Legacoop Informazioni N 18

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Incontro con Dombrovskis a Roma Il vicepresidente della Com- missione Europea Valdis Dombrovskis in visita in questi giorni a Roma ha in- contrato il 29 aprile anche le principali parti sociali (Al- leanza delle Cooperative Italiane, ReteImprese, Con- findustria, ABI, ANIA, CGIL, CISL e UIL). Il presidente dell’Alleanza Altieri (che era accompa- gnato dal coordinatore Mannino) ha sottolineato la necessità di politiche euro- pee più orientate. Nota della redazione Questo numero è stato chiuso il 5 maggio 2016 alle ore 14,30 Segreteria di Redazione: Anna Colomberotto Tel. 06-844.39.372 Fax 06-844.39.402 Organo ufficiale della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue Settimanale di notizie a cura dell’Ufficio Stampa di Legacoop Direttore Responsabile: Dora Iacobelli Registrazione del Tribunale di Roma n. 109 del 22 giugno 2015 Primo piano “Abbiamo 170 anni ma i nostri valori sono punti fermi per il futuro del Paese” Lo ha spiegato il presidente Lusetti intervenendo all’Assemblea di Confcooperative. Territori Campania Start up cooperativo al Parco Cerillo di Bacoli Un bel gruppo di giovani, at- tento e partecipe, quello che Legacoop Campania... Imprese Coop Alleanza 3,0 In crescita fatturato ed investimenti Il consiglio di amministra- zione di Coop Alleanza 3.0 ha approvato i bilanci 2015 delle tre grandi Cooperative della dorsale adriatica (Coop Adriatica, Coop Con- sumatori Nordest e Coop Estense) che, fondendosi, hanno dato vita il 1° gen- naio 2016 alla più grande cooperativa italiana e, per numero di soci, dell’intera Europa. Fatturato di 4,4 miliardi e utile netto di 4,5 milioni. In un generalizzato... Sondaggio Osservatorio SWG La sfida per i Cinquestelle dopo Casaleggio C’è chi dice che la scom- parsa di Roberto Casaleg- gio abbia aperto per il Movimento 5 Stelle una nuova fase. Per compren- dere le possibili evoluzioni e le sfide per i pentastellati, è utile ripercorrere il processo metamorfico che hanno vissuto. All’origine erano soprattutto espressione di una pulsione civica (vedi i meetup): acqua pubblica, trasporti, sviluppo, e-demo- cracy e ambiente. Ma l’im- plodere della scen... a pagina 2-3 leggi Anno II - n. 18 del 6 maggio 2016 Visita il sito www.legacoop.coop Legacoop Cooperfidi Italia Promosso nell’Albo degli Intermediari finanziari Banca d’Italia autorizza l’iscrizione di Cooperfidi Ita- lia nel nuovo Albo... DAI SOCIAL Post e tweet dalla cooperazione Settori Legacoop Servizi Seminario “Green economy e circular economy” Si è svolto lunedì 2 mag- gio 2016 a Bologna il se- minario organizzato...

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Incontrocon Dombrovskisa Roma

Il vicepresidente della Com-missione Europea ValdisDombrovskis in visita inquesti giorni a Roma ha in-contrato il 29 aprile anchele principali parti sociali (Al-leanza delle CooperativeItaliane, ReteImprese, Con-findustria, ABI, ANIA, CGIL,CISL e UIL).Il presidente dell’AlleanzaAltieri (che era accompa-gnato dal coordinatoreMannino) ha sottolineato lanecessità di politiche euro-pee più orientate.

Nota della redazioneQuesto numero è stato chiusoil 5 maggio 2016 alle ore 14,30

Segreteria di Redazione:Anna ColomberottoTel. 06-844.39.372Fax 06-844.39.402

Organo ufficialedella Lega Nazionaledelle Cooperative e Mutue

Settimanale di notizie a curadell’Ufficio Stampa di LegacoopDirettore Responsabile:Dora Iacobelli

Registrazione del Tribunale di Roman. 109 del 22 giugno 2015

Primo piano

“Abbiamo 170annima i nostri valorisonopunti fermi per il futurodel Paese”

Lo ha spiegato il presidente Lusetti intervenendo all’Assemblea di Confcooperative.

TerritoriCampaniaStart up cooperativoal ParcoCerillo di BacoliUn bel gruppo di giovani, at-tento e partecipe, quello cheLegacoop Campania...

ImpreseCoopAlleanza3,0In crescitafatturatoed investimenti

Il consiglio di amministra-zione di Coop Alleanza 3.0ha approvato i bilanci 2015delle tre grandi Cooperativedella dorsale adriatica(Coop Adriatica, Coop Con-sumatori Nordest e CoopEstense) che, fondendosi,hanno dato vita il 1° gen-naio 2016 alla più grandecooperativa italiana e, pernumero di soci, dell’interaEuropa.Fatturato di 4,4 miliardi eutile netto di 4,5 milioni.In un generalizzato...

SondaggioOsservatorioSWGLa sfidaper i Cinquestelledopo Casaleggio

C’è chi dice che la scom-parsa di Roberto Casaleg-gio abbia aperto per ilMovimento 5 Stelle unanuova fase. Per compren-dere le possibili evoluzioni ele sfide per i pentastellati, èutile ripercorrere il processometamorfico che hannovissuto. All’origine eranosoprattutto espressione diuna pulsione civica (vedi imeetup): acqua pubblica,trasporti, sviluppo, e-demo-cracy e ambiente. Ma l’im-plodere della scen...

a pagina 2-3 leggi

Anno II - n. 18 del 6 maggio 2016

Visita il sitowww.legacoop.coop

LegacoopCooperfidi ItaliaPromosso nell’Albodegli Intermediarifinanziari

Banca d’Italia autorizzal’iscrizione di Cooperfidi Ita-lia nel nuovo Albo...

DAI SOCIALPost e tweet

dallacooperazione

SettoriLegacoopServiziSeminario“Green economyecircular economy”

Si è svolto lunedì 2 mag-gio 2016 a Bologna il se-minario organizzato...

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Primo piano ACI Settori Territori Imprese SondaggioLegacoop

Primo piano 2

“Abbiamo 170annima i nostri valorisonopunti fermi per il futurodel Paese”

Lo ha spiegato il presidente Lusetti intervenendo all’Assemblea di Confcooperative.“Senza di noi milioni di persone vivrebbero peggio, ritroviamo l’orgoglio di ciò che siamo”

"In questo percorso di costruzione dell'Al-leanza delle cooperative italiane, che ci havisti lavorare insieme in questi anni, si sonomanifestati timori ma anche una grande vo-glia di guardare al futuro e dare una conti-nuità a questa grande storia cherappresentiamo.Abbiamo 170 anni e non lidimostriamo. Vogliamo che questa storiaduri altri 170 anni”. Così il presidente di Le-gacoop nazionale Mario Lusetti ha aperto ilproprio intervento all’Assemblea di Con-fcooperative, in corso nei giorni scorsi aRoma.“C'è un tratto della relazione di MaurizioGardini – ha proseguito Lusetti – che mi haparticolarmente coinvolto e convinto ed èl’emozione con la quale ha provato a tra-smettere quel tratto di orgoglio e di senso diappartenenza che tante vicende occorsenegli ultimi anni hanno minato, costringen-doci nell'angolo. Questo è quello che in-sieme vogliamo recuperare: questo orgogliodi essere cooperatori e di appartenere aduna associazione che non è un problemama una soluzione per il Paese”.“Noi – ha spiegato il presidente di Lega-coop e copresidente dell’Alleanza – siamouna soluzione importante per questo Paese,per tanti settori economici. Faticherebbe aesserci il welfare, la ristrutturazione di tantiservizi dello Stato arrancherebbe, se non cifosse la cooperazione. Con il nostro sistemavaloriale dopo 170 anni siamo ancora qui.E ora, come dice Papa Francesco, dob-biamo abbattere muri e costruire ponti, at-traverso i quali passino i nostri valori”.“Sono passati guerre mondiali, tanti partitisono nati e poi spariti e ancora rinati men-tre noi siamo ancora qui con i nostri trattidistintivi, e ci siamo perché rappresentiamovalori e persone che non hanno tempo nécolore. Tante nostre imprese cooperativehanno cento anni di vita e rappresentano ilportato valoriale che ci ha consentito in tuttiquesti anni di rappresentare un elemento di

coesione, solidarietà e sviluppo. Siamo natiper difendere il lavoro. questi sono i valoriche dobbiamo riscoprire”.Perché i valori non sono solo un tratto iden-titario, ma devono essere anche un valoreaggiunto nella competizione. “Se in questoperiodo ci sono state cadute, è spesso per-chè è venuta meno la convinzione che i va-lori cooperativi possano essere un elementodi distintività nella competizione. I valori de-vono essere presi come elemento di distin-tività dell’impresa nella gestione e nellescelte che i cooperatori devono fare. I valorisono elementi forti di distintività. quando noici omologhiamo rispetto al mercato noi per-diamo. È un elemento di modernità la ri-proposizione dei valori”.“Mi sono soffermato molto sul tema dei va-lori perchè se vogliamo pensare ad un fu-turo di altri 170 anni abbiamo bisogno difare quello che abbiamo fatto in tutti questianni: intercettare i bisogni delle persone ecambiare noi stessi. Abbiamo cambiato ilnostro modo di operare e di agire e ab-biamo dato risposte di tipo sociale e eco-nomico. Noi siamo un movimento di uominie donne che si organizzano in forma coo-

perativa che si organizzano per rispondereai bisogni delle persone. Noi non siamo nèConfindustria nè un partito. siamo prima ditutto persone”.“Rispetto a tutto ciò – si è avviato a con-cludere Lusetti – l’Alleanza è uno strumentoadatto. L'autonomia dai partiti impone inuna epoca moderna che si vada verso lacostituzione dell'Alleanza. Si è parlato moltodi lotta alle false cooperative. Oggi, di frontea episodi che settimanalmente la cronacaci presenta, di cooperative false dietro lequali si nasconde il dumping contrattuale eil caporalato, noi veri cooperatori abbiamoaffrontato un problema che ci toccava e ab-biamo presentato una proposta di leggeche ci fa vivere come soggetto attivo dellasocietà. Certi risultati si sono avuti perché cisiamo mossi assieme e in maniera coordi-nata. Credo che nel cammino percorso nonsiano mancati i problemi e le difficoltà, manel gennaio 2017 accadrà qualcosa di im-portante. Noi stiamo facendo nella costru-zione dell'Alleanza qualcosa di importante,perché senza di noi questo Paese sarebbepiù povero e milioni di persone vivrebberopeggio”.

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Incontro con Dombrovskisa Roma

Il vicepresidente della Commissione EuropeaValdis Dombrovskis in visita in questi giorni aRoma ha incontrato il 29 aprile anche le prin-cipali parti sociali (Alleanza delle CooperativeItaliane, ReteImprese, Confindustria, ABI,ANIA, CGIL, CISL e UIL).Il presidente dell’Alleanza Altieri (che era ac-compagnato dal coordinatore Mannino) hasottolineato la necessità di politiche europeepiù orientate allo sviluppo e all’occupazione.Una necessità che risulta evidente dal con-fronto del ritmo di crescita dell’Europa conquello di altre grandi aree territoriali.Anche laquestione della flessibilità per l’Italia è unaquestione da risolvere in coerenza con l’esi-genza complessiva.L’Unione europea deve assolvere il suo do-vere di operare con politiche per la crescita enon limitarsi a fare il controllore sulle finanzedegli Stati membri.Altieri si è soffermato anche sulla necessità diaffrontare il problema dei migranti con unasensibilità umanitaria maggiore.Il confronto tuttavia ha confermato la posi-zione di Dombrovkis (che la stampa definisce“falco”) poco comprensiva verso le istanzeitaliane è convinto che l’Italia proceda più len-tamente di quanto concordato nel risana-mento dei conti pubblici, e in particolare siadel debito pubblico sia del deficit.

Andrea Fora è il nuovo presidente

È il 43enne perugino Andrea Fora, già allaguida di Confcooperative Umbria, il nuovopresidente dell’Alleanza delle cooperative ita-liane (Aci) dell’Umbria, l’organismo in fase didefinizione, nato nel febbraio 2014, che,nelle intenzioni dei promotori, dovrà assor-bire tutte le realtà cooperative a partire dalletre principali centrali: Confcooperative, Lega-coop eAgci.A eleggerlo all’unanimità è statal’assemblea annuale di Aci Umbria che si èsvolta venerdì 29 aprile a Perugia.All’incon-tro, oltre ai rappresentanti di decine di coo-perative della regione, sono intervenutiDinoRicci, presidente uscente di Aci Umbria epresidente di Legacoop Umbria, GabrieleNardini, copresidente regionale dell’Alle-anza e presidente di Agci Umbria, e i copre-sidenti di Aci Mauro Lusetti, presidente diLegacoop, e Maurizio Gardini, presidente diConfcooperative.

Le prime parole di Fora. “Ci aspetta unfuturo impegnativo ma ambizioso – ha di-chiarato Fora –. Di cooperazione,oggi, hanno bisogno le nostre comunità e,soprattutto, i giovani. Le cooperative, infatti,non sono una proprietà individuale ma ilfrutto del lavoro di generazioni che prose-guirà anche dopo di noi. Questo nostro im-pegno è per chi cerca lavoro e non lo trova,per chi non ha capitali da investire ma vuolecostruire una propria risposta, per gli entilocali che non ce la fanno a mantenere iservizi, per coloro che producono prodottiagroalimentari e non riescono a stare nelmercato. La cooperazione è una speranzache consegniamo alle nuove generazioni lequali non capirebbero perché ci si debbaancora dividere per ‘colore’”.I numeri di Aci Umbria. Attualmente,sono 453 le cooperative aderenti ad Aci

ALLEANZA COOPERATIVE UMBRIAALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE

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>> Alleanza Cooperative Italiane

>> Alleanza Cooperative Umbria

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Umbria con un valore complessivo dellaproduzione di oltre 5,5 miliardi di euro,21.897 occupati e 619mila soci. La mag-giore impresa umbra per valore della pro-duzione è proprio una cooperativa e lecooperative umbre che fanno parte di Acirappresentano il 50 per cento della distri-buzione commerciale, il 90 per cento dellaproduzione di latte, 45 per cento di quella ditabacco, 40 per cento di vino e 35 percento di cereali. Nella cooperazione socialeoperano 6mila addetti, tra cui 600 soggettisvantaggiati, mentre 50mila sono gli utentiassistiti. Di questi, più di mille sono i bam-bini che usufruiscono dei servizi nido coo-perativi. Nel periodo della crisi, tra il 2008 eil 2015, le tre bcc umbre hanno incremen-tato la raccolta del 28 per cento tra i soci edel 15 per cento quella complessiva, men-

tre gli impieghi verso famiglie e impresesono aumentati del 24 per cento.Cooperazione decisiva in Umbria. “Lacooperazione – ha detto Ricci – ha dimo-strato la sua capacità di reggere e restaresul mercato, anche a costo di grandi sacri-fici. Possiamo dare ancora molto per que-sto territorio. Cosa sarebbe l’Umbria se nonci fosse stata la cooperazione, con il suoenorme peso nell’economia locale? E que-sto è valido non solo nel campo del so-ciale”. “La cooperazione unita – haaggiunto Fora – avrà una voce diversa e piùdecisa nei confronti della politica. Questa èuna regione che ha grandi tradizioni di par-tecipazione ma che parla poco di coopera-zione. La nostra sarà una voce propositivama che vuole incidere nelle scelte che do-vranno essere fatte”.

