Lettura e lettori nell’Europa del XVIII secoloLettura e lettori nell’Europa del XVIII secolo ......

26
Lettura e lettori nell’Europa del XVIII secolo F. Furet, J. Ozouf, Lire et écrire. L’alphabétisation des français de Calven à Jules Ferry, Paris 1977 P. Chaunu, La civiltà dell’Europa dei Lumi, Bologna 1987 R. Chartier, Letture e lettori nella Francia di antico regime, Torino 1988 L. Braida, Il commercio delle idee. Editoria e circolazione del libro nella Torino del Settecento, Firenze 1995 R. Darnton, Libri proibiti. Pornografia, satira e utopia all’origine della Rivoluzione francese (1995), Milano 1997 J. Brewer, I piaceri dell’immaginazione. La cultura inglese nel Settecento (1997), Roma 1999 P. Delpiano, Il governo della lettura. Chiesa e libri nell’Italia del Settecento, Bologna 2007

Transcript of Lettura e lettori nell’Europa del XVIII secoloLettura e lettori nell’Europa del XVIII secolo ......

Page 1: Lettura e lettori nell’Europa del XVIII secoloLettura e lettori nell’Europa del XVIII secolo ... Editoria e circolazione del libro nella Torino del Settecento , Firenze 1995 R.

Lettura e lettori nell’Europa del XVIII secolo

F. Furet, J. Ozouf, Lire et écrire. L’alphabétisation des français de Calven àJules Ferry, Paris 1977

P. Chaunu, La civiltà dell’Europa dei Lumi, Bologna 1987R. Chartier, Letture e lettori nella Francia di antico regime, Torino 1988 L. Braida, Il commercio delle idee. Editoria e circolazione del libro nella

Torino del Settecento, Firenze 1995 R. Darnton, Libri proibiti. Pornografia, satira e utopia all’origine della

Rivoluzione francese (1995), Milano 1997J. Brewer, I piaceri dell’immaginazione. La cultura inglese nel Settecento

(1997), Roma 1999P. Delpiano, Il governo della lettura. Chiesa e libri nell’Italia del Settecento,

Bologna 2007

Page 2: Lettura e lettori nell’Europa del XVIII secoloLettura e lettori nell’Europa del XVIII secolo ... Editoria e circolazione del libro nella Torino del Settecento , Firenze 1995 R.

Alfabetizzazione: Gran Bretagna

Uomini capaci di apporre una firma (stima):

1500 10%

1714 45%

1750 60%

Donne:

1500 1%

1714 25%

1750 40%

Fonte: Brewer, p. 179

Page 3: Lettura e lettori nell’Europa del XVIII secoloLettura e lettori nell’Europa del XVIII secolo ... Editoria e circolazione del libro nella Torino del Settecento , Firenze 1995 R.

Libri: Gran Bretagna

Edizioni settecentesche presenti nelle 3 maggiori biblioteche pubbliche inglesi, suddivise per categoria disciplinare:

religione 50.000 titoli

scienze sociali (politica) 47.000

letteratura 45.000storia e geografia 25.000

Fonte: Brewer, p. 182

Page 4: Lettura e lettori nell’Europa del XVIII secoloLettura e lettori nell’Europa del XVIII secolo ... Editoria e circolazione del libro nella Torino del Settecento , Firenze 1995 R.

Circolazione del libro (Gran Bretagna)

“Le cose stanno così. Ho preso in prestito a Exeter il secondo volume della miscellanea di Dodsley [una raccolta di poesie straordinariamente popolare] … La signora Montagu (al cui nome sento un certo qualcosa) me lo prese per leggerlo: se ce l’abbia lei, o se sia nella biblioteca, vostra signoria potrà facilmente saperlo facendo una cortese indagine. Nella fretta ho portato via il sesto volume della miscellanea di Dodsley appartenente a vostra signoria invece di quello che presi in prestito”

[l’attore David Garrick a Lord Littleton, estate 1771, cit. in Brewer, p. 194]

Page 5: Lettura e lettori nell’Europa del XVIII secoloLettura e lettori nell’Europa del XVIII secolo ... Editoria e circolazione del libro nella Torino del Settecento , Firenze 1995 R.

