Le Province

41
ISSN 1590-1114 5 euro - Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale 70% DCB ROMA Anno CIV Numero 6 Novembre-Dicembre 2012 Viaggio nel Paese ferito dal dissesto idrogeologico Viaggio nel Paese ferito dal dissesto idrogeologico Alluvioni, inondazioni, nevicate straordinarie. Dal 2000 a oggi sono decine gli eventi che hanno causato centinaia di vittime e danni ingentissimi

description

nov dic 2012

Transcript of Le Province

Page 1: Le Province

ISSN 1590-1114

5 euro - Poste Italiane SpaSpedizione in abbonamento postale 70%DCB ROMA

Anno CIVNumero 6Novembre-Dicembre 2012

Viaggio nel Paeseferito dal dissestoidrogeologico

Viaggio nel Paeseferito dal dissestoidrogeologico

Alluvioni, inondazioni, nevicate straordinarie.Dal 2000 a oggi sono decine gli eventiche hanno causato centinaia di vittime e danni ingentissimi

Page 2: Le Province

LA PASSIONE È LA FORZA. LA TECNOLOGIA È AUTONOMY.

Roberto La Barbera - campione paralimpico di atletica leggera.

A u t o n o m y . L i f e i s m o t i o n .

www.fiatautonomy.com

I limiti sono fatti per essere battuti. Per questo c’è Autonomy, il programma di

Mobilità targato Fiat Group Automobiles. Per offrire a tutti i portatori di limitazioni

motorie, sensoriali o intellettive la possibilità di godere di tutta la libertà di movimento

che desiderano. Con le auto e con i veicoli commerciali. Entra in fiatautonomy.com

e scoprirai un mondo di servizi, vantaggi e incentivi statali. Da record.

Page 3: Le Province

novembre-dicembre 2012 3

IN PRIMO PIANO4 Editoriale Saitta: «Un 2012 difficilissimo»

6 Province Le manovre finanziarie sulle Province

10 Province Iniquità e insostenibilità dei tagli

14 Province Quando lo Stato è in debito

16 Venezia La Provincia ottiene dallo Stato 42 milioni di crediti

20 Riordino Dal Senato un anno per ricominciare

FOCUS24 Copertina Il Paese che si sgretola

26 Focus Viaggio nel Paese alle prese col Dissesto

30 Macerata Si valutano con preoccupazione i cambiamenti

36 Cuneo Fronteggiare le esigenze idrogeologiche

40 Enna In sicurezza territori e infrastrutture

DALLE PROVINCE46 Copertina Le Province e la Green economy

48 Potenza La Provincia punta sul Green

52 Milano AFOL manda all’estero le giovani promesse

56 Roma Compraverde BuyGreen premia la Provincia

62 Rimini L’Europa promuove il progetto InTourAct

66 Toscana Il ruolo degli Enti locali per la cultura di pace

Direttore responsabile: Giuseppe CastiglioneConsiglio di Amministrazione: Upi Editoria e Servizi s.r.l.Presidente: Oreste PastorelliAmministratore delegato: Bruno DapeiConsiglieri: Franco Franzi, Silvia Schiavi, Davide Zoggia, Carmine TalaricoAssociato all’USPI Unione Stampa Periodica ItalianaRivista dell’Upi - Periodico Bimestrale -Direzione, redazione, amministrazione: UPI Editoria e Servizi srl,piazza Cardelli, 4 - 00186 Roma - Tel 06.68.40.341 - Fax 06.68.73.720Gli articoli esprimono l’opinione degli autori e non impegnano l’UpiRegistrato presso il tribunale di Roma con il numero 375 del 17/8/1948.Sped. abb. postale 45% art. 2 comm. 20/b L. 662/96 RomaRivista e allegati abbonamento annuo 42,00 euro.Prezzo di un numero 5,00 euro.Per i versamenti con assegno circolare o vaglia postale intestare a:UPI Editoria e Servizi srl, via del Clementino, 94 - 00186 RomaP. IVA 01580101002Concessionaria della pubblicità: UPI Editoria srl e la collaborazionedi Y& D media comunication sas- via Procaccini 22 Milanotel 02 20204157-29529681Service grafico editoriale: Mandriola Avenue srlStampa Società Tipografica Romana srl - Pomezia - RomaFinito di stampare nel mese di dicembre 2012

Anno CIVNumero 6Novembre-Dicembre 2012

30 Macerata studia come cambia il clima

26 Alluvioni, inondazioni, nevicate

16 Un diritto riconosciuto

6 Dai tagli ai consumi intermedi

36 A Cuneo interventi sul territorio

62 A Rimini turismo eco-sostenibile

56 Roma acquista verde

52 Milano, 500 domande per 28 stage

40 Enna, come cambiano i fenomeni

6 Toscana, la Regione persegue la pace

Page 4: Le Province

loro abbiamo voluto alzare la voce,perché il Governo e il Parlamento sisono dedicati solo alla spending re-view, dimenticando i servizi essenzialiper i cittadini. Intervenendo con taglicosì pesanti sui bilanci di Province eComuni, hanno negato il diritto a con-cedere ed ottenere servizi pubblici ef-ficienti e di qualità.Abbiamo chiesto e continueremo afarlo che siano esclusi dal patto di sta-bilità gli interventi per la messa in sicu-rezza degli edifici scolastici: comeProvince abbiamo 2 miliardi e mezzodi euro fermi nelle nostre casse, nonpossiamo usarli per pagare le impreseimpegnate nelle opere di manutenzio-ne e nella messa in sicurezza degliedifici scolastici, non possiamo utiliz-zarli per continuare gli interventi e pa-gare le imprese che hanno lavorato.Il nostro Paese ha bisogno che si

compia un passo in avanti: il 40% del-le scuole italiane è vecchio di oltre unsecolo e su molti edifici non basta piùla semplice manutenzione.Dal nuovo Governo ci aspettiamo unpiano per l’edilizia scolastica, checonsenta di costruire nuove scuolemoderne, efficienti, dotate della tecno-logica adeguata, di collegamenti wi fi,di impianti fotovoltaici per attuare poli-tiche di risparmio energetico.Invece, negli ultimi dieci anni i variGoverni che si sono succeduti nonhanno di fatto assegnato nessuna ri-sorse alle Province per riqualificare emettere in sicurezza degli edifici scola-stici, mentre il nostro sistema localetra il 2005 e il 2009 ha investito più di7 miliardi di risorse proprieEppure ci hanno additato come Entiinutili e spreconi….!

CCI LASCIAMO alle spalle un 2012 diffi-cilissimo per le Province italiane, unvero e proprio annus horribilis, pur-troppo su più fronti; su tutti, l’emer-genza che abbiamo vissuto e si conti-nua a vivere per quanto riguarda l’edi-lizia scolastica è stata ed è la piùdrammatica.Ci mette ogni giorno a confronto conil tema delicatissimo della sicurezza distudenti e professori e si scontra conla difficoltà, spesso insormontabile, dirispettare il patto di stabilità, impeden-doci di procedere con i lavori e di pa-gare poi le imprese.Alla fine dello scorso anno, comeUPI abbiamo lanciato una vera e pro-pria sfida: un fronte comune per lascuola pubblica, per riportare al cen-tro delle priorità del Paese le proble-matiche dell'istruzione e il rilancio de-

gli investimenti per costruire edificinon solo sicuri, ma accoglienti, effi-cienti e moderni.Un appello che l’associazione italia-na dei presidi e quella dei dirigentiscolastici, ma anche i ragazzi della Fe-derazione studenti hanno subito ac-colto: con loro abbiamo convenutosulla necessità di fare fronte comunesui temi dell’edilizia scolastica, dellasicurezza e dell’ammodernamentodelle scuole; abbiamo intrapreso unacollaborazione tra Province e capid’istituto, attraverso la condivisione dilinee comuni di intervento per soste-nere insieme le ragioni delle scuole.Il nostro grido d’allarme è partito dal-le scuole, perché il sistema delle Pro-vince gestisce oltre cinquemila edificiscolastici in cui studiano oltre due mi-lioni e mezzo di ragazzi e ragazze: per

Saitta:«Un 2012 difficilissimo,il nostro grido d’allarmeè partito dalle scuole»

Saitta:«Un 2012 difficilissimo,il nostro grido d’allarmeè partito dalle scuole»

4 novembre-dicembre 2012 novembre-dicembre 2012 5

di Antonio SaittaPresidente Unione delle Province Italiane

Come UPI abbiamo lanciato una vera sfida:fare fronte comune per la scuola pubblica, per riportareal centro delle priorità le problematiche dell’istruzionee il rilancio degli investimenti per costruire edificiche siano sicuri, accoglienti, efficienti e moderni

ANTONIO SAITTA

Presidente Provincia di TorinoPresidente Unione delle Province Italiane

Page 5: Le Province

Lemanovrefinanziarie sulle ProvinceLemanovrefinanziarie sulle Province

Dai tagli ai consumi interemedi:enti a rischio dissesto

6 novembre-dicembre 2012 novembre-dicembre 2012 7

IIL DECRETO LEGGE N. 78/10 ha pre-visto una riduzione di 300 milioni per il2011, e di 500 per il 2012. Il decretoSalvaItalia ha ulteriormente tagliatoper il 2012 di 415 milioni, con conte-stuale soppressione dell’addizionaleprovinciale sull’energia elettrica (813milioni); infine il decreto legge n.95/12riduce le risorse di ulteriori 500 milioni,sempre per il 2012, e di 1,2 miliardi apartire dal 2013. Complessivamente,dunque per le Province si profila unariduzione di risorse correnti pari a2.115 milioni, a fronte di una spesacorrente complessiva che nel 2011 siè attestata a 8.450 milioni. Nel meritodell’ultimo disegno di legge di stabili-tà, la Corte dei Conti ebbe a rilevareche: “Il concorso delle amministrazio-ni locali al riequilibrio dei contipubblici è, anche nelcaso del di-

segno di legge di stabilità, consistentee rafforza quanto anticipato con il de-creto legge n.95/2012 nello scorsomese di luglio. Del totale delle riduzio-ni di spesa disposte dal provvedimen-to, circa il 75 per cento è posto a cari-co di tali enti: si tratta di 2,8 miliardi nel2013, che salgono ad oltre 3,2 miliardidal 2014” Non solo è abnorme la ridu-zione di risorse a carico del compartoProvince, ma per la prima volta “salta”il criterio di proporzionalità del sacrifi-cio tra i diversi livelli di governo.Nella tabella che pubblichiamonelle prossime pagine èevidente l’iniquitàdel ripartod e g l i �

Page 6: Le Province

8 novembre-dicembre 2012 novembre-dicembre 2012 9

oneri complessivi sugli enti locali, siacon riferimento alle spese correnti, siacon riferimento ai consumi intermedi.Per la prima volta, poi, il decreto leggen. 95/12 opera a valere su una base didati (i consumi intermedi) che non tie-ne in alcun modo conto sia delle spe-se relative al personale, né delle spe-se relative ai trasferimenti ad altri sog-getti pubblici, con la conseguenza difavorire gli enti che hanno una mag-giore incidenza di spese di personalesulle spese correnti, oppure gli entiche hanno esternalizzato un maggiornumero di funzioni.In particolare il criterio dei consumiintermedi non è coerente con un qua-dro differenziato di esercizio di funzio-ni trasferite e/o delegate dalle Regioni,con il risultato di incidere più pesante-mente su quelle province che hannoricevuto, a tale titolo, risorse regionali.In casi specifici sono coinvolti anchetrasferimenti statali per funzioni speci-fiche (come ad esempio la gestione di

una cooperativa di ex detenuti per 40milioni annui per la Provincia di Napo-li, ovvero per funzioni trasferite conlegge statale come il servizio smalti-mento rifiuti che nella Campania è sta-to assegnato alle Province). Anche laCorte dei Conti, ancora in occasionedell’audizione sul ddl stabilità 2013 haavuto modo di osservare che: “gli enticon livelli di pagamenti più elevati ve-dranno ridursi in maniera più significa-tiva le risorse a disposizione e ciò indi-pendentemente dal fatto che tali livellidi spesa possano essere connessi apiù elevati flussi di entrata ovvero apiù elevati standard quali-quantitatividei servizi finali resi. Infatti, nell’ambitodegli interventi individuati per appros-simare la categoria economica deiconsumi intermedi, sono incluse alcu-ne voci di bilancio in cui non è facil-mente distinguibile la parte di spesagiustificata esclusivamente dalle esi-genze funzionali dell’ente e la parteche riflette invece il servizio reso ai cit-

tadini direttamente dall’ente locale oattraverso l’acquisto dello stesso sulmercato (si pensi ai contratti conaziende esterne per i servizi pubblicidi interesse generale, o alla spesa perle mense o per i servizi scolastici ingenere).Per una più approfondita riflessionesul tema e a sostegno dell’allarme chel’ UPI da mesi ha lanciato, è stato av-viato un monitoraggio tra le 103 Pro-vince coinvolte dal dl 95/12 (le Provin-ce del Friuli Venezia Giulia sono esclu-se) che ha lo scopo di verificare, siaper l’anno 2012, che per l’anno 2013,il raggiungimento degli equilibri di bi-lancio e degli obiettivi del patto di sta-bilità interno.Le informazioni, che sono state rac-colte nei giorni durante i quali si indivi-duano gli strumenti per procedere al-l’assestamento di bilancio, definisco-no il seguente scenario:Per l’anno 2012 complessivamente ilcomparto dovrebbe raggiungere

