Lean Six Sigma - AIDP · 2011-02-08 · Lean Six Sigma: Il panorama mondiale Una ricerca pubblicata...
Transcript of Lean Six Sigma - AIDP · 2011-02-08 · Lean Six Sigma: Il panorama mondiale Una ricerca pubblicata...
La La disciplinadisciplinaLean Six Sigma Lean Six Sigma
per per coniugareconiugare efficienzaefficienza ed ed efficaciaefficacia
RidurreRidurre i Costii CostiMigliorandoMigliorando la la QualitQualitàà
Maurizio Maurizio GiacaloneGiacalone
28 Gennaio 2011
1. La filosofia ed i principi pag. 2
2. Dalla filosofia all’applicazione pratica pag. 28
3. La metodologia operativa del Lean Six Sigma: il ciclo DMAIC pag. 35
4. Come introdurre il Lean Six Sigma in Azienda: declinazione delle metriche e approcci pag. 43
5. Gli attori e le figure tipiche dei programmi Lean Six Sigma,la formazione e la certificazione pag.50
6. Ruolo della funzione HR & O nel ProgrammaLean Six Sigma pag.57
7. Allegati pag.59
INDICE
1
2
3
La Filosofia ed i principiDefinizioni
• Lean Six Sigma è la disciplina di process improvement per eccellenza che, partendo dalla voce del cliente (VOC), ricerca la modalità più efficiente per soddisfarla garantendo in modo contestuale qualità e redditività
• Lean Six Sigma è un approccio metodologico che consente anche il corretto dimensionamento degli organici aziendali in quanto:– misura in modo oggettivo le inefficienze dei processi– identifica le attività che consumano tempo e risorse senza aggiungere valore e allo stesso
tempo migliora i livelli qualitativi degli output dei processi
• L’approccio metodologico del Lean Six Sigma si fonda su rigore, sistematicità, metodo ed èbasato sull’utilizzo dei dati e dell’analisi statistica
• Lean Six Sigma ha come elemento centrale la riduzione continua e sistematica della variabilità dei processi
3
4
La Filosofia ed i principi Obiettivi
LEAN SIX SIGMA:Ottimizzazione del sapere dell’impresa in chiave scientifica
RIDUZIONE DEI COSTI OPERATIVI, DEGLI SPRECHI (MUDA) E
RAZIONALIZZAZIONE DEGLI ORGANICI
AUMENTO DELL’EFFICIENZA E PRODUTTIVITÀ DEI PROCESSI
(V.O.P.)
INCREMENTO DELLA REDDITIVITÀ
MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ
(V.O.C.)
4
5
La Filosofia ed i principi Da Lean e Six Sigma a Lean Six Sigma
SIX SIGMA LEAN
MotorolaG.E. Toyota
• Orientamento al cliente• Struttura snella e veloce• Riduzione dei Lead Time
• Orientamento alla performance• Gestione scientifica• Riduzione della difettosità
Limiti: non orientato alla velocità e alla creazione di
un’azienda snella
Limiti: non orientato alla riduzione delle difettosità di
prodotto / processoLEAN SIX SIGMARiduzione degli sprechi, gestione snella, orientamento al cliente e alla performance in
termini di sprechi, errori e velocità di risposta al cliente, dimensionamento degli organici
5
6
La Filosofia ed i principi Lean Six Sigma: Il panorama mondiale
Una ricerca pubblicata a fine 2007 da Six Sigma Magazine UK, riporta che circa il 52% delle prime 500 aziende mondiali censite da Fortune utilizzano correntemente il Six Sigma e dichiarano di aver ottenuto saving tra il 2 e il 3% dei loro fatturati per un totale di oltre 500 miliardi di dollari. Inoltre, è significativo osservare che tra le prime 100 aziende mondiali censite da Fortune, la percentuale di aziende che usano correntemente Six Sigma sale all’82%.
Il più illustre precursore a livello mondiale (GE) dichiara: “Six Sigma ha cambiato il DNA di General Electric diventando la modalità con la quale operiamo a tutti i livelli in ogni attività e processo aziendale. I risultati raggiunti sono stupefacenti, 6 miliardi di dollari risparmiati in 5 anni su 75 di fatturato, + 20% nei margini operativi, +15% nell’utilizzo degli impianti, - 10% dell’utilizzo del personale, - 20% del capitale impiegato”.
6
7
La Filosofia ed i principi Il calcolo del livello di Sigma – Tabella metriche
SQL di processo DPMO/ PPM equivalenti Difettosità % risultante % di conformità
(+/-) 1 691.500 69,2 30,8
Come visto, ad ogni livello di Sigma corrispondono precise percentuali di popolazione che cadranno all’interno degli stessi. Di conseguenza è possibile stimare con esattezza la quantità di non conformità che il processo genererà se non si fa nulla per ottimizzarlo riducendone la variabilità. Tali dati sono normalmente riepilogati in una tabella
(+/-) 2 308.500 30,9 69,1
(+/-) 3 66.810 6,7 93,3
(+/-) 4 6.210 0,62 99,38
(+/-) 5 233 0,023 99,977
(+/-) 6 3,4 0,00034 99,99966
7
8
La Filosofia ed i principi I principi statistici – Le metriche LSS
Per agevolare il calcolo e dare evidenza dei passaggi di calcolo intermedi, nella pratica si ricorre a tabelle di calcolo come quella a lato, nella quale vengono espresse:
• Le DPMO, difettosità che mi devo attendere per milione di eventi generati
• Il livello di Sigma del processo (SQL), cercando sulle tabelle il livello di Sigma corrispondente alle DPMO
Legenda:
• D = Numero di difetti generati dal processo (es. mancanza firma/ mancanza del dato)
• U = Unità processate (es. fatture processate)
• Opportunità di difetto = Tipologie di difetti misurati (es. la mancanza di una firma è una opportunità di difetto)
METRICADESCRIZIONE
METRICACALCOLOMETRICA
RISULTATI
D N° Difetti generati 25.086
U N° Unità processate 333.333
OP N° Opportunità di Difetti
1
TOP Totale Opportunitàdifetti
U x OP 333.333
DPO N° Difetti Per Opportunità
D / TOP 0,075258
DPMO Difetti Per Milioni di Occasioni
DPO x 106 75.258
Rendimento Resa del Processo ( 1-DPO ) x 100
92,47 %
SQL Tabella DPMO in funzione di SQL 2,94
8
9
La Filosofia ed i principi Metriche del sei sigma
Lean Six Sigma è un approccio metodologico misura e identifica le attività che consumano tempo e risorse e può essere utilizzato per il corretto dimensionamento degli organici aziendali
Rappresentano la visione dinamica dell’insieme delle prestazioni del processo:
•prestazioni attuali (rese) trasformate nell’equivalente valore di sigma
•prestazioni future (livelli intermedi e superiori) del processo di miglioramento
•prestazioni trasformate nell’equivalente valore di sigma
Attraverso le metriche si fanno emergere:
•i costi occulti
•le sette famiglie di muda
•la dispersione di idee e di intelligenza (spreco di materia grigia)
9
10
345.750 DPMO
(34,575 %)
µ + 1 σ- 1 σ
30,85 %
308.500 Parti o Eventi OK
691.500 DPMO 69,15%
UCLLCL
345.750 DPMO
(34,575 %)
La Filosofia ed i principi Intervallo + / - 1 sigma
10
11
308.500 DPMO 30,85 %
µ + 2 σ
69,15%
- 2 σ
691.500 Parti o Eventi OK
154.250 DPMO (15,425 %)
UCLLCL
154.250 DPMO (15,425 %)
La Filosofia ed i principi Intervallo + / - 2 sigma
11
12
µ + 3 σ
93,32%
- 3 σ
933.193 Parti o Eventi OK
33.403,5 DPMO (3,34 %)
UCLLCL
33.403,5 DPMO (3,34 %)
66.807 DPMO 6,68 %
La Filosofia ed i principi Intervallo + / - 3 sigma
