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Anno V Numero 1126 Martedì 30 Maggio 2017 S. Ferdinando AVVISO Ordine 1. ORDINE: Progetto “Un Farmaco per tutti”; 2. Concorso straordinario 3. FAF in farmaDAY Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. “Le uova fanno aumentare il colesterolo”, vero o falso? 5. Perché è meglio non bere il tè con il latte? Prevenzione e Salute 6. Che cosa succede se non dormi abbastanza 7. I disturbi Comuni del piede: artrosi 8. Tumore della vescica, quali sono gli stili di vita rischiosi? 9. Mai sottovalutare un dolore alla spalla» Meteo Napoli Martedì 30 Maggio Variabile Minima: 17° C Massima: 27 °C Umidità: Mattina = 65% Pomeriggio = 56% “LE UOVA FANNO AUMENTARE IL COLESTEROLO”, VERO O FALSO? Molti credono che le uova facciano aumentare il colesterolo. Non solo non aumentano i livelli di colesterolo, ma le uova, a lungo demonizzate per il loro elevato contenuto di grassi, sono non solo ricche di significati simbolici legati alla Pasqua, ma anche di nutrienti importanti per la salute. In alcune regioni italiane, la tradizione della Pasqua prevede dolci in cui le uova sode e decorate vengono inserite all’interno dell’impasto, oppure torte salate realizzate con le erbette e le uova sode, ma anche le più classiche uova e asparagi oltre alle frittatine che non mancano mai nel picnic di Pasquetta. Da tempo ormai si sa che 100 g di uova contengono solo 5 g di grassi e di questi solo 1,5 g sono grassi saturi, oltre ad essere un’ottima fonte di proteine ad alto valore biologico contenendo tutti gli aminoacidi essenziali per il nostro organismo in solo 64 calorie. Un uovo, per es., contiene 6 g di proteine e pochi grassi che non hanno alcun impatto negativo sul colesterolo. Come dimostrato da numerose ricerche le uova sono una buona fonte di vitamina D utile per l’assorbimento del calcio, aiutano a prevenire la degenerazione maculare grazie all’alto contenuto di carotenoidi, rientrano tra gli alimenti che prevengono il cancro della mammella ma soprattutto è stato dimostrato che, il consumo moderato di uova, che non superi le 4 uova a settimana suddivise anche nei vari preparati, non ha nessun impatto negativo sul colesterolo e quindi non vi è alcuna correlazione tra il consumo di uova e le malattie cardiovascolari. Inoltre, con qualche piccolo cambiamento rispetto alla tradizione della Pasqua, meglio le uova alla coque piuttosto che sode: sono sufficienti 3 min. di bollitura, rispetto agli 8 che servono per farle sode, per godere dei benefici delle uova.” (Humanitas) SITO WEB ISTITUZIONALE : www.ordinefarmacistinapoli.it E-MAIL: [email protected] ; [email protected] SOCIAL Seguici su Facebook Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli iBook Farmaday Proverbio di oggi….…….. Si Dio nun vò, manco ‘e Sante ‘o ponne FALSO

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Anno V – Numero 1126 Martedì 30 Maggio 2017 – S. Ferdinando

AVVISO Ordine

1. ORDINE: Progetto “Un

Farmaco per tutti”;

2. Concorso straordinario

3. FAF in farmaDAY

Notizie in Rilievo

Scienza e Salute 4. “Le uova fanno

aumentare il colesterolo”,

vero o falso?

5. Perché è meglio non bere

il tè con il latte?

Prevenzione e Salute

6. Che cosa succede se non

dormi abbastanza

7. I disturbi Comuni del

piede: artrosi

8. Tumore della vescica,

quali sono gli stili di vita

rischiosi?

9. Mai sottovalutare un

dolore alla spalla»

Meteo Napoli

Martedì 30 Maggio

Variabile

Minima: 17° C Massima: 27 °C Umidità: Mattina = 65%

Pomeriggio = 56%

“LE UOVA FANNO AUMENTARE IL COLESTEROLO”, VERO O FALSO?

