Learning Hub, a gennaio L’inaugurazione - Coveme · Le Lettere di LiLian e Loise aLLa nostra...

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KENYA NEWSLETTER - 2016 ESTATE LEARNING HUB, A GENNAIO L’INAUGURAZIONE Cari amici, genitori e studenti, non potrei essere più orgogliosa nell’introdurre que- sta edizione estiva della Newsletter Kenya: le foto che pubblichiamo testimoniano l’apertura ufficiale - il 4 gennaio scorso - del Learning Hub. Un momento memorabile. La nostra associazione non profit, Make a Difference, ambisce a ispirare la passione per l’ap- prendimento, l’innovazione e la action verso chi è più bisognoso. Il nostro traguardo è sdoganare il potenziale di un gruppo di bambini orfani. Ma non solo. Noi speriamo che questa bellissima scuola inneschi la passione per l’apprendimento in persone di tutte le età. Il progetto per la costruzione di una scuola model- lo per bambini in grave difficoltà era ambizioso e ci sono stati momenti nei quali sembrava che niente stes- se funzionando. Come sempre avviene in questi casi, abbiamo incontrato ostacoli che hanno portato a bat- tute d’arresto ma, grazie al vostro costante supporto, non abbiamo mai perso la speranza. Alla fine, la sod- disfazione di accogliere 53 studenti è stata immensa. Questa è dunque l’occasione giusta per dire un enorme grazie a tutte le persone meravigliose che hanno cre- duto in questo nobile progetto e che hanno “camminato al mio fianco” negli ultimi anni per realizzare un incredi- bile sogno: dare istruzione ai bambini orfani del Kenya.

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Kenyan e w s l e t t e r - 2 0 1 6 e s t A t e

Learning Hub,a gennaio L’inaugurazione

Cari amici, genitori e studenti, non potrei essere più orgogliosa nell’introdurre que-sta edizione estiva della Newsletter Kenya: le foto che pubblichiamo testimoniano l’apertura ufficiale - il 4 gennaio scorso - del Learning Hub. Un momento memorabile. La nostra associazione non profit, Make a Difference, ambisce a ispirare la passione per l’ap-prendimento, l’innovazione e la action verso chi è più bisognoso. Il nostro traguardo è sdoganare il potenziale di un gruppo di bambini orfani. Ma non solo. Noi speriamo che questa bellissima scuola inneschi la passione per l’apprendimento in persone di tutte le età. Il progetto per la costruzione di una scuola model-lo per bambini in grave difficoltà era ambizioso e ci sono stati momenti nei quali sembrava che niente stes-se funzionando. Come sempre avviene in questi casi, abbiamo incontrato ostacoli che hanno portato a bat-

tute d’arresto ma, grazie al vostro costante supporto, non abbiamo mai perso la speranza. Alla fine, la sod-disfazione di accogliere 53 studenti è stata immensa. Questa è dunque l’occasione giusta per dire un enorme grazie a tutte le persone meravigliose che hanno cre-duto in questo nobile progetto e che hanno “camminato al mio fianco” negli ultimi anni per realizzare un incredi-bile sogno: dare istruzione ai bambini orfani del Kenya.

obiettivo, un centro di formazione africano per insegnantiaL via iL progetto

per Lo scambio cuLturaLe tra docentiA scuola finalmente aperta, siamo ora nella condizio-ne di dare vita a un nuovo progetto educativo. L’obiet-tivo è offrire un program-ma di scambio culturale al nostro corpo docente per ampliare i suoi orizzonti, imparando in altri ambien-ti educativi e didattici. Katie Alcock (Regno Unito) e Bridget Ewen (Nuova Zelanda), insegnanti in BAPS, sono state le prime a inaugurare questo straordina-rio scambio culturale. L’esperienza di volontariato ha cambiato la vita a entrambe. Katie si è impegnata a

tenere vivi i rapporti con le insegnanti africane del Lear-ning Hub: ne è nato un in-tenso rapporto culturale e personale. Bridget, invece, ha deciso di tornare in Afri-ca: partirà per l’Uganda a breve per poi fornire il suo aiuto all’orfanotrofio Imani

in Kenya. «In Uganda sostengo un bimbo. Da tempo sognavo di poterlo conoscere personalmente», spie-ga. «Sono felice di poter dare una mano dove c’è bisogno». Una piccola goccia, si schermisce lei. Che però può fare la differenza per molti bambini.

iL Learning Hub assume La sua terza insegnanteSi chiama Tabitha Akinyi Oyoo la terza insegnante della scuola model-lo di Kigiwetenga. In arrivo dall’Etiopia, Tabitha si è laureata all’uni-versità di Nairobi in Early Childhood Education (First Class Honours). Tabitha è una kenyana di 26 anni, proattiva e determinata, con una grande passione per l’insegnamento e per l’apprendimento. Ha rag-giunto i piccoli orfani del Learning Hub già nel mese di maggio con l’obiettivo «di lavorare in un ambiente intellettualmente stimolante che assicuri sfide significative e promuova l’apprendimento continuo».

