Le proteine : l’importanza nell’etimo

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Le proteine : l’importanza nell’etimo PROTE INA PROTE ICO chimICO PROTEINA protei õs protôs primo sostanz a, medicin ale acqua 65% carboidrati 5% acidinucleicied altro 2% lipidi 10% proteine 18% Sono i costituenti principali del corpo umano

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Le proteine : l’importanza nell’etimo. PROTEINA. PROTE. ICO chimICO. protei õ s. PROTE. INA. prot ô s. sostanza, medicinale. primo. Sono i costituenti principali del corpo umano. Le proteine: prime, importanti … ma quanto grandi?. Cosa sono le proteine?. - PowerPoint PPT Presentation

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Le proteine : l’importanza nell’etimo

PROTE INA

PROTE ICO chimICOPROTEINA

proteiõs

protôs

primo

sostanza, medicinale

acqua65%

carboidrati5%

acidi nucleici ed altro2%

lipidi10%

proteine 18%

Sono i costituenti principali del corpo umano

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Le proteine: prime, importanti …ma quanto grandi?

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Le proteine sono macromolecole biologiche polimeriche

Cosa sono le proteine?Polimero = polys méros

molte parti ------ molte parti, ma anche differenti parti?Polietilene: molte parti di etilene (sempre la stessa parte)

Poliammide 6: molte parti di caprolattame (lattame di un amminoacido “acido 6-ammino-esanoico”) (sempre la stessa parte) .

Proteine: molte parti di 20 diverse parti (gli amminoacidi naturali)

20 diverse parti

grande versatilità e potenzialità

struttura

funzione

che derivano dall’unione di unità monomeriche: gli amminoacidi

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I costituenti delle proteine: gli amminoacidi

L- Gliceraldeide L-amminoacido

Il carbonio alfa è chirale.

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mRNA

amminoacidi : proteine = lettere : parole?

• 20 amminoacidi – 21 lettere;• il significato (la funzione) non dipende da quali costituenti si

utilizzano ma da come sono disposti;

• il significato cambia sostituendo, togliendo aggiungendo un costituente;

• hanno un verso di lettura.

A + M + O + R ROMA MORA RAMO OMAR

R O M A A R O M A M O R A M O DA

M O DA A D O M

ma le proteine sono molto più lunghe e

c’è molto di più ………….

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• Sono sintetizzate nel citoplasma delle cellule sui ribosomi.

• Sanno come organizzarsi e conoscono il loro ruolo.

Proteine non Parole

mRNA

L’informazione è contenuta nella sequenza di aminoacidi

• Le proteine non sono semplici polimeri lineari di amminoacidi ma ogni proteina assume la struttura tridimensionale più adatta alla funzione che svolge in un determinato organismo

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• Funzione strutturale: proteine fibrose la cui funzione è quella di sostegno, di protezione, di supporto meccanico (capelli, unghie, tendini, cartilagine ecc.)

• Funzione di regolazione: regolano le attività cellulari e fisiologiche (es. ormoni)

• Funzione contrattile o motile: le fibre muscolari, le ciglia e i flagelli delle cellule sono proteine

La funzione delle proteine dipendedalla loro struttura

• Funzione di trasporto: le proteine trasportatrici svolgono un ruolo fondamentale per la vita delle cellule e degli organismi (es. emoglobina coinvolta nel trasporto di ossigeno )

• Funzione catalitica: tutti gli enzimi, più o meno complessi, sono costituiti da proteine

• Funzione di difesa: gli anticorpi e il sistema della coagulazione del sangue sono di natura proteica

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La funzione che una proteina svolge è strettamente legata alla struttura tridimensionale che la proteina assume

Tali livelli di organizzazione dipendono dalla sequenza degli amminoacidi che è geneticamente determinata.

La struttura tridimensionale finale è quella più stabile dal punto di vista termodinamico e viene raggiunta attraverso vari livelli di organizzazione strutturale

Sequenza <--> Struttura <--> Funzione

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Le proteine, dal momento in cui vengono sintetizzate, passano per 3 stadi o livelli di organizzazione

Struttura primaria

Struttura secondaria a -elica Struttura terziaria

Le proteine formate da più subunità presentano un ulteriore livello di organizzazione

Struttura quaternaria

I livelli di organizzazione

Struttura secondaria foglietto -b

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La STRUTTURA PRIMARIA di una proteina è data dall’esatta sequenza degli amminoacidi.

La struttura primaria delle proteine

Essa non considera le ramificazioni e le altre interazioni ma le determina definendo, così, la forma e quindi la funzione della proteina stessa.

Ma come si legano gli amminoacidi?

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H2O

H2O

Legami peptidici

In vitro: viene eliminata acqua!Si ha una reazione di condensazione.

In vivo il processo è diverso.

Il legame peptidico - formazione

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La geometria del legame peptidico

Piani e Snodi

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Le configurazioni e le rotazioni nel legame peptidico

La configurazione trans è la più stabile.

• tra Cα e N ammidico (angolo Φ) • tra Cα e C carbonilico (angolo Ψ)

Rotazione

Rotazione libera ma limitata per impedimenti sterici tra i gruppi peptidici e le catene lateraliLa rotazione comporta ripiegamenti

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Le ragioni del ripiegamento

I piani del legame ammidico, ruotando attraverso lo snodo (Ca), consentono il ripiegamento della proteina e quindi il conseguimento di una nuova conformazione.

Il processo è spontaneo quindi: DG<0.Ciò significa che ruotando le molecole conseguono una conformazione a minor contenuto energetico e quindi più stabile.