Per l’anno 2012il compartodovrebbe

raggiungerel’equilibrio,fatta eccezioneper 6 Province

l’equilibrio, fatta eccezione per 6 Pro-vince le quali dichiarano ad oggi dinon riuscire a garantire tale risultato.Le restanti hanno utilizzato avanzi perquasi 70 milioni, nonché le entrate de-rivanti da operazioni eccezionali e nonripetibili (alienazioni patrimoniali), oltrealla leva tributario su imposta RcAuto.Tendenzialmente anche il patto distabilità 2012 dovrebbe essere com-plessivamente garantito per il compar-to; sulle 74 Province censite comun-que circa 15 dichiarano di non esserein grado di rispettarlo con certezza,poiché occorre ancora verificare l’ef-fettiva realizzabilità di procedure di di-smissioni patrimoniali in corso. Lo sfo-ramento in questo caso stimato è dicirca 52 milioni.Allo stesso tempo si sottolinea che ilraggiungimento degli obiettivi da par-te di molti enti è stato possibile solograzie a spazi ceduti in sede di pattoregionale verticale, ma anche e so-

prattutto al blocco dei pagamenti diparte capitale: 60 Province su 74 han-no dichiarato di aver bloccato i paga-menti nel corso dell’anno (in alcuni ca-si già nel mese di giugno), per un to-tale di fatture liquidate e non pagatepari a 500 milioni di euro. Il rispetto delpatto di stabilità è più formale che so-stanziale, dunque.Nell’anno 2013 la situazione mutadecisamente, poiché tra le 74 Provin-ce sono solo 21 quelle che dichiaranodi poter garantire gli equilibri, prefigu-rando un disavanzo di quasi 300 milio-ni di euro.In maniera analoga (e consequenzia-le) sono solo 10 le Province che giàoggi possono affermare con certezzadi poter garantire gli obiettivi di pattodi stabilità interno. In questo caso losforamento stimato nelle 64 provinceè di 690 milioni di euro.

Due esempi emblematici:

Page 7: Le Province

Iniquitàe insostenibilitàdei tagli alle Province

Iniquitàe insostenibilitàdei tagli alle Province

Il documento redatto dall’Upi sul disegnodi legge di stabilità 2013

10 novembre-dicembre 2012 novembre-dicembre 2012 11

FRoma, 21 novembre 2012

FERMO RESTANDO quanto riportatodalla Corte dei Conti in sede di Audi-zione parlamentare sul disegno di leg-ge di stabilità 2013 lo scorso 23 otto-bre e cioè:“Il concorso delle amministrazioni lo-

cali al riequilibrio dei conti pubblici è,anche nel caso del disegno di legge distabilità, consistente e rafforza quanto

anticipato con il decreto leggen.95/2012 nello scorso mese di luglio.Del totale delle riduzioni di spesa di-sposte dal provvedimento, circa il 75per cento è posto a carico di tali enti:si tratta di 2,8 miliardi nel 2013, chesalgono ad oltre 3,2 miliardi dal 2014”.Come UPI possiamo aggiungere il

seguente assunto: di questi 2,8 mi-liardi, 700 milioni sono a carico del-le Province e cioè il 25%!!

INIQUITA’ DEI TAGLI TRA LIVELLI DI GOVERNO

* il taglio dei 500 milioni per i comuni è stato trasformato in riduzione del debito, dunque la contra-zione della spesa è comunque rimasta all’interno del comparto comuni ed è stata trovata la neces-saria copertura per compensare l’intero importo

Page 8: Le Province

12 novembre-dicembre 2012 novembre-dicembre 2012 13

Nel provvedimento700milioni

sono a caricodelle Province

e cioèil 25 per cento

dei tagli di spesa

La tabella che precede appare utileper comprendere il peso dei tagli ope-rati dalla spending review, come in-crementati dal ddl stabilità su due di-versi comparti, i Comuni e le Province:L’iniquità del riparto degli oneri com-

plessivi sugli enti locali è palese, siache si voglia considerare l’incidenzasui consumi intermedi, sia che si vo-glia considerare l’incidenza sulla spe-sa corrente.I consumi intermedi delle province

sono pari ad 1/7 rispetto a quelli deicomuni, e le spese correnti sono 1/6.

Ci si chiede con quale ratio sia statoprevisto che il taglio di 500 milioni dieuro per il 2012 potesse essere ugua-le per comuni e province (salvo esse-re poi successivamente superato soloper i comuni).A seguire alcuni esempi che rivelano

l’incidenza del taglio per il 2013 sullaspesa corrente 2011, e che dunquenon tiene ancora in considerazione iltaglio di risorse effettuato nell’anno2012 pari a 1.415 milioni e che, di fat-to si è riverberata sulla spesa corrente2012.

Page 9: Le Province

NON INDIFFERENTE, rispetto alla situazione su espo-sta, è la situazione debitoria dell’Erario nei confrontidelle Province: per trasferimenti assegnati e mai ero-gati:

Se dunque da un lato lo Stato deve alle Province qua-si tre miliardi di euro, con le continue manovre finan-ziarie ha dall’altro sostanzialmente azzerato dal 2013 ilfondo sperimentale di riequilibrio; poiché ormai moltis-sime Province sono incapienti, procede al recuperoforzoso presso l’Agenzia delle Entrate dell’impostaRcauto, sottraendo così agli enti il più importante e vi-tale flusso di risorse finanziarie e di cassa destinato agarantire l’ordinaria attività delle Province.

14 novembre-dicembre 2012 novembre-dicembre 2012 15

Quando lo Statoè in debitocon le Province

Quando lo Statoè in debitocon le Province

Da un lato lo Stato deve alle Provincequasi tre miliardi di euro, con le continuemanovre finanziarie ha dall’altroazzerato il fondo sperimentale di riequilibrio

Page 10: Le Province

La Provincia diVeneziaottiene dallo Stato42 milioni di crediti

La Provincia diVeneziaottiene dallo Stato42 milioni di crediti

16 novembre-dicembre 2012 novembre-dicembre 2012 17

La Presidente Francesca Zaccariotto:«Siamo stati gli unici in Italia a veder riconosciuto questo diritto,e abbiamo vinto il ricorso nel nostro territorio»

LLO SCORSO 27 NOVEMBRE la Pro-vincia di Venezia ha comunicato l’ef-fettivo versamento nelle casse provin-ciali di 42 milioni di euro relativi ai cre-diti dello Stato, quasi l’intera sommadovuta che ammonta a 44 milioni, re-lativi al periodo dal 1997 al 2006 e ri-guardanti il trasferimento di “Fondi or-

dinari per il finanziamento delle spesecorrenti degli enti”. L’ente venezianoora attende anche i rimanenti due mi-lioni che lo Stato deve ancora versare.

«Sono davvero molto soddisfatta –ha commentato la presidente France-sca Zaccariotto - nel giro di soli tre

FRANCESCA ZACCARIOTTO

Presidente Provinciadi Venezia

Page 11: Le Province

novembre-dicembre 2012 1918 novembre-dicembre 2012

giorni dall’annuncio del Ministero del-l’interno, questi soldi che ci spettano apieno titolo sono entrati nelle nostrecasse. Il ministero non solo ha dichia-rato la disponibilità al pagamento, mal’ha effettivamente eseguito. E’ una ci-fra importante, quasi cento miliardidelle vecchie lire. E siamo stati gli uni-ci in Italia a veder riconosciuto questodiritto, avendo vinto il ricorso nel no-stro territorio, senza la necessità di ri-volgerci al tribunale di Roma. E’ statauna battaglia importante, dal forte si-gnificato politico, morale e civile: le re-gole devono valere per tutti, in primisper lo Stato, ed è stata una battagliache ho sostenuto in ogni sede, dallaCorte dei Conti alla Regione. Ritengoche i rapporti fra le istituzioni, e con icittadini, vadano riportati su forme direciproco rispetto. Come rappresen-tanti della pubblica amministrazione cisiamo trovati fra l’incudine del patto distabilità - con uno Stato che ci intimadi rispettarlo pena l’applicazione dipenali e interessi di mora - e l’impos-sibilità di ottenere quanto lo Stato cidoveva. Visto che Il metodo ha funzio-nato, adesso andiamo avanti con laRegione, dalla quale avanziamo 15milioni di euro, che abbiamo anticipa-to per pagare gli stipendi del persona-le impiegato nell’informazione e acco-glienza turistica, e nei nostri centri diformazione professionale, e con la so-cietà Veritas (cfr. la multi utility Vene-ziana Energia Risorse Idriche Territo-rio Ambiente Servizi), che ci deve altri4 milioni di euro. Non è giusto disto-gliere risorse finanziarie dal nostro bi-lancio, in un momento difficile comel’attuale, risorse preziose per garantirei servizi dovuti ai cittadini, coprendomancati introiti a noi spettanti.Ritengo dunque importante che icrediti vengano rispettati, e in tempicongrui. Proprio alla luce di tutto ciò,come Provincia proveremo ad abbas-sare ulteriormente i tempi di paga-mento dei nostri fornitori, che oggi so-no per tutti sotto i 40 giorni, e speria-mo di riuscire a pagare sotto i trentagiorni, una boccata d’ossigeno ancheper le imprese della nostra provincia».Anche l’assessore provinciale al Bilan-cio Pierangelo Del Zotto ha dichiarato:«Seppure l’introito non avrà effetti sul-le regole del patto di stabilità, consta-tiamo come la pressione nei confrontidello Stato centrale abbia prodotto ot-timi frutti. Qualche volta solo “alzan-do” la voce si ottiene quanto ci spettadi diritto».Allo Stato la Provincia di Veneziaaveva chiesto con decreto ingiuntivo44 milioni dei quali 41,8 già riscossi il28 novembre. Si tratta di trasferimenticorrenti dello Stato destinati a finan-

ziare le funzioni fondamentali delleProvince, compresi gli stipendi dei di-pendenti. La Provincia di Venezia hadovuto sopperire in tutti questi anni airitardi nell’erogazione di tali risorse uti-lizzando propria liquidità. Solo Vene-zia e Treviso (22 milioni) hanno otte-nuto il riconoscimento del credito aseguito dell’accoglimento del ricorsopresentato al tribunale ordinario di Ve-nezia (per la Provincia di Venezia) e altribunale di Roma (per la provincia diTreviso). Quest’ultima aveva perso inprima battuta a Venezia.

Alla Regione del Veneto invece l’av-vocatura della Provincia di Venezia hainviato una prima diffida per un impor-to di sei milioni di euro per il paga-mento dei lavori eseguiti nella realiz-zazione di una nuova infrastruttura via-bilistica, la rotatoria “Picchi” di Jesolo,che sono stati ultimati a fine ottobre2012 e la cui massima parte è finan-ziata dalla Regione Veneto. Una se-conda diffida per altri 9 milioni circa dieuro relativi a trasferimenti correnti do-vuti per il periodo 2010-2011-2012 inmateria di turismo (per l’azienda di

promozione turistica), formazione pro-fessionale, caccia pesca, e altre fun-zioni delegate. Ovviamente anche inquesto caso la Provincia di Venezia hadovuto anticipare per la Regione pro-pri fondi fruttiferi derivanti dall’impostaprovinciale di trascrizione (Ipt) ed Rcauto. L’ultima diffida riguarda creditidella Provincia è nei confronti di Veri-tas, prima multiutility del Veneto perdimensioni e fatturato e una delle piùgrandi d’Italia, ottava per i servizi idriciintegrati e quinta per quelli ambientali,dietro aziende attive anche nella ge-

stione dell’energia e che operano inaree più popolose. I crediti richiesti aVeritas sono relativi al periodo 2011 e2012 e sono correlati al mancato ver-samento alla Provincia dell’addiziona-le sulla Tariffa di igiene ambientale(Tia) e sulla Tassa asporto rifiuti solidiurbani (Tarsu) riscossa dalla stessaVeritas. Complessivamente Veritasdeve versare alla Provincia di Venezia(compreso il primo semestre 2012)circa 6,4 milioni di euro, cifre straordi-narie per il sempre più magro bilancioprovinciale.

