Leguminose Da Foraggio - Diapositive

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Le Leguminose Da Foraggio - Diapositive

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  • LEGUMINOSE DA FORAGGIO

  • I prati avvicendati di leguminose hanno svolto un ruolo centrale nel passaggio alla moderna agricoltura, con lo sviluppo dei sistemi zootecnici intensivi

    I prati influenzano la fertilit agronomica a vari livelli:

    migliorando la struttura del terreno

    aumentando il contenuto di sostanza organica

    aumentando il contenuto di azoto

    limitando la presenza di infestanti

    limitando il dilavamento dei nutrienti

  • CARATTERISTICHE BOTANICHE

    APPARATO RADICALE: FITTONE DERIVATO DALLA RADICE PRIMARIA. IN QUALCHE CASO (T. BIANCO) DOPO IL PRIMO ANNO MUORE ED SOSTITUITO DA RADICI AVVENTIZIE

    FOGLIE: DISPOSIZIONE ALTERNA SUL FUSTO, SPESSO COMPOSTE (3 o pi FOGLIOLINE), FORMA PREVALENTE: TRIFOGLIATA

    o PENNATE (PARI - termina con viticcio - IMPARI - termina con una fogliolina)

    FIORE: TIPICO DELLE LEGUMINOSE, ERMAFRODITA, FECONDAZIONE GENERALMENTE INCROCIATA; RIUNITI IN INFIORESCENZE (CAPOLINI O RACEMI).

    STAMI IN GENERE 10, CON FILAMENTI SALDATI INSIEME: MONOADELFI o 9 UNITI E 1 LIBERO: DIADELFI

    PISTILLO COMPOSTO DA OVARIO (CON 2 o MOLTI OVULI) CON SOPRA UN FILAMENTO DETTO STILO CON ALL'APICE LO STIGMA

    COROLLA: 5 PETALI (forma diversa);

    CALICE: 5 foglioline di colore verde spesso saldate tra loro

  • CARATTERISTICHE BOTANICHE FRUTTO: LEGUME CON 1 O PI SEMI. PU ESSERE DEISCENTE o INDEISCENTE

    SEME: FORME DIVERSE. NELLE FORAGGERE SONO PREVALENTI QUELLI ROTONDEGGIANTI E RENIFORMI.

    Racemo

  • CARATTERISTICHE BOTANICHE: fiore

    Schema fiorale

    Fiore papilionaceo petali saldati

    carena

    ala

    vessillo

    ala

    filamenti

    saldati

    petali

    stimma ovario stilo

    pistillo

    picciolo

    calice

  • CARATTERISTICHE BOTANICHE: radice - corona

    corona

    fittone

  • LA SIMBIOSI RIZOBICA

    Batteri appartenenti a vari generi, specifici per le diverse leguminose.

    La presenza dei noduli nelle radici non garantisce sempre di fissazione . Un giudizio in questo senso pu essere formulato sezionandoli: il colore rosso indice di buona efficienza.

    Per un buon funzionamento necessario.

    - sufficiente quantit di Ca, P e K;

    - ossigeno, quindi no asfissia del terreno;

    - temperatura ottimale 25C;

    - per specie di nuova coltivazione eseguire una preventiva inoculazione delle sementi.

  • leghemoglobina

  • ADATTAMENTO AL pH DEL TERRENO

  • Pianta foraggera per eccellenza:

    molto produttiva, longeva, buona

    capacit di ricaccio, facilit di

    conservazione, elevato valore

    nutritivo, azione miglioratrice sul

    terreno.

    UTILIZZAZIONE:

    - fieno

    - pascolo

    - insilamento

    - disidratata

    - concentrati proteici fogliari

  • Pregi

    - Eccellenza tra le foraggere per:

    produttivit:

    longevit

    capacit ricaccio

    - Qualit del foraggio, elevato valore

    proteico.

    - Migliora la struttura del suolo.

    - Resistente alla siccit.

    - Ottima fissatrice di N atmosferico.

    - Resiste alla alcalinit dei terreni.

    Limiti

    -

    - Presenta difficolt alla

    fienagione classica (perdite).

