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Legge 24 novembre 2003, n. 326Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 settem-bre 2003, n. 269, recante disposizioni urgenti per favorire lo sviluppo eper la correzione dell’andamento dei conti pubblici (art. 32) (testo coor-dinato)s.o. n. 181 alla Gazzetta Ufficiale 25 novembre 2003, n. 236

Art. 32 - Misure per la riqualificazione ur-banistica, ambientale e paesaggistica, per l’in-centivazione dell’attivita di repressione del-l’abusivismo edilizio, nonche per la definizio-ne degli illeciti edilizi e delle occupazioni diaree demaniali − 1. Al fine di pervenire allaregolarizzazione del settore e` consentito, inconseguenza del condonodi cui al presentearticolo, il rilascio del titolo abilitativo edili-zio in sanatoria delle opere esistenti non con-formi alla disciplina vigente.

2. La normativa e` disposta nelle more del-l’adeguamento della disciplina regionale aiprincıpi contenuti nel testo unico delle dispo-sizioni legislative e regolamentari in materiaedilizia, approvato con decreto del Presidentedella Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, inconformitaal titolo V della Costituzione comemodificato dalla legge costituzionale 18 otto-bre 2001, n. 3, e comunque fatte salve le com-petenze delle autonomie locali sul governo delterritorio.

3. Le condizioni, i limiti e le modalita` delrilascio del predetto titolo abilitativo sono sta-bilite dal presente articolo e dalle normativeregionali.

4. Sono in ogni caso fatte salve le compe-tenze delle regioni a statuto speciale e delleprovince autonome di Trento e di Bolzano.

5. Il Ministero delle infrastrutture e dei tra-sporti fornisce, d’intesa con le regioni interes-sate, il supporto alle amministrazioni comuna-li ai fini dell’applicazione della presente nor-mativa e per il coordinamento con le leggi 28febbraio 1985, n. 47, e successive modifiche eintegrazioni, e con l’articolo 39 della legge 23

dicembre 1994, n. 724, e successive modifichee integrazioni.

6. Al fine di concorrere alla partecipazionealla realizzazione delle politiche di riqualifi-cazione urbanistica dei nuclei interessati dal-l’abusivismo edilizio, attivate dalle regioni aisensi del comma 33 e` destinata una somma di10 milioni di euro per l’anno 2004 e di 20milioni di euro per ciascuno degli anni 2005 e2006. Con decreto del Ministro delle infra-strutture e dei trasporti, sentita la Conferenzaunificata di cui all’articolo 8 del D.Lgs. 28agosto 1997, n. 281, sono individuati gli in-terventi da ammettere a finanziamento.

7. Al comma 1 dell’articolo 141 del decre-to legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e` ag-giunta, in fine, la seguente lettera:

«c-bis) nelle ipotesi in cui gli enti territo-riali al di sopra dei mille abitanti siano sprov-visti dei relativi strumenti urbanistici generalie non adottino tali strumenti entro diciotto me-si dalla data di elezione degli organi. In questocaso, il decreto di scioglimento del consiglio e`adottatosu proposta del Ministro dell’interno,di concerto con il Ministro delle infrastrutturee dei trasporti, di concerto con il Ministrodelle infrastrutture e dei trasporti. [Le dispo-sizioni di cui alla presente lettera si applicanoanche nei confronti degli altri organi tenutiall’adozione di strumenti urbanistici. Soppres-so]»

8. All’articolo 141 del decreto legislativo18 agosto 2000, n. 267, e inserito il seguentecomma: «2-bis. Nell’ipotesi di cui alla letterac-bis) del comma 1, trascorso il termine entroil quale gli strumenti urbanistici devono esse-

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re adottati, la regione segnala al Prefetto glienti inadempienti. Il prefetto invita gli enti chenon abbiano provveduto ad adempiere all’ob-bligo nel termine di quattro mesi. A tal fine glienti locali possono attivare gli interventi, an-che sostitutivi, previsti dallo Statuto secondocriteri di neutralita, di sussidiarieta e di ade-guatezza. Decorso infruttuosamente il terminedi quattro mesi, il prefetto inizia la proceduraper lo scioglimento del consiglio».

9. Per attivare un programma nazionale diinterventi, anche con la partecipazione di ri-sorse private, rivolto alla riqualificazione diambiti territoriali caratterizzati da consistentedegrado economico e sociale, con riguardo aifenomeni di abusivismo edilizio, da attuareanche attraverso il recupero delle risorse am-bientali e culturali, e destinata una somma di20 milioni di euro per l’anno 2004 e di 40milioni di euro per ciascuno degli anni 2005 e2006. Con decreto del Ministro delle infra-strutture e dei trasporti di concerto con i Mi-nistri dell’ambiente e della tutela del territo-rio e per i beni e le attivita culturali, da adot-tare entro sessanta giorni dalla data di entratain vigore del presente decreto, d’intesa con laConferenza unificata di cui all’articolo 8 deldecreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, so-no individuati gli ambiti di rilevanza e inte-resse nazionale oggetto di riqualificazione ur-banistica, ambientale e culturale attribuendopriorita alle aree oggetto di programmi di ri-qualificazione gia approvati di cui al decretoMinistro lavori pubblici n 195 dell’8 ottobre1998 (P.R.U.S.T.) e di cui alla legge 15 mag-gio 1997 n. 127 articolo 17 comma 59 con-nesso con l’articolo 120 del decreto legislati-vo 18 agosto 2000 n 267 (S.T.U.). Su tali aree,il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti,d’ intesa con i soggetti pubblici interessati, pre-dispone un programma di interventi, anche inriferimento a quanto previsto dall’articolo 29,comma 4, della legge 28 febbraio 1985, n. 47,come sostituito dal comma 42 del presentearticolo.

10. Per la realizzazione di un programmadi interventi di messa in sicurezza del territo-rio nazionale dal dissesto idrogeologico e de-stinata una somma di 20 milioni di euro perl’anno 2004 e di 40 milioni di euro per cia-

scuno degli anni 2005 e 2006. Con decreto delMinistro dell’ambiente e della tutela del terri-torio, da adottare entro sessanta giorni dalladata di entrata in vigore del presente decreto,di intesa con la Conferenza unificata di cuiall’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto1997, n. 281, sono individuate le aree com-prese nel programma. Su tali aree, il Ministerodell’ambiente e della tutela del territorio, d’ in-tesa con i soggetti pubblici interessati, predi-spone un programma operativo di interventi ele relative modalita di attuazione.

11. Allo scopo di attuare un programma diinterventi per il ripristino e la riqualificazionedelle aree e dei beni soggetti alle disposizionidel titolo II del decreto legislativo 29 ottobre1999, n. 490, e destinata una somma di 10milioni di euro per l’anno 2004 e di 20 milionidi euro per ciascuno degli anni 2005 e 2006.Con decreto del Ministro per i beni e le attivitaculturali di concerto con il Ministro dell’am-biente e della tutela del territorio, da adottareentro sessanta giorni dalla data di entrata invigore del presente decreto, di intesa con laConferenza unificata di cui all’articolo 8 deldecreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, talesomma e assegnata alla Soprintendenza per ibeni architettonici e ambientali, per l’esecu-zione di interventi di ripristino e riqualifica-zione paesaggistica, dopo avere individuato,d’intesa con le Regioni, le aree vincolate daricomprendere nel programma.

