Le Tavole Libro Mastro

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LA LEGA TROMBARDA ED IL FANTACALCIO

1- OGGETTO DEL GIOCOOggetto del gioco è una simulazione del calcio attraverso la formazione di fantasquadre, formate da veri calciatori delle squadre del campionato italiano di calcio di Serie A, che si affrontano tra loro, nel rispetto del del presente Regolamento. Le modifiche alle regole sono stabilite dall’Assemblea di Lega con voto a maggioranza dei 2/3 dei voti validi (le astensioni non sono considerate voti validi) che, salvo situazioni straordinarie, si riunisce annualmente in occasione della cena sociale di fine campionato.

Stagione 2020/21

I N D I C E

STORIA E GIOCO

1- OGGETTO DEL GIOCOTavola del LIBRO MASTRO (La Storia del FANTACALCIO)

2- MODALITÀ DI GIOCO3- LEGA E SOCIETÀ

Tavola del LIBRO MASTRO (Peter Pan di Tutto il Mondo)Tavola del LIBRO MASTRO (Storia delle Società)

4- IL PRESIDENTE Tavola del LIBRO MASTRO (Oscurantismo TROMBARDO)

5- LA ROSA

LA STAGIONE

6- CREDITI7- RICONFERME

8- L’ASTATavola del LIBRO MASTRO (Meglio il Mitra dell’ASTA)

9- TRATTATIVE E TRASFERIMENTI 10- DISOCCUPATI

11- LA GARATavola del LIBRO MASTRO (Quelli che… il FANTACALCIO)

12- LA FORMAZIONE13- RISERVE E TRASFERIMENTI

MODALITÀ DI CALCOLO

14- VOTI E R.U.Tavola del LIBRO MASTRO (Il FANTACALCIO.. Me ne Frego)

15- BOMUS E MALUS16- RISULTATO

17- PARTITE SOSPESE, POSTICIPATE, ECC.18- NORME TRANSITORIE

Tavola del LIBRO MASTRO (Via ROMA 101, Anno 2038)

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Tavola del LIBRO MASTRO (LA STORIA DEL FANTACALCIO)

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2- MODALITÀ’ DEL GIOCOIl gioco è basato sulle reali prestazioni dei calciatori del campionato italiano di Serie A.

Il gioco si articola nelle seguenti fasi:

Formare una società di calcio, acquistando tramite un’asta 24 calciatori di movimento9 difensori, 10 centrocampisti, 5 attaccanti, più una terna di portieri, scelti tra i veri calciatori delle squadre del campionato italiano di Serie A Mandare in campo , partita dopo partita, una formazione di 11 calciatori, scelti tra i 24 calciatori di movimento + la terna di portieri della “rosa”, per disputarele partite previste dal Calendario di Lega, secondo il sorteggio degli abbinamenti con “la pelata” dellaCarta che si effettua prima dell'inizo dell'asta estiva secondo le modalità descritte nelle Regole.Il campionato si gioca in un girone unico di 16 squadre, andata e ritorno con partenza entro la terza giornata di Serie A in calendario a Settembre, di norma entro 8 settembre. Le ultime quattro classificate vengono dichiarate retrocesse e Sono condannate a pagare la

cena sociale. Sia per lo scudetto che per la retrocessione, in caso di parità di punti tra due squadresi procede sempre allo svolgimento di spareggi in campo neutro, supplemntari, rigori, fantapunti ottenuti in campionato ed ultimo il lancio della monetina. In caso di tre o più squadre si procede con spareggi in girone unico con gli accoppiamenti decisi da un sorteggio. Le partite si svolgeranno in campo neutro.In caso di ulteriore parità deciderà la “classifica avulsa” scaturita dal mini-girone di spareggio, tenendo conto nell’ordine: fantapunti, differenza reti ed in ultimo lancio della monetina. In caso di ulteriore paritànella classifica avulsa si tiene conto del maggior numero di reti segnate in campionato e infine il sorteggio.Vengono assegnati due punti per la vittoria e uno per i pareggi. Le squadre della della Trombarda Partecipano a: Campionato, Coppa di Lega, Supercoppa e Campionato Gran Premio (modifica 2019)

SUPERCOPPALa Supercoppa è la sfida tra la vincitrice del campionato e quella della Coppa di Lega. Nel caso che una squadra si aggiudichi entrambe le competizioni, la Supercoppa si svolgerà tra lavincitrice del campionato e la seconda classificata in coppa di lega. Si gioca alla prima di serie A, se il campionato parte dalla seconda, in caso parta dalla prima vine giocata a fine campionato. Solo nelprimo caso si gioca con le vecchie rose, nuovi ruoli.In caso di più turni disponibili la Supercoppa si giocherà in partite di andata e ritorno. La prima viene Giocata in casa dal vincitore della Coppa di Lega.

COPPA DI LEGADopo il campionato si svolge la Coppa di Lega, organizzata secondo la formula dell'eliminazione diretta a tabellone tennistico con partite in genere d’andata e di ritorno con la finale in partita unica in campo neutro. La creazione del tabellone tennistico si effettua tramite la “pelata” della Carta in concomitanza della pelata per la creazione del calendario del campionato prima dell'inizio dell'AstaEstiva. (novità 2019)

3- LEGA E SOCIETÀ’La lega Trombarda, Il Palio, l'Agorà e il Goliardo del Fantacalcio, si caratterizza per lo spirito conservativo del suo corpo sociale, composto da 16 presidenti/squadre, che ancora oggi mantengono la regola dei 2 punti a vittoria. Una lega dove, come per gli antichi cavalieri, l’unica posta in gioco è:

L’Onore ed il trionfo per il CampioneLa Beffa e la vergogna per i 4 che retrocedono, condannati a pagar cena a tutti i soci.

CAMPIONARO GP (GRAN PREMIO)Dalla prima giornata di serie A fino all'ultima si svolge il GP, organizzata secondo la formula della somma dei fantapunti totali realizzati dalle squadre schierate. Ogni domenica i fantaallenatori schierano una formazione che somma un fantapunteggio totale con le stesse regole dei bonus e malus del campionato,generando così una classifica per fantapunteggio. Chi totalizza alla fine del campionato il maggior fantaPunteggio vince il campionato GP.

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Tavola del LIBRO MASTRO (PETER PAN DI TUTTO IL MONDO)

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La lega è governata dall’Assemblea di Lega, formata da tutti i presidenti delle 16 squadre di seguito elencati:La lega è governata dall’Assemblea di Lega, formata da tutti i presidenti delle 16 squadre di seguito elencati:

ALL BLACKS – Giovan Domenico Mattei

IL BALUARDO – Antonio Federighi

THE BEATLES - Carlo Galardini

MONTREAL CANDIENS - Stefano Cecchi

DALI’ BLUETEAM –Giampiero Piccioli e Fabrizio Fabrizi

THE REDS (ex DRAGONHEARTS) – Roberto Rosati

FAROLITO BRONZEO UNITED (ex DEPORTIVO BRONZEO EL FALORITO) – Sandro Veronesi e Massimo Mazzoni e Figli

DINAMO GINA (ex EBRI SACERDOTI INVICTI) – Daniele Spada, Luigi Caroppo

MAGICO FLORIDITA (Fusione tra MAGICO ACIREALE e FLORIDITA DE CUBA) – Marcello Cipriani, Celso Bargellini

GALCETI PARK RANGERS – Gigi Paoli

LOKOMOTIV 740 – Michele Giachetti e Fabrizio Falai

ATLETICO MOMPRACEM – Carlo Bacci

PAGUS CORNIUS – Renzo Baroncelli e figli

PATRIOTS - Gianluca Bini

SORCI VERDI – Piero Gherardeschi

STAMPDORIA – Piero Ceccatelli

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ALL BLACKS

Presidente: Giando MATTEIDirettore Sportivo: Massimo MAZZONIColori Sociali: NeroAnno di Fondazione: 1994/95Stadio: “La Cabezonera” di Predappio

FORSE NON TUTTI SAPEVANO CHE:La squadra è ereditata dalla peggiore delle fondatrici “Grifocannara” di tale Bardazzi,sempre retrocesso. Il nome All Blacks è l'unico consentito dalla censura di Esso; in una lega di tutti comunisti o catto- comunisti mascherata da famosa squadra di Rugby significa Paradise lost, mondo ideale privo di Arabi,Africani,Albanesi, Rumeni.Il mondo si è fermato a Salo' e siccome io non ero nato non mi sono mai arreso. La danza haka è l'invito ai comunisti e ai lavoratori e ai politici di cio' che gli aspetta. Il colore nero mi piace perché sono fascista, aggiungerei sulla maglia un bel fascio littorio color oro.Poeta Nero.

ATLETICO MOMPRACEM

Presidente: Carlo BACCIDirettore Sportivo: -Colori Sociali: Maglia Nera, bordi e calzoncini GialliAnno di Fondazione: 1998/99Stadio: “James Brook” di Labuan, Sarawak, Indonesia

FORSE NON TUTTI SAPEVANO CHE:Il Bacci ha iniziato su invito del Giando.… prima come spettatore, poi in proprio per sostituire il Mazzoni (Riace) eliminato da Esso perle troppe assenze. Ha da subito pagato dazio ad Esso per essere stato scelto e messo in mezzo. E’stato scippato di Nedved per Petrachi, Bertotto e 5 crediti oltre a vaghe promesse di favori futuri... che ancora oggi attende. Il Mompracem, ovviamente, nasce dalla passione del suo presidente per Salgari i cui 112 libri ha letto almeno 3 volte, mentre Atletico e' un' aggiunta calcistica del Monzali. Bacci gioca da 12 anni, ed è famoso per il braccino corto e per essere lo "scudiero" del poeta nero (Giando) che non si è ancora accorto che sono 12 anni che gioca per farlo perdere! Citazione, Giando: “quando i buoni giocatori parlano, i gamberi stanno zitti o al massimo friggono” (quelli rossi, pero'!)

Tavola del LIBRO MASTRO (STORIA DELLE SOCIETÀ)

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IL BALUARDO

Presidente: Antonio FEDERIGHIDirettore Sportivo: -Colori Sociali: Grigio-Azzurro a quarti, calzoncini azzurriAnno di Fondazione: 2001/02Stadio: “Neuro 2000” di Magliano

FORSE NON TUTTI SAPEVANO CHE:Sono entrato in Trombarda nel campionato che ha visto per la prima volta vincere il Farolito (mi sembra fosse il 2000/2001). Entrai raccogliendo la rosa di una squadra: il Central (non mi ricordo il nome del presidente). Ricordo che feci un buon campionato salvandomi quando tutti mi davano per un novizio che sarebbe sicuramente retrocesso. Il nome l'ho scelto perché evoca il concetto di qualcosa difficile da espugnare, da conquistare. Mi vedevo un team destinato a fare duri anni di catenaccio cercando di evitare la retrocessione. In effetti così sono stati i campionati (compreso un po’ di retrocessioni) fino all’anno 2006/2007 che mi ha visto conquistare il primo scudetto.Da allora il peggio piazzamento è stato quello di quest'anno. Sono orgoglioso anche della conquista del fantaeuropeo del 2004 e della quasi vittoria dell'ultimo campionato pratese (finale persa a i rigori dopo aver rimontato lo 0-5 dell'andata).

THE BEATLES

Presidente: Carlo GALARDINIDirettore Sportivo: -Colori Sociali: RossoAnno di Fondazione: 2003/04Stadio: “Anfield” di Liverpool

FORSE NON TUTTI SAPEVANO CHE:Ho cominciato a giocare a fantacalcio per caso, quasi costretto dal Bacci che mi diceva un gran bene di questo passatempo. Dopo 10 anni devo ringraziarlo perché è vero. Mi diceva della Lega Trombarda e ne parlava come di un mondo a se stante, lontano da tutto e diverso da tutto. Aveva ragione anche in questo infatti dopo che sono entrato in Trombarda sono uscito da tutte le altre perché.... insomma è inutile che ve lo dica. Lo sapete già. La prima asta fu un miracolo. Ero impaurito lo ammetto e infatti, praticamente non scelsi nulla. Fecero tutto gli altri ma quella volta era scritto che le loro scelte per me furono azzeccatissime, talmente azzeccate che vinsi lo scudetto. Alla grande. Incancellabile fu quella cavalcata della quale ancora conservo il documento. The Beatles! Il nome? Ragazzi, sono più vecchio di quasi tutti voi di quel poco che mi consentì di vivere dal vivo l'ascesa dei Beatles. Da noi Bobby Solo vinceva il festival di San Remo con “Se Piangi, se ridi” e Orietta Berti cantava “Tipitipiti dove vai!” Loro avevano scritto “Revolver” e “Sgt Pepper!” Un miracolo. Quasi 50 anni fa! Fui folgorato come fui folgorato da Garrincha e da Tex Willer. Ancora oggi non mi abbandonano e infatti leggo Tex Willer, oltre che Veronesi, Dante e Voltaire, ascolto i Beatles e tifo Brasile. Grazie a tuttidi esserci. Sono felice di offrirvi la cena. Ve lo meritate, veramente. PS. Il Monzali preferisce i Rolling Stones. Ciò mi rende felice.Pensierino della sera: Se un cretino ti dice che sei un cretino, ti fa un complimento!

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DALI' BLUE TEAM

Presidente: GiamPiero PICCIOLI

Direttore Sportivo: Fabrizio FABRIZI

Colori Sociali: BluAnno di Fondazione: 1992/93Stadio: “Nou Camp” di Barcellona

FORSE NON TUTTI SAPEVANO CHE:Piero Piccioli, Presidente dell'allora Salvador Dalì è uno dei soci fondatori. Quando Esso lo chiamò per invitarlo alla prima asta ormai non seguiva quasi per niente il calcio. Esso gli promise un minimo impegno (ed ha avuto ragione) ed un massimo divertimento (ed ha avuto ancora più ragione). Mi univa, allora, ad Esso una pluriennale amicizia nonché una altrettanto lunga comune esperienza ludica (Risiko, Poker, ecc.). Dei soci fondatori conoscevo anche Celso ed il Giachetti.L'origine del nome nasce nella più classica raffigurazione “stralunata” di Piero che si presenta all'asta senza “sapere” che occorreva dare una denominazione alla squadra e quindi quando prima di iniziare le chiamate fu interrogato, rimase interdetto ed alzando gli occhi, vide un poster di Salvador Dalì appeso alle pareti del suo tinello e così nacque il Salvador Dalì. I colori sociali hanno invece una origine più nobile e si rifanno a quelli della nazionale scozzese, richiamo dei luoghi considerati la culla del calcio, pura e priva di arroganza.Dai colori sociali, dalla mia passione che allora era ancora viva per il bridge (blue team era la denominazione della mitica squadra italiana), dall'imposizione (strano!) di Esso di portarmi dietro nel nuovo nome che volevo dare alla squadra qualcosa che ricordasse quello primogenito è nato il Dalì Blue Team dove entrò come commissario tecnico, Fabrizio, che era nel frattempo diventato il mio compagno di bridge e che già giocava a fantacalcio in un'altra lega che avevo contribuito ad organizzare (ma vi rimasi un solo anno)

DINAMO GINA exEBRI SACERDOTES INVICTI

Presidente: Daniele SPADADirettore Sportivo: Luigi CAROPPO Colori Sociali: Bianco e GialloAnno di Fondazione: 2010/11Stadio: “Arena Pio IX” di Città del Vaticano

FORSE NON TUTTI SAPEVANO CHE:Una storia a mezzo tra il surreale e il disperato, tra la goliardia e il cazzeggio, mette insieme tre pezzi da 90 del “Io lo Sapevo...”. Tre fini intenditori di calcio, fantacalcio e barresport.La genesi degli Ebri viene direttamente dall'esperienza gay dei Bad Drunkers. I cattivi bevitori di altrui competizione si radicano nella fusione esplosiva dei Bad news (le cattive, solite, notizie del Caroppo) e dei Drunkers (Spada usufruisce di assegno di accompagnamento che ora condivide con Caroppo per far partecipare alla storica sinergia Ginanni, detto anche “Io sono contro tutti, proprio tutti anche i miei compagni di squadra”).Gli Ebri si distinguono per un'accozzaglia di sentimenti che va dall'assolutismo sacerdotale di Spada al rivoluzionaresimo mancato del Ginanni per finire al disincantato relativismo del Caroppo. La loro partecipazione alla Trombarda, di cui sono ogni giorno onorati, è pura gioia come quando Hernanes appare, a fine campionato, su Sky come signore del calcio e quest’anno ne ha azzeccata mezza. Una prece .Dopo la premature e dolorosa, per tutti noi, scomparsa di Massimo si trasformano in suo onore in Dinamo Gina e da allora continuano a giocare in suo onore.

