art. 7: i software commerciali, applicativi delle metodologie introdotte dal
decreto, devono garantire che i valori degli indici di prestazione energetica,
calcolati attraverso il loro utilizzo, abbiano uno scostamento massimo di più o
meno il 5% rispetto ai parametri determinati con l’applicazione dello
strumento nazionale di riferimento. Tale garanzia deve essere fornita
attraverso una verifica e dichiarazione resa dal Comitato termotecnico
italiano (CTI) o dall’Ente nazionale italiano di unificazione (UNI).
D.P.R. 59/2009
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Le specifiche tecniche contenute nelle nuove norme UNI/TS 11300 sono state
elaborate dal Comitato Termotecnico Italiano (CTI) e trattano le prestazioni
energetiche degli edifici. Sono in linea con le norme elaborate dal CEN per il
supporto alla Direttiva europea 2002/91/CE.
Obiettivo: fornire univocità di valori e di metodi per consentire la
riproducibilità dei risultati e il loro confronto.
Inquadramento normativo
DPR 2 aprile 2009, n. 59
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
Art. 2Precisa alcune definizioni:Sistemi filtranti, pellicole polimeriche autoadesive applicabili su vetri, su lato interno o esterno, in grado di modificare uno o piu' delle seguenti caratteristiche della superficie vetrata: trasmissione dell'energia solare, trasmissione ultravioletti, trasmissione infrarossi, trasmissione luce visibile.Trasmittanza termica periodica YIE (W/m2K), e' il parametro che valuta la capacita' di una parete opaca di sfasare ed attenuare il flusso termico che la attraversa nell'arco delle 24 ore, definita e determinata secondo la norma UNI EN ISO 13786:2008 e successivi aggiornamenti.Coperture a verde, si intendono le coperture continue dotate di un sistema che utilizza specie vegetali in grado di adattarsi e svilupparsi nelle condizioni ambientali caratteristiche della copertura di un edificio. Tali coperture sono realizzate tramite un sistema strutturale che prevede in particolare uno strato colturale opportuno sul quale radificanoassociazioni di specie vegetali, con minimi interventi di manutenzione, coperture a verde estensivo, o con interventi di manutenzione media e alta, coperture a verde intensivo
Inquadramento normativo
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
Conferma le disposizioni contenute nel D.Lgs. 115/2008 e nell’allegato I del decreto legislativo 192/2005.
(Art. 3) Ribadisce l'adozione delle norme tecniche nazionali della serie UNI/TS 11300 oggi disponibili e rimanda alle linee guida nazionali
(Art. 4) Fissa i requisiti minimi della prestazione energetica degli impianti e degli edifici nuovi ed esistenti, confermando quelli già stabiliti all’allegato I del decreto legislativo 192/2005, (es. determinazione dell'indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale -EPi), e alla verifica che lo stesso risulti inferiore ai valori limite che sono riportati nella tabella al punto 1 allegato C del D.Lgs); aggiunge alcune ulteriori disposizioni, es. introduzione di un valore massimo ammissibile della prestazione energetica per il raffrescamento estivo dell’involucro edilizio (Epe,invol).
Inquadramento normativo
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
Epe invol=rapporto tra fabbisogno annuo di energia termica per raffrescamento e la superficie utile (edifici residenziali) / volume utile (altre destinazioni).
L'Epe inv, per nuove costruzioni e ristrutturazioni di edifici residenziali, deve risultare inferiore ai seguenti limiti:
1) 40 kWh/m2 anno nelle zone climatiche A e B;2) 30 kWh/m2 anno nelle zone climatiche C, D, E, e F;
Per tutti gli altri edifici ai seguenti valori:1) 14 kWh/m3 anno nelle zone climatiche A e B;
2) 10 kWh/m3 anno nelle zone climatiche C, D, E, e F.
Inquadramento normativo
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
• Fissa i requisiti specifici da rispettare per le varie categorie di intervento (ristrutturazione/manutenzione straordinaria, nuova costruzione, rifacimento impianti, ecc.): trasmittanza pareti opache, pareti divisorie, elementi orizzontali, chiusure apribili, con valori inferiori a valori tabellari allegato C, D.lgs 192/05 o con valori specificatamente determinati; rendimenti impianti valori superiori a valori tabellari allegato C, D.lgs 192/05; altri requisiti impianti.