12. A decorrere dalla data di entrata invigore del presente decreto la Cassa depositi eprestiti e autorizzata a mettere a disposizionel’ importo massimo di 50 milioni di euro per lacostituzione, presso la Cassa stessa, di un Fon-do di rotazione, denominato Fondo per le de-molizioni delle opere abusive, per la conces-sione ai comuni e ai soggetti titolari dei poteridi cui all’articolo 27, comma 2, del decreto delPresidente della Repubblica 6 giugno 2001, n.380, anche avvalendosi delle modalita di cuiall’articolo 2, comma 55, della legge 23 di-cembre 1996, n. 662, e all’articolo 41, comma4, del decreto legislativo 6 giugno 2001, n.380, di anticipazioni, senza interessi, sui costirelativi agli interventi di demolizione delleopere abusive anche disposti dall’autorita giu-diziaria e per le spese giudiziarie, tecniche e

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amministrative connesse. Le anticipazioni,comprensive della corrispondente quota dellespese di gestione del Fondo, sono restituite alFondo stesso in un periodo massimo di cinqueanni, secondo modalita e condizioni stabilitecon decreto del Ministro dell’economia e dellefinanze, di concerto con il Ministro delle in-frastrutture e dei trasporti, utilizzando le som-me riscosse a carico degli esecutori degli abu-si. In caso di mancato pagamento spontaneodel credito, l’amministrazione comunale prov-vede alla riscossione mediante ruolo ai sensidel decreto legislativo 26 febbraio 1999, n. 46.Qualora le somme anticipate non siano rim-borsate nei tempi e nelle modalita stabilite, ilMinistro dell’ interno provvede al reintegro al-la Cassa depositi e prestiti, trattenendone lerelative somme dai fondi del bilancio delloStato da trasferire a qualsiasi titolo ai comuni.

13. Le attivita di monitoraggio e di raccol-ta delle informazioni relative al fenomeno del-l’abusivismo edilizio di competenza del Mini-stero delle infrastrutture e dei trasporti, fannocapo all’Osservatorio nazionale dell’abusivi-smo edilizio. Il Ministero collabora con le re-gioni al fine di costituire un sistema informa-tivo nazionale necessario anche per la reda-zione della relazione al Parlamento di cui al-l’articolo 9, del decreto-legge 23 aprile 1985,n. 146, convertito, con modificazioni, dallalegge 21 giugno 1985, n. 298. Con decreto delMinistro delle infrastrutture e dei trasporti,d’ intesa con il Ministro dell’ interno, sono ag-giornate le modalita di redazione, trasmissio-ne, archiviazione e restituzione delle informa-zioni contenute nei rapporti di cui all’articolo31, comma 7, del decreto del Presidente dellaRepubblica 6 giugno 2001, n. 380. Per le sud-dette attivita e destinata una somma di 0,2milioni di euro per l’anno 2004 e di 0,4 mi-lioni di euro per ciascuno degli anni 2005 e2006

14. Per le opere eseguite da terzi su aree diproprieta dello Stato o facenti parte del dema-nio statale, ad esclusione del demanio marit-timo, lacuale e fluviale, nonche dei terreni gra-vati da diritti di uso civico, il rilascio del titoloabilitativo edilizio in sanatoria da parte del-l’ente locale competente e subordinato al rila-scio della disponibilita da parte dello Stato

proprietario, per il tramite dell’Agenzia del de-manio, rispettivamente, a cedere a titolo one-roso la proprieta dell’area appartenente al pa-trimonio disponibile dello Stato su cui insistel’opera ovvero a garantire onerosamente il di-ritto al mantenimento dell’opera sul suolo ap-partenente al demanio e al patrimonio indispo-nibile dello Stato.

15. La domanda del soggetto legittimatovolta ad ottenere la disponibilita dello Statoalla cessione dell’area appartenente al patri-monio disponibile ovvero il riconoscimento aldiritto al mantenimento dell’opera sul suoloappartenente al demanio o al patrimonio indi-sponibile dello Stato deve essere presentata,entro il 31 marzo 2004, alla filiale dell’Agen-zia del demanio territorialmente competente,corredata dell’attestazione del pagamento al-l’erario della somma dovuta a titolo di inden-nita per l’occupazione pregressa delle aree, de-terminata applicando i parametri di cui allaallegata Tabella A, per anno di occupazione,per un periodo comunque non superiore allaprescrizione quinquennale. A tale domanda de-ve essere allegata, in copia, la documentazio-ne relativa all’ illecito edilizio di cui ai commi32 e 35. Entro il 30 settembre 2004, inoltre,deve essere allegata copia della denuncia incatasto dell’ immobile e del relativo fraziona-mento.

16. La disponibilita alla cessione dell’areaappartenente al patrimonio disponibile ovveroa riconoscere il diritto a mantenere l’opera sulsuolo appartenente al demanio o al patrimonioindisponibile dello Stato viene espressa dallafiliale dell’Agenzia del demanio territorial-mente competente entro il 31 dicembre 2004.Resta ferma la necessita di assicurare, anchemediante specifiche clausole degli atti di ven-dita o dei provvedimenti di riconoscimento deldiritto al mantenimento dell’opera, il liberoaccesso al mare, con il conseguente dirittopubblico di passaggio.

17. Nel caso di aree soggette ai vincoli dicui all’articolo 32 della legge 28 febbraio1985, n. 47, la disponibilita alla cessione del-l’area appartenente al patrimonio disponibileovvero a riconoscere il diritto a mantenerel’opera sul suolo appartenente al demanio o alpatrimonio indisponibile dello Stato e subor-

Legge 24 novembre 2003, n. 326

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dinata al parere favorevole da parte dell’Au-torita preposta alla tutela del vincolo.

18. Le procedure di vendita delle aree ap-partenenti al patrimonio disponibile dello Sta-to devono essere perfezionate entro il 31 di-cembre 2006, a cura della filiale dell’Agenziadel demanio territorialmente competente pre-via presentazione da parte dell’ interessato deltitolo abilitativo edilizio in sanatoria rilasciatodall’ente locale competente, ovvero della do-cumentazione attestante la presentazione delladomanda, volta ad ottenere il rilascio del titoloedilizio in sanatoria sulla quale e intervenutoil silenzio assenso con l’attestazione dell’av-venuto pagamento della connessa oblazione,alle condizioni previste dal presente articolo.

19. Il prezzo di acquisto delle aree appar-tenenti al patrimonio disponibile e determina-to applicando i parametri di cui alla Tabella Ballegata al presente decreto ed e corrisposto indue rate di pari importo scadenti, rispettiva-mente, il 30 giugno 2005 e il 31 dicembre2005.

