L’ETÀ GIOLITTIANA - sangiuseppecab.it · al voto chi non sapeva leggere e scrivere, Purché...
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L’ETÀ GIOLITTIANA«Il governo, quando interviene per tenere bassi i salari, commette
un’ingiustizia, un errore economico e un errore politico.»
Un nuovo re e un nuovo capo del
governo
Nel 1900:
Viene incoronato re Vittorio Emanuele III
Suo padre, Umberto I, era stato assassinato dall’operaio anarchico Gaetano Bresci, emigrato in America, e tornato appositamente in Italia per punire il re che aveva elogiato il generale Beccaris per aver fatto strage di milanesi che protestavano per il prezzo del pane.
Nel 1903:
Viene eletto presidente del consiglio Giovanni Giolitti
L’Italia nell’età Giolittiana
NORD E SARDEGNA:
• Industrie tessili e siderurgiche,
grandi aziende agricole meccanizzate.
CENTRO:
• Agricoltura a mezzadria
manifatture di piccole e medie dimensioni
SUD:
• Latifondi e piccole aziende agricole con colture specializzate
Un problema urgente:
avvicinare il paese!
PAESE LEGALE PAESE REALE
PARLAMENTO
GOVERNO
ALTI UFFCIALI
Piccolo gruppo di possidenti,
industriali, finanzieri, borghesi e
pochi lavoratori che sapevano
leggere e scrivere
MASSA DI BRACCIANTI E MEZZADRI
DELLE CAMPAGNE
OPERAI DELLE POCHE FABBRICHE
DELLE CITTÀ
ESIGUA PICCOLA BORGHESIA
PERCHÉ INTERVENTIRE?
SOLIDARIETÀ UMANA
CONVENIENZA ECONOMICA:
Quando la massa della popolazione non ha denaro da spendere,
l’industria non ha motivo di produrre
perché il commercio non ha compratori a cui vendere.
ROFORME GIOLITTIANE
TRA IL 1903 E IL 1914
RIFORMA SOCIALE Affermò il diritto inalienabile dei
lavoratori di avere le proprie associazioni sindacali
Nel 1906 nacque la Cgl(Confederazione generale del lavoro) a cui nel 1910 i padron risposero con la Confindustria (Confederazione italiana dell’industria)
Leggi che limitavano l’orario di lavoro delle donne, alzavano i limiti dell’età lavorativa dei bambini, assicuravano cure ai lavoratori ammalati, ecc.
RIFORMA POLITICA
Nel 1912 istituì il suffragio
universale maschile ammettendo
al voto chi non sapeva leggere e
scrivere,
Purché avesse svolto il servizio
militare e compiuto 30 anni.
Elettori da 3 milioni a 8 milioni e
mezzo.
STATO MEDIATORE DEI CONFLITTI
SOCIALI
Il governo convoca
Sindacati
Padronati
Per sanare gli scontri e metterli d’accordo.
Gli operai italiani ottengono con questa intermediazione:
o Paghe migliori e quindi maggiore capacità di acquisto.
LA NAZIONALIZZAZIONE DELLE
FERROVIE
L’Italia era ricoperta di binari da Nord a Sud e da Est ad Ovest
MA ogni tronco era in mano a un PRIVATO che ne decideva i prezzi dei biglietti, gli orari dei treni, la manutenzione, ecc.
Giolitti nazionalizzò le ferrovie e creò un sistema unico e coordinato: FERROVIE DELLO STATO
IL DECOLLO INDUSTRIALE DELL’ITALIA
Si ebbe con il proseguimento della POLITICA PROTEZIONISTICA avviata dai governi della Sinistra storica e con gli INVESTIMENTI DEGLI IMPRENDITORI.
PROTEZINISMO: intervento dello Stato a favore dei prodotti nazionali con leggi che penalizzano i prodotti esteri applicandovi tasse doganali che ne fanno aumentare il prezzo di vendita.
Conseguenze: nacque il cosiddetto TRIANGOLO INDUSTRIALE tra Piemonte, Lombardia e Liguria, che divenne la zona più ricca d’Italia.
MILANO: macchine utensili, strumenti di precisione, gomma, vetro, alluminio; verso Svizzera e Germania;
TORINO: industrie metalmeccaniche verso la Francia
GENOVA: cantieri navali, siderurgia, macchinari verso i porti del Mediterraneo.
IL DECOLLO INDUSTRIALE DELL’ITALIA
Fu favorito anche da una GENERAZIONE DI SCIENZIATI E INVENTORI
CENTRALI IDROELETTRICHE con cui alimentare le industrie.
INDUSTRIA DELLA GOMMA (PIRELLI)
INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA (FIAT, LANCIA E ALFA)
INDUSTRIA TESSILE
INDUSTRIA CINEMATOGRAFICA
TELEGRAFO SENZA FILI
RADIO
IL PROBLEMA DEL MEZZOGIORNO
non si risolve!
Finanziamenti speciali per la Basilicata
Costruzione dell’acquedotto pugliese
Impianto siderurgico Ilva di Bagnoli, alla periferia di Napoli.
Tipologie di proprietà nel Sud
PROPRIETARI ILLUMINATI
COLTURE SPECIALIZZATE (arance
in Sicilia e pomodori in
Campania)
VENDITA SUL MERCATO ESTERO
(Francia)
La Francia non acquista per
danneggiata dalle dogane e dal
protezionismo italiano.
CALO DELL’ESPORTAZINE E
ROVINA DEI PROPRIETARI
PROPRIETARI
CONSERVATORI
COLTURA DEL GRANO NEI
LATIFONDI
VENDITA SUL MERCATO NAZIONALE
Le tasse doganali e il protezionismo italiano preservava dalla
concorrenza del grano straniero.
Non apportarono migliorie ai terreni e non modificarono i rapporti
feudali
L’AMBIGUITÀ DI GIOLITTI, il «ministro della
malavita»
Fu accusato di corruzione e altri metodi illeciti per conservare il potere,
Fu sospettato di aver vinto le elezioni grazie ai voti delle clientele politiche meridionali:
gruppi di cittadini che chiedono un favore a un personaggio potente ricambiando con altri favori.
Individui eminenti OFFRIVANO posti di lavoro, sussidi e scarcerazioni → IN CAMBIO posti in Parlamento, appalti.
Beneficiari: OTTENEVANO posti di lavoro, sussidi e scarcerazioni → IN CAMBIO del proprio voto
IMPRENDITORI vs LAVORATORI
LA POLITICA ESTERA DI GIOLITTI
Nel 1911 il presidente del Consiglio mandò un corpo di spedizione in Libia, un possedimento turco.
Fu scelto poiché era l’unico possedimento libero in Africa.
I Libici resistettero finché le truppe italiane non reagirono con lo STERMINIO DI MASSA DEI CIVILI.
Nel 1912 la «nazione proletaria» dichiarò di aver completato la conquista che si estese anche a Rodi e al Dodecaneso, di fronte alla Turchia.
ESITI DELLA GUERRA:
Costi enormi
Terra arida e scarsamente coltivabile
NESSUNO SAPEVA ALLORA CHE IL SOTTOSUOLO ERA RICCO DI PETROLIO!