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COPIA COPIA COPIA COPIA COPIA OMA OMA OMA OMA OMA GGIO GGIO GGIO GGIO GGIO Periodico quindicinale di Opinione - Politica - Cultura - Sport - Cronaca Anno XII n. 12 01-07-2010 PUBBLICITÀ NON SUPERIORE AL 40% www.edi2000.it 0,77 DIRETTO DA PIERA PIPITONE A PAG. 5 A PAG. 3 A PAG. 17 di Piera Pipitone L’editoriale Lisma alla guida della Belice Ambiente di Piera Pipitone A PAG. 7 Trivellazioni vietate nelle aree marine protette T. Lipari o E. Majorana? un mistero da svelare.... A PAG. 8 di Mariella Quinci di P.P. Nasce l’AIO a Trapani: il sindacato degli Odontoiatri Italiani A PAG. 13 Chiarimento sui finanziamenti dell’Ospedale “Abele Aiello” MAZARA DEL V ALLO di Baldo Scaturro A PAG. 15 CASTEL VETRANO L’Assessore Regionale Gentile e i piani infrastrutturali A PAG. 16 di P. P. CAMPOBELLO DI MAZARA Eletti i nuovi dirigenti del PD A PAG. 18 SALEMI Sgarbi: «Infiltrazioni mafiose? Suggestioni A PAG. 19 di Virginia Sciarrotta La notte Bianca CASTEL VETRANO On. Livio Marrocco: “è più facile che cada il Governo Berlusconi che quello Lombardo” E adesso imbavagliateci, tutti! di F. Mezzapelle A PAG. 9 di Piera Pipitone Le motivazioni della mia scelta A PAG. 11

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OMAOMAOMAOMAOMAGGIOGGIOGGIOGGIOGGIO

Periodico quindicinale di Opinione - Politica - Cultura - Sport - Cronaca

Anno XII n. 12 01-07-2010PUBBLICITÀ NON SUPERIORE AL 40%

www.edi2000.it

0,77

DIRETTO DA PIERA PIPITONE

A PAG. 5

A PAG. 3

A PAG. 17

di Piera Pipitone

L’editorialeLisma alla guida della

Belice Ambiente

di Piera Pipitone

A PAG. 7

Trivellazioni vietate nellearee marine protette

T. Lipari o E. Majorana?un mistero da svelare....

A PAG. 8di Mariella Quinci

di P.P.

Nasce l’AIO a Trapani:il sindacato degli Odontoiatri Italiani

A PAG. 13

Chiarimento sui finanziamentidell’Ospedale “Abele Aiello”

MAZARA DEL VALLO

di Baldo ScaturroA PAG. 15

CASTELVETRANO

L’Assessore Regionale Gentilee i piani infrastrutturali

A PAG. 16di P. P.

CAMPOBELLO DI MAZARA

Eletti i nuovi dirigenti del PD

A PAG. 18

SALEMI

Sgarbi: «Infiltrazioni mafiose?Suggestioni

A PAG. 19

di Virginia Sciarrotta

La notte BiancaCASTELVETRANOOn. Livio

Marrocco:“è più facile checada il GovernoBerlusconi che

quello Lombardo”

E adessoimbavagliateci, tutti!

di F. MezzapelleA PAG. 9

di Piera Pipitone

Le motivazioni della mia scelta

A PAG. 11

Anno XII n. 12 01-07-2010L’ 3

L

di Piera PipitoneL’editorialeLisma alla guida della Belice Ambiente

QuindicinaleAnno XII n. 12

EDITOREEDI 2000 di Pipitone Vincenzo

Registrazione Tribunale di Marsala n. 122/4-99 11/11/99

DIRETTORE EDITORIALEAntonio Pipitone

DIRETTORE RESPONSABILEPiera Pipitone

STAMPA,GRAFICA E IMPAGINAZIONE

EDI 2000Concessionaria pubblicità

Redazione: Via Lodi, 7 - Mazara del ValloTel. 0923 1957044 - Fax 0923 1957093

e-mail:[email protected] - www.edi2000.it

L’

a Belice Ambiente spa ha unnuovo Amministratore Unico,Nicola Lisma ex Assessore

alla Pesca della Provincia regionaledi Trapani, che subentra dopo le di-missioni dell’Avvocato Truglio. “Conla mia gestione chiederò la collabo-razione di tutti – ha affermato Lisma– Credo nel gioco di squadra.

Uno dei miei obiettivi sarà quellodi modernizzare e ottimizzare la so-cietà e i suoi servizi ma, soprattutto,di guardare alla formazione che, cre-do, sia quella che potrà far cambia-re l’approccio con i rifiuti da partedegli utenti.

Ecco perché – continua Lisma –credo che sia necessaria la forma-zione dei bambini per un approcciodidattico con la gestione dei rifiuti”.Questo è quanto ha dichiarato subi-

to dopo il suo insediamento avvenu-to lunedì 28 giugno. Il cambio diAmministratore Uni-co della Belice Am-biente spa ha, proba-bilmente, messo dibuon umore il Sinda-co della città di Maza-ra del Vallo, l’On. Ni-cola Cristaldi, il qua-le da sempre avevapalesato un pessimorapporto con l’ex Am-ministratore, l’Avv.Truglio.

“L’elezione di Ni-cola Lisma – affermail Sindaco Cristaldi –mette in moto unacollaborazione istitu-zionale tra la nostra

città e le altrecittà dell’AtoBelice, oltreche un rappor-to a 2 fra Mazara del Vallo el’Ato stessa. Sono convintoche dovranno essere appor-tate alcune correzioni, conNicola Lisma abbiamo avutovari incontri e quindi facciamodell’incontro la nostra virtù.Mettersi attorno ad un tavoloe discutere è quello che ser-ve alla nostra città.

Siamo stati abituati neglianni scorsi ad avere dei con-tenitori chiusi, ermetici con iquali era difficile dialogare epoiché credo che il dialogo siala cosa più importante nellapolitica e nelle istituzioni, ria-prendo il dialogo sono certoche faremo bene i servizi per

la raccolta dei rifiuti, razionalizze-remo le risorse, faremo in manieratale che anche Mazara del Vallo daquesto punto di vista possa diven-

tare un fiore all’occhiello della nostrasocietà”.

Purtroppo non si è rivelato il mo-mento migliore per prendere postoalla Belice Ambiente per il nuovoAmministratore Unico, poiché ha do-vuto fronteggiare una situazione nonfacile: la discarica di Campana- Mi-siddi a Campobello è stata chiusa etutti i rifiuti dell’Ambito TP2 sono sta-ti spostati nella discarica di MazzaràSant’Andrea nel messinese, questoha creato la formazione di disservizie disagi in tutte le città, soprattuttole più grandi come Mazara del Valloe Castelvetrano.

Per affrontare e superare questogravoso problema l’AmministratoreNicola Lisma, ha chiesto un incontrodi urgenza con i sindaci dei comunidell’Ambito e con il rappresentantedella provincia Regionale di Trapa-ni. Il trasporto dei rifiuti degli 11 co-muni nella discarica di Mazzarà San-t’Andrea avviene con l’utilizzo di un

auto compattatore concapienza di 90 m3 e 2autoarticolati con ca-pienza di 60 m3, quin-di si riesce a traspor-tare soltanto 70 ton-nellate al giorno ma sene producono giornal-mente 160 tonnellatein tutto l’Ambito, si ca-pisce quindi la difficol-tà che aumenterà conla produzione dei rifiutidelle frazioni balneari,proprio per questo mo-tivo l’AmministratoreLisma ha chiesto l’au-torizzazione in derogaper poter conferiretemporaneamentenella discarica di Cam-pobello.

Richiesta quest’ultima che hasortito subito risultati, infatti dall’As-sessorato Regionale Territorio eAmbiente è arrivato dopo pochi giornil’autorizzazione a utilizzare tempora-neamente la discarica di Campobel-lo chiusa lo scorso 23 giugno, i qualicancelli apriranno per la Belice Am-biente solo fra una decina di giorni adetta dell’Amministratore, quindi nel-l’attesa di poter riutilizzare la disca-rica di Campobello, la Belice Ambien-te ha ottenuto la disponibilità per ilconferimento dei rifiuti nella discari-ca di Siculiana.

Una situazione non facile da trat-tare a pochi giorni dall’insediamen-to, che ha visto lo scontento e l’ira ditutti i cittadini per i disagi procurati.Probabilmente bisognerà pazientareancora qualche giorno per il risana-mento della questione rifiuti che in-vadono le città e i quartieri.

Nicola Lisma

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l territorio della provincia di Tra-pani è in una fase di transizioneda tempo, ormai da mesi si parla

del cambio degli assessori ma l’atte-sa continua.Si elencano nominativi di papabilicandidati per tali cariche e subitodopo vengono negate, ma questonon è l’unico argomento che tiene icittadini sull’attenti nei riguardi dellapolitica, infatti fra le tematiche più ar-gomentate vi è la separazione “incasa” del PDL ma anche la posizio-ne del governo regionale. Di tuttoquesto abbiamo discusso con l’Ono-revole Livio Marrocco, giovane stal-lone della scuderia PDL Sicilia, dellacorrente finiana, il quale con deter-minazione e caparbietà è riuscito apercorrere la strada della politica ar-rivando al parlamento siciliano.Onorevole Marrocco a livello pro-vinciale ci si aspetta unarimodulazione di giunta da un mo-mento all’altro, che peso avrà ilPDL Sicilia in questo riordino?“Il peso del PDL Sicilia ci aspettiamoche sia proporzionato a quelle chesono le forze in campo. Penso che ilPresidente Turano possa tranquilla-mente, come dire, “far quadrare i con-ti” all’interno della propria amministra-zione anche in relazione al fatto chela geografia all’interno del consiglioprovinciale è mutata nel corso di que-sti 2 anni e quindi credo che bisogna

prendere atto di questa modifica. Ri-tengo che l’UDC abbia perso qualcheconsigliere provinciale, il PDL in virtùdella sua presenza sia in consiglio

che sul territorio, può aspirare anchein qualche presenza in più all’internodella Giunta; questo potrebbe permet-tere anche di far quadrare i conti.Dopodiché ci misureremo sui fatti,cioè sul governo del territorio e in

questi 2 anni credo che il Presidenteabbia investito molto sul cambiamen-to anche dell’Amministrazione e ditante altre cose. Penso che oggi sia

arrivato il momento di cominciare aconcretizzare tutto questo”.Cambiamo argomento e parliamodel rapporto fra il PDL Sicilia e ilGoverno nazionale. Ad oggi comesi può definire questo legame?

On. Livio Marrocco: è più facile che cada il Governo Berlusconi che quello Lombardo“Come lei sa ho come riferimento Fini,con “Generazione Italia” che è unmovimento nato sul territorio da po-chissimo e sta avendo un grande suc-cesso. Noi ci stiamo organizzandoall’interno del PDL, non siamo fuoridal PDL e vogliamo assolutamentecontinuare su questa linea, assumen-do una voce critica, assumendo an-che la responsabilità di rappresenta-re tutti coloro che non vogliono unPDL virtuale ma vogliono un PDL or-ganizzato e strutturato sul territorio.Questo è quello che vogliamo farecon grande umiltà ma con grande di-gnità allo stesso tempo”.Se il Governo Lombardo dovessecadere il PDL Sicilia e il PDL“lealista” finiranno con l’unirsi ogareggeranno separati? “Non penso assolutamente che ilGoverno Lombardo cada, anzi forseè più probabile che cada quello na-zionale visto quello che sta accaden-do a Roma, quindi penso che do-vremmo spostare l’attenzione su altrilidi. Inoltre proprio la deputazione na-zionale ci deve anche portare il con-to di una manovra che è completa-mente antimeridionale quindi ritengoche, in questo momento, dobbiamospostare l’attenzione su un problemanazionale che naturalmente ci vedetutti protagonisti”.

Piera Pipitone

Il Direttore Piera pipitone e l’On. Livio Marrocco

I

nche la testimonianza, primadi essere resa, richiede alsoggetto che la pone in es-

sere una previa attività di interpreta-zione, a volte di riesumazione del ri-cordo. Il ricordo è un fatto che è giàstato, che fa parte del vissuto di chi èchiamato a dargli consistenza nel pre-sente. La nitidezza, la precisione ol’imperfezione del fatto da narrare di-pende del tutto dalla intensità, dallaimpressionabilità, dalla capacità foto-grafica o dalla capacità di ricordarecon dovizia di particolari fatti e discus-sioni da parte del soggetto testimo-ne. Stern già nel 1901 diceva: “il ri-cordo difettoso non è l’eccezione mala regola”. Tutto dipende dalla poten-za della memoria di immagazzinare

e dalle attività selettive della stessadi tagliare ciò che reputa superfluo edi conservare ciò che ritiene essen-ziale. L’utilizzo dei verbi “reputare” e“ritenere” non è, in questa circostan-za, né a tecnico né frutto di un vagoabbozzo ma figlio della consapevoleconvinzione che l’attività di “taglia,copia ed incolla” del narrato è del tut-to rimessa alla soggettiva discrezio-nalità del narrante. In fondo il ricordonon è altro che una interpretazionedi una previa interpretazione dellarealtà.

La percezione di un accaduto in-fatti è sempre mediata da una riela-borazione psichica del fatto da partedel soggetto che gli attribuisce cosìun significato.

Ricordare significa riportare allamente fatti percepiti in passato, ridan-do loro una certa valenza che, non èdetto, sia coincidente con quella con-feritale antecedentemente. Non di-

menticando anche l’importanza delcoinvolgimento emotivo nei fatti daparte di chi testimonia. La ricognizio-ne di persone è un esempio su tuttidegli errori in cui può incappare chila esegue con delle ricadute anchedrammatiche, basti pensare a tutte levolte in cui è stato ingiustamente at-tribuito a taluno di aver commesso undelitto solo perché somigliante ad al-tro. Nel campo della attendibilità omeno di una testimonianza un ruoloconsistente hanno avuto ancora unavolta le neuroscienze. Queste ultimesi sono servite delle tecniche del“brain imaging” funzionale o neuroi-maging funzionale che si avvale diuna serie di strumenti quali l’elettroe-ncefalografia (EEG), la magnetoen-cefalografia (MEG), la tomografia ademissione di positroni (PET), la tomo-grafia computerizzata ad emissionedi singolo fotone (SPECT) e le imma-gini di risonanza magnetica funziona-le (fMRI). Gli strumenti di indagineneurologica come PET e fMRI ven-gono utilizzati su assassini condan-nati o rilevando su di essi un ridottofunzionamento della corteccia pre-frontale (deputata al controllo degliimpulsi) o provando una propensio-ne biologica alla commissione delcrimine.

È invece il “brain fingerprinting”,derivato dall’EEG, lo strumento usa-to per chi deve rendere una testimo-nianza. Questo strumento riesce astabilire se un soggetto dice il vero o

La testimonianza tra diritto e neuroscienzemente “in rela-zione alla misu-razione delleonde cerebraliche si formanoin corrisponden-za di risposte aparole rilevanti oa figure mostra-te in rapida sequenza sullo schermodel computer”. Nel cervello così lamemoria si attiva non appena ricevedall’esterno un input che la riporta adettagli della scena del delitto o del-l’autore dello stesso, dettagli che gra-zie a questo richiamo si destano dalnebuloso torpore del dimenticato. Il“brain fingerprinting” fa proprio que-sto; individua e misura tutte le ondecerebrali, emesse al momento in cuiil ricordo si desta in ragione dell’in-formazione chiesta dall’interrogante.È proprio una grande innovazione ri-spetto al poligrafo che si limitava arilevare lo stato di inquietudine e diansia che manifestava il soggettoasserente il falso.

L’argomento del “brain imaging”è trattato con ricorrente periodicitàdalla Rivista di Bioetica, edita dallaStanford University che se ne occu-pa con precisione scientifica, con ori-ginali esperimenti e con ricadute an-che sul campo della cura e preven-zione di alcune malattie e sul versan-te dell’attitudine sociale e comporta-mentale del singolo.

