Leggimi 2952

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Pensiero stupendo «Lo stadio più elevato nelle civiltà morali consiste nel riconoscere che dovremmo controllare i nostri pensieri». Charles Darwin Fantapolitica L'Amministrazione comunale di Catania alla fine del suo mandato ha finalmente ap- provato, dopo oltre 40 anni, il nuovo Piano Regolatore di Catania. Le tasse locali (Imu, Tares, Tosap) sono state portate alle aliquote minime. Le strisce blu ridotte e anche il costo della sosta. Le strade sono state rifatte tutte e non ci sono più buche. Il traffico è stato snellito da una serie di interventi tra i quali il potenziamento dei mezzi pubblici. Funzionano gli asili nido, i servizi sociali, la nettezza urbana. I musei sono aperti anche nei giorni festivi e negli uffici efficienti dipendenti risolvono i problemi agli utenti. segue dalla prima pagina I 20 anni di Berlusconi il vero beneficiario del- l’annientamento della Pri- ma Repubblica. Da un la- to Berlusconi e dall’altro un partito ex comunista che non è riuscito a passa- re il guado della democra- zia ed entrare così nella famiglia dei socialisti eu- ropei. Così in Italia c’era- no due partiti senza anima e senza identità, ben lon- tani dai loro presunti epi- goni europei (Pse e Ppe), composto per la maggior parte da inetti. Un sistema elettorale assurdo ha fatto il resto. Gli italiani hanno tentato di reagire ma an- nebbiati da cinque lustri di berlusconismi hanno solo peggiorato la situazione dando legittimazione di popoli al qualunquismo, all’impreparazione e al- l’arroganza. Uno scenario terribile se sommato alla crisi economica interna- zionale. Ma, mentre gli altri paesi reagivano con idee, forze e determinazione, i nostri incapaci governanti si incartavano sempre di più. Solo un miracolo lampo li ha portati a chie- dere a Giorgio Napolitano di rimanere al suo posto. Napolitano, uno dei più il- luminati comunisti italia- ni, promotore nei lontani anni ’70, insieme a gente come Gerardo Chiaro- monte e Emanuele Maca- luso, della corrente del “miglioristi” che tentava di non guardare più a Mo- sca ma al socialismo euro- peo. Napolitano - forse ma fino a questo momento di certo - ha salvato o sal- verà l’Italia. Il suo discor- so al momento del giura- mento è stato durissimo nei confronti dei partiti che sono stati richiamati in maniera secca e peren- toria all’ordine. Napolitano li ha ammo- niti a non avere «alcuna autoindulgenza», li ha rimproverati per «la man- cata revisione della legge elettorale», li ha avvertiti che non accetterà di tro- varsi nuovamente di fron- te una «sordità come quel- le contro cui ho cozzato nel passato» perché a quel punto non avrà esitazione «a trarne le conseguenze dinanzi al Paese». Poi in- dica il percorso da fare su- bito: «In Italia si sia diffu- sa una sorta di orrore per ogni ipotesi di intese, alle- anze, mediazioni, conver- genze tra forze politiche diverse, è segno di una re- gressione, di un diffonder- si dell'idea che si possa fa- re politica senza conosce- re o riconoscere le com- plesse problematiche del governare la cosa pubbli- ca e le implicazioni che ne discendono in termini, ap- punto, di mediazioni, inte- se, alleanze politiche». Un grande discorso, du- ro e senza sconti, degno dei più grandi “Padri della Patria”. Da qualche parte (a seconda delle personali credenze) Alcide De Ga- speri, Luigi Einaudi, Pal- miro Togliatti, Sandro Pertini avranno certamen- te annuito. Adesso, tra qualche me- se, forse poco più di un anno, il tempo per quelle riforme che tanto stiamo aspettando, saranno gli italiani a dovere scegliere il loro futuro. Che tengano bene a mente le parole di Giorgio Napolitano. Re Giorgio potremmo dire forse esagerando, ma una cosa è certa con questa nuova elezione la figura del presidente della Re- pubblica è cambiato. E ancora di più è cam- biata quella di Napolitano che è non solo presidente ma anche nuovo e ricono- sciuto leader politico. E lo sanno anche le bor- se in salita e lo spread in discesa. Sarà la conferma al po- tere delle banche o quello delle riforme vere e neces- sarie che dovrebbero pre- cedere la ripresa? Lo ve- dremo in queste ore, subi- to dopo la scelta del nuo- vo presidente del consi- glio che mercoledì matti- na Napolitano ha affidato a Enrico Letta. Iozzia e Adorno Rivoluzione costituzionale: unica salvezza per l'Italia? Ecco Re Giorgio II Napolitano affida incarico a Enrico Letta. Durerà? Un partito balbettante da vent’anni sconfitto da Berlusconi Il Pd si frantuma Crozza: «Bersani si dimette e la Serracchiani vince!» Il rieletto presidente della Repubbli- ca, Giorgio Napolitano, non ha perso tempo ed ha cominciato subito per con- sultazioni per fare il nuovo Governo. Un esecutivo politico che vedrà la par- tecipazione di diverse forze politiche: Pd, Pdl, Scelta Civica e Lega. Rimar- ranno all’opposizione Sinistra Ecologia e Libertà e il Movimento 5 Stelle. Ma, al di là di chi sarà il nuovo premier, il Partito Democratico ha intanto subito una sua rivoluzione interna con le di- missioni in massa della sua intera clas- se dirigente. Da Napolitano sono an- dati il vicesegretario Letta e i due ca- pigruppo al Senato e alla Camera Luigi Zanda e Roberto Speranza. E ora cosa succederà in casa Pd senza Bindi e Bersani? Domineranno i renziani che punteranno ad un’alleanza organica con i centristi e il Pdl? E gli altri, se ne an- dranno a sinistra con Nichi Vendola? E gli altri ancora con chi, il M5S? Sono tanti gli interrogativi ma l’unica certez- za è che il più grande partito del cen- trosinistra italiano dalla svolta della Bo- lognina, nel 1991, quando l’allora se- gretario Achille Occhetto da PCI lo fece diventare PDS, non ha più avuto una sua precisa identità. L’obiettivo razio- nale da raggiungere era quello della so- cialdemocrazia ma gli ex comunisti, e ancora di più gli ex democristiani, non hanno mai voluto “diventare” socialisti. Questo termine ricordava troppo una macchia della recente storia d’Italia. La questione era ed è ancora bollente ed è meglio (per loro) non ricordarla. Ma il non essere socialisti li ha di fatto non solo posti a margine dell’Europa ma li ha condotti verso qualcosa di indefinito, poco chiaro e balbettante che puntual- mente è stato sconfitto da Silvio Ber- lusconi anche dopo che aveva vinto. Adesso ci si è messo Beppe Grillo. Ba- sterà il durissimo richiamo di Giorgio Napolitano, chiaramente rivolto più al Pd che ad altri, per cambiare le cose. Basteranno le dimissioni in blocco della dirigenza? Staremo a vedere. Un effetto, però, c’è subito stato. «Ap- pena Bersani si è dimesso, la Serrac- chiani ha vinto» è stato questo l’ironico commento di Maurizio Crozza nel suo siparietto di apertura a Ballarò, la trasmissione condotta da Giovanni Floris su Rai Tre. In Friuli Venezia Giu- lia, le Elezioni Regionali che si sono svolte domenica e lunedì scorsi hanno infatti visto la vittoria della coalizione di centrosinistra sul ricandidato presi- dente uscente (Pdl-Lega). L’europarla- mentare del Pd, Debora Serracchiani, ha sconfitto Renzo Tondo del Pdl: 39,4% contro 39%. Tracollo del Mo- vimento 5 Stelle, il cui candidato Sa- verio Galluccio, è arrivato solo terzo, con il 19,2%. Rispetto alle politiche di appena due mesi, quando presero il 27,22%, i grillini hanno perduto il 13,8% dei consensi: da 196.000 voti a 54.000. Un primo segnale? Inserto di informazione - economia - politica - cultura Edizione N. 16 Anno VIII 26 APRILE 2013 Commenta sulla nostra bacheca di Facebook Commenta sulla nostra bacheca di Facebook La neo presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

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Inserto a IlMercatino edizione 2952 del 26/04/2013

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Page 1: Leggimi 2952

Pensiero stupendo«Lo stadio più elevato nelle civiltà morali consiste nel riconoscere

che dovremmo controllare i nostri pensieri».Charles Darwin

FantapoliticaL'Amministrazione comunale di Catania alla fine del suo mandato ha finalmente ap-

provato, dopo oltre 40 anni, il nuovo Piano Regolatore di Catania. Le tasse locali (Imu,Tares, Tosap) sono state portate alle aliquote minime. Le strisce blu ridotte e ancheil costo della sosta. Le strade sono state rifatte tutte e non ci sono più buche. Il trafficoè stato snellito da una serie di interventi tra i quali il potenziamento dei mezzi pubblici.Funzionano gli asili nido, i servizi sociali, la nettezza urbana. I musei sono aperti anchenei giorni festivi e negli uffici efficienti dipendenti risolvono i problemi agli utenti.

segue dalla prima pagina

I 20 anni di Berlusconiil vero beneficiario del-l’annientamento della Pri-ma Repubblica. Da un la-to Berlusconi e dall’altroun partito ex comunistache non è riuscito a passa-re il guado della democra-zia ed entrare così nellafamiglia dei socialisti eu-ropei. Così in Italia c’era-no due partiti senza animae senza identità, ben lon-tani dai loro presunti epi-goni europei (Pse e Ppe),composto per la maggiorparte da inetti. Un sistemaelettorale assurdo ha fattoil resto. Gli italiani hannotentato di reagire ma an-nebbiati da cinque lustri diberlusconismi hanno solopeggiorato la situazionedando legittimazione dipopoli al qualunquismo,all’impreparazione e al-l’arroganza. Uno scenarioterribile se sommato allacrisi economica interna-zionale.