• Per potenze nominali superiori a 100 kw obbligo di diagnosi energetica • Deroghe per sostituzioni caldaie• Se rapporto tra superficie trasparente e sup. utile < 0.18, si può omettere
calcolo fabbisogno energia primaria con determinate condizioni.• Se + di 4 unità mantenimento centralizzato (se possibile) e obbligo
contabilizzazione (se tecnicamente possibile)
Inquadramento normativo
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
• introduce requisiti specifici minimi (rendimento energetico, emissione del generatore e isolamento dell’involucro edilizio) per nuove costruzioni o ristrutturazioni di edifici dotati di generatori di calore alimentati da biomassecombustibili
• impone una valutazione di utilizzo, in presenza di ristrutturazioni di edifici esistenti, di sistemi schermanti o filtranti per le superfici vetrate ai fini di contenere l’oscillazione termica estiva negli ambienti.
• prevede requisiti più restrittivi, nel caso di nuove costruzioni o ristrutturazioni di immobili pubblici o ad uso pubblico (riduzione limiti del 10%, impianti centralizzati...).
• Prevede verifiche di condensa interstiziale e superficiale.• Per irradianze alte, prevede verifiche di massa superficiale / trasmittanza
termica periodica (YIE) / ventilazione• Obbligatorio utilizzo fonti rinnovabili:
Inquadramento normativo
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
Nel caso di edifici di nuova costruzione o in occasione di nuova installazione di impianti termici o di ristrutturazione degli impianti termici esistenti, l'impianto di produzione di energia termica deve essere progettato e realizzato in modo da coprire almeno il 50 per cento del fabbisogno annuo di energia primaria richiesta per la produzione di acqua calda sanitaria con l'utilizzo delle predette fonti di energia. Tale limite e' ridotto al 20 per cento per gli edifici situati nei centri storici.
NB: da precisare con successivo D.lgs.
Nel caso di edifici di nuova costruzione, pubblici e privati, o di ristrutturazione degli stessi conformemente all'articolo 3, comma 2, lettera a), del decreto legislativo, e‘ obbligatoria l'installazione di impianti fotovoltaici per laproduzione di energia elettrica.
Nel caso di nuova costruzione di edifici pubblici e privati e di ristrutturazione degli stessi è obbligatoria la predisposizione delle opere, riguardanti l'involucro dell'edificio e gli impianti, necessarie a favorire il collegamento a reti di teleriscaldamento, nel caso di presenza di tratte di rete ad una distanza inferiore a metri 1.000 ovvero in presenza di progetti approvati nell'ambito di opportuni strumenti pianificatori.
Inquadramento normativo
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
negli enti soggetti all'obbligo di cui all'articolo 19 della L 10/91, la relazione
progettuale attestante la rispondenza alle prescrizioni per il contenimento
del consumo di energia degli edifici e relativi impianti termici dovrà essere
obbligatoriamente integrata attraverso attestazione di verifica sulla
applicazione della norma predetta a tale fine redatta dal Responsabile per
la conservazione e l'uso razionale dell'energia nominato.
Inquadramento normativo
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
per completare il quadro delineato dal D.Lgs. 192/2005, il D.P.R. 2 aprile
2009 dovrà essere seguito da almeno altri due regolamenti:
• un provvedimento inerente i requisiti e l’accreditamento dei
certificatori, previsto dall’art. 4 comma 1 lett. c),
• un decreto interministeriale recante le “Linee guida nazionali per la
certificazione energetica degli edifici”, previsto dall’art. 6 comma 9.