I prossimi passi. Prossimo obiettivo,come da programma, partire con la faseoperativa già dal primo gennaio 2017. “Lacooperazione – ha ricordato Lusetti –, nelpanorama delle strutture di rappresentanzadel Paese, è l’unica che ha un progettostrategico, reale e concreto, di unificazione.Abbiamo lavorato per avvicinare le nostretre storie e a breve avvieremo la costruzionevera e propria dell’Alleanza nei territori e neisettori”. “Questa vuole e dovrà essere lacasa di tutte le cooperative – ha sottolineatoGardini –, nessuna esclusa.Anche di quelleche fin’ora non hanno aderito a nessunacentrale”.Fonte http://www.umbriajournal.com/eco-n om i a / a n d r e a - f o r a - a l l a - g u i d a -dellalleanza-delle-cooperative-dellumbria-198883/

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5Legacoop

Promosso nell’Albo degli Inter-mediari finanziari

Banca d’Italia autorizza l’iscrizione di Cooper-fidi Italia nel nuovo Albo Unico degli Interme-diari Finanziari Vigilati, per il quale il consorzioaveva presentato domanda lo scorso novem-bre. Previsto dall’articolo 106 del nuovoTestoUnico Bancario, l’Albo sostituisce il prece-dente “elenco speciale” riservato ai Confidi vi-gilati. Si chiude così un anno ricco disoddisfazioni e risultati importanti per Coo-perfidi e il suo futuro.“In settembre – ricordaMauro Frangi, pre-sidente di Cooperfidi italia – il team ispettivodi Banca d’Italia aveva consegnato il verbaleche concludeva l’ispezione dellaVigilanza ini-ziata in maggio. Il giudizio positivo collocaCooperfidi tra i migliori Consorzi di GaranziaFidi italiani: nessuno ha, infatti, ottenuto ungiudizio migliore dalla Vigilanza”.Durante lo scorso anno Cooperfidi avevamesso a punto il piano industriale e la strate-gia in base a cui aveva chiesto alle autorità divigilanza l’iscrizione al nuovo Albo Unico. Ilprovvedimento delleAutorità di Vigilanza con-ferma la bontà della strategia e soprattutto dei‘fondamentali’ di Cooperfidi che, per livelli dipatrimonializzazione e adeguatezza ai profiliprudenziali richiesti dalle normative, viene giu-dicato idoneo al perseguimento della suamis-sione istituzionale.Cooperfidi incontrerà i suoi soci nelle assem-blee di bilancio previste nelle giornate del 9maggio (Bologna), del 13 maggio (Milano) edel 17 e 18 maggio (rispettivamente Firenzee Napoli), presentando i risultati dell’attivitàsociale. Sarà l’occasione per confrontarsi conle imprese cooperative, i sistemi associativi egli interlocutori bancari e finanziari sui risul-tati raggiunti e, soprattutto, sulle strategie peril futuro. I dati del primo trimestre 2016 se-

gnalano, intanto, un’importante crescita neivolumi di attività.“Cooperfidi , che è dotato di una solida strut-tura patrimoniale anche grazie all’interventodei fondi mutualistici – spiega il vice presi-dente del consorzio Aldo Soldi – si confermacome uno snodo molto importante nell’in-sieme della strumentazione finanziaria a di-sposizione delle cooperative. Forte di questoruolo intende migliorare ulteriormente la suaattività, arricchendo i servizi ed avvicinandosiancora di più alle imprese ed ai territori”.

Lanciae-learningpernuovecooperative

Coopstartup sta sperimentando un progettodi formazione a distanza.Si chiama“10 stepsand go – Condividiamo sapere cooperativo”ed è una piattaforma sviluppata da Fonda-zione Scuola Nazionale Servizi, cooperativa In-forma e Innovacoop e realizzata con ilcontributo tecnico ed economico di Coopfond.Il sistema è in sperimentazione sui bandi Co-opstartup territoriali. Il bando Coopstartup Uni-coop Tirreno, appena concluso, per esempio,ha visto la partecipazione al corso online di200 giovani aspiranti cooperatori. È attiva in-vece la sperimentazione sul bando Coopstar-tup Calabria.“10 steps and go” è studiata per risponderealle esigenze formative di base dei parteci-panti ai bandi Coopstartup e, più in generale,di tutti coloro che intendono sviluppare unprogetto d’impresa innovativo creando unacooperativa. Sono 4 i moduli formativi:• l’idea: metodo e realizzazione;• il gruppo: attitudini imprenditoriali e com-

petenze;• la cooperativa: come e perché;• il progetto imprenditoriale: prodotto,mer-

cato e finanziamenti.Alla fine di ogni modulo è previsto un test diautovalutazione (un breve questionario condomande a risposta multipla) che permetteràdi valutare cosa e quanto si è appreso. Lapartecipazione al corso è certificata da un at-testato. Attualmente è possibile seguire ilcorso online per startup cooperative solo se sipartecipa a uno dei bandi Coopstartup attivi.

COOPSTARTUP

COOPERFIDI ITALIA>> Cooperfidi Italia

>> Coopstartup

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8Dai SocialPost e tweet dalla cooperazione

NEW: È ON LINE LA NUOVA PAGINA FACEBOOKCOOPERATIVE DI COMUNITÀ

LEGACOOP NAZIONALE SUI SOCIALLE TOP 5 DELLA SETTIMANA

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10Dai Social

RASSEGNA SOCIAL

Post e tweet dalla cooperazione

Vuoi che i tuoi tweet e i tuoi post vengano inseriti in rassegna su LegacoopInformazioni?Segnalaceli, usando nei tuoi tweet @LegacoopN e nei tuoi post @Legacoop Nazionale.Commenta i nostri post sulla bacheca Facebook di Legacoop Nazionalee pubblicheremo i tuoi interventi.

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Settori 11

>> Legacoop Servizi

>> Fimiv Seminario “Green economy e cir-cular economy”

Si è svolto lunedì 2 maggio 2016 a Bolo-gna il seminario organizzato da LegacoopServizi, in collaborazione con FondazioneScuola Nazionale Servizi, incentrato sulla“Green Economy e Circular Economy comenuova occasione di sviluppo delle imprese”.L’iniziativa, che era riservata agli associatia Legacoop Servizi e alle imprese associatea Fondazione Scuola Nazionale Servizi, hasuscitato notevole interesse tra i parteci-panti.L’evento è stato incentrato sulle nuove pro-spettive introdotte dal Collegato Ambientale,i Criteri Ambientali Minimi nelle Pubblicheforniture, il Green Public Procurement e oc-casioni di sviluppo delle imprese verso unaGreen Strategy. Il seminario, presentato daGiancarlo Varani di Legacoop Servizi, èiniziato con l’intervento dell’ex Ministro del-l’Ambiente Edo Ronchi, attuale Presidentedella Fondazione Sviluppo Sostenibile, cheha spiegato i concetti fondamentali dellaGreen Economy e della Circular Economy.Quest’ultima punta a un modello circolaredi economia che riduce il prelievo di risorse,minimizza i rifiuti e massimizza il riciclo,promuovendo anche una crescita econo-mica in grado di non superare le soglie am-bientali critiche e di conservare il capitalenaturale sul quale essa poggia. Notevoleimportanza è stata data alla valorizzazionedella responsabilità sociale delle imprese:la green economy promuove infatti sia leimprese core green (che producono beni eservizi ambientali) che le imprese go green(che adottano modelli green di gestione),potenzialmente in grado di promuovereanche nuova occupazione con nuove atti-vità.L’ On. Alessandro Bratti, PresidenteCommissione Parlamentare Ciclo Dei Rifiutie Componente Della Commissione Am-biente, Territorio, Lavori Pubblici Della Ca-mera, ha esposto la valenza politica delCollegato ambientale e gli effetti che questaintende produrre. Ha spiegato il quadro peril clima e l’energia 2030, che fissa tre obiet-tivi principali da conseguire entro l’anno in-dicato: una riduzione almeno del 40% delle

emissioni di gas a effetto serra (rispetto ailivelli del 1990) una quota almeno del 27%di energia rinnovabile un miglioramento al-meno del 27% dell’efficienza energetica.Molta importanza è stata data alle nuove di-sposizioni concernenti gli acquisti, il GreenPublic Procurement e l’applicazione “deicriteri ambientali minimi” (CAM).La prima parte del seminario si è conclusacon l’intervento del dott. Giuseppe Bor-tone, Direttore ARPAE Emilia Romagna, cheha spiegato l’applicazione dei CAM a livellolocale e il Collegato ambientale visto dalleRegioni. Dalla sua comunicazione è emersal’esigenza di agire da subito, sia per realiz-zare gli obiettivi proposti per il 2030, siaperché l’accelerazione della transizioneverso un’economia circolare offrirà nuove eimportanti opportunità commerciali e occu-pazionali.Dopo la pausa, il seminario è ripartito con lacomunicazione del dott. Riccardo Rifici,responsabile GPP e certificazioni del Mini-stero dell’Ambiente, che ha sottolineato icriteri adottati e l’importanza del Pianod’azione per la sostenibilità ambientale deiconsumi della pubblica amministrazione(PAN GPP), che prevede che siano adottatii Criteri ambientali minimi (CAM) per le sva-riate categorie di appalto di servizi.Successivamente è intervenuta la dott.saLidia Capparelli, della Direzione pro-gramma realizzazione acquisti PA di Con-sip, che ha descritto efficacemente il ruolodelle centrali di committenza nell’essere dastimolo nel dare attuazione agli acquistiverdi. L’evoluzione dell’offerta vista da chiseleziona i fornitori, e l’evoluzione stessa delconcetto di “fornitura” alla PA, intendendo ilcosto non solo come costo d’acquisto macome costo del ciclo di vita della fornitura,è certamente parte importante della mis-sion di Consip.Il Presidente Ronchi è stato poi il facilitatore

LEGACOOP SERVIZI

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Settori

del dibattito finale, dove i relatori hanno ri-sposto alle domande dei partecipanti e ap-profondito i temi trattati.Il seminario è stato chiuso con l’interventodel Presidente di Legacoop Servizi, Fabri-zio Bolzoni, che ha svolto una sintesi dellecriticità e degli obiettivi emersi dal dibattito.

Giornata Nazionale dellaMutualità201, “Il futuroèmutualistico”

Si è svolta venerdì 22 aprile, presso l’Audi-torium Acquario di Genova, la VI GiornataNazionale della Mutualità, organizzata dallaFimiv-Federazione Italiana della MutualitàIntegrativa Volontaria in collaborazione conla Fondazione Cesare Pozzo per la Mutua-lità e la Fondazione Centro per lo Studio e laDocumentazione delle Società di MutuoSoccorso. L’iniziativa è stata patrocinatadalla Regione Liguria e dal Comune di Ge-nova, presente ai lavori con gli interventi delSindacoMarco Doria e di Emanuela Fra-cassi, Assessore alle Politiche Socio Sani-tarie.La partecipazione all’evento, dal titolo “Il fu-turo è mutualistico”, è andata oltre ogni piùrosea aspettativa, con circa 320 parteci-panti e 150 Società di Mutuo Soccorso pre-senti. E’ il segnale che, in una società che

vede una costante contrazione degli inve-stimenti pubblici nell’area Welfare a frontedi una crescente vulnerabilità sociale, èpossibile ipotizzare un futuro più equo apartire dalla storia e dai valori della Mutua-lità.La Giornata Nazionale della Mutualità, edi-zione 2016, è stata dedicata alle “buonepratiche” provenienti dai territori, con gli in-terventi dei vari Coordinamenti SOMS ita-liani. Ad aprire i lavori è stato ErioBertorello, Presidente CoordinamentoSOMS Liguria, che ha coordinato i lavoridella Giornata. Dopo i saluti istituzionali diGianluigi Granero, Presidente LegacoopLiguria, e ArmandoMessineo, PresidenteSMNS Cesare Pozzo, la platea ha potuto as-sistere alla Lectio Magistralis di GuidoBonfante, Professore ordinario di Dirittocommerciale all’Università degli Studi di To-rino. L’intervento di Bonfante ha approfon-dito gli aspetti normativi legati al tema delMutuo Soccorso, nell’ambito di un quadrosociale in fase di mutamento.Durante la Giornata, il Presidente della Fon-dazione Cesare Pozzo per la Mutualità,Ste-fano Maggi, ha presentato il Master di 1°livello “Mutualità e sanità integrativa Mu-tuaSI”, in svolgimento presso l’Universitàdegli Studi di Siena - Dipartimento diScienze Politiche e Internazionali. Il Masterha lo scopo di preparare operatori in grado

d’interpretare il tema del mutuo soccorso edi diffondere la cultura della previdenza sa-nitaria, in chiave attuale e rivolta al futuro.Le materie insegnate spaziano dalla culturamutualistica alla normativa in materia, daglistudi demografici sulla popolazione aglistudi economici sulla sanità pubblica e pri-vata.A concludere i lavori della Giornata è statoPlacido Putzolu, Presidente Fimiv. Nelcorso del suo intervento il Presidente è tor-nato più volte sul tema della distintività va-loriale, insita nel dna delle Società di MutuoSoccorso. Una distintività basata su principiche, negli ultimi anni, hanno permesso almovimento mutualistico di svilupparsi ulte-riormente e di affermarsi nelWelfare sussi-diario.