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FAROLITO BRONZEO UNITED exDEPORTIVO BRONZEO EL FAROLITO

Presidente: Sandro VERONESIDirettore Sportivo: Massimo MAZZONIColori Sociali: Bianco con bordi BronzeiAnno di Fondazione: 1993/94Stadio: “Calle Nucaragua” di Cuernavaca, Messico

FORSE NON TUTTI SAPEVANO CHE: Sandro Veronesi entra in Trombarda l'anno successivo alla fondazione, nel primo allargamento da 8 a 12. Fondata a mezzo con Edoardo Nesi. Il nome, Deportivo Atletico El Farolito, veniva dal locale malfamato sotto Popocateperl, a Cuernavaca, dove viene posta fine alla vita del console Geoffrey Firmin, il protagonista di “Sotto il Vulcano" di Malcolm Lowry. Era il romanzo che entrambi veneravamo. Calle Nicaragua è dove il Console viveva, la dimora divenuta invivibile dopo la partenza di Yvonne… per la cronaca il primo anno finimmo quinti, nella sorpresa generale (perché i soci avevano messo una norma mannaia di rimborso dei portieri non confermati che di fatto parificava le casse coi nuovi). Nesi lasciò dopo pochi anni.Da solo feci molta fatica a tener dietro alla severa disciplina dirigenziale, beccando anche un paio di ingiuste penalizzazioni, finché non trovai la soluzione. Qualche anno prima, sempre ingiustamente, la scure presidenziale si era abbattuta su uno dei fondatori, il Riace di Massimo Mazzoni, reo, secondo lui, di non dare le formazioni (aveva tra i sei ed i sette titolari a disposizione, era inutile dare le formazioni). Dopodiché era successa una cosa poco chiara che ho preferito dimenticare, Mazzoni era rimasto fuori, espulso. Proposi una fusione Farolito-Ex-Riace, inserendo Bronzeo al posto di Atletico, e la cosa fu accettata con entusiasmo poiché riparava all'ingiusta espulsione (l'unica della storia) subita da Mazzoni. Non saprei dire se proprio al primo anno, o al secondo, la nuova franchigia vinse il campionato in remuntada, battendo 3-2 allo spareggio gli All Blacks e conquistandosi per sempre le simpatie del Timoniere.Dopodiché è storia recente. Falciati dalle conseguenze di calciopoli (Del Piero-Trezeguet in B), siamo finiti nei bassifondi, fino alla rinascita e la nuova denominazione, Farolito Bronzeo United, accompagnato da l’ingresso in società dei figli.

GALCETI PARK RANGERS

Presidente: Gigi PAOLIDirettore Sportivo: -Colori Sociali:Strisce Bianco-Verdi orizzontali, calzoncini BianchiAnno di Fondazione: 2004/05Stadio: “Galceti Park” di Prato

FORSE NON TUTTI SAPEVANO CHE:La nascita del Galceti Park Rangers risale all'estate del 2004, quando Sua Vastezza Marco Monzali decise di ampliare la Lega Trombarda da 14 a 16 squadre. Al suo presidente, già da tempo impegnato nella defunta Usfl con gli Yankees (i babbi del Galceti), fu concesso così di ascendere alla destra del Padre. La scelta del nome fu spontanea e immediata: amante del calcio inglese e del propria città, Paoli trasformò i Rangers del Parco della Regina, una delle duemila squadre di Londra, nei Rangers del Parco di Galceti, detti anche (ex) Tozzi-Boys. Del team originale fu mantenuto il logo (solo una G al posto della Q) ma non i colori sociali: la maglia a bande orizzontali biancoblù si trasformò in bande biancoverdi (omaggio alla natura del Parco e al Celtic Glasgow). L'andamento storico del Galceti Park Rangers è incredibilmente ripetitivo. In otto anni di vita, quattro salvezze e quattro retrocessioni a coppie: primi due anni retrocesso, poi due anni salvo, poi altri due anni retrocesso e ultimi due salvo, con il miglior piazzamento (5°) proprio nel torneo appena concluso. Ufficializzato anche l'inno della squadra quando scende in campo al Galceti Park Stadium: "What I've done" dei Linkin (Galceti) Park. In subordine, "Siamo una squadra fortissimi" di Checco Zalone.

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LOKOMOTIV 740

Presidente: Michele GIACHETTIDirettore Sportivo: Fabrizio FALAIColori Sociali: Celeste con scritta RosaAnno di Fondazione: 1992/93Stadio: “Paradise” di Cayman Islands

FORSE NON TUTTI SAPEVANO CHE:Il Lokomotiv 740 è in Trombarda sin dalla sua costituzione. Ci trovammo una sera a casa di Marco (Via Mazzoni) e tutti dovemmo scegliere il nome per la propria squadra. Io cercavo un nome che sintetizzasse diverse cose .... (un aggancio alla vita reale, una tendenza politica), così la "Locomotiva 740", una delle più belle realizzazioni delle ferrovie dello stato italiane, divenne "Lokomotiv 740".All'inizio ero solo, subito una retrocessione poi un campionato vinto (l'unico) con Batistuta e Tovalieri, Per un po’ ho vissuto di rendita con Batistuta. In seguito per vicende personali mi sono fatto affiancare da un direttore sportivo. Prima Fabio Noferini, un amico forse non troppo preparato per il mondo calcistico e fantacalcistico, con il quale i risultati sono stati abbastanza deludenti; poi Fabrizio Falai che, partendo dalle “macerie”, ha graduatamente ricostruito la rosa. Con lui ho vinto il fantamondiale del 2006

MAGICO FLORIDITA

Presidente: Marcello CIPRIANIDirettore Sportivo: Celso BARGELLINIColori Sociali: Azzurro con bordi Arancio, Calzoncini ArancioAnno di Fondazione: 1993/94 - 2010Stadio: “Che Guevara” L'Avana, Cuba

FORSE NON TUTTI SAPEVANO CHE:la storia è presto detto, a me faceva piacere tornare e Giando che lo sapeva, da buon amico, mi ha informato delle intenzioni del cip di condividere la direzione. il nome deriva da Magico Acireale, assunto per ricordare l'insidiosa trasferta della Fiorentina nelle serie inferiori e dal nome di un bar cubano galeotto.Avevamo optato per "Florido magico" ma ti eri messo avanti con il più scontato Magico Floridita e...va bene così.Per tutto il resto nonostante il cip e io fossimo soci fondatori non abbiamo mai avuto rapporti particolari, se escludiamo le riunioni segrete nello studio del cip dove Lui abbindolava i Gonzi con alleanze di asta contro di me, definito il più forte, infatti dopo i campionati li vinceva Lui.

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MONTREAL CANADIENS

Presidente: Stefano CECCHIDirettore Sportivo: -Colori Sociali: Rossa con calzoncini ViolaAnno di Fondazione: 2003/04Stadio: “Barney Panovsky” di Montreal, Canada

FORSE NON TUTTI SAPEVANO CHE: Quando oramai 9 anni fa entrai in Trombarda insieme a Galardini prendendo il posto problema del nome. Essendo ai tempi legato alla terra friulana, io per primo proposi F.F.B.F. SIVILOTS: Ovvero Fogolar di Aglianese e Fronda, si pose il Furlan de Balon par Fente Sivilots, che voleva dire sibilanti ovvero "fischietti" in lingua locale. ESSO lo bocciò. Allora qualcuno suggeriva ASTON VILLA MEDICEA, ma alla fine prevalse MONTREAL CANADIENS in onore alla squadra per la quale tifava il personaggio cult Barney Panosky del romanzo cult "La versione di Barney", ma la cosa credo resti comunque oscura a Giando avendo egli letto a malapena Pinocchio per poi essere passato a "Le ore".I Montreal sono comunque squadra gloriosa, che in nove anni ha collezionato un secondo posto a un solo punto dalla prima (All Blacks), tre terzi posti, la vittoria in quattro coppe di lega e due supercoppe e un'altra finale andata male sempre in coppa di Lega. Un curriculum da squadra di vertice. Tiè! I suoi tifosi sono gemellati con quelli dei Dragon's e dei Sorci Verdi, mentre si tappano il naso ogni volta che incontrano quegli spelacchiati del derelitto Galceti, una delle franchigie più scarse della lunga storia trombarda. E sempre Juve merda.

PAGUS CORNIUSPresidente: Renzo BARONCELLIDirettore Sportivo: Leonardo e Tommaso BARONCELLIColori Sociali: Maglia Bianco, Azzurra e Nera a terzi, calzoncini BianchiAnno di Fondazione: 1993/94Stadio: “Vittorio Veneto” di Prato

FORSE NON TUTTI SAPEVANO CHE: Il Pagus Cornius è nato l’anno dopo la fondazione della Trombarda dell'allora presidente Marco Monzali, dopo l’allargamento da 8 a 10. L'origine del nome e il campo di gioco sono legate alla mia risaputa e convinta pratesità, che mi spinge a non tenere relazioni né tantomeno a simpatizzare con i vicini pistoiesi e fiorentini, da qui i miei amori calcistici A.C. PRATO e JUVENTUS. Pagus Cornius è infatti il nucleo primitivo della città di Prato, della quale la mia famiglia è figlia prediletta da secoli, il campo Vittorio Veneto è il primo ove si praticava il calcio in città ed era situato fra l'attuale Piazza Macelli e via M.Roncioni quindi comprendeva all'incirca l'attuale via Paolo dell'Abbaco. Mio padre ebbe l'onore di giocare per il glorioso Prato 1908, lo stesso di adesso, in quel campo fra gli anni 20 e i 30 del secolo scorso. Nei primi anni della Trombarda, dominava la passione per il gioco come in questi anni e gli scherzi e le inimicizie calcistiche erano pari a quelle di oggi. La comunicazione fra i soci era ancora a livello artigianale e ricordo la consegna del bollettino da parte di Marco nello studio di Giando e di Marcello il giovedì sera ed era una buona occasione di incontro, nella quale commentavamo i risultati passati e i turni futuri delle rispettive squadre. La qualità dei bollettini era decisamente buona, soprattutto grazie alla capacità di scrittura di Marco Monzali, che in quel periodo era particolarmente ispirato. Certamente quelli di oggi sono più professionali, completi ed elaborati da professionisti (ovviamente alla stesura non partecipa mai il Cecchi altrimenti ne risentirebbe la qualità). I molti anni di tornei hanno regalato al Pagus molte gioie e anche qualche dolore (retrocessioni), le coppe ricevute sono molte e anche i piazzamenti sono stati interessanti. Il Cecchi certamente non mi raggiungerà mai.Grazie al presidente Bini e al gruppo dei giornalisti che consente a tutti i soci di divertirsi durante tutto il periodo del campionato di serie A ed oltre.

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PATRIOTS

Presidente: Gianluca BINIDirettore Sportivo: -Colori Sociali: Grigio scuro, bordi e calzoncini NeriAnno di Fondazione: 2004/05Stadio: “Il Littoriale” o Stadio dei Marmi di Roma

FORSE NON TUTTI SAPEVANO CHE:Il simbolo dei Patriots era una Croce Celtica ma la censura di Esso mi portò verso il patriottismo ed a mitigare la cosa in maniera più giacobina e romana.Il Federale, allora condividevo i banchi del consiglio con Marco ovviamente dalla parte opposta, viene avviato al fantacalcio da Esso dove viene reclutato per la lega minore la UFSl. Da subito cercai di entrare in Trombarda ma dovetti attendere moti anni e finalmente nel 2004 con l'allargamento del campionato a 32 e della Trombarda da 14 a 16 riuscii a coronare il sogno insieme all'erbivoro Gigi Paoli dei Galceti ed a giurare sulla Rosea per l’ingresso in Trombarda.Presidente della Lega dopo che il Grande Timoniere, Fondatore e Presidente illuminato s'è schiantato sul Ceppicone Nero. Ha traghettano la Trombarda nel nuovo millennio salvandola dall'estinzione certa e dall'implosione con l'inserimento di nuovi soci (Sorci e Dinamo). L'utilizzo di internet col sito www.legatrombarda.it e la stesura del regolamento tutto si è reso più semplice nella gestione e nella comprensione di quei lati oscuri che fino al quel momento erano nascosti nell'ipofisi del libro mastro.Gobbo nell'anima ha il sogno di vincere la Lega con una squadra tutta juventina, che sarà impossibile almeno fino a quando giocheranno il Baroncelli ed il Sorcio .

THE REDS ex DRAGONHEARTS

Presidente: Roberto ROSATIDirettore Sportivo: -Colori Sociali: Rosso Verde a quadri, calzoncini RossiAnno di Fondazione: 1997/98Stadio: “Old Course” di St.Andrews, Scozia

FORSE NON TUTTI SAPEVANO CHE: Trombardo dal 1997/98 per chiamata di Esso, dopo averci giocato in Biancazzurra ed aver condiviso l'esperienza sui banchi del Consiglio. Durante una cena di fine stagione da Baghino... mentre ero ad una assemblea al quartiere centro… venne a chiamarmi il Baro e mi portò alla cena e mi fu comunicato che la mia richiesta era stata accettata dai Soci Trombardi. Entrai da zero insieme al Fronda con la cassa piena.Il primo campionato fu un incubo, compro Ventola, capocannoniere della B e si rompe alla 2° giornata, crociato...campionato finito.... ad ottobre Kluivert dal Bargellini per 50 crediti, passando da bischero, col Cip e Giando che per settimane mi ripetono che Celso mi aveva fatto fatto la cravatta. Nonostante tutto vado allo spareggio perla retrocessione col Monzali e perdo ai rigori per uno sbaglio di un gemello Filippini dopo aver fatto il tifo per tutto il campionato per un certo Cappelini del Empoli. Mi ricordo ancora le Mega cene pagate, come retrocesso, da Tonio ed una in particolare, al Capriolo, con i cappelli da asino....visto che era retrocesso Giando il Monzali penso bene che.… Una lunga ed estenuante chiacchierata davanti ad un birra in P.zza Mercatale con il Cecchi ed il Monzali per un asta di gennaio. Avevamo le prime 3 casse e dovevamo metterci d'accordo per spartirsi i “campioni” (conclusione: Il Cecchi compra Pato ed intorta me ed Esso). Io non riuscivo a capire come potevamo farlo.… con il Monzali che ad un certo punto dice, davanti alle mie incomprensioni: “ora capisco come faccia, nel PDS, a vincere il Del Vecchio”. I giocatori a cui sono più affezionato sono Vieri comprato ad oltre 180 e riconfermato, De Rossi comprato quando ancora giocava nella Primavera, Edmundo comprato 14 mesi prima che arrivasse in Italia, Ibra Pezzoecore, il Boa che molto ritengano un furto ai Sorcetti ma che in realtà fu dettato solo dalla mia voglia di cambiare più giocatori possibili della rosa e sopratutto Ciro Immobile… preso per grullo perché lo avevo preferito a Tavano.Il nome Dragons deriva dal film Dragonhearts… la voglia comunque di lottare contro i più forti… per l'onore, l'indipendenza e la giustizia. Di recente il cambio di denominazione in THE REDS, un ritorno alle origini ed alla lotta.

