LEGGE 170/2010 e P iano D idattico P ersonalizzato Rossi Viviana BELLUNO APRILE 2011.

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LEGGE 170/2010 e Piano Didattico Personalizzato Rossi Viviana BELLUNO APRILE 2011

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LEGGE 170/2010e

Piano

Didattico

PersonalizzatoRossi Viviana

BELLUNO APRILE 2011

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L’ alunno con DSA utilizzaun diverso modo di imparare che richiede:

la conoscenza dei DSA da parte dei docenti

un’organizzazione scolastica flessibile

una metodologia didattica personalizzatapersonalizzata

AID Torino11/04/23

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AID Torino

Certo...Certo...“… perché non c'è nulla

che sia ingiusto quanto far parti eguali fra

disuguali...

DON MILANI “LETTERA AD UNA PROFESSORESSA” 1967

11/04/23

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Art. 3 Costituzione ItalianaArt. 3 Costituzione Italiana

“… E’ compito della repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine

economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei

cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana …”.

sezione AID TORINO

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Legge 517/77 (legge sulla programmazione

educativa)

Interventi individualizzati in relazione

alle esigenze dei singoli alunni “… La programmazione educativa può

comprendere attività scolastiche organizzate per gruppi … allo scopo di

realizzare interventi individualizzati in relazione alle esigenze dei singoli

alunni….” AID Torino11/04/23

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Lo sancisce Lo sancisce il REGOLAMENTO il REGOLAMENTO dell'AUTONOMIAdell'AUTONOMIA

scolastica scolastica D.P.R. 275/1999 D.P.R. 275/1999

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L’autonomia delle istituzioni scolastiche si sostanzia nella PROGETTAZIONE e nella

realizzazione di interventi adeguati alle alle caratteristichecaratteristiche specifiche … degli studentispecifiche … degli studenti.

(Regolamento dell’autonomia - DPR 275/99Regolamento dell’autonomia - DPR 275/99 )

AID Torino

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Flessibilità didattica

Il Regolamento dell’autonomia scolastica offre lo strumento della flessibilitàflessibilità, (“le istituzioni scolastiche possono adottare tutte le forme di flessibilità che ritengono opportune”).

Flessibilità non solo nei calendari, negli orari, nei raggruppamenti degli alunni, nell’adeguamento alle esigenze delle realtà locali, ecc

Ma anche in tutti gli aspetti dell’organizzazione educativa e didattica della Scuola e va intesa come:- personalizzazione educativa e didattica, - personalizzazione degli obiettivi formativi - personalizzazione dei percorsi formativi.

DPR 275/1999 art. 4.2:

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Anche nelle Indicazioni

per il Curriculo, 2007

“La scuola è chiamata a realizzare percorsi formativi sempre più rispondenti alle inclinazioni personali degli studenti nella prospettiva di valorizzare gli aspetti peculiari della personalità di ognuno”

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… … le ISTITUZIONI SCOLASTICHE <<riconoscono e valorizzano le diversità… (e)

possono adottare tutte le forme di flessibilità che ritengono opportune>> (Art. 4),(Art. 4),

non solo perché sono diversi i contesti non solo perché sono diversi i contesti

socio-culturali, ma perché socio-culturali, ma perché

UNICI SONO I SINGOLI ALUNNI,UNICI SONO I SINGOLI ALUNNI,

tutti … tutti … abiliabili diversamente !diversamente !

sezione AID TORINO

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… tutti gli alunni sono DIVERSI l'uno dall'altrotutti gli alunni sono DIVERSI l'uno dall'altro e la diversità non riguarda solo il colore dei e la diversità non riguarda solo il colore dei

capelli,capelli,ma anche le abilità di cui lo stesso individuoma anche le abilità di cui lo stesso individuo

è portatore è portatore U. TenutaU. Tenuta

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AID Torino

http://www.j3njy.it/wp-content/uploads/2007/11/ballerina.gif

11/04/23

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Se vedete la ballerina girare in senso orario… è la parte DESTRA la parte DESTRA che prevale (emotività, creatività, spiritualità,….)

Se vedete la ballerina girare in senso antiorario… è la parte SINISTRAla parte SINISTRA che prevale (logica, pratica, linguaggio,….)

CERVELLO2 emisferi con 2 funzioni diverse

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Emisfero sinistroEmisfero sinistro

• Buona memoria a breve termine

• Pensiero verbale• Memorizza le sequenze• Assimila informazioni passo

dopo passo• Cerca cause ed effetti• Si basa su induzione ed

analisi• E’ consapevole del tempo

Emisfero destroEmisfero destro • Si basa su associazioni

personali per ricordare• Pensa per immagini• Memorizza i modelli• Considera le parti in

relazione al tutto• Cerca connessioni

simultanee• Fa sintesi e collegamenti

intuitivi• E’ consapevole dello spazio

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Stili diversi di apprendimentoStili diversi di apprendimento = =

stili diversi insegnamentostili diversi insegnamento

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CHE COSA È RICHIESTO AGLI

INSEGNANTI ?

RICONOSCERE e

ACCOGLIERE la "diversità"

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Il percorso della Il percorso della normativa specificanormativa specifica

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sezione AID TORINO

• Nota MIUR n. 4099 del 5.10.2004• Nota MIUR n. 26 del 5.01.2005• C.M. MIUR n. 1787 dell’1.03.2005 • Nota MIUR n. 4798 del 27.07.2005 • Legge Regionale n. 28 del 28.12.2007

“Norme sull’istruzione, il diritto allo studio e la libera scelta educativa”

• Nota MIUR n. 4600 del 10 maggio 2007 – Precisazioni a Circolare n. 28 del 15 marzo 2007 sull’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione nelle scuole statali e paritarie per l’anno scolastico 2006-2007………

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sezione AID TORINO

• Nota MIUR n. 4674 del 10/05/2007 – Alunni con disturbi di apprendimento – Indicazioni operative in merito all’utilizzo di strumenti compensativi e misure dispensative per gli alunni con disturbi di apprendimento

• Indicazioni per il curricolo – D.M. 31 luglio 2007 e direttiva del 3 agosto 2007

• Legge n. 169 del 30 ottobre 2008 - "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1º settembre 2008, n. 137, recante disposizioni urgenti in materia di istruzione e università"

• C.M. n. 100 dell’11 dicembre 2008 ……

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sezione AID TORINO

• C.M. n. 4 del 16 gennaio 2009 (orari settimanali e inglese potenziatoinglese potenziato)

• C.M. n. 10 del 23 gennaio 2009• O.M. n. 40 dell’ 8 aprile 2009, art. 12,

comma 7, Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami di Stato

• C.M. n. 51 del 20 maggio 2009, sezione “particolari categorie di candidati”

• Nota MIUR n. 5744 del 28 maggio 2009 – Anno scolastico 2008/2009 - Esami di Stato per gli studenti affetti da disturbi specifici di apprendimento - DSA

• DPR n. 122 del 22 giugno 2009 - Coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni. Art.10 valutazione degli alunni con DSA

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Legge Legge n.170/2010n.170/2010

Legge sui… Legge sui… DSADSA

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Che cosa cambia?