Si trattadi trasferimenti

correnti dello Statoper finanziare

le funzionifondamentalidelle Province

Page 12: Le Province

Riordinodelle Province.Dal Senato un annoper ricominciare

Riordinodelle Province.Dal Senato un annoper ricominciare

novembre-dicembre 2012 21

Si ferma un anno il riordino delle Province in attesadel nuovo Governo. Intanto le Province mantengonole funzioni assegnate dalla spending reviewe gli organi restano in carica fino a scadenza di mandato

IIL RIORDINO DELLE PROVINCE siferma per un anno, in attesa che ilnuovo Governo e il Parlamento cheverrà ne riprendano le fila. Nel frattem-po le Province mantengono le funzio-ni assegnate dalla spending review e

gli organi restano in carica fino a sca-denza di mandato. Queste le novità in-trodotte dalla Commissione Bilanciodel Senato, chiamata, nella Legge distabilità, a porre argine al grave mo-mento di caos creato dalla attuazio-

20 novembre-dicembre 2012

Page 13: Le Province

novembre-dicembre 2012 2322 novembre-dicembre 2012

In attesadel riordino,sono riconosciutein via transitoria

le funzionifondamentalidelle Province

ne dell’articolo 23 della legge Salvaita-lia. Sulla cui piena attuazione, nellegiornate di discussione in Senato si èconsumato un duro scontro tra posi-zioni nettamente contrapposte: quelladel Governo, che sosteneva la pienaattuazione del 23, con lo svuotamen-to delle Province e la decadenza im-mediata delle giunte, e quella dell’Upi,che chiedeva la soppressione totaledel 23 e il mantenimento degli organia scadenza naturale. Il risultato è sta-to l’emendamento dei relatori dellaLegge di stabilità, Giovanni Legniniper il PD e Paolo Tancredi, per il PDL,cui ha aderito l’intera commissione.Ecco cosa stabilisce l’emendamento.

È sospeso fino al 31 dicembre 2013il termine per emanare, secondo le ri-spettive competenze, la legge delloStato e le leggi regionali di trasferi-mento delle funzioni oggi svolte dalleProvince ai Comuni o alle Regionistesse. Le Province, dunque, manten-gono le proprie funzioni .È prorogato al 31 dicembre 2013 iltermine per approvare la legge delloStato che disciplina l’elezione degli or-gani delle Province come enti di se-condo grado. Il Disegno di Legge at-tualmente è all’esame della Commis-sione Affari Costituzionali della Came-ra dei Deputati. Nelle varie riunioni chela Commissione ha tenuto sono emer-

se differenti posizioni tra i deputati, main generale si è più volte sottolineatolo stretto legame tra il processo di rior-dino delle Province e le modalità dielezione, in particolare rispetto almantenimento delle funzioni.È previsto il commissariamento finoal 31 dicembre 2013 delle Provincegià commissariate o di quelle Provin-ce i cui organi sono in scadenza nel2013. La norma quindi prefigura l’in-tervento di prefetti di Governo alla gui-da delle province decadute o i cui Pre-sidenti decidano di dimettersi.È fissato al 31 dicembre 2013 il termi-ne per emanare il nuovo decreto diriordino e accorpamento delle Provin-

ce, sulla base delle ipotesi di riordinodei CAL e delle proposte di riordinodelle Regioni. Il processo riordinodunque non è dato per decaduto, masi assegna al nuovo Governo e al Par-lamento il compito di portarlo a termi-ne.In attesa del riordino, sono in viatransitoria riconosciute le funzioni fon-damentali delle Province (pianificazio-ne territoriale, ambiente, trasporti, via-bilità, edilizia scolastica), previste dal-l’art. 17 del D. L. 95/2012. La spendingreview aveva infatti definito un bloccodi funzioni chiaramente di area vastache costituiranno, in vista del riordino,le competenze chiave delle Province.

Pertanto, dal combinato dispostodelle norme che bloccano lo svuota-mento e di quelle che confermano lefunzioni della spending review, le Pro-vince continuano a svolgere, per tuttoil 2013, le attuali funzioni,.Inoltre, il Presidente, la Giunta e ilConsiglio, oggi in essere, restano incarica fino alla scadenza naturale deimandati. Salta dunque la previsionedel Governo di cancellare le Giunteprovinciali al 1 gennaio 2013.L’ultima disposizione dell’emenda-mento prevede che, fino al 31 dicem-bre 2013, è sospesa l’applicazionedell’art. 18 del DL 95/12 sull’istituzionedelle città metropolitane.

Page 14: Le Province

SECONDO i dati diffusi da Legambiente, e riferiti ad unmonitoraggio realizzato dall’Upi con il Ministero del-l’ambiente nel 2003, in Italia il rischio di frane e alluvio-ni interessa due Comuni su 3. Le Regioni più minaccia-re sono Calabria, Umbria e Valle d’Aosta, Marche e To-scana. Per riparare i danni del maltempo il Paese spen-de un milione di euro al giorno, ma per la prevenzionele risorse sono ancora scarse: negli ultimi 10 anni so-no stati erogati solo 2 miliardi di euro . Risorse, tra l’al-tro, che servono a coprire solo i lavori più urgenti, ov-vero gli interventi considerati di “maggior urgenza. InSicilia, Veneto, Toscana e Liguria, le regioni colpite da-gli eventi più gravi in questi ultimi 3 anni, è andatol’80% delle risorse stanziate, ma i danni ammontano a2,2 miliardi di euro circa, quasi il triplo delle risorsemesse a disposizione. Il restante 20% dei fondi perl’emergenza è andato alla Calabria, la Campania, la Pu-glia, le Marche, l’Abruzzo, l’Emilia, il Piemonte, il Friulie la Basilicata.

La situazione nelle Province nello speciale di PatriziaMaglioni

24 novembre-dicembre 2012 novembre-dicembre 2012 25

36

Cuneo fronteggia le esigenzeidrogeologiche del territorio

40

Enna mette in sicurezzaterritori e infrastrutture

26

Viaggio nel Paese alle presecon il dissesto idrogeologico

30

La Provincia di Maceratavaluta le mutazioni climatiche

Il Paese chesisgretolaIl Paese chesisgretolaUnmilione di euro al giornoper riparare i danni,mentre mancano le risorseper la prevenzione

Page 15: Le Province

Alluvioni, inondazioni,nevicate straordinarie.Viaggio nel Paesealle prese con ildissestoidrogeologico

Alluvioni, inondazioni,nevicate straordinarie.Viaggio nel Paesealle prese con ildissestoidrogeologico

Centinaia di vittime, tra morti e dispersi dal 2000ad oggi, a causa di eventi eccezionali:alluvioni, inondazioni, casi di dissesto idrogeologico

26 novembre-dicembre 2012 novembre-dicembre 2012 27

SSOLO DAL 2000 AD OGGI, nel nostroPaese abbiamo dovuto registrare de-cine e decine di eventi eccezionali: al-luvioni, inondazioni, casi di dissestoidrogeologico che hanno causatocentinaia di vittime, tra morti e disper-si.I nomi più ricorrenti sulla carta geo-grafica sono al nord Piemonte, Ligu-ria e Toscana, al sud Calabria e Sici-lia.In Piemonte:L’inventario dei fenomeni franosi inItalia ha censito in Piemonte 35.023 fe-

nomeni franosi; di questi 10.167 insi-stono sul territorio della Provincia diCuneo (30% circa) dove dal 2009 adoggi sono state registrate 450 tra frane(che hanno interessato principalmen-te le Langhe, i Roeri e le Langhe Mon-regalesi), danneggiamenti di infra-strutture e ponti crollati.Il censimento del quadro del disse-sto oggi ha evidenziato come in granparte si siano verificati fenomeni diriattivazioni di processi già accadutinegli ultimi anni che hanno ulterior-mente aggravato i danni alla rete

Page 16: Le Province

28 novembre-dicembre 2012 novembre-dicembre 2012 29

viaria principale e secondaria. Stima-no lavori di ripristino del dissesto per200milioni di euroL’esempio di una provincia piccola,non densamente abitata: il VerbanoCusio Ossola.In 19 anni ha registrato 8 eventi allu-vionali. Sono censite 2774 frane, perfortuna non tutte incidono su attivitàumane gli abitati e le infrastrutture via-rie e di trasporto.La Provincia di Torino fin dall’allu-vione del 2008 ha quantificato in 300milioni di euro la somma necessaria alpiano per contenere il dissesto idro-geologico. Lavoriamo con l’Aipo permettere in sicurezza il torrente Pellicee le sue sponde. Attendiamo da oltreun anno che la Regione Piemonte riu-nisca un tavolo di coordinamento peril dissesto idrogeologico della valleGermanasca, dove il rischio è costan-te.Il rosario di richieste potrebbe conti-nuare dal Piemonte alla SiciliaSolo qualche esempio:La Provincia di Brescia segnala 58fenomeni di dissesto con danni rile-vanti solo nel corso di quest’annoLa Provincia di Cesena-Forli se-gnala sforzi eccezionali per mettere insicurezza il nodo idraulico di Cesena-tico alluvionato prima del 2000 e più didieci eventi calamitosi di portata na-zionale e regionale negli ultimi anni.Nella Provincia di Ancona assom-mano a mezzo miliardo di euro i dan-ni solo per l’alluvione dello scorso an-no.230milioni di euro è la stima dellaProvincia di Udine per il rischio geolo-gico legato al bacino del fiume IsonzoLa Provincia di Firenze stima checomplessivamente sarebbe necessa-rio impiegare circa 45 milioni di europer consolidare e stabilizzare gli even-ti franosiLa Provincia di Pavia ha inviato alministro Clini una relazione puntualesui danni degli eventi calamitosi degliultimi anni con un censimento di alme-no 300 frane ed una necessità di al-meno 20 milioni di euro per il consoli-damentoLa Provincia di Pesaro-Urbino do-po l’alluvione del 2011 aveva danni sti-mati in 30 milioni senza contare il “ter-remoto bianco” con le nevicate delloscorso invernoLa Provincia di Benevento parla dirischio idrogeologico al 70% sommatoalla mancanza di precise competenzefra gli Enti in materia di difesa suoloper l’assenza di normativa regionale,cui si aggiunge l’assenza di finanzia-menti e il mancato controllo del territo-rio = disastri inevitabili. �

Page 17: Le Province

La Provincia diMaceratavaluta con preoccupazionei cambiamenti climatici

La Provincia diMaceratavaluta con preoccupazionei cambiamenti climatici

Ormai in poche ore piove più della metà di quanto avvenivaanni fa nell’arco dei dodici mesi. Le stime dei danni relativialla prima settimana di marzo 2011 sono di 7.300.000 euro

30 novembre-dicembre 2012 novembre-dicembre 2012 31

OOGGI PIÙ CHE MAI per pianificare eprogrammare le politiche territorialioccorre considerare gli effetti deicambiamenti climatici. Prendiamoad esempio i dati registrati dai plu-viometri in occasione degli ultimieventi e vediamo come in poche oreriesca a piovere più della metà diquanto avveniva anni fa nell’arcodei dodici mesi. La distribuzionedelle precipitazioni durante l’annorisulta inoltre più disomogenea, conperiodi di forti piogge ed altri di per-sistente siccità. Macerata ha il climatipico dell’area collinare dell’internodella regione in cui si trova e pre-senta sia elementi mediterranei checontinentali. La città marchigianadista 30 chilometri dalla costa, ma

un ruolo maggiore nel determinarele condizioni metereologiche va ri-conosciuto alla seppur modesta al-titudine (315 m) e alla prossimitàdei rilievi appenninici. Il territoriomaceratese durante la prima setti-mana di marzo 2011 (evento alluvio-nale) ha subito danni significativi al-la rete stradale, tanto che è stato ri-conosciuto lo stato d’emergenza atutta l’estensione provinciale.Di fronte all’emergenza l’ammini-strazione si è resa immediatamenteoperativa con mezzi ed interventi,come pure durante l’emergenza ne-ve dello scorso anno. In un comuni-cato il presidente della Provincia diMacerata Antonio Pettinari descrivela funesta cronaca: “Le due setti-

Page 18: Le Province

32 novembre-dicembre 2012 novembre-dicembre 2012 33

mane di emergenza neve per la solaamministrazione provinciale di Mace-rata hanno comportato costi di inter-vento con cifre a sei zeri e si calcola inmilioni anche l’importo dei danni subi-ti delle infrastrutture stradali”. “L’emer-genza neve dello scorso anno in pro-vincia di Macerata, solo per quanto ri-guarda il servizio di spartineve, spargi-sale e interventi necessari a mantene-re in esercizio i circa 1.500 chilometridi strade provinciali, è costata quasicome l’importo previsto dal Piano an-tineve per un intero quinquennio. Co-me potrà quindi la Provincia sostenereun costo simile senza il rimborso delloStato? Se dovremo da soli sostenerecon il nostro bilancio tutte le spese so-stenute (per non parlare dei danni) sa-remo costretti a rinunciare a tutti gli al-tri diversi interventi nel campo della si-curezza stradale, dell’edilizia scolasti-ca, delle politiche per il sociale ed itanti altri interventi di sostegno all’eco-nomia locale dove siamo già frenatidagli incomprensibili ‘lacci e laccioli’del patto di stabilità”.Tornando alla concretezza dei fatti,

per la rimozione di frane, l’apertura disedi stradali chiuse a causa deglismottamenti del terreno, i consolida-menti dei dirupi, lavori idraulici per lariattivazione del deflusso delle acque,per la pulizia di sedi viarie, nonchéquella di fossi e sistemi di smaltimen-to sono stati spesi 48.556,30 euro rife-riti al ripristino delle strade sulle areemontane (365,580 km); 473.139,74euro per il recupero delle strade suarea collinare (867,702 km); per l’agi-bilità delle strade su area marina infi-ne, sono stati impiegati 125.777,35euro (227,941 km), a fronte di un im-porto complessivo di 647.473,39 euro.Secondo le stime i danni al reticoloidrografico provinciale relativi alla pri-ma settimana di marzo 2011 sono siattestano intorno a 7.300.000 euro perinterventi su frane diffuse, risanamen-to del movimento franoso e per la ca-

