Le politiche sociali del Comune di Pisa

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    LE POLITICHE SOCIALI

    DEL COMUNE DI PISA

    PISA,Accessibile

    e Solidale

    una citt

    C O M U N E D I P I S A

    2012

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    C O M U N E D I P I S A

    PENSARE A TUTTI

    Pensare alla salute per migliorare la qualit di vita della comunit. E questo lobiettivo che si pone il Comune di

    Pisa operando nella Societ della Salute, un consorzio formato da 9 comuni dellArea Pisana e dallAzienda Sanitaria

    Locale N 5 per fornire servizi socio-sanitari,in collaborazione con il Terzo Settore formato da associazioni non profit

    e cooperative sociali. Si occupa di tutti quegli aspetti di organizzazione e aiuto che spesso diamo per scontato e di

    cui non ci accorgiamo neppure, ma di cui difficilmente potremmo fare a meno. Dallassistenza domiciliare, alle resi-

    denze e ai centri dove gli anziani vivono e socializzano, dai numeri verdi per chi si trova in difficolt, allassistenza

    socio-scolastica e a tanti altri servizi.

    S O C I E T D E L L A S A L U T E C O S

    La SdS della Zona Pisana un ente pubblico che raccoglie la ASL 5 e 9 comuni: Pisa, Cascina, San Giuliano,

    Vecchiano, Vicopisano ,Calci, Fauglia, Lorenzana e Orciano, un territorio di 200mila abitanti. Include il terzo settore

    in forma strutturata. Fornisce servizi sociali e socio-sanitari integrati ad oltre 20.000 utenti ogni anno.

    Q U A N T O I N V E S T O N O I C O M U N I

    Le risorse della Societ della Salute sono la somma dei trasferimenti dei Comuni consorziati, della ASL 5, della

    Regione Toscana, delle compartecipazioni dei cittadini con le rette. A questi si aggiungono i finanziamenti ottenuti

    grazie ai progetti con cui la SdS partecipa a bandi nazionali ed europei (5 milioni di euro in tre anni).

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    P E R C H E U N C O N S O R Z I O T R A I C O M U N I ?

    Per ridurre gli sprechi evitando duplicazioni e facendo economia di scala. Di fatto la SdS una prima esperienza di

    Area Metropolitana pisana che unisce le risorse dei Comuni dellarea. Con lidea di integrare lintervento sul sociale

    a quello sanitario e di accompagnare per mano i cittadini in tutti i momenti, non solo in quelli di emergenza. Cos

    con le attivit di prevenzione e di cura e assistenza domiciliare si possono evitare ricoveri ospedalieri, ottenendone

    sia un beneficio per la persona sia un risparmio economico.

    P U N T I D I F O R Z A

    Nella classifica delle Societ della Salute Toscana, la SdS dellarea pisana prima tra quelle con citt capoluogo

    e terza in totale. Lo dice il MeS, Laboratorio scientifico della Scuola Superiore SantAnna che monitora costante-mente la Sanit regionale (dati 2010). Tra le eccellenze il sistema di informatizzazione della non autosufficienza, la

    soddisfazione degli utenti e lesistenza di regole eque e universali per i cittadini che usano i servizi socio-sanitari

    Da dove arrivano i contributi

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    Settori dinvestimento

    Oltre agli impiegati di Comune e ASL, sono circa 500 i lavoratori, molti dei quali giovani, impiegati dalla

    Societ della Salute in progetti di elevata qualit sociale e socio-sanitaria grazie alle convenzioni con il TerzoSettore.

    Lavoro nel socialecontro la crisi

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    LIMPEGNO DELCOMUNE DI PISA

    Pisa ha un ruolo centrale nel Consorzio, ha a cuore queste attivit e lo ha dimostrato investendo nel sociale

    una quota importante del proprio bilancio. Tutelare la salute dei cittadini, per il Comune un impegno di

    primaria importanza - spiega il sindaco Marco Filippeschi Pisa lo fa con una serie di interventi: urbanistici,

    programmazione della mobilit, attivit scolastica, ma soprattutto con lorganizzazione dei servizi sociali e

    sanitari. Nonostante la crisi economica negli ultimi anni il Comune di Pisa ha aumentato la spesa per il sociale,

    coprendo i buchi causati dai tagli governativi e mantenendo cos i servizi alle persone, sempre pi necessari

    in questi anni difficili. Lo ha fatto aggiungendo in 3 anni pi di 800mila euro di contributo straordinario oltreal contributo ordinario che viene dato alla Societ della Salute. Per un totale di 6milioni e 38mila euro nel solo

    2012 (su un totale di circa 10 milioni che i Comuni danno alla Societ della Salute).

    D A T I D E L 2 0 1 2

    40 milioni di euro

    dal 2008 al 20124 8 % A G L I A N Z I A N I ; 1 6 % A I D I S A B I L I ;

    1 1 % A L L A P O V E R T A E A L T A M A R G I N A L I T A ;1 1 % D O N N E E M I N O R I ;

    8 % I N T E G R A Z I O N E D E G L I S T R A N I E R I ;6 % T R A S P O R T O S O C I A L E

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    Pisa Centro - Via Garibaldi, 198.

    Presso il presidio sanitario

    Luned e Marted: 9.00 - 13.00

    Mercoled : 9.00-12-00

    Gioved: 16.00 - 18.00

    Venerd: 9.00 - 13.00

    Tel 050 959859- Fax 050 959827

    [email protected]

    Marina di Pisa- Via F. And, 5.

    Presso il presidio sanitario

    Luned: 9.00 - 13.00

    Marted: 15.00 - 18.00

    Venerd: 9.00 - 13.00

    Tel 050 954682 -Fax 050 954 670

    puntoinsiememarinapisa@usl5.

    toscana.it

    Pisa Citt- Via F.lli Antoni , San

    Marco, presso il CTP 4

    Marted 9.00-12-00

    Gioved 9.00-12-00

    Tel 050 573714

    Cascina (Pisa est)Via Toscoromag-

    nola, 1914. Localit Navacchio

    Marted: 9.00 13.00 Tel 050 7518229- Fax 050 769189

    puntoinsiemecascina@usl5.

    toscana.it

    Vecchiano (Pisa ovest)

    Via della Rocca, 33. Presso il presi-

    dio sanitario

    Luned: 10.00 12.00

    Marted: 10.00 12.00

    Mercoled: 16.00 - 18.00

    Venerd: 9.00 - 13.00

    Tel 050 954759-Fax 050 954775

    puntoinsiemevecchiano@usl5.

    toscana.it

    Gli sportelli facili per accedere ai servizi

    Si chiamano Punti Insieme e costituiscono la porta dingresso ai servizi per le persone che non sono pi in grado

    di provvedere autonomamente alle necessit di tutti i giorni. Vi si possono rivolgere, oltre ai diretti interessati,

    familiari, conoscenti e anche operatori del volontariato. Un gruppo di operatori qualificati provvede a valutare la

    situazione specifica per definire un piano assistenziale personalizzato con cui poter accedere ai servizi.

