Notizioario Lions

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Sommario 

 

 

 

La pagina del governatore 3

L’angolo del coordinatore 7

Riflessioni dalle aree GMT e GLT di Gianfranco Amenta 9

Riflessioni dalle aree GMT e GLT di Salvo Ingrassia 11

Crisi dell’ambiente di Luigi Savarino 12

"PROGETTO MARTINA" di Alfio Cinardi 17

La voce dei club: Marsala 20

La voce dei club: Catania Agorà 21

IL VALORE DELLA CONTINUITA' di Francesco Salmé 25

CONTRIBUTO ALLA RELAZIONE DEL GOVERNATORE di Andrea Donsì 27

È SEMPRE LA SOLITA STORIA di Claudio Vetrano 34

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La pagina del governatore

CONFERENZA D’AUTUNNO ACIREALE 19 E 20 OTTOBRE 2012

La responsabilità della società civile nel governo del territorio

Forme di partecipazione ed organizzazione della rappresentanza degli interessi

di Antonio Pogliese*

Riceviamo  e  pubblichiamo  con  piacere,  anticipandola,  la  relazione  introduttiva  che  il nostro Governatore terrà in occasione della prossima conferenza d'autunno.  

Autorità, gentili signore, signori, amici lions, dopo  alcuni mesi  dalla  riunione  delle  cariche  del  13  e  14  luglio  2012, tenutasi  in  questo  stesso  luogo,  ci  rivediamo  per  l’altro  evento associativo  e  istituzionalizzato  quale  la  conferenza  d’autunno.  Era previsto  e  prevedibile  l’utilizzo  da  parte  mia  di  tutti  questi  eventi associativi  importanti  ed  istituzionalizzati  per  avviare  il  processo  di rinnovamento associativo attraverso  la contestualizzazione della politica 

associativa dell’associazione. Tale utilizzo è del tutto coerente col ruolo del Governatore del distretto che va ricordato deve essere principalmente un ruolo manageriale. Il governatore del nostro distretto, ed è bene  farne un accenno per  il  futuro, deve essere una persona certamente  corretta, presentabile,  con  un  adeguato  livello  culturale ma, principalmente, una  persona,  con  sensibilità  socio  politiche,  capace  di  utilizzare  il  meglio  offerto dall’associazione.  Fin dalla  riunione delle  cariche del 13 e 14  luglio 2012 avete notato  le seguenti tre novità: 

il rispetto della puntualità e la riduzione di parte dei formalismi 

l’apertura al dibattito libero associativo con circa 40 interventi 

la qualità di chi è intervenuto e degli interventi liberi  Anche in occasione di questa conferenza d’autunno che, nella sostanza, coincide con la fase iniziale dell’attività  associativa, mi prefiggo di  apportare ulteriori  significative novità,  che tento, di riassumere: sul piano formale continuare nel rispetto della puntualità e nella riduzione dei formalismi. sul piano della sostanza Inserire  nell’evento  tradizionale  lions  un  convegno,  su  una  tematica  specifica  su  cui mi soffermerò appresso, di taglio accademico con l’ambizione che detto convegno possa dare un qualificato contributo sulla tematica. Il  convegno  è  stato  montato  nella  logica  di  ponte  fra  la  società  civile,  rappresentata dall’associazionismo, l’accademia italiana ed altre significative istituzioni che rilevano nella  

