Le opportunità del bando sulla "Flexicurity di genere" della Regione Lazio
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Conciliazione Lavoro FamigliaArmonizzare lavoro e vita familiare
tra sostenibilità e competitività aziendale
20 aprile 2010 Aula Raffaello(Centro ELIS in Via Sandro Sandri 79 Roma)
Avviso pubblicoper la realizzazione di interventi volti a favorire la conciliazione tra
vita familiare e vita lavorativa nell’ottica di flexicurity
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Agenda
10.00 Introduzione ai lavori (B. Picker –V. Presidente Consel Consorzio ELIS)
10.10 Le opportunità del Bando (R. Sorrenti – Responsabile Sviluppo Consorzio ELIS)
10.20 Le caratteristiche del Bando (D. Grimolizzi- Coordinatrice IFR - ELIS – HR Academy)
10.40 Il supporto di Consel al Bando (R. Sorrenti)
11.00 Lancio dei Gruppi di lavoro (M. Tringali – Sviluppo Consorzio ELIS)
11.45 Break
12.00 Report dei gruppi di lavoro e Debriefing in plenaria
12.45 Next steps
13.00 Chiusura dei lavori
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1. Le caratteristiche del Bando
Misure FinanziabiliSoggetti ammessi a presentare proposte progettuali Delega a soggetti terziDestinatari Costi e durata degli interventiVoci di spesaCriteri di ammissibilitàValutazione dei progetti
2. Il supporto di Consel al Bando.
Nella presentazione del progetto e dopo l’approvazione Esempio di progetto
3. Gruppi di lavoro
4. Next Step
Indice
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Il Bando
Finalità dell’Avviso
Promuovere un sistema basato su politiche di conciliazione in cui la flessibilità si coniuga non solo con i bisogni e le esigenze del singolo ma anche della struttura familiare nel suo complesso.
Normativa di riferimento 1. Legge 53 (articolo 9) del 20002. Libro Verde “Modernizzare il diritto del lavoro per rispondere alle sfide
del XXI secolo” del 2006 nel quale la Commissione Europea ha suggerito un nuovo modello sociale definendolo Flexicurity finalizzato a bilanciare sicurezza e flessibilità.
3. PET (Piano Esecutivo Triennale) 2008-20104. Piano Regionale per l’occupazione femminile 2009-2010
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Misure Finanziabili
Tipologie di Progetti finanziabili
I progetti presentati dovranno fornire risposte concrete alle esigenze di conciliazione tra tempi di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori, attraverso l’adozione da parte dei datori di lavoro di modelli di organizzazione flessibile accompagnati dall’attivazione di servizi di conciliazione per i lavoratori e le lavoratrici con carichi di cura.
Misure finanziabili
1. Modelli di flessibilità nell’organizzazione del lavoro
2. Dispositivi di conciliazione a favore dei lavoratori con carichi di cura
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Misure Finanziabili
Modelli di organizzazione flessibile
modelli flessibili di telelavoro (ad es. domiciliare, presso telecentri, postazioni mobili, etc.)
formule più flessibili e reversibili di part-time
formule organizzative innovative di job sharing e di job rotation
formule organizzative family-friendly (ad es. banca delle ore, permessi straordinari, etc.), inclusa la realizzazione di forme di tutoring per i/le lavoratori/trici che rientrano da periodi di prolungata assenza
strutture organizzative per lo sviluppo delle carriere femminili
strutture organizzative per la gestione e lo sviluppo del diversity management
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Misure Finanziabili
Servizi di conciliazione
servizi di nursing, baby parking, ludoteche, spazi studio e gioco, asili nido, altri servizi analoghi
servizio di trasporto/accompagnamento (ad es. presso le scuole, strutture mediche, centri di assistenza, etc.)
servizio di assistenza per malati, disabili e anziani
servizio di doposcuola per gli alunni delle scuole primarie
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Enti Promotori
Possono presentare progetti i datori di lavoro privati (imprese, imprenditori individuali, società, comprese le società cooperative, consorzi, onlus, associazioni), in forma singola o associata (ATI/ATS)
I progetti possono essere presentati anche in partenariato con enti pubblici. L’ente pubblico non potrà risultare beneficiario del finanziamento pubblico ma ricoprirà un ruolo di partner esterno e dovrà garantire la partecipazione attiva alla realizzazione dell’intervento con un ulteriore finanziamento rispetto al costo del finanziamento pubblico, non inferiore al 10% dello stesso, anche attraverso fornitura di servizi
La presentazione del progetto con un ente pubblico come partner esterno costituisce titolo di priorità nella fase di valutazione.