12
13
µ + 4 σ
99,38%
- 4 σ
993.790 Parti o Eventi OK
6.210 DPMO(0,62 %)
UCLLCL
3.105 DPMO
(0,31%)
3.105 DPMO
(0,31%)
La Filosofia ed i principi Intervallo + / - 4 sigma
13
14
µ + 5 σ
99,977%
- 5 σ
999.767 Parti o Eventi OK
233 DPMO(0,023%)
UCLLCL
116,5 DPMO
(0,0115%)
116,5 DPMO
(0,0115%)
La Filosofia ed i principi Intervallo + / - 5 sigma
14
15
99,9996%
µ + 6 S- 6 S
999.996,6 Parti o Eventi OK
3,4 DPMO 0,00034 %
UCLLCL
1,7
DPMO
(0,00017%)
1,7
DPMO
(0,00017%)
σσ
La Filosofia ed i principi Intervallo + / - 6 sigma
15
16
La qualità è
“GUIDATA DAL CLIENTE “
ossia
attraverso SIGMA (σ) e DPMO si misura la probabilità di attraversare tutti i processi aziendali senza realizzare nelle singole fasi delle
“non conformità”
La Filosofia ed i principi Qualità guidata dal cliente
16
17
L’azienda vincente sarà quella che riesce a lanciare sul mercato i prodotti/servizi con il livello minimo di qualità che questo è disposto a pagare, attraverso processi aziendali che generano in modo naturale prodotti/servizi a sei sigma (3,4 difetti per milione di opportunità).
Per un’azienda che applica il Lean Six Sigma, parlare di riduzioni degli sprechi del 40%, 50%, 60%,70% è assolutamente normale e garantito.
4 SIGMA6.210 DPMO
USLLSL
6 SIGMA3,4 DPMO
USLLSL
USLLSL
3 SIGMA66.807 DPMO
La Filosofia ed i principi Competitività e produttività dell’impresa (1/4)
17
18
La Filosofia ed i principi Competitività e produttività dell’impresa (2/4)
Ogni impresa compete nel mercato con le proprie modalità, implementando le quattro operazioni fondamentali della gestione:
• reperimento dei capitali necessari
• impiego dei capitali in risorse produttive
• trasformazione delle risorse (creando valore) in prodotti o servizi
• fornitura di prodotti e servizi al mercato recuperando il capitale e conseguendo un profitto
18
19
La Filosofia ed i principi Competitività e produttività dell’impresa (3/4)
ERRORISCARTI
SBAGLISPRECHI
RISORSE
INPUT
PRODOTTI
SERVIZITRASFORMAZIONE
19
20
La Filosofia ed i principi Competitività e produttività dell’impresa (4/4)
Tali trasformazioni avvengono all’interno dei diversi processi aziendali, dove l’utilizzo delle risorse per creare valore è soggetto a perdite di rendimento
•Ciò accade per una serie di fattori negativi:– errori– scarti– sprechi
che vengono inglobati nel termine “difettosità” e di cui “Sigma” (σ) diviene l’inesorabile rivelatore
•Il termine “produttività” inteso come rapporto tra ciò che si ottiene e ciò che si impiega è l’indicatore utilizzato per misurare la maggiore efficienza nell’utilizzo di risorse nei processi aziendali riducendone la variabilità
MINORE VARIABILITÀ = MAGGIORE PRODUTTIVITÀ
20
21
La Filosofia ed i principi Produttività dell’ impresa (1/2)
La produttività dell’impresa è data dal rapporto:
RICAVI OTTENUTI
COSTI SOSTENUTI
•I costi sostenuti sono pari alla somma dei costi produttivi (cioè capaci di generare ricavi con valore aggiunto), con quelli improduttivi (cioè la difettosità che non crea nè valore nè ricavi)
•Operazioni senza valore aggiunto:– scarti– sprechi– prestazioni non richieste (sovra-qualità, sovrapproduzioni)– controlli– manutenzioni, stock, attese, trasferimenti, trasporti– ecc.
21
22
La Filosofia ed i principi Produttività dell’ impresa (2/2)
Per qualità si intende:
il livello minimo di qualità che il cliente è disposto a pagare (definizione di qualità nell’ottica Lean Six Sigma):
Il cliente non è più disposto a pagare la qualità superflua e ancor meno i nostri errori
Operazioni senza valore aggiunto
Scarti, sprechi, prestazioni non richieste (sovra-qualità, sovra-produzioni), controlli, manutenzioni, stock, attese, trasferimenti-trasporti, ecc…
22
23
IL CLIENTE NON È PIÙ DISPOSTO A PAGARE LA QUALITÀ SUPERFLUA:
1. Scarti
2. Sprechi
3. Prestazioni Non Richieste
4. (Sovra - qualità, Sovrapproduzioni)
5. Controlli
6. Manutenzioni
7. Stock
8. Attese
9. Trasferimenti - trasporti
10. Ecc.
DEFINIZIONE DEFINIZIONE DIDI QUALITQUALITÀÀNELLNELL’’OTTICA LEAN SIX OTTICA LEAN SIX
SIGMA: SIGMA:
Livello minimo di qualitLivello minimo di qualitààche il cliente che il cliente èè disposto a disposto a
pagare pagare OPERAZIONI SENZA
VALORE AGGIUNTO
La Filosofia ed i principi COPQ – Costo della non qualità (1/2)
23
24
Necessità: “aggredire l’iceberg dei costi ”
Pezzi non accettati dal cliente
Costi di ispezione
Sprechi
Scarti
Rilavorazione
Ordini/Vendite non corretti
Spedizioni errate
Insoddisfazione del cliente
Ritardi di spedizione
Straordinario
Errori di fatturazione
Gestione reclami
Turnover impiegatiCosti di attesa
20-40%
Capacità non utilizzata
Perdita di reputazione
Ritardi
La Filosofia ed i principi COPQ – Costo della non qualità (2/2)
24
25
Non conosciamo ciò che ci è ignoto Se non possiamo misurare, non conosciamo realmente il problema
Siamo alla mercè del cambiamento se non possiamo controllarlo
Non possiamo controllare ciò di cui non abbiamo sufficienti informazioni
Gestione Istintiva Gestione Scientifica
La Filosofia ed i principi Cultura, approccio, strategia (1/2)
25
26
SCIENTIFICOSTATISTICA
CULTURA
La Filosofia ed i principi Cultura, approccio, strategia (2/2)
APPROCCIO STRATEGIA• Focus sul cliente (VOC-CTQ)
• Miglioramento continuo
• Progetti METODO DMAIC
• Studio per processi
• Metodo strutturato e rigoroso
• Analisi su dati attendibili
BENEFICI: QUALITÀ/REDDITIVITÀ
RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI DI BUSINESS
26
27
La Filosofia ed i principi I sei principi
1.La qualità è inversamente proporzionale alla variabilità
2.Il livello di variabilità è deciso dal cliente e mai dall’azienda (V.O.C = voice of customer) - (C.T.Q. = critical to quality)
3.Se tutto il personale non sente la voce del cliente (V.O.C.) non si fa qualità
4.Senza dati sono solo opinioni (Deming)
5.Se si vuole migliorare qualcosa in modo sistematico e continuo si deve prima misurare ad un costo economicamente accettabile e con elevata attendibilità
6.Il miglioramento deve essere sistematico e continuo
Lean Six Sigma: il modo più razionale ed economico con cui è possibile sviluppare il business
Lean Six Sigma: razionalizzazione del “Sapere” presente in azienda in chiave scientifica
27
Dalla filosofia Dalla filosofia allall’’applicazione pratica applicazione pratica
28
29
Il risultato o “OUTPUT” di un processo “Y” (variabile dipendente) è il frutto della somma di tanti “INPUT” “X” (variabili indipendenti)
y = f (x)
Y Xdipendente indipendente
output input
effetto causa
sintomo problema
monitoraggio controllo
Dalla filosofia all’applicazione pratica Variabilità dei processi (1/4)
29
30
La variabilità degli input comporta inevitabilmente una variabilità degli output, generando così prodotti o servizi che non sempre soddisfano le richieste del cliente.