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SORCI VERDI

Presidente: Piero GHERARDESCHIDirettore Sportivo: -Colori Sociali: Nero Verdi a righe con calzoncini VerdiAnno di Fondazione: 2010/11Stadio: “Chersoni” di Iolo, Prato

FORSE NON TUTTI SAPEVANO CHE:Il nome SORCI VERDI nasce dalla volontà di sottolineare la pratesità della squadra. I Sorci verdi, nati nel 1958, sono stati infatti, la prima squadra di rugby esistente nella nostra città: la formazione giocava sul campo sussidiario all'interno del Lungobisenzio e il suo nome deriva dai tre topolini verdi che erano disegnati sulla fusoliera degli aerei della Regia Aeronautica.Sono stati costretto “precipitosamente” a dirottare il campo di gioco al Chersoni di Jolo perchè il Lungobisenzio era già occupato dal Pagus, che, a suo tempo, fece formale protesta… L'ingresso in Trombarda dei Sorci verdi, datato campionato 2010-2011, deriva dall'addio del Grande Timoniere (Pagans) e dell’Aglianese.

STAMPDORIA

Presidente: Piero CECCATELLIDirettore Sportivo:Paolo Toccafondi, Brunello GabelliniColori Sociali: Maglia Grigio chiaro cerchiata di Rosso e Blu, calzoncini BluAnno di Fondazione: 1994/95Stadio: “G. Brera” di Chiavari

FORSE NON TUTTI SAPEVANO CHE:Settembre 1995 lunedi a mezzanotte: in pizzeria trovo Monzali e Celso. A Marco s'illuminano gli occhi: Ecco, proprio lui, l'uomo che ci voleva. Pensavo a un rompimento politico, mi spiegano il fantacalcio.L'asta c'è venerdì. Mi precettano, non posso rifiutare (figurati). L'indomani recluto Gabellini e Toccafondi. In asta vado da solo. Alle 20.30 si presenta al Flora tal Fontana, titolare dell'Arcabalena che Monzali ha espulso per frodi (non so con chi) durante gli scambi estivi, da quel momento aboliti per sempre. Fontana pretende di sedere al posto mio. Io, pacifico e non sapendo cosa mi sarei perso, mi dico disponibile a uscire prima ancora di entrare in quella gabbia di matti. Marco si nasconde per non farsi trovare, sguscia fuori dal Flora e appena fontana lo scorge, Marco si mette A CORRERE (ecco: tutto questo scritto serve solo a questo: a mettere nero su bianco che una volta nella vita Monzali ha addirittura corso) e si dilegua nel vicolo di fronte all'eden riparando non so dove. Fontana lo insegue, non ho mai capito come l'altro abbia fatto a sfuggirgli. L'asta per la prima e l'ultima volta comincia in ritardo. È serata talmente da manicomio che io, che fino a tre giorni prima ignoravo il fantacalcio, compro Baresi, Bergomi, Negro, Nesta, Torricelli, Vierchowod, i difensori più forti del mondo pagandoli fra i 15 e i 20. A centrocampo Di Carlo a 3 e davanti mi lasciano solo Floriancic a 9. Risultato: terzo in Trombarda e terzo nel Pratese. Sembravo l'astro nascente del fantacalcio. Sembravo. Poi ho iniziato a studiare e sapete com’è andata.Il nome fu coniato da Paolo Toccafondi: evocava il nostro mestiere e una squadra (soprattutto all'epoca) simpatica e dalla divisa divertente. Bravo Paolo, nome splendido. Inizialmente confermai 9 giocatori della rosa dell'Arcabalena. Ed in asta presi: Maspero (1cr) e Olivera (22cr). Fino al 2001 almeno, la gestione di aste e formazioni è stata collegiale. Grande armonia, amicizia e quasi fratellanza con Paolo e Brunello ma quanti time out in asta per rialzare a 3 su Vanoli o Colonnello. E non dico le telefonate del venerdì per le formazioni: un consiglio comunale è nulla in confronto. Purtroppo Paolo e Brunello non partecipano più ma la Stamp è sempre aperta per loro (così visto il troiaio di rosa, si pagherebbe in tre...).

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Le riunioni ufficiale della Lega sono 4 oltre all’eventuale Party di fine campionato.Le aste vengono di norma effettuate il venerdi:

Asta Estiva d’inizio Campionato Asta di riparazione Autunnale Asta di riparazione Invernale Cena e Assemblea di Lega di fine stagione

Inoltre è tradizione organizzare cenacoli ricorrenti,occasioni di incontro sociale.

L’assemblea di lega si svolge una volta all’anno con la cena sociale di fine campionato. La partecipazione alla cena sociale è obbligatoria. Al termine della cena sociale vengono svolte la cerimonia di premiazione e l’assemblea sociale con cui vengono votate le propostedi modifica regolamentare avanzate dai soci che devono essere avvallate dal presidente cheha l’obbligo di tutelare lo spirito fondante della Lega.

Nel caso il Presidente non ritenga di proporre all’assemblea di lega una modifica, prima di pronunciarsi, deve consultarsi con altri due presidenti che sono il primo e l’ultimo del campionato di lega.Le società hanno l’obbligo di portare a termine le manifestazioni alla quale si iscrivono.

Nel caso una società si ritiri, tale società viene rilevata da un nuovo socio, proposto dal Presidente al corpo sociale, che prosegue la competizione nelle stesse situazioni del momento in cui è stata ceduta. Il nuovo socio può scegliere un nuovo nome e nuovi colori sociali per la squadra.

L'assemblea nomina un Presidente che a sua volta designa un vice per coadiuvalo e sostituirlo nelle funzioni designate in caso di bisogno assenza e/o dimissioni fino a nuova elezione da parte dell’assemblea.

La stagione finisce ufficialmente con l’assemblea-cena di Lega che si svolge dopo la finale della Coppa di Lega tra Maggio e Giugno Prima dell’assemblea di lega il Presidente, coadiuvato dai soci, può organizzare il Party di fine campionato che di norma si svolge l’ultima domenica del campionato di Lega, durante il posticipo.

4- IL PRESIDENTEI compiti del Presidente di Lega sono:

Coordinamento delle operazioni di Calciomercato. Registrazione delle operazioni di Mercato Libero. Registrazione dei trasferimenti nati da trattative tra squadre. Composizione del calendario. Registrazione settimanale delle formazioni. Calcolo dei risultati finali delle partite. Composizioni delle classifiche. Redazione del bollettino settimanale. Nota: In tutte queste funzioni il Presidente può essere coadiuvato dai soci

Se un socio o suo delegato non partecipa all'assemblea di Lega, salvo imprevisti e comprovati motivi, viene penalizzato di 1 punto e 250 cr anzoché 260 nel campionato entrante (modifica 2019)

Per le aste intermedie viene facilitata la partecipazione tramite mezzi videotelefonici o telefonici ai soci che per comprovati motivi di salute o distanza non possono partecipare ed in ultimo con la possibilità di consegnareal presidente offerte in busta chiusa che verranno aperte in asta al momento del proprio turno. (modifica 2017)

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LO STRAPPO DELLA TERZA CARICA DELLO STATO

PROVOCA INASPETTATE REAZIONI A CATENA

“Fini e Bini, ora vi caccio” Silvio: “Hanno tradito il consenso del popolo Devono lasciare Montecitorio e Trombarda”

EDIZIONE STRAORDINARIA

INI, Bini, Bocchino. Via da Poltrone e strapuntino”. I fedelissimi del premier giurano di

Aver sentito Silvio Berlusconi inveire così (ma secondo altre fonti il linguaggio sarebbe stato ben più colorito) contro il presidente della Camera e i principali dei suoi fedelissimi che occupavano importanti scranni istituzionali anche dopo che il leader del dissenso ha consumato lo strappo dal padrone del Popolo delle Libertà.Gli strali del premier sono diretti in primis verso l’uomo che siede al vertice diMontecitorio; quindi ai ministri di osservanza finiana (che però non hanno atteso il triplice canto del gallo per rinnegare il loro maestro), poi ai ruoli parlamentari occupati da

Bongiorno e Bocchino. Ma il vero obiettivo è un finiano della prim’ora che con abile colpo di mano ha innescato la rivoluzione consumatasi

nelle scorse settimane al vertice delle istituzioni più delicate, conservatrici, reazionarie, inaccessibili ed esclusive del Paese.La P2? Acqua. La Mafia? Tze. La Banca d'Italia? Macché. E ' la Lega Trombarda. Dove per far fuori un Presidente ci sono voluti 17 anni. Al

confronto, Fazio in Bankitalia lo hanno segato in mezza giornata.Dopo Fini, ma forse prima ancora di lui, insomma, è Gianluca Bini il “traditore” che Berlusconi non digerisce. "Appena 20 giorni fa l’ho fatto diventare presidente della Trombarda e ora mi ciurla nel manico. Non mi aveva detto che stava con quello li”.

“F RETROSCENA Ecco come Bini

e Berlusconi hanno fatto fuori Marco Monzali

Tavola del LIBRO MASTRO (OSCURANTISMO TROMBARDO)

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Berlusconi se la prende col proprio staff, reo di aver sottovalutato la militanza finiana di Bini, assistito (con successo) da Gianfranco quando nel 2004 Gianluca mancò di un soffio il seggio alle Regionali. Il premier - riferiscono fonti a suo stretto contatto - è un fiume in piena. Ecco le parole con cui Berlusconi ha ricostruito con i suoi collaboratori quello che definisce il "tradimento" di Bini. "Quel Fin.. cribbio che dico? Quel Bini a giugno mi si presenta davanti: 'Capo, voglio diventare

presidente della Trombarda'. E io: 'Guarda: sono riuscito a far parlare i muti, camminare gli storpi, fare ministri Gasparri e Bondi. E a far sfilare Noemi come vergine Maria alla processione di San Giuseppe Vesuviano. E perfino - e qui c'è voluto tutto il mio impegno - sono perfino riuscito a far leggere e scrivere Giando. Ma la Trombarda no. Non posso nemmeno io. Ci vorrebbe il Padretern… Ma che dico? Se voglio, io posso qualunque cosa. Non disperare caro Fin.. ehm Bini. Bini, ti chiami Bini. Però, ci vorrà del tempo. Non è facile. C'è quel Monzali, che dura da molto, molto più di me. C'era ancora la prima repubblica quando fondò la Trombarda e e da allora non l'ha più mollata. Mai che trovasse un Prodi, lui. Io sì, due volte. Lui, mai. Tutti Rutelli, tutti Veltroni, lui. Sai cosa? Quel Monzali sarebbe uno dei nostri. Miliardario, dittatoriale, duro, uno che ci mette un amen a buttarti fuori se sgarri. Lui, il Giacomelli l'ha cacciato in un minuto, Mica come queste calzette del Pdl che col Fini traccheggiano da mesi. Monzali sarebbe dei nostri, ma chissà perché sta coi verdi, se la intende coi rossi e si messo a farmi concorrenza - concorrenza a me, capito? - con quella radio là, Radio Gas che quando Putin mi chiama, mi dice: 'ué Silvio, ma sei ubriaco, che in Italia mettete nelle radio il gas che vi mando io? Nel fornello dovete metterlo, ma che cazzo combinate nelle vostre cucine?'. Mi sta sulle palle, quel Monzali, però è un tenace, quasi mi vien da ammirarlo". "PER UN CERTO tempo - continua Berlusconi - ho sperato di farlo fuori e ho avuto fiducia in quell'avvocato... Mattei... Uno che entrasse nel partito, lui sì che Avrebbe la strada spianata: fascista, ignorante, sgrammaticato, conosce tutte le mignotte. E appena apre bocca, sputa veleni

contro i rossi e i komunisti. Che gioia sentirlo. Ma nei fatti è un incapace. Parla e straparla, però, mai che una volta sia riuscito a fare nostra la Trombarda. Ora che abbiamo preso anche Prato, ci mancano solo il sindaco di Lamporecchio e la presidenza della Trombarda. Però, figliolo, ci vuole del tempo.

Monzali non è mica un Napolitano qualsiasi che se gli fai bù! si accuccia e si mette a scrivere un decreto interpretativo... Via non aver fretta caro Fini... E dagliela: caro Bini. nel frattempo, cosa posso Darti? Un seggio al Parlamento

europeo? La Regione? Vabbé, voltati e fammi vedere il cul..., le tett... Insomma, mi stai simpatico e voglio far qualcosa per te. Sciolgo le camere e ti do un seggio sicuro". BINI E' GIOVANE ma ha le idee chiare. E ha fretta. Che gliene frega della Camera (al Senato non può, non avendo ancora quarant'anni). Lui vuole distinguersi. Vuole l'istituzione che nessuno ha mai preso. E non ha tempo di aspettare il miracolo del premier. Così, sferra l'attacco decisivo mirando diretto dove Berlusconi è più vulnerabile. "Vede, Capo - azzarda con finta timidezza - per me la Trombarda è questione d'onore. La Trombarda era mia solo pochi mesi fa. L'avevo fra le mani. Per sette mesi ne sono stato il duce. In prima fila. Davanti a tutti". "Bravo, bravo", fa il premier. "A un certo punto l'avevo ormai in pugno, la Trombarda. Ma me l'hanno scippata, portata via. Un colpo di mano. Un furto in piena regola". "Sarà stato un cinese che lì a Prato siete pieni - fa il premier - O un marocchino, un albanese. Un extracomunitario. Ha ragione il Bossi". "Magari, Capo. Magari", fa Bini con aria

sempre più contrita. "Ah, saranno stati i rossi, i comunisti. Lì a Prato non sono ancora tutti debellati". "Magari, magari, Capo", fa Bini facendosi sempre più piccolo.