FIMIV

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Primo piano ACI Settori Territori Imprese SondaggioLegacoop

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Primo piano ACI Settori Territori Imprese SondaggioLegacoop

13Territori

Legacoop organizza tre corsi diformazione inmateria fiscale

Sono tre i corsi di formazione per cooperatori,consulenti e revisori in partenza promossi daLegacoop Veneto in collaborazione con Isfid-Prisma, Rete nazionale Servizi, UnipolSai eConsiglio regionale Unipol Veneto: il primo èin calendario per venerdì 13 maggio dalleore 9 alle 13.30 presso la sede LegacoopVe-neto (sala Ravagnan) a Marghera in via Ulloa5. Intitolato“Cooperative sociali: Iva,disciplinasplit payment e reverse charge”e condotto daGiulia Casadio,docente di Rete nazionale Ser-vizi, il corso ha per obiettivo l’analisi degli ele-menti di specificità per la cooperazione socialein materia di Iva, split payment e inversionecontabile (due novità fiscali introdotte dallaLegge di Stabilità 2015).A coordinare i lavori,Loris Cervato, responsabile Settore Sociale diLegacoop Veneto.Appuntamento a venerdì 27maggio, stessiorario e luogo,per “Welfare aziendale e fisca-lità”, corso tenuto daMarinaMezzetti,docentedi Rete nazionale Servizi e da Nicola Comu-nello, responsabile del Settore Servizi di Le-gacoop Veneto. Obiettivi dell’incontro,analizzare gli istituti introdotti dalla Legge diStabilità 2016 per lavoratori e imprese in temadi welfare aziendale e salario di produttività, apartire dalle agevolazioni fiscali modificate.Infine venerdì 10giugno, sempre stessa orae luogo, il corso formativo “La governancenelle società cooperative”che intende appro-fondire i modelli societari e gli istituti giuridiciper un’adeguata governance dell’impresacooperativa chiamata a sfide sempre più im-pegnative e complesse.A condurre i lavori, ladocente di Rete nazionale Servizi Celeste Ca-ruso, e a coordinare, Franco Mognato, diret-tore di Legacoop Veneto.Ogni corso di formazione prevede il numeromassimo di 35 partecipanti.Per informazioni ulteriori vedere il depliant al-legato.

OnlineilsitodiGenerazioni

È online il sito di GenerazioniVeneto (http://ge-nerazioni.legacoop.veneto.it/), il coordina-mento dei cooperatori under 40 che operano

nelle realtà aderenti a Legacoop. La sua rea-lizzazione è infatti tra i primi obiettivi fissati daGenerazioni Veneto. Il gruppo, nato nel marzo2015 anche nella nostra Regione,mira a dif-fondere informazioni sul mondo della coope-razione e si rivolge in particolare ai giovani,maanche vuole essere luogo di incontro e sti-molo per i cooperatori under 40.«Il sito intende essere una finestra per cono-scere le nostre attività e quelle del corri-spondente coordinamento nazionale nonchéle iniziative inerenti alla cooperazione, almondo giovanile» spiega Laura Giacomini,coordinatrice di Generazioni Veneto, che pro-segue: «Tra le prime iniziative che vogliamopromuovere, anche attraverso questo nuovostrumento, un’indagine che tramite un que-stionario (http://generazioni.legacoop.ve-neto.it/index.php/questionario-generazioni)mira a conoscere quanto la cultura della coo-perazione sia diffusa nelle nuove generazioni».Il gruppo resta aperto al contributo di tutti i gio-vani delle cooperative del territorio,con l’obiet-tivo di allargare il coinvolgimento e lapartecipazione: per informazioni contatta [email protected].

iIcontro su “Sviluppo ruralee cooperative braccianti”

Una giornata per discutere e ragionare supresente e futuro delle Cooperative Agricoledi Braccianti, insieme all’assessore regio-nale Simona Caselli e agli esperti di Lega-coop Romagna e Promosagri.Giovedì 17 maggio all’agriturismo Massaridi Conselice un evento porterà al centro deldibattito una delle esperienze di mutualitàeconomica più durature e gloriose. Le“C.A.B.” hanno segnato il progresso del mo-vimento cooperativo in Italia sin dagli alboridella sua lunga storia. Sarà una discussioneaperta e franca, che porrà al centro del ta-volo il dispiegarsi del piano di sviluppo ru-

ROMAGNA

VENETO>> Veneto

>> Romagna

>> Emilia Ovest

>>Marche

>>Marche

>> Toscana

>> Campania

>> Reggio Emilia

>> Fano

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rale con tutto quello che comporta per l’agri-coltura romagnola e non solo.I lavori inizieranno alle 9,30 con il saluto diPaola Pula, Sindaco di Conselice e Dele-gata Agricoltura dell’Unione Comuni dellaBassa Romagna. Seguirà la relazione intro-duttiva del responsabile Agroalimentare diLegacoop Romagna, Stefano Patrizi, el’intervento del direttore di Promosagri,Pie-tro Pasini, su realtà e prospettive delleCooperative Agricole Braccianti. Subito dopoprenderà la parola l’assessore all’Agricolturadell’Emilia-Romagna, Simona Caselli.Il dibattito e gli interventi dal pubblico se-gneranno una cesura nella mattinata, cheverrà chiusa alle 12 dal direttore generale diLegacoop Romagna, Mario Mazzotti. Acoordinare i lavori il giornalista Emilio Ge-losi, responsabile comunicazione di Lega-coop Romagna.

Legacoop, un anno emezzo posi-tivo, ora si guarda al futuro

A un anno e mezzo dalla nascita di Lega-coop Emilia Ovest, si è tenuta, il 28 aprile,l’assemblea dell’associazione a Piacenza,presso il Best Western Hotel. E’ stata l’oc-casione per fare il punto sull’organizzazioneche riunisce le province di Reggio Emilia,Parma e Piacenza. All’iniziativa, presiedutada Andrea Volta, presidente, MaurizioMolinelli e Luca Bosi, vicepresidenti,hanno partecipato circa centocinquanta de-legati. In una sala gremita di cooperatori, ilpresidente Andrea Volta ha dichiarato:“Sono stati mesi intensi, a tratti molto duri,ma sempre vissuti con grande motivazione.Abbiamo creato un nuovo gruppo di lavoropartendo da alcune certezze: la forza e l’in-coraggiamento derivati dal sostegno dellecooperative e dalla consapevolezza di poter

contare su competenze e professionalità divalore all’interno dell’associazione. La rior-ganizzazione interna non era l’unico obiet-tivo che ci eravamo prefissati. Si volevacreare un clima nuovo, che permettesse atutti i cooperatori di vivere Legacoop comeun luogo di ascolto, dove portare i problemi,i progetti e le sfide, rispetto ai quali trovareun confronto onesto e costruttivo”.L’Assemblea ha rappresentato anche l’oc-casione per sancire la fusione per incorpo-razione delle tre Leghe di Reggio, Parma ePiacenza in Legacoop Emilia Ovest, votataall’unanimità.Era presente anche Giovanni Monti, pre-sidente di Legacoop regionale che ha sot-tolineato alcuni aspetti fondamentali diquesta fase storica del movimento: “La so-lidarietà tra cooperative ci contraddistinguerispetto ad altre forme di impresa. Nonsempre siamo in grado di intervenire con lastessa disponibilità ma siamo in prima lineaper dare una mano a chi ha più bisogno, enon smettiamo di progettare insieme. La fu-sione è un passo importante verso l’inte-grazione delle teste e delle forze. Siacquisisce maggiore capacità di media-zione, di rappresentanza e di prevenzionedei problemi. Inoltre, i cooperatori sono te-nuti a pensare in termini intergenerazionali,a lavorare e impegnarsi anche per chi vienedopo di noi. Dobbiamo tenere alti questi va-lori e rilanciarli anche in un’epoca in cui lacrisi ha messo a dura prova la condivisionee la collaborazione. Come associazionestiamo cercando di cambiare per dare uncontributo maggiore alla società di cuisiamo parte integrante. Alcuni esempi rap-presentano il nostro impegno concreto: laraccolta firme per una legge più restrittivacontro le false cooperative, i casi di workersbuyout grazie ai quali si sono salvati tantiposti di lavoro, la volontà di definire conmaggior rigore la governance e la parteci-pazione dei soci. Il lavoro da fare è ancoratanto, ma ci siamo rimboccati le maniche enon ci fermiamo”.Come sostenuto da entrambi i presidenti, leprossime tappe della vita associativa pre-vedono la confluenza nell’organizzazioneregionale, con la permanenza dei radica-menti territoriali con i rispettivi uffici, e lacreazione dell’Alleanza delle cooperativeItaliane che vede l’unificazione di tutte lecooperative aderenti a Legacoop, Confcoo-

perative e Agci in un’unica organizzazione.“I corpi intermedi” - ha detto Volta – “stannovivendo una lunga fase di messa in discus-sione. Noi stiamo reagendo, cercando dimettere al primo posto il rinnovamento, inottica di efficienza e utilità senza rinunciarealla nostra identità, anzi, crediamo che inquesto modo rispettiamo maggiormente lanostra mission e garantiamo servizi migliori.Il movimento cooperativo rappresenta unafetta dell’economia e della società molto ri-levante, che intendiamo preservare e ac-crescere passando dall’unità e non dalladivisione”.Oggi Legacoop Emilia Ovest rappresentacirca 350 imprese associate tra le tre pro-vince; ha sede legale a Reggio Emilia econta su altre due sedi territoriali a Parmae Piacenza, punti di riferimento per i rispet-tivi bacini storicamente molto ricchi di coo-perazione.

D’Esi, nuovo workers buyoutunitario

Nuovoworkers buyout nelleMarche.Grazie alsostegno congiunto di Coopfond e FondoSvi-luppo sta muovendo i primi passi D’Esi, unacooperativa costituita da 15 ex addetti dellaDesi Srl di Cerreto d’Esi (Ancona), operanteda oltre trent’anni nella produzione di cucineamarchio proprio e conto terzi, dichiarata fal-lita nell’aprile 2015 soprattutto per le difficoltàdel principale cliente, Mercatone Uno.Per favorire il rilancio delle attività – previstodurante questo mese – i soci si sono impe-gnati a sottoscrivere anticipo della mobilità ehanno chiesto, ottenendolo, il sostegno deifondi mutualistici di Legacoop e Confcoope-rative, nonché una partecipazione e un fi-nanziamento a CFI. La cooperativa haattualmente un organico di 19 unità e ripartecon alcune scelte di mercato ben precise.Nel breve termine D’Esi si affiderà, infatti, al

MARCHEEMILIA OVEST

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canale Trade riattivando i contatti con vecchiclienti, selezionando quelli maggiormente af-fidabili, con un prodotto di fascia media. Levendite saranno veicolate anche tramite in-ternet e lo showroom.L’anno prossimo è pre-visto un parziale rientro nella grandedistribuzione, più competitivo ed impegnativodal punto di vista finanziario.

ricchezza per tutti”.

Generazioni, aYouthFutureFestivalcon“Scoopper il tuo futuro”

Fare cooperativa per disegnare il proprio la-voro. Generazioni Marche, il coordinamentodi giovani cooperatori di Legacoop Marche,organizza “Scoop per il tuo futuro”, un ap-profondimento sulle opportunità di creare im-presa offerte ai giovani dalla cooperazioneagricola, inserito nello Youth future festival.L’evento si svolgerà mercoledì 11 maggio,alle ore 16.45, nel Contamination Lab delPolo Monte Dago (aula 160/3) dell’UniversitàPolitecnica delle Marche di Ancona.“Lo scoop è la notizia che vogliamo dare aigiovani, che fare una cooperativa è un’op-portunità per crearsi un lavoro innovativo -spiega così il valore dell’iniziativa FrancescoCiarrocchi, portavoce di Generazioni Mar-che -, che scegliere la cooperazione vuol direcostruire il proprio futuro”. L’incontro al-l’Univpm è inserito nel “progetto di confrontodi Generazioni Marche con i quattro ateneimarchigiani per ampliare le relazioni con leUniversità - aggiunge Ciarrocchi - e per in-formare gli studenti su quali sono le poten-zialità della cooperazione nei diversi settorieconomici”.L’evento diAncona, coordinato da Ciarrocchi,sarà aperto da Paolo Venturi, direttore Aic-con, che parlerà di “Cooperazione valori eopportunità, il ruolo della cooperazione nelmercato” approfondendo quelle forme diespressione del mercato che contengonoquei valori già parte dell’essere cooperativacome economia collaborativa, coworking,sharing economy.Seguirà una tavola rotonda

dedicata a “Cooperazione e Università: qualirelazioni possibili”, moderata da AdeleFinco, PhD professione di Economia e agroa-limentare Univpm, con Sauro Longhi, ret-tore Politecnica delle Marche, GianfrancoAlleruzzo, presidente Legacoop Marche, eSara Guidelli, presidente Legacoop Agroa-limentare Toscana e componente di Genera-zioni nazionale.Con “Cooperazione, forme ed esperienze nelsettore agricolo” saranno presentate le testi-monianze di Terre Cortesi Moncaro, coope-rativa vitivinicola,AmaAquilone, in particolarel’attività di inserimento lavorativo di personesvantaggiate e di agricoltura sociale, e, con ilsupporto di tre video, il lavoro di Hort nella for-mazione ed educazione, Creha Nature che sioccupa di restauro, ripristino e qualificazioneambientale, e de’ La Terra e il Cielo, agricol-tura biologica. A chiudere, saranno il con-fronto e le domande degli studenti.Youth future festival, che si svolge dal 9 al 14maggio adAncona,Ascoli Piceno,Fermo,Pe-saro, ha l’obiettivo di favorire le connessionitra facoltà, studenti, ricercatori, territorio e si-stemi sociali ed economici. La terza edizionedel festival è dedicata al tema della cono-scenza, strumento di ogni Università e per ga-rantire la libertà di studio e ricerca,intraprendenza, rispetto delle opinioni e delleculture. Info tel. 071-2805882 mail [email protected].