Le Lettere di LiLian e Loise aLLa nostra comunità scoLasticaiL caLoroso grazie deLLe insegnanti kenyaneHanno ricambiato l’invito e sono arrivate a Milano il 4 aprile scorso. Lilian e Loise, le due insegnanti del Learning Hub del Kenya, avevano ricevuto un paio di mesi fa Katie e Bridget (due insegnanti BAPS, ne par-liamo nella pagina precedente) per un’esperienza

di volontariato nella scuola modello di Kigiwetenga, operativa da quest’anno anche grazie alle donazioni dei sostenitori. Hanno partecipato, per tre intensissi-me settimane alle lezioni in tutte le classi di BAPS e BES. Ecco le loro lettere di ringraziamento.

LiLian: “Ho imparato tanto,La vostra metodoLogiaadesso La appLicHiamo qui”Il mio viaggio in Italia è stato finora la mia migliore espe-rienza come insegnante. Ho ricevuto un benvenuto dav-vero speciale da tutti, sia in BAPS sia in BES e, durante la mia permanenza lì, ho potuto imparare tante cose. Solo per citarne alcune: un eccellente sistema educativo che mi piacerebbe trasmettere ai miei bambini in Kenya; ho appreso che l’approccio educativo nel quale il bambino “è al centro” consente di osservare, di capire meglio gli alunni e di coinvolgerli nel processo di apprendimento: insomma, ho potuto verificare sul campo quanto sia im-portante trasmettere ciò che è più interessante dal loro punto di vista. E non, al contrario, ciò che noi pensiamo possa interessare loro. Ho avuto anche preziosi sugge-rimenti dalle insegnanti di Reception e di prima elemen-tare sul modo in cui coinvolgere i bambini nella scrittura creativa. Inoltre, far sì che i bambini svolgessero diversi progetti nel corso della stessa lezione (o all’interno della stessa classe) mi ha offerto uno sguardo educativo più ampio. Ho già cominciato a implementare alcune delle ottime metodologie che ho avuto l’opportunità di osser-vare nel corso della mia esperienza a scuola e sono cer-ta che daranno incredibili frutti. Colgo l’occasione per estendere un caloroso invito a tutte le famiglie e agli in-segnanti che vorranno farci visita al Learning Hub.

Cordiali saluti, Lilian

Loise: “grazie per i Libri, i sorrisi e La disponibiLità degLi insegnanti”È il 5 di aprile quando il nostro aereo atterra all’aeropor-to di Malpensa e la prima cosa che mi colpisce è il clima fresco. Penso: “Mi hanno detto che sarebbe stato caldo, ma questo non assomiglia davvero a un clima caldo”. Il mattino dopo arriviamo a scuola e siamo accolte invece con un caldissimo benvenuto. Devo ammettere che ero un po’ preoccupata per l’accoglienza che avremmo ricevuto dallo staff e dai bambini. Invece, fin dal primo momento, molte insegnanti si sono generosamente spese per farci sentire a casa: un grazie speciale a Angie, Katie e Mr Z per tutto il tempo libero che hanno trascorso con noi. I bambini sono stati semplicemente straordinari, si sono comportati benissimo: l’interesse e la curiosità verso la nostra scuola in Kenya sono stati incredibili. Un grazie speciale ai ragazzi della Year 7 e 8, che hanno trascorso molto tempo con noi che ci hanno regalato tanti libri per il Learning Hub. Vi siamo debitori. Per noi è stato molto interessante guardare i bambini fare ricerche sugli iPad e vedere come ciò suggeriva loro domande sorprendenti: speriamo di replicare presto qui in Kenya questo modello didattico interattivo. Infine, non ringrazieremo mai abba-stanza Debbie, Mariann e Luca per averci fornito la pos-sibilità di visitare l’Italia e di essersi ritagliati diversi spazi nella loro fitta agenda per trascorrere tempo con noi.