X4 MATERIALI
X3 MATERIALI
X2 METODI
X1 HINE
MACC
+
+
+
+
VARIABILITÀ DEL PROCESSO
Y=
Dalla filosofia all’applicazione pratica Variabilità dei processi (2/4)
30
31
Y = f (x1, x2 …. xn )VARIABILITÀ
Metodi
Uomini
Processo Prodotto/Servizio
Materiali
Tecnologie
VariabiliPerturbazioni
Regolatori
X1
X2
X3
X4
Y
MacchineX5
Dalla filosofia all’applicazione pratica Variabilità dei processi (3/4)
• Qualunque processo è finalizzato all’erogazione di un prodotto o un servizio (Y), attraverso la trasformazione di risorse di diversa natura: uomini, metodi, materiali, ecc (x1, x2, …)
31
32
• CREARE VALORE AGGIUNTO
• MIGLIORARE LA PRODUTTIVITÀ
• ECCELLERE NELLE PRESTAZIONI
BISOGNA
Conoscere e gestire la variabilità dei processi e migliorarli avvicinandola al valore nominale
(V.O.C.)
Ridurre la variabilità dei processi è l’essenza del Lean Six Sigma
PER
LCL UCLV.O.CV.O.C..
- ∞ + ∞
Dalla filosofia all’applicazione pratica Variabilità dei processi (4/4)
32
33
Costi della qualità nella prospettiva di accertamento della conformità
DIFETTOSITÀ
COSTI
4 SIGMA
DIFETTOSITÀ
COSTI
4 SIGMA
5 SIGMA
6 SIGMA
Costi della qualità nella prospettiva Lean Six Sigma: eliminazione della variabilità
Dalla filosofia all’applicazione pratica Costo della non qualità
33
34
Dalla filosofia all’applicazione pratica Strategy breakthrough
LEAN SIX SIGMA VUOL DIRE
NON FARE ERRORI E QUINDI PREVENIRLI ATTRAVERSO LA RIDUZIONE MANIACALE, CONTINUA E COSTANTE DELLA
VARIABILITÀ DEI PROCESSI
SEI SIGMA = 3,4 DIFETTI PER MILIONE
SIX STRATEGY BREAKTHROUGH
34
La metodologia operativa La metodologia operativa del Lean Six Sigma: del Lean Six Sigma:
Il Il ciclociclo DMAICDMAIC
35
36
Define
Definizione processi, macro-attività e obiettivi
FASI
OBIETTIVI
Measure Analyse Improve Control
Progettazione ed effettuazione delle misure
Ricerca delle cause
Definizione e attuazione delle
azioni di miglioramento
Verifica risultati e validazione processo
Il DMAIC è una metodologia con la quale è possibile migliorare la qualità dei processi in ottica strategica a partire da dati misurabili:
• Individuazione delle esigenze del cliente (interno e/o esterno)
• Riduzione dei costi e miglioramento della qualità dei processi oggetto di analisi (benefici economici quantificati)
• Coinvolgimento del personale
OUTPUT
L’approccio DMAIC La metodologia
36
37
Fase Obiettivi Overview Step• Definizione
processi, macro-attività e obiettivi
• Progettazione ed effettuazione delle misure
• Ricerca delle cause
• Definizione e attuazione delle azioni di miglioramento
• Verifica risultati e validazione processo
Define
Measure
Analyse
Improve
Control
Definire l’obiettivo
D1
Definire il progetto
D2
Capire il cliente
D3
Capire il processo
D4
Progettare la misura
M1
Effettuare la misura
M2
Indagare la popolazione
M3
Esprimere il sigma
M4
Rappresentare i rapporti causa
effetto A2
Scoprire le cause
A1
Definire le attività di
miglioramentoI1
Attuazione Miglioramento
I2
Innovazione dell’
EsistenteI3
Disegno del Nuovo
I4
Quantificazione risultati ottenuti
C2
Controllo raggiungimento
obiettiviC1
Chiusura Progetto
C3
Miglioramento Continuo
C4
L’approccio DMAIC Fasi
Measure
Analyse
Improve
Control
37
38
Define: definizione del progetto e degli obiettivi in modo chiaro e inequivocabile
Identificazione del problema e perimetro del processo
Mappatura di dettaglio del processo
Contenuti fondamentali del processo
Team di lavoro
PROBLEM STATEMENT, RING
SIPOC, PROCESS MAPPING
VOC, DPMO E SQL, COSTI, GANTT
RISORSE, SISTEMI INFORMATIVI
Obiettivi Strumenti
Nella fase di DEFINE gli obiettivi (V.O.C) devono essere identificati in modo tale da permettere il dimensionamento degli organici nel rispetto delle cornici di budget, di piano, di scelte, e coerentemente alle politiche aziendali, attraverso processi ottimizzati in modo tale da raggiungere naturalmente i livelli qualitativi voluti
L’approccio DMAIC Fase di Define
Define Measure Analyse Improve Control
38
39
Identificazione delle misure dei parametri e dei punti di misurazione
Raccolta dati ed effettuazione delle misurazioni
Calcolo delle performance e presentazione dei risultati
Stima Impatto economico e Saving ottenibili (FTE, difettosità, ecc).
TECNICHE DI CAMPIONAMENTO E DI MISURA, SISTEMI DI
MISURAZIONE
DOCUMENTO DI RACCOLTA DATI
DPMO E SQL, SPC
VALORIZZAZIONE DPMO E SQL
Obiettivi Strumenti
La fase di MEASURE consiste nella progettazione ed effettuazione del campionamento, nella misurazione del livello di performance attuale del processo rispetto agli obiettivi, nella quantificazione e valorizzazione delle difettosità/anomalie (V.O.P), e nella stima dei saving ottenibili in termini di FTE, difettosità, ecc.
