LEUCEMIA ACUTA LINFOBLASTICA Malattia linfoproliferativa originata da un primitivo disordine...

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LEUCEMIA ACUTA LINFOBLASTICA Malattia linfoproliferativa originata da un primitivo disordine dell’emopoiesi che si manifesta con una produzione rapida ed incontrollata di precursori della linea linfoide. 28-36 nuovi casi/anno/1.000.000 di soggetti di età < 15 anni (350-400 nuovi casi/anno in Italia) picco d’incidenza: 3-5 anni 75-80% delle leucemie dell’età pediatrica eziologia sconosciuta Epidemiologia: Principali dati clinici: Anoressia, astenia, pallore cutaneo, febbre, petecchie, dolori osteoarticolari, epatosplenomegalia, linfoadenomegalia I

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LEUCEMIA ACUTA LINFOBLASTICA

Malattia linfoproliferativa originata da un primitivo disordine dell’emopoiesi che si manifesta con una produzione rapida ed incontrollata di precursori della linea linfoide.

• 28-36 nuovi casi/anno/1.000.000 di soggetti di età < 15 anni (350-400 nuovi casi/anno in Italia)

• picco d’incidenza: 3-5 anni

• 75-80% delle leucemie dell’età pediatrica

• eziologia sconosciuta

Epidemiologia:

Principali dati clinici:

Anoressia, astenia, pallore cutaneo, febbre, petecchie, dolori osteoarticolari, epatosplenomegalia, linfoadenomegalia

I

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LEUCEMIA ACUTA LINFOBLASTICA

Esame sangue perifericoDiagnosi:

II

• anemia normocromica

normocitica

• piastrinopenia

• globuli bianchi ,

raramente

• linfociti atipici (linfoblasti)

Aspirato midollare

25-90% di cellule blastiche

• caratterizzazione citochimica: PAS+,

perossidasi -, sudan -, Esterasi -, Fosfatasi

Acida +

• caratterizzazione citomorfologica (sec.

FAB): L1, L2, L3

• fenotipo immunologico:

B (pre-preB, preB, B matura, CALLA)

T (pre-T. T intermedia, T matura)

• citogenetica: t(9;22), t(4;11), t(12;21),

t(1;19)

• studio molecolare

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LEUCEMIA ACUTA LINFOBLASTICA

Fattori prognostici sfavorevoli:

Età < 1 anni, > 10 anni

GB > 25000/mmc (iperleucocitosi)

Fenotipo immunologico: B (pre-preB CD 10 negativo) o T

DNA index < 1,16

Cariotipo ipodiploied

Monosomia del cromosoma 7

Presenza di t(9;22), t(4;11), t/1;19)

Resistenza alla corticoterapia della fase di induzione

Presenza di malattia al 33°giorno di terapia

Presenza di malattia residua minima

III

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LEUCEMIA ACUTA MIELOBLASTICA

Gruppo di sindromi mieloproliferative acute caratterizzate da un deficit delle capacità differenziative e maturative della cellula staminale mieloide.

• 5 -10 nuovi casi/anno/1.000.000 di soggetti di età < 15 anni

• 15% delle leucemie acute dell’età pediatrica

• eziologia sconosciuta. Forme secondarie a trattamento chemio e/o radioterapico per altre neoplasie

Epidemiologia:

Principali dati clinici:

Anoressia, astenia, pallore cutaneo, febbre, perdita di peso, epatosplenomegalia, emorragie cutanee e mucose, linfoadenomegalia, ipetrofia gengivale.

I

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LEUCEMIA ACUTA LINFOBLASTICA

Esame sangue perifericoDiagnosi:

II

• anemia normocromica normocitica

• piastrinopenia

• globuli bianchi , o normali

• presenza di blasti e granulociti senza precursoriintermedi (hiatus leucemico)

Aspirato midollare

30-90% di cellule blastiche

• caratterizzazione citochimica: perossidasi +, PAS+, alfa-naftil-acetato-esterasi +, N-ASD-cloroacetato-esterasi +, sudan nero +