Molti credono che le uova facciano aumentare il colesterolo. “Non solo non aumentano i livelli di colesterolo, ma le uova, a lungo demonizzate per il loro elevato contenuto

di grassi, sono non solo ricche di significati simbolici legati alla Pasqua, ma anche di nutrienti importanti per la salute. In alcune regioni italiane, la tradizione della Pasqua prevede dolci in cui le uova sode e decorate vengono inserite all’interno dell’impasto, oppure torte salate realizzate con le erbette e le uova sode, ma anche le più classiche uova e asparagi oltre alle frittatine che non mancano mai nel picnic di Pasquetta. Da tempo ormai si sa che 100 g di uova contengono solo 5 g di grassi e di questi solo 1,5 g sono grassi saturi, oltre ad essere un’ottima fonte di proteine ad alto valore biologico contenendo tutti gli aminoacidi essenziali per il nostro organismo in solo 64 calorie. Un uovo, per es., contiene 6 g di proteine e pochi grassi che non hanno alcun impatto negativo sul colesterolo. Come dimostrato da numerose ricerche – le uova sono una buona fonte di vitamina D utile per l’assorbimento del calcio, aiutano a prevenire la degenerazione maculare grazie all’alto contenuto di carotenoidi, rientrano tra gli alimenti che prevengono il cancro della mammella ma soprattutto è stato dimostrato che, il consumo moderato di uova, che non superi le 4 uova a settimana suddivise anche nei vari preparati, non ha nessun impatto negativo sul colesterolo e quindi non vi è alcuna correlazione tra il consumo di uova e le malattie cardiovascolari. Inoltre, con qualche piccolo cambiamento rispetto alla tradizione della Pasqua, meglio le uova alla coque piuttosto che sode: sono sufficienti 3 min. di bollitura, rispetto agli 8 che servono per farle sode, per godere dei benefici delle uova.” (Humanitas)

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Proverbio di oggi….…….. Si Dio nun vò, manco ‘e Sante ‘o ponne

Chi troppo s’inchina, mostra il sedere

FALSO

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PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1126

PREVENZIONE E SALUTE

CHE COSA SUCCEDE SE NON DORMI ABBASTANZA

Circondarsi di schermi ad ogni ora del giorno e della notte ha un effetto tangibile: dormiamo poco e male. Ecco 12 conseguenze più o meno note della carenza cronica di sonno.

1. Dei benefici del sonno su umore e salute abbiamo parlato spesso. Ma che cosa succede quando non dormiamo a sufficienza? Ridurre all'osso i nostri appuntamenti con Morfeo può avere effetti deleteri su fisico e umore. Alcuni sono immediatamente visibili al mattino dopo, mentre beviamo il caffè; altri sono meno conosciuti. Nel caso in cui vi servissero altri buoni motivi per poltrire più a lungo, ecco alcuni degli effetti negativi causati una cronica carenza di sonno.

2. RAFFREDDORI. Chi dorme meno di 6 ore a notte corre un rischio quattro volte maggiore di contrarre un raffreddore rispetto a chi si concede le canoniche 7 ore. Il sonno avrebbe infatti un ruolo chiave nella regolazione dei linfociti T, globuli bianchi fondamentali per la risposta immunitaria. La carenza di riposo incide, nella vulnerabilità ai virus, più di stress, luogo di provenienza e fumo.

3. OBESITÀ. La privazione di sonno altera l'equilibrio ormonale che regola lo stimolo della fame, aumentando l'appetito per cibi particolarmente calorici. Chi non dorme quanto dovrebbe tende a prediligere i cibi dolci, grassi, lavorati, molto salati o ricchi di carboidrati, e a tralasciare frutta, verdura e latticini. Altre ricerche dimostrano un'associazione tra l'abitudine di dormire con la luce accesa e rischio di sovrappeso.

4. EMICRANIA. un grande classico del mattino seguente: una scarsa qualità del sonno è legata all'insorgenza di emicrania (la comparsa cronica di cefalee, concentrate su un lato del cranio); mentre le apnee notturne sono correlate alla frequenza di episodi di mal di testa.

5. CARENZA DI DESIDERIO SESSUALE. Ogni ora di sonno guadagnata aumenta del 14% il desiderio sessuale, soprattutto nelle donne. Di conseguenza, la carenza di sonno non facilita le cose nel rapporto con il partner: una decente quantità di riposo migliora la risposta fisiologica al sesso ma anche la quantità di rapporti all'interno di una coppia.