Measure: progettazione del campionamento e effettuazione delle misure
L’approccio DMAIC Fase di Measure
Define Measure Analyse Improve Control
39
40
Analyse: individuazione delle cause
Analisi dettaglio processo e sottoprocessi
Quantificazione impatto DPMO susottoprocessi
Individuazione variabili critiche
Analisi causa/effetto sottoprocessi
SIPOC DI DETTAGLIO, PROCESS MAPPING
METRICHE SIX SIGMA
REGRESSIONE, TEST DI IPOTESI, ANOVA
DIAGRAMMA DI ISHIKAWA
Obiettivi Strumenti
Individuazione cause nei sottoprocessi e stima impatto
economico causa/effetto
PARETO, ISHIKAWA, VALUE ANALISYS
La fase di ANALYSE consiste nell’analisi, individuazione e valorizzazione pesata delle cause di difettosità/anomalia e nell’identificazione oggettiva delle operazioni che consumano tempo e risorse ma che non aggiungono alcun valore al prodotto servizio. Valorizzazione degli FTE eccedenti sia attuali sia futuri in funzione dei livelli di incremento delle performance del processo (Sigma e DPMO).
L’approccio DMAIC Fase di Analyse
Define Measure Analyse Improve Control
40
41
Improve: pianificazione degli interventi di miglioramento
Individuazione dei miglioramenti
Definizione di modi, tempi e responsabilità
Quantificazione dei miglioramenti
Implementazione dei miglioramenti
PRIORITY MATRIX, FMEA
DIAGRAMMA DI GANTT
DPMO E SQL, VALUE ANALISYS
ROADMAP DI MIGLIORAMENTO
Obiettivi Strumenti
La fase di IMPROVE consiste nell’identificare e implementare le azioni di miglioramento su processi, organizzazione, fornitori, procedure, tecnologie, atte a minimizzare/eliminare le cause delle operazioni che consumano tempo e risorse ma che non aggiungono alcun valore al prodotto servizio
L’approccio DMAIC Fase di Improve
Define Measure Analyse Improve Control
41
42
Verifica dei risultati
Standardizzazione del processo e dei controlli
Chiusura del progetto
Miglioramento continuo
DPMO E SQL, SPC, VALUE ANALISYS
STANDARDIZZAZIONE, CARTE DI CONTROLLO, CAPABILITY CHART
CELEBRATION
APPLICAZIONE ULTERIORE DEL DMAIC SIX SIGMA
Obiettivi Strumenti
La fase di CONTROL consiste nella misurazione delle nuove performance post implementazione delle azioni migliorative con graduale eliminazione delle operazioni non a valore aggiunto e conseguente rilascio delle risorse eccedenti, corrispondenti all’incremento delle performance del processo (Sigma e DPMO)
L’approccio DMAIC Fase di Control
Define Measure Analyse Improve Control
Control: verifica e valorizzazione dei risultati ottenuti e standardizzazione dei controlli
42
Come introdurre il Come introdurre il Lean Six Sigma in Azienda: Lean Six Sigma in Azienda:
Declinazione delle metriche e approcciDeclinazione delle metriche e approcci
43
44
Declinazione delle metriche: dal livello strategico a quello operativo
Vista Dal Satellite o Strategica
(Metriche Strategiche)
Stockholders
Stock Analyst, Membri del Board e CEO
ROE, Dividendi distribuiti, Stock Price Increase
SalesGrowt, Economic profit, Operating Income Growt, ROIC/ROE, Earning per Share, Price to Earning Ratio, People Devlopment,
Vista da 30.000 Piedi o Manageriale
(Metriche Manageriali Corporate ExecutiveProfit &Loss, Supply Chain, Asset Management, Safety, Salesperson Productvity,New Product Introduction, FactoryMetrics (Percent yeld – Run time productivity-ecc) Supplier metrics, People development, ecc.
Vista da bassa quota o operativa (Metriche Operative)
Management delle varie funzioni
Qualità prodotti/servizi forniti, Livelli di servizio prodotti/servizi forniti, Difettositàprocessi produttivi interni, Ore selezione e riparazione, Process Capability, Order Lead Time, Rendimento processi e della Produttività, Costi della non Qualità, Difettosità forniture esterne,Tassi rotazione scorte, Livelli servizio dei fornitori,Tasso rotazione scorte, Manifacturing Lead Time, Logistica di stabilimento,Cicli attivo e passivo, IT, Vendite,Costi della non Qualità, Trasportation, Lead Time R&D, Programmazione e Pianificazione, Acquisti e approvvigionamenti, ecc.
44
45
Declinazione delle metriche: dal livello strategico a quello operativo
Visione Dal Satellite o Strategica
Processi Aziendali
Visione da 30.000 Piedi o Manageriale
Visione da bassa quota o Operativa
Membri del Board e CEO Definiscono gli obiettivi strategici e gli indicatori (Metriche Strategiche))
Middle Management Recepiscono obiettivi e piani strategici aziendali,identificano le potenziali aree /
processi da implementare (SQL Assessment), definiscono e attuano i progetti LSS (Metriche Operative)
Corporate ExecutiveRecepiscono gli obiettivi strategici e relativi indicatori , definiscono gli
obiettivi e i piani strategici aziendali, (Metriche Manageriali)
Define
Definizione processi, macro-
attività e obiettivi
Definizione processi, macro-
attività e obiettivi
FASI
OBIETTIVI
Measure Analyze Improve Control
Progettazione ed effettuazione delle
misure
Progettazione ed effettuazione delle
misureRicerca delle causeRicerca delle cause
Definizione e attuazione delle
azioni di miglioramento
Definizione e attuazione delle
azioni di miglioramento
Verifica risultati e validazione
processo
Verifica risultati e validazione
processo
Lean Six Sigma Team
45
46
La gerarchia delle metriche per Gruppi industriali strutturati
L’approccio Lean Six Sigma risulta particolarmente interessante per gruppi industriali articolati
In questi contesti la definizione delle metriche strategiche avviene a livello di Holding e in cascata sulle singole società operative
Le metriche strategiche vengono consolidate a livello di Holding, le metriche manageriali e operative possono essere oggetto di analisi comparative e benchmark tra le società del Gruppo
Visione Dal Satellite o Strategica
Processi Aziendali
Visione da 30.000 Piedi o
Manageriale
Visione da terra o Operativa
Società AVisione Dal Satellite
o Strategica
Processi Aziendali
Visione da 30.000 Piedi o
Manageriale
Visione da terra o Operativa
Società BVisione Dal Satellite
o Strategica
Processi Aziendali
Visione da 30.000 Piedi o
Manageriale
Visione da terra o Operativa
Società ..