Ma, mentre gli altripaesi reagivano con idee,forze e determinazione, inostri incapaci governantisi incartavano sempre dipiù. Solo un miracololampo li ha portati a chie-dere a Giorgio Napolitanodi rimanere al suo posto.Napolitano, uno dei più il-luminati comunisti italia-ni, promotore nei lontanianni ’70, insieme a gentecome Gerardo Chiaro-monte e Emanuele Maca-luso, della corrente del“miglioristi” che tentavadi non guardare più a Mo-sca ma al socialismo euro-peo. Napolitano - forsema fino a questo momentodi certo - ha salvato o sal-verà l’Italia. Il suo discor-so al momento del giura-mento è stato durissimo

nei confronti dei partitiche sono stati richiamatiin maniera secca e peren-toria all’ordine.

Napolitano li ha ammo-niti a non avere «alcunaautoindulgenza», li harimproverati per «la man-cata revisione della leggeelettorale», li ha avvertitiche non accetterà di tro-varsi nuovamente di fron-te una «sordità come quel-le contro cui ho cozzatonel passato» perché a quelpunto non avrà esitazione«a trarne le conseguenzedinanzi al Paese». Poi in-dica il percorso da fare su-bito: «In Italia si sia diffu-sa una sorta di orrore perogni ipotesi di intese, alle-anze, mediazioni, conver-genze tra forze politichediverse, è segno di una re-gressione, di un diffonder-si dell'idea che si possa fa-re politica senza conosce-re o riconoscere le com-plesse problematiche delgovernare la cosa pubbli-ca e le implicazioni che nediscendono in termini, ap-punto, di mediazioni, inte-se, alleanze politiche».

Un grande discorso, du-ro e senza sconti, degnodei più grandi “Padri dellaPatria”. Da qualche parte(a seconda delle personali

credenze) Alcide De Ga-speri, Luigi Einaudi, Pal-miro Togliatti, SandroPertini avranno certamen-te annuito.

Adesso, tra qualche me-se, forse poco più di unanno, il tempo per quelleriforme che tanto stiamoaspettando, saranno gliitaliani a dovere scegliereil loro futuro. Che tenganobene a mente le parole diGiorgio Napolitano. ReGiorgio potremmo direforse esagerando, ma unacosa è certa con questanuova elezione la figuradel presidente della Re-pubblica è cambiato.

E ancora di più è cam-biata quella di Napolitanoche è non solo presidentema anche nuovo e ricono-sciuto leader politico.

E lo sanno anche le bor-se in salita e lo spread indiscesa.

Sarà la conferma al po-tere delle banche o quellodelle riforme vere e neces-sarie che dovrebbero pre-cedere la ripresa? Lo ve-dremo in queste ore, subi-to dopo la scelta del nuo-vo presidente del consi-glio che mercoledì matti-na Napolitano ha affidatoa Enrico Letta.

Iozzia e Adorno

Rivoluzione costituzionale: unica salvezza per l'Italia?

Ecco Re Giorgio IINapolitano affida incarico a Enrico Letta. Durerà?

Un partito balbettante da vent’anni sconfitto da Berlusconi

Il Pd si frantumaCrozza: «Bersani si dimette e la Serracchiani vince!»

Il rieletto presidente della Repubbli-ca, Giorgio Napolitano, non ha persotempo ed ha cominciato subito per con-sultazioni per fare il nuovo Governo.Un esecutivo politico che vedrà la par-tecipazione di diverse forze politiche:Pd, Pdl, Scelta Civica e Lega. Rimar-ranno all’opposizione Sinistra Ecologiae Libertà e il Movimento 5 Stelle. Ma,al di là di chi sarà il nuovo premier, ilPartito Democratico ha intanto subitouna sua rivoluzione interna con le di-missioni in massa della sua intera clas-se dirigente. Da Napolitano sono an-dati il vicesegretario Letta e i due ca-pigruppo al Senato e alla CameraLuigi Zanda e Roberto Speranza. E oracosa succederà in casa Pd senza Bindie Bersani? Domineranno i renziani chepunteranno ad un’alleanza organica coni centristi e il Pdl? E gli altri, se ne an-dranno a sinistra con Nichi Vendola?E gli altri ancora con chi, il M5S? Sonotanti gli interrogativi ma l’unica certez-za è che il più grande partito del cen-trosinistra italiano dalla svolta della Bo-lognina, nel 1991, quando l’allora se-gretario Achille Occhetto da PCI lo fecediventare PDS, non ha più avuto unasua precisa identità. L’obiettivo razio-nale da raggiungere era quello della so-cialdemocrazia ma gli ex comunisti, eancora di più gli ex democristiani, nonhanno mai voluto “diventare” socialisti.Questo termine ricordava troppo unamacchia della recente storia d’Italia. Laquestione era ed è ancora bollente edè meglio (per loro) non ricordarla. Mail non essere socialisti li ha di fatto nonsolo posti a margine dell’Europa ma liha condotti verso qualcosa di indefinito,poco chiaro e balbettante che puntual-mente è stato sconfitto da Silvio Ber-

lusconi anche dopo che aveva vinto.Adesso ci si è messo Beppe Grillo. Ba-sterà il durissimo richiamo di GiorgioNapolitano, chiaramente rivolto più alPd che ad altri, per cambiare le cose.Basteranno le dimissioni in bloccodella dirigenza? Staremo a vedere.Un effetto, però, c’è subito stato. «Ap-pena Bersani si è dimesso, la Serrac-chiani ha vinto» è stato questo l’ironicocommento di Maurizio Crozza nelsuo siparietto di apertura a Ballarò, latrasmissione condotta da GiovanniFloris su Rai Tre. In Friuli Venezia Giu-lia, le Elezioni Regionali che si sonosvolte domenica e lunedì scorsi hannoinfatti visto la vittoria della coalizionedi centrosinistra sul ricandidato presi-dente uscente (Pdl-Lega). L’europarla-mentare del Pd, Debora Serracchiani,ha sconfitto Renzo Tondo del Pdl:39,4% contro 39%. Tracollo del Mo-vimento 5 Stelle, il cui candidato Sa-verio Galluccio, è arrivato solo terzo,con il 19,2%. Rispetto alle politiche diappena due mesi, quando presero il27,22%, i grillini hanno perduto il13,8% dei consensi: da 196.000 voti a54.000. Un primo segnale?

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Edizione N. 16 Anno VIII 26 APRILE 2013

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La neo presidente della Regione FriuliVenezia Giulia Debora Serracchiani

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

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L a campagna elettorale per ilnuovo sindaco di Cataniacomincia a entrare nel vivo.

Fino ad ora sono tre i candidati uf-ficiali: Enzo Bianco, Maurizio Ca-serta e Raffaele Stancanelli. I pri-mi due sabato scorso hanno uffi-cialmente aperto la loro campagnaelettorale, il sindaco uscente nonl’ha ancora fatto ma prosegue ne-gli incontri. Per il resto si attendeche la candidata del Movimento 5Stelle, Lidia Adorno, riceva il vialibera dal Movimento e quindi daBeppe Grillo, che la sinistra deci-da chi scegliere e, infine, che ilPdl esprima un proprio candidato.Un sondaggio rimasto segreto harivelato che tutti i potenziali can-didati del centrodestra hanno più omeno le medesime percentuali. Ilproblema, ha confidato un espo-nente di primo piano del partito diSilvio Berlusconi, è che Stanca-nelli ha esaurito tutte le possibilitàdi crescita avendo già governato equindi dato ampia dimostrazionedi quel che sa fare mentre tutti glialtri hanno ancora un margine dipotenzialità da dimostrare. Da vo-ci di corridoio si coglie il disagiodi sostenere un candidato di un al-tro schieramento, Stancanelli è in-fatti componente di Fratelli d’Ita-lia, per di più appoggiato aperta-mente da Raffaele Lombardo co-me la nomina di Claudio Corbino,lombardiano di Ferro, come coor-dinatore dei gruppi a sostegno delsindaco uscente, ha ampiamentedimostrato. Enzo Bianco, intanto,ha aperto la sua campagna eletto-rale in un gremitissimo cineteatrocatanese. Una convention all’inse-gna della società civile, dei 8.740che con le loro firme hanno “co-stretto” Bianco a ricandidarsi. Leliste che saranno espressione ditutto ciò saranno due: Patto perCatania e Primavera di Catania.Accanto ad esse di saranno quelledel Pd, rappresentato nell’occasio-ne dal segretario del regionaleGiuseppe Lupo, quella dell’Udc,c’era il deputato regionale Nicola

D’Agostino, e da quella del Mega-fono, rappresentati da Nicola Ma-lafarina. Presenti anche uomini edonne di Scelta Civica, Sel, De-mocratici riformisti, Socialisti,Centro democratico, Verdi, Comu-nisti italiani-Rivoluzione civile.

«Per scrivere questo progettoper Catania c’è bisogno di tutti –ha detto Bianco -, delle migliaia dipersone che ogni giorno incontronella città parlandomi di problemiconcreti, in centro come in perife-ria». «Oggi diamo un primo viaalla campagna elettorale per co-municare il nostro impegno forte epersonale che significa offrirsi allacittà e al giudizio dei cittadini».Ha esordito così Maurizio Casertanell’incontro dove ha spiegato incosa consiste il “Metodo Caserta”che aspira ad essere un modello digestione della città che renda tuttii suoi attori più responsabili. Ilmetodo elaborato dal professoreCaserta si articola in quattro punti:superare l’emergenza, scelta dellevocazioni, strategia di cambia-mento e da cosa nasce cosa. «Lacampagna elettorale del nostrogruppo – ha detto Caserta - ha

adottato il metodo che noi ritenia-mo appropriato per il governo del-la città. Nessun accordo di vertice,ma una discussione continua eaperta sui problemi della città.Non solo approfondimenti in'stu-dio' ma osservazione diretta dellequestioni scottanti. Nessuna sceltadi schieramento, ma salda adesio-ne ai principi della democrazia,della trasparenza e del rispetto.Nessuna visione precostituita, macostante disponibilità a rivedere ilquadro di riferimento». Il sindacouscente Stancanelli continua in-tanto i suoi incontri all’insegna diun progetto chiamato “Catania2.0”. «Abbiamo individuato ottomacro aree da approfondire, traidee e proposte innovative – haspiegato Diego Cimino, promoto-re di “Catania 2.0” – Ci occupere-mo di università e giovani, infra-strutture, urbanistica e trasporti,ambiente, sport, turismo, eventi elegalità. I giovani non sono disaf-fezionati alla politica, sono disaf-fezionati ad un modo di fare poli-tica, per questo, adesso, dobbiamoprenderci le nostre responsabili-tà».

