L’esperienza dei migranti a Bonegilla · Bonegilla com’era Blocco 19 oggi Scultura Orgoglio del...

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Centro di Accoglienza Prendete una mappa del sito ed esplorate nuovi modi per ricercare i vostri legami familiari. Prenotate lo Spazio Multifunzionale di Bonegilla per organizzare una riunione di famiglia o per l’alloggio, se intendete fermarvi per qualche giorno. Sono disponibili rinfreschi e souvenir. I tour prenotati in anticipo partono da qui. Il Luogo di Origine Qui vengono spiegati i motivi per cui le persone arrivarono in Australia alla ricerca di un nuovo inizio, e qui si trova il Whispering Wall (Muro Sussurrante). Il Capanno Ricreativo Il compito di dare un lavoro e un alloggio alle persone era un processo lento. Per questo, alle persone rimaneva molto tempo libero. A partire dal 1951 circa, il personale di YWCA e YMCA organizzava attività per tutte le età, come ad esempio incontri di pugilato e partite di calcio, pallacanestro, pallavolo e di tennis da tavolo. All’interno del capanno ricreativo si trovava anche una raccolta di dischi per grammofono. Cucina e sala mensa Ogni blocco a Bonegilla aveva la propria cucina e sala mensa. The Department of Immigration seguiva linee guida per l’alimentazione molto simili a quelle usate per l’esercito australiano. I migranti facevano la fila per il cibo, si occupavano dei propri piatti e posate, e ascoltavano gli altri parlare la loro lingua madre. Tudor Hall Questo vasto spazio ricreativo era uno dei vari luoghi di socializzazione all’interno del centro di accoglienza e veniva utilizzato per tutte le celebrazioni, nonché per il cinema, le danze e i concerti. Veniva chiamato Tudor Hall perché conteneva immagini della famiglia reale dei Tudor e lo stemma britannico per far sì che i migranti si identificassero con la cultura britannica dell’Australia. Demolito o rimosso Le baracche per l’alloggio e le altre strutture venivano spostate all’interno del centro di accoglienza a seconda delle esigenze di alloggio. Cappella I cappellani e le associazioni religiose erano a servizio delle esigenze religiose di diverse fedi. I gruppi della chiesa offrivano conforto e opportunità di sviluppare nuove amicizie e conoscenze. Attualmente non accessibili al pubblico. Baracche di alloggio Nei primi anni le donne e i bambini erano alloggiati separatamente dagli uomini. Negli anni seguenti, le baracche furono modificate per dare alloggio alle famiglie. Le famiglie più numerose a volte erano alloggiate in cabine adiacenti. Ogni persona riceveva della biancheria e delle coperte grigie di lana e altri beni che sarebbero stati utili durante la permanenza. Club per il personale/ Ufficio di collocamento The Hume Public Service Club era utilizzato dal personale del centro per scopi ricreativi. Di solito il centro impiegava da 200 a 300 dipendenti in qualsiasi momento, che lavoravano come funzionari, operatori sanitari, forze dell’ordine, cuochi, assistenti sociali e assistenti per l’infanzia. Molti migranti trovarono il loro primo lavoro in Australia proprio al centro. Spazio Multifunzionale di Bonegilla Uno spazio per picnic e funzioni private che include L’Arca, una scultura con placca commemorativa e Passaggio, una scultura interattiva. Aperto al pubblico eccetto nel caso ci siano funzioni private in corso. Per le funzioni private è essenziale la prenotazione. Capanno per l’abluzione Notate quanto dista il capanno per l’abluzione, per la lavanderia e per la doccia dalle baracche dove alloggiavano i migranti. Questa era la configurazione tipica del campo. La lavanderia comunale diventa una struttura per socializzare. I gabinetti si trovavano al Blocco 19 sin dall’inizio, ma gli altri blocchi avevano latrine su fossa. 1 2 3 4 5 6 7 8 10 9 11 Bonegilla Blocco 19 è l’ultimo blocco rimanente di oltre 24 blocchi che costituivano il Centro di Accoglienza per i migranti di Bonegilla e il Centro di Formazione, che riceveva e formava i migranti arrivati in Australia dopo la fine della seconda guerra mondiale. Il centro era molto grande e nei momenti di picco dava alloggio a più di 8000 persone, a volte anche nelle tende, ma generalmente in grandi baracche per l’alloggio. Le donne e i bambini venivano alloggiati separatamente dagli uomini, fino a che le baracche non furono divise in cabine per ospitare le famiglie. Al momento dell’apertura del centro, centinaia di persone arrivavano nel porto di Melbourne ogni settimana. I treni, noti come “serpenti rossi”, scaricavano i passeggeri al raccordo di Bonegilla. I bagagli venivano raccolti e poi le persone si preparavano per un breve viaggio verso il centro di accoglienza per migranti, dove il personale serviva un pasto caldo entro un’ora dal loro arrivo. I migranti successivi, soprattutto quelli olandesi, arrivavano in aereo nell’unico aeroporto internazionale d’Australia, a Sydney. All’inizio, venivano selezionate soltanto le persone sfollate dai campi per rifugiati in Europa. Con l’aumento della richiesta di manodopera, i funzionari per l’immigrazione si resero conto, oltre a soddisfare la quota di migranti imposta dal governo, di poter dare anche ai migranti assistiti l’opportunità di immigrare in Australia. Ogni persona sopra i 16 anni, che si trattasse di migrante assistito o di persona sfollata, firmava un contratto confermando la propria intenzione a lavorare in qualsiasi occupazione per due anni, in qualsiasi parte dell’Australia. Le qualifiche, l’esperienza di lavoro pregressa, e il livello di istruzione non venivano presi in considerazione. Quando l’allocazione alla propria occupazione terminava, era previsto il rientro a Bonegilla, in attesa della prossima opportunità. Oggi il centro tocca le vite di migliaia di australiani. Un australiano su 20 ha un genitore, un fratello, una sorella, uno zio, una zia o uno dei nonni che ha trascorso un periodo a Bonegilla prima di essere assegnato ad un lavoro in un’altra parte dell’Australia. L’esperienza dei migranti a Bonegilla 82 Bonegilla Rd, Bonegilla VIC 3691 PO Box 923, Wodonga VIC 3689 Tel.: (02) 6020 6912 E: [email protected] W: bonegilla.org.au BonegillaMigrantExperience bonegillame Sito aperto dalle 10 alle 16, sette giorni a settimana Chiuso Anzac Day (dalle 10 alle 13), Venerdì Santo e il giorno di Natale. Tour guidati: Si svolgono alle 11 ogni mattina durante le vacanze scolastiche del Victoria e del NSW e durante i fine settimana lunghi (eccetto giugno/luglio). Disponibili su appuntamento per gruppi più numerosi. L’accesso ai disabili è disponibile soltanto in alcuni edifici. Si prega di non dar da mangiare o avvicinarsi ai canguri in loco perché il loro comportamento è imprevedibile quando disturbati. NAA A12111 1/1949/22/20 L’esperienza dei migranti a Bonegilla

