Lean Organization e Welefare aziendale

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Firenze, 18 novembre 2016 Lean Production e Welfare Aziendale Riccardo Panebianco

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Firenze, 18 novembre 2016

Lean Production e Welfare Aziendale Riccardo Panebianco

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L'essenza stessa del Kaizen è molto semplice e quasi disarmante: Kaizen significa migliorare grazie al coinvolgimento di tutti, lavoratori e manager.

La filosofia Kaizen prevede che il nostro modo di vivere, al lavoro, nella vita sociale, tra le pareti di casa, migliori in maniera costante.

Masaaki Imai (economista giapponese fondatore del Kaizen Istitute) co-ideatore con Taiichi Ono (Ingegnere meccanico Toyota) del sistema produttivo Toyota

L’approccio Lean alla produzione impone un focus specifico sulle persone

all‘interno delle aziende Per il Welfare Aziendale il focus è sulle persone, ma all’esterno dell’azienda

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Il Welfare Aziendale è una nuova forma di retribuzione e consiste nell'introduzione di un sistema di servizi e prestazioni non monetarie a favore del dipendente

L'ultimo decreto attuativo del Job Act ha rivoluzionato il Welfare Aziendale

esistente La retribuzione non si basa sulla mera quantificazione in denaro delle ore

lavorate (concetto fordista dell'organizzazione del lavoro) La retribuzione deve contribuire a soddisfare i bisogni del lavoratore nel suo

ambito personale e familiare (concetto toyotista dell'organizzazione del lavoro)

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Il Welfare Aziendale – un po' di storia

ORIGINI: 1850 - Villaggio di Lardarello in Toscana 1860 - Industrie tessili in Veneto (Rossi e Marzotto) Prime società di mutuo soccorso per cure mediche, assistenza ai casi

invalidità, vecchiaia e morte 1930/40 - Snia Viscosa, Società Montecatini, Dalmine Villaggi per operai, dopolavoro, spacci aziendali, asili, colonie estive LA SVOLTA: 1950 - Adriano Olivetti strutturazione del W.A. tramite organismi interni (Consiglio di gestione)

coinvolgendo anche i dipendenti 1960 - ENI, Enrico Mattei crea il Villaggio Metanopoli a San Donato Milanese

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Il Welfare Aziendale ancora un po' di storia

Da iniziative private e Welfare Statale 1970 - nasce la Scuola Materna Pubblica Nasce il Welfare Aziendale moderno 1986 – con la legge 917 viene riscritto Il Testo Unico sulle Imposte dei Redditi

che disciplina cosa NON è reddito di lavoro dipendente e quindi defiscalizzato: previdenza complementare, assicurazioni mediche, mensa (e sostitutivi di mensa come il Ticket Restaurant)

Dalla legge di stabilità 2016 (n. 208 del 28/12/2015) Per effetto della diminuzione del Welfare pubblico viene sdoganato

definitivamente il Welfare Aziendale.

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Quadro normativo per lo sviluppo del welfare aziendale La Legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità 2016), con il comma 190 dell’articolo 1 è intervenuta sulla disciplina

della formazione del reddito di lavoro dipendente.

L’obiettivo legislativo è stato perseguito attraverso un ampliamento del campo di applicazione oggettivo della disciplina

dell’art. 51 comma 2 del D.P.R. n. 917/1986 (TUIR)

La nuova lettera f) dell’art. 51 comma 2 del TUIR prevede che sono interamente esclusi dalla base imponibile, “l'utilizzazione

delle opere e dei servizi riconosciuti dal datore di lavoro volontariamente o in conformità a disposizioni di contratto o di

accordo o di regolamento aziendale, offerti alla generalità dei dipendenti o a categorie di dipendenti e ai familiari indicati

nell'articolo 12 per le finalità di cui al comma 1 dell'articolo 100”

Art. 100 TUIR (Le spese relative ad opere o servizi utilizzabili dalla generalita' dei dipendenti o categorie di dipendenti

volontariamente sostenute per specifiche finalita' di educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale e sanitaria o c ulto)