Partite le campagne elettorali di Enzo Bianco, Maurizio Caserta e Raffaele Stancanelli

Catania, corsa a tre per il sindacoE Lidia Adorno aspetta la certificazione dal Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo

CRONACA

Da ora fino alle elezioni solo “atti improrogabili e urgenti”

Il Consiglio approva Pua e Pgtu, manca il Prg

Iniziativa seria o solo propaganda elettorale? Halasciato perplessi l’annuncio del sindaco Stancanellidi creare altre 4 linee di Brt a Catania. Collegamentitra il centro cittadino ed i quartieri di Librino, SanGiorgio, Zia Lisa, Cannizzaro e Nesima È vero cheil collegamento attuale, dalparcheggio di via Due Obeli-schi al Centro, sta funzionan-do per bus e viaggiatori, ma èaltrettanto vero che alcune cri-ticità non sono state ancora ri-solte.

L’impatto dell’attuale Brtsulla viabilità cittadina non èstato dei migliori per quantoriguarda lo scorrimento deltraffico nelle vie che essa at-

traversa ma anche per la possibilità dei parcheggi.Sono in molti ad essere contrari all’iniziativa o, al-meno, vorrebbero affrontare seriamente e in manie-ra concordata l’argomento (non come avvenuto laprima volta), a cominciare dalla nota di Confcom-

mercio Catania, firmata deidirigenti Giovanni Saguto eFrancesco Sorbello, in parti-colare per quel che riguardale linee che dovrebbero at-traversare viale Mario Rapi-sardi e via Plebiscito cheporterebbero, a parere del-l’associazione, alla cancella-zione del 50% degli stalliper la sosta con ripercussioninegative sul commercio.

Il consiglio comunale diCatania ha concluso la propriaattività. Siamo entrati già nelperiodo relativo ai 45 giorniprecedenti alle elezioni in cui,per legge, si potranno affrontaresolo “atti improrogabili ed ur-genti”. Un consuntivo, quellodel civico consesso etneo che,al i là dell’impegno dell’ottimopresidente Marco Consoli, hamostrato più ombre che luci.Colpa di una maggioranza sfi-lacciata e di un’amministrazio-ne che non ha saputo assoluta-mente tenere in mano le fila diun percorso di governo serio,credibile e coerente. Il tanto de-clamato Piano Regolatore Ge-nerale è rimasto così il solito“libro dei sogni” e altro tempoverrà aggiunto agli oltre 40anni di attesa. Sarà il prossimoConsiglio ad affrontare la spi-nosa e annosa vicenda dopoche la nuova amministrazione,come hanno indicato Regionee uffici comunali, avrà rivistoe riproposto il Vas (ValutazioneAmbientale Strategica).

Prima dello scioglimento ilConsiglio è però riuscito a rag-giungere due importanti obiet-tivi. Il primo, indiscutibilmentepositivo, l’approvazione delPua, cioè il grande piano di svi-luppo della Plaia con il quale sidovrà rilanciare tutta l’areasud della città con infrastruttureturistiche, ricettive e ricreative.Un investimento da parte di pri-vati di circa 800 milioni dieuro che prevede oltre 1.000nuovi posti di lavoro per la sua

realizzazione (circa 2 anni di la-vori) e oltre 700 stabili a pienoregime di attività.

L’altro risultato ottenuto sul“filo di lana”, ma sul quale saràpoi necessaria un’importanteverifica, è stata l’approvazionedel Piano Generale del TrafficoUrbano, un altro strumentoche a Catania mancava ormaida troppo tempo. La legge chelo prevedeva fu varata circa 20anni fa e da allora a Catanianon si è mai provveduto ad agi-re secondo i suoi dettami. Ov-viamente, nonostante l’appro-vazione, un Piano di tale portatadovrà necessariamente affron-tare la prova dei fatti. Vedremocosa accadrà nella sua reale ap-plicazione, se sarà adeguato alleesigenze della città oppurenuova amministrazione e nuo-vo Consiglio dovranno appor-tare dei correttivi.

A dieci giorni dall’inaugurazione della linea, Stancanelli rilancia. Con quali soldi?

È il Brt a farsi in quattro o il sindaco?

Da sinistra: Raffaele Stancanelli, Maurizio Caserta, Enzo Bianco (Foto di Simone Raeli e Fabrizio Villa)

Il presidente del ConsigioComunale Marco Consoli

II 26 APRILE 2013

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I l grido di rabbia e di dispera-zione dei pescatori sicilianosi è sollevato da Catania. Si

è infatti svolto, lo scorso venerdì19 Aprile, nel Salone della Ca-mera di Commercio di Catania,un convegno sul tema: “Lavoria-mo Insieme per il Lavoro nel-l’Agricoltura e nella Pesca Ma-rittima”, un momento di con-fronto rivolto alla categoria de-gli Agricoltori ed Armatori sici-liani, nel corso della quale sonostate approfondite numerose te-matiche legate alle problemati-che dei due settori.

L’evento, organizzato da Fe-

derazione Armatori Siciliani edall’Associazione ProLegis, haavuto come relatori, l’avvocatoFrancesco Silluzio, (Diritto Ma-rittimo e quote Tonno Rosso),Fabio Moschella, Presidente del-la Confederazione Italiana Agri-coltori della Sicilia, (L’Agricol-tura Siciliana Quale futuro?),l’avv. Giuseppe Torrisi, Diretto-re di Feditalimprese (Problema-tiche delle norme comunitarienel diritto amministrativo settoreAgricoltura), Francesco Anasta-si, Consigliere nazionale Feder-pesca, (Il Fermo pesca del pescespada), Giuseppe Gullo, Presi-

dente regionale Legacoop, (Gliaiuti al settore agricoltura e pe-sca della Regione Siciliana), An-nalisa Spanò, Legapesce Cata-nia, (Licenza di pesca a punti.Agevolazioni fiscali e previden-ziali), Piero Forte, Presidente re-gionale di Anapi Pesca Sicilia,(Libertà di pesca all’interno delMediterraneo).

Hanno partecipato all’eventoanche il dirigente generale deldipartimento regionale degli in-terventi per la pesca della Regio-ne Sicilia, Rosolino Greco, e ilfunzionario del Dipartimento pe-sca Salvatore Manzella, «Il con-

vegno di oggi - ha detto, apren-do i lavori, il presidente dellaFederazione Armatori Siciliani,Carmelo Micalizzi - rappresentaun momento di incontro fonda-mentale per le imprese sicilianein crisi, un modo per confrontar-si e per cercare insieme possibilisoluzioni e strumenti utili neces-sari per affrontare questo diffici-le momento di crisi».

C’è stata ha visto una fortepartecipazione di armatori, agri-coltori, ed avvocati ed ha avutocome obiettivo principale lo svi-luppo dell’Agricoltura e dellaPesca, la tutela dei giovani agri-

coltori e pescatori siciliani, la ri-forma legislativa delle normecomunitarie, la concessione diterreni abbandonati ai giovaniagricoltori, le quote tonno rossoche hanno creato un mercato af-faristico di vendita delle stesse,penalizzando i pescatori sicilia-ni, l’estensione delle zone di pe-sca fino a 120 miglia dalla fasciacostiera, la libertà di pesca intutti i Paesi dell’U.E., La depe-nalizzazione dei verbali, l’elimi-nazione della licenza a punti e leregole per il fermo pesca.

L’iniziativa nasce inoltredall’avvertita esigenza di crearemomenti di confronto sui temidello sviluppo territoriale nellarealtà dell’Agricoltura e PescaSiciliana, connessi alle opportu-nità fornite dalla legislazione co-munitaria, nazionale, e Regiona-le per un importante volano perlo sviluppo dell’economia isola-na.

La Sezione fallimentare delTribunale di Catania ha dato ilvia libera alla Coop di acqui-sire 6 punti vendita dell’Ali-grup. Si tratta di un supermer-cato a Ragusa, uno a Palermoe tre a Catania oltre all’iper-mercato delle Zagare a SanGiovanni La Punta. Gli altripunti vendita della provinciaetnea si trovano a Bronte, aFiumefreddo e San GiovanniLa Punta.

«Siamo soddisfatti - ha det-to Marianna Flauto della Uil-tucs - del fatto che un’aziendaa livello nazionale abbia ac-quisito i punti vendita offren-do chiaramente garanzie piùsolide. Auspicavamo che fos-sero coinvolti più punti vendi-ta e a tal proposito, conside-rando che a Palermo sono ri-masti disponibili perché è inatto la recessione dell'affittodel ramo d’azienda, che Cooppossa avanza ulteriori propo-ste anche su Palermo».

La decisione positiva delgiudice delegato del Tribunalefallimentare di Catania - haaggiunto Rosaria Rotolo, se-gretario della Cisl - sull'offerta

presentata dalle Coop per seipunti vendita, comprese LeZagare, è davvero un buon se-gnale. La notizia di ieri avevaacceso molte preoccupazioniper il rischio che qualcosa sipotesse bloccare. Mentre ladecisione del Tribunale di vo-ler procedere con queste ces-sioni testimonia la volontà diaccelerare i tempi nelle opera-zioni».

Quindi si prevedono buonenotizie per una parte dei 1.600lavoratori dell’Aligrup. Per dipiù il Ministero ha anche ap-provato la richiesta di Cassaintegrazione straordinaria percoloro che non sono stati an-cora ricollocati.

Sempre nei giorni scorsi laCorte d'appello di Catania hacondannato a 12 anni di reclu-sione l’ex proprietario del-l’Aligrup, Sebastiano Scuto,72 anni, per associazione ma-fiosa. I giudici hanno ancheesteso la confisca dei beni del-l'imprenditore, che era del15%, a tutto il suo patrimonio.La sentenza non è esecutivaperché sarà presentato ricorsoin Cassazione.

