Learners For Ever Group Investigation

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Nicoletta Farina, Simonetta Leonardi, Maurizio Nicoletta Farina, Simonetta Leonardi, Maurizio Naso, Renata Puleo, Gabriella Toso,Giovanna Naso, Renata Puleo, Gabriella Toso,Giovanna Zambelli, Zambelli, TEORIA E METODI DELLA PROGETTAZIONE FORMATIVA Prof. G. Zanniello Group investigation modulo 2

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ppt frutto del laboro collaborativo con i miei colleghi di università

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Nicoletta Farina, Simonetta Leonardi, Maurizio Naso, Renata Nicoletta Farina, Simonetta Leonardi, Maurizio Naso, Renata Puleo, Gabriella Toso,Giovanna Zambelli,Puleo, Gabriella Toso,Giovanna Zambelli,

TEORIA E METODI DELLA PROGETTAZIONE FORMATIVA

Prof. G. Zanniello

Group investigation modulo 2

Page 2: Learners For Ever  Group Investigation

Cosa suggerirebbe a questo Cosa suggerirebbe a questo alunno?alunno?

    Quali problemi ti suscita? Quali problemi ti suscita? Cosa ti viene in mente? Cosa ti viene in mente?

Page 3: Learners For Ever  Group Investigation

Problemi – prospettiva alunno Problemi – prospettiva alunno

Motivazione scarsaMotivazione scarsa Senso di frustrazioneSenso di frustrazione Solitudine/isolamentoSolitudine/isolamento Atteggiamento passivoAtteggiamento passivo Incomprensione delle consegne sul compitoIncomprensione delle consegne sul compito Competenze logico cognitive inadeguate al Competenze logico cognitive inadeguate al

compito richiesto compito richiesto Contenuti non interiorizzati o situazione Contenuti non interiorizzati o situazione

personale disturbatapersonale disturbata Difficoltà nel distinguere una difficoltà apparente Difficoltà nel distinguere una difficoltà apparente

da una realeda una reale Difficoltà nel prospettare soluzioniDifficoltà nel prospettare soluzioni

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Problemi – prospettiva insegnanteProblemi – prospettiva insegnanteelenco degli interrogativielenco degli interrogativi

Come motivare l’ alunno ?Come motivare l’ alunno ? La difficoltà del compito è adeguata alle La difficoltà del compito è adeguata alle

competenze logico cognitive, allo stile e al ritmo competenze logico cognitive, allo stile e al ritmo di apprendimento dell’alunno?di apprendimento dell’alunno?

Gli obiettivi e i criteri di valutazione sono Gli obiettivi e i criteri di valutazione sono esplicitati con sufficiente chiarezza ?esplicitati con sufficiente chiarezza ?

Il percorso di insegnamento è stato Il percorso di insegnamento è stato individualizzato/personalizzato?individualizzato/personalizzato?

Gli apprendimenti pregressi sono stati Gli apprendimenti pregressi sono stati convalidati da una quantità sufficiente di convalidati da una quantità sufficiente di feedback? feedback?

E’ stato promosso il piacere della scoperta e del E’ stato promosso il piacere della scoperta e del lavoro ben fatto?lavoro ben fatto?

Page 5: Learners For Ever  Group Investigation

categorie problemicategorie problemi

motivazionemotivazione Disturbi Specifici di Apprendimento (in particolare Disturbi Specifici di Apprendimento (in particolare

dislessia, disgrafia e discalculia) dislessia, disgrafia e discalculia) adozione di nuove strategie e di modalità di lavoro adozione di nuove strategie e di modalità di lavoro

che facilitino il coinvolgimento e la partecipazione che facilitino il coinvolgimento e la partecipazione degli alunnidegli alunni

individualizzazione/personalizzazione individualizzazione/personalizzazione dell’apprendimentodell’apprendimento

disagio scolasticodisagio scolasticoClick per bibliografia correlataClick per bibliografia correlata