I DSA sono riconosciuti per legge

SCETTICOINCREDULO

SOSPETTOSO

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F.Balbo Mossetto

CONSIDERANDO …

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Art. 1 ""Riconoscimento e Riconoscimento e definizionedefinizione

di dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia"

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Chi fa la diagnosi?Valgono quelle dei privati?Valgono quelle dei privati?

11/04/23 AID Torino

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Art. 3 comma 1 (Diagnosi)Art. 3 comma 1 (Diagnosi)

“ “ La diagnosi dei DSA è effettuata …dal Servizio sanitario nazionale a legislazione vigente ed è comunicata dalla famiglia alla scuola di

appartenenza dello studente.

Le regioni nel cui territorio non sia possibile effettuare la diagnosi nell’ambito dei trattamenti

specialistici erogati dal Servizio sanitario nazionale possono prevedere, nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione

vigente, che la medesima diagnosi sia effettuata da specialisti o strutture accreditate.”

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OGNI ISTITUZIONE SCOLASTICA

1.Riceve la diagnosi dalla famiglia2.La protocolla 3.La inserisce nel fascicolo riservato4.Informa il Consiglio di classe della presenza di un DSA tramite referente o altro incaricato dal D.S.5.Procede alla stesura del PDP6.Aggiorna il fascicolo personale riservato inserendo il PDP

Inserisce il modello del PDP nel Piano dell’Offerta Formativa (POF)

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ATTENZIONE

LA “DISLESSIA” E’ UN DATO SENSIBILE, quindi coperto da privacy.

Pertanto non si può parlarne se non si è

autorizzati dai genitori, i quali non sono obbligati a consegnare a scuola la dichiarazione del medico.

Se non lo fanno, però, l’allievo non può essere considerato dislessico, ma solo

affetto da disturbi di apprendimento.

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Art. 5 - Misure educative e didattiche di supporto

Afferma il diritto degli alunni con DSA a ""fruire di appositi fruire di appositi

provvedimenti dispensativi e compensativi

di flessibilità didattica nel corso dei cicli nel corso dei cicli

di istruzione e formazione e negli di istruzione e formazione e negli studi universitari …"studi universitari …"

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Che cosa significa “compensare”?

Significa utilizzare strumenti in

grado di vicariare

una o più funzioni (deficitarie)

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Pareggiare uno scompenso, supplire a...

Liberare da un obbligo o da un

impegno, esentare

Compensare Dispensare

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Compensare \ Dispensare Nota 4674 M.P.I 10 maggio 2007

Mentre gli strumenti compensativistrumenti compensativi, per la loro funzione di ausilio, sono particolarmente suggeriti per la scuola primaria e, in generale, nelle fasi di

alfabetizzazione strumentale per i diversi apprendimenti (tabella dei mesi, tabella dell’alfabeto e dei vari caratteri, tavola pitagorica, tabella delle misure, tabella delle formule

geometriche, calcolatrice, registratore, computer con programmi di video-

scrittura con correttore ortografico e sintesi vocale, ecc.), le misure misure dispensativedispensative possono avere un campo di

applicazione soprattutto per gli studenti degli istituti di istruzione secondaria

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Misure dispensative

Gli studenti con D.S.A sono dispensati da :

Lettura ad alta voce

Scrittura sotto dettatura

Uso del vocabolario cartaceoStudio delle tabelline

Studio di lingua straniera nella forma scritta

Possono usufruire di :

Tempi più lunghi per eseguire consegne

Verifiche orali anziché scritte

Interrogazioni programmate

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Strumenti compensativiStrumenti compensativi

• Il primo strumento compensativo per un alunno con dislessia: un efficiente metodo di studiometodo di studio. (“Dislessia”,gennaio 2010)

• In classe durante la lezione: selezionare i contenuti selezionare i contenuti fondamentalifondamentali sul libro di testo; utilizzare simboli visivi, parole chiave, brevi frasi, evidenziare

• A casaA casa lettura per studiare: capire e ricordarecapire e ricordare

• Strategie metacognitive: una specie di guida al guida al ragionamentoragionamento che punti sui procedimenti logici e che punti sui procedimenti logici e metalinguisticimetalinguistici

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Strumenti compensativi specifici

Hanno la funzione di vicariare ivicariare in modo diretto e specifico una delle abilità : lettura, scrittura, grafia, ortografia, calcolo, numero,..:

- Sintesi vocale - Calcolatrice - Correttore ortografico - Lettore esterno - Penne con impugnatura

speciale - Quaderni specifici

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Computer Internet Enciclopedie multimediali Registratore Traduttore

MP3

… quindi favorire e insegnare l’uso degli strumenti

informatici …

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SIAMO PASSATI DA ….SIAMO PASSATI DA ….

• Invenzione della SCRITTURA, SCRITTURA, che permise di dare stabilità alle conoscenze

• Invenzione della STAMPASTAMPA,, che fece del libro un bene a basso costo e alla portata di tutti e consentì di attingere a cose pensate da altri a immense distanze di tempo e di spazio.