Non è ammessa la partecipazione di un medesimo soggetto a più di un intervento nell’ambito del presente avviso.
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Delega a soggetti terzi
I servizi di conciliazione possono essere gestiti in proprio dal soggetto proponente o in ATI/ATS, oppure affidati a soggetti terzi (in outsourcing).
I soggetti esterni che forniscono il servizio dovranno avere una comprovata esperienza nel settore e le voci di spesa ammissibili in outsourcing sono le seguenti:
costo per l’acquisizione dei servizi di baby parking, nursing, ludoteche, asili nido e centri estivi, altri servizi analoghi;
costo per l’acquisizione del servizio di navetta/bus; costo per l’acquisizione del servizio di assistenza bambini, disabili, anziani; costo per l’acquisizione del servizio di doposcuola per gli alunni delle scuole
primarie; altre spese analoghe
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Delega a soggetti terzi
Il valore complessivo delle attività delegate non potrà essere superiore al 30% dell’importo progettuale.
Il beneficiario del finanziamento, nella scelta del fornitore dovrà seguire procedure ispirate a criteri di uniformità e trasparenza modulati in funzione del valore dell’attività delegata
Non è possibile per un medesimo soggetto, rivestire il ruolo di delegato in relazione ad una proposta progettuale e contemporaneamente presentare un altro progetto sia con ruolo di mandatario che di mandante.
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Destinatari
I destinatari delle azioni di cui al presente avviso pubblico sono:
a) i lavoratori subordinati (con qualsiasi tipologia contrattuale)
b) i collaboratori coordinati e continuativi a progetto e occasionali
c) gli associati in partecipazione con solo apporto di lavoro e quelli con apporto di capitale e lavoro.
Sono pertanto esclusi dal presente avviso:
a) i lavoratori occasionali autonomi
b) i tirocinanti
c) gli stagisti
d) i titolari di partita IVA
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Destinatari
I soggetti destinatari dell’intervento dovranno avere un contratto con l’impresa di durata pari almeno alla durata del loro coinvolgimento nel progetto, al momento dell’avvio del progetto stesso.
Costituiscono titolo di priorità nella fase di valutazione:
1. la prevalenza della componente femminile nei destinatari dell’intervento;
2. interventi di conciliazione per beneficiari a totale presenza maschile.
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Costi e Durata degli interventi
Costo massimo ammesso Ai singoli progetti può essere concesso un finanziamento non superiore ad € 350.000,00. Il finanziamento è articolato in:
- una quota non superiore al 30% dell’importo accordato, per misure ricondotte all’introduzione e/o al potenziamento di modelli organizzativi flessibili;
- una quota non inferiore al 70% dell’importo accordato, per misure ricondotte all’erogazione di servizi di conciliazione.
Durata degli interventi
I progetti potranno avere una durata massima di 24 mesi.
Nel caso dei servizi di conciliazione la durata della fase di preparazione non può superare il 25% della durata dell’intero progetto.
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Criteri di ammissibilità
I progetti presentati non devono aver ottenuto altri finanziamenti di natura
comunitaria, nazionale, regionale o locale.
Il territorio della Regione Lazio costituisce l’ambito di riferimento dell’Avviso e
delle azioni finanziate. A tale riguardo si assume a riferimento la localizzazione nel
territorio laziale delle unità locali dei soggetti economici richiedenti (tutti i partner
nel caso di ATI /ATS).