Lettura: Gran Bretagna

Thomas Turner, negoziante di provincia, seconda metà XVIII secolo,

a. possedeva 70 libri e periodici [fra cui opere di Joseph Addison, John Milton, John Locke, William Congreve, John Gay, Richard Steele, William Shakespeare, Lawrence Sterne, Edward Young]

b. Al di fuori del suo patrimonio librario personale, lesse 50 libri nel periodo 1754-1765

[diario inedito; cfr. Brewer, p. 197]

Page 6: Lettura e lettori nell’Europa del XVIII secoloLettura e lettori nell’Europa del XVIII secolo ... Editoria e circolazione del libro nella Torino del Settecento , Firenze 1995 R.

Circuito della comunicazione a mezzo stampa

… Autore → testo →

→ libraio → volume a stampa →

→ distribuzione commerciale →

→ lettore → lettura → socializzazione →

→ domanda di testi → autore…

NB Nel Settecento tutti gli elementi del circuito subiscono un incremento in termini quantitativi e sotto il profilo qualitativo si diversificano, acquisendo maggiore complessità

Page 7: Lettura e lettori nell’Europa del XVIII secoloLettura e lettori nell’Europa del XVIII secolo ... Editoria e circolazione del libro nella Torino del Settecento , Firenze 1995 R.

Alfabetizzazione

«L’avanzata del XVIII secolo, della frangia pionieristica della frontiera culturale [alfabetizzazione] verso gli strati profondi dell’Europa tradizionale supera ampiamente i limiti raggiunti dalla prima ondata, fra 1450 e 1550. In termini di massa… l’Europa dei lumi ha conquistato alla civiltà scritta dieci volte più uomini di quanti ne avesse acquisito il XVI secolo»

[Pierre Chaunu, La civiltà dell’Europa dei Lumi, Bologna 1987, p. 116]

Page 8: Lettura e lettori nell’Europa del XVIII secoloLettura e lettori nell’Europa del XVIII secolo ... Editoria e circolazione del libro nella Torino del Settecento , Firenze 1995 R.

Alfabetizzazione

Inghilterra Francia

1600 25% uomini 16% uomini

1675 45% uomini -

1720 - 29% uomini

1790 65% uomini 47% uomini

27% donne

(Chaunu, La civiltà…, p. 113)

Page 9: Lettura e lettori nell’Europa del XVIII secoloLettura e lettori nell’Europa del XVIII secolo ... Editoria e circolazione del libro nella Torino del Settecento , Firenze 1995 R.

IL LIBRO

a. aumento della domanda di libri;

b. perfezionamento della tecnologia della stampa →

possibilità di ridurre il formato (non più in-folio, ma in-quarto e in-octavo) →

diminuzione dei costi e quindi del prezzo;

COLLANE ECONOMICHE

Page 10: Lettura e lettori nell’Europa del XVIII secoloLettura e lettori nell’Europa del XVIII secolo ... Editoria e circolazione del libro nella Torino del Settecento , Firenze 1995 R.

La Biblioteque Bleue

Biblioteque bleue, proposta dagli stampatori-editori Oudot di Troyes, nella Champagne, attivi dal XVII secolo, e poi dai loro concorrenti Garnier.Il periodo aureo va dall’età di Luigi XIV a tutto il XVIII secolo.

Formato: libretti in-octavo, di 50-100 pagine, rilegati in brossura, con copertina azzurra, eventualmente corredati di illustrazioni in bianco e nero.