• Invenzione e sviluppo delle TIC. TIC. Negli ultimi 30 anni siamo passati alla terza faseterza fase, dove le cose che sappiamo, non le conosciamo le cose che sappiamo, non le conosciamo necessariamente per averle lette, ma per necessariamente per averle lette, ma per averle averle visteviste o sentiteo sentite in TV, nello schermo di in TV, nello schermo di un computer… o da un ipodun computer… o da un ipod

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NUOVI MODI DI APPRENDERENUOVI MODI DI APPRENDERE

I nuovi strumenti di costruzione delle conoscenze portano con sé la rottura con l’insegnamento rottura con l’insegnamento tradizionaletradizionale, analitico, sequenziale, rigidamente suddiviso per discipline

Si fondano su una visione olistica, visione olistica, globale dell’apprendimentoglobale dell’apprendimento

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Ma il cambiamento più importante sono le nuove tecnologie digitali

• Sono tecnologie che riguardanoriguardano proprio quello di cui si occupa la scuola: ricevere, ricordare, usare, produrre : ricevere, ricordare, usare, produrre informazioni, pensare, apprendere, interagire con gli informazioni, pensare, apprendere, interagire con gli altrialtri

• Queste tecnologie oggi invadono tutta la società ma non non hanno nessun posto nella scuolahanno nessun posto nella scuola

• Fuori della scuola tutti le usanoFuori della scuola tutti le usano, nel lavoro e più in generale nel sistema economico, nella vita di tutti i giorni, per cercare, ricevere e produrre informazioni, per interagire con gli altri, per giocare e per altre forme di intrattenimento

• Nella scuola raramente queste tecnologie entrano!

• Come è possibile che una scuola così funzioni? Come è possibile che una scuola così funzioni?

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Con le nuove tecnologie Con le nuove tecnologie digitalidigitali

si imparasi impara vedendo e facendo vedendo e facendo e non piùnon più soltanto

ascoltando e leggendoascoltando e leggendo…. e soprattutto e soprattutto

agendo sulle cose agendo sulle cose e osservando le conseguenze e osservando le conseguenze

delle proprie azionidelle proprie azioni

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RICORDATE:RICORDATE:ECCO LE MODALITÀ attraverso cuiECCO LE MODALITÀ attraverso cui

avvengono avvengono TUTTITUTTI GLI APPRENDIMENTI GLI APPRENDIMENTI

FARE (ESPERIENZA DIRETTA ) FARE (ESPERIENZA DIRETTA ) 90%90%

PARLARE E SCRIVERE PARLARE E SCRIVERE 70%70%ASCOLTARE E VEDERE (INSIEME) ASCOLTARE E VEDERE (INSIEME) 50%50%

VEDERE VEDERE 30%30%

UDIRE UDIRE 20%20%

LEGGERE LEGGERE 10%10%

( “LE AQUILE SONO NATE PER VOLARE” di R. Grenci – La Meridiana)

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• I ragazziI ragazzi oggi accettano sempre meno di oggi accettano sempre meno di imparare dagli adultiimparare dagli adulti

• Utilizzare sistemi tecnologici sistemi tecnologici perper quanto riguarda i contenutii contenuti permetterebbe in qualche modo di aggirare questo problema

• Gli insegnanti nonGli insegnanti non appaiono più più come l’unica l’unica fonte di conoscenzafonte di conoscenza

• Le modalità di apprendimentoLe modalità di apprendimento somigliano di più al modo di comunicare di comunicare a cui i ragazzi sono abituati fuori dalla scuola

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Le tecnologie compensative non possono considerarsi un’alternativa agli strumenti di studio tradizionali, né ”un cambiamento radicale del

metodo di studio” , ma sono da considerarsi un supporto

per aggirare la decodifica del testo…

sono dei MEDIATORI

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I MEDIATORI MEDIATORI vengono classificati in quattro categorie:

• ATTIVI (fanno ricorso all'esperienza diretta) es. l'esperimento scientifico

• ICONICI (utilizzano le rappresentazioni del linguaggi grafico e spaziale) fotografie, carte geografiche, schemi, diagrammi, mappe concettuali ….

• ANALOGICI (si rifanno alle possibilità di apprendimento insite nel gioco e nella simulazione) es. gioco di ruolo

• SIMBOLICI (utilizzano i codici di rappresentazione convenzionali e universali, come quelli linguistici) es la lezione ascoltata.

E' ovvio che sia necessaria la loro E' ovvio che sia necessaria la loro INTEGRAZIONEINTEGRAZIONE

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Occorrono quindi …Occorrono quindi …

STRATEGIE DIDATTICHESTRATEGIE DIDATTICHE DIVERSE ,DIVERSE , in grado di sviluppare al meglioin grado di sviluppare al meglio

i vari tipi di intelligenza, …i vari tipi di intelligenza, …di motivare ogni ragazzo …di motivare ogni ragazzo …

di tener conto dei suoi pensieri …di tener conto dei suoi pensieri …per permettergliper permettergli

di dare il meglio di sèdi dare il meglio di sè

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- UNA didattica individualizzata e personalizzata

- DELLE forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico

- DELLE misure dispensative da prestazioni non essenziali …

OCCORRONO …

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- L’USO di strumenti compensativi, di tecnologie informatiche e di mezzi di apprendimento alternativi

- UN continuo monitoraggio per valutare l'efficacia delle misure adottate e il raggiungimento degli obiettivi

- DELLE adeguate forme di verifica e di valutazione

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E’ L’ENNESIMO ACCENTOE’ L’ENNESIMO ACCENTO POSTO POSTO

SULLA DIDATTICA!!!SULLA DIDATTICA!!!

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Le sollecitazioni della legge devono rappresentare per la scuola

un’occasione di crescita professionale, in quanto

la DIDATTICA è la “ricerca del miglioramento dell’efficacia ed

efficienza dell’insegnamento per creare le condizioni di un efficace ed efficiente

apprendimento nell’allievo con conseguente diminuzione del tempo di

studio e del dispendio di energie”.

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Materiale Significativ

o

VideoImmaginiSchemiGrafici

Testi e dispenseRegistrazioni

e soprattutto

Mappe concettuali

Ascolto- comprensione -

lettura

Sostenere e promuovere un approccio strategico nello studio utilizzando mediatori didattici facilitanti l’apprendimento

(immagini, mappe …)

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Chi decide gli strumenti

compensativi?

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Il Consiglio di classe, acquisita la diagnosi specialistica di DSA, dopo avere

analizzato l’ entità del disturbo, le difficoltà, i punti

di forza dell’allievo con DSA,definisce quali strategie didattiche mettere

in atto e quali strumenti utilizzare … confrontandosi con

la famiglia , lo studente e, dove è possibile, con i tecnici.