6. PROBLEMI INTESTINALI. La mancanza di sonno sembra anche aumentare le possibilità di sviluppare malattie infiammatorie croniche intestinali, come morbo di Chron o rettocolite ulcerosa; peggiora i sintomi del reflusso acido e mette a rischio di incorrere in episodi di colite.

7. PROBLEMI ALLA VISTA. Più a lungo si sta svegli, più aumenta la probabilità di incorrere in errori visivi e allucinazioni. Non solo. La prolungata carenza di sonno può compromettere la visione periferica (e restringere quindi il campo visivo), favorire la diplopia (la visione doppia di uno stesso oggetto) e in generale la debolezza visiva.

8. PERDITA DI MEMORIA. Il sonno è una tappa fondamentale del processo di consolidamento dei ricordi appresi durante il giorno. Inoltre, una buona dormita può rendere più facilmente accessibili le informazioni che non riusciamo a ricordare quando siamo svegli.

9. PROBLEMI DI APPRENDIMENTO. Non solo dormire aiuta a sedimentare i ricordi; è anche essenziale per fare "pulizia" tra le sinapsi (le connessioni tra neuroni), eliminando quelle superflue per far posto a nuove tracce. La nostra memoria non può espandersi all'infinito: un'adeguata quantità di sonno aiuta a sbarazzarsi dei ricordi inutili, creando spazio per le nuove informazioni da apprendere.

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PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1126

10. TUMORI. L'interruzione del corretto orologio biologico, con una scarsa qualità del sonno, è legata anche a un rischio maggiore di insorgenza di alcuni tumori, come quello al seno. Le donne con un rischio familiare di cancro al seno dovrebbero evitare, se possibile, lavori che richiedano turni notturni.

11. SBALZI D'UMORE. Interruzioni, rumori, interferenze e imprevisti tendono a darci più fastidio, se abbiamo dormito poco. Ed è solo l'inizio. Una carenza cronica di sonno è anche legata a un rischio più alto di sintomi psicotici, disturbi della personalità e allucinazioni.

12. MANCANZA DI COORDINAZIONE. Dormire bene, ma soprattutto concedersi qualche ora di sonno extra al mattino, migliora le performance che richiedono coordinazione motoria. In particolare questo beneficio è legato alla durata dello Stadio 2 del sonno, una fase che si accorcia in caso di levatacce. Una ballerina, o un pianista che non dovesse riuscire in un compito otterrà probabilmente prestazioni migliori, dopo

una bella dormita. (Salute, Corriere) PREVENZIONE E SALUTE

I DISTURBI COMUNI DEL PIEDE: ARTROSI

L'artrosi, o osteoartrite, è una malattia delle articolazioni molto diffusa e che tende ad aggravarsi con il

tempo.

Si instaura quando, per motivi diversi, la cartilagine articolare non è più in grado

di resistere alle continue sollecitazioni durante i movimenti degli arti.

L'insufficienza della cartilagine può essere dovuta:

all'età,

all'eccesso di peso che genera un sovraccarico dell'articolazione,

a fattori ereditari,

a fattori ambientali (clima,ecc.).

Le articolazioni più frequentemente colpite sono:

l'anca,

il ginocchio,

la colonna vertebrale

tutte quelle colpite da vecchie lesioni.

I sintomi sono inizialmente lievi, spesso intermittenti.

Il dolore è caratteristico: al mattino è intenso, si attenua durante il giorno e si

riacutizza la sera.

Nelle fasi avanzate diventa però ininterrotto (anche di notte).

Altro sintomo è la riduzione dei movimenti che può arrivare fino all'immobilizzazione.

CONSIGLI TERAPEUTICI : Seguire una terapia fisica con l'applicazione di calore, ginnastica e massaggi.

La terapia farmacologica si basa sull'uso di farmaci antinfiammatori, antidolorifici e farmaci

decontratturanti.

NOTE : Consultare il medico specie se il dolore si riacutizza alla sera. (Salute, Focus)

SINTOMI

DESCRIZIONI E SINTOMI

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PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1126

PREVENZIONE E SALUTE

TUMORE DELLA VESCICA, QUALI SONO GLI STILI DI VITA RISCHIOSI?

Smettere di fumare è un investimento per la prevenzione del tumore alla vescica.