Page 6: Learners For Ever  Group Investigation

Incapacità di affrontare il compitoDa ricondurre a Fonti

Disturbi specificidell’apprendimento

Principali aree di difficoltà

•Lettura

•Comprensione del testo

•Scrittura

•Calcolo

•Attenzione-autoregola zione

AREA DELLA LETTURA•Software per il trattamento della dislessia “Win ABC 4.0” (Tressoldi,2003)•Lettura e metacognizione (De Beni, Pazzaglia, 1991)•Il Trattamento sublessicaleAREA DELLA COMPRENSIONE•Nuova guida alla comprensione del testo, (De Beni, Vocetti, Cornoldi e gruppo MT 2003; 2004) •Comprensione del testo 1-2-3 software (Cretti, Townsend e Beech, 2002)AREA DEL CALCOLO•L’Intelligenza numerica, (Lucangeli, Poli e De Candia, 2003)•Matematica e Metacognizione (Cornoldi, Caponi, Falco, Focchiatti,

Lucangeli e Todeschini, 1995)AREA DELL’AUTOREGOLAZIONE•Impulsività e autocontrollo (Cornoldi, Gardinale, Masi e Pettenò, 1996)•Attenzione e metacognizione (Marzocchi, Molin, Poli, 2000)•Iperattività e Autoregolazione cognitiva (Cornoldi, De Meo, Offredi e Vio,

2001)AREA DELLA SCRITTURA•Recupero in ortografia software (Ferraboschi e Meini, 2003)•Recupero in ortografia software Ivana Sacchi

Page 7: Learners For Ever  Group Investigation

Incomprensione delle consegne sul compito

Alunno straniero

A.VV. L’italiano per studiare. Testi semplificati, Quaderni n° 1-2-3-4-5-6, Centro COME, Milano

Balboni, Insegnare italiano a stranieri, BonacciBalboni, Curriculum di italiano a stranieri, BonacciBalboni, Tecniche glottodidattiche di educazione linguistica, UTET, Torino Pallotti, Gabriele (1998) La seconda lingua, Milano,BompianiFavaro G., 1999. Imparare l’italiano. Imparare in italiano, Milano, Guerini e a

AssociatiFavaro, G. 2002, Insegnare l’italiano agli alunni stranieri, Milano, La Nuova

ItaliaConsiglio d’Europa, 2002, Quadro comune europeo per le lingue, Milano, La

Nuova Italia-OxfordLuise M.C., (a cura di), 2003, Italiano lingua seconda: fondamenti e

metodi,Guerra Edizioni,siti:http://www.dienneti.it/risorse/italiano/stranieri.htmwww.dueparole.itwww.IPRASE.TN.itwww.centrocome.itwww.2000milia.itwww.IL-LIBRO.it (per una bibliografia esaustiva e sempre aggiornata)

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Preparazione insufficiente in termini di contenuti

Autovalutazione METODO DI STUDIO•Imparare a studiare 2 (Cornoldi, De Beni e Gruppo MT, 2001 Erickson) •Guida allo studio del testo di storia (De Beni e Zamperlin, 2002)•Imparare a studiare la geografia (De Beni, Zamperlin, Benvenuti e Vocetti,

1995)

Senso di frustrazione

AspettiEmotivo-motivazionali

J.S. Bruner, A. Jolly, K. Silva (1981) Il gioco. Armando, Roma.C. Cornoldi (1995) Metacognizione ed apprendimento. Il Mulino, Bologna

DE BENI R. - F. PAZZAGLIA - A. MOLIN - C. ZAMPERLIN, Psicologia cognitiva

dell’apprendimento. Aspetti teorici e applicazioni, Gardolo (TN), Edizioni Erickson, 2003.