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La pagina del governatore società  italiana. L’obiettivo del convegno,  inserito nella conferenza d’autunno, è di  iniziare ad approfondire la tematica del governo del territorio e della rappresentanza degli interessi  diffusi  di  cittadini.  Avviare  l’approfondimento  in  quanto  il  tema  trattato  e  le  risultanze dell’approfondimento della riunione d’autunno verranno ulteriormente affrontate da altro convegno che verrà inserito nel contesto della conferenza d’autunno che si terrà a Palermo il 16/17  febbraio 2013.  In sintesi, nell’ambito della nostra associazione, da diversi anni ad oggi,  io nei diversi ruoli ho avviato un crescente e qualificato dibattito  interno sull’attività lionistica svolta  fino ad oggi, sulle esigenze della società siciliana, sul possibile ruolo, sulla composizione  della  società  siciliana,  sul  ruolo  della  borghesia,  etc,  etc...  Tutto  ciò  in estrema sintesi, è stato  il contributo di analisi, di valutazioni e di proposte di un dirigente dell’associazione per avviare  il processo,  ritenuto necessario, di  rinnovamento associativo nella  logica della contestualizzazione. Dall’epoca  in cui ho avviato quanto precede ad oggi sono passati circa 4 anni, durante questo lasso di tempo il dibattito è stato avviato, si sono registrati  autorevoli  contributi  di  altri  qualificati  soci  lions,  il  processo  di  rinnovamento attraverso  la  contestualizzazione  è  stato  avviato.  Adesso  ho  assunto  la  carica  di Governatore  del  distretto  Sicilia  nonché  la  carica  di  V.Presidente  nazionale  Lions.  Nella duplice  funzione  sento  l’esigenza,  con  umiltà  da  un  lato  e  con  una  visione  strategica associativa, di  chiamare  a  collaborare  alcune  delle  eccellenze  intellettuali  associative  nel campo  del  distretto,  della  sociologia,  della  psicologia  sociale,  della  storia,  della  nostra associazione,  nonché  le  eccellenze  delle  accademie  universitarie,  del  mondo  delle professioni, di altre  istituzioni  che  legittimamente partecipano al dibattito  culturale della comunità non  soltanto  con  i provvedimenti  tipici della  loro  funzione ma anche  sul piano intellettuale e propositivo. In questa logica bisogna valutare che nella conferenza d’autunno sono presenti  accademici provenienti da 6 università  italiane, ordinari, uomini di  cultura provenienti dalla magistratura e dal mondo delle professioni, delle seguenti aree culturali: diritto  privato,  diritto  pubblico,  filosofia  del  diritto,  storia,  sociologia,  psicologia  sociale, associazionismo.  In  questo  disegno  strategico  sono  stato  aiutato  e  sostenuto  da  una personalità poliedrica  che  si  è  spesa  con  successo nell’accademia, nell’ambito del diritto privato, nell’amministrazione della cosa pubblica, nel volontariato, nell’associazionismo ed attendibilmente si spenderà, da qui a breve, nel governo del nostro ateneo, quale centro della  cultura  catanese,  e  siciliana, ma  anche  quale  autorevole  punto  di  riferimento  del sistema Catania,  intendo riferirmi al Prof. Giuseppe Vecchio, ordinario di diritto privato ed attuale docente nella nostra Università. Il Professore Vecchio ha dato la sua disponibilità a fare, per intanto, la relazione di sintesi di questa prima sessione. A questi uomini di cultura, ho  esternato  le  mie  valutazioni  sui  vari  aspetti  citati  nell’introduzione  di  questo  mio intervento,  il mio disegno politico associativo, ci siamo confrontati su quanto caratterizza l’oggi e sulle prospettive  future ed ho chiesto  loro, ad ognuno per  la propria competenza culturale e professionale, di sistematizzare la complessa materia che, partendo dalle norme della nostra Costituzione della Repubblica, penso agli art.49 e 118 in particolare, alla natura giuridica della nostra associazione, alla legalità ed all’etica, alla composizione della società  

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La pagina del governatore di  oggi,  al  ruolo  della  borghesia,  alle  leggi  dello  stato  e  di  alcune  regioni  che  hanno regolamentato  il  ruolo  di  sussidiarietà  di  un  pezzo  di  associazionismo  che  si  chiama volontariato, per sistematizzare tale complessa materia e delineare nuovi assetti sia per  il governo del territorio che per  la rappresentanza dei cittadini e degli  interessi degli stessi. Questo percorso  inizia oggi ad Acireale e sarà completato a Palermo nel mese di febbraio 2013  e  sono  certo  che  quella  prestigiosa  e  storica  accademia  intensificherà  il  proprio contributo all’approfondimento della tematica. I contributi dei due convegni di Acireale e di Palermo verranno pubblicati da una casa editrice nazionale, per  l’eccellenza dei due citati eventi non soltanto nell’ottica  lions ed associazionistica   ma anche nell’ottica accademica. Tutto  ciò  è  quindi  finalizzato  a  definire,  sul  piano  scientifico  e  culturale,  il  ruolo  che l’associazionismo  può  svolgere  nel  governo  del  territorio  e  nella  rappresentanza  degli interessi  dei  cittadini.  Nella mia  personale