le proposte della Cgil · 2011-03-20 · 1) sulla diminuzione della quantità e qualità dei...

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Ecco le proposte della Cgil PIANO STRAORDINARIO PER IL LAVORO INVESTIMENTI per la ricerca, la scuola e l’università ADDIzIONALE DI SOLIDARIETà sui redditi superiori ai 150 mila euro per liberare risorse da destinare ai giovani RIPRISTINO DELL’IcI solo per i redditi oltre i 100 mila euro TASSAzIONE uNIcA sulle rendite finanziarie da portare al 20% INTRODuzIONE DI uNA TASSA PATRIMONIALE per chi ha più di 800mila euro BLOccANO I SALARI e il turn-over nel lavoro pubblico LIcENzIANO PREcARI nella scuola, università, ricerca e Pubblica Amministrazione AuMENTANO L’ETà PENSIONABILE per tutti i lavoratori di circa 1 anno e per le donne del pubblico impiego a 65 anni dal 2012 TAgLIANO RISORSE a regioni, comuni, sanità e cultura NON fINANzIANO la cassa in deroga per il 2011 ATTAccANO IL DIRITTO DEL LAVORO con il ddl sull’arbitrato AuMENTANO LA PERcENTuALE DAL 75 ALL’85% per avere l’assegno di invalidità ScioperoGenerale SUSANNA CAMUSSO in EMiliA-ROMAGnA di tutti i settori per l’intera giornata MAnifEStAziOnE REGiOnAlE A BOlOGnA Alle ore 10,00 PiAzzA MAggiore, PArlerà della Segreteria Nazionale cgil lA RifORMA DEl fiSCO: StRUMEntO Di EQUitA’ E Di SOStEGnO AllA RiPRESA SPOSTARE IL cARIcO fIScALE DAI REDDITI DI LAVORO E PENSIONE VERSO LE RENDITE fINAN- zIARIE E I gRANDI PATRIMONI: portare alla media europea (20%) la tas- sazione sulle rendite finanziarie che sono ancora in Italia al 12%; alzare la tassazione sullo scudo fiscale dal 5 al 7 per cento; inserire una addizionale di solidarietà sui redditi superiori ai 150.000 Euro, da desti- nare agli incentivi per favorire l’occupazione dei giovani; introdurre una tassa sui grandi patrimoni oltre gli 800.000 Euro; ripristinare l’IcI ma solo per i redditi oltre i 100.000 Euro; avviare la riforma strutturale del sistema delle aliquote IRPEf, con l’obiettivo dupli- ce di redistribuire il reddito abbassando la tassazione sui salari e sulle pensioni e di sostenere la domanda interna per favorire la ripresa. invEStiRE PER lA CRESCitA, lO SvilUPPO SOStEniBilE E l’OCCUPAziOnE DEfINIRE uN PIANO STRAORDINARIO PER IL LAVORO: incentivando le assunzioni a tempo indeter- minato; incentivando con investimenti pubblici a livello centrale e territoriale la ricerca; stabilizzando i precari nelle pubbliche am- ministrazioni; rendendo flessibile il patto di stabilità dei comuni per avviare un piano di piccole opere infrastrutturali immediatamente cantierabili; avviando un piano straordinario per tornare ad investire nella scuola e nell’università; DifEnDERE i DiRitti DEi lAvORAtORi E il DiRittO DEl lAvORO cambiando radicalmente le norme previste nel “collegato al lavoro” che impone una vera e propria controriforma che stravolge il diritto e il processo del lavoro, negando al lavoratore che subisce un torto dal proprio datore di lavoro il diritto costituzionale di rivolgersi al giudice. le modifiche in discussione dopo il rinvio al parlamento deciso dal Presidente Napolitano, sono assolutamente insufficienti e non tali da cambiare il segno sociale ad una legge sbaglia- ta ed in gran parte incostituzionale. le proposte della Cgil PER cORREggERE I cONTI PuBBLIcI, BISOgNA INTERVENIRE DA uNA PARTE IN MODO DA DISTRIBuIRE cON EquITà I SAcRIfIcI E DALL’ALTRA cON MISuRE DI SOSTEgNO ALL’EcONOMIA AL fINE DI ASSIcuRARE LA cREScITA E DIfEN- DERE L’OccuPAzIONE. ScioperoGenerale nazionale volantoneA3.indd 1 10-06-2010 14:24:05