Testi pubblicati: religiosi, classici, letterari [narrativa: romanzi cavallereschi, burleschi, moderni, racconti di fate], manualiI testi sono pesantemente manipolati, snelliti, semplificati, epurati

Prezzo: molto bassoTirature: elevate (anche centinaia di migliaia di copie, come

testimoniano gli inventari delle giacenze)Distribuzione: tramite il commercio ambulante

Page 11: Lettura e lettori nell’Europa del XVIII secoloLettura e lettori nell’Europa del XVIII secolo ... Editoria e circolazione del libro nella Torino del Settecento , Firenze 1995 R.
Page 12: Lettura e lettori nell’Europa del XVIII secoloLettura e lettori nell’Europa del XVIII secolo ... Editoria e circolazione del libro nella Torino del Settecento , Firenze 1995 R.

Competenze di scrittura e lettura

Fonti qualitative:

A.Caso di Pierre-Ignace Chavatte, studiato da André Lottin (A. Lottin,

Chavatte, ouvrier lillois. Un contemporain de Louis XIV, Paris 1979)

Chavatte è un operaio tessile di Lille (regione Nord della Francia), che muore nel 1693. Di suo pugno si conserva un «libro di ragione», cioè un libro giornale dove l’autore registra i fatti che ritiene importanti.

Questa fonte testimonia una padronanza notevole della lingua francese scritta.

A Lille i riformatori cattolici hanno dato impulso alla diffusione di scrittura e lettura presso le fasce popolari, dalla metà del ‘500.

La cultura di Chavatte si colloca sul livello di divulgazione della Biblioteque Bleu.

Page 13: Lettura e lettori nell’Europa del XVIII secoloLettura e lettori nell’Europa del XVIII secolo ... Editoria e circolazione del libro nella Torino del Settecento , Firenze 1995 R.

A. Lottin, Chavatte, cit., riproduzione fotografica dell’ultima pagina del contratto di matrimonio di Pierre-Ignace Chavatte

Page 14: Lettura e lettori nell’Europa del XVIII secoloLettura e lettori nell’Europa del XVIII secolo ... Editoria e circolazione del libro nella Torino del Settecento , Firenze 1995 R.
Page 15: Lettura e lettori nell’Europa del XVIII secoloLettura e lettori nell’Europa del XVIII secolo ... Editoria e circolazione del libro nella Torino del Settecento , Firenze 1995 R.

Competenze di scrittura e lettura

Fonti qualitative:

B.

Caso di Valentin Jamerey-Duval, pastore, nato nel

1695 e vissuto in Lorena [cfr. R. Chartier, Letture e

lettori nella Francia di antico regime, Torino 1988, p.

226] .

Di lui resta un testo di Mémoires, risalente al 1730.

All’epoca egli esercita il mestiere di insegnante e di

bibliotecario.

I testi citati nei Mémoires sono reperibili nelle edizioni

della Biblioteque Bleu.

Page 16: Lettura e lettori nell’Europa del XVIII secoloLettura e lettori nell’Europa del XVIII secolo ... Editoria e circolazione del libro nella Torino del Settecento , Firenze 1995 R.

Valentin Jamerey-Duval, Mémoires, 1730

«Convinsi i compagni della mia vita bucolica a insegnarmi a leggere, cosa che fecero di buon grado, soprattutto grazie alla promessa di qualche buon pasto campestre. La circostanza fortuita che mi risolse a quest’impresa si presentò con un libro di favole dove gli animali, che Esopo introduce per insegnare a coloro che credono di aver sempre la ragione dalla propria, erano rappresentati in bellissime incisioni a bulino. Il dispetto che provavo per non poter capire i loro dialoghi senza l’aiuto di un interprete mi fece deprecare lo stato di profonda ignoranza in cui versavo, e decisi così che avrei frugato con ogni mezzo le sue tenebre. I miei progressi furono cosìrapidi che in pochi mesi i protagonisti degli apologhi non mi serbavano piùalcun segreto. Mi gettai con avidità su tutti i libri che trovavo nelle biblioteche del piccolo borgo; scartabellai tutti gli autori e ben presto, grazie alla mia memoria e al mio scarso discernimento, ero in grado di raccontare le meravigliose prodezze di Riccardo Senza Paura, di Robert le Diable, di Valentin e Orson e dei quattro figli di Aimone….