"Ma chi è stato allora, benedetto ragazzo?", fa il Presidente

Spazientito di quelcolloquio che dura oltre il tollerabile. "Capo, è stata la Stamp...." sibila Bini facendosi piccino picciò. "...La stampa! Cribbio, come avevo fatto a non capirlo al volo? La stampa! Anche tu vittima della stampa. Stampa e magistratura:

ILLUSIONE Silvio: “S’è preso

la Trombarda Ci manca solo

Lamporecchio”

INTORTATO “Ma lui è finiano

Era meglio quando c’erano

i verdi”

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eccoli, i delinquenti. Altro che quegli inetti del Pd, altro che gli extracomunitari. Ti ha rovinato la stampa. Vieni qui, ragazzo, abbracciamoci. Abbiamo un uguale nemico. Lo avevo capito subito che mi eri simpatico. Anche tu ,vittima della stampa. Stampa rossa e comunista. A proposito, cos'è che mi avevi Chiesto?". "La Trombarda, Capo" risponde Bini orgoglioso di avere colpito nel segno, con la stessa intima soddisfazione che colse Ulisse quando ingannò Polifemo. "Mi chiamo Nessuno", disse l'eroe di Omero. "E' stata la Stamp..." sibilò astutamente il nipote di Omero. Omero Bini, da San Giorgio a Colonica... "Ci vuole un miracolo, ma per te che sei vittima della stampa, lo farò” promette Silvio. DETTO FATTO, il miracolo si compì. Il capo della Stamp, principe del cazzeggio, mise in rete la prima pagina di un giornale francese con l'intemerata di Anelka a Domenech. Lo sventurato Giando rispose, pur essendo incapace di leggerlo anche se fosse stato scritto in italiano con alfabeto da prima elementare. Giando rispose inoltrando una sciagurata frase. Monzali, che fino allora aveva resistito a tutte le maldestre imboscate giandesche, prende cappello (non il cappello di Giando ché sennò il circo Orfei resterebbe senza tendone) e annuncia le dimissioni. Confermate più volte, senza che troppi si lacerassero le vesti per trattenerlo. LA TROMBARDA è libera. Il miracolo di Silvio è compiuto. E compiuto per mano del Grande Inetto Giando, in volontario autore di uno dei più riusciti delitti preterintenzionali della storia del crimine. Gianluca Bini fa la prefica con Monzali, finge di farlo redimere dai propositi secessionisti. In realtà, prepara la successione. Che gli viene assegnata in una cena da Soldano, fra defezioni, libagioni e strilli da agnello sacrificale dell'indegno figlio di De André. La cena dei ribaltoni, ne consuma uno Annunciatissimo: Daniele Spada, designato da Monzali a succedergli, viene allegramente impallinato da tiratori più e meno franchi. "Esce Spada", urla qualcuno a fine spoglio. "No, il pesce spada è finito, ma sono rimasti dei totani, li volete?" fa il cameriere. Già Silvio del resto, aveva bandito quell'ingresso: "Spada è un'arma bianca e in più, ha sposato una rossa. Bianch i e rossi non

li voglio. Siamo mica il Pd, noi". Bini viene formalmente eletto dagli allegri commensali. Ma di fatto, l'investitura è regalo di un Berlusconi gongolante: "Ora glielo dico al

Bossi: tu hai la Lega Lombarda, io la Lega Trombarda. Perché io ci ho le gnocche... Ora ci manca solo da conquistare Lamporecchio". Finché, consumato lo strappo di Fini, Berlusconi si accorge che quel ragazzo dagli occhi scuri e la barbetta mefistofelica che lo aveva intortato ben bene manco fosse un risparmiatore del Credem, era un pretoriano del presidente della Camera. "La Trombarda era meglio lasciarla al Monzali, ai verdi, ai rossi che darla quello lì", si dispera il Berlusca. "Fini e Bini. Infingardi come Dini" incalza Silvio, inanellando i nomi curiosamente al diminutivo degli alleati che gli hanno voltat le spalle portandogli via, in ordine d'importanza, il governo nel '95, la Camera e ora la Trombarda. SILVIO impone una mozione di sfiducia costruttiva: va subito cacciato Bini ed eletto un nuovo presidente. Già, ma chi? Berlusconi

non si fida di Giando: "Per una volta ha colpito nel segno, ma solo perché non si è accorto di quel che stava facendo". "Per la Trombarda ci vuole un tipo tosto, uno che vada in culo a Montesquieu e accentri a sé tutti i poteri. Sì, come vorrei fare io,

se non ci fosse quella Costituzione lì: legislativo, esecutivo, giudiziario: tutti in una persona, lo Stato sono io. Io che ho già il quarto potere, la stampa. E il quinto, tv, internet, radio. E' il mio sogno, ma per ora dannazione, non ci riesco. Mi dite che qualcuno ce l'ha fatta? Che ha spazzato l'ordine democratico e ne ha fondato un altro accentrando tutti i poteri? E in più ha diviso i cittadini in due gruppi: quelli di serie A e quelli di serie B? Lo hanno già fatto prima di me? Incapaci! Mi avete fatto fregare, ma io vi mando tutti dai giudici rossi. Verdini in mano ai rossi, chissà che titolo farà il Manifesto. E chi sarebbe questo Grande Dittatore? Chi sarebbe questo Fenomeno?". Letta, Verdini, Cicchitto e Schifani, già impacciati per la convocazione in piena notte, si fanno piccini, biasciano parole a mezza voce, provano a spiegare. "E fatemi capire - tuona Berlusconi - cosa s arebbe, questa Ufsl? Fantacalcio? Monzali? Oh, no. Non è possibile. Non è possibile. Anche stavolta, anche stavolta... è arrivato prima di me...".

LA CORSA “Un nuovo ordine senza democrazia?

Anche stavolta ha fatto prima lui”

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5- LA ROSALa rosa di ciascuna squadra deve essere composta da un massimo di 24 calciatori scelti tra quelli appartenenti alle squadre del campionato italiano di Serie A, oltre ad una terna di portieri che sono acquistabili non nominalmente ma per terne di una stessa squadra di serie A.

La rosa deve obbligatoriamente essere composta da un massimo, in numero e ruoli, dai seguenti calciatori:

1 Terna Portieri 9 Difensori 10 Centrocampisti 5 Attaccanti

LA STAGIONE

6- CREDITIGli eventuali avanzi di cassa della gestione precedente vengono riportati nell’esercizio successivo.All’inizio della stagione, prima delle riconferme, a tutte le squadre vengono forniti 260 crediti più un credito per ogni punto guadagnato tra Campionato (esclusi spareggi), Coppa (esclusa finale 3-4 posto). Alle squadre nuove vengono dati 285 cr.I punti-bonus vengono calcolati secondo la regola dei due punti per vittoria e prendendo sempre come base il risultato acquisito al novantesimo minuto, senza contare supplementari e rigori.Se un giocatore durante la stagione viene venduto all’estero o in una serie inferiore la squadra che detiene il cartellino del calciatore riceverà un rimborso pari ad 1/3, arrotondato per difetto, del prezzo d’ingaggio.In caso di rescissione di contratto o ritiro il rimborso è parificato ai giocatori venduti se ciò avviene,come termine ultimo entro l'inizio dell'asta invernale. (modifica 2017) Anche se successivamente il calciatore trova un ingaggio. Il giocatore rescisso va automaticamente in asta. Il rimborso in oggetto diventa parte della cassa utilizzabile appena confermata la o la rescissione dalla Rosea.In caso di squalifica per illecito sportivo o per doping non verrà applicato nessun rimborso. E’ facoltà della squadra che ne detiene il cartellino decidere se aspettare il suo ritorno o tagliarlo e acquistare all’apertura delle sessione di mercato libero.Se un calciatore facente parte delle liste al momento dell’asta non dovesse essere tesserato, la squadra che ne detiene il cartellino riceverà come indennizzo il 100% del costo iniziale del Cartellino lasciando vuoto il posto in rosa.

7- RICONFERME Entro un termine fissato dal Presidente, una settimana esatta prima dell’asta estiva, i soci comunicano al Presidente le proprie riconferme al fine di consentire la redazione delle liste per l’asta. Ogni squadra può confermare 9 giocatori di cui gli attaccanti possono essere max 2e la somma di attaccanti e centrocampisti un max di 5. L’aggiudicazione e il loro costo complessivo viene calato dalla cassa. E' obbligatoria la riconferma di tutti quei giocatori scambiati o acquistati fuori asta nel mercato libero Il cui prezzo di acquisto in asta sia superiore a 50 cr.

8- L’ASTAAlle operazioni di Calciomercato devono essere presenti tutti i Presidenti della Lega. In caso d’indisponibilità di un allenatore, questi può nominare un rappresentante in sua vece. Tale rappresentante dovrà essere una persona estranea alla Lega, cioè non potrà essere un altro socio.Se un Presidente non potrà essere presente, né potrà mandare un rappresentante, dovrà operare le sue scelte solamente tra i calciatori rimasti dopo gli acquisti effettuati dagli allenatori delle altre squadre.E’ compito del Presidente di Lega stabilire la data del Calciomercato, previa consultazione con gli allenatori, così da trovare un giorno che vada bene a tutti.

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Il Calciomercato si svolge sotto forma d’asta.Le aste sono tre:

Estiva: che viene generalmente svolta nei primi giorni di settembre, prima della prima o della seconda giornata di Serie A.

Autunnale: che si svolge il venerdì prima della undicesima di campionato (intorno a novembre

Invernale: che si svolge prima della ventunesima giornata o il primo venerdì di febbraio

La partecipazione è obbligatoria solo per l’asta estiva. L’asta estiva può essere preceduta da una sessione di votazioni su modifiche regolamentari proposte dal libro ufficiale della Federazione nazionale (detto Sacro Libro). I ruoli in genere sono quelli fissati dalla Gazzetta dello Sport, detta Sacra Lista. La SS.LL. può essere integrata dal Presidente per gli eventuali calciatori mancanti.

È vietato fumare nel locale che ospita le aste e per tutta la durata di queste ultime.

ASTA ESTIVA:Si svolge prima della prima o della seconda giornata di serie ACiascuna squadra deve acquistare max 24 calciatori di movimento (9 difensori, 10 centrocampisti, 5 attaccanti) + una terna di portieri ad un costo totale non superiore al max dei crediti a disposizione.Una squadra non è obbligata a spendere tutti i crediti a disposizione. I soci si mettono al tavolo nell’ordine inverso a quello della classifica del campionato precedente. L’ultimo classificato dell’anno prima chiama un giocatore, dicendo ruolo e squadra “reale” d’appartenenza e prezzo di partenza. I giocatori successivi possono scegliere se aumentare il prezzo, anche di un solo credito, o lasciare, nel qual caso non potranno rientrare in asta per quel calciatore. La seconda chiamata viene fatta dal giocatore classificatosi penultimo e così via. Quando il prezzo supera la capacità di cassa di un giocatore, questi non potrà partecipare all’asta stessa. L’offerta d’asta è libera, ma non dovrà mai essere inferiore a 1 credito, che è l’offerta minima consentita.Nell’asta estiva la partecipazione cessa quando si è raggiunto il massimo dei tesserati previsti.Nessun presidente può partecipare all’asta per un calciatore di un ruolo già coperto in tutti gli effettivi. Ad esempio, se una squadra ha già acquistato 5 attaccanti, l’allenatore di tale squadra non può nominare né partecipare all’asta per un attaccante. Nelle aste intermedie,invece, se una squadra s’aggiudica un giocatore il cui ruolo è al tetto, la stessa squadra deve immediatamente dichiarare il taglio di un altro giocatore dello stesso ruolo che da quel momento sarà tesserabile da tutte le altre società. Non è ammesso tagliare un giocatore e poi ritesserarlo nel corso della stessa stagione.Le squadre escono definitivamente dall’asta quando hanno finito i crediti o quando hanno raggiunto il massimo di calciatori tesserabili o a seguito di una loro dichiarazione fatta al momento del turno di chiamata.

ASTA AUTUNNALE: Si svolge il venerdì prima della undicesima di campionato (intorno a novembre)Alla vigilia dell’asta autunnale vengono dati ad ogni squadra ulteriori 20 crediti. L’asta autunnale si chiude con una mezz’ora dedicata al mercato libero.

ASTA INVERNALE:Si svolge prima della ventunesima giornata o il primo venerdì di febbraioAlla vigilia dell’asta invernale vengono dati ad ogni squadra ulteriori 20 crediti. L’asta invernale è preceduta da una mezz’ora dedicata al mercato libero. I giocatori scambiati dall’asta autunnale all’asta invernale, possono essere immediatamente utilizzati dalle nuove società. I crediti aggiuntivi dati alla vigilia dell’asta invernale non possono essere utilizzati per le trattative e/o scambi che si chiudono prima dell’inizio dell’asta invernale.Le operazioni di mercato tra le squadre sono ammesse solo nel periodo intermedio tra l’asta autunnale e l’asta invernale.

Per le aste intermedie viene facilitata la partecipazione tramite mezzi videotelefonici o telefonici ai soci che per comprovati motivi di salute o distanza non possono partecipare ed in ultimo con la possibilità di consegnareal presidente offerte in busta chiusa che verranno aperte in asta al momento del proprio turno. (modifica 2017)

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“CHI L’HA VISTO?” CI FA UN BAFFO. UNA VOCE DAL DARFUR

Meglio la mitraglia della... Abbiamo scovato il fuoriuscito della Trombarda: è in Africa

Gianfortuna: dalle scaramucce del fantacalcio alla guerra vera

Pronto, Fabio? “Sì”. Dove sei, a Nablus? “No. Sono a Khartoum” In Sudan. E che ci fai? “Da maggio sono in Darfur. Da qualche giorno ci hanno fatti allontanare e ora mi trovo nella capitale”. Ragioni di Sicurezza, immagino. “Sì. Era diventato troppo pericoloso rimanere là”. E ora? “Resto a Khartoum, in appartamento, in attesa che la situazione migliori e si possa tornare in Darfur a completare la missione”. Attenzione. “Beh, in questi anni ne ho viste di tutte”. Dove hai lavorato? “A Nablus ed Hebron, poi in Pakistan dopo il terremoto. E ora in Darfur”. Pensavo a una lunga attesa prima di riuscire a prendere la linea. Invece ce l’ho fatta subito. E il segnale non sembra quello di una chiamata internazionale. “Sorpreso anche tu. Ci hanno messo a disposizione una linea speciale che, con vari rimbalzi fra Italia, Spagna e Africa è

congegnata in modo da evitare l’addebito della chiamata a chi riceve all’estero e lavora in questo tipo di missioni. E chi chiama spende come per una telefonata nazionale”. Un buon motivo per chiamarti più

spesso. “Volentieri. Voi che fate?”. In Trombarda sono cambiate molte cose, ora c’è una gestione collettiva. “Addirittura? Che è successo?”. Tranquillo, nessuna Fronda. L’ esclusiva resta tua. “Saluta Marco, saluta tutti”. Posso farlo sul Bollettino? “Autorizzato. Però, inviatelo anche a me: [email protected]”.

Quando torni? “A inizio 2008 dovrei essere a Firenze”. Vediamoci a cena, coi “ragazzi” del fantacalcio. “E perché no?”.

Prossime destinazioni? “Ho varie offerte. Colombia, Yemen. Devo valutare”. Sempre con Medici senza frontiere? “Sì. Altre organizzazioni, magari pagherebbero di più. Ma sono legato allo spirito di Medici senza frontiere e ho intenzione di continuare qui”. Un abbraccio. “Anche a te. A tutti”.