    -

    -

    (elevato potere tampone e scarsi

    zuccheri fermentescibili).

    Danni da ristagno

  • Origine e diffusione

    coltivazione come pianta da foraggio risale ad oltre 2000 anni fa. Era infatti conosciuta da Greci e Romani.

    Principale centro di diffusione della sua pi recente espansione stata la Spagna, dove era stata introdotta

    mondo sia approssimativamente di 15 milioni di ettari.

    In Italia coltivata soprattutto in Emilia Romagna, e, a seguire, Marche, Lombardia, Lazio, Umbria, Toscana, Campania e Veneto.

  • UTILIZZAZIONE

    PRATO MONOFITA

    la forma di coltivazione pi diffusa, come prato da vicenda

    PRATO OLIGOFITA

    sempre come prato da vicenda, ma in consociazione con graminacee (Festuca arundinacea o Dactylis glomerata)

  • CARATTERISTICHE BIOLOGICHE E BOTANICHE

    Medicago sativa con le tre sottospecie sativa, falcata (a fiori gialli) e varia (a fiori variegati).

    una pianta erbacea vivace che potrebbe vivere fino a 10-15

    anni in ambienti adatti, ma che in genere in coltura vive molto meno (3 -4 anni) a causa di svariate avversit. La pianta di erba medica costituita da numerosi steli eretti che si sviluppano dal cespo dopo la raccolta degli steli precedenti. Questa del rapido ributto che rigenera la vegetazione dopo ogni taglio una delle pi importanti e apprezzate caratteristiche di questa foraggera. Le foglie costituiscono circa il e sono le parti pi nutrienti. La M. sativa pianta moderatamente resistente al freddo, in quanto,

    pu rimanere esposta al danno delle successive basse temperature. invece molto resistente al caldo e al secco.

  • CARATTERISTICHE BIOLOGICHE E BOTANICHE NUMERO CROMOSOMICO 2n = 32 (tetraploide) (deriva da M. caerulea 2n = 16)

    PIANTA ALLOGAMA CON IMPOLLINAZIONE ENTOMOFILA

    TAGLIA: ELEVATA 80 -100 cm

    RADICE: FITTONANTE PROFONDA (anche 3 m), con poche ramificazioni

    CORONA: STRUTTURA COMPATTA FORMATA DALLA PARTE BASALE DEGLI STELI. PRESENZA DI GEMME DALLE

    QUALI SI SVILUPPANO I NUOVI STELI

    STELI: CAVI E RAMIFICATI . PORTAMENTO: ERETTO O SEMIERETTO

    FOGLIE: TRIFOGLIATE CON MARGINE SEGHETTATO, FOGL. MEDIANA BREVEMENTE PICCIOLATA, STIPOLE OVALI O LANCEOLATE

    FIORE: COLORE VIOLETTO, RIUNITI IN RACEMI , POSTI ALL'ASCELLA DELLE FOGLIE.

    SEME: RENIFORME, BRUNO -GIALLASTRO. PESO 1000 SEMI: 1,8-2,0 g

    LEGUMI: AVVOLTI A SPIRALE, CON 2 -7 SEMI

  • Esigenze ambientali

    La grande variabilit genetica della medica fa s che questa pianta sia coltivata entro

    Negli ambienti caldi del bacino del Mediterraneo le popolazioni coltivate di erba medica sono riferibili a M. sativa subsp. sativa; nelle zone centrale e in nord America, dove ai fini della sopravvivenza acquista importanza la resistenza al freddo, diffusa M sativa subsp. varia,

    M. sativa subsp. falcata, molto resistente al freddo.

    700-800 L per

    formare 1 kg di s.s.; nonostante ci la foraggera pi resistente alla siccit grazie al suo apparato radicale capace di scendere a grande profondit, purch non trovi ostacoli.

    per la

    persistenza del medicaio fondamentale la buona sistemazione idraulica dei terreni.

  • Terreno

    Particolarmente adatta a terreni profondi, franco-argillosi, ma idonea

    anche ad altri tipi di suoli (eccetto quelli molto sciolti o molto pesanti)

    pH ideale tra 6,5 e 7,5 - non tollera pH acido.