Pettinari:«Le due settimanedi emergenza neveper la Provincia

hanno comportatocosti con cifrea sei zeri»

Clini: «Le misure di prevenzione sono crescita»IL PIANO DI ADATTAMENTO dell’Italia ai cambiamenti climatici e alla difesa del ter-ritorio, con le ingenti risorse che richiede, “ripropone il tema centrale nella pro-grammazione degli investimenti per la difesa del territorio, dello svincolo dai vin-coli del patto di stabilità per i fondi per tali interventi”.Lo afferma il ministro dell’Ambiente Corrado Clini a proposito delle linee strate-

giche inviate il 5 dicembre 2011 al Cipe (Comitato interministeriale di programma-zione economica) per la difesa del territorio dai rischi dovuti al dissesto idrogeo-logico e al cambiamento del clima. “E’ necessario – ha continuato Clini – come hoavuto modo di scrivere nella lettera inviata il 19 novembre scorso ai commissarieuropei Connie Hedegaard e Janec Potocnik, che le misure per la prevenzione deirischi e dei danni connessi agli eventi climatici estremi siano considerate un’infra-struttura per la crescita e lo sviluppo sostenibile del nostro Paese. E in tale chia-ve, questi interventi dovrebbero essere esclusi dai vincoli del patto di stabilità, nel-l’ambito del ‘pacchetto’ di misure indicate dal Consiglio europeo del 29 giugno2012”.Si tratta infatti di interventi ad alto valore aggiunto, con importanti e positive con-

seguenze sull’occupazione, in particolare giovanile e con effetti virtuosi sulle en-trate e sulla riduzione del debito pubblico. “Per altro – ha concluso il ministro del-l’Ambiente – non liberare le risorse necessarie dai vincoli del patto di stabilità im-plicherebbe, come più volte sottolineato dal Consiglio dei Ministri Ue, il pesantis-simo costo, anche economico, della non-azione”.

nalizzazione dello scarico delle acquemeteoriche. Costi che vanno ad ag-giungersi alla suddetta nevicata a se-guito della quale sono risultati neces-sari 1.487.086,21 euro per lo sgombrodi neve con nolo in economia,50.744,38 euro per lo straordinario delpersonale provinciale 103.423,64 europer il carburante e la riparazione deimezzi, nonché 161.500,00 euro perl’acquisto di sale ed abrasivi. Infine,per interventi di massima urgenza diprotezione civile 36.000,00 euro, peruna cifra complessiva di 1.914.479,61euro. Ad oggi il Piano provinciale diemergenza di protezione civile per lastagione 2012-2013 prevede unastretta collaborazione tra la Provinciadi Macerata, la Prefettura e la RegioneMarche con un programma che si arti-cola in tre fasi: stato di attenzione; pre-allarme; allarme. Per ciascun momen-to gli adempimenti fanno capo al pre-sidente della Provincia, Antonio Petti-nari o al suo delegato. Per garantire,nelle situazioni di emergenza, il pron-to intervento per lo sgombro neve, perla rimozione di formazioni di ghiacciopericolose, per l’eliminazione dellecondizioni di disagio della popolazio-ne derivanti da una copertura nevosadel territorio, è stato necessario costi-tuire un fondo spese di importo pari a16.000 euro per assicurare l’approvvi-gionamento di beni e materiali di con-sumo, come catene da neve, sale daspargere sulle strade ecc…, nonchéle necessarie prestazioni di servizio.

Page 19: Le Province

34 novembre-dicembre 2012 novembre-dicembre 2012 35

ERA GIÀ ACCADUTO in occasione del terremoto dell’Aquiladel 2009, sarà lo stesso per le altre regioni italiane ferite daldisastroso terremoto di maggio 2012: Cassa depositi e pre-stiti (CDP) ancora una volta è in prima linea per dare soste-gno al territorio in momenti di difficoltà. Attraverso una mo-dalità che si è rivelata vincente - mettere a disposizionefondi, destinati per la concessione di finanziamentiagevolati - CDP vuole contribuire a “ricostruire”, perguardare al futuro con maggiore ottimismo.

La Cassa ha infatti deliberato l’assegnazione di duePlafond, per complessivi 12 miliardi di euro, a favoredi Emilia Romagna, Veneto e Lombardia. Entrambi,attivabili attraverso il sistema bancario: il primo, “Rico-struzione Sisma 2012”, rivolto ai cittadini e alle imprese,replica il meccanismo dell’analogo strumento di CDP de-dicato alla ricostruzione in Abruzzo e appena esaurito; il se-condo, “Moratoria Sisma 2012”, è finalizzato alla concessio-ne di finanziamenti agevolati per la dilazione del pagamentodegli oneri fiscali e contributivi, secondo l’attuale scenariodettato dalla normativa.

Per entrambi gli strumenti, le linee guida e le modalità appli-cative sono definite da apposite convenzioni tra CDP e l’As-sociazione Bancaria italiana (ABI). Una prima intesa, dedica-ta al Plafond “Moratoria Sisma 2012”, è già stata sottoscrittail 5 novembre 2012; quella dedicata al Plafond “Ricostruzio-ne Sisma 2012” è attualmente in corso di finalizzazione.

I due nuovi Plafond si aggiungono alle numerose iniziativegià intraprese a supporto delle popolazioni e delle attivitàproduttive colpite nel maggio scorso: dalla sospensione -per tutto il 2012 - del pagamento degli oneri dei mutui con-cessi agli enti locali interessati dal terremoto (senza aggraviodi interessi) alla costituzione di una specifica misura nel FRI(“Fondo Rotativo Imprese”) dedicata alle grandi imprese;dalla devoluzione alle regioni di 100 milioni di euro (già stan-ziati dal bilancio dello Stato in favore di CDP) per la conces-sione di contributi in conto interessi, all’introduzione della mi-sura di durata 15 anni nel Nuovo Plafond PMI, specificamen-te dedicata alle piccole e medie imprese attive nei territoricolpiti dal sisma.

Nota. ALLA DATA DI REDAZIONE DEL PRESENTE ARTICOLO, LA NORMATIVA D’UR-GENZA (D.L. N. 174/2012) CHE HA INTRODOTTO IL PLAFOND “MORATORIA SISMA2012” E’ OGGETTO DI ATTENZIONE EMENDATIVA IN SEDE PARLAMENTARE. LEMODIFICHE CHE FOSSERO APPORTATE IN SEDE DI CONVERSIONE IN LEGGE PO-TRANNO RIFLETTERSI, ANCHE SENSIBILMENTE, SULL’ARCHITETTURA DELLOSTRUMENTO.

Emilia MauriziUfficio stampa CDP

PUBB

LICI

TÀRE

DAZI

ONA

LE

Plafond “Ricostruzione Sisma2012”:6 miliardi di euro

• Concede finanziamenti agevolati ai soggettidanneggiati dal sisma per interventi di ripara-zione, ripristino e ricostruzione di immobili resi-denziali e ad uso produttivo (inclusi gli impiantie i macchinari);

• Totale assenza di oneri, per capitale e inte-ressi, per i beneficiari: i finanziamenti agevolatisaranno rimborsati attraverso il meccanismodel credito d’imposta;

• Risorse pienamente utilizzabili da gennaio2013.

Cassa depositi e prestiti:12 miliardi di euro per i territoricolpiti dal sisma di maggio 2012

Plafond “Moratoria Sisma 2012”:6 miliardi di euro• Concede finanziamenti agevolati a favoredei titolari di reddito d’impresa per la dilazionedel pagamento di tributi, contributi previden-ziali e assistenziali e premi per l’assicurazioneobbligatoria, dovuti allo Stato per effetto dellasospensione degli adempimenti da maggio anovembre del 2012 e degli oneri dovuti dal 1°dicembre 2012 al 30 giugno 2013, secondol’attuale scenario normativo;

• I beneficiari saranno tenuti alla restituzionedella sola quota capitale, essendo la quota in-teressi coperta attraverso il credito d’imposta;

• Garantisce il rispetto delle scadenze fiscali econsente alle imprese una dilazione non one-rosa degli adempimenti a partire dal 1° luglio2013;

foto: Dipartimento della Protezione Civile

Due Plafond per 12 miliardi di euro destinati dalla Cassa a favore dei territoridi Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia colpiti dal sisma del maggio scorso

Page 20: Le Province

Cuneo in prima filaper fronteggiare le esigenzeidrogeologiche del territorio

Cuneo in prima filaper fronteggiare le esigenzeidrogeologiche del territorio

La Provincia di Cuneo per importanti interventi sul territorioriveste un ruolo fondamentale per la gestione degli eventilegati al richio idrogeologico e nel tempo ha coordinatoi servizi di soccorso e di assistenza ai cittadini,garantendo la viabilità sulle strade provinciali ed intervenendosul ripristino delle infrastrutture di competenza

36 novembre-dicembre 2012 novembre-dicembre 2012 37

SSECONDO IL REPORT ECOSISTEMARischio 2010 di Legambiente, curatoinsieme al Dipartimento della Protezio-ne Civile, il 78% dei comuni piemonte-si ha abitazioni in aree a rischio idro-geologico. Il 18% presenta addiritturainteri quartieri in zone a rischio, men-tre il 49% ha edificato in tali aree strut-ture e fabbricati industriali. Le personequotidianamente esposte al pericolodi frane ed alluvioni sono oltre 240 mi-la. Il territorio cuneese, interconnessoda una rete di viabilità di competenzaprovinciale pari a 3.380 chilometri, ri-

sulta, infatti, essere particolarmentefragile in relazione al rischio idrogeo-logico per diversi motivi: la zona mon-tana interna è soggetta principalmen-te a frane con meccanismo di crollo escivolamento rotazionale; in questoambito sono stati riscontrati anche fe-nomeni di dissesto legati alle dinami-che torrentizie e al trasporto di massasui conoidi. Nei periodi invernali inparticolare, si registrano via via valan-ghe importanti per numero ed esten-sione. La zona collinare è invece inte-ressata da fenomeni franosi, molto

di dssdsdsd sdsdsdMembfghgfhgfhghgfhfg

Page 21: Le Province

38 novembre-dicembre 2012 novembre-dicembre 2012 39

Fino ad oggisono stati

finanziatie realizzati

interventi strutturaliper complessivi

5.102.819,00 euro

Rimangonoda programmareinterventi strutturaliper il ripristino

dei dissestie la sicurezzadel territorio

numerosi e localmente estesi ad interiversanti, nonché da fenomeni erosivirelativi alla dinamica torrentizia. L’areapianeggiante infine, che è posta tra lazona collinare e quella montuosa, sol-cata da corsi d’acqua che confluisco-no nel Po e nel Tanaro, è esposta a si-gnificativi fenomeni di esondazionedella rete idrografica principale e se-condaria, con conseguenti diffusi alla-gamenti provocati da acque a bassaenergia e dissesti causati da acque ditracimazione ad alta energia.Per importanti interventi sul territorioLa Provincia di Cuneo riveste un ruolofondamentale riferito alla gestione de-gli eventi legati al rischio idrogeologi-co e nel tempo ha coordinato, attra-

verso la propria sala operativa, i servi-zi di soccorso e di assistenza ai citta-dini colpiti, garantendo la viabilità sul-le strade provinciali ed intervenendosul ripristino delle infrastrutture dicompetenza. I lavori di massima ur-genza eseguiti nel corso delle emer-genze si sono susseguiti a partire dal-le copiose nevicate del dicembre2008, che hanno comportato una spe-sa complessiva di oltre 6.000.000,00di euro, finanziata da fondi dello Stato,della Regione Piemonte e della stessaProvincia di Cuneo.Ad oggi sono stati finanziati e realiz-zati interventi strutturali per complessi-vi 5.102.819,00 euro; ulteriori interven-ti per 1.350.000,00 euro sono stati

progettati ed autorizzati, ma risultanoancora da eseguire a causa dei vinco-li di spesa pubblica.Rimangono da programmare inter-venti strutturali necessari per il ripristi-no definitivo dei dissesti e la messa insicurezza del territorio (oltre 300), il cuiimporto è stato stimato in 200.000,00euro da finanziare. “La Provincia –precisano la presidente Gianna Gan-cia e il vice presidente e assessore al-la Viabilità, Giuseppe Rossetto – rima-ne in attesa dell’ulteriore decreto auto-rizzativo dell’espletamento dell’ulterio-re fase di progettazione esecutiva edella realizzazione dei lavori, che co-munque sarà subordinata all’effettivaerogazione delle risorse già previste,

al di là di quelle anticipate, al momen-to, solo per la progettazione definiti-va”.Ma sono ancora molti i piani e i can-tieri per la mitigazione del rischio idro-geologico e per la messa in sicurezzadelle infrastrutture sul territorio provin-ciale in programma poiché nel cunee-se le strade vallive sono spesso le uni-che vie di collegamento per coloroche abitano nei centri situati ad altaquota. Una sfida difficile che si rinnovadi anno in anno e che ha visto la Pro-vincia di Cuneo sempre in prima filadurante le emergenze, in continuodialogo con il territorio, forte e capacenel proprio impegno nonostante i taglialle risorse.

