E-cigarette

Febbraio 2013

Indice Il mercato di riferimento

le parti che compongono la sigaretta elettronica

I liquidi Progetto Must500

Le scelte strategiche

Il business plan 2013

Cap

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Il mercato di riferimento

I rivenditori di sigarette elettroniche, a fine 2012, sviluppavano in Italia un fatturato di circa 200 milioni di euro a fronte di una utenza di circa 400.000 utilizzatori. La forte crescita del mercato e le aperture di nuovi punti vendita sul territorio (oltre 25 la settimana), induce a credere che, a fine 2013, i numeri siano destinati a più che raddoppiare con un numero di `svapatori´ che passerebbe dagli attuali 400.000 a circa 1 milione. L’attuale penetrazione del mercato di riferimento passerebbe quindi dall’attuale 3,33% a oltre l’8% a fronte di fumatori tradizionali che, secondo i dati ISTAT, assommerebbe a circa 12 milioni. I produttori delle e-sigarette credono fortemente nella potenzialità del fumo elettronico e nella ridotta nocivita’ delle e-cig rispetto alle sigarette. In effetti non si tratta soltanto di attrarre l’attenzione di chi vuole o deve smettere di fumare ma anche di coloro i quali sono interessati a fumare in un modo diverso e certamente meno dannoso.

Sigarette elettroniche – Il mercato di riferimento

L’espansione del settore, è stata oggetto di attenzione anche in occasione del dibattito sulla legge di stabilità (già legge finanziaria) dove un emendamento puntava ad equiparare la vendita di e-cig a quelle tradizionali con la proposta di introdurre il seguente capitolo: «qualsiasi dispositivo meccanico o elettronico, che abbia la funzione di succedaneo dei prodotti di tabacco sia assimilato ai tabacchi lavorati e sia soggetto alle disposizioni in materia di distribuzione, detenzione e vendita». Imponendo quindi le stesse accise, i divieti di vendita vari, ecc. In considerazione degli interessi economici sia sul fronte degli importatori, distributori e negozianti con un settore che oggi occupa circa 2000 risorse, come citato, in costante ascesa, sia alla luce dei risultati ottenuti dalla sperimentazione clinica pubblicata dal team dell'Università di Catania su BMC Public Health da cui emerge che, grazie all'utilizzo delle sigarette elettroniche, nel 55% dei casi, i fumatori partecipanti allo studio hanno ridotto o eliminato la dipendenza dalla nicotina, c’è da ritenere che, almeno per un periodo significativo, in Italia non dovrebbero essere introdotti divieti di sorta. Il contraltare è rappresentato dagli interessi delle case farmaceutiche (in particolare quelle che producono farmaci contro i tumori da fumo tradizionale), da quelli del monopolio di Stato, dei tabaccai ecc. ecc. C’è da sperare, come sempre, che prevalga il buon senso.

Sigarette elettroniche – Il mercato di riferimento

Cap

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lo 2

Le parti che compongono la sigaretta elettronica

La sigaretta elettronica è un dispositivo che simula la normale sigaretta senza utilizzare tabacco, ma soltanto una soluzione a base di glicole propilenico, glicerolo, aromi naturali e nicotina (quest'ultima è opzionale e disponibile in concentrazioni diverse). Questa soluzione è disponibile in una ampia varietà di sapori. Le parti che compongono una sigaretta elettronica sono, a prescindere dalla forma e dall’aspetto, sostanzialmente le seguenti:

Sigarette Elettroniche – le parti

La batteria al litio che fornisce energia all’atomizzatore avvitato alla sua estremità. Ogni batteria è predisposta per ospitare un particolare tipo di atomizzatore.

Sigarette Elettroniche – le parti

L’atomizzatore che è considerate il cuore della sigaretta elettronica. È l’elemento responsabile della vaporizzazione, e consiste in una resistenza avvolta da uno “stoppino” per l’assorbimento del liquido. È posizionato al centro tra i tre componenti che costituiscono l’intero cilindro della sigaretta elettronica, la cartuccia ad un’estremità e la batteria dall’altra. Ne esistono diversi modelli con diverse potenze. Ad esempio esistono atom da 1,7 ohm detti low resistence (LR); da 2,5 e 3,0 ohm detti normal resistence (NR); e quelli adatti a batterie ad alto voltaggio (HV e HHV) cioè superiori a 3,7V.