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Quadro normativo

La lettera f-bis) dispone che: “le somme, i servizi e le prestazioni erogati dal datore di lavoro alla generalità dei dipendenti o

a categorie di dipendenti per la fruizione, da parte dei familiari indicati nell'articolo 12, dei servizi di educazione e istruzione

anche in età prescolare, compresi i servizi integrativi e di mensa ad essi connessi, nonché per la frequenza di ludoteche e d i

centri estivi e invernali e per borse di studio a favore dei medesimi familiari”

Nella lettera f-ter) invece, è stato stabilito che “le somme e le prestazioni erogate dal datore di lavoro alla generalità dei

dipendenti o a categorie di dipendenti per la fruizione dei servizi di assistenza ai familiari anziani o non autosufficienti

indicati nell'articolo 12

E’ stata introdotta anche la possibilità di riconoscere i beni e servizi di cui sopra attraverso voucher cartacei o elettronici (cfr.

art. 51 comma 3-bis del TUIR)

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Il Welfare Aziendale conviene

1) Vantaggio fiscale per aziende e dipendenti 2) Incremento produttività aziendale 3) Incremento potere d'acquisto dei dipendenti

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Conviene per il Vantaggio Fiscale: in ottemperanza alla normativa vigente, art. 51 e 100 del testo Unico delle Imposte sui Redditi

Costo azienda € 368 Netto dipendente € 158 Cuneo fiscale / Risparmio totale € 210

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Conviene per Incremento della produttività aziendale Miglioramento del clima aziendale, diminuzione dell'assenteismo,, aumento del benessere organizzativo, riduzione dello stress, aumento della soddisfazione e motivazione, consolidamento del senso di appartenenza e maggior fidelizzazione, relazioni industriali più efficienti.

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Conviene per Incremento del potere di acquisto dei dipendenti mediante contributi aziendali, sconti, promozioni, convenzioni, beni e servizi a condizioni di favore Inserimento nella rete territoriale del Welfare Azienda Lavoratori Servizi Privati Servizi pubblici

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Welfare Privato

Sociale Occupazionale

Contrattuale Aziendale

Nazionale II Livello Obbligatorio Volontario Bilaterale Bilaterale Bilaterale Unilaterale

Contratto o accordo o regolamento (di produttività)

detassato NON detassato

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Come finanziare un piano di Welfare Aziendale

A) Atto volontario B) Conversione premio di risultato C) Mediante regolamento aziendale

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Quali sono i servizi per i dipendenti

Km 0

Maggiordomo Aziendale

Orientamento al lavoro per i figli

Asilo Familiare - Tagesmutter

Personal chef

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CONCLUSIONI

Quali azioni della Lean troviamo nel Welfare Aziendale

1) definire il valore di un bene o servizio dal punto di vista del cliente 1) capire quali sono i bisogni dei i propri dipendenti

2) Identificare l’insieme di azioni che portano ad realizzare il bene o servizio

2) capire cosa può fare l’azienda per i propri dipendenti

3) tutto deve realizzarsi per processi e non per funzioni 3) creare un sistema di Welfare che aiuti a realizzare i desideri dei dipendenti

4) cercare la perfezione mediante continui miglioramenti

4) monitorare il processo di Welfare Aziendale per raggiungere la soddisfazione del dipendente

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CONCLUSIONI

Realizzare con la Lean un Piano di Welfare Aziendale

1) definire il valore di un bene o servizio dal punto di vista del cliente 1) ANALISI

2) Identificare l’insieme di azioni che portano ad realizzare il bene o servizio

2) PROGETTAZIONE

3) tutto deve realizzarsi per processi e non per funzioni 3) IMPLEMENTAZIONE E COMUNICAZIONE

4) cercare la perfezione mediante continui miglioramenti

4) MONITORAGGIO

…….. Ma di questo ne parleremo la prossima volta ……….

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Grazie per l’attenzione

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PER UN WELFARE AZIENDALE A KM 0

www.familypartner.it