Legge regionale della Valle d'Aosta: incentivi per imprese innovative

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STRUMENTI AGEVOLATIVI REGIONALI PER IL FIN ANZIAMENT O DELLE START UP REGIONE VALLE D'AOSTA ASSESSORATO ATTIVITÀ PRODUTTIVE, ENERGIA E POLITICHE DEL LAVORO 1

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La legge regionale 14 giugno 2011, n. 14, Interventi regionali in favore delle nuove imprese innovative, ha come finalità quella di favorire la nascita e la crescita di nuove imprese innovative. Vi proponiamo una scheda realizzata dal dirigente dell'Assessorato alle Attività Produttive Fabrizio Clermont.

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La legge regionale 14 giugno 2011, n. 14, Interventi regionali in favore delle nuove imprese innovative, ha come finalità quella di favorire la nascita e la crescita di nuove imprese innovative .

Condizioni necessarie per poter beneficiare del contributo sono:•l’impresa deve essere una piccola impresa;•l’impresa deve essere costituita da non più di 3 anni;•l’impresa deve avere sede operativa nel territorio regionale;•l’impresa deve essere operativa da almeno 6 mesi;•l’impresa deve essere innovativa: sono considerate imprese innovative quelle imprese che possono dimostrare che i costi di ricerca e di sviluppo rappresentano almeno il 15% del totale dei costi operativi in almeno uno dei tre anni precedenti la concessione del contributo.

L’attività finanziata deve essere svolta per almeno il 70% nella sede operativa valdostana.

I contributi sono concessi nella misura massima del 75% delle spese ammissibili per la realizzazione di piani di sviluppo delle imprese e nei limiti dell'importo massimo di 300.000 euro per impresa e, per ogni anno, i contributi erogati non possono superare il limite di importo di 150.000 euro.

I contributi sono concessi nel rispetto delle disposizioni del regolamento (CE) n. 800/2008

La legge regionale 14 giugno 2011, n. 14

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Sono ammissibili a contributo le spese sostenute per la realizzazione di piani di sviluppo che individuano gli obiettivi di crescita dell'impresa e dimostrano la possibilità del loro raggiungimento e la loro sostenibilità finanziaria e che siano relative:a) al personale dipendente;b) alle consulenze tecniche;c) alle strumentazioni e attrezzature;d) alle competenze tecniche e brevetti;e) alla locazione di immobili e alle relative utenze.Le spese di cui alle lettere c) e d), devono rappresentare almeno il 30 per cento del totale delle spese.

I piani di sviluppo devono comportare unicamente spese relative ad attività qualificabili come ricerca industriale, sviluppo sperimentale, introduzione di innovazione di processo e/o di prodotto, prototipazione, ingegnerizzazione e industrializzazione; tali spese poi devono rappresentare almeno il 15% del totale dei costi operativi previsti nel periodo per l’impresa.

I piani di sviluppo devono essere avviati successivamente alla valutazione tecnica e amministrativa della domanda e avere durata non inferiore ad un anno e non superiore a tre anni.

La legge regionale 14 giugno 2011, n. 14

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La domanda di contributo deve essere presentata, in bollo, alla Struttura ricerca, innovazione e qualità. La struttura regionale, dopo aver effettuato una prima istruttoria amministrativa, inoltra la domanda alla Finaosta e ad una Commissione tecnica, che forniscono un parere in merito alla sostenibilità e all’adeguatezza del piano di sviluppo ed in merito all’innovatività del piano di sviluppo. Acquisiti i pareri, la domanda viene esaminata dal Comitato tecnico di cui alla legge regionale 84/1993.

I criteri di valutazione dei Piani di sviluppo sono: Valutazione economico-finanziaria dell’impresa, Sostenibilità economico-finanziaria del Piano di sviluppo, Livello di innovatività (scientifica, tecnica, organizzativa) del Piano di sviluppo, Qualità, adeguatezza e sostenibilità degli obiettivi di crescita dell’impresa, Realizzabilità del Piano di sviluppo ovvero valutazione della possibilità del raggiungimento degli obiettivi di crescita nei tempi previsti, Sostenibilità tecnica del Piano di sviluppo rispetto alle competenze e capacità dell’impresa (personale dipendente, soci, collaboratori, …), Adeguatezza del Piano di sviluppo e delle caratteristiche dell’impresa (credibilità imprenditoriale e coerenza tra risorse, obbiettivi, strategia, struttura e mercati di riferimento).

I contributi sono erogati dalla Finaosta per Stati di avanzamento, sulla base della verifica tecnico-amministrativa delle spese, dell’avanzamento del progetto e della congruità dei costi.Le imprese possono richiedere un anticipo del contributo, fino ad un massimo del 30% dello stesso, previa presentazione di idonea garanzia fidejussoria, bancaria o assicurativa.

La legge regionale 14 giugno 2011, n. 14