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Se le … tecnologie compensative sono

specifiche per i DSA… comportano, per l'eccessiva

diversità e visibilità degli strumenti, rischi di rifiuto e perdita di

autostima. Sono da usare quindi quando la

diagnosi e i bisogni sono stati ben accertati e …sono tali da garantirne il successo con

ragionevole certezza ...( Fogarolo)

Tecnologie compensative

ATTENZIONE!

AID Torino

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Esonero lingua straniera?

Non si possono privare i ragazzi di

conoscenze essenziali al giorno d’oggi

La normativa ha sempre detto che non è possibile esonerare dall’esame scritto di lingua

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E la valutazione?

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La Legge 170/2010La Legge 170/2010

… parlando di valutazione degli apprendimenti, assicura che …““agli studenti con DSA sono agli studenti con DSA sono

garantite, durante il percorso digarantite, durante il percorso diistruzione e di formazione istruzione e di formazione scolastica e universitaria, scolastica e universitaria,

adeguate forme di verifica e di adeguate forme di verifica e di valutazione,valutazione,

anche per quanto concerne gli anche per quanto concerne gli esami di Stato …”.esami di Stato …”.

sezione AID TORINO

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COME VALUTARE un “dislessico”?

• CONSIDERANDO LE CARATTERISTICHE DEL DISTURBO

• IGNORANDO GLI ERRORI DI TRASCRIZIONE

• SEGNALANDO SENZA CALCOLARLI GLI ERRORI ORTOGRAFICI

• INDICANDO SENZA VALUTARLI GLI ERRORI DI CALCOLO

• VALUTANDO I CONTENUTI E LE COMPETENZE E NON LA FORMA

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•TENENDO CONTO DEL PUNTO DI PARTENZA E DEI RISULTATI CONSEGUITI•PREMIANDO I PROGRESSI E GLI SFORZI•PENALIZZANDO CIÒ CHE NON DIPENDE DAL DISTURBO

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sezione AID TORINO

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Si concordano:Si concordano:• interrogazioni programmate• argomenti delle verifiche• compensazione con prove orali di

compiti scritti non ritenuti adeguati• uso di mediatori didattici durante le

interrogazioni (mappe mentali, mappe cognitive, schemi)

• programmazione di tempi più lunghi o riduzione delle richieste per l’esecuzione di prove scritte

• prove informatizzate• verifiche con domande a risposta

multipla

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Esami?

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FAQ su ESAME di STATO.

1)    Esiste una normativa che preveda una tipologia di terza prova d’esame differente per il solo alunno DSA rispetto alla classe? Es. Tipologia, C anziché A?

    No, cambiano solo le modalità per svolgerla. Ovvero utilizzerà gli strumenti compensativi e dispensativi e più tempo.  

2)     Le simulazioni di terza prova, da  allegare al documento del 15 maggio, possono differire per l’alunno DSA rispetto alla classe ed essere vincolanti per la commissione esaminatrice? NO.

3)     Pur avendo valutato nel corso dell’anno l’alunno oralmente per compensare le difficoltà dello scritto (es Lingua Inglese), come può essere aiutato il medesimo alunno in sede d’esame considerato che anche Inglese è scritto? tabelle delle regole ortografiche, qualcuno che legga per lui i testi e le consegne, vocabolario ON LINE, valutazione dello scritto che non tenga conto degli errori ortografici.

4)     Gli è permesso l’utilizzo di strumenti compensativi durante lo svolgimento delle prove scritte d’esame (es computer) e quale è la procedura perché la commissione esaminatrice non si opponga? SI, DEVE ASSOLUTAMENTE UTILIZZARLI!! Devono stendere un Piano Personalizzato in cui siano scritti gli strumenti compensativi e dispensativi che ha utilizzato durante l'anno e che, quindi, deve utilizzare anche in sede di esame.

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Ordinanza Ministeriale n. 44/2010 - articolo 12

“La Commissione – anche sulla base di quanto previsto dall’articolo 10 del

D.P.R. 22/6/2009, n.122 e di eventuali elementi forniti dal Consiglio di classe - terrà in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, adeguatamente certificate, relative ai candidati affetti da disturbi specifici di apprendimento (DSA), sia in sede di svolgimento delle prove scritte che, in particolare, di predisposizione della terza prova scritta, prevedendo la possibilità di riservare, comunque, alle stesse tempi più lunghi di quelli ordinari.

Al candidato potrà essere consentita l’utilizzazione di apparecchiature e strumenti informatici nel caso in cui siano stati impiegati per le verifiche in corso d’anno”. (Art.12 c.7)

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D.P.R. n° 122 del 22 giugno 2009D.P.R. n° 122 del 22 giugno 2009 REGOLAMENTO SULLA VALUTAZIONEREGOLAMENTO SULLA VALUTAZIONE

Art. 10Art. 10 Valutazione degli alunni con DSAValutazione degli alunni con DSA

“ Per gli alunni con DSA adeguatamente certificati, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle

effettuate in sede d’esame conclusivo dei cicli, devono tener conto delle specifiche

situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell’attività

didattica e delle prove di esame, sono adottati gli strumenti compensativi e

dispensativi ritenuti idonei. ...”AID Torino

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STESSI OBIETTIVI, … MODALITÀ DIVERSE

DPR N° 122 del 22 giugno 2009 - art.10

“Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove.”

“DIFFERENZIATE” NEI TEMPI E NEI MODI, NON NON NEI CONTENUTI

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ESAME di STATO – Secondo ciclo OM n°40/2009 - Art. 12 c. 7

La commissione terrà in considerazione gli allievi con dislessia:

- per la predisposizione della terza prova scritta - per la valutazione delle altre due prove - prevedendo tempi più lunghi e l’utilizzo di

strumenti informatici se utilizzati in corso d’anno

ESAMI SECONDARIA di 2°grado. OM. n. 44 /2010 -Art. 12 “ … anche per la terza prova scritta sono permessi:

• allungamento dei tempi • utilizzo di strumenti informatici• qualsiasi forma di compensazione

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Documento del 15 maggio O.M. 44/2010

...Deve riportare(Ovviamente in fascicolo riservato)

“ ... i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi e i tempi del percorso formativo, i criteri, gli strumenti di valutazione adottati, gli obiettivi raggiunti, nonché ogni altro elemento che i consigli di classe ritengano significativo ai fini dello svolgimento degli esami” (Art.6 c.2 )

