Letras de Tango - · PDF fileque al darme tu cariño perdiste la cabeza como por una...
-
Upload
nguyenngoc -
Category
Documents
-
view
240 -
download
2
Transcript of Letras de Tango - · PDF fileque al darme tu cariño perdiste la cabeza como por una...
w w w . m i l o n g a n d o b l o g . w o r d p r e s s . c o m
Parte 2
Letras de Tango Le parole del Tango tradotte in italiano
La milonga di Alvin
1
Una dovuta prefazione
In ogni angolo del pianeta si balla Tango, in Giappone come in Canada, in Russia come in Sud Africa.
Le persone si cercano, si organizzano, fanno decine o centinaia di chilometri per ritrovarsi in milonga
e condividere la propria passione, la propria idea di tango con gli altri.
Ballando ci si emoziona al suono di un violino, o di un bandoneón, si interpretano ritmi e melodie, si
parla di quell’artista o di quell’altro, si formano “fazioni” D’Arienziane o Di Sarliane…c’è chi ama
Pugliese, chi detesta Piazzolla, chi inneggia al Tango “Nuevo”, chi sostiene le origini ed il Tango
“Tradizionale”, chi parla di “marcette” e chi impazzisce per la Orquesta Típica Victor. Insomma, c’è un
universo sconfinato di gusti e “filosofie del Tango”, come ci sono infiniti modi di ballarlo, di
interpretarlo, perché infinite sono le combinazioni sentimentali dei ballerini, infiniti sono i maestri (o
presunti tali), infiniti sono gli attimi e le pulsazioni del tempo…e non vi sarà mai una soluzione di
continuità in questo pot-pourri che è il tango argentino ed i suoi interpreti.
Eppure mi sono convinto che, al di là di uno sparuto gruppo di persone fortunate perché conoscono
già la lingua spagnola, la maggior parte dei ballerini non abbia piena consapevolezza del significato
delle parole che animano i tanghi, i vals e le milonghe che abitualmente si ballano. Questo fenomeno
accade anche per altri generi musicali, basti pensare al rock…tutti ascoltiamo Elvis Presley, i Rolling
Stones, i Pink Floyd, Bob Dylan, i Queen…eppure sono sicuro che solo una piccola percentuale ne
conosce i testi. Una piccola parentesi proprio sulla lingua: ho scritto spagnolo, ma solo per
semplificare…avrei dovuto scrivere castigliano, ma sarebbe stata comunque una imprecisione, perché
la lingua utilizzata dai parolieri del tango è una mescolanza di idiomi…porteño, lunfardo, castigliano,
italiano, ecc.
Ebbene, spinto da queste riflessioni ho fatto qualche ricerca sul campo, chiedendo ad altri ballerini se
conoscevano le parole di quel tango o di quell’altra milonga. Una volta collezionato un campione
sufficientemente numeroso sono giunto ad una conclusione, tanto lapalissiana quanto poco trattata:
balliamo, balliamo tanto e di tutto, ripetiamo a memoria le parole che ascoltiamo come una sequenza
indistinta di sillabe, ma non sappiamo cosa stiamo dicendo e di cosa parla quel brano che tanto ci
emoziona.
Per questo motivo ho deciso di esplorare il web, nella speranza di trovare altre persone che già si
erano posti il mio stesso interrogativo. La fortuna è stata dalla mia parte.
Nella raccolta che segue, la seconda della serie, mi sono permesso di riportare il risultato di alcuni
lavori già disponibili, più alcune personali traduzioni. Non si tratta di un lavoro esaustivo, basti
pensare che esistono più di 10.000 “Letras” in lingua originale…riportarle tutte sarebbe un’opera
colossale per una persona sola. Inoltre non tutti gli interpreti cantano l’intero tema; questo rende
diverse le versioni di uno stesso brano, secondo il cantante o l’orchestra che lo esegue.
Una serie di segni convenzionali accanto al titolo originale del brano indica la fonte originale dalla
quale è stata tratta la versione in italiano. Tutto il materiale utilizzato è debitamente riportato nella
sezione bibliografica a fine documento.
Un abrazo tanguero a todas y todos…Alvin
2
Indice dei brani
A oscuras (Tango) § .............................................. 3
Adiós, Buenos Aires (Tango) § .............................. 4
Al compás del corazón (Tango) § .......................... 5
Al verla pasar (Tango) § ....................................... 6
Amarras (Tango) * ................................................ 7
Buscándote (Tango) § ........................................... 8
Como has cambiado pebeta (Tango) * ................. 9
Cosas olvidadas (Tango) § .................................. 10
Cristal (Tango) § .................................................. 11
Danza maligna (Tango) § .................................... 12
Decime qué pasó (Tango) § ................................ 13
Después de Carnaval (Tango) § .......................... 14
Ella es así (Milonga) § ......................................... 15
En esta tarde gris (Tango) * ................................ 16
En un beso la vida (Tango) § ............................... 17
Farol (Tango) * .................................................... 18
Fueron tres años (Tango) § ................................. 19
Gorriones (Tango) § ............................................ 20
Gricel (Tango) § .................................................. 21
Griseta (Tango) § ................................................ 22
Invierno (Tango) § .............................................. 23
Junto a tu corazón (Tango) * .............................. 24
La bruja (Tango) § ............................................... 25
La vida es corta (Tango) * ................................... 26
La vida es una milonga (Milonga) § .................... 27
Llorar por una mujer (Tango) § .......................... 28
Los mareados (Tango) *...................................... 29
Madreselva (Tango) * ......................................... 30
Más solo que nunca (Tango) § ............................ 31
Moneda de cobre (Tango) * ............................... 32
Muchacho (Tango) § ........................................... 33
Nada (Tango) * ................................................... 34
Nada más (Tango) § ........................................... 35
No hay tierra como la mía (Milonga) * .............. 36
No te apures carablanca (Tango) § .................... 37
No te cases (Tango) § ......................................... 38
Ojos muertos (Tango) § ..................................... 39
Paisaje (Vals) * ................................................... 40
Pensalo bien (Tango) §....................................... 41
Prohibido (Tango) § ........................................... 42
Que nunca me falte (Tango) § ........................... 43
Quiero verte una vez más (Tango) § .................. 44
Rebeldia (Tango) § ............................................. 45
Recuerdo (Tango) § ............................................ 46
Remembranza (Tango) * .................................... 47
Si la llegaran a ver (Tango) § .............................. 48
Sinsabor (Tango) § ............................................. 49
Son cosas del bandoneón (Tango) § .................. 50
Tal vez será su voz (Tango) § ............................. 51
Tango brujo (Tango) * ........................................ 52
Te aconsejo que me olvides (Tango) * .............. 53
Temo (Vals) § ..................................................... 54
Tinta roja (Tango) * ............................................ 55
Todo (Tango) § ................................................... 56
Todo te nombra (Tango) § ................................. 57
Torrente (Tango) * ............................................. 58
Trasnochando (Tango) § .................................... 59
Uno (Tango) * .................................................... 60
Vida querida (Tango) § ....................................... 61
Ya sale el tren (Tango) *..................................... 62
Yo no sé por qué razón (Tango) § ...................... 63
Yuyo verde (Tango) * ......................................... 64
3
A oscuras (Tango) §
Música: Ascanio Donato
Letra: Héctor Marcó
Decís que soy culpable de toda tu tristeza,
que todo en torno mío se vuelve sinsabor,
que al darme tu cariño perdiste la cabeza
como por una copa repleta de licor.
Yo quiero que medites, con calma y sin reproche,
y que en las aguas mansas de mi sinceridad
claves tus ojos negros, sombreados por mi noche
y un rayo de tu vida me dé su claridad.
A oscuras
yo sentí tu primer beso.
A oscuras
me llamó tu corazón.
Y mi alegría fue cantando en la arboleda
por aquella calle larga
de nuestra unión...
A oscuras
hoy me muero por tu olvido.
A oscuras
voy sangrando en mi dolor.
Y ni la luna, ni cien soles, ni cien lunas
quebrarán estas tinieblas
donde me perdió tu amor.
A oscuras (Tango) §
Música: Ascanio Donato
Letra: Héctor Marcó
Dici che la tua tristezza è tutta colpa mia,
che tutto accanto a me diventa una pena,
che hai perso la testa dandomi il tuo affetto
come per un bicchiere colmo di alcol.
Vorrei che ci ripensassi, con calma e senza rabbia,
e che nelle acque calme della mia sincerità
tu ponga gli occhi neri, oscurati dalla mia tristezza
e che un raggio della tua vita mi dia il suo chiarore.
Al buio
ho provato il tuo primo bacio.
Al buio
il tuo cuore mi ha chiamato.
E la mia gioia è andata cantando per il bosco
lungo l’ampio viale
della nostra storia...
Al buio
oggi muoio perché mi hai dimenticato.
Al buio
patisco il mio dolore.
E né la luna, né cento soli, né cento lune
spezzeranno queste tenebre
dove il tuo amore mi ha gettato.
4
Adiós, Buenos Aires (Tango) §
Música: Rodolfo Sciammarella
Letra: Leopoldo Torres Ríos
Debo alejarme de mis tierras tan queridas,
debo alejarme, sangrando el corazón.
Como el poeta he de decir en mi partida:
“adiós Buenos Aires, amigos adiós”.
Noches porteñas que supieron de mi dicha,
mudos testino, hoy, de mi dolor.
Cada rincón me trae algún recuerdo,
todo, todo me habla de su amor.
No sé que rumbos tomarán mis pasos,
lejos de esta tierra me lleva el destino.
Yo tengo en el alma penas y fracasos
que olvidar quisiera por algún camino.
Y si entre las brumas espesas de Londres
o en la algarabía infernal de New York,
arranque esa pena que siempre se esconde
adiós Buenos Aires, amigos adiós.
Adiós, Buenos Aires (Tango) §
Música: Rodolfo Sciammarella
Letra: Leopoldo Torres Ríos
Devo andar via dalla mia terra così amata,
devo andar via e il cuore mi sanguina.
Come il poeta devo dire andando via:
“addio Buenos Aires, amici addio”.
Notti porteñe che sapevano la mia gioia,
mute testimoni, oggi, del mio dolore,
Ogni angolo mi riporta un ricordo,
tutto, tutto mi parla del suo amore.
Non so che strade prenderanno i miei passi,
lontano da questa terra mi porta il destino.
Porto nell’anima pene e fallimenti
che vorrei dimenticare lungo qualche sentiero.
E se tra le nebbie spesse di Londra
o nell’infernale babele di New York,
riuscirò a strappare da me questa pena nascosta
addio Buenos Aires, amici addio.
5
Al compás del corazón (Tango) §
Música: Domingo Federico
Letra: Homero Expósito
Late un corazón...
déjalo latir...
Miente mi soñar...
déjame mentir.
Late un corazón
porque he de verte nuevamente;
miente mi soñar
porque regresas lentamente.
Late un corazón...
me parece verte
regresar con el adiós.
Y al volver, gritaras tu horror...
El ayer, el dolor, la nostalgia...
Pero, al fin, bajaras la voz
y ataras tu ansiedad de distancias.
Y sabrás porque late un corazón
al decir: que feliz...
Y un compás, y un compás de amor,
unirá para siempre el adiós.
Al compás del corazón (Tango) §
Música: Rodolfo Sciammarella
Letra: Leopoldo Torres Ríos
Batte un cuore...
lascialo battere...
Mentono i miei sogni...
lasciami mentire.
Batte un cuore
perché devo vederti ancora;
mentono i miei sogni
perché tu torni lentamente.
Batte un cuore...
mi sembra di vederti
ritornare con l'addio.
E tornando, griderai il tuo tormento...
Il passato, il dolore, la nostalgia...
Però, infine, abbasserai la voce
e fermerai la tua inquietudine con la distanza.
E saprai perché batte un cuore
quando dici: son felice...
E un battito, un battito di amore,
unirà per sempre l'addio.
6
Al verla pasar (Tango) §
Música: Joaquín Mora
Letra: José María Contursi
Ayer al verla pasar me convencí
que no es posible volver y comprendí
que todo se ha terminado,
que somos sombras de aquel pasado.
Con cuánta pena miré lo que creí
sería mi salvación... ¡Pobre de mí!
Y en esa duda terrible
de hablarla o no hablarla
mis pasos volví...
Pobrecita,
¡qué vieja y pálida estaba!
Sin brillo
sus negros ojos miraban...
La vida
quiso ensañarse con ella...
¡Pensar que fue tan bella
y que hoy el mundo la olvida!
Si supiera
que yo también he cambiado,
que tengo mi espíritu destrozado,
que a veces hasta en matarme he pensado,
pues todo, todo, todo
ha muerto ya para mí...
Al verla pasar (Tango) §
Música: Joaquín Mora
Letra: José María Contursi
Ieri, quando l’ho vista passare, mi sono convinto
che non è possibile tornare indietro e ho capito
che è tutto finito,
che siamo ombre di quel passato.
Con quanta pena ho guardato quello che credevo
sarebbe stata la mia salvezza… Povero me!
E nel dubbio terribile
di parlarle o no
sono tornato sui miei passi…
Poverina,
come era vecchia e pallida!
Senza luce
i suoi occhi neri guardavano…
La vita
ha voluto accanirsi con lei…
E pensare che è stata così bella
e che oggi il mondo la dimentica!
Se sapesse
che anche io son cambiato,
che ho l’animo oppresso,
che a volte ho pensato anche di togliermi la vita,
poi tutto, tutto, tutto
è ormai morto per me.
7
Amarras (Tango) *
Música: Carlos Marchisio
Letra: Carmel Santiago
Vago como sombra atormentada
bajo el gris de la recova,
me contemplo y no soy nada…
Soy como mi lancha carbonera
que ha quedado recalada,
bien atada a la ribera.
Yo también atado a mi pasado
soy un barco que está anclado
y siento en mi carne sus amarras
que me muerden, que me agarran.
Lloro aquellos días
que jamás han de volver;
sueño aquellos besos
que ya nunca he de tener,
soy como mi lancha carbonera
que ha quedado en la ribera,
¡sin partir más!
Aquellos besos que perdí
al presentir que no me amaba,
fueron tormentas de dolor
llenas de horror.