    Suscettibile ai ristagni idrici

    Clima

    Adatta a tutte le aree temperato-calde del mondo

    temperatura ideale: 20-25 C

    minima germinazione: 5 C

    arresta la crescita a T < 5 C e >35 C

    durante riposo invernale sopporta T < -20 C

    Esigenze pedo - climatiche

  • DORMIENZA

    vegetativa per tempo, prima dei rigori invernali e a mantenersi quiescente per un periodo pi o meno prolungato.

    Fall Dormancy: undici classi, da 1 (pi dormiente) a 11 (meno dormiente).

    Variet italiane di classe variabile da 5-6 (settentrione) a 7-8 (meridione)

  • La resistenza al freddo determina il grado di dormienza, capacit della cultivar di entrare in riposo invernale per resistere al freddo.

    Cv dormienti : - stasi autunnale precoce

    - ripresa primaverile tardiva (adatte ai climi freddi del centro Europa e nord America)

    Cv semidormienti : adatte agli ambienti padani.

    Cv non dormienti : adatte agli ambienti mediterranei.

  • CICLO BIOLOGICO

    GERMINAZIONE (epigea): in favorevoli condizioni di umidit e di temperatura (12 -13C) il seme emette (dopo 7-8 gg dalla semina) la radichetta e poco dopo i cotiledoni, quindi la prima foglia unifogliata, e infine le foglie trifogliate. Contemporaneamente la radice si approfondisce nel terreno e comincia a ricoprirsi di tubercoli

    SVILUPPO VEGETATIVO : la pianta si presenta con un asse molto esile e a questo punto i primi 2-3 internodi, molto corti, vengono trascinati al suolo, e anche sotto lo stessodifferenziano le gemme che danno vita a nuovi steli.

    corona, nella quale si differenziano altre gemme con altri steli, oltre che fungere di deposito delle sostanze di riserva. Ad ogni taglio, un certo numero di gemme della corona si sviluppa in nuovi steli

  • Sviluppo vegetativo

    Corona basale -3

    nodi.

    Dalle gemme che si originano da questi nodi si sviluppano

    ramificazioni.

    organi di riserva corona basale + apparato radicale

    Le gemme presenti sulla corona, dopo i tagli, grazie

    alle sostanze di riserva danno origine a nuovi steli.

    Apparato radicale:

    -3 m.

    Attivit azotofissatrice intensa (Sinorhizobium meliloti) con simbionte

    presente sulle radici secondarie.

  • funzione di riserva:

    da essa dipende la ripresa vegetativa

    Le gemme della corona vengono mantenute

    inattive dagli steli in attiva crescita (controllo

    ormonale)

    Quando la crescita degli steli si arresta (fioritura o

    sfalcio), alcune gemme si attivano sviluppando

    nuovi steli che inizialmente crescono utilizzando

    le riserve della corona (il periodo di

    accrescimento deve essere sufficientemente

    lungo)

    Riserve radicali

  • La medica considerata la pianta miglioratrice per eccellenza.

    Segue un cereale autunno - vernino e precede una sarchiata.

    Non segue s stessa per:

    - secrezioni tossiche nel terreno (auto tossicit).

    - maggiore attacchi fungini e batterici.

  • Aratura: profonda (30-35 cm) o lavorazione a due strati.

    Fertilizzazione: con 25-100-200 kg/ha di N-P-K (aggiustamenti secondo le necessit locali)

    Diserbo pre-semina: (Diquat, Glufosinate ammonio, Benfluralin)

    Letto di semina: adeguatamente affinato, molto curato.

    Semina

    Dose: 35-40 kg/ha (300/400 piante/m2)

    Profondit: 1 cm max

    Periodo: - autunnale

    (da met settembre a met ottobre)

    - primaverile (entro marzo)

    In molti casi la rullatura pu risultare utile

    per favorire le nascite.