Nicoletta Risalvato

Nicoletta RisalvatoA

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Danilo Di Maria

n noto proverbio dice: chi trovaun amico, trova un tesoro. Inqueste poche parole, dettate

dalla saggezza popolare, possiamotrovare una grande verità. L’amicizia,infatti, quando è vera e disinteressata,si può considerare un tesoro dal valo-re inestimabile. Un dono prezioso, stra-ordinario, che può cambiare la nostravita. Nel corso della storia i più grandifilosofi, scrittori e poeti hanno dedica-to pensieri bellissimi a questo senti-mento. Cicerone disse: “Togliere l’ami-cizia dalla vita è come togliere il soledal mondo”. Mentre Aristotele, interro-gato su che cosa fosse un amico, ri-spose: “Un’anima sola che abita in duecorpi”. Eppure, ancora oggi, c’è qual-cuno che si ostina a non comprende-re fino in fondo il grande valore del-l’amicizia. C’è chi la considera, a tor-to, un sentimento “inferiore” rispetto aquello dell’amore. Facciamo un esem-pio. Un ragazzo cerca di corteggiareuna sua amica, comportandosi inmodo gentile. Le regala dei fiori e sirivolge a lei con parole affettuose. Mala ragazza non prova lo stesso tipo disentimento e gli risponde: “Mi dispia-ce. Io ti vedo soltanto come un ami-co”. Oppure: “E’ meglio che restiamosoltanto amici”. “Soltanto” amici. “Sol-tanto” come un amico. In questa terri-bile parolina, “soltanto”, si nascondeun grande inganno. Quel “soltanto” cifa credere che l’amicizia sia, in un cer-to senso, un sentimento “al di sotto”dell’amore. Una valore meno importan-te, al quale mancherebbe qualcosa perraggiungere il gradino successivo, piùalto. Questo accade, purtroppo, per-ché viviamo in un’epoca un po’ mate-

rialista. E così, tanti giovani che nonhanno un ragazzo o una ragazza daamare si sentono inferiori, incompletirispetto a quelli che già ce l’hanno. Mal’amicizia non deve assolutamenteconsiderarsi inferiore all’amore. Tutt’al-tro. Una vera amicizia, basata sullastima reciproca, ha un valore infinita-mente più grande di un amore super-ficiale, apparentemente travolgente,ma che si regge soltanto sull’attrazio-ne fisica e sulle banali passioni. Duepersone che si amano, prima ancoradi amarsi, dovrebbero essere dei gran-di amici e stimarsi in modo profondo.Dovrebbero comprendersi ed accettar-si anche per i propri piccoli difetti. Do-vrebbero, insomma, amarsi in modovero e disinteressato. Proprio comedegli amici. E non solo perché si sen-tono attratti fisicamente. Questa rifles-sione può aiutarci a capire l’immensovalore dell’amicizia, in un mondo ma-terialista come quello di oggi. Non èl’amicizia ad avere qualcosa in menorispetto all’amore. E’ l’amore, invece,ad essere profondamente incomple-to, se non si basa su un’autenticaamicizia. Perciò, impariamo a com-prendere il valore di questo straordi-nario tesoro. Guardiamoci intorno escopriamo che il mondo è pieno d’ami-ci da incontrare e da amare. Ovvia-mente, anche l’amicizia richiede sfor-zo ed impegno. “Tutti vogliono avereun amico, ma nessuno si preoccupadi esserlo”, disse lo scrittore franceseAlphonse Karr. Ed aveva ragione. Tuttinoi ci preoccupiamo di cercare qual-cuno che possa aiutarci e confortarcinei momenti di difficoltà. Ma poi, quan-do bisogna dare una mano al prossi-

mo, non sempre siamo pronti. A volteci abbandoniamo alla pigrizia e non vo-gliamo sforzarci. Un altro errore comu-ne è quello di cercare soltanto amici-zie interessate, che possano fruttarequalcosa. Ciò è, certamente, compren-sibile ed umano. Ma l’amicizia non puòessere soltanto questo. Deve saperandare oltre. Non può fermarsi soltan-to ad un “dare per ottenere”. Altrimentidiventa uno squallido commercio disentimenti ed emozioni. La vera ami-cizia è quella che ha la costanza diresistere attraverso qualunque difficol-tà. Lo scrittore americano AmbroseGwinnet Bierce, con un pizzico di pes-simismo, diceva: “L’amicizia è unanave abbastanza grande per portaredue persone quando si naviga in buo-ne acque, ma sufficiente per una solaquando le acque si fanno cattive”. Noi,naturalmente, non dobbiamo compor-tarci in questo modo. Non dobbiamofrequentare le persone soltanto quan-do tutto va bene. Ma anche, e soprat-tutto, quando le cose cominciano adandare male. La nostra amicizia devesaper essere una nave grande, forte,robusta ed accogliente, capace di re-sistere a qualunque bufera. Infine,dopo aver considerato gli aspetti più“terreni” dell’amicizia, non possiamo di-menticare un suo risvolto più spiritua-le. Oltre all’amicizia delle persone, chea volte può tradirci o deluderci, esisteun’amicizia ancora più grande: quellache Dio ci regala ogni giorno. E’ im-portante imparare a scoprirla e ad ap-prezzarla, a poco a poco, nei vari atti-mi della nostra esistenza. Gesù è unnostro grande amico. E’ bello accor-gersi della sua presenza nella nostra

"Il massimo che posso fare per un amico è di essere semplicemente suo amico.Non ho ricchezza da donargli. Se lui sa che sono felice nel volergli bene, non vorrà altra ricompensa.

Non è divina in ciò l’amicizia?” (Henry David Thoreau)

vita, soprattutto neimomenti di difficol-tà. Quando navi-ghiamo in cattiveacque, gli amici“terreni” possonoallontanarsi. MaGesù non ci ab-bandona mai. Lasua venuta in mez-zo a noi, duemila anni fa, si può consi-derare il più grande gesto d’amiciziadi tutti i tempi. E’ un Dio che si è fattouomo, proprio come noi. Un Dio cheha sofferto come tutti noi. Un Dio cheha dovuto affrontare i piccoli e grandiproblemi della vita. Come ognuno dinoi. Tutto ciò fa del Cristianesimo unareligione unica, diversa dalle altre. E’la sola religione in cui Dio è riuscito adessere uguale all’uomo, in tutto e pertutto. Gesù non è un sogno. Non è unameditazione trascendentale. Non è uncorso di yoga. Non è un paradiso arti-ficiale. Gesù è un Dio che è venuto inmezzo a noi, per diventare il nostro piùgrande amico. Tutti noi possiamo ri-trovarci e rispecchiarci in Lui. Ancheper i nostri fallimenti quotidiani, che cifanno sentire così piccoli, miseri, in-capaci. Nel Vangelo è scritto: “Nessu-no ha un amore più grande di questo:dare la vita per i propri amici”. Gesùha dato la vita per noi ed ha soffertosulla croce per annunciarci un mes-saggio di salvezza. Non a caso, il Van-gelo si conclude con delle parole bel-lissime: “Io sono con voi ogni giorno,fino alla fine del mondo”. Sono il se-gno di una grande, infinita, eternaamicizia.

Danilo Di Maria

Trivellazioni vietate nelle aree marine protette e nelle acquee dei parchi prospicienti il mare

Sen. Antonio D’Alì

U

R icerche petrolifere e trivella-zioni vietate entro le acqueterritoriali di riferimento delle

aree marine e dei parchi prospicientiil mare. È la condizione inserita, suproposta del Presidentedella Commissione Terri-torio, Ambiente e BeniAmbientali del Senato,Antonio d’Alì, nell’ambitodel parere espresso suldecreto legislativo “Di-sposizioni correttive e in-tegrative del decreto le-gislativo 3 aprile 2006, n.152, recante norme inmateria ambientale”, edin base al quale il Mini-stero dell’Ambiente nonpotrà rilasciare nulla osta per attivitàdi ricerca, di prospezione nonché dicoltivazione di idrocarburi liquidi egassosi in mare nelle zone ricompre-se entro dodici miglia marine dal pe-rimetro esterno delle aree marine ecostiere protette (anche Regionali).Analogo divieto per gli idrocarburi li-quidi nella fascia marina compresaentro tre miglia dalle linee di basedelle acque territoriali lungo l’intero

perimetro costiero nazionale.È la prima volta che una commissio-ne parlamentare si esprime in termi-ni così decisi contro la minaccia dinuove trivellazioni nei nostri mari e

con attenzione per tuttala fascia costiera nazio-nale. Il parere della Com-missione Ambiente pre-vede inoltre anche il coin-volgimento degli enti lo-cali nella procedura au-torizzativa.“Questo è un primo im-portante passo verso unanuova regolamentazionedel sistema di tutela na-zionale delle zone ad ele-vato pregio ambientale e

del nostro mare nella sua interezza.Tocca adesso al Governo – ha dettoD’Alì – far proprie le indicazioni dellaCommissione. Proseguiremo conprecise indicazioni anche sul versan-te dei rapporti internazionali con l’ob-biettivo di giungere ad un definitivoblocco di ogni nuova attività di trivel-lazione nel Mediterraneo, così comedi rigido controllo degli standard di si-curezza degli impianti esistenti. Ab-

biamo già posto con forza il tema alvertice APEM (assemblea dei 39 Par-lamenti Euromediterranei) di venerdìscorso a Palermo e lunedì, 28 giu-gno ad Innsbruck nella specificaCommissione Ambiente, per far si checasi come quello della marea nera inLouisiana non possano mai accade-re nel nostro mare mettendone a re-pentaglio il patrimonio ittico, ambien-tale e la sua biodiversità che da se-coli contraddistingue le nostre acquee le nostre coste come tra le più bellee visitate del mondo”.Il parere della commissione Ambien-te pone le basi perché, se domani

sarà accolto dal Governo, venganosospese da subito le attività di pro-spezione geologica nei mari delle iso-le Egadi ed al largo dello Stagnone diMarsala.Il limite geografico disegnato dalledistanze di rispetto suggerite dallacommissione ambiente di fatto ricom-prenderebbe tutte le isole Egadi ed ilmare intorno per 12 miglia verso ognipunto cardinale fino a spingersi adovest oltre Marettimo. Ne risultereb-be un’area di tutela vastissima chedovrebbe salvaguardare al massimole coste trapanesi.

F. P.

Anno XII n. 12 01-07-2010L’ 8

ra un uomo solo, riservato enon chiedeva mai. Lo chiama-vano l’Uomo Cane, ma in re-

altà quell’uomo chi era?. Ettore Majo-rana era “l’ Uomo Cane“ di Mazaradel Vallo? E’ una ipotesi suggestivache ha cercato di analizzare dal pun-to di vista della moderna ricerca crimi-nologia il noto criminologo VincenzoSavatteri, esperto di simboli e segni.Dai recenti studi fatti da Savatteri at-traverso la visione di atti e documentiriservati, nessuno in passato avevamai portato le sue conclusioni chesembrano essere le più plausibili finora trovate. Da questa indagineemerge un elemento molto impor-tante che è stato trascurato in pas-sato e che lei ha fatto affiorare. Diche cosa si tratta?“Tommaso Lipari teneva sempre unbastone con ad una delle estremitàuno spillo con cui raccogliere “i cu-lazzi” (le cicche di sigarette) che tro-vava per strada. Caratteristica, que-sta, tipica dei barboni catanesi. Os-servando detto bastone non si puònon notare una serie di tacche nereposte ad intervalli che appaiono noncasuali. In prima istanza dareb-be l’ impressione di un regolo.Interessante è pure la cordicel-la con tre palline bianche che ilLipari tiene nella mano sinistra.Le tacche del bastone sono di-sposte in modo che gli estremirappresentano la somma deidue numeri più prossimi rappre-sentati dalle tacche centrali. Ciòsembrerebbe indicare la simbo-logia della teoria fisica del cam-po unificato, tuttavia solo un fi-sico o un matematico potrebbecorrettamente interpretare l’ in-tervallo delle tacche del basto-ne di Tommaso Lipari. Infatti letacche sono la sequenza di Si-bonacci.Dalla ricostruzione dello sce-nario della scomparsa diMajorana sono emersi nuovielementi. Quali?“Ettore Majorana si rende conto dellescoperte e delle conseguenze dellaricerca sull’ atomo molto prima diFermi e degli altri scienziati. Tale sco-perta e le conseguenze che ne deri-vano sono per lui insopportabili, de-cide di rifiutare e ripudiare tutto ciòche aveva fatto fin d’ora. Passa i gior-ni precedenti la sua scomparsa a ve-dere e rivedere le sue nuove teoriesull’ atomo, terminato il lavoro di ri-cerca pianifica la sua scomparsa. Ilsuo intento era di “scomparire” in Si-cilia, la sua terra di origine. Prende ilpostale Napoli Palermo e casualmen-te incontra sulla nave un certo Tom-maso Lipari. Majorana cambia il suopiano approfittando dell’ incontro conil Lipari. I due accettano lo scambiodi identità, il Lipari in cambio di dena-ro, il Majorana senza nulla pretende-re. Il Lipari a questo punto ha la som-ma di denaro necessaria per andarein Argentina con il nome di Ettore

Majorana (pista argentina). Majoranaè indeciso a questo punto cosa fare.Sceglie di annullarsi come uomo ”ci-vile” e scienziato e trova una sua col-locazione nella vita di un barbone aMazara del Vallo”.Come criminologo ha rilevato alcu-ni dubbi sulle indagini di Tomma-so Lipari. Perché?1. L’ impronte digitali comparate tra ilLipari e Majorana sono quelle del pri-mo arresto del Lipari? Se così fossetenendo conto che il primo arresto èinequivocabilmente legato al Lipari leimpronte rilevate sono indiscutibil-mente diverse. 2. Che certezza si hache l’ analisi comparativa tra le im-pronte del Lipari e Majorana è avve-nuto con un oggetto manipolatoesclusivamente da Majorana? 3. Iltest al dna è stato effettuato? Se sisono stati commessi errori nell’ ana-lisi, i sequenziatori di dna al momen-to dell’ indagine non erano così per-fezionati come oggi e le possibili con-taminazioni dei reperti renderebbenullo l’esame. 4. Le testimonianzeraccolte a Mazara del Vallo dimostra-no una conoscenza non comune del-

la matematica da parte del Lipari eciò appare incompatibile con la figu-ra di un muratore o di un “ uomo dimare”. 5. Dove sono custoditi gli og-getti in possesso a Tommaso Lipari,sarebbe molto interessante studiareil bastone e la “collana“ che teneva inmano, questi oggetti appaiono sug-gestivi di simboli matematici e fisici”.Quali conclusioni ha tratto di que-sta vicenda?“Chiunque sia stato Tommaso Lipariha vissuto preparandosi a “una” mor-te o “alla” morte, come ad una condi-zione in cui dimenticare, dimenticar-si ed essere dimenticato. Una morteche potremmo definire prima di tuttoanagrafica e poi sociale e in questosolo elemento il parallelismo con lapersonalità, la vita e la scomparsa diEttore Majorana appare altamentesuggestivo. In ogni caso TommasoLipari era un uomo non comune e tan-to basta per rivedere ed approfondi-re il mistero dell’ uomo cane. Mi si

Tommaso Lipari o Ettore Majorana? un mistero da svelare....conceda un ultimo parallelismo, comecita Sciascia Majorana aveva ancheun certo gusto mistificatorio e teatra-le: nel senso che le teorie non gli ve-nivano per improvvisa folgorazione,

quei calcoli che stupivano i col-leghi li faceva soltanto in tram;ed anche nel senso che proba-bilmente si divertiva a versar perterra e disperdere l’acqua dellascienza sotto gli occhi di coloroche ne erano assetati. Ma il fat-to che davvero la versasse e di-sperdesse, buttando nel cesti-no della carta straccia teorie dapremio Nobel, della cui novità eportata era indubbiamente con-sapevole, ci può dare il sospet-to che, come Tommaso Lipari,abbia buttato se stesso nel “ ce-stino dei rifiuti “ che è la terra eche solo da ciò che veniva but-tato per terra traeva gli elemen-ti della sua sopravvivenza, pro-prio come Tommaso Lipari”. Perarrivare alla verità bisognereb-be riesumare il corpo che si tro-

va al cimitero comunale di Mazara delVallo e sottoporlo all’esame del DNA.

Mariella Quinci

L’Uomo Cane a cui si farà riferimentoin questa ricostruzione di scenario eraun barbone, Tommaso Lipari, vissutotra il 1940 e il 1973 a Mazara del Vallo.Affermava di venire dalla Tunisia e da

classico barbone mangiavaquel che trovava rovistandotra i rifiuti. Arrivò a Mazaradel Vallo all’inizio del 1940,dormiva all’aperto nei pres-si dei ruderi del CastelloNormanno. L’unico oggettoche possedeva era un ba-stone munito di uno spillo al-l’estremità inferiore con ilquale raccoglieva mozzico-ni con cui si preparava le si-garette che poi fumava. In-teressante appare l’elemen-to di comportamento che ri-guardava il non chiederemai e a nessuno l’elemosi-na rifiutando qualunque aiu-to o offerta venisse a lui fat-ta. Le uniche notizie diTommaso Lipari dicono cheera un muratore, che eranato a Tunisi il 14 aprile del1900. Null’altro si sa del

Lipari. La connessione con la figura diEttore Majorana si deve al mazareseEdoardo Romeo che così testimonia:“Mi disse di chiamarsi Ettore Majoranae di essere un ex-professore di mate-matica e fisica”. Fu proprio perché con-vinto di questa tesi che EdoardoRomeo, insieme col fratello, si rivolseall’allora procuratore di Marsala, Pao-lo Borsellino, chiedendo di accertarela verità. Il giudice accertò che, unmese dopo la scomparsa di Majorana,un certo Tommaso Lipari usciva dallaprigione di Favignana. Poiché l’uomocane, per un banale episodio, era fini-to in prigione nel 1948, fu facile con-frontare le firme apposte dai due neiregistri carcerari, anche se in momen-ti diversi. Il giudice Borsellino consideròle firme molto simili e pertanto, con-vinto che Tommaso Lipari e l’ “UomoCane” fossero la stessa persona, chiu-se l’inchiesta.