Tavola del LIBRO MASTRO (MEGLIO IL MITRA DELL’ASTA)

Page 22: Le Tavole Libro Mastro

9- TRATTATIVE E TRASFERIMENTI

A partire dall’asta autunnale fino all’asta invernale, le squadre sono libere di condurre trattative di trasferimento d’ogni genere eccetto per quanto stipulato qui di seguito:I trasferimenti non modificano il ruolo né l’ingaggio dei calciatore coinvolti nel trasferimento.I trasferimenti sono oggetti ai requisiti di composizione, in numero e ruoli, della rosa di una squadra.I trasferimenti possono comprendere conguagli in crediti tra le società interessate, senza modificarne le quotazioni del calciatore.Una volta raggiunto un accordo di trasferimento entrambi gli allenatori coinvolti devono comunicarlo, a voce o per iscritto, pena la nullità, al Presidente di Lega che è il garante sulla regolarità degli stessi.I giocatori oggetto delle trattative devono essere obbligatoriamente confermati nella stagione successiva purché il loro prezzo di scambio sia pari o superiore a 50cr. Tutti gli scambi al di sotto dei 50 crediti non sono soggetti ad obbligo di riconferma. I portiere in quanto non riconfermabili e non possono essere oggetto di scambi (modifica giugno 2017)

10- DISOCCUPATI

I giocatori disoccupati possono essere acquistati a Mercato Libero, ovvero le operazioni d’acquisto e svincolo dei calciatori saranno possibili Dal lunedì successivo all’asta invernale fino al venerdì precedente la penultima di campionato.

Non è possibile tesserare più di un giocatore disoccupato a settimana.

Per acquistare i calciatori al Mercato Libero si utilizzano i crediti rimasti al termine delle operazioni di mercato dopo l’asta invernale.

L’ingaggio dei calciatori “liberi da contratto” varia a seconda del loro ruolo in base alle seguenti disposizioni:

Portiere: 5 crediti Difensore: 5 crediti Centrocampista: 10 crediti Attaccante: 20 crediti

Se si rinuncia alla possibilità di confermare il calciatore, i prezzi diventano: Difensore: 3 crediti Centrocampista: 5 crediti Attaccante: 10 crediti

E’ possibile acquistare soltanto calciatori “liberi da contratto”, cioè calciatori non tesserati da altre squadre della Lega.

Un calciatore svincolato, cioè tagliato dalla rosa di una squadra per far posto ad un nuovo acquisto, diventa “libero da contratto” e può quindi essere acquistato da qualunque altra società.

Page 23: Le Tavole Libro Mastro

Le operazioni d’acquisto o svincolo devono essere comunicate al Presidente di Lega entro mezz’ora dalla comunicazione della formazione per la gara e possono essere schierati in squadra a partire da subito.Non c’è limite al numero di calciatori acquistabili al Mercato Libero (se non la mancanza di crediti ed il limite sopra descritto di un giocatore a settimana), ma per quanti acquisti una squadra faccia, il numero di calciatori della sua rosa non dovrà mai superare i 24 elementi + una terna di portieri.

11- LA GARA

La gara viene disputata tra due squadre di 11 calciatori, scelti dal presidente tra i 24 giocatori + portieri appartenenti alla rosa.La squadra che avrà assegnato il maggior numero di reti vincerà la gara. Se non sarà segnata alcuna rete o se le squadre avranno segnato eguale numero di reti, la gara risulterà conclusa in parità.Il numero di reti segnate da ciascuna squadra, cioè il Risultato Finale, viene calcolato, per mezzo delle Tabella di Conversione confrontando i totali squadra di ciascuna formazione + il fattore campo (vedi TABELLINO).

12- LA FORMAZIONE

Schema di giocoCiascuna squadra potrà schierare i suoi 11 calciatori in base ai seguenti moduli: 5-4-1, il 5-3-2, il 4-5-1, il 4-4-2, il 4-3-3, il 3-4-3 e il 3-5-2. Non è ammesso il 6-3-1.Non c’è alcun limite all’impiego dei calciatori stranieri, né comunitari, né extracomunitari

Comunicazione della formazione

Le formazioni devono essere date al Presidente o socio incaricato che è garante e giudice per la regolarità utilizzando il sito www.legatrombarda.it (sezione: invio formazioni), in caso di malfunzionamento o problemi di connessione è possibile inviare la formazione via mail ([email protected]) o sms al Presidente entro 30 minuti dall’inizio della partita del giorno in cui viene giocata la prima partita del turno di campionato.Devono essere formate da 11 titolari più un massimo di 12 riserve, 2 portieri più 10 giocatori di movimento scelti liberamente senza distinzioni di ruoli.Il portiere titolare e quello di riserva devono però essere indicati nominalmente al momento della comunicazione delle formazioni.I ruoli sono quattro: portiere, difensore, centrocampista e attaccante.

Mancata comunicazione della formazione

Nel caso che un socio non comunica la formazione nei termini stabiliti, o la comunica in ritardo, viene schierata quella della domenica precedente e penalizzato di un punto in classifica.

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Tale penalizzazione può essere comminata più volte nel corso del campionato,comunque ogni qualvolta un allenatore manchi di comunicare la formazione per tresettimane consecutive o quattro non consecutive. Nel caso di tre mancate comunicazioni consecutive o di quattro non consecutive, ilsocio viene automaticamente espulso.Nel caso che alla prima giornata di campionato un allenatore non comunichi la formazioneentro la scadenza stabilita, il Presidente di Lega, assegnerà alla squadra delSuddetto allenatore un Totale-Squadra d’ufficio equivalente a 60.

13- RISERVE E SOSTITUZIONIE’ consentita l’utilizzazione di calciatori di riserva, a condizione che siano rispettate leseguenti disposizioni:Ogni squadra può schierare in panchina sino a 12 calciatori di riserva 10 di movimentoe 2 riservati ai portieri.

I calciatori di riserva vengono indicati in ordine di sostituzione

Si procede alla sostituzione ogni qual volta un titolare non abbia giocato o non abbiaricevuto valutazione, fatta eccezione per i casi previsti all’articolo successivo. Ognisquadra può effettuare un massimo di tre sostituzioni. In caso di assenze superiori atre, si da comunque precedenza a quella del portiere e si fanno entrare le prime tre riserve.

La sostituzione viene fatta primariamente con un calciatore dello stesso ruolo (in ordinedi panchina) o, in caso d’impossibilità, con un calciatore di movimento di un ruolo più arretrato (cominciando da quello più vicino) a meno che questo non configuri un modulo non ammesso (es. un centrocampista può essere sostituito da un difensore, ma non da un attaccante).

Un esempio: a chi giocherà con il 4-3-3 potrà essere sostituito un attaccante con un centrocampista (4-4-2) o al limite con un difensore (5-3-2).

Non è concesso che le sostituzioni portino ad avere una squadra schierata senzaattaccanti. Se né il titolare né le rispettive riserve giocano o vengono valutate si attingealle riserve d’Ufficio. Se le R.U (Max 2) non bastassero a valutare la rosa sulla basedegli 11 giocatori, la squadra in questione gioca in inferiorità numerica.

Le sostituzioni ammesse per i giocatori di movimento sono solo 3 comprese le R.U + 1per il portiere. Il quarto ed il quinto, il sesto e così via non verrà sostituito (neanche dalla riservad’ufficio) e la squadra giocherà in inferiorità numerica.

La regola delle 3 sostituzioni massime non viene applicata in caso della sospensioneimprevista delle partite per maltempo o altro. Regola che però non vale per le sospensioniprogrammate (leggi coppe intercontinentali ed altro, dove la sospensione è già previstaa momento in cui vengono inviate le formazioni).

I calciatori di riserva non possono in nessun caso sostituire calciatori espulsi, anche senon valutati dalla Q.U. Sempre che siano scesi in campo.

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Tavola del LIBRO MASTRO (QUELLI CHE…)

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MODALITÀ’ DI CALCOLOCriterio generaleL’esito, cioè il Risultato Finale della gara, viene calcolato secondo le modalità qui descritte.Le modalità o procedura di calcolo per determinare il Risultato Finale della gara è divisa in trefasi distinte: Voti e R.U.; Bonus Malus; Risultato.

14- VOTI E R.U. Ogni calciatore riceve lunedì un Voto-totale, formato dal Voto in pagella datogli dal Q.U. più omeno i Bonus-Malus riferiti alle azioni.Per la definizione del tabellino viene preso come riferimento uno o più giornali, detti QuotidianiUfficiali (Q.U.). Il Q.U. è la Gazzetta dello Sport o, in caso di sciopero, lo Stadio e Tuttosportnell’ordine. In nessun caso possono essere scelti come Q.U. i bollettini ufficiali delle squadredi Serie A (es. Tuttosport). Il tabellino del Q.U. è insindacabile salvo rettifiche dello stessopubblicate il martedì nelle pagine dedicate al Fantacalcio e comunque non oltre il mercoledì. Se un calciatore ha giocato tutta la partita e non è stato valutato, prende un 6 d’ufficio. Seinvece ha giocato, secondo il tabellino del Q.U. almeno 25 minuti, recuperi esclusi, ma non èstato valutato, gli viene dato un 5,5 d’ufficio. Parimenti viene assegnato il 6 d’ufficio a quei giocatori che hanno giocato un solo spezzonedi partita ma abbiano accumulato dei bonus-malus ad esclusione delle ammonizioni edespulsioni.Tali bonus-malus si aggiungono/sottraggono al 6 d'ufficio. Il giocatore non valutato edammonito è considerato non presente con ingresso della riserva e/o della R.U.).

Nel caso che più portieri di una stessa squadra si siano avvicendati e tutti non abbiano avutoné valutazione né bonus-malus, verrà ritenuto presente quello che ha giocato più minuti e incaso di parità, quello della formazione iniziale. In caso di sostituzione del portiere titolare,vengono conteggiati anche i gol subiti e gli eventuali rigori parati dal portiere di riserva. Il votoinvece resta quello del titolare a meno che abbia giocato meno di 25'. Nel caso che uncalciatore di movimento sostituisca il portiere, egli ne assumerà interamente il ruolo, con tuttoquello che ne consegue per i bonus-malus. (Norma FFC)In caso d’inferiorità numerica, i calciatori non sostituiti vengono rimpiazzati dalle Riserved’Ufficio (R.U.). Le riserve d’ufficio schierabili sono solo due. La prima prende un punto inmeno del peggior voto in pagella preso dagli altri titolari della squadra, la seconda due punti inmeno. La riserva d’ufficio del portiere prende sempre 3. Il giocatore non valutato ed espulso prende un 4 d’ufficio (5 -1) sempre che sia

effettivamente sceso in campo.

-Interpretazione sulla norma delle riserve d'ufficio:Le riserve d'ufficio sono uno strumento regolamentare ideato per ammortizzare gli effetti delleinferiorità numeriche, una delle anomalie più evidenti del Fantacalcio. Per scegliere quali sostituzioni fare con i giocatori reali e quali con le riserve d'ufficio i criterisono questi:

1.il portiere è sempre il primo ad essere sostituito2.all'interno di ogni ruolo, la prima riserva prevale sempre sulla seconda, la

seconda sulla terza e così via3.tra le riserve reali restanti si sceglie quella col miglior fantapunteggio (e, a titolo

puramente statistico, a parità di punteggio, si sceglie il giocatore del reparto piùarretrato)

Le regole 2) e 3) sono comunque sottoposte alla regola che il modulo risultante deve esserevalido.

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ESCLUSIVO INTERVISTA ALLA PRIMA FIRMA DELLA GAZZETTA

“Il fantacalcio? Me ne frego” Luigi Garlando: “Quando do i voti non penso a voi

ma a dare al lettore l’idea di come è andata la partita”

AI VOGLIA di studiare tutta l’estate. Hai voglia a mandare a memoria l’intero curriculum perfino delle riserve del Chievo. Hai voglia a prendere in asta il capocannoniere del campionato. Dettagli, come diceva quella canzone. Dettagli, perché

nel fantacalcio, tutto dipende da loro. Dagli inviati e corrispondenti che danno i voti ai calciatori. T’innalzano col 7 al tuo centrocampista, ti abbattono con lo stesso voto al terzino avversario. Ti spiazzano per il 5 (è accaduto a Morimoto la scorsa settimana) all’attaccante che segna o per il 10 al portiere che soccorre l’avversario in pericolo di vita. Insomma, hanno in mano se non il nostro destino, almeno quello dei nostri stati d’animo dal lunedì in avanti. Chi sono questi signori? E, come dice quell’altra canzone, a cosa pensano quando scrivono 4 accanto al nome del nostro giocatore? Per saperlo mi sono rivolto a lui, a Luigi Garlando, inviato di punta della Gazzetta dello Sport. Autore di libri d’impronta sportiva ma non solo, ha penna felice e ha raccolto l’eredità di Candido Cannavò come titolare della rubrica di divagazioni quotidiane sulla rosea. Alla quale ha imposto un titolo, “Tanto è un gioco” che mi ha incoraggiato a farmi avanti. Mi son detto: vuoi vedere che è uno dei nostri? Ebbene, lo è. A Luigi ho sottoposto una mitragliata di domande cui non si è sottratto. Per sapere se è vero che non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore, come recita l’ultima canzone, la più bella. E se non è da quelli, allora da cosa dipende quel maledetto quattro e mezzo?

H

Tavola del LIBRO MASTRO (IL FANTACALCIO… ME NE FREGO)

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Luigi, è davvero possibile, seguendole dalla tribuna stampa, esaminare con costrutto 33 persone (28 giocatori più i mister più la terna arbitrale) per un'ora e mezzo ed emettere voti e giudizi avendo poi la coscienza a posto? “In effetti non è semplicissimo, soprattutto nelle notturne, perché in genere la tattica usata dai giornalisti è questa: si vede il primo tempo, durante l'intervallo si comincia a scrivere ciò che è accaduto nei primi 45 minuti, si scrive il secondo in diretta. Al fischio finale, si scrive il cappello del pezzo, la parte introduttiva, una letta veloce e si invia perché in genere in redazione aspettano redattori rabbiosi che devono stampare la pagina e vogliono andare a casa presto. Quindi, capirete che, soprattutto nel secondo tempo, con un occhio alla tastiera e un occhio al campo, qualcosa può sfuggire. Il paradosso di fondo è questo: lo spettatore che non deve scrivere, non deve annotare i dati per il tabellino (angoli, tiri, ecc) vede la partita molto meglio di chi deve raccontarla per mestiere”. Non capita mai alla fine di chiedersi se quel terzino in campo c'era davvero ? “Può capitare come al popolare collega di cui risparmio il nome per carità cristiana che, in una pagella dell'Europeo 2000, scrisse: “Non si vede mai. Voto 5”. Per forza non si vedeva, non era mai entrato... Solo lui aveva visto il cambio”. E se succedesse a te? “In genere, senza tirarmela eccessivamente, riesco sempre ad avere dati sufficienti per dare un giudizio di tutti. Non fosse così, immagino che una buona via di uscita sarebbe un 6 politico e qualche riga di supercazzola. Tipo: “Ci mette l'anima, ma fatica a incidere. Non sempre puntuale nelle due fasi, si redime per l'impegno”. C'è la diffusa sensazione che i giocatori delle grandi siano favoriti nei voti. Prima di dare un'insufficienza ci pensate bene e non male. “Volete dire che avere Agnelli, Tronchetti e Della Valle nel cda e Galliani che chiama per lamentarsi ogni 5 minuti non aiuta? Volete dire che se le grandi vincono, vendiamo di più? Siete maliziosi, però. Io mi sento però di garantirvi che abbiamo una invidiabilissima libertà di giudizio. In 20 anni di Gazzetta non mi è mai stato chiesto di cambiare un voto.