    ANZIANIPisa ha molti anziani a dimostrazione dellalta qualit della vita della citt (vedi tabella). In tutta larea pisana,

    su 192mila abitanti, 44mila sono over 65, di cui 1542 non autosufficienti. Persone di tutte le condizioni eco-

    nomiche e con storie di vita diverse. Pisa pensa a loro e ha strutturato una rete di residenze sanitarie, centri

    per la socializzazione, attivit fisica e assistenza domiciliare per dare anche nella terza et tutto il supporto e

    le opportunit possibili. Per superare i piccoli e grandi problemi quotidiani e non lasciare nessuno solo.

    Gli sportelli facili per accedere ai servizi

    Si chiamano Punti Insieme e costituiscono la porta dingresso ai servizi per le persone che non sono pi in grado

    di provvedere autonomamente alle necessit di tutti i giorni. Vi si possono rivolgere, oltre ai diretti interessati,

    familiari, conoscenti e anche operatori del volontariato. Un gruppo di operatori qualificati provvede a valutare la

    situazione specifica per definire un piano assistenziale personalizzato con cui poter accedere ai servizi.

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    R E S I D E N Z E S A N I T A R I E A S S I S T E N Z I A L I R S A

    Sono strutture rivolte alle persone non autosufficienti. Uniscono lospitalit e lassistenza a prestazioni sanitarie,

    aiuto per il recupero e il mantenimento delle residue capacit mentali nella patologie senili pi gravi. Nellarea pisa-

    na sono 12 (di cui 6 pubbliche e 6 convenzionate) per un totale di 479 persone. 43 posti letto sono riservati alla

    cura dellAlzheimer negli stadi pi avanzati della malattia. Per seguire al meglio tutte le persone a seconda delle

    loro necessit, il servizio organizzato in quattro moduli: disturbi cognitivi, stati vegetativi, non autosufficienze

    stabilizzate e disturbi motori transitori.

    L E R S A P U B B L I C H E E L A R E S I D E N Z A

    P E R A U T O S U F F I C I E N T I

    A Pisa ci sono la storica Umberto Viale(80 posti) ristrutturata

    nel 2009, lAurora in via Avanzi (40 posti), Casa Mimosa in

    via Torino (32 posti) e Villa Isabella sul Lungarno (30 posti). A

    queste si aggiungo la Rsa di Madonna dellAcqua (19 posti) e Lo

    Spedaletto a Vecchiano (31 posti). Poi c la Nissim a Marina

    di Pisa, residenza assistita per autosufficienti (42 posti, di cui 37

    per autosufficienti e 5 per non autosufficienti).

    E la casa di riposo storica per i pisani, un tempo lunica. Recentemente

    ristrutturata e inaugurata nel 2009, la struttura ha quaranta camere dop-

    pie capaci di accogliere 80 persone non autosufficienti. A queste vanno

    aggiunte le sale polivalenti per attivit ricreative e terapeutiche, quelle

    da pranzo, il soggiorno, le infermerie, la palestra e la sala per parrucchie-

    ra. E soprattutto il grande giardino esterno: oltre duemila metri quadrati

    ombreggiati, con percorsi accessibili a tutti, con tanto di orto terapeutico

    e tre oasi per la stimolazione dei cinque sensi: tra questi un percorso

    olfattivo specifico per i malati Alzheimer.

    R S A C O N V E N Z I O N A T E

    Sono la Remaggi a San Lorenzo alle Corti a Cascina, la Cardinale Maffi a Mezzana nel comune di San Giuliano Terme, I Poggetti a

    Fauglia, la Madonna del Soccorsosempre a Fauglia e nel comune di Pisa la Madonna della Fiducia e Villa Santa Caterina al Calambrone.

    C E N T R I D I U R N I P E R A N Z I A N I N O N A U T O S U F F I C I E N T I

    Strutture che offrono attivit e terapie socio-riabilitative rivolti in maniera particolare a malati di Alzheimer, Par-

    kinson e altre demenze senili. Nella zona pisana sono 3 (di cui 1 convenzionato) e servono 35 persone assistite

    da personale sociale e sanitario qualificato. Due si trovano al Viale in via Garibaldi e allAurora in via Avanzi, il

    terzo il Centro Casarosa a Zambra.

    C E N T R I A G G R E G A T I V I

    Rivolti a tutti gli anziani, in particolare autosufficienti o fragili, sono fondamentali per la socializzazione tramite at-

    tivit ricreative e culturali (327 i partecipanti alle iniziative del 2011). In particolare nei tre centri coordinati dalla

    Societ della Salute attivo un piano di comunicazione per i corretti stili di vita nella terza et. A La Vettola c

    il circolo Curiel (Via Livornese 701, tel. 050.531436), gestito dallArci, che spesso organiza gite e visite guidate

    allinterno del parco di San Rossore, in particolare al Gombo, con il progetto La buca del mare. E poi c il centro

    U N O A S I I N C I T T C O N T E R A P I E S E N S O R I A L IA L L A V A N G U A R D I A

    R S A U M B E R T O V I A L E I N V I A G A R I B A L D I

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    L dove la diversit non esiste. E la spiaggia attrezzata del Gombo allinterno del

    parco naturale di San Rossore, a disposizione di anziani, ragazzi e disabili seguiti

    dai servizi della Societ della Salute e dei Comuni di Pisa, San Giuliano Terme e

    Vecchiano. Quindici ombrelloni, una trentina di sdraio e tutto quel che serve per

    rendere la spiaggia accessibile al 100%, senza barriere architettoniche con tanto di

    vialetti, docce e servizi ad hoc per chi soffre di disabilit motorie e visive, inclusa

    Job, la poltrona speciale che consente di fare il bagno in tutta sicurezza anche ai

    portatori di handicap donata questanno dalla cooperativa Paim. Nel 2012 gli accessi

    sono stati 6711. Un progetto realizzato con il Parco di San Rossore e il Circolo dei

    Dipendenti del Parco, che ha in gestione la spiaggia.