Mariella Quinci

Tommaso Lipari

“Ha ragione Italo Bocchino quandodice che il Pdl lealista è solo unacorrentina guidata da chi dovrebbepensare esclusivamente a svolgere ilsuo ruolo istituzionale a Roma ancheperché non ha nessun consenso in ter-mini di elettorato”. Lo ha detto lacapogruppo del Pdl Sicilia all’Ars,Giulia Adamo. Che ha aggiunto: “Noirisolviamo i problemi, loro li creanosenza fornire soluzioni. Un esempioconcreto” ha aggiunto l’esponente delPdl Sicilia “è il via libera ai risarcimentiper i danni da peronospora del 2007per trenta milioni di euro. Un risultatoche abbiamo raggiunto nel giro di unasettimana”. La capogruppo, infatti, in-sieme con il parlamentare, Toni Scillae con la dirigente dell’Assessorato al-

l’Agricoltura, Rosa Barresi, nei giorniscorsi a Roma ha incontrato i funzio-nari dell’UE per definire il percorsoautorizzativo. “Vorrei ricordare” ha di-chiarato la Adamo “che l’ex Assesso-re regionale all’agricoltura, Giovanni LaVia, non solo non è riuscito a risolvereil problema ma ha addirittura riman-dato indietro 50 milioni di euro stan-ziati nella finanziaria nazionale lascian-do con un palmo di naso gli agricoltorisiciliani. Dico questo non per denigra-re La Via ma per esortare gli amici delPdl lealista ad abbandonare posizionisterili e inutili polemiche e ad unifor-marsi alla linea politica del Pdl Siciliache ha scelto di sostenere il GovernoLombardo per dare risposte concreteai bisogni dell’economia dell’Isola”.

“Il Pdl lealista ostacola il rinnovamentoe non risponde ai bisogni dei siciliani”

E

Anno XII n. 12 01-07-2010L’ 9

lcuni giorni fa, appena sbarca-to a San Paolo (provenienteda Toronto), il premier Berlu-

sconi ha lanciato un’autentica invetti-va contro i media. “Bisognerebbe –hadichiarato Berlusconi- che gli italianiscioperassero per insegnare ai gior-nali a non prendere in giro i loro lettori.In particolare ho letto dei resoconti sulG20 che sono l’esatto contrario dellariunione: veramente una presa in girodei lettori. Ma, a livello più generale,da molti mesi a questa parte c’è unadisinformazione che vedo fare che èinconcepibile”. Queste le parole delPresidente del Consiglio che ha cosìalimentato la propria guerra persona-le contro i media “non allineati”. Le re-pliche non si sono fatte attendere. Ilsegretario della Federazione Naziona-le della Stampa (Fnsi), Franco Siddi,ha parlato di “aggressione continua, in-giustificata e fondata sulla verità inver-tita. E’ ben curioso che il capo del go-verno proponga uno sciopero contro igiornali: siamo all’inversione della ve-rità e della realtà, sistematica”. E Ro-berto Natale, presidente del Sindaca-to dei Giornalisti, ha definito il premier“spudorato oltre ogni limite”. L’episo-dio ha riportato alla mente quanto ac-caduto invece lo scorso maggio conle dimissioni della brava (e bella) gior-nalista del Tg1 Maria Luisa Busi. Cosìabbiamo deciso di pubblicare la lette-ra della giornalista (indirizzata al diret-tore Augusto Minzolini e al Cdr, e perconoscenza al direttoregenerale della Rai MauroMasi, al presidente del-l’azienda Paolo Garimber-ti e al responsabile delleRisorse umane LucianoFlussi) nella sua versioneintegrale: un’occasioneper chi non avesse avutomodo di leggerla illo tem-pore.

La lettera si intitolava“Una scelta difficile ma ob-bligata”: “Oggi l’informa-zione del TG1 è un’informazione par-ziale e di parte. Caro direttore –ha scrit-to la Busi- ti chiedo di essere sollevatadalla mansione di conduttrice dell’edi-zione delle 20 del TG1, essendosi de-terminata una situazione che non miconsente di svolgere questo compitosenza pregiudizio per le mie convin-zioni professionali. Questa è per me –ha proseguito- una scelta difficile, maobbligata. Considero la linea editoria-le che hai voluto imprimere al giornaleuna sorta di dirottamento, a causa delquale il TG1 rischia di schiantarsi con-tro una definitiva perdita di credibilitànei confronti dei telespettatori. Una vol-ta era il giornale di tutti. Come ha det-to –ha osservato la giornalista- il pre-sidente della Commissione di Vigilan-za Rai Sergio Zavoli: <la più grandetestata italiana, rinunciando alla suatradizionale struttura ha visto trasfor-mare insieme con la sua identità, par-te dell’ascolto tradizionale>.Amo que-sto giornale, dove lavoro da 21 anni.

Perchè è un grande giornale. È stato ilgiornale di Vespa, Frajese, Longhi,Morrione, Fava, Giuntella. Il giornaledelle culture diverse, delle idee diver-se. Le conteneva tutte, era questa lasua ricchezza. Era il loro giornale, ilnostro giornale. Anche dei colleghi chehai rimosso dai loro incarichi e di moltialtri qui dentro che sono stati emargi-nati. Questo è il giornale che ha sem-pre parlato a tutto il Paese. Il giornaledegli italiani. Il giornale che ha datovoce a tutte le voci. Non è mai stato ilgiornale di una voce sola. Oggi l’infor-mazione del TG1 è un’informazioneparziale e di parte.Dov’è il paese rea-le? Dove sono le donne della vita rea-le? Quelle che devono aspettaremesi per una mammografia, se nonpossono pagarla? Quelle coi salaripeggiori d’Europa, quelle che fannofatica ogni giorno ad andare avantiperchè negli asili nido non c’è postoper tutti i nostri figli? Devono farsilevare il sangue e morire per averel’onore di un nostro titolo. E dovesono le donne e gli uomini che han-no perso il lavoro? Un milione dipersone, dietro alle quali ci sono leloro famiglie. Dove sono i giovani, iprecari, i cassintegrati?

Dove sono i giovani, per la primavolta con un futuro peggiore dei pa-dri? E i quarantenni ancora precari, a800 euro al mese, che non possonocomprare neanche un divano, figuria-moci mettere al mondo un figlio? E

dove sono i cassintegratidell’Alitalia? Che fine han-no fatto? E le centinaia diaziende che chiudono egli imprenditori del nordest che si tolgono la vitaperchè falliti? Dov’è que-sta Italia che abbiamo ildovere di raccontare?Quell’Italia esiste. Ma iltg1 l’ha eliminata. Ancheio compro la carta igieni-ca per mia figlia che fre-quenta la prima elemen-

tare in una scuola pubblica. Ma la sera,nel TG1 delle 20, diamo spazio solo aiministri Gelmini e Brunetta che presen-tano il nuovo grande progetto per ladigitalizzazione della scuola, compre-so di lavagna interattiva multimediale.L’Italia che vive una drammatica crisisociale è finita nel binario morto dellanostra indifferenza. Schiacciata traun’informazione di parte - un editoria-le sulla giustizia, uno contro i pentiti dimafia, un altro sull’inchiesta di Traninel quale hai affermato di non essereindagato, smentito dai fatti il giornodopo - e l’infotainment quotidiano: daquante volte occorre lavarsi le maniogni giorno, alla caccia al coccodrillonel lago, alle mutande antiscippo. Unascelta editoriale con la quale stiamoarricchendo le sceneggiature dei pro-grammi di satira e impoverendo la no-stra reputazione di primo giornale delservizio pubblico della più importanteazienda culturale del Paese. Oltre chei cittadini, ne fanno le spese tanti bravi

colleghi che potrebbero dedicarsi conmaggiore soddisfazione a ben altre in-chieste di più alto profilo e interessegenerale. Un giornalista ha un unicostrumento per difendere le proprie con-vinzioni professionali: levare al pezzola propria firma. Un conduttore, unaconduttrice, può soltanto levare la pro-pria faccia, a questo punto. Nell’affi-damento dei telespettatori è infatti alconduttore che viene ricollegata lanotizia. È lui che ricopre primariamen-te il ruolo di garante del rapporto di fi-ducia che sussiste con i telespettatori.I fatti dell’Aquila ne sono stata la pro-va. Quando centinaia di persone han-no inveito contro la troupe che guida-

vo al grido di vergogna e scodinzolini,ho capito che quel rapporto di fiduciache ci ha sempre legato al nostro pub-blico era davvero compromesso. Èquello che accade quando si privile-gia la comunicazione all’informazione,la propaganda alla verifica. Ho fattodell’onestà e della lealtà lo stile dellamia vita e della mia professione. Dis-sentire non è tradire. Non rammentochi lo ha detto recentemente.

Pertanto:1) respingo l’accusa di avere avu-

to un comportamento scorretto. Le cri-tiche che ho espresso pubblicamente-ricordo che si tratta di un mio dirittooltre che di un dovere essendo unaconsigliera della FNSI- le avevo giàmosse anche nelle riunioni di somma-rio e a te, personalmente. Con spiritodi leale collaborazione, pensando chein un lavoro come il nostro la circola-zione delle idee e la pluralità delle opi-nioni costituisca un arricchimento. Perquesto ho continuato a condurre inquesti mesi. Ma è palese che non c’èpiù alcuno spazio per la dialettica de-mocratica al TG1. Sono i tempi delpensiero unico. Chi non ci sta è fuori,prima o dopo.

2) Respingo l’accusa che mi è sta-ta mossa di sputare nel piatto in cuimangio. Ricordo che la pietanza èquella di un semplice inviato, che chie-de semplicemente che quel piatto con-tenga gli ingredienti giusti. Tutti e one-sti. E tengo a precisare di avere sem-pre rifiutato compensi fuori dalla Rai,lautamente offerti dalle grandi azien-de per i volti chiamati a presentare leloro conventions, ritenendo che ungiornalista del servizio pubblico nondebba trarre profitto dal proprio ruolo.

3) Respingo come offensive le af-fermazioni contenute nella tua lettera

dopo l’intervi-sta rilasciata aRepubblica,lettera nellaquale hai sol-lecitato al-l’azienda unprovvedimento disciplinare nei mieiconfronti: mi hai accusato di <danneg-giare il giornale per cui lavoro>, con lemie dichiarazioni sui dati d’ascolto. Idati resi pubblici hanno confermatoquelle dichiarazioni. Trovo inoltre pa-radossale la tua considerazione se-guente: <il tg1 darà conto delle posi-zioni delle minoranze ma non stravol-gerà i fatti in ossequio a campagne ide-

ologiche>. Posso dirti che l’unicacampagna a cui mi dedico è quelladove trascorro i week end con lafamiglia. Spero tu possa dire altret-tanto. Viceversa ho notato comenon si sia levata una tua parola con-tro la violenta campagna diffama-toria che i quotidiani Il Giornale, Li-bero e il settimanale Panorama -anche utilizzando impropriamentecorrispondenza aziendale a me di-retta- hanno scatenato nei mieiconfronti in seguito alle mie critichealla tua linea editoriale. Un attacco

a orologeria: screditare subito chi dis-sente per indebolire la valenza dellesue affermazioni. Sono stata definita<tosa ciacolante - ragazza chiacchie-rona - cronista senza cronaca, edito-rialista senza editoriali> e via di que-sto passo. Non è ciò che mi disse ilPresidente Ciampi consegnandomi ilPremio Saint Vincent di giornalismo,al Quirinale. A queste vigliaccate ri-sponderà il mio legale. Ma sappi chenon è certo per questo che lascio laconduzione delle 20. Thomas Ber-nhard in Antichi Maestri scrive decinedi volte una parola che amo molto: ri-spetto. Non di ammirazione viviamo,dice, ma è di rispetto che abbiamo bi-sogno. Caro direttore, credo che oc-corra maggiore rispetto. Per le notizie,per il pubblico, per la verità. Quello chenutro per la storia del TG1, per la miaazienda, mi porta a questa decisione.Il rispetto per i telespettatori, nostri unicireferenti. Dovremmo ricordarlo sem-pre. Anche tu ne avresti il dovere”.Adesso (ritornando alla più vicina at-tualità) come commentare la lettera diVittorio Feltri (si avete capito bene: ildirettore de “Il Giornale”!) al Presiden-te del Consiglio? Questa è stata pub-blicata nella prima pagina del suo (dichi?) giornale: “Caro presidente Ber-lusconi, leggo sulle agenzie che lei èfavorevole ad uno sciopero degli ita-liani contro i giornali perchè disinfor-mano e prendono in giro i lettori –hascritto Feltri- Sarebbe una buona idease non presentasse un rischio: che gliitaliani poi la applichino anche contro ipolitici i quali nel nostro Paese sono isoli più bravi dei giornalisti a prenderein giro i cittadini, lettori ed elettori”.

…Così continuo a chiedermi: cosasta succedendo?

Francesco Mezzapelle

E adesso imbavagliateci, tutti!

Francesco Mezzapelle

A

Anno XII n. 12 01-07-2010L’ 10

Un’esperienza da non perdere per glistudenti di alcune facoltà del nostroAteneo, infatti, in prospettiva dellaconferenza annuale dell’EUA (Unio-ne delle Università Europee) chesarà ospitata dall’Università di Paler-mo dal 20 al 23 ottobre 2010 e allaquale parteciperanno più di quattro-cento fra Rettori e delegati di tutte leUniversità d’Europa, l’Ateneo inten-de avvalersi di 60 studenti che sa-ranno adibiti ad attività di assistenzacongressuale per l’evento e che sa-ranno selezionati in base ai titoli cul-turali posseduti.

Le attività inizieranno nel settem-bre 2010 e avranno una durata di duesettimane, una di training e una perattività del convegno, distinte in unprimo periodo di formazione, segui-to da un secondo periodo di attivitàsul campo.

Gli studenti partecipanti alla se-lezione devono possedere un’ottimaconoscenza scritta e parlata della lin-gua inglese e saper utilizzare corret-tamente i principali software di vide-oscrittura, foglio elettronico, postaelettronica e internet. Per lo svolgi-mento dell’attività non è previsto al-cun compenso, ma saranno ricono-sciuti 6 Crediti formativi universitaridi attività a scelta dello studente oun pari numero di CFU di stage - ti-rocinio. Possono presentare doman-da gli studenti iscritti al secondo anno

o anno successivodella Laurea trien-nale o al primo oanno successivo delle Lauree Spe-cialistiche e Lauree Magistrali. I po-sti disponibili sono 20 ciascuno, pres-so le Facoltà di: Lettere e Filosofia,Scienze della Formazione e Inge-gneria. La domanda, redatta secon-do il modello predisposto e sottoscrit-ta in modo corretto, indirizzata al Ma-gnifico Rettore, deve essere corre-data da una copia del certificatod’iscrizione, una copia del piano distudi e una fotocopia di un documen-to di identità e inviata al “Comitatoorganizzatore EUA 2010” attraversoE-mail all ’ indirizzo:[email protected] e presentata peril tramite dell’Ufficio Protocollo del-l’Amministrazione Centrale – PiazzaMarina, 61 - 90133 Palermo entro iltermine del 19 luglio 2010. Info: dr.Alessandra Sternheim, Manager Di-dattico – Area Formazione, Culturae Servizi agli studenti, Piazza Mari-na 61 – tel. 091/23893350, [email protected].

Un’opportunità da cogliere al bal-zo, un modo per confrontarsi, unmodo per allargare gli orizzonti, unmodo per crescere potrebbe, e sicu-ramente è la chiave di lettura di que-sto magnifico evento, quindi perchénon tentare di essere fra i 60 fortu-nati che parteciperanno.

“EUA Conference 2010”:selezione per 60 studenti

Flavia Caradonna

di Flavia Caradonna

Il nuovo Michael Jackson ad un anno dalla scomparsaIl 25 giugno 2009, moriva “The Kingof Pop”. L’eco della sua scomparsaancora non si è attutito, tra indagini eprocessi. E tante sono le iniziative percommemorarne la memoria. È ormaiun anno che il “one-man show dallacamminata lunare” se ne è andatolasciando al mondo una preziosaeredità musicale.Il re del pop ha scalato peranni le vette delle classifichemondiali regalando capolavoridiscografici come Thriller (trale 100 e le 110 milioni di copieper una fortuna di 300 milionidi dollari) o Bad, facendoparlare di sé non solo per ilproprio talento ma, sempre piùspesso, per i propri eccessi.Delle circostanze che hannoportato alla sua morte si è giàparlato in un processo, tutt’orain corso, nel quale si dovrannoaccertare eventualiresponsabilità del medico delcantante Conrad Munray, cheavrebbe assistito Jackson negli ultimiistanti di vita. Ma l’unico a ricordarci ilsuo talento nella provincia di Trapaniè Gianni Tilotta, che con i suoi soliventi anni, regala emozioni come ilgrande mito del pop; canta, e simuove proprio come lui, e a sorpresa,

di fronte agli occhi della gente stupita,porta in scena i suoi brani più famosi,facendo rivivere i momenti magici chesolo il grande Re poteva regalarci. Ilnuovo Michael Jackson dellaprovincia di Trapani, ha partecipatoal saggio di danza di Carla Favata,che si è tenuto nei giorni 25, 26, 27

giugno, presso il Teatro Rivoli, ma pervederlo di sicuro non mancanooccasioni, basta andare sul sitowww.youtube.it e cercare“Giannimachael”. E perché nonpensare che anche il nostro giovaneragazzo abbia la stoffa del grandemito!