Il 19maggio focus sulla sharingeconomy

Alleati per Cooperare è il titolo dell’incontrodedicato a scenari e opportunità della sha-ring economy che si terrà giovedì 19 maggiodalle 9.30 presso l’Educatorio del Fuligno aFirenze.C’è unmercato tutto nuovo, dai contorni sfu-mati, nato da un’alleanza tra cooperatori percooperatori. È la sharing economy, un uni-verso microimprenditoriale i cui attori sono altempo stesso fruitori ed erogatori di servizi.L’economia collaborativa è la strada da se-guire per unmodello diverso da quello “main-stream” dell’economia finanziaria? Qualienergie le cooperative possono dedicare a

questa nuova visione mutualistica? Un in-contro dedicato al tema delle alleanze nellacooperazione, per indagarne gli aspetti chevanno al di là della relazione di mercato.L’appuntamento vedrà la partecipazione diSara Guidelli, Presidente di LegacoopAgroalimentareToscana,Vanni Rinaldi, Re-sponsabile ufficio Energia Ambiente e Inno-vazione Legacoop, Leonardo Becchetti,Università di TorVergata,Docente della scuoladi Economia Civile eAndreaRapisardi, Pre-sidente Lama, coordinati da AlessandraGasperini di Scuola Coop. In apertura previ-sti i saluti di Leonardo Cianchi, vicepresi-dente Legacoop Toscana.Al centro degli interventi dei relatori gli scenarie le opportunità offerte dalla sharing eco-nomy, universo microimprenditoriale i cui at-tori sono allo stesso tempo fruitori ederogatori di servizi. Obiettivo della mattinatasarà l’approfondimento del tema delle alle-anze nella cooperazione e della economiacollaborativa.Tutti i dettagli nell’invito

Start up cooperativo al Parco Ce-rillo di Bacoli

Un bel gruppo di giovani, attento e partecipe,quello che Legacoop Campania ha incontratoa Bacoli, al Parco Cerillo, per una mattinatadi formazione, svolta da Rosario Florio (di-rettore dell’Associazione), sulla redazione delbusiness plan,nell’ambito del progetto “ParcoCerillo – Oasi di Ambiente & Cultura”. Il pro-getto, sostenuto dal Dipartimento della Gio-ventù e del Servizio civile nazionale -Presidenza del Consiglio dei Ministri, è foca-lizzato nell’azione di recupero e di valorizza-zione di un bene comune, pienamenterestituito alla comunità. Da una parte, la ri-qualificazione del bene, dall’altra attività arti-stiche e occasioni di aggregazione. Infine,l’affidamento dell’area ad una cooperativasociale di tipo B. Il progetto, promosso da un

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gruppo di Associazioni under35 (a cui il Co-mune di Bacoli ha dato in gestione l’area dal2015) - Luna Rossa, IoCiSto, AssociazioneCulturale Marina Commedia, La Casetta del-l’accoglienza e della solidarietà - ha lo scopodi favorire la fruibilità pubblica del Parco diVilla Cerillo, bene comune dal grande valoreambientale, che risulta attualmente sottouti-lizzato e in stato di abbandono.“Grazie a que-sta iniziativa – dice Salvatore Illiano,responsabile del progetto – il Parco diventeràun luogo che risponderà pienamente alle fi-nalità degli interventi di manutenzione e re-cupero che abbiamo previsti, come è giàvisibile dai primi corposi lavori effettuati, non-ché alla sua naturale vocazione di giardino,che comprende in sé cultura e natura del ter-ritorio. Sarà un luogo piacevole per il tempo li-bero e la crescita sociale ma, e a questoteniamo altrettanto, speriamo possa avere ri-cadute economiche, in termini di occupa-zione, durature nel tempo.”. La cooperativa,che si costituirà dopo la conclusione del pe-riodo di formazione dei ragazzi, a finemaggio,continuerà le attività di promozione già av-viate dal partenariato e intraprenderà la pro-pria attività d’impresa basata sull’offerta didiversi servizi: un Caffè letterario, con unpunto ristoro destinato ai frequentatori del-l’area, che si caratterizzerà per l’offerta di pro-dotti biologici/locali/ equosolidali; attivitàdidattico-ricreative, con visite-studio e labo-ratori all’aperto per introdurre gli studenti edaltri visitatori interessati alla conoscenza delpatrimonio ambientale del Parco. La coope-rativa promuoverà anche forme di turismo re-sponsabile ed eventi didattici mirati, tra cuiuna mostra dei prodotti tipici locali. Ancora,organizzerà con cadenza settimanale, unmercatino biologico, nel quale favorire l’in-contro tra produttori biologici e consumatorifinali.

“L’attività della cooperativa – conclude Illiano- oltre a garantirne il sostentamento econo-mico e quindi la manutenzione e gestionedell’area concessa, aiuterà a diffondere unanuova cultura ambientale, promuovendol’agricoltura biologica e il rispetto delle colturelocali, la cultura del paesaggio e la tutela deibeni ambientali e non ultima, a diffondere lacultura d’impresa basata sul fare insieme”.

Legacoop, prromuove progetti co-operativi inMozambicoeSudAfrica

Si sono svolti nei giorni scorsi, nella sede diLegacoop Reggio Emilia, due incontri per lapresentazione del progetto regionale per lapromozione del sistema produttivo del-l’Emilia-Romagna in Mozambico e SudAfrica. Il progetto è stato illustrato da Ro-berta Trovarelli di Legacoop Emilia-Ro-magna e dai consulenti Roberto Raggi eClaudio Conficoni.All’incontro hanno partecipato MarilenaRaule di Innovacoop, la società regionaledi Legacoop per l’innovazione e l’interna-zionalizzazione e per Legacoop Emilia OvestMatteo Pellegrini, dell’Ufficio internazio-nalizzazione e Luigi Tamburini, responsa-bile del Settore agroalimentare. Il progettodi Legacoop si collega anche al forte impe-gno istituzionale della Regione Emilia-Ro-magna per sostenere azioni di sostegno afavore delle imprese interessate ad operarenell’Africa Australe.All’incontro hanno partecipato i rappresen-tanti di diverse cooperative attive nei settoridei servizi, delle costruzioni e della proget-tazione (Coopservice, Sicrea, Ediltecnica,Cairepro e Greslab): tutte, partendo anchedalle loro competenze e da esperienze giàavviate all’estero hanno manifestato inte-resse per il progetto. Nell’incontro è stato

valutato positivamente l’azione di coordina-mento di Legacoop, oltre al ruolo di Booreaper i suoi importanti e storici legami con ipaesi dell’Africa Australe. Legacoop EmiliaOvest è anche il punto di riferimento con unprogetto sviluppato dalla Fondazione E35,legato al settore agroalimentare e rivoltoagli stessi paesiDall’incontro è emersa l’esigenza dei duepaesi africani di acquisire know how in di-versi settori come edilizia ospedaliera,agroalimentare, food processing, logisticae facility management applicati a sistemicomplessi. Sono settori dove si possono co-struire partnership strategiche e dove filierecooperative e di qualità sono già presenti,come nell’edilizia ospedaliera.

Dal26al 28maggioi “SocialCohesionDays”

I Social Cohesion Dayssono un Festival Interna-zionale avviato nel 2014in Italia, nato dalla volontàdi innescare una rifles-sione congiunta e parte-cipata per affermare lacentralità dei temi dellacoesione sociale, attra-verso lo scambio di buoneprassi e progetti innova-tivi, il confronto e il dia-logo tra politica, ricerca esocietà civile. Il progetto èpromosso da Fondazione Easy Care (capo-fila), dalla Fondazione per la Collaborazionetra i Popoli e dal Comune di Reggio Emilia.Easy Care nasce nel 2007 ad opera di Co-opselios, Consorzio Quarantacinque eGruppo TBS ed è partecipata da 8 organiz-zazioni del mondo profit e non-profit.La seconda edizione si terrà a Reggio Emi-lia dal 26 al 28 maggio 2016 e verterà, at-traverso dialoghi con la società civile,dibattiti e un’ampia serie di eventi tematicie culturali per i cittadini, su tre tematicheprincipali: Childcare (benessere del bam-bino, conciliazione tempi di vita/lavoro, qua-lità dei servizi), Immigrazione (crisi rifugiati,politiche di integrazione), Inclusione sociale(politiche, indennità di accompagnamento,

REGGIO EMILIA

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reddito minimo). La seconda edizione ha ilpatrocinio, tra gli altri, di Legacoop EmiliaOvest.In palinsesto oltre 20 appuntamenti – tuttigratuiti – in cui saranno protagonisti i grandinomi dell’economia, della politica interna-zionale e del giornalismo: il ministro del La-voro Giuliano Poletti, gli economistiBenjamin Radcliff e Alexander Pacek, Ro-mano Prodi, François Bourguignon, i gior-nalisti Ferruccio De Bortoli, Gad Lerner eRiccardo Iacona. L’evento è parte di un piùampio progetto, che vuole contribuire a svi-luppare innovazioni e sperimentazioni nelcampo della coesione sociale, attraversoreti tecnico/scientifiche di condivisione ediffusione delle migliori pratiche e la pro-gettazione di linee guida di policy e/o leazioni pilota. Negli ultimi mesi si sta, inol-tre, lavorando alla costituzione di un osser-vatorio internazionalesulle politiche per lacoesione sociale ed inclusione sociale.L’obiettivo principale dei Social CohesionDays è quello di promuovere una “culturadella coesione sociale”, favorendo la parte-cipazione della società civile a momenti diapprendimento e confronto, attraverso lacontaminazione di diversi mondi (ricerca,politica, scrittura, impresa, volontariato) ediversi linguaggi (arte, teatro, cinema, foto-grafia, musica, design). Elemento centraledel festival saranno le “storie” di coesionesociale: i protagonisti di progetti, azioni eidee che hanno favorito l’inclusione socialee soddisfatto in modo innovativo i bisognidelle comunità di riferimento partecipe-ranno a dibattiti tematici che metteranno inluce le sfide, le criticità e le opportunità perpensare azioni future di coesione sociale.

Per ulteriori informazioni ti invitiamo a visi-tare il sito http://www.socialcohesion-days.com/, dove è possibile scaricare ilprogramma completo.

Il Pesceazzurro sbarca in Rai

“Parte dal mare, arriva al cuore”. Con questomessaggio, il gruppo Pesceazzurro sbarca inRai per la sua prima campagna di comuni-cazione televisiva nazionale. Uno spot di 15secondi, realizzato dal regista Henry Sec-chiaroli e prodotto da HeGoFilm, dedicato aFano (Pu), la “città del cuore” del Pesceaz-zurro, dove tutto è cominciato nel 1979. Finoal 7 maggio sarà in programmazione sui ca-nali tv Rai. Il primo lancio è stato il 1 maggio

a “Buongiorno News”di Rai News per prose-guire, oltre che nel canale tutto notizie, anchesu Rai Uno, Rai Due, Rai Tre, Rai 4 e suglisportivi Rai Sport 1 e Rai Sport 2.“Per il debutto in nazionale del Pesceazzurronon potevamo che scegliere la Rai – com-menta Marco Pezzolesi, amministratoreunico del Pesceazzurro -, lo spot che HenrySecchiaroli ha realizzato per noi, con cui ab-biamo condiviso già altri progetti di comuni-cazione, è esattamente quello che era nelnostro cuore. Un omaggio alla bellezza e allacultura di Fano e al mare Adriatico, che am-plifica le caratteristiche del nostro gruppo diristorazione, che oggi conta cinque self-ser-vice, e che speriamo possa essere uno stru-mento di promozione del nostro territorio.Perché è da Fano che la nostra storia è co-minciata, dalle origini del Pesceazzurro, vo-luto dalla Coomarpesca per far degustare ilpesce dei nostri pescatori, ed è sempre daFano che la nostra avventura e il nostro la-voro quotidiano si allarga agli altri territoridove operiamo”.Quello che il regista Secchiaroli ha voluto sot-tolineare con lo spot, spiega,“è il valore dellafiliera del Pesceazzurro, del prodotto del-l’Adriatico che dal mare arriva nei ristorantiself-service, con la sua qualità che viene tu-telata dal chilometro 0. E allora il protagoni-sta diventa proprio un pescatore che trasportail pesce al Pesceazzurro per essere preparatoe degustato. Lo stesso luogo dove anche luiandrà amangiare con la sua famiglia.Un cer-chio creativo che si apre e si chiude sul pe-scatore e sulla valorizzazione del suo lavoroche ne fa il Pesceazzurro, inserito nella cor-nice della bellezza di Fano”.