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Ecco le proposte della CgilPIANO STRAORDINARIO PER IL LAVORO

INVESTIMENTI per la ricerca, la scuola e l’università

ADDIzIONALE DI SOLIDARIETà sui redditi superiori ai 150 mila euro

per liberare risorse da destinare ai giovaniRIPRISTINO DELL’IcI

solo per i redditi oltre i 100 mila euroTASSAzIONE uNIcA

sulle rendite finanziarie da portare al 20%INTRODuzIONE DI uNA TASSA PATRIMONIALE

per chi ha più di 800mila euro

BLOccANO I SALARI e il turn-over nel lavoro pubblico

LIcENzIANO PREcARI nella scuola, università, ricerca e Pubblica Amministrazione

AuMENTANO L’ETà PENSIONABILE per tutti i lavoratori di circa 1 anno

e per le donne del pubblico impiego a 65 anni dal 2012TAgLIANO RISORSE

a regioni, comuni, sanità e culturaNON fINANzIANO

la cassa in deroga per il 2011ATTAccANO IL DIRITTO DEL LAVORO

con il ddl sull’arbitratoAuMENTANO LA PERcENTuALE DAL 75 ALL’85%

per avere l’assegno di invalidità

Sciopero Generale

SUSANNA CAMUSSO

in EMiliA-ROMAGnA di tutti i settori per l’intera giornataMAnifEStAziOnE REGiOnAlE A BOlOGnAAlle ore 10,00 PiAzzA MAggiore, PArlerà

della Segreteria Nazionale cgil

lA RifORMA DEl fiSCO: StRUMEntO Di EQUitA’ E Di SOStEGnO AllA RiPRESA

SPOSTARE IL cARIcO fIScALE DAI REDDITI DI LAVORO E PENSIONE VERSO LE RENDITE fINAN-zIARIE E I gRANDI PATRIMONI:

portare alla media europea (20%) la tas-•sazione sulle rendite finanziarie che sono ancora in Italia al 12%;

alzare la tassazione sullo scudo fiscale dal 5 •al 7 per cento;

inserire una addizionale di solidarietà sui •redditi superiori ai 150.000 Euro, da desti-nare agli incentivi per favorire l’occupazione dei giovani;

introdurre una tassa sui grandi patrimoni •oltre gli 800.000 Euro;

ripristinare l’IcI ma solo per i redditi oltre i •100.000 Euro;

avviare la riforma strutturale del sistema •delle aliquote IRPEf, con l’obiettivo dupli-ce di redistribuire il reddito abbassando la tassazione sui salari e sulle pensioni e di sostenere la domanda interna per favorire la ripresa.

invEStiRE PER lA CRESCitA, lO SvilUPPO SOStEniBilE E l’OCCUPAziOnE

DEfINIRE uN PIANO STRAORDINARIO PER IL LAVORO:

incentivando le assunzioni a tempo indeter-•minato;

incentivando con investimenti pubblici a •livello centrale e territoriale la ricerca;

stabilizzando i precari nelle pubbliche am-•ministrazioni;

rendendo flessibile il patto di stabilità dei •comuni per avviare un piano di piccole opere infrastrutturali immediatamente cantierabili;

avviando un piano straordinario per tornare •ad investire nella scuola e nell’università;

DifEnDERE i DiRitti DEi lAvORAtORi E il DiRittO DEl lAvORO

cambiando radicalmente le norme previste nel “collegato al lavoro” che impone una vera e propria controriforma che stravolge il diritto e il processo del lavoro, negando al lavoratore che subisce un torto dal proprio datore di lavoro il diritto costituzionale di rivolgersi al giudice.

le modifiche in discussione dopo il rinvio al parlamento deciso dal Presidente Napolitano, sono assolutamente insufficienti e non tali da cambiare il segno sociale ad una legge sbaglia-ta ed in gran parte incostituzionale.

le proposte della CgilPER cORREggERE I cONTI PuBBLIcI, BISOgNA INTERVENIRE DA uNA PARTE IN MODO DA DISTRIBuIRE cON EquITà I SAcRIfIcI E DALL’ALTRA cON MISuRE DI SOSTEgNO ALL’EcONOMIA AL fINE DI ASSIcuRARE LA cREScITA E DIfEN-DERE L’OccuPAzIONE.