Flavia Caradonna

“Il Movimento Politico Fratelli d’Italia ribadisce e rilancia la proposta per lariunificazione dei comuni di Petrosino e Marsala”. A dichiararlo è SalvatoreRubbino, segretario regionale del Movimento e assessore al comune diMarsala, il quale aggiunge che “il nostro progetto politico prevedel’accorpamento dei 24 Comuni della provincia di Trapani in quattro poli muni-cipali. Idea ribadita, nei giorni scorsi, dal coordinatore Maurizio Spanò con ilprogetto di fusione dei comuni di Trapani, Erice e Paceco. “Molti petrosilenihanno manifestato idee ed avanzato proposte che sono diametralmente op-poste alle dichiarazioni del sindaco di Petrosino Biagio Valenti.” - ha aggiuntoSalvatore Rubbino - “Inoltre, molti cittadini marsalesi sono sulla stessa lun-ghezza d’onda dei fratelli petrosileni. Francamente, facciamo fatica a credereche l’unico pensiero dei cittadini marsalesi, residenti nelle contrade limitrofe aPetrosino, sia quello di prendere perenne residenza nel locale cimitero. Per ilquale, peraltro, il Comune di Marsala ha stanziato cospicui fondi”. Lo scopodella fusione è quello di riorganizzare il territorio per una più efficiente gestio-ne dei servizi ed un notevole risparmio di denaro pubblico. Il progetto delmovimento è quello di mantenere gli attuali uffici del comune di Petrosino pergarantire gli stessi servizi di cui godono i cittadini marsalesi residenti in cen-tro. Inoltre, verrebbero aggiunti altri due uffici periferici nei quartieri di Birgi ePaolini. In questo modo verrebbe coperto tutto il territorio, dal versante norddi Marausa fino al versante sud di Triglia Scaletta. Quindi, ribadiamo che ilconcetto di un nuovo assetto territoriale metterebbe fine ad una divisione chepenalizza i petrosileni, unificherebbe la gestione dei servizi essenziali (ac-qua, rifiuti, politiche sociali, trasporti, sicurezza, ecc.), convoglierebbe le ri-sorse economiche in un’unica municipalità con conseguente riduzione dellespese, dando al territorio una nuova opportunità di sviluppo.

Claudio Alagna

Fratelli d’Italia rilancia: riunifichiamo Marsala e Petrosino

Idi di Marzo, di Valerio Massimo Manfredi“Le parole di Ponzio Aquila avevano ricordato a ciascuno diloro che esistevano uomini per i quali la fedeltà ai propri prin-cipi e ai propri amici era un’attitudine fondamentale ed inde-fettibile dello spirito, uomini incapaci di compromessi dotati diuna coerenza estrema. Nessuno di loro, invece, convenutinella casa di Bruto, aveva rifiutato i favori, l’aiuto, il perdonodell’uomo che si preparavano a uccidere e questo provoca-va, a chi più, a chi meno, un disagio profondo e rancoroso,una vergogna che con il trascorrere dei giorni diventava sem-pre meno sopportabile. Di fatto, pur se ciascuno di loro trovava motivazioni no-bili per il gesto che si preparava a compiere, come la liberazione della tirannide,come la fedeltà- ecco la parola- alla repubblica, di fatto con il passare delle oree dei giorni il motivo vero, dominante, che sovrastava gli altri come un cardospinoso sull’erba del prato, era il fastidio di dovergli la vita, la salvezza, gli averi,quando tutto era perduto, quando si erano resi conto di aver giocato sul tavolosbagliato”. Il romanzo di Valerio Massimo Manfredi, celebre autore storico, co-nosciuto per la trilogia “Aléxandros”, ci proietta attraverso la lettura del libro “Idi

di Marzo” all’interno della Roma antica, quella Roma dicui Caio Giulio Cesare ne era dictator, primo imperatore.Nello scorrere delle vicende il lettore scopre l’articolatoreticolo di uomini, fedeli e traditori, che lo hanno circon-dato. Le pagine prendono avvio in data 7 marzo del 44a.C., pochi giorni prima della congiura, dell’incredibile,inaspettata uccisione di Giulio Cesare. Gli avvenimentisono descritti con uno stile piacevole, che immette nellastoria, come raramente riescono a fare i libri di scuola,incespicando tra i molteplici e cangianti fatti di vita priva-ta, come ad esempio, l’attenzione posta alla malattia diCesare, affetto da quel “morbo” allora sconosciuto, che

oggi identifichiamo nell’epilessia e le relazioni extraconiugali. Eventi e alleanzeinteressanti, il connubio di ammirevole amicizia, di aperta collaborazione versoCesare, segno di gratitudine e di quel senso di fedeltà disinteressata, quasifosse una sottomissione desiderata dagli stessi soggiogati, soggiogati di quelsentimento di rispetto e ammirazione nei confronti del generale; e di quella ten-sione che spinse altri uomini, senatori, a congiurare, un comportamento chenon lascia in quei uomini vergogna, ma che mostrano all’uomo-spettatore lacrudezza, l’immaturità, la cattiveria della gente che si abbandona alla guidadell’invidia, dell’egoismo sol perché la verità talvolta non è gradita. E se è veroche“ (…) recuperare la verità storica dei fatti è impossibile. Non solo perché lamemoria di ogni uomo ha diversa estensione, ma perché ciò che attrae l’atten-zione di uno sfugge a quella dell’altro. Anche ammettendo la buona fede diognuno, ciascuno ricorda quanto ha attratto la propria attenzione, non ciò che èpassato realmente sotto il suo sguardo”, allora quando non è la verità a vincere,quando non basta la sincerità a superare le difficoltà insorte perché si è sordi difronte a ciò che non rende felici, si dovrebbe ricorrere al perdono. E quandoneppure questo quieta l’animo dell’uomo rancoroso e ferito, non resta che ar-rossire di imbarazzo di fronte all’ostentazione fiera della sua incapacità di per-donare, che cela con le parole “orgoglio” e “dignità”. Giuseppina Biondo

Giuseppina Biondo

Anno XII n. 12 01-07-2010L’ 11

l consiglio comunale di Mazara delVallo non riposa mai e tiene destianche i cittadini che assistono a

ciò che avviene fra i banchi di quelconsiglio. È passato un anno dall’in-sediamento del sindaco Cristaldi e isuoi consiglieri diminuiscono semprepiù. L’ultimo elemento che ha abban-donato le sue fila è il consigliere Fraz-zetta, che ha sempre disquisito argo-mentazioni lungimiranti e analisi luci-de e acute sulla realtà circostanterelativa al consiglio e all’amministra-zione. Posso dire senza paura dismentita che con il cons. Frazzettaquesta amministrazione ha perso uncondottiero strategico, il quale ha tro-vato posto nel movimento MPA Pro-getto Sud del quale è divenuto Ca-pogruppo, con lui all’interno del mo-vimento vi sono anche i consiglieriFoderà e Vassallo che si dicono sod-disfatti dell’acquisto e certi di poterfare un buon lavoro assieme.Consigliere Frazzetta ha abban-donato il gruppo con il quale èstato eletto, il PDL, per entrarea far parte del nuovo gruppo de-nominato MPA Progetto Sud.Come mai questo cambiamen-to?Ho iniziato con il PDL perché finda subito quando mi incontrai conil sindaco mi piacque il program-ma elettorale che sottoponevaalla mia attenzione, quindi il por-ticciolo turistico, l’abolizione del-la tratta ferrata (cosa che ho sem-pre definito per Mazara del Valloun ostacolo non solo per lo svi-luppo economico ma anche per lasalute della gente), così come altripunti che erano all’interno del suddet-to programma (turismo, centro stori-co, sviluppo economico). Ho soste-nuto questo programma, credo, mol-to egregiamente poiché durante lacampagna elettorale portavo avantipiù che la mia candidatura la neces-sità di votare il sindaco Cristaldi per-ché credevo fortemente che in un pe-riodo come quello attuale un sogget-to con un tale peso politico avesse lecaratteristiche per portare avanti i pro-getti che si prefiggeva. Progetti cheio difenderò sempre proprio perchéè il programma che ho portato avantiin campagna elettorale e, oltre al fat-to che ci credo fortemente, per coe-renza lo sosterrò sempre. Ciò non dimeno però, in questi 12 mesi con ilsindaco ho condiviso molte cose mave ne sono anche altre che non hocondiviso e sulle quali avrei volutodiscutere e questo non è stato possi-bile Non è stato possibile aprire untavolo di discussione che potesseportare anche alla condivisione di ciòche era al di fuori del programma eche l’attività amministrativa sta con-ducendo in questi ultimi tempi. Daquesto la necessità di prendere unaposizione autonoma e indipendentedal PDL.Nella dichiarazione in cui ha an-nunciato di abbandonare il PDL ha

parlato di monarchia e di un nuo-vo movimento letterario denomina-to “Mutismo”. A cosa si riferiva?Quando ho parlato di “mutismo” neho parlato a ragion veduta, ho volutolanciare un grido d’allarme alla cittàper dire che a Mazara del Vallo all’in-terno del PDL si stava battezzandoun nuovo modo di fare politica cheera quello dello stare zitti; all’internodel PDL mazarese se il vertice deci-deva determinate cose venivano co-municate con la metodica della noti-fica senza che nessuno si permette-va di entrare nel merito delle scelte,senza che nessuno si permetteva diopinare sulle scelte fatte dai vertici,senza che nessuno argomentasseintorno alle questioni; da lì, ironica-mente, mi è venuta l’idea di questonuovo movimento letterario dal qua-le però ho preferito prendere le di-stanze. Io sono più per una democra-

zia, le questioni vanno messe sul ta-volo e ragionate, condivise e argo-mentate, nel momento in cui tali que-stioni non si condividono si possonoaprire ulteriori discussioni. Questa èla politica, queste sono le regole cheho imparato all’interno della Demo-crazia Cristiana e sono le cose sullequali ho sempre basato la mia vita,sia dal punto di vista sociale che im-prenditoriale. Relativamente al con-cetto monarchico io mi riferivo ad unpensiero politico nascente in alcunisoggetti politici facenti parte del PDLmazarese, che risulta essere un par-tito eterogeneo di idee all’interno delquale però ci sono soggetti che ven-gono da ideologie politiche che si ri-fanno a determinate logiche di pen-siero che sono proprie del pensieromonarchico.Tornando alla sua scelta, all’inter-no del consiglio comunale vi sonodue frange battenti bandiera MPA,una che fa riferimento a Billardelloed un’altra che invece ha come ri-ferimento Norrito. Perché lei hascelto la corrente Billardello?Ho creduto di non dovermi etichetta-re come MPA. La corrente Norrito èl’MPA puro, quello più “internazional-mente” riconosciuto, che riconducedirettamente al Presidente Lombar-do e a tutto ciò che gira attorno alpartito ed alla figura del Presidentedella Regione, invece l’MPA Proget-

to Sud pur essendo un movimentolegato all’MPA di Lombardo resta unmovimento autonomo e indipenden-te all’interno del partito. Il nostro mo-vimento non è nella posizione di MPAda considerare emblema di partito ri-conosciuto all’interno dell’arcata co-stituzionale della Regione Siciliana,ma è un MPA di transito verso unaipotetica costituzione di un nuovopartito che potrebbe essere chiama-to “Partito del Sud”.Negli ultimi giorni in consiglio co-munale è stato approvato il bilan-cio. Però sono stati approvati perla maggior parte emendamenti vo-tati dall’opposizione (che attual-mente ha i numeri di una maggio-ranza), addirittura dei 2 emenda-menti della giunta uno è stato boc-ciato. Facendo un analisi qual è lafotografia del bilancio approvato equal è la realtà che vive oggi l’am-

ministrazione?Il Bilancio, pur essendo lo strumentofinanziario del comune che prescin-de da un ragionamento politico, è un“documento” che rispecchia la situa-zione attuale dell’amministrazione dalquale viene fuori un’analisi politica ge-nerale. L’opposizione, avendo i nu-meri, si è mossa in maniera tale dapoter approvare una serie di emen-damenti che da essa stessa veniva-no fuori e che hanno modificato l’as-setto di bilancio proposto dall’ammi-nistrazione. Queste modifiche dimo-strano che all’interno della politica diquesta amministrazione c’è uno sta-to di sofferenza che probabilmentesarà stata determinata da qualcuno…Ma lei crede che queste modifichesiano state sostanziali al progettodella giunta? Insomma l’On. Cri-staldi ne esce vittorioso o sconfit-to?Qui non ci sono nè vinti nè vincitori.Secondo me il problema non è se ilsindaco ne esce sconfitto o vincitore,certamente non può essere contentodi non trovare sul tavolo un bilancioche pensava di portare avanti, un sin-daco avrebbe preferito avere i nume-ri in consiglio comunale per aver ap-provato il bilancio che lui ha propo-sto e ciò non è avvenuto. La proble-matica relativa al bilancio, però, è di-versa. Il bilancio che abbiamo appro-vato è il primo strumento finanziario

dell’Amministrazione Cristaldi, non èil documento sul quale indirizzare lacolpa di altre amministrazioni. È ildocumento dell’amministrazione e seall’interno di tale documento non cisono entrate provenienti da risorseextra-bilancio, mi riferisco ai cosiddet-ti contributi a fondo perduto di cuiun’amministrazione dovrebbe avva-lersi. Ma nel documento approvato inconsiglio comunale non vi erano con-tributi provenienti dall’esterno ma viera solo ciò che legittimamente ha unbilancio; quindi quando ci si muovein mezzo alle mosche, in mezzo alnulla e all’assenza dei numeri cosapuò accadere se una opposizione in-terviene intorno a determinati capito-li? Vorrà dire che il sindaco dovrà ri-flettere meglio riguardo le posizioniche sceglie di assumere nei confron-ti del massimo consesso civico. Vor-rà anche dire che una massa di “im-becilli” nel consiglio comunale in fon-do, in fondo tanto “imbecilli” nonsono.Consigliere quale sarà il futurodell’MPA Progetto Sud, del qualeè capogruppo?I progetti che ci prefiggiamo di por-tare avanti sono ad ampio raggio. Noivogliamo portare avanti la questionemeridionale all’interno del costituen-do “Partito del Sud”. Come ha fattola Lega Nord ed il suo leader Bossi,che attraverso i risultati elettorali rie-sce ad incidere notevolmente. Ecco,noi vorremmo cercare di coinvolge-re quanta più gente possibile che amiil nostro territorio per essere in con-dizione di partecipare a tutte le com-petizioni politiche. Ma un partito delsud con il decentramento amministra-tivo voluto dall’ultima finanziaria nonpuò identificarsi e costruirsi solo at-torno alla questione meridionale madeve necessariamente tenere d’oc-chio altre problematiche che i partitipiù tradizionali non tengono nelladovuta attenzione. Come ad esem-pio le pari opportunità. Su questa te-matica a Mazara del Vallo lo Statutoprevede all’interno della giunta alme-no una quota rosa ma attualmentenon vi è neanche una presenza fem-minile. Il problema è serio poiché nonsi da peso nemmeno alla normativaamministrativa. Proprio riguardo que-sto argomento mi auguro che all’in-terno del progetto di cui faccio partepossa crearsi una folta presenza fem-minile poiché credo che le donneabbiano una marcia in più rispettoall’uomo. Inoltre concludo dicendoche questo movimento politico saràil primo che a breve aprirà una pro-pria sede che non avrà solo la fun-zione di ufficio, ma secondo una miaidea progettuale sarà invece sede diogni cittadino che se ne vorrà avva-lere, che vorrà o no partecipare alleattività politiche del movimento, saràsede di ogni cittadino che vorrà es-sere ascoltato e vorrà ascoltare leragioni di chi vuole manifestare in pie-no l’amore per questa città.

