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Legenda PB = Primo biennio SB = Secondo biennio M = Monoennio U.D.A. = Unità di apprendimento

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PREMESSA

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1. Le competenze A partire dagli anni Novanta, a livello mondiale e, soprattutto, europeo, si è

diffusa la consapevolezza che le trasformazioni (tecnologiche, organizzative e produttive in primis) richiedessero una profonda innovazione nelle pratiche edu-cative e didattiche. Nel 1993 l’Organizzazione Mondiale della Sanità produsse un documento intitolato Life Skills Education in Schools, che invitava le scuole a formare giovani in grado di affrontare le difficoltà della vita nell’ambito di una maturazione globale della persona e del cittadini grazie al possesso di skills, appunto, “competenze”: un sapere capace di tradursi in saper fare e saper es-sere. Sempre nel 1993 il libro bianco curato da Delors poneva il problema delle competenze, rimarcandone l’incidenza sulla competitività dell’Europa. Da allora si sono moltiplicati i documenti sulla questione delle competenze. Per quanto riguarda il nostro Paese, il testo di riferimento è il D.M. 22 agosto 2007 che propone un quadro di otto competenze “chiave” riconducibili a tre ambiti inter-connessi.

2. Il Liceo Giannone entra nella “scuola delle competenze” Il Liceo Giannone ha avviato da alcuni anni un processo di innovazione della

didattica che si fonda sull’acquisizione del concetto di competenza. Tale pro-cesso, oltre a difficoltà di natura teorica (definire in maniera precisa il concetto di competenza), presenta ostacoli di ordine pratico e psicologico. Appare decisivo che tale processo non si risolva in maniera burocratica, lasciando immutate le pratiche reali che scandiscono la vita quotidiana della nostra scuola. Per questo non è possibile che la questione sia delegata verticisticamente a poche persone che si limitino a produrre nuovi format da compilare e destinare all’oblio. In-somma, nessuno di noi deve credere che tutto debba cambiare perché tutto rimanga come prima. Non è possibile semplicemente perché, sperimentalmente dallo scorso anno (con il progetto Vales), in maniera ordinaria da questo, la nostra scuola è dentro un processo di autovalutazione e di valutazione gestito da agenzie esterne. Non è possibile “fingere” di fare le cose. Dobbiamo real-mente, anche se con i nostri tempi e preservando la nostra peculiarità, fare.

È necessario condividere nuove pratiche, nuove esperienze, e in base ad esse innovare, correggere, riprovare, attraverso la pratica aurea del trial and error. Insomma, tutto il corpo docente del Liceo Classico deve contribuire ad un pas-saggio “paradigmatico” che porti il Giannone ad essere realmente scuola “delle competenze”, al servizio non tanto e non solo di brillanti carriere lavorative quanto di cittadinanza attiva e critica.

3. Innovare le didattiche È fondamentale maturare la consapevolezza che non si può dare una reale

didattica per competenze che non innovi in profondità le pratiche didattiche. Per questo motivo il Liceo Giannone organizzerà quest’anno corsi di aggiorna-mento focalizzati sulle nuove didattiche. Nel recente documento La buona scuola, che presenta le linee-guida del governo Renzi sulla scuola (che se ne

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condivida o meno lo spirito complessivo) c’è un passaggio particolarmente felice che potrebbe diventare guida del processo in cui siamo coinvolti. Vi si esalta «il ruolo cruciale riconosciuto, all’interno della singola scuola, agli “innovatori na-turali”, che dovranno avere la possibilità di concentrarsi sulla formazione». L’au-spicio è che la nostra scuola abbondi di “innovatori naturali”. A tal fine, infatti, non è necessario ricoprire incarichi “istituzionali”. Ciascuno di noi può sperimen-tare “buone pratiche”, elaborarle e condividerle. Ricordiamo come, ad esem-pio, una nostra docente quest’anno abbia deciso di non adottare per una sua disciplina, in una classe, il libro di testo, riservandosi, in linea con le indicazioni ministeriali, di produrre con la classe materiale didattico sfruttando le potenzia-lità infinite dei prodotti copyleft presenti soprattutto in rete. Non si tratta, ovvia-mente, di assolutizzare l’innovazione facendone un feticcio di per sé buono. Ri-sulta evidente, però, che soprattutto una scuola come il Classico può rivaleggiare con istituti più “appetibili” per i giovani di oggi perché più in linea con lo “spirito del tempo” solo lavorando sulla mediazione didattica. Insomma, per dirla con uno slogan, quanto più il nostro Liceo è radicato nella tradizione, nella bimille-naria storia culturale dell’Europa che nasce nell’Ellade, tanto più deve essere proiettato nel futuro per trasmettere questo patrimonio inestimabile. Citando Franco Cassano: «bisogna utilizzare la tradizione in funzione rivoluzionaria».