19-bis. Le opere eseguite da terzi su areeappartenenti al patrimonio disponibile delloStato per le quali e stato rilasciato il titoloabilitativo edilizio in sanatoria da parte del-l’ente locale competente, sono inalienabili perun periodo di cinque anni dalla data di per-fezionamento delle procedure di vendita dellearee sulle quali insistono le opere medesime.

20. Il provvedimento formale di riconosci-mento del diritto al mantenimento dell’operasulle aree del demanio dello Stato e del patri-monio indisponibile e rilasciato a cura dellafiliale dell’Agenzia del demanio territorial-mente competente entro il 31 dicembre 2006,previa presentazione della documentazione dicui al comma 18. Il diritto e riconosciuto peruna durata massima di anni venti, a fronte diun canone commisurato ai valori di mercato.

21. Con decreto del Ministro delle infra-strutture e dei trasporti, di concerto con il Mi-nistro dell’economia e delle finanze, da adot-tare entro sessanta giorni dalla data di entratain vigore del presente decreto, sono ridetermi-nati i canoni annui di cui all’articolo 03 deldecreto-legge 5 ottobre 1993, n. 400, conver-tito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre1993, n. 494.

22. Dal 1o gennaio 2004 i canoni per laconcessione d’uso sono rideterminati nella mi-sura prevista dalle tabelle allegate al decretodel Ministro dei trasporti e della navigazione 5agosto 1998, n. 342, rivalutate del trecento percento.

23. Resta fermo quanto previsto dall’arti-colo 6 del citato decreto del Ministro di cui alcomma 22, relativo alla classificazione dellearee da parte delle regioni, in base alla valenzaturistica delle stesse.

24. Ai fini del miglioramento, della tutelae della valorizzazione delle aree demaniali eautorizzata una spesa fino ad un importo mas-simo di 20 milioni di euro per l’anno 2004 e di40 milioni di euro per ciascuno degli anni 2005e 2006. L’Agenzia del demanio, di concertocon il Ministero delle infrastrutture e dei tra-sporti e con il Ministro dell’ambiente e dellatutela del territorio, il Ministro dei beni e del-le attivita culturali, sentita la ConferenzaStato-Regioni predispone un programma di in-terventi volti alla riqualificazione delle areedemaniali. Il programma e approvato con de-creto del Ministro delle infrastrutture e dei tra-sporti, di concerto con il Ministro dell’econo-mia e delle finanze.

25. Le disposizioni di cui ai capi IV e Vdella legge 28 febbraio 1985, n. 47, e succes-sive modificazioni e integrazioni, come ulte-riormente modificate dall’articolo 39 della leg-ge 23 dicembre 1994, n. 724, e successivemodificazioni e integrazioni, nonche dal pre-sente articolo, si applicano alle opere abusiveche risultino ultimate entro il 31 marzo 2003 eche non abbiano comportato ampliamento delmanufatto superiore al 30 per cento della vo-lumetria della costruzione originaria o, in al-ternativa, un ampliamento superiore a 750 me-tri cubi. Le suddette disposizioni trovano al-tresı applicazione alle opere abusive realizzatenel termine di cui sopra relative a nuove co-struzioni residenziali non superiori a 750 me-tri cubi per singola richiesta di titolo abilitati-vo edilizio in sanatoria, a condizione che lanuova costruzione non superi complessiva-mente i 3.000 metri cubi.

26. Sono suscettibili di sanatoria edilizia letipologie di illecito di cui all’allegato 1:

a) numeri da 1 a 3, nell’ambito dell’ intero

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territorio nazionale, fermo restando quantoprevisto alla lettera e) del comma 27 del pre-sente articolo, nonche 4, 5 e 6 nell’ambitodegli immobili soggetti a vincolo di cui all’ar-ticolo 32 della legge 28 febbraio 1985, n. 47;

b) numeri 4, 5 e 6, nelle aree non soggetteai vincoli di cui all’articolo 32 della legge 28febbraio 1985, n. 47, in attuazione di leggeregionale, da emanarsi entro sessanta giornidalla data di entrata in vigore del presente de-creto, con la quale e determinata la possibilita,le condizioni e le modalita per l’ammissibilitaa sanatoria di tali tipologie di abuso edilizio.

27. Fermo restando quanto previsto dagliarticoli 32 e 33 della legge 28 febbraio 1985,n. 47, le opere abusive non sono comunquesuscettibili di sanatoria, qualora:

a) siano state eseguite dal proprietario oavente causa condannato con sentenza defini-tiva, per i delitti di cui all’articolo 416-bis,648-bis e 648-ter del codice penale o da terziper suo conto;

b) non sia possibile effettuare interventiper l’adeguamento antisismico, rispetto alle ca-tegorie previste per i comuni secondo quantoindicato dalla ordinanza del Presidente delConsiglio dei Ministri 20 marzo 2003, n. 3274,pubblicata nel supplemento ordinario alla Gaz-zetta Ufficiale n. 105 dell’8 maggio 2003;

c) non sia data la disponibilita di conces-sione onerosa dell’area di proprieta dello Statoo degli enti pubblici territoriali, con le moda-lita e condizioni di cui all’articolo 32 dellalegge 28 febbraio 1985, n. 47, ed al presentedecreto;

d) siano state realizzate su immobili sog-getti a vincoli imposti sulla base di leggi sta-tali e regionali a tutela degli interessi idrogeo-logici e delle falde acquifere, dei beni ambien-tali e paesistici, nonche dei parchi e delle areeprotette nazionali, regionali e provinciali qua-lora istituiti prima della esecuzione di detteopere, in assenza o in difformita del titolo abi-litativo edilizio e non conformi alle norme ur-banistiche e alle prescrizioni degli strumentiurbanistici;

e) siano state realizzate su immobili dichia-rati monumento nazionale con provvedimentiaventi forza di legge o dichiarati di interesseparticolarmente rilevante ai sensi degli articoli

6 e 7 del d. lgs. 29 ottobre 1999, n. 490;f) fermo restando quanto previsto dalla leg-

ge 21 novembre 2000, n. 353, e indipenden-temente dall’approvazione del piano regionaledi cui al comma 1 dell’articolo 3 della citatalegge n. 353 del 2000, il comune subordina ilrilascio del titolo abilitativo edilizio in sana-toria alla verifica che le opere non insistano suaree boscate o su pascolo i cui soprassuolisiano stati percorsi dal fuoco. Agli effetti del-l’esclusione dalla sanatoria e sufficiente l’ac-quisizione di elementi di prova, desumibili an-che dagli atti e dai registri del Ministero del-l’ interno, che le aree interessate dall’abuso edi-lizio siano state, nell’ultimo decennio, percor-se da uno o piu incendi boschivi;

g) siano state realizzate nei porti e nellearee, appartenenti al demanio marittimo, dipreminente interesse nazionale in relazioneagli interessi della sicurezza dello Stato ed alleesigenze della navigazione marittima, qualiidentificate ai sensi del secondo comma del-l’articolo 59 del decreto del Presidente dellaRepubblica 24 luglio 1977, n. 616.

