Lettera a Rossi

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Signor governatore, il contenuto della sua conferenza stampa del 30 aprile 2015 in tema di sanità elbana è inevitabilmente in gran parte condivisibile: oggi, volendo riorganizzare un sistema sanitario, non si può più prescindere dal prendere in considerazione l’aspetto legislativo, quello normativo vigente in base agli accordi Stato Regioni e quello economico; ma soprattutto oggi non possiamo prescindere da un dato fondamentale in tema di sanità, la casistica, concetto che Lei ha più volte ripetuto durate il suo intervento, e che non è legata al problema solo del risparmio, ma anche e soprattutto alla capacità di fare le cose, capacità che si acquisisce solo con il numero di interventi eseguiti, e che diviene fondamentale anche per conservare quella manualità che consente qualità e sicurezza. Come vede quindi condividiamo gran parte del suo discorso e non le chiediamo personale sanitario addetto unicamente all’Elba per una casistica irrisoria, come ampiamente ci dimostrano i numeri relativi alle necessità otoiatriche, oculistiche, urologiche, sia per attività ambulatoriali, sia per tutto quello che può essere chirurgicamente programmato. E non le chiediamo Unità operative complesse come cardiochirurgia, neurochirurgia o chirurgia toracica, o una ortopedia full time. Ma ci sono alcuni “però” che durante l’incontro con la comunità elbana non sono stati affrontati, dei “però” che avrebbero dovuto essere sollevati non perché siamo in campagna elettorale, ma solo perché riguardano la salute e la vita dei cittadini elbani. Forse lei non sa che attualmente all’Elba l’uso dell’elisoccorso non è esclusivo per le patologie che richiedono elevate specializzazioni, ma se ne richiede l’utilizzo anche per interventi che con un diversa organizzazione potrebbero essere eseguiti in loco, anzi interventi che dovrebbero eseguiti in loco per due semplici ragioni: la prima è che si tratta di interventi che vengono regolarmente eseguiti in altri ospedali come Piombino e Cecina, che non sono certo centri di raccolta ad elevata specializzazione, costringendo quindi pazienti e familiari al disagio di trasferimenti che richiedono un impegno economico ed organizzativo gravosi; la seconda, e ben più importante, è che, in riferimento a quella più volte citata sicurezza per la vita dei cittadini, e per la quale lei non guarderebbe a spese, si sono realizzati, e si realizzeranno sempre, ritardi nel trasferimento con aggravamento dello stato di salute e messa in pericolo della vita dei pazienti.

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La lettera aperta del sindaco Mario Ferrari al presidente Enrico Rossi sul tema della sanità

Transcript of Lettera a Rossi

Stamani, sulla pagina facebook ufficiale del comitato di sostegno della candidata alle Regionali per la lista SI: Toscana a sinistra, Tommaso Fattori presidente ha preso il via la campagna di ascolto chiedilo alla candidata: chiunque fosse interessat

Signor governatore, il contenuto della sua conferenza stampa del 30 aprile 2015 in tema di sanit elbana inevitabilmente in gran parte condivisibile: oggi, volendo riorganizzare un sistema sanitario, non si pu pi prescindere dal prendere in considerazione laspetto legislativo, quello normativo vigente in base agli accordi Stato Regioni e quello economico; ma soprattutto oggi non possiamo prescindere da un dato fondamentale in tema di sanit, la casistica, concetto che Lei ha pi volte ripetuto durate il suo intervento, e che non legata al problema solo del risparmio, ma anche e soprattutto alla capacit di fare le cose, capacit che si acquisisce solo con il numero di interventi eseguiti, e che diviene fondamentale anche per conservare quella manualit che consente qualit e sicurezza.

Come vede quindi condividiamo gran parte del suo discorso e non le chiediamo personale sanitario addetto unicamente allElba per una casistica irrisoria, come ampiamente ci dimostrano i numeri relativi alle necessit otoiatriche, oculistiche, urologiche, sia per attivit ambulatoriali, sia per tutto quello che pu essere chirurgicamente programmato. E non le chiediamo Unit operative complesse come cardiochirurgia, neurochirurgia o chirurgia toracica, o una ortopedia full time.