Page 22: Le Province

Ennamettein sicurezza territorie infrastrutture

Ennamettein sicurezza territorie infrastrutture

In Sicilia nell’evento del 2009 la quantità di pioggia cadutain una sola giornata è stata pari al 78% della precipitazione media annuadi tutta la regione. Dal 1948 al 2011 i dati su frane e alluvioni mostranocome le regioni italiane colpite siano raddoppiate negli ultimi dieci anni

40 novembre-dicembre 2012 novembre-dicembre 2012 41

spensabili servizi ai cittadini, infatti, so-no oggi realmente minacciati dallaspending review, ma le Province ri-mangono in prima linea fedeli al loromandato che le vede promotrici diazioni di stimolo e coordinamento, disupporto per lo sviluppo locale attra-verso l’attuazione di processi di ampiapartecipazione per la determinazionedelle scelte amministrative e la lorotraduzione operativa, nonostante tut-

to. Ed è da qui che partono le azionidella Provincia Regionale di Enna, ri-guardanti il recupero dei terreni ab-bandonati o degradati e la messa insicurezza di tratti stradali che presen-tano alti indici di rischio.A fine novembre poi è arrivata la con-ferma dell’approvazione da parte dellaRegione Sicilia per la Valutazione Am-bientale Strategica (VAS), una notiziaresa ufficiale dall’assessore provin-

GGLI INTENSI FENOMENI metereologi-ci non sono episodici ma assai fre-quenti, abbiamo modo di vederlo e loconfermano i dati Ispra (Annuario deidati ambientali 2011, Ispra 2012) rela-tivi alla quantità di pioggia caduta du-rante i principali momenti alluvionalidal 2009 ad oggi. In Sicilia, proprionell’evento del 2009, la quantità dipioggia caduta in una sola giornata èstata pari al 78% della precipitazione

media annua di tutta la regione. Franeed alluvioni non sono una novità nelnostro Paese, tuttavia i dati disponibilidal 1948 al 2011 mostrano come le re-gioni italiane pesantemente colpitesiano raddoppiate negli ultimi diecianni, passando da quattro a otto: au-mentano i bisogni, quindi, e diminui-scono le risorse.Manutenzione dei territori, messa insicurezza delle strade, i molti indi-

Page 23: Le Province

Provveditorato Interregionale Sicilia-Calabria OO.PP., con il Ministero delleInfrastrutture e con il Dipartimento re-gionale. Nella scheda obiettivo perl’anno 2012 leggiamo diverse voci rife-rite a lavori di sistemazione ed ammo-dernamento, miglioramento e messain sicurezza di tratti stradali, consoli-damento e lavori di sistemazione nellaconsapevolezza che il cambiamentoclimatico, il consumo di suolo, la catti-va gestione del territorio sono tra leprincipali cause che contribuisconoad aumentare il rischio idrogeologico,per contro, la valorizzazione rurale edurbana a cominciare dalla manuten-zione ordinaria rappresenta un’occa-sione importante per garantire respiroal futuro ed uscire dalla crisi. �

42 novembre-dicembre 2012 novembre-dicembre 2012 43

ciale all’Ambiente, Giuseppe Amato, aseguito dell’approvazione del decretoper la VAS del Piano territoriale provin-ciale. Nel tempo la Provincia di Enna èstata la prima, tra quelle siciliane, adotarsi del Piano territoriale provincia-le ed ora il primo Ente intermedio adottenere il benestare per la VAS. Il pre-sidente, Giuseppe Monaco, si è dettosoddisfatto ed ha sottolineato “comecon questo ulteriore riconoscimentoottenuto si rafforzi e venga sancita lavolontà dell’Ente di intraprendereazioni di sviluppo territoriale previstedal Piano stesso, con criteri di salva-guardia del territorio e di rispetto del-l’ambiente destinati a potenziare l’of-ferta territoriale in tema di infrastruttu-re”. “Siamo fortemente convinti – ha

Nel Piano dellaPerformance 2012sono individuatigli obiettivi per la

valutazionedel rendimento

dell’Amministrazione

A fine novembrela Regione Sicilia

ha datol’approvazione

per la ValutazioneAmbientaleStrategica

aggiunto Monaco – che il Piano segiustamente considerato può pro-muovere e sollecitare idee e progettisostenibili per lo sviluppo del territo-rio”.

Contro il rischio idrogeologicoSecondo il Piano di Assetto Idrogeo-logico (PAI) le aree a rischio dissestoin Sicilia vedono significative criticitànella provincia di Enna, dove sonostati censiti 5.165 dissesti, di cui 4.584tuttora attivi. Strade provinciali e stata-li con pericolo di frane e allagamentiper un totale di circa 125 chilometri.L’8 ottobre 2012, ad esempio, sullastrada provinciale 7/b, nel territorio delcomune di Assoro (Enna), una frana

ha reso necessario un by-pass tempo-raneo sulla statale 290 per garantirecollegamenti e viabilità. Un interventocomplesso tanto da richiedere un ta-volo tecnico di coordinamento da par-te della Prefettura di Enna, convocatodal prefetto Clara Minerva.La chiusura, a causa di un frana veri-ficatasi due anni fa, di un tratto dellastrada provinciale 7/b, che collega ilcomune di Assoro con la stazione fer-roviaria e l’area industriale di Dittaino,ha creato numerosi disagi ai residenti,agli studenti pendolari e ai titolari degliinsediamenti produttivi. Un gruppotecnico ha quindi effettuato sopralluo-ghi per individuare gli interventi dimassima urgenza necessari al ripristi-no della condizione di sicurezza del-

l’agibilità stradale. Questa è una delletante cronache locali di dissesto idro-geologico a seguito delle forti piogge.Ma guardiamo più da vicino il territo-rio provinciale di Enna che si estendesu una superficie di 2.561,73 chilome-tri quadrati e comprende 20 comuni,con una popolazione che a fine 2011è risultata di 173.668 abitanti, aumen-tata rispetto al 2010 di 151 unità. NelPiano della Performance 2012 (docu-mento programmatico triennale) ven-gono individuati gli obiettivi per la va-lutazione del rendimento dell’Ammini-strazione ed integrati gli altri docu-menti di pianificazione adottati dal-l’Ente intermedio. Vediamo allora chela Provincia Regionale di Enna, riguar-do al settore organizzativo 5°- viabilità,

con il dirigente responsabile, ingegnerGiuseppe Colajanni ha descritto gliobiettivi di attuazione e ammoderna-mento della viabilità con la realizzazio-ne delle opere inserite nel piano pro-vinciale con un finanziamento di38.500.000,00 euro con fondi statali dicui alla legge 296/06 art. 1, comma1152, per 5.000.000,00 di euro con ifondi del PO FERS 2007/2013 linea1.1.4.1. e per 1.000.000,00 di euro perquanto riguarda i fondi assegnati conla legge finanziaria regionale 2010.E’importante ricordare anche gli affi-damenti delle indagini geognostiche,delle prove di laboratorio e della rela-tiva consulenza geologica per effet-tuare lavori di monitoraggio e conse-guente gestione dei rapporti con il

Page 24: Le Province
Page 25: Le Province
Page 26: Le Province

NON C’È SVILUPPO se non c’è cultura e per riattivareil circolo virtuoso tra conoscenza, ricerca, arte, tutela eoccupazione, il presupposto indispensabile è sceglie-re la strada della green economy. Ne è convinto il Pre-sidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza,che ha fatto di questi temi la cifra distintiva del suoprogramma di lavoro di amministratore. Ultima tra leiniziative realizzate è premio nazionale, “Green CultureAwards”, evento dedicato alle energie rinnovabili di cuivi parliamo nelle prossime pagine. Un tema, quello del-lo sviluppo ecosostenibile, che le Province hanno scel-to di declinare in molti modi, dalle iniziative per il turi-smo della Provincia di Rimini l bando a favore della for-mazione degli studenti promosso dalla Provincia di Mi-lano, alle performance della Provincia di Roma a Com-praverde- BuyGreen 2012

46 novembre-dicembre 2012 novembre-dicembre 2012 47

56

Compraverde Buy Green 2012premia la Provincia di Roma

62

Turismo eco-sostenibilealla Provincia di Rimini

48

La Provincia di Potenzapunta sul Green

52

Con AFOLMilano all’esterole promesse green economy

Le Provincee laGreen economyLe Provincee laGreen economyI successi della Provincia di Potenza al ‘GreenCulture Awards’, le esperienze di Milano,Roma e Rimini per promuoveresviluppo ecosostenibile

Page 27: Le Province

TLa ProvinciadiPotenzapunta sul Green

Nel capoluogo lucanogli Oscar del Verde

La ProvinciadiPotenzapunta sul Green

Nel capoluogo lucanogli Oscar del Verde

Vivere il presente pensando al futurolo slogan capace di sintetizzare al meglioi Green Culture Awards della Provinciadi Potenza: un’intera giornata, il 24 novembre,dedicata al verde e all’eco sostenibilità

48 novembre-dicembre 2012 novembre-dicembre 2012 49

TECNOLOGIA, INNOVAZIONE, creati-vità, progresso ma soprattutto cultura.Vivere il presente pensando al futurolo slogan capace di sintetizzare al me-glio i Green Culture Awards della Pro-vincia di Potenza: un’intera giornata, il24 novembre scorso, dedicata al ver-de e all’eco sostenibilità ambientale.Un’iniziativa di respiro nazionale, pa-trocinata dal Presidente della Repub-blica e del Senato e dalla Presidenzadel Consiglio, organizzata dalla Pro-vincia per il secondo anno nell’ambitodel Premio "Penisola sorrentina ArturoEsposito", giunto alla sua 17esimaedizione. La giornata si è aperta conun convegno sulle buone pratiche am-bientali e si è conclusa all’Auditoriumdel Conservatorio Gesualdo Da Veno-sa con l’assegnazione di quattro pre-mi, veri e propri Oscar del verde, adaltrettanti protagonisti della culturagreen e con la performance di NicolòFabi, special guest dell’evento, che haritirato il premio “Comunicare in musi-ca” per la sua “Sedici modi per direverde” tratta dal suo ultimo dico “Ec-co”.I premio sono un omaggio alla cultu-ra tolemaica: acqua, aria, terra e fuo-co. “Un ritorno ai quattro elementi perguardare avanti”, sintetizza ArmandoMasserenti, responsabile del supple-mento “Domenica” del Sole 24 Ore,conduttore della serata assieme a Ma-rio Esposito, direttore artistico del Pre-mio “Penisola sorrentina”. Sul palco, ilpresidente della Provincia Pietro Laco-razza, assieme agli assessori all'Am-biente, Massimo Macchia, alle Attivitàproduttive, Nicola Figliuolo, e alla Cul-tura Francesco Pietrantuono.I riconoscimenti sono stati assegnatiall’architetto-designer Costanza Al-granti, livornese di nascita milanesed'adozione, che ha ricevuto il premio“acqua” per i suoi mobili e oggettid'arredo realizzati con materiale di re-cupero; allo scrittore napoletano Anto-nio Pascale, insignito del premio ariaper la letteratura per il saggio “Scien-za e sentimento” dedicato a tematichebiotecnologiche agroalimentari; alneuro scienziato Giacomo Rizzolatti ilpremio “terra” per aver contribuito allascoperta dei neuroni a specchio basefisiologica dell'empatia tra individui e aIvan Lo Bello, vice presidente di Con-

