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Le sfide della medicina Le sfide della medicina contemporanea contemporanea Prof. Maurizio Pietro Faggioni Prof. Maurizio Pietro Faggioni Corso di bioetica teologica Corso di bioetica teologica Accademia Alfonsiana Anno accademico 2003-2004 Capitolo terzo: il neonato anencefalo Capitolo terzo: il neonato anencefalo

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Le sfide della medicina Le sfide della medicina contemporaneacontemporanea

Prof. Maurizio Pietro FaggioniProf. Maurizio Pietro Faggioni

Corso di bioetica teologicaCorso di bioetica teologica

Accademia AlfonsianaAnno accademico 2003-2004

Capitolo terzo: il neonato anencefaloCapitolo terzo: il neonato anencefalo

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Anencefalia: dati bio-mediciAnencefalia: dati bio-mediciAnencefalia: dati bio-mediciAnencefalia: dati bio-medici

È una È una malformazione congenita malformazione congenita che consiste nell’che consiste nell’assenza di sviluppo degli emisferi cerebraliassenza di sviluppo degli emisferi cerebrali, mentre è invece , mentre è invece regolarmente presente il tronco cerebraleregolarmente presente il tronco cerebrale, la struttura encefalica che presiede alle più importanti funzioni della vita vegetativa. , la struttura encefalica che presiede alle più importanti funzioni della vita vegetativa.

Nonostante il nome significhi “senza l’encefalo”, in questa condi-zione Nonostante il nome significhi “senza l’encefalo”, in questa condi-zione non manca l’encefalo non manca l’encefalo in totoin toto, ma la sua parte più nobile, il cervello, , ma la sua parte più nobile, il cervello, ritenuto sede delle funzioni più tipicamente umane.ritenuto sede delle funzioni più tipicamente umane.

Incidenza della patologia: Incidenza della patologia: varia da 0,3 a 7 per mille nascite e colpisce nel 70% dei casi soggetti di sesso femminile. varia da 0,3 a 7 per mille nascite e colpisce nel 70% dei casi soggetti di sesso femminile.

Le cause non sono ben note, ma si prospetta una certa eterogeneità eziologica: Le cause non sono ben note, ma si prospetta una certa eterogeneità eziologica: un fatto infettivo durante l’embriogenesi; carenza microelementi (zinco, rame) o di acido folico e vitamine del gruppo B nella gestante; base genetica.un fatto infettivo durante l’embriogenesi; carenza microelementi (zinco, rame) o di acido folico e vitamine del gruppo B nella gestante; base genetica.

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2° trimestre10 settimane

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Anencefalia: dati bio-mediciAnencefalia: dati bio-mediciAnencefalia: dati bio-mediciAnencefalia: dati bio-medici

LaLa noxa noxa teratogena agisce nel corso delle teratogena agisce nel corso delle prime fasi della embriogenesi del sistema nervoso centrale.prime fasi della embriogenesi del sistema nervoso centrale.

Ricordiamo che a partire dal 15° giorno di vita si nota sulla linea mediana del corpo dell’embrione un ispessimento, dettoRicordiamo che a partire dal 15° giorno di vita si nota sulla linea mediana del corpo dell’embrione un ispessimento, detto placca neurale, placca neurale, che dopo qualche giorno si invagina per dare il che dopo qualche giorno si invagina per dare il solco neurale; solco neurale; il solco neurale evolve nel il solco neurale evolve nel tubo neurale tubo neurale attraverso un processo di chiusura che inizia al centro del solco e si propaga verso le due estremità. attraverso un processo di chiusura che inizia al centro del solco e si propaga verso le due estremità.

La chiusura dell’estremità craniale si completa entro il 25° giorno e quella dell’estremità caudale entro il 27° giorno. La chiusura dell’estremità craniale si completa entro il 25° giorno e quella dell’estremità caudale entro il 27° giorno. Dalla fine della 3Dalla fine della 3aa settimana si evidenzia nell’estremità craniale del tubo neurale un ispessimento che, a partire settimana si evidenzia nell’estremità craniale del tubo neurale un ispessimento che, a partire dalla 4dalla 4aa settimana, si slarga nelle tre settimana, si slarga nelle tre vescicole cerebrali vescicole cerebrali che daranno origine alle strutture encefa-liche, mentre darà origine al midollo spinale. che daranno origine alle strutture encefa-liche, mentre darà origine al midollo spinale.

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Anencefalia: dati bio-mediciAnencefalia: dati bio-mediciAnencefalia: dati bio-mediciAnencefalia: dati bio-medici

Se fra il 15° e il 21° giorno di gravidanza il tubo neurale non si chiude completamente, abbiamo malformazioni Se fra il 15° e il 21° giorno di gravidanza il tubo neurale non si chiude completamente, abbiamo malformazioni a carico del sistema nervoso e a carico dei tessuti che lo sovrastano, con possibile esposizione di tessuto nervoso in superficie. a carico del sistema nervoso e a carico dei tessuti che lo sovrastano, con possibile esposizione di tessuto nervoso in superficie.

Se la mancata chiusura è a carico del midollo spinale si ha la Se la mancata chiusura è a carico del midollo spinale si ha la spina bifidaspina bifida, mentre se è a carico della regione cefalica o vescicolare si ha , mentre se è a carico della regione cefalica o vescicolare si ha l’anencefalia. l’anencefalia.

Nell’ambito della anecefalia sono riconosciute molte varianti, sulla cui classificazione non esiste unanimità fra i teratologi. Nell’ambito della anecefalia sono riconosciute molte varianti, sulla cui classificazione non esiste unanimità fra i teratologi.

La forma più comune e anche la più tipica è La forma più comune e anche la più tipica è l’anencefalia mero-acranica, l’anencefalia mero-acranica, caratterizzata da assenza delle ossa craniche, dal cervello ridotto a una massa di tessuto degenerato esposto in superficie, da uno sviluppo pressoché normale delle strutture caratterizzata da assenza delle ossa craniche, dal cervello ridotto a una massa di tessuto degenerato esposto in superficie, da uno sviluppo pressoché normale delle strutture troncoencefaliche. troncoencefaliche.

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20 giorni – 2 mm

16 giorni – 1,5 mm

22 giorni – 3 mm

23-24 giorni – 3,5 mm

Sviluppo Sviluppo del tubo neuraledel tubo neurale Sviluppo Sviluppo del tubo neuraledel tubo neurale

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Neonato con acrania, anencefalia, rachischisi e mieloschisi.

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Anencefalia: dati bio-mediciAnencefalia: dati bio-mediciAnencefalia: dati bio-mediciAnencefalia: dati bio-medici

La faccia ha un aspetto caratteristico: La faccia ha un aspetto caratteristico: gli occhi sporgono al di fuori, il collo è assente e le superfici della faccia e del petto formano un piano quasi continuo. gli occhi sporgono al di fuori, il collo è assente e le superfici della faccia e del petto formano un piano quasi continuo.

