LE NOSTRE INIZIATIVE NELLE SCUOLE - aidd.it · Associazione Italiana contro la Diffusione della...

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Gennaio/Giugno 2007 Anno XXI n. 3/4 - Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Brescia. Relativamente alla SCUOLA DELL’INFANZIA la finalità dei nostri team di esperti riguarda l’av- vio all’osservazione di alcuni elementi di base della nostra esistenza: acqua, aria, fuoco e terra. Quanto alla metodologia, si privilegeranno attività come l’osservazione, la riflessione, la verbaliz- zazione, la produzione grafico-pittorica, i giochi corporei, le attività ludiche collettive, le dramma- tizzazioni. Gli obiettivi che si propongono sono: osservare e conoscere gli elementi naturali, cono- scere e riflettere sull’utilità e sulla pericolosità degli elementi naturali nella vita quotidiana, intuire l’importanza degli elementi naturali per la soprav- vivenza e il benessere degli esseri viventi, intuire la necessità della salvaguar- dia dei beni naturali ed ambientali, intuire l’inte- razione uomo/ambiente. Il testo a cui viene fatto riferi- mento è il libro da noi pre- disposto a disposizione di chi volesse richiederlo tito- lato IL GRANDE GIOCO DEI BIMBI. LA SCUOLA PRIMARIA invece è suddivisa in primo anno, primo biennio (2° e 3° anno) e secondo biennio (4° e 5° anno). Per il PRIMO ANNO le finalità sono: far acqui- sire ai bambini la comprensione di semplici feno- meni e situazioni reali di vita quotidiana e por- tarli all’incontro e alla conoscenza dei quattro ele- LE NOSTRE INIZIATIVE NELLE SCUOLE Cari lettori, riprendo il dialogo iniziato nel precedente numero della nostra pubblicazione allo scopo di far meglio conoscere le nostre iniziative illustrando le modalità e gli scopi di ogni intervento nelle scuole attuato dai nostri esperti con fini fortemente informativi e formativi fornendo altresì indicazioni anche agli insegnanti e genitori delle scuole dell’Infanzia e Primaria su alcune metodologie educative. Mi riservo, in un’altra occasione, di soffermarmi sulle tematiche connesse alle manifestazioni di disagio giovanile fra cui alcolismo, tabagismo, tossicodipendenze. Ma andiamo con ordine. menti fondamentali con i loro aspetti positivi e la loro pericolosità. Esplorare il mondo emotivo e affettivo del bambino. Guida al riconoscimento e all’espressione dei sentimenti. La metodologia usata è quella di offrire ai bambini la possibilità di riflettere e distinguere il bene dal male. Offrire la possibilità di superare le prove della vita. Offrire ai genitori ed insegnanti spunti di riflessione su tematiche di fondamen- tale importanza per chi vuol conoscere il bam- bino, i suoi bisogni, le sue potenzialità evolu- tive. I testi usati sono IL GRANDE GIOCO DEI BIMBI e il PALLINO. Per il PRIMO BIENNIO, le finalità sono: avvio alla conoscenza di sé e delle prime emozioni e avvio alla capacità di autoregolazione. La meto- dologia usata è quella di utilizzare giochi psicope- dagogici per un programma di educazione razio- nale - emotiva. Gli obiettivi da raggiungere sono: Essere consa- pevole delle proprie reazioni emotive e ampliare le espressioni verbali adatte a descriverle. Essere consapevole della relazione esistente tra pensieri e stati d’animo e superare modi di pensare irra- zionali. Apprendere un repertorio di convinzioni razionali da utilizzare per affrontare specifiche difficoltà. I testi usati sono: UN TALISMANO

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Gennaio/Giugno 2007

Anno XXI n. 3/4 - Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Brescia.

Relativamente alla SCUOLA DELL’INFANZIA la finalità dei nostri team di esperti riguarda l’av-vio all’osservazione di alcuni elementi di base della nostra esistenza: acqua, aria, fuoco e terra. Quanto alla metodologia, si privilegeranno attività come l’osservazione, la riflessione, la verbaliz-zazione, la produzione grafico-pittorica, i giochi corporei, le attività ludiche collettive, le dramma-tizzazioni. Gli obiettivi che si propongono sono: osservare e conoscere gli elementi naturali, cono-scere e riflettere sull’utilità e sulla pericolosità degli elementi naturali nella vita quotidiana, intuire l’importanza degli elementi naturali per la soprav-vivenza e il benessere degli esseri viventi, intuire la

necessità della salvaguar-dia dei beni naturali ed ambientali, intuire l’inte-razione uomo/ambiente. Il testo a cui viene fatto riferi-mento è il libro da noi pre-disposto a disposizione di chi volesse richiederlo tito-lato IL GRANDE GIOCO DEI BIMBI.