Mi sento un grande privilegiato a confronto di tanti colleghi/amici di altri giornali che hanno parecchi paletti se devono scrivere di Totti o di Juve. Insomma, avete scelto il giornale giusto per il fantacalcio... Poi, è chiaro, a volte può scattare della sudditanza inconscia. Ciascuno di noi porta in circolo una certa dose di fantozzismo. Sudditanza per

grandi club o grandi giocatori. Paolo Maldini doveva stuprare un guardalinee per scendere sotto il 6, ma non sottovalutate una virtù della vostra/nostra Gazzetta”.

Quale sarebbe? ”La separazione delle carriere. A meno di carenze di organico, chi scrive partite e pagelle non segue le squadre durante la settimana e quindi non deve temere di metterci la faccia al martedì rischiando schiaffoni. Chi segue le squadre in settimana, la domenica scrive gli spogliatoi. Non avere contatti frequenti con i pagellisti aiuta ad avere una maggiore libertà di giudizio e meno condizionamenti emotivi. Altri giornali, con minore organico, non possono permettersi questo lusso”. La Gazzetta fa scuola di pagelle? Vi riunite per stabilire criteri in base ai quali modulare giudizi e voti? “Ahi, qui colpisci nel segno... Hai centrato un

pezzo di pelle scoperta. E' una battaglia che porto avanti da tempo e ho perso anche quest'anno perché parte un altro torneo senza una riunione che avevo sollecitato per cercare una maggiore

sincronia dei pagellisti. Riunirci per tarare meglio i voti (da 4 a 8 con eccezioni?), per stabilire per esempio quanto debba incidere l'episodio disciplinare sulla valutazione tecnica. Uno segna 3 gol, ma si fa cacciare e la sua squadra in 10 si fa rimontare. Contano più i gol o il rosso?” Già, cosa conta di più? “In assenza di una linea guida, ognuno decide in coscienza, per conto suo. Ok, è sbagliato. Mi cospargo il capo di cenere e lotterò ancora per rimediare. Ho detto che avete scelto il miglior giornale su piazza, non il migliore sulla terra”. Influisce più sul voto la prestazione o il risultato? “Il mio primo criterio di giudizio è sempre quello dell'incidenza della prestazione individuale sul risultato: non solo gol, assist,

A Pirlo darei sempre il 6 minimo garantito Inzaghi è il più amico

fra i calciatori

Vernazza è il pagellista più severo: Cassano

gioca a freccette con la sua fotografia

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paratona, ma anche una chiave tattica. L'esterno che sfonda a destra e fa deragliare lì la partita, per esempio. E' chiaro che se uno fa un gol e non tocca più palla, tengo conto anche degli altri 89 minuti di latitanza, ma se quel gol decide la partita avrà sempre una considerazione alta. Poi scattano una serie di altri parametri particolari che rifiniscono il giudizio e che sarebbe lungo elencare. Ne cito uno: la potenzialità del giocatore”. Ciò che avrebbe potuto fare e non ha fatto? “Già. E' per questo criterio che valutare Kakà, ad esempio, mi metteva sempre in difficoltà. Perché Kakà, anche nella sua peggior giornata, 2-3 palle gol le creava sempre. Giusto scrivere: “Il più pericoloso dei suoi. Voto 7”?. Per me no, perché bisognava tenere conto anche di tutto ciò che non aveva fatto a parte quelle 2-3 sgroppate sporadiche. Se si era nascosto, se aveva perso tante palle, se non aveva speso tutto il suo infinito talento per aiutare il Milan, bisognava tenerne conto. Quelle stesse 2-3 palle gol avrebbero fruttato magari un 8 al povero Brocchi, non al grande Kakà che ha ben altre potenzialità”. Ti è mai successo che al lunedì un Gattuso qualsiasi ti abbia espresso il suo disaccordo su in 5 in pagella? “Certo. Citi Gattuso a proposito. Un giorno concluse la telefonata così: “Sei un comunista di merda”. E tu, come hai reagito? “Un po' di tempo dopo, a Coverciano mi è venuto a cercare. Invece di menarmi, mi ha abbracciato. Rino è un amico. Anche se non vota come me”. Un giorno, la Gazzetta dette 10 al portiere del Cagliari perché soccorrendo un avversario esanime, gli salvò la vita. “Io, per filosofia, sto con le eccezioni e non con i dogmi. Ma le eccezioni devono essere veramente tali, enormi: 10 all'ultima partita di un Del Piero, a un gesto sommo di fair play in una finale di Champions persa per quel gesto.... Per il resto credo che ci si debba attenere rigorosamente al giudizio tecnico che è un servizio dovuto al lettore che paga. Il lettore vuole sapere come si è comportato quel giocatore durante la partita, pretende giustamente la fotografia tecnico-tattica. Se

ha salvato una vita, lo leggerà nel pezzo accanto”. Si valuta meglio il rendimento dei singoli dalla tribuna stampa o in tv? “Assolutamente dalla tribuna. Senza un

briciolo di dubbio. L'esempio più clamoroso è Rooney. Se lo segui in tv, quando riceve palla, sembra un giocatore normale. Invece non lo è. E' un gigante di generosità e senso di squadra, al di là del talento. Io mi diverto un

mondo a seguirlo allo stadio quando magari il Manchester inizia l'azione a sinistra e lui si avventa a destra aggredendo lo spazio e dettando la profondità. O quando magari l'avversario attacca a sinistra e lui rincula come un razzo a destra per rincorrere il terzino. Queste cose la tv non le mostra. Come delle presentatrici, fa vedere solo una metà. Solamente allo stadio puoi capire quando grande è Rooney e perché può prendere 8 anche se non segna”. Giochi a fantacalcio? E i colleghi della rosea? “Sì, agli albori del gioco. Ora credo che qualche collega giochi ma in leghe incrociate. Non penso che esista ancora una lega di sola Gazzetta”. Alla Gazzetta esisteva la lega Vecchio Porco. Nella guida nazionale del fantacalcio anni Novanta seguiva in ordine alfabetico proprio la nostra Trombarda. “Sì, il Vecchio Porco è un ristorante che frequentavamo allora. Tempi mitici. Aveva

importato il gioco Riccardo Romani, collega arrivato dallo studio che lo aveva brevettato. Un po' come gli inglesi che sbarcarono a fine Ottocento e ci insegnarono il calcio. Riccardo, ex portiere del Baracca Lugo di

Zaccheroni, è un bravissimo giornalista, poi volato a New York, free lance, e ora a Sky. Raccontò con sensibilità e puntualità l'11 settembre, tra l'altro”. Si dice che l’allora direttore Cannavò volesse vietare la vostra lega, perché fra gli inviati si rischiava il voto di scambio. “Credo che quella di Candido sia una leggenda. Semmai si incazzava se qualcuno di noi giocava a calcio vero e si infortunava. Mitici i tempi della Lega del Vecchio Porco. Io vinsi un paio di campionati con la Malaspina (cognome di una mia collega che elessi

Non vidi un giallo a Piacentini

e costai 20 milioni alla Gazzetta

Vorrei in Gazzetta una riunione

sui criteri per dare i voti

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presidentessa) lottando contro il titolato Phottenam di Paolo Condò. Mi commuovo se ricordo la nostra prima asta. Dopo la chiusura del giornale, ci fermammo in redazione e tirammo fino all'alba. Un collega venne con l'auto già carica per le vacanze. Alle 6, dopo aver comprato l'ultimo terzino, partì per il mare. Altri tempi. Ci si divertiva e i giornali assumevano. Il lupo dormiva con l'agnello. Amen”. Usavate i voti della Gazzetta? “Quelli del Corriere dello Sport, motivo per cui cercavo sempre di comprare qualche giocatore della Roma o di squadre del Sud”. Nessuno chiama il collega del Corriere dello Sport per raccomandare il proprio terzino? “Non escludo che qualcuno lo abbia fatto. Di sicuro ad ogni partita non manca il collega che si avvicina e, con disinvoltura da spia a Berlino, butta lì: "Bene Candreva oggi, no?” E io capisco che ha in squadra Candreva”, Pensi mai nel dare voti che dipendono da te gioie e disperazioni di migliaia di matti come noi? “Qui, anche a costo di prendere i vostri vaffa in coro, sarò spietato. Quando al lunedì mi telefona o scrive un fantacalcista incazzato che magari mi rinfaccia pure i soldi spesi per il montepremi, la mia risposta standard è questa: “Del fantacalcio non potrebbe fregarmene di meno. Ognuno è libero di sperperare i propri soldi come crede. Rispettabilissima anche la scelta delle escort”. Bell’accostamento. “Mi spiego. Mi piace cazzeggiare, ma sulla professionalità sono intransigente. Ogni volta che scrivo una pagella, io cerco di dare al lettore che spende un euro e 20 il miglior prodotto possibile, mettendoci tutte le mie conoscenze e la mia onestà di coscienza. E voglio essere libero di farlo. Se un calciatore gioca solo 5 minuti, ma entra svogliato come un Balotelli e dalla sua palla persa nasce un gol, io voglio essere libero di dargli un brutto voto anche se ha giocato meno dei 20 minuti previsti dal Fantacalcio. E continuerò a farlo, anche se i fantacalcisti si incazzano. Io sono al servizio dei lettori della Gazzetta e del giornale che mi paga lo stipendio. Se poi, sul mio lavoro, qualcuno vuole giocare, liberi di farlo. Ma non di condizionarlo. Scusate il pistolotto”. Figurati.

“Ora ve ne racconto una bella. Prima partita da pagellista, anni e anni fa. Era un Bologna-Roma. Scordai nel tabellino un'ammonizione a Piacentini. Per quel giallo che avevo scordato un lettore si giocò l'auto da 20mila euro che la Gazzetta metteva in palio ogni

settimana. Il lettore fece causa e il giornale dovette regalare l'auto anche a lui. Morale: la mia prima pagella è costata 20mila euro alla Gazzetta”.

Che deve fare un portiere per prendere 6 da Garlando? “Anche nulla, se non fa cazzate e gli altri non centrano la porta”. Un difensore? “Concede qualche occasione alla sua punta che però non fa male”. Un centrocampista? “Poco incisivo in costruzione, ma buoni recuperi”. E un attaccante? “Ha il merito di cercare spesso la porta, la colpa di trovare solo il portiere”. Chi è il più buono dei tuoi colleghi della Gazza e non nel dare i voti? “I colleghi che non hanno carriere separate, probabilmente”. E il più severo? “Sebastiano Vernazza, pagellista anche della Nazionale, ha una sublime ironia, a volte spietata. Cassano ha una sua foto in stanza e ci gioca a freccette. E' andato in pensione purtroppo l'amico Claudio Gregori, poesia di calcio e soprattutto ciclismo. Era l'incubo dei fantacalcisti perché la sua forbice si apriva da 2 al 9. Vedeva come pusillanimi i colleghi che oscillavano democristianamente dal 5.5 al

6,5, per timore del giudizio. Per cui brandiva incenso e clava e partiva alla carica come Don Chisciotte. Era la temutissima “variabile Gregori”. Al lunedì, un fantacalcista poteva scoprire un 9 nelle pagelle dell'avversario

o un 3 nelle proprie, giustificato magari da una semplice espulsione. L'amico Claudio aveva impeti savonaroliani. Ma senza la sua poesia le bici friniscono di meno”. E Garlando come giudica il pagellista Garlando? “Non male, dai”. A quale calciatore daresti sempre il 6 minimo garantito? “Pirlo”. Qual è quello più tuo amico?

Occhio a Veronesi potrebbe dettare

le formazioni con schede svizzere

Ognuno spenda come vuole

Con le escort O al fantacalcio

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“Pippo Inzaghi”. Il più antipatico, in campo o fuori? “Ha smesso: Costacurta. Cassano è sulla buona strada”. E quello di cui da bambino avevi il poster in camera o meglio - letto Cielo manca – la figurina nel diario? “Boninsegna e in “Cielo manca” si capisce perché”. Leggendo Cielo manca, il tuo romanzo tutto giocato sui nomi dei calciatori delle figurine Panini mi sono sentito meno scemo perché a cinquantun’anni gioco a fantacalcio con lo spirito di un bambino. E perché da quattro anni scrivo ogni settimana nel bollettino della nostra lega. Un grazie di cuore. “Grazie a voi, che non mi lasciate solo a fare il cazzaro, a 49 anni. E un saluto alla vostra lega”.

Con noi gioca Sandro Veronesi, lo scrittore. Dopo il suo ultimo libro, XY, l’ho ribattezzato X2 perché qui da noi

non vince quasi mai. “Un saluto particolare allo juventino Sandro. Se comincia a dettarvi le formazioni usando schede telefoniche svizzere, cominciate a preoccuparvi”. Posso chiederti

raccomandazioni? “Amiche?”. Con Maxi Lopez cerca di partire sempre dal 7 in su. E se accetti, ti giro la mia rosa. Casomai… “Con la minuscola: rosa? Non ci siamo capiti”. Non prendertela. Tanto è un gioco. “Certo. E non c'è nulla di più serio di un gioco”.

Piero Ceccatelli

In vent’anni nessuno

mi hai mai chiesto di cambiare voti

CHI E’ Luigi Garlando (Milano, 5 maggio 1962), laureato in lettere moderne a Milano, comincia a muovere i primi passi nel mondo dei fumetti. Approda poi alla Gazzetta dello Sport, Come inviato ha partecipato a due campionati del mondo, Germania 2006 e Corea e Giappone 2002, due giochi olimpici, ed un Tour de France. È stato premiato dal Coni per la sezione inchieste e per il racconto sportivo. Scrive libri per ragazzi, trattando temi d'attualità e sportivi. Celebre Cielo manca, ispirato alle figurine Panini. È un appassionato collezionista di copie in tutte le lingue della "Divina Commedia" di Dante. Sulla Gazzetta scrisse un lungo pezzo in endecasillabi danteschi commentando il 4 marzo scorso uno striscione dei tifosi viola contro Della Valle.

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15- BONUS MALUSQuesti i Bonus-Malus:

+3 per ogni gol segnato,

+3 al portiere per ogni rigore parato;

+2 per ogni rigore realizzato;

-0,5 per ogni ammonizione;

-1 per ogni espulsione (ma l’espulsione assorbe anche l’eventuale ammonizionePresa in precedenza);

-1 al portiere per ogni gol subito;

-2 per ogni rigore sbagliato;

-2 per ogni autogol.

In caso di rigore ribattuto e poi realizzato, si darà +1 all’attaccante (se chi ha ribattuto è giocatore diverso da chi ha tirato il rigore, si darà naturalmente+ 3 al primo e -2 al secondo) e +2 al portiere.

Il fattore-campo vale 2. (Il fattore campo non si applica agli spareggi)

16- RISULTATOLa somma dei Voti-totali degli undici giocatori (comprese le riserve che sono entrate e le R.U.) dà un Totale-squadra, a cui eventualmente vengono aggiunti 2 punti alla squadra che gioca in casa. Il Totale-squadra viene tradotto in gol secondo la seguente tabella, fatti salvi i casi particolari descritti nell’articolo successivo:

fino a 65,5 = 0 gol

da 66 a 71,5 = 1 gol

da 72 a 76,5 = 2 gol

da 77 a 80,5 = 3 gol

da 81 a 84,5 = 4 gol

da 85 a 88,5 = 5 gol

da 89 a 92,5 = 6 gol e così via di quattro in quattro.

CASI PARTICOLARI:1) All’interno di una stessa fascia viene dato un gol supplementare alla squadra cheha totalizzato almeno quattro punti più dell’altra. Non si applica nelle fasce inferioi a 66.