findustria, il premio fuoco per l’econo-mia in quanto sostenitore convintodella green economy come via al pro-gresso e alla competitività.Il presidente Lacorazza mette i punti-ni sulle “I”: non o non solo un premioalla tecnologia ma alla cultura del ver-de perché, dice “serve una rivoluzionecopernicana”, un “radicale cambio dimentalità dalla cultura del “tutto e su-bito” alla cultura del sostenibile”.“Dobbiamo avere i piedi nella crisi perattraversarla e la testa nel futuro perorientare una nuova direzione di mar-cia – spiega - La crisi ci mette di fron-te alla sfida di fare meglio con meno.Bisogna capitalizzare e utilizzare me-glio le risorse finanziarie, ambientali,culturali ed anche valoriali. Avremo dimeno e dovremo fare di più, puntandoad un benessere diffuso e pagando ildebito finanziario ed ambientale perevitare di scaricare ulteriori problemisulle generazioni che verranno. È ne-cessario un modello di vita che ci con-senta di star bene, di ripagare gli ec-cessi del passato e di consegnare aglialtri un mondo migliore”. Parla di“passaggio epocale” il presidente, eaggiunge: “Non è solo un modo di es-sere e di fare, ma anche di ricercare,di programmare, di progettare, di in-vestire e di creare. Un modo nuovo diconcepire il rapporto tra generazioni,tra uomo e natura, tra scienza e vita.Una visione diversa nella quale è pos-sibile tenere insieme cultura e tecnolo-gia, tradizione ed innovazione, creati-vità e produttività. Del resto, questagrande intuizione c’è già nella storiadel nostro Paese: “Civiltà delle Mac-chine”, la rivista di Finmeccanica fon-data e diretta dal lucano Leonardo Si-nisgalli, ad esempio, attraverso poeti,letterati e pittori raccontava il progres-so industriale e culturale dell’Italia de-gli anni Cinquanta”. “Per vivere soste-nibile – gli fa eco l’assessore alla Cul-tura Pietrantuono – è necessario co-minciare a pensare sostenibile”. “Gre-en è una parola la cui sonorità ci avvi-cina anche al suono di una campanel-la – spiegano il presidente e l’assesso-re - quella che abbiamo voluto far suo-nare per introdurre lo sviluppo soste-nibile nelle scuole, ovvero nei luoghidella cultura e della formazione delpensiero per eccellenza; lo sviluppo

Page 28: Le Province

50 novembre-dicembre 2012 novembre-dicembre 2012 51

sostenibile, insomma, all’interno di ve-re e proprie cattedrali civili”. “La nostraidea di sviluppo abbiamo voluto farlavivere a partire proprio dalle scuole,con il programma “scuole ecologichein scuole sicure”, premiato da Legam-biente nazionale come miglior buonaprassi 2011, e che prevede un investi-mento di 70 milioni di euro sugli istitu-ti del territorio, ma anche potenziandol’offerta formativa, attraverso i “piccolierasmus” e i percorsi di alternanzascuola/lavoro”.La giornata dei Green Awards è “ilcoronamento”, definizione del presi-dente Lacorazza, di un lungo percor-so intrapresa dalla Provincia di Poten-za fatto di progetti e iniziative concre-te per promuovere la cultura dell’ecosostenibilità.La Provincia lucana, per fare qualcheesempio, ha fatto da supporto al Patto

dei sindaci per l’elaborazione di pianicomunali e sovracomunali “PAES Pia-ni d’azione per l’energia sostenibile)per la riduzione delle emissioni diCO2, ha promosso il programma “Abi-tare il futuro” per il potenziamento del-l'offerta formativa sul tema delle buonepratiche ambientali nelle scuole dicompetenza, ha dato il via al progetto“Abitare Basilicata” un piano per la ri-conversione ecologica delle abitazio-ni. “Siamo convinti – spiega ancora ilpresidente Lacorazza - che la Basilica-ta possa rappresentare un modello ditransizione energetica nel passaggiodalla seconda alla terza rivoluzione in-dustriale, attraverso un utilizzo lungi-mirante delle royalty per finanziare gliobiettivi di riduzione delle emissioni eaumento dell’efficienza energetica”.“La nostra tradizione, infatti, sintetizza-bile nella centralità della persona, del-

la casa e della terra (intesa come am-biente) deve sempre di più entrarenelle innovazioni di processo e di pro-dotto che, attraverso l’economia ver-de, indicano una concreta via d’uscitaalla crisi in atto”D’accordo il capogruppo del PD,Tommaso Samela e il vice presidentedel Consiglio provinciale, DonatoSperduto: “Nonostante sia bersagliodi tentativi di delegittimazione del pro-prio ruolo istituzionale, e ferma restan-do la necessità di una seria riforma delsistema delle autonomie locali, l’am-ministrazione provinciale di Potenzasta dimostrando, in particolare sui te-mi dell’energia e della green econo-my, di avere orizzonti europei e dimettere in campo politiche lungimiran-ti, in coerenza con le indicazioni con-tenute nella strategia Europa 2020”.

Special guestil cantautoreNicolò Fabiche ha ritirato

il premio“Comunicarein musica”

Inaugurazione impianto di telecontrollo“Scuole ecologiche in scuole sicure”I “GREEN CULTURE AWARDS” sono stati anche l’occasione per inaugurare l’im-pianto di telecontrollo “Scuole ecologiche in scuole sicure”, tre nuove centrali fo-tovoltaiche che saranno messe in rete tutte le altre centrali fotovoltaiche realizza-te dalla Provincia di Potenza: 39 negli istituti scolastici e 3 negli edifici di proprie-tà dell’ente. A regime ci sarà così una produzione complessiva pari a 743.742,5 kwper un risparmio annuo per la Provincia di 320.735,86 euro, un ricavo annuo delconto energia di 272.432,19 euro e una riduzione di emissioni di Co2 in atmosferadi 319.060 tonnellate.Sono previsti nuovi investimenti in sostenibilità con l’obiettivo di ottenere ulterio-

ri riduzioni di emissione di Co2 in atmosfera e maggiore risparmio.

Page 29: Le Province

AFOLMilanomanda all’esterogiovani promessedella green economy

AFOLMilanomanda all’esterogiovani promessedella green economy

52 novembre-dicembre 2012 novembre-dicembre 2012 53

PPARTIRANNO TRA GENNAIO e feb-braio i primi 28 fortunati vincitori delprogetto europeo Eco-Tech, un ban-do per tirocini all’estero nel campodella green economy promosso dal-l’Agenzia per la formazione e l’orienta-mento al lavoro della Provincia di Mila-no (AFOL Milano) e dall’Agenzia re-gionale Molise Lavoro, cofinanziatodalla Comunità europea nell’ambitodel programma Lifelong Learning Pro-gramme (Leonardo da Vinci/Mobilità).Negli uffici di AFOL Milano, sulla scri-vania della responsabile del progetto

Laura Robustini, sono arrivate oltre500 domande per i primi 28 stage for-mativi. I richiedenti sono giovani neo-diplomati o neolaureati tra i 18 e i 28anni residenti o domiciliati nelle Regio-ni Lombardia e Molise. Un folto grup-petto di aspiranti borsisti dove spiccala presenza femminile. “Siamo moltosoddisfatti della risposta – commentaRobustini – Il nostro progetto è stato ilpiù finanziato tanto che abbiamo a di-sposizione ben 130 borse di studio. Ilbando è nato un’attenta analisi delmercato sia interno, per la nostra

Negli uffici di AFOL Milanosono arrivate oltre500 domandeper i primi 28 stage formativi

Page 30: Le Province

ne e di idoneità linguistica.Il programma comunitario Leonardoda Vinci, cornice del bando Eco Tech,è nato nel 1995 come programmastrutturale della Commissione Euro-pea a sostegno della formazione pro-fessionale. Promuove e finanzia pro-getti di mobilità e di cooperazione tra idiversi soggetti coinvolti nella forma-zione professionale (istituti di forma-zione, scuole, università, imprese, ca-mere di commercio). In questo conte-sto, Leonardo da Vinci gioca un ruoloimportante in quanto si pone comeobiettivo la preparazione dei cittadinieuropei all’ingresso nel mercato dellavoro. �

54 novembre-dicembre 2012 novembre-dicembre 2012 55

area, che europeo. I risultati hannomesso in luce una domanda moltoforte nel campo dell’innovazione tec-nologica nell’ambito della green eco-nomy, con richiesta di professionalitàinnovative capaci di lavorare sia in Ita-lia che all’estero”.Le aziende in cui saranno inseriti gliaspiranti candidati del bando greeneconomy offriranno una professiona-lizzazione nei campi più diversi: agri-coltore biologico, addetto alla certifi-cazione energetica, operatore turisticoambientale, tecnico ambientale inter-no all’azienda, ecomanager o energymanager, progettista su aspetti am-bientali della produzione, ingegneri

per l’ambiente e il territorio, professio-nisti nella gestione delle infrastruttureturistico ambientali, bioarchitetti, urba-nisti e pianificatori del territorio edesperti in paesaggio e pianificazioneambientale.I ragazzi potranno studiare le espe-rienze green di tutta Europa, appro-fondendo la conoscenza delle dinami-che d’azienda e mettendole a confron-to con le buone pratiche italiane, doveè ancora alto il margine di crescita del-la green economy se è vero che nelbel Paese solo un’azienda su quattroadotta comportamenti eco-friendly mal’83,6% degli italiani è sensibile all’ar-gomento (Fonte Fondazione impre-

sa). Comportamenti virtuosi in crescitaanche perché, fonte Ocse, la greeneconomy è convenente sia sul pianoetico che su quello economico con unbacino di crescita di 5 milioni di postidi lavoro entro il 2020 (obiettivo Lisbo-na).I Paesi di destinazione delle borse distudio sono: Spagna (Siviglia e Gra-nada), Francia (Bordeaux e Lille), Ir-landa (Dublino), Austria (Vienna) e Re-gno Unito (Liangollen, North Wales).La selezione è partita con la presenta-zione delle candidature curriculari il 12ottobre scorso, seguite da colloqui diapprofondimento e proseguirà fino al-la sessione formativa del 17-19 dicem-

bre a Milano.Prima della partenza infatti, i giovanicandidati dovranno affrontare un bre-ve periodo di formazione per poter es-sere inseriti al meglio nelle aziende diriferimento. “Offriamo una formazioneprepartenza molto tecnica, orientataanche alla conoscenza delle dinami-che aziendali e del marcato del Paesescelto come destinazione – spiega an-cora la responsabile del progetto – Icandidati dovranno seguire in loco uncorso di lingua anche il progetto ha laduplice finalità di inserimento lavorati-vo all’estero o da noi”.Al termine dell’esperienza sarà lororilasciato un attestato di partecipazio-

I Paesidi destinazionedelle borse

di studio sono:Spagna, Francia,Irlanda, Austriae Regno Unito

Page 31: Le Province

CompraverdeBuyGreen 2012 premiala Provincia diRoma

CompraverdeBuyGreen 2012 premiala Provincia di Roma

56 novembre-dicembre 2012 novembre-dicembre 2012 57

La Provincia di Roma ha meritato il premioCompraverde 2012, riconoscimento agli entiche si sono distinti per aver contribuitoalla diffusione degli acquisti verdi

LLA PROVINCIA DI ROMA protagonistadi Compraverde- BuyGreen 2012, ilForum internazionale degli acquistiverdi giunto alla sesta edizione e svol-tosi a Milano il 5 e 6 dicembre scorsonella splendida cornice di Palazzo del-le Stelline.Un luogo particolarmente indicato,vista la prossimità con alcuni simbolidella Milano di Leonardo, per questomeeting che premia, tra l'altro, le pub-bliche amministrazioni più tecnologi-camente avanzate sul fronte del verdee dell’eco sostenibilità. La due giornidi mostra-convegno è un appunta-

mento ormai tradizionale per fare ilpunto su politiche, progetti, beni e ser-vizi di green procurement pubblico eprivato, ed è promosso dal Coordina-mento Agende 21 Locali Italiane, Re-gione Lombardia, Ecosistemi e Ade-scoop–Agenzia dell’Economia Socialecon il patrocinio di UPI- Unione delleProvince d’Italia, Rappresentanza inItalia della Commissione Europea, Mi-nistero dell’Ambiente e della Tuteladel Territorio e del Mare, Ministero del-lo Sviluppo Economico, Consip, Co-mune di Milano, ANCI-AssociazioneNazionale Comuni Italiani, Feder-