Ma ci sono alcuni per che durante lincontro con la comunit elbana non sono stati affrontati, dei per che avrebbero dovuto essere sollevati non perch siamo in campagna elettorale, ma solo perch riguardano la salute e la vita dei cittadini elbani. Forse lei non sa che attualmente allElba luso dellelisoccorso non esclusivo per le patologie che richiedono elevate specializzazioni, ma se ne richiede lutilizzo anche per interventi che con un diversa organizzazione potrebbero essere eseguiti in loco, anzi interventi che dovrebbero eseguiti in loco per due semplici ragioni:

la prima che si tratta di interventi che vengono regolarmente eseguiti in altri ospedali come Piombino e Cecina, che non sono certo centri di raccolta ad elevata specializzazione, costringendo quindi pazienti e familiari al disagio di trasferimenti che richiedono un impegno economico ed organizzativo gravosi; la seconda, e ben pi importante, che, in riferimento a quella pi volte citata sicurezza per la vita dei cittadini, e per la quale lei non guarderebbe a spese, si sono realizzati, e si realizzeranno sempre, ritardi nel trasferimento con aggravamento dello stato di salute e messa in pericolo della vita dei pazienti. Un intervento chirurgico urgente affrontato con un ritardo di 5 ore, come successo e come potrebbe riaccadere, pu fare la differenza tra la vita e non. Ben vengano dunque pi piazzole per lelisoccorso, ben venga lelisoccorso H24 sul territorio elbano, si riattivi la reperibilit allaeroporto della Pila che una maldestra gestione precedente aveva eliminato, ma faccia si che questa non sia lunica valida innovazione sanitaria per il nostro territorio.

Il primo impegno pertanto che le chiediamo quello di rivisitare e riorganizzare il servizio dellemergenza urgenza sia territoriale sia ospedaliera che non sia affidato solo allelisoccorso, ma in grado di affrontare i problemi chirurgici che attualmente gli elbani non cercano nei centri specialistici, bens in ospedali periferici come Piombino. Se questa riqualificazione debba poi passare attraverso lutilizzo delle risorse aziendali ha poca importanza, limportante che vive sullisola, per un problema di sicurezza e di praticit, possa essere trattato nel proprio ospedale per quelle patologie trattabili in loco, e da personale ad elevate capacit professionali.

Lei in pi occasioni ha esposto dati statistici sanitari ed economici: metodica non solo non criticabile, ma fondamentale per una buona organizzazione. Allora sapr certamente che dallElba ogni anno escono 5 milioni di euro per interventi con DRG minore di 1. Si mai domandato perch? La risposta non una sola, ma sicuramente dobbiamo pensare che se una qualche fuga fisiologica, 5 milioni di euro di fughe dal territorio, che divengono circa 8 se si considerano spese di traghettazione, ristoro ed ore di lavoro perdute dai familiari dei pazienti, esprimono una sofferenza locale che un amministratore attento dovrebbe considerare non solo per il disagio dei cittadini che amministra, ma anche e soprattutto per una spesa aziendale sostenuta senza, probabilmente, adeguata corresponsione di qualit prestazionale.

E questo il secondo aspetto sul quale le chiediamo un impegno preciso, contrastare gli interessi lobbistici ed economici che spingono pazienti verso altri ospedali, e ridare al nostro ospedale quella potenzialit operativa che oggi gli elbani devono cercano altrove.Il terzo punto sul quale chiediamo il suo formale impegno una maggiore attenzione per quelle fondamentali prestazioni che possono alleviare il disagio sanitario degli elbani, come le mancate viste specialistiche o esami diagnostici, per linterruzione delle liste di prenotazione, come accaduto in un recente passato, e come tuttoggi per la diagnostica gastroenterologica;

Infine signor governatore le dobbiamo segnalare il fatto che in questi mesi abbiamo inviato ripetute richieste ufficiali allassessore della sanit Marroni per un incontro nel quale sollevare i problemi che le abbiamo ora evidenziato, per discuterne, per sollecitare iniziative, magari per avere solo promesse; di contro il silenzio pi assoluto, silenzio che d luogo allidea di una scarsa considerazione e genera difficolt collaborative.Noi, sempre tenendo presenti le casistiche, le necessit di spesa e le normative nazionali, continueremo a farLe presenti le nostre debolezze sanitarie, le nostre piccole e grandi difficolt e le nostre necessit legate alla nostra insularit, un privilegio, come Lei lo ha definito, ma anche un disagio che non pu essere pagato con la salute. Il sindaco, la giunta ed i consiglieri di maggioranza del Comune di Portoferraio colgono loccasione per inviarLe i pi cordiali saluti.

Il sindaco Mario Ferrari