    Diserbo post-emergenza: (Imazamox; 2,4 DB)

    Preparazione del terreno e semina

  • Condizioni di riuscita della semina del prato

    Favorire Evitare

    Suolo grossolano

    difficoltosa. Germinazione lenta e difficoltosa

    Superficie ben affinata

    I semi piccoli sono bene a contatto del terreno. Emergenza pronta

    Semina superficiale

    Sviluppo rapido delle radici secondarie. Accestimento vigoroso

    Suolo omogeneo e ben assestato

    Facilita la risalita

    Germinazione regolare

    Letto di semina irregolare

    I semi restano tra le zolle a profondit irregolare. Germinazione scarsa

    Semina profonda

    Le plantule tardano ad arrivare in superficie. Radicazione e accestimento difficile

  • n n

    Profondit di semina e capacit di accestimento (graminacee)

    Seminare superficialmente : 2cm massimo. Ideale 1cm Sopportano profondit di semina maggiore: Loiessa > loietto > dattile > festuca arundinacea > fleolo

    - Una semina troppo profonda

    - ipocotile (rizoma) spreca le riserve del seme per portare i germogli fuori dal terreno.

    Rizoma/ ipocotile

  • Semina

    Pu essere eseguita: - dal momento in cui la temperatura raggiunge i 5-6C; - a fine estate perch le piantine possano raggiungere un buono sviluppo epigeo (4 -5 foglie) e radicale

    di erba medica quando sono molto giovani non resistono al freddo.

    La semina di fine inverno (febbraio-marzo) quella pi praticata in pianura al nord.

    In collina si posticipa sino a met aprile.

  • EPOCA DI SEMINA

  • Concimazione

    La concimazione di fondo si basa sul P, del quale le leguminose sono oltremodo esigenti;

    N K in genere abbondante nei terreni e nelle regioni dove la medica

    diffusa. opportuno che il concime fosfatico, e quello potassico, sia dato prima della

    Il letame utilissimo al medicaio per il miglioramento delle propriet fisiche del terreno, alle quali la medica assai sensibile.

    PRE-ARATURA: LETAME (40 t/ha) O LIQUAME

    P2O5 (100 kg/ha) E SE NECESSARIO K2O (125-200 kg/ha)

    [PRE-SEMINA: N = 25 -30 kg/ha (STARTER)]

  • Concimazione di mantenimento Determinante la disponibilit di P e K

    Azoto, normalmente fornito tramite Sinorhizobium meliloti. Fosforo, le somministrazioni fosfatiche negli anni successivi non

    distribuzione eseguita al momento della semina, specialmente nei terreni normalmente dotati di questo elemento.

    Potassio, 70-80 kg/ha di K 2O: favorisce una rapida ripresa vegetativa e di ricaccio.

    -120 kg/ha di N per

    favorire le graminacee e aumentare cos la produzione di foraggio.

    Evitare la distribuzione di liquami in copertura, perch provoca riduzione

  • ECOTIPI e VARIET

    variamente caratterizzati dal punto di vista pedologico,

    ottenuto in loco aveva col tempo determinato la formazione di ecotipi, dotati di caratteristiche assai apprezzabili di adattamento e di produttivit.

    Recentemente sono state costituite, seguendo metodi di selezione diversi, variet migliorate (sintetiche), che presentano particolari pregi di produttivit, di resistenza alle avversit, di durata, di rapidit di ributto dopo i tagli. Dal 2003 il commercio di semi di erba medica limitato alle variet selezionate.

  • Scelta varietale

    Ecotipo : frutto della selezione di fattori: climatici, pedologici ed antropici su popolazioni che si sono riprodotte da tempo immemorabile nello stesso ambiente.

    Variet ottenute : per selezione massale,

    per polincrocio (sintetiche).

    Elementi da considerare:

    capacit produttiva e qualit foraggio,

    resistenze a malattie e basse temperature,

    velocit di ricaccio dopo i tagli,

    persistenza (longevit medicaio).

