Le strade romane-Claudia Roberto
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LE STRADE ROMANE
C L A U DIA R O B E R T O IG L
I Romani iniziarono la costruzione di strade per scopi militari, commerciali e politici.
Le Strade Romane erano essenziali per la crescita
dell'Impero perchè consentivano di muovere
rapidamente il loro esercito.
Con il nome di vie (viae in latino) venivano
indicate le strade che partivano da Roma.
Queste vie presero il nome dalla città alle quali conducevano (via Ardeatina verso
Ardea), altre avevano i nomi delle funzioni alle quali servivano (via Salaria) e altre
delle popolazioni a cui si arrivava percorrendola (via Latina).
A partire dal IV secolo a.C. venne avviata la costruzione di nuove strade, dirette
verso regioni lontane: un esempio è la Via Appia, iniziata nel 312 a.C da Appio
Claudio Cieco per aprire la strada verso la Magna Grecia durante le guerre
sannitiche.
Le strade erano pensate per durare a lungo: veniva scavata una trincea
profonda, che veniva riempita con terra, pietra e sabbia. Il tutto veniva cementato
con la calcina. Poi venivano rivestite di lastre di calcare incastrate tra loro.
Questa preparazione serviva anche per far sì che le strade rimanessero asciutte, in quanto l'acqua sarebbe filtrata attraverso le pietre anzichè
nel terreno.
Le strade erano larghe dai 4 ai 6 metri, così che si potessero incrociare due carri e ai lati vi
erano dei marciapiedi.
I Romani distinguevano vari tipi di strade:
- la via, dove si poteva transitare con i carri;
- l'actus dove si poteva transitare solo a piedi o
a cavallo;- il callis, una stradina
tra i monti;
- la trames, una traversa di un'altra
via;- il diverticulum, una via che si
staccava da quella principale per
arrivare ad una località;
- bivi, trivi e quadrivi per gli
incroci.
Inoltre le strade romane si dividevano in:
-strade pubbiche (dette pretorie o consolari)
-strade private (dette agrarie)