International Labour Organization

17
International Labour Organization ILO Rilind Berisha, 17.XII.2014

Transcript of International Labour Organization

International Labour Organization ILO

Rilind Berisha, 17.XII.2014

L’ILO è l’Agenzia specializzata delle Nazioni Unite che si occupa di promuovere il lavoro dignitoso e produttivo in condizioni di libertà, uguaglianza, sicurezza e dignità

umana per uomini e donne.

L’ILO è stato creato nel 1919, con il Trattato di Versailles, che

posse fine alla Prima Guerra mondiale in base alla convinzione che la

pace universale e duratura può essere fondata soltanto sulla giustizia

sociale. I fondatori dell’ILO si prefiggevano l’obiettivo di diffondere

ovunque condizioni di lavoro umane e di combattere ingiustizia,

privazioni e povertà.

185 dei 193 Stati membri dell’ONU sono membri dell’ILO.

Nel 1944 i membri dell’ILO ribadirono i loro obiettivi adottando la

“Dichiarazione di Filadelfia”, in cui si afferma che il lavoro non è una

merce e si definiscono diritti umani ed economici di base secondo il

principio che <<la povertà, ovunque esista, è pericolosa per la

prosperità di tutti>>.

S

T

O

R

I

A

Nel 1946 l’ILO è stata la prima agenzia specializzata ad essere

associata alle Nazioni Unite, poco dopo la loro istituzione.

In occasione del suo 50º anniversario, nel 1969, l’ILO ha

ottenuto il Premio Nobel per la Pace.

Il numero elevato di Stati che entrarono a far parte dell’ILO

dopo la Seconda Guerra mondiale portò numerosi

cambiamenti. L’Organizzazione incominciò a introdurre

programmi tecnici per mettere la propria esperienza a

disposizione di governi, lavoratori ed imprenditori, in

particolare nelle nazioni in via di sviluppo.

S

T

O

R

I

A

In paesi come la Polonia, il Cile ed il Sud Africa il grande appoggio

fornito dall’ILO ai diritti sindacali è stato determinante nella lotta

per la democrazia e la libertà.

Il 1998 i delegati alla Conferenza Internazionale del Lavoro

adottarono la “Dichiarazione sui principi e i diritti fondamentali nel

lavoro”, impegnando gli Stati membri a rispettare e attuare una

serie di norme fondamentali del lavoro: la libertà di associazione e il

diritto alla contrattazione collettiva, l’eliminazione del lavoro

minorile, del lavoro forzato e delle discriminazioni sul lavoro.

S

T

O

R

I

A

Principali obiettivi:

Promuovere i diritti dei lavoratori; Incoraggiare l’occupazione in condizioni dignitose; Migliorare la protezione sociale e Rafforzare il dialogo sulle problematiche del lavoro.

Lavoro dignitoso per tutti:

Il Lavoro Dignitoso riflette le

preoccupazioni di governi,

lavoratori ed imprenditori che insieme

donano all’ILO un’identità

tripartita unica nel suo genere.

Creare occupazione

I diritti nel lavoro

Il dialogo sociale

La protezione sociale

Norme Internazionali del lavoro:

Libertà d’Associazione

Lavoro forzato

Lavoro minorile

Discriminazione

Tramite la creazione di un sistema di norme

internazionali del lavoro, a definire e

garantire i diritti dei lavoratori e a migliorare le

condizioni di lavoro. Ad oggi l’ILO ha adottato oltre

180 convenzioni e 190 raccomandazioni che coprono l’intero spettro del mondo

lavorativo.

Occupazione e lavoro dignitoso:

Lavoro dignitoso e globalizzazione

Reddito e altre condizioni di occupazione

Gli scarsi risultati conseguiti nella creazione di condizioni di lavoro dignitoso a livello mondiale dimostrano quanto sia necessario un maggiore coordinamento internazionale delle politiche macroeconomiche ed una forte concertazione nazionale sulle politiche attive del mercato del lavoro.

Protezione Sociale:

Sicurezza Sociale

Migrazione internazionale

Salute e sicurezza

HIV/AIDS

Le norme internazionali del lavoro e le Nazioni

Unite definiscono la protezione sociale

come diritto umano fondamentale. Inoltre i sistemi di protezione sociale, quando sono

ben concepiti, contribuiscono a

migliorare la redditività economica

e la competitività. L’ILO si impegna a sostenere i singoli

Stati ad estendere la protezione sociale a

tutti i gruppi sociali e a migliorare condizioni e

sicurezza sul lavoro.