Serve sviluppo, tutela per i giovani, riforma legislativa e l’estensione delle zone di pesca fino a 120 miglia dalla costa

Grido di rabbia di agricoltori e pescatoriIn occasione del convegno tenutosi alla Camera di Commercio

Via libera del Tribunale per l'acquisizione di 6 punti

La Coop prende le Zagare

CRONACA

La spending review, prevede la soppressione degli uffici periferici

Mascalucia non vuole perderel’ufficio del Giudice di PaceCoalizzati anche tutti i sindaci del circondario

Il comune di Mascalucia non vuole perdere lasede del Giudice di Pace. È stata resa immedia-tamente esecutiva la proposta di delibera appro-vata durante il Consiglio Comunale dello scorso17 aprile con cui l’Ente etneo intende mantenerel’Ufficio del Giudice di Pace presente sulterritorio.

Il Consiglio comunale ha infatti votato afavore del presidio di giustizia che ingloba un ba-cino di utenza di almeno 100mila unità residentinella provincia catanese e che potrebbe scom-parire, stando alla Disposizione Legislativa del16 dicembre 2011 con cui,per effetto della spending re-view, è prevista la soppressio-ne degli uffici dei Giudici diPace dislocati in sede diversada quella circondariale, con illoro conseguente accorpa-mento in un’unica circoscrizio-ne.

«Tuttavia - ha spiegato ilCommissario Straordinario diMascalucia, Fulvio Manno - ri-spettando i termini previsti dalla legge, gli entilocali interessati possono richiedere il manteni-mento degli uffici in questione, di cui è previstala soppressione, anche tramite accorpamento,facendosi integralmente carico delle spese difunzionamento e di erogazione del servizio digiustizia nelle relative sedi».

Per questo motivo, nei giorni scorsi, su invitodel Commissario Manno, i sindaci dei comuni in-teressati si sono riuniti per «garantire il mante-nimento dell’ufficio del Giudice di Pace con lo-calizzazione a Mascalucia, comprendente iComuni di Mascalucia, Gravina di Catania,San Giovanni La Punta, San Gregorio, San Pie-tro Clarenza, Sant’Agata Li Battiati, Tremestieri

Etneo, Belpasso, Nicolosi, Camporotondo Etneo,Trecastagni, Pedara, Viagrande, Zafferana Et-nea. Un presidio di giustizia che includerebbe,inoltre, l’accorpamento degli Uffici del Giudicedi Pace di Belpasso, Trecastagni e Mascalucia,dove nel 2012, si sono svolti 2591 procedimenticivili (di cui 1858 svolti dall’Ufficio del Giudice diPace di Mascalucia) e 374 procedimenti penali(di cui 239 a Mascalucia). Cifre in linea con i pa-rametri richiesti dal Governo per poterne valutareil mantenimento».

Tutti concordi, dunque, nel garantire il servizionell’area pedemontana. Tradi essi, anche Gabriella LiVigni, presidentessa del-l’Associazione Artemìde diMascalucia, da due anniimpegnata nel mantenimen-to dell’Ufficio del Giudice diPace nella cittadina etnea.

Saranno i Comuni, unavolta consorziati, a farsi in-teramente carico delle spe-se di funzionamento e di

erogazione dei servizi di giustizia, per unasomma complessiva di 343.922,24 euro com-prendente la spesa del personale da destinarein servizio agli uffici del Giudice di Pace.

I Comuni possono partecipare all’iniziativa ostanziando la quota di competenza o destinandoil personale e computando, quindi, il costocome quota di partecipazione.

Il personale sarà scelto tra coloro che sonoin possesso dei requisiti propri dei dipendentidell’Amministrazione giudiziaria (qualità moralie condotta irreprensibile). Nella selezione dovràessere riconosciuta una priorità al personale cheprecedentemente ha svolto servizio negli ufficidel Giudice di Pace.

III26 APRILE 2013

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I più importanti esperti di bellezza o lo-okmaker, che dir si voglia, riunitisiqualche settimana fa a Bologna in occa-

sione del Cosmoprof, la più importante fieramondiale dedicata alla bellezza, all’unani-mità hanno indicato la bocca come cuorepulsante della bellezza è quindi, di conse-guenza, il rossetto come espressione dellapersonalità. In questo senso echeggia ancoraforte una frase celebre di Coco Chanel: «Gliocchi sono lo specchio dell’anima, perchénon riconoscere che la bocca è l’interpretedel cuore?».

Il rossetto, in effetti, è sempre stato con-siderato un forte elemento di seduzione.Evidenzia le labbra rendendole particolar-mente sensuali. Così, da semplice accesso-rio funzionale alla bellezza, oggi il rossettoviene visto come un elemento indispensabi-le del look di ogni donna. Qualcosa che,sottolineano gli esperti, non deve assoluta-mente mancare nel corredo cosmetico diogni donna. Il voler sottolineare le labbranon è proprio un vezzo moderno; si trovanotracce di rossetto già ai tempi dei sumeri. Leprincipesse sumere, tremila anni, fa decora-vano le proprie labbra con pietre semi pre-ziose compattate con l’argilla. I faraoni egi-ziani si tingevano le labbra con una misturadai toni viola ottenuta con pigmenti ricavatida coleotteri e alghe, profumata ai fiorid’ibisco. Nell’antica Roma il colore viravasui toni della terra, con olio di oliva e diagrumi.

Nel XVI secolo, fu Caterina De’ Medicia diffondere l’uso del rossetto tra le damedella corte di Francia. Non bella, di tagliarobusta, la “Regina nera” amica di Nostra-damus e probabile ispiratrice del massacrodegli Ugonotti nella notte di San Bartolo-meo, si era portata da Firenze fidati alchimi-

sti con cui studiava ricette segrete di bellez-za. Le servivano soprattutto per rivaleggiarecon la favorita di suo marito Enrico II, labionda Diana de Poitiers che lei chiamavapubblicamente “la putain du roi”. Fu la pri-ma a portare rossetti iridescenti, ottenuticon polvere di perle spalmata su una misce-la di cere emollienti e midollo d’agnello,colorata con petali di rose. Ma fu l’estrositàdi un artista italiano dal nome francese a fardiventare il rossetto un vero oggetto del de-siderio. Accadde nel 1949, quando, per lacampagna marketing del Rouge Basier (ilprimo indelebile della storia), inventato dalchimico Paul Baudecroix, il riminese RenèGruau creò il poster a tre colori della “Fem-me a bandeau”, una donna bendata dallapelle bianchissima, capelli neri, bocca rossofuoco. Nell’iconografia cinematografica ilrossetto identifica tipi diversi di personalità.Pallido per Greta Garbo; acceso sulle divehollywoodiane degli anni Quaranta: da RitaHayworth a Joan Crawford e Bette Davis.Rosa aranciato per Sophia Loren, beige cal-do per Brigitte Bardot. E, se è vero che ne-gli della seconda Guerra mondiale sfoggiare

il rossetto rosso era un lusso, nel Sessantot-to fu gettato nel fuoco insieme al reggiseno.Troppo visto addosso a madri, zie, professo-resse. Ma irrinunciabile, al punto che s’in-ventò il bianco appena perlato, quasi invisi-bile, che aprì la strada al meke-up “nude”, ilpiù difficile, l’artificiale che si fa naturale.

Esiste un codice preciso per la scelta delrossetto, ogni donna sa come creare un pun-to luce in armonia col colore della pelle, deicapelli, dell’abito. Il gesto di estrarre dallaborsa il rossetto e di ritoccare il colore dopoun pranzo, un tempo considerato sconve-niente dal galateo, oggi è apprezzato comeirresistibile segno di femminilità. Una don-na con le labbra evidenziate dal lipstick ros-so viene percepita come una vincente.

A questo punto è inutile nasconderlo: ilrossetto è l’oggetto cult del momento, bastasaper scegliere quello giusto da abbinare alcolore della propria pelle. E poi, osare!

Patrick Battipaglia

Lo dicono i più importanti esperti di bellezza o lookmaker ma lo usavano già le principesse sumere

Rossetto, il complice della seduzioneIl Rouge Basire, il primo indelebile della storia fu inventato da un italiano: Renè Gruau

Le prime novità firmate Ea Sports

Pochi mesi per l’uscita di Fifa 14L’Ea Sports (settore sportivo del-

l’Electronic Arts, società statunitense digames), la scorsa settimana ha presenta-to il nuovo capitolo del suo games dicalcio, Fifa 2014 che sicuramente in Ita-lia uscirà fra ottobre e novembre prossi-mi. Ma detto ciò l’Ea Sports ha svelato ipunti di forza del nuovo capitolo di Fifa, per poter alimentare ancora di più la battaglia con iltemuto Pes 2014 della giapponese Konami. Nello specifico, prima novità è rappresentata dalconnubio Pure Shot-Fisica della Palla Reale che sono stati sviluppati dall’Electronics Arts conl’obiettivo di rendere ogni tentativo di tiro realistico e quindi per permettere di realizzare retiperfette e spettacolari. In poche parole il Pure Shot e la Fisica della Palla Reale lavorano incombinazione in modo da costruire traiettorie del pallone reali. Altra novità è la funzione Pro-teggi Palla, che permette ai giocatori in fase di possesso palla e corsa a qualunque velocità direspingere o bloccare gli avversari. Inoltre con Proteggi Palla ci si potrà posizionare al meglionella ricezione del pallone. Migliora anche l’Intelligenza di squadra, che di fatto rende gli in-serimenti di squadra più frequenti e più reali. Infine è stato inserito il Global Scouting Net-work che dà la possibilità di valutare nuovi talenti in giro per il mondo per poterli acquisirenelle varie fasi di calcio mercato.