Sigarette Elettroniche – le parti

La cartuccia è un piccolo contenitore cilindrico aperto alle due estremità: una collegata all’atomizzatore e l’altra per aspirare. Questo componente funge sia da contenitore per il liquido sia da bocchino permettendo al liquido di arrivare all’atomizzatore e al vapore di risalire, evitando nel contempo la risalita del liquido. Tutto ciò grazie alla piccola spugna assorbente al suo interno che trattiene il liquido e alla camera laterale separata che consente la risalita del vapore (vedi slide precedente). Quando il liquido aromatico si esaurisce si può procedere con una ricarica manuale oppure sostituire la cartuccia stessa con una nuova pre-caricata in dipendenza del modello utilizzato.

Sigarette Elettroniche – le parti

Il cartomizzatore, conosciuto anche come cartomizer, è un dispositivo che integra cartuccia e atomizzatore. Di pratico utilizzo, si monta direttamente sulla batteria ed ha tutte le caratteristiche di un atom con l’aggiunta di un serbatoio di liquido integrato. Si ricarica rimuovendo il tappo superiore e versando il liquido direttamente sulla spugna che avvolge la resistenza.

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lo 3

I liquidi

Sigarette Elettroniche – I liquidi

Noti anche come e-liquid o e-juice, sono prodotti con ingredienti largamente utilizzati dall’industria farmaceutica e alimentare. In maggiore percentuale sono presenti il glicole propilenico (PG) e il glicerolo vegetale (VG). Esiste una vasta gamma di aromi ed è possibile scegliere la concentrazione di nicotina.

Sigarette Elettroniche – I liquidi

Noti anche come e-liquid o e-juice, sono prodotti con ingredienti largamente utilizzati dall’industria farmaceutica e alimentare. Il liquido contenuto nelle sigarette elettroniche (composto in sostanza da una “base” aromatizzata) si compone principalmente di 3 sostanziali elementi, miscelati in varie percentuali per variarne sfumature di retrogusto, resa di fumosità, densità ed il cosìddetto Hit (colpo in gola):

H2O:l’acqua distillata/demineralizzata è uno dei componenti il cui scopo è rendere meno viscoso l’e-liquid; vedremo infatti che gli altri due componenti, anche se in forma differente, hanno un alto grado di densità che l’acqua appunto serve a diminuire. Questo elemento serve anche a diminuirne quei residui (altrimenti elevati) che tenderebbero a formare incrostazioni sulla resistenza dell’Atomizzatore. Bisogna tener presente che la base finale dell’e-liquid, nei mesi più caldi dell’anno, tende a raggiungere un grado di densità nettamente inferiore alla sua natura, motivo per il quale non ci sarebbe necessità di aggiungere l’acqua.

Sigarette Elettroniche – I liquidi

Glicole Propilenico (C3H8O2 o HO-CH2-CHOH-CH3) : è un composto chimico dal colore trasparente e dal sapore dolciastro, spesso utilizzato nella composizione di prodotti farmaceutici, come additivo alimentare, in alcune soluzioni antisettiche o come veicolatore delle fragranze. Vale la pena ricordare che la tossicità per ingestione nell’uomo del PG (propylen glycole) è estremamente bassa e per danni significativi ne servirebbero enormi quantitativi. Se in percentuale più alta nella Base E-liquid, il PG tende ad “enfatizzare” l’Hit (colpo in gola).

Glicerina Vegetale: è un composto organico ottenuto dagli oli. Se ricavato industrialmente viene normalmente utilizzato come sottoprodotto della lavorazione del sapone, trova impiego nella produzione di sciroppi, creme per uso farmaceutico e cosmetico, nonché come additivo alimentare. Dal sapore dolciastro, è molto denso, viscoso al tatto e di colore trasparente e se in percentuale più alta nella Base E-liquid, il VG (Vegetable Glycerin) tende ad enfatizzare la fumosità nonchè il retrogusto dolce della base.