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Valutazione dei progetti
Priorità
Presenza femminile pari almeno al 60% sul totale dei destinatari del progetto
presentato
Intervento per la conciliazione per beneficiari a totale presenza maschile
Modalità di partecipazione attiva dell’Ente pubblico
Ricaduta prevista dell’intervento in termine di percentuale di destinatari
raggiunti rispetto ai dipendenti
Innovatività del servizio previsto e delle metodologie nell’intervento rispetto
all’organizzazione aziendale
Risultati attesi
Sostenibilità dell’iniziativa progettuale anche dopo la conclusione del
progetto
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Il supporto di Consel al Bando
Nella presentazione del progetto in ATI/ATS
1.macro analisi fabbisogni
2.presentazione del progetto per approvazione della progettazione di massima
Dopo l’approvazione: 1.Consulenza per introdurre il Modello di Conciliazione integrato Analisi fabbisogno e progettazione micro
2.Implementazione :
Erogazione attività formative, coaching, coordinamento e valutazione
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Elemento Obiettivi
Politiche Definire la disponibilità e la formalizzazione di distinte politiche imprenditoriali,
classificate in quattro macro-categorie (flessibilità spazio-temporale del lavoro, servizi familiari al personale, supporto allo sviluppo professionale e benefici extra-salariali)
Facilitatori Identificare come le imprese mettono in pratica le politiche di sviluppo attraverso una cultura organizzativa flessibile e responsabile con specifici aspetti di
facilitazione (creando un clima libero e favorevole alla conciliazione famiglia/lavoro/vita personale; comunicando all’interno e all’esterno il piano di conciliazione; responsabilizzando il personale; incorporando nella mission aziendale
la strategia di conciliazione) Cultura (freni/impulsi)
Riconoscere la presenza o assenza di practices comuni che condizionano la crescita
dell’organizzazione verso una cultura flessibile e familiarmente responsabile. (ad esempio penalizzare chi antepone gli interessi familiari ad una proposta di
mobilità geografica) Risultati Misurare l’impatto dei tre elementi precedenti, per stabilire aree di miglioramento
continuo che consentano di sviluppare la conciliazione verso livelli superiori
Il Modello IFR - Impresa Flessibile & Familiarmente Responsabile
Esempio di progetto – Il Modello
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FASI DI UN PROGETTO DI CONCILIAZIONE
Analisi e diagnosi
Elaborazione Piano
Integrale di Conciliazione
Implemetazio-ne e
valutazione
Definizione processi e politiche
d’intervento
DETTAGLIO DELLE FASI DI LAVORO
1. Raccolta delle informazioni aziendali2. Lavoro sul campo (questionari, focus group, ecc.)3. Analisi delle necessità di conciliazione4. Condivisione della diagnosi 5. Definizione processi e politiche d’intervento6. Validazione del sistema di gestione7. Elaboraizone del Piano Integrale di Conciliaizone8. Approvazione PIC9. Implemetazione PIC10. Valutazione
60 giorni 30 giorni
Fino a 20 mesi
30 giorni
Esempio di progetto
E’ prevista la presenza di un responsabile di progetto aziendale
Le fasi 4, 6 e 8 prevedono l’approvazione del management
E’ prevista la presenza di un responsabile di progetto aziendale
Le fasi 4, 6 e 8 prevedono l’approvazione del management
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FASI DI UN PROGETTO DI CONCILIAZIONE
Analisi e diagnosi
Elaborazione Piano
Integrale di Conciliazione
Implemetazio-ne e
valutazione
Definizione processi e politiche
d’intervento
60 giorni 30 giorni
Fino a 20 mesi
30 giorni
Esempio di progetto
GESTIONE RIENTRO MATERNITA’
Coaching responsabile
diretto Tutorship e aggionamento
donna che rientra
Attivazione Asilo nido
Attivazione call center
servizi famiglia
Valutazione efficacia e impatto organizzativo
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FASI DI UN PROGETTO DI CONCILIAZIONE
Analisi e diagnosi
Elaborazione Piano
Integrale di Conciliazione
Implemetazio-ne e
valutazione
Definizione processi e politiche
d’intervento
60 giorni 30 giorni
Fino a 20 mesi
30 giorni
Esempio di progetto
FLEXIBLE WORKPLACE & TELELAVORO(Job sharing, job rotation, part time flessibile)
Coaching responsabile
diretto
Tutorship e addestramento
Animazione della piattaforma di virtual working e knowledge
sharing
Valutazione efficacia e impatto organizzativo
Attivazione servizi caring a favore di familiari disabili,
anziani, adolescentiPredisposizione
postazione di telelavoro in
sicurezza
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Gruppi di lavoro
CONCILIAZIONE E MATERNITA’
CONCILIAZIONE E TELELAVORO
CONCILIAZIONE E FLESSIBILITA’
Maria Tringali Daniela Grimolizzi Roberto Sorrenti
ALMAVIVA ATAC IBM
VODAFONE
ATAC
AUTOSTRADE
TELECOM INAIL FAMILIARIA
CEFA MANPOWER COOP
Roberto Sebastiani Massimo Antonelli Andrea Tavazza
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Gruppi di lavoro
Output lavoro in sottogruppi
1. Approvazione del Modello
2. Modalità di lavoro operative
3. Tempi (max 24 mesi)
4. Destinatari
Dal punto di vista quantitativo: numero rispetto al Tot.