Si associano spesso fatti malformativi a carico di altri organi, Si associano spesso fatti malformativi a carico di altri organi, soprattutto a carico dei reni e delle vie urinarie (10-12% dei casi) e a carico del sistema cardiovascolare (5-8% dei casi). soprattutto a carico dei reni e delle vie urinarie (10-12% dei casi) e a carico del sistema cardiovascolare (5-8% dei casi).

Vanno distinte dalla anencefalia altre malformazioni a carico del SNC quali Vanno distinte dalla anencefalia altre malformazioni a carico del SNC quali l’encefalocele, l’encefalocele, associato o no a associato o no a microcefaliamicrocefalia, , l’idra-nencefalo l’idra-nencefalo e la e la sindrome della banda amniotica.sindrome della banda amniotica.

La sopravvivenza dell’anencefalo è breve: La sopravvivenza dell’anencefalo è breve: dal 55 al 75% dei feti muore in utero; di quelli che nascono vivi, spesso prematuri, il 40% sopravvive più di 24 ore; il 35% arriva fino al 3° giorno e solo il 5% al 7°; sopravvivenze più lunghe sono eccezionali.dal 55 al 75% dei feti muore in utero; di quelli che nascono vivi, spesso prematuri, il 40% sopravvive più di 24 ore; il 35% arriva fino al 3° giorno e solo il 5% al 7°; sopravvivenze più lunghe sono eccezionali.

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Anencefalia: dati bio-mediciAnencefalia: dati bio-mediciAnencefalia: dati bio-mediciAnencefalia: dati bio-medici

La funzionalità del tronco dell’encefalo spiega la presenza La funzionalità del tronco dell’encefalo spiega la presenza della respirazione spontanea e di molteplici attività a prevalente base riflessadella respirazione spontanea e di molteplici attività a prevalente base riflessa , come la suzione, la deglutizione, la reazione agli stimoli gustativi, la retrazione degli arti per , come la suzione, la deglutizione, la reazione agli stimoli gustativi, la retrazione degli arti per stimoli dolorifici, il pianto e addirittura il sorriso. stimoli dolorifici, il pianto e addirittura il sorriso.

Noi non sappiamo esattamente se e a quale livello un neonato anencefalico possa sviluppare Noi non sappiamo esattamente se e a quale livello un neonato anencefalico possa sviluppare barlumi di vita di relazione e di incipiente autocoscienza, barlumi di vita di relazione e di incipiente autocoscienza, ma si può ipotizzare che esista ma si può ipotizzare che esista una qualche possibilità di percezione una qualche possibilità di percezione sensoriale e di reazione agli stimoli legata alle strutture nervose residue sensoriale e di reazione agli stimoli legata alle strutture nervose residue che subentrano a vicariare certe funzioni più elementari del telencefalo mancante. che subentrano a vicariare certe funzioni più elementari del telencefalo mancante.

Con terapia intensiva è possibile prolungare la vita dell’anen-cefalo, in vista dell’espianto di organi, ma questa pratica suscita non poche perplessità dal punto di vista etico. Con terapia intensiva è possibile prolungare la vita dell’anen-cefalo, in vista dell’espianto di organi, ma questa pratica suscita non poche perplessità dal punto di vista etico.

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Statuto ontologico ed etico Statuto ontologico ed etico dell’anencefalodell’anencefaloStatuto ontologico ed etico Statuto ontologico ed etico dell’anencefalodell’anencefalo

Gli antichi moralisti Gli antichi moralisti si erano interrogati sulla qualità umana e per-sonale dell’anencefalo, in vista del riconoscimento di si erano interrogati sulla qualità umana e per-sonale dell’anencefalo, in vista del riconoscimento di un soggetto idoneo per il battesimo, un soggetto idoneo per il battesimo, e avevano concluso e avevano concluso affermativamente.affermativamente.

Seguendo Seguendo l’impostazione classica del Diritto romanol’impostazione classica del Diritto romano, l’elemento decisivo per l’attribuzione alla specie umana di un nato da donna fisicamente abnorme era costituito dalla , l’elemento decisivo per l’attribuzione alla specie umana di un nato da donna fisicamente abnorme era costituito dalla presenza di una presenza di una forma corporisforma corporis umana umana e in particolare e in particolare dall’aspetto del volto, quale parte principale e dall’aspetto del volto, quale parte principale e imagoimago della persona. della persona. L’anencefalo benché mostruo-so era considerato persona.L’anencefalo benché mostruo-so era considerato persona.

Le evidenze biologiche conducono a riconoscere nell’anencefalo una Le evidenze biologiche conducono a riconoscere nell’anencefalo una presenza umana in senso forte, cioè personale: presenza umana in senso forte, cioè personale: è un è un individuo della specie umanaindividuo della specie umana, frutto di una , frutto di una generazione umanagenerazione umana, diretto fin dal concepimento da una , diretto fin dal concepimento da una teleologia intrinsecateleologia intrinseca che lo ha condotto a una maturazione avanzata, anche se imperfetta. che lo ha condotto a una maturazione avanzata, anche se imperfetta.

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Statuto ontologico ed etico Statuto ontologico ed etico dell’anencefalodell’anencefaloStatuto ontologico ed etico Statuto ontologico ed etico dell’anencefalodell’anencefalo

Per chi riconosca la Per chi riconosca la sacralitàsacralità e il valore incomparabile di ogni vita umana in qualunque stadio e forma, � e il valore incomparabile di ogni vita umana in qualunque stadio e forma, � la certezza che anche la certezza che anche l’anencefalo sia una creatura umana l’anencefalo sia una creatura umana conduce ad assumere nei suoi confronti conduce ad assumere nei suoi confronti un atteggiamento di rispetto e di un atteggiamento di rispetto e di cura cura analogo a quello che si avrebbe con qualunque altro feto e neonato. analogo a quello che si avrebbe con qualunque altro feto e neonato.

Chi ritiene che il valore della vita umana sia una grandezza che ammette Chi ritiene che il valore della vita umana sia una grandezza che ammette plusplus e e minusminus, , in base a criteri di funzionalità ed efficien-za (come nel in base a criteri di funzionalità ed efficien-za (come nel personalismo attualisticopersonalismo attualistico), anche se ), anche se deve ricono-scere l’identità umana dell’anencefalo, deve ricono-scere l’identità umana dell’anencefalo, ritiene di solito che la qualità di vita dell’anencefalo sia così scadente da non meritargli una tutela piena ed un rispetto incondizionato.ritiene di solito che la qualità di vita dell’anencefalo sia così scadente da non meritargli una tutela piena ed un rispetto incondizionato.

H.T. EngelhardtH.T. Engelhardt definisce la persona attraverso l’autocoscienza, la autonomia, la razionalità, il possesso del senso morale, e per-ciò alcuni esseri umani, come gli idioti, gli embrioni, i pazienti in coma irreversibile, non sono persone. definisce la persona attraverso l’autocoscienza, la autonomia, la razionalità, il possesso del senso morale, e per-ciò alcuni esseri umani, come gli idioti, gli embrioni, i pazienti in coma irreversibile, non sono persone.

