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Le strategie di promozione dell’attività fisica: esperienza in Emilia-Romagna Alberto Arlotti Servizio Sanità Pubblica Direzione Generale Sanità Regione Emilia-Romagna Guadagnare Salute in Emilia-Romagna: dalla Sorveglianza alle Buone Pratiche Bologna 3 Dicembre 2009

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Le strategie di promozione dell’attività

fisica: esperienza in Emilia-Romagna

Alberto Arlotti

Servizio Sanità Pubblica Direzione Generale Sanità

Regione Emilia-Romagna

Guadagnare Salute in Emilia-Romagna: dalla Sorveglianza alle Buone

Pratiche Bologna 3 Dicembre 2009

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1. Costruire una politica pubblica per la salute

2. Creare ambienti favorevoli

3. Dare forza all’azione della comunità

4. Sviluppare le competenze personali

5. Riorientare i servizi sanitari

Le strategie di promozione dell’attività fisica: esperienza in Emilia-Romagna

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• Piani Per la Salute – profili di salute e piani per la salute e benessere

1. Costruire una politica pubblica per la salute collocare la salute nell’ordine del giorno di coloro che

compiono le scelte politiche in tutti i settori a ogni livello

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La promozione dell’Attività Fisica nei PPS del 2003

Il PPS è il “Piano poliennale di azioni elaborato e realizzato da una pluralità di attori, coordinati dal governo locale, che impegnano risorse umane e materiali allo scopo di migliorare la salute della popolazione anche attraverso il miglioramento della assistenza sanitaria”

1. Costruire una politica pubblica per la salute – I Piani per la salute

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Province

La promozione dell’Attività Fisica nei PPS del 2006

Piacenza

Parma

Reggio Emilia

Modena

Bologna

Ferrara

Ravenna

Forlì-Cesena

Rimini

1. Costruire una politica pubblica per la salute – I Piani per la salute

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La promozione dell’Attività Fisica nei PPS del 2007-8

Piacenza

Parma

Reggio Emilia

Modena

Bologna

Ferrara

Ravenna

Forlì-Cesena

Rimini

Progetti di: Sorveglianza“Profilo di Comunità” Informazione/formazione “Paesaggi di Prevenzione” Bologna e Imola

Destinatari:

Studenti, famiglie, insegnanti, personale non docente, cittadini competenti

VIS

“Percorsi casa-scuola sicuri”

Bologna

Bambini e ragazzi (fascia 6-14 aa) che attuano percorsi casa scuola con modalità alternative al mezzo privatoPromozione AF legata ai

trasporti

“Junior Mobility Manager ”

Imola

Studenti, insegnanti: revisione delle esperienze pratiche già attuate su bus, pedibus, bicibus

Province

1. Costruire una politica pubblica per la salute – I Piani per la salute

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• Piani Per la Salute – profili di salute e piani per la salute e benessere

• Delibere della Giunta Regionale n. 1057/2006 e n. 1680/2006 “linee guida per l’attuazione della prima fase di riordino delle strutture organizzative della Giunta regionale” mirano alla integrazione tra strutture e competenze della tecnostruttura regionale (aree di integrazione) Rete delle Reti

1. Costruire una politica pubblica per la salute collocare la salute nell’ordine del giorno di coloro che

compiono le scelte politiche in tutti i settori a ogni livello

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2. Creare ambienti favorevoli Gli inestricabili legami che esistono tra le persone e il loro ambiente costituiscono la base

per un approccio socio-ecologico alla salute

• L.R. 20/2000 Disciplina generale sulla tutele e l’uso del territorio Art. 2 Comma 2 lettera C “migliorare la qualità della vita e la salubrità degli insediamenti urbani”

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2. Creare ambienti favorevoli Gli inestricabili legami che esistono tra le persone e il loro ambiente costituiscono la base

per un approccio socio-ecologico alla salute

• L.R. 20/2000 Disciplina generale sulla tutele e l’uso del territorio Art. 2 Comma 2 lettera C “migliorare la qualità della vita e la salubrità degli insediamenti urbani”