FLAVELL J. H. - P. H. MILLER - S. A. MILLER, Psicologia dello sviluppo cognitivo,Hemel

Sitihttp://www.pavonerisorse.to.it/meta/gioco/gioco.htmhttp://www.scform.unipd.it/conferences/FOV2-0001AC39/Lo%20Sviluppo

%20Metacognitivo.pdf?FCItemID=S002588E2

Page 9: Learners For Ever  Group Investigation

Solitudine/isolamento

Cooperativelearning

Comoglio, M. (1998), Educare insegnando. Apprendere ed applicare il Cooperative Learning. LAS. Roma.

Ellerani, P., Pavan, D., (2003), Cooperative Learning. Una proposta per l’orientamento formativo. Tecnodid. Napoli.

Ellerani, P., Pavan, D., (2006), Manuale per la realizzazione di Unità di Apprendimento. Sei. Torino

Gentile M., Petracca C., (a cura di) (2003), Apprendimento Cooperativo. Spunti per l’innovazione didattica. Torino: Paravia Bruno Mondadori.

Kagan, S. (1998): New Cooperative Learning, multiple intelligence, and inclusion. In: J. W. Putnam (A cura di), Cooperative learning and strategies for inclusion. Celebrating diversity in the classroom (pp. 105-136). Baltimora, MA: Brookes Publishing Co.

Marcato, P., Giolito, A., Musumeci, L. (1997), Benvenuto! Con 32 giochi di accoglienza. Ed. La Meridiana.

Marcato, P., Del Guasta, C., Bernacchia, M. (1997), Gioco e dopogioco. Con 48 giochi di relazione e comunicazione. Ed. La Meridiana. Bari

Pavan, D. et al. (1996), Fuori dal nido. Sei. Torino.

Personalizzazione V.G.Hoz,2005, L’educazione personalizzata, La Scuola BSA.A.V.V.,2002, Dal fine agli obiettivi dell’educazione personalizzata,

Palombo, PalermoMaslow, Motivazione e personalità, Ed. Armando

Atteggiamento passivo/demotivazione

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Situazione personale

RelazioneInterpersonaleascolto attivo

Bone D., L’arte di ascoltare. Come ottenere molto di più nello studio e nel lavoro diventando buoni ascoltatori, F.Angeli/Trend, Milano,1988 Carkhuff R., L’arte di aiutare - Manuale, Erickson, Trento,1987Carkhuff R., L’arte di aiutare - Quaderno di esercizi, Erickson, Trento, 1987

Franta M., Salonia G., La comunicazione interpersonale, LAS RomaGoleman D., Intelligenza emotiva, Ed. RizzoliGordon T., Genitori Efficaci, La MeridianaGordon T., Insegnanti efficaci, Giunti Editori Gottman J., Declaire J., Intelligenza emotiva per un figlio, una guida per i genitori, RizzoliHugh Missildine W., Il bambino che sei stato, un metodo per la conoscenza di sé Ed. EricksonKindion D., Thompson M., Intelligenza emotiva per un bambino che diventeràLuft J., Dinamica delle relazioni interpersonali: la finestra di Johari, ISEDI

Watzlawick P., Pragmatica della comunicazione umana, AstrolabioDonata Francescato / Anna Putton / Simona Cudini “Star bene insieme a

scuola – Strategie per un’educazione socio-affettiva dalla materna alla media

inferiore”.Carocci editore 2000

Page 11: Learners For Ever  Group Investigation

Individua le fonti necessarie per rispondere alle domande e ai problemi. Individua le fonti necessarie per rispondere alle domande e ai problemi.

MotivazioneMotivazione

Boscolo, P., Cherubini G. e Zambelli, F. (2001). La motivazione degli allievi: Boscolo, P., Cherubini G. e Zambelli, F. (2001). La motivazione degli allievi: un’esperienza di formazione in servizio quale contesto per lo sviluppo un’esperienza di formazione in servizio quale contesto per lo sviluppo professionale degli insegnanti. In M. Mayer (a cura di). professionale degli insegnanti. In M. Mayer (a cura di). Sperimentazione e Sperimentazione e valutazione nella scuola dell’autonomia. Il monitoraggio del progetto valutazione nella scuola dell’autonomia. Il monitoraggio del progetto Copernico Copernico (pp.160-178). Milano: Angeli(pp.160-178). Milano: Angeli

Glennon, J. D. S. e Stevens, R. J. (1999). Glennon, J. D. S. e Stevens, R. J. (1999). Addressing preservice teachers’ Addressing preservice teachers’ conceptions of motivation. conceptions of motivation. Teaching and Teacher EducationTeaching and Teacher Education, 15, pp. 741-, 15, pp. 741-752.752.

