Le vie del mare: traffico merci in Italia e nell'area Euro-Mediterranea

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Analisi a tutto campo sul traffico marittimo di merci nell'area euro-mediterranea, con informazioni dettagliate su flussi complessivi inbound e outgoing e posizionamento competitivo dei principali scali portuali del Mediterraneo.

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Le vie del mare: Traffico merci in Italia e nell’area Euro-Mediterranea

A cura del Centro Studi Socio-Economici (CSE)

Summary:

Le recenti dinamiche del traffico marittimo di merci dell’Italia evidenziano una notevole discontinuità sul piano temporale: ad un primo periodo di significativa contrazione de i volumi di merci trasportate (nell’ordine di 67 milioni di tonnellate nel triennio 2007-2009, -12,5%), è, infatti, seguito un biennio di ripresa dei volumi di traffici, per quanto ancora lontani dai livelli pre-crisi (490 milioni di tonnellate nel 2011 secondo le prime stime del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, -7% rispetto al 2007). Le fasi recessiva ed espansiva hanno avuto entrambe carattere trasversale, avendo coinvolto, seppur in misura differente, diverse tipologie di traffico.

Nel triennio 2007/2009 particolarmente significativo è stato il calo dei traffici marittimi internazionali e delle merci in arrivo (rispettivamente -14% e -12,8%), mentre tra i principali hub portuali italiani i più colpiti sono stati i porti di Taranto, Ravenna, La Spezia e Salerno, con contrazioni dei volumi di merci in transito superiori al 20% (in controtendenza Civitavecchia, con un +0,8%).

La ripresa dei traffici marittimi è stata, viceversa, trainata principalmente dal traffico di cabotaggio (+7,3%, +5,7% per internazionale) e dalle merci partenza (+12,8%, +3,1% per le merci in arrivo), con ottime performance di crescita per i porti di Taranto (+50,1%), Civitavecchia (+39,2%), Ravenna e Salerno (rispettivamente +24,8% e +21,8%). In controtendenza Gioia Tauro, che registrato una contrazione dei traffici del 18%.

Nel bacino del Mediterraneo, l’Italia si conferma il primo paese per volumi di traffico marittimo di merci, distanziando di molto sia i principali competitor europei (Spagna 376 milioni di tonnellate, Francia 313 milioni, Grecia 50 milioni, Croazia 24 milioni) ed extra-europei (Turchia 290 milioni, Egitto 120 milioni di tonnellate, Algeria 118 milioni di tonnellate, Marocco 70 milioni di tonnellate, Israele 43 milioni di tonnellate).

La disamina dei dati a livello sub-nazionale, rileva, viceversa, una graduale redistribuzione delle quote di mercato tra i singoli scali portuali, con una crescita significativa della sponda Sud del Mediterraneo. Con riferimento al traffico container: i tre principali hub italiani (Gioia Tauro, Genova, La Spezia) hanno perso diverse posizioni nel ranking mondiale tra il 2007 e il 2011, mentre crescono, in valore assoluto e in termini di ranking mondiale, i porti di Tanger Med (Marocco), Port Said e Alexandria (Egitto), Mersin (Turchia) e Valencia (Spagna).

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INTRODUZIONE

La consueta pubblicazione del Conto Nazionale redatto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha

offerto a giornalisti, stakeholder ed operatori del settore numerosi spunti di riflessione e dibattito sul tema

della mobilità di passeggeri e merci, identificando le caratteristiche del mercato (nelle sue diverse

componenti di domanda e offerta) e i punti di forza/debolezza dell’attuale rete nazionale delle

infrastrutture di trasporto.

Obiettivo della presente ricerca è offrire una sintesi ragionata della sezione del Conto Nazionale dedicata al

traffico marittimo di merci, ampliandone successivamente il campo di indagine all’Europa nel suo

complesso e ai principali paesi dell’area Euro-Mediterranea.

L’EVOLUZIONE DELTRAFFICO MERCI

L’analisi delle recenti dinamiche relative al traffico marittimo di merci consente, anzitutto, l’identificazione

di due intervalli temporali con caratteristiche diametralmente opposte.

Nel triennio 2007-2009 il traffico marittimo di merci dell’Italia ha, infatti, registrato una contrazione in

termini di volumi, significativa (nell’ordine di 67 milioni di tonnellate, -12,5%) e trasversale, essendo

riscontrabile:

nel traffico di cabotaggio (da 178 a 160,8 milioni di tonnellate, -9,7%) e in quello internazionale (da

359,3 a 308,9 milioni di tonnellate -14%);

nel traffico in partenza (da 173,9 a 152,9 milioni di tonnellate, -12,1%) e in quello in arrivo (da 363,3

a 316,8 milioni di tonnellate, -12,8%);

per tutte le tipologie di carico, ad eccezione delle rinfuse solide (+2,9%);

in tutti i principali hub italiani (con contrazioni dei traffici superiori al 20% nei porti di Taranto,

Ravenna, La Spezia e Salerno), con l’unica eccezione di Civitavecchia (+0,8%).