In coerenza con quanto già menzionato nei verbali dei consigli di classe in relazione al percorso dell’allievo con DSA

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ALLEGATI al Documento del 15 maggio

DESCRIZIONE DEL DSA –

• DIAGNOSI: Q.I., LINGUAGGIO, MEMORIA• AUSILI• AIUTI A CASA• PERCORSO SCOLASTICO• PROGETTI MIRATI• CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITÀ RAGGIUNTE• DISCIPLINE CON PARTICOLARI CRITERI DIDATTICI• PROVE E VALUTAZIONI

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ESEMPIO di DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO

OM. 32/05 ART.6 c.1 “ I c. di c. ….. elaborano entro il 15 maggio … “

ART.6 c.7 Il documento è immediatamente affisso all’albo dell’Istituto (dopo il 15 maggio) e consegnato in copia a ciascun candidato. Chiunque ne abbia interesse può estrarne copia. Nella classe è inserito un alunno per il quale è stato predisposto e realizzato un P.E.I./P.D.P che prevede un sistema di valutazione che fa riferimento a …………………., pertanto le prove d’esame accerteranno una preparazione idonea al rilascio di …………… (diploma di stato -attestato di crediti formativi). Nell’allegato n°….. sono descritte nel dettaglio motivazioni e modalità di effettuazione delle prove d’esame.

RELAZIONE ALUNNO H (allegato al documento del 15 maggio) l’allegato può non essere affisso all’albo dell’istituto e non essere consegnato a ciascun candidato… su richiesta va fornita copia.

Se il Presidente di Commissione decide in senso contrario o comunque diverso da quanto previsto nel documento del 15 maggio dal Consiglio di classe/commissione e nella relazione allegata DEVE MOTIVARE LE PROPRIE DECISIONI

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• Per la rilevazione degli apprendimenti INVALSI ha adottato un protocollo di somministrazione ispirato alle pratiche seguite in altri paesi europei.

• L’INVALSI ha pubblicato una apposita nota nella quale viene esplicitato in modo chiaro che lo scopo delle rilevazioni non è la valutazione del singolo studente”.

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E per i ragazzi con DSA?

Le modalità di partecipazione alle prove SNV degli  allievi con DSAè stata oggetto di una specifica

informativa pubblicata sul sito

dell’INVALSI

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NOTA sullo svolgimento delle prove delSNV 2010‐2011

per gli allievi con bisogni educativi speciali

“… gli alunni con diagnosi di DSA possono sostenere la prova con l’ausilio degli strumenti compensativi utilizzati in

corso d’anno e con tempo aggiuntivo stabilito dalla singola sotto

commissione (per la Prova Nazionale, massimo 30 minuti)…

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“… si precisa che i predetti studenti, indipendentemente dalla tipologia di appartenenza (codici 1, 2, 3, 4 e 5),

sono dispensati dalla compilazione del Questionario studente,

ove previsto (classe V primaria, I secondaria di primo grado e

II secondaria di secondo grado).”

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2.3. Allievi con disturbi specifici di apprendimento (codice 4)

“I disturbi specifici di apprendimento (DSA) sono difficilmente riconducibili a una classificazione

esaustivasufficientemente dettagliata.

È pertanto necessario che ogni scuola, …. valuti la specificità di ogni situazione al fine di individuare la soluzione che meglio si adatti allospecifico disturbo dell’apprendimento di ciascun

allievo.”

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“Anche per gli allievi con DSA sono ammessi strumenti dispensativi e misure

compensative, se previsti, con la sola condizione che questi non modifichino le modalità di effettuazione delle prove per gli altri allievi della classe. Non è pertanto possibile la lettura ad alta voce della prova, né la presenza in aula

dell’insegnante di sostegno (se previsto).”

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“Se ritenuto opportuno dal Dirigente scolastico,

è consentito che gli allievi con DSA svolgano le prove in un locale differente da quello utilizzato per gli altri allievi della

classe. Solo in questo caso, è anche possibile la

lettura ad alta voce della prova e la presenza dell’insegnante di sostegno, se

previsto.”

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“Sempre se ritenuto opportuno dal Dirigente scolastico, per gli allievi con

DSA è possibile prevedere un tempo aggiuntivo (fino al massimo di 30 minuti per ciascuna

prova) per lo svolgimento delle prove.”

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SCUOLA PRIMARIA – CLASSE SECONDA – PROVA PRELIMINARE

“Per gli allievi con questo codice di particolarità (4) frequentanti la classe

seconda della scuola primaria la prova preliminare di lettura può avere una

durata massima di 10 minuti”(anziché 2 m.!)

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO (7)

12.05.2011: prova di matematica13.05.2011: prova di italiano

(7) Se la scuola ha chiesto e ottenuto il posticipo della data di somministrazione delle prove, la

somministrazione dellaprova di italiano avverrà il giorno successivo a quello indicato dall’INVALSI per lo svolgimento di recupero.

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SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO (8)

10.05.2011: prova di matematica11.05.2011: prova di italiano

(8) Se la scuola ha chiesto e ottenuto il posticipo della data di somministrazione delle prove, la somministrazione

dellaprova di italiano avverrà il giorno successivo a quello indicato dall’INVALSI per lo svolgimento di recupero.

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5. Le prove in formato audio (.mp3)

Qualora le scuole ne abbiano fatto richiesta all’atto della registrazione al SNV 2010‐11,

l’INVALSI mette a disposizione anche le prove in formato audio (.mp3) per l’ascolto individuale in cuffia delle prove lette da

un donatore di voce

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PER LE CLASSI CAMPIONE

“Pur ribadendo l’auspicio che gli allievi con DSA partecipino alle prove SNV nel numero più elevato possibile, se a giudizio del

Dirigente scolastico le prove standardizzate non sono ritenute adatte a un allievo con DSA in ragione della natura e della

specificità del disturbo stesso, è possibile dispensare lo studente dal sostenimento delle prove, avendo cura di impegnarlo nei

giorni delle prove in un’altra attività ritenuta più idonea.