Il rischio di sviluppare questa neoplasia, infatti, si riduce chiudendo definitivamente con le sigarette: dopo circa 15 anni le probabilità di ammalarsi sono circa pari a quelle dei non fumatori. Lo dice l’Aiom, l’Associazione italiana di Oncologia Medica che ha lanciato una campagna di sensibilizzazione per la prevenzione del tumore alla vescica. Le sigarette non danneggiano, come immediatamente si può pensare, solo l’apparato respiratorio ma anche altri distretti dell’organismo. Il fumo di tabacco incrementa il rischio di sviluppare tumori della vescica, del distretto testa-collo e del pancreas. Favorisce anche l’insorgenza di altri tumori come quello a seno, prostata e colon-retto. Quest’anno il tumore vescicale colpirà 26.600 italiani, di cui 5.200 donne. In 7 casi su 10, dice ancora l’associazione, i tumori restano superficiali e sono dunque caratterizzati da una prognosi più favorevole. Gli altri invece arrivano a interessare l’interno della parete vescicale e sono più aggressivi. Il tasso di sopravvivenza a cinque anni per questa forma di cancro è del 78%, un valore maggiore della media europea. Per favorire l’adozione di stili di vita corretti per abbassare il rischio di sviluppare questa neoplasia l’Aiom ha ideato l’iniziativa “Non avere TUTimore, campagna di sensibilizzazione sul Tumore Uroteliale”. Il tumore uroteliale rappresenta infatti il 90% di questi tumori (l’urotelio è il tessuto che riveste internamente la vescica).

«Come detto il principale è il fumo di sigaretta che aumenta di 4-5 volte il rischio di sviluppare tale neoplasia, più per gli uomini che per le donne. Il rischio aumenta anche in funzione dell’intensità e della durata dell’esposizione al fumo di sigaretta», spiega il dottor Rodolfo Hurle, urologo dell’ospedale Humanitas. «Come documentato pochi mesi fa dall’Istituto per la Ricerca sul cancro (Iarc), l’associazione con l’assunzione di caffè è debole. Il consumo di caffè non rappresenta un elemento di preoccupazione per l’insorgenza di tumore alla vescica». Una quota rilevante di questo tipo di tumori è invece correlato all’esposizione a sostanze chimiche sul posto di lavoro: a partire dalla fine del XIX secolo – si legge nei Numeri sul Cancro in Italia 2016 – è evidente l’aumento di incidenza del tumore uroteliale tra particolari categorie di lavoratori.

QUALI SONO QUESTE SOSTANZE CANCEROGENE? «Sostanze come le ammine-aromatiche nel settore tessile, gli antiossidanti-beta nella manifattura e le naftilammine per i lavoratori della gomma», risponde in conclusione lo specialista. (Salute, Humanitas)

Ma quali sono i FATTORI DI RISCHIO associati agli stili di vita per il tumore alla vescica?

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SCIENZA E SALUTE

PERCHÉ È MEGLIO NON BERE IL TÈ CON IL LATTE?

Nel mondo il tè, come bevanda, è secondo solo all’acqua.

Gli studiosi confermano che ci protegge dalle malattie cardiovascolari perché contiene le catechine, sostanze che favoriscono la produzione di ossido nitrico, un composto capace di migliorare l’elasticità delle arterie. Se si aggiunge latte, però, i benefici del tè vengono annullati. Alcune proteine presenti nel latte, le caseine, contrastano infatti l’azione delle catechine.

Contro il cancro: Gli esperti ritengono poi che il latte possa far diminuire anche le capacità

anticancerogene del tè. (Focus)

PREVENZIONE E SALUTE MAI SOTTOVALUTARE UN DOLORE ALLA SPALLA»

Come comportarci quando avvertiamo dolore alla spalla. (dr Di giacomo resp. medico atleti degli Internazionali di Tennis di Roma)

“ Ho constatato di persona l'utilità, laddove necessario, dell'artroscopia non solo applicata al ginocchio, ma anche alla spalla”.

Quali sono i vantaggi di questa tecnica? «L'opportunità di introdurre un'ottica di 4mm all'interno della Spalla e di vedere le immagini amplificate a colori su un monitor ha permesso di conoscere meglio l'anatomia, la biomeccanica e quindi le differenti patologie».

È ancora corretto oggi parlare di periartrite?

«Il termine periartrite scapolo-omerale significa "infiammazione intorno alla spalla", è quindi facile comprendere come una diagnosi di questo tipo sia troppo generica, il medico deve andare oltre: il paziente ha il diritto di avere una diagnosi più precisa e oggi, grazie all'esame clinico, alle indagini radiografiche, all'ecografia e alla risonanza magnetica è possibile ottenerla».