• Piano Regionale della Prevenzione della Patologia indotta dall’Ambiente Costruito

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2. Creare ambienti favorevoli Gli inestricabili legami che esistono tra le persone e il loro ambiente costituiscono la base

per un approccio socio-ecologico alla salute

• L.R. 20/2000 Disciplina generale sulla tutele e l’uso del territorio Art. 2 Comma 2 lettera C “migliorare la qualità della vita e la salubrità degli insediamenti urbani”

• Piano Regionale della Prevenzione della Patologia indotta dall’Ambiente Costruito

• La DGR 1580/2008 Linee guida dell’azione regionale per la mobilità sostenibile

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3. Dare forza all’azione della comunità aiutare la comunità nella sua azione concreta ed efficace di pianificare e realizzare strategie che consentano di raggiungere un miglior livello di

salute

• Delibere della Giunta Regionale n. 1247/2008 e 1205/2009 “Contributi per la realizzazione di progetti finalizzati al miglioramento dello stato di salute attraverso l’attività motorio-sportiva. Obiettivi, azioni prioritarie, criteri di spesa e procedure per l'anno 2009”Finanziamenti per 480.000 Euro l’anno

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4. Sviluppare le competenze personali sostenere lo sviluppo individuale e sociale fornendo l’informazione e

l’educazione alla salute e migliorando le competenze per la vita quotidiana.

32 progetti censiti

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4. Sviluppare le competenze personali sostenere lo sviluppo individuale e sociale fornendo l’informazione e

l’educazione alla salute e migliorando le competenze per la vita quotidiana.

n. 3 sono progetti con diffusione a valenza nazionale (Diamoci una mossa: nuovi stili di vita attivi per bambini e famiglie – UISP; Ridiamoci una mossa: il gioco continua – UISP; Pronti, partenza … gnamm – cittadinanza attiva – Onlus)

n. 4 sono progetti di interesse regionale (L’orto a scuola; Seminiamo buon cibo; Fattorie aperte e fattorie didattiche dell’Emilia-Romagna) o interregionali (counselling sul fumo e l’attività fisica rivolto alle fumatrici che afferiscono ai servizi di screening oncologici)

I restanti 25 sono a valenza provinciale/aziendale, in maggioranza proposti da Aziende USL e in modo marginale da Onlus-Lega Tumori (solo 1) o da enti locali

Analisi dei 32 Progetti di Comunità censiti

Patrizia Beltrami

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n. 22 progetti prevedono un approccio di carattere interfattoriale in prevalenza con i temi della alimentazione (19), 1 interessa l’attività fisica e il tabagismo e 2 prevedono l’approccio a tutti 4 i fattori di rischio

La maggior parte dei progetti sono annuali e/o strutturati nei piani di attività degli enti di riferimento, in particolare in attuazione del Piano Socio-Sanitario e del Piano Regionale della Prevenzione.

Questi riguardano in prevalenza la prevenzione primaria, in particolare nel mondo della scuola (14), in piccola parte nel mondo del lavoro (2) e dello sport (1).

Alcuni progetti promuovono l’attività fisica di soggetti o gruppi di rischio o francamente malati, configurando quindi attività di prevenzione secondaria o terziaria (6)

Infine 10 progetti si collocano in una cornice più complessiva di empowerment di comunità

Analisi dei 32 Progetti di Comunità censiti

4. Sviluppare le competenze personali sostenere lo sviluppo individuale e sociale fornendo l’informazione e

l’educazione alla salute e migliorando le competenze per la vita quotidiana.

Patrizia Beltrami

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Il target risente essenzialmente del setting di intervento:

n. 17 progetti hanno come target le fasce di età meno di 5 anni, 5-9 anni e 10- 14 anni;

n. 11 progetti coinvolgono anche genitori e famiglie e insegnanti;

n. 2 progetti si rivolgono al mondo del lavoro;

n. 3 progetti si rivolgono a operatori sanitari e/o sportivi;

n. 6 progetti si rivolgono anche a soggetti a rischio o malati (diabetici, obesi, pazienti oncologici, sindrome metabolica, anziani fragili)

n. 8 progetti vedono coinvolti anche gli amministratori locali e l’Associazionismo in percorsi a carattere comunitario e di popolazione

Analisi dei 32 Progetti di Comunità censiti

4. Sviluppare le competenze personali sostenere lo sviluppo individuale e sociale fornendo l’informazione e

l’educazione alla salute e migliorando le competenze per la vita quotidiana.