«Quando, grazie all’assiduità dei miei sforzi, mi fui riempito per bene la testa di quelle vecchie storie che corrompono lo spirito del popolo, credetti di poter competere per istruzione con il curato del villaggio. Invitavo quei giovani che erano stati i miei maestri a raccogliere il frutto di tanta istruzione e, salito su di un rilievo erboso, declamavo con loro dal mio piccolo podio, con l’enfasi così tipica degli ignoranti, i passi più belli del Jean de Paris, del Pierre de Provence e della meravigliosa Melusina».

Page 17: Lettura e lettori nell’Europa del XVIII secoloLettura e lettori nell’Europa del XVIII secolo ... Editoria e circolazione del libro nella Torino del Settecento , Firenze 1995 R.

Come si legge

Prima età moderna:

La lettura è più spesso:

- collettiva

- orale

- intensiva

XVII-XVIII secolo:

- persistono i modi tradizionali, soprattutto presso i ceti popolari;

- si diffonde la lettura estensiva grazie alla maggiore accessibilità dei libri;

- prende piede nei ceti medio-alti la lettura individuale e tacita, che in precedenza era considerata spiritualmente e moralmente pericolosa.

Page 18: Lettura e lettori nell’Europa del XVIII secoloLettura e lettori nell’Europa del XVIII secolo ... Editoria e circolazione del libro nella Torino del Settecento , Firenze 1995 R.

Come si legge: i ceti medi

“L’eccellente signora Lizard nel corso di un’estate ammobiliò una galleria con poltrone e divani fatti da lei e dalle figlie, e nello stesso tempo ascoltò due volte tutti i sermoni del dottor Tillotson. E’ sempre d’abitudine di una delle giovani leggere mentre le altre lavorano, cosicchéla cultura della famiglia non è affatto pregiudizievole al suo lavoro. Fui assai compiaciuto l’altro giorno al trovarle tutte occupate a preparare conserve speciali di frutta per la stagione, con lo “Sparkler” nel mezzo, mentre leggevano un articolo sulla ‘pluralità dei mondi’. Fu un gran divertimento vederle dividere le loro speculazioni tra la gelatina e le stelle e passare all’improvviso dal sole a un’albicocca, o dal sistema copernicano al cheesecake”.

[articolo del “Guardian”, cit. in Brewer, p. 194, senza indicazione di data]

Page 19: Lettura e lettori nell’Europa del XVIII secoloLettura e lettori nell’Europa del XVIII secolo ... Editoria e circolazione del libro nella Torino del Settecento , Firenze 1995 R.

Come si legge: i ceti popolari

“La classe più indigente di coltivatori, e perfino la povera gente di campagna in generale, che prima di quel periodo passava le serate invernali a raccontare storie di streghe, fantasmi, folletti ecc., ora rende più brevi le notti d’inverno ascoltando i suoi figli e figlie leggere racconti, storie d’amore ecc.; ed entrando nelle loro case si possono vedere Tom Jones [Henry Fielding, 1749], Roderick Random [Tobias Smollett, 1748] e altri libri divertenti infilati nelle loro rastrelliere per la pancetta ecc.Se John va in città per un carico di grano, gli si raccomanda di non dimenticarsi di portare a casa le ‘avventure di Peregrine Pickle [Tobias Smollett, 1751]’; e quando Dolly viene mandata al mercato a vendere le sue uova, le viene commissionato l’acquisto della storia di ‘Pamela Andrews’ [Samuel Richardson, 1740]. In breve tutti i ceti e gli strati sociali ora leggono”.