4. Il vademecum e i tempi Questo piccolo vademecum, che sarà corretto e migliorato anno per anno,

servirà da agile prontuario con schede, documenti, chiarimenti e scadenze. Per l’anno 2014-2015, con delibera del Collegio dei Docenti del 5 settembre

2014, si è deciso di strutturare una programmazione in quattro livelli, che ten-gono conto dell’organizzazione del Liceo:

1) Programmazione dipartimentale 2) Programmazione disciplinare sottodipartimentale 3) Programmazione del Consiglio di classe 4) Programmazione individuale. COSA CHI QUANDO COME Programmazione dipartimento Dipartimento Metà settembre Modulo P1 Programmazione disciplinare Sottodipartimento Metà settembre Modulo P2 Programmazione Consiglio di Classe Consiglio di classe Metà settembre Modulo P3 Programmazione personale Docente Fine settembre Modulo P4 U.D.A Docente Anno scolastico Modulo P5

Le programmazioni di dipartimento e quella disciplinare vanno redatte e in-

viate esclusivamente in formato digitale, sia alla Funzione strumentale preposta alla redazione del P.O.F. sia alla Funzione strumentale responsabile del sito di Istituto, perché possano essere pubblicate nell’area allestita.

Le programmazioni del Consiglio di classe e quelle personali vanno inviate in formato digitale alla Funzione strumentale responsabile del sito di Istituto, per-ché possano essere pubblicate.

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5. I principi ispiratori della nostra programmazione I modelli predisposti cercano di tener fede a quattro principi: 1) Ogni scuola ha il dovere di elaborare strumenti originali e peculiari di la-

voro. 2) Bisogna fare in modo che la dimensione “formale” o “legale” rispecchi

quella reale. Insomma: dobbiamo realmente fare ciò che scriviamo e scrivere ciò che facciamo.

3) È preferibile un linguaggio “narrativo” ad uno burocratico. 4) Gli strumenti di lavoro si affinano e migliorano nel tempo e con l’uso quo-

tidiano. 6. Gli allegati

Per semplificare il lavoro di redazione delle varie programmazioni al Vademecum sono allegati una serie di documenti di riferimento:

1) Profilo dei Licei (Regolamento recante “Revisione dell’assetto ordina-mentale, organizzativo e didattico dei licei ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 ago-sto 2008, n. 133”, allegato A).

2) Assi culturali (Decreto ministeriale n. 139, Decreto 22 agosto 2007 Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione).

3) Competenze chiavi di cittadinanza (ibidem) 4) Indicazioni nazionali (Schema di regolamento recante “Indicazioni na-

zionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i per-corsi liceali di cui all’articolo 10, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, in relazione all’articolo 2, commi 1 e 3, del medesimo regolamento”).

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LE PROGRAMMAZIONI

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1. La programmazione di Dipartimento Il Giannone è strutturato in 4 dipartimenti che seguono la distinzione per assi

previsti dal D.M. n. 139 del 22 agosto 2007: 1) Asse dei linguaggi (italiano, latino, greco, lingua inglese) 2) Asse matematico (matematica e fisica) 3) Asse scientifico-tecnologico (scienze, scienze motorie) 4) Asse storico sociale (storia, filosofia, arte, religione). Il punto di riferimento deve essere sempre il profilo educativo dei Licei e del

Liceo Classico (vedi allegato n. 1). La programmazione di Dipartimento viene elaborata nella prima metà di set-

tembre e redatta a cura del responsabile del Dipartimento utilizzando il modulo P1 e intrecciando le competenze di cittadinanza (vedi allegato n. 3) con le com-petenze e le abilità di asse (vedi allegato n. 2).

2. La programmazione per discipline I 4 Dipartimento del Liceo sono strutturati internamente Sottodipartimenti.

Mentre gli altri tre seguono la scansione per discipline (individuando nel primo incontro dell’anno scolastico un responsabile), il Dipartimento linguistico, per la sua complessità anche quantitativa, è strutturato nel seguente modo:

- Italiano, latino, greco e geo-storia biennio - Italiano, latino e geo-storia secondo biennio e monoennio - Lingua inglese. I responsabili dei sottodipartimenti sono i referenti per la programmazione

disciplinare, che serve ad individuare elementi comuni e imprescindibili a tutto il Liceo in merito a competenze disciplinari, conoscenze (facendo riferimento alle Indicazioni nazionali, vedi allegato n. 4), modalità di verifica e valutazione.

3. La programmazione del Consiglio di Classe Il coordinatore di classe è il referente per la stesura della programmazione di

classe, che ha il compito di focalizzare obiettivi in termini di competenze (di cittadinanza e d’asse) ripensati su misura per un gruppo classe specifico.

È auspicabile che il C.d.C riesca a fissare delle U.D.A. pluridiscipliari, soprat-tutto per l’ultimo anno di corso, in vista dell’Esame di Stato.

4. La programmazione individuale Ogni docente è tenuto, entro la fine di settembre, a predisporre per ogni classe

e disciplina, la programmazione personale che, oltre a metodi, strumenti, mo-dalità di verifica, presenterà lo schema delle U.D.A. previste (un minimo di cin-que). Nel corso dell’anno, utilizzando il modello P5, tali U.D.A. saranno detta-gliate e, a fine anno, allegate alla programmazione.