La repentina flessione dei volumi di traffico marittimo di merci riscontrata nel triennio 2007/2009 non è

ascrivibile in via esclusiva ad un solo fattore, essendo piuttosto il risultato dell’effetto combinato tra più

concause, tra le quali: la difficile fase congiunturale attraversata dall’economia italiana nel suo complesso

(valore aggiunto -1,7%) e, in misura ancora più marcata, dal settore dei trasporti marittimi (valore aggiunto

-25%); la crescita tendenziale dei prezzi dei carburanti; la carenza di investimenti e l’eccessiva

frammentazione dell’offerta di scali portuali sulle coste italiane; l’andamento negativo del traffico

marittimo di merci a livello globale (480 milioni di tonnellate di merci in meno tra il 2007 e il 2009).

Nel biennio successivo (2010-2011) il traffico è tornato a crescere, spinto anzitutto dalla ripresa del

commercio marittimo mondiale (+7% tra il 2009 e il 2010), riportando il volume di merci in transito nei porti

italiani oltre la soglia dei 490 milioni di tonnellate (499 nel 2011 secondo le prime stime del Ministero delle

Infrastrutture e dei Trasporti), ma non ancora ai livelli pre-crisi (-38 milioni di tonnellate rispetto al 2007).

Come la fase di recessione, anche la più recente fase di espansione del volume di merci in transito nei porti

italiani risulta generalizzata, pur essendo maggiormente concentrata sul traffico di cabotaggio (+7,3%,

+5,7% per internazionale) e sul traffico in partenza (+12,8%, +3,1% per le merci in arrivo).

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Guardando ai principali hub portuali, si segnalano le ottime performance dei porti di Taranto (traffico merci

+50,1%), Civitavecchia (+39,2%), Ravenna e Salerno (rispettivamente +24,8% e +21,8%). Segnali negativi,

viceversa, per il porto di Gioia Tauro, che registra una contrazione del volume di traffici del 18%.

IL POSIZIONAMENTO COMPETITIVO NELL’AREA EURO-MEDITERRANEA

Come spesso accade contestualmente a repentine variazioni congiunturali nell’andamento di un mercato,

alle successive fasi di contrazione ed espansione dei volumi di traffico marittimo di merci ha corrisposto un

riposizionamento competitivo dei Paesi costieri e dei singoli attori dell’offerta di servizi portuali, sia a livello

globale sia in più circoscritte aree geografiche.

Guardando, nello specifico, all’area euro-mediterranea, è interessante rilevare la differenza notevole che

intercorre tra la competitività dell’Italia nel suo complesso e la competitività dei suoi principali hub portuali.

L’Italia si conferma, infatti, ai primissimi posti tra gli Stati Membri nell’UE27 (3° nel 2010, dopo i Paesi Bassi

e il Regno Unito, con un traffico merci di 494 milioni di tonnellate, il 13,6% del totale) e il primo paese

nell’area del Mediterraneo, distanziando di molto:

i competitor europei (Spagna 376 milioni di tonnellate, Francia 313 milioni, Grecia 50 milioni,

Croazia 24 milioni);

i competitor extra-europei (Turchia 290 milioni, Egitto 120 milioni di tonnellate, Algeria 118 milioni

di tonnellate, Marocco 70 milioni di tonnellate, Israele 43 milioni di tonnellate).

La disamina dei dati a livello sub-nazionale, rileva, viceversa, una graduale redistribuzione delle quote di

mercato tra i singoli scali portuali dell’area euro-mediterranea, nell’ambito della quale cresce il ruolo della

sponda Sud del Mediterraneo. Nel caso specifico del traffico container:

il porto di Gioia Tauro, primo in Italia per volume di movimentazione container (2,3 milioni di TEU

nel 2011) ha registrato un calo del 33,1% dei traffici rispetto al 2007, scendendo di 31 posizioni nel

ranking mondiale (dal 28° al 59° posto). Il porto di Genova mantiene sostanzialmente invariati i

volumi di movimentazione (1,8 milioni di TEU nel 2011, -0,4% rispetto al 2007), ma perde diverse

posizioni nel ranking mondiale (dal 62° al 73° posto). Scende anche il porto di La Spezia (dall’84° al

94° posto), nonostante l’incremento dei volumi di traffico (+10,1% tra il 2007 e il 2011);

Il porto di Tanger Med, operativo da luglio 2007, nel 2011 ha raggiunto i 2,1 milioni di TEU

movimentati (63° posizione nel ranking mondiale). In forte crescita anche: gli scali portuali

dell’Egitto, con particolare riferimento a Port Said (4,3 milioni di TEU movimentati nel 2011, +50,3%

sul 2007, dalla 36-esima alla 29-esima posizione) e Alexandria (1,5 milioni di TEU movimentati nel

2011, +52,5% rispetto al 2007, dalla 92-esima alla 82-esima posizione); il porto di Mersin in Turchia

(1,1 milioni di TEU nel 2011, +40,9% rispetto al 2007, in crescita di 12 posizioni nel ranking

mondiale); il porto di Valencia in Spagna (4,3 milioni di TEU nel 2011, +42,2% rispetto al 2007, in

crescita di 5 posizioni nel ranking mondiale).