[James Lackington, libraio, note autobiografiche, seconda metà ‘700, cit. in Brewer, p. 197;

Chartier invece sostiene per la Francia che i contadini durante le veglie continuano a preferire i racconti orali]

Page 20: Lettura e lettori nell’Europa del XVIII secoloLettura e lettori nell’Europa del XVIII secolo ... Editoria e circolazione del libro nella Torino del Settecento , Firenze 1995 R.

Come di legge

XVI/XVII secolo:

«Nelle rappresentazioni e nelle pratiche sociali l’atto della lettura definisce una nuova coscienza dell’individualità e del privato, elaborata al di fuori della sfera dell’autorità pubblica e del potere politico ed estranea, anche, ai molteplici rapporti che costituiscono la vita sociale e domestica».

(R. Chartier, Letture e lettori nella Francia di AR, p. 108)

Page 21: Lettura e lettori nell’Europa del XVIII secoloLettura e lettori nell’Europa del XVIII secolo ... Editoria e circolazione del libro nella Torino del Settecento , Firenze 1995 R.
Page 22: Lettura e lettori nell’Europa del XVIII secoloLettura e lettori nell’Europa del XVIII secolo ... Editoria e circolazione del libro nella Torino del Settecento , Firenze 1995 R.

La lettura estensiva: l’offerta

Come ci si procura libri in quantità con modica spesa?

- prestito da privati

- caffè

- venditori di collane economiche, stanziali o ambulanti

- biblioteche circolanti

- “gabinetti letterari”

- club di lettura

- biblioteche pubbliche

Page 23: Lettura e lettori nell’Europa del XVIII secoloLettura e lettori nell’Europa del XVIII secolo ... Editoria e circolazione del libro nella Torino del Settecento , Firenze 1995 R.

La lettura estensiva: le biblioteche circolanti

Page 24: Lettura e lettori nell’Europa del XVIII secoloLettura e lettori nell’Europa del XVIII secolo ... Editoria e circolazione del libro nella Torino del Settecento , Firenze 1995 R.

Che cosa si legge(fonte: Chartier)

Biblioteche dei gruppi nobiliari nelle città della Francia occidentale (in percentuale)

1697 1727 1757 1787

Opere religiose 17 21 24 11

Testi classici 22 17 13 6

Opere letterarie 15 17 24 30

Opere storiche 19 18 21 22

altre 27 27 18 31

in crescita in calo

Page 25: Lettura e lettori nell’Europa del XVIII secoloLettura e lettori nell’Europa del XVIII secolo ... Editoria e circolazione del libro nella Torino del Settecento , Firenze 1995 R.

Lettura e socialità

§ La lettura, individuale o collettiva, dàalimento alla socialità colta.

Cfr. l’Accademia proposta nel 1700 dall’avvocato lionese Brossette a Nicolas Boileau:

«il luogo dove le teniamo [le accademie] è lo studio di uno dei nostri accademici, dove ci troviamo circondati da cinque o seimila volumi, una biblioteca altrettanto scelta quanto ricca. Ecco, a portata di mano, un ausilio quanto mai opportuno per le nostre dotte conferenze»(Chartier, p. 112).

Page 26: Lettura e lettori nell’Europa del XVIII secoloLettura e lettori nell’Europa del XVIII secolo ... Editoria e circolazione del libro nella Torino del Settecento , Firenze 1995 R.

Lettura socializzata e pubblico

§ La cerchia dei lettori riunita per leggere e per discutere del testo è all’origine della rappresentazione del PUBBLICO

«Tuttavia è proprio a partire da questa associazioni volontarie, nate intorno alla lettura ad alta voce, che dapprima in Inghilterra, e successivamente in Francia e nel resto d’Europa, si va definendo un nuovo ambito pubblico, la ‘sfera pubblica politica’ di cui parla J. Habermas… La lettura ad alta voce… partecipa così alla nascita di una nuova definizione del ‘pubblico’, inteso come l’ambito critico dove l’opinione pubblica può costituirsi di fronte all’autorità statale» (Chartier, p. 122).