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In crescita fatturatoed investimenti

Il consiglio di amministrazione di Coop Alle-anza 3.0 ha approvato i bilanci 2015 delletre grandi Cooperative della dorsale adria-tica (CoopAdriatica, Coop Consumatori Nor-dest e Coop Estense) che, fondendosi,hanno dato vita il 1° gennaio 2016 alla piùgrande cooperativa italiana e, per numero disoci, dell’intera Europa.Fatturato di 4,4 miliardi e utile netto di4,5 milioniIn un generalizzato e perdurante contesto didifficoltà dell’economia e di crescita dei con-sumi non soddisfacente e comunque nonomogenea, a livello aggregato le vendite2015 (comprese quelle delle società conso-lidate che operano nel core business) sisono assestate a 4,4 miliardi di euro(+1,6% sul 2014). Significativi i risultatidella distribuzione dei carburanti: lo scorsoanno, gli impianti gestiti dalle tre coopera-tive – direttamente o attraverso società con-trollate – hanno erogato 216milioni di litri dicarburanti (+25,4% sul 2014), con venditeper 271 milioni di euro (+7,27% sull’annoprecedente). In questo settore, Coop Alle-anza 3.0 nel 2016 opererà attraverso la so-cietà Carburanti 3.0, che gestirà tutte le 61stazioni di servizio.L’utile ante imposte aggregato (quindi lasomma dei risultati delle tre Cooperativeunite) è stato pari a 19,5 milioni e l’utilenetto aggregato ha raggiunto i 4,5 milioni.Questi risultati risentono del fatto che, in unanno straordinario come quello dell’unifica-zione, si è proceduto a effettuare svaluta-zioni straordinarie per complessivi 113milioni di euro, in un’ottica di prudenza e conla volontà di permettere alla nuova Coope-rativa di guardare al futuro e a una nuovastagione di sviluppo. Importante segnalareche il patrimonio netto di Coop Alleanza 3.0raggiunge i 2,5 miliardi di euro, a confermadella solidità della stessa.Il Bilancio 2015 sarà ora oggetto di appro-vazione in 214 assemblee separate che pre-vedono la presenza di circa 80.000 soci e sisvolgeranno dal 16 maggio al 3 giugno2016 in tutti i territori in cui Coop Alleanza3.0 è presente, e verrà ratificato dall’as-

semblea generale dei delegati che si terrà ilgiorno 11 giugno 2016.Investimenti per 104 milioni di euroAd aprile 2016, Coop Alleanza 3.0 – diret-tamente e attraverso società controllate cheoperano nel core business – registra ven-dite in crescita del 2,5% sul 2015; in salitaanche le vendite di carburanti, con un au-mento dei litri erogati del 20% sul 2015. LaCooperativa ha dato il via inoltre a un im-portante serie di interventi per lo sviluppo, laristrutturazione della rete di vendita e perl’innovazione, con investimenti complessiviper 104 milioni di euro. In tutto, sarannocoinvolti 102 negozi; solo nei primi quattromesi dell’anno, gli interventi hanno interes-sato 22 punti vendita (con 15 nuove aper-ture e 7 ristrutturazioni), portando il totaledei negozi a 430 (di cui 64 ipermercati). I la-voratori superano, in tutto, le 22.000 unità,il 96% circa dei quali assunti con contratti atempo indeterminato e sostenuti da pro-grammi di formazione e di welfare.Il Sud Italia centrale nel piano di svi-luppoIl Sud dell’Italia è centrale nel piano di svi-luppo: infatti, 14milioni di euro del totale degliinvestimenti previsti sono orientati al raffor-zamento della presenza in Sicilia, Campania,Roma e il Lazio e al consolidamento inAbruzzo e Puglia. In piena coerenza con lospirito mutualistico che anima l’impresa coo-perativa, CoopAlleanza 3.0, già in questi ter-ritori con negozi propri e tramite societàcontrollate (Distribuzione Roma,DistribuzioneCentro Sud e Coop Sicilia), ha deciso di crearesinergie tra gli asset che facevano capo allesingole cooperative e di rafforzare la propriapresenza in un’area del Paese da cui si sonovia via ritirati importanti operatori internazio-nali della grande distribuzione. Segno tangi-bile dell’impegno di Coop Alleanza 3.0 nelSud è la recente riapertura, dopo la ristruttu-razione, di tre ipermercati adAprilia (Lt),Avel-lino e Afragola (Na) e l’inaugurazione delnuovo supermercato di Palermo.

COOP ALLEANZA 3.0>> Coop Alleanza 3.0

>> Coop Alleanza 3.0

>> Gesin Proges

>> Itaca

>> Insieme Salute Toscana

>> Oasis

>> Coop Il Quadrifoglio

>> El Tamiso

>> Stradello e Zora

>> Cuore Liburnia Sociale

>> Coop Agriverde

>> SMSMutual Help

>> Arborea

>> Solidal Coop

>> Conad

>> Doc Servizi

>> Coop sociale Squero

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Imprese 19

I tre amministratori delegatiCoop Alleanza 3.0 è guidata dal 1° gennaio2016 da tre amministratori delegati cheoperano in piena sinergia: Adriano Turrini(delega ai Servizi centrali e alle Politiche so-ciali) che è anche presidente; Massimo Fer-rari (delega alla Gestione caratteristica);Paolo Cattabiani (delega a Finanza e Svi-luppo).“Coop Alleanza 3.0 è dei soci, e guidata daisoci – dichiara Adriano Turrini, presidente diCoop Alleanza 3.0 – Abbiamo realizzatoquesta fusione per riuscire a soddisfare inmodo sempre più efficace nuovi e vecchi bi-sogni dei nostri soci. Cambiano le dimen-sioni e i modi in cui realizziamo il nostroscopo sociale, ma non lo scopo socialestesso: offrire i migliori prodotti alla migliorqualità e al miglior prezzo possibile. Per que-sto ci impegniamo ad avere una presenzaterritoriale sempre più ampia, che va dalpaesino di montagna all’isola della lagunaveneta, sino alle grandi superfici nelle areemetropolitane: Coop Alleanza 3.0 deve es-sere presente dove sono presenti i proprisoci. La nostra funzione non è puramentecommerciale, ma abbiamo una vocazionesociale, e la solidità patrimoniale registrata ègaranzia del Prestito sociale e di tutte le no-stre attività. Credo, però, che il segnale piùimportante di questi primi mesi di Coop Al-leanza 3.0 sia osservare come i soci ab-biano capito e sostenuto una fusione diqueste dimensioni, che ha come obiettivo fi-nale quello di essere più grandi e nel con-tempo più vicini a tutti loro perché piùpresenti sui territori”.Una coop con quasi tre milioni di sociScrive la Coop: “Coop Alleanza 3.0 contaoggi 2.780.000 soci: nel 2015 si sono regi-strate quasi 110 mila nuove adesioni, e solonei primi quattro mesi del 2016, i nuovi socidella Cooperativa sono stati più di 48 mila,a conferma dell’ottima accoglienza ricevutadalla nuova realtà. Un risultato particolar-mente significativo, visto che Coop Alleanza3.0 si è posta l’obiettivo principale di avere“il socio al centro”, rinsaldando il rapportomutualistico anche attraverso l’adozione diun nuovo Regolamento dello scambio mu-tualistico basato sui princìpi fondanti dellacooperazione tra cui mutualità, autonomia eindipendenza, cooperazione tra cooperative,interesse verso la comunità. Bisogna anche

rimarcare come la redditività dei punti ven-dita di CoopAlleanza 3.0 sia molto differentetra le grandi superfici e i piccoli negozi ubi-cati in aree a scarsa densità abitativa. Que-sto perché una cooperativa di consumo nonpersegue la distribuzione dei dividendi comescopo finale, ma il soddisfacimento dei bi-sogni dei soci, e deve quindi garantire lapropria vicinanza là dove i soci sono pre-senti: al di là del puro e semplice conto eco-nomico, svolge una fondamentale funzionesociale in territori altrimenti del tutto privi diesercizi commerciali perché isolati o pocoabitati”.La valorizzazione delle produzioni lo-caliContinua l’azienda: “Altro caposaldo delleattività previste per il 2016 e per il futuro èla valorizzazione delle produzioni locali gra-zie agli oltre 3.000 fornitori, suddivisi in 8settori, dalla carne ai generi vari, dal pesceall’ortofrutta, per più di 3 miliardi di euro diacquisti l’anno. Per sposare al meglio la di-mensione nazionale della Cooperativa con ipresìdi locali instaurando un rapporto direttocon le specificità produttive e alimentari deiterritori, la nuova direzione acquisti dellaCooperativa è stata organizzata suddivi-dendo i produttori in 6 poli regionali e dedi-cando una delle macro aree di settore al“territorio & biodiversità”; una scelta dicampo non comune nel settore ma certa-mente strategica per il futuro di Coop Alle-anza 3.0. Anche nel 2015 un occhio diriguardo è stato riservato, come sempre, alleiniziative per la tutela dell’ambiente e per laridurre l’impiego di risorse e i costi energe-tici grazie ad investimenti su tutta la rete dipunti vendita. Al 31 dicembre erano già 71gli impianti fotovoltaici con un 26% dei con-sumi elettrici proveniente da energia“verde”. Numerose le attività sociali pro-mosse dai consiglieri di Zona e dai soci at-tivi. Tra le tante, si ricorda l’iniziativa “Bruttima buoni”, realizzata insieme a centinaia disoci, grazie alla quale sono state donate a400 organizzazioni del territorio oltre 2.700tonnellate di cibo che – si stima – abbiaconsentito di offrire quasi 15 mila pasti algiorno alle persone in difficoltà”.Ampliata la gamma dell’offerta di ser-viziDa segnalare anche l’ampliamento e il con-solidamento della gamma dell’offerta. Ra-

gione fondante di Coop Alleanza 3.0 è, in-fatti, soddisfare i bisogni del socio/consu-matore assecondando la loro evoluzione nelcorso nel tempo. Prosegue anche nel 2016l’impegno per estendere la proposta e i ser-vizi anche oltre la spesa quotidiana, in altriambiti importanti per le famiglie: dai carbu-ranti all’energia, dalla salute alla telefonia,dal turismo alla cultura, fino ai servizi finan-ziari, previdenziali e assicurativi. Tra i nuoviservizi ai soci, anche un ulteriore sviluppodei Punti salute, che diventeranno vere eproprie Aree salute e benessere, con oltre5.700 referenze e superfici fino a 400metriquadrati. Novità anche per le Aree ristora-zione, con un’offerta che supererà quellatradizionale, con yogurteria e gelateria, perseguire i nuovi stili di vita dei consumatori.Infine, un’importante riconversione e svi-luppo dei negozi di ottica con la garanzia delmarchio Coop: il piano di estensione porterà,entro la fine del 2018, ad avere 70 cornerdirettamente gestiti con l’assunzione di 250ottici diplomati.Prestito sociale a 4,46 miliardi di euroIl Prestito sociale è garantito dal patrimoniodella nuova Cooperativa e disciplinato da unnuovo Regolamento che ne norma in modostringente trasparenza e liquidità (vincolo diliquidità non inferiore al 30% e vincolo nel-l’immobilizzarlo in attrezzature, impianti epartecipazioni non superiore al 30%, al finedi renderlo disponibile per i soci in tempibrevi) e da un corposo sistema di controlli everifiche (attraverso organi di vigilanza indi-pendenti). Il Prestito continua a essere unistituto apprezzato dai soci prestatori: a fine2015 i libretti erano 462.677, di cui oltre12.400 nuovi, per un totale di 4,46 miliardidi euro e quasi 195 mila carte socio attiveper i pagamenti.Scrive la Coop:“L’istituto del Prestito socialerappresenta un modo per offrire al socio unaremunerazione ai propri risparmi, coinvol-gerlo maggiormente nella vita della Coope-rativa e dotare la cooperativa stessa dirisorse per poter esplicare al meglio i propriobiettivi di tipo mutualistico. Tutte le attivitàe le partecipazioni finanziarie che fannocapo a Coop Alleanza 3.0, infatti, sono fun-zionali al conseguimento degli scopi mutua-listici: l’obiettivo della particolare forma diimpresa che è quella cooperativa non è ilprofitto, ma la risposta ai bisogno dei soci

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con l’offerta della miglior qualità al migliorprezzo possibile con i più alti standard di si-curezza”.

Torna Coop forWords, autori inerba cercasi

Quattordici candeline per “Coop for words”,il premio letterario promosso da Coop Alle-anza 3.0, Liguria, Lombardia e Reno, che èpartito il 15 aprile e permetterà a giovaniautori di confrontarsi con le ormai tradizio-nali e conosciute categorie poesia, raccontidello scontrino, fumetto (immaginandosi ilprologo di un’opera letteraria contempora-nea), ricette bastarde e, soprattutto, con lagrande novità di quest’anno: il testo di unbrano hip-hop, da comporre sulla base mu-sicale firmata dal rapper e musicista IceOne.Possono partecipare gli autori tra i 18 e i35 anni che abitano nei territori delle coo-perative, inviando la propria opera dal 15aprile al 15 giugno tramite il form pre-sente sull’home page del nostro sito. Gli au-tori verranno valutati da una giuria e uncomitato d’onore d’eccezione, tra cui il gial-lista Carlo Lucarelli, il linguista AntonioFaeti, il libraio di Librerie.Coop RomanoMontroni, lo scrittore e giornalista Mi-chele Serra, ma anche dai coetanei, chepotranno seguirli e votarli online.I vincitori saranno proclamati al Festivalet-teratura di Mantova a settembre; in palio lapubblicazione in un’antologia, la possibilitàdi partecipare ad AdAlta Voce, l’esposizionedella propria opera a “BilBolBul”,ma ancheborse di studio per la scuola “Bottega Fin-zioni”di Lucarelli e un contributo in un vo-lume edito da Chiarelettere.Il bando al seguente link http://www.coop-forwords.it/it/pages/bando-2016.

StudentidiEconomiadiParmainvi-sitaalGruppoCooperativo

Nell’ambito del progetto “Simulimpresa”,gra-zie alla collaborazione tra Legacoop EmiliaOvest e Università degli Studi di Parma, ungruppo di studenti del secondo e terzo annodi corso di Economia, hanno partecipato ieri,lunedì 2 maggio, ad una visita aziendalepresso la sede del Gruppo cooperativo GesinProges, in via Colorno 63 a Parma.Il prof.PietroValla, Docente del Laboratoriodi Simulazione di impresa del Dipartimento,ha presentato il gruppo di ragazzi dicendoche “si tratta di un progetto sperimentale ini-ziato circa 12 anni fa, in collaborazione conl’Università di Parma e Legacoop e che si ap-poggia ad un portale internazionale “Simu-limpresa”: permette agli studenti cheaderiscono al progetto, di interfacciarsi condiverse realtà aziendali, cooperative e non.Rientra nel piano di studi del Dipartimento diEconomia, al quale sono iscritti i ragazzi pre-senti oggi, e si tratta di una simulazione delleattività di impresa nata da un’idea del prof.Eugenio Padovani (Docente di Finanza) e por-tato avanti dal prof. Daniele Gualdi. La ri-chiesta di vivere un’esperienza a livello dimondo cooperativo e di scegliere il GruppoGesin Proges, è nata proprio dai ragazzi percapire al meglio “come funziona”, in quantocrediamo che la cooperazione sia tra le mi-gliori forme possibili di impresa”.Per Legacoop era presenteVanessa Siroc-chi, tutor del progetto.“Il Gruppo Cooperativo Gesin Proges”- ha di-chiarato Antonio Costantino, presidente.del Gruppo - “opera su tutto il territorio ita-liano con attività che spaziano dall’ambito as-sistenziale, educativo e sanitario, alla fornituradi servizi, global e facility management perimprese ed enti pubblici: comprende 25 re-altà, tra società, consorzi e cooperative, cherealizzano un fatturato complessivo di oltre200 ml di euro – ha spiegato Antonio Co-stantino presidente deI Gruppo- offrendo la-voro a più di 4200 persone. Il Gruppo, chepoggia su due grandi realtà Gesin e Proges,è in costante crescita ed espansione. Il 2016,per noi, è un anno ricco di novità e cambia-menti in quanto è in atto una fusione impor-tante con Camst, grande realtà aziendale,

leader nel mondo della ristorazione che hascelto di ampliare la propria offerta, apren-dosi al Facility”.Il Presidente ha proseguito la presentazionedell’azienda, focalizzando l’attenzione sulcuore pulsante del gruppo cooperativo, ossiai soci, l’anima di Gesin e Proges: è stata riba-dita l’importanza dell’Ufficio Soci che coor-dina e gestisce oltre 5000 soci, operando a360 gradi, garantendo per esempio attra-verso il welfare aziendale, condizione agevo-late e vantaggiose per i propri iscritti (adesempio in ambito sanitario, grazie alla par-tnership con il Centro Medico Spallanzani,con iniziative di prevenzione e salute distri-buite nel corso dell’anno).“E’ un’occasione importante” - ha detto Va-nessa Sirocchi -”che abbiamo organizzatopermettere in contatto questo gruppo di stu-denti impegnati nella simulazione di impresacon una cooperativa del nostro territorioma dirilievo nazionale. In questo modo, i ragazzihanno potuto ascoltare l’esperienza di chiogni giorno si impegna per il bene di tutti isoci presenti e futuri”.