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Centro di AccoglienzaPrendete una mappa del sito ed esplorate nuovi modi per ricercare i vostri legami familiari. Prenotate lo Spazio Multifunzionale di Bonegilla per organizzare una riunione di famiglia o per l’alloggio, se intendete fermarvi per qualche giorno. Sono disponibili rinfreschi e souvenir. I tour prenotati in anticipo partono da qui.

Il Luogo di OrigineQui vengono spiegati i motivi per cui le persone arrivarono in Australia alla ricerca di un nuovo inizio, e qui si trova il Whispering Wall (Muro Sussurrante).

Il Capanno RicreativoIl compito di dare un lavoro e un alloggio alle persone era un processo lento. Per questo, alle persone rimaneva molto tempo libero. A partire dal 1951 circa, il personale di YWCA e YMCA organizzava attività per tutte le età, come ad esempio incontri di pugilato e partite di calcio, pallacanestro, pallavolo e di tennis da tavolo. All’interno del capanno ricreativo si trovava anche una raccolta di dischi per grammofono.

Cucina e sala mensaOgni blocco a Bonegilla aveva la propria cucina e sala mensa. The Department of Immigration seguiva linee guida per l’alimentazione molto simili a quelle usate per l’esercito australiano. I migranti facevano la fila per il cibo, si occupavano dei propri piatti e posate, e ascoltavano gli altri parlare la loro lingua madre.

Tudor HallQuesto vasto spazio ricreativo era uno dei vari luoghi di socializzazione all’interno del centro di accoglienza e veniva utilizzato per tutte le celebrazioni, nonché per il cinema, le danze e i concerti. Veniva chiamato Tudor Hall perché conteneva immagini della famiglia reale dei Tudor e lo stemma britannico per far sì che i migranti si identificassero con la cultura britannica dell’Australia.

Demolito o rimossoLe baracche per l’alloggio e le altre strutture venivano spostate all’interno del centro di accoglienza a seconda delle esigenze di alloggio.

CappellaI cappellani e le associazioni religiose erano a servizio delle esigenze religiose di diverse fedi. I gruppi della chiesa offrivano conforto e opportunità di sviluppare nuove amicizie e conoscenze. Attualmente non accessibili al pubblico.

Baracche di alloggioNei primi anni le donne e i bambini erano alloggiati separatamente dagli uomini.

Negli anni seguenti, le baracche furono modificate per dare alloggio alle famiglie. Le famiglie più numerose a volte erano alloggiate in cabine adiacenti.