DM 26.06.2009 linee guida nazionali
(VD DECRETO E RELATIVI ALLEGATI)
Inquadramento normativo
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
http://www.edilportale.com/news/certificazione_energetica_edifici
12 giugno 2009Certificazione energetica: pubblicato Dpr attuativo del 192Dal 1°luglio attestato di qualificazione obbligator io per tutti gli immobili. Lo stato dell’arte della normativa regionale
13 luglio 2009Certificazione energetica edifici, pubblicate le Linee Guida nazionaliNel DM del 26 giugno 2009 anche gli strumenti di raccordo con la normativa regionale in materia
24 luglio 2009Certificazione energetica edifici: al via le Linee GuidaIl 25 luglio l’attestato di certificazione energetica debutta nelle Regioni sprovviste di propria legge
10 settembre 2009
Certificazione energetica: nuovi chiarimenti dai notaiNelle Regioni sprovviste di proprie norme, i certificatori sono quelli individuati dal Dlgs 115/2008
29 ottobre 2009
Certificatori energetici: in arrivo i requisiti per i professionistiNecessaria l’abilitazione alla progettazione di edifici ed impianti; i periti industriali protestano col Ministro Scajola
Certificazione: Certificazione:
Cronologia e commentiCronologia e commenti
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
http://www.edilportale.com/news/certificazione_energetica_edifici
2 novembre 2009Certificazione energetica: online il nuovo DOCETPronta la versione del software CNR-ENEA conforme alle Linee Guida Nazionali e al Dpr 59/2009
15 dicembre 2009‘Casa qualità’: nuovo testo all’esame della CameraSenza titolo abilitativo le manutenzioni straordinarie sugli edifici certificati con il nuovo sistema
23 aprile 2010Trasmittanza termica dei vetri: da luglio nuovi limitiAnticipati di sei mesi i valori limite previsti dal Dlgs 311/2006
mercoledì 19 maggio 2010Unione europea: entro il 2020 solo edifici a energia quasi zeroApprovata la nuova direttiva comunitaria sull’efficienza energetica in edilizia
Certificazione: Certificazione:
Cronologia e commentiCronologia e commenti
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
Le specifiche tecniche contenute nelle nuove norme UNI/TS 11300 sono state
elaborate dal Comitato Termotecnico Italiano (CTI) e trattano le prestazioni
energetiche degli edifici. Sono in linea con le norme elaborate dal CEN per il
supporto alla Direttiva europea 2002/91/CE.
Obiettivo: fornire univocità di valori e di metodi per consentire la
riproducibilità dei risultati e il loro confronto.
Inquadramento normativo
UNI/TS 11300
7 giugno 2010 Tecnico dei processi innovativi per le PMI in ambito energetico ed ambientale - Lezione n. 3 – Elena De Toni
UNI/TS 11300-1:2008 "Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 1:
Determinazione del fabbisogno di energia termica dell'edificio per la
climatizzazione estiva ed invernale" definisce le modalità per l’applicazione
nazionale della UNI EN ISO 13790/2008 ("Prestazione energetica degli edifici -
Calcolo del fabbisogno di energia per il riscaldamento e il raffrescamento")
con riferimento al metodo mensile per il calcolo dei fabbisogni di energia
termica per riscaldamento e per raffrescamento.
Inquadramento normativo
UNI/TS 11300
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UNI/TS 11300-2:2008 "Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 2:
Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la
climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria"
fornisce dati e metodi per la determinazione del fabbisogno di acqua calda
sanitaria; dei rendimenti e dei fabbisogni di energia elettrica degli ausiliari dei
sistemi di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria; dei
fabbisogni di energia primaria per la climatizzazione invernale e la produzione
dell'acqua calda sanitaria.
Inquadramento normativo
UNI/TS 11300
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Diagnosi energetica
la CERTIFICAZIONE comprende:
a) diagnosi energetica, finalizzata alla determinazione della
prestazione energetica dell’immobile attraverso il reperimento dei
dati e l’applicazione di una specifica metodologia di calcolo, e
individuazione degli interventi di riqualificazione energetica che
risultano economicamente convenienti;
b) classificazione dell’edificio in funzione della prestazione
energetica e il suo confronto con i limiti di legge e le potenzialità di
miglioramento;
c) attestato di certificazione
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Diagnosi energetica
La DIAGNOSI ENERGETICA mira a individuare gli interventi utili a ridurre i consumi di energia primaria, rispettando criteri di sostenibilità economica e fattibilità tecnica.
Gli step sono:
Analizzare la situazione attuale (punti di debolezza)
Predisporre il certificato energetico (stato “0”)
Individuare i possibili interventi che consentono di migliorare la classe energetica e diminuire i consumi;
Simulare scenari a minore consumo e maggiore benessere;
Predisporre una valutazione costi/benefici.
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ESEMPIO DI SIMULAZIONE SU UN EDIFICIO O UNO STOCK DI EDIFICI
Diagnosi energetica
CONTENIMENTO DEI CONSUMI
A_COIBENTAZIONE PARETI OPACHE (si possono simulare interventi a
cappotto o con controparete, con limite di trasmittanza o con limite di
costo).