¡Hoy no soy nada!
Yo sólo sé que pené,
que caí y que rodé
al abismo del fracaso…
Yo sólo sé que tu adiós,
en la burla del dolor,
me acompaña paso a paso.
Ahora que sé que no vendrás,
vago sin fin por la recova,
busco valor para partir;
para alejarme… y así
matando mi obsesión,
lejos de ti, poder morir.
Amarras (Tango) *
Música: Carlos Marchisio
Letra: Carmel Santiago
Vago come un’ombra tormentata
sotto il grigio dei portici,
mi contemplo e non sono niente…
Sono come la mia barca carbonera
che è rimasta all’approdo,
ben ormeggiata alla riva.
Anch’io attaccato al mio passato
sono una barca che sta ancorata
e sento nella mia carne i suoi ormeggi
che mi mordono, che mi stringono.
Piango quei giorni
che non torneranno più;
sogno quei baci
che mai più avrò,
sono come la mia barca carbonera
che è rimasta alla riva,
senza partire mai!
Quei baci che ho perduto
al presentimento che non mi amava
furono tormente di dolore
piene di orrore.
Oggi non sono niente!
So solo io che ho patito,
che caddi e che rotolai
nell’abisso del fallimento.
So solo io che il tuo addio,
nella burla del dolore,
mi accompagna passo a passo.
Ora che so che non verrai,
vago senza fine per il porticato,
cerco coraggio per partire;
per allontanatmi… e così
uccidendo la mia ossessione,
lontano da te, poter morire.
8
Buscándote (Tango) §
Músicay Letra: Lalo Scalise
Vagar...
con el cansancio de mi eterno andar,
tristeza amarga de la soledad,
ansias enormes de llegar.
Sabrás...
que por la vida fui buscándote,
que mis ensueños sin querer vencí,
que en algún cruce los dejé.
Mi andar apresuré
con la esperanza de encontrarte a ti,
largos caminos hilvané
leguas y leguas recorrí.
Después
que entre tus brazos pueda descansar,
si lo prefieres, volveré a marchar
por mi camino de ayer...
Buscándote (Tango) §
Músicay Letra: Lalo Scalise
Vagar...
con la fatica del mio eterno andar,
tristezza amara d'esser soli,
gran desiderio di tornar.
Saprai...
che per la vita ho cercato te,
mi son destato dai miei sogni senza amare,
e li ho lasciati in qualche crocevia.
Ho affrettato i miei passi
con la speranza di incontrarti,
ho unito strade,
percorso miglia e miglia.
Dopo
che tra le tue braccia avrò riposato,
tornerò a camminare, se lo vuoi,
per la mia strada d'un tempo...
9
Como has cambiado pebeta (Tango) *
Música: Enrique Rodríguez
Letra: Rogelio Cordone y Carlos Goicoechea
¡Cómo has cambiado pebeta! Vos sos
La que ayer iba cantando un amor,
Y al pasar eras feliz,
Tu charlar, tu reír
Tu gozar de la vida.
¡Cómo has cambiado pebeta! Vos sos
La que ayer iba cantando un amor,
Hoy fingís mientras pensás,
Que el vivir es penar,
Es sufrir y es traición.
Pero tu historia es vulgar,
Novela de arrabal
Mil veces repetida…
Niña bien, “vuaturés”,
Mentiras a mamá
Y óperas de sueño ausente.
Bailes de matiné,
Juramento al bailar
Amando en tiempo presente.
Tiene la noche sed,
Esquinas sin farol
Boca sin rouge al partir.
Como has cambiado pebeta (Tango) *
Música: Enrique Rodríguez
Letra: Rogelio Cordone y Carlos Goicoechea
Come sei cambiata ragazzetta! Tu sei
quella che ieri andava cantando un amore,
e al passare eri felice,
il tuo parlare, il tuo ridere
il tuo godere della vita.
Come sei cambiata ragazzetta! Tu sei
quella che ieri andava cantando un amore,
oggi fingi mentre pensi
che vivere è penare,
è soffrire e è tradimento
Però la tua storia è volgare,
romanzo di arrabal
mille volte ripetuta…
ragazza per bene, “vuaturés”,
Bugie a tua madre
agisci senza sognare
Balli di mattina,
giuramento al ballare
amando nel tempo presente.
La notte ha sete
Incroci senza lampioni
bocca senza rosso al pantire.
10
Cosas olvidadas (Tango) §
Música: Antonio Rodio
Letra: José María Contursi
Después de mucho, mucho tiempo
recién ahora vuelvo a hablarte…
¡qué sensación al escucharte,
parece que fuera ayer!
Ya ves: estoy mucho más viejo
y vos igual que aquellos días
que tanto... tanto me querías,
ya nada queda... ¡todo se fue!
Son cosas olvidadas
esos viejos amores
y al evocar tiempos mejores
se van nublando nuestras miradas.
Son cosas olvidadas,
que vuelven desteñidas
y, en la soledad de nuestras vidas,
abren heridas al corazón.
Cosas olvidadas (Tango) §
Música: Antonio Rodio
Letra: José María Contursi
Dopo molto, molto tempo
da poco ti parlo di nuovo…
che strana sensazione ascoltarti,
sembra ieri!
Vedi: sono molto più vecchio
e tu la stessa di quei giorni
quando mi amavi tanto, tanto,
non resta nulla, tutto è finito!
Son cose dimenticate
quei vecchi amori
e ricordando tempi migliori
si rattristano i nostri sguardi.
Son cose dimenticate
che tornano scolorate
e, nella solitudine delle nostre vite,
aprono nel cuore ferite.
11
Cristal (Tango) §
Música: Mariano Mores
Letra: José María Contursi
Tengo el corazón hecho pedazos,
rota mi emoción en este día.
Noches y más noches sin descanso
y esta desazón del alma mía.
¡Cuántos, cuántos años han pasado,
grises mis cabellos y mi vida!
Loco... casi muerto... destrozado,
con mi espíritu amarrado
a nuestra juventud.
Más frágil que el cristal
fue mi amor
junto a ti…
Cristal tu corazón, tu mirar, tu reír...
Tus sueños y mi voz
y nuestra timidez
temblando suavemente en tu balcón.
Y ahora sólo se
que todo se perdió
la tarde de mi ausencia.
Ya nunca volveré, lo se bien, ¡nunca más!
Tal vez me esperarás, junto a Dios, ¡más allá!
Ya nunca volveré, lo se bien, ¡nunca más!
Tal vez me esperarás, junto a Dios, ¡más allá!
Cristal (Tango) §
Música: Mariano Mores
Letra: José María Contursi
Ho il cuore a pezzi,
l’emozione oggi mi invade.
Notti e notti senza riposo
e questo sconforto nell’anima.
Quanti, quanti anni son passati,
grigi i miei capelli e la mia vita!
Pazzo… quasi morto… angosciato,
con l’anima inchiodata
alla nostra gioventù.
Più fragile del cristallo
è stato l’amor mio
insieme a te…
Cristallo il tuo cuore, il tuo sguardo, le tue risa…
I tuoi sogni e la mia voce
e la nostra timidezza
tremando dolcemente al tuo balcone.
E ora so solo
che tutto si è perso
la sera in cui non sono più venuto.
Non tornerò più, lo so bene, mai più!
Forse mi aspetterai, in cielo, più in là!
Non tornerò più, lo so bene, mai più!
Forse mi aspetterai, in cielo, più in là!
12
Danza maligna (Tango) §
Música: Fernando Randle
Letra: Claudio Frollo
Se arrastran los compases compadrones
del tango que se encoge, que se estira...
Su música doliente pareciera
sentir que una amenaza se aproxima.
Viviremos los dos el cuarto de hora
de la danza nostálgica y maligna.
Escuchemos latir los corazones
bajo el numen de Venus Afrodita.
Placer de dioses, baile perverso,
el tango es rito y es religión;
orquestas criollas son sus altares
y el sacerdote, su bandoneón.
Quiero sentirme aprisionado
como en la cárcel de mi dolor,
guarda silencio, mitad de mi alma
que hay un secreto entre los dos.
Danza maligna (Tango) §
Música: Fernando Randle
Letra: Claudio Frollo
Si trascinano le battute fatue
del tango che si addensa, e si distende...
La sua musica dolente sembra
sentire avvicinarsi una minaccia.
Vivremo insieme il quarto d’ora
della danza nostalgica e maligna.
Ascolteremo battere i cuori
sotto la protezione di Venere Afrodite.
Piacere degli dei, ballo perverso,
il tango è rito, è religione;
le orchestre creole sono i suoi altari
e il sacerdote il suo bandoneón.
Voglio sentirmi prigioniero
come nel carcere del mio dolore,
resta in silenzio, metà dell’anima mia
che c’è un segreto tra noi due.
13
Decime qué pasó (Tango) §
Música: José Nieso y Miguel Nijensohn
Letra: José María Suñé
Siento rabia
porque ha llegado el hastío,
se fue metiendo en nuestro nido
y en un descuido nos venció.
Siento rabia
por la impotencia en que vivo:
este cariño muere
por algo que lo hiere
y no le encuentro salvación.
Decime qué pasó entre nosotros,
la vida no es la misma entre los dos.
Tuvimos por sonseras un enojo,
¿qué pasa que agoniza nuestro amor?
Decime qué pasó entre nosotros,
la frase está en los labios de los dos.
Tal vez se esté arrullando
en la nostalgia el corazón,
por cosas de un ayer mejor.
Decime qué pasó (Tango) §
Música: José Nieso y Miguel Nijensohn
Letra: José María Suñé
Provo rabbia
per l’astio che poco a poco
si è insinuato nel nostro nido
e, impreparati, ci ha vinto.
Provo rabbia
perché vivo senza poter far nulla:
questo amore muore
ferito da qualcosa
e non trovo rimedio.
Dimmi cosa ci è successo,
non è più la stessa vita tra noi due.
Per sciocchezze abbiamo litigato,
che cosa sta uccidendo il nostro amore?
Dimmi cosa ci è successo,
sulle tue e le mie labbra la stessa frase.
Forse il cuore si sta cullando
nella nostalgia
di ciò che ieri era migliore.
14
Después de Carnaval (Tango) §
Música y Letra: José Amuchástegui Keen
Fue una noche que lloraban los violines
un triste tango de promesas olvidadas...
mientras la luna plateaba los jardines
un beso ardiente en la noche palpitó.
Mas el encanto
de aquellas horas,
al morir Momo
se disipó.
Y con mi dolor
a solas
lloré la muerte
de mi ilusión.
Después de Carnaval (Tango) §
Música y Letra: José Amuchástegui Keen
Fu una notte che gemevano i violini
un triste tango fatto di promesse dimenticate...
mentre la luna inargentava i giardini
un bacio ardente nella notte palpitò.
Però l'incanto
di quelle ore
al morire di Momo
svanì.
E con il mio dolore
in solitudine
piansi la morte
della mia illusione.
15
Ella es así (Milonga) §
Música: Luis Martino
Letra: Manuel Carretero
Viva igual que la luz,
bella como una flor,
llena de bondad
y de candor.
Es violín su cantar,
cascabel su reír,
y un zorzal su voz:
ella es así...
Al cantar
quisiera yo pintar,
tu figura tan risueña,
mujer porteña.
Y decir
a quien me quisiera oír,
al son de esta milonguita:
ella es así...
Ella es así (Milonga) §
Música: Luis Martino
Letra: Manuel Carretero
Splendente come la luce,
bella quanto un fiore,
piena di bontà
e di candore.
È un violino il suo canto,
campanellino è il suo riso,
e un cinguettio la sua voce:
lei è così…
Cantando
vorrei dipingere,
Il tuo aspetto sorridente,
donna porteña.
E dire
a chi volesse ascoltarmi,
al suono di questa milonghetta:
lei è così…
16
En esta tarde gris (Tango) *
Música: Mariano Mores
Letra: José Maria Contursi
¡Qué ganas de llorar en esta tarde gris!
En su repiquetear la lluvia habla de ti…
Remordimiento de saber
que por mi culpa, nunca,
vida, nunca te veré.
Mis ojos al cerrar te ven igual que ayer,
temblando, al implorar de nuevo mi querer…
¡Y hoy es tu voz que vuelve a mí
en esta tarde gris!
Ven
—triste me decías–,
que en esta soledad
no puede más el alma mía…
Ven
y apiádate de mi dolor,
que estoy cansada de llorarte,
sufrir y esperarte
y hablar siempre a solas
con mi corazón.
Ven,
pues te quiero tanto,
que si no vienes hoy
voy a quedar ahogada en llanto…
No,
no puede ser que viva así,
con este amor clavado en mí
como una maldición.
En esta tarde gris (Tango) *
Música: Mariano Mores
Letra: José Maria Contursi
Che voglia di piangere in questo pomeriggio grigio
Nel suo repiquetear* la pioggia parla di te.
Rimorso di sapere
Che per colpa mia mai
vita… mai più ti vedrò
I miei occhi al chiudersi ti vedono lo stesso come
ieri
Tremando all’implorare del mio nuovo amore…
E oggi è la tua voce che ritorna a me
In questo pomeriggio grigio
Vieni,
triste mi dicevi…
che in questa solitudine
non ce la fa più l’anima mia…
Vieni…
E senti pietà del mio dolore,
che son stanco di piangere
soffrire e aspettarti
e parlare sempre da solo
con il mio cuore.
Vieni…
che se non vieni oggi
rimarrò affogata nel pianto…
No,
non può essere che viva così
con questo amore inchiodato in me
come una maledizione!
17
En un beso la vida (Tango) §
Música: Carlos Di Sarli
Letra: Héctor Marcó
Besándome en la boca me dijiste:
sólo la muerte podrá alejarnos.
Y fue tan hondo el beso que me diste
que a tu cariño me encadenó.
Qué culpa tengo si hoy otros amores
me arrancan de tus labios, los traidores!
¿Qué culpa tengo yo de amarte tanto
si fue tu boca quien me encendió?
En un beso la vida,
y en tus brazos la muerte,
me sentenció el destino,
y sin embargo prefiero verte.