““Conduzione della classe e motivazione degli alunni: indagine condotta su Conduzione della classe e motivazione degli alunni: indagine condotta su alunni e insegnanti della scuola media” saggio di Franco Zambelli – Eraldo alunni e insegnanti della scuola media” saggio di Franco Zambelli – Eraldo Nicotra – Rosanna Marotta Nicotra – Rosanna Marotta http://www.pedagogiasperimentale.it/articolo_ps.asp?art=60http://www.pedagogiasperimentale.it/articolo_ps.asp?art=60

Gentile, M. (1998). Motivare ad apprendere. “ISRE”, n. 5Gentile, M. (1998). Motivare ad apprendere. “ISRE”, n. 5 Mariani Luciano, La motivazione a scuola, Carocci Faber, 2006Mariani Luciano, La motivazione a scuola, Carocci Faber, 2006 D.J.Stipek, La motivazione nell'apprendimento scolastico: fondamenti teorici D.J.Stipek, La motivazione nell'apprendimento scolastico: fondamenti teorici

e orientamenti operativi, SEI, Torino 1996e orientamenti operativi, SEI, Torino 1996

Page 12: Learners For Ever  Group Investigation

fonti necessarie per rispondere alle domande e ai problemifonti necessarie per rispondere alle domande e ai problemi

Disturbi Specifici di ApprendimentoDisturbi Specifici di Apprendimento Meazzini P. Sandoni G. (1985) Meazzini P. Sandoni G. (1985) Il computer umanizzato: applicazioni Il computer umanizzato: applicazioni

educative gestionali a favore della persona con handicap e /o disabilità di educative gestionali a favore della persona con handicap e /o disabilità di apprendimentoapprendimento, HD giornale italiano di psicologia dell’handicap e delle , HD giornale italiano di psicologia dell’handicap e delle disabilità di apprendimeno, 7 4-14.disabilità di apprendimeno, 7 4-14.

BoscoloP. (1969) BoscoloP. (1969) Cibernetica e didattica.Cibernetica e didattica. La nuova Italia, Firenze La nuova Italia, Firenze Celi F. e F. Romani (1997)Celi F. e F. Romani (1997) Macchine per imparare Macchine per imparare. Erickson . Erickson C. Cornoldi, C. Cornoldi, Le difficoltà di apprendimento a scuola, Le difficoltà di apprendimento a scuola, Bologna, Il Mulino, Bologna, Il Mulino,

19991999 Brodini M., (2000), Le difficoltà di apprendimento. Come affrontare Brodini M., (2000), Le difficoltà di apprendimento. Come affrontare

disgrazie, disortografie, dislessie, discalculie. Edizioni del Cerro, (PI).disgrazie, disortografie, dislessie, discalculie. Edizioni del Cerro, (PI). Milani L., Disturbi specifici di apprendimento: disturbi specifici della lettura, Milani L., Disturbi specifici di apprendimento: disturbi specifici della lettura,

della scrittura, dell’aritmetica, Servizio di Psicologia Clinica e della scrittura, dell’aritmetica, Servizio di Psicologia Clinica e NeuropsicologiaNeuropsicologia..