Quali sono le categorie "a rischio"? È interessata la fascia di età tra i 40 e i 70 anni, di solito lavoratori che utilizzano questa articolazione in modo sistematico, ma anche sportivi e casalinghe.

Che cosa lamentano i pazienti che hanno problemi? «Dolore alla spalla ad insorgenza spesso notturna, difficoltà a compiere movimenti anche banali come il pettinarsi, allacciarsi il reggiseno, radersi etc».

Quali sono le cause? «Quando parliamo del "trascorrere del tempo", in termini biologici pensiamo

"all'invecchiamento". Così come negli anni la nostra pelle va incontro a dei cambiamenti, anche i tendini perdono di elasticità, e nel compiere il loro lavoro (movimento) diventano più suscettibili a traumi, a volte anche minimi».

Cosa fare? «Mai sottovalutare i sintomi sin dall'inizio (dolore e difficoltà nel movimento) e sottoporsi ad

un adeguato controllo specialistico. È utile affidarsi a uno specialista ed eseguire protocolli riabilitativi razionali e mirati ad una patologia ben precisa e, se necessario, a un chirurgo esperto in artroscopia di spalla, tecnica affascinante e dagli ampi orizzonti, ma che richiede strumentari particolari, addestramento, aggiornamento continuo e dedizione». (Salute, Humanitas)

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PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1126

ORDINE: i Prossimi EVENTI del Mese di GIUGNO

DATA TITOLO

MARTEDÌ 6 Giugno Ore 21,00

Focus sulla SINDROME di SJOGREN Presentazione del libro “Dietro la Sindrome di Sjogren” e proiezione del

cortometraggio “L’AMANTE SJOGREN”

GIOVEDÌ 15

Giugno Ore 21,00

Corso TEORICO PRATICO sulle MANOVRE di I° SOCCORSO in caso di: TRAUMA Spinale, Cranico, Toracico, Addominale da Incidenti Stradali;

INCIDENTI sul Lavoro, INCIDENTI Domestici, INCIDENTI dello Sport IV PARTE Prof. M. Santomauro; Università di Napoli Federico II

VENERDÌ

16 Giugno

Ore 21,00

VaccinarSÌ: informazioni sulle Vaccinazioni Cosa Conoscere e Cosa Cambia –

Tutto quello che il Farmacista deve Sapere

prof. C. Tascini, Direttore Prima Divisione Malattie Infettive, Osp. Cotugno

ORDINE: “SINTOMI in FARMACIA – Ruolo del FARMACISTA

Influenza, Raffreddore, Influenza e Raffreddore, Mal di Gola, Rinite, Tosse, Sinusite, Patologie dell’Orecchio”

Di seguito schema generale del corso.

SCHEMA DEL CORSO FAD IN FARMADAY: 30 CF Modulo TITOLO Data N. Modulo TITOLO Data N.

4/A Mal di Gola 1 29-Mag 23 6/A Tosse 1 21-Giu 38

4/B Mal di Gola 2 30-Mag 24 6/B Tosse 2 22-Giu 39

4/C Mal di Gola 3 31-Mag 25 6/C Tosse 3 23-Giu 40

4/D Mal di Gola 4 5-Giu 26 6/D Tosse 4 26-Giu 41

4/E Mal di Gola 5 6-Giu 27 6/E Tosse 5 27-Giu 42

4/F Mal di Gola 6 7-Giu 28 6/F Tosse 6 28-Giu 43

QUESTIONARIO n. 4 6/G Tosse 7 29-Giu 44

5/A Rinite 1 8-Giu 29 6/H Tosse 8 30-Giu 45

5/B Rinite 2 9-Giu 30 6/I Tosse 9 3-Lug 46

5/C Rinite 3 12-Giu 31 QUESTIONARIO n. 6

5/D Rinite 4 13-Giu 32 7/A Sinusite 1 4-Lug 47

5/E Rinite 5 14-Giu 33 7/B Sinusite 2 5-Lug 48

5/F Rinite 6 15-Giu 34 7/C Sinusite 3 6-Lug 49

5/G Rinite 7 16-Giu 35 QUESTIONARIO n. 7

5/H Rinite 8 19-Giu 36 8/A Patologie dell’Orecchio 1 7-Lug 50

5/I Rinite 9 20-Giu 37 8/B Patologie dell’Orecchio 2 10-Lug 51

QUESTIONARIO n. 5 8/C Patologie dell’Orecchio 3 11-Lug 52

QUESTIONARIO n.8

Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli

La Bacheca

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PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1126