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5 cm di isolante
30 cm di calcestruzzo cellulare trattato al vapore
50 cm di mattoni forati
75 cm di mattoni pieni
250 cm di calcestruzzo
15 cm di legno
Diagnosi energetica
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ESEMPIO DI SIMULAZIONE SU UN EDIFICIO O UNO STOCK DI EDIFICI
CONTENIMENTO DEI CONSUMI
B_SOSTITUZIONE INFISSI (intervento semplice, con ritorno economico in
tempi brevi, prevedere anche l’incentivo fiscale).
C_COIBENTAZIONE COPERTURE
D_ALTRI INTERVENTI DI ISOLAMENTO SPECIFICI (es. controterra, cassonetti
finestre, vani radiatori, ecc.)
Diagnosi energetica
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ESEMPIO DI SIMULAZIONE SU UN EDIFICIO O UNO STOCK DI EDIFICI
APPROVVIGIONAMENTO E DISTRIBUZIONE
A_INTERVENTO SU IMPIANTO TRADIZIONALE
sostituzione della caldaia con caldaie a condensazione (condensazione
del vapore acqueo di fumi)
inserimento di valvole termostatiche sui corpi scaldanti
regolazione con sonda esterna
contabilizzazione individuale del calore
Diagnosi energetica
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ESEMPIO DI SIMULAZIONE SU UN EDIFICIO O UNO STOCK DI EDIFICI
APPROVVIGIONAMENTO E DISTRIBUZIONE
B_SOSTITUZIONE IMPIANTO
Impianti a bassa temperatura (associati a caldaia a condensazione):
- pannelli a pavimento
- pannelli a parete
- ventilconvettori
Diagnosi energetica
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ESEMPIO DI SIMULAZIONE SU UN EDIFICIO O UNO STOCK DI EDIFICI
APPROVVIGIONAMENTO E DISTRIBUZIONE
C_APPROVVIGIONAMENTO CON FONTI RINNOVABILI
Solare termico (obbligatorio nel caso di nuove costruzioni. Si calcola la
superficie necessaria in relazione al numero previsto degli utilizzatori o la
produzione prevista in relazione alla superficie resa disponibile. Viene
considerata la necessità di accumulo)
Fotovoltaico (si può simulare con diverse tipologie di materiali -
monocristallino, policristallino; amorfo a film sottile. Si simula anche la
componente del conto energia
Diagnosi energetica
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ESEMPIO DI SIMULAZIONE SU UN EDIFICIO O UNO STOCK DI EDIFICI
APPROVVIGIONAMENTO E DISTRIBUZIONE
C_APPROVVIGIONAMENTO CON FONTI RINNOVABILI
Geotermico
Eolico
biomasse
Diagnosi energetica
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SIMULAZIONE CONSUMI CASA TRADIZIONALE/CASA BASSO CONSUMO
SIMULAZIONE SOFTWARE AUTODIAGNOSI
Diagnosi energetica
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Tecniche di risparmio energetico - la priorità: gli involucri edilizi
Patrimonio edilizio Inghilterra 2050: 70% precedenti al 2010, 30% tra 2010 e 2050.
Dal 2019: edifici 0 emissioni, da subito edifici pubblici (obbligo europeo: 2020 - 20% fonti
rinnovabili).
A. < necessità di energia (involucri migliori)
B. < consumo (tecnologie più efficienti)
C. > rinnovabili (solo dopo aver ridotto i consumi!)
Riferimento culturale: Vitruvio, libro VI…
Isolamento edifici
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La situazione in Italia
Edificio tradizionale consuma 80% per riscaldamento/acqua calda
20% per apparecchiature elettriche/cucina
Edificio “0 emissioni” consuma 20% per riscaldamento/acqua calda
80% per apparecchiature elettriche/cucina
(impronta ecologica=impronta geometrica)
Isolamento edifici
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Impostazione progettuale tradizionale
Architetto/progettista � impiantista � costruzione
Nuova impostazione progettuale
progettista impiantista
analisi energetica
costruzione gestione
Isolamento edifici
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Isolamento edifici
ELEMENTI COSTRUTTIVI DISOMOGENEI
Nel caso degli elementi costruttivi disomogenei, i diversi strati di materiale da costruzione non riguardano tutta la superficie, ma vengono regolarmente interrotti da altri strati. Queste interruzioni portano ad un peggioramento del coefficiente U.