Page 32: Le Province

novembre-dicembre 2012 5958 novembre-dicembre 2012

Zingaretti:«Ci è riconosciutol’impegno rivoltoa una strategia

che non è soltantoselezionare

prodotti verdi»

parchi-Federazione Italiana Parchi eRiserve Naturali, Green BuildingCouncil Italia, ISFOL-Istituto per lo Svi-luppo della Formazione Professionaledei Lavoratori, Lega delle AutonomieLocali, Symbola - Fondazione per leQualità Italiane, UNCEM-Unione Na-zionale Comuni Comunità Enti Monta-ni e Unioncamere.In questo contesto la Provincia di Ro-ma ha meritato il premio Compraver-de 2012, riconoscimento agli enti chesi sono distinti per aver contribuito al-la diffusione degli acquisti verdi, con-vinti della forza di questo strumentocome mezzo per ridurre gli impatti del-le proprie attività sull'ambiente e sullasalute dei cittadini. «Con questo pre-mio – commenta il presidente NicolaZingaretti - la Provincia di Roma vedericonosciuto il proprio impegno rivoltoa una strategia che non ha significato

soltanto selezionare prodotti “verdi”,ma rendere l'amministrazione provin-ciale un laboratorio efficiente e coe-rente con il proprio impegno per la so-stenibilità economica e ambientale.Un impegno fatto di trasparenza e diinnovazione, capace di creare cam-biamento e costruire competitività ba-sata sulla qualità”. “Abbiamo volutoinvestire nella green economy dimo-strando che possono essere realizzatiinterventi importanti sull'efficienza del-la spesa per perseguire obiettivi dispending review non solo con tagli li-neari, ma come opportunità per razio-nalizzare le risorse e migliorare i servi-zi ai cittadini e al territorio – prosegueil presidente - Dal 2008 che la Provin-cia di Roma ha adottato il Pianod'azione per la lotta ai cambiamenticlimatici, per un uso corretto delle ri-sorse naturali e per lo sviluppo di

un'economia dell'innovazione ambien-tale definito “Provincia di Kyoto”. Conun duplice scopo: da un lato incre-mentare la qualità della spesa, ren-dendola sempre più efficiente e soste-nibile, dall'altro diffondere le buonepratiche, sostenendo i Comuni del ter-ritorio su percorsi di innovazione e diefficienza”. “Il nostro impegno non si èfermato a pochi settori - conclude Zin-garetti - ma ha attraversato tutte le at-tività svolte dalla Provincia, incremen-tando il risparmio delle risorse e l'usorazionale dell'energia: con l'installazio-ne del wi-fi e del voip per le scuole ab-biamo ottenuto benefici sulle bollettetelefoniche, permettendo l'accesso al-la banda larga. Lavorando in questastessa direzione, abbiamo favorito in-terventi di risparmio energetico adot-tando politiche di efficienza per il ri-scaldamento delle scuole».

Il riconoscimento CompraVerde2012 si aggiunge a un lungo elenco diriconoscimenti nel campo. La Provin-cia di Roma sta infatti lavorando all'ag-giornamento del Piano di Azione GPP,con l'inserimento dei nuovi criteri am-bientali minimi, indicati dal Ministerodell'Ambiente e l'estensione ad altrecategorie merceologiche di beni e ser-vizi. Nel 2010 l’ente ha meritato il pre-mio per il miglior Bando Verde Forni-tura e posa in opera di arredi per gliuffici degli istituti scolastici di pertinen-za per la “decisione e precisione conla quale sono stati inseriti i criteri am-bientali nella documentazione di gara”nell'ambito del Forum Compraverde.Nell’elenco dei riconoscimenti anche ilpremio SFIDE 2009 nell'ambito delFORUM PA per l'attività di migliora-mento dell'autosufficienza energeticacon il progetto “Provincia di Kyoto” e,

sempre nel 2009, una menzione quale“Migliore Politica GPP realizzata” nelcorso del Premio Compraverde 2009.Nel 2011 ha ricevuto il premio »Pro-getti sostenibili e green public procu-rement 2011« indetto dal Ministerodell'Economia e delle Finanze (MEF) eda Consip spa, per i risultati rilevantiraggiunti nell'attuazione di politiche disostenibilità ambientale attraversoprogetti specifici miranti a ridurre l'im-patto delle proprie attività sulla societàe sull'ambiente, privilegiando l'offertae l'acquisto di beni e/o servizi verdi.Nel 2012, inoltre, la Provincia di Romaè tra gli enti locali europei che hannoricevuto il “Climate Star 2012”, il pre-stigioso premio di Alleanza per il Cli-ma, l'associazione di Comuni ed entiterritoriali europei che hanno l'obietti-vo della lotta ai cambiamenti climati-ci”.

Page 33: Le Province

60 novembre-dicembre 2012

Lombardia Informatica è una società “in-house” ai sensidella legislazione comunitaria ed è posseduta al 100% dal-l’Ente Regione Lombardia, è completamente controllata intermini di “Corporate Governance” da Regione Lombardia esi occupa esclusivamente di attività inerenti il Sistema Regio-nale. Svolge il ruolo di motore di innovazione del SistemaRegionale e di albero di trasmissione fra questo ed il merca-to verso cui esternalizza l’80% circa del costo della pro-duzione, attraverso gare ad evidenza pubblica. Il valorecomplessivo delle gare bandite nel 2011-2012 è stato diquasi 400 milioni di euro.

La società, che da venti anni vanta il bilancio in attivo,ha un prodotto annuo lordo di oltre 180 milioni di euroe conta circa 550 dipendenti, di cui 255 laureati (l’80% in di-scipline scientifiche) e un Patrimonio netto che, con l’ulti-ma valorizzazione dello stabile di proprietà, raggiunge i110 milioni di euro.

Lombardia Informatica non rientra nei parametri delle so-cietà pubbliche da alienare, previste dalla Legge sulla Spen-ding Review, in quanto svolge/eroga numerosi Servizi di In-teresse Generale a favore di Cittadini, Enti e Aziende lom-barde in ambito e-Heath (gestisce il Sistema Informativo So-cio Sanitario che ha messo in rete tutte le Farmacie, le Azien-de e gli Operatori sanitari e la Carta Regionale dei Servizi giàdistribuita a tutti i cittadini lombardi) ed e-Government (siste-

mi informativi, processi per la dematerializzazione, open da-ta e portali).

La società gestisce anche banche dati strategiche, per ilconseguimento di obiettivi economico-finanziari, individuatein relazione alle esigenze di tutela della riservatezza e dellasicurezza dei dati e le banche dati che assicurano l’effi-cacia dei controlli sulla erogazione degli aiuti comunita-ri del settore agricolo; inoltre svolge, con riferimento al-l’approvvigionamento di soluzioni e servizi in campo e-He-alth ed e-Government, il compito di centrale di commit-tenza per il Sistema Regionale.

Il comma 3 della legge sulla spending review (Legge135/2012) prevede la possibilità per le Regioni di predispor-re un piano di ristrutturazione e razionalizzazione delle socie-tà controllate.Da qualche anno, su indicazione di Regione Lombardia,Lombardia Informatica ha avviato un piano di riorganiz-zazione della società che persegue, anticipandone letempistiche, la filosofia di questa nuova legge. Scopo ditale riorganizzazione é specializzare le funzioni della societàin-house specularmente alle attività proprie di Regione Lom-bardia, concentrando le attività intorno alle funzioni di gover-no e di regolamentazione dei servizi erogati in modalità infor-matica nonché la gestione dei servizi e delle banche datistrategiche necessarie al loro funzionamento.Lombardia Informatica ha già provveduto, attraverso proce-dure ad evidenza pubblica, alla costituzione e cessionedella società controllata Lombardia Gestione S.r.l., fina-lizzata all’esternalizzazione del servizio di gestione e manu-tenzione dei data center (55 dipendenti) e all’ Affitto del ra-mo d’azienda del Front Office del Call Center Regiona-le (circa 500 operatori) dedicato alle informazioni e prenota-zioni sanitarie. Nell’àmbito del Sistema Regionale la societàha ceduto le attività inerenti la Tassa Auto a Finlombarda(9 dipendenti) e il ramo d’azienda della Centrale Regiona-le Acquisiti (42 dipendenti), che è diventata una Agenzia(ARCA). E’ già programmata la Cessione del ramod’azienda del Front Office del Call Center Regionale.

www.lispa.it

PUBB

LICI

TÀRE

DAZI

ONA

LE

Lombardia Informatica ha già anticipatole norme della Spending Review

La Società ha già intrapreso negli ultimi anni, su indicazione di Regione Lombardia,un percorso evolutivo del proprio assetto organizzativo esternalizzando le attività ‘non core’.

Page 34: Le Province
Page 35: Le Province

LTurismo eco-sostenibile,l’Europa punta sullaProvincia di Riminicon il progetto InTourAct

Turismo eco-sostenibile,l’Europa punta sullaProvincia di Riminicon il progetto InTourAct

Rimini capofila del progetto InTourAct,un programma per lo sviluppo del turismoeco-sostenibile che vede coinvolteundici destinazioni del Sud-Est europeo

62 novembre-dicembre 2012 novembre-dicembre 2012 63

LA PROVINCIA DI RIMINI capofila delprogetto europeo InTourAct, un pro-gramma per lo sviluppo del turismoeco-sostenibile che vede coinvolte un-dici destinazioni del Sud-Est europeo.In particolare la Provincia adriatica,che da più di dieci anni brilla nel cam-po del turismo eco friendly con unruolo di promozione e di regia dell’in-tera area adriatica, dovrà coordinare

da qui al 2014 le iniziative di turismogreen di dieci realtà italiane, europeeed extra europee. In particolare sonocoinvolte: Ungheria (West Pannon Re-gional Development Company e LakeBalaton Development CoordinationAgency), le Province italiane di Cam-pobasso e di Lecce, la Grecia (Munici-pality of Kavala), Slovenia (BusinessSupport Centre Kranj), Bulgaria

Page 36: Le Province

64 novembre-dicembre 2012 novembre-dicembre 2012 65

(Municipality of Blagoevgrad), Croazia(City of Dubrovnik e Town of Glina) eBosnia Herzegovina (Sarajevo Econo-mic Region Development Agency).Il Progetto InTouract, finanziato dalProgramma South East della Commis-sione europea con 1 milione 371 milaeuro, porterà alla definizione di strate-gie comuni per lo sviluppo di un mo-dello di turismo di massa a minor im-patto ambientale con un occhio ai be-nefici per tutti gli operatori economici,per i turisti e per la comunità provin-

ciale in generale. ”In questi anni –spiega il presidente della ProvinciaStefano Vitali - abbiamo realizzatomolteplici iniziative e raggiunto risulta-ti che sono stati premiati a livello inter-nazionale e nazionale. L’abbiamo fattosempre in stretta collaborazione con iComuni, con le associazioni degli im-prenditori turistici locali, le associazio-ni ambientali e di volontariato”. “L’Eu-ropa – prosegue il presidente - ricono-scendo l’originalità del nostro percor-so e la qualità dei risultati raggiunti ci

Il progetto definiràstrategie comuniper lo sviluppo

di un modellodi turismo di massa

a minor impattoambientale

ha affidato, nel ruolo di Coordinatore,questo importantissimo progetto”.“InTourAct – spiega il coordinatoregenerale del progetto Enzo Finocchia-ro - mira a garantire un approccio inte-grato nella pianificazione dello svilup-po del turismo, promuovendo non so-lo le destinazioni turistiche centrali,ma anche le aree circostanti, attraver-so l'estensione della stagione turisticae la conseguente riduzione della con-centrazione di turisti. Il tutto – prose-gue Finocchiaro - avverrà tramite la

sperimentazione di modelli innovatividi offerta, assicurando sinergie con lepolitiche regionali e promuovendonon solo le destinazioni turistiche piùfamose, ma anche le aree a loro circo-stanti”. “Le principali azioni del pro-getto saranno quelle di mettere a pun-to, insieme alle istituzioni che interagi-scono sul turismo e sperimentare del-le azioni pilota che in qualche modotraccino la strada per gli sviluppi futu-ri”.

Page 37: Le Province

Ilruolodegli Enti localinella promozionedi una cultura di pace

Ilruolodegli Enti localinella promozionedi una cultura di pace

Nello Statuto della Toscana si afferma:“La Regione persegue, tra le finalità prioritariela promozione dei valori della pace, della solidarietà,del dialogo tra popoli, culture e religioni (…)”.