28. I termini previsti dalle disposizioni so-pra richiamate e decorrenti dalla data di entra-ta in vigore dell’articolo 39 della legge 23dicembre 1994, n. 724, e successive modifi-cazioni e integrazioni, ove non disposto diver-samente, sono da intendersi come riferiti alladata di entrata in vigore del presente decreto.Per quanto non previsto dal presente decreto siapplicano, ove compatibili, le disposizioni dicui alla legge 28 febbraio 1985, n. 47, e alpredetto articolo 39.

29. Il procedimento di sanatoria degli abu-si edilizi posti in essere dalla persona imputatadi uno dei delitti di cui agli articoli 416-bis,648-bis e 648-ter del codice penale, o da terziper suo conto, e sospeso fino alla sentenzadefinitiva di non luogo a procedere o di pro-scioglimento o di assoluzione. Non puo essereconseguito il titolo abilitativo edilizio in sana-toria degli abusi edilizi se interviene la sen-tenza definitiva di condanna per i delitti sopraindicati. Fatti salvi gli accertamenti di ufficioin ordine alle condanne riportate nel certifica-to generale del casellario giudiziale ad operadel comune, il richiedente deve attestare, condichiarazione sottoscritta nelle forme di cui

Legge 24 novembre 2003, n. 326

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articolo 46 del decreto del Presidente dellaRepubblica 28 dicembre 2000, n. 445, di nonavere carichi pendenti in relazione ai delitti dicui agli articoli 416-bis, 648-bis e 648-ter delcodice penale.

30. Qualora l’amministratore di beni im-mobili oggetto di sequestro o di confisca aisensi della legge 31 maggio 1965, n. 575, au-torizzato dal giudice competente ad alienaretaluno di detti beni, puo essere autorizzato,altresı, dal medesimo giudice, sentito il pub-blico ministero, a riattivare il procedimento disanatoria sospeso. In tal caso non opera neiconfronti dell’amministratore o del terzo ac-quirente il divieto di rilascio del titolo abilita-tivo edilizio in sanatoria di cui al comma 28.

31. Il rilascio del titolo abilitativo edilizioin sanatoria non comporta limitazione ai dirittidei terzi.

32. La domanda relativa alla definizionedell’ illecito edilizio, con l’attestazione del pa-gamento dell’oblazione e dell’anticipazionedegli oneri concessori, e presentata al comunecompetente, a pena di decadenza, entro il 31marzo 2004, unitamente alla dichiarazione dicui al modello allegato e alla documentazionedi cui al comma 35.

33. Le regioni, entro sessanta giorni dalladata di entrata in vigore del presente decreto,emanano norme per la definizione del proce-dimento amministrativo relativo al rilascio deltitolo abilitativo edilizio in sanatoria e posso-no prevederne, tra l’altro, un incremento del-l’oblazione fino al massimo del 10 per centodella misura determinata nella tabella C alle-gata al presente decreto, ai fini dell’attivazio-ne di politiche di repressione degli abusi edi-lizi e per la promozione di interventi di riqua-lificazione dei nuclei interessati da fenomenidi abusivismo edilizio, nonche per l’attuazio-ne di quanto previsto dall’articolo 23 della leg-ge 28 febbraio 1985, n. 47.

34. Ai fini dell’applicazione del presentearticolo non si applica quanto previsto dall’ar-ticolo 37, comma 2, della legge 28 febbraio1985, n. 47. Con legge regionale gli oneri diconcessione relativi alla opere abusive oggettodi sanatoria possono essere incrementati finoal massimo del 100 per cento. Le amministra-zioni comunali perimetrano gli insediamenti

abusivi entro i quali gli oneri concessori sonodeterminati nella misura dei costi per la rea-lizzazione delle opere di urbanizzazione pri-maria e secondaria necessarie, nonche per gliinterventi di riqualificazione igienico-sanitariae ambientale attuati dagli enti locali. Coloroche in proprio o in forme consortili, nell’am-bito delle zone perimetrate, intendano esegui-re in tutto o in parte le opere di urbanizzazioneprimaria, nel rispetto dell’articolo 2, comma 5,della legge 11 febbraio 1994, n. 109, e suc-cessive modificazioni e integrazioni, secondole disposizioni tecniche dettate dagli uffici co-munali, possono detrarre dall’ importo com-plessivo quanto gia versato, a titolo di antici-pazione degli oneri concessori, di cui alla ta-bella D allegata al presente decreto. Con leggeregionale, ai sensi dell’articolo 29 della legge28 febbraio 1985, n. 47, come modificato dalpresente articolo, sono disciplinate le relativemodalita di attuazione.

35. La domanda di cui al comma 32 deveessere corredata dalla seguente documentazio-ne:

a) dichiarazione del richiedente resa ai sen-si dell’articolo 47, comma 1, del decreto delPresidente della Repubblica 28 dicembre2000, n. 445, con allegata documentazione fo-tografica, dalla quale risulti la descrizione del-le opere per le quali si chiede il titolo abilita-tivo edilizio in sanatoria e lo stato dei lavorirelativo;

b) qualora l’opera abusiva supera i 450metri cubi, da una perizia giurata sulle dimen-sioni e sullo stato delle opere e una certifica-zione redatta da un tecnico abilitato all’eser-cizio della professione attestante l’ idoneita sta-tica delle opere eseguite;

c) ulteriore documentazione eventualmen-te prescritta con norma regionale.

36. La presentazione nei termini della do-manda di definizione dell’ illecito edilizio,l’oblazione interamente corrisposta nonche ildecorso di trentasei mesi dalla data da cui ri-sulta il suddetto pagamento, producono gli ef-fetti di cui all’articolo 38, comma 2, della leg-ge 28 febbraio 1985, n. 47. Trascorso il sud-detto periodo di trentasei mesi si prescrive ildiritto al conguaglio o al rimborso spettante.

37. Il pagamento degli oneri di concessio-

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ne, la presentazione della documentazione dicui al comma 35, della denuncia in catasto,della denuncia ai fini dell’ imposta comunaledegli immobili di cui al decreto legislativo 30dicembre 1992, n. 504, nonche, ove dovute,delle denunce ai fini della tassa per lo smalti-mento dei rifiuti solidi urbani e per l’occupa-zione del suolo pubblico, entro il 30 settembre2004, nonche il decorso del termine di venti-quattro mesi da tale data senza l’adozione diun provvedimento negativo del comune, equi-valgono a titolo abilitativo edilizio in sanato-ria. Se nei termini previsti l’oblazione dovutanon e stata interamente corrisposta o e statadeterminata in forma dolosamente inesatta, lecostruzioni realizzate senza titolo abilitativoedilizio sono assoggettate alle sanzioni richia-mate all’articolo 40 della legge 28 febbraio1985, n. 47, e all’articolo 48 del decreto delPresidente della Repubblica 6 giugno 2001, n.380.