Idi Piera Pipitone

Le motivazioni della mia scelta

I Consiglieri V. Foderà, R. Frazzetta e il Direttore P. Pipitone

Anno XII n. 12 01-07-2010L’ 12

di Piera Pipitonel bilancio 2010 è stato approvatoin consiglio comunale nei giorniscorsi, una votazione che ha visti

protagonisti gli uomini dell’opposizio-ne che rappresentano, numericamen-te, la maggioranza all’interno dell’au-la consiliare. La stessa opposizioneche dopo l’intervista del sindaco Cri-staldi ad una tv locale (Tele8), in cui ilprimo cittadino aveva usato parole eaggettivi poco felici nei riguardi deiconsiglieri comunali ad esempio “im-becilli, stupidi, presuntuosi”, si eranomessi sul piede di guerra prometten-do grandi cambiamenti al bilancio chesi sarebbe andato a votare di li apoco. Adesso il bilancio è stato vota-to e devo ammettere che l’opposizio-ne ha guidato i lavori anche se le som-me spostate sono esigue e poco rile-vanti complessivamente. Sono statidestinati 3 mila euro per l’acquisto diattrezzature cimiteriali, ben 25 milaeuro per i servizi relativi alla Presi-denza del Consiglio per il quale han-no tolto 15 mila euro allo sport e 10mila alla ragioneria del comune. I 160mila euro che la giunta aveva desti-nato per l’acquisto di beni mobili,macchine ed attrezzature tecnico-scientifiche, i consiglieri comunali lihanno frazionati e divisi in 3 diverseopere: 70 mila euro per l’illuminazio-ne di via Marsala, 50 mila per l’illumi-nazione di diverse strade e 40 milaper l’arredo scolastico. Ben 20 milaeuro sono stati stanziati per manife-stazioni culturali-religiose riguardan-ti la parrocchia S.Maria di Gesù, Ma-donna dell’Alto e Mazara Due, nei ri-guardi di quest’ultima il cons. Gabrieleha affermato “questo emendamendo

a mio avviso accorcia le distanze chepatisce Mazara2. Bisogna prestareattenzione alle periferie non solo neimomenti elettorali ma 365 giorni l’an-no”… per quanto riguarda le manife-stazioni religiose nessuna voce è sta-ta dedicata alla popolazione musul-mana, forse i nostri consiglieri pen-sano che le uniche manifestazioni“culturali-religiose” possano esseresolo di matrice Cattolico-Cristiana…in questo è stata esorbitante la man-canza di peso delconsigliere ag-giunto MohamedS. Zitoun che no-nostante non ab-bia diritto di voto,poiché aggiunto,ha diritto di paro-la che però aquanto pare nonutilizza. Di tutti ifondi spostati eapprovati nessuna voce è stata dedi-cata alla popolazione straniera cheproprio il consigliere Zitoun rappre-senta, a questo punto mi chiedo qua-le sia il suo ruolo in quest’aula poi-ché l’unico diritto che ha, cioè quellodi parola, non lo mette in atto e l’uni-co dovere che ha, cioè quello di por-tare in aula i bisogni e le esigenze dichi rappresenta, non lo concretizza.Ma torniamo al bilancio. Sono stativotati positivamente 2 emendamentiche i Revisori dei Conti avevano giu-dicato improponibili: il primo riguar-dante il “carnevale mazarese” con ad-dirittura 45 mila euro… a questo pro-posito direi che dopo le tante criticheper le opere del sindaco dedicate alcentro storico giudicate non priorita-rie credo che i 45 mila euro per il car-nevale mazarese potevano benissi-mo essere utilizzati per opere ben più

importanti, ma la maggior parte deiconsiglieri comunali lo hanno votatopositivamente; il secondo emenda-mento giudicato improponibile dai Re-visori dei Conti è stato presentato daMauro e Arena che hanno propostodi togliere 65 mila euro dalle spesedello staff per riversarli ai contrattisticomunali. Interessante l’emenda-mento presentato da Gianluca Mes-sina (MPA) e dal consigliere Mauroper un contributo di 500 euro per 70

studenti universitari mazaresi pren-dendo come punto di riferimento lagraduatoria dell’ERSU e premiandocoloro che sono risultati idonei manon vincitori, per questo emendamen-to sono stati prelevati 10 mila eurodai 35 mila previsti per l’acquisto deltrenino turistico. Con questo emen-damento finalmente la città di Maza-ra fa qualcosa di concreto per i suoistudenti universitari che fin’ora han-no avuto come punto di riferimento ilmazarese Paolo Torrente, Consiglie-re di Amministrazione dell’ERSU, eadesso hanno anche il mazarese neoeletto Alberto Quinci al Consigliod’Amministrazione d’Ateneo. Oltrequesti emendamenti presentati daiconsiglieri comunali ve ne erano 2presentati dalla giunta. Il primo relati-vo al costo della TIA (il servizio di igie-ne ambientale) ridotto da 7.500.000

euro a 4.807.300 euro ed è stato ap-provato all’unanimità. Il secondo ri-guardava il progetto di promozionedel pescato denominato “Vivu è” cheprevedeva lo stanziamento di ben54.615 euro che però non è stato ap-provato per l’astensione dell’opposi-zione. Di tutti i fondi e gli stanziamentie i progetti della giunta solo quest’ul-timo rappresenta il sassolino che iconsiglieri di opposizione hanno mes-so nella scarpa amministrativa.

Un’opposizione rap-presentata dal PDL Si-cilia, il PD, l’MPA el’MPA Progetto Sud afronte di una “maggio-ranza”, che non ha lamaggioranza numeri-ca, che comprendePDL, Cristaldi Sindaco,Liberi e UDC che na-turalmente non riesco-no a contrastare il vo-

lere dell’opposizione e quindi non rie-scono a difendere i progetti del pro-prio sindaco. È’ anche vero però chegli uomini dell’opposizione, si, hannoprovocato la disfatta politica del sin-daco poiché si è dimostrato che nonha la maggioranza in consiglio, ma èanche vero che è così fin dal primogiorno e quindi non è una novità. Lapseudo novità è che tale opposizio-ne nonostante abbia i numeri per vo-tare e spostare i fondi dove vuole, nonha sortito grandi cambiamenti nel bi-lancio della giunta, come si è vistodall’analisi sopra evidenziata (forseperché qualcuno spera di potersi av-vicinare al sindaco per avere una fet-ta di torta). Detto questo posso be-nissimo affermare che i consigliericon il loro ultimo voto, all’On. Cristal-di hanno tolto semplicemente “unpelo dal baffo” e nient’altro.

MAZARA DEL VALLO

Un bilancio con i baffi

“E’ un momento lieto - efferma ilSincado Cristaldi - questo dell’annun-cio dell’istituzione del collegamentovia Aliscafo tra Mazara del Vallo eLampedusa”. Lo dichiara NicolaCristaldi Sindaco di Mazara del Valloe deputato del PDL. “Era un’anticaaspirazione dei Mazaresi - diceCristaldi - quella di vedere collegataLampedusa con la nostra Città che haun antico legame con quell’isola so-prattutto perché meta di numerosi no-stri pescherecci. Si conferma così unatendenza che dà alla nostra città unimportante ruolo anche dal punto divista turistico. Questo è un altro tas-sello che si aggiunge alla politica dirilancio delle nostre zone. Adesso la-voreremo perché il servizio sia dura-turo e sempre più efficiente. In tal sen-so abbiamo attivato alcuni progetti chepotranno riportare il porto canale diMazara del Vallo ad essere idoneoall’intensificazione di trasporto marit-timo ed alla istituzione di comodi edidonei traghetti”.

R.L.

Collegamento Mazara-Lampedusa“Ho appreso con estrema de-lusione che nella conferenza diservizio svoltasi lo scorso 28giugno, l’amministrazione co-munale di Mazara del Vallo haesitato parere negativo in me-rito alla realizzazione del portoturistico in località LungomareMazzini - Lungomare San Vito”.Questa la dichiarazione del de-putato regionale del Pdl Sicilia, On. Toni Scilla. “Pur ri-spettando il ruolo del sindaco Cristaldi, voluto ed elettodai cittadini mazaresi, - ha proseguito Scilla - ritengoche la scelta della sua amministrazione sia sbagliata escellerata. Dicendo “No” alla realizzazione del porto tu-ristico l’amministrazione ha detto “No” anche alla possi-bilità di incrementare un turismo nautico cui una cittàvotata al settore turistico avrebbe invece dovuto favori-re. La realizzazione di un approdo moderno e funziona-le avrebbe potenziato l’incremento del turismo, non soloquello nautico, con una forte azione di riversamento sututta la città. La presenza di villeggianti avrebbe stimola-to la nascita di strutture ricettive, servizi di ristoro e nuo-vi poli di attrazione, traducendosi in posti di lavoro, svi-luppo ed economia. Mi attiverò per avviare un dibattitopolitico al fine di non lasciar cadere nel silenzio un pro-getto di forte valenza socio-economica”.

Porto turistico, grande opportunitá di sviluppo

I pozzi e l’acquedotto di San Miceli di gestione dell’E.A.S.,Ente Acquedotti Siciliani, saranno ufficialmente trasferiti alComune di Mazara del Vallo. La cessione al Comune diMazara del Vallo di pozzi ed acquedotti, è il frutto di unaserie di richieste avanzate dall’Amministrazione Comuna-le, guidata dal Sindaco on. Nicola Cristaldi, all’ente gesto-re, che hanno portato a definire l’annosa vicenda in manie-ra positiva per la Città. La cessione avrà benefici in terminieconomici per le casse comunali e porterà ad unaequiparazione di trattamento per il pagamento delle bollet-te da parte dei cittadini, inoltre consentirà interventi pronti erapidi nel momento in cui gli stessi siano necessari.

L’EAS consegna l’acquedotto e i pozzi diSan Miceli al Comune di Mazara del Vallo

Sabato 26/06/2010 a Mazara del Vallo si è svolta la ma-nifestazione “Festival Cantabibbo” in “CANTABIMBO”,promossa dall’Associazione di Volontariato “IL CIELO DISTEFANO” e dedicata a “GIUSY STASI”. Hanno parteci-pato alla manifestazione 20 bambini della fascia di età 5-12 anni; presenti alcuni Disabili ed Ospiti. Si ringraziaPadre Fullone, che ha messo a disposizione i locali “Pa-dre G. Cusmano”, i volontari che hanno collaborato per labuona riuscita della manifestazione ed il “GRUPPO MMPROMOTION DI MULONE GRUPPO, che hanno intrat-tenuto i piccoli ospiti.

Il Presidente Giuseppe Arresta

Festival Cantabibbo

M.B.

On. Toni Scilla

I

Anno XII n. 12 01-07-2010L’ 13MAZARA DEL VALLO

o scorso 26 giugno pressol’Hotel Visir Resort di Mazaradel Vallo si è inaugurata la

nuova sezione AIO (AssociazioneItaliana Odontoiatri) della Provinciadi Trapani.All’ evento, accompagnato da uncorso di aggiornamento tenuto dalDott. Giovanni Barbagallo, eranopresenti ospiti di eccezione come ilPresidente AIO Sicilia, Dott. MicheleLa Cavera, il Consigliere NazionaleAIO, Dott. Mario Marrone ed il Se-gretario AISO (Associazione ItalianaStudenti Odontoiatria) Palermo, Al-berto Quinci. La giornata è stataaperta dall’assessore Francesco Dit-ta che, portando i saluti del Sindaco,Nicola Cristaldi, e di tutta la giuntacomunale, ha ringraziato l’AIO peraver scelto Mazara come cittàiniziatrice di questa Sezione Provin-ciale.Dott. La Cavera, cos’è l’AIO e dicosa si occupa?L’ Associazione Italiana Odontoiatri,fondata nel 1984 dai neolaureati inOdontoiatria, non è una sempliceassociazione, bensì un Sindacatoche difende con coerenza, equilibrioe fermezza la libera professione delDentista, professione che sempre piùfrequentemente viene attaccata esvilita in nome delle logiche di mer-cato. Per questo nasce AIO Trapani,per contribuire a rappresentare gliOdontoiatri anche in questa provin-cia.Il Dott. Mario Marrone è unMazarese che veste un ruolo na-zionale nell’AIO ed e’ anche Presi-dente dell’Albo degli Odontoiatridell’Ordine della provincia di Pa-lermo.Quali consigli puo’ dare ai pazien-ti che si recano dal dentista?

Il primo suggerimento che mi sentodi dare è quello di stare molto attentise, chi vi sta curando, sia un verodentista e non un abusivo.Problema in continua crescita è in-fatti quello dei falsi odontoiatri. Unapiaga nazionale che ha portato, loscorso dicembre,la CommissioneAlbo Odontotatri apresentare a Romaun «libro bianco»con il quale si lan-cia l’allarme per gliabusivi della pro-fessione, semprepiù numerosi, eche, senza averetitolo di Odontoia-tra o Medico, ese-guono otturazioni,estrazioni e, perfi-no, delicatissimeoperazioni.Quali sono i nu-meri di questo fe-nomeno e qual èla vostra posizio-ne in merito?“Si parla di un giro d’affari di almeno720 milioni di euro l’anno (equivalen-te a 7,2 milioni di cure) che coinvol-gerebbe circa quindicimila esercentiabusivi e che danneggia non solo glioperatori sanitari ma anche e soprat-tutto gli ignari pazienti, a volte colpitida malattie come epatite B o C e dalvirus HIV. Il paziente, magari con l’in-tento di risparmiare, finisce con l’af-fidarsi a persone non competenti,mettendo gravemente a rischio lapropria salute.”Oggi questo incontro è statosupportato da un corso di aggior-namento ECM tenuto dalDott.Giovanni Barbagallo. Dottore,

qual è stato l’argomento di oggi?Si sono trattate nuove metodichechirurgiche applicate all’endodonziae alla parodontologia, tecniche checi aiutano a preservare i denti deinostri pazienti, anche in situazionidifficili, ed evitarne l’estrazione.

Alberto Quinci,anche lei èMazarese e futurodentista. Che co-s’è l’AISO e cherapporti ha conl’AIO?L’AISO è l’Associa-zione Italiana Stu-denti Odontoiatria,di cui io sono il rap-presentante nellasede di Palermo.Questo ruolo hacontribuito all ’ottenimento di un ri-sultato storico peruno studente: esse-re eletto come Con-sigliere di Ammini-strazione di Ateneo

insieme al Rettore.L’AISO nasce nel 1980 per rappre-sentare gli studenti iscritti per la pri-ma volta in Odontoiatria; i rapporti traAIO ed AISO sono di “parentela”, in-fatti l’AIO nasce da quegli studentiche avevano fondato l’AISO e cheuna volta laureati avevano bisognodi continuare il lavoro svolto comesindacato, per cui, l’AIO e l’AISO se-guono la stessa linea di difesa e tu-tela dello studente, del dentista equindi della salute del cittadino. Inol-tre oggi l’AIO offre agli studenti lapossibilità di seguire tutti i corsi e leloro iniziative gratuitamente, trattan-do noi studenti non come tali, macome amici e futuri colleghi.

La Redazione

Nasce l’AIO a Trapani: il sindacato degli Odontoiatri Italiani

Alberto Quinci

“Sono lieto di prendere atto - affer-ma il Sindaco Cristaldi - della ripre-sa dei lavori per il completamentodella Sopraelevata che consentiràuno sviluppo strategico del nostroterritorio. La Sopraelevata è unastruttura determinante per la cresci-ta della Città, e la sua ultimazionepermetterà all’Amministrazione Co-munale di allestire aree di parcheg-gio e predisporre un collegamentotra le due sponde del fiume Maza-ro, attraverso l’utilizzo di una “zat-tera”, che unirà il Trasmazzaro conil cuore cittadino, partendo dalla sta-tua di San Vito e arrivando diretta-mente a piazzale G.B. Quinci.”

L’importante arteria, che colle-gherà direttamente la Ss 115 e il por-to di Mazara del Vallo, per circa untrentennio è stata un simbolo dellegrandi incompiute del Meridioned’Italia.

Appena insediato, il Sindaco Cri-staldi si è posto il problema del man-cato avvio dei lavori di completa-mento, nonostante l’Anas avesserecuperato i fondi per ultimare l’ope-ra. Si era scoperto che l’avvio deilavori non era possibile perché ilComune e la Provincia non aveva-no trovato l’intesa per rimuovere irifiuti speciali, che da anni eranostati colpevolmente accumulati nellacolmata di Tonnarella.

Un minimo impegno di spesa delComune ha permesso l’avvio ma-teriale dei lavori, tutto sembrava pro-cedere nel migliore dei modi ma, nelGennaio scorso, su ordine della ma-gistratura, i lavori venivano nuova-mente interrotti a seguito di indagi-ni. Finalmente i lavori sono ripresi,e dovrebbero concludersi definitiva-mente nel 2011. Il progetto origina-rio, per evitare che i cittadini e glioperato-ri econo-mici del-la viaM a r i oFani fos-s e r odanneg-giati dal-la pa-ventatachiusuradel pri-mo tratto della stessa via, è statomodificato, e al termine di una se-rie di incontri, la proficua collabora-zione istituzionale tra l’Amministra-zione Cristaldi e l’Anas ha consen-tito la risoluzione di una problema-tica di viabilità connessa ai lavori dicompletamento della sopraelevata,attraverso la realizzazione di una ro-tatoria che consenta una viabilitàagevole sia a chi proviene dalla Ss115 che ai mezzi provenienti da viaMario Fani e via Giangreco.

A.S.

Ripresi i lavori dicompletamento della

sopraelevata

On. Nicola Cristaldi

La Confraternita di Mise-ricordia di Mazara delVallo avvalendosi dellacollaborazione dell’Asso-ciazione “Movimento Az-zurro”, della A.E.O.P.(Ass. Europea OperatoriPolizia), del Comune diMazara del Vallo con acapo il Geometra DiMatteo, che ha seguito ilavori, della Capitaneriadi Porto e dell’Ato Tp2, haorganizzato una pulizia simbolica dellitorale esteso tra C/da Bocca Arenae C/da S. Nicola Sottana (confinan-te con Torretta Granitola).Circa 30 volontari muniti di guanti etanta buona volontà hanno messo adisposizione il proprio operato rac-cogliendo centinaia di bottiglie divetro, plastica e spazzatura di variogenere comprendente anche batte-rie d’auto, soprattutto in prossimitàdei lidi, riempiendo decine di sac-chetti forniti dall’Ato per poi riporli,

grazie al Pulmino del-l’Associazione, vicinoagli appositi cassonetti.Sul posto era presenteanche un’Ambulanzacon 2 autisti soccorrito-ri.“Noi siamo noi più il no-stro ambiente e se nonpreserviamo quest’ulti-mo non preserviamo noistessi.” Dice RinoGiacalone, Governatore

Pulizia litorale della Misericordiadella Misericordia e ag-giunge “Senza moralitàcivile le comunità peri-scono, abbiamo assisti-to al trionfo dell’inciviltàtoccando con mano lastrafottenza con la qua-le tutt’oggi i cittadini spor-cano l’ambiente ignari direcare un danno a sestessi ed ai propri figli.