Antonino Navarria

... a ogni diva il suo

Il rossetto è ormai considerato un se-gno distintivo di ogni donna, ogni donnasceglie quello che più si adatta alla pro-pria personalità. In tempo di crisi, èl’oggetto femminile più venduto: risol-leva il morale e, con pochi soldi, assicu-ra l’effetto consolatorio. Le attrici cono-scono l’importanza del lipstick e tendo-no a usare quasi sempre le stesse tonali-tà, quasi a creare un proprio marchio di-stintivo. Scarlett Johansson, consideratada tutti una icona di bellezza, si affidaspesso al sistema “poco trucco ma lab-bra in primo piano”, mettendo inevita-bilmente in evidenza le sue labbra ama-tissime perché particolarmente sexy.Anche il premio Oscar Marion Cotillardsi diverte a creare un contrasto tra il raf-finato pallore del viso e un tocco vivacedi colore sulle labbra, grazie a gloss par-ticolarmente accesi. Laetitia Casta conmolta astuzia valorizza il sorriso deli-ziosamente imperfetto (denti storti) conun rossetto vivace, fedele alla norma dienfatizzare i difetti, non coprirli. Mi-chelle Williams che ha interpretato ilruolo di Marylin Monroe nel film uscitonel 2012, che ripercorreva la vita disso-luta dell’icona hollywodiana, utilizzadei gloss particolarmente sgargianti chesi muovono tra le tonalità del rosso e delcorallo, riconoscendo alle labbra un ruo-lo importantissimo. (P.B.)

Kaspersky ha lanciato un grido d’allarme

Italia regno dello spam

ATTUALITÀ

Michelle Williams

Scarlett Johansson

Marion Cotillard

Ormai si sa che buona parte dell’e-mail che arrivano nelle proprie poste mailsono spam. Anche Kaspersky (noto Anti-virus dell’azienda russa Kaspersky Lab),rilasciando i dati sulla diffusione dellemail spazzatura nel mese di marzo, ha af-fermato che il numerodegli spam non è dimi-nuito. Nello specifico nelresoconto di Kaspersky,si evince l’aumento dellemail phishing e del nu-mero degli allegati infetti. In pratica glispammer hanno deciso di sfruttare le fe-stività di marzo cercando di ingannare gliignari utenti. Gli hacker hanno presospunto dalle principali notizie politiche,tra cui la morte del Presidente venezuela-no Hugo Chavez, per mettere in atto lecosiddette "truffe nigeriane". In tutto ciò

l'Italia si conferma una delle nazioni piùcolpite dagli spam. I dati rilasciati da Ka-spersky affermano che durante il mese dimarzo, Internet è stata invasa da milionidi email ingannevoli che includevanomessaggi pubblicitari legati alla Santa Pa-

squa e alla Festa di SanPatrizio. In più, dopo qual-che giorno dalla già citatamorte di Hugo Chavez èiniziato l’invio di emailcon le quali gli spammer

hanno cercato di attuare una truffa nige-riana. In poche parole il destinatario do-veva collaborare per poter riscuotere unacerta somma di denaro (nascosta dall'exPresidente venezuelano in un conto se-greto), in cambio di una percentuale, macome al solito il costo dell'operazione fi-nanziaria era a carico dell'utente. (A.N.)

IV 26 APRILE 2013

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Sulla possibilità di conce-dere un mutuo le banchesono sempre più restie,

continuano ad essere diffidentie raccolgono sempre più infor-mazioni sui richiedenti. Nonbastano i dati anagrafici, il nu-mero di persone a carico, l'oc-cupazione, il reddito, la dichia-razione di non avere debiti e,come di recente richiesto daBnl, anche il certificato Inps: ilfine sarebbe controllare se il ri-chiedente è in linea con i con-tributi. Il documento Inps ri-chiesto registra tutti i contribu-ti, dall'ingresso nel mondo dellavoro in poi. A tal proposito, ilrischio è che, in base a quantoversato, il mutuo potrebbe an-che non essere concesso. Sitratta di una vera e propria ri-voluzione, una sorta di "grandefratello contributivo" per aspi-rare ad acquistare una casa.

Per verificare la soliditàcontributiva, ai dipendenti ba-stava fornire una dichiarazionedel datore di lavoro sull’anzia-nità di servizio, l 'originaledell’ultimo cedolino dello sti-pendio e una copia del CUD.Per i lavoratori autonomi, oltreal modello Unico, anche unacopia di bilancio, la ricevuta dipagamento delle imposte e lafotocopia degli estratti contobancari degli ultimi mesi. Lamole di documenti da presen-

tare per ottenere un mutuo oggiè già abbastanza cospicua: do-cumento di identità, codice fi-scale, certificato di residenza,stato di famiglia, certificato dinascita, copia del permesso di

soggiorno per gli extracomuni-tari, certificato di stato libero oestratto per riassunto dell’attodi matrimonio, eventuale sen-tenza di separazione o divor-zio. Seguendo la strada di Bnl,

gli istituti vorranno controllareanche i contributi, con il ri-schio di dire addio ad un mu-tuo, magari, a causa di un di-sguido tecnico o per un ritardodel proprio datore di lavoro. Il

risultato? Ancora ostacoli al-l’accesso al credito, già consi-derato un miraggio. E intantosolo una domanda su venti va abuon fine.

Antonino Calì

Dalle banche sempre più ostacoli per i richiedenti e adesso vogliono anche il certificato dei contributi versati

Mutui, arriva il grande fratellocontributivo

ATTUALITÀ

Si è concluso mercoledì 17 aprilea Catania, con la consegna degli atte-stati da parte dell'Ammiraglio Dome-nico De Michele e del Dirigente Sco-lastico, Prof. Carmelo Maccarrone, ilprimo degli stage a favore degli studen-ti del "Politecnico del Mare", partitolo scorso lunedì 15 aprile.

L'attività, che è stata realizzatanell'ambito della convenzione sotto-scritta dall'Istituto e dalla DirezioneMarittima della Sicilia orientale, rientraneI progetto "alternanza scuola-lavoro"predisposto dalle due Istituzioni ed au-torizzato dal Comando Generale delCorpo delle Capitanerie di Porto.

«Si tratta - spiega il Capitano di Fre-gata Roberto D'Arrigo - Capo UfficioRelazioni Esterne della Direzione Ma-rittima etnea - di un progetto cheverrà riproposto anche nelle prossimesettimane, a favore di altri gruppi distudenti, allo scopo di far conoscerenon soltanto dal punto di vista teorico,ma anche e soprattutto da quello pra-

tico, le numerose attività della GuardiaCostiera nel complesso settore marit-timo». 14 gli studenti individuati dalPolitecnico per la frequenza del primostage, tenutosi nella sede della Capi-taneria di Porto di Catania. Si tratta diGiorgio De Luca, Placido Mazzaglia,Rosario Mirabella, Giuseppe Privitera,Lucia Pulvirenti, Andrea Reale, Gio-vanni Ruscica, Rosario Viola, DanieleCubeda, Federico Frangiamore, Davi-

de La Rocca, Salvatore Magrì, AlessioPalla e Salvatore Prato. Per il "Politec-nico del Mare", inoltre, sono stati in-dividuati tre Tutor : le professoresseCristina Bellissima, Rita Messina eCarmela Rapisarda, docenti dell'Isti-tuto, che hanno seguito le lezioni in-sieme agli studenti. Tutor per la Guar-dia Costiera, il comandante D'Arrigo,insieme ai marescialli Concetto Carusoe Paolo Sivillica.

News dalla Guardia Costiera

Concluso il primo stage a favore del Politecnico del Mare

Alcuni momenti dello stage svoltosi al Politecnico del Mare

Il Questore di Cataniain visita alla Capitaneria

Il dott. SalvatoreLongo, Questore diCatania dal mese difebbraio, si è recatolo scorso 19 aprile invisita alla Capitane-ria di Porto, sededella Direzione Ma-rittima della Siciliaorientale.

Ricevuto dal Di-rettore Marittimo,Ammiraglio Dome-nico De Michele, ilDott. Longo si è trat-tenuto in un cordialecolloquio, al qualeerano presenti anche altri Ufficiali della Capitaneria etnea.

Al termine della breve visita, l'Ammiraglio De Michele hadonato al Dott. Longo il "crest" della Direzione Marittima (foto)

Per il diciottesimo mese consecutivo le ven-dite delle auto in Europa hanno avuto un calo.Nello scorso mese di marzo si è infatti registratauna flessione annua del 10,2%. Nel primo trime-stre del 2013, le immatricolazioni sono state2.989 con una contrazione del 9,8% rispetto allostesso periodo del 2012. I dati sono stati diffusidall’Acea, l’associazione dei costruttori europei.In questo quadro fosco, se non addirittura dram-matico, la Fiat è andata in controtendenza regi-strando un risultato positivo in Europa nel mesedi marzo. Con oltre 63 mila immatricolazioni, levendite aumentano del 7,7 per cento rispetto amarzo 2012 e la quota cresce di 0,8 punti per-centuali, attestandosi al 4,7 per cento. Nel primotrimestre del 2013, Fiat ha immatricolato quasi

154 mila auto, ottenendo una quota del 5 percento, 0,5 punti percentuali in più rispetto al-l’anno scorso. Oltre al risultato italiano (doveaumenta le vendite del 13,8 per cento e la quotadi 3,5 punti percentuali) il brand migliora anchein Germania (2,7 per cento la quota, +0,3 puntipercentuali), in Francia (+9,3 per cento i volumidi vendita e quota al 3 per cento), nel RegnoUnito (dove le vendite crescono del 14,1 percento e la quota passa al 2,6 per cento dal 2,4 diun anno fa) e in Spagna (volumi in crescita del3,2 per cento e quota al 3 per cento, +0,5 puntipercentuali). Per quanto riguarda i modelli, otti-mo risultato della 500L: con una quota del 17,7per cento nel segmento, è la monovolume di pic-cole dimensioni più venduta nel mese. 500 ePanda ancora una volta si confermano stabil-mente al comando nella classifica delle vetturepiù vendute del segmento A. La 500 aumenta leimmatricolazioni rispetto all’anno scorso del 6,7per cento e ottiene una quota del 13,6 per cento,mentre la Panda ha una quota del 12,8 per cento.Bene anche il Freemont, sempre tra le top tendel suo segmento. Lancia/Chrysler a marzo im-

matricola oltre 7.600 vetture, per una quota sta-bile allo 0,6 per cento, la stessa ottenuta nel pri-mo trimestre del 2013 con quasi 20 mila regi-strazioni. Ypsilon in marzo aumenta le immatri-colazioni del 3,3 per cento rispetto allo stessomese del 2012 mentre le vendite di Thema cre-scono del 44,7 per cento in marzo e del 48,1 percento nell’anno.