2) Viene dato un gol supplementare alla squadra che ha totalizzato almeno dieci punti in più.

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3) Se una squadra ha totalizzato meno di 60 punti e l’altra ne ha totalizzato almeno sei di più,le viene dato un gol supplementare;Le regole 1), 2) e 3) non si applicano se entrambe le squadre hanno totalizzato meno di 60punti. Es.: 59-49 = 0-0, 64-59 = 0-0, 65-59 = 1-0, 66-59 = 2-0, 69-59 = 3-0, 72-59 = 4-0. 4) Nel caso che il Q.U. rettifichi nel riepilogo settimanale MAGIC della GDS un voto e/o i bonusmalus assegnati a un calciatore il punteggio verrà ricalcolato sulla base delle modifiche.

SUPPLEMENTARII supplementari si applicano agli spareggi ed alle partite di coppa con gare di andata e ritornoin caso di parità della differenza reti ed a quelle d’eliminazione diretta in campo neutro.

I tempi supplementari vengono considerati come una partita a sé stante tra squadre composteda tre o meno giocatori. Si sommano quindi i Totali-Calciatore delle prime riserve disponibiliper ciascuno dei tre reparti di movimento (un difensore, un centrocampista e un attaccante,quindi, escluso il portiere) così da ottenere un Totale-Squadra-Supplementari per ciascunasquadra, il cui confronto darà luogo a un Risultato Finale relativo ai soli tempi supplementari. Ai supplementari, come per i tempi regolamentari si applica la regola delleRiserve d’Ufficio, fermo restando il numero massimo utilizzabile per squadra di 2 R.U.

Il Risultato Finale dei tempi supplementari, viene calcolato sommano i Totali-Calciatore delletre riserve di movimento secondo la Tabella di Conversione Supplementari. Nei supplementarinon esiste fattore campo. E’ anche applicata la regola del gol supplementare in caso di 10 opiù punti di differenza.

Tabella di Conversione Supplementari

Meno di 18 = 0 gol

Da 18 a 20,5 = 1 gol

Da 21 a 23,5 = 2 gol

Da 24 a 26,5 = 3 gol

e così via (ogni 3 punti un gol)

RIGORIIn caso di parità anche dopo i tempi supplementari, dove non vale la regola uefa del goldoppio fuori casa (modifica giugno 2017), si procederà all’esecuzione dei calci di rigore.

Nelle partite in cui è prevista la disputa dei tempi supplementari ed eventualmente dei calci dirigore, al momento di comunicare la formazione, ciascun allenatore dovrà comunicare anchel’elenco dei rigoristi, ovvero indicare a fianco di ciascuno dei 11 calciatori schierati (le riservesubentrano nel numero dei titolari) un numero da 1 a 11 che rappresenta l’ordine in cuibatteranno i calci di rigore.

Verrà obbligatoriamente calciata una serie di 5 calci di rigore, che verranno tirati dai primi 5calciatori indicati nell’elenco dei rigoristi. Si comparano i rigoristi delle due squadre nell’ordineindicato: il rigorista che ha preso Voto sufficiente (uguale o maggiore di 6) segna il rigore; ilrigorista che ha preso voto insufficiente (minore di 6) sbaglia il rigore (Per voto s’intende

5) Non si applica per tutte le partite ad eliminazione diretta (spareggi compresi) disputati in partite di andata e ritorno la regola UEFA del gol fuori casa doppio in caso di parità.

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quello preso IN PAGELLA, ovvero senza contare i bonus/malus). Al termine dei 5 calci dirigore regolamentari verrà dichiarata vincente la squadra che ha segnato più rigori.I rigori verranno comunque tirati solo dai calciatori che hanno effettivamente giocato e presoun voto (nei tempi regolamentari o supplementari). Chi non ha preso parte alla fantapartita(ovvero gli s.v., i n.g. e chi non ha proprio giocato) sarà scartato e si passerà al giocatoreseguente nella lista dei rigoristi. L'eventuale riserva calcia il rigore esaurita la lista deidesignati.

Nel caso in cui il portiere incluso nella lista dei rigoristi venga giudicato s.v. o n.g. dal Q.U. sidovrà considerare il rigore realizzato, attribuendogli un voto d’ufficio equivalente a 6.

In caso di parità anche dopo i 5 rigori regolamentari, si procederà ad effettuare i calci di rigoread oltranza. Verranno presi in considerazione per i calci di rigore ad oltranza i rimanenti 6calciatori, nell’ordine in cui sono stati indicati nell’elenco dei rigoristi. Il calcolo avviene comeper i 5 rigori regolamentari, ma non appena una squadra realizza il rigore e l’altra lo sbaglia,vince la squadra che ha realizzato il rigore.

Se anche dopo i 6 rigori ad oltranza si è in parità, si riparte dai due numero 1 fino ai duenumeri 5 (sempre ad oltranza), passati i quali vince la squadra con il miglior fantapunteggiototale nelle due partite o nella partita singola se trattasi di spareggio o eliminazione diretta. In caso di ulteriore parità si procederà per sorteggio, con lancio della monetina.In caso di mancata comunicazione della lista dei rigoristi, verrà assegnato un ordine d’ufficioche rispecchierà l’ordine della formazione titolare da 1 a 11.

17- PARTITE SOSPESE, POSTICIPATE, GIOCATE SUBJUDICE E NON OMOLOGATEEssendo il gioco legato ai voti del Q.U. ed al reale svolgimento delle partite di Serie A puòsuccedere che una data settimana, per varie ragioni, sia impossibile calcolare il RisultatoFinale delle partite.

Sciopero dei quotidianiIn caso di sciopero dei quotidiani il lunedì, si dovrà attendere l‘uscita nei giorni successivi.Se il Q.U. non esce o non pubblica i Voti, si calcolerà l’esito della partita sulla base dei Votiassegnati dagli altri quotidiani così come deciso dall’assemblea.

Partite sospese o rinviateNel caso una o più partite del campionato di Serie A vengano sospese per una qualunqueragione (nebbia, inagibilità del campo, ecc.) e di conseguenza la Gazzetta non pubblichi i votirelativi ai calciatori delle squadre coinvolte negli incontri sospesi, ciascuna partita delCampionato di Lega tra squadre in cui figurino tali calciatori verrà congelata e risolta in basealle seguenti disposizioni:In caso di partita sospesa o rinviata, le fantapartite e le formazioni inviate vengono congelatefino all’effettuazione del recupero. In questo caso le squadre potranno superare il limite delletre sostituzioni, sempre che il rinvio non sia già stato deciso prima dell’inoltro delle formazionie rientri in un arco temporale “accettabile” (che indicativamente si esprime in 2 settimane) oche tale rinvio non includa scadenze di mercato, in questo caso è un rischio calcolatodall’allenatore e il numero delle sostituzioni non cambia. Nel caso invece che il rinvioprogrammato superi un periodo “accettabile” o che includa scadenze di mercato, al fine di nonfacilitare coloro che hanno in rosa giocatori delle squadre coinvolte (consentendogli dischierare gli infortunati con astuzia) ma che non li penalizzi (impedendogli di trovarsi ininferiorità numerica a causa del mercato o degli infortuni) non verranno calcolati nelle 3sostituzioni consentite da regolamento i giocatori titolari delle squadre impegnate nel recuperoprogrammato. (interpretazione del 22/12/2016)

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Se per una qualunque ragione non è possibile recuperare una o più partite al termine delcampionato di Lega, dette partite verranno “recuperate” assegnando d’ufficio un 6 a tutti icalciatori delle squadre in questione.

Se le due fantasquadre non hanno nella formazione titolare calciatori coinvolti nelle partitesospese, si calcola l’esito della gara sulla base delle formazioni date;

Se uno più titolari di una squadra (o di entrambe le squadre) appartengono alle squadrecoinvolte nella/e partita/e sospesa/e (non prevista), mantiene la formazione comunicata consostituzioni illimitate ed i giocatori lasciati in tribuna aggiunti alla lista della panchina in ordinealfabetico per ruolo dietro quelli già schierati in panchina e si rimanda il calcolo del RisultatoFinale della partita, la quale verrà recuperata, per quanto riguarda i calciatori mancanti,tenendo conto dei voti loro assegnati dalla Gazzetta il giorno successivo il recupero della verapartita del campionato di Serie A.

Se si verifica l’eventualità di cui al paragrafo precedente, e per una qualunque ragione uno opiù calciatori schierati in formazione da un allenatore non scendessero in campo nella partitadi recupero, ma le riserve in panchina coprono il numero e ruoli dei calciatori mancanti, sicalcola obbligatoriamente l’esito della gara sulla base delle formazioni venutesi così a creare.Purtroppo può verificarsi che svolgendosi la partita di recupero anche diverse settimane dopo,qualche calciatore indicato originariamente in formazione sia assente per infortunio, squalifica,ecc. Una situazione del genere va al di là di qualsiasi previsione o errore tecnico e non puòinfluire nel giudizio.

Può capitare che i rinvii capitino a cavallo del mercato. Nel caso in cui il portiere indicato informazione sia assente causa trasferimento nel mercato reale non si applicherannopenalizzazioni attribuendo alla fantasquadra il voto di merito e i bonus malus del portiere odei portieri che hanno effettivamente giocato il recupero.

In questo caso e solo per l’inferiorità causata dal cambio (solo per cessioni nel mercato reale)del portiere, poiché in questo caso nessun allenatore, anche il più previdente, può farequalcosa si applica la regola del voto d'ufficio per partite sospese e/o rinviate che per ilportiere sarebbe 5 e non 3 come nel caso di riserva d'ufficio normalmente applicata alportiere. (interpretazione del 22/12/2016)

Partite giocate subjudiceNel caso una partita, per una qualunque ragione, venga giocata subjudice e quindi decisa atavolino, si terrà conto ai fini dell’esito della partita dei voti assegnati e del risultato ottenuto sulcampo, conteggiando i reali gol subiti e fatti sul campo.In caso di 3-0 a tavolino i 3 gol subiti dalla squadra perdente non verranno conteggiati nellaclassifica per la differenza reti.

18- NORMA TRANSITORIADurante una campionato possono verificarsi numerosi contrattempi o casi particolari e nontutti contemplati dal regolamento. Man mano che la casistica del gioco aumenta in seguito adecisioni stravaganti dei quotidiani o degli inviati, le Regole del Gioco vengono modificate diconseguenza. Per tutti quei casi particolari e non ancora contemplati da questo regolamentosono rimandabili al regolamento nazionale della F.F.C. al quale i presidente può rivolgersi perdirimere questione non ancora regolamentate.

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Via Roma 101, maggio 2038 Venerdì 23 maggio cena di fine campionato

Ritrovo ore 18.30 nel refettorioOre 20 elezione del tonno insuperabile

Ore 20.30 premiazioniOre 21.15 tutti in camera

l cartello era affisso da un mese nel salone all’ingresso del palazzo di via Roma 101, sulla cui facciata miracolosamente campeggiava ancora la scritta “Casa di Riposo” affissa negli anni ’50 del secolo precedente.Intorno, la città era irriconoscibile da quando il sindaco Celso Yu Ming, grazie al voto del 97,8% dei residenti, era riuscito a farla dichiarare dall’Onu enclave di diritto cinese in territorio italiano. Il primo cittadino, che al momento dell’elezione decise di fregiarsi del nome Celso in omaggio al primo pratese che favorì fattivamente il dilagare della popolazione in questo territorio, aveva apppena abolito l’obbligo di segnaletica bilingue che vigeva dal 2010. Da ora i cartelli di bar, farmacie, segnali stradali, banche e nomi di aziende sarebbero stati affissi solo in cinese, evitando il fastidio delle scritte in italiano, così poco astistiche rispetto ai pittogrammi.I pratesi che avevano resistito ad emigrare (per lo piùa Pistoia, a dissodare a mano le terre dei vivai), avevano organizzato piccole c omuni in magazzinidel Macrolotto zero disabitati da quando, nel 2011, i cinesi li abbandonarono per sovraedificare sui tetti

delle ville in Giolica, la zona bene della città, a due passi dal ritrovo più à la page: il bar Muraglia. I pratesi lavoravano, mangiavano, dormivano, si lavavano in quei magazzini senz’acqua corrente e dai cessi perennemente intasati. E trombavano pureFra loro, sperando di riprodursi, perché, come voleva la tradizione del posto “noi, i’ seme ‘un s’ha a perdere”.

Trombare era solo un ricordo (per alcuni sarebbe rimasto in verità fantasia per tutta la vita) per sedici pensionati per lo più affetti da sindrome di demenza senile che due anni prima, decisi ad opporsi alNuovo Ordine stabilitosi in città, si erano asserragliati nel palazzone davanti alla Madonna del Berti, nell’ex ospizio dove, fino al 2006, il Comune e l’Asl avevano assistito vecchietti soli e bavosi.soli e bavosi.

l’utilizzo di quel palazzo agli “inabili al lavoro”. Così, per non cambiarne la destinazione e non rischiare che il bene tornasse a chi lo aveva donato, il Comune ci insediò alcuni uffici propri ed altri del Consiag: in quel modo, la presenza di ’inabili al lavoro’ era bella e salva. A prova di bomba. I sedici pratesi, cui nel frattempo si era aggregato qualcun altro, avevano formato una comunità organizzata di resistenza psicologica. Non uscivano mai e passavano le giornate a fare la sola cosa che gli era riuscita (a molti in verità, neanche troppo bene) in tutta la vita: giocare a fantacalcio. Il sindaco Celso Yu Ming li osservava con tenerezza e spesso portava delegazioni straniere a visitare la dimora e ad osservare quei pazzerelli sempre intenti a far conti e a offendersi fra loro, concludendo

I

Tavola del LIBRO MASTRO (VIA ROMA 101, ANNO 2038)

che – se quelli erano gli indigeni – con lui e il suo Nuovo Ordine, il territorio aveva segnato un enorme progresso.

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All’interno della Casa di Riposo l’organizzazione era perfetta: capo era un omone di circa 250 kg stabilitosi su un trono a rotelle sul quale passava le giornate fumando, mangiando, disegnando palinsesti, fumando, dormendo, dormendo, scrivendo strani numeri su un registro con la scritta Libro mastro in copertina, ancora mangiando, ancora fumando, più spesso dormendo e qualche volta tutte queste cose insieme. E tossiva, tossiva, tossiva. E gli altri lo rimbrottavano, ghignando sotto i baffi: “Marco, all’asta hai dimenticato di comprare le difese immunitarie. Hai le difese corte, sei sempre ammalato”. E lui incazzato: “Sì, ma ho il centrocampo più bello di tutti. Ma nessuno lo scrive sul Bollettino”.