Nel caso di costruzioni complesse e nel caso di evidenti ponti termici (per esempio struttura in alluminio nel caso di facciate ventilate), il coefficiente U va definito tramite misurazioni oppure con certificazioni o con l’aiuto di programmidi calcolo. E’ possibile trovare i coefficienti U degli elementi costruttivi disomogenei usati piùfrequentemente.
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ELEMENTI COSTRUTTIVI DISOMOGENEI
Isolamento edifici
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ELEMENTI COSTRUTTIVI DISOMOGENEI
Isolamento edifici
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PONTI TERMICI e linee di flusso
I ponti termici sono i punti deboli dell’involucro, in prossimità deiquali defluisce più calore rispetto agli elementi costruttivi adiacenti. Sono causati da:•Cambiamenti di materiale e geometria, •Attraversamenti e transizioni tra gli elementi costruttivi.Provocano perdite termiche e rischi fisico-costruttivi e igienici. Vanno evitati il più possibile mediante provvedimenti costruttivi.
Isolamento edifici
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INDICAZIONI SPECIFICHE – UNI – RACCOMANDAZIONI SIA
barriere vapore, isolamenti contro l’umidità: vengono tralasciati nel calcolo del coefficiente U, visto che il loro influsso è minimo.
facciate ventilate e tetti, la resistenza al passaggio termico dello strato d’aria e di tutti gli altri strati tra lo strato d’aria e l’ambiente esternocompresi tra l’isolamento termico e il rivestimentodella facciata sono TRASCURABILI. Si pone he=hi
riscaldamenti a pavimento, gli strati sopra l’isolamento termico e il coefficiente di convezione termica hi non vengono presi in considerazione nel calcolo del coefficiente U
tetti piani:maggiorazione del 20% nello spessore dell’isolamento
Isolamento edifici
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Isolamento edifici
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Isolamento edifici
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aspetti economici ed organizzativi
ATTIVITA’ ORIENTATA A:
EFFICIENZA
EFFICACIA
PRODOTTI REALIZZATI/
RISORSE IMPIEGATE
RISULTATI CONSEGUITI/
OBIETTIVI PROGRAMMATI
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aspetti economici ed organizzativi
EFFICIENZA
EFFICACIA
PRODOTTI REALIZZATI/
RISORSE IMPIEGATE
RISULTATI CONSEGUITI/
OBIETTIVI PROGRAMMATI
MANAGER
LEADER
ECONOMICITA’ ADULT LEADER
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• regione.veneto.it• padovanet.it• provincia.padova.it• www.diecipro.it• www.macosrl.com• www.edilportale.com• http://www.ambienteitalia.it/chisiamo/aree/energia/diagnosi-energetica.asp• http://cad3000.wordpress.com/2008/02/07/assotermica-software-free-di-diagnosi-energetica-
semplificata-degli-impianti-termici/• SvizzeraEnergia, Kurt Marti, Ufficio federale dell’energia UFE, Calcolo del coefficiente U e
catalogo degli elementi costruttivi www.svizzera-energia.ch• La mia Energia, anno I, numero 3• Marco Imperadori, Risparmio energetico e forma architettonica, politecnico di MI• Commissione europea, Libro verde — Verso una strategia europea di sicurezza
dell’approvvigionamento energetico• www.minergie.ch• Commissione europea, Libro verde — Verso una strategia europea di sicurezza
dell’approvvigionamento energetico• http://europa.eu.int/comm/energy_transport/it/lpi_it.html• http://europa.eu.int. www.cti2000.it/- www.rw-buildingschool.it- www.zeroemission.tv- www.acca.it
Fonti
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I
glossario
IIASA – International Institute for Applied Systems Analysis. Istituto di ricercainterdisciplinare non governativo in campo economico, ambientale, tecnologico e sociale nel contesto del cambiamento globaleINGV – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Ente di ricerca italiano nel settore della geofisica e della vulcanologia, con funzione di ricerca, controllo e diffusione di notizie sui fenomeni sismiciIPCC – Intergovernmental Panel on Climate Change. Comitato scientifico intergovernativo sui cambiamenti climatici istituito nel 1988 da WMO e UNEPIPI – Istituto per la Promozione Industriale. Agenzia Governativa specializzata nel favorire la crescita e la competitività dei sistemi produttiviIPEX - Italian Power Exchange.Borsa elettrica italiana. Mercato fisico per lo scambio all’ingrosso di quantità stabilite di energia, basato su un meccanismo di asta e sulla definizione di programmi di immissione e di prelievo dalla Rete di Trasmissione NazionaleIPPC – Integrated Prevention Pollution Control. Direttiva del Consiglio europeo (24 ottobre 1996) sulla prevenzione e la riduzione integrate dell’inquinamentoISFORT – Istituto Superiore di Formazione e Ricerca sui Trasporti – Istituto che opera nel mercato dei servizi di formazione e ricerca sulla mobilità