AA.VV., La dislessia raccontata agli insegnanti – 1. Come riconoscerla. AA.VV., La dislessia raccontata agli insegnanti – 1. Come riconoscerla. Cosa fare in classe, Editore Libri Liberi, Firenze, 2002Cosa fare in classe, Editore Libri Liberi, Firenze, 2002

SINPIA Società Italiana di neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, SINPIA Società Italiana di neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Linee Guida per il DDAI e i DSA, Diagnosi e interventi per il Disturbo da Linee Guida per il DDAI e i DSA, Diagnosi e interventi per il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattivtà e i Disturbi Specifici di Apprendimento, Deficit di Attenzione/Iperattivtà e i Disturbi Specifici di Apprendimento, Edizioni Erickson, TrentoEdizioni Erickson, Trento

P.E. Tressoldi – C. Vio, Diagnosi dei disturbi dell’apprendimento scolastico, P.E. Tressoldi – C. Vio, Diagnosi dei disturbi dell’apprendimento scolastico, Erickson, 1997Erickson, 1997

Page 13: Learners For Ever  Group Investigation

Disagio scolasticoDisagio scolastico Maggiolini Alfio, (1994), Ragioni affettive legate al disagio Maggiolini Alfio, (1994), Ragioni affettive legate al disagio

scolastico, Ed. Uncopli.scolastico, Ed. Uncopli. Assessorato Istruzione, Formazione, Lavoro della Provincia di Assessorato Istruzione, Formazione, Lavoro della Provincia di

Bologna “Dal disagio scolastico alla promozione del benessere” a Bologna “Dal disagio scolastico alla promozione del benessere” a cura di Cinzia Migani, Carocci editorecura di Cinzia Migani, Carocci editore

http://integrazioneonline.it/documenti/migani.pdfhttp://integrazioneonline.it/documenti/migani.pdf ““Leggere il disagio scolastico. Modelli a confronto” a cura di P. Leggere il disagio scolastico. Modelli a confronto” a cura di P.

Triani, Carocci editoreTriani, Carocci editoreIndividualizzazione e personalizzazione dell’apprendimentoIndividualizzazione e personalizzazione dell’apprendimento Andrich Miato S. – Miato L. LA DIDATTICA INCLUSIVA, Erickson, Andrich Miato S. – Miato L. LA DIDATTICA INCLUSIVA, Erickson,

20032003 Mazzeo Rosario, L’organizzazione efficace dell’apprendimento. Mazzeo Rosario, L’organizzazione efficace dell’apprendimento.

Personalizzazione e metodo di studio, Edizioni Erickson, Trento Personalizzazione e metodo di studio, Edizioni Erickson, Trento 20052005

M.G. Berlini – A. Canevaro, Potenziali individuali di apprendimento, M.G. Berlini – A. Canevaro, Potenziali individuali di apprendimento, La Nuova Italia, 1996La Nuova Italia, 1996

Victor Garcia Hoz, L’educazione personalizzata a cura di G. Victor Garcia Hoz, L’educazione personalizzata a cura di G. Zanniello, La ScuolaZanniello, La Scuola

fonti necessarie per rispondere alle domande e ai problemifonti necessarie per rispondere alle domande e ai problemi

Page 14: Learners For Ever  Group Investigation

Strategie e modalità di lavoroStrategie e modalità di lavoro

G. Chiari – J. Freyberg et al., Climi in classe e stili di G. Chiari – J. Freyberg et al., Climi in classe e stili di insegnamento, Provveditorato agli studi di Vicenza, 1990insegnamento, Provveditorato agli studi di Vicenza, 1990

L. Genovese – S. Kanizsa, Manuale della gestione della L. Genovese – S. Kanizsa, Manuale della gestione della classe, Angeli, 1993classe, Angeli, 1993

P. Maini – M. Comoglio , L’apprendimento cooperativo a P. Maini – M. Comoglio , L’apprendimento cooperativo a scuola, Orientamenti Pedagogici, 4/1995scuola, Orientamenti Pedagogici, 4/1995

D.W. Johnson – R. Johnson – E.J. Holubec, D.W. Johnson – R. Johnson – E.J. Holubec, Apprendimento cooperativo in classe, Erickson, 1996Apprendimento cooperativo in classe, Erickson, 1996