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I modelli

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MODELLO P1

Liceo Classico “Pietro Giannone” - Benevento PROGRAMMAZIONE DI DIPARTIMENTO

Dipartimento LINGUISTICO/MATEMATICO SCIENTIFICO-TECNOLOGICO/STORICO-SOCIALE

Anno Scolastico 1. Competenze di cittadinanza, competenze d’asse e abilità Competenze

di cittadinanza Competenze di asse Abilità (capacità)

Costruzione del

Imparare ad imparare

PB PB

SB SB

M M

Progettare

PB PB

SB SB

M M

Relazione con gli altri

Comunicare

PB PB

SB SB

M M

Collaborare e partecipare

PB PB

SB SB

M M

Agire in modo autonomo e responsabile

PB PB

SB SB

M M

Rapporto con la realtà

naturale e sociale

Risolvere pro-

blemi

PB PB

SB SB

M M

Individuare collegamenti e relazioni

PB PB

SB SB

M M

Acquisire e Interpretare

l’informazione

PB PB

SB SB

M M

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2. METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI 3. TIPOLOGIA, TEMPI, TABELLE DI VALUTAZIONE DELLE PROVE DI

VERIFICA PER CLASSI PARALLELE

4. INDICATORI DI VALUTAZIONE AI FINI DELLA CERTIFICAZIONE 5. EVENTUALI ANNOTAZIONI

Benevento Il responsabile di Dipartimento

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MODELLO P2

Liceo Classico “Pietro Giannone” - Benevento PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

Sottodipartimento di Anno Scolastico

1. Competenze e conoscenze disciplinari Competenze disciplinari Conoscenze

PB PB

SB SB

M M

2. Metodologia e strategie didattiche 3. Mezzi e strumenti didattici 4. Verifica e valutazione Tipologia di verifica Valutazione

PB PB

SB SB

M M

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5. Eventuali annotazioni

Benevento Il responsabile del Sottodipartimento

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MODELLO P3 Liceo Classico “Pietro Giannone” - Benevento PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Classe Anno Scolastico

1. Descrizione e situazione iniziale della classe 2. Obiettivi generali e trasversali con riferimento alle competenze 3. Prove di ingresso (se previste) 4. Moduli pluridisciplinari (se proposti) 5. Tipologie di verifica 6. Metodi e strumenti 7. Attività di recupero 8. Viaggio di istruzione e adesione ad altri progetti 9. Simulazioni previste per l’Esame di Stato (solo per l’ultimo anno) 10. Tipologia e coordinamento elaborato Esame di Stato (solo

per l’ultimo anno) 11. Eventuali annotazioni

Benevento Il coordinatore di classe

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MODELLO P4 Liceo Classico “Pietro Giannone” - Benevento

PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE Docente: Classe Disciplina:

Anno Scolastico 1. Contenuti disciplinari articolati in Unità di apprendimento1

Titolo U.D.A. 1 U.D.A. 2 U.D.A. 3 U.D.A. 4 U.D.A. 5 U.D.A. 6 U.D.A. 7 U.D.A. 8 2. Materiali e strumenti 3. Metodologia 4. Verifiche 5. Eventuali annotazioni

Benevento Il docente

1 Le U.D.A. previste nella programmazione saranno dettagliate in fieri utiliz-zando il modulo P5.

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MODELLO P5 Liceo Classico “Pietro Giannone” - Benevento

Unità di apprendimento n. Docente: Classe: Disciplina: Data Da... a.... Ore previste

Anno Scolastico 1. Formalizzare gli esiti attesi Descrizione

della competenza disciplinare per la classe di riferi-mento

Descrizione dei comportamenti at-tesi

Conoscenze Abilità

Descrizione

della competenza chiave di cittadi-nanza

Descrizione dei comportamenti at-tesi

Conoscenze Abilità

2. Formalizzare le attività da realizzare Descrizione

della compe-tenza discipli-nare

Descrizione delle attività proposte

Quando e in quanto tempo si realizzano

Materiali da predisporre

Organizza-zione aule e/o altri spazi

1. 2. 3 4.

3. Formalizzare le azioni di verifica Descrizione

della compe-tenza discipli-nare

Descrizione delle attività di verifica

Comporta-menti da os-servare

Obiettivi di-sciplinari da verificare per ogni compito in situazione

Obiettivi trasversali da verificare per ogni compito in situazione

Compito in situazione 1

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Compito in situazione 2

Altro

4. Individuare ed elencare gli apprendimenti conseguiti Obiettivi previsti e

conseguiti Obiettivi previsti e non

conseguiti Obiettivi conseguiti e

non previsti Comportamenti previ-

sti e conseguiti Comportamenti previ-

sti e non conseguiti Comportamenti conse-

guiti e non previsti Competenze previste e

conseguite Competenze previste e

non conseguite Competenze conse-

guite e non previste

5. Eventuali annotazioni

Benevento Il docente

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GLI ALLEGATI