Sigarette Elettroniche – I liquidi

La miscelazione in diverse percentuali (la più classica per utilizzo: 50% PG, 40% VG, 10% H2O) dei componenti citati, dà come risultato la Base E-liquid per sigarette elettroniche alla quale vengono aggiunti gli aromi naturali che ne conferiscono il gusto finale. Il liquido di base così composto non restituirebbe alcun Hit (colpo in gola), ma darebbe soltanto il suo apporto aromatico alle nostre percezioni. Ciò che assicura l’Hit percepito nell’utilizzo della Esigaretta è la Nicotina Vegetale. quindi, quanta più nicotina conterrà la nostra base, tanto più si sentirà forte il colpo in gola. Molti assidui utilizzatori, sono soliti comprare una Base E-liquid già pronta con una ben definita percentuale di mg Nicotina per ml già pronta da poter aromatizzare: - Nicotina fino a 6mg/ml - per svapo leggero - Nicotina dai 6 ai 12mg/ml - svapo medio -Nicotina dai 12 ai 18mg/ml - per forti fumatori

Reperita già pronta o miscelata, la Base E-liquid, come detto, non va altro che aromatizzata, ottenendo così il liquido finale. In commercio è peraltro reperibile una vasta gamma di E-liquid già pronti, pre-aromatizzati ed in varie concentrazioni di Nicotina secondo i gusti e le esigenze.

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lo 4

Progetto Must500

Progetto Must500

Analizzato il settore di riferimento e verificata la pressoché sovrapponibilità

dell’offerta sul mercato europeo in termini di “fornitura ingrosso” del prodotto, è importante dotarsi di elementi distintivi che consentano di penetrare questa specifica area di business. In quest’ottica, grazie alla pluriennale esperienza maturata nel settore della "fornitura

all'ingrosso” e del merchandising ad esso collegato, è nato il progetto Must500 che si

propone di offrire, ai potenziali clienti, non solo uno strumento attraverso il quale cambiare il modo di fumare – con il chiaro intento di facilitare l’abbandono definitivo delle “bionde” – ma anche e soprattutto un oggetto fashion destinato a diventare un vero e proprio elemento da collezione.

Cap

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lo 5

Le scelte strategiche

Le scelte strategiche

Tra tutti i fattori chiave di successo nel creare una nuova area di business o una nuova impresa, uno dei principali è sicuramente legato alla qualità del prodotto distribuito, alla sua affidabilità e alla sua pronta reperibilità. Per poterci assicurare tutto ciò, volendo penetrare il mercato non solo con un’idea distintiva ma anche con un prodotto di assoluta affidabilità, abbiamo selezionato, tra i player del settore, quello che a nostro avviso avesse le tutte queste caratteristiche e che fosse gestito da persone dinamiche e capaci di raccogliere nuove sfide. La produzione della maggior parte delle sigarette elettroniche avviene in Cina dove insistono centinaia di aziende di svariate dimensioni e strutture organizzative concentrate nella zona di Shenzhen . Avvalendoci dell’esperienza di Must500, che ha visitato in quella regione oltre 280 aziende produttrici testandone l’affidabilità e la serietà e grazie alla partnership offertaci, siamo ora in grado di approcciare il mercato con la consapevolezza di fornire, oltre ad un celere approvvigionamento anche un prodotto affidabile e costantemente aggiornato nelle nuove tecnologie che caratterizzano il settore.

Le scelte strategiche

Nell’ambito della partnership, Must500 è anche in grado di offrire la propria rete distributiva – in costante crescita – che oggi conta su 323 punti vendita dislocati sull’intero territorio (corners e negozi esclusivi) ai quali potranno essere offerte le

nuove ed innovative e-cig Must500. Nel piano di crescita della società partner, compatibilmente con le normative dei singoli paesi, vi è anche il progetto Europa con l’apertura di nuovi punti vendita in Spagna e Francia Stati che, salvo qualche limitazione sulla commercializzazione degli e-liquid contenenti nicotina, non pongono vincolo alcuno alla distribuzione del prodotto.

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lo 6

Business Plan 2013

Business Plan 2013

Trattandosi di un nuovo prodotto, abbiamo deciso di formulare un business plan estremamente prudente che ci consentisse, in ogni caso, la copertura dei costi iniziali

di impianto e produzione della nuova linea Must500 e-cig.

In sintesi la sola parte relativa al fatturato di vendita:

- Anno 2013, punti vendita 323, fatturato ingrosso 193.800- Anno 2014, punti vendita 390, fatturato ingrosso 234.000

La stima tiene conto della sola crescita del 20% dei negozi e corners serviti mantenendo stabile la quota garantita annua di acquisto.