En un beso la vida,
te entregué y lo has mentido
y si ayer me hirió tu olvido,
hoy me matará tu amor.
En un beso la vida (Tango) §
Música: Carlos Di Sarli
Letra: Héctor Marcó
Baciandomi sulla bocca mi hai detto:
solo la morte potrà allontanarci.
Tanto profondo è stato il bacio che mi hai dato
che al tuo amore mi ha incatenato.
Che colpa ho se oggi altri amori
mi strappano via dalle tue labbra, traditori!
Che colpa ho io di amarti tanto
se è stata la tua bocca ad accendermi?
In un bacio la vita,
e nelle tue braccia la morte,
mi ha predetto il destino,
e ciononostante voglio averti.
In un bacio la vita,
ti ho dato tutto e mi hai tradito
e se un tempo il tuo distacco mi ha ferito
oggi il tuo amore mi finirà.
18
Farol (Tango) *
Música: Virgilio Exposito
Letra: Homero Exposito
Un arrabal con casas
que reflejan su dolor de lata…
Un arrabal humano
con leyendas que se cantan como tangos…
Y allá un reloj que lejos da
las dos de la mañana…
Un arrabal obrero,
una esquina de recuerdos y un farol…
Farol,
las cosas que ahora se ven…
Farol ya no es lo mismo que ayer…
La sombra,
hoy se escapa a tu mirada,
y me deja más tristona
la mitad de mi cortada.
Tu luz,
con el tango en el bolsillo
fue perdiendo luz y brillo
y es una cruz…
Allí conversa el cielo
con los sueños de un millón de obreros..
Allí murmura el viento
los poemas populares de Carriego,
y cuando allá a lo lejos dan
las dos de la mañana,
el arrabal parece
que se duerme repitiéndole al farol…
Farol (Tango) *
Música: Virgilio Exposito
Letra: Homero Exposito
Una arrabal di case
che riflettono il dolore di latta
una arrabal umano
con leggende che si cantano come tanghi…
e lì un orologio che da lontano segna
le due del mattino…
un arrabal operaio,
un incrocio di ricordi e un lampione…
Lampione…
Le cose che ora si vedono
Lampione non è lo stesso di ieri…
L’ombra,
oggi scappa al tuo sguardo
e mi lascia più triste
la metà del mio taglio;
La tua luce,
con il tango in una tasca
s’è persa luce e brillantezza
ed è una croce…
Li parla il cielo
Con i sogni di un milione di operai
Lì mormora il vento
I poemi popolari di Carriego,
e quando lì non sono ancora
le due del mattino,
la periferia sembra
che dorme ripetendole al lampione…
19
Fueron tres años (Tango) §
Música y Letra: Juan Pablo Marín
No me hablas, tesoro mío,
no me hablas, ni me has mirado.
Fueron tres años, mi vida,
tres años muy lejos de tu corazón.
¡Hablame, rompé el silencio!
¿No ves que me estoy muriendo?
Y quítame este tormento,
porque tu silencio ya me dice adiós.
¡Qué cosas que tiene la vida!
¡Qué cosas tener que llorar!
¡Qué cosas que tiene el destino!
Será mi camino: sufrir y penar.
Pero deja que bese tus labios,
un solo momento y después me voy;
y quítame este tormento,
porque tu silencio ya me dice adiós.
Aún tengo fuego en los labios,
del beso de despedida.
¿Cómo pensar que mentías,
si tus negros ojos lloraban por mí?
¡Hablame, rompé el silencio!
¿No ves que me estoy muriendo?
Y quítame este tormento,
porque tu silencio ya me dice adiós.
Fueron tres años (Tango) §
Música y Letra: Juan Pablo Marín
Non mi parli, tesoro mio,
non mi parli, né mi hai guardato.
Furono tre anni, vita mia,
tre anni molto lontani dal tuo cuore.
Parlami, rompi il silenzio!
Non vedi che sto morendo?
E toglimi questo tormento,
perché il tuo silenzio ormai mi dice addio.
Quante cose che ha la vita!
Quante cose che fanno piangere!
Quante cose che ha il destino!
Sarà il mio cammino: soffrire e penare.
Però lascia che baci le tue labbra,
un solo momento, e dopo vado via;
e toglimi questo tormento,
perché il tuo silenzio ormai mi dice addio.
Ancora ho il fuoco sulle labbra,
del bacio dell'addio.
Come pensare che mentivi,
se i tuoi occhi neri piangevano per me?
Parlami, rompi il silenzio!
Non vedi che sto morendo?
E toglimi questo tormento,
perché il tuo silenzio ormai mi dice addio.
20
Gorriones (Tango) §
Música: Eduardo Pereyra
Letra: Celedonio Esteban Flores
La noche, compadre, se ha ido a baraja
y pinta la guía del sol en el cielo.
La luna es la bruja mas linda que escapa
y el sol una rubia que se suelta el pelo.
El sol es la diana que trae la alegría,
la suave alegría de la vida nueva,
la pilcha caliente que se pone el día
cuando sale triste de su obscura cueva.
El sol es el poncho del pobre que pasa
rumiando rebelde blasfemias y ruegos
pues tiene una horrible tragedia en su casa
tragedia de días sin pan y sin fuego.
Nosotros gorriones del hampa gozamos
su amistad sincera en días de farra.
¡Qué importa el camino si adentro llevamos
el alma armoniosa de veinte guitarras!
Nos queman las alas las luces del centro
por eso el suburbio tranquilo buscamos
y cuando una pena nos pasa por dentro
cantamos más tristes pero igual cantamos.
Gorriones (Tango) §
Música: Eduardo Pereyra
Letra: Celedonio Esteban Flores
La notte, amico mio, ha lasciato la partita
e si gioca nel segno del sole nel cielo.
La luna è la strega più bella che scappa
e il sole è una bionda che si scioglie i capelli.
Il sole è la sveglia che porta allegria,
la dolce allegria della vita nuova,
il caldo mantello che si mette il giorno
quando esce triste dalla sua oscura tana.
Il sole è il poncho del povero che passa
rimuginando ribelle maledizioni e suppliche
ma poi ha in casa una brutta storia
triste storia di giorni senza pane e senza fuoco.
Noialtri passeri ci godiamo la banda
la sua amicizia sincera nei giorni di baldoria.
Che importa la strada se dentro portiamo
l'anima armoniosa di venti chitarre!
Le luci del centro ci brucian le ali
per questo cerchiamo i sobborghi tranquilli
e quando una pena ci prende da dentro
cantiamo più tristi, ma cantiamo lo stesso.
21
Gricel (Tango) §
Música: Mariano Mores
Letra: José María Contursi
No debí pensar jamás
en lograr tu corazón
y sin embargo te busqué
hasta que un día te encontré
y con mis besos te aturdí
sin importarme que eras buena...
Tu ilusión fue de cristal,
se rompió cuando partí
pues nunca, nunca más volví…
¡Qué amarga fue tu pena!
No te olvides de mí,
de tu Gricel,
me dijiste al besar
el Cristo aquel.
Y hoy que vivo enloquecido
porque no te olvidé
ni te acuerdas de mí...
¡Gricel! ¡Gricel!
Y hoy que vivo enloquecido
porque no te olvidé
ni te acuerdas de mí...
¡Gricel! ¡Gricel!
Gricel (Tango) §
Música: Virgilio Exposito
Letra: Homero Exposito
Non ho dovuto mai pensare
a conquistare il tuo cuore
eppure ti ho cercata
fino a che un giorno ti ho trovata
e con i mie baci ti ho stordita
e non mi importava se eri buona…
La tua illusione è stata di cristallo,
si è spezzata quando sono andato via
poiché non sono mai tornato…
Quanto fu amaro il tuo dolore!
Non dimenticarti di me,
della tua Gricel,
mi hai detto baciando
quel crocifisso.
E ora che vivo come un folle
perché non ti ho dimenticata
non ti ricordi di me…
Gricel! Gricel!
E ora che vivo come un folle
perché non ti ho dimenticata
non ti ricordi di me…
Gricel! Gricel!
22
Griseta (Tango) §
Música: Enrique Delfino
Letra: José González Castillo
Mezcla rara de Museta y de Mimí
con caricias de Rodolfo y de Schaunard,
era la flor de París
que un sueño de novela trajo al ‘arrabal’.
Y en el loco divagar del cabaret,
al arrullo de algún tango compadrón,
alentaba una ilusión:
soñaba con Des Grieux,
quería ser Manon.
Francesita,
que trajiste, pizpireta,
sentimental y coqueta
la poesía del quartier,
¿quién diría
que tu poema de griseta
sólo una estrofa tendría:
la silenciosa agonía
de Margarita Gauthier?
Griseta (Tango) §
Música: Enrique Delfino
Letra: José González Castillo
Insieme raro di Musette e di Mimi
con carezze di Rodolfo e di Schaunard,
era il fiore di Parigi
che un sogno romanzato portò all’ ‘arrabal’.
E nel folle miraggio del cabaret,
cullata da qualche complice tango,
alimentava un’illusione:
sognava con Des Grieux,
voleva essere Manon.
Francesina,
che hai portato, piena di vita,
sentimentale e seducente
la poesia del ‘quartier’,
chi l’avrebbe detto
che il tuo poema di sartina
avrebbe avuto una strofa sola:
la silenziosa agonia
di Margherita Gauthier?
23
Invierno (Tango) §
Música: Horacio Pettorossi
Letra: Enrique Cadícamo
Volvió...
el invierno con su blanco ajuar,
ya la escarcha comenzó a brillar
en mi vida sin amor.
Profundo padecer
que me hace comprender
que hallarse solo es un horror.
Y al ver...
cómo soplan en mi corazón
vientos fríos de desolación
quiero llorar.
Porque mi alma lleva
brumas de un invierno
que hoy no puedo disipar...
Invierno (Tango) §
Música: Horacio Pettorossi
Letra: Enrique Cadícamo
È tornato...
l'inverno col suo corredo bianco,
la brina ha già iniziato a brillare
sulla mia vita senza amore.
Profondo patire
che mi fa capire
che essere soli è insopportabile.
E vedendo...
come soffiano sul mio cuore
venti freddi di desolazione
mi vien da piangere.
Perché la mia anima veste
brume di un inverno
che oggi non posso dissolvere...
24
Junto a tu corazón (Tango) *
Música: E. Francini y H. Stamponi
Letra: J.M. Contursi
Qué noche horrible para mí.
Todo en mi cuarto es frío;
te debo todo, amor, a ti…
desolación y hastío.
Mi vida entera te la di
y este cariño mío…
pichón herido que buscó nido y calor
junto a tu corazón.
Hoy como ayer
mis pobres ojos han quedado sin luz
y en mis desvelos solamente estás tú
como una burla a mi dolor…
Hoy como ayer
vuelvo a quedar tan solo…
Fue tanto el daño que me hiciste
cuando olvidando mi querer te fuiste…
Hoy como ayer
envuelto en sombras otra vez quedaré
y entre esas sombras una sombra seré
para acordarme más de ti…
Hoy como ayer
¡hoy como ayer te quiero!
me arrastraré por mil senderos
y seguirás viviendo en mí.
Si alguna vez tu corazón
se aturde en el pasado,
no pienses, vida, en mi rencor
por lo que me has dejado…
Yo seguiré con este amor
sangrándose a mi lado…
y una mortaja con mis lágrimas haré
para ese muerto ayer.
Junto a tu corazón (Tango) *
Música: E. Francini y H. Stamponi
Letra: J.M. Contursi
Che notte orribile per me,
tutto nella mia camera è freddo;
ti devo tutto, amore, a te…
desolazione e astio,
Ti ho dato tutta la mia vita
e questo mio amore…
piccione ferito che cercava nido e calore
insieme al tuo cuore.
Oggi come ieri
i miei poveri occhi sono rimasti senza luce
e nelle mie notti insonni ci sei solo tu
come una burla al mio dolore
Oggi come ieri
rimango di nuovo così solo
è stato tanto il danno che mi hai fatto…
quando dimenticando il mio amore te ne sei andata…
Oggi come ieri
avvolto nelle ombre un’altra volta rimarrò
e in queste ombre una ombra sarò
per ricordarmi ancora di te…
Oggi come ieri
oggi come ieri ti amo!
Mi trascinerò per mille sentieri
e continuerai vivendo in me.
Se a volte il tuo cuore
si perde nel passato
non pensare, vita, al mio rancore
per quello che mi hai lasciato…
Io continuerò con questo amore
sanguinante accanto a me…
e una sindone con le mie lacrime farò
per quel morto ieri.
25
La bruja (Tango) §
Música: Juan Polito
Letra: Francisco Gorrindo
Ahogando este grito
que sube del pecho,
y llega a los labios carga’o de rencor,
yo vuelvo a tu lado, atadas las manos,
pero pa’ decirte que todo acabó,
que ya no me importa
tu risa o tu llanto,
que a fuerza ‘e coraje
vencí al corazón,
y que hoy como nunca
mirándote cerca,
te veo realmente, así como sos.
La bruja
que ayer fue la reina
de todo mi ser,
hoy, roto el encanto,
no es más que mujer.
La bruja,
montón de caprichos
que me esclavizó,
hoy es un paisaje cubierto de horror.
La bruja (Tango) §
Música: Juan Polito
Letra: Francisco Gorrindo
Soffoco il grido
che viene da dentro
e sale alle labbra carico di rancore,
io torno da te, a mani legate,
per dirti, stavolta, che è tutto finito,
che non mi importa più
se ridi o se piangi,
con forza e coraggio
ho vinto il mio cuore,
e oggi più che mai
guardandoti da vicino
ti vedo per come sei veramente.
La strega
che è stata la regina
di tutto me stesso,
oggi, rotta la magia,
è solo una donna.
La strega,
un cumulo di capricci
che mi hanno soggiogato,
oggi è solo un terribile paesaggio.
26
La vida es corta (Tango) *
Música: Ricardo Tanturi
Letra: Francisco Gorrindo
A ver muchachos, quiero alegría,
quiero aturdirme, para no pensar.
La vida es corta y hay que vivirla,
dejando a un lado la realidad.
Hay que olvidarse del sacrificio,
que tanto cuesta ser, tener el pan.