In marzo le immatricolazioni di Alfa Romeosono state quasi 7.200 per una quota dello 0,5per cento. Nel progressivo annuo le Alfa Romeoregistrate sono oltre 17.500 per una quota allo0,6 per cento. Va segnalato il risultato ottenutodal brand a marzo in Spagna, dove le vendite so-no aumentate del 9,4 per cento in un mercatoche ha perso il 14 per cento. Il marchio Jeep inmarzo immatricola circa 2.200 vetture per unaquota stabile allo 0,2 per cento. Nel primo tri-mestre dell’anno le auto registrate sono oltre 6mila e la quota è stabile allo 0,2 per cento. Volu-mi di vendita in crescita per il brand in Germa-nia: +0,6 per cento. L’ammiraglia Grand Chero-kee (che dopo l’anteprima al salone di Ginevraverrà presentata alla stampa internazionale amaggio) è ancora tra le top ten del suo segmentoe ha aumentato le vendite nel primo trimestredel 7,9 per cento rispetto all’anno scorso. A mar-zo i marchi di lusso e sportivi Ferrari e Maseratihanno immatricolato complessivamente 493 vet-ture.

Per il diciottesimo mese consecutivo le vendite vanno sempre più giù

Marzo nero per l’auto ma non per FiatTrend positivo per Marchionne con un +7,7 per cento rispetto al 2012

V26 APRILE 2013

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SPETTACOLO

L a Banda degli onesti è una produzio-ne di Age & Scarpelli noti maestri disatira e umorismo popolaresco e

con la sapiente regia Federico Magnano SanLio hanno consentito al bravissimo cast difar rivivere superbamente un'insolita e esi-larante versione del celeberrimo film inter-pretato da Totò e Peppino. Ottimo il cast conAngelo Tosto, Fulvio D'Angelo, Nellina La-ganà e Giampaolo Romania tra cui spiccail grande attore catanese Mimmo Mignemi.Una produzione possibile grazie al TeatroStabile di Catania che sta ospitando l'interacompagnia fino al 04 maggio nella sala An-gelo Musco.

Un’opera divertente e reale allo stessotempo proiettata ad una realtà in cui i verivalori dell'onesta e dell'integrità vengono sfi-dati e beffeggiati. Al divertimento s’intrecciauna garbata polemica sociale, l’ansia di unnuovo benessere negli anni che precedonoil boom. Un'umanità “minore”, vessata daricchi e prepotenti, si coalizza in una vellei-taria rivincita adottando i metodi scorretti deisuoi persecutori, ma senza riuscirci per ec-

cesso di onestà. Antonio Buonocore, portieredi uno stabile, assiste un anziano inquilino,che prima di morire gli rivela di possederealcuni cliché originali e la carta filigranatadella Zecca dello Stato, di cui era stato a lun-go dipendente. Buonocore chiede ad un ti-pografo e ad un pittore, indebitati come lui,di dar vita a una banda di falsari. Ma il pro-getto naufraga quando Buonocore scopre cheil figlio finanziere è sulla pista di unapartita di banconote false. Il pubblico ha benapprezzato la commedia e non si è di certosottratto di applaudire il cast, ma i 45minuti iniziali di ritardo a molti son bastatiper passeggiare tra le file della platea esaustie a tratti infastiditi. Unica nota dolente dellaserata che sicuramente dietro le quinte na-sconde i suoi perché. Per adesso ci è dovutoun ringraziamento al cast e a coloro che han-no reso possibile tale capolavoro con un testodalla verve comica assoluta, che s’inseriscea perfezione nel cartellone etneo, intitolatodal direttore Giuseppe Dipasquale all’“Artedella commedia”.

Santa Rosaria Basile

Nell’Arte della commedia dalla comicità di Totò alla Sala Musco

Verve comica assolutanella Banda degli onesti

Dal 11 al 14 aprile il teatroCanovaccio ha dato messo inscena una delle rappresentazionipiù belle e reali della cultura ca-tanese tanto care a Nino Marto-glio e rivisitata dalla compagniateatrale XXI in Scena: “U Con-tra anno 2063”, superbamentediretto da Nicola Alberto Oro-fino.

Il regista in modo molto ve-lato lancia una vera e propriaprovocazione e lo fa nel modoa lui più intimo: il teatro. Il palcodiventa tristemente un flashbackdi una Catania già da troppotempo volutamente dimenticata- la Civita - in una decadenza delprimo dopoguerra proiettando lospettatore in un futuro non mol-to lontano, dove la crisi è avan-zata fino a proiettarlo in uno svi-

luppo/regresso, dove i personag-gi hanno dimenticato il signifi-cato delle parole più semplici ecomuni così come per gli ogget-ti in scena che ne assumono va-lore totalmente diverso. Le con-venzioni sociali sono andateperdute e si vive in uno statoquasi primordiale. Una messa inscena provocatoria di una Siciliaatavica e comica, nella quale ipersonaggi comunicano in un si-ciliano intriso di spropositi lin-guistici e deformazioni lessicali,un'ideazione e rappresentazione

che può sembrare uno scherzoma che ci è tanto cara. Ottimala rappresentazione da Don Pro-copiu detto Ballaccheri a unagalleria di straordinari personag-gi tipicamente “martogliani”che discutono sulle modalità dipropagazione del colera (il grup-po dei “baddisti” pensava che ilmorbo si diffondesse attraversogli untori, mentre i “culunnisti”ritenevano che il colera venisseimportato attraverso il ventodi Scirocco).

Una serie di ironiche situa-

zioni che porteranno il poveroDon Procopiu a negare la pro-pria integrità morale. Il tuttosembra girare attorno al maledel secolo: “il colera” ma agliocchi attenti del pubblico cata-nese di mali del secolo ne appa-riranno tanti altri.

Sono stati toccati tanti temisociali quali la corruzione, l'in-tegrità morale, la dignità e l'in-vidia in un mix allegro e esila-rante senza mai essere pesanteo troppo crudo. Tra il cast in sce-na un plauso va agli artisti pro-

fessionisti che già da tempooperano sulle scene catanesi:Cosimo Coltraro, Amalia Con-tarini, Alice Ferlito, AlessandraBarbagallo, Daniela Cunsolo,Francesco Bernava, GiuseppeCarbone, Lucia Portale, StefaniaPortale, Stefania Micale, SilvioSalinari, Pepi Nicoletti.

S.R.B.

“L’eredità dello zio canonico”

Domenica prossima, 21 aprile, alle 19, la Compagnia teatrale “LaFornace” metterà in scena, nel salone parrocchiale della chiesa diSan Biagio in piazza Stesicoro a Catania, la commedia in tre atti diAntonio Giusti “L’eredità dello zio canonico”.

Le “Favole della dittatura” con la voce di Carlo Guarrera

Domenica 28 aprile, alle 18, al Teatro Ma, in via Vela n. 6 a Cata-nia, andrà in scena lo spettacolo “Favole della dittatura” di LeonardoSciascia. Ideazione e voce di Carlo Guarrera. Musica di RosalbaBentivoglio, Scritte da Leonardo Sciascia con una finezza e una leg-gerezza di dettato sorprendenti in un'opera d'esordio, le giovanili“Favole della dittatura” (1950) sono anzitutto quello che sembrano:ovvero trasparentissime, appuntite allegorie che denunciano gli orro-ri della dittatura fascista, da pochi anni conclusa, e di tutte le dittatu-re e le tirannie, con i loro archetipi comportamentali sinistri e grotte-schi.

“Il coraggio è una cosa...” di NèonTeatro

Catania - Questa sera, alle 21 al Centro Zo, la compagnia Nèon-Teatro presenterà un lavoro teatrale ispirato al poema di Roversi“L'Italia sotto la neve”". Lo Spettacolo dal titolo “Il coraggio è una co-sa...” è realizzato da una compagnia di attori diversamente abili edal gruppo di attori di NèonTeatro. L’immortalità della speranza, e lastoica e brutale resistenza alle infinite crisi dell’essere umano, i temiche si sviluppano nel lavoro teatrale ispirato al Testo di uno dei piùgrandi poeti contemporanei del 900. Gli aspetti immaginifici del testosono continuamente evocati da un lavoro importante sull'immaginein scena, da proiezioni che scheggiano lo spazio scenico, da un dia-logo corale con le coreografie e con le azioni degli attori disabili enon. Direzione Artistica Piero Ristagno. Regia Monica Felloni. Testi acura di Piero Ristagno. Assistente alla Regia Giuseppe Calcagno.Attori: Giuseppe Calcagno, Manuela Partanni, Patrizia Fichera, Ste-fania Licciardello, Danilo Ferrari, Pietro Russo, Marco Cinque, LucaD'Angelo, Maria Stella Accolla. Scenografie Pippo D’Angelo.

"Tutto sul nulla" al Teatro Tezzano

"Tutto sul nulla" produzione Compagnia Teatrale Iblea in collabo-razione con "Terre forti", in scena al Teatro Tezzano, in via Tezzanon. 40 a Catania, da questa sera, venerdì 26 aprile, a domenica 28,ore 2. Una comicità acuta e mai banale in un testo di AlessandroBergonzoni, portato in scena da Alessandro Sparacino con le musi-che dal vivo di Mario Lo Bianco. Un’occasione di riflessione sullacomunicazione umana, sulla natura stessa dell'essere umano. Laconfusione del Terzo Millennio fatta di luoghi comuni che fa riderementre sgorgano le lacrime.