Infine, per questa tipologia di allievi il Dirigente scolastico può adottare, se lo ritiene opportuno, una delle misure precedentemente illustrate in

modo differenziato per prove diverse. Ad esempio, è possibile prevedere un tempo aggiuntivo per la prova di comprensione

della lettura (Italiano) e non per matematica o viceversa”

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Altra finalità della legge

STRETTO RAPPORTO STRETTO RAPPORTO

TRA SCUOLA E FAMIGLIE.TRA SCUOLA E FAMIGLIE.

“… incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari durante il percorso di

istruzione e di formazione”.

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RETEi cui fili siano

strettamente annodatinel rispetto delle reciproche

competenze

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Chi èil Referente DSA?

Un insegnante curricolare a Tempo indeterminato …

• motivato e interessato ad accrescere la propria formazione

• con capacità relazionali e competenze nell’ambito della gestione delle dinamiche di gruppo

• che conosce le potenzialità didattico–organizzative offerte dal Regolamento dell’autonomia

• disponibile a lavorare in rete all’interno e all’esterno dell’Istituzione Scolastica. L.Ventriglia

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Cosa deve fare il

Referente DSA?

• Sensibilizzare, informare e formare• Mantenere i contatti con famiglie e enti

esterni• Promuovere ricerche e azioni • Aggiornare le conoscenze legislative• Collaborare con AID e con gli enti di

formazione, USP - USR – MIUR L.Ventriglia

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E ancora …

• Fornire informazioni bibliografiche e sitografiche

• Fornire informazioni sui software

• Offrire consulenza ai Consigli di Classe per impostare il Piano Didattico Personalizzato, individuare gli strumenti compensativi, le misure dispensative e le strategie metodologico didattiche più idonee. L.Ventriglia

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Il ruolo del Referente DSA …

va precisato e definito:

• con circolari,

• nel Collegio Docenti,

• nella contrattazione d’Istituto.

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sezione AID TORINO

Dove dimostriamo

di applicare la legge?

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AID Torino

NEL POF …… indichiamo le

LINEE GUIDA (azioni)

- per ogni alunno

COMPILIAMO il PDP

11/04/23

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Percorso Didattico Personalizzato

Avvalendosi della diagnosi specialistica,

la scuola redige il PERCORSO PERSONALIZZATO,

dove vengono indicate le strategie da mettere in atto

per rispondere alle esigenze specifiche dell’allievo.

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Personalizzare l’apprendimento?

Personalizzare l’insegnamento?

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““L’apprendimento personalizzato L’apprendimento personalizzato rappresenta oggi uno degli snodi più rappresenta oggi uno degli snodi più

significativi dell’attuale dibattito significativi dell’attuale dibattito educativo e scolastico. educativo e scolastico.

Esso offre una via d’uscita per la Esso offre una via d’uscita per la questione dello svantaggio e per questione dello svantaggio e per

porre ogni allievo nella condizione di porre ogni allievo nella condizione di realizzare tutto il suo potenziale” realizzare tutto il suo potenziale”

(D. Hopkins).(D. Hopkins).

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sezione AID TORINO

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Personalizzazione La personalizzazione non equivale al lavoro svolto

nel rapporto "1 a 1". Si basa, invece, sulla capacità di personalizzare l’apprendimento nel contesto della classe.

Tre modelli possono tradurre concretamente questa ipotesi:

• le Intelligenze Multiple (“Come valorizzo il profilo intellettivo personale”).

• l’Apprendimento Cooperativo (“ Come organizzo la classe”)

• la Differenziazione didattica (“Come differenzio mantenendo obiettivi comuni”)

M.Gentile11/04/23

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PDP PEI Piano Didattico

Personalizzato diversifica

modalità,tempi, strumenti, quantità

nell’attuazione della programmazionecomune della classe

C.M. n 4099 del 05/10/2004 - n. 4674 del 10 maggio 2007 per studenti dislessici

DPR122 giugno 09. art 10 – Circ. MIUR 28.5.2009

Piano Educativo Individualizzato

differenzia…

contenuti e competenze specifiche

(Legge 104\92)

sezione AID TORINO

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P. D. P

PIANO: studio mirante a predisporre un'azione in tutti i suoi sviluppi”: programma, progetto, strategia , …

DIDATTICO: scopo della didattica è il miglioramento dell’ efficacia e dell’efficienza:

• dell’insegnamento

• dell'apprendimento dell‘allievo. AID Torino11/04/23

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•PERSONALIZZATO: indica la diversificazione delle metodologie, dei tempi, degli strumenti nella progettazione del lavoro della classe

(C.M. n 4099 del 05/10/2004 e n. 4674 del 10/05/2007 per studenti dislessici - DPR 122 giugno 2009 art.10 – Circ. MIUR 28.5.2009)

11/04/23 AID Torino

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PDPPDP Il PDPPDP è un contratto

fra Docenti, Istituzione Scolastiche, Istituzioni Socio-Sanitarie e Famiglia per individuare e organizzare un percorso personalizzato, … …………

... nel quale devono essere definiti i supporti compensativi e dispensativi che possono portare alla realizzazione del successo scolastico degli alunni DSA.

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Chi deve Chi deve prepararlo?prepararlo?

Il Consiglio di classeIl Consiglio di classe

sezione AID TORINO

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QUANDO?QUANDO?

• All’inizio di ogni anno scolastico entro i primi due mesi… per gli studenti già segnalati

• Appena la famiglia consegna la diagnosi … per i nuoviIl PDPPDP prodotto va dato in copia alla famiglia

con lettera protocollataprotocollata a mano o raccomandata, raccomandata, inserito nel fascicolo

personale riservato e una copia nel registro di classe

sezione AID TORINO

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Istituzione scolastica………………….…

Modello di PIANO DIDATTICO PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATOPERSONALIZZATO

Anno Scolastico ………………

SCUOLA SECONDARIA………… classe……Referente DSA o coordinatore di

classe……………11/04/23 AID Torino

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Struttura del

PPiano DDidattico PPersonalizzato

1. Dati relativi all’alunno

2. Descrizione del funzionamento delle abilità strumentali

3. Caratteristiche del processo di apprendimento

4. Strategie dell’alunno per lo studio e strumenti utilizzati

5. Individuazione di eventuali modifiche all’interno degli obiettivi disciplinari per il conseguimento delle competenze fondamentali

6. Strategie metodologiche e didattiche adottate

7. Strumenti compensativi e misure dispensative

8. Criteri e modalità di verifica e valutazione

9. Patto con la famigliasezione AID TORINO

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ESEMPIO di PERCORSO EDUCATIVO COMPILATO.doc