    San Zeno attualmente in ristrutturazione grazie ai finanziamenti PIUSS. Con un progetto innovativo intergene-

    razionale: al piano terra il centro per gli anziani, al primo piano il centro dei diritti dellinfanzia (affidi e ludoteca);

    mentre il secondo piano e il riscoperto giardino tra via San Zeno e le mura saranno lo spazio per le attivit che uni-

    scono anziani e ragazzi. Per la durata dei lavori le iniziative non sono ferme: sono momentaneamente ospitate nel-

    la sede del CTP 6 in via Contessa Matilde. A Uliveto Terme, sempre integrato nella rete dei centri dellarea pisana,

    (Via XX Settembre, tel 050.789031), c il Centro Aggregativo SPES: tornei di carte e bocce, tombolate, musica.

    L A B U C A D E L M A R E :U N A N G O L O D I P A R A D I S O P E R A N Z I A N I , R A G A Z Z I E D I S A B I L I . N E L 2 0 1 2R E C O R D D I A C C E S S I .

    Turismo sociale e laboratori deducazione ambientale. Il tutto, ovviamente, a mi-

    sura di diversamente abile: dai percorsi per non vedenti alle soglie dingresso

    ribassate per permettere lingresso delle sedie a rotelle. I tre immobili, infatti,

    sono un concentrato di accorgimenti per permettere alle persone disabili di

    muoversi in totale autonomia. La nuova struttura, appena ristrutturata, sar at-

    tiva dallestate 2013 e potr ospitare 28 persone. Due edifici saranno destinati

    allaccoglienza: stanze doppie con bagni singoli nel primo e stanze triple con

    bagni in comune nel secondo, pi adatto all soggiorno di scolaresche e gruppi

    giovanili. Nel terzo, invece, una vasca idromassaggio e spazi idonei per attivit

    di educazione ambientale. Tutti e tre gli immobili sono dotati di cucina, sala da

    pranzo e locali di servizio. La ristrutturazione, costata circa un milione di euro, il

    frutto della collaborazione fra Societ della Salute della Zona Pisana, Asl5, Parco

    di Migliarino-San Rossore-Massacciuccoli e Comune di San Giuliano Terme.

    P I A G G E R T A : T R E C A S C I N A L I I M M E R S I N E L P A R C O D I S A NR O S S O R E

    T U T T E L E E S T A T I U N P R O G R A M M A R I C C O D I I N I Z I A T I V E

    Con il cartellone di appuntamenti Punto Anziani in citt, giunto nel 2012 alla sua dodicesima edizione. Gite in battello sullArno, visite

    guidate, merende, cinema, tombole: insomma cultura e divertimento per unestate in compagnia. Punto di riferimento per informazi-

    oni e prenotazioni il centro aggregativo San Zeno.

    C E N T R O D I M A N T E N I M E N T O P E R L A L Z H E I M E R

    Un progetto innovativo che consiste in un servizio intermedio tra domicilio e centro diurno che garantisce la continuit dei risultatiraggiunti in ambito domiciliare per un periodo di 3-6 mesi. A questo si aggiunge un sostegno ai familiari con un gruppo di ascolto a

    auto-aiuto. I posti disponibili sono 20.

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    A C A S A S I V I V E M E G L I O : I L S E R V I Z I O D I A S S I S T E N Z AD O M I C I L I A R E I N T E G R A T A

    Il fiore allocchiello delle politiche socio-sanitarie pisane costituito dallassistenza domiciliare integrata per anziani.

    Infermieri, medici-specialisti e operatori socio-sanitari garantiscono una continuit di cura a domicilio, riducendo

    il ricorso allospedale. I dati: 803 persone assistite direttamente nel 2011 a cui si aggiungono 587 persone che

    hanno avuto un contributo economico per lassistenza indiretta e 115 buoni badanti come supporto alle spese per

    lassunzione con regolare contratto di un assistente familiare.

    A S S I S T E N Z A D O M I C I L I A R E I N F E R M I E R I S T I C A

    Perno fondamentale dei servizi domiciliari sono le cure infermieristiche vere e proprie, unassistenza che si divide in

    tre livelli. Nellarea pisana (dati 2009) il servizio diffuso a 2357 persone (I e II livello), cui si sommano altre 150

    di cure palliative domiciliari (III livello, nella sezione Terapia del dolore).

    L E D I M I S S I O N I P R O T E T T E

    un programma particolarmente significativo che ha consentito negli anni dal 2005 al 2011 3.448 dimissioni (728nel 2011) attraverso specifici protocolli sottoscritti con i reparti dellAzienda Ospedaliera Universitaria Pisana.

    Un aiuto per gli anziani fragili: telefonate a domicilio e conse-

    gna di pacchi spesa, pasti e farmaci, accompagnamento in uffici

    e ambulatori. Compagnia a casa e in centri vicino casa e un

    monitoraggio continuo particolarmente importante nei periodi di

    caldo estivo. Si chiamano cure domiciliari di prossimit e sonorealizzate tramite il volontariato professionale. Laccesso avviene

    rivolgendosi ai Punti Insieme o allassistente sociale. Nel 2011

    gli utenti nellarea pisana sono stati 502. E uno dei servizi pi

    richiesti.

    U N V O L T O A M I C O C O N C U I P A R L A R E E F A R E L A S P E S A

    T E L E S O C C O R S O

    Per continuare a vivere a casa in sicurezza e serenit. Consiste in un braccialetto con pulsante che, in caso di

    emergenza, con un piccolo gesto attiva un allarme indirizzato ad associazioni di volontariato attive 24 ore su 24 e

    collegate al 118. Gli utenti sono in crescita: 80 nel 2002, 143 nel 2012.

    P R O G E T T O W E L F A R E H O M E C O N I N P D A P

    Come assicurare la qualit e la quantit dei servizi sociali in un periodo di tagli governativi? Se una prima risposta

    lha data il Comune di Pisa stanziando 800mila euro aggiuntivi in 3 anni, una seconda risposta viene direttamente

    dalla Societ della Salute, che ha vinto un particolare bando Inpdap. Si tratta di un finanziamento di 517mila euro

    aggiuntivi (l89% dei quali, pari appunto a 460 mila euro, a carico di Inpdap e la parte rimanente della SdS) che

    assicurer lassistenza a non autosufficienti, tutti dipendenti pubblici e pensionati Inpdap o loro coniugi e parenti di

    primo grado residenti nei territorio dei nove Comuni che compongono la zona pisana. I benefici inoltre ricadranno

    su tutti i non autosufficienti del territorio perch il progetto, assicurando unassistenza domiciliare a persone gi in

    carico ai servizi socio-sanitari, consentir di liberare risorse importanti che saranno destinate al potenziamento eallampliamento complessivo dei servizi di assistenza domiciliare. Uno dei valori aggiunti della SdS come consorzio

    tra Comuni e ASL proprio quello di avere maggiori possibilit di aggiudicarsi bandi nazionali ed europei rispetto a

    comuni singoli.