HOLDING
Visione Dal Satellite o Strategica
Con
solid
amen
to
Benchmark
46
47
Possibili approcci per l’introduzione del LSS nelle organizzazioni
APPROCCIO STRATEGICO GLOBALE APPROCCIO TATTICO APPROCCIO VERTICALE
Visione Dal Satellite o Strategica
Processi Aziendali
Visione da 30.000 Piedi o
Manageriale
Visione da terra o Operativa
Società A
Visione Dal Satellite o Strategica
Processi Aziendali
Visione da 30.000 Piedi o
Manageriale
Visione da terra o Operativa
Società A
Visione Dal Satellite o Strategica
Processi Aziendali
Visione da 30.000 Piedi o
Manageriale
Visione da terra o Operativa
Società B
Visione Dal Satellite o Strategica
Processi Aziendali
Visione da 30.000 Piedi o
Manageriale
Visione da terra o Operativa
Società B
Visione Dal Satellite o Strategica
Processi Aziendali
Visione da 30.000 Piedi o
Manageriale
Visione da terra o Operativa
Società ..
Visione Dal Satellite o Strategica
Processi Aziendali
Visione da 30.000 Piedi o
Manageriale
Visione da terra o Operativa
Società ..
HOLDING
Visione Dal Satellite o Strategica
Cons
olid
amen
to
Benchmark
Visione Dal Satellite o Strategica
Processi Aziendali
Visione da 30.000 Piedi o
Manageriale
Visione da terra o Operativa
Società A
Visione Dal Satellite o Strategica
Processi Aziendali
Visione da 30.000 Piedi o
Manageriale
Visione da terra o Operativa
Società A
Visione Dal Satellite o Strategica
Processi Aziendali
Visione da 30.000 Piedi o
Manageriale
Visione da terra o Operativa
Società B
Visione Dal Satellite o Strategica
Processi Aziendali
Visione da 30.000 Piedi o
Manageriale
Visione da terra o Operativa
Società B
Visione Dal Satellite o Strategica
Processi Aziendali
Visione da 30.000 Piedi o
Manageriale
Visione da terra o Operativa
Società ..
Visione Dal Satellite o Strategica
Processi Aziendali
Visione da 30.000 Piedi o
Manageriale
Visione da terra o Operativa
Società ..
HOLDING
Visione Dal Satellite o Strategica
Cons
olid
amen
toBenchm
arkVisione Dal Satellite
o Strategica
Processi Aziendali
Visione da 30.000 Piedi o
Manageriale
Visione da terra o Operativa
Società A
Visione Dal Satellite o Strategica
Processi Aziendali
Visione da 30.000 Piedi o
Manageriale
Visione da terra o Operativa
Società A
Visione Dal Satellite o Strategica
Processi Aziendali
Visione da 30.000 Piedi o
Manageriale
Visione da terra o Operativa
Società B
Visione Dal Satellite o Strategica
Processi Aziendali
Visione da 30.000 Piedi o
Manageriale
Visione da terra o Operativa
Società B
Visione Dal Satellite o Strategica
Processi Aziendali
Visione da 30.000 Piedi o
Manageriale
Visione da terra o Operativa
Società ..
Visione Dal Satellite o Strategica
Processi Aziendali
Visione da 30.000 Piedi o
Manageriale
Visione da terra o Operativa
Società ..
HOLDING
Visione Dal Satellite o Strategica
Cons
olid
amen
to
Benchmark
47
48
Possibili approcci per l’introduzione del LSS nelle organizzazioni : APPROCCIO STRUTTURALE - SQL Assessment e successivo sviluppo dei progetti pilota
Percorso progettuale
Deployment Piano di InterventoSigma Quality
Level Assessment
Realizzazione progetto/i pilota
Formazione DMAIC Group
Formazione massiva
Programme Management / Change Management
Fase 1 Fase 2 Fase 3
circa 4-5 mesi TBD
L’approccio strutturale prevede l’attuazione delle prime due fasi, che di fatto permettono di introdurre il LSS in azienda ottenendo i primi risultati significativi e tangibili, in circa 4-5 mesi. Al termine delle prime due fasi si valuterà l’opportunità e le modalità di estensione massiva agli altri ambiti aziendali (Fase 3).
Fase iniziale di assessment (da 2 a 4 settimane)
Seconda fase, realizzazione di uno o due progetti LSS pilota sui processi individuati particolarmente critici in fase di assessment, (circa 3-4 mesi).
48
49
Possibili approcci per l’introduzione del LSS nelle organizzazioni : APPROCCIO OPERATIVO - Sviluppo progetti pilota e successiva implementazione strutturale
L’approccio operativo prevede lo sviluppo immediato di alcuni progetti LSS pilota, qualora l’azienda abbia già chiaramente identificato uno o più ambiti di intervento prioritario da ottimizzare, parallelamente ai quali viene formato un primo gruppo di risorse aziendali “Green Belt”. Ciò permette di testare, far conoscere e apprezzare le potenzialità LSS, e allo stesso tempo ottenere in tempi rapidi i primi risultati tangibili.
Prima fase di sviluppo operativo di uno o più progetti LSS pilota ( 3-4 mesi),
Successivamente allo sviluppo dei primi progetti pilota, segue una fase di assessment, mirato a misurare in modo oggettivo le performance attuali dei processi aziendali in termini di qualitàerogata e di costi/ sprechi associati (Fase 2), e a definire le e progettare le priorità di intervento successive di tipo estensivo (Fase 3). Durata da 2 a 4 settimane.
Percorso progettuale
Deployment Piano di Intervento
Realizzazione progetto/i pilota
Formazione DMAIC Group
Formazione massiva
Fase 1 Fase 2 Fase 3S.Q.L Assessment e
progettazione del Programma di Intervento
(progetti LSS)
circa 3 -4 mesi TBDcirca 1 mese
Programme Management / Change Management
49
Gli attori e le figure tipiche dei Gli attori e le figure tipiche dei programmi Lean Six Sigma, la programmi Lean Six Sigma, la formazione e la certificazioneformazione e la certificazione
50
51
Catena di sponsorship per un Programma LSS
RISORSE OPERATIVE (GREEN BELTS e YELLOW BELT)
SPONSOR OPERATIVO (CHAMPION)
EXECUTIVE SPONSOR
ESPERTI DI P
ROCESSOESPERTI LEAN SIX SIGMA
Sviluppare gli strumenti e didattica per l’insegnamento del LSS
Gestire sessioni di formazione e comunicazione
Formare Black e Green Belt all’interno dell’organizzazione
Applicare gli strumenti LSS nell’analisi dei processi
Condurre i team di progetto Ridurre le barriere e guidare l’introduzione del Lean Six Sigma nella cultura aziendale
Coordinare le selezioni di progetto per perseguire gli obiettivi strategici di
business e di dimensionamento organici
Fornire forte committment
continuativo sul progetto e Leadership
Partecipare attivamente alla realizzazione dei progetti
Supportare gli esperti di metodo nella rilevazione dei processi
Coadiuvare le risorse operative e gli esperti di metodo nell’analisi dei processi e nell’individuazione delle soluzioni più opportune
Partecipare attivamente a tutte le fasi progettuali. Fornire un contributo determinante nell’individuazione delle soluzioni ottimali per il miglioramento dei processi
Impegnarsi nel raggiungimento degli obiettivi concordati Motivare, coinvolgere e orientare le risorse operative al raggiungimento degli obiettivi progettuali
RESPONSABILE DI PROGETTO (BLACK BELTS)
FORMATORI (MASTER BLACK BELTS)Sviluppare strumenti e didattica per l’insegnamento. Gestire
sessioni di formazione e comunicazione. Formare e certificare Black e Green Belt all’interno dell’organizzazione
51
52
Catena di sponsorship per un Programma LSS
Governance tipica di un programma LSS.