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Statuto ontologico ed etico Statuto ontologico ed etico dell’anencefalodell’anencefaloStatuto ontologico ed etico Statuto ontologico ed etico dell’anencefalodell’anencefalo

Nel contesto di una Nel contesto di una impostazione sensistaimpostazione sensista (autori di ispirazione utilitarista come P. Singer) il problema più rilevante sarà invece quello di stabilire se l’anencefalo sia in grado o meno di provare dolore. (autori di ispirazione utilitarista come P. Singer) il problema più rilevante sarà invece quello di stabilire se l’anencefalo sia in grado o meno di provare dolore. Mancando Mancando del substrato neurologico del substrato neurologico necessario per per-cepire dolore in modo consapevole, necessario per per-cepire dolore in modo consapevole, l’anencefalo non può sentire dolore nel senso in cui lo intendiamo noi. l’anencefalo non può sentire dolore nel senso in cui lo intendiamo noi. Le reazioni agli stimoli, che non di rado sono presenti, sono Le reazioni agli stimoli, che non di rado sono presenti, sono ricondotte a riflessi spinali e si nega che le strutture nervose troncoencefaliche possano ela-borare a qualche livello la sensazione dolorosa. ricondotte a riflessi spinali e si nega che le strutture nervose troncoencefaliche possano ela-borare a qualche livello la sensazione dolorosa. Il neonato anen-cefalo non appare quindi meritevole di tutela.Il neonato anen-cefalo non appare quindi meritevole di tutela.

La diversa considerazione dello statuto etico dell’anencefalo condiziona, come è ovvio, i nostri comportamenti La diversa considerazione dello statuto etico dell’anencefalo condiziona, come è ovvio, i nostri comportamenti per quanto riguarda le per quanto riguarda le terapie terapie da fornirgli o da fornirgli o l’espianto di organi l’espianto di organi o la possi-bilità di o la possi-bilità di interrompere la interrompere la gravidanza con l’aborto.gravidanza con l’aborto.

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L’anencefalo come donatore di L’anencefalo come donatore di organiorganiL’anencefalo come donatore di L’anencefalo come donatore di organiorgani

La difficoltà di reperire piccoli organi da utilizzare per il trapianto nei bambini ha suggerito dagli anni ‘60 la possibilità di ricorrere all’espianto di organi (reni, fegato e cuore) dagli anencefali.La difficoltà di reperire piccoli organi da utilizzare per il trapianto nei bambini ha suggerito dagli anni ‘60 la possibilità di ricorrere all’espianto di organi (reni, fegato e cuore) dagli anencefali. L’espianto sembra più facile dal punto di vista organizzativo perché si tratta di L’espianto sembra più facile dal punto di vista organizzativo perché si tratta di soggetti la cui morte, se non è programmabile, è almeno prevedibile con buona approssimazione soggetti la cui morte, se non è programmabile, è almeno prevedibile con buona approssimazione e ciò permette di chiedere il e ciò permette di chiedere il

consenso ai genitori per tempo e in condizioni emotivamente meno drammatiche di quelle che si hanno nella morte improvvisa di un neonato. consenso ai genitori per tempo e in condizioni emotivamente meno drammatiche di quelle che si hanno nella morte improvvisa di un neonato. Calcolando una frequenza media di 1 caso ogni 1800 nascite, si è affermato che Calcolando una frequenza media di 1 caso ogni 1800 nascite, si è affermato che con questi donatori si potrebbe coprire il 90% del fabbisogno di organi in area pediatrica, con questi donatori si potrebbe coprire il 90% del fabbisogno di organi in area pediatrica, anche se solo una parte degli anche se solo una parte degli

anencefali può diventare donatore per la frequente immatu-rità degli organi dovuta alla prematuranza (53-58%) e per l’elevata incidenza di malformazioni associate a quella di base.anencefali può diventare donatore per la frequente immatu-rità degli organi dovuta alla prematuranza (53-58%) e per l’elevata incidenza di malformazioni associate a quella di base.

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L’anencefalo come donatore di L’anencefalo come donatore di organiorganiL’anencefalo come donatore di L’anencefalo come donatore di organiorgani

Con il problema dell’espianto di organi è connessa la Con il problema dell’espianto di organi è connessa la questione dell’accertamento della morte questione dell’accertamento della morte e del e del tipo di tipo di curecure, specie riani-matorie, che si debbono o che si possono lecitamente prestare, specie riani-matorie, che si debbono o che si possono lecitamente prestare.. L’accertamento della morte L’accertamento della morte dell’anencefalo può essere fatto con-statando dell’anencefalo può essere fatto con-statando l’arresto cardio-respiratorio, l’arresto cardio-respiratorio, ma le esigenze dei trapianti hanno suggerito di sottoporre il neonato a ma le esigenze dei trapianti hanno suggerito di sottoporre il neonato a pratiche rianimatorie immediatamente dopo il parto o ai primi segni di scompenso pratiche rianimatorie immediatamente dopo il parto o ai primi segni di scompenso

cardio-respiratorio cardio-respiratorio così da evitare l’arresto cardiaco e mantenere organi e tessuti in buone condizioni metaboliche. così da evitare l’arresto cardiaco e mantenere organi e tessuti in buone condizioni metaboliche. In regime rianimatorio l’accertamento della morte deve essere condotto ricercando In regime rianimatorio l’accertamento della morte deve essere condotto ricercando i segni della morte cerebrale (i segni della morte cerebrale (brain deathbrain death), ), che si identifica sostanzialmente con la perdita irreversibile di tutte le funzioni dell’encefalo, sia del cervello sia troncoencefalo. che si identifica sostanzialmente con la perdita irreversibile di tutte le funzioni dell’encefalo, sia del cervello sia troncoencefalo. Si può subito intuire che i criteri usualmente impiegati nel neonato anencefalo risultano di difficile applicazione.Si può subito intuire che i criteri usualmente impiegati nel neonato anencefalo risultano di difficile applicazione.

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L’anencefalo come donatore di L’anencefalo come donatore di organiorganiL’anencefalo come donatore di L’anencefalo come donatore di organiorgani

Nel protocollo per accertare la morte cerebrale approvato dal Nel protocollo per accertare la morte cerebrale approvato dal Center for Christian BioethicsCenter for Christian Bioethics della della Loma Linda UniversityLoma Linda University nel 1987 nel 1987 si omettono la registrazione dell’elettroencefalogramma e il rilievo del flusso si omettono la registrazione dell’elettroencefalogramma e il rilievo del flusso cerebrale, cerebrale, per l’assenza o l’inadeguatezza del substrato anatomico, e la morte cerebrale viene determinata rilevando per l’assenza o l’inadeguatezza del substrato anatomico, e la morte cerebrale viene determinata rilevando l’assenza dei riflessi troncoencefalici e il prolungarsi dell’apnea per almeno 24 ore. l’assenza dei riflessi troncoencefalici e il prolungarsi dell’apnea per almeno 24 ore.

