LE VENDITE DIRETTE A DOMICILIO

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OkkiO a… 5 x mille? All’Adiconsum. Codice fiscale: 96107650580 www.adiconsum.it Un click e sei in Adiconsum! Iscriversi all’Adiconsum conviene: Per l’aggiornamento sui tuoi diritti Per l’assistenza nei 300 sportelli territoriali Per la consulenza online ([email protected]) Adiconsum, dalla parte del consumatore. Per iscriverti e abbonarti Per conoscere i recapiti delle sedi Per l’informazione, i servizi, l’attività dell’associazione …Le vendite dirette a domicilio Divieto di “vendita piramidale”, diritto di recesso e sue modalità di esercizio Vendite a domicilio Test noi consumatori • Periodico settimanale di informazione e studi su consumi, servizi, ambiente • Anno XXI • Supplemento al n. 31 • 5 giugno 2009 Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L.46/2004) art.1, comma 2 - DCV Roma La restituzione del bene Qualora sia avvenuta la consegna del bene il consumatore è tenuto a resti- tuirlo secondo le modalità ed i tempi previsti dal contratto. Il termine per la restituzione del bene non può comunque essere inferiore a 10 giorni lavorativi decorrenti dalla data del suo ricevimento. La sostanziale integrità del bene da restituire è condizione essenziale per l’esercizio del diritto di recesso. Le sole spese dovute dal consumatore per l’esercizio del diritto di recesso sono quelle dirette di restituzione del bene al mittente, ove espressamente previsto dal contratto. Se il diritto di recesso è stato esercitato correttamente, il professionista è tenuto a rimborsare le somme versate dal consumatore, ivi comprese le somme versate a titolo di caparra. Il rimborso deve avvenire gratuitamente nel minor tempo possibile e in ogni caso entro 30 giorni dalla data in cui il pro- fessionista è venuto a conoscenza del recesso da parte del consumatore. Foro competente In materia di contratti stipulati fuori dei locali commerciali nel caso di con- troversie civili è competente il giudice del luogo di residenza o domicilio del consumatore, se ubicati nel territorio dello Stato. Per saperne di più http://www.parlamento.it/leggi/deleghe/05206dl.htm (Decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206. “Codice del consumo, a norma dell’articolo 7 della legge 29 luglio 2003, n. 229”).

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Divieto di “vendita piramidale”, diritto di recesso e sue modalità di esercizio

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OkkiO a…

5 x mille? All’Adiconsum.Codice fiscale: 96107650580

www.adiconsum.it

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Divieto di “vendita piramidale”, dirittodi recesso e sue modalità di esercizio

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La restituzione del beneQualora sia avvenuta la consegna del bene il consumatore è tenuto a resti-

tuirlo secondo le modalità ed i tempi previsti dal contratto. Il termine per la restituzione del bene non può comunque essere inferiore a 10 giorni lavorativi decorrenti dalla data del suo ricevimento. La sostanziale integrità del bene da restituire è condizione essenziale per l’esercizio del diritto di recesso.

Le sole spese dovute dal consumatore per l’esercizio del diritto di recesso sono quelle dirette di restituzione del bene al mittente, ove espressamente previsto dal contratto.

Se il diritto di recesso è stato esercitato correttamente, il professionista è tenuto a rimborsare le somme versate dal consumatore, ivi comprese le somme versate a titolo di caparra. Il rimborso deve avvenire gratuitamente nel minor tempo possibile e in ogni caso entro 30 giorni dalla data in cui il pro-fessionista è venuto a conoscenza del recesso da parte del consumatore.

Foro competenteIn materia di contratti stipulati fuori dei locali commerciali nel caso di con-

troversie civili è competente il giudice del luogo di residenza o domicilio del consumatore, se ubicati nel territorio dello Stato.

Per saperne di piùhttp://www.parlamento.it/leggi/deleghe/05206dl.htm (Decreto legislativo

6 settembre 2005, n. 206. “Codice del consumo, a norma dell’articolo 7 della legge 29 luglio 2003, n. 229”).

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Cosa sono le “vendite a domicilio”?La vendita diretta a domicilio è una forma speciale di vendita al dettaglio

e di offerta di beni e servizi, effettuata tramite la raccolta di ordinativi di acquisto presso il domicilio del consumatore finale o nei locali nei quali il consumatore si trova, anche temporaneamente, per motivi personali, di lavoro, di studio, di intrattenimento o di svago.