GUIDA ALLA COMPILAZIONESito AID

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10 . PATTO CON LA FAMIGLIA

Si concordano:Si concordano:

• i compiti a casa(riduzione, distribuzione settimanale, modalità di presentazione, le dispense …)

• le modalità di aiuto: chi, come, per quanto tempo, per quali attività/discipline

• gli strumenti compensativi utilizzati a casa• le interrogazioni• altro

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Insegnanti di classe:…………………………………………………….…………………………………………………….…………………………………………………….…………………………………………………….…………………………………………………….Dirigente Scolastico…………………………………………………… Genitori……………………………………………………Studente……………………………………………………Tecnico competente (se ha partecipato alla stesura del

documento)

……………………………………………………

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RIASSUMENDO:RIASSUMENDO:

Il Il PDPPDP prende in considerazione la prende in considerazione la programmazione educativa riferita programmazione educativa riferita all’anno scolastico e tratta diversi all’anno scolastico e tratta diversi

aspetti:aspetti:

analizza la situazione

dell’alunno, riportando le indicazioni

fornite dalla diagnosi, dalla famiglia, dagli insegnanti;

individua gli effettivi livelli di

apprendimento nei diversi ambiti disciplinari e

definisce gli obiettivi essenziali che l’alunno deve raggiungere in

ciascuno di essi;

individua le metodologie adeguate alle

specifiche condizioni dell’allievo

sezione AID TORINO

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Perché permette di:• Ripensare alla didattica• Riflettere sull’importanza

dell’osservazione sistematica dei processi di apprendimento dell’alunno

• Condividere la responsabilità educativa con la famiglia

• Favorire la comunicazione efficace tra diversi ordini di scuola

• Documentare per decidere e/o modificare strategie didattiche

• Inoltre è un atto dovuto!

PERCHÈPERCHÈcompilare il PDP?compilare il PDP?

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la scuola non

ha tenuto conto delle precise noteministeriali

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La scuola è l’istituzione più “conservata” che esista

D. Parisi -Da Socrate a Google Come si apprende nel nuovo millennio,2009

ascolto passivo attenzione Classe come scolaresca: memorizzazione riproduzione esecuzione

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BASTA CON LA LEZIONE FRONTALE…

i cui limiti sono ormai scientificamente noti a tutti: già dopo 20-30 minuti gli studenti non sono più in grado di stare attenti!

Perché non usare la tecnica della lezione realizzata da gruppi di alunni che si preparano su singole tematiche per insegnare ai loro compagni?

Conta il processo più che il risultato! Processo che avrà portato questi ragazzi a vivere un’esperienza

unica di ricerca, di attivazione, di protagonismo: così il gruppo-classe appare un luogo di lavoro sistematico, un laboratorio creativo dove gli alunni continuamente sono in situazione di

tensione formativa, alla ricerca loro stessi di rispostee non in attesa di quelle dell’insegnante.

Sono tutte tecniche che utilizzano la motivazione socio-affettiva in funzione dei

processi di apprendimento.

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TECNICA DEL MUTUO INSEGNAMENTOMUTUO INSEGNAMENTO da Pestalozzi a … Dewey … a tanti seguaci delle pedagogie attive

del ‘900

Al contrario della scuola del non copiare, favorisce un processo di

scambio, ossia una concezione dell’apprendimento a sfondo sociale. Le recenti teorie sui neuroni a specchio ci permettono di avere

delle conferme che i processi di imitazione rappresentino il substrato più significativo per un apprendimento efficace … addirittura il vedere una cosa fatta da altri è già un modo di apprendimento.

Risulta più facile per gli alunni acquisire know how scolastici significativi dai compagni piuttosto che dagli insegnanti.

Quindi:- apprendimento scolastico come apprendimento scolastico come processo osmotico fra alunni, processo osmotico fra alunni,

piuttosto che un processo trasmissivo insegnante alunno.piuttosto che un processo trasmissivo insegnante alunno.

- insegnante come un insegnante come un regista di un processo che regista di un processo che sono gli sono gli alunni stessi a alunni stessi a vivere in vivere in prima personaprima persona..

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Daniele Novara

“Quando si va a vedere un film che ci piace, ci chiediamo chi sia il regista per poter aver realizzato

qualcosa di così profondo e interessante … però, paradossalmente,

il regista è l’unica figura che in un film noncompare perché sono gli attori a portare avanti la

storia. Così dovrebbe essere per quanto attiene la gestione della scuola:

un processo in cui i protagonisti sono gli alunni.”un processo in cui i protagonisti sono gli alunni.”

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Si sa, non basta una legge per modificare la scuola.

Infatti ….

“Il nemico per i dislessici non è la scuola in sé (in cui spesso non c’è preparazione sufficiente), né i servizi sanitari (che talora non danno adeguate

risposte diagnostiche e riabilitative), né la società in generale: il nemico è l’ignoranza sul l’ignoranza sul

problema problema e la mancanza di collaborazione e di alleanza per

uno scopo preciso”

( Prof. Enrico Ghidoni, Responsabile Clinico C. Esp. Inter.  Disturbi Cognitivi Reggio Emilia – Albinea)

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GRAZIE per L’ATTENZIONE e

BUON LAVORO a tutti !!!!

11/04/23 AID Torino

presentazione a cura diRossi Viviana

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PERCORSO DIDATTICO SPECIFICOPER ALUNNI CON DSA La scuola progetta e realizza percorsi didattici specifici per rispondere ai bisogni educativi degli allievi.NORMATIVA DI RIFERIMENTODPR 275/99 “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni Scolastiche”Nota MIUR 4099/A4 del 5.10.04 “Iniziative relative alla dislessia”Nota MIUR 26/A4 del 5.01.05 “Iniziative relative alla dislessia”OM n° 26 del 15.03.2007 “Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami di Stato conclusivi dei corsi di

studio di istruzione secondaria superiore nelle scuole statali e non statali. Anno scolastico 2006/2007”CM n° 28 del 15.03.2007 “Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione nelle scuole statali e paritarie per l’anno scolastico 2006-