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I, J
glossario
ISO – International Standard Organisation. Organizzazione internazionale per la normazione tecnicaISO 14001 – Requisiti e guida dell’ISO per l’implementazione dei sistemi di gestioneambientaleISS – Istituto Superiore di SanitàITABIA – Associazione Italiana delle Biomasse. Associazione indipendente per la promozione e la diffusione della produzione dell’’utilizzo produttivo delle biomasseITER – International Thermonuclear Experimental Reactor. Reattore TermonucleareSperimentale Internazionale. Verrà costruito a Cadarache, in Francia da un consorzio formato da Unione Europea, Russia, Cina, Giappone, Stati Uniti e Corea del SudJI – Joint Implementation. Implementazione congiunta, uno dei tre schemi di flessibilitàprevisti dal Protocollo di KyotoJRC-IPTS – Joint Research Centre. Institute of Perspective Technology Studies. CentroComune di Ricerca (CCR). Il CCR è costituito da sette centri situati in diverse cittàeuropee. L’Istituto per gli Studi Prospettici Tecnologici (IPTS) è situato a SivigliaJREC – Johannesburg Renewable Energy Coalition. Coalizione di 80 Paesi costituitasi dopo il Summit di Johannesburg al fine di promuovere le fonti rinnovabili attraverso la fissazione diobiettivi specifici e calendari di attuazione
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L, M
glossario
LNG – Liquified Natural Gas (anche GNL).LU-LUCF – Land Use, Land Use Change and Forestry. Insieme di attività previste dalProtocollo di Kyoto, quali forestazione, riforestazione e deforestazione, che i Paesi soggetti a vincolo di emissione possono utilizzare per rispettare i loro obblighiMARKAL – MARKet ALlocation. Generatore di modelli tecnologici bottom up di sistemienergetici. Sviluppato dal progetto ETSAP dell’Agenzia Internazionale dell’Energia MAP – Ministero delle Attività Produttive (oggi MSE)MARPOL – Convenzione internazionale per la prevenzione dell'inquinamento da parte delle navi, adottata sotto gli auspici dell’IMO (International Maritime Organization)MATT – Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del MareMERCATO SPOT – Mercato fisico di contratti a breve termine, caratterizzato da pagamenti e consegna a pronti, o comunque ritardati al massimo di qualche settimanaMECCANISMI FLESSIBILI – MF. I meccanismi flessibili previsti dal Protocollo: Emission Trading, Clean Development Mechanism, Joint ImplementationMiPAAF - Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e ForestaliMIUR – Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (oggi MUR)
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N,P
glossario
NGNP – Next Generation Nuclear Plant. Reattore di nuova generazione (la IV)NOAA – National Oceanographic and Atmospheric Administration. Agenzia federale degli Stati Uniti per il controllo degli oceani e dell’atmosferaNRC – Nuclear Regulatory Commission. Autorità per la certificazione e la sicurezza nel settore nucleare commerciale e civile degli Stati UnitiOCSE – Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo EconomicoOFF-SHORE – Il termine indica un tratto di mare aperto e, per estensione, le attività che vi si svolgonoO&M – Operation and Maintenance. Attività di gestione e manutenzione di un impianto con programmi di funzionamento definiti con livelli di efficienza superiori a quelli standardON-SHORE – Il termine è riferito alla terra ferma e, per estensione, alle attività che vi si svolgonoOPEC – Organization of Petroleum Exporting CountriesPE(A)R – Piano Energetico (Ambientale) Regionale. La Regione, nel rispetto degli indirizzi nazionali e comunitari e delle norme vigenti, individua gli obiettivi principali e le direttrici di sviluppo e potenziamento del sistema energetico (ambientale)
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