Il GovernatoreGasparino Giacalone

L

Anno XII n. 12 01-07-2010L’ 14

pesta il serpente, l’antico nemico del-l’uomo e che Dolcissima Madre inter-cede presso il Padre Nostro per lanostra salvezza.Altre immagini ai lati della Madonnaraffigurano le donne che nell’anticotestamento l’hanno preceduta e chesono donne che sono intervenute infavore del loro popolo, come Giuditta,e la Regina Ester.I due ultimi pannelli in basso raccon-tano della storia della salvezza del-l’uomo dalla caduta fino all’incarna-

zione del Verbo, il fi-glio di Dio fattosiUomo per la salvez-za dell’umanità,mentre l’altra scenaè quelladell’annunciazione aMaria, da cui ebbeinizio la speranzadella vita.Per onorare la no-stra amata e venera-ta Madonna del Pa-radiso accorriamodevoti Domenica 4Luglio alle ore18,00, onorando laMadonna del Para-diso, offrendoLe ildono del nuovo por-tone di Bronzo.“Mi è gradito ringra-ziare con tutto il cuo-re ed in nome dellaMadonna Santissi-ma del Paradiso, tut-ti quei fedeli, uomi-ni, donne, giovani,

imprenditori, associazioni che han-no contribuito cristianamente a par-tecipare alla realizzazione di questaopera artistica per onorare la nostraamatissima Maria Regina del Para-diso”, queste sono le parole di PadreGiuseppe Fullone.

Baldo Scaturro

Dopo 10 anni da quando scaturìl’idea di dedicare alla Madonna unaporta degna e bella che introduces-se al suo Santuario, finalmente il San-tuario della Madonna del Paradiso, hala sua nuova porta. Una porta in so-stituzione della vecchia ormai malan-data è divenuta poco dignitosa, que-ste sono le parole di presentazionedi Padre Giuseppe Fullone, parro-co della parrocchia Madonna del Pa-radiso e colui che più di tutti ha volu-to fortemente chequesta porta ve-nisse realizzata inonore della Ma-donna del Paradi-so.Si tratta di un’ope-ra di scultura rea-lizzata con la tec-nica della “Fusio-ne a cera persa”,creata dall’artista:Maestro DismaE p i f a n i oTumminello su unp r o g e t t oiconografico delProf. Don Leo DiSimone, mentrel’opera artistica èstata realizzatadalla FonderiaVulcano diMazara del Vallo,diretta dai titolariM i m m oSignorello eBiagio Foderà.Quindi una portache è stata pensata a Mazara, scol-pita a Mazara, realizzata a Mazara,per la Madonna del Paradiso, patronadella nostra Diocesi, oltre che dellacittà di Mazara del Vallo. La porta delParadiso simboleggia Cristo e il SuoMistero Salvifico, racconta di Lui edella forza della Sua Redenzione, ser-vendosi della Vergine Maria che cal-

Domenica 4 Luglio Benedizione e Apertura della porta del Paradiso

“Paradisi porta”Nuovo ingresso della Chiesa Madonna

del Paradiso

Il Vescovo Mons. Domenico Mogavero inaugura “la porta Paradisi” del Santuario Maria Santissima del Paradiso

MAZARA DEL VALLO

Dopo anni di “malo tempo” per l’architettura e l’urbanistica Mazarese, è arrivatoun venticello fresco di primavera. A soffiarlo è un Eolo, dal poderoso baffo, di cuisi dice essere prepotente e autoritario e a cui molti imputano il disagio e la pre-occupazione per i mutamenti nelle vie e nelle piazze. È inutile ricordare come dasempre il vento abbia sparso immondizia nella nostra città. Questo venticelloinvece, anche se disturba, rinfresca e porta aria nuova. Per questo, come ilvelista si accorda con la spinta del vento, chi ama veramente Mazara farebbebene a trovare l’andatura giusta. Questo non è lo scirocco d’inverno che spandeimmondizia e acceca gli occhi. Non si lasci questo momento ai politici, usi per lopiù a ridurre tutto a sterili liti su fronti contrapposti, ne ai portatori di interessieconomici, usi a ricavare vantaggi per se stessi e soci. Chi ama Mazara faccia lasua parte: accettando i sacrifici che la civile convivenza impone e anche conproposte, idee, controllando la giustezza delle scelte dell’amministrazione e sot-toponendo ad essa le problematiche che da tali scelte scaturiscono. Ed è inquest’ottica (ingenua forse) che intendo contribuire. Gli interventi sulla città nonsiano un semplice “maquillage”; anzi, si ridisegni l’uso della città. Con dei puntifissi. La priorità va alla fruibilità da parte degli abili e dei diversamente abili,mamme con bimbi nella carrozzina, anziani. Neppure ci si dovrà dimenticare deicommercianti che dovranno avere facilità di accesso e di carico e scarico dellemerci. Una città senza attività commerciali sarebbe destinata a svuotarsi e per-dere la sua essenza. Tutto ciò passando per il ridimensionamento dell’uso del-l’auto, l’attivazione di un servizio di trasporto pubblico, l’ampliamento dell’isolapedonale, l’incremento dei parcheggi, la chiara definizione di strade ciclabili si-cure, la decentralizzazione di taluni servizi. Non ci si dovrà dimenticare dellestrade di periferia e no, racchiuse tra miserabili lembi di marciapiede che, oltre anon assicurare un sicuro e comodo transito a piedi, comportano un assediocontinuo delle abitazioni al piano terreno con l’ossessione dei gas di scaricosparati davanti alle aperture. I cantieri edili sulle strade della città siano conformialle vigenti normative per non creare (come spesso accade) disagi e pericoli aipedoni. Il centro storico ritorni in vita, avendo ben presente che interventi deco-rativi, se non accompagnati dal recupero al degrado e alla delinquenza anchemediante una politica di sostentamento delle attività commerciali (non solo bar evinerie) sono destinati al vandalismo e all’abbandono. La Kasbha venga vissuta,da mazaresi, da villeggianti, da extra comunitari, considerando come le sue ca-ratteristiche non si sposino con le attuali esigenze dell’abitare. Ci sono edificipressoché abbandonati per i quali, al costo del loro recupero non corrisponde-rebbe un successivo adeguato valore commerciale. Si potrebbero quindi crearele condizioni per demolirle concedendo un giusto guadagno ai proprietari, solle-vandoli dalle incombenze di un bene infruttuoso. In tal modo si ridisegnerebbe ilcentro storico diminuendo la densità delle costruzioni, aprendo nuovi scenariche porterebbero luce ed aria agli edifici circostanti. Il conseguente incrementodel valore commerciale delle costruzioni restanti ne giustificherà il recupero as-sorbendo nell’ingranaggio quelle meno fortunate. Si potrebbe quindi innescareun meccanismo economico rivitalizzante l’edilizia. A tutto ciò la cittadinanza deverispondere innalzando il livello di educazione civica. Non più immondizia per lestrade e più controllo del territorio; non più disordine stradale e più controllodelle strade; più controllo della città e conseguente innalzamento del livello dieducazione civica; la scuola partecipi all’innalzamento del livello di educazionecivica; è insopportabile lo spettacolo di un gran numero di ragazzi che alla finedelle lezioni inforcano il motorino senza indossare il casco. È possibile che l’in-segnamento scolastico sia disgiunto dal rispetto per sé e, di conseguenza, per ilprossimo? Senza il controllo del territorio, almeno inizialmente, non potrà esser-ci l’innalzamento del livello di educazione civica. Una città più a misura del citta-dino favorirebbe l’innalzamento del livello di educazione civica. Gli elementi de-corativi che il vento nuovo ha deposto non siano vanitosa e vacua decorazionema diventino simbolo della trasformazione della città. Tornando alle architetturedi Mazara voglio aggiungere: è stata deliberata una spesa di un milione di europer il recupero dell’orrida costruzione del Municipio. Ma veramente si vuole re-cuperare questo indecoroso edificio? Ho letto le intenzioni della giunta comuna-le e mi hanno deluso. Il progetto non è incisivo. Si spenderebbe un milione dieuro per rendere appena sopportabile la presenza di un orrido edificio macchia-to da una sorta di peccato originale. La sua demolizione e il conseguente am-pliamento della piazza sarebbero un intervento forte, caratterizzante e anchemeno rischioso per l’estetica del luogo. La cultura del recupero va perseguitaquando un edificio vale. Che senso ha recuperare la rotonda di lungomare SanVito per farne una terrazza quando già il lungomare è una terrazza? Cosa puòdare in più questo lembo di schifezza architettonica? Occorre vigilare, aumenta-re la discussione. Chi soffia il venticello fresco, dimostri che la passione per labellezza non è intesa a trasformare Mazara in una galleria d’arte personale oper pochi intimi. Se l’arte deve tornare a Mazara che ciò avvenga creando occa-sioni in cui chi vuole e ne ha le capacità possa esprimersi. Che questo momentopossa essere ricordato per le novità e non per il disastro delle non estirpateradici infestanti del passato.

Ignazio Bascone

La Parola ai LettoriLA LETTERA

Un venticello fresco dopo il “malo tempo”

Anno XII n. 12 01-07-2010L’ 15

a Cardiochirurgia in Sicilia èormai un fiore all’occhiellonella Sanità, e conseguente-

mente sono sempre più rari i casi incui un soggetto va nel Nord Italia oall’estero per un trapianto di cuore.La conseguenza è che la somma chedeve essere data dalla Regione astrutture ospedaliere del Nord Italia èdiminuita di molto.E’ stato questo uno dei punti centralidella riunione annuale dei soci del-l’Associazione ONLUS “A CUOREAPERTO”, che per quest’anno 2010,ha scelto la città di Mazara del Vallo,come sede della loro assemblea an-nuale, e che si è tenuta Sabato 19giugno 2010 presso l’Aula Consiliare“31 Marzo 1946” del Comune.In una sala gremita di pubblico, al ta-volo della presidenza vi erano :- il Prof. Giovanni Ruvolo – Diretto-re dell’U.O.C. di Cardiochirurgia delPoliclinico di Palermo, e Presidentedell’Associazione stessa;- il Prof. Giuseppe Bianco, mazare-se – Cardiochirurgo, Collaboratoredel Prof. Giovanni Ruvolo, modera-tore della riunione;- Il Dr. Giuseppe Giordano – Re-sponsabile dell’Ambulatorio di Diabe-tologia del Distretto Sanitario di Ma-zara del Vallo;- La Dr.ssa Margherita La Rocca –volontaria dell’Associazione “A CUO-RE APERTO”;- L’Assessore Regionale alla SaluteDott. Massimo Russo.A portare i saluti della città è stato ilVice Sindaco Giovan Battista Quin-ci.Ha preso quindi la parola il Prof. Ru-volo che ha parlato dei progressi fat-

ti per tale branca di alta specializza-zione negli ultimi anni e della grandeattenzione ed impegno che sta met-tendo l’Assessore Regionale allaSalute, tant’è che negli ultimi cinqueanni, sono anche aumentati i posti-letto disponibili presso le strutturesanitarie attrezzate per i trapianti dicuore.Il Prof. Pino Bianco ha sottolineatotra l’altro, come grazie anche all’in-tervento della Regione, adesso lestrutture pubbliche sanitarie possonodisporre di attrezzature e sofisticateapparecchiature di altissima tecnolo-

gia.Il Dr. Giuseppe Giordano ha relazio-nato sul Diabete Mellito: come evi-tare le complicanze, mettendo in evi-denza come il Diabete Mellito rappre-senta un importante problema sani-tario nei paesi industrializzati in ter-mini di morbilità, mortalità e costosociale. Ha inoltre illustrato come èpossibile individuare i soggetti a ri-schio di Diabete tipo 2: la familiari-tà, il soprappeso, la sedentarietà,l’ipertensione arteriosa.È possibile pertanto agendo sullapopolazione a rischio ed educandola

ad una sana e corretta alimentazio-ne e ad una regolare attività fisica,prevenire o ritardare la comparsa delDiabete Mellito.Nel Diabete Mellito tipo 2 si è inol-tre evidenziato come l’unica stradapercorribile per evitare le complican-ze che riguardano sia la micro che lamacro circolazione e quella di man-tenere le glicemie quanto più possi-bile vicino ai valori normali. Solo cosìsarà possibile prevenire le complican-ze cardiovascolari che nel soggettodiabetico rappresentano la prima cau-sa di morte.

La Dr.ssa Margherita La Rocca, in-vece si è soffermata sullo stato del-l’iniziativa “Un Cuore per Ipogolo” .Si tratta di una località africana nellaTanzania, dove diversi operatori sa-nitari, a cominciare dalla stessa sisono recati per aiutare la gente diquella località africana che soffre diproblemi di cuore, e proprio per que-sto motivo il prossimo 4 luglio unadelegazione di sanitari partirà perl’Africa, dove vi porterà un Ecocardio-grafo, acquistato anche con i fondi deivolontari e che rimarrà là perenne-mente. Infine l’Assessore Regionale

L’Associazione ONLUS “A CUORE APERTO”,organizza l’Assemblea annuale a Mazara del Vallo

L’Assessore Regionale alla Salute Massimo RUSSO presente alla riunione, sono finiti i viaggi della speranza dei sicilianiDott. Massimo Russo ha fatto il pun-to della situazione sanitaria in Sicilia,prima ha messo in evidenza come lanostra regione a causa del pesantedeficit circa 900 milioni di euro, nonè stata commissariata, grazie ad unserio e rigoroso piano di rientro. Ilmassimo esponente della sanità havoluto sottolineare per quanto riguar-da la Cardiochirurgia e gli interventichirurgici fuori dalla Regione Sicilia,alcune cose estremamente semplici,ma altrettanto importanti: la Regioneha sborsato centinaia di migliaia dieuro, in favore delle altre regioniper tali interventi, mentre con talisomme si sarebbero potuto costruirein Sicilia tanti nuovi ospedali. Inoltreallor quando un paziente viene ope-rato fuori dalla Sicilia non vi è solo undisagio sociale per i congiunti cheseguono l’ammalato, ma anche unonere economico non indifferente perquei familiari o parenti che sono co-stretti ad andare ad alloggiare e vive-re per un determinato periodo fuorisede, l’Assessore ha tenuto a sottoli-neare il “Taglio” netto che vi è statocon il passato, fatto di clientelismi edi indifferenza, mentre adesso è ilpaziente che deve essere al centrodell’attenzione.Dopo di ché si è aperto il dibattito,con il pubblico presente in sala, chenumeroso ha voluto, porgere delledomande interessanti all’AssessoreRusso, il quale ha risposto in modoesauriente alle stesse, concludendoche la sua opera è iniziata con tagli esacrifici, ma oggi “siamo certi che lasanità darà i suoi frutti”.

Antonino Donato

i è dispiaciuto aver ascoltatonella seduta del ConsiglioComunale del 17 giugno

2010, delle inutili e disinformate af-fermazioni sui contributi che dovreb-bero riguardare l’Ospedale “AbeleAiello” di Mazara del Vallo ed il suofuturo in ambito provinciale.Noi, come Centro Culturale “Giusep-pe Napoli”, onde evitare inutili di-scussioni e disinformazione abbia-mo organizzato in data 28 maggio2010 un incontro dibattito che ave-va come tema: Ruolo dell’Ospeda-le “Abele Aiello” e del territorio diMazara del Vallo, presso l’aula Con-siliare “31 Marzo 1946” del nostroComune ed abbiamo invitato l’As-sessore Regionale della Salute Dott.Massimo Russo, il Presidente dellaVl° Commissione Legislativa Sani-tà dell’A.R.Siciliana On.le GiuseppeLaccoto, e il Direttore Generale del-l’Azienda Sanitaria Provinciale diTrapani - Dott. Fabrizio De Nicola,

dove hanno evidenziato in modochiaro e con cifre alla mano il futurodella Sanità, non solo in Sicilia, maanche in provincia di Trapani e spe-cificatamente del futuro dell’Ospeda-le “Abele Aiello” di Mazara del Val-lo.Bene avrebbero fatto i nostri ammi-nistratori locali e Consiglieri Comu-nali a partecipare tutti a quell’incon-tro per non trovarsi oggi a sentirecose che non stanno né in cielo néin terra, perché l’Assessore Regio-nale Dott. Massimo Russo ha chia-rito pubblicamente quelli che saran-no i contributi per migliorare la sa-nità in Sicilia, cioè l’arrivo di circa800 milioni di Euro, da destinare perla ristrutturazione e l’ammoderna-mento degli Ospedali Siciliani, checomprendono altresì l’acquisto dimacchinari di ultima generazione,così come ha detto l’Assessore Re-gionale della Salute, che di questi800 milioni di euro, 26 milioni di euro

saranno destinati all’Ospedale “Abe-le Aiello” di Mazara del Vallo, nonsolo per la sua ristrutturazione, maper l’acquisto di due T.A.C, di ultimagenerazione e l’acquisto di macchi-

nari per la Radioterapia.Teniamo pertanto a non fare polemi-ca con nessuno, ma invitiamo i no-stri Sig.ri Consiglieri Comunali eAmministratori a presenziare tuttequelle volte che i vertici della SanitàRegionale e Provinciale tengono

Nota di chiarimento del Centro Culturale “Giuseppe Napoli”sui finanziamenti dell’Ospedale “Abele Aiello”

delle Conferenze o pubblicano del-le note stampe, di essere attenti aciò che viene detto e non fare dellefacili e leggere considerazioni su fattio dati che costituiscono l’essenzadella comunicazione, senza esser-ne informati.Inoltre dobbiamo chiarire ancorauna volta che, se anche gli uominiche ci amministrano non erano tuttipresenti all’incontro del 28 maggioc.a., la carta stampata e le televi-sioni della provincia hanno riporta-to ampiamente le interviste e le ri-sultanze di quell’incontro.Ci chiediamo allora, è possibile chenessuno di costoro abbia ascoltatoo letto qualcosa in merito e abbiaappreso?Perché altrimenti oggi non ci trove-remmo ad ascoltare inutili protestee dati fuori da ogni logica.