Sciopero Generale nazionale

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I contenutI della manovra del governolE OSSERvAziOni E lE COntROPROPOStE DEllA CGil

PRiMA hAnnO nEGAtO, COntRO OGni EviDEnzA, lA CRiSi. Poi hanno predicato che era finita. Infine, travolti dall’emergenza economica e finanziaria sono stati costretti ad intervenire, ma lo hanno fatto nel peggiore dei modi. quello che contestiamo, non è l’esigenza di una manovra anche di risanamento, semplicemente, ma anche fermamente, facciamo nostre le parole del Presidente della Repubblica: si ai sacrifici ma, con equità! Dun-que i sacrifici vanno fatti, ma non solo dai lavoratori e invece c’è una parte del paese che non paga nulla.Da tempo sarebbe stato necessario favorire la crescita, dotare il paese di un grande piano per il lavoro, chiedere a tutti di contribuire al risanamento ed in primo luogo a partire dai redditi più alti e dai grandi patrimoni.Il governo invece, con gli errori commessi in questi due anni nella gestione della finanza pubblica e nella politica economica, prima si è assunto la grave responsabilità di aggravare il debito pubblico, abolendo come suo primo atto, le norme antievasione (tra cui quelle ora reintrodotte sulla tracciabilità delle tran-sazioni) messe in campo dal precedente governo ed abolendo L’IcI sulla prima casa anche per i redditi alti; poi ha scelto di varare una manovra che pesa solo sui lavoratori – sia pubblici che privati- che colpi-sce i deboli e non tocca i ricchi.grave è la responsabilità della confindustria nell’appoggiare una manovra che colpisce i lavoratori e blocca la crescita del Paese.

Pubblico impiego Si bloccano i rinnovi dei contratti per il •

triennio 2010/2013 Si tagliano gli aumenti salariali già previsti •

nei contratti relativi al 2008/2009 Si bloccano la contrattazione integrativa di II° •

livello e nella scuola gli scatti di anzianità Si congela il turn-over di sostituzione dei •

lavoratori che vanno in pensione e si ridu-ce del 50% la spesa per i contratti a tempo determinato, co.co.co. e interinali

lE COnSEGUEnzE SARAnnO GRAviSSiME, CERtO PER i lAvORAtORi intERESSAti, MA AnChE PER tUtti i CittADini E QUinDi AnChE PER i lAvORAtORi PRivAti ED i PEnSiOnAti, PER lE RiCADUtE ChE Si AvRAnnO SUi SERvizi EROGAti DAllA PUBBliCA AMMiniStRAziOnE E SUllA lORO EffiCEnzA

il blocco degli stipendi “costerà” mediamente a ogni lavoratore pubblico circa 1.700 euro lordi in tre anni.

il blocco del turn-over (circa 20.000 dipendenti che andranno in pensione non verranno sostituiti) fatto con la logica del “taglione lineare indistinto” e la mancata conferma della metà dei lavoratori con contratto a tempo determinato, co.co.co. o interina-li (circa 200.000 unità) anche questo concepito con la logica del taglio indiscriminato, avranno ricadute pesanti sia sulla quantità dei servizi erogati che sulla loro efficienza. Nella sanità ad esempio, ci sono circa 7.000 medici con contratto a termine. 3.000 di questi non saranno rinnovati ed a questi si aggiungeranno i posti vuoti lasciati per la non so-stituzione dei medici pensionati: e le liste d’attesa? e il Pronto Soccorso? Visto che la maggioranza dei medici precari è impiegata proprio lì?il taglio del 50% delle risorse destinate alla for-mazione/aggiornamento del personale della scuola pubblica, che passano dagli attuali 8 a 4 mln di euro, significheranno un altro, l’ennesimo, pesante colpo, assestato alla qualità della scuola e quindi alla preparazione delle nostre giovani generazioni ed al futuro del paese.

i tagli a Regioni ed enti locali

Dei circa 25 Mld complessivi della manovra, •ben 15 tra il 2011 e il 2012 sono centrati su ta-gli alle istituzioni locali: alle Regioni (8.5 mld + 1.5 a carico delle Regioni a statuto speciale), ai comuni (4 mld) e alle Province (1 mld). Mentre per lo Stato centrale la manovra incide per l’1.22% della spesa corrente, per le Regioni a statuto ordinario, gli 8.5 mld. incidono per ben il 13.48% della spesa corrente complessiva.