L’esperienza ha dimostrato che anche questi due criteri possono essere L’esperienza ha dimostrato che anche questi due criteri possono essere di difficile accertamento o diventare ingannevoli di difficile accertamento o diventare ingannevoli perché il rilievo della perché il rilievo della scomparsa dei riflessi troncoencefalici scomparsa dei riflessi troncoencefalici vale soltanto se essi erano vale soltanto se essi erano stati presenti in precedenza, evento che non sem-pre si verifica, essendo frequenti le anomalie dei nervi cranici, e stati presenti in precedenza, evento che non sem-pre si verifica, essendo frequenti le anomalie dei nervi cranici, e non è agevole stabilire rapidamente la diagnosi di irreversibilità delle lesioni del tronco encefalico non è agevole stabilire rapidamente la diagnosi di irreversibilità delle lesioni del tronco encefalico nell’anencefalonell’anencefalo, essendo pos-sibile il superamento spontaneo dell’apnea anche dopo ore., essendo pos-sibile il superamento spontaneo dell’apnea anche dopo ore.

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L’anencefalo come donatore di L’anencefalo come donatore di organiorganiL’anencefalo come donatore di L’anencefalo come donatore di organiorgani

Sintetizzando l’esperienza di molti centri e facendo il punto sulla questione, la Sintetizzando l’esperienza di molti centri e facendo il punto sulla questione, la Medical Task Force on AnencephalyMedical Task Force on Anencephaly ha concluso: ha concluso: «La diagnosi di morte del troncoencefalo dipende dalla scom-parsa di funzioni preesistenti «La diagnosi di morte del troncoencefalo dipende dalla scom-parsa di funzioni preesistenti del tronco stesso, inclusa la perdita per un periodo di osservazione di almeno 48 ore di una funzione misurabile dei nervi cranici e di movimenti spontanei, e positività di un test per l’apnea ... Con i metodi correntemente del tronco stesso, inclusa la perdita per un periodo di osservazione di almeno 48 ore di una funzione misurabile dei nervi cranici e di movimenti spontanei, e positività di un test per l’apnea ... Con i metodi correntemente disponibili e specialmente in presenza di anomalie di occhio e orecchio, può non essere possibile determinare la morte in alcuni neonati con anencefalia sulla base dei soli criteri neurologici».disponibili e specialmente in presenza di anomalie di occhio e orecchio, può non essere possibile determinare la morte in alcuni neonati con anencefalia sulla base dei soli criteri neurologici».

L’applicazione rigorosa delle condizioni L’applicazione rigorosa delle condizioni standardstandard per l’accerta-mento della morte cerebrale per l’accerta-mento della morte cerebrale rende più difficile le procedure di espianto degli organi; rende più difficile le procedure di espianto degli organi; inoltre si è constatato che i neonati anen-cefali sottoposti a terapia inoltre si è constatato che i neonati anen-cefali sottoposti a terapia intensiva sopravvivono più a lungo e questo porta ad un intensiva sopravvivono più a lungo e questo porta ad un inevitabile deterioramento degli organi.inevitabile deterioramento degli organi.

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L’anencefalo come donatore di L’anencefalo come donatore di organiorganiL’anencefalo come donatore di L’anencefalo come donatore di organiorgani

Perciò, per rendere più agevole e più veloce l’accertamento della morte dei neonati anencefali ed avere a disposizione un buon numero di organi adatti all’espianto, Perciò, per rendere più agevole e più veloce l’accertamento della morte dei neonati anencefali ed avere a disposizione un buon numero di organi adatti all’espianto, sono state proposte diverse correzioni ai criteri di morte cerebrale applicati sono state proposte diverse correzioni ai criteri di morte cerebrale applicati agli anencefali.agli anencefali.

Alcuni autori Alcuni autori negando la validità del criterio negando la validità del criterio whole-brain deathwhole-brain death e sostituendolo con quello della e sostituendolo con quello della upper-brain deathupper-brain death, sono giunti alla conclusione che , sono giunti alla conclusione che l’anencefalo sarebbe un l’anencefalo sarebbe un non viventenon vivente anche se le sue funzioni vegetative sono virtualmente anche se le sue funzioni vegetative sono virtualmente integre:integre: egli non esi-ste, né mai è esistito come persona;è un soggetto egli non esi-ste, né mai è esistito come persona;è un soggetto brain-absentbrain-absent, da equipararsi un , da equipararsi un brain-dead.brain-dead.

L’introduzione di questi criteri comporta conseguenze gravissi-me:L’introduzione di questi criteri comporta conseguenze gravissi-me: anche i bambini con gravi anomalie a carico del SNC, gli anziani con il morbo di Alzheimer, i soggetti in SVP e chiunque non risponda a questi nuovi standard sommamente anche i bambini con gravi anomalie a carico del SNC, gli anziani con il morbo di Alzheimer, i soggetti in SVP e chiunque non risponda a questi nuovi standard sommamente restrittivi sono da considerarsi clinicamente morti.restrittivi sono da considerarsi clinicamente morti.

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L’anencefalo come donatore di L’anencefalo come donatore di organiorganiL’anencefalo come donatore di L’anencefalo come donatore di organiorgani

««The arguments that anencephalic infants have no brains, are not persons, or are already dead have other flaws. For legal purposes, anencephalic infants cannot logically or accurately been distinguished The arguments that anencephalic infants have no brains, are not persons, or are already dead have other flaws. For legal purposes, anencephalic infants cannot logically or accurately been distinguished from other infants with severe intracranial anomalies or abnormalities or from childrem or adults in a persistent vegetative state. from other infants with severe intracranial anomalies or abnormalities or from childrem or adults in a persistent vegetative state. Changing the laws to accommodate the anencephalic infant, however noble Changing the laws to accommodate the anencephalic infant, however noble the purpose, would inappropriately jeopardize many othersthe purpose, would inappropriately jeopardize many others».». MEDEARIS D. N., HOLMES L. B., MEDEARIS D. N., HOLMES L. B., On the use of anencephalic infants as organ donorsOn the use of anencephalic infants as organ donors, , "The New England Journal of Medicine", 321 (1989), 391-393."The New England Journal of Medicine", 321 (1989), 391-393.

Altri autori sono partiti dall’Altri autori sono partiti dall’assunto che un soggetto è morto quando si trova in una condizione caratterizzata da assenza di funzioni integrative encefaliche così che la morte sia di regola imminente. assunto che un soggetto è morto quando si trova in una condizione caratterizzata da assenza di funzioni integrative encefaliche così che la morte sia di regola imminente. Questa Questa definizione si applicherebbe solo ai soggetti la cui morte è stata accertata con criteri neurologici e ai neonati anencefali, mentre ne resterebbero esclusi i pazienti in SVP.definizione si applicherebbe solo ai soggetti la cui morte è stata accertata con criteri neurologici e ai neonati anencefali, mentre ne resterebbero esclusi i pazienti in SVP.