• caratterizzazione citomorfologica (sec. FAB): M1, M2, M3, M4, M5, M6, M7, M0

• caratterizzazione immunologica

• caratterizzazione molecolare

• caratterizzazione citogenetica:

M1 t (9;22) M4 11q23

M4eo inv 16 – t (16;16)

M2 t(8;21) M5 11q23

M3 t (15;17)

t (11;17)

M7 t(1;22)

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LEUCEMIA ACUTA LINFOBLASTICA

Fattori prognostici sfavorevoli:

III

• GB > 100.000 mmc (iperleucocitosi)

• FAB M5, M6, M7

• FAB M1 senza corpi di Auer

• Monosomia del cromosoma 7

• presenza di t(6;9), t (1;22)

• resistenza alla terapia di induzione

•Anomalie del segmento 11q23 (riarrangiamento del gene MLL)

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LINFOMI NON HODGKIN

Gruppo eterogeneo di neoplasie che originano dala degenerazione

maligna di cellule appartenenti a linee diverse del sistema

immunitario.

• 3-4 nuovi casi/anno/1.000.000 di soggetti di età < 15 anni

• picco d’incidenza: 7 – 11 anni

• M/F = 3:1

• eziologia sconosciuta

Epidemiologia:

I

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LINFOMI NON HODGKIN

Interessamento mediastinico

Tosse, febbricola, dispnea ingravescente, versamento pleurico,

sindrome della vena cava superiore.

Interessamento addominale

Dolori addominali, vomito, massa addominale, quadro di addome

acuto.

Interessamento linfonodale

Linfoadenopatia laterocervicale, più raramente ascellare o inguinale.

Principali dati clinici:

II

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• istologica

• aspirato midollare

• esame citologico (versamento pleurico o ascitico)

Diagnosi:

Fenotipo immunologico:

Linfomi maligni ad alto grado di malignità secondo la class. REAL: linfoma maligno (a grandi cellule, immunoblastico, plasmocitoide, a cellule chiare, polimorfo, con componente a cellule epitelioidi); linfoma maligno linfoblastico (a cellule convolute, a cellule non convolute); linfoma maligno a piccole cellule non clivate (linfoma di Burkitt, con aree follicolari)

III

LINFOMI NON HODGKIN

Anatomia

patologica:

T, B, nonT nonB

Stadiazione:Clinico-strumentale; chirurgica solo in caso di LNH addominale; classificazione in stadi secondo Murphy (I-IV)

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IV

LINFOMI NON HODGKIN

SOTTOTIPO ISTOLOGICO

FENOTIPO SEDE PRIMARIA

Linfoma a piccole cellule non clivate

B Addome o testa – collo

Linfoma linfoblastico T Mediastino o testa – collo

Linfoma a grandi cellule

B (80%)

T (19%)

Indeterminato (1%)

Mediastino, testa – collo, cute

CORRELAZIONE TRA ISTOLOGIA, IMMUNOLOGIA E CLINICA

NEI LNH IN ETA’ PEDIATRICA

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MALATTIA DI HODGKIN

Processo neoplastico di verosimile origine linfoide o monocito-macrofagica contrassegnato da un tipico marker citologico: la cellula di Reed-Sternberg.

• 5 - 6 nuovi casi/anno/1.000.000 di soggetti di età < 15 anni

• picco d’incidenza: seconda decade

• M/F = 2.3:1

• eziologia sconosciuta

Epidemiologia:

Principali dati clinici:

Linfoadenomegalia laterocervicale e/o sopraclaveare.

Segni sistemici: febbre, sudorazione notturna, calo ponderale.I

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IstologicaDiagnosi:

II

MALATTIA DI HODGKIN

Anatomia patologica: Predominanza linfocitaria (9-23%)

Sclerosi nodulare (33-59%)

Cellularità mista (21-38%)

Deplezione linfocitaria (1-10%)

Stadiazione: classificazione secondo Ann Arbor (I-IV) e sottoclassi A o B in relazioneall apresenza o assenza dei segni sistemici

Fattori prognostici

sfavorevoli:

Presenza di sintomi sistemici alla diagnosi

Impegno mediastinico importante

Sesso maschile

Età > 7 anni

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TUMORI del S.N.C.