38. La misura dell’oblazione e dell’antici-pazione degli oneri concessori, nonche le re-lative modalita di versamento, sono discipli-nate nell’allegato 1 al presente decreto, para-grafi «calcolo dell’oblazione» e «calcolo del-l’anticipazione degli oneri concessori».

39. Ai fini della determinazione dell’obla-zione non si applica quanto previsto dai com-mi 13, 14, 15 e 16 dell’articolo 39 della legge23 dicembre 1994, n. 724.

40. Alla istruttoria della domanda di sana-toria si applicano i medesimi diritti e oneriprevisti per il rilascio dei titoli abilitativi edi-lizi, come disciplinati dalle Amministrazionicomunali per le medesime fattispecie di opereedilizie. Ai fini della istruttoria delle domandedi sanatoria edilizia puo essere determinatodall’Amministrazione comunale un incremen-to dei predetti diritti e oneri fino ad un mas-simo del 10 per cento da utilizzare con le mo-dalita di cui all’articolo 2, comma 46, dellalegge 23 dicembre 1996, n. 662. Per l’attivitaistruttoria connessa al rilascio delle conces-sioni in sanatoria i comuni possono utilizzarei diritti e oneri di cui al precedente periodo,per progetti finalizzati da svolgere oltre l’ora-rio di lavoro ordinario.

41. Al fine di incentivare la definizionedelle domande di sanatoria presentate ai sensi

del presente articolo, nonche ai sensi del capoIV della legge 28 febbraio 1985, n. 47, e suc-cessive modificazioni, e dell’articolo 39 dellalegge 23 dicembre 1994, n. 724, e successivemodificazioni, il cinquanta per cento dellesomme riscosse a titolo di conguaglio del-l’oblazione, ai sensi dell’articolo 35, comma14, della citata legge n. 47 del 1985, e succes-sive modificazioni, e devoluto al comune in-teressato. Con decreto interdipartimentale delMinistero delle infrastrutture e dei trasporti edel Ministero dell’economia e delle finanzesono stabilite le modalita di applicazione delpresente comma.

42. All’articolo 29 della legge 28 febbraio1985, n. 47, il comma 4 e sostituito dal se-guente:

«4. Le proposte di varianti di recupero ur-banistico possono essere presentate da parte disoggetti pubblici e privati, con allegato un pia-no di fattibilita tecnico, economico, giuridicoe amministrativo, finalizzato al finanziamen-to, alla realizzazione e alla gestione di opere diurbanizzazione primaria e secondaria e per ilrecupero urbanistico ed edilizio, volto al rag-giungimento della sostenibilita ambientale,economica e sociale, alla coesione degli abi-tanti dei nuclei edilizi inseriti nelle varianti ealla rivitalizzazione delle aree interessate dal-l’abusivismo edilizio.».

43. L’articolo 32 della legge 28 febbraio1985, n. 47, e sostituito dal seguente:

«Art. 32 - Opere costruite su aree sotto-poste a vincolo - 1. Fatte salve le fattispeciepreviste dall’articolo 33, il rilascio del titoloabilitativo edilizio in sanatoria per opere ese-guite su immobili sottoposti a vincolo e su-bordinato al parere favorevole delle ammini-strazioni preposte alla tutela del vincolo stes-so. Qualora tale parere non venga formulatodalle suddette amministrazioni entro centot-tanta giorni dalla data di ricevimento della ri-chiesta di parere, il richiedente puo impugnareil silenzio-rifiuto. Il rilascio del titolo abilita-tivo edilizio estingue anche il reato per la vio-lazione del vincolo. Il parere non e richiestoquando si tratti di violazioni riguardanti l’al-tezza, i distacchi, la cubatura o la superficiecoperta che non eccedano il 2 per cento dellemisure prescritte.

Legge 24 novembre 2003, n. 326

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2. Sono suscettibili di sanatoria, alle con-dizioni sottoindicate, le opere insistenti su areevincolate dopo la loro esecuzione e che risul-tino:

a) in difformita dalla legge 2 febbraio1974, n. 64, e successive modificazioni, e daldecreto del Presidente della Repubblica 6 giu-gno 2001, n. 380, quando possano essere col-laudate secondo il disposto del quarto commadell’articolo 35;

b) in contrasto con le norme urbanisticheche prevedono la destinazione ad edifici pub-blici od a spazi pubblici, purche non in con-trasto con le previsioni delle varianti di recu-pero di cui al capo III;

c) in contrasto con le norme del decretoministeriale 1° aprile 1968, n. 1404, pubblica-to nella Gazzetta Ufficiale n. 96 del 13 aprile1968, e con agli articoli 16, 17 e 18 della legge13 giugno 1991, n. 190, e successive modifi-cazioni, sempre che le opere stesse non costi-tuiscano minaccia alla sicurezza del traffico.

3. Qualora non si verifichino le condizionidi cui al comma 2, si applicano le disposizionidell’articolo 33.

4. Ai fini dell’acquisizione del parere dicui al comma 1 si applica quanto previsto dal-l’articolo 20, comma 6, del decreto del Presi-dente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380.Il motivato dissenso espresso da una ammini-strazione preposta alla tutela ambientale,paesaggistico-territoriale, ivi inclusa la soprin-tendenza competente, alla tutela del patrimo-nio storico artistico o alla tutela della salutepreclude il rilascio del titolo abilitativo edili-zio in sanatoria.

5. Per le opere eseguite da terzi su aree diproprieta [dello Stato o] di enti pubblici terri-toriali, in assenza di un titolo che abiliti algodimento del suolo, il rilascio della conces-sione o dell’autorizzazione in sanatoria e su-bordinato anche alla disponibilita dell’enteproprietario a concedere onerosamente, allecondizioni previste dalle leggi statali o regio-nali vigenti, l’uso del suolo su cui insiste lacostruzione. La disponibilita all’uso del suolo,anche se gravato di usi civici, viene espressa[dallo Stato o] dagli enti pubblici territorialiproprietari entro il termine di centottanta gior-ni dalla richiesta. La richiesta di disponibilita

all’uso del suolo deve essere limitata alla su-perficie occupata dalle costruzioni oggetto del-la sanatoria e alle pertinenze strettamente ne-cessarie, con un massimo di tre volte rispettoall’area coperta dal fabbricato. Salve le con-dizioni previste da leggi regionali, il valore estabilito dalla filiale dell’Agenzia del demaniocompetente per territorio per gli immobili og-getto di sanatoria ai sensi della presente leggee dell’articolo 39 della legge 23 dicembre1994, n. 724, con riguardo al valore del terre-no come risultava all’epoca della costruzioneaumentato dell’ importo corrispondente alla va-riazione dell’indice Istat dei prezzi al consu-mo per le famiglie di operai ed impiegati, almomento della determinazione di detto valore.L’atto di disponibilita, regolato con conven-zione di cessione del diritto di superficie peruna durata massima di anni sessanta, e stabi-lito dall’ente proprietario non oltre sei mesidal versamento dell’ importo come sopra de-terminato.