CHAMPIONS
MASTER BLACK BELTS
GREENBELTS
A.D – D.G Committment forte e continuo e leadership attraverso l’organizzazione
Hanno la funzione di Supportare i processi e facilitare le interconnessioni con le altre funzioni aziendali. Svolgono la funzione di Project Manager, supportano i team e le risorse interne nello svolgimento delle attività e nella focalizzazione sui risultati per il raggiungimento degli obiettivi di progetto. Si interfacciano con la Consulenza per la verifica dell’andamento del programma e dei progetti, per il rispetto del timing e per il raggiungimento degli obiettivi
POSIZIONE ORGANIZZATIVA PRINCIPALI RESPONSABILITÀ NEL PROGRAMMA LEAN SIX SIGMA
EXECUTIVE SPONSOR
SPONSOR OPERATIVI CHAMPIONS
RESPONSABILI DIPROGETTO
BLACK BELT
PROJECT MEMBERS GREEN E
YELLOW BELT
RUOLI E QUALIFICHE LEAN SIX SIGMA
DIRETTORI HR & O DIRETTORI LINE
DIRETTORI QUALITA CFO
DIRIGENTI O QUADRI DELLE FUNZIONE
HR & O – QUALITY –AFC- LINE
Partecipano operativamente ai Progetti LSS , presidiano le fasi di raccolta dati, analisi, definizione delle aree di intervento e delle azioni di miglioramento. Applicano gli strumenti e le metodologie LSS nei processi di appartenenza guidati dalla Consulenza con il coordinamento generale del Responsabile di progetto (BB)
QUADRI – IMPIEGATI –ADDETTI OPERATIVI
DEI PROCESSI INTERESSATI DAI
PROGETTI LSS
Presiedono il programma ed i progetti, eliminano le barriere e guidano l’introduzione del LSS nella cultura aziendale. Gestiscono in prima linea i problemi evidenziati dai team promuovendo l’eventuale escalation. Approvano le soluzioni proposte per il raggiungimento obiettivi strategici di Qualità ed Efficienza.
FORMATORI MASTER BLACK
BELTS
DIRIGENTI O QUADRI DELLE FUNZIONE HR & O – QUALITY
Sviluppano strumenti e didattica per l’insegnamento. Gestiscono sessioni di formazione e comunicazione. Formare e certificare Black ,Green,e Yellow Belt all’interno dell’organizzazione
52
53
Il percorso formativo : Yellow Belt
OBIETTIVI OBIETTIVI
DESTINATARIDESTINATARI
STRUTTURA DEL TRAINING DURATA :
16 ORE COMPRENSIVE
DI ESAME FINALE
STRUTTURA DEL TRAINING DURATA :
16 ORE COMPRENSIVE
DI ESAME FINALE
L’attività prevede una formazione in aula articolata in 2 giornate, per un totale di 16 ore, erogate in modo consecutivo, oppure, in alternativa, in 2 giornate separate da una pausa di una settimana. L’esame finale ècostituito da un test scritto che sarà effettuato al termine del corso
CONTENUTI DEL MODULO
FORMATIVO
CONTENUTI DEL MODULO
FORMATIVO
ASPETTI TEORICI (AULA) • Introduzione al Lean Six Sigma• Processo evolutivo della metodologia• Valore del Lean Six Sigma per gli stakeholder• Differenza del LSS rispetto alle metodologie
tradizionali• Case study LSS• Ruoli e responsabilità nei progetti LSS• Il Modello DMAIC• Principali tool LSS• Raggiungere l’eccellenza• Il processo di certificazione nel LSS
TRAINING ON THE JOB • Partecipazione e supporto ai team di Progetto
LSS in funzione delle necessità , dei ruoli e delle competenze specifiche sui processi di appartenenza, e secondo le richieste delle Black Belt
Alle Yellow Belt è richiesta una conoscenza di base della metodologia LSS e di alcuni degli strumenti statistici piùsemplici . Le Yellow Belt operano sui progetti LSS non in modo full time dedicando un effort non eccessivo (10% - 40% del proprio tempo). L’obiettivo del percorso formativo è quello di dotare i partecipanti di tutte le competenze necessarie richieste ad una Yellow Belt attraverso una formazione in aulaattraverso una formazione in aula
Quadri – impiegati – addetti operativi dei processi interessati dai progetti LSS, che dedicheranno ai progetti non più del 10% del loro tempo.
53
54
Il percorso formativo : Green Belt
OBIETTIVI OBIETTIVI
DESTINATARIDESTINATARI
Le Green Belt operano sui progetti LSS non in modo full time ma comunque dedicando un effort significativo (oltre il 40% del proprio tempo). L’obiettivo del percorso formativo è quello di dotare i partecipanti di tutte le competenze necessarie richieste ad una Green Belt , attraverso una formazione teorico pratica (Training più Coaching), svolta parallelamente allo sviluppo operativo di progetti Lean Six Sigma sui processi aziendali. attraverso una formazione in aula
Quadri – impiegati – addetti operativi dei processi interessati dai progetti LSS, che dedicheranno ai progetti oltre il 40% del loro tempo.
L’attività prevede una formazione teorico pratica, orientativamente ripartita in un arco temporale variabile tra 3 e 4 mesi, svolta parallelamente allo sviluppo operativo di almeno un progetto LSS, in team con altre future Green Belt e una futura Black Belt. La parte teorica formativa si articola in 10 giornate, per un totale di 80 ore, erogate in 4 moduli a cadenza orientativamente mensile o quindicinale. Al termine del corso è previsto l’esame finale per l’ottenimento della certificazione. Tale esame, che di fatto costituisce il 5° ed ultimo modulo formativo, sarà articolato in un workshop di 1 giornata (8 ore) che comprende sia un esame scritto sia una presentazione formale del progetto sviluppato e dei risultati ottenuti.
2-3 Weeks
FASI DELL’ ATTIVITÀ FORMATIVA (IN AULA)
FASI DELL’ ATTIVITÀ OPERATIVA (IN AZIENDA)
► Esame di certificazione
► Test Teorico
► Workshop Finale di presentazione progetti pilota
Control ePreparazioneWorkshop
Improve ePrecontrol
Define e Premeasure
1° ModuloIntroduzione Six Sigma e
Define
2°ModuloMeasure
3°ModuloAnalyze e Improve
4° ModuloControl
Scelta dei progetti e Predefine
Measure e Preanalyze
Analyze ePreimprove
3-5 Weeks2-3 Weeks 2-3 Weeks
STRUTTURA GENERALE DEL PERCORSO DI
TRAINING
DURATA : 80 ORE PIU’ 8 DIESAME FINALE
STRUTTURA GENERALE DEL PERCORSO DI
TRAINING
DURATA : 80 ORE PIU’ 8 DIESAME FINALE
54
55
Il percorso formativo : Black Belt
OBIETTIVI OBIETTIVI
DESTINATARIDESTINATARI
Le Black Belt operano sui progetti LSS di solito full time o comunque dedicando un effort significativo (60% - 80% del proprio tempo). L’obiettivo del percorso formativo è quello di dotare i partecipanti di tutte le competenze necessarie richieste ad una Black Belt , attraverso una formazione teorico pratica (Training più Coaching ), svolta parallelamente allo sviluppo operativo di progetti Lean Six Sigma sui processi aziendali. traverso una formazione in aula
L’attività prevede una formazione teorico pratica, orientativamente ripartita in un arco temporale variabile tra 3 e 4 mesi, svolta parallelamente allo sviluppo operativo di almeno due progetti LSS,. Se si è già in possesso di certificazione Green Belt, la parte teorica formativa si articola in 10 giornate, per un totale di 80 ore, erogate in 4 moduli a cadenza orientativamente mensile o quindicinale. Se non si è già in possesso di certificazione Green Belt, la durata èesattamente doppia. Al termine del corso è previsto l’esame finale per l’ottenimento della certificazione, che di fatto costituisce il 5° ed ultimo modulo formativo, articolato in un workshop di 1 giornata (8 ore) che comprende sia un esame scritto sia una presentazione formale dei due progetti sviluppati e dei risultati.