Gruppo eterogeneo di neoplasie maligne per sede e tipo istologico.

• 23 - 30 nuovi casi/anno/1.000.000 di soggetti di età < 15 anni

• 21% di tutte le neoplasie dell’età pediatrica

• Picco d’incidenza: 5 – 10 anni

• eziologia sconosciuta

Epidemiologia:

Principali dati clinici:

Segni di ipertensione endocranica

Cefalea, vomito a getto, papilledema, strabismo, diplopia; nei pz < 2 anni: accresciuta irritabilità, circonferenza cranica, allargamento e tensione della fontanella, stasi delle vene del cuoio capelluto, occhi a “sole calante”. I

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T. cervelletto e IV ventricolo

Astenia, asinergia, nistagmo, ipotonia muscolare, torcicollo o rigidità nucale

T. del tronco cerebrale

Paralisi progressive multiple e bilaterali a carico dei nervi cranici, atassia

T. emisferi e ventricoli laterali

Paresi, episodi comizali

T. sellari, parasellari o soprasellari

Ritardo di crescita (o pubertà ritardata e obesità), progressiva perdita del visus, diabete insipido

Principali segni clinici:

II

TUMORI del S.N.C.

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Istologica: prelievo bioptico mediante stereotassi della sede interessata, quando possibile

Strumentale: TAC, RMN, angiografia

Diagnosi:

Anatomia patologica:

T. sopratentoriali: gliomi, craniofaringiomi, ependimomi, adenomi,

pinealomi, gliomi ottici

T. sottotentoriali: medulloblastomi, astrocitomi cerebellari,

ependimomi, gliomi peduncoli cerebrali

TUMORI del S.N.C.

III

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NEUROBLASTOMA

Neoplasia maligna ad insorgenza dalle cellule della cresta neurale

• 6.5 – 10.1 nuovi casi/anno/1.000.000 di soggetti di età < 15 anni

• picco d’incidenza: 0 – 2 anni

• M/F = 1.2:1

• eziologia sconosciuta

Epidemiologia:

I

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NEUROBLASTOMA

Localizzazione addominale

Vaghi dolori addominali, anoressia, vomito, massa palpabile nei

quadranti laterali dell’addome o in regione alto costale, abitualmente

oltrepassante la linea mediana

Localizzazione intratoracica

Tosse, dispnea, disfagia, segni compressivi a carico del midollo spinale

Segni sistemici

Dolore osteo articolari, astenia, perdita di peso, pallore, febbre

ricorrente

Principali dati clinici:

II

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• istologica

• aspirato midollare e/o biopsia ossea

• VMA, HVA

Diagnosi:

Neuroblastoma, ganglioneuroblastoma, ganglioneuroma,

feocromocitoma

III

NEUROBLASTOMA

Anatomia

patologica:

Stadiazione: Chirurgica e clinico-strumentale

Classificazione in stadi sec. INSS (I-IVs) o in gruppi sec. AIEOP (I-V)

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TUMORE DI WILMS

Neoplasia maligna di tipo embrionario

• 5.5 – 7.1 nuovi casi/anno/1.000.000 di soggetti di età < 15 anni

• 5-10% di tutti i tumori solidi dell’età pediatrica

• picco d’incidenza: 1-5 anni

• M/F = 0.9:2

• alterazioni gene WT1 (banda 11p13) situato sul braccio corto del cromosoma 11

• forma ereditaria (15-20%), bilaterale o multifocale, spesso associata ad altre anomalie congenite (aniridia, emi-ipertrofia corporea, anomalie del tratto genito-urinario)

• forma sporadica

Epidemiologia:

I

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TUMORE DI WILMS

II

Fortuito riscontro di “massa addominale” non oltrepassante la linea

mediana, macroematuria, ipertensione, stipsi, anoressia, febbre,

vaghi dolori addominali.