    1anziani

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    ABBATTERELE BARRIERE

    A volte disabili si nasce. Pi spesso si diventa, a causa di una malattia o di un incidente che dimprovviso cambia

    la vita. La sfida di una societ civile allora quella di ridare opportunit e di infrangere quei muri fisici e culturali

    che troppo spesso rendono la quotidianit di una persona portatrice di handicap una lotta continua. Per questo la

    Societ della Salute ha attivato una serie di servizi mirati e distinti a seconda del tipo e della gravit della disabilit

    2

    L A R E S I D E N Z A A S S I S T E N Z I A L E P E R P E R S O N ED I S A B I L I D I L O R E N Z A N A

    Fortemente professionalizzata, serve Pisa e i comuni del Consorzio. I posti con-

    venzionati sono attualmente 15 per i casi con maggiore gravit.

    Le tre Case famigliaad accoglienza mista sono struttura residenziali di tipo fami-

    liare con il compito di accogliere persone spesso prive di ambiente familiare ido-neo. I posti sono 20 in totale e servono Pisa e i comuni dellarea. Anche in questo

    laccesso avviene previa valutazione di apposita Commissione USL.

    I C E N T R I D I U R N I D E L L A R E A P I S A N A

    Sono attivi 6 centri per un totale di 109 posti (dati riferiti ai primi 9 mesi del 2011), strutture semiresidenziali che

    accolgono nelle ore del giorno le persone con disabilit. Hanno lobiettivo di migliorare la qualit della vita dei disabili,

    promuovendone e sviluppandone le potenzialit e favorendo la socializzazione. Attraverso specifiche attivit socio-

    sanitarie, riabilitative ed educative. I centri a gestione diretta: Larcobaleno a Navacchio (13 posti), Lorizzonte

    in via Derna (16 posti), Il Quadrifoglio in piazza Toniolo (20 posti), Lalfabeto a Vecchiano (15 posti). I centri a

    gestione convenzionata: Lamico -ANMIC in via Pindemonte (21 posti) e il 1864-Croce Rossa a Barellai-Asciano.

    E poi il laboratorio Dinsi Une Man in viale delle Cascine (28 posti)

    LE RESIDENZE E LE CASE

    FAMIGLIA

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    U N A I U T O A C A S A :L A I U T O D O M I C I L I A R E A L L A P E R S O N A

    E lassistenza integrata specifica per le persone disabili che aiuta a vivere nella propria casa nelle migliori condizioni

    possibili. Un gruppo di operatori qualificati, infermieri, medici-specialisti, operatori socio-sanitari, si occupano della

    cura, delligiene e della socializzazione delle persone. In totale sono 117 gli utenti nel pisano (64 a Pisa), divisi tra

    assistenza domiciliare diretta (26), e indiretta (91 persone che ricevono contributi specifici in base alle condizioni

    di disabilit valutate da unapposita commissione pubblica).

    A S S I S T E N Z A S C O L A S T I C A

    Nel rispetto del ruolo istituzionale della scuola, il servizio ha lobiet-

    tivo di assistere lalunno disabile promuovendone lautonomia, per il

    raggiungimento di una piena inclusione nel contesto scolastico e negli

    ambiti integrativi extrascolastici. Lassistente specializzato interviene

    allinterno delle strutture scolastiche di ogni ordine e grado. Gli utenti

    a Pisa sono 117 (236 in tutta larea pisana). A questo intervento siaggiunge il progetto Ludocomunicando, un laboratorio di attivit

    extrascolastiche per laggregazione. Nel 2012 il Comune ha stanziato

    530.000 euro per questo servizio.

    P R O G E T T I P E R L E A U T O N O M I E

    Il progetto regionale Vita indipendente rivolto alle persone con disabilit pi lievi che imparano ad organizzarsi la

    vita quotidiana, a cucinare, ad andare a scuola in maniera autonoma.

    V E R S O I L D O P O D I N O I

    I progetti di sostegno a percorsi di vita autonoma di ANFFAS- AIPD-UNITALSI e il progetto sperimentale regionaledi training sulle autonomie personali Silvano Arieti insegnano ai disabili ad essere autonomi anche in assenza di

    familiari.

    TRASPORTO SOCIALEPulmini e altri mezzi messi a disposizione dei portatori di handicap per

    raggiungere, a seconda delle necessit di ognuno, il posto di lavoro,

    piuttosto che la scuola o uno dei centri diurni. Nel 2011 nellarea pisana

    185 persone hanno usufruito del servizio (94 residenti a Pisa). Ogni

    anno viene aperto un bando per le iscrizioni. Vengono inserite per un

    anno le persone con maggiore gravit certificata ed altre problematiche

    sociali fino a concorrenza dei posti disponibili. La gestione associata tra

    comuni ha permesso di risparmiare molto rispetto al costo del servizio

    precedente, mantenendo lo stesso livello di attivit.

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    A B B A T T I M E N T O D E L L E B A R R I E R E A R C H I T E T T O N I C H E

    operativo nel Comune di Pisa un tavolo di operatori sociali, tecnici e Associazioni di Disabili, per verficare labbat-

    timento delle barriere architettoniche previsto nei progetti di restauro. allo studio un piano di eliminazione dellebarriere architettoniche. A questo si aggiungono i contributi per labbattimento delle barriere nelle case private, ero-

    gati in base ad una graduatoria fatta sulla base della certificazione medica e della congruit dellintervento richiesto:

    nel 2011 dieci richieste finanziate per un totale di 50mila euro. Da citare anche il contributo per ladattamento delle

    automobili: nel 2011 5mila euro per soddisfare tre richieste.