Y en estas noches de farra y risa,
ponerle al alma nuevo disfraz.
La vida es corta y hay que vivirla,
en el mañana no hay que confiar.
Si hoy la mentira se llama sueño,
tal vez mañana sea la verdad.
La vida es corta y hay que vivirla,
feliz al lado de una mujer,
que aunque nos mienta, frente a sus ojos,
razón de sobra hay para querer.
La vida es corta (Tango) *
Música: Ricardo Tanturi
Letra: Francisco Gorrindo
Allora ragazzi, voglio allegria,
voglio divertirmi, per non pensare.
La vita è corta e va vissuta,
lasciando da parte la realtà.
Bisogna dimenticarsi del sacrificio,
che è tanto difficile la vita, guadagnarsi il pane.
E in queste notti di divertimento e risate,
vestire l’anima con un nuovo abito.
La vita è corta e va vissuta,
e non bisogna confidare nel domani.
Se oggi il sogno può sembrare una bugia,
forse domani si avvererà.
La vita è corta e va vissuta,
felice accanto a una donna,
che nonostante ci menta, davanti ai suoi occhi,
c’è ragione in abbondanza per amare.
27
La vida es una milonga (Milonga) §
Música: Fernando Monton
Letra: Rodolfo Sciammarella
Todo el mundo está esperando
mejorar su situación;
todos viven suspirando
con razón o sin razón.
Todo el mundo se lamenta
si en la buena ya no están;
nadie aguanta la tormenta
si la contra se le da.
La vida es una milonga
y hay que saberla bailar,
que en la pista está sobrado
el que pierde su compás.
La vida es una milonga
y hay que saberla bailar,
porque es triste estar sentado
mientras bailan los demás.
La vida es una milonga (Milonga) §
Música: Fernando Monton
Letra: Rodolfo Sciammarella
Tutti stanno ad aspettare
che la situazione migliori;
tutti vivono sospirando
con o senza un motivo.
Tutti si lamentano
se non stanno in buone acque;
nessuno resiste alla bufera
se sta in difficoltà.
La vita è una milonga
e devi saperla ballare,
perché in pista viene superato
chi perde il passo.
La vita è una milonga
e devi saperla ballare,
perché è triste star seduto
mentre tutti gli altri ballano.
28
Llorar por una mujer (Tango) §
Música: Enrique Rodríguez
Letra: Enrique Cadícamo
Conozco muchos que
después de criticar
se fueron a clavar en un cariño
y esos, después de reír,
los he visto sufrir
y llorar como niños.
Ahí nadie puede guapear
porque he visto aflojar
hasta el más sobrador.
Si no querés pifiar
tendrás que caminar
con cuidao en el amor.
Llorar,
llorar por una mujer
es quererla
y no tenerla.
Llorar,
llorar por una mujer
es muy hondo padecer.
Vos, que pa'l amor
fuiste retobao,
hoy tu pena es fuerte
y te tiene arrinconao,
y hoy que no la ves
y que la querés
se te achica el alma,
y recién sabés lo que es:
llorar,
llorar por una mujer.
Llorar por una mujer (Tango) §
Música: Enrique Rodríguez
Letra: Enrique Cadícamo
Conosco molti che
hanno giudicato e poi
si sono perduti in un amore
gli stessi che dopo aver riso,
ho visto soffrire
e piangere come bimbi.
Nessuno può fare lo spavaldo
perché ho visto smontarsi
anche il più superbo.
Se non vuoi sbagliare
dovrai camminare
con attenzione in amore.
Piangere,
piangere per una donna
è amarla
senza averla.
Piangere,
piangere per una donna
è una sofferenza profonda.
Tu, che in amore
sei stato orgoglioso,
oggi la tua pena è grande
e ti tiene in un angolo,
e oggi che non puoi vederla
e che la vorresti
daresti l’anima,
e ora sai cosa vuol dire:
piangere,
piangere per una donna.
29
Los mareados (Tango) *
Música: Juan Carlos Cobián
Letra: Enrique Cadícamo
Rara..
como encendida
te hallé bebiendo
linda y fatal…
Bebías
y en el fragor del champán,
loca, reías por no llorar…
Pena
Me dio encontrarte
pues al mirarte
yo vi brillar
tus ojos
con un eléctrico ardor,
tus bellos ojos que tanto adoré…
Esta noche, amiga mía,
el alcohol nos ha embriagado…
¡Qué importa que se rían
y nos llamen los mareados!
Cada cual tiene sus penas
y nosotros las tenemos…
Esta noche beberemos
porque ya no volveremos
a vernos más…
Hoy vas a entrar en mi pasado,
en el pasado de mi vida…
Tres cosas lleva mi alma herida:
amor… pesar… dolor…
Hoy vas a entrar en mi pasado
y hoy nuevas sendas tomaremos…
¡Qué grande ha sido nuestro amor!…
Y, sin embargo, ¡ay!,
mirá lo que quedó…
Los mareados (Tango) *
Música: Juan Carlos Cobián
Letra: Enrique Cadícamo
Strana…
come incendiata
ti ho trovata a bere
bella e fatale…
Bevevi
e nel fragore dello champagne,
pazza, ridevi per non piangere…
Pena
mi fece incontrarti
poi al guardarti
vidi brillare
i tuoi occhi
con un elettrico ardore,
i tuoi begli occhi che tanto ho adorato…
Stanotte, amica mia,
l’alcool ci ha ubriacato…
Che importa se ridono
e ci chiamano “mareados”*!
Ognuno ha le sue pene…
e noi le abbiamo…
stanotte berremo
perché non torneremo
a vederci mai più…
Oggi stai entrando nel mio passato
nel passato della mia vita…
tre cose porta con sé la mia anima ferita:
amore… tristezza… dolore…
Oggi stai entrando nel mio passato
e oggi prenderemo nuove strade
Che grande è stato il nostro amore!
E, tuttavia… ahi!
Guarda che ne è rimasto…
30
Madreselva (Tango) *
Música: Francisco Canaro
Letra: Luis César Amadori
Vieja pared, del arrabal,
tu sombra fue, mi compañera.
De mi niñez, sin esplendor
la amiga fue, tu madreselva.
Cuando temblando, mi amor primero
con esperanzas, besaba mi alma,
yo junto a vos, pura y feliz,
cantaba así mi primera confesión.
Madreselvas en flor, que me vieron nacer
y en la vieja pared sorprendieron mi amor,
tu humilde caricia, es como el cariño
primero y querido, que siento por él.
Madreselvas en flor que trepándose van
es tu abrazo tenaz, y dulzón como aquel,
si todos los años,tus flores renacen,
hacé que no muera mi primer amor…
Pasaron los años, y mis desengaños
yo vengo a contarte, mi vieja pared…
Así aprendí, que hay que fingir
para vivir, decentemente;
que amor y fe mentiras son
y del dolor se ríe la gente…
Hoy que la vida, me ha castigado
y me ha enseñado, su credo amargo,
vieja pared, con emoción
me acerco a vos y te digo como ayer.
Madreselvas en flor, que me vieron nacer
y en la vieja pared sorprendieron mi amor,
tu humilde caricia, es como el cariño
primero y querido, que nunca olvidé.
Madreselvas en flor, que trepándose van,
es tu abrazo tenaz, y dulzón como aquel…
Si todos los años, tus flores renacen,
¿por qué ya no vuelve mi primer amor?
Madreselva (Tango) *
Música: Francisco Canaro
Letra: Luis César Amadori
Vecchia parete, dell’arrabal
la tua ombra fu, la mia compagna.
Della mia infanzia, senza splendore
la mia amica era, la tua madreselva.
Quando tremando, il mio primo amore
con speranze, baciava la mia anima
io insieme a te, pura e felice
cantavo così, la mia prima confessione.
Madreselvas in fiore, che mi videro nascere
e nella vecchia parete sorpresero il mio amore,
la tua umile carezza, è come l’affetto
primo e amato, che sento per lui.
Madreselvas in fiore che vanno arrampicandosi
è il tuo abbraccio tenace, e dolce come quello,
se tutti gli anni, i tuoi fiori rinascono,
fa che non muoia il mio primo amore…
Passarono gli anni, e le mie disillusioni
io vengo a raccontarti, mia vecchia parete…
Così imparai, che bisogna fingere
per vivere decentemente;
che amore e fede sono bugie
e del dolore si beffa la gente…
Oggi che la vita, mi ha castigato
e mi ha insegnato, il suo credo amaro,
vecchia parete, con emozione
mi avvicino a te e ti dico come ieri…
Madreselvas in fiore, che mi videro nascere
e nella vecchia parete,sorpresero il mio amore,
la tua umile carezza è come l’affetto
primo e amato, che non ho mai dimenticato.
Madreselvas in fiore, che vanno arrampicandosi
è il tuo abbraccio tenace e dolce come quello,
se tutti gli anni i tuoi fiori rinascono,
perché non ritorna il mio primo amore?
31
Más solo que nunca (Tango) §
Música: Federico Leone
Letra: Enrique Dizeo
Nos separamos un día
por un enojo cualquiera,
y hoy se muere el alma mía
porque en vez de la alegría
el dolor me desespera.
Es necesario que vuelvas,
que vuelvas con tu querer,
si de pensar lo que hiciste
mi amor está muy triste,
no sabe lo que hacer.
¡Tesoro mío...!
¡Cuánto sufro por tu ausencia!
¡Te extraño mucho!
¿Para qué voy a mentirte?
¡Tesoro mío...!
Comprende un poquito:
Le hace falta a mis oídos
tu dulce voz.
Volvé a mi lado
que necesito mirarme
en esos ojos
que te ha regalado Dios.
Más solo que nunca (Tango) §
Música: Federico Leone
Letra: Enrique Dizeo
Ci siamo lasciati un giorno
per un dispetto qualunque,
e oggi la mia anima muore
perché in luogo dell'allegria
il dolore mi fa disperare.
È necessario che torni,
che torni con il tuo amore,
al pensiero di quello che hai fatto
il mio amore è tanto triste,
non sa cosa fare.
Tesoro mio!
quanto soffro per la la tua assenza!
Mi manchi tanto!
Perché dovrei mentirti?
Tesoro mio!
Comprendi un po':
manca alle mie orecchie
la tua dolce voce.
Torna accanto a me
ho bisogno di guardarmi
in questi occhi
che Dio ti ha donato.
32
Moneda de cobre (Tango) *
Música: Carlos Vivian
Letra: Horacio Sanguinetti
Tu padre era rubio, borracho y malevo,
tu madre era negra con labios malvón.
Mulata naciste con ojos de cielo
y mota en el pelo de negro carbón.
Creciste entre el lodo
de un barrio muy pobre,
cumpliste veinte años en un cabaret.
Y ahora te llaman moneda de cobre
porque vieja y triste muy poco valés.
Moneda de cobre,
yo sé que ayer fuiste hermosa;
yo con tus alas de rosa
te vi volar mariposa
y después te vi caer…
Moneda de fango,
¡Qué bien bailabas el tango!…
Qué linda estabas entonces,
como una reina de bronce,
allá en el “Folies Berger”.
Aquel barrio triste de barro y de latas
igual que tu vida desapareció…
Pasaron veinte años, querida mulata,
no existen tus padres, no existe el farol.
Quizás en la esquina te quedes perdida
buscando la casa que te vio nacer;
seguí, no te pares, no muestres la herida…
No llores mulata, total, ¡para qué!
Moneda de cobre (Tango) *
Música: Carlos Vivian
Letra: Horacio Sanguinetti
Tuo padre era biondo, ubriaco e losco
tu madre era nera con labbra porpora
Mulatta sei nata con occhi di cielo
e con i capelli crespi nero carbone
Sei cresciuta nella fanghiglia
di un quartiere molto povero
hai compiuto vent’anni in un cabaret.
E ora ti chiamano moneta di rame
perchè vecchia e triste di molto poco valore
Moneta di rame,
io so che ieri eri bella
io con le tue ali di rosa
ti ho visto volare farfalla
e dopo ti ho visto cadere…
Moneta di fango,
che ballavi bene il tango!…
che bella eri allora.
Come una regina di bronzo,
là nel “Folies Berger”.
Quel quartiere triste di fango e latta
come la tua vita è scomparso…
passarono vent’anni, cara mulatta,
non esistono i tuoi genitori, non esiste il lampione.
Forse ti sei perduda nell’angolo
cercando la casa ti vide nascere;
continua, non ti fermare, non mostrare la ferita…
Non piangere mulatta, tanto, per cosa!
33
Muchacho (Tango) §
Música: Edgardo Donato
Letra: Celedonio Flores
Muchacho que porque la suerte quiso
vivís en un primer piso
de un palacete central,
que para vicios y placeres,
para farras y mujeres
disponés de un capital.
Muchacho
que no sabés el encanto
de haber derramado llanto
sobre un pecho de mujer;
y no sabés qué es secarse
en una timba y armarse
para volverse a meter;
que decís que un tango rante
no te hace perder la calma
y que no te llora el alma
cuando gime un bandoneón;
que si tenés sentimiento
lo tenés adormecido
pues todo lo has conseguido
pagando como un chabón.
Muchacho (Tango) §
Música: Edgardo Donato
Letra: Celedonio Flores
Ragazzo che, come la sorte ha voluto,
vivi al primo piano
di una palazzina in centro,
e per vizi e piaceri,
per feste e donne
puoi contare su un sacco di soldi.
Ragazzo
che non conosci l’incanto
di aver cosparso di lacrime
il petto di una donna
e non sai che vuol dire perdere tutto
in una bisca e darsi da fare
per risollevarsi;
e dici che un tango randagio
non ti fa perdere la calma
e che l’anima tua non piange
quando suona un bandoneón;
e se provi un sentimento
lo tieni addormentato
perché lo hai ottenuto
pagando come un incapace.
34
Nada (Tango) *
Música: José Dames
Letra: Horacio Sanguinetti
He llegado hasta tu casa…
¡Yo no sé cómo he podido!
Si me han dicho que no estás,
que ya nunca volverás…
¡Si me han dicho que te has ido!
¡Cuánta nieve hay en mi alma!
¡Qué silencio hay en tu puerta!