6. Per le costruzioni che ricadono in areecomprese fra quelle di cui all’articolo 21 dellalegge 17 agosto 1942, n. 1150, il rilascio dellaconcessione o della autorizzazione in sanato-ria e subordinato alla acquisizione della pro-prieta dell’area stessa previo versamento delprezzo, che e determinato dall’Agenzia del ter-ritorio in rapporto al vantaggio derivante dal-l’ incorporamento dell’area.

7. Per le opere non suscettibili di sanatoriaai sensi del presente articolo si applicano lesanzioni previste dal decreto del Presidentedella Repubblica 6 giugno 2001, n. 380».

43-bis. Le modifiche apportate con il pre-sente articolo concernenti l’applicazione delleleggi 28 febbraio 1985 n. 47 e 23 dicembre1994 n. 724, non si applicano alle domandegia presentate ai sensi delle predette leggi.

44. All’articolo 27 del decreto del Presi-dente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380,comma 2, dopo le parole: «l’ inizio» sono in-serite le seguenti: «o l’esecuzione».

45. All’articolo 27 del decreto del Pre-sidente della Repubblica 6 giugno 2001, n.380, comma 2, dopo le parole: «18 aprile1962, n. 167 e successive modificazioni eintegrazioni» sono inserite le seguenti: «,nonche in tutti i casi di difformita dalle nor-

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me urbanistiche e alle prescrizioni degli stru-menti urbanistici».

46. All’articolo 27 del decreto del Presi-dente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380,comma 2, e aggiunto, in fine, il seguente pe-riodo: «Per le opere abusivamente realizzatesu immobili dichiarati monumento nazionalecon provvedimenti aventi forza di legge o di-chiarati di interesse particolarmente importan-te ai sensi degli articoli 6 e 7 del decreto le-gislativo 29 ottobre 1999, n. 490, o su beni diinteresse archeologico, nonche per le opereabusivamente realizzate su immobili soggettia vincolo o di inedificabilita assoluta in appli-cazione delle disposizioni del titolo II del de-creto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490, ilSoprintendente, su richiesta della regione, delcomune o delle altre autorita preposte alla tu-tela, ovvero decorso il termine di 180 giornidall’accertamento dell’ illecito, procede alla de-molizione, anche avvalendosi delle modalitaoperative di cui ai commi 55 e 56 dell’articolo2 della legge 23 dicembre 1996, n. 662».

47. Le sanzioni pecuniarie di cui all’arti-colo 44 del decreto del Presidente della Re-pubblica 6 giugno 2001, n. 380, sono incre-mentate del cento per cento.

48. Soppresso.49. Soppresso.49-bis. All’articolo 54, comma 16, della

legge 27 dicembre 1997, n. 449 e successivemodificazioni ed integrazioni, aggiungere, infine, il seguente periodo: “Tali spese, limita-tamente agli esercizi finanziari 2002 e 2003sono reiscritte nella competenza degli esercizisuccessivi a quello terminale, sempreche l’im-pegno formale venga assunto entro il secondoesercizio finanziario successivo alla primaiscrizione in bilancio”.

49-ter. All’articolo 48 del decreto del Pre-sidente della Repubblica 6 giugno 2001, n.380 aggiungere in fine il seguente comma:“3-ter. Al fine di consentire una piu penetran-te vigilanza sull’attivita edilizia, e fatto obbli-go alle aziende erogatrici di servizi pubblicied ai funzionari cui sia imputabile la stipula-zione dei relativi contratti di somministrazio-ne di comunicare al Sindaco del Comune ovee ubicato l’immobile le richieste di allaccio aipubblici servizi effettuate per gli immobili, con

indicazione della concessione edilizia ovverodella autorizzazione ovvero degli altri titoliabilitativi, ovvero della istanza di concessionein sanatoria presentata, corredata dalla provadel pagamento per intero delle somme dovutea titolo di oblazione. L’inosservanza di taleobbligo comporta, per ciascuna violazione, lasanzione pecuniaria da euro 10.000 ad euro50.000 nei confronti delle aziende erogatricidi servizi pubblici, nonche la sanzione pecu-niaria da euro 2.582 ad euro 7.746 nei con-fronti del funzionario della azienda erogatricecui sia imputabile la stipulazione dei contrat-ti”.

49-quater. L’articolo 41 del decreto delPresidente della Repubblica 6 giugno 2001, n.380 e cosı sostituito:

«1. Entro il mese di dicembre di ogni annoil dirigente o il responsabile del servizio tra-smette al prefetto l’elenco delle opere non sa-nabili per le quali il responsabile dell’abusonon ha provveduto nel termine previsto allademolizione e al ripristino dei luoghi e indicalo stato dei procedimenti relativi alla tuteladel vincolo di cui al sesto comma dell’articolo31. Nel medesimo termine le amministrazionistatali e regionali preposte alla tutela trasmet-tono al prefetto l’elenco delle demolizioni daeseguire. Gli elenchi contengono, tra l’altro,il nominativo dei proprietari e dell’eventualeoccupante abusivo, gli estremi di identifica-zione catastale, il verbale di consistenza delleopere abusive e l’eventuale titolo di occupa-zione dell’immobile.

2. Il prefetto, entro trenta giorni dalla ri-cezione degli elenchi di cui al comma 1, prov-vede agli adempimenti conseguenti all’inter-venuto trasferimento della titolarita dei beni edelle aree interessate, notificando l’avvenutaacquisizione al proprietario e al responsabiledell’abuso.

3. L’esecuzione della demolizione delleopere abusive, compresa la rimozione dellemacerie e gli interventi a tutela della pubblicaincolumita, e disposta dal prefetto. I relativilavori sono affidati, anche a trattativa privataove ne sussistano i presupposti, ad impresetecnicamente e finanziariamente idonee. Il pre-fetto puo anche avvalersi, per il tramite deiProvveditorati alle opere pubbliche, delle

Legge 24 novembre 2003, n. 326

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strutture tecnico-operative del Ministero delladifesa, sulla base di apposita convenzione sti-pulata d’intesa tra il Ministro delle infrastrut-ture e dei trasporti ed il Ministro della dife-sa».

50. Agli oneri indicati ai commi 6, 9, 10,11, 13 e 24, si provvede, nei limiti stabiliti neipredetti commi, per gli anni 2004, 2005 e,quanto a 82 milioni di euro, per l’anno 2006,mediante quota parte delle maggiori entratederivanti dal presente articolo. Tali somme

sono versate, per ciascuno dei predetti anni,all’entrata del bilancio dello Stato per essererassegnate alle pertinenti unita previsioni dibase, anche di nuova istituzione, dei Ministeriinteressati. Per la restante parte degli onerirelativi all’anno 2006 si provvede con quotaparte delle entrate recate dal presente decreto.Il Ministro dell’economia e delle finanze eautorizzato ad apportare, con propri decreti, leoccorrenti variazioni di bilancio.