Sono esclusi dalla normativa che regolamenta questo tipo do vendita l’of-ferta, la sottoscrizione e la propaganda ai fini commerciali di:• prodotti o servizi finanziari;• prodotti o servizi assicurativi;• contratti per la costruzione, la vendita e la locazione di beni immobili.

L’incaricato alla venditaGli incaricati di vendita a domicilio devo-

no essere sempre muniti di un tesserino di riconoscimento, che deve essere numerato e aggiornato annualmente, deve contenere la fotografia dell’incaricato e le indicazioni della sede e dei prodotti oggetto dell’attività, il nome del responsabile e la firma.

Il tesserino è obbligatorio anche per l’impren-ditore che effettua personalmente le operazioni di vendita.

L’incaricato alla vendita diretta a domicilio non ha, salvo espressa autorizzazione scritta, facoltà di riscuotere, concedere sconti o dilazioni di pagamento. Questi deve attenersi alle modalità e condizioni di vendita stabilite dall’impresa.

In caso contrario è responsabile di eventuali danni derivanti dalla condotta difforme adottata.

Le vendite piramidaliSono vietate la promozione e la realizzazione di attività nelle quali l’in-

centivo economico dei componenti deriva dal reclutamento di nuovi soggetti piuttosto che sulla capacità di vendere o promuovere la vendita di beni o servizi direttamente o attraverso altri componenti della struttura.

È vietata altresì la promozione o l’organizzazione di operazioni, quali giochi, piani di sviluppo, “catene di Sant’Antonio” il cui guadagno deriva dal reclutamento di altre persone e in cui il diritto a reclutare si trasferisce all’in-finito previo pagamento di un corrispettivo.

Chiunque promuova o realizzi forme di vendita piramidali è punito con l’ar-resto da 6 a 12 mesi o con l’ammenda da 100.000 a 600.000 euro.

Il diritto di recessoAlla vendita diretta a domicilio si applica la disposizione del diritto di re-

cesso, in quanto trattasi di vendita esercitata fuori dei locali commerciali.

Informazioni sul diritto di recessoPer i contratti che prevedono una nota d’or-

dine da sottoporre al consumatore durante la visita del professionista a domicilio, durante una escursione organizzata, in area pubblica o aperta al pubblico, ecc., l’informazione per l’esercizio del diritto di recesso deve essere riportata nella nota d’ordine separatamente dalle altre clausole, con caratteri tipografici uguali o superiori a quelli degli altri elementi indicati nel documento e deve contenere:• l’indicazione dei termini, modalità e condi-

zioni per l’esercizio del diritto di recesso;• l’indicazione del soggetto cui inviare la

comunicazione del recesso e il suo indi-rizzo. Nel caso si tratti di società o altra persona giuridica, la denominazione e la sede della stessa, nonché l’indicazione del soggetto cui deve essere restituito il prodotto eventualmente già consegnato al consumatore.

Esercizio del diritto di recessoIl consumatore che intende esercitare il diritto di recesso, senza alcuna

penalità e senza specificarne i motivi, deve inviare al soggetto riportato nella nota d’ordine una raccomandata a.r. (oppure un telegramma, un fax, un telex,

o una e-mail, purché seguiti entro le successive 48 ore dall’invio della raccomandata a.r.) rispettando i seguenti termini:• entro 10 giorni lavorativi dalla sottoscrizione della nota d’ordine (contratto) se contenente le in-formazioni sul recesso; nel caso non sia predisposta una nota d’ordine i 10 giorni decorrono dalla data di ricevimento del documento contenente le suddette informazioni;• entro 10 giorni lavorativi dalla data di ricevi-mento della merce nel caso di vendita per corrispon-denza o a mezzo catalogo, ovvero sia stato mostrato o illustrato un prodotto diverso da quello ordinato.

Qualora il professionista abbia omesso di fornire al consumatore l’informa-zione sul diritto di recesso, oppure abbia fornito un’informazione incompleta o errata, che non abbia consentito il corretto esercizio di tale diritto, il termine per recedere è esteso a 60 giorni, che decorrono: • dal ricevimento della merce, nel caso di fornitura di beni;• dalla stipulazione del contratto, nel caso di prestazione di servizi.