Ogni persona riceveva della biancheria e delle coperte grigie di lana e altri beni che sarebbero stati utili durante la permanenza.

Club per il personale/ Ufficio di collocamento

The Hume Public Service Club era utilizzato dal personale del centro per scopi ricreativi. Di solito il centro impiegava da 200 a 300 dipendenti in qualsiasi momento, che lavoravano come funzionari, operatori sanitari, forze dell’ordine, cuochi, assistenti sociali e assistenti per l’infanzia. Molti migranti trovarono il loro primo lavoro in Australia proprio al centro.

Spazio Multifunzionale di Bonegilla

Uno spazio per picnic e funzioni private che include L’Arca, una scultura con placca commemorativa e Passaggio, una scultura interattiva. Aperto al pubblico eccetto nel caso ci siano funzioni private in corso. Per le funzioni private è essenziale la prenotazione.

Capanno per l’abluzioneNotate quanto dista il capanno per l’abluzione, per la lavanderia e per la doccia dalle baracche dove alloggiavano i migranti. Questa era la configurazione tipica del campo. La lavanderia comunale diventa una struttura per socializzare. I gabinetti si trovavano al Blocco 19 sin dall’inizio, ma gli altri blocchi avevano latrine su fossa.

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Bonegilla Blocco 19 è l’ultimo blocco rimanente di oltre 24 blocchi che costituivano il Centro di Accoglienza per i migranti di Bonegilla e il Centro di Formazione, che riceveva e formava i migranti arrivati in Australia dopo la fine della seconda guerra mondiale.Il centro era molto grande e nei momenti di picco dava alloggio a più di 8000 persone, a volte anche nelle tende, ma generalmente in grandi baracche per l’alloggio. Le donne e i bambini venivano alloggiati separatamente dagli uomini, fino a che le baracche non furono divise in cabine per ospitare le famiglie.Al momento dell’apertura del centro, centinaia di persone arrivavano nel porto di Melbourne ogni settimana. I treni, noti come “serpenti rossi”, scaricavano i passeggeri al raccordo di Bonegilla. I bagagli venivano raccolti e poi le persone si preparavano per un breve viaggio verso il centro di accoglienza per migranti, dove il personale serviva un pasto caldo entro un’ora dal loro arrivo. I migranti successivi, soprattutto quelli olandesi, arrivavano in aereo nell’unico aeroporto internazionale d’Australia, a Sydney.All’inizio, venivano selezionate soltanto le persone sfollate dai campi per rifugiati in Europa. Con l’aumento della richiesta di manodopera, i funzionari per l’immigrazione si resero conto, oltre a soddisfare la quota di migranti imposta dal governo, di poter dare anche ai migranti assistiti l’opportunità di immigrare in Australia. Ogni persona sopra i 16 anni, che si trattasse di migrante assistito o di persona sfollata, firmava un contratto confermando la propria intenzione a lavorare in qualsiasi occupazione per due anni, in qualsiasi parte dell’Australia.Le qualifiche, l’esperienza di lavoro pregressa, e il livello di istruzione non venivano presi in considerazione. Quando l’allocazione alla propria occupazione terminava, era previsto il rientro a Bonegilla, in attesa della prossima opportunità.Oggi il centro tocca le vite di migliaia di australiani. Un australiano su 20 ha un genitore, un fratello, una sorella, uno zio, una zia o uno dei nonni che ha trascorso un periodo a Bonegilla prima di essere assegnato ad un lavoro in un’altra parte dell’Australia.

L’esperienza dei migranti a Bonegilla82 Bonegilla Rd, Bonegilla VIC 3691PO Box 923, Wodonga VIC 3689Tel.: (02) 6020 6912E: [email protected]: bonegilla.org.au BonegillaMigrantExperience bonegillame

Sito aperto dalle 10 alle 16, sette giorni a settimanaChiuso Anzac Day (dalle 10 alle 13), Venerdì Santo e il giorno di Natale.

Tour guidati: • Si svolgono alle 11 ogni mattina durante le vacanze

scolastiche del Victoria e del NSW e durante i fine settimana lunghi (eccetto giugno/luglio).

• Disponibili su appuntamento per gruppi più numerosi.

L’accesso ai disabili è disponibile soltanto in alcuni edifici.

Si prega di non dar da mangiare o avvicinarsi ai canguri in loco perché il loro comportamento è imprevedibile quando disturbati.

NAA A12111 1/1949/22/20

L’esperienza dei migranti a Bonegilla

Bonegilla com’era Blocco 19 oggi

Scultura Orgoglio

del Luogo

Scultura Commemorativa

L’arca

Tudor Hall

Entrata

Scultura Passaggio

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Ingresso principale

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Anzac Hall

Ospedale

Centro Civico

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