Presenteal Folkest con il progetto“Capitano tutteenoi”

Richard Thompson, Nuova Compagnia diCanto Popolare,Billy Cobham,Almamegretta,Suzanne Vega, James Senese Napoli Cen-trale sono solo alcuni dei nomi che anime-ranno i numerosi palchi di Folkest dal 23giugno all’11 luglio prossimi a Udine, Spilim-bergo, Villa Manin, Tolmezzo, ma anche Ca-podistria e la Slovenia. Artisti molto differentifra di loro per un Festival multicolore giuntoalla 38^ edizione e pensato proprio per valo-rizzare tutta quella musica che, al di là dal-l’essere tecnicamente folk, etno, jazz ocantautorale, sappia dare voce alle radici cul-

ITACA

COOP ALLEANZA 3.0

GESIN PROGES

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turali di qualsiasi parte del mondo. Il titolo del-l’edizione 2016 va in questa direzione: Fron-tiere, un’occasione per valicare ancora unavolta i confini fra le musiche e i generi. Masoprattutto per riflettere sulle radici delle cul-ture europee e dei confini. E non potevaman-care anche quest’anno il dialogo con ilSociale: prosegue infatti l’ultradecennale col-laborazione con laCooperativa Itaca che pre-senterà nuovamente il progetto musicale“Capitano tutte a noi” (Fiume Veneto 24 giu-gno, Cassacco 7 luglio), nato nel 2013 a Por-denone come laboratorio per unamusica cheha dimostrato di essere uno stimolo formida-bile per aiutare a superare e vincere le bar-riere, non solo del pregiudizio, ma anche delpensare comune. “Quest’anno Folkest per-correrà in lungo e in largo,per quasi unmese,tutto il Friuli Venezia Giulia – spiega il direttoreartistico Andrea Del Favero - dialogandocon l’Istria, portando ovunque una scelta pon-derata di esempi musicali che ci raccontanoi confini di questo nostro Vecchio Continentein un susseguirsi di canti provenienti da cul-ture che vanno dalla Magna Grecia alla Fin-landia, che narrano leggende antiche e storiecomuni, storie di eroi e di gente semplice cheappartengono a tutti e fanno parte dell’orgo-glio culturale dei popoli. Spesso sono lestesse storie, declinate in lingue diverse”.La 38^ edizione di Folkest è stata presentataalla stampa il 28 aprile, erano presenti, oltreal direttore artisticoAndrea Del Favero che hapresentato le linee portanti di questa quanto

maimultiforme edizione, l’assessore alla Cul-tura del Comune di Spilimbergo Luchino Lau-rora e il presidenteAias di Capodistria RobertoColussi. E’ intervenuto anche Piero Colussisovrintendente dell’Azienda Speciale di VillaManin.Programma del festival.

Bilancio positivo con oltre12.500 soci

Oltre 200 soci hanno preso parte all’as-semblea regionale della Mutua Sanitaria In-tegrativa Insieme Salute Toscana che si ètenuta sabato 30 aprile nei sotterranei dellaBasilica di San Lorenzo a Firenze.Il presidente Domenico Andreola ha illu-strato i numeri del bilancio 2015 che rap-presentano lo stato di buona salute dellaSocietà di Mutuo Soccorso: una attività diquasi 1,2 milioni di euro, in crescita del10% rispetto al 2014 e rimborsi per quasi700mila euro, in crescita del 7% sempre ri-spetto al 2014, a conferma di un trend po-sitivo che continua da anni. Crescono anchei soci, che nel 2015 sono oltre 12.500, dicui il 57% sono donne, il 12% extracomu-nitari, mentre il 77% è compreso nella fa-scia di età tra 29 e 49 anni.“In questo momento difficile per i cittadini,a causa di una congiuntura economica sfa-vorevole che dura da anni –ha affermatoAndreola– le politiche di welfare aziendalehanno ruolo fondamentale per mantenerela qualità dello stato sociale e assicurare ilbenessere dei cittadini. Va in questo sensol’impegno della Mutua Insieme Salute To-scana, che sta lavorando, assieme alle coo-perative sociali di Legacoop ed AGCI, perdare risposte concrete”.

Hanno partecipato all’assemblea Leo-nardo Cianchi, Vice Presidente Vicario diLegacoop Toscana, Eleonora Vanni, VicePresidente Nazionale di Legacoop Sociali,Carlo Scarsanella, Vice Presidente AGCIed Alessandro Giaconi, Vice Presidentedella Mutua Salute Amica. Sono intervenutiinoltre Eugenio Giani, Presidente del Con-siglio Regionale della Toscana e socio dellaMutua e Placido Putzolu, Presidente Na-zionale della FIMIV, che ha sottolineato l’im-portanza riconosciuta al movimentomutualistico in Italia nell’attuale contesto dievoluzione del sistema sanitario nazionalee come alcune mutue, fra cui Insieme Sa-lute Toscana, stiano profondamente inno-vando il proprio sistema organizzativointerno per dare sempre migliori e più mo-derni servizi ai propri soci.

25 anni di lavoro per l’integra-zione di persone con disagio

Il 2015 è stato un anno ricco di successiper la cooperativa sociale Oasis, che lascorsa settimana ha tenuto la sua assem-blea annuale. “In quanto impresa sociale,da 25 anni offriamo training lavorativo eposti di lavoro a persone, che molto proba-bilmente non riuscirebbero a trovare un’oc-cupazione sul mercato del lavoro ordinario.Allo stesso tempo, dobbiamo però ancheriuscire a chiudere l’anno con un bilanciopositivo. Nel 2015 siamo riusciti a raggiun-gere entrambi i traguardi”, così la Presi-dente di Oasis Klaudia Resch.Nel corso del 2015 la cooperativa socialeOasis ha assunto tramite progetti di inte-grazione lavorativa ben 45 persone in si-tuazioni di disagio. 19 di loro avevano ehanno tuttora un contratto di lavoro a tempoindeterminato, altri 17 sono, invece, stati

OASIS

INSIEME SALUTE TOSCANA

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assunti con un contratto a tempo determi-nato. Lo scopo è quello di poterli ricollocare,al termine del percorso nella cooperativaOasis, sul mercato del lavoro ordinario. Oltrea ciò, la cooperativa ha offerto anche stage etirocini per persone svantaggiate. Insieme adaltre cooperative, la Caritas e il Comune diBolzano,Oasis ha inoltre dato un proprio con-tributo anche all’integrazione dei profughi.Nel 2015 la cooperativa ha conseguito unfatturato di quasi 1,8 milioni di euro, dandolavoro a più di 60 collaboratrici e collabora-tori. Per poter sfruttare al meglio le capacitàe conoscenze di tutti i propri dipendenti,Oasis è attiva nei settori più differenti: dallacura e pulizia del verde, parchi, cimiteri egiardini privati fino alla gestione del CentroSill, dal montaggio di strutture per manife-stazioni pubbliche (ad es. le casette per ilmercatino di Natale) fino al noleggio dellebici a Bolzano, dall’allestimento di sceno-grafie per film e spettacoli teatrali fino allaraccolta differenziata. La Presidente rin-grazia tutte le socie e i soci, i collaboratorie le collaboratrici per il loro impegno e simostra fiduciosa che anche in futuro la coo-perativa sociale Oasis riuscirà a conciliare loscopo sociale con le necessità economiche.

Quattromedici senza camicealla“Casa di riposo San Giorgio”

Charmie, Jekie, Bernie e Agata. Sono medicisenza camice ma in grado di aiutare a viveremeglio la malattia. Golden Retriever colormiele, dal pelo lungo e dalla dolcezza infinitache portano gioia ai venti ospiti della resi-denza protetta peranziani “Casa di riposo SanGiorgio” di Orvieto gestita dalla Cooperativa IlQuadrifoglio.E loro li aspettano, attendono con ansia il ve-nerdì per poterli rivedere, per poter giocare

con loro, per poter, almeno per un’ora, sorri-dere veramente.Si chiama“pet therapy”, unaterapia, appunto, in grado di sollecitare i mec-canismi cerebrali dell’attenzione, stimolare ilcoordinamento psicomotorio, riaccenderemotivazioni, aiutare a relazionarsi evocandoemozioni positive, stimolazioni tattili piacevoli.Il “Progetto sperimentale di Pet Therapy peranziani, con particolare attenzione alle de-menze” promosso dall’associazione Alzhei-mer Orvieto – Onlus (co-finanziato con i fondidell’8 per mille della Chiesa Valdese) con lacollaborazione dell’associazione Anucss diRoma, che da anni si occupa di interventi as-sistiti con gli animali, ha preso il via il 18marzo e prevede una durata di sei mesi.“Si tratta di un progetto sperimentale –spiega Laura Pettiti operatrice dell’associa-zione Anucss –che ha l’obiettivo di utilizzarel’impiego del cane attraverso interventi lu-dico-ricreativi finalizzati a migliorare il benes-sere degli anziani ospiti della ResidenzaProtetta, con particolare attenzione ai pazientiaffetti da demenze”.Una volta a settimana,dunque,due operatori,ognuno alla guida di due cani, insieme al per-sonale della residenza, e uno psicologo, in-contrano gli ospiti della struttura. E sonomomenti di una tenerezza struggente quelliche ne nascono. Ecco che quello sguardofisso a terra di Sergio diventa un po’ più leg-gero alla ricerca di quell’amico a quattrozampe che gli lecca la mano. Bernie invece,è accanto aMaria, sembra volerla proteggere,le prepara la strada per la passeggiata.“Sono immagini che lasciano il segno – con-tinua Laura–ogni volta è una scoperta nuova,ogni volta ci sentiamo più ricche perché ve-diamo quanto i nostri anziani beneficiano delcontatto con gli animali. E’ ovvio che non puòessere una cura quella della pet therapy, nonsostituisce le medicine, ma, sicuramenteaiuta ad alleviare la tristezza di una malattiaalienante come la malattia di ‘Alzheimer o ledemenze in generale”.A breve terminerannole attività propedeutiche necessarie per lapre-selezione dei pazienti potenzialmente in-seribili nel progetto. Infatti nelle attività suc-cessive verranno coinvolti i pazienti piùrecettivi, quelli cioè che hanno risposto posi-tivamente ai primi incontri, escludendo quelliche hanno manifestato paure o allergie.Verranno quindi costruiti degli schemi di in-

tervento, con attività a piccoli gruppi o indivi-duali, a seconda dell’obiettivo individuato perciascun anziano.Dal 6maggio inizieranno i 4mesi finalizzati ai percorsi delle Attività Assi-stite con gli Animali (A.T.A) on unamedia di 1incontro a settimana per un totale di 16 in-contri. “Il progetto, che ha una valenza speri-mentale e si inserisce nell’impegnodell’associazione Alzheimer Orvieto, intendepromuovere le terapie non farmacologicheper la cura dei malati di Alzheimer e altre de-menze – spiega Fabio Salomone vice pre-sidente dell’associazioneAlzheimer Orvieto eresponsabile del progetto – prevede alla finedei sei mesi una verifica con il personale dellastruttura sugli effetti registrati sui pazienticoinvolti e l’impegno, attraverso la ricerca dinuovi finanziamenti, di riproporre attività ana-loghe, coinvolgendo anche altre strutture de-dicate ai malati di Alzheimer.Il nostro obiettivo – continua – è anche quellodi far crescere, sul territorio, personale spe-cializzato per questo tipo di attività, attraversouna formazione specifica , in linea con i re-centi orientamenti dell’Istituto Superiore diSanità che ormai riconosce le attività assistitecon gli animali come co-terapie importanti, inaffiancamento agli interventi sanitari veri epropri”.Fonte Orvietosi

Cerca casa e bottega con unconcorso di idee

La Cooperativa El Tamiso ha in progettol’apertura di un punto vendita al dettaglio nelcomune di Padova.L’idea è quella di ampliare la rete di vendita,creando un punto di contatto con il consu-matore che permetta di raccontare le storiedei prodotti e di chi li ha fatti.Ma anche di af-fiancare alla vendita occasioni di socialita eapprofondimento dei valori che da semprecontraddistinguono il nostro lavoro.Non volendo fare tutto da soli, hanno pensatodi coinvolgere amici, clienti e chiunque sia in-teressato al progetto, attraverso il lancio di unConcorso di Idee finalizzato alla selezionedelle migliori proposte imprenditoriali, inno-vative e sostenibili.