Asante Sana, Loise

Le variegate iniziative beneficHe Hanno consentito di raccogLiere numerosi fondi

gLi infiniti modi di fare La differenzaL’ingegnoso e infaticabile Student Council BES ha du-ramente lavorato nel corso di tutto l’anno scolastico organizzando una moltitudine di iniziative benefiche (nella tabella qui sotto l’elenco) raccogliendo infine 2.989,52 euro. La comunità BAPS e BES ha contri-buito regalando voucher Esselunga: sono serviti per donare al Learning Hub una videocamera, tre note-books 15” Intel 13, tre tablet con tastiera staccabile e un maxipack di carte colorate. Dalle numerose ini-ziative dei bambini della nostra scuola - da Year 1 a Year 5 - sono inoltre arrivati 62,5 euro; mentre dalla

raccolta fondi della Sir James Henderson sono giunti quasi 600 euro per il sostegno di due studenti alla St. Dominics. Durante la Summer Fete sono stati raccol-ti complessivamente 6.882,92 euro: parte di questa somma sarà destinata al Learning Hub. Ringraziamo infine di cuore gli amici Laura Avanzi e Klaus Schuler che, per festeggiare il loro compleanno, hanno generosamente scelto di rinunciare ai regali per fare una donazione ai bambini orfani africani. Grazie infinite dunque a tutti voi: ciascuno - a proprio modo - ha saputo fare la differenza.

HALLOWEEN 210,00BAKE SALE 430,00PAJAMA DAY 758,94CANDY CANES 224,30BOOK DRIVE 212,00CRAZY HAIR DAY 459,77CASUAL DRESS DAY 694,51Totale Student Council 2.989,52

Iniziative degli alunni dalla Y1 alla Y5 62,50

TOTALE raccolta studenti BES 3.052,02

fundraising bes 2015-2016

“divise” verde meLa offerte da una famigLia besLa famiglia Tudisco ha procurato le prime “divise” ai bambini orfani della scuola di Kigiwetenga: una T-shirt verde mela che ha reso incre-dibilmente felici i nostri piccoli del Learning Hub. Ginevra e Jacopo Tudisco le mostrano con orgoglio in questa foto.

un modem e 40 tabLet stanno per essere acquistati aL costo di 6.000 doLLari

kio kit: rivoLuzione per La didattica (e non soLo)Una tecnologia africana per l’Africa. Il Learning Hub introdurrà il prossimo anno il Kio Kit (Kio, in lingua swa-hili, significa specchio), una “valigetta” contenente 40 tablet, un modem e un wi-fi router che forniscono la li-nea Internet anche dove non arriva la corrente elettri-ca. Servirà ad allineare l’apprendimento dei bambini orfani della scuola modello di Kigiwetenga con quello dei loro compagni occidentali. Il device è più o meno grande come un mattone (brick in inglese ma, in questo caso, si scrive senza la “i”) e, in pochi anni, è già stato venduto in 54 Paesi nel mondo, compresi gli Stati Uniti e alcune nazioni europee.

Resistente, ricaricabile a energia solare

La tecnologia sviluppata da Brck Education (una gio-vane azienda di Nairobi fondata nel 2013 grazie a un crow-funding che ha raccolto 172.00 dollari) consente di connettere l’intera classe in pochi minuti. Il Kio Kit non si rompe facilmente, è affidabile e facile da usare. Non subisce danni da polvere o da acqua, dura otto ore e può essere ricaricato in quattro ore da rete

elettrica (se disponibile) o da pannelli solari. È dotato di cuffie ed è pensato soprattutto per le scuole, anche se si tratta di tecnologie con potenziali sviluppi in tutte le aree di mercato. Anche i contenuti didattici per il curri-culum scolastico (letteratura, matematica, storia e così via) sono forniti da una società per la formazione e lo sviluppo kenyana. Il tablet è compatibile con numerose App per Android usate da scuole europee e americane.

Africa alle soglie di un incredibile balzo

Secondo le Nazioni Unite, in Africa esistono attualmente 410 milioni di studenti (destinati a diventare 800 milioni nel 2050): solo una minoranza di questi per ora ha ac-cesso a Internet. E lo farà probabilmente con strumenti conoscitivi che consentiranno al continente un incredibile sviluppo culturale ed economico.Make a Difference acquisterà, grazie ai suoi sponsor, un kit da 40 tablet al costo di 6.000 dollari. È un piacere constatare che - il prossimo anno - sia i bambini della BES sia quelli della scuola gemella kenyana avranno l’identi-ca opportunità di ricevere un’istruzione d’avanguardia.