62 novembre-dicembre 2012 novembre-dicembre 2012 63

IIL COORDINAMENTO nazionale degliEnti locali per la pace ed i diritti umaninasce nel 1986 come associazionecomposta da Regioni, Province e Co-muni. Le sue finalità consistono nellapromozione dell’impegno a favoredella pace, nella realizzazione di ini-ziative comuni, nell’ approfondimentodella ricerca e della riflessione politicasul tema, nella realizzazione di parte-nariati con reti di enti locali europeeed internazionali. Il coordinamentorappresenta in Italia l’esperienza piùcompleta di coinvolgimento attivo deicittadini, in importanti esperienze diapprofondimento sui temi della pace edella solidarietà fra le nazioni. Fra leiniziative di maggior successo ricor-diamo la campagna dell’ “Assembleadell’ Onu dei popoli” e la costituzionedel Tavolo della pace che rappresentaoggi il forum più importante ed il pun-to di confronto fra gli Enti locali (ad og-gi circa seicento iscritti) e le Associa-

zioni della società civile.Molti enti locali si sono concretamen-te impegnati nella realizzazione di atti-vità di promozione della pace e disensibilizzazione nei confronti dellecollettività territoriali e della cittadinan-za. Per poter capire il ruolo da lorosvolto occorre conoscere meglio iprincipi che lo hanno ispirato.A livello internazionale la Carta delleNazioni Unite, che fu adottata il 26 giu-gno 1946 a San Francisco, rappresen-ta le istanze successive al secondoconflitto bellico. Nel preambolo dellaCarta, che tuttavia non arriva a bandi-re in assoluto l’uso della forza comeinvece molti avrebbero voluto, si leg-ge:“Noi popoli delle Nazioni Unite deci-si a salvare le future generazioni dalflagello della guerra, che per due vol-te nel corso di questa generazione haportato indicibili afflizioni all’umanità(…) e per tali fini

di Marco MeozziMembro dell’Associazione Funzionari senza Frontiere

Page 38: Le Province

64 novembre-dicembre 2012 novembre-dicembre 2012 65

a praticare la tolleranza ed a viverein pace l’uno con l’altro in rapporti dibuon vicinato,ad unire le nostre forze per mante-

nere la pace e la sicurezza internazio-nale,ad assicurare, mediante l’accettazio-

ne di principi e l’istituzione di sistemi,che la forza delle armi non sarà usata,salvo che nell’interesse comune,ad impiegare strumenti internazio-

nali per promuovere il progresso eco-nomico e sociale di tutti i popoli,abbiamo risoluto unire i nostri sforziper il raggiungimento di tali fini.”

Per quel che riguarda l’ordinamentogiuridico italiano, la Costituzione af-fronta il tema della pace nel noto arti-colo 11, che in più occasioni è stato ilvessillo del movimento pacifista italia-no. Esso infatti propone un precettoimportante: il ripudio della guerra co-me mezzo di risoluzione delle contro-versie internazionali. Più oltre si affer-ma un altro importante precetto, ossiaquello di promuovere le organizzazio-ni internazionali al fine di favorire unordinamento che assicuri la pace e lagiustizia consentendo “in condizionidi parità con gli altri Stati alle limitazio-ni di sovranità necessarie”.Anche a seguito della riforma del tito-lo V della Costituzione gli enti localihanno riscritto i propri statuti acco-gliendo il principio della pace e cer-cando di farne una guida nelle attivitàda essi realizzate.Nello Statuto della Toscana, consi-derata una regione fra le più sensibiliall’argomento, si afferma all’articolo 4(comma 1, punto r): “La Regione per-segue, tra le finalità prioritarie (...) lapromozione dei valori della pace, del-la solidarietà, del dialogo tra popoli,culture e religioni (…)”.Questo approccio solidaristico èconfermato anche più avanti all’artico-lo 71: “La Regione promuove e svilup-pa relazioni internazionali, volte ad af-fermare, nel rispetto dell’interesse na-zionale, principi di dialogo e di amici-zia fra i popoli, di collaborazione e discambio culturale, di cooperazioneeconomica e sociale, di sostegno deidiritti e dei valori dell’identità tosca-na.”.Da questi principi giuridici elaboratied adottati sia in ambito internaziona-le che nazionale sono nel corso deglianni scaturite attività concrete – chepiù sotto descriviamo - di promozionedella pace, portate avanti anche dallecomunità territoriali che gli enti localirappresentano.Un’ attività storica è quella dei ge-mellaggi, originatasi dall’idea di svi-

hanno cadenza annuale e arrivano arappresentare appuntamenti impor-tanti per l’aggiornamento degli studinel settore della costruzione della pa-ce dal basso. In taluni casi la collabo-razione con scuole e/o Università,consente quel salto di qualità neces-sario per attirare anche dall’estero stu-diosi e ricercatori a corsi anche resi-denziali talora organizzati in luoghi si-gnificativi a motivo di particolari riferi-menti storici.Inoltre, tramite gli enti locali sonostati realizzati scambi di giovani per ri-percorrere particolari momenti storicie contribuire alla formazione di unacultura di pace fra le giovani genera-zioni.In altri casi gli enti locali hanno ema-nato specifici bandi per il finanziamen-to di progetti presentati da Associazio-ni attive nel settore. Questa formula harappresentato un’interessante formadi collaborazione con significativi emeritevoli risultati.Concorsi letterari, di disegno e di pit-tura hanno ancora una volta rappre-sentato lo stimolo attraverso cui alcunienti locali hanno cercato di rivolgersiad un pubblico ampio, stabilendo ta-lora proficue collaborazioni con le isti-tuzioni scolastiche e coinvolgendo unnumero importante di cittadini.Inoltre, sono state organizzate con lacollaborazione degli enti locali perfinorassegne cinematografiche sul temadella pace, cogliendo un grosso suc-cesso di pubblico anche per il mododiretto ma al tempo stesso profondo difruizione del messaggio così veicolato.Tuttavia l’attività di maggio rilievo perla promozione della cultura della paceda parte degli enti locali resta l’azionepolitica: è con l’adozione di delibere emozioni che riguardano direttamenteo indirettamente i temi della pace,nonché di interventi rispetto alle sceltepolitiche compiute a livello nazionale,che gli Enti possono far sentire la vo-ce delle comunità che rappresentano.Inoltre la scelta di alcuni Enti locali didotarsi di uno specifico Assessoratodimostra la loro sensibilità politica al-l’argomento.Negli ultimi anni tuttavia, l’andamen-to tendenzialmente calante dei fondicui sono da tempo sottoposti gli Entilocali rappresenta un rischio concretoper la realizzazione e la continuità diattività volte alla promozione di unacultura di pace. Riteniamo che l’effica-cia dell’azione politica non sia misura-bile solo in termini finanziari, ma lapossibilità di realizzare azioni e pro-getti si misura anche attraverso la di-sponibilità dei mezzi per la loro realiz-zazione.

Le esperienze inToscanaLA TOSCANA è stata protagonista delle attività per la promozione di una culturadella Pace e sono numerosi gli Enti Locali che aderiscono al Coordinamento na-zionale degli Enti locali per la pace ed i diritti umani e sono protagonisti delle ini-ziative della Tavola della Pace. Più in particolare la Regione Toscana si era do-tata, fin dal 1997, di una specifica legge sulla promozione di una Cultura dellaPace superata poi dalla Legge Regionale sulle Attività Internazionali che preve-de anche specifiche iniziative sul tema.Fra le scelte più importanti della Regione Toscana si segnala quella di coinvol-

gere le giovani generazioni e, su questo aspetto, è importante ricordare il Mee-ting sui Diritti Umani che si tiene ogni anno il giorno 10 dicembre, data sceltaperché coincide con la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo adottatadall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948. Il meeting,giunto quest’anno alla XVI edizione, vede la partecipazione di circa 9.000 studen-ti toscani che, dopo un percorso di preparazione e riflessione all’interno delleproprie scuole, incontrano testimoni e protagonisti di temi relativi ai diritti uma-ni.L’altra attività che si vuole ricordare è quella che ha visto dare rifugio ed ospi-

talità a scrittori od artisti perseguitati nei propri paesi per le proprie idee oespressioni d’arte. La Regione Toscana ha aderito – ormai da moltissimi anni –ad ICORN (International Cities of Refuge Network) una rete di città e regioni che,in tutto il mondo, hanno deciso di garantire la libertà agli intellettuali perseguita-ti nei propri paesi. Attualmente, oltre alla Regione Toscana, aderisce alla rete laCittà di Chiusi e, in passato, anche Pontedera, Grosseto ed altre realtà toscanesono state valide protagoniste della iniziativa.

Fabrizio PizzanelliDirettore dell’Associazione Funzionari senza Frontiere

luppare una diplomazia dal basso, ta-lora come strumento di riconciliazio-ne fra popoli che durante l’ultimo con-flitto stavano su fronti opposti. Il sen-so dei gemellaggi ha come obiettivoprincipale, anche se non unico, loscambio culturale nell’ottica di unaprogressiva integrazione. Jean Ba-reth, padre fondatore del Consiglio deiComuni e delle Regioni d’Europa(C.C.R.E.), affermò che “il gemellag-gio è l’incontro di due Comuni che in-

tendono proclamare che si associanoper agire in una prospettiva europea,per confrontare i loro problemi e persviluppare tra loro legami di amiciziasempre più stretti”.Successivamente sono state realiz-zate intese anche con paesi in via disviluppo che vennero denominate pat-ti di solidarietà e che resero concreto l’impegno assunto dalle rispettive co-munità finalizzato alla cooperazione invari ambiti ed alla sensibilizzazione

dell’opinione pubblica.Le marce e le fiaccolate rappresenta-no un’altra attività di sensibilizzazionealla pace che ha conosciuto un gran-de successo di partecipazione. Quellapiù famosa – la marcia Perugia /Assisi– nasce nel 1961 e da subito attira unanotevole partecipazione di pubblico.E’ inoltre la marcia che più di ogni al-tra catalizza l’attenzione dei media. Es-sa è stata ad realizzata per ben dician-nove edizioni – che rappresentano

momenti storici importanti per il movi-mento pacifista nel suo insieme - in piùdi cinquanta anni di attività. Negli annigli Enti locali vanno aumentando dinumero ma anche in importanza per illoro ruolo svolto, arrivando ad avereuna nutrita partecipazione di Sindacied amministratori.Numerosi sono poi i corsi, seminari econferenze realizzate con la partecipa-zione degli Enti locali. Alcune vengonoorganizzate una tantum mentre altre

Page 39: Le Province

www.upinet.itvieni a scoprire le Province

Page 40: Le Province

Upi Editoria e Servizial servizio di chi dà servizi

UPI EDITORIA E SERVIZI nasce l’8maggio 1984 come casa editrice del-l’Unione delle Province d’Italia per of-frire alle Province in particolare, ma an-che a Comuni e Regioni, uno strumen-to di studio ed approfondimento delletematiche di interesse degli Enti locali.All’Upi Editoria e Servizi è quindi affi-data la produzione libraria di atti, con-vegni, dell’Unione delle Province d’Ita-lia e affidata in gestione la rivista “LeProvince” organo ufficiale dell’Unionedelle Province, a cui, già da qualcheanno, si è affiancato “Il notiziario Upi”.La società ha pubblicato inoltre in col-laborazione con alcune Province esoggetti diversi libri su tematiche specifiche, dal piano delleacque, ai beni culturali ed a quelli riguardanti i temi istituzio-nali.

Nel suo statuto, oltre all’attività editoriale nella forma più am-pia l’Upi Editoria ha previsto la possibilità di attivare servizi di:

• formazione, qualificazione, riqualificazione, aggiornamento,addestramento profes-sionale, con particolare ri-guardo alle categorie deilavoratori dipendenti de-gli Enti locali e giovani incerca di prima occupa-zione;• l’organizzazione dicorsi, seminari, conve-gni;• la gestione diretta disistemi informativi edinformatici;• la promozione, il co-ordinamento, l’orga-nizzazione ed attua-zione di studi e ricerche aventi at-tinenza con le attività sindacali, economi-che, culturali, e comunque afferenti ilmondo del lavoro.

Servizi offertiUpi Editoria e Servizi, grazie all’esperienza accumulata inquesti anni, è in grado di organizzare eventi, convegni emeeting.Oltre a curare le pubblicazioni dell’Upi offriamo il servizio di

impaginazione e stampe di materialidelle singole Province.Inoltre supportiamo le Province nel-l’ideazione e realizzazione di progettion line e nella formazione di dipenden-ti ed amministratori.

Il Sito www.upieditoria.itIl sito web di Upi Editoria e Servizi offreuna panoramica su tutte le attività svol-te dalla società. Èpossibile trovare i materiali delle con-venzioni e consultare le pubblicazioniprodotte.

Le Pubblicazioni“Le Province” è l’organo di stampa ufficiale dell’Unione delleProvince ed ha una cadenza bimestrale. All’interno della rivi-sta si possono trovare informazioni utili alla vita degli ammini-stratori provinciali oltre che le attività fatte dagli stessi. Inoltreviene riservato grande spazio al dibattito politico sui granditemi che ruotano attorno alla legislazione delle autonomie lo-cali.

Il Notiziario è la newsletter cartacea dell’Unione delle Provin-ce ed ha una cadenza mensile.Nelle 12 pagine vengono affrontati i temi caldi del mese of-frendo spazio alle posizioni delle amministrazioni provinciali.Le pubblicazioni sono consultabili on line sul sitowww.upieditoria.it

La Rassegna LUISS – Rassegna sull’attua-zione della riforma delle autonomie è unaguida con cadenza quadrimestrale, a cura

del Centro di ricerca sulle amministrazio-ni pubbliche “Vittorio Bache-

let” della LUISS GuidoCarli, per rendere leg-gibili i principali provve-dimenti legislativi cheinteressano le ammini-strazioni provinciali.

Info organizzativeUpi Editoria e Servizi SrlPiazza Cardelli, 400186 Romatel 066840341fax [email protected]

PUBB

LICI

TÀRE

DAZI

ONA

LE

Page 41: Le Province