EL TAMISO

COOP IL QUADRIFOGLIO

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A partire dal 1°maggio 2016 chiunque potràpartecipare, secondo lemodalità descritte nelBANDO DI CONCORSO, inviando in formascritta e grafica (foto, disegni, video, altro)un’idea originale rispetto a un punto venditadella nostra cooperativa agricola biologica.Le tre proposte progettuali ritenute miglioriverranno premiate con un PREMIO IN DE-NARO. Il termine di presentazione delle pro-poste è stabilito entro le ore 12 di venerdì 29luglio 2016.Per tutte le informazioni visita il sitohttp://www.eltamiso.it/el-tamiso-cerca-casae-bottega-concorso-di-idee/

Con il progetto DejaVu donanocomputer all’Istituto Gobetti

Tre computer rigenerati per la scuola supe-riore Gobetti. Li ha messi a disposizione an-cora una volta l’associazione Credere perVedere grazie al progetto DejaVu, che coin-volge volontari informatici e i ragazzi seguitidai centri riabilitativi delle cooperative scan-

dianesi Stradello e Zora.Queste persone, affiancate dagli esperti del-l’associazione, lavorano su vecchi computerper rigenerarli e renderli utilizzabili grazie astrumenti e programmi più leggeri, per sva-riati utilizzi.Questi computer vengono poi donati ascuole, ospedali, comuni, parrocchie e realtàbenefiche di tutta la provincia. Il 22 aprile èstato di nuovo il turno della scuola superiorescandianese Gobetti, che ha ricevuto trenuove macchine ricondizionate con cui inte-grare il laboratorio informatico dell’atelier in-terno dell’istituto. I ragazzi del centrosocio-riabilitativo Zorella di Puianello e i vo-lontari di Credere per Vedere hanno conse-gnato i computer in una cerimonia cui hannopreso parte il preside Fausto Fiorani, alcunidocenti e gli studenti della classe seconda F.«È stato un importante momento di parteci-pazione, inclusione e solidarietà – assicu-rano i coordinatori del progetto DejaVu – alquale seguiranno future e nuove collabora-zione fra l’istituto superiore e la nostra asso-ciazione Credere per Vedere».Fonte Gazzetta di Reggio

Positivo il primo bilancio dopo lafusione

Si attesta a oltre 10milioni e 300mila euro ilvalore della produzione della CooperativaCuore Liburnia Sociale. Il bilancio, chiuso al31 dicembre 2015 e presentato ieri a Ventu-rina, rileva un utile di 250mila euro.Nell’annopassato la cooperativa ha continuato il suoprocesso di crescita sia in termini di fatturato,sia a livello di occupazione (+6,3% rispettoal 2014 senza contare gli addetti della excooperativa Liburnia). I buoni risultati sono at-tribuibili principalmente a due fattori: un in-cremento del 9% del fatturato derivante dalsettore della gestione dei servizi socio-sani-tari, formativi e di educazione permanente edil processo di fusione della Cuore con la coo-perativa Liburnia Servizi avvenuto nel corsodel 2015. Lo sforzo maggiore in cui la coo-perativa si è impegnata negli scorsi mesi èstato rivolto alla riorganizzazione generale,con una attenzione particolare alle attività fi-

nalizzate all’inserimento lavorativo di personesvantaggiate che ha permesso di ridurre del71% le perdite registrate in questo settore nel2014.“Oggi insieme al bilancio 2015 presentiamol’avvio di un nuovo percorso della Cuore Li-burnia Sociale, scaturito dalla fusione di quat-tro importanti cooperative del territorio: laCuore di Piombino, cooperativa sociale chefornisce servizi socio-sanitari e formativi, laLiburnia Servizi di Livorno, cooperativa socialededicata all’inserimento lavorativo di personesvantaggiate e le cooperative Comunità Im-pegno e C.M. Todaro – ha affermato la pre-sidente Assunta Astorino – siamosoddisfatti di questa nuova partenza,ma nonpossiamo non citare alcune questioni che cipreoccupano, come i ritardi cronici dei paga-menti degli enti pubblici, che hanno determi-nato un aumento degli oneri bancari del21,8% rispetto al 2014 e i tentativi di modi-fica del codice degli appalti che puntano, adesempio, ad abolire la clausola sociale, chefino ad oggi ha garantito una stabilità occu-pazionale ai tanti lavoratori e lavoratrici neiservizi oggetto di gara di appalto”.Dopo i processi di fusione per incorporazione,oggi la Cooperativa Cuore Liburnia Socialeconta 530 addetti, di cui 104 del settore B, dicui oltre il 30% soggetti svantaggiati, e 223soci e a circa 14 milioni di euro di fatturato,viene a comprendere alcune fra le realtà piùimportanti per il territorio toscano:la Cuore Liburnia Sociale Società Coo-perativa Onlus o cooperativa Cuore, pre-sente nel territorio della Val di Cornia dal1999, che fornisce servizi alla persona, conrisposte personalizzate di assistenza, attra-verso l’umanizzazione delle prestazioni e lavicinanza ai soggetti, alle loro famiglie e at-traverso un’attenzione peculiare alle dimen-sioni diversificate di bisogno. La cooperativaopera all’interno di 4 aree di servizio: area an-ziani, area servizi alla domiciliarità, area han-dicap epsichiatria, area infanzia, area servizi

CUORE LIBURNIA SOCIALE

STRADELLO E ZORA

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specifici del settore B, come gestione servizidi preparazione trasporto e somministrazionepasti, servizi di pulizie, portierato e inseri-mento di soggetti svantaggiati;laCooperativa Comunità Impegno, nata aLivorno il 14 maggio 1980 con lo scopo dioffrire occasioni di lavoro alternative a quellecomunemente conosciute, che svolge servizidi assistenza domiciliare in convenzione congli enti pubblici ed ha sviluppato nel corsodegli anni capacità progettuale e competenzeper la professionalizzazione degli operatori;il Centro Multiservizi per Disabili MariaTeresa Todaro, nato nel 2002 dall’incontrodi persone con esperienze professionali di-verse provenienti dal mondo del volontariatodedicato alla disabilità, con lo scopo di dif-fondere il concetto di integrazione e di auto-nomia della persona con disabilità attraversoil lavoro e la formazione professionale. Neglianni ha svolto attività nelle scuole elementarie progetti di orientamento al lavoro rivolti asoggetti con patologie psichiatriche ed a per-sone con disabilità cognitiva.

Nell’orto e in cucina,oltre la disabilità

Dal lavoro nell’orto ai for-nelli di una cucina per su-perare la propria disabilitàe imparare unmestiere.Atracciare i solchi dove se-minare pomodori, cipolle,carote e zucchine nei 500metri del campo di via Fe-lice Battaglia, sono dodicipersone sorde tutte di ori-gine straniera. Sono ru-meni, albanesi,

marocchini e pakistani, ragazzi e ragazze ar-rivati in Italia con le proprie famiglie e in molticasi senza nessuna istruzione.Il progetto - Il progetto si chiama «Pane epomodoro» ed è stato messo in piedi dallafondazione Gualandi con l’ausilio della coo-perativa Agriverde. Proprio quest’ultima, in-fatti, ha messo a disposizione un esperto diagricoltura che da poco più di un mese stainsegnando ai neo contadini come prendersicura di un orto. «Lo scopo del progetto è di fa-

vorire l’inserimento di persone sorde straniere– spiega Felicia Todisco della fondazioneGualandi – che più di altri si trovano ad af-frontare le difficoltà di tutti i giorni. Lamaggiorparte di loro è arrivata da noi o tramite il pas-saparola o perché segnalateci dai servizi so-ciali e in molti casi si trattava di persone nonalfabetizzate che non conoscevano alcunmodo per comunicare».Orto e cucina - Il percorso è studiato in di-versi step in modo da alternare la parte del-l’apprendimento della lingua italiana conquella formativa attraverso i laboratori di orti-cultura e cucina. Infatti, una volta posati zappaa rastrello i ragazzi, la cui età va dai 19 ai 50anni, vestono i panni degli aspiranti chef ini-ziando a prendere confidenza con diversi in-gredienti per imparare a mescolarli e crearedelle loro ricette. «Per ora si esercitano su deicibi comprati – precisa Todisco – così da es-sere preparati quando faranno il loro primoraccolto».Un raccolto fatto di prodotti biologicie a chilometro zero. Una scelta, quest’ultima,fatta anche per insegnare ai ragazzi il rispettodella ambiente e l’importanza della stagiona-lità degli ortaggi.I fondi - A finanziare l’intera iniziativa ci hapensato la fondazione delMonte che ha stan-ziato 15.000 euro serviti in parte per l’acqui-sto degli attrezzi e delle sementi. E c’è già chipensa di continuare a sostenere il progettoattraverso un mercatino di quartiere dovepoter vendere i frutti della terra e i cui ricaviverrebbero reinvestiti nell’orto. «Per ora è soloun’idea visto che siamo ancora all’inizio –concludeTodisco –Ma non è escluso che undomani si possa tramutare in realtà».Fonte Corriere di Bologna

Eletto ilnuovoConsigliodiAmministrazione

Il 29 aprile, presso la sede dell’AssociazioneRaiffeisen, si è tenuta l’assemblea dei socidella società di mutuo soccorsoMutual Help.All’ordine del giorno anche la nomina delnuovo CdA della cooperativa.StefanoRuelenominato nuovo Presidente dal CdA.È stata un’assemblea all’insegna del rinno-vamento quella di Mutual Help. Dopo tantianni come rappresentanti della cooperativa, il

Presidente Pietro Toller e i due membri delCdA Romano Siviero e Alberto Stenicohanno annunciato la propria rinuncia ad unaricandidatura. I tre sono stati ringraziati per illoro grande impegno e contributo al successodi Mutual Help, che negli anni è cresciuta finoa contare più di 6.000 soci che beneficianodella mutualità mediata.Dopo la presentazione del bilancio 2015 sonodunque stati eletti i nuovi membri del CdA. Èstata riconfermata la nomina di ChristianTanner e sono subentrati Stefano Ruele,Direttore di Legacoopbund, e Diego Lopre-sti della Società Nazionale di mutuo soccorsoCesare Pozzo.Subito dopo l’Assemblea lo stesso CdA hanominato come nuovo Presidente di MutualHelp Stefano Ruele e come VicepresidenteChristian Tanner.

Sessant’annidimodellocooperativoequalità

La Cooperativa LatteArborea compie 60 anni.Era il 1956 quando fu fondata sui territori dapoco bonificati dalla riforma agraria del Cam-pidano di Oristano iniziata negli anni Venti,che trasformò quei terreni nelle terre fertili cheoggi ne fanno un importante centro agricoloe alimentare, uno dei comprensori economi-camente più floridi della Sardegna. E se ap-pena un anno dopo la costituzione, l’Aziendalavorava 7,8 milioni di litri di latte bovino(un’autentica novità per un territorio abituatoa veder pascolare solo capre), oggi la produ-zione arriva a 200 milioni di litri, provenientedalle 40.000mucche tutte sarde di proprietàdelle 234 aziende associate.Un dato che l’ha resa il quarto produttore lat-tiero – caseario italiano.Valorizzazione delle risorse emodello coope-rativo. Il tema della valorizzazione delle risorse

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COOP AGRIVERDE

ARBOREA

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Imprese

del territorio è il fulcro centrale della strategiadella Cooperativa Latte Arborea, che lavoral’89,5% del latte sardo remunerandolo ade-guatamente, nonostante le costanti riduzionidel prezzo dellamateria prima.Una scelta cheinsieme alla garanzia di offrire prodotti di altaqualità, al controllo costante della filiera inchiave di sostenibilità e all’attenzione all’am-biente, rende vincente il modello cooperativoche La Cooperativa Latte Arborea ha portatoavanti sin dalla sua fondazione. Un’intuizionevincente, se si pensa che oggi le prime 4aziende lattiero casearie del mondo sonocooperative globali.Come spiega Francesco Casula, DirettoreGenerale della Cooperativa Latte Arborea -“Le persone e la struttura a cooperativa sonouno dei punti peculiari e di forza della nostraazienda che supporta i suoi soci rendendoliparte integrante e sostenendoli anche dalpunto di vista economico – finanziario e nonsolo produttivo”. L’azienda ha creato, infatti,un sistema informativo, formativo e di assi-stenza ai soci per conoscere e interpretare glieffetti economici e finanziari delle scelte ge-stionali e organizzare l’attività di impresa incondizioni tali da favorirne la valorizzazione nellungo termine. “Abbiamo investito ad esem-pio nella formazionemanageriale con un pro-gramma ad hoc, il Sardinian SustainableDairy Chain, un progetto finalizzato a poten-ziare i requisiti di sostenibilità dell’aziendazootecnica anche in futuro” – aggiunge Ca-sula. Essere una cooperativa è ciò che rendeunica l’azienda, che ha avuto anche il placetdi Elisabetta Falchi,Assessore dell’Agricolturae Riforma Agro-Pastorale in Sardegna, chel’ha definita come - “un esempio raro di coo-perazione pratica da cui tutti dovremmo pren-dere spunto. Un’azienda vitale eall’avanguardia che festeggia i 60 anni in unmomento difficile per il settore zootecnico nel

contesto europeo, in cui si discute il problemalatte e si sta pensando di avviare un Ocm de-dicato, ma che nonostante tutto continua adinnovarsi volgendo anche lo sguardo versomercati lontani come l’Asia”.Nuovi mercati. “I nostri progetti di internazio-nalizzazione sono partiti da soli 3 anni. Ep-pure già esportiamo in 25 paesi del mondocon un fatturato di 7,3 milioni di euro, in par-ticolare verso la Cina, che ha scelto il nostrolatte per la sua alta qualità e richiede confe-zioni dedicate. Ad esempio a Macao ven-diamomini brik di latte Arborea che vengonodistribuiti in tutte le scuole primarie del paese”- spiega Luciano Negri, Direttore Com-merciale eMarketing della Cooperativa LatteArborea.Sostenibilità. L’approccio sostenibile e l’at-tenzione all’ambiente è testimoniata ancheda una delle principali innovazioni a cui si èdedicata la Cooperativa: la produzione di bio-gas. L’azienda ha terminato la progettazioneesecutiva di un impianto di produzione di bio-gas (con realizzazione entro il 2017)medianteil processo di digestione anaerobica alimen-tata dai liquami conferiti dalle imprese di Ar-borea. Una specifica sezione impiantistica diup-grading provvederà a separare il Metanodalla CO2 e dagli altri gas secondari consen-tendo di ottenere un combustibile puro al99% avente le medesime caratteristiche delmetano di origine fossile ma, essendo pro-dotto da fonte rinnovabile, viene da questodifferenziato con il nome biometano. Inizial-mente sarà riservato alla flotta di camion dellaCooperativa, poi potrà essere utilizzato anchedai veicoli civili dei cittadini sardi.Questo pro-getto nasce con l’obiettivo di contribuire a ri-solvere in modo sostenibile per la filieralattiero casearia della Sardegna le problema-tiche connesse alla gestione dei liquami zoo-tecnici prodotti dalle aziende di allevamento;ridurre i costi oggi sostenuti direttamente daisoci; creare nuove fonti di reddito integrativoa favore della filieramediante la produzione dibiometano dai liquami zootecnici; allinearsiagli obiettivi strategici UE sulla produzione dicombustibili da fonti rinnovabili e ridurre leemissioni di CO2. “Perché” - come concludeGianfilippo Contu, Presidente della Coope-rativa - “abbiamo sempre la volontà di portarebenefici anche al territorio. La Cooperativadeve il suo sviluppo economico ai consuma-tori e noi sentiamo il dovere di restituire i ser-

vizi alla società e questo progetto ne è unesempio. Con questo progetto daremo evi-denza di quanto una filiera lattiero-caseariaorganizzata possa generare esternalità posi-tive per la società,migliorando l’ambiente e laqualità della vita delle persone, sempre nel ri-spetto delle risorse naturali”.La Cooperativa LatteArborea La CooperativaAssegnatari Associati Arborea nasce ad Ar-borea nel 1956. Oggi consta di 234 aziendeassociate e offre una gamma di prodotti checomprende latte, prodotti caseari, yogurt amarchio Arborea e Fattorie Girau. La Coope-rativa ogni giorno raccoglie unamedia di 530mila litri di latte, prodotto in allevamenti spe-cializzati che contano oltre 40.000 bovini dirazza Frisona e Brown Swiss.Arborea racco-glie circa il 90% del latte di vacca prodotto inSardegna, per un volume annuo di circa 193milioni di litri di latte, con garanzie qualitativeeccellenti. Nel 2015 l’azienda ha fatturato143 milioni di euro. Nel 2013 ha acquisitol’azienda lattiero casearia Fattorie Girau, spe-cializzata nel settore ovicaprino.Fonte http://www.affaritaliani.it/food/arborea-sessant-anni-di-modello-cooperativo-qualita-420534.html