LA SCUOLA PRIMARIA invece è suddivisa in primo anno, primo biennio (2° e 3° anno) e secondo biennio (4° e 5° anno).Per il PRIMO ANNO le finalità sono: far acqui-sire ai bambini la comprensione di semplici feno-meni e situazioni reali di vita quotidiana e por-tarli all’incontro e alla conoscenza dei quattro ele-

LE NOSTRE INIZIATIVE NELLE SCUOLECari lettori, riprendo il dialogo iniziato nel precedente numero della nostra pubblicazione allo scopo di far meglio conoscere le nostre iniziative illustrando le modalità e gli scopi di ogni intervento nelle scuole attuato dai nostri esperti con fini fortemente informativi e formativi fornendo altresì indicazioni anche agli insegnanti e genitori delle scuole dell’Infanzia e Primaria su alcune metodologie educative. Mi riservo, in un’altra occasione, di soffermarmi sulle tematiche connesse alle manifestazioni di disagio giovanile fra cui alcolismo, tabagismo, tossicodipendenze.Ma andiamo con ordine.

menti fondamentali con i loro aspetti positivi e la loro pericolosità. Esplorare il mondo emotivo e affettivo del bambino. Guida al riconoscimento e all’espressione dei sentimenti. La metodologia usata è quella di offrire ai bambini la possibilità di riflettere e distinguere il bene dal male. Offrire la possibilità di superare le prove della vita. Offrire

ai genitori ed insegnanti spunti di riflessione su tematiche di fondamen-tale importanza per chi vuol conoscere il bam-bino, i suoi bisogni, le sue potenzialità evolu-tive. I testi usati sono IL GRANDE GIOCO DEI BIMBI e il PALLINO.

Per il PRIMO BIENNIO, le finalità sono: avvio alla conoscenza di sé e delle prime emozioni e avvio alla capacità di autoregolazione. La meto-dologia usata è quella di utilizzare giochi psicope-dagogici per un programma di educazione razio-nale - emotiva.Gli obiettivi da raggiungere sono: Essere consa-pevole delle proprie reazioni emotive e ampliare le espressioni verbali adatte a descriverle. Essere consapevole della relazione esistente tra pensieri e stati d’animo e superare modi di pensare irra-zionali. Apprendere un repertorio di convinzioni razionali da utilizzare per affrontare specifiche difficoltà. I testi usati sono: UN TALISMANO

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ILGennaio/Giugno 2007 - 2 Gennaio/Giugno 2007 - 3IL

PER CRESCERE / FANTAFAVOLE DA DISE-GNAREPer il SECONDO BIENNIO le finalità sono: consolidare la conoscenza reciproca, sviluppare la capacità di comunicare e di cooperare nel gruppo.Promuovere l’interazione nel gruppo dei pari per la realizzazione di nuove esperienze, individuare alcune situazioni problematiche alla ricerca di soluzioni possibili.La metodologia usata è la proposta di racconti e di giochi psicopedagogici per offrire ai ragazzi un approccio alla conoscenza del proprio dinami-smo affettivo e alla capacità di prendere decisioni

responsabili. Gli obiettivi da raggiungere: far spe-rimentare il piacere di esplorarsi e di conoscersi; favorire la fiducia in se stessi e negli altri; miglio-rare la capacità di comunicare: ascolto, compren-sione, messaggi non verbali; promuovere la capa-cità di cooperare; favorire la capacità di risolvere i conflitti; permettere ai ragazzi di riflettere criti-camente sulle proprie esperienze di gruppo e di sperimentare nel gruppo-classe relazioni positive. Stimolare i ragazzi a crearsi un gruppo di riferi-mento amicale. I testi usati sono IL GIARDINO SEGRETO / IL GIARDINO DEGLI 11 GATTI.