    P I S AC I T T A C H E C A M M I N ACon Pisa citt che cammina la citt

    della Torre si candida, a buon diritto,

    tra le citt europee allavanguardia per

    la lotta allobesit e il miglioramento

    degli stili di vita. Elaborato dal Comune

    di Pisa, con lIstituto Europeo per laprevenzione e la terapia dellobesit

    (IEPTO), voluto dal Prof. Aldo Pinchera,

    e coordinato dallAOUP di Pisa, insieme

    a UISP Pisa, il progetto si propone di

    intervenire su pi fronti per contrastare

    quella che lOMS ha definito una vera a

    propria epidemia, lobesit. Due sono le

    grandi aree dazione:pianificazione ter-

    ritoriale e progettazione urbanistica, da

    un lato, e formazione, comunicazione

    ed informazione, dallaltro. Gli inter-venti: percorsi ciclabili, strutture per

    attivit sportiva, percorsi pedonali,

    insieme alla promozione di stili di vita

    che contrastino lobesit.

    GUADAGNARE

    SALUTE A TUTTELE ETA

    2

    abbattere

    le barriere

    3

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    13/24

    T E N E R S I I N F O R M A F A B E N E A L C O R P O E A L L A M E N T E

    Con lAttivit Fisica Adattata: esercizi in gruppo finalizzati alla modificazione dello stile di vita per la prevenzione

    della disabilit e per contrastare il peggioramento di patologie croniche. Si svolge in appositi spazi (11 in totale

    nella zona pisana), con laiuto di personale adeguatamente formato, e consiste in unattivit motoria specifica. Si

    accede con la prescrizione medica o segnalando il proprio caso al numero verde 800 098734. Si distingue in attivit

    per bassa e per alta disabilit. AFA per bassa disabilit: si rivolge a persone a rischio di fratture per fragilit ossea,

    osteoporosi o con malattie della articolazioni. 72 corsi attivati per 960 utenti.

    AFA per alta disabilit: per persone con sindromi croniche che limitano la capacit motoria come (ictus, cardiopatie,

    Parkinson, malattie neurodegenerativa, donne mastectomizzate). 12 corsi attivati (terza performance regionale)

    per 160 utenti nel 2011.

    Come e quando?

    Tutte le informazioni a portata di cornettaSerena Informazioni il numero verde gratuito (800 086540) che

    consente di conoscere tutte le informazioni relative ai servizi rivolti

    agli anziani e non autosufficienti della Zona Pisana: dal supportodomiciliare ai prelievi di sangue a casa, passando per lassisten-

    za infermieristica, il telesoccorso, i trasporti sanitari e sociali, le

    modalit di accesso alle strutture dedicate alla riabilitazione e alla

    socializzazione delle persone affette da demenza senile e Alzheimer,

    le badanti accreditate dal servizio pubblico e i centri per la terza et

    maggiormente dedicati allo svago e allintrattenimento. Dal luned

    al venerdi, dalle 9 alle 12.30 e dalle 16 alle 18 risponde loperato-

    re. Fornisce anche il servizio di accesso alla ZTL di Pisa per disabili

    automuniti non residenti. 24 ore su 24 si possono lasciare messaggi

    per essere richiamati appena possibile. Per le emergenze bisogna

    sempre e comunque chiamare il 118.

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    ALTA MARGINALIT

    E D U C A Z I O N E A L L A S A L U T E N E L L E S C U O L E

    Numerose indagini sui comportamenti e sulle abitudini dei giovani evidenziano un costante aumento dei compor-

    tamenti a rischio per la salute e la ricerca di situazioni-limite, frutto di comportamenti volontari e condivisi con

    il gruppo. Per fronteggiare queste problematiche, nel corso degli ultimi anni, le politiche sociali e sanitarie hanno

    posto laccento sulla necessit di investire massicciamente sulla promozione della salute e di stili di via corretti. Nel

    2011/2012 i programma educativi hanno coinvolto gli insegnanti degli istituti scolastici ISPSIA Fascetti, IPSSAR Mat-

    teotti, Liceo Artistico Russoli di Pisa, ITIS L. Da Vinci, Liceo scientifico Buonarroti, Istituto Magistrale. I docenti han-

    no formato i ragazzi per farli diventare dei tutor, moltiplicatori dei messaggi di educazione alla salute sia nei percorsi

    di accoglienza rivolti alle prime classi sia nellattivit di tutti i giorni. Sono stati inoltre organizzati due campus che

    hanno coinvolto in totale 140 ragazzi. Nel 2012 stato firmato un protocollo dintesa e conferenza socio educativa

    della zona pisana. Ogni primo dicembre centinaia di ragazzi si ritrovano alla Leopolda per liniziativa dellAssociazione

    Salus per la lotta contro lAIDS.

    S A L V A R S I D A L L A C R I S I E M E R G E N Z A C A S A

    Sono anni difficili, aumenta la disoccupazione e diminuisce il potere di acquisto delle famiglie. Aumentano cos le

    persone sotto la soglia di povert. In questa situazione, nonostante i tagli agli enti locali, il Comune di Pisa mantiene

    il proprio impegno per dare una mano a chi ne ha pi bisogno. Prima di tutto con la casa: contributi allaffitto, aiuti

    per pagare le bollette e con una politica di edilizia pubblica che mette in campo 1000 alloggi, tra quelli gi consegnati,lavori in corso e quelli vecchi ristrutturati e riassegnati. La Societ della Salute interviene nelle zone cosiddette ad

    alta marginalit.

    P R O G E T T O H O M E L E S S

    Senza fissa dimora, un fenomeno in aumento: a Pisa sono circa 250 (dati 2011). Situazioni che hanno storie di par-

    tenza diverse, da chi perde il lavoro a chi soffre di depressione, ma finiscono tutti nello stesso punto: sulla strada.

    Pisa pensa a loro con il progetto Homeless, che ha la cabina di regia nellasilo notturno di Porta a Mare, un immobile

    della USL ristrutturato grazie ai contributi della Fondazione Pisa (1 milione di euro) e della Regione Toscana (700mila

    euro). Inaugurato nel 2009 e in grado di ospitare 25 persone per la notte mettendo a disposizione lavanderia, servizi

    igienici e docce, sala tv e colazione. Con uno sportello di ascolto che offre colloqui e orientamento al lavoro e ai servizidel territorio. Punto di riferimento per lunit di strada, che nel 2011 ha registrato 1372 contatti per 710 utenti, 247

    colloqui informativi, 201 orientamenti e 125 accompagnamenti ai servizi sociali e sanitari, 147 sacchi a pelo e 9410

    pasti caldi distribuiti. Un luogo integrato con il quartiere e che propone varie iniziative: dalla Notte dei senza fissa

    dimora alla pulizie degli spazi pubblici insieme ai volontari di quartiere. E da ottobre 2011 attivo un centro PAAS:

    tutti i luned e i gioved pomeriggio dalle 14.30 alle 18 cinque computer con accesso ad internet completamente

    gratuito sono a disposizione dei cittadini del quartiere e dei frequentatori della struttura.