ciò significa per la sola REgIONE EMILIA-ROMA-gNA 350 milioni di euro sulla sua spesa corrente a cui andranno aggiunti 50 mln in meno dovuti a mancati trasferimenti per i tagli lineari ai ministeri e circa 250 mln di euro di investimenti in meno do-vuti al patto di stabilità. A questi andranno aggiunti i tagli ai comuni ed alle Province. Bisogna essere consapevoli che a questi livelli di tagli gli effetti rischiano di essere dirompenti per i cittadini, soprattutto quelli più deboli, su due versanti: 1) sulla diminuzione della quantità e qualità dei servizi resi ai cittadini, dando così un colpo netto all’alto livello di coesione sociale che in questa regione è stato costruito; 2) su un aumento delle imposte locali e/o del livello della compartecipazione delle famiglie al costo dei servizi pur di mantenerli.inoltre avremo un effetto negativo sugli investimenti pubblici degli enti locali e della regione, che sono un mezzo decisivo per soste-nere la crescita.

Disabilità Si eleva la percentuale minima di invalidità •

per la concessione dell’assegno mensile di assistenza dall’attuale 75% all’85% a partire dal 1.1.2010

cosa c’entra questa misura con la lotta ai “falsi invalidi”? in realtà si colpiscono solo le persone meno tutelate ed escluse dal mondo del lavo-ro e con un reddito bassissimo, visto che già ora è previsto che l’assegno di invalidità venga concesso solo a chi ha un reddito inferiore a 4.408,95 euro/annui.

Pensioni Dal 1 gennaio 2011 e in via definitiva, il lavora-•

tore dipendente che matura il diritto di accesso alla pensione di vecchiaia potrà andare mate-rialmente in pensione solo dopo 12 mesi dalla data di maturazione dei requisiti (l’attesa sarà di 18 mesi per i lavoratori autonomi).

Il meccanismo dei 12 mesi di attesa vale •anche per la pensione di anzianità e quindi anche per chi ha maturato i 40 anni di con-tributi. una doppia penalizzazione per loro, che dovranno continuare a lavorare senza trarne alcun beneficio pensionistico.

• Per chi è in mobilità rimangono in vigore le finestre ma solo per un massimo di 10.000 lavoratori all’anno.

Le lavoratrici pubbliche andranno in pensio-•ne solo coi 65 anni già dal 2012.

Di fatto, senza dichiararlo espressamente, siamo di fronte all’aumento strutturale, generalizzato ed obbligatorio dell’età pensionabile. Una misura che riguarderà tutti i lavoratori di tutti i settori produttivi sia privati che pubblici, perché la misura è definitiva.Per chi è in mobilità è assicurato il passaggio al pen-sionamento con il precedente sistema delle finestre, ma questo solo per 10 mila beneficiari all’anno. Siccome saranno sicuramente di più, gli altri aspet-teranno un anno senza mobilità e senza pensioni.Sull’elevazione dell’età pensionabile per le lavo-ratrici pubbliche, il governo usa l’europa come alibi per fare cassa. la verità è che l’Ue non ci ha chiesto i 65 anni, ma di equiparare le condizioni di uomini e donne. i 65 anni obbligatori sono dunque solo la peggiore delle soluzioni possibili. l’unica soluzione vera, moderna, equa, rispettosa del principio di stabilità finanziaria è quella che recupera lo spirito vero della legge di riforma pen-sionistica varata nel 1996 e cioè quella della fles-sibilità in uscita uguale per tutti: uomini e donne; pubblici e privati. Quella perciò della libera scelta individuale del pensionamento dentro un’arco di età uguale per tutti.

Cassa integrazionein derogaNon viene finanziata per il 2011 lasciando scoperti i lavoratori del terziario, delle piccole imprese e dell’artigianato.