Rose solidali per la Festa dellaMamma

Domenica 8 maggio è la Festa dellaMamma: regalandole le rose equosolidalicertificate Fairtrade si può sostenere unarealtà produttiva in Kenya a conduzione fa-miliare. Lo sapevi che la maggior parte delle

SOLIDAL COOP

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rose vendute in Italia proviene dal Kenya?Le rose equosolidali sono disponibili nellalinea Solidal Coop in mazzi monocolore con9 steli di lunghezza 40 cm oppure 5 stelida 60 cm.Il progetto Solidal CoopLe rose Solidal provengono dal Kenya, at-traverso i canali del commercio equo e so-lidale e sono certificate Fairtrade. Il Kenya èinfatti uno dei paesi più coinvolti nell’espor-tazione di questo fiore, per il basso costodella manodopera e per l’assenza di con-trolli negli ambienti di lavoro. Questo tipo diproduzione può richiedere infatti ottantapassaggi chimici durante il ciclo e molti la-voratori sono privi di contratto, con stipendiiniqui, lavorano fino a 20 ore al giorno e nonutilizzano alcuna protezione mentre impie-gano i pesticidi. Per garantire ai produttoririspetto dei loro diritti e il minor impatto pos-sibile sull’ambiente, da quattro anni i fiorirecisi, in prevalenza rose, sono entrati nelcircuito del Commercio Equo e Solidale eanche nel mercato italiano, presentate allafine del 2006 nel corso della settimana “Iofaccio la spesa giusta”. Nel 2007, entranoa pieno titolo nella gamma Solidal, la lineadi Coop dedicata ai prodotti equosolidali.Le rose arrivano da Ravine/Karen Roses,scelta sia per le tecniche colturali utilizzate(coltura idroponica) sia per il rispetto deglistandard SA8000 (tutela del lavoro e del-l’ambiente).Le rose infatti vengono coltivate su substratia circolo chiuso, quindi acqua e fertilizzantisono somministrate in modo razionale esfruttati al meglio. L’idrocultura è una tec-nica che assicura il risparmio di acqua del40% rispetto ai metodi di coltura tradizionalie che evita la dispersione di pesticidi nelterreno. Sono 86 i milioni di steli di rose rac-colti e venduti ogni anno da queste aziende.Oltre a benefici di tipo ambientale, la pro-duzione di rose Fairtrade garantisce ai la-voratori occupazione stabile (ovvero lagaranzia di un contratto di lavoro a tempoindeterminato dopo 8 mesi dall’assun-zione), salari superiori al minimo legale pre-visto dalla legislazione del Kenya, rispettodei diritti di associazione per i lavoratori, uncontributo per la casa. Inoltre le aziendemettono a disposizione dei figli delle dipen-denti un ambulatorio e la possibilità di fre-quentare gratuitamente le scuole.

Pensa agli animali e inauguradue Pet Store

Conad si rivolge ad un nuovo target “ricco”perché in crescita, quello degli animali dacompagnia (sono ormai più di 60 milioni inItalia), e inaugura un nuovo format, il PetStore a loro interamente dedicato, in duelocation:Modena e Gualdo Tadino (Perugia).PetStore Conad è l’insegna di una nuovacatena specializzata, che garantisce un as-sortimento dedicato e un piano promozio-nale indipendente, con punti venditacollocati vicino agli ipermercati e ai super-store Conad, ma con una gestione auto-noma. Dopo le prime due aperture,debutteranno, nel giro di pochi giorni, altriStore, a partire da Rubiera e Arma di Taggia.Il piano prevede di giungere, entro settem-bre 2016, a quota dieci negozi, per do-vrebbero diventare 15 entro fine 2016 15,con un impiego di circa 60 persone.«L’obiettivo è quello tipico di Conad:miglio-rare e personalizzare il servizio, dare alcliente una possibilità in più per sceglierele insegne Conad, spingendo e aiutando nelcontempo i consumi in una fase economicaalquanto difficile – ha dichiarato l’ammini-stratore delegato Conad Francesco Pu-gliese. PetStore Conad è l’innovazionemessa a disposizione dei clienti, che pos-sono contare su centri funzionali, ricchi diservizi e con un’offerta merceologica di pri-missimo piano coniugati agli abituali con-notati di convenienza, qualità, e sicurezzache caratterizzano da sempre la nostra in-segna. Saremo competitivi rispetto ai mag-giori player di mercato e porteremo avantianche un intenso piano promozionale».Il PetStore Conad lavora con le logiche tipi-che dell’operatore specializzato, offrendo unassortimento qualificato, ampio e profondo.Il format è pensato per due tipologie di-mensionali, da 250 e 500 mq, con unaquantità di referenze definita (4mila per ilpiù piccolo e oltre 5mila per gli spazi da 500mq), attività promozionali e servizi specifici.Il punto di vendita tratta prevalentemente iprodotti dell’industria di marca tipicamentevenduti all’interno delle catene specializ-zate, oltre ai prodotti a marca Conad.Anchein questo format i clienti possono benefi-

ciare delle politiche commerciali sul pro-dotto a marchio e sulla carta fedeltà o dipagamento Conad Card, oltre che su un po-sizionamento prezzi competitivo. In alcuninegozi che presentano condizioni idonee,saranno affiancati servizi tipici del settore,quali la toelettatura o il veterinario, o ver-ranno sviluppate attività complementari conesercizi vicini, come la Parafarmacia Conad,che già vende i farmaci veterinari consen-titi dalla legge.All’apertura dei PetStore Conad, inoltre, èlegato un accordo in via di definizione conla Federazione Italiana Associazioni DirittiAnimali e Ambiente, che riunisce oltre unaquarantina delle più importanti realtà na-zionali – tra le quali Enpa, Lega Italiana Di-fesa Animali e Ambiente, Lav, Oipa e Legadel Cane – e che consentirà ai clienti di aiu-tare concretamente gli animali più sfortu-nati. In ogni punto vendita la Federazioneavrà l’opportunità di inserire dei corner perla raccolta di alimenti destinati a cani e gattiin difficoltà, quelli dei canili e dei rifugisparsi su tutto il territorio nazionale e gestitidalle diverse associazioni animaliste ade-renti.«Nei nostri interlocutori – ha affermato lapresidente Michela Brambilla– abbiamotrovato forte sensibilità per la condizionedegli animali abbandonati e grande dispo-nibilità a collaborare in maniera concreta. Ilrandagismo rappresenta un’emergenza so-ciale che deve essere combattuta con co-munione di intenti e di forze, mentre lasolidarietà per i soggetti più deboli non devemai venire meno. Ringrazio dunque Conade faccio appello ai clienti dei nuovi puntivendita: nel fare acquisti per i propri piccoliamici, non dimentichino i cani, i gatti e tuttigli altri animali domestici che non hannouna famiglia. Sono più sfortunati, ma nonmeno affamati. Grazie all’impegno delle no-

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stre associazioni, i donatori possono esserecerti che i frutti della loro generosità arrive-ranno a destinazione».

Promuove e organizza “Music In-side Art” alla Fiera “Mir” di Rimini

A Rimini il mondo della musica incontreràquello dell’arte, fondendosi in un formatinedito, innovativo e futuristico all’interno diMir- Fiera internazionale dell’Innovazione edelle Tecnologie dello spettacolo, a Riminida sabato 7 a lunedì 9 maggio. È “MusicInside Art”, ideato e organizzato da Doc Ser-

vizi, tra le principali cooperative che ope-rano nel mondo della musica e dello spet-tacolo, e partner espositore di Mir.La fusione tra musica e arte, tra i diversi lin-guaggi e forme artistiche, darà origine a unvero e proprio “villaggio dell’arte”, costituitoda “case”, nelle quali coabiteranno in ampiopen space opere d’arte contemporanea (acura di prestigiose gallerie italiane) e pro-tagonisti del mondo della musica (operatoridel mondo dello spettacolo, artisti, etichette,festival,…). All’interno degli spazi sarannoorganizzati eventi, showcase, presentazioni,meeting, tavoli di lavoro condivisi tra galle-risti, artisti, agenzie e operatori culturali ita-liani e stranieri.Doc Servizi è la cooperativa dei professio-nisti dello spettacolo che dal 1990 si batteper la legalità e la sicurezza dei lavoratoridello spettacolo con l’obiettivo di creare glistrumenti per raccontare i nuovi mercati enuove prospettive professionali. In ventiseianni ha dato un contributo importante alladiffusione della conoscenza dei tecnicismidel mondo dello spettacolo, allargando ipropri orizzonti al mondo della cultura e del-l’arte, ora anche al di là dei confini nazionali.Il sistema Doc è ampiamento articolato, unarealtà e unica in Europa sia per tipologia diservizi resi nel settore, che per contatti epresenza capillare sul territorio.

8maggio concerto per l’aperturadi un doposcuola aMestre

La cooperativa sociale Squero onlus di Ve-nezia, che dal 2011 lavora per persone af-fette da disabilità, e l’associazione Amici diSimone di Maerne (Venezia), nata allo scopodi raccogliere fondi per le famiglie di malatiin stato vegetativo, organizzano e promuo-vono insieme un concerto di beneficenza do-menica 8 maggio 2016, in occasione dellaFesta della mamma e in ricordo di Simone.Alle ore 16.30 al Teatro Toniolo di Mestre siesibirà l’artista Max Pianta con un tributo aRenato Zero (costo del biglietto 12 €).Il ricavo dell’iniziativa sarà devoluto in favoredell’apertura di un doposcuola a Mestre,presso la parrocchia di S. Lorenzo, rivolto abambini e ragazzi dai 4 ai 14 anni, anche af-fetti da disabilità, in particolare da disturbispecifici di apprendimento, con l’obiettivo dirimuovere ogni forma di discriminazione eproteggere il diritto delle persone con disa-bilità fin dai primi anni di vita.Per informazioni: Gabriella Trevisan, presi-dente coop sociale Squero cell. 347-7842246 oMaria Grazia Carraro, consiglieracooperativa sociale Squero cell.3393382431.

COOP SOCIALE SQUERO

DOC SERVIZI

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La sfida per i Cinquestelle

C’è chi dice che la scomparsa di RobertoCasaleggio abbia aperto per il MoVimento 5Stelle una nuova fase. Per comprendere lepossibili evoluzioni e le sfide per i penta-stellati, è utile ripercorrere il processo me-

tamorfico che hanno vissuto. All’origineerano soprattutto espressione di una pul-sione civica (vedi imeetup): acqua pubblica,trasporti, sviluppo, e-democracy e am-biente. Ma l’implodere della scena politicanazionale, sospinta dalla crisi, travolta dagliscandali e dai fenomeni corruttivi, ha creatol’humus fertile per l’evoluzione politica delMovimento. Il raggruppamento è così pas-sato dalla sua dimensione di veicolo dellapoliticizzazione delle istanze sociali aespressione della voglia di superare l’ideo-logismo della collocazione lungo l’asse de-stra-sinistra e di uscire dal tunnel deldilemma tra astensione o voto per il menopeggio (turandosi il naso).I recenti risultati elettorali dimostrano che ilM5S non è solo una valvola di sfogo dellarabbia e della delusione, ma incarna il sen-tire di un vasto ed eterogeneo blocco socio-politico che ha trovato in questoraggruppamento il volto politico ed eletto-rale delle proprie istanze. Da un lato, per-mane la capacità di M5S di attirare voti daentrambi gli schieramenti bipolari: il 17%degli elettori, se non dovesse votare perM5S, sceglierebbe un partito di centrode-stra (il 13% la Lega, mentre Fratelli d’Italiae Forza Italia sarebbero votati rispettiva-mente dal 2%); un equivalente 17%, però,opterebbe per i partiti dello schieramentoavverso (11% per Pd o Sel, 4% per l’Idv eil 2% per Rifondazione Comunista).Dall’altro lato, stanno mutando le attese e leprospettive del blocco sociale di riferimento.Interessa poco, in sé, la guerra a Renzi, at-tirano poco le principali issue programma-tiche, mentre resta centrale, quale vessillodel ruolo dei Cinquestelle, la capacità di in-carnare le istanze di cambiamento, il biso-gno di debellare corruzione e privilegi dicasta, la necessità di generare un rinnova-mento della classe politica e dirigente.

NOTA INFORMATIVA: Dati archivio Swg.Sondaggio Cati-awi compiuto su un cam-pione nazionale di 1000 soggetti maggio-renni tra il 19 e il 20 aprile 2016.

OSSERVATORIO SWG

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