    C E P C I T T A D E L L A D E L L A S O L I D A R I E T

    Sorger al posto dellex-cinema 20+1 un vero e proprioemporio della solidariet dove le persone e le famiglie

    in difficolt economiche potranno avere beni di prima necessit, dal cibo ai vestiti, grazie ad una tessera a punti.

    Intervento promosso e realizzato dalla Caritas Diocesana che ne curer la gestione, attualmente in costruzione.

    Coster 1,4 milioni di euro ed finanziata dalla Fondazione CariPisa, dallArcidiocesi di Pisa, dai fondi dell8 per mille

    e dal Comune di Pisa con un contributo straordinario di 30mila euro, e il coordinamento sullerogazione dei benefici.

    4

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    M O N D O S T A Z I O N E : D O P O L A V O R O F E R R O V I A R I O C E N T R O D I

    I N T E G R A Z I O N E C U L T U R A L E E S O C I A L EIl dopolavoro ferroviario stato testimone dei cambiamenti avvenuti nel quartiere della Stazione, interessato da

    massicci fenomeni migratori che ne hanno mutato le caratteristiche e la fisionomia. In questo processo il centro

    gioca un ruolo da protagonista con eventi per coinvolgere il quartiere, presidiare il territorio contro i fenomeni di

    degrado, promuovere lintegrazione culturale. per 160 utenti nel 2011. In collaborazione con il Comune di Pisa che

    ha dato un contributo straordinario di 20.000 euro. Da segnalare lo spettacolo interculturale La storia di uno di

    noi realizzato dal regista Marco Di Stefano.

    F I L I D I Q U A R T I E R E

    E liniziativa organizzata dalla Societ della Salute con la parte-

    cipazione del Dopolavoro Ferroviario e dellAssessorato al Com-mercio, che per tre sabati da aprile a giugno 2012 ha ravvivato

    il quartiere tra piazza Vittorio e la Stazione con artisti di strada,

    circo, mercato contadino e tanto altro.

    O LT R E I L M U R O P I U S S

    In piazza Toniolo si trova lo storico centro daccoglienza cit-

    tadino per detenuti in semilibert ed ex carcerati in attesa di

    reinserimento sociale. E in grado di dare ospitalit notturna

    a nove persone con le cinque camere al primo piano. Men-

    tre al piano terra si trovano gli sportelli dascolto. Tra i servizi

    presenti il sostegno ai progetti esterni al carcere. La ristrut-

    turazione ha consentito anche labbattimento delle barriere

    architettoniche e lammodernamento degli impianti con

    linstallazione del solare termico e altri accorgimenti per il

    risparmio energetico. Grazie al PIUSS, con un investimento

    complessivo di 322mila euro, 193mila dei quali dalla Regione

    e la parte rimanente a carico di Asl5 e Societ della Salute. I

    numeri: dal 1998 ad oggi in queste stanze hanno alloggiato

    371 persone e qui si sono rivolti 1586 detenuti ed ex carcerati.

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    Immigrazione eIntegrazione

    Sono molte le persone che per motivi di lavoro o politici scelgono di lasciare il loro paese natale per cercare fortuna a

    Pisa. In citt i cittadini stranieri sono 10.667 (dati 2010): in gran parte fanno lavori che gli italiani di nascita non vo-gliono pi fare, ma a Pisa non strano incontrare imprenditori o professori universitari. Spesso privi del paracadutesocio-economico rappresentato dalla famiglia, la Societ della Salute rivolge a loro una serie di servizi.

    S P O R T E L L I I N F O R M A T I V I P E R I M M I G R A T I

    Sono distribuiti su tutto il territorio e sono un valido aiuto

    agli immigrati per rispondere a tutte le domande, offrono

    inoltre consulenza e gli operatori aiutano a compilare il rin-

    novo dei permessi di soggiorno. Nel 2011 hanno registrato

    2290 accessi.

    T O S S I C O D I P E N D E N Z E : R I D U Z I O N E D E L D A N N O C O N S T R A D A

    F A C E N D O

    Ununit di strada per la riduzione del danno con particolare riguardo allinfezione da HIV e ad altre patologie conco-

    mitanti, situazioni di marginalit grave e rischio overdose. Le funzioni svolte sono quelle di tutela socio-sanitaria e

    di mediazione per la salvaguardia della sicurezza delle persone. Gli operatori agiscono per modificare i rituali quoti-

    diani dei consumatori, introducendo pratiche di controllo dei consumi e di limitazione dei rischi. I numeri del 2011:

    1429 contatti per 203 utenti, 15 colloqui informativi, 41 orientamenti e 125 accompagnamenti ai servizi sociali e

    sanitari.

    L O T T A A L L O S F R U T T A M E N T O D E L L A P R O S T I T U Z I O N E

    Tre uscite settimanali, due dedicate alle donne e una ai transessuali. Nel 2011 3.086 contatti per 554 utenti, 2010

    colloqui informativi, 2 interventi di primo soccorso, 467 orientamenti e 210 accompagnamenti ai servizi sociali e

    sanitari. E poi il monitoraggio della situazione sulla strada, dato lalto rischio per la sicurezza personale, e la distri-

    buzione di presidi sanitari per contrastare lo sviluppo di malattie. il progetto Sally People, che porta gli operatori

    ad agire quotidianamente per il contrasto allo sfruttamento della prostituzione, dallaiuto nelle situazioni contingentipi pericolose, ai colloqui per tirare fuori dalla strada e creare percorsi di integrazione.

    C O N T R O O G N I S F R U T T A M E N T O

    Si chiamaProgetto ConTratToe ha lobiettivo di contrastare la tratta degli esseri umani in Toscana. Istituito a fine

    2011, si rivolge alle persone che vengono sfruttate negli ambiti che vanno dalla prostituzione allo spaccio fino al

    lavoro nero. Il sistema si compone di un numero verde (800 186 086) attivo 24 ore su 24, unit mobili e sportelli e

    strutture di pronta accoglienza e assistenza. I percorsi attivati nel territorio pisano nei primi 6 mesi del 2012 sono

    11, 8 donne e 3 minori.