Dirigenti o quadri delle funzione HR & O – Quality – AFC - Line , che dedicheranno ai progetti dal 60% al 80% del loro tempo.
2-3 Weeks
FASI DELL’ ATTIVITÀ FORMATIVA (IN AULA)
FASI DELL’ ATTIVITÀ OPERATIVA (IN AZIENDA)
► Esame di certificazione
► Test Teorico
► Workshop Finale di presentazione progetti pilota
Control ePreparazioneWorkshop
Improve ePrecontrol
Define e Premeasure
1° ModuloConcetti evoluti di Statistica
2°ModuloProcess
Capability, DOE, FMEA
3°ModuloANOVA, TEST
IPOTESI
4° ModuloSPC, DFSS,
LEAN
Scelta dei progetti e Predefine
Measure e Preanalyze
Analyze ePreimprove
3-5 Weeks2-3 Weeks 2-3 Weeks
STRUTTURA GENERALE DEL PERCORSO DI
TRAINING
DURATA : 160 ORE PIU’ 8 DIESAME FINALE
(OPPURE 80 ORE PIU’ 8 DIESAME FINALE
SE GIA’ IN POSSESSO DI
CERTIFICAZIONE GREEN BELT
STRUTTURA GENERALE DEL PERCORSO DI
TRAINING
DURATA : 160 ORE PIU’ 8 DIESAME FINALE
(OPPURE 80 ORE PIU’ 8 DIESAME FINALE
SE GIA’ IN POSSESSO DI
CERTIFICAZIONE GREEN BELT
55
56
OBIETTIVI
DESTINATARI
Il percorso per diventare Master Black Belt ha come presupposto preliminare indispensabile, aver già conseguito la certificazione LSS Black Belt . Per le Black Belt candidate a diventare Master Black Belt, l’iter prevede un percorso di sviluppo della didattica, co-docenze e docenze assistite, strutturato nelle successive 4 fasi fondamentali :
STRUTTURA GENERALE DEL PERCORSO DI
TRAINING
PREREQUISITO INDISPENSABILE
POSSESSO DICERTIFICAZIONE LSS BLACK BELT
I Master Black Belt sono i futuri Consulenti e soprattutto Formatori interni dell’azienda in materia di LSS. Sono esperti nel cambiamento, conoscono in modo approfondito la disciplina e le metodologie LSS e gli strumenti statistici a supporto.Il loro ruolo consiste nello sviluppare gli strumenti e la didattica per l’insegnamento, nel gestire sessioni di formazione e comunicazione mirate a formare Black, Green, e Yellow Belt all’interno dell’organizzazione. Le Master Black Belt operano in programmi LSS di ampio respiro di solito con un impegno full time o comunque dedicando un effort significativo pari ad almeno l’80% del proprio tempo.. attraverso una formazione in aulaDirigenti o quadri delle funzione HR & O – Quality che si dedicheranno ai progetti full time o comunque dedicando un effort significativo pari ad almeno l’80% del proprio tempo.
Il percorso formativo : Master Black Belt
RUOLI FASE 1 FASE 2 FASE 3 FASE 4
ESPERTI ESTERNI QUALIFICATI
Effettuano formazione di Base per Formatori Master Black BelT, e sviluppano la didattica e il Toolset (BB-GB- YB)
Effettuano la formazione di un primo ciclo di Black, Green, Yellow Belt.
Si affiancano come Expert Tutor alle future MBB nel secondo ciclo di formazione Black, Green, Yellow Belt.
Effettuano l’esame finale e rilasciano, alle risorse che lo superano la certificazione MBB
RISORSE AZIENDALI FUTURE MASTER BLACK BELT
Partecipano alla formazione di Base per MBB (4 giornate 32 ore), e collaborano con gli esperti esterni allo sviluppo della didattica e del Toolset
Si affiancano come co-docenti agli esperti esterni nel primo ciclo di formazione di Black, Green, Yellow Belt.
Effettuano la Formazione nel secondo ciclo di Black, Green, Yellow Belt, affiancati dagli esperti esterni.
Sostengono l’esame finale e, se lo superano ottengono la certificazione Master Black Belt
56
Ruolo della funzione HR & O nel Ruolo della funzione HR & O nel Programma Lean Six Sigma Programma Lean Six Sigma
57
58
Ruolo della funzione HR nel Programma Lean Six Sigma
1. Formazione e certificazione risorse
umane2. Regia nellascelta delle priorità dei progetti LSS
3. Validazione dei risultatidei progettiLSS
4. ApplicazioneLSS per il dimensionamentoRU
5. Comunicazione e diffusione
Ruolo funzione
HR
58
AllegatiAllegati
59
60
• Selezione delle misure importanti – Identificazione delle caratteristiche di
Output del processo (variabili dipendenti Y)– Identificazione dei parametri in Input del
processo (variabili indipendenti X)
Prodotto/Servizio
Materiali
Tecnologie
Metodi
y = f (x1, x2 …. xn ) VARIABILITÀ
PROCESSO
VARIABILIPERTURBAZIONI
REGOLATORI
Uomini
X1X1
X2X2
X3X3
X4X4
y
Measure: progettazione del campionamento e effettuazione delle misure
L’approccio DMAIC per il dimensionamento degli organiciFase di Measure (2/6)
Measure Analyse Improve ControlDefine
60
61
• La metodologia FISHBONE facilita l’identificazione delle aree da cui provengono i problemi. Utilizzando questo tipo di diagramma tutti i fattori che possono determinare un certo problema vengono enunciati, messi in ordine e in relazione fra loro attraverso aggregazioni (6 M)
Measure: individuazione delle cause
L’approccio DMAIC per il dimensionamento degli organiciFase di Measure (3/6)
Measurement Material Man
Management Methods Machines
Effetto
Measure Analyse Improve ControlDefine
61
62
• Identificazione delle misure e dei punti di misurazione: – Definizione dell'approccio e del sistema di misurazione– Analisi del sistema di misurazione (GAGE R&R Analysis)
RIPRODUCIBILITÀ E RIPETIBILITÀ
OKNOK
L’approccio DMAIC per il dimensionamento degli organiciFase di Measure (4/6)
Measure Analyse Improve ControlDefine
Measure: progettazione del campionamento e analisi del sistema di misurazione
62
63
• Progettazione del campionamento
• Effettuazione delle misurazioni: attuazione operativa della raccolta dati progettata
DWH
DWH
COCOFIFI
MMMM
….….……
……
……
……
Fonti di alimentazione dei dati
Campione
Criteri di campionamento
• Codici prodotto• Periodo temporale• Numerosità totale
campione • Criteri di
estrazione• Metodi di
Misurazione
L’approccio DMAIC per il dimensionamento degli organiciFase di Measure (5/6)
Measure Analyse Improve ControlDefine
Measure: progettazione del campionamento e effettuazione delle misure
63
64
• Presentazione dei risultati: quantificazione con le metriche sei sigma dei dati del processo (sigma e DPMO)