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L’anencefalo come donatore di L’anencefalo come donatore di organiorganiL’anencefalo come donatore di L’anencefalo come donatore di organiorgani

Una volta posta la diagnosi di anencefalia si conclude che quel neonato non è vivo. Una volta posta la diagnosi di anencefalia si conclude che quel neonato non è vivo. «La nostra proposta afferma che il bambino anencefalico non è vivo «La nostra proposta afferma che il bambino anencefalico non è vivo ((is not aliveis not alive) ) ed elimina ogni problema riguardo alla terapia intensiva... La nostra proposta riconosce che ed elimina ogni problema riguardo alla terapia intensiva... La nostra proposta riconosce che il concetto di morte cerebrale (il concetto di morte cerebrale (brain brain

deathdeath) non è utile in questo contesto ) non è utile in questo contesto e perciò evita confusione nell’applicarne i criteri. Dal punto di vista medi-co, e perciò evita confusione nell’applicarne i criteri. Dal punto di vista medi-co, la qualità degli organi vitali probabilmente soffre mentre essi sono mantenuti con sostegno artificiale. la qualità degli organi vitali probabilmente soffre mentre essi sono mantenuti con sostegno artificiale. La nostra proposta La nostra proposta mas-simizzerebbe la qualità potenziale degli organi degli anencefali mas-simizzerebbe la qualità potenziale degli organi degli anencefali propugnando la loro rimozione non appena la diagnosi è confer-mata. Il protocollo di Loma Linda ha fruttato solo due propugnando la loro rimozione non appena la diagnosi è confer-mata. Il protocollo di Loma Linda ha fruttato solo due fonti di fonti di or-gani or-gani su 12 candidati. su 12 candidati. Se la nostra proposta fosse stata accettata, tutti e 12 sarebbero stati potenziali fonti di organi»Se la nostra proposta fosse stata accettata, tutti e 12 sarebbero stati potenziali fonti di organi». . TRUOG R.D., FLETCHER J. C., TRUOG R.D., FLETCHER J. C., Can Organs Be Transplanted before Brain Death?Can Organs Be Transplanted before Brain Death? , , "The New "The New England Journal of Medicine", 321 (1989), 388-390. England Journal of Medicine", 321 (1989), 388-390.

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L’anencefalo L’anencefalo fra abbandono e accanimentofra abbandono e accanimentoL’anencefalo L’anencefalo fra abbandono e accanimentofra abbandono e accanimento

La possibilità di usare gli organi dell’anencefalo per il trapiantoLa possibilità di usare gli organi dell’anencefalo per il trapianto e la necessità di mantenerli in buone condizioni metaboliche in vista dell’espianto e la necessità di mantenerli in buone condizioni metaboliche in vista dell’espianto portano nuovi elementi di complessitàportano nuovi elementi di complessità nel tema dell’assistenza medica all’anencefalo. nel tema dell’assistenza medica all’anencefalo. Quando l’anencefalo non era ancora stato individuato come una potenziale fonte di organi da espianto, la questione etica principale era Quando l’anencefalo non era ancora stato individuato come una potenziale fonte di organi da espianto, la questione etica principale era se se e e come come assistere queste creature.assistere queste creature. L’atteggiamento terapeutico più comune è quello di L’atteggiamento terapeutico più comune è quello di somministrare le cure ordinarie somministrare le cure ordinarie (calore, nutrizione, idratazione) in attesa che intervenga naturalmente la morte. (calore, nutrizione, idratazione) in attesa che intervenga naturalmente la morte. Questa Questa prassi è ineccepibile dal punto di vista eticoprassi è ineccepibile dal punto di vista etico dal momento che dal momento che fornire più delle cure ordinarie potrebbe facilmente scivolare nell’accanimento terapeuticofornire più delle cure ordinarie potrebbe facilmente scivolare nell’accanimento terapeutico, per cui sembra ingiusto avvicinarla in qualsiasi modo alla prassi aberrante e , per cui sembra ingiusto avvicinarla in qualsiasi modo alla prassi aberrante e

sempre più diffusa della sempre più diffusa della eutanasia neonatale o eugeneticaeutanasia neonatale o eugenetica..

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L’anencefalo L’anencefalo fra abbandono e accanimentofra abbandono e accanimentoL’anencefalo L’anencefalo fra abbandono e accanimentofra abbandono e accanimento

Questa pratica corretta Questa pratica corretta dipende dal fatto che si è certi che l’anencefalo, nonostante le cure, morirà in pochi giorni dipende dal fatto che si è certi che l’anencefalo, nonostante le cure, morirà in pochi giorni e non costituirà più un peso per la famiglia e per la società. e non costituirà più un peso per la famiglia e per la società. Ma che cosa accadrebbe se un neonato ancencefalico, sfidando la sua prognosi, sopravvivesse per settimane, mesi, anni? Ma che cosa accadrebbe se un neonato ancencefalico, sfidando la sua prognosi, sopravvivesse per settimane, mesi, anni? Non si tratta di una ipotesi accademica, ma del Non si tratta di una ipotesi accademica, ma del caso di Baby K: caso di Baby K: una bimba anencefalica che la madre decise di tenere, nono-stante i medici la consigliassero di abortire: nata in USA il 13 ottobre 1992, subito dopo una bimba anencefalica che la madre decise di tenere, nono-stante i medici la consigliassero di abortire: nata in USA il 13 ottobre 1992, subito dopo

il parto cesareo ebbe bisogno di venti-lazione meccanica. Dopo pochi giorni, i medici fecero pressioni sulla madre perché acconsentisse a interrompere la ventilazione, ritenendola “medicalmente inappropriata”. La il parto cesareo ebbe bisogno di venti-lazione meccanica. Dopo pochi giorni, i medici fecero pressioni sulla madre perché acconsentisse a interrompere la ventilazione, ritenendola “medicalmente inappropriata”. La madre rifiutò e, quando la bimba ebbe 40 giorni, poté condurla a casa e tenerla senza supporto respiratorio sino al 12 febbraio 1993, quando la piccola dovette essere ricoverata per problemi respiratori. madre rifiutò e, quando la bimba ebbe 40 giorni, poté condurla a casa e tenerla senza supporto respiratorio sino al 12 febbraio 1993, quando la piccola dovette essere ricoverata per problemi respiratori.