2007”Nota MPI 4600 del 10 maggio 2007 “Circolare n. 28 del 15 marzo 2007 sull’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione nelle

scuole statali e paritarie per l’anno scolastico 2006-2007 – precisazioni” Nota MPI 4674 del 10 maggio 2007 “Disturbi di apprendimento – Indicazioni operative”Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo dell’istruzione. D.M. 31/07/2007  DATI RELATIVI ALL’ALUNNOCognome e nome: XData e luogo di nascita:

 

A.I.D – ASSOCIAZIONE ITALIANA DISLESSIA – ONLUS

Piazza dei Martiri 1/2 - 40121 Bologna – tel. 051242919 Fax 0516393194

P. IVA/cs 04344650371 sito: www.dislessia.it e-mail: [email protected]

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DESCRIZIONE DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ STRUMENTALI (lettura, scrittura, calcolo) E CARATTERISTICHE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO

 Matteo presenta un quoziente intellettivo medio-alto con discrepanza tra il quoziente

intellettivo verbale e quello di performance.Questo significa che Matteo ha una difficoltà maggiore nel recuperare le informazioni di tipo

verbale rispetto ad informazioni di tipo visivo.

PUNTI DI FORZA: A) La buona memoria visiva permette a M. di compensare alcune sue difficoltà.B) Ottime sono le capacità logiche.C) Buone le capacità attentive e di concentrazione.D) M.è consapevole delle proprie difficoltà.

PUNTI DI DEBOLEZZA:E) M. presenta una forte componente emozionale che interferisce nelle sue capacità

prestazionali.F) Basso livello di autostimaG) LETTURA (decodifica) La lettura risulta essere lenta e scorretta (la sua capacità di lettura

corrisponde a quella di un bambino che frequenta il terzo anno della scuola primaria, risulta anche difficile la lettura di parole nuove, che devono essere lette per via Fonologica (cioè assemblando lettera per lettera) risulta quindi difficoltosa la lettura di termini tecnici e scientifici.

H) LETTURA (comprensione) Difficile da stabilire

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I) SCRITTURA: Matteo non ha automatizzato la scrittura, per cui commette molti errori specialmente nel caso dei gruppi consonantici complessi (gli, ghi, gn), nelle doppie e in alcune parole omofone (hanno-anno, e-è, …).

La difficoltà di scrittura impedisce a Matteo di prendere appunti in modo efficiente in quanto la comprensione della lezione verrebbe ridotta dallo sforzo che dovrebbe attuare per scrivere. Matteo se prende appunti non riesce a seguire la lezione

 L) CALCOLO: Difficoltà a livello sintattico e semantico delle

cifre, Matteo trova molta difficoltà a trascrivere un numero detto a voce un numero scritto con le cifre) e nell’enumerare all’indietro. I tempi esecutivi per i calcoli risultano molto superiori alla media per l’età.

Difficoltà nel recupero dei fatti aritmetici acquisiti (tabelline).Difficoltà nel calcolo mentale. 

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Caratteristiche del processo di apprendimento (lentezza, caduta nei processi di automatizzazione, difficoltà a memorizzare sequenze, difficoltà nei compiti di integrazione) DATI DIAGNOSI

 A) MEMORIA: La memoria a lungo termine risulta nella norma e nel caso di rievocazioni di un evento, è in grado di conservare il senso generale, anche se risultano trascurati molti dettagli.La memoria a breve termine è carente sia per le cifre che per le parole, caratteristica che rende difficile, per Matteo, prendere appunti.Difficoltà nel memorizzare sequenze arbitrarie (tabelline, mesi dell’anno, …) Difficoltà di recupero lessicale.

 B) ESPOSIZIONE ORALE: Matteo presenta alcune difficoltà nell’esposizione orale, dovuta principalmente alla difficoltà di recupero lessicale (in particolare risulta difficoltoso il recupero del significato di termini tecnici o simili fra loro (es. pterigoti - atterigoti, polisaccaridi – monosaccaridi, …)

 CONSAPEVOLEZZA DA PARTE DELL’ALUNNO DEL PROPRIO MODO DI APPRENDEREXacquisita da rafforzare da sviluppare  

INDIVIDUAZIONE DI EVENTUALI MODIFICHE ALL’INTERNO DEGLI OBIETTIVI DISCIPLINARI

Matteo è in grado di svolgere il regolare percorso scolastico, della scuola secondaria di secondo grado, salvo per la produzione scritta in lingua inglese.

 

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INGLESE

in ogni occasione - Privilegiare le prove dell’inglese in forma orale

durante le lezioni Fornire appunti scritti il più possibile schematici.

Evitare di far prendere appunti.

verifiche scritte - Utilizzare per le verifiche scritte domande a scelta multipla -Integrazione prove scritte con interrogazione orale

interrogazioni orali Consentire l’uso durante le interrogazione delle mappe mentali e/o concettualiInterrogazioni con registrazioni a casa

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STORIA

In ogni occasione Privilegiare l’apprendimento per via visiva, mediante la visione di documentari, film, enciclopedia multimediale

durante le lezioni - Fornire appunti scritti, il più possibile schematici, tramite mappe, concetti.

Evitare di far prendere appunti

verifiche scritte . Evitare le verifiche in forma scritta essendo storia una materia valutata oralmente.

interrogazioni orali Consentire l’uso di mappe e di tabelle cronologiche per i fatti storici, e mappe mentali.

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MATEMATICA

In ogni occasione -Consentire sempre l’uso della calcolatrice.-Fornire ogni testo scritto(appunti testo delle verifiche, testo delle prove strutturate) composto con carattere Arial o Comic e corpo 12/14

durante le lezioni -Far seguire l’esercizio svolto alla lavagna dall’insegnante senza doverlo necessariamente copiare sul quaderno.

verifiche scritte -Nello stesso tempo dei compagni,ma con meno esercizi per tipo, senza penalizzare la valutazione.-Spiegare a voce le consegne di ogni esercizio.

-Possibilità di consultare le formule o gli schemi procedurali necessari alla risoluzione degli esercizi.

-Nella valutazione privilegiare l’applicazione corretta di formule e procedure rispetto agli errori di calcolo.

Prove strutturate o semistrutturate (quella d’esame e quelle preparatorie)

-Stessa prova dei compagni, maggior tempo a disposizione

-Spiegare a voce le consegne di ogni parte della prova.

-Possibilità di consultare le formule o gli schemi procedurali necessari alla risoluzione degli esercizi.

-Possibilità di rispondere oralmente alle domande aperte.

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