L. Cottini, Didattica speciale ed integrazione scolastica, L. Cottini, Didattica speciale ed integrazione scolastica, Carocci editoreCarocci editore

fonti necessarie per rispondere alle domande e ai problemifonti necessarie per rispondere alle domande e ai problemi

Page 15: Learners For Ever  Group Investigation

Considerazioni finali del gruppoConsiderazioni finali del gruppo

La teoria de “La teoria de “Il professionista riflessivoIl professionista riflessivo” di Schon Donald A. frutto ” di Schon Donald A. frutto della ricerca, cattura l’attenzione del gruppo, in essa l’autore della ricerca, cattura l’attenzione del gruppo, in essa l’autore propone una nuova epistemologia della pratica professionale propone una nuova epistemologia della pratica professionale fondata sulla “fondata sulla “riflessione nel corso dell’azioneriflessione nel corso dell’azione”. ”.

Riflettere nel corso dell’azione per Schon vuol dire comportarsi Riflettere nel corso dell’azione per Schon vuol dire comportarsi come dei bravi musicisti che improvvisano durante una sessione di come dei bravi musicisti che improvvisano durante una sessione di Jazz: “ ascoltandosi reciprocamente e ascoltando se stessi, sentono Jazz: “ ascoltandosi reciprocamente e ascoltando se stessi, sentono in quale direzione sta andando la musica e di conseguenza in quale direzione sta andando la musica e di conseguenza adattano il proprio modo di suonare…”adattano il proprio modo di suonare…”

Tutti i membri del gruppo sono d’accordo sull’importanza di tale Tutti i membri del gruppo sono d’accordo sull’importanza di tale pratica e anche sull’importanza dell’affermazione del Prof. Zanniello pratica e anche sull’importanza dell’affermazione del Prof. Zanniello tratta dal materiale on-line: tratta dal materiale on-line: ““nell’insegnamento si forma anche nell’insegnamento si forma anche per quel che si è, non solo per quello che si sa. Si insegna con per quel che si è, non solo per quello che si sa. Si insegna con il proprio modo di essere e non solo per quello che si dice”.il proprio modo di essere e non solo per quello che si dice”.

Fonti: www.faes-scuola.it (Giuseppe Zanniello) www.arces.itFonti: www.faes-scuola.it (Giuseppe Zanniello) www.arces.it Schon D.A. (1994) Il professionista riflessivo. Per una epistemologia della Schon D.A. (1994) Il professionista riflessivo. Per una epistemologia della pratica professionale, Bari, Dedalopratica professionale, Bari, Dedalo

Page 16: Learners For Ever  Group Investigation

percorso effettuato dal gruppo di lavoro percorso effettuato dal gruppo di lavoro  Analisi e formulazione di ipotesi individualiAnalisi e formulazione di ipotesi individuali Condivisione del materiale prodotto individualmente con i membri Condivisione del materiale prodotto individualmente con i membri

del gruppo di lavorodel gruppo di lavoro Esame del materiale prodottoEsame del materiale prodotto Scambio di opinioni attraverso e-mail, incontri su Skype,telefonoScambio di opinioni attraverso e-mail, incontri su Skype,telefono Individuazione di punti di convergenza e divergenzaIndividuazione di punti di convergenza e divergenza Sintesi dei vari lavori e stesura di un documento unicoSintesi dei vari lavori e stesura di un documento unico Condivisione del nuovo documentoCondivisione del nuovo documento Realizzazione di una presentazione per illustrare il lavoro del Realizzazione di una presentazione per illustrare il lavoro del

gruppogruppo Consegna dell’elaborato e attesa del feedback del professore, del Consegna dell’elaborato e attesa del feedback del professore, del

tutor e dei colleghitutor e dei colleghi

gli “investigaror” sono:gli “investigaror” sono:

Simonetta Leonardi Gabriella TosoNicoletta Farina Giovanna ZambelliRenata PuleoMaurizio Naso