Struttura tripartita:

Il lavoro dell’ILO poggia sulla cooperazione fra governi, imprenditori ed organizzazioni dei lavoratori per favorire il progresso sociale ed

economico. Il dialogo tra i governi e le due parti sociali è volto a creare

consenso e coinvolgere democraticamente tutti coloro che hanno interessi nel mondo del lavoro. È la stessa struttura tripartita dell’ILO ad evidenziare il dialogo sociale in atto: all’interno degli organi decisionali, lavoratori ed imprenditori insieme hanno un peso pari a quello dei governi. Questo assicura che le norme internazionali del lavoro, le politiche ed i programmi rispecchino il punto di vista di tutte le parti sociali.

Le grandi linee delle politiche dell’ILO vengono stabilite durante la Conferenza Internazionale del Lavoro, che una volta all’anno riunisce i costituenti dell’organizzazione. Spetta inoltre alla Conferenza l’adozione di nuove norme internazionali del lavoro e l’approvazione del bilancio e del programma di lavoro dell’ILO. Tra le sessioni della Conferenza, l’ILO viene guidato dal suo Consiglio di Amministrazione composto da 28 rappresentanti governativi, 14 rappresentati degli imprenditori e 14 dei lavoratori. Il Segretariato dell’ILO, l’Ufficio Internazionale del Lavoro, ha sede a Ginevra, con uffici locali o regionali in oltre 40 paesi.

Dal 2012 Guy Rider di nazionalità inglese, è il Direttore Generale dell’ILO

Il bilancio dell’ILO è definito in base al

contributo degli Stati membri per le spese

ordinarie, mentre fondi ulteriori vengono

stanziati da alcuni Stati per finanziare

programmi specifici di cooperazione tecnica.

Programma UCW (Understanding Children’s Work) – Capire il lavoro minorile

Understanding Children’s Work (UCW) è un progetto di ricerca e cooperazione internazionale che mira ad individuare soluzioni efficaci e di lungo periodo alla problematica del lavoro minorile. Avviato nel 2000 su iniziativa di ILO, UNICEF e Banca Mondiale e grazie ai finanziamenti di Italia, Finlandia, Svezia e Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti. Attraverso le sue attività di ricerca, UCW vuole migliorare la conoscenza del fenomeno del lavoro minorile nelle sue varie dimensioni (natura ed estensione, cause e conseguenze, politiche di intervento) e favorire la collaborazione e lo scambio di informazioni fra le tre agenzie intergovernative coinvolte nel progetto. Un altro importante obiettivo di UCW consiste nell’esame dei legami esistenti tra il lavoro minorile e gli Obiettivi di sviluppo del millennio (MDGs), al fine di contribuire ad accrescere e rendere più efficaci gli sforzi compiuti per il loro raggiungimento. In particolare si vuole mettere in luce in che modo il lavoro minorile influenzi o sia influenzato dalle diverse questioni economiche e sociali che gli MDGs affrontano.

Secondo l’ILO sono ancora 215 milioni i minori sfruttati al mondo e metà di

questi è coinvolta nelle forme peggiori come sfruttamento sessuale e il

traffico illegale.

Tale situazione non riguarda solo Paesi in via di sviluppo, ma anche

l’Europa. In Italia, ad esempio, la situazione è preoccupante: Secondo

l’ISTAT, 144 mila bambini tra i 7 e i 14 anni lavorano. Attraverso una serie di

attività di ricerca, il programma UCW supporta le agenzie partner nel

migliorare la natura, la portata, le cause e le conseguenze – oltre che su

quali siano gli approcci politici più efficaci per affrontarlo.

Tale realtà, funge da piattaforma per la cooperazione nella ricerca, dialogo

politico, e scambio di conoscenze nel lavoro minorile, del lavoro giovanile e

delle politiche connesse.

Minori economicamente attivi nel mondo: Fascia di età % numero (milioni) 5-17 anni 19,3 305,7 5-14 anni 14,5 176,7 15-17 anni 35,0 129,7

Minori economicamente attivi per regione:

% numero (milioni) Asia e Pacifico 20,4 174,5 America Latina e Caraibi 13,4 18,9 Africa sub-sahariana 32,8 84,2 Altre regioni 8,4 28,1 Mondo 19,3 305,7 http://www.ucw-project.org/pages/interactive-map.aspx