Patrizia Beltrami

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Le fasi della valutazione di processo e di risultato così come gli strumenti di comunicazione, paiono non sempre rappresentati in modo esaustivo nel materiale censito e probabilmente rappresentano anche gli ambiti più critici dell’intero percorso progettuale

Ciò che pare a tutt’oggi ancora carente è la cultura della valutazione

Analisi dei 32 Progetti di Comunità censiti

4. Sviluppare le competenze personali sostenere lo sviluppo individuale e sociale fornendo l’informazione e

l’educazione alla salute e migliorando le competenze per la vita quotidiana.

Patrizia Beltrami

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5. Riorientare i Servizi Sanitari essi devono lavorare insieme per un sistema di assistenza sanitaria che contribuisca

alla ricerca della salute

• La Deliberazione della Giunta Regionale 775/2004 “Riordino delle attività di Medicina dello Sport; individuazione di ulteriori prestazioni nei LEA garantiti dal SSR”

Funzioni della medicina dello sport:1. attività certificativa della idoneità sportiva agonistica2. valutazione funzionale degli atleti agonisti di società dilettantistiche …3. attività di monitoraggio, vigilanza e controllo sulla qualità delle

certificazioni…4. attività di vigilanza rivolta alle società sportive5. sorveglianza igienico sanitaria degli impianti sportivi6. educazione sanitaria, motoria e sportiva della popolazione quale

mezzo efficace di promozione, mantenimento e recupero della salute …

7. valutazione funzionale dei praticanti attività sportiva non agonistica …8. recupero funzionale di soggetti affetti da patologie che possono

beneficiare dell’esercizio fisica attraverso l’utilizzo della “sport terapia”

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5. Riorientare i Servizi Sanitari essi devono lavorare insieme per un sistema di assistenza sanitaria che contribuisca

alla ricerca della salute

• La Deliberazione della Giunta Regionale 775/2004 “Riordino delle attività di Medicina dello Sport; …” Ampliamento LEA: tutela sanitaria delle attività sportive nei minorenni e disabili

• Piano Regionale della Prevenzione 2005-2008Progetto di medicina preventiva attiva e integrata per la riduzione del rischio cardiovascolare, diffusione di strumenti di medicina preventiva e miglioramento dei comportamenti …

Prevenzione delle recidive nei soggetti che già hanno avuto accidenti cardiovascolari

Sorveglianza e prevenzione dell’obesitàGuadagnare Salute in Emilia-Romagna Bologna 3 Dicembre 2009

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5. Riorientare i Servizi Sanitari essi devono lavorare insieme per un sistema di assistenza sanitaria che contribuisca

alla ricerca della salute

• La Deliberazione della Giunta Regionale 775/2004 “Riordino delle attività di Medicina dello Sport; …” Ampliamento LEA: tutela sanitaria delle attività sportive nei minorenni e disabili

• Piano Regionale della Prevenzione 2005-2008

• Rete intraregionale referenti di AUSL per la promozione ed il sostegno della pratica dell’attività fisica

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5. Riorientare i Servizi Sanitari essi devono lavorare insieme per un sistema di assistenza sanitaria che contribuisca

alla ricerca della salute

• La Deliberazione della Giunta Regionale 775/2004 “Riordino delle attività di Medicina dello Sport; …” Ampliamento LEA: tutela sanitaria delle attività sportive nei minorenni e disabili

• Piano Regionale della Prevenzione 2005-2008

• Rete intraregionale referenti di AUSL per la promozione ed il sostegno della pratica dell’attività fisica

• Progetto CCM-RER “Azioni per una vita in salute” http://www.ccm-network.it/prg_area7_attivita_fisica_Regioni

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Grazie per l’attenzione !

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