• Impatto economico: quantificazione impatto economico associato al Sigma e alle DPMO
Impatto economico DPMO
DPMO
L’approccio DMAIC per il dimensionamento degli organiciFase di Measure (6/6)
Measure Analyse Improve ControlDefine
Measure: calcolo delle metriche di processo
64
65
• L’analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione e quindi le priorità di intervento
Empiricamente le cause deiproblemi più importanti sonodell’ordine del 20% del totale
Eliminando il 20% delle cause si può risolvere l’80% dei problemi
L’approccio DMAIC per il dimensionamento degli organiciPareto
ClassOt
her
Over
slept
Wea
ther
Publi
c Trans
porta
tion
Child
care
Traff
ic
180
160
140
120
100
80
60
40
20
0
100
80
60
40
20
0
Perc
ent
Pareto Chart of Late arrivals by reported cause
Define Measure Analyse Improve Control
Analyse: individuazione dei problemi più rilevanti
65
66
…Ufficio Acquisti
AP.13. Ricezione fatturaL’Ufficio Contabilità Fornitori riceve la fattura via posta faxAP.14. Controllo di coerenza tra ordine e fatturaL’Ufficio Contabilità Fornitori effettua una verifica tra la fattura e l’ordine spedito al fornitore. Se il fornitore ha inviato la conferma d’ordine il controllo è più veloce, viceversa il controllo è più dettagliato e possono riscontrarsi errori in termini di prezzoAP.15. Gestione eventuali anomalieLe eventuali incoerenze tra l’ordine e la fattura vengono gestite dall’Ufficio Acquisti
Ufficio Contabilità FornitoriDescrizione attività
AP.13. Ricezione fattura
D
AP.14. Controllo di coerenza tra
ordine e fattura
AP.15. Gestione eventuali anomalie
Pagamento fattura
L’approccio DMAIC per il dimensionamento degli organiciProcess Mapping
Define Measure Analyse Improve Control
Analyse: analisi del processo “AS IS”
66
67
STRATIFICAZIONE
• Classificazione secondo una o più variabili di tutti i dati a disposizione
• Utile soprattutto quando si ha una grande quantità di risultati
• Metodo utilizzato per:– Favorire una migliore comprensione del fenomeno– Identificare il peso delle singole variabili sul risultato finale
REGRESSIONE
• I modelli di regressione rappresentano la tipologia più nota dei metodi di stima
• Si ipotizza un legame di tipo causa/effetto tra una variabile dipendente (y) ed un insieme di variabili indipendentixi del tipo y= f(x1, x2, …, xm)
• Metodo utilizzato per:– Evidenziare ed interpretare il rapporto di dipendenza della variabile y dalle altre variabili
– Predire il valore futuro di y in ragione dei valori assunti dalle altre variabili
L’approccio DMAIC per il dimensionamento degli organiciStratificazione e regressione
Define Measure Analyse Improve Control
Analyse: individuazione delle cause
67
68
• La F.M.E.A. é un’analisi sistematica di tutti quei guasti che possono manifestarsi; dei conseguenti effetti e delle cause che li generano, di ciascuno dei quali si esprime un indice di probabilità che si verifichi, di criticità e di possibilità che il guasto arrivi al Cliente
• Una F.M.E.A. efficace:– Identifica i modi di guasto noti o potenziali– Identifica cause ed effetti di ogni modo di guasto– Dà una priorità ai modi di guasto identificati secondo un Indice di Priorità di Rischio (IPR)– Avvia e definisce le necessarie azioni correttive– Migliora l’affidabilità di un prodotto
L’approccio DMAIC per il dimensionamento degli organiciF.M.E.A: failure modes and effects analysis
Measure Analyse Improve ControlDefine
Improve: individuazione dei modi di guasto
68
69
Verifica dei risultati
New Sigma Level e DPMO
3 σ
2 σ
In riferimento all’implementazione delle azioni di miglioramento definite in fase di improve, fin dal mese successivo si rimisurano i dati e si ricalcolano i miglioramenti realmente ottenuti
Standardiz-zazione del processo e dei controlli
In riferimento ai risultati raggiunti e misurati, si valida quanto fatto sul processo e si definiscono le modalità di controllo più idonee atte a monitorare il mantenimento/miglioramento del livello raggiunto
0 5 10 15 20 25 30
L’approccio DMAIC per il dimensionamento degli organiciFase di Control (2/3)
Define Measure Analyse Improve Control
Control: verifica e standardizzazione dei controlli
69
70
Migliora-mento continuo
Definizione di nuovi obiettivi di miglioramento e applicazione ulteriore del DMAIC Six Sigma per l’implementazione degli stessi
Chiusura del progetto
• Condivisione dei risultati con il team• Presentazione risultati alla direzione• Sistema premiante
Efficacia/Qualità Efficienza/Costi
4 σ
3 σ
L’approccio DMAIC per il dimensionamento degli organiciFase di Control (3/3)
Define Measure Analyse Improve Control
Control: chiusura e miglioramento continuo
70
71
L’approccio DMAIC per il dimensionamento degli organiciInterazioni con le principali metodologie statistiche
– Voc / Sipoc– Process Mapping – Ring – Val.Impatto. Econ.– Defin.Team Work
– Raccolta Dati– Campionamento– Gage R&R– Process Capability– SPC
– Causa-Effetto– FMEA– Test Ipotesi– Regressione
- Priority Matrix- FMEA – Verifica risultati
– SPC– Controlli on line – Standardizzazione
C:(Control)I:(Improve)A:(Analyse)M:(Measure)D:(Define)
CARATTERIZZAZIONE OTTIMIZZAZIONE
71
72
Ringraziamenti e Informazioni
Praxi S.p.A. Organizzazione e consulenza ringrazia AIDP – Gruppo regionale Liguria per l’opportunità offerta di illustrare ai Soci le esperienze maturate sul tema della LEAN SIX SIGMA.
Per maggiori informazioni sui temi trattati e – in particolare – sui servizi offerti da PRAXI S.p.A. Organizzazione e consulenza sono a Vostra disposizione:
Dott. Fabrizio CROCCO – Senior Partner – Responsabile della Sede PRAXI di Genova - via XX Settembre 8/8 16121 Genova – telefono 010 5531319 – mobile 335 7882825 – mail [email protected]
Dott. Maurizio GIACALONE – Senior Partner – Responsabile nazionale B.U. LEAN SIX SIGMA – corso Vittorio Emanuele II 3 – 10125 Torino – telefono 011 6560 – mobile 335 6015749 – mail [email protected]
Genova 28 gennaio 2011