i nuovi arredi scatenano L’aLLegriaSono arrivati alcuni mobili per il Learning Hub: nella foto a destra, l’eccitazione dei bambini mentre scartano le sedie. “Sono bellissime”, dicono le insegnanti. “Un immenso grazie a tutti voi!”

studente a miami, Ha vinto La Lotteria aL mad party di miLanograzie a career patHs,

stage aL consoLato americano per aLbertoÈ passato più di un anno dal primo MAD Party, che si è tenuto a Milano il 23 aprile 2015, per la raccolta fondi destinata al Learning Hub. Il premio della lotteria, uno stage all’ambasciata americana di Milano offerto da Career Paths, è stato vinto da Alberto Nolli, studente alla Miami University. Career Paths è il primo Educatio-nal Family Office in Italia: aiuta famiglie e studenti nella definizione di percorsi formativi e di carriera. La società, con sede a Milano, ha rapporti con univer-sità, enti di formazione e aziende in Italia e all’estero e accompagna gli studenti nell’individuazione dei propri

punti di forza per scegliere consapevolmente un per-corso di studi in linea con le proprie aspettative e fare l’ingresso nel mondo del lavoro. Alberto, che sta facendo il suo stage proprio in questi mesi, ci ha inviato la sua testimonianza: «Voglio ringra-ziarvi per l’opportunità che mi avete offerto: si tratta di un’esperienza che ha il grande pregio di fornirmi un’i-dea di come potrebbe essere il mio futuro professiona-le. È, inoltre, un lavoro connesso al mio ambito di studio: un impegno che richiede grande responsabilità e, offre al contempo, incredibili motivazioni. Grazie a tutti voi».

Leo, Lorenzo e marzio destinano 500 sterLine aL Learning Hub in mongoLia per beneficenzaLeonardo, Lorenzo e Marzio, a un passo dalla laurea in ingegneria, stanno partendo per un viaggio cultural-avventuroso, il Mongol Rally, che ha anche uno scopo benefico. Prevede infatti una raccolta fondi che loro destineranno in parte al Learning Hub del Kenya e in parte alla Onlus Cool Earth (salvaguardia della foresta amazzonica). Tre le regole di questo viaggio: 1) auto con un massimo di 1000cc di cilindrata; 2) niente GPS; 3) almeno 1000 sterline da devolvere in beneficenza. La particolarità è che Leo (oggi 22 anni) è stato pioniere della BES: la sua è stata la prima classe elementare, con soli 9 alunni. I tre intraprendenti ingegneri hanno annunciato in marzo la loro ini-ziativa in un’assemblea con gli studenti BES e, in maggio, durante la Summer Fête, hanno presentato la loro mitica Panda del 1999, racco-gliendo altri fondi. Missione compiuta: la loro prossima meta è Ulan Ude, Russia. Buon viaggio e grazie!

Alberto

I numeri giustiTutte le famiglie e le classi che desiderano sostenere un bambino

in Kenya (300 euro) possono contattarci all'indirizzo [email protected]

Make a DifferenceUNICREDIT BANCA IBAN

IT18Q0200801639000011138457

diventa un angeLo

cHe cosa ci guadagna un angeLo?L’orgoglio di aver contribuito a of frire ai bambini una nuo -va vita e un’opportunità altr imenti negate. Essere ricono -sciuto quale par te del team di Angeli che sostiene il nostro progetto. Ricevere aggiornamenti continui sull’attività del -la scuola e le varie realizzazioni. La possibilità di visitare e vedere di persona i sorrisi che illuminano i volti di questa

generazione futura.

iL futuro deLL’africa è neLL’istruzioneNella nostra scuola of friamo ai bambini più piccoli dell’Imani Children’s Home un’esperienza formativa di alta qualità e un curriculum inglese intenso e stimolante. L’istruzione, non la beneficenza indiscriminata, può aiutare l’Africa a risollevarsi. Qualsiasi contributo, piccolo o gran -de che sia, fa la dif ferenza.

b u o n e v a c a n z e !insieme a make a di f ference

sono s icura che t roveremo l ' ispi r az ione per tante nuove in iz iat i ve

che daranno una svolta a l futuro di molt i bambini

Noi non ci facciamo caso, ma la nostra vita scorre nell’agio e nel superfluo. Spesso non ci accorgiamo che - non troppo lontano da noi - regnano miseria e abbandono. Diventa un angelo, offrendo con la tua generosità un futuro migliore a più bambini orfani (alcuni dei quali sieropositivi).

Debbie Chilver