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Graf.1 - Trasporto marittimo merci nei porti italiani (milioni di tonnellate di merci)

200

300

400

500

600

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011*

445458

477485

509 520537 526

470494 499

(*) Stima Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Fonte: su dati Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Graf.2 - Traffici marittimi dei porti italiani: ciclo recessivo ed espansivo (variazioni percentuali)

-9,7%

-14,0%

-20%

-15%

-10%

-5%

0%

Cabotaggio Internazionale

7,3%5,7%

-5%

0%

5%

10%

15%

Cabotaggio Internazionale

12,8%

3,1%

-5%

0%

5%

10%

15%

In partenza In arrivo

-12,1%-12,8%

-20%

-15%

-10%

-5%

0%

In partenza In arrivo

VAR. 2007 / 2009

VAR. 2009 / 2011

Fonte: su dati Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

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Graf.3 - Traffici marittimi dei principali porti italiani*: ciclo recessivo ed espansivo (variazioni percentuali)

-60% -50% -40% -30% -20% -10% 0% 10%

Civitavecchia

Tauro Gioia

Cagliari-Sarroch

Trieste

Napoli

Messina-Milazzo

Savona-Vado

Venezia

Genova

Augusta

Livorno

Salerno

La Spezia

Ravenna

Taranto

0,8%

-0,2%

-2,3%

-3,7%

-4,2%

-9,1%

-9,6%

-16,5%

-17,0%

-18,7%

-18,7%

-20,6%

-26,2%

-28,9%

-42,5%

-60% -40% -20% 0% 20% 40% 60%

Taranto

Civitavecchia

Ravenna

Salerno

La Spezia

Augusta

Livorno

Messina-Milazzo

Trieste

Genova

Venezia

Napoli

Cagliari-Sarroch

Savona-Vado

Tauro Gioia

50,1%

39,2%

24,8%

21,8%

19,1%

11,8%

10,9%

9,0%

8,7%

6,2%

4,3%

3,3%

3,2%

1,0%

-18,0%

(*) traffici 2011 superiori a 10 milioni di tonnellate

Fonte: su dati Assoporti

Graf.4 - Trasporto marittimo e per vie d’acqua: valore della produzione e valore aggiunto (miliardi di euro correnti)

8,2 8,1 8,1 8,18,8

9,1

9,9 10,1

8,2

9,3

2,4 2,3 2,4 2,5 2,6 2,53,0 3,0

2,22,5

0

2

4

6

8

10

12

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Valore della Produzione Valore aggiunto

Fonte: su dati Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

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Graf.5 - Principali paesi UE27 per traffico marittimo di merci (valori in milioni di tonnellate e percentuali)

0 100 200 300 400 500 600

Belgio

Germania

Francia

Spagna

Italia

Regno Unito

Paesi Bassi

228

276

314

376

494

512

539

236

315

347

427

537

582

507

2007 2010

-20% -10% 0% 10%

Paesi Bassi

Belgio

Italia

Francia

Spagna

Regno Unito

Germania

6,2%

-3,4%

-8,0%

-9,6%

-11,8%

-12,0%

-12,4%

Var. 2007 / 2010

Fonte: su dati Eurostat

Tab.1 - Traffico container nei principali porti del Mediterraneo e relativo ranking mondiale (variazioni assoluti e percentuali)

Milioni di TEU Ranking nel Mondo

Porto Paese 2007 2011 Var.%Tanger Med* Marocco 2,1

Alexandria Egitto 1,0 1,5 +52,5Port Said Egitto 2,8 4,3 +50,3Valencia Spagna 3,0 4,3 +42,2Mersin Turchia 0,8 1,1 +40,9

Damietta Egitto 0,9 1,2 +34,7Marsaxlokk Malta 1,9 2,4 +24,2

Piraeus Grecia 1,4 1,7 +22,3Istanbul Turchia 2,3 2,7 +15,3

La Spezia Italia 1,2 1,3 +10,1Haifa Israele 1,1 1,2 +7,5

Algeciras Spagna 3,4 3,6 +5,5Genova Italia 1,9 1,8 -0,4

Las Palmas Spagna 1,4 1,3 -10,8Barcelona Spagna 2,6 2,0 -22,8

Gioia Tauro Italia 3,4 2,3 -33,1

Porto Paese 2007 2011 Var.Tanger Med* Marocco 63°

Alexandria Egitto 92° 82° ↑ 10Port Said Egitto 36° 29° ↑ 7Valencia Spagna 33° 28° ↑ 5Mersin Turchia 112° 100° ↑ 12

Damietta Egitto 99° 98° ↑ 1Marsaxlokk Malta 59° 56° ↑ 3

Piraeus Grecia 77° 76° ↑ 1Istanbul Turchia 44° 46° ↓ 2

La Spezia Italia 84° 94° ↓ 10Haifa Israele 86° 97° ↓ 11

Algeciras Spagna 30° 34° ↓ 4Genova Italia 62° 73° ↓ 11

Las Palmas Spagna 73° 96° ↓ 23Barcelona Spagna 39° 66° ↓ 27

Gioia Tauro Italia 28° 59° ↓ 31 Fonte: su dati Containerisation International 2007-2011