(Giovanni Cevenini)

A.I.D.D. ONLUSAssociazione Italiana contro la Diffusione della Droga

Nata nel 1977 per iniziativa del Lions e Rotary

30 ANNI DI ATTIVITA’ MIRATANEL SETTORE DELLA PREVENZIONE

UN PARTICOLARE AVVISOAi Signori Soci, agli Amici Lions e Rotary

abbiamo il piacere di comunicare che nel prossimo mese di ottobre 2007festeggeremo il nostro Trentennale presso la

Scuola Militare Teulié

VACCINO ANTICOCAINASi chiama TA – CD il nuovo vaccino anticocaina già sperimentato negli Stati Uniti e Gran Bretagna, ma che in Italia non ha ancora ottenuto l’autorizzazione alla sperimentazione dal ministero della Sanità.Iniettato per via intramuscolare induce la produzione di anticorpi che aggregandosi alla molecola della cocaina le impediscono, per la loro grandezza, di varcare la barriera ema-toencefalica. Anche assumendo cocaina non si avverte la sensazione di piacere.Il vaccino, attivo dai 3 ai 6 mesi dalla somministrazione, per essere efficace nelle forme patologiche deve essere coadiuvato da un supporto psicologico.

Apprendiamo adesso che anche l’Italia è pronta alla sperimentazione purchè sia abbinato ad un adeguato sostegno psicologico.

NO ALLA DROGA, PARLIAMONE IN FAMIGLIA

È di questi giorni la noti-zia che il Comune di Milano, con una campagna organizzata in c o l l a b o r a -zione con l’uf-ficio di presidenza della zona 6, l’Associazione Lombarda Titolari Farmacie e Assofarm, intende sperimentare, a iniziare dalla zona 6 per poi esten-derlo a tutta la città un test antidroga multiplo offerto alle famiglie della zona in questione con figli dai 13 ai 16 anni.Le famiglie interessate riceveranno per posta un buono che consentirà di prelevare gratuitamente in farmacia il “kit” antidroga. Nella scatole, cinque strisce che in pochi minuti, con una semplice analisi delle urine rileveranno la positività a cocaina, amfetamine, metamfeta-mine, marijuana, oppiacei. Chiunque vorrà potrà anche acquistarlo al costo di euro 24,00. Com-menti favorevoli e contrari si sono levati imme-diatamente.Chi ritiene che questo potrà alimentare i conflitti

nelle famiglie dove non ci sono buoni rapporti tra genitori e figli, chi lo defini-sce un sistema inquisitorio, chi invece so-

stiene che risponde ad una vera esigenza di cono-scere meglio il proprio figlio in una età delicata e particolare quale quella dell’adolescenza quando i ragazzi non si confidano più con i genitori, pre-ferendo di farlo con gli amici.Personalmente trovo che sia un mezzo, certa-mente non risolutivo del problema della diffu-sione della droga, ma utile per chi liberamente vorrà prenderlo in considerazione. Può diventare un deterrente per un ragazzo che volendo iniziare a usare stupefacenti sa che da ora in poi potrà essere facilmente scoperto. E anche tranquilliz-zare quei genitori che scambiano per desiderio di drogarsi l’abitudine del figlio di isolarsi nella propria camera, magari al buio, per ascoltare la sua musica preferita!

(Liù Sganzerla)

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ILGennaio/Giugno 2007 - 4 Gennaio/Giugno 2007 - 5IL

RIFLESSIONI

A trent’anni dall’inizio della nostra attività di prevenzione alla droga, molte cose sono cambiate: dal tipo e dalle modalità di intervento dei primi anni ai mezzi utilizzati; dalle pubblicazioni mirate essenzialmente a fornire un’informazione specifica e corretta sulle sostanze d’abuso più diffuse a strumenti più idonei a sostenere la formazione degli individui; dal coinvolgimento dei volontari pronti a definire e spiegare il problema della tossicodipendenza agli educatori, alla scelta abituale di avvalersi delle conoscenze di spe-cializzati esperti nella comunicazione o nella psicopedagogia che incontrano sia gli educatori che i soggetti da educare. Una cosa però non è cambiata a tutt’oggi ed è la generale ignoranza sui pericoli della droga al di là degli effetti tossici.Pericoli che ognuno dovrebbe conoscere e che si possono riassumere in tre punti fondamentali:

1. piacevolezza della droga all’inizio;2. offerta da parte di un amico già esperto o di un gruppo cui si desidera appartenere;3. presunzione di poterne gestire l’uso una volta iniziato.

Riflettere su questi semplici punti fondamentali significa essere già molto avanti nella possibilità di preve-nire un fenomeno ormai entrato a far parte della nostra cultura. (L.S.)