Da

non

perd

ere

Dalla commedia di Nino Martoglio, "U Contra anno 2063", una provocazione attuale al Canovaccio

Flashback alla rovescia su una Catania del futuro

Nicola Alberto Orofino

Mimmo Mignemi e Angelo Tosto

VI 26 APRILE 2013

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XIV edizione del Cinema Europeo di Lecce

“Loving” vincel’Ulivo d’Oro

Una storia d’ordinaria fragilità e inconsistenza deisentimenti, quantunque dalla conclusione (dopo un tor-tuoso percorso d’incomprensione e distacco) segnatada una vera e propria renovatio. La vita di una giovanee dinamica coppia giunta al culmine della felicità co-niugale - entrambi affermati nel lavoro, lei ora in attesad’un bimbo voluto - viene sconvolta da un avvenimen-to traumatico: lo stupro della donna da parte del sindacodella città, di lei innamorato ma sempre respinto, cherimette in gioco il rapporto tra i due coniugi. Questoin nuce il tema del polacco “Loving” (2012) di Sla-womir Fabicki proclamato vincitore del Premio“Ulivo d’Oro”, il massimo riconoscimento annualmen-te assegnato al Festival del Cinema Europeo, giuntoalla XIV edizione e svoltosi quest’anno dall’8 al 13aprile, more solito presso il Cinema Multisala “Mas-simo”, alla presenza d’un pubblico ogni anno crescente,critici, giornalisti cinematografici e ospiti d’eccezione,che conferma la validità della formula ideata dai duedirettori, Alberto La Monica e Cristina Soldano.Una selezione di dieci film, provenienti da vari paesieuropei e proposti in lingua originale con sottotitoli,spesso molto rigorosa e comunque contrassegnatadall’alta qualità della scelta. Claudio Giovannesi in-cassa il Premio “Mario Verdone” - giunto alla quartaedizione e consegnato dai figli Carlo e Luca e dal ni-pote Brando De Sica - per il film “Alì ha gli occhi az-zurri”. “Puglia Show”, il concorso nato per premiareun giovane regista pugliese, ha visto prevalere VitoPalmieri con il cortometraggio “Matilde”. Durante isei giorni, la manifestazione salentina ha presentatocirca 150 film all’interno delle numerose sezioni. Pro-tagonisti di quest’anno il regista finlandese Aki Kau-rismaki e Francesca Neri. A entrambi sono state de-dicate una Mostra fotografica e la retrospettiva di filmrealizzati in collaborazione con il Centro Sperimentaledi Cinematografia. Proiettato anche il bel docu-fiction “Diciannove e settantadue” (2012) di SergioBasso, che ricostruisce la strepitosa carriera di PietroMennea, con spezzoni di repertorio e varie intervistetra gli altri anche allo stesso straordinario Mennea, l’uo-mo “più veloce del mondo” che stabilì il record delmondo nei 200 metri nel 1979 e conquistò l’oro a Mo-sca nel 1980, purtroppo scomparso appena un mesefa. Da ricordare infine la retrospettiva dedicata al re-gista-sceneggiatore e soggettista Fernando Di Leo el’incontro a lui dedicato a cui ha preso parte l’attriceBarbara Bouchet, la “finestra” sul cinema israeliano(10 film). Il Festival è stato aperto dal film “Il pastic-ciere” (2013) di Luigi Sardiello, interpretato daAntonio Catania e Rosaria Russo, vincitore del “Pre-mio Cinebro”. Infine (oltre agli altri premi ai film eu-ropei), un’apposita giuria ha assegnato il premio “Emi-dio Greco” - istituito per ricordare il regista recente-mente scomparso, assiduo collaboratore del Festival- a “Tiger Boy”di Gabriele Mainetti.

Franco La Magna

I l denominatore comune della seratadel 15 aprile scorso è stato sicuramen-te la ricchezza, l'opulenza, l'eleganza,

in un mix di materiali, tessuti ma soprat-tutto di sfumature di colore. Quel coloreche va dal rosa tenue al rosso acceso, in-tenso e caldo tipico del corallo: “l'oro ros-so di Sicilia”. Il tutto in un'incantevolecornice, quella del Palazzo Valle di Ca-tania, che in occasione dell'evento “Igrandi Capolavori del Corallo”, haaperto le porte alla “Notte dei Coralli”.La mostra che rimarrà aperta fino al 5maggio 2013 presso la Fondazione Pu-glisi Cosentino, è suddivisa in cinque se-zioni e due laboratori, conduce alla sco-perta della storia del corallo: dal suo in-gresso trionfale nelle settecentescheStanze delle Meraviglie, le Wunder-kammern, destinate a deliziare una ristret-ta cerchia di fruitori, all'analisi dei sistemidi raccolta, lavorazione e commercializ-zazione, alle sue caratteristiche biologi-che. L'evento offre in termini diacronicile linee e i principi del rapporto uomo-mare che si estrinseca attraverso una mol-teplicità di oggetti realizzati in determinaticontesti sociali e naturali. I 120 preziosicapolavori realizzati con il corallo trapa-nese (gioielli; calici; crocifissi; reliquiari;rosari e presepi) illustrano la tradizioneartistica dei maestri corallai. Il periodoanalizzato è quello che va dal tardo Cin-quecento ai secoli d'oro del Seicento e delSettecento arricchiti dagli allestimenti edalle scenografie allestite da Carlotta Pattisul sottofondo musicale live delleS.C.A.M. (una vocalist; una arpista e unavioloncellista). La manifestazione è stataorganizzata da Alfio Puglisi Cosentino,presidente della fondazione, e da MarellaFerrera, la nota stilista e designer catanese

che in tutti i suoi lavori ha semprepuntato sulla sicilianità, esaltandone i pre-gi con sperimentazioni ed elaborazioni ar-dite ma decisamente uniche. Materiali na-turali della terra di Sicilia lavorati ad hocper essere non solo elementi legati alla na-tura ma bensì vere e proprie opere d'arte.Abiti-sculture ricamati con l'aggiunta dicoralli, pietre laviche, terracotta, abilmen-

te abbinati a pizzi, macramè, lino, seta edintagli vari. Protagoniste della seratasono state cinquanta modelle dei tableauxvivants, con età variegate, curate dalla su-pervisione del make-up artist MaurizioCalcagno e del hair designer SalvoFiletti, che hanno indossato i gioielli delmaestro orafo Massimo Izzo. Ma le sor-prese per i tanti invitati-visitatori a LaNotte dei Corallisono state molte. Traqueste lo special guest di una madrinad'eccezione... l'attrice Donatella Finoc-chiaro in versione modella in una miserosso corallo e l'aggirarsi nelle sale di Pa-lazzo Valle di un tripudio di vip nostranitra i quali hanno spiccato gli attori GuiaJelo e David Coco e il mecenate AntonioPresti. Un vero e proprio successo di pub-blico. Infatti, secondo gli addetti ailavori, ben oltre mille i visitatori presentialla serata-evento che non si sono fermatidavanti all'afflusso di gente per poter as-sistere ai bagliori dell'oro rosso! Insommauna passerella internazionale o meglio,forse, un “red carpet” per gli amanti dellepreziosità e della mondanità.

Miriam Romeo

Ricchezza, opulenza ed eleganza, in un mix di materiali, forme e tessuti

La Notte catanese si tinge di rosso corallo

SPETTACOLO

L’Associazione Nuovo TeatroStabile di Mascalucia ha ospitatoal Teatro S. Gabriele la Compa-gnia C.A.F. di Acicatena che hamesso in scena la commedia intre atti “I niputi do’ sinnicu” diEduardo Scarpetta per la regia diMaria Pia Russo. Questa comme-dia che ha scatenato ripetutamen-te l’ilarità del pubblico ha avutocome protagonista il sindaco(Turi Badalà) di un paesino che,alla morte del fratello e della co-gnata, si è sobbarcato l’incaricodi provvedere ai suoi due nipoti,Silvia (Alessia Catanzaro) e Fe-lice (Giuseppe Torrisi).

Poiché non aveva una buonaopinione della cognata conside-randola una “lavannara” e la fi-

glia degna di lei, ha deciso didare in eredità al nipote Felicetutte le sue sostanze, ma non co-nosce i suoi nipoti in quanto nonli vede da bimbi. La scena inizia-le si svolge davanti all’osteria delpaese in cui il proprietario (En-rico Brancato) aiutato dal came-riere scroccone (Alfio Filetti)assieme al segretario comunaleAlfonso (Andrea Filetti) accoglieil sindaco con una bella bevuta.I nipoti, Silvia innamorata diAchille (Davide Pulvirenti) eFelice, un “fimminaro” di tuttorispetto ne combinano delle bellee vanno al paese per conoscere lozio sindaco. Silvia per potereavere la sua parte di ereditàscappa dal collegio e travesten-

dosi da uomo si presenta allo ziocome Felice che la accoglie contutto l’affetto possibile. Il fintoFelice-Silvia si dimostra cosìaltruista da voler dividere l’ere-dità con la sorella. Gag esilarantie sostituzioni incredibili rendonoi tre atti della commedia leggerie interessanti fino alla fine. E il

pubblico ha saputo ricompensaretutti gli attori (a cui si aggiungonoDaniela Fichera, Mario De Fran-co, Maria Rita Mirabella, LucioCatanzaro, Raffaella Patanè, My-riam Pavone, Silvia Dimauro eValeria Massimino) con applausiscroscianti e prolungati.

Nino Parrinelli

Mascalucia - Tre atti di Scarpetta messi in scena dalla Compagnia CAF di Aci Catena

Esilarante “I niputi do’ sinnicu”

Ultimo spettacolo in cartellone con il mitico Gilberto Idonea

“La fortuna con la F maiuscola”chiude “Una stagione a 4 stelle”

Catania - Domani, alle 17.30 e alle 21, e domenica 28 aprile, solo alle 17.30,al Teatro Metropolitan di Catania si chiuderà “Una stagione a 4 Stelle” con l'ultimospettacolo in abbonamento “La fortuna con la Effe maiuscola" di Eduardo DeFilippo ed Armando Curcio. Ad affiancare il protagonista Gilberto Idonea ungruppo di importantissimi attori (tutti siciliani) quali Giacinto Ferro, MimmoGennaro, Mario Opinato, Bruno Torrisi, Margherita Mignemi e Plinio Milazzonel ruolo di Erricuccio.

Donatella Finocchiaro testimonialdella serata

Il regista Polacco Slawomir Fabicki

Mario De Franco, Enrico Brancato, Daniela Fichera

VII26 APRILE 2013

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I l Catania ha perso il treno perl’Europa. Il pareggio, 1-1, controil Palermo è costato caro agli et-

nei, che rallentano notevolmente lacorsa verso il sogno chiamato EuropaLeague.