Al llegar hasta el umbral,
un candado de dolor
me detuvo el corazón.
Nada, nada queda en tu casa natal…
Sólo telarañas que teje el yuyal.
El rosal tampoco existe
y es seguro que se ha muerto al irte tú…
¡Todo es una cruz!
Nada, nada más que tristeza y quietud.
Nadie que me diga si vives aún…
¿Dónde estás, para decirte
que hoy he vuelto arrepentido a buscar tu amor?
Ya me alejo de tu casa
y me voy ya ni sé donde…
Sin querer te digo adiós
y hasta el eco de tu voz
de la nada me responde.
En la cruz de tu candado
por tu pena yo he rezado
y ha rodado en tu portón
una lágrima hecha flor
de mi pobre corazón.
Nada (Tango) *
Música: José Dames
Letra: Horacio Sanguinetti
Sono arrivato fino a casa tua…
io non so come ho fatto!
Se mi hanno detto che non ci sei,
che mai ritornerai….
Se mi hanno detto che te ne sai andata!
Quanta neve c’è nella mia anima!
Che silenzio c’è nella tua porta!
All’arrivare alla soglia
un canto di dolore
mi ha fermato il cuore.
Niente, niente rimane nella tua casa natale…
solo ragnatele che intelaiano i cespugli.
Neanche il roseto esiste più
ed è sicuro che è morto al tuo partire…
Tutto è una croce!
Niente, niente più che tristezza e silenzio,
nessuno che mi dica se vivi ancora…
Dove stai per dirti che oggi sono tornato
pentito a cercare il tuo amore?
Mi allontano da casa tua
e vado non so dove…
senza volerlo di dico addio
e fino all’eco della tua voce
niente mi risponde.
Nella croce del tuo canto
per il tuo dolore ho pregato
e ha lambito il tuo portone
una lacrima fatta fiore
del mio povero cuore.
35
Nada más (Tango) §
Música y Letra: Juan D'Arienzo y Luis Rubistein
No quiero nada, nada más
que no me dejes,
frente a frente, con la vida.
Me moriré si me dejas
por que sin vos
no he de saber vivir.
Y no te pido más que eso,
que no me dejes sucumbir,
te lo suplico por Dios
no me quites el calor
de tu cariño y tus besos,
que, si me falta la luz
de tu mirar, que es mi sol,
será mi vida una cruz.
Nada más (Tango) §
Música y Letra: Juan D'Arienzo y Luis Rubistein
Non voglio niente, niente più
che non mi lasci
faccia a faccia con la vita.
Morirò se mi lasci
perché senza di te
non so vivere.
E non ti chiedo più di questo,
che non mi lasci soccombere,
ti supplico, perdío,
non portarmi via il calore
del tuo amore e dei tuoi baci,
perché se mi manca la luce
del tuo sguardo, che è il mio sole,
la mia vita una croce sarà.
36
No hay tierra como la mía (Milonga) *
Música: Charlo
Letra: Enrique Cadícamo
No hay tierra como la mía
y ésta milonga les canto,
y ésta milonga les canto,
y si alguien me desafía,
le juego dándole tantos.
Soy un criollo de avería
que el mundo fui recorriendo,
que el mundo fui recorriendo,
y al final vine diciendo
¡no hay tierra como la mía!
Yo he zapateao por el mapa
y ésta milonga les canto,
y ésta milonga les canto,
pero, muchachos, la papa
está aquí: les paso el santo
He visto rubias sedeñas
y morenas tentadoras,
y morenas tentadoras,
pero como las porteñas
no he visto tan seductoras.
He andado siempre sonriente
entre malos y entre buenos,
entre malos y entre buenos;
debe ser manso y prudente
quien anda en pagos ajenos.
Y pa’ terminar les digo
que esta milonga se acaba;
que se acaba, les decía.
Muchachos griten conmigo
¡no hay tierra como la mía!
No hay tierra como la mía (Milonga) *
Música: Charlo
Letra: Enrique Cadícamo
Non c’è terra come la mia
e questa milonga vi canto,
e questa milonga vi canto,
e se qualcuno mi sfida,
gli do anche il vantaggio.
Sono un creolo di strada
che il mondo ha attraversato,
che il mondo ha attraversato,
e alla fine mi son detto
non c’è terra come la mia!
Ho girato in lungo e in largo
e questa milonga vi canto,
e questa milonga vi canto,
però, ragazzi, vi avverto
il meglio sta qui
Ho visto bionde divine
e more tentatrici,
e more tentatrici,
però come le bonaerensi
non ne ho viste tanto seduttrici
Sono andato sempre sorridente
tra cattivi e buoni,
tra cattivi e buoni;
deve essere tranquillo e prudente
chi va in terra straniera
E per chiudere vi dico
que questa milonga finisce
che finisce, vi dicevo.
Ragazzi gridate con me
non c’è terra come la mia!
37
No te apures carablanca (Tango) §
Música: Roberto Garza
Letra: Carlos Bahr
No te apures, Carablanca,
para mí siempre es temprano
para llegar.
No te apures, Carablanca,
que no tengo quién me espere,
nadie extraña mi retardo,
para mí siempre es temprano
para llegar.
No te apures, Carablanca,
que al llegar me quedo solo
y la noche va cayendo,
y en sus sombras los recuerdos
lastiman más.
Me achica el corazón
salir del corralón,
porque me sé perdido.
Me tienta la ilusión
que ofrece el bodegón,
en su copa de olvido.
Caña en la pena
llama que me abrasa
mal que no remedia,
pena que se agranda.
Siempre lo mismo:
voy para olvidarla
y entre caña y caña
la recuerdo más.
No te apures carablanca (Tango) §
Música: Roberto Garza
Letra: Carlos Bahr
Non aver fretta, Carablanca,
per me è sempre presto
per arrivare.
Non aver fretta, Carablanca,
non ho nessuno che mi aspetta,
nessuno è in pena se ritardo
per me è sempre presto
per arrivare.
Non aver fretta, Carablanca,
quando arrivo resto solo
e la notte mi avvolge
e nelle sue ombre i ricordi
feriscono di più.
Mi spaventa
uscire allo scoperto
perché mi sento perso.
Mi tenta l’illusione
che offre la cantina
col suo bicchiere d’oblio.
Boccale di pena,
fiamma che mi brucia,
male che non cura,
dolore sempre più grande.
È sempre lo stesso:
vado per dimenticarla
ma boccale dopo boccale
la ricordo di più.
38
No te cases (Tango) §
Música: Edgardo Donato
Letra: Carlos Pesce
¡No te cases! ¿pa’ que valor?
Seguí nomás así, que sos un gran señor.
¡No te cases! ¡que peligrá!
¡Mírame a mi que bien! ¡Quien lo dirá!
Gordo y feliz como un sultán
¿Casarme yo? ¡Ja Ja! Si estoy muy bien así
Sin complicarme con la existencia
Si es un placer llegar a fin de mes.
No te cases (Tango) §
Música: Edgardo Donato
Letra: Carlos Pesce
Non ti sposare! per che motivo?
Continua così, che fai il gran signore.
Non ti sposare! attento!
Guarda me, come sto bene! chi lo direbbe!
Grasso e felice come un sultano
Sposarmi io? ah ah! Se sto così bene
Senza complicarmi la vita
È un piacere arrivare a fine mese.
39
Ojos muertos (Tango) §
Música: Rafael Iriarte
Letra: Alfredo Navarrine
Cayó la noche sin aurora
sobre la niñez risueña.
Hoy la juventud no sueña
y la ancianidad implora.
Vuelve Judas en la hora
del Caín que apuñalea,
y la Cruz se tambalea,
pero el mundo nada ve.
El ciego no es aquel que a tientas va
más ciega es la ceguera
que no quiere mirar.
Ojos sin lágrimas puras
fingen puñales de hielo,
ojos que miran siempre al suelo
frente al sol de las ternuras.
Adónde irá, Señor, esta legión
con esos ojos muertos
y seco el corazón.
Ojos muertos (Tango) §
Música: Rafael Iriarte
Letra: Alfredo Navarrine
È scesa la notte, senza accorgerci,
sull’infanzia felice.
Oggi i giovani non sognano
e i vecchi implorano.
Torna Giuda nell’ora
in cui Caino pugnala,
e la Croce barcolla,
ma il mondo non vede nulla.
Il cieco non è chi va a tentoni
più cieca è la cecità
di chi non vuol guardare.
Occhi senza lacrime pure
son finti pugnali di ghiaccio,
occhi che guardan sempre a terra
anziché al sole delle tenerezze.
Dove andrà, Signore, questa gente
con questi occhi tristi
e il cuore inaridito.
40
Paisaje (Vals) *
Música: Sebastian Piana
Letra: Homero Manzi
Te compré una tarde paisaje lejano,
el marco dorado y el tema otoñal.
Te colgué en el muro frente a su retrato,
frente a su retrato que ya no está más.
Es tal vez por eso que recién me angustian
tu tono velado, tu sombra, tu gris,
tu cielo techado de nubes y bruma,
tu parque llorando con lluvia de abril.
¿Quién será, quien será
que en tu tela pintó
la quietud otoñal del pinar?
¿Y esa luz de olvido,
y el confín perdido,
y el camino herido de azul
y la soledad?
¿Quién será que una vez
te encontró como sos
y logró comprender tu color?
¿Qué alma, qué alma buena
vio la pena, pena
de la nube gris,
del camino azul,
del dolor de abril?
Soledad de nadie colgada del muro.
Hoy sé que mi vida lo mismo que vos
sólo es un paisaje lejano y oscuro
sin plata de ensueño, sin oro de amor.
Somos… sí, lo mismo, con igual destino.
Garúa borrosa de un día de abril.
Un nido vacío y un viejo camino
y un aire de ausencia muy triste y muy gris.
Paisaje (Vals) *
Música: Sebastian Piana
Letra: Homero Manzi
Ti comprai un pomeriggio paesaggio lontano
la cornice dorata ed il tema autunnale
Te lo appesi al muro di fronte al suo ritratto
di fronte al suo ritratto che già non c’è più
E’ forse per questo che recentemente mi angosciano
il tuo tono velato, la tua ombra, il tuo grigiore,
il tuo cielo coperto di nuvole e nebbia,
il tuo parco piangendo con pioggia di Aprile
Chi sarà, chi sarà
che nella tua tela dipinse
la quiete autunnale della pineta?
E questa luce di oblio,
e il confine perduto,
ed il cammino ferito di azzurro
e la solitudine?
Chi sarà che una volta
ti incontrò come sei
e riuscì a comprendere il tuo colore?
Che anima, che anima buona
vide la pena, pena
della nuvola grigia,
del cammino azzurro,
del dolore di Aprile?
Solitudine di nessuno appesa alla parete.
Oggi so che la mia vita come la tua
è solo un paesaggio lontano e oscuro
senza l’argento del sogno, senza l’oro dell’amore.
Siamo… sì, gli stessi, con uguale destino.
Pioggerella offuscata di un giorno d’aprile,
un nido vuoto e un vecchio cammino
e un’aria di assenza molto triste e molto grigia
41
Pensalo bien (Tango) §
Música: José Juan Visciglio
Letra: Nolo (Manuel) López, Julio Alberto
Pensalo bien
antes de dar ese paso,
que tal vez mañana acaso
no puedas retroceder.
Pensalo bien,
yo que tanto te he querido,
y me has echado al olvido
tal vez por otro querer.
Pensalo bien (Tango) §
Música: José Juan Visciglio
Letra: Nolo (Manuel) López, Julio Alberto
Pensaci bene
prima di fare quel passo,
che forse domani
non potrai tornare indietro.
Pensaci bene,
ti ho amato così tanto
e mi hai gettato nell'oblio
forse per un altro amore.
42
Prohibido (Tango) §
Música: Manuel Sucher
Letra: Carlos Bahr
Yo sé que aunque tu boca me enloquezca,
besarla está prohibido sin perdón.
Y sé que aunque también tú me deseas,
hay alguien interpuesto entre los dos.
Quién pudo presentir que el verdadero amor
nos golpearía de este modo el corazón,
ya tarde, cuando estamos sin remedio,
prisioneros de la equivocación.
El deseo nos junta
y el honor nos separa.
Y aunque amar no es disculpa,
que salve de culpa al amor.
Tu destino es quererme,
mi destino es quererte.
Y el destino es más fuerte
que el prejuicio, el deber y el honor.
De otro brazos andarás por la vida,
pero tu alma estará donde estoy.
Por prohibido que sea
que en mis brazos te tenga
en el mundo no hay fuerza que pueda prohibir
que te quiera...
y nos mate este amor.
Tu destino es quererme,
mi destino es quererte.
Y el destino es más fuerte
que el prejuicio, el deber y el honor...
De otro brazos andarás por la vida,
pero tu alma estará donde estoy...
Por prohibido que sea
que en mis brazos te tenga
en el mundo no hay fuerza que pueda prohibir
que te quiera...
y nos mate este amor.
Prohibido (Tango) §
Música: Manuel Sucher
Letra: Carlos Bahr
Anche se la tua bocca mi fa impazzire,
so che è assolutamente proibito baciarla.
E anche se so che anche tu mi desideri,
so chec'è qualcuno tra noi due.
Chi avrebbe mai detto che il vero amore
ci avrebbe colpito al cuore in questo modo,
quando, ormai tardi, non c’era più rimedio,
prigionieri di un errore.
Il desiderio ci unisce
e l’onore ci separa.
Sebbene amare non sia un alibi,
che l’amare perdoni l’amore.
Il tuo destino è amarmi,
il mio destino è amarti.
E il destino è più forte
del pregiudizio, del dovere e dell’onore.
Camminerai nella vita tra le braccia di un altro,
però la tua anima resterà dove io sono.
Anche se è proibito
che ti tenga tra le mie braccia
non c’è forza al mondo che possa proibire che
io t’ami…
e ci consumi questo amore.
Il tuo destino è amarmi,
il mio destino è amarti.
E il destino è più forte
del pregiudizio, del dovere e dell’onore.
Camminerai nella vita tra le braccia di un altro,
però la tua anima resterà dove io sono.