ΔG = ΔH – T ΔS

Nel caso delle proteine l’energia libera diminuisce perché il processo di ripiegamento è favorito entalpicamente.

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L’importanza del legame ad idrogeno in biochimica

I piani ruotano e …

… ruotando gruppi N-H e C=Odi due differenti legami peptidici si avvicinano finché …

DH< 0

… e la macromolecola acquisisce una struttura più stabile che determina …si forma il legame ad idrogeno

DG diminuisceIl processo è spontaneo e …

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… la struttura secondaria

maggiore stabilità legami ad H ripiegamento rotazione

Le strutture secondariequante quali perché (l’una o l’altra)

2 (principali) a-elica; foglietto-b il gruppo R

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La struttura ad a-elica

4321

Il legame ad H (intracatena) si stabilisce tra l’ N-H di un amminoacido e il C=O di quello che lo segue di 4 unità

L’elica è destrorsa; ogni girocomprende mediamente3.6 residui amminoacidici.Tra due Ca successivi distanza : 5 Å; rotazione: 100 gradi

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La struttura a foglietto bCatene polipeptidiche quasi completamente estese 3,5Å distanza assiale tra due amminoacidi adiacenti I gruppi R sporgono alternativamente al di sopra e al di sotto del pianoLegami intracatena (tra due gruppi ripiegati della stessa catena)

7A°

Il foglietto è costituito da più segmenti che possono avere verso uguale o opposto

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Il foglietto b parallelo

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Il foglietto b antiparallelo

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Foglietto βantiparallelo

Foglietto βparallelo

Il foglietto b parallelo e antiparalleloI foglietti β delle proteine contengono da 2 a 12 segmenti, in media 6.

I foglietti β paralleli con più di 5 segmenti sono rari, perché meno stabili dei foglietti β antiparalleli, in quanto i legami H dei primi sono maggiormente distorti di quelli dei secondi.Si incontrano frequentemente foglietti β contenenti sia segmenti paralleli che segmenti antiparalleli.

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Strutture terziariaLa catena polipetidica, pur sempre flessibile nonostante la sua struttura secondaria, si ripiega ulterioremente assumendo una forma peculiale nella sua struttura terziaria .

Foglietto βα -Elica

La tendenza a ripiegarsi ulteriormente esprime la naturale tendenza a conseguire una conformazione a maggiore stabilità.

La struttura tridimensionale è strettamente legata alla funzione che la proteina espleta.

maggiore stabilità DG<0 interazioni

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Ponti saliniPonti disolfuroLegami H Van der Waals Idratazione

Struttura terziaria: tipi di interazione

LA STRUTTURA TERZIARIA DIPENDE DALLA STRUTTURA PRIMARIA

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Fattori che determinano la struttura della proteina:

l’ambienteDNA RNA STRUTTURASEQUENZA FUNZIONE

… ma la conformazione della molecola dipende anche dall’ambiente in cui si trova.

Ad esempio in ambiente acquoso e proteine si assestano disponendo i residui polari verso l’esterno e quelli apolari verso l’interno in modo da favorire la loro sospensione in acqua

Mentre quelle operanti in ambiente lipofilo, come quello caratteristico delle membrane cellulari, avranno i residui apolari verso l’esterno.

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Interazione di più proteine attraverso legami deboli.Si forma così un aggregato molecolare nel quale ciascuna proteina costituente (subunità) mantiene la propria struttura terziaria.

L’aggregazione di questi monomeri proteici è data essenzialmente dall’effetto idrofobico: quando catene polipeptidiche separate si avvolgono in forme tridimensionali compatte per esporre i gruppi polari verso l’ambiente acquoso e per schermare quelli non polari dall’acqua, allora appaiono sulla superficie delle toppe idrofobiche, in contatto con l’acqua. Queste toppe possono essere schermate dall’ambiente acquoso, se due o più monomeri si assemblano ponendo a contatto le toppe idrofobiche.

Struttura quaternaria

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Fe++

d2sp3

Struttura quaternaria dell’emoglobina

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DenaturazioneSTRUTTURA FUNZIONE

CONFORMAZIONE TRIDIMENSIONALE NATIVA CONDIZIONI OTTIMALI

La conformazione nativa può essere sconvolta e disorganizzata, senza rottura di alcun legame peptidico ma distruggendo solo i legami non covalenti (ponti H, legami ionici, legami idrofobici)

DENATURAZIONE: passaggio dalla configurazione nativa (ordinata, funzionale) ad una denaturata (disordinata, non funzionale o meno efficace ed efficiente con riferimento all’attività biologica).

Detto passaggio è causato da agenti denaturanti tra i quali i più comuni sono il calore, il pH, i detergenti, e reagenti capaci di dare forti legami H

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Gli agenti denaturantiIL CALORE: l’energia fornita sotto forma di calore rompe i legami più deboli (intorno a 60°C quasi tutte le proteine sono denaturate).Applicazione: sterilizzazione si uccidono i microbi denaturando le loro proteine in particolare quelle enzimatiche.

IL pH (valori estremi): gli acidi e le basi interferiscono con i residui ionizzabili rompendo i legami ionici.Applicazione: il processo di defacazione nelle determinazioni analitiche si allontana la parte proteica precipitandola con un forte acido organico (ad es. acido trifluoroacetico).

DETERGENTI: modificano la struttura proteica che rivolge i suoi residui polari verso l’esterno per poter rimanere in sospensione.Applicazione: SDS PAGE

REAGENTI capaci di dare forti LEGAMI H: competono con i ponti a idrogeno della struttura secondaria e terziaria della proteina ( es. Urea 8M).