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ORARI PARTENZA PULLMAN e PRENOTAZIONI

MODENA ore 7,00 da Piazzale Primo Maggio Prenotazioni: 059/326243

FILCAMS 059/326276 FIOM 059/583311 FILCTEM 059/326356 FP 059/326240 FILLEA 059/326246 FLC 059/326225 FLAI 059/326255 NIDIL 059/326254 FISAC 059/326261 SLC 059/326208 FILT 059/326245 SPI 059/326295

CARPI Novi di Modena ore 7,00 Sede CGIL Via Di Vittorio 3 Fossoli di Carpi ore 7,15 Conad S.S. Romana Nord Carpi ore 7,30 Staz. Autocorriere Viale Peruzzi

Rovereto di Novi ore 7,00 Sede CGIL Via Chiesa sud, 94 S. Marino di Carpi ore 7,15 Casa del Popolo S.S. Motta Carpi ore 7,30 Staz. Autocorriere Viale Peruzzi

Soliera di Modena ore 7,00 Sede CGIL Via Marconi 270 Limidi di Soliera ore 7,15 ARCI – Casa del Popolo Via Carpi

Ravarino Carpi ore 7,30 Staz. Autocorriere Viale Peruzzi

Carpi ore 7,30 Staz. Autocorriere Viale Peruzzi Campogalliano ore 7,40 Parcheggio Casello Autostradale di

Campogalliano

Prenotazioni: presso CdL Carpi telefono 059/685545 059/685660 fax 059/651733 e.mail [email protected]

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SASSUOLO Sassuolo ore 6,30 Via Adda davanti Coop Mezzavia Fiorano ore 6,35 Piazza Matteotti davanti Municipio Spezzano ore 6,40 Via Statale davanti Bar Althea Maranello ore 6,45 Piazza Libertà davanti Municipio Formigine ore 7,00 Via Picelli davanti sede CGIL

Prenotazioni: presso CdL Sassuolo telefono 0536/804704 CdL Formigine 059/570906 CdL Maranello 0536/943747 MIRANDOLA Concordia ore 7,00 Sede CGIL San Possidonio ore 7,10 Piazza Andreoli Cavezzo ore 7,20 davanti Municipio San Prospero ore 7,30 Sede CGIL Camposanto ore 7,40 incrocio per Bologna

Finale Emilia ore 7,10 Sede CGIL Massa Finalese ore 7,20 Sede CGIL San Felice ore 7,30 Piazzale della Rocca Camposanto ore 7,40 incrocio per Bologna

Mirandola ore 7,00 Sede CGIL Medolla ore 7,20 Sede CGIL Camposanto ore 7,40 incrocio per Bologna

Prenotazioni: presso le Camere del Lavoro Comunali di

Finale Emilia 0535/91347 Massa Finalese 0535/99115 Camposanto 0535/87145 San Felice 0535/84217 Medolla 0535/53111 San Prospero 059/908837 Cavezzo 0535/58248 San Possidonio 0535/39005 Concordia 0535/55201 Mirandola 0535/22014

PAVULLO ore 7,00 da Piazzale Autostazione

Prenotazioni: presso le Camere del Lavoro Comunali di

Pavullo 0536/20355 Fanano 0536/68724 Serramazzoni 0536/952192 Pievepelago 0536/71303 Sestola 0536/62742

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VIGNOLA Castelvetro ore 7,30

ore 7,40 ore 7,45

Via Sinistra Guerro Villa Marconi Semaforo Cà di Sola Bar Cacciatori Solignano

Castelnuovo Rangone ore 8,00 Piazza Brodolini

Marano ore 7,30 fermata pullman davanti al distributore Vignola ore 7,45 Via Trento Trieste davanti Municipio Savignano ore 7,50

ore 7,55 ore 8,00 ore 8,05

gelateria Smile Formica circolo PD Doccia Banca Mulino Piazza Magazzeno

Vignola ore 7,45

ore 7,50 Via Trento Trieste davanti Municipio fermata bus Flash Bar Brodano

Spilamberto ore 8,00 sede CGIL Via Tacchini

Prenotazioni: presso le Camere del Lavoro Comunali di

Castelnuovo Rangone 059/535113 Spilamberto 059/784460 Castelvetro 059/790226 Vignola 059/775059 Guiglia 059/792418 Zocca 059/987548 Marano s/P 059/793131 Montese 059/981678 Savignano 059/730811

CASTELFRANCO EMILIA Ravarino ore 7,10 Sede CGIL Bomporto ore 7,20 fermata ATCM Nonantola ore 7,30 Piazzale Guido Rossa Castelfranco Emilia ore 7,30 Sede CGIL

Prenotazioni: presso le Camere del Lavoro Comunali di

Ravarino 059/900185 Bomporto 059/909182 Nonantola 059/549031 Castelfranco Emilia 059/926136

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