Anche se è proibito
che ti tenga tra le mie braccia
non c’è forza al mondo che possa proibire che
io t’ami…
e ci consumi questo amore.
43
Que nunca me falte (Tango) §
Música: Héctor Morales
Letra: Héctor Marcó
La tormenta de los años
ha blanqueado tu cabeza,
madrecita de ojos vivos
que suspiras para mí.
Y ha llegado Santa Rosa
es el día de tu santo
y yo quiero darte un beso
como nunca te lo di.
Los jardines son regados
por el hada vaporosa,
viene ya la primavera
otro invierno sucumbió.
Y en el mundo, madre mía,
todo se viste de rosa
cual si cantara tu nombre
como feliz canto yo:
Que nunca me falte
tu tierna caricia,
mi vida precisa
sentir tu calor.
Que nunca me falte
la luz de tus ojos
que aclaran mis noches
de cruento dolor.
Que nunca me falte
tu voz de consuelo,
o madre querida,
¡tú alivias mi mal!
Porque te aseguro
si llega ese día
también con tus alas
quisiera volar.
Que nunca me falte
tu voz de consuelo,
o madre querida,
¡tú alivias mi mal!
Porque te aseguro
si llega ese día…
también con tus alas
quisiera volar.
Que nunca me falte (Tango) §
Música: Héctor Morales
Letra: Héctor Marcó
Il passare burrascoso degli anni
ha reso bianco il tuo capo,
madre dagli occhi accesi
che sospiri per me.
È arrivata la tormenta di Santa Rosa
è il giorno del tuo onomastico
e io voglio darti un bacio
come non ti ho dato mai.
I giardini sono bagnati
grazie alla fata vaporosa,
arriva già la primavera
e un altro inverno se n’è andato.
E nel mondo, madre mia,
tutto si veste di rosa
come se cantasse il tuo nome
come felice io canto:
Che non venga mai a mancarmi
la tua amorevole carezza,
la mia vita vuole
sentire il tuo amore.
Che non venga mai a mancarmi
lo sguardo tuo
che illumina le mie notti
pervase di profondo dolore.
Che non venga mai a mancarmi
la tua voce a consolarmi,
madre carissima
rendi leggero il mio penare!
Perché stanne certa
se viene quel giorno
con le tue stesse ali
vorrei volare via.
Che non venga mai a mancarmi
la tua voce a consolarmi,
madre carissima,
rendi leggero il mio penare!
Perché stanne certa
se viene quel giorno
con le tue stesse ali
vorrei volare via.
44
Quiero verte una vez más (Tango) §
Música: Mario Canaro
Letra: José María Contursi
Quiero verte una vez más,
amada mía,
y extasiarme en el mirar
de tus pupilas;
quiero verte una vez más
aunque me digas
que ya todo terminó
y es inútil remover
las cenizas de un amor...
Quiero verte una vez más
¡Estoy tan triste
y no puedo recordar
por qué te fuiste!
Quiero verte una vez más
y en mi agonía
un alivio sentiré
y olvidado en mi rincón
más tranquilo moriré.
Quiero verte una vez más (Tango) §
Música: Mario Canaro
Letra: José María Contursi
Voglio vederti una volta ancora,
amata mia,
ed estasiarmi guardando
i tuoi occhi;
voglio vederti una volta ancora
anche se mi stai dicendo
che è tutto finito
ed è inutile sollevare
le ceneri di un amore...
Voglio vederti una volta ancora
sono tanto triste
e non posso ricordare
perché sei andata via!
Voglio vederti una volta ancora
e nella mia agonia
un conforto sentirò
e dimenticato, nel mio angolo,
più tranquillo morirò.
45
Rebeldia (Tango) §
Músicay Letra: Roberto Nievas Blanco y Oscar Rubens
Con las manos rojas de apretar el corazón,
ahogando un grito sordo de rencor.
Rebelde como el agua frente al fuego,
como el mar frente a las rocas, hoy me rebelo.
Con tu amor tirano que no sabe de razón,
rebelde con mi propio corazón.
Te pido que te vayas, que me dejes,
que te alejes de una vez, ¡será mejor!
Sé que lloraré después,
que jamás te olvidaré.
Sé que cada noche sin tu risa, sin tu voz,
¡cuánto extrañaré tu amor!
Pero es preferible más perderte
a seguir siendo un fantoche
sólo por verte.
No, ¡dejame por favor!
Hoy se rebeló mi amor.
Con tu amor tirano que no sabe de razón,
rebelde con mi propio corazón.
Te pido que te vayas, que me dejes,
que te alejes de una vez, ¡será mejor!
Rebeldia (Tango) §
Músicay Letra: Roberto Nievas Blanco y Oscar Rubens
Con le mani rosse strette sul cuore
soffocando un grido sordo di amarezza.
Ribelle come l'acqua contro il fuoco,
come il mare contro gli scogli, oggi mi ribello.
Al tuo amore tiranno che non sente ragioni,
ribelle al mio stesso cuore.
Ti prego di andar via, di lasciarmi,
di allontanarti una volta per tutte, sarà meglio!
So che dopo piangerò,
che non ti dimenticherò mai.
So che ogni notte senza le tue risa, senza la tua voce,
quanto mi mancherà il tuo amore!
Però preferisco perderti
piuttosto che continuare a essere un fantoccio
solo per vederti.
No! lasciami per favore!
Oggi si è ribellato il mio amore.
Al tuo amore tiranno che non sente ragioni,
ribelle al mio stesso cuore.
Ti prego di andar via, di lasciarmi,
di allontanarti una volta per tutte, sarà meglio!
46
Recuerdo (Tango) §
Música: Osvaldo Pugliese
Letra: Eduardo Moreno
Ayer cantaron poetas
y lloraron las orquestas
en las suaves noches del romántico querer,
cuando la bohemia de la frágil juventud
aprisionada en un encanto de mujer,
quebró los sueños en el bar del barrio sur,
muriendo su canción,
quemando la ilusión de su dulce amor.
Mujer... de mi poema mejor...
¡Mujer! ... Yo nunca tuve un amor.
¡Perdón! Si eres mi gloria ideal.
¡Perdón! Serás mi verso inicial.
Y la voz en el bar para siempre apagó
el motivo sin par que el amor cantó.
Rubia y dulce Mimí,
que soñando en París,
llevará en sus pasos
la gloria que fue
de aquellos muchachos
del viejo café.
Te busqué por el mar
y jamás te encontré,
el cielo y yo, y un sueño azul
que se durmió en una estrella.
Si he rodado por los bares
de otro mundo misterioso,
buscando aquel milagroso
perfume de la ilusión,
¿quien cerró en el recuerdo
tu cofre de amor?
Recuerdo (Tango) §
Música: Osvaldo Pugliese
Letra: Eduardo Moreno
Ieri cantarono i poeti
e piansero le orchestre
nelle notti dolci dell’amore romantico,
quando la dissoluta fragilità della gioventù
prigioniera di un incantesimo di donna,
spezzò i sogni nel bar del quartiere sud,
uccidendo la sua canzone,
bruciando l’illusione del suo dolce amore.
Donna... del mio migliore poema…
Donna! Non ho mai avuto un amore.
Perdono! Se sei la mia gloria ideale.
Perdono! Sarai il mio verso d’inizio.
E la voce nel bar ha spento per sempre
il motivo senza uguali che ha cantato l’amore.
Bionda e dolce Mimì,
che sognando a Parigi,
porterà con sé
la gloria passata
di quei ragazzi
del vecchio caffè.
Ti ho cercata per mare
e non ti ho mai trovata,
il cielo, io e un sogno azzurro
che si è addormentato in una stella.
Se ho vagato per i bar
di un altro paese misterioso,
cercando quel miracoloso
profumo di illusione,
chi ha chiuso nel ricordo
il tuo scrigno d’amore?
47
Remembranza (Tango) *
Música: Mario Melfi
Letra: Mario Battistella
Cómo son largas las semanas
cuando no estás cerca de mí
no sé qué fuerzas sobrehumanas
me dan valor lejos de ti.
Muerta la luz de mi esperanza
soy como un náufrago en el mar,
sé que me pierdo en lontananza
mas no me puedo resignar.
¡Ah¡
qué triste es recordar
después de tanto amar,
esa dicha que pasó…
Flor de una ilusión
nuestra pasión se marchitó.
¡Ah¡
olvida mi desdén,
retorna dulce bien,
a nuestro amor,
y volverá a florecer
nuestro querer
como aquella flor.
En nuestro cuarto tibio y rosa
todo quedó como otra vez
y en cada adorno, en cada cosa
te sigo viendo como ayer.
Tu foto sobre la mesita
que es credencial de mi dolor,
y aquella hortensia ya marchita
que fue el cantar de nuestro amor.
Remembranza (Tango) *
Música: Mario Melfi
Letra: Mario Battistella
Come sono lunghe le settimane
quando non sei vicino a me
non so quali forze sovrumane
mi danno coraggio lontano da te.
Morta la luce della mia speranza
sono come un naufrago nel mar,
so che mi perdo nella lontananza
non posso più rassegnarmi
Ah!
Che triste ricordare
dopo tanto amare
la felicità che passò…
Fiore di una illusione
la nostra passione si appassì
Ah!
dimentica il mio disprezzo!
ritorna dolce bene,
al nostro amore,
e tornerà a fiorire
il nostro amore
come quel fiore.
Nella nostra stanza calda e rosa
tutto è rimasto come l’altra volta
e in ogni ornamento, in ogni cosa
ti continuo a vedere come ieri.
La tua foto sul tavolinetto
che è documento del mio dolore,
e quell’ortensia già appassita
che fu il canto del nostro amore.
48
Si la llegaran a ver (Tango) §
Música: Juan D'Arienzo
Letra: Enrique Cadícamo
Por un recuerdo que me sigue siempre,
por un pasado que borrar no puedo,
es esta pena cruel, es este gran amor,
que nunca, nunca, deja ya de florecer.
Por esos días de felices horas,
en mis desvelos, siempre, siempre están,
tú eres mi mal sentimental
y yo un triste atardecer.
Si la llegaran a ver,
si la llegaran a hablar,
que no sepa que aún
yo tengo su querer
igual, igual clavado como ayer.
Si la llegaran a ver,
si la llegaran a hablar,
yo no quiero que le digan
de que aún está en mi corazón.
Si la llegaran a ver,
si la llegaran a hablar,
yo no quiero que le digan
de que aún está en mi corazón.
Si la llegaran a ver (Tango) §
Música: Juan D'Arienzo
Letra: Enrique Cadícamo
Per un ricordo che mi insegue sempre,
per un passato che non posso cancellare,
è questa pena crudele, è questo amore grande,
che mai, mai smette di fiorire ancora.
Per quei giorni fatti di ore felici,
che sono sempre nelle mie notti insonni,
sei la mia malattia sentimentale
ed io sono un triste tramonto.
Se riusciste a vederla,
se riusciste a parlarle,
che non sappia che ancora
io porto il suo amore
lo stesso, identico impresso in me come un tempo.
Se riusciste a vederla,
se riusciste a parlarle,
non voglio che le diciate
che lei è ancora nel mio cuore.
Se riusciste a vederla,
se riusciste a parlarle,
non voglio che le diciate
che lei è ancora nel mio cuore.
49
Sinsabor (Tango) §
Música: Ascanio Donato
Letra: César Vedani
Llevando mi pesar
como una maldición,
sin rumbo fui.
Buscando de olvidar
el fuego de ese amor
que te imploré.
Y allá, en la soledad
del desamparo cruel,
tratando de olvidarte, recordé.
Con la ansiedad febril
del día que te di
todo mi ser,
y al ver la realidad
de toda tu crueldad,
yo maldecí
la luz de tu mirar
en que me encandilé,
llevado en mi ansiedad de amar.
Besos impregnados de amargura,
tuve de tu boca en su frialdad,
Tu alma no sintió mi fiel
ternura
y me brindó con su rigor, maldad.
Quiero disipar toda mi pena,
busco de calmar mi sinsabor,
siento inaguantable esta cadena
que me ceñí al implorar tu amor.
Sinsabor (Tango) §
Música: Ascanio Donato
Letra: César Vedani
Portando il mio dolore
come una maledizione,
ero senza meta.
Cercando di dimenticare
il fuoco di questo amore
che imploravo da te.
E lì, nella solitudine
del crudele abbandono,
cercando di dimenticarti, ho ricordato.
Con l'inquietudine febbrile
del giorno in cui ti ho dato
tutto il mio essere,
vedendo la realtà
di tutta la tua crudeltà,
ho maledetto
la luce del tuo sguardo
che mi ha incantato,
trasportato dalla mia ansia di amare.
Baci intrisi di amarezza,
ho avuto dalla freddezza della tua bocca.
La tua anima non ha sentito la mia fedele
tenerezza
e mi ha offerto cattiveria col suo rigore.
Voglio cancellare tutta la mia pena,
cerco di calmare il mio dispiacere,
sento questa catena insopportabile
che mi ha stretto quando ho implorato il tuo amore.
50
Son cosas del bandoneón (Tango) §
Música: Enrique Rodríguez
Letra: Enrique Cadícamo
Son cosas del bandoneón
que se ha puesto a rezongar,
no son mías las tristezas
de esta noche de champán...
No tengo que ocultar
ningún amor de ayer
ni tengo penas que desenterrar.
Si algún dolor está
flotando sin querer
sépanlo todos, compañeros, que…
son cosas del bandoneón
que por gusto, nada más,
esta noche de verbena,
se le ha dado por llorar.
Son cosas del bandoneón (Tango) §
Música: Enrique Rodríguez
Letra: Enrique Cadícamo
Son fatti del bandoneón
che ha iniziato a lamentarsi,
non sono mie le tristezze
di questa notte di champagne…
Non devo nascondere
alcun amore passato
né ho dolori da riportare alla luce.
Se c’è un dolore
che si avverte senza volerlo
sappiate tutti, amici, che…
sono fatti del bandoneón
che solo per sfizio
in questa notte di festa
ha voglia di piangere.