    5

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    Pisa cittSportello di consulenza pubblico:presso la sede della SdS Via Saragat 24 luned 9/12 e

    marted e gioved 15/17; compilazione pratiche per il rinnovo dei permessi di soggiorno

    (Marted e venerd 9/12).

    Sportello Informativo, sportello casa e sportello lavoro:via SantAndrea 26 (da luned a

    venerd 9/12,30)

    Spazio informativo per donne immigrate:via possenti 24/A (da luned a venerd 9/12 egioved 15/18)

    Sportello per rifugiati e richiedenti asilo:via Fermi 7 (venerd 15,30/18,30)

    Sportelli zona pisana (Anche in questi sedi possibile avere compilazione pratiche per il

    rinnovo dei permessi di soggiorno)

    Cascina( Corso Matteotti 3 mercoled 15/18 e sabato 9/11)

    San Giuliano Terme(Via Niccolini marted 15/17 )

    Vicopisano(Via Pretorio 11 sabato dalle 9/11)

    Vecchiano(Via XX settembre gioved 15/16)Calci (Piazza Garibaldi1 gioved 16,30/17,30)

    C E N T R O D A C C O G L I E N Z A D I

    V I A G A R I B A L D I

    Rivolto ad immigrati di sesso maschile con regolare permesso di soggiorno che si trovano a dover affrontare

    problematiche socio-abitative o lavorative. In totale 22 posti di cui 4 riservati ai richiedenti asilo.

    R I F U G I A T I

    Con il progetto SPRAR (sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) a Pisa ci sono 15 posti, 4 nel centro

    di accoglienza in via Garibaldi e altri 11 in appartamenti pensati per piccoli nuclei familiari. In via eccezionale nel

    2012 si aggiungono ulteriori 4 posti con un finanziamento speciale dellotto per mille.

    C I T T D E L L A C C O G L I E N Z A .

    Primavera 2011, emergenza profughi. A Lampedusa arrivano 10mila

    maghrebini, sono soprattutto tunisini. Il 26 marzo 3mila di loro ven-gono spostati nella tendopoli di Manduria, in Puglia. Un campo salito

    agli onori delle cronache perch i numeri e la gestione non permet-

    tono unaccoglienza decente e perch sono molti quelli che si danno

    alla fuga. Due giorni dopo un altro annuncio del Governo: a Coltano

    sar allestito un altro campo profughi, nellarea dellex-stazione Ra-

    dio. Lopposizione cittadina forte, come sono concrete le alternative

    che Pisa e la Toscana propongono e attuano: non una tendopoli ma

    piccoli centri sparsi per tutto il territorio (a Pisa 70 persone dislocate

    nelle due strutture di San Piero a Grado e San Rossore) che garanti-

    ranno una gestione dellemergenza pi umana e sostenibile.

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    I L T E M P O D E L T H E

    Uno spazio aggregativo in via Possenti che ogni gioved pomeriggio viene

    adibito a laboratorio per le donne immigrate.

    C O N S U L T A D E L L E C O M U N I T S T R A N I E R E

    Tra amministrazione comunale pisana e rappresentanti delle comunitstraniere e delle associazioni che si occupano di immigrazione, aperto un

    tavolo di confronto e dialogo. Con particolare valorizzazione del ruolo delle

    donne. Un primo importante passo per istituire la consulta comunale degli

    stranieri. Importante lattivit dei gruppi di lavoro su: salute, formazione,

    corsi di madre lingua, e cittadinanza (Italiano sono anchio).

    V E R S O I L S U P E R A M E N T O

    D E I C A M P I N O M A D IPi casa e pi istruzione. Il Comune, attraverso la Societ della Salute, ha portato

    avanti un sistema di interventi per superare la politica degli insediamenti precari

    e della segregazione sociale, favorendo l inclusione lavorativa, scolastica ed abi-

    tativa della popolazione rom. Un lavoro svolto in collaborazione con la coope-

    razione sociale. A Coltano stato costruito un villaggio dove prima sorgeva un

    insediamento e a Marina di Pisa sono stati assegnati un complesso abitativo e un

    alloggio. Il tutto monitorato per verificare che vengano mantenute le regole di

    convivenza civile. Ma soprattutto la scolarizzazione il vero investimento per ilfuturo: sono 152 i minori iscritti allanno scolastico 2012/2013 e che frequentano

    le scuole dinfanzia (23), le primarie (74) e le medie (48) e le superiori (7). Ragazzi

    e bambini che sono monitorati dagli operatori sociali. inoltre attivo il progetto

    di rimpatrio volontario assistito: oltre 160 persone rientrate in Romania, Croazia,

    Macedonia. Le presenze ad oggi sono meno di 700 unit. Dal 2002 al 2012 la

    media annua degli alunni scolarizzati stata di 160.

    6 Materno-infantileA S S E G N I D I M A T E R N I T

    un contributo alle neomamme disoccupate e con famiglia a basso reddito. Viene stilata una graduatoria per asse-

    gnare 316 euro mensili per 5 mesi (nel 2011 ne hanno beneficiato 123 donne). In pi il Comune eroga un contributo

    straordinario di 27mila euro che integra lassegno per le donne pi bisognose: viene attribuito alle prime 54 della

    graduatoria (500 a testa).

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    S P A Z I E C E N T R I P E R I G I O V A N I

    Rivolti soprattutto agli adolescenti, sono animati da educatori profes-

    sionisti. Sono il centro In bilico con sede nella parrocchia di San Mar-

    tino e il centro Link al CEP, tutti con attivit di strada a cadenza set-

    timanale. A questi si recentemente aggiunto il rinato Cinema Don

    Bosco di Marina, che organizza spettacoli, proiezioni di film, dibattiti,

    concerti. Unimportante iniziativa stata la Run 4 Unity del maggio

    scorso, promossa dai Giovani per lUnit che aderiscono al movimento

    dei focolarini. Centinaia di giovani che si sono ritrovati a Pisa per la

    staffetta mondiale per lunit tra culture e religioni.

    F A M I G L I A N U M E R O S A

    131 euro per 13 mesi assegnato ai nuclei familiari con 3 figli minori a carico (95 famiglie nel 2011). A questo si

    aggiunge il fondo per famiglie numerose assegnato ai genitori con 4 figli minori di 26 anni a carico: 87 le doman-

    de accolte nel 2011 per un totale di 33mila euro.