Celso Yu Ming, che dal Blackberry collegato alle telecamere piazzate ovunque nella Casa di riposo, sorrideva compassionevole, ebbe una Grande Idea. Ma i dirigenti della tv locale si opposero recisamente a mandare in onda in diretta ciò che succedeva in quelle stanze, sostenendo che nessun telespettatore lo avrebbe mai creduto un reality show. Ognuno degli Occupanti aveva da sempre una squadra, il cui nome non di rado si sostituiva a quello di battesimo. Di fronte al precipitare degli eventi esterni, tutti avevano convenuto di aggiornare le antiche denominazioni, risalenti all’ultimo decennio del Novecento. Cominciò Renzo Baroncelli, che ogni mattina, pennello in mano, passava due ore in bagno a rintracciare e pitturare i

capelli che ingrigivano. Legato com’eraalle tradizioni, Renzo fu orgoglioso dicambiare il nome del suo Pagus Cornius in quello di Prato, antico e ormai deposto nome della città. Marco, Grande Timoniere e Supremo Garante del Regolamento eccepì che non si poteva assegnare a una fantasquadra il nome di una compagine reale, ma dové convenire che, stremato da cinquantanove anni della gestione Toccafondi che ancora continuava, il Prato calcio era ormai morto e sotterrato. Sandro Veronesi, l’intellettuale del gruppo (che non si dette mai pace per aver scoperto e lanciato un giovane scrittore locale poi consegnatosi al Potere con lo pseudonimo di Edoardo CiNesi) decise che era giusto creare un Caos: era la sua fissazione e, invecchiando, peggiorava. Sandro propose di aggiornare il nome della sua squadra, attraverso un progressivo cambiamento del tempo del verbo. Però, andando all’indietro (non a caso, era amico di Veltroni). E proclamò: “Se prima ero FaròLito, poi sono stato FaccioLito, ora sono FeciLito”. “FeciLito? Nome giusto. Infatti t’hai sempre avuto una squadra di merda”, fu il grido scomposto proveniente da un’enorme testa coi riccioli bianchi che al buio si confondeva col monoscopio spento della tv. “Infatti, tu sei sempre stato un komunista. Komunisti tutti, qua dentro. Quando c’era lui, ‘un succedeva. Incompetenti, perdenti, servi della gleba”. “Bravo te – gli ribatterono gli altri in coro – Tu eri per l’Inter, diventasti del Milan per via di Berlusconi. Sei sempre a leccare il culo a chi comanda. Siamo qui per salvarci dai cinesi e la tua squadra che era All Blacks, l’hai fatta diventare All Yellow: Tutti gialli. Bravo sì, sei un vero omo con le palle, te”. Aggiornare i nomi non era impresa facile. GigiPaoli, che ormai un po’ di pelo l’aveva solo alla barba ma tutti continuavano a chiamare “il biondino” come una volta, ebbe vita facile. Di fronte alla speculazione edilizia che aveva trasformato il vecchio parco cittadino, chiamò la squadra Galceti Block Rangers. Piccioli, che spesso invocava un 11 settembre per liberare la città dal Nuovo Ordine,

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aggiunse il nome di un dio a quello del pittore, sfoderando un improbabile Dalì Allah. Federighi, un po’ perché aveva la moglie nell’edilizia, un po’ perché bancario e le banche, si sa, sono conservatrici, si oppose a ogni cambiamento affermando che visti i tempi, un bel Baluardo era quel che ci voleva. “Se non cambia lui, non cambio neanch’io, - squillava il Bini – Patriots è il nome giusto: siamo o non siamo gli ultimi rimasti nella nostra patria? Eppoi, Patriots sono missili, si potrebbe averne sempre bisogno”. E via con l’orgoglio professionale: “Come si vede, i bancari sono sempre avanti e noi due s’è scelto un nome che resta sempre bono. I future giusti si son sempre tenuti per noi. A voi, vi si dava i titoli Argentina, Cirio, Parmalat”. Anche Umberto Falaschi era bancario. Ma nel gruppo tutti lo guardavano male perché era quello che aveva ricevuto tutta l’eredità di Celso, lo zio di Cina che andandosene gli lasciò gratis Kakà, Ibrahimovic, Chivu, Mancini, Totti con cui vinse lo scudetto trent’anni prima. “Se non cambiano loro, non cambio neanch’io e tengo Aglianese, anche perché son l’unico ad aver giocato al calcio vero, qua dentro”. “Se tu sei Umberto Primo, allora io son Bresci, come Gaetano”, irruppe con soave grazia il testone, subito placato da una voce familiare. Era il figlio Edoardo, un signore educato e misurato, malgrado avesse convissuto con quella figura paterna. “Babbo, stasera s’ha a vedere se l’è la volta bona che tu impari a accendere il computer?”. Colto da vergogna, Giando chinò di scatto il capo. E un’improvvisa ventata sferzò la stanza, facendo sbattere le imposte. Quel vecchio maiale del Cip se la cavò col Floridita de cubista; il Galardini, che passava le giornate a dire agli altri: “te a quell’asta tu sbagliasti a passare su Bertotto a 7” aggiornò i suoi vecchi Beatles (nel 2038, era come se nel 2008 una squadra si fosse chiamata Trio Lescano) col nome degli Shanghai Shake Your Booty, il gruppo più in voga in quegli anni. Giachetti senza troppo sforzo cambiò il suo Lokomotiv 740 di ottocentesca memoria con l’avveniristico Black Mercury Shuttle, dal nome della navetta che in un giorno portava e riportava le signore bene sul pianeta più vicino al sole per un’abbronzatura rapida e naturale. L’aggettivo black sottintendeva non il colore della pelle al ritorno, ma che tutti i viaggi erano esentasse. Alla faccia del buon, vecchio 740.

Bacci, che a ottantaquattr’anni era un po’ meno brutto di quando ne aveva venti, puntava i piedi su Mompracem, affermando che in Malesia i cinesi li ammazzerebbero tutti. Rosati, venuto su fra i commercianti era l’uomo che la Cina la conosceva meglio, avendoci fatto più e più viaggi, tutti pagati da noi. “Anch’io sono stato preveggente. Ho scelto Dragons, il simbolo della Cina. Dovesse servire, sarei il solo con le carte in regola per dialogare con loro. Anzi, sai che faccio? Visto che sono migliorista, che ero il Nicolini di Prato e che mi son fatto le ossa con la sagra del fico di Bacchereto, organizzo una bella festa per il capodanno cinese. L’anno del Dragons. Magari fra tanta gente, si trova anche qualche bella figliola”.

Restavano tre dei quattro giornalisti che, in quanto tali, di aggiornare i nomi delle squadre, manco parlarne. “Aggiornare? No, la pagina è già chiusa, si metterà domani”, rispondevano automaticamente. Eppoi, si sentivano inutili: i giornali non esistevano più e se anche fossero esistiti, chi li avrebbe letti, essendo morti quasi tutti i vecchi pratesi e coi nuovi abitanti che parlavano e leggevano un’altra lingua? Come tanti loro colleghi nella storia, non restava che scendere a patti col Potere. Cecchi, l’inviato da qui a lì, trasformò in Fiume Giallo il torrentello di casa e sfoggiò un ruffiano Ombrone Cinesi. Il Cecca, ora evocato dal popolo come il Mosè che aveva aperto ai pratesi la salvifica via di Pistoia, avrebbe voluto trasformare in un agricolo Campdoria o in Stampiria la amata Stampdoria. Pavido, si rifugiò in un anonimo Golden Tazebao, che nessuno lesse mai. Peggio andò al suo socio che, non volendo cambiare mestiere, cercò di

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accreditarsi presso il sindaco Celso Yu Ming come portavoce, sotto il falso nome di Ga Bej Lin. Scoperto, fu costretto a tre anni di autocritica. Restava il Timoniere Monzali, che da almeno 34 anni in qua aveva tre buoni motivi per opporsi al sindaco in carica:

a) era il sindaco in carica; b) non gli aveva assegnato l’assessorato alla cultura, c) si chiamava pure Celso. Il quarto motivo era che non aveva abolito l’Ici. Dopo aver fatto guerra ai rossi e ai verdi, Monzali aveva finalmente il destro di prendersela coi gialli: la par condicio del semaforo era soddisfatta. E pur di rompere i coglioni al sindaco, decise quello che in ottantatrè anni non avrebbe mai sognato di fare: abbracciare la religione. Fu così che trasformò in Tibetans i suoi laicissimi Pagans. Con i nuovi e vecchi nomi imposti alle loro squadre, i sedici e più babbioni giocavano a fantacalcio da mattina a sera, suscitando la compassione degli infermieri. Nessuno dei quali, ebbe cuore di informarli che intanto il calcio non esisteva più per due ragioni. La prima era l’abrogazione attraverso un pacchetto sicurezza imposto dalla mafia, preoccupata della concorrenza sleale da parte di Moggi. La seconda è che i cinesi non ci hanno mai capito una mazza e hanno emarginato il pallone e imposto il ping pong come disciplina mondiale, alla quale la Gazzetta – ora stranamente stampata su carta gialla - dedica le prime 9 delle sue 12 pagine. Per i babbioni di via Roma, però, è come se il mondo non fosse cambiato: alle aste quotidiane, si contendevano all’ultimo credito Ballotta, che a 74 anni, continuava ad essere il miglior portiere nella rosa della Lazio, e Paolo Maldini che a 70 anni era il più giovane della difesa del Milan. Piero Piccioli proponeva di modificare il regolamento introducendo l’opzione su tre embrioni che un laboratorio stava modificando per creare in provetta un portiere bravo come Zoff e Zenga e Zamora, un trequartista coi piedi di Totti e il cervello di Crujff, un attaccante che riassumesse il meglio di Ibra, Pelé, Maradona e Michele Avino. L’assemblea, che non approvava nulla dal 1999, bocciava la proposta, che Piccioli, sperando di cogliere tutti sulla stanchezza, rinnovava ogni mattina. Il fantacalcio riempiva quelle giornate sempre uguali, fra persone che da anni non mettevano il naso fuori dalla Casa di riposo. Quando si trattò di partecipare alla cena di fine stagione, però, malgrado il cartello affisso da tempo, ci fu chi addusse il matrimonio del cugino, chi la recita del figlio, chi un attacco di dissenteria, chi l’urgenza di un improvviso cambio del pannolone (proprio). Insomma, un Caos, per la felicità di Veronesi. E fu tutto un insultarsi, scriversi, minacciarsi, fare appelli e liste di proscrizione, paventare dimissioni che nessuno avrebbe dato mai e poi mai. I poveri infermieri facevano sforzi immani per non ridere, il sindaco Celso Yu Ming, si spanciava passando le giornate davanti al Blackberry. Anche la tv decise di mandare tutto in onda. E fu un bel reality, L’Isola dei bavosi. La cena delle beffe, come 120 anni prima aveva scritto un antenato di Veronesi, si fece mercoledì 28. Gli infermieri consentirono a tutti di restare alzati un’ora in più, fino alle dieci e un quarto. Serenità e pace sembravano miracolosamente tornate, finché un grido squarciò l’aria: Chi m’ha preso, il Libro mastro?

Ogni riferimento a persone esistenti è assolutamente voluto. Con affetto infinito.

p.

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Decreto Presidente Lega Trombarda

Intanto partiamo dalla logica che vede la Trombarda l'espressione del campionato di Calcio di Serie A e quindi cercheremo con tutte le forze di portare a termine questa stagione mutuando le scelte della Serie A finchè possibile.

Detto questo si decreta che si riparte nel seguente modo:

Punto 0 Norma transitoria: Le presenti norme regolamentari valgono solo ed esclusivamente per la fase COVID del campionato Trombardo, Coppa e Sueprcoppa o almeno fino a quando il presidente lo riterrà utile sempre legato alla fase mergenziale COVID.

Punto 1 Art 8 comma 1 Regolamento Trombardo

Asta estiva

Le aste autunnali e quella invernale slitterann rispetto alle consuete scadenze.

Punto 2 Articolo 3 comma 3 Regolamento Trombardo

Corpo Sociale L'Assemblea Sociale si terrà in ogni caso, anche se il campionato Trombardo non dovesse concludersi regolarmente causa interruzione della serie A e dei casi previsti al successivo punto 7, senza che siano decretate le 4 squadre retrocesse, cui compete l'onere di pagare pro quota la cena. In caso di non individuazione di tutti i 4 retrocessi il pagamento avviene dividendo il totale per il numero dei presenti. Qualora uno o più retrocessi fossero individuati in base alla matematica, questi pagherebbero ciascuno la quota di un quarto del totale, con la parte restante ripartita fra i soci presenti.

Punto 3 Articolo 2 comma 3 Regolamento Trombardo

Supercoppa La Supercoppa non verrà disputata e quindi non assegnata qualora: A) il campionato Trombardo venisse interrotto per le ragioni al punto 7 B) non fosse portata a termine la Coppa di Lega Trombarda per le ragioni di cui al punto 7

Punto 4 Articolo 2 comma 4 Regolamento Trombardo Coppa di Lega La Coppa di Lega non si disputerà qualora la serie A venga sospesa prima dell'inizio o durante lo svolgimento della competizione, ovvero qualora la serie A venisse decisa con la formula di play off o play out. Punto 5 Art 12 comma 2 Regolamento Trombardo

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Con affetto infinito. p.

Comunicazione della formazione La formazione per ciascuna giornata andrà comunicata 30 minuti prima della prima partita di serie A prevista nella giornata con trasmissione al sito fv revo Trombarda o al presidente come da indicazioni presenti nel regolamento.

Punto 6 Articolo 13 Regolamento Trombardo Sostituzioni (Al fine di risultare il più possibile emulativi del calcio reale si deroga al principio del massimo 3 sostituzioni. Tenendo conto che il criterio delle 5 sostituzioni previsto nel calcio reale favorisce i fantacalcisti nell'obiettivo di giocare senza inferiorità numeriche e che seppur vero che le partite ravvicinate avranno un rischio infortuni alto è anche vero che l'impiego di giocatori ad oggi riserve fisse sarà maggiore. La panchina resta di 12 di cui 2 portieri già sufficientemente lunga rispetto alle rose espresse dalla Trombarda, l'articolo 13 del Regolamento Trombardo si modifica come segue:)

Ogni squadra potrà sostituire 5 giocatori di movimento con un massimo di 2 RU A) con altrettante riserve iscritte in formazione B) le 1 o 2 riserve di ufficio ai sensi dell'art 14 del Regolamento Trombardo prendono

rispettivamente -1 e -2 rispetto al peggior voto di merito della rispettiva squadra.

Punto 7

Art. 1 del Regolamento Trombardo

Scudetto e retrocessioni La classifica finale per assegnazione e delle squadre retrocesse e della vincitrice del campionato Trombardo sarà stabilita alla 30a di campionato corrispondente alla 32a di serie A.

1) qualora la serie A si interrompesse ovvero decidesse di modificare la formula per l'assegnazione di scudetto e retrocessione prima della sua 32a giornata, ovvero della 30a trombarda: A) si assegnerebbe lo scudetto alla squadra trombarda che avesse matematicamente un distacco sulla seconda tale da non essere raggiunta nelle giornate non disputate B) Sarebbero dichiarate retrocesse la squadra o le squadre matematicamente non in grado di raggiungere il quintultimo posto nell'arco delle giornate non disputate. Quelle che, pur essendo piazzate fra le ultime 4 avrebbero teoricamente la possibilità di raggiungere il quintultimo posto non vengono dichiarate retrocesse. La divisione delle spese della cena sociale viene definita al punto 2 del DPLT. C) Nel caso non sia possibile assegnare anche distintamente lo scudetto o le retrocessioni per matematica, così come chiarito nei punti precedenti e: - la Lega assegni il campionato per algoritmo il campionato non verrà assegnato salvo i punti precedenti all’art.1 - La Lega concluda con Play Off e Play Out, ci si riserva la valutazione di assegnare con gli stessi criteri, studiando una modalità che ci consenta di concludere il campionato la serie A in campo. Modalità che sarà studiata e comunicata a suo tempo.

Punto 8 Abolizione dell'invio delle formazioni e del campionato "sperimentale" a Gran Premio.