51
Tal vez será su voz (Tango) §
Música: Lucio Demare
Letra: Homero Manzi
Suena el tango, la luz está sobrando,
se hace noche de pronto y sin querer
las sombras se arrinconan
evocando a Griseta, a Malena, a María Ester.
Las sombras que esta noche trajo el tango
me obligan a evocarla a mí también.
Bailemos que me duele estar soñando
con el brillo de su traje de satén.
¿Quién pena en el violín?
¿Qué voz sentimental
cansada de sufrir
se ha puesto a sollozar así?
Tal vez será el rumor
de aquella que una vez
de pronto se durmió.
¡Tal vez será su voz, tal vez!
Su voz no puede ser,
su voz ya se apagó,
¡tendrá que ser nomás
mi propio corazón!
¿Quién pena en el violín?
¿Qué voz sentimental
cansada de sufrir
se ha puesto a sollozar así?
Tal vez será el rumor
de aquella que una vez
de pronto se durmió.
¡Tal vez será su voz, tal vez!
Su voz no puede ser,
su voz ya se apagó,
¡tendrá que ser nomás
mi propio corazón!
Tal vez será tu voz (Tango) §
Música: Lucio Demare
Letra: Homero Manzi
Suona il tango, resta poca luce ormai,
si fa notte in fretta e, senza volere,
le ombre mi inseguono
ed evocano Griseta, Malena e María Ester.
Le ombre che stanotte il tango porta con sé
spingono anche me a ricordarla.
Balliamo, ché mi fa male sognare
il luccichìo del suo vestito di satin.
Chi si lamenta in quel violino?
Quale voce sentimentale
stanca di soffrire
sta singhizzando così?
Sarà forse la storia
di colei che una volta
si addormentò, all’improvviso.
Forse sarà la sua voce, forse!
Non può essere la sua voce,
si è spenta, la sua voce,
dev’essere nient’altro
che il cuore mio!
Chi si lamenta in quel violino?
Quale voce sentimentale
stanca di soffrire
sta singhizzando così?
Sarà forse la storia
di colei che una volta
si addormentò, all’improvviso.
Forse sarà la sua voce, forse!
Non può essere la sua voce,
si è spenta, la sua voce,
dev’essere nient’altro
che il cuore mio!
52
Tango brujo (Tango) *
Música y Letra: Francisco Canaro
Tango que sos un encanto
De quien escucha tus sones,
Tango que atraes corazones,
Con tus dulces cantos
Y tus bandoneones.
Sos de cuna humilde,
Y has paseado el universo,
Sin más protocolo,
Que tu música y tus versos,
Para abrirte paso
Has tenido que ser brujo,
Por tus propios medios
Lograste tu triunfo.
Tango que sos un encanto,
Hoy vive tu canto,
En mi corazón.
¡Tango!, ¡Tango!
Tango bravo, tango lindo,
Tango noble, tango guapo
Tango hermano
De mis largas noches tristes,
Compañero de mi pobre corazón.
Tango bravo, fascinante,
¡Tango brujo!,
Tango bravo, combativo,
Tango bravo,
Tango gaucho
Que a pesar de tanta contra
Defendiste con altura,
Tu bravura de varón.
Tango brujo (Tango) *
Música y Letra: Francisco Canaro
Tango che sei un incanto
di chi ascolta i tuoi suoni,
tango che attrai i cuori,
con i tuoi dolci canti
e i tuoi bandoneon.
Sei di origine umile,
e hai girato l’universo,
senza più burocrazia,
che la tua musica e i tuoi versi
per farti strada
hai dovuto stregare (essere stregone)
con i tuoi propri mezzi
sei riuscito a trionfare,
tango che sei un incanto,
oggi vive il tuo canto
nel mio cuore
Tango! Tango!
Tango bravo, tango bello,
tango nobile, tango guapo
tango fratello
delle mie lunghi notti tristi,
compagno del mio povero cuore.
Tango bravo, affascinante,
tango stregone!
Tango bravo, combattivo,
tango bravo,
tango gaucho
nonostante tanti ostacoli
hai difeso con classe
la tua bravura di uomo.
53
Te aconsejo que me olvides (Tango) *
Música: Pedro Maffia
Letra: Jorge Curi
Recibi tu ultima carta
en la cual tu me decias,
te aconsejo que me olvides
todo ha muerto entre los dos.
Solo pido mis retratos
y todas las cartas mias,
ya lo sabes que no es justo
que aun eso conserves vos.
Hoy reconoces la falta;
tienes miedo que yo diga,
que le cuente al que tu sabes,
nuestra intima amistad.
Soy muy hombre no te vendo,
soy incapaz de una intriga;
lo comprendo si es que hablara,
quiebro tu felicidad.
Pero no vas a negar
que cuando tu fuiste mia,
dijiste que me querias,
que no me ibas a olvidar.
Y que ciega de cariño
me besabas en la boca,
como si estuvieras loca
sedienta nena de amar
Yo no tengo inconveniente
en enviarte todo eso,
sin embargo aunque no quieres
algo tuyo ha de quedar.
El vacio que dejaste
y el calor de aquellos besos,
bien lo sabes que no puedo
devolvertelos jamás.
Yo lo hago en bien tuyo
evitando un comproomiso,
sacrifico mi cariño
por tu apellido y tu honor.
Me conformo con mi suerte,
ya que así el destino quiso
pero acuerdate, bien mio,
que esto lo hago por tu amor.
Te aconsejo que me olvides (Tango) *
Música: Pedro Maffia
Letra: Jorge Curi
Ho ricevuto la tua ultima lettera
nella quale tu mi dicevi,
ti consiglio che ti dimentichi di me
tutto finito (morto) tra noi due.
Solo ti chiedo i miei ritratti
e tutte le mie lettere
già lo sai che non è giusto
che ancora li conservi tu.
Oggi riconosci l’errore
hai paura che io dica,
che racconti a chi sai tu,
la nostra intima amicizia.
Sono uomo e non ti vendo,
sono incapace di inventare una storia:
capisco che se parlassi,
spezzerei la tua felicità.
Ma non puoi negare
che quando tu eri mia
dicevi que mi amavi,
e che non ti saresti scordata.
e cieca di affetto
mi baciavi sulla bocca,
come se tu eri matta
ragazza assetata da amare
Io non ho inconvenienti
ti manderò tutte quelle cose
ma comunque anche se non vuoi
qualcosa di tuo rimarrà.
Il vuoto che hai lasciato
e il calore di quei baci,
lo sai bene che non posso
restituirteli mai.
Lo faccio per il tuo bene
evitando un compromesso,
sacrifico il mio afetto
per il tuo cognome e il tuo onore.
Mi accontento con la mia sorte,
già che cosi volle il destino
ma ricordati, bene mio,
che questo lo faccio per amore.
54
Temo (Vals) §
Música: Aguariguay (Mario Rafaelli)
Letra: Atilio Gálvez
Porque tus ojos me huyen
acaso no me amas ya...
Dime que lo haces tan sólo
por ver si te quiero más...
Dilo, no ves que mi alma
espera escuchar tu voz...
Entre canciones de besos
me dices: “Te quiero, mi vida...”
Temo que ya no me quieras,
que ya no me quieras más...
Y es cruel tortura el pensar
que no me amas, que a otro amas...
Dime que es fiel tu cariño
sime que es mío, muy mío,
que sólo me huyen tus ojos
por verme sufrir.
Temo (Vals) §
Música: Aguariguay (Mario Rafaelli)
Letra: Atilio Gálvez
Perché i tuoi occhi mi sfuggono
forse già non mi ami…
Dimmi che lo fai solo
per vedere se ti amo di più…
Dillo, non vedi che la mia anima
aspetta solo di ascoltare la tua voce…
Tra canti di baci
mi dici: “Ti amo, vita mia…”
Temo che già non mi ami,
che già non mi ami più…
È una tortura crudele pensare
che non mi ami, che ami un altro…
Dimmi che il tuo affetto è fedele
dimmi che è mio, solo mio,
che i tuoi occhi mi sfuggono solo
per vedermi soffrire.
55
Tinta roja (Tango) *
Música: Sebastian Piana
Letra: Cátulo Castillo
Paredón,
tinta roja en el gris del ayer…
Tu emoción
de ladrillo feliz
sobre mi callejón
con un borrón
pintó la esquina…
Y al botón
que en el ancho de la noche
puso el filo de la ronda
como un broche…
Y aquel buzón carmín,
y aquel fondín
donde lloraba el tano
su rubio amor lejano
que mojaba con bon vin.
¿Dónde estará mi arrabal?
¿Quién se robó mi niñez?
¿En qué rincón, luna mía,
volcás como entonces
tu clara alegría?
Veredas que yo pisé,
malevos que ya no son,
bajo tu cielo de raso
trasnocha un pedazo
de mi corazón.
Paredón
tinta roja en el gris del ayer…
Borbotón
de mi sangre infeliz
que vertí en el malvón
de aquel balcón
que la escondía…
Yo no sé
si fue negro de mis penas
o fue rojo de tus venas
mi sangría…
Por qué llegó y se fue
tras del carmín
y el gris,
fondín lejano
donde lloraba un tano
sus nostalgias de bon vin.
Tinta roja (Tango) *
Música: Sebastian Piana
Letra: Cátulo Castillo
Muro,
inchiostro rosso nel grigio di ieri…
La tua emozione
di mattone, felice
sul mio vicolo
con una macchia d'inchiostro
ha dipinto l'angolo
E al bottone
che nella profondità della notte
ha messo il bordo rotondo
come un gemello...
E quella cassetta della posta carminio
e quella locanda
dove piangeva l’Italiano
il suo biondo amore lontano
dove si bagnava con buon vino
Dove sta il mio arrabal?
Chi ha rubato la mia infanzia?
In quale angolo, luna mia,
versi come allora
la tua chiara allegria?
Marciapiedi che ho calpestato,
malevoli che non sono più,
sotto il tuo cielo di raso
trasnocha^ un pezzo
del mio cuore…
Muro,
inchiostro rosso nel grigio di ieri…
Zampillo
del mio sangue infelice
che ho versato sul molvon
da quel terrazzo
che lo nascondeva
Io non so
Se è stato nero dalle mie pene
o è stato il rosso delle tue vene
la mia emorragia…
Perché è arrivata e se n’è andata
dietro il carminio
e il grigio
locanda lontana,
dove piangeva un Italiano
le sue nostalgie del buon vino.
56
Todo (Tango) §
Música: Hugo Gutiérrez
Letra: Homero Expósito
Todo, todo, todo te había dado,
la ilusión que no se alcanza,
la canción de mi pasado...
Todo, todo, todo lo más mío
para ahogar con esperanzas
los rincones de tu hastío...
Nadie, nadie puede, nadie nunca
darse tanto, tanto y tanto
cuando un lirio se le trunca...
¡Nadie, nadie puede, y sin embargo,
en la cruz de tu letargo
te di mi amor!
Y así el amor,
copa de luz llena de alcohol,
llena de azul
vino otra vez con sus canciones
para llenarnos de ilusiones...
Y así el amor,
flor de algodón,
vino a cantar para los dos
y todo fue dar en un día todo,
todo el corazón...
Y así el amor,
flor de algodón,
vino a cantar para los dos
y todo fue dar en un día todo,
todo el corazón...
Todo (Tango) §
Música: Hugo Gutiérrez
Letra: Homero Expósito
Tutto, tutto, tutto ti ho dato,
l'illusione che non si raggiunge,
la canzone del mio passato...
Tutto, tutto, tutto ciò che era più mio
per soffocare con speranze
i nascosti recessi del tuo astio...
Nessuno, nessuno può, nessuno mai
darsi tanto, tanto e tanto
quando un giglio viene reciso...
Nessuno, nessuno può, eppure
nella croce del tuo distacco
ti ho dato il mio amore!
E così l’amore,
coppa di luce piena di alcol,
piena di azzurro
è venuto ancora con le sue canzoni
per riempirci di illusioni...
E così l’amore,
fior di cotone,
è venuto a cantare per noi due
e tutto è stato dare in un giorno tutto,
tutto il cuore...
E così l’amore,
fior di cotone,
è venuto a cantare per noi due
e tutto è stato dare in un giorno tutto,
tutto il cuore...
57
Todo te nombra (Tango) §
Música: Francisco Canaro
Letra: Ivo Pelay
Desterrado de un amor...
peregrino de un querer...
fugitivo de tus ojos,
sólo sueño con volver
y mis noches se despueblan
y de brumas es mi amanecer.
De tu amor
soy un cautivo
porque en mí
todo te nombra;
desde el mar
que brama altivo
hasta el valle, que furtivo,
de tu amor me habla en la sombra.
Al cantar,
te nombra el ave...
Al morir,
te nombra el día...
Y al pasar,
el aire suave
ecos trae de lejanía
que te nombran sin cesar...
Todo te nombra (Tango) §
Música: Francisco Canaro
Letra: Ivo Pelay
Esiliato da un amore...
randagio di un affetto...
scacciato dai tuoi occhi,
sogno solo di tornare
e le mie notti si spopolano
e di bruma è la mia alba.
Del tuo amor
sono prigioniero
perché in me
tutto ti evoca;
dal mare
che ti brama orgoglioso
alla valle, che furtivamente,
mi parla del tuo amore nell’ombra.
Cantando,
ti evoca ogni cinguettio...
Morendo,
ti evoca ogni giorno...
E passando,
l’aria dolce
trasporta echi da lontano
che ti evocano senza sosta...
58
Torrente (Tango) *
Música: Hugo Gutierrez
Letra: Homero Manzi
Solloza mi ansiedad…
También mi soledad
quisiera llorar cobardemente.
Angustia de jugar y de repente,
sin querer,
perder el corazón en el torrente.
Se queja nuestro ayer…
Se queja con un tono de abandono
que recuerda con dolor
la noche del adiós…
la noche que encendimos de reproches
y el amor pasó.
Adiós…
la triste y la más gris canción de amor.
Ayer…
el último y fatal ayer final.
Fue mi desprecio, mi desprecio necio.
Fue tu amargura, tu amargura oscura.
Nuestro egoísmo nos lanzó al abismo
y nos vimos de repente en el torrente más
atroz.
Torrente de rencor
brutal y cruel
que ya no ofrece salvación.
