Le reliquie del santo, arrivate da Costantinopoli, vennero lasciate a La Motte St. Didier ( attuale...

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Le reliquie del santo, arrivate da Costantinopoli, vennero lasciate a La Motte St. Didier (attuale Saint- Antoine-l'Abbay) vicino a Vienne, dove già esisteva un priorato benedettino. Qui nel 1095 sorse una comunità laicale, con fini ospedalieri: sono gli Antoniani Saint-Antoine-l'Abbay

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Le reliquie del santo, arrivate da Costantinopoli, vennero lasciate a La Motte St. Didier (attuale Saint-

Antoine-l'Abbay) vicino a Vienne, dove già esisteva un priorato benedettino. Qui nel 1095 sorse una comunità laicale, con fini ospedalieri:

sono gli Antoniani

Saint-Antoine-l'Abbay

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Alla fine del XIII secolo l'ordine degli Antoniani era presente in buona parte dell'Europa, ma anche a Cipro, Costantinopoli, Atene e persino in Etiopia e nei paesi dei Tartari. I monaci Antoniani erano facilmente identificabili dall'abito, che consisteva in una tonaca con una grande ‘tau’, cucita sul petto. Questi religiosi vivevano di elemosine e lasciti.

L'Ordine ebbe nel corso della sua storia, durata fino al 1776, una grandissima espansione territoriale. Non a caso nel XV secolo gli Antoniani assistevano ben oltre 4000 pazienti, in circa 370 ospedali sparsi per l'Europa.

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L'Ordine lasciò traccia del suo passaggio attraverso una serie pressoché infinita di ospedali e luoghi di culto dedicati a Sant'Antonio abate distribuiti in tutta Europa. Naturalmente la scelta delle località in cui sorgevano le fondazioni degli Antoniani era determinata dagli scopi a cui esse erano destinate, ovvero l'accoglienza dei viaggiatori e dei pellegrini ed in particolare la cura dei malati. Non a caso accanto ad ogni fondazione spesso è testimoniata la presenza dell'ospedale. Solitamente questo era un edificio spartano che comprendeva una cucina con la mensa, i dormitori, una cappella e alcuni locali di servizio. Qui all'ospitalità si affiancava la cura delle malattie che colpivano i pellegrini durante il loro viaggio. Con il tempo questa funzione divenne prevalente, tanto che dall'hospitale medievale è derivato l'attuale significato di ospedale.

(da Wikipedia)

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LA LUNGA STORIA DELL’ORDINE MAURIZIANO

L’Ordine Mauriziano (ora proprietario della precettoria di

S.Antonio !) trae le sue origini dall’unione dei due ordini di San Maurizio e San Lazzaro, avvenuta il 13 novembre 1572.

Amedeo VIII (1383-1451), il duca che scelse di diventare eremita e poi papa abbandonò il suo ducato dopo quarantatré anni di guida. Fu proprio lui infatti ad istituire l’Ordine di San Maurizio nel 1434.

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Nella stesura del proprio testamento, nel 1439, Amedeo VIII specificava gli obiettivi della milizia di San Maurizio: servire Dio in solitudine, rinunciare alle mondanità. I cavalieri si distinguevano per la semplicità di vita e di abbigliamento.

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Nei primi sei anni di vita, l’Ordine accolse 280 cavalieri. Anche Carlo Emanuele I, successore di Emanuele Filiberto, continuò la politica di benevolenza verso l’Ordine voluta dal padre:i benefici di ben ventisei nuovi poderi nella zona di Chivasso, sono solo alcune delle concessioni all’Ordine.

Carlo Emanuele I

1562–1630

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Nel corso del 1'700 Ordine Mauriziano si presenta come uno stato a sé. Molte altre importanti proprietà, passano all’Ordine. Nel 1776 una parte dei beni antoniani entra nel patrimonio mauriziano: la precettoria di Sant’Antonio di Ranverso, viene dunque inserita nel patrimonio mauriziano. Ma intanto l’Ordine ha intensificato anche notevolmente le sue attività: verso il 1720 , viene aperto il primo asilo infantile.

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Ma che legame c’è tra gli Antoniani e i Savoia ?

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Umberto III, figlio di Amedeo III Savoia, ne aveva ereditato il trono. La sua figura divenne leggendaria , per la fervida fede cui era legato ed infatti fu beatificato nel 1838.

Umberto III

1136 -1189)

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Era nato nel Castello di Avigliana. Sposatosi quattro volte, governò in un momento difficile; Federico Barbarossa voleva riconquistare l'autorità imperiale in Piemonte, e transitò più volte per i suoi domini con il suo imponente esercito. Altri nemici erano il vescovo di Torino ed i marchesi di Monferrato e Saluzzo.

Avigliana – castello -ruderi

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Umberto riuscì durante quegli anni turbolenti a conservare per sé soltanto alcune vallate alpine , il resto dei suoi domini visse periodi di disordini, dovuti alle continue ribellioni delle città comunali e alle incessanti guerre. Persino Susa venne saccheggiata.

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Nel 1188 donò agli Antoniani di Vienne il terreno sul quale sorsero poi chiesa, abbazia e “hospitale”…..

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Morì dopo circa quarant'anni di regno, il 4 marzo 1189, all'età di cinquantadue anni e gli succedette il figlio Tommaso.

È sepolto nell'Abbazia di Hautecombe (Savoia), dove aveva preso l'abito religioso pochi giorni prima della sua morte