REGOLARIZZAZIONE DELLE OPERE ESEGUITE SU AREE DI PROPRIETAv DELLO STATO

TABELLA A - Valori unitari degli indennizzi

Classi dimensionaliComuni

Zone Territoriali Omogenee

A B C D E F

1° < 10.000 15,00 10,00 7,50 10,00

5,00 7,502° 10.001 • 100.000 30,00 20,00 15,00 20,00

3° 100.001 • 300.000 60,00 40,00 30,00 40,00

4° > 300.001 90,00 60,00 45,00 60,00

TABELLA B - Valori unitari delle aree

Classi dimensionaliComuni

Zone Territoriali Omogenee

A B C D E F

1° < 10.000 45,00 30,00 22,50 30,00

15,00 22,502° 10.001 • 100.000 90,00 60,00 45,00 60,00

3° 100.001 • 300.000 180,00 120,00 90,00 120,00

4° > 300.001 270,00 180,00 135,00 180,00

I valori sono espressi in E / mq / anno

ALLEGATO 1

Tipologie di opere abusive suscettibili di sanatoria alle condizioni di cui all’articolo 7,comma 2.

Tipologia 1. Opere realizzate in assenza o in difformita del titolo abilitativo edilizio e nonconformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici.

Tipologia 2. Opere realizzate in assenza o in difformita del titolo abilitativo edilizio, maconformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici alla data dientrata in vigore del presente provvedimento.

Tipologia 3. Opere di ristrutturazione edilizia come definite dall’articolo 3, comma 1, letterad) del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 realizzate in assenza o in difformita dal titolo abilitativoedilizio.

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Tipologia 4. Opere di restauro e risanamento conservativo come definite dall’articolo 3,comma 1, lettera c) del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, realizzate in assenza o in difformita daltitolo abilitativo edilizio, nelle zone omogenee A di cui all’articolo 2 del decreto ministeriale 2aprile 1968, n. 1444.

Tipologia 5. Opere di restauro e risanamento conservativo come definite dall’articolo 3,comma 1, lettera c) del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, realizzate in assenza o in difformita daltitolo abilitativo edilizio.

Tipologia 6. Opere di manutenzione straordinaria, come definite all’articolo 3, comma 1, letterab) del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, realizzate in assenza o in difformita dal titolo abilitativo edilizio;opere o modalita di esecuzione non valutabili in termini di superficie o di volume.

Procedura per la sanatoria edilizia

La domanda di definizione degli illeciti edilizi da presentare al comune entro il 31 marzo2004 deve essere compilata utilizzando il modello di domanda allegato.

Alla domanda deve essere allegato:a) l’attestazione del versamento del 30 per cento dell’oblazione, calcolata utilizzando la

tabella 1 del modello allegato e in base a quanto indicato nella tabella A. Nel caso di oblazionedi importo fisso o comunque inferiore a tali importi, l’oblazione va versata per intero. Ilversamento deve comunque essere effettuato nella misura minima di 1.700,00 euro, qualoral’ importo complessivo sia superiore a tale cifra, ovvero per intero qualora l’ importo dell’obla-zione sia inferiore a tale cifra;

b) l’attestazione del versamento del 30 per cento dell’anticipazione degli oneri concessori,calcolata utilizzando le tabelle 3 e 4 del modello allegato e in base a quanto indicato nella tabellaB. Il versamento deve comunque essere effettuato nella misura minima di 500,00 euro, qualoral’ importo complessivo sia superiore a tale cifra, ovvero per intero qualora l’ importo dell’anti-cipazione degli oneri concessori sia inferiore a tale cifra;

L’ importo restante dell’oblazione deve essere versato per importi uguali, entro:− seconda rata 30 giugno 2004− terza rata 30 settembre 2004

L’ importo restante dell’anticipazione degli oneri di concessione deve essere versato perimporti uguali, entro:− seconda rata 30 giugno 2004− terza rata 30 settembre 2004

L’ importo definitivo degli oneri concessori dovuti deve essere versato entro il 31 dicembre2006, secondo le indicazioni fornite dall’amministrazione comunale con apposita deliberazione.

La domanda di definizione degli illeciti edilizi deve essere accompagnata dalla seguentedocumentazione:

d) dichiarazione del richiedente resa ai sensi dell’art. 4 della legge 4 gennaio 1968, n. 15,corredata dalla documentazione fotografica, nella quale risulti la descrizione delle opere per lequali si chiede il titolo abilitativo edilizio in sanatoria e lo stato dei lavori relativo;

e) quando l’opera abusiva supera i 450 metri cubi una perizia giurata sulle dimensioni e sullostato delle opere e una certificazione redatta da un tecnico abilitato all’esercizio della profes-sione attestante l’ idoneita statica delle opere eseguite. Qualora l’opera per la quale viene pre-sentata istanza di sanatoria sia stata in precedenza collaudata, tale certificazione non e necessariase non e oggetto di richiesta motivata da parte del sindaco;

f) ulteriore documentazione eventualmente prescritta con norma regionale.La domanda di definizione degli illeciti edilizi deve essere integrata entro il 30 settembre

2004 dalla:a) denuncia in catasto dell’ immobile oggetto di illecito edilizio e della documentazione

relativa all’attribuzione della rendita catastale e del relativo frazionamento;

Legge 24 novembre 2003, n. 326

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b) denuncia ai fini dell’ imposta comunale degli immobili di cui al D.Lgs. 30 dicembre 1992,n. 504;

c) ove dovuto, delle denunce ai fini della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani eper l’occupazione del suolo pubblico.

DEFINIZIONE DEGLI ILLECITI EDILIZI - MISURA DELL’OBLAZIONE E DELL’ANTICIPAZIONEDEGLI ONERI CONCESSORI

TABELLA C - Misura dell’oblazione

Tipologia dell’abuso Misura dell’oblazioneE/mq

Immobili non residenziali

Misura dell’oblazioneE/mq

Immobili residenziali

1. Opere realizzate in assenza o indifformita del titolo abilitativo edilizioe non conformi alle norme urbani-stiche e alle prescrizioni degli stru-menti urbanistici

150,00 100,00

2. Opere realizzate in assenza o indifformita del titolo abilitativo edili-zio, ma conformi alle norme urbani-stiche e alle prescrizioni degli stru-menti urbanistici alla data di entratain vigore del presente provvedimen-to

100,00 80,00

3. Opere di ristrutturazione ediliziacome definite dall’articolo 3, comma1, lettera d) del D.P.R. 6 giugno2001, n. 380 realizzate in assenza oin difformita del titolo abilitativo edi-lizio