Dal punto di vista qualitativo: genere e tipologia contrattuale
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Documentazione
1. Slide
2. Bando Flexicurity Regione Lazio
3. Allegato 2 Domanda di finanziamento
4. Allegato 3 Dichiarazione d’intenti per costituzione ATI/ATS
5. Ricerca Boston College for Work & Family. Overcoming the implementation Gap. How 20 Leading Companies Are
Making Flexibility Work
4. Programma 39° Congresso AIDP
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Next Step
CRONOGRAMMA
20 Aprile 26 Aprile 7 Maggio 14 Maggio 28 Aprile
31 Maggio
RESTITUZIONE
INCONTRI AZIENDALI
DETTAGLIO
DOCUMENTAZIONE
REPERIMENTO DOCUMENTAZIONE
SCRITTURA BANDO
PRESENTAZIONE BANDO
LETTURA DOC.
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Next Step
Restituzioni Consel
OUTPUT TIMING
1. REPORT DELL’INCONTRO 26 Aprile 20102. STUDIO DI FATTIBILITA’ DELLE PROPOSTE
Restituzioni Aziende
OUTPUT TIMING
1. REFERENTE AZIENDALE 1. DA SUBITO
2. LETTURA DOCUMENTAZIONE 1. 26 Aprile 2010
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Delega a soggetti terzi
Il beneficiario del finanziamento, nella scelta del fornitore della fornitura del bene e/o del servizio da acquisire o del soggetto terzo a cui delegare parte dell’attività dovrà seguire procedure ispirate a criteri di uniformità e trasparenza
- fascia finanziaria (valore affidamento): fino a € 20.000,00: acquisizione diretta;
- fascia finanziaria (valore affidamento): da € 20.000,01 a € 50.000,00: consultazione di almeno tre operatori qualificati e scelta del più conveniente (a seconda dell’oggetto dell’affidamento prezzo più basso oppure offerta economicamente più vantaggiosa), garantendo procedure trasparenti e documentabili, nel rispetto del principio di rotazione;
- fascia finanziaria (valore affidamento): da € 50.000, 01 a € 100.000,00: consultazione di almeno cinque operatori qualificati e scelta del più conveniente (a seconda dell’oggetto dell’affidamento prezzo più basso oppure offerta economicamente più vantaggiosa), garantendo procedure trasparenti e documentabili, nel rispetto del principio di rotazione;
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Delega a soggetti terzi
- fascia finanziaria (valore affidamento): da € 100.000,01 a € 206.000,00: previsione di un capitolato semplificato, di norma secondo il modello a proceduraaperta contenente anche la griglia di valutazione; la scelta è di norma effettuata con il criterio economicamente più vantaggioso; pubblicazione dell’avviso sul sito dell’Ente e su almeno un quotidiano regionale e apertura delle offerte in seduta pubblica.
Non è possibile per un medesimo soggetto, rivestire il ruolo di delegato in relazione ad una proposta progettuale e contemporaneamente presentare un altro progetto sia con ruolo di mandatario che di mandante.
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Voci di spesa
Le voci di spesa ammissibili per la realizzazione dei progetti in risposta all’Avviso sono le seguenti:
• Risorse umane
• Spese di funzionamento e di gestione
• Altre spese
Macrovoce A: Risorse umane
costo delle risorse umane interne e/o esterne per la gestione dei servizi (coordinatore, tutor, personale amministrativo, rendicontatore, personale operativo,etc.); spese di consulenza/progettazione.
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Voci di spesa
Spese di funzionamento e gestione
Macrovoce C. Costi indiretti
Costi imputabili all’erogazione dei servizi di conciliazione
Collegamenti telematici;
Licenze software;
Illuminazione;
Ammortamento/noleggio/affitto/leasing e manutenzione ordinaria di locali,
attrezzature, computer per l’assistenza, etc.
Altre spese
Macrovoce D. Altre spese
acquisto di materiale didattico, cancelleria e materiale di consumo;