Principali dati clinici:

istologicaDiagnosi:

Anatomia patologica: anaplastico, sarcomatoso

Stadiazione: Chirurgica e anatomo.patologica basata sul grado di

estensione macro o microscopica del tumore (stadio I-V

sec. NWTS)

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SARCOMA DI EWING

Tumore maligno primitivo dell’osso, caratterizzato da tessuto d’aspetto

istologico uniforme rappresentato da cellule piccole e rotonde con

scarso citoplasma. La famiglia dei tumori di Ewing comprende il

tumore di Ewing dell’osso (ETB), il tumore di Ewing extraosseo (EOE),

il tumore primitivo neuroectodermico (PNET), ed il tumore di Askin

(PNET della parete toracica).

• 1.7 – 2.1 nuovi casi/anno/1.000.000 di soggetti di età < 20 anni

• picco d’incidenza: 11-15 anni

• maggiore frequenza nel sesso maschile

• 4% dei tumori maligni dell’infanzia ed il 10-15% di tutti i tumori ossei dell’età pediatrica

Epidemiologia:

I

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SARCOMA DI EWING

II

Febbre, dolore, tumefazione a carico del segmento osseo colpito, e dei

tessuti molli circostanti;esordiscono tipicamente a carico della pelvi,

degli arti, delle regioni paraspinali della parete toracica,e

metastatizzano alle ossa, al midollo osseo e ai polmoni.

Principali dati clinici:

• radiologica

• istologica

Diagnosi:

Anatomia patologica: quadro privo di caratteristiche peculiari

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RABDOMIOSARCOMA

Neoplasia maligna ad insorgenza dalle cellule del muscolo scheletrico

che rappresenta circa il 50% dei sarcomi dei tessuti molli del bambino

• 3.7 – 5 nuovi casi/anno/1.000.000 di soggetti di età < 20 anni

• picco d’incidenza: 2-5 anni

• M/F = 1.4:1

• eziologia sconosciuta

• Rare forme ereditarie associate a mutazioni del oncogene

soppressore p53 (Sindrome di Li-Fraumeni)

Epidemiologia:

I

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RABDOMIOSARCOMA

II

Testa e collo

Disfonia, disfagia, tumefazione a carico dei tessuti molli, sinusite, epistassi, esoftalmo.

Tronco ed estremità

Massa palpabile, sintomatologia compressiva a carico del midollo spinale.

Tratto genito-urinario

Disturbi minzionali, ematuria, sanguinamento vaginale.

Principali dati clinici:

istologicaDiagnosi:

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RABDOMIOSARCOMA

III

Stadiazione: IRSG suddivide i pazienti in basso, intermedio ed alto

rischio combinando il gruppo clinico di appartenenza

(I-IV) e stadiazione.

Anatomia patologica: ISTOTIPO LOCALIZZAZIONE CARATTERISTICA

embrionale (60-70%) distretto testa-collo

tratto genito-urinario

alveolare (20%) estremità – tronco – regione perineale - perirettale

botrioide (10%) sotto las uperficie della mucosa di vescica, vagina e narici

pleomorfo (raro) nessuna

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OSTEOSARCOMA

Neoplasia primitiva dell’osso, caratterizzato dalla formazione diretta

di osso o di tessuto osteoide da parte di cellule tumorali.

• 4– 6 nuovi casi/anno/1.000.000 di soggetti di età < 15 anni

• 5% dei tumori solidi dell’età pediatrica

• massima incidenza 15 anni (M), 14 anni (F)

• eziologia sconosciuta; predisposizione genetica a sviluppare la

malattia soprattutto nei pazienti affetti da retinoblastoma ereditario

(gene RB1 individuato a livello del locus q14 del cromosoma 13 la cui

assenza in entrambi gli alleli predispone ad entrambe le patologie

Epidemiologia:

I

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OSTEOSARCOMA

II

Dolore e tumefazione a livello del segmento osseo colpito: femore, tibia, omero, mandibola, mascella, fibula.

Polmone: sede elettiva di metastasi

Principali dati clinici:

• radiologica (TAC, RMN, Scintigrafia con TC99m MDP)

• istologica: osteoblastico, condroblastico, fibroblastico, parostale, priostiale

Diagnosi:

Stadiazione:

Localizzato: estensione limitata all’osso di origine + metastasi nello

stesso osso (prognosi peggiore)

Metastatico: presenza di metastasi al polmone o ad altri segmenti

ossei, o sedi extra-ossee