L'Essere e il Nulla (di Fausto Intilla - )
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7/27/2019 L'Essere e il Nulla (di Fausto Intilla - www.oloscience.com)
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LEssere e il Nulla
di Fausto Intilla
www.oloscience.com
I due alieni, Aleph ed Alem, si spinsero con la loro
astronave sino ai confini dellUniverso, e ad un certo
punto entrarono in uno spazio ai loro occhi assai
misterioso. Tutto, attorno alla loro astronave, era
pervaso da un bianco candido che si estendeva in ognidirezione; ma siccome non vi era alcun oggetto,
pianeta o altro corpo celeste da poter osservare, non era
neppure possibile stabilire in che modo ed entro quali
distanze, lo spazio si estendeva attorno a loro.
Potevano solo supporre che tale condizione dellospazio in cui si trovavano, avesse unestensione
infinita. La percezione del movimento non era
possibile per due semplici motivi: la totale assenza digravit e la totale assenza di oggetti cosmici (sparsi un
po ovunque), in grado di dar loro il senso
dellestensione dello spazio. I due alieni, dopo qualche
minuto, iniziarono ad esporre i loro pensieri:
E cos abbiamo scoperto che vi il nulla al di fuori
dellUniverso; dunque esso, probabilmente, non
infinito come abbiamo sempre creduto. Bene, bene,
bene dunque la luce bianca il colore del nulla.
Luce? E cosa ti fa credere che si tratti proprio diluce? La luce composta da fotoni; la presenza di
onde elettromagnetiche non rappresenta di certo il
nulla! Io avevo sempre creduto che fosse il nero assai
cupo e profondo, il colore del nulla.E se la percezione del colore fosse solo il frutto della
nostra immaginazione? D'altronde stiamo parlando
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del nulla ammesso che sia realmente il nulla, ci chestiamo osservando.
No, non stiamo osservando il nulla il nulladovrebbe essere fatto solo di buio pesto!
Ne sei proprio convinto?
Ma certamente!
In ogni caso noi stiamo osservando qualcosa, ovvero
uno spazio vuoto, a prescindere dal colore che esso
abbia; ne sono certo perch gli strumenti di bordo non
rilevano alcuna radiazione esterna allastronave, dialcun tipo. Persino il rilevatore di particelle virtuali,
non rileva nulla; e ci molto strano, poich
teoricamente non potrebbe esistere alcuno spazio,
vuoto di campo. Ah! no, un momento, stacominciando a rilevarle proprio in questo momento!"
Gi, ma lo spazio che stiamo osservando ha
unestensione, almeno in tre dimensioni; altrimenti noi
non potremmo osservarlo; anzi, saremmo scomparsi
entrambi in un battito di ciglia! E i nostri corpi sisarebbero trasformati in pura energia!Pura energia? e dove avrebbe dovuto confluire tale
energia, in assenza di uno spazio atto a contenerla?
Probabilmente in unaltra dimensione.
Gi, ma pur sempre in un altro spazio, magari a sei
dimensioni, atto a contenerla. Non c spazio senzaenergia e non c energia senza spazio. Sostituisci il
termine energia con campo, e la frase sar sempre la
stessa.
Dunque, se il nulla semplicemente assenza di spazio
ed energia, ci significa che tale condizione o sistemadi riferimento, non ammette osservatori nel suo
interno?
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Esattamente! Ma la domanda fondamentalecomunque questa: Il nulla, pu ammettere degli
osservatori al suo esterno?Ma cosa stai dicendo? Ragiona! Lassenza di spazio,
ovvero il nulla, non pu essere tangente ad alcun tipo
di spazio; una condizione non ammette laltra e
viceversa. O si ha unassenza di spazio, ovvero il nulla
senza alcuna estensione (e in tal caso lintero Universo
non esisterebbe nemmeno), oppure si ha uno spazio
con unestensione necessariamente infinita.LUniverso quindi deve essere per forza di cose
infinito! E in ultima analisi quindi, ci che stiamo
osservando non pu essere il nulla!
Ma se il nulla non ha unestensione, esso pu esserepresente sotto forma di infinite parti nello spazio in cui
viviamoo mi sbaglio?
Anche se potr sembrarti strano, ti sbagli; una
condizione non ammette laltra, ricordalo. Nel
momento in cui pronunciamo la parola nulla, abbiamogi creato una particella di Informazione, che a suavolta avr gi definito un determinato spazio, il quale
logicamente avr unestensione. La stessa cosa accade
se proviamo ad immaginarlo, il nulla; in tal caso la
nostra mente produrr una particella di Informazione,
che ovviamente andr anchessa a definire uno spaziocon una propria estensione, anche se infinitamente
piccolo e dunque non osservabile.
Ma allora anche la nostra immaginazione in grado
di creare la Realt?
Esattamente! Ricordalo sempre: il nulla non ammetteosservatori, n al suo interno e neppure al suo esterno.
Esso esiste solo se non provi ad immaginarlo, se non
provi a descriverlo, se non provi a quantificarlo. Se
dallUniverso scomparissero tutte le entit pensanti
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(biologiche o non biologiche), in grado di immaginareil nulla, forse esso inghiottirebbe tutto in un solo
istante. Ma considerando il fatto che lUniverso esisteda molto prima della comparsa di tutte le forme di vita
pensanti , sia sulla Terra che su altri pianeti di altre
galassie, ci significa che da qualche parte, in una
dimensione a noi sconosciuta, unEntit Pensante
debba aver immaginato il nulla, e da quella piccola
particella di Informazione che ne scaturita, si sia in
seguito originato lintero Universo. Daltronde,lincontro tra una particella di Informazione e il nulla
assoluto, una condizione insostenibile. Per cui tutto
viene inesorabilmente trasformato in Informazione,
attraverso un Big Bang, dove spazio e tempo vengonocreati in un solo istante (continuando ad estendersi
allinfinito, senza alcuna sosta, senza alcuna
contrazione; il nulla daltronde non lo consentirebbe).
In questo preciso istante, ai confini dellUniverso,
della materia continua a crearsi dal nulla. Secondodopo secondo, lUniverso continua ad espandersi, econtinuer a farlo per un tempo infinito. LEntit
Pensante lo ha creato immaginando semplicemente il
nulla, ma poi non poteva che perderne il controllo.Fausto Intilla,
Cadenazzo, 29 giugno 2013