    T U T E L A D E I M I N O R I

    La Societ della Salute si occupa della protezione e della tutela allinfanzia e delladolescenza. Nei casi di minori

    e/o famiglie problematiche gli interventi variano da caso a caso: prevenzione, sostegno e azioni educative do-

    miciliari (106 nel 2011), affidamento part-time (17 nel 2011), laboratori socio-educativi territoriali. Nei casi pi

    gravi si deve ricorrere agli affidamenti (87 nel 2011) e alle case-famiglia (68 nel 2011). Si tratta a volte di situ-

    azioni fortemente problematiche sul versante sociale, psicologico, relazionale, e legale, per cui fondamentale la

    competenza di personale specializzato. Nel 2011 sono stati 1842 i minori e 1340 i nuclei familiari presi in carico

    e messi sotto osservazione dai servizi sociali dellarea pisana.

    C O N T R A S T O A L L A V I O L E N Z A

    La violenza in casa colpisce soprattutto le donne e i bambini, e purtroppo sono molte le segnalazioni anchea Pisa. Per contrastarla sono attivi gli sportelli di ascolto al consultorio in via Torino, 3 (da luned a venerd:

    8.30/13.00; tel. 050-954920), al consultorio al CEP in via Cilea 1 (marted: 8.00/13.00 e 14.30/18.00; mer-

    coled: 14.30/18.00; gioved: 14.30/18.00; tel. 050 954579) e alla Casa della Donna in via Galli Tassi 8 (da luned

    a gioved: 10.00/12.00 e 17.30/19.30; venerd: 10.00/12.00 e 16.00/18.00; tel 050-561628)

    C A S E R I F U G I O P E R D O N N E V I T T I M E D I V I O L E N Z A

    Nel territorio pisano sono tre: una casa rifugio per donne vittime di violenza (4 posti con possibilit di ospitare

    i figli), la casa Salima (8 posti di cui 2 per donne immigrate) e una struttura per donne vittime di violenza con

    problemi socio-economici dove si costruiscono percorsi di reinserimento (4 posti con bambini).

    7GIOVANIG I O V A N I C O N T R O L A C R I S I

    La disoccupazione giovanile al 30%. La Regione Toscana ha attivato il progetto GiovaniS, che d una mano ai

    giovani per formazione, lavoro, casa con tirocini, servizio civile, facilitazioni nellattivazione di imprese. Presso

    la Stazione Leopolda, in virt delle caratteristiche di apertura e fruibilit che lo rendono uno spazio frequentato

    da molti giovani, si trova il Punto GiovaniS, uno sportello informativo aperto il luned, il mercoled e il gioved

    dalle ore 9.30 alle 13.30 e il marted dalle ore 14.30 alle 17.30. E inoltre possibile chiedere un appuntamento

    dedicato telefonando al numero 050.21531 o scrivendo allindirizzo e-mail [email protected].

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    SALUTEMENTALE

    Educare e insegnare a prevenire, combattere la su-

    perficialit e promuovere integrazione e reinserimen-

    to perch le persone possano lasciarsi alle spalle le-

    tichetta di malati ed essere nuovamente in grado

    di creare e attivare salute. Sono i valori su cui la SdS

    basa le sue attivit per la promozione della salute

    mentale. Molti i progetti e le collaborazioni proficue,

    tra le quali va citato il caso del Circolo ARCI LAlba. Un

    locale che sia un ottimo ristorante, dove lavorano

    persone inserite in un percorso di recupero sociale,

    sia uno spazio aperto di socializzazione in cui cultu-

    ra, musica, teatro, arte e buona cucina concorrono ad

    aumentare il benessere e la salute di tutti, con la con-

    divisione di momenti di divertimento. Per abbattere lo

    stigma che separa chi sta bene e chi no. A Pisa inoltre

    si trovano due appartamenti (1 del Comune e 1 del-

    la Fondazione Pisa) gestiti direttamente dalla Societ

    dalla Salute che funzionano come delle case famiglia,

    12 posti in totale.

    9 TERAPIA DELDOLOREH O S P I C E

    C O N T R O I L D O L O R E I N U T I L E

    La struttura di via Garibaldi, attiva dal febbraio del 2009 ,

    accoglie i malati terminali e le sue famiglie cercando di al-leviare le loro sofferenze fisiche ed emotive. Un centro di

    eccellenza dove lavorano medici palliativisti, infermieri, psi-

    cologi, assistenti sociali, fisioterapisti, assistenti spirituali e

    volontari, che hanno scelto di contribuire a migliorare la

    qualit della vita di chi soffre e dei familiari proprio quando

    la malattia diventa inguaribile. Tra le cure allavanguardia

    la musicoterapia e il progetto letture in hospice con attori

    che leggono brani scelti dai pazienti. Con la collaborazione

    di un medico anestesista dellAssociazione ARPA diretta dalprof. Franco Mosca.

    8

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    U N A R E T E P E R L A S A L U T E : L A M A P P A D E I P R E S I D I D E L L A R E A P I S A N A

    T E R A P I A D E L D O L O R E D O M I C I L I A R E

    Tecnicamente rappresenta il terzo livello dellassistenza domiciliare infermieristica. Si rivolge a pazienti in fase

    terminale che necessitano di cure palliative e che hanno la possibilit di rimanere a casa anche grazie ad una

    famiglia vicina. Viene elaborato un piano personalizzato per soddisfare tutte le necessit mediche ed infermier-

    istiche con lattenzione a trasmettere un senso di accompagnamento. Il team di specialisti che copre tutta larea

    pisana composto da 6 infermieri, 3 operatori socio-sanitari, 1 infermiere coordinatore e 1 medico specialista.I pazienti sono aumentati dai 134 del 2005 ai 150 del 2009.

    10SANITTERRITORIALE

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    C O N L A M E D I C I N A D I N I Z I A T I V A I L M E D I C OC H E V A D A L P A Z I E N T E

    Con il passaggio recente dalla medicina dattesa alla medicina diniziativa non pi solo il paziente a chiamare il

    medico, ma il medico che diventa trainer del proprio assistito monitorando periodicamente la sua condizione,

    specie se rientra tra i casi di malattie croniche da tenere maggiormente sotto controllo. La Societ della Salute ha

    anche anticipato i provvedimenti governativi attuali (decreto Balduzzi) sui medici di famiglia associati: il medico di

    famiglia ed i colleghi con cui condivide uno studio associato potranno indicare e fare prescrizione sanitaria stando a

    disposizione dei pazienti anche nel fine settimana.

    LAVORANO CON NOI

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