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L’anencefalo L’anencefalo fra abbandono e accanimentofra abbandono e accanimentoL’anencefalo L’anencefalo fra abbandono e accanimentofra abbandono e accanimento

Di fronte al ripetersi delle emergenze mediche e al protrarsi di in-terventi ritenuti inappropriati, Di fronte al ripetersi delle emergenze mediche e al protrarsi di in-terventi ritenuti inappropriati, l’Ospedale ricorse alla Corte Fede-rale per legittimare il rifiuto di continuare questi interventi l’Ospedale ricorse alla Corte Fede-rale per legittimare il rifiuto di continuare questi interventi contro l’ostinazione della contro l’ostinazione della madre. La Corte d’Appello sentenziò che, no-nostante lo madre. La Corte d’Appello sentenziò che, no-nostante lo standardstandard prevalente di cura medica per i bimbi con anencefalia consista nel provvedere calore, nutrizione e idrata-zione, prevalente di cura medica per i bimbi con anencefalia consista nel provvedere calore, nutrizione e idrata-zione, non si può negare all’anencefalo, non si può negare all’anencefalo, come ad altri soggetti che ne abbiano bisogno, il trattamento ventilatorio artificiale. come ad altri soggetti che ne abbiano bisogno, il trattamento ventilatorio artificiale. Nel maggio 1994 la bimba era ancora viva, superando di gran lunga la durata massima di vita di un anencefalo finora registrata. Nel maggio 1994 la bimba era ancora viva, superando di gran lunga la durata massima di vita di un anencefalo finora registrata.

Può restare il Può restare il dubbio se si tratti di un disumano accanimento terapeutico dubbio se si tratti di un disumano accanimento terapeutico causato dall’ostinazione di una madre o di causato dall’ostinazione di una madre o di trattamenti terapeutici non comuni con gli anencefali, ma in sé non straor-dinari trattamenti terapeutici non comuni con gli anencefali, ma in sé non straor-dinari e sufficienti per e sufficienti per sostenere una fragile esistenza altrimenti destinata a perire rapidamente. sostenere una fragile esistenza altrimenti destinata a perire rapidamente.

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L’anencefalo L’anencefalo fra abbandono e accanimentofra abbandono e accanimentoL’anencefalo L’anencefalo fra abbandono e accanimentofra abbandono e accanimento

La nostra concezione della vita umana e del suo valore altissimo, anche se non assoluto, ci impone di La nostra concezione della vita umana e del suo valore altissimo, anche se non assoluto, ci impone di escludere l’eutanasia neo-natale sia attiva (commissiva) sia passiva (omissiva) così come l’accanimento terapeutico,escludere l’eutanasia neo-natale sia attiva (commissiva) sia passiva (omissiva) così come l’accanimento terapeutico, e ci porta invece a esigere che ad ogni neonato, anche quello destinato a vita breve, e ci porta invece a esigere che ad ogni neonato, anche quello destinato a vita breve, siano fornite le cure ordinariesiano fornite le cure ordinarie ed eventualmente quelle ed eventualmente quelle cure che si ritengono proporzionate cure che si ritengono proporzionate alla sua situazione clinica concreta. alla sua situazione clinica concreta.

Dove esistono Dove esistono programmi per l’uso di anencefali come donatori programmi per l’uso di anencefali come donatori si è molto interessati a mantere gli organi in condizioni ottimali per l’espianto fino alla constatazione della morte, per cui ciò che verrebbe comunemente si è molto interessati a mantere gli organi in condizioni ottimali per l’espianto fino alla constatazione della morte, per cui ciò che verrebbe comunemente considerato un discutibile accanimento, considerato un discutibile accanimento, tende a diventare un tende a diventare un patternpattern di comportamento corretto. di comportamento corretto.

Alcuni Centri praticano la Alcuni Centri praticano la rianimazione dell’anencefalo e la pro-lungano fino alla scomparsa dell’attività del tronco dell’encefalo:rianimazione dell’anencefalo e la pro-lungano fino alla scomparsa dell’attività del tronco dell’encefalo: sembra così che si configuri un vero e proprio accanimento sembra così che si configuri un vero e proprio accanimento. .

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L’anencefalo L’anencefalo fra abbandono e accanimentofra abbandono e accanimentoL’anencefalo L’anencefalo fra abbandono e accanimentofra abbandono e accanimento

Si verificano le condizioni dell’Si verificano le condizioni dell’accanimento terapeuticoaccanimento terapeutico: l’: l’inutilità inutilità delle cure prestate e la delle cure prestate e la dannosità dannosità di esse per il paziente. di esse per il paziente. «L’inter-vento rianimatorio, fatto su un individuo vivente anencefalo, non ha alcuna giustificazione «L’inter-vento rianimatorio, fatto su un individuo vivente anencefalo, non ha alcuna giustificazione terapeutica; questo intervento può produrre invece un’ulteriore sofferenza del neonato quantunque si dica (ma chi lo ha dimostrato?) che l’anencefalo per la sua stessa anomalia non soffrirebbe». terapeutica; questo intervento può produrre invece un’ulteriore sofferenza del neonato quantunque si dica (ma chi lo ha dimostrato?) che l’anencefalo per la sua stessa anomalia non soffrirebbe». SPAGNOLO A. G., SGRECCIA E.SPAGNOLO A. G., SGRECCIA E.

Il protocollo di Il protocollo di Loma Linda Loma Linda poneva come limite massimo alla terapia rianimatoria 7 giorni, una sorta di poneva come limite massimo alla terapia rianimatoria 7 giorni, una sorta di compromesso. compromesso. Siamo, però, di fronte ad una forma di Siamo, però, di fronte ad una forma di strumentalizzazione della personastrumentalizzazione della persona, trasformata in una , trasformata in una banca di organibanca di organi: la rianimazione è finalizzata solo al mantenimento in buone condizioni degli organi da espiantare. In alcuni Centri, il : la rianimazione è finalizzata solo al mantenimento in buone condizioni degli organi da espiantare. In alcuni Centri, il

supporto vitale viene sospeso in attesa della morte del tronco dell’encefalo, in pratica supporto vitale viene sospeso in attesa della morte del tronco dell’encefalo, in pratica pilotando il momento del decesso.pilotando il momento del decesso.

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L’anencefalo L’anencefalo fra abbandono e accanimentofra abbandono e accanimentoL’anencefalo L’anencefalo fra abbandono e accanimentofra abbandono e accanimento

Partendo dal concetto di Partendo dal concetto di persona in senso sociale persona in senso sociale di H. T. Engelhardt, di H. T. Engelhardt, Nancy Jecker Nancy Jecker del dipartimento di del dipartimento di Storia della Medici-na Storia della Medici-na di di WashingtonWashington, argomenta che , argomenta che l’anencefalo non ha fini propri, ma i suoi fini sono tutt’uno con quelli dei genitori:l’anencefalo non ha fini propri, ma i suoi fini sono tutt’uno con quelli dei genitori: se essi accetta-no l’anencefalo al fine di donare gli organi, ne segue che questo costituisce il fine dell’anencefalo come persona sociale. se essi accetta-no l’anencefalo al fine di donare gli organi, ne segue che questo costituisce il fine dell’anencefalo come persona sociale. Praticare cure solo in vista dell’espianto non sarebbe una strumentalizza-zione, ma il realizzarsi del Praticare cure solo in vista dell’espianto non sarebbe una strumentalizza-zione, ma il realizzarsi del fine della loro esistenza. fine della loro esistenza.