Modulo 4/B:

SINTOMI IN FARMACIA:

Ruolo del Farmacista

MAL di GOLA (II)

Mal di Gola: Ruolo del Farmacista nel Trattamento Terapeutico

La maggior parte dei sintomi da mal di gola che si presentano in Farmacia sono provocati nel (90% dei casi) da infezioni virali, con solamente uno su 10 dovuto ad un' infezione batterica, perciò il trattamento con antibiotici non è necessario nella maggior parte dei casi. Clinicamente è quasi impossibile differenziare i due tipi di infezione. La maggior parte delle infezioni sono fini a se stesse. Il mal di gola è spesso associato ad altri sintomi di raffreddore. Una volta che il Farmacista ha escluso condizioni più serie, si può raccomandare la cura con OTC appropriati.

Per una Scelta Terapeutica Appropriata Cosa Deve Conoscere il Farmacista?

Il Farmacista deve conoscere dettagliatamente l’efficacia del trattamento che consiglia e raccomanda al cittadino-paziente associando a questa esperienza professionale anche le preferenze e le caratteristiche del cittadino-paziente.

Raccogliere Informazioni Ascoltando il Cittadino-paziente

1. Età del cittadino-paziente: Neonato, Bambino o Adulto

2. Comparsa, durata e gravità dei sintomi

3. Anamnesi del cittadino-paziente

4. Terapie in corso

Importanza e Significato delle Domande e delle Risposte (I)

1. Età del cittadino-paziente, Bambino o Adulto: stabilendo l’età del paziente si potrà scegliere il tipo di trattamento e se è necessario indirizzarlo per un consulto medico. Infezioni della gola, da Streptococco (batterico) sono più probabili nei bambini di età scolastica.

2. Comparsa, durata e gravità dei sintomi: gran parte dei mal di gola sono fini a se stessi e migliorano in 7-10 giorni. Se il mal di gola persiste per molto tempo, allora il paziente dovrebbe consultare il medico per ulteriore indagini. Se il mal di gola viene descritto come estremamente doloroso, specialmente in assenza di un raffreddore, con tosse e sintomi catarrali, si raccomanda un consulto medico se non ci sono miglioramenti dopo 24-48 ore.

3. Anamnesi del cittadino-paziente: episodi ricorrenti d'infezione (tonsillite) potrebbero rendere necessario un consulto medico. Se il paziente è diabetico, un medicamento senza zuccheri sarebbe più adeguato. Se il paziente è fumatore è opportuno consigliargli di smettere poichè il fumo acutizza il mal di gola. Si ricordi che attraverso uno studio riportato in letteratura risulta che i due terzi della popolazione dei fumatori vorrebbe smettere. Aiutalo a smettere.

Il link che vi “porterà” direttamente sulla piattaforma FAD del Provider.

https://fad.ocmcomunicazioni.com

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PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1126

ORDINE: Progetto “UN FARMACO PER TUTTI” Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre, ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione spontanea da parte di cittadini e Aziende farmaceutiche, nonché di privati a seguito di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato.

I colleghi volontari che intendono partecipare al progetto condiviso dalla Associazione Cattolici Farmacisti Italiani – sez. Napoli (UCFI) potranno farlo contattando gli Uffici dell’Ordine o inviando una e-mail all’indirizzo: [email protected]

FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci.

http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-un-farmaco-per-tutti

Consegna dei Farmaci all’Elemosiniere del Santo

Padre,

Arcivescovo

KONRAD KRAJEWSKI,

“L’uomo che aiuta i poveri

per conto del

Papa FRANCESCO”.

FARMACISTI VOLONTARI: Come Aderire

RACCOLTI FINORA PIÙ DI 65.000 CONFEZIONI DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI AI SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI:

La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, Ordine di Malta, UNITALSI Campania, Stelle in Strada, Suore della Carità di Madre Teresa di Calcutta,

Elemosiniere del Santo Padre, Croce Rossa,

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