Se queja el corazón…
Se queja con razón
al ver lo que quedó de aquel pasado.
Perfume de rosal
rumor callado de cristal
y todo es un nidal abandonado.
Solloza el corazón…
solloza como un niño sin cariño,
sin abrigo ni ilusión.
Y vuelve del adiós
la tarde en que los dos fuimos cobardes
y el amor pasó.
Torrente (Tango) *
Música: Hugo Gutierrez
Letra: Homero Manzi
Singhiozza la mia ansietà
Ed anche la mia solitudine
Vorrei piangere vilmente
Angoscia di giocare e all’improvviso,
senza volere
perdere il cuore nel torrente.
Si lamenta il nostro ieri,
Si lamenta con un tono di abbandono
Che ricorda con dolore
La notte del nostro addio…
La notte nella quale abbiam acceso rimproveri
E l’amore passò
Addio..
La triste e più grigia canzone d’amore
Ieri…
L’ultimo e fatale finale.
E’ stato il mio disprezzo, il mio disprezzo stolto.
E’ stata la tua amarezza, la tua amarezza oscura.
Il nostro egoismo ci lanciò nell’abisso
E ci siam visti all’improvviso nel torrente più
atroce.
Torrente di rancori
Brutale e crudele
Che già non offre più salvezza
Si lamenta il cuore…
Si lamenta con ragione
Al vedere quel che è rimasto di quel passato
Profumo di roseto
Rumore silezioso di cristallo
E tutto è un nido d’abbandono.
Singhiozza il cuore…
Singhiozza come un bimbo senza affetto,
senza protezione né illusione.
E ritorna l’addio
il pomeriggio nel quale noi due siamo stati codardi
e l’amore passò.
59
Trasnochando (Tango) §
Música: Armando Baliotti
Letra: Santiago Adamini
Trasnochando,
como todo calavera
que no ve lo que le espera
que no sabe donde va,
rechazaba, tus consejos buen amigo,
casi fuimos enemigos
por decirme la verdad.
Siempre fueron, mis mejores compañeros
los muchachos milongueros,
jugadores y algo mas;
y con ellos, noche a noche derrochaba
entre copas, baile y farras
esta vida que se va.
Trasnochando conocí
el nombre que vos sabes,
no quisiera repetir
lo que anoche te conté.
Todo, todo lo perdí
solo de ella conserve
esa foto que hay allí
y que ya no quiero ver.
Vos que todo lo sabes
mañana cuando venís
esa foto la guardas
la tiras o la rompes.
Para mi lo mismo da,
vos hace lo que querés,
no la quiero mas mirar
ni pensar lo que ella fue.
Trasnochando (Tango) §
Música: Armando Baliotti
Letra: Santiago Adamini
Oltrepassando la notte,
come ogni nottambulo
che non vede quello che l'aspetta
che non sa dove va,
respingevo i tuoi consigli, amico mio,
quasi fossimo nemici
perché mi dicevi la verità.
I miei compagni migliori sono sempre stati
i ragazzi milongueri,
giocatori per lo più;
e con loro, notte dopo notte sprecavo,
tra bicchieri, balli e baldoria,
questa vita che se ne va.
Oltrepassando la notte ho conosciuto
il nome che tu sai,
non vorrei ripetere
quello che ieri notte ti ho raccontato.
Tutto, ho perso tutto,
di lei ho serbato solo
quella foto che è lì
e che non voglio vedere più.
Tu che sai tutto
quando verrai domani
conserva questa foto
buttala via o stràppala.
Per me è uguale,
fa quello che vuoi
non voglio più vederla
né pensare a quello che lei è stata.
60
Uno (Tango) *
Música: Mario Mores
Letra: Enrique Santos Discepolo
Uno, busca lleno de esperanzas
el camino que los sueños
prometieron a sus ansias…
Sabe que la lucha es cruel
y es mucha, pero lucha y se desangra
por la fe que lo empecina…
Uno va arrastrándose entre espinas
y en su afán de dar su amor,
sufre y se destroza hasta entender:
que uno se ha quedao sin corazón…
Precio de castigo que uno entrega
por un beso que no llega
a un amor que lo engañó…
¡Vacío ya de amar y de llorar
tanta traición!
Si yo tuviera el corazón…
(¡El corazón que di!…)
Si yo pudiera como ayer
querer sin presentir…
Es posible que a tus ojos
que me gritan tu cariño
los cerrara con mis besos…
Sin pensar que eran como esos
otros ojos, los perversos,
los que hundieron mi vivir.
Si yo tuviera el corazón…
(¡El mismo que perdí!…)
Si olvidara a la que ayer
lo destrozó y… pudiera amarte..
me abrazaría a tu ilusión
para llorar tu amor…
Pero, Dios, te trajo a mi destino
sin pensar que ya es muy tarde
y no sabré cómo quererte…
Déjame que llore
como aquel que sufre en vida
la tortura de llorar su propia muerte…
Pura como sos, habrías salvado
mi esperanza con tu amor…
Uno está tan solo en su dolor…
Uno está tan ciego en su penar….
Pero un frío cruel
que es peor que el odio
-punto muerto de las almas-
tumba horrenda de mi amor,
¡maldijo para siempre y me robó…
toda ilusión!…
Uno (Tango) *
Música: Mario Mores
Letra: Enrique Santos Discepolo
Uno cerca pieno di speranze
Il cammino che i sogni
hanno promesso alle loro ansie…
sai che la lotta è crudele
ed è tanta ma lotta e si dissanguina
per la fede che lo unge..
Uno va strisciando tra le spine
E nell’affanno di dare il suo amore
Soffre e si distrugge fino a capire
che uno è rimasto senza cuore…
Prezzo del castigo che uno consegna
Per un bacio che non arriva
O un amore che lo ha ingannato…
Vuoto già da amare e di piangere
tanto tradimento!
Si io avessi il cuore
Il cuore che ho dato…
Se io potessi come ieri
Amare senza presentire…
E possibile che ai tuoi occhi
Che mi urlano il loro affetto
li chiudessi con mille baci…
Senza pensare che erano come quelli
Altri occhi, i perversi,
quelli che hanno sprofondato il mio vivere…
Se io avessi il cuore…
Lo stesso che ho perso…
Se scordassi a quella che ieri
Lo ha distrutto e potessi amarti…
Mi abbraccerei alla tua illusione
Per piangere il tuo amore…
Ma Dio ti ha portato al mio destino
senza pensare che è già troppo tardi
e non saprò come amarti…
Lasciami che pianga
Come quello che soffre in vita
La tortura di piangere la propria morte…
Pura come sei avresti salvato
La mia speranza con il tuo amore…
Uno è così solo nel suo dolore…
Uno è così cieco nel suo penare…
Ma un freddo crudele
Che è peggio dell’odio
punto morto delle anime,
tomba orrenda del mio amore,
maledetto per sempre e mi ha rubato…
tutta l’illusione!
61
Vida querida (Tango) §
Música: Eduardo (Lalo) Scalise
Letra: Juan Carlos Thorry
Noviecita de mi vida provinciana,
Buenos Aires de tu lado me llevó
cuando las ansias promisorias de un mañana
nos separaron, triste el alma...
Noviecita un juramento nos unía
fue el primero nuestro beso del adiós
y, al alejarme de ti,
mi musa buena concibió
el verso aquel de mi primer amor.
Vida, vida querida...
ya no sé cómo llamarte
para poderte explicar
que la vida, para mí, sin vos
sólo es pesar...
Vida... vida querida...
yo siempre así he de llamarte
y esa frase de pasión
la dirá en cada latido
mi corazón.
Vida querida (Tango) §
Música: Eduardo (Lalo) Scalise
Letra: Juan Carlos Thorry
Fidanzatina della mia vita di provincia,
Buenos Aires mi ha allontanato da te
quando i turbamenti promettenti di un domani
ci separarono, triste l'anima...
Fidanzatina un giuramento ci univa
è stato il nostro primo bacio d'addio
e, allontanandomi da te,
la mia buona musa ha creato
proprio quel verso del mio primo amore.
Vita, vita mia amata...
non so come chiamarti
per poterti spiegare
che la vita per me, senza te
è solo una pena...
Vita... vita mia amata...
sempre così devo chiamarti
e questa frase di passione
la dirà ad ogni battito
il mio cuore.
62
Ya sale el tren (Tango) *
Música y Letra: Luis Rubistein
Ya sale el tren.
El humo pinta el cielo
y en el andén
agito mi pañuelo.
Ruedas que rechinan
con la angustia del adiós
y ella, mi muñeca,
que se ahoga con su tos.
Se va en el tren
mi pobre novia enferma…
Mi corazón
se muere en el andén.
¡Qué ganas de arrastrarme hasta sus brazos y
llorar!
¡Qué ganas de gritar lo que presiento!
Le baila en las pupilas la esperanza de volver
y tengo que esconder tanto tormento…
Es que tengo miedo que sus ojos
sepan por mi angustia su final.
Y así, con mi locura de rezar o maldecir,
quisiera allí a sus pies morir.
Ya nunca más
la cubriré de besos.
Ya nunca más
vendré por su regreso…
Siento que mi alma
se desangra en el andén
mientras su esperanza
pone risas en el tren.
Adiós, mi bien…
Cuando el vagón se aleje
me quedaré
llorando en el andén.
Ya sale el tren…
Adiós, mi bien.
Ya sale el tren (Tango) *
Música y Letra: Luis Rubistein
Già parte il treno
il fumo dipinge il cielo
e nella banchina
agito il mio fazzoletto
Ruote che stridono
con l’angoscia dell’addio
e lei, la mia bambola,
che si affoga con la sua tosse
se ne va il treno
mia povera ragazza inferma…
il mio cuore
muore sulla banchina
Che voglia di strusciarmi fino alle sue braccia e
piangere!
Che voglia di gridare il mio presentimento!
Le balla nelle pupille la speranza di tornare
e devo nascondere tanto tormento…
é che ho paura che i suoi occhi
sappiano per la mia angoscia il suo finale.
E così, con la mia pazzia di pregare o maledire,
vorrei lì ai suoi piedi morire
E mai più
la coprirò di baci
e mai più
verrò per il suo ritorno…
sento che la mia anima
si dissangua sulla banchina
mentre la tua speranza
ride sul treno
Addio, mio bene…
quando il vagone si allontanerà
rimarrò
piangendo sulla banchina.
Già parte il treno…
Addio, mio bene
63
Yo no sé por qué razón (Tango) §
Música: Carlos Pampillón
Letra: Luis Castiñeira
Ya no soy capaz,
no podré volver
a buscar el bien de otro querer.
La que ayer acariciaba mi soñar
hoy es todo mi pesar.
Ya no sé reír,
ya no sé soñar
ya no soy aquel sentimental,
No lo ves, hastiado y triste como estoy
de vivir así por un amor.
Yo no sé por qué razón
cada vez te quiero más.
Yo no sé por qué razón
creo en vos y me engañas.
Yo no sé por qué razón fata
encontré con este amor, mi mal,
y sin fe, sin religión, sin Dios
una sombra soy, por vos.
Yo no sé por qué razón (Tango) §
Música: Carlos Pampillón
Letra: Luis Castiñeira
Non sono più capace,
non potrei tornare
a cercare il bene di un altro amore.
La donna che ieri accarezzava i miei sogni
oggi è tutto il mio dolore.
Non so più ridere,
non so più sognare
non sono più quel sentimentale,
non lo vedi come sono ostile e triste
perché sto vivendo così per un amore.
Non so per quale ragione
ogni volta ti amo di più.
Non so per quale ragione
credo in te e tu mi inganni.
Non so per quale ragione fatale
ho trovato il mio male in questo amore,
e senza fede, senza religione, senza Dio
un’ombra sono, per te.
64
Yuyo verde (Tango) *
Música: Domingo S. Federico
Letra: Homero Manzi
Callejón… callejón…
lejano… lejano…
íbamos perdidos de la mano
bajo un cielo de verano
soñando en vano…
Un farol… un portón…
-igual que en un tango-
y los dos perdidos de la mano
bajo el cielo de verano
que partió…
Déjame que llore crudamente
con el llanto viejo adiós…
adonde el callejón se pierde
brotó ese yuyo verde
del perdón…
Déjame que llore y te recuerde
-trenzas que me anudan al portón-
De tu país ya no se vuelve
ni con el yuyo verde
del perdón…
¿Dónde estás?… ¿Dónde estás?…
¿Adónde te has ido?…
¿Dónde están las plumas de mi nido,
la emoción de haber vivido
y aquel cariño?…
Un farol… un portón…
-igual que un tango-
y este llanto mío entre mis manos
y ese cielo de verano
que partió…
Yuyo verde (Tango) *
Música: Domingo S. Federico
Letra: Homero Manzi
Vicoletto….vicoletto…
Lontano…lontano…
Andavamo persi mano in mano
Sotto un cielo d’estate
Sognando in vano..
Una lampione…un portone…
-uguale come in un Tango-
E noi due persi mano in mano
Sotto un cielo d’estate
Che e partito..
Lascia che io pianga crudamente
Con il pianto vecchio dell’addio
Li dove il vicolo si perde
Germoglia questa erbaccia verde
Del perdono…
Lasciami che pianga e ti ricordi
-trecce che si annodano sul portone-
Dal tuo paese non si torna più
Neanche con l’erbaccia verde
Del perdono…
Dove stai….dove stai…
dove sei andata?…
Dove sono le piume del mio nido
L’emozione di aver vissuto
E quell’affetto?
Un lampione…un portone…
-uguale come in un Tango-
E questo pianto mio tra le mie mani
E questo cielo d’estate
Che è partito...
65
Bibliografia
* Vida Tanguera website. Testi tradotti da Manuela D'Orazio e Juan Mateo Lupin.
§ Le Parole del Tango. A cura di Carla De Benedictis e Sergio Monti.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Si ringraziano tutti i traduttori citati nelle fonti bibliografiche citate in precedenza e gli autori dei testi di
riferimento, nonché i realizzatori dei curatori delle pagine web in bibliografia per la gentilezza nel rendere
pubblici i testi originali e le versioni in italiano.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
FINE SECONDA PARTE