Questi ragionamenti sottili e un po’ capziosi sono inaccettabili perché Questi ragionamenti sottili e un po’ capziosi sono inaccettabili perché negano la fondazione ontologica della personanegano la fondazione ontologica della persona e la ridu-cono a puro funzionalismo, svuotandone la consistenza in un sistema di prestazioni, di attese e di relazioni. e la ridu-cono a puro funzionalismo, svuotandone la consistenza in un sistema di prestazioni, di attese e di relazioni. Si presentano a questo punto Si presentano a questo punto solo due possibili approcci medici solo due possibili approcci medici che salvaguardano tanto la dignità e l’inviolabilità personale dell’anencefalo, quanto l’urgenza di reperire organi per i trapianti. che salvaguardano tanto la dignità e l’inviolabilità personale dell’anencefalo, quanto l’urgenza di reperire organi per i trapianti.

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L’anencefalo L’anencefalo fra abbandono e accanimentofra abbandono e accanimentoL’anencefalo L’anencefalo fra abbandono e accanimentofra abbandono e accanimento

Alcuni propongono di Alcuni propongono di seguire il neonato con le sole cure ordina-rie fino a quando non compaiono i primi segni di scompenso organico seguire il neonato con le sole cure ordina-rie fino a quando non compaiono i primi segni di scompenso organico (bradicardia, difficoltà respiratorie) e solo a questo punto iniziare la rianimazione e attendere la morte (bradicardia, difficoltà respiratorie) e solo a questo punto iniziare la rianimazione e attendere la morte del tronco dell’encefalo (secondo gruppo di del tronco dell’encefalo (secondo gruppo di Loma Linda)Loma Linda). .

Sgreccia e Carrasco de Paula, preoccupati di evitare qualsiasi strumentalizzazione dell’anencefalo, Sgreccia e Carrasco de Paula, preoccupati di evitare qualsiasi strumentalizzazione dell’anencefalo, propongono di praticare le sole cure ordinarie fino all’arresto cardio-respiratorio e solo a questo punto espiantare. propongono di praticare le sole cure ordinarie fino all’arresto cardio-respiratorio e solo a questo punto espiantare. In entrambi i casi In entrambi i casi gli organi subiscono un deterioramento gli organi subiscono un deterioramento e nel secondo è preclusa anche la possibilità di espianto cardiaco. e nel secondo è preclusa anche la possibilità di espianto cardiaco. La difficoltà di accertare la avvenuta morte cerebrale insieme al problema di mantenere in buono stato gli organi senza strumen-talizzarlo, La difficoltà di accertare la avvenuta morte cerebrale insieme al problema di mantenere in buono stato gli organi senza strumen-talizzarlo, rendono molto difficile il ricorso all’anencefalo come donatore di organirendono molto difficile il ricorso all’anencefalo come donatore di organi, tranne alcune eccezioni, tranne alcune eccezioni

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Diagnosi prenatale e parto pre-Diagnosi prenatale e parto pre-terminetermineDiagnosi prenatale e parto pre-Diagnosi prenatale e parto pre-terminetermine

Attualmente Attualmente la diagnosi di anencefalia può essere posta molti mesi prima della nascita la diagnosi di anencefalia può essere posta molti mesi prima della nascita sia attraverso i sia attraverso i consueti consueti esami ecogra-ficiesami ecogra-fici, sia dosando particolari sostanze nel sangue materno o nel liquido amniotico (in , sia dosando particolari sostanze nel sangue materno o nel liquido amniotico (in particolare particolare alpha feto proteinaalpha feto proteina).).

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Immagini Immagini ecograficheecografiche Immagini Immagini ecograficheecografiche

2° trimestre10 settimane

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Diagnosi prenatale e parto pre-Diagnosi prenatale e parto pre-terminetermineDiagnosi prenatale e parto pre-Diagnosi prenatale e parto pre-terminetermine

Una volta posta la diagnosi, si prospetta da parte di molti la possibilità di un Una volta posta la diagnosi, si prospetta da parte di molti la possibilità di un aborto eugeneticoaborto eugenetico, essendone comunemente ammessa dalla bioetica laica la liceità e talvolta l’obbligatorietà:, essendone comunemente ammessa dalla bioetica laica la liceità e talvolta l’obbligatorietà:«Le pretese sul diritto di sopravvivenza biologica sono del tutto dipendenti dalla capacità che l’individuo in questione ha di costruirsi, con l’aiuto di altri, una vita umana. «Le pretese sul diritto di sopravvivenza biologica sono del tutto dipendenti dalla capacità che l’individuo in questione ha di costruirsi, con l’aiuto di altri, una vita umana. Ciò significa che in Ciò significa che in situazioni nelle quali non esiste la possibilità di alcun avvicina-mento ad una vita davvero umana (situazioni nelle quali non esiste la possibilità di alcun avvicina-mento ad una vita davvero umana (a truly human lifea truly human life), il diritto alla sussistenza biologica o fisica perde la sua ), il diritto alla sussistenza biologica o fisica perde la sua raison d’êtreraison d’être e e quindi quella pietosa soppressione (quindi quella pietosa soppressione (terminationtermination) della vita, in senso biofisico è accettabile, forse anche obbligatoria». ) della vita, in senso biofisico è accettabile, forse anche obbligatoria». AIKEN H.D.AIKEN H.D.

Attualmente Attualmente la diagnosi di anencefalia può essere posta molti la diagnosi di anencefalia può essere posta molti mesi prima della nascita mesi prima della nascita sia attraverso i consueti sia attraverso i consueti esami ecogra-esami ecogra-ficifici, sia dosando particolari sostanze nel sangue materno o nel , sia dosando particolari sostanze nel sangue materno o nel liquido amniotico (in particolare liquido amniotico (in particolare alpha feto proteinaalpha feto proteina). ).

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Diagnosi prenatale e parto pre-Diagnosi prenatale e parto pre-terminetermineDiagnosi prenatale e parto pre-Diagnosi prenatale e parto pre-terminetermine

Per diritto naturale la soppressione diretta di un embrione o di un feto, anche se malformati, è illecita Per diritto naturale la soppressione diretta di un embrione o di un feto, anche se malformati, è illecita perché il valore della vita di una creatura umana non dipende dalle sue prestazioni attuali o potenziali o dal perché il valore della vita di una creatura umana non dipende dalle sue prestazioni attuali o potenziali o dal suo rispondere o meno a suo rispondere o meno a standardstandard di qualità umana, ma dal fatto che di qualità umana, ma dal fatto che essa si trova sin dal suo sorgere in rapporto personale e costitutivo con Dio. essa si trova sin dal suo sorgere in rapporto personale e costitutivo con Dio.