Il PresidenteRag. Baldassare Scaturro

Il tavolo dei relatori partecipanti del convegno

MAZARA DEL VALLO

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C

Anno XII n. 12 01-07-2010L’ 16CASTELVETRANO

stato presentato a Castevetra-no il protocollo sottoscritto dalSindaco Pompeo, presso la

Direzione delle Politiche abitative delMinistero delle Infrastrutture e dei tra-sporti, per l’attuazione dell’innovati-vo programma di sperimentazione inambito urbano denominato “Contrat-ti di Quartiere II”. Si tratta di un inter-vento strategico che riqualificherà ilpopoloso quartiere Belvedere di Ca-stelvetrano grazie ad un finanziamen-to di 6 milioni di euro co-finanziati daStato, Regione, Comune e IACP. Allapresentazione sono intervenuti l’As-sessore allo Sviluppo Economico diCastelvetrano Felice Errante il qualesi è detto compiaciuto di concluderepositivamente un lungo iter ammini-strativo e burocratico. Presente an-che l’On. Livio Marrocco il quale hasottolineato “noi vogliamo distinguerciper la celerità con la quale portiamoa termine le opere, su questo si mi-sura la credibilità delle istituzioni”.Importante la presenza dell’Assesso-re Regionale alle Infrastrutture ed allaMobilità Luigi Gentile al quale ho po-

sto qualche domanda.Ass. Gentile quali sono i dettagli diquesto piano infrastrutturale per ilcomune di Castelvetrano?“Il 3 giugno abbiamo firmato un ac-cordo di programma col Ministero, colDirettore Generale. L’investimento èdi circa 28 milioni di euro, a brevearriveranno una prima parte, quindi ilComune deve preparare i progettiesecutivi da cui poter iniziare lavora-re per bandi e la riqualificazione del-la zona”.A livello regionale quali sono lestrutture che avete attenzionato?“Sono tantissime le strutture che ab-biamo attenzionato.Noi siamo convinti che per risolvere iproblemi economici, che stiamo at-traversando come Regione Sicilia,bisogna puntare molto sulle infrastrut-ture e allora abbiamo messo a dispo-sizione tutte le risorse e le diversedelibere CIPE per finanziare delleopere che da tanto tempo sono in-complete come la “Nord-Sud” per laquale abbiamo stanziato dei fondi, maanche l’Agrigento/Caltanissetta l’ab-

L’Assessore Regionale Gentile e i piani infrastrutturalibiamo finanziata total-mente e la Ragusa/Ca-tania. Sono alcune del-le diverse opere chestiamo portando avanticon grande successo”.A proposito di opereincompiute. A Mazaradel Vallo vi è una so-praelevata, che do-vrebbe portare diretta-mente al porto, che èincompiuta da circa 30anni e che adessodopo qualche rimpallofra apertura e chiusu-ra dei lavori si sperache possa esserecompiuta. Quale sarà ilsuo destino, come vistate muovendo a ri-guardo?“Anche in questo casoabbiamo trovato delle ri-sorse e sono certo chenel più breve tempo pos-sibile anche questo saràun problema risolto”.

di Piera Pipitone

Ass. Regionale Gentile e il Direttore Pipitone

l Sindaco della città di Castelve-trano, Dr. Gianni Pompeo, nellaqualità di Presidente dell’Associa-

zione Culturale Teatri di Pietra Sici-lia, ha presenziato alla presentazio-ne della nuova stagione della rasse-gna culturale Teatri di Pietra che sitiene nei più incantevoli siti archeolo-gici della nostra regione, che si è svol-ta a Palermo alla presenza del diret-tore artistico della rassegna, AurelioGatti, e degli amministratoridegli altri comuni coinvolti. “Incalendario stiamo ospitandouna serie di prime nazionalima anche una serie di produ-zioni nate proprio grazie alladisponibilità di Teatri di Pietra– ha detto Aurelio Gatti– cheha voluto credere in progettinuovi che in questo momen-to di crisi della cultura non tro-vano spazio. In merito alla Si-cilia la cosa che mi rammari-ca è che da quest’anno perrealizzare delle rappresentazioni neisiti archeologici è necessario pagareuna quota.La trovo una condizione inaccettabi-le considerato che i siti archeologicisu cui operiamo sono dei bellissimimusei a cielo aperto, privi di qualsia-si tipo di pubblicità e promozione tu-ristica”. Ha rincarato la dose il sinda-co Pompeo: “Ancora una volta dob-biamo registrare l’assoluta assenzadel governo regionale che continuaad ignorare una realtà ormai consoli-data che da sei anni continua a pro-porre stagioni teatrali di pregio solocon le proprie forze- ha detto Pom-peo- siamo orgogliosi di questo maallo stesso tempo non possiamo noncondannare questa mancanza di at-

tenzione”. Questo il calendario com-pleto delle manifestazioni che si svol-geranno all’interno del Parco Archeo-logico di Selinunte: giovedì 15 lugliola compagnia Teatro della città pre-senta Dyskolos da Menandro per laregia di Romano Bernardi con inter-prete d’eccezione Tuccio Musumeci.Si continua domenica 18 luglio conMda Produzioni che presenta le Erinnigiungeranno da Eschilo e Sofocle per

la regia di Aurelio Gatti, interpretatoda Sebastiano Tringali. Si proseguedomenica 25 luglio con il CanzoniereItaliano ideato ed interpretato da Co-simo Cinieri, e lunedì 26 luglio con

Presentata la VI edizione di Teatri di Pietral’associazione Teatro Libero che pro-porrà Altrailiade scritto e diretto daGiacomo Bonagiuso. Martedì 3 ago-sto ancora un castelvetranese in sce-na con Rino Marino che ha ridotto,tradotto ed interpretato l’altro anfitrio-ne da Plauto con Paolo Graziosi. Siconclude martedì 10 agosto con lacompagnia Artù che porta in scena ilCartaginese di Tito Maccio Plauto perla regia di Giancarlo Sammartano e

la straordinaria interpreta-zione di Raffaele Pisu.I biglietti d’ingresso sonorimasti contenuti tra 12 e 10euro, per ciò che riguardal’intero, e tra i 10 e gli 8 europer ciò che riguarda le ridu-zioni.Tra qualche giorno, infine,sarà attivo il numero verde800 024060 (operativo dal-le ore 9.30 alle 13 e dalle ore16 alle 19.30), per informa-zioni al pubblico.

L’ Amministrazione, a titolo di com-partecipazione alle spese, ha delibe-rato di assegnare un contributo diEuro 30.000,00 all’Associazione Te-atri di Pietra Sicilia.

Il sindaco Gianni Pompeo si è re-cato presso la sede della Prefet-tura per consegnare “simbolica-mente”, la fascia tricolore nellemani del vice-Prefetto Baldassa-re Ingoglia.

Oltre a ribadire la drammaticasituazione dei precari che lavora-no negli enti locali, il primo citta-dino ha voluto sottolineare il dis-senso contro la manovra finanzia-ria che sta effettuando un pesan-tissimo taglio dei trasferimenti agliEnti locali e aggrava il sistemasanzionatorio per chi viola il pat-to di stabilità.

“Non possiamo consentire chenel mio Comune circa 300 preca-ri possano rimanere senza lavo-ro-ha dichiarato Pompeo- la poli-tica deve dare una risposta realee definitiva”.

L’iniziativa di ieri segue l’as-semblea organizzata dall’AnciSi-cilia, mercoledì scorso a Palermo,allorquando i primi cittadini del-l’Isola hanno deciso di organizza-re questa ulteriore azione di pro-testa per tenere alta l’attenzionesui problemi che stanno metten-do in ginocchio molte amministra-zioni locali.

In questo modo i sindaci han-no inteso continuare la mobilita-zione, che ha preso il via al ter-mine dell’assemblea del 23 giu-gno, in attesa che il presidente delConsiglio, Silvio Berlusconi, fissiuna data per incontrarli. Gli am-ministratori siciliani, in attesa dirisposte precise, stanno anchepreparando una manifestazionedi protesta nella capitale.

Il Sindaco consegna lafascia tricolore al Prefetto

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Anno XII n. 12 01-07-2010L’ 17CASTELVETRANO

stata un grande succes-so la notte bianca di SanGiovanni organizzata nel

sistema delle piazze di Castel-vetrano lo scorso 26 giugno, idati forniti dalla P.S. attestano lapresenza di oltre 30 mila perso-ne fra l’inizio della manifestazio-ne, ovvero le 18:30, e la finedella stessa, cioè le 5:00 dellamattina seguente. Ospiti impor-tanti sul palco della rassegnamusicale “Il Cantagiro”, organiz-zata dalla Montecarlo Produzio-ni. Ha condotto Stefania Orlando, sisono esibite le Yavanna portando consé fans da ogni angolo della Sicilia,Leda Battisti con molti brani, ma an-che Ivan Cattaneocon cover anni ’60 ela bravissima Alexiache dopo aver can-tato un po’ di reper-torio ha presentato ilsuo ultimo successo“Star”. Hanno fattoparte della nottebianca castelvetra-nese anche i giova-ni talenti della tra-smissione televisivaTi Lascio una Canzone, Giuliana Ca-scone, Ilaria Mongivi e Alessia Vellae della trasmissione televisiva Io Can-to, Linda Napoli. Ad intrattenere il

pubblico il duo Calandra&Calandracon musica tradizionale siciliana, maanche le barzellette di Totò Borghe-se, le imitazioni di Alessandro Gan-

dolfo e la verve diAntonio Pandolfo.Inoltre il pubblico haassistito ad esibizio-ni di danza classicae moderna, esibi-zioni di arti marzialie balli latino-ameri-cani e tanto altroancora. Impressio-nante la partecipa-zione dei cittadinicastelvetranesi con

negozi aperti e stand con ogni cosa,dallo zucchero filato ai palloncini aicornetti caldi dopo la mezzanotte.“Non ho mai visto Castelvetrano

come questa notte – afferma il sin-daco Pompeo – questa manifesta-zione non finisce mai di stupirmi sel’anno scorso aveva avuto un suc-cesso epocale, quest’anno siamoriusciti a superarci – asserisce conun pizzico di commozione – di que-sto ringrazio tutti i partecipanti etutta la mia giunta che ha lavoratoassieme e l’Associazione La Rivi-sta. Sono altrettanto felice che imiei concittadini hanno accolto congrande civiltà le migliaia di ospiti evoglio ringraziare le forse dell’or-

dine, il corpo di polizia municipale edi volontari della Protezione Civile. Da

domani cominceremo a lavorare allaterza edizione della notte bianca”,questa la dichiarazione del Sindaco

di Castelvetrano Gianni Pompeo, lostesso fervore invade le parole del-l’Assessore allo Sviluppo EconomicoFelice Errante “abbiamo fortemente

investito in questa iniziativa ed orapossiamo dire senza temere smen-tite che è stato un successo su tuttala linea”. Una serata entusiasman-te che ha fatto guardare a Castel-vetrano con occhi diversi, una pic-cola metropoli pronta a prendere ilvolo verso grandi e più alti successidi cui ha è stato entusiasta anche ilVescovo della Diocesi di Mazara delVallo Domenico Mogavero che si èintrattenuto con il Sindaco Pompeoper assistere a questa festa di colo-ri e musica auspicando di poter ri-petere la stessa esperienza nellacittà sede della Diocesi, cioè Maza-

ra del Vallo.

Piera Pipitone

La notte Bianca

Mons. Mogavero e il Sindaco Pompeo

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Vito Marino

Al Teatro Selinus di Castelvetrano siè svolta la XXIII edizione del concor-so, indicato nel testo, riservato aglistudenti delle scuole medie superio-ri. Le norme regolamentari del con-corso prevedevano due fasce di pre-miazioni: la prima con gita a Strasbur-go, per la visita al Parlamento Euro-peo, la seconda con gita a Quaren-ghi. Inoltre, erano previste delle cop-pe, targhe e medaglie.Fra i partecipanti, che sono stati piùdi mille, sono stati premiati per la gitaa Strasburgo, i seguenti studenti, in-dicati in ordine alfabetico e per cittàdi residenza:- Bagheria: Chiara Maggiore, Castel-vetrano Rosa, Sciacca Giovanna, LoSciuto Gonzales Pedemonte, Sere-na Russo, Francesca Craparotta,Gianvito Triolo, Laura Mistretta. –Catania: Chiara Lipari, Federico Vi-salli. – Marsala: Silvana Laura Adra-gna. – Mazara del Vallo: Serena Bar-bera, Laka Amani, Sabrina Ayachi. -Massina: Martina Crisafulli, Tiziano I.Messina. – Partinico: Antonino Neri,Emanuela Alfano, Antonella D’Anna.– Siracusa: Chiara Leone, ElisabettaMarino. – Trapani: Bruna Piacentino,Valerio Pedace. Mentre per la secon-da fascia, con destinazione Quaren-ghi, sono stati scelti:- Campobello di Mazara: RossellaPuccio. – Castelvetrano: Maria Anto-

nietta Giunta,Agnese Bonfi-glio, GiuseppeRecupero, Adria-na Calcagno,Jessica Pace –Catania: Ales-sandra Ferro, Nibali Giuseppe, Tulu-ian Tahereh. – Marsala: Gessica Fraz-zetta, Marica Sardo. – Mazara delVallo: Eleonora Fiorentino, VerdianaMargiotta. – Messina: Ludovica Cro-ce, Marco Danilo Spadaro, VeronicaPantanetti. - Partanna: Patrizia Tusa.– Partinico: Miriam Gaglio. – Siracu-sa: Sabrina Basiricò. – Trapani: Ge-rard Legis Simba, Federica Ravazza.La manifestazione è stata program-mata e gestita dalla presidenza regio-nale del “Movimento per la Vita” e“C.A.V.” (Centro aiuto alla Vita) nellapersona della dott.sa Giuseppa Pe-tralia e, per l’area di Castelvetrano,dal Presidente prof. Giacomo Scoz-zari, che ne ha coordinato i lavori. Perla relazione finale è intervenuto il VicePresidente Nazionale del “Movimen-to per la Vita”, dott. Pino Morandini,che ha ribadito sul valore della vitaumana. Una fragile esistenza che vadifesa ed aiutata fin dal momento delsuo concepimento. Ha presentatoFiorella Ancona.

Vito Marino

Al teatro selinus XXIII Concorso“Meditazione sulla dignità umana” Il Sindaco della città di Castelvetra-

no, Dr. Gianni Pompeo, unitamenteall’Assessore alla Pubblica Istruzio-ne, Giovanna Errante Parrino, han-no lanciato la prima edizione dellaColonia Estiva, organizzata dall’Am-ministrazione con la collaborazione diPupilandia Animazione.

Il servizio, che è già partito daqualche giorno e che si concluderà ilprossimo 31 luglio, prevede la parte-cipazione dei bambini che sarannoaccompagnati ogni mattina dalloscuolabus comunale che prevedeanche la presenza di un operatore co-munale che coadiuverà i bambininelle attività che si svolgeranno pres-so il Lido Poseidon a Triscina di Seli-nunte.

Gli animatori coinvolgeranno ibambini in una serie di attività sporti-ve, animazione, in giochi vari, in eser-cizi adatti al risveglio muscolare edall’acqua gym, ai balli di gruppo, alleattività creative e manuali, ed eserci-

zi di sicurezza per vivere meglio ilmare. Possono partecipare i bambinidi età compresa tra i 3 ed i 12 anni,che saranno ovviamente divisi pergruppi che interagiranno tra di loro.