  • POPOLAZIONI (ECOTIPI)

    Tipo padano: buona resistenza al freddo con un marcato periodo di riposo invernale, raggiungono elevate produzioni nel periodo estivo. Si adattano bene ad un

    irriguo. ( Cremonese, Leonicena, Vogherese, Friulana di Premariacco, Polesana)

    Tipo meridionale: scarsa resistenza al freddo, elevata precocit primaverile, massima produzione in primavera. Resistenti alla siccit. (Sabina, Campana, della Sardegna, della Sicilia)

    Intermedie: adatte per il centro Italia (Marchigiana, )

  • VARIET LISTA A Rese elevate e stabili LISTA B Caratterizzate da utilizzazioni particolari o adattamenti specifici LISTA C Cultivar emergenti

    CRITERI DI SCELTA: - (fattori climatici) - tipo di conduzione aziendale (possibilit

    e qualit) - destinazione del foraggio (fienagione, disidratazione, pascolo)

  • - Le caratteristiche chimiche e nutrizionali fanno dell'erba medica una foraggera

    largamente utilizzata dagli allevatori.

    - Caratteristiche principali sono: elevato contenuto di proteine, minerali, vitamine

    ed energia.

    - La frazione a fibra lunga nella razione di foraggio di una vacca lattifera,

    determina un aumento del tempo di ruminazione e una migliore attivit

    fermentativa dei microrganismi all'interno del rumine.

    - Tali caratteristiche, unitamente alla buona degradabilit della frazione fibrosa e

    all'elevato potere tampone, permettono di:

    * migliorare l'ingestione degli alimenti;

    * mantenere pi costante il pH ruminale;

    * elevare la quantit di latte prodotto, migliorandone le caratteristiche qualitative;

    * ridurre i costi delle razioni giornaliere in funzione del risparmio di fonti proteiche.

    Utilizzazione

  • Modi di utilizzazione

    Foraggiata verde

    Fienagione

    Foraggio insilato

    Foraggio disidratato

    Pascolo

  • Regole fondamentali per la gestione del medicaio

    Curare la scelta dello stadio di taglio.

    cm.

    Mantenere al minimo la durata delle operazioni meccaniche, per limitare le perdite di foraggio (in quantit e qualit).

    Limitare il traffico delle macchine sul cotico per preservarne la persistenza.

  • Produzione

    anno la produzione comincia a declinare per progressivo diradamento. La produzione media annua di un prato quadriennale di medica di circa

    12 t/ha. Al momento in cui si scende sotto le 100 piante/m 2 il medicaio deve essere

    rotto perch la sua resa compromessa.

    tagli: da un minimo di 2-3, nel caso di clima e terreno aridi, a 4-(5) in condizione irrigua o di notevole freschezza; casi limite si hanno nelle colture irrigue delle zone subtropicali (oasi dei deserti) dove il medicaio, vegetando

    10-12 tagli di erba molto giovane.

    Lo stadio vegetativo ottimale per il taglio a fioritura iniziata da qualche giorno (10-20% fiori aperti).

    La tendenza attuale di anticipare i tagli allo stadio di bottone fiorale (quando si incomincia a intravedere il colore dei fiori).

    foraggio.

  • produzione di proteine per ettaro (2000-2500 kg).

    foraggere risiede non solo nella concentrazione di

    proteine, ma anche nella sua alta digeribilit e

    ottima appetibilit. Tutti questi fattori sono

    influenzati dallo stadio vegetativo e dalla stagione

    di crescita tutti possono essere ricondotti al

    rapporto tra foglie e steli nelle piante.

  • La concentrazione proteica molto pi alta nelle

    foglie che negli steli, e nella pianta intera essa

    ponderale di questi ultimi e per effetto della

    senescenza e caduta delle foglie situate pi in basso e,

    quindi, pi ombreggiate.

    Rapporto foglie/steli

    Fase di sviluppo 1 anno 2 anno

    Taglio a 30 cm di altezza 1,26 1,00

    Taglio a 60 cm di altezza 0,89 0,70

    Taglio al 50% di fioritura 0,58 0,50

  • Fienagione

    Il fieno si asciuga lentamente a causa della resistenza

    Il condizionamento diventata una pratica necessaria per superare tale

    resistenza ed accelerare la perdita di acqua da parte del foraggio.

    Esistono 2 tipi di condizionatrici:

    - a rulli: indicata per medica

    - a flagelli: pi indicata per graminacee

    Il condizionamento riduce fino al 30% i tempi di essiccazione in campo.