«Fa male questo risultato - ha di-chiarato il direttore generale del Ca-tania, Sergio Gasparin - ed essere oggicosì lontani dalla posizione che ciavrebbe consentito di disputare l’Eu-ropa, è diretta conseguenza dei tantigol stagionali che abbiamo subito neiminuti finali».

Sono ben nove i punti che il Ca-tania ha perso per disattenzione o in-genuità proprio a tempo scaduto. Laclassifica non condanna ancora la for-mazione rossoazzurra, ma il blasonedelle squadre che insieme al Catanialottano per questo traguardo, fa pen-sare che difficilmente i catanesi riu-sciranno a raggiungere questo presti-gioso obiettivo. Il match contro i cu-gini rosanero ha lasciato l’amaro inbocca non solo per il risultato, sfuma-to a tempo scaduto (Ilicic ha pareg-giato quando erano già scaduti iquattro minuti di recupero, nda), maanche per la rissa finale che ha offertoai ventimila presenti uno spettacoloche in campo non si dovrebbe mai ve-dere. Mariano Andujar ha perso lestaffe subito dopo il gol ed è statoespulso, prendendosela poi anchecon Barreto in quello che è apparso

più un match di pugilato che una par-tita di calcio. A dire il vero quella diAndujar è stata una reazione. Propriol’attaccante rosanero, infatti, conuna testata e numerosi insulti avevaprovocato l’argentino che è poi anda-to su tutte le furie. La squalifica di An-dujar peserà come un macigno suquesta squadra, che sabato incontreràun Milan non ancora paco, ma alla ri-cerca di ulteriori conferme. Il numerouno rossoazzurro, non sarà l’unicoassente. Mancheranno per squalificaanche Spolli e Bellusci. Difesa lette-ralmente da reinventare per RolandoMaran che sarà costretto a stravolgerela sua abituale formazione. Verosimil-mente il tecnico schiererà la difesa atre con Marchese, Legrottaglie e Ro-lin.

Rolando Maran prova a caricare isuoi parlando di un’Europa ancoraalla portata di questa squadra.

«Nonostante tutto siamo vicini alla

zona europea - ha dichiarato il tecnicodegli etnei - le partite sono difficili pertutti. Dobbiamo partire dalla presta-zione fatta contro il Palermo peravere anche contro il Milan il giustoapproccio. La rabbia del match controil Palermo ci darà la spinta giusta perfare bene anche a Milano. Se giochia-mo da Catania sarà difficile per tut-ti».

Il Catania negli ultimi anni èstata, nel suo piccolo, la bestia neraper i diavoli rossoneri. Sono 14 i pre-cedenti in serie A tra le due squadre.L’unica vittoria del Catania risale allagara di andata degli ottavi di CoppaItalia, il 20 dicembre 2007, conSilvio Baldini in panchina. I rossoaz-zurri vinsero grazie ai gol di Spinesie Mascara. Negli ultimi cinque con-fronti a Milano, si registrano ben 3 pa-reggi. Due 1-1 nelle stagioni2007/2008 e in quella 2010/2011 eduno spettacolare 2-2 nel 2009/2010.

Sono 48 i punti che gli etneihanno già conquistato in questa sta-gione, a cinque giornate dalla fine delcampionato. Il record di punti in A,quello che era detenuto dalla forma-zione di Vincenzo Montella, è statouguagliato. Se l’Europa con un Ca-tania nono è obiettivamente lontana,anche se il sogno non è riposto, ilnuovo record di punti è invece pos-sibile.

Antonietta Licciardello

La vittoria conquistata sulla diret-ta inseguitrice, la Cyclopis Valverde,ha consegnato la promozione inSerie C di pallavolo alla Siefer Mi-litello. Un riconoscimento importan-te per la giovane società e la squadrache riporta una piazza storica comeMilitello nella massima serie regio-nale. “Nonostante - spiega l’allena-tore giocatore Isabella Arcidiacono- venissimo da due giornate in cuiavevamo avvertito un certo calo, ierisiamo riuscite a tirar fuori la giustaconcentrazione e voglia di rivalsadalle ultime prestazioni non proprioperfette. Supportate da un pubblicomeraviglioso, abbiamo dato il me-glio di noi stesse non soltanto indi-vidualmente, ma soprattutto comecollettivo”. L’ambiente ha rispostocon grande calore allo straordinariocampionato delle militellesi: “Questapromozione è il giusto riconosci-mento per un anno di buon lavorosvolto in palestra, agli sforzi delleatlete e ai numerosi sacrifici soste-

nuti dalla dirigenza”. Un camminoesaltante quello della Siefer: “Ma lapartenza in campionato non erastata delle più felici dopo due gior-nate, poi abbiamo trovato il ritmogiusto. Noi abbiamo affrontato le av-versarie con la giusta tattica e unaconcentrazione degna di una forma-zione capolista. Il nostro spirito disquadra ha certamente fatto la dif-ferenza”. La rosa. Centrali: SaraContadino, Graziana Greco, Fede-

rica Mangiarratti. Registe: IsabellaArcidiacono, Arianna Salerno. Libe-ri: Loredana Toro, Valeria Toro.Attaccanti: Francesca Anzalone (K),Elena Donnino, Elena Campo, IreneCalleri, Lisa Blanco, Daniela Lopis.Allenatrice: Isabella Arcidiacono.Presidente: Salvatore Romania. Di-rettore sportivo: Sebastiano Caruso(esempio di grande abnegazione eprofessionalità in questo ruolo).

Nunzio Currenti

Il pareggio 1-1 con il Palermo al 94 minuto è costato caro agli etnei

Catania, addio Europa?Ultima speranza sabato contro il Milan a San Siro

SPORT

Volley giovanile - Per la prima volta dopo 15 anni di assenza

Il Memorial Picciurroritorna sotto l’Etna

Volley - Straordinaria cavalcata della squadra di Arcidiacono che vola in C

Festa grande in casa Siefer MilitelloSuperbyke – Domenica 28 aprile il Gp d’Olanda

Doppio successo per Davies al Gran Premio di Aragon

Le ragazze del Militello Volley

Sergio Gasparin

L’ultima volta era stato nel 1999, quasi quindici anni fa. Da alloraCatania non ospitò più il Memorial Picciurro, la più grande ma-nifestazione giovanile siciliana di pallavolo, che cominciò a fareil giro dell’isola, disputandosi un anno anche a Reggio Calabria.L’attesa è insomma finita. Martedì e mercoledì prossimi, infatti,Sant’Agata Li Battiati, San Giovanni La Punta, Pedara, Nicolosie Gravina apriranno le porte al popolo del volley siciliano, diven-tando un punto di riferimento per oltre 400 tra atleti, dirigenti, tec-nici, arbitri, commissari ma anche le famiglie che seguiranno l’even-to coniugando il rapporto sport e turismo, ormai diventato un bi-nomio indissolubile per la Fipav Sicilia e il suo presidente EnzoFalzone. Giunto quest'anno alla 45° edizione, il torneo è il più im-portante evento sportivo giovanile organizzato dalla Fipav Sicilia,per l'occasione in collaborazione con la Fipav Catania, nato nel 1969con il nome di trofeo Trinacria per promuovere lo sviluppo dellapallavolo giovanile, e dedicato l’anno successivo a Nino Picciurro,presidente della federazione regionale dell'epoca, che ne aveva pro-mosso l'attuazione, scomparso prematuramente

Il presidente regionale della Fipav, Enzo Falzone ha annunciatoin conferenza stampa l'assegnazione del premio speciale coppa d'ar-gento al prof. Italo Rapisarda, colonna portante della pallavolo ca-tanese, e ha tenuto a sottolineare nel suo intervento l’importanzadi una manifestazione sportiva come il Picciurro e l’impatto sulgiovane pallavolista. Anche quest'anno le nove rappresentative pro-vinciali maschili e femminili si ritroveranno per disputare le duegiornate di gara nelle date divenute ormai un appuntamento fissoper la manifestazione, il 30 aprile e il 1° maggio. Gambero, pre-sidente della Fipav Catania: “Faremo il possibile per la buona riu-scita dell'evento. Ringrazio inoltre i sindaci che hanno patrocinatocon grande entusiasmo questo evento e le varie società sportiveche hanno fattivamente collaborato alla fase organizzativa per lariuscita della manifestazione”. Sei i campi di gioco che ospiterannole gare con il clou della manifestazione che sarà il 1° maggio conle due finali femminile e maschile che si svolgeranno al palasportdi Sant’Agata Li Battiati.

Nun. Cur.

La prima tappa spagnola della Superbyke ha visto Davies(Bmw) prevalere in entrambe le manche seguito da Giuntoli(Aprilia), mentre il nostro Melandri ha conquistato il podio bassoin Gara 1, il 5° in gara 2 ed è quarto in classifica piloti con 43punti seguito da Fabrizio che lo distanzia a un solo punto.

Ottima Gara 2 per Sykes con la Kawasaki mentre Rea (Hon-da) è riuscito ad arpionare in gara 1 il 4° posto e il compagnoHaslam il 9° come in gara 2.

Sfortunatissimo Laverty (Aprilia) che passa al 3° posto inclassifica con 45 punti dietro a Guintoli (Aprilia) 85 e Davies63.

L’Aprilia conserva il primato in classifica costruttori con 90punti ma dietro di lei si fa minacciosa la BMW a 79.

Per la nostra bandiera di Borgo Panigale va malissimo (comein MotoGP) e non si capisce come questa moto che all’iniziodel 2012 dominava con Checa si sia man mano spenta e a nullapuò tutto l’ardore e la ferrea volontà della spagnolo di portarlaai vertici come meriterebbe. Evidentemente mancano i soldiper lo sviluppo che la nuova proprietà, Audi, aveva promessoall’acquisizione.

Speriamo bene. Il prossimo appuntamento è per domenica28 aprile ad Assen con il Gp d’Olanda.

Nino Parrinelli

VIII 26 APRILE 2013