DALLA STAMPA

La collaborazione tra Rotary e Lions è stata sottolineata sia da “Il Melegnanese” sia da “Il Cittadino” nella cronaca di Melegnano.Lo spunto è nato dagli incontri organizzati dall’A.I.D.D. (Associazione che come è noto è stata voluta e fondata dai Clubs Rotary e Lions) e rivolti separatamente ai docenti e agli alunni di quattro sezioni di seconde del Liceo Scientifico “Benini” nell’ambito di un progetto di prevenzione primaria alla droga.Gli incontri condotti dagli esperti psicologi dell’Associazione hanno riguardato soprattutto lo scopo forma-tivo dell’individuo, pur non tralasciando la parte informativa sempre utile, solo se corretta ed obiettiva, in ambito di prevenzione.Alto il gradimento da parte dei destinatari: già lo scorso anno questo progetto era stato sviluppato con gli alunni delle prime classi della Scuola Secondaria di II° grado.Melegnano da anni vede presente l’A.I.D.D. con i suoi progetti, prima attuati nelle scuole dell’Infanzia e Primarie, oggi anche nelle Secondarie.L’auspicio è di continuare questa proficua collaborazione.

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ILGennaio/Giugno 2007 - 6 Gennaio/Giugno 2007 - 7IL

DATI STATISTICI RIFERITI ALL’ANNO SCOLASTICO 2006/2007

COMUNE

ARESE

VIA DEI GELSI

ARESEVIA COL DI LANA

ARESEVIA VARZI

BARANZATE

CUSANOMILANINO

GARBAGNATEMILANESELoc. Bariana

GARBAGNATEMILANESEVia Ceresio

MELEGNANOI.I.S.BENINI

Liceo scientifico

MILANOISTITUTO MAJNO

MILANOISTITUTO SCIALOJA

MILANOISTITUTO SCIALOJA

NOVATE MILANESE

PALAZZOLO MILANESE(CASCINA AMATA)

SESTO S. GIOVANNIXXV APRILE

SESTO S. GIOVANNIORIANI

SESTO S. GIOVANNICORRIDONI

SESTO S. GIOVANNIV° CIRCOLO

TOTALI

GRADO SCUOLA

Primarie1ª classe4ª classi5ª classi

Primarie5ª classi

Primarie5ª classe

Secondarie di I Grado3ª classi

Primarie3ª classi

Dell’Infanzia

Dell’Infanzia

Secondaria di II Grado2ª classi

Secondarie di I Grado2ª classi3ª classi

PrimarieDalla 1ª alla 5ª

Superiori di I Grado2ª classi

Primarie5ª classi

Primarie5ª classi

Primarie2ª classi

Primarie2ª classi

Primarie1ª classe

Primariedocenti

NR.ALUNNI

119

57

21

71

60

24

8

87

117

295

60

80

59

52

39

20

//

1169

NR.DOCENTI

20

6

2

8

8

6

2

7

10

36

6

8

6

6

4

2

23

160

NR.INCONTRI

14

10

3

15

18

7

1

13

18

30

12

11

14

7

6

2

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ASSOCIAZIONE ITALIANA CONTRO LA DIFFUSIONE DELLA DROGA20124 Milano - Via Andrea Doria, 31 - Tel. 02 6690741 - Fax 02 67492007

www.aidd.it - [email protected]

Direttore Responsabile: Alberto MazzucaResponsabile Coordinamento Esperti: Liù Reali Sganzerla

Editore: Associazione Italiana contro la Diffusione della DrogaTrimestrale d’informazione a cura dell’A.I.D.D. - Anno XXI - n. 3/4 - Gennaio/Giugno 2007

Direzione redazionale e amministrativa: Via A. Doria, 31 - Milano

Autorizzazione Tribunale di Milano n. 579 del 25/10/86 - Sped. in abbon. postale - D.L. 353/2003 (conv. L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Brescia.Edizione a cura della Magalini Editrice Due snc

Campagna soci 2007SCHEDA DI SOTTOSCRIZIONE

Spedire in busta chiusa a: Aidd, via Andrea Doria, 31 - 20124 Milano

Il sottoscrittoResidente a (prov. ) CAPvia tel.

chiede di essere iscritto all’Associazione in qualità di: Socio ordinario: offrendo un contributo di 30 Euro

Socio benemerito: offrendo un contributo di almeno 50 Euro Allego assegno bancario

Accredito su c/c postale n. 80519697 Accredito su c/c bancario n. 131501/63 - Banca Intesa

ag. 9 Milano intestato a AIDD - CAB 09465 - ABI 03069 - CIN D

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