Al momento già 26 bambini han-no aderito al progetto, ma chiunquevolesse partecipare può ancora iscri-versi mettendosi in contatto con i se-guenti numeri: 348.3722767 oppure339.4261722. Il raduno è previsto tut-te le mattine alle ore 09.00 presso lapiazza Dante, ed i bambini sarannoaccompagnati al lido per svolgere levarie attività fino alle 13.00, a quelpunto saranno riaccompagnati dalloscuola bus comunale. “Si tratta di unesperimento che stiamo portandoavanti nella consapevolezza di quan-to sia importante per i bambini averedei momenti di aggregazione – hadetto l’assessore Errante Parrino –siamo molto contenti dei primi giornidi attività e speriamo che l’iniziativapossa avere un seguito”.

Parte la colonia estiva comunale

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Anno XII n. 12 01-07-2010L’ 18CAMPOBELLO DI MAZARA

L’Assessorato ai Ser-vizi alla Città diretto daNatale Galfano, sta prov-vedendo al la pul iz ia,potatura ed al taglio del-le erbacce nelle vie: Ri-sorgimento, San Giovan-ni, Roma e Villa comuna-le.

Lo stesso lavoro sista effet tuando a TreFontane sul lungomareEst e Circonvallazione. Ilavori sono stati affidati a 24 anziani per 22 giorni e saranno seguiti dal-l’architetto Giovanni Stallone.

Nei giorni scorsi, l’amministrazione comunale, ha prorogato il servizioAttività Integrativa degli Anziani che si è rivelato un valido strumentosocializzante, favorendo i rapporti relazionali e la partecipazione attivadegli anziani al lavoro di gruppo.

Tutte queste azioni, giornaliere, fanno ben comprendere l’attenzionee l’interesse che l’Amministrazione in carica, guidata dal Sindaco CiroCaravà, presta alla pulizia, all’igiene e alla sicurezza del territorio perrenderlo decoroso e appetibile per i turisti e i visitatori.

M.Q.

dei problemi dell’agricoltura).Il nuovo organismo dirigente del

partito democratico continuerà ad im-pegnarsi all’interno dell’amministra-zione Comunale, diretta da CiroCaravà, confermando la propria fidu-cia al Sindaco ed alla maggioranzache lo sostiene.

L’azione amministrativa di questianni ha affrontato molteproblematiche che il nostro comunesi è trovato ad affrontare, la capacitàdi programmazione ha dato ottimi ri-sultati; molti progetti sono stati rea-lizzati ed altri verranno appaltati esaranno visibili nelle prossime setti-mane.

Il Partito Democratico si impegnaa compiere ogni azione necessariaper tenere sempre alta l’attenzionenei confronti del paese, avendo comecaposaldo i principi di Legalità, Tra-sparenza ed Imparzialità.

La coordinatrice del P.D.Prof. Virginia Sciarrotta

Eletti i nuovi dirigenti del PDIl Partito Democratico di Campobellodi Mazara ha eletto i nuovi organismidirigenti del Partito.

Dopo il congresso comunale te-nutosi a fine maggio che ha eletto laconsulta del partito, composta da 25componenti, la stessa, nei giorni scor-so ha eletto, all’unanimità, la segre-taria nella persona della Prof.ssaVirginia Sciarrotta e il Preside NinoAccardo come tesoriere.

Nella stessa seduta è stato elettol’esecutivo con l’attribuzione di alcu-ne deleghe operative:

· Vincenzo Vazzana e Enza Man-zo – Cultura e Pubblica Istruzione;

· Giuseppe Bianco e GiacomoPantaleo – Stampa e propaganda;

· Maurizio Agola e StefanoTramonte - Urbanistica;

· Gino Patti - Artigianato e Sport.Fanno parte di diritto degli orga-

nismi dirigenti il CapogruppoConsiliare Mimmo Accardo ed i con-siglieri Giuseppe Panicola e MicheleBeltrallo (che continuerà ad occuparsi

Chi è Roberto Cacace?Sono un ragazzo che e’ diventatouomo prestissimo. Sono figlio di una“ragazza madre”, nato a Napoli mavissuto in Sicilia da sempre. Ho pre-so in mano la mia vita praticamenteda bambino, per prendermi cura del-la mia famiglia. Sono stato il padre dime stesso. Nel bene e nel male esono cresciuto con una grande de-terminazione.

Raccontaci della tua esperien-za del calendario Angeli 2010...

Tramite il mio carissimo amicoFernando Vitale, ho avuto modo di co-noscere Fabrizio Rivelli, coluiche ha realizzato il calendariocult internazionale ANGELI2010 e mi ha preso subito.Cercava proprio un tipo comeme e abbiamo scattato le fotoa Catania sotto l’etna. E’ statauna bellissima esperienza edopo anni di sfilate di moda ingiro per il mondo, il calendarioè sempre stato un piccolo so-gno nel cassetto.

Adesso che sogni hai?Sogno di proseguire al

meglio i miei nuovi progetti epoterli concretizzare quanto piu pos-sibile. Voglio unire l’esperienza nelcampo della moda con la vita notturae il mondo dello spettacolo e in parteci sto gia riuscendo.

Spiegaci meglio, su cosa stailavorando?

Da anni oltre al lavoro da model-lo, gestisco al meglio il mio bar ed or-ganizzo eventi, ma quest’anno ho fat-to un ulteriore passo aprendo un Di-sco Pub Champagneria a Tre Fonta-ne che si Chiama PEPEBIANCOPRINCIPI.

E’ un sogno nel cassetto che hoda sempre e che ho potuto finalmen-te sviluppare. Il locale è tutto comple-tamente bianco con una bellissimafontana moderna all’ingresso checambia continiuamente colore. Hoavuto modo di conoscere ClaudioPaselli che è il proprietario del mar-chio ed agenzia PRINCIPI oltre che ilvincitore del reality “La sposa perfet-ta” Rai 2 e protagonista degli ultimidue scoop giornalistici del Grande fra-tello 9 e 10. Con lui abbiamo curatol’immagine del locale e sviluppato ildiscorso artistico-musicale oltre chela situazione Vip. Abbiamo studiato

ogni dettaglio e fortunatamente la sta-gione del PEPEBIANCO sta andan-do oltre le aspettative ed il Sabatosera è veramente spettacolare e congrande affluenza di pubblico. ConClaudio siamo anche entrati nel mon-do dei vini, rigorosamente Siciliani damarchiare PRINCIPI. Abbiamo piùproposte da valutare ma la direzioneè di scegliere un classico Nero d’avo-la e un Grillo.

Al Pepebianco stiamo lanciandoil nuovo cocktail Principi sangue blua base di Redbull, blu coracau e vo-dka secca e anche qui stiamo valu-

tando la commercializzazione. ConPRINCIPI abbiamo lanciato anchel’innovativo “Villaggio aperto” PRIN-CIPI VILLAGE, che raccoglie il me-glio del Turismo Siciliano sfruttando ivoli low cost della RyanAir con scaloa Trapani. Basta Prenotare e compre-so nel prezzo c’è l’hotel 4 stelle alMahara hotel, l’entrata in discotecacon consumazione, il lettino nellaspiaggia piu In, il pranzo in spiaggiaal mare e la cena al Ristorante consi-gliato dal gambero rosso oltre allapossibilità di sceglie le numeroseescursioni naturali e culturali.

Progetti nel mondo dello spet-tacolo?

Si certo, a Settembre farò la miaprima esperienza televisiva parteci-pando ad un reality su Sky condottoda Manila Gorio che si chiama “LaMasseria”. Ho avuto la conferma dapoco quindi la notizia è in esclusiva!Spero di potermi divertire e di fareuscire al meglio la mia semplicità e ilmio carattere.

Fra i concorrenti saranno presentimolti personaggi noti... vedrete chesentirete molto parlare di questo rea-lity e spero risulti anche divertente!

Pepebianco

Claudio Paselli e Roberto Cacace

Pulizia erbacce e verde pubblico aCampobello e Tre Fontane

L’Amministrazione Comunale diCampobello di Mazara invita gli eser-centi di attività commerciali, pubbliciesercizi e stabilimenti balneari, adaderire al Contratto di Convenzioneper la vendita di tagliandi di sosta dautilizzare nelle aree a pagamentodella frazione di Tre Fontane, rilevan-do di avere aumentato l’aggio a favo-re degli stessi dal 2% al 10%.

Chi è interessato può contattarela Polizia Municipale di Campobellodi Mazara, via Mare o telefonare alnumero 0924/933218 – 0924/933278.

M.Q.

Aggiudicato pubblico incanto perlavori di messa in sicurezza ed ab-battimento delle barriere architettoni-che della Scuola Media Luigi Piran-dello di Campobello di Mazara. I la-vori inizieranno il mese di luglio esaranno completati entro tre mesi. Adeffettuare i lavori sarà l’impresa SoleSocietà Cooperativa di Alcamo, cheha offerto un ribasso del 7,3152%sull’importo a base d’asta di Euro232.353,92. Il progetto è stato redat-to dal Settore Lavori Pubblici direttodall’architetto Salvatore Montalbano.Responsabile unico del procedimen-to geometra Giorgio Gurrieri.

M.Q.

Tre Fontane: Sosta apagamento per i rivenditoridei tagliandi, aggio al 10%

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Anno XII n. 12 01-07-2010L’ 19

SALEMI

Sgarbi: «Infiltrazioni mafiose? Suggestioni, anche se a dirlo sono figure istituzionali»

Museo della Mafia: il Tribunaledi Marsala respinge definitivamenteil ricorso degli eredi di Nino Salvo

Vittorio Sgarbi Sindaco di Salemi

sessore ai Beni Culturali BernardoPerrier Tortorici Montaperto.«Attualmente – spiega il Vice Sinda-co Antonella Favuzza - è presentein città un gruppo di archeologi ame-ricani coordinati dal professore Mi-chael Kolb, al quale il Comune, con

la collaborazione del gruppo archeo-logico «Xaire», ha garantito suppor-to logistico ed organizzativo.Il loro lavoro negli anni a Salemi hapermesso di ricostruire con nuove in-formazioni le diverse fasi della fon-dazione della città, oltre a portare allaluce straordinari reperti. La conferen-za servirà dunque a fare il punto su-gli scavi fin qui condotti e a esami-nare le proposte per migliorare la frui-zione dei reperti raccolti»

N.I.

Il Giudice Sara Quittino del Tribu-nale di Marsala, sciogliendo la riser-va e accogliendo le tesi difensive del

Comune rappresentato dall’avvoca-to Margherita Gaudino dello StudioLegale Bivona, con propria ordinan-za emessa venerdì 18 giugno harespinto il ricorso (revocando conte-stualmente la precedente ordinanza)presentato da Maria Francesca Cor-leo, erede di Nino Salvo, contro ladecisione del Comune di Salemi diesporre all’interno del Museo dellaMafia (inaugurato lo scorso 11 mag-gio dal Presidente della RepubblicaGiorgio Napolitano) la pagina delquotidiano «L’Ora» in cui era pubbli-cata la foto dell’esattore Nino Salvo

che, a differenza del cugino Ignazio,non ha mai ricevuto una condannaper mafia; l’esattore, infatti, morì po-

chi giorni prima dell’iniziodel maxiprocesso nel qua-le figurava fra gli imputati.

Il Tribunale in preceden-za - per l’esattezza lo scor-so 8 maggio - con un prov-vedimento urgente del giu-dice Matteo Giacalone, ac-cogliendo in prima istanzale richieste degli eredi Sal-vo, aveva ordinato al Comu-ne di non utilizzare in alcunmodo nell’ambito delle atti-vità del Museo l’immaginedi Nino Salvo.

Con quest’ultima ordi-nanza, che definisce il giu-dizio e che dà dunque ra-gione al Comune di Salemi,

il giudice Quattini ha peraltro condan-nato la ricorrente Maria FrancescaCorleo al pagamento di tutte le spe-se giudiziarie.

Il Sindaco Vittorio Sgarbi s’è co-munque rifiutato di applicare la pri-ma ordinanza del giudice Giacalonee, provocatoriamente, ha fatto espor-re all’interno del Museo della Mafiale pagine dei giornali che pubblica-rono la notizia, nel 1995, di una in-dagine per mafia in Calabria – poiarchiviata - su di lui e su TizianaMaiolo.

N.I.

«La cosa migliore - afferma Sgar-bi - credo sia quella di lasciar lavora-re le persone esperte e non dare con-to di quello che vengono ad afferma-re persone cui piacciono i pettegolez-zi, anche se sono figure istituzionali.Evidentemente ci sono persone cuipiace il racconto di una Sicilia in cuile cose non devono funzionare, in cuila mafia controlla tutto: purtroppo perloro non è così.

Ci sono dei tempi per effettuare ilavori. Io sono Sovrintendente a Ve-nezia; l’Accademia è chiusa da moltianni, dal 2001, mi verrà consegnatail 31 dicembre e la potrò aprire solonella primavera del 2010. I cittadiniprendano dunque atto che per faredei lavori importanti occorre tempo.Io sono stato nominato Alto Commis-sario ormai circa 5 anni fa, prima eroCoordinatore, ho visto migliaia di car-te; è certo che ho impedito che i soldivenissero restituiti all’Europa.

I lavori hanno un loro corso, chedev’essere certamente contemperatocon la presenza dei visitatori. Perquesto ho lavorato anche per nonconsentire la chiusura per un tempolungo della Villa. E’ evidente che, se

si lavora, non puoi fare passare re-golarmente i turisti. Le polemichesono nate da qui, da persone che vi-vono ai margini della legalità, attra-verso i proventi della Villa, e che perun tempo più lungoda loro previstohanno visto interrot-to questo flusso didenaro illecito. Ille-cito non perché c’èla mafia, ma perchénon pagano le tas-se. Io più di ogni al-tro detto: cerchiamodi aprire la Villa an-che di notte.

Comunque iproblemi più impor-tanti della Villa Ro-mana del Casalenon sono questi, maaltri, per esempio il colore degli into-naci delle pareti e dei supporti metal-lici. Io non mi devo preoccupare checi sia qualcuno che abbia la sua ban-carella. Mi devo preoccupare che ilavori siano compiuti nei tempi cheabbiamo detto, nel modo migliore,senza fare errori.

Ho contestato l’ispezione dispo-sta dalla Prefettura di Enna dopo unesposto. Ritengo che chi abbia fattol’esposto abbia voluto nasconderedelle cose, e quindi ha cercato di sti-

molare un clima diturbamento, di vele-ni. So che sono sta-te indicate infiltrazio-ni mafiose, nel par-cheggio pare, ma èuna cosa fatta dallaProvincia.

Poi vorrei capirecome si manifestal ’ i n f i l t r a z i o n emafiosa. Non si puòcontinuare a parlaredi infiltrazioni e nonessere in grado didire come si manife-stano. Sono delle

suggestioni che servono a frenare uneffetto di panico rispetto a cose chenon esistono. C’è stato un furto, vero,ma si chiama furto, ed è giusto che siindaghi e si accertino le responsabi-lità. Io voglio che a gestire la VillaRomana del Casale sia il Fai. Ma nonè facile. Vi racconto un episodio che

dice cosa è oggi la Sicilia. Un anno emezzo fa il direttore del Fai, Magnifi-co, fa un sopralluogo di due giorninella Villa e torna entusiasta dicen-domi: «gestire la Villa è la cosa mi-gliore che possiamo fare”.

A un certo punto, convinto che siatutto risolto, vado a pranzo con il pre-sidente onorario del Fai, Giulia MariaMozzoni Crespi, e le chiedo: “Cosafacciamo a Piazza Armerina ?”. Mirisponde. “No, non facciamo più nien-te perché c’è la mafia”. Ebbene, qual-che demente, qualche stupido, qual-che infame, ha raccontato la solitafavola, e questa signora, brava, co-raggiosa, mi dice: “No, grazie, ma nonvorremmo avere grane”. Se il Fai do-vesse avere delle esitazioni, è per lasolita leggenda: tu non puoi venir inSicilia perché sei in pericolo. Ho cer-cato di spiegare che non è vero, maè tutto un “mi dicono che..”. Tutto que-sto non si può sopportare, bisognasmetterla con questa storia. Sperodunque che il Fai riprenda la posizio-ne che aveva assunto perché sonoconvinto che la sua sarà la miglioregestione possibile».

N.I.

«Archeologia a Salemi: passato, pre-sente e futuro» è il titolo di una con-ferenza, promossa dal Comune diSalemi, che ha avuto luogo il 30 giu-gno nei saloni del castello norman-no-svevo.Oltre a Vittorio Sgarbi, tra i relatorivi erano Giu-seppe Ginidella Sovrin-tendenza deiBeni Culturalie dell’Identitàs i c i l i a n a(«L’archeolo-gia nella pro-vincia di Tra-pani»), OscarB e l v e d e r edell’Universi-tà degli Studidi Palermo(«La Carta ar-cheo log i cadel territoriodi Salemi»), Michael Kolb della Nor-then Illinois University («Scavi ar-cheologici nel centro urbano di Sa-lemi: passato e futuro»), Sebastia-no Tusa della Soprintendenza delMare («Il sito archeologico di Mokar-ta e la Scuola di Archeologia a Sale-mi»), Rossella Giglio del Servizioper i Beni Archeologici della Soprin-tendenza di Trapani («Un Museo ar-cheologico a Salemi»).L’organizzazione logistica è statacurata da Salvatore Denaro e Mariel-la Spagnolo. A moderare i lavori l’as-

Le indagini archeologichenel territorio di Salemi