80,00 60,00

Tipologia dell’abuso Misura dell’oblazioneForfait

4. Opere di restauro e risanamento conserva-tivo come definite dall’articolo 3, comma 1, let-tera c) del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, rea-lizzate in assenza o in difformita del titolo abi-litativo edilizio, nelle zone omogenee A di cuiall’articolo 2 del decreto ministeriale 2 aprile1968, n. 1444

3.500,00

5. Opere di restauro e risanamento conserva-tivo come definite dall’articolo 3, comma 1, let-tera c) del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, rea-lizzate in assenza o in difformita del titolo abi-litativo edilizio

1.700,00

6. Opere di manutenzione straordinaria, comedefinite all’articolo 3, comma 1, lettera b) delD.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 e dalla normativaregionale, realizzate in assenza o in difformitadel titolo abilitativo edilizio; opere o modalita diesecuzione non valutabili in termini di superfi-cie o di volume

516,00

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TABELLA D - Misura dell’anticipazione degli oneri di concessione

1. Numero abitanti 2. Nuove costruzioni e am-pliamenti (E/mq)

3. Ristrutturazioni e modifi-che della destinazione d’uso

(E/mq)

Fino a 10.000 38,00 18,00

Da 10.001 a 100.000 55,00 27,00

Da 100.001 a 300.000 71,00 36,00

Oltre 300.001 89,00 45,00

DOMANDA RELATIVA ALLA DEFINIZIONE DEGLI ILLECITI EDILIZI

Numero progressivo 0000000000(il numero progressivo va indicato nei versamenti relativi all’oblazione e all’anticipazionedegli oneri concessori)

Riservato al Comune

Denominazione Codice ISTAT

Regione

Provincia

Comune

N. Protocollo

Dati relativi al richiedente

Cognome o denominazione ............................................................................................Nome ............................................................................................Codice Fiscale ...................................................

Residenza anagraficaComune ............................................................................................Via e numero civico ............................................................................................

Dati relativi all’illecito edilizio

Localizzazione

Comune ............................................................................................Via e numero civico ............................................................................................(in mancanza)Catasto terreni foglio di mappa .......... numeri mappa ..............................Catasto fabbricati foglio di mappa .......... numeri mappa ........ sub. .............

Immobile soggetto a vincoli di tutela Si h No h Area demaniale Si h No h

Descrizione sintetica dell’illecito edilizio....................................................................................................................................................................................................................................................................................

Legge 24 novembre 2003, n. 326

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Destinazione d’uso(barrare la dizione che interessa)

Residenziale h

Non residenziale h Destinazione .................................................Data di ultimazione ...../...../..........Tipologia di abuso .....Stato dei lavori alla data del ...../...../.......... ultimato Si h No h parziale h

Calcolo dell’oblazione

Tabella 1.a - tipologie di abuso con misure dell’oblazione espresse in valori al mq.Immobili residenziali

1. Superficieutile residenziale

(mq)

2. Superficienon residenziale

(mq)

3. Superficiecomplessiva

(mq)

4. Tipologiadell’abuso

5. Misuraoblazione(E/mq)

6. Importo totaledell’oblazione

(E)

..............., ..... ..............., ..... ..............., ..... 1 ..............., ..... ..............., .....

..............., ..... ..............., ..... ..............., ..... 2 ..............., ..... ..............., .....

..............., ..... ..............., ..... ..............., ..... 3 ..............., ..... ..............., .....

Totale ..............., .....

La superficie non residenziale (n. 2) deve essere moltiplicata per il coefficiente 0,60La superficie complessiva (n. 3) e data dalla somma della superficie utile abitabile (n. 1)e dalla superficie non residenziale (n. 2)

Tabella 1.b - tipologie di abuso con misure dell’oblazione espresse in valori al mq.Immobili non residenziali

1. Superficieutile(mq)

2. Superficiepertinenze

(mq)

3. Superficiecomplessiva

(mq)

4. Tipologiadell’abuso

5. Misuraoblazione(E/mq)

6. Importo totaledell’oblazione

(E)

..............., ..... ..............., ..... ..............., ..... 1 ..............., ..... ..............., .....

..............., ..... ..............., ..... ..............., ..... 2 ..............., ..... ..............., .....

..............., ..... ..............., ..... ..............., ..... 3 ..............., ..... ..............., .....

Totale ..............., .....

Tabella 2 - Tipologie di abusi con valore fisso dell’oblazione.

1. Tipologia dell’abuso 2. Importo dell’oblazione

4 ..............., .....,

5 ..............., .....

6 ..............., .....

Totale ..............., .....

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Calcolo dell’anticipazione degli oneri concessori

Tabella 3 - Nuove costruzioni, ampliamenti

1. Numeroabitanti

2. Misuradell’anticipazione

(E/mq)

3. Superficiecomplessiva

(mq)

4. Importo totaledell’anticipazione

(E)

Fino a 10.000 .........., ..... ..............., ..... ..............., .....

Da 10.001 a 100.000 .........., ..... ..............., ..... ..............., .....

Da 100.001 a 300.000 .........., ..... ..............., ..... ..............., .....

Oltre 300.000 .........., ..... ..............., ..... ..............., .....

Totale ..............., .....

Tabella 4 - Ristrutturazioni, modifiche e ampliamenti

1. Numeroabitanti

2. Misuradell’anticipazione

(E/mq)

3. Superficiecomplessiva

(mq)

4. Importo totaledell’anticipazione

(E)

Fino a 10.000 .........., ..... ..............., ..... ..............., .....

Da 10.001 a 100.000 .........., ..... ..............., ..... ..............., .....

Da 100.001 a 300.000 .........., ..... ..............., ..... ..............., .....

Oltre 300.000 .........., ..... ..............., ..... ..............., .....

Totale ..............., .....

Dati relativi al versamentoOblazione

Tabella 1.a/b Totale da versare ..............., ..... × 0,30 = ..............., .....Totale versato ..............., .....Resta da versare ..............., ...../2Importo rate ..............., ..... seconda rata

..............., ..... terza rata

Tabella 2 Totale da versare ..............., .....Totale versato ..............., .....

Oneri concessori

Tabella 3 Totale da versare ..............., ..... × 0,30 = ..............., .....Totale versato ..............., .....,Resta da versare ..............., ...../2Importo rate ..............., ..... seconda rata

..............., ..... terza rata

Tabella 4 Totale da versare ..............., ..... × 0,30 = ..............., .....Totale versato ..............., .....Resta da versare ..............., ...../2Importo rate ..............., ..... seconda rata

..............., ..... terza rata

Legge 24 novembre 2003, n. 326

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Allegati:

1. Attestazione del versamento dell’oblazione h

2. Attestazione dell’anticipazione degli oneri concessori h

3. Dichiarazione ai sensi dell’art. 4 della legge 4 gennaio 1968, n. 15 h

4. Documentazione fotografica h

5. Perizia giurata sulle dimensioni e sullo stato delle opere h

6. Altro (specificare)....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Data ...../...../..........

Firma del richiedente .........................................