«Accade non poche volte che queste tecniche [di diagnosi pre-natale] siano messe al servizio di una mentalità eugenetica, che accetta l’aborto selettivo, per impedire la nascita di bambini affetti da vari tipi di «Accade non poche volte che queste tecniche [di diagnosi pre-natale] siano messe al servizio di una mentalità eugenetica, che accetta l’aborto selettivo, per impedire la nascita di bambini affetti da vari tipi di anomalie.anomalie. Una simile mentalità è ignominiosa e quanto mai riprovevole, perché pretende di misurare il valore di una vita umana soltanto secondo parametri di normalità e di benessere fisicoUna simile mentalità è ignominiosa e quanto mai riprovevole, perché pretende di misurare il valore di una vita umana soltanto secondo parametri di normalità e di benessere fisico, aprendo così la , aprendo così la strada alla legittimazione dell’infanticidio e ell’eutanasia». strada alla legittimazione dell’infanticidio e ell’eutanasia». Evangelium VitaeEvangelium Vitae , n. , n. 63.63.

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Diagnosi prenatale e parto pre-Diagnosi prenatale e parto pre-terminetermineDiagnosi prenatale e parto pre-Diagnosi prenatale e parto pre-terminetermine

Alcuni autori hanno sostenuto la liceità dell’induzione di parto alla 24Alcuni autori hanno sostenuto la liceità dell’induzione di parto alla 24aa-26-26aa settimana di gravidanza, settimana di gravidanza, in modo da evitare alla madre gli ultimi penosissimi 3 mesi di gravidanza. in modo da evitare alla madre gli ultimi penosissimi 3 mesi di gravidanza. Anche N. Ford giustifica questa scelta a condizione che: Anche N. Ford giustifica questa scelta a condizione che: 1.1. sia certa la presenza di un feto anencefalo; sia certa la presenza di un feto anencefalo;

2.2. la richiesta parta dalla madre per le proprie reazioni emotive; la richiesta parta dalla madre per le proprie reazioni emotive;

3.3. le tecniche usate per indurre il parto non siano nocive per il feto, la cui morte può avvenire solo come effetto non direttamente voluto (le tecniche usate per indurre il parto non siano nocive per il feto, la cui morte può avvenire solo come effetto non direttamente voluto (duplice effettoduplice effetto););

4.4. l’induzione avvenga in un’epoca in cui le prospettive di vita del feto siano analoghe a quelle che avrebbe avuto a termine;l’induzione avvenga in un’epoca in cui le prospettive di vita del feto siano analoghe a quelle che avrebbe avuto a termine;

5.5. il neonato anencefalico riceva le cure ordinarie (idratazione e alimentazione);il neonato anencefalico riceva le cure ordinarie (idratazione e alimentazione);

6.6. sia curata un’adeguata informazione del pubblico perché non si confonda questa induzione pretermine con un aborto, specie se effettuata in ospedali cattolici.sia curata un’adeguata informazione del pubblico perché non si confonda questa induzione pretermine con un aborto, specie se effettuata in ospedali cattolici.

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Diagnosi prenatale e parto pre-Diagnosi prenatale e parto pre-terminetermineDiagnosi prenatale e parto pre-Diagnosi prenatale e parto pre-terminetermine

Altri non vedono ostacoli etici nell’indurre il parto a partire dalla 16Altri non vedono ostacoli etici nell’indurre il parto a partire dalla 16aa settimana, purché l’induzione consenta la nascita del bambino vivo. settimana, purché l’induzione consenta la nascita del bambino vivo.«È evidente la contraddittorietà di una tale posizione che non intenderebbe ricercare direttamente la morte del feto anence-falico, ma che di fatto giustifica un intervento che, anticipando l’evento naturale del parto, anticipa la «È evidente la contraddittorietà di una tale posizione che non intenderebbe ricercare direttamente la morte del feto anence-falico, ma che di fatto giustifica un intervento che, anticipando l’evento naturale del parto, anticipa la morte stessa del feto malformato». morte stessa del feto malformato». A.G. SPAGNOLO in A.G. SPAGNOLO in Medicina e MoraleMedicina e Morale 42 (1992) 589-591 42 (1992) 589-591..

Anche se la tradizione bioetica cattolica tende a ritenere lecito l’anticipo del parto quando il proseguimento della gravidanza comporterebbe pericolo di vita per la madre o per il feto (DS 3336-3338) qui siamo in una situazione Anche se la tradizione bioetica cattolica tende a ritenere lecito l’anticipo del parto quando il proseguimento della gravidanza comporterebbe pericolo di vita per la madre o per il feto (DS 3336-3338) qui siamo in una situazione ben diversa perché né la madre né il feto sono in pericolo e, ben diversa perché né la madre né il feto sono in pericolo e, dal momento che l’aspettativa di vita per il feto anencefalico è maggiore nell’utero materno che non fuoridal momento che l’aspettativa di vita per il feto anencefalico è maggiore nell’utero materno che non fuori, inducendo il parto si abbrevia la vita dell’anencefalo., inducendo il parto si abbrevia la vita dell’anencefalo.

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Diagnosi prenatale e parto pre-Diagnosi prenatale e parto pre-terminetermineDiagnosi prenatale e parto pre-Diagnosi prenatale e parto pre-terminetermine

L’unico motivo valido per correre il rischio di anticipare il parto sarebbe un grave e reale pericolo per la sopravvivenza del bambino qualora la gravidanza proseguisse. L’unico motivo valido per correre il rischio di anticipare il parto sarebbe un grave e reale pericolo per la sopravvivenza del bambino qualora la gravidanza proseguisse. Non sono invece accettabili le motivazioni ispirate alla più pura logica utilitarista: Non sono invece accettabili le motivazioni ispirate alla più pura logica utilitarista: il timore di un danno per l’equilibrio psichico della madre e il pericolo che la morte prenatale del feto faccia perdere una preziosa fonte di organi.il timore di un danno per l’equilibrio psichico della madre e il pericolo che la morte prenatale del feto faccia perdere una preziosa fonte di organi. La La cautelacautela nel trattamento degli anencefali e un certo nel trattamento degli anencefali e un certo tuziorismotuziorismo rigoroso sono dettati dalla rigoroso sono dettati dalla prospettiva propria della bioetica catto-lica, prospettiva propria della bioetica catto-lica, che riconosce il valore altissimo di ogni persona per il solo fatto di esistere nella relazione costitutiva e fondante con Dio. che riconosce il valore altissimo di ogni persona per il solo fatto di esistere nella relazione costitutiva e fondante con Dio. Rispettare la persona quando l’emotività o l’egoismo porterebbe-ro a dire il contrario, significa Rispettare la persona quando l’emotività o l’egoismo porterebbe-ro a dire il contrario, significa accettare il mistero che ci superaaccettare il mistero che ci supera, perché ogni persona affonda le sue radici nel mistero dell’esi-stenza e , perché ogni persona affonda le sue radici nel mistero dell’esi-stenza e testimoniare che ai nostri occhi ogni vita umana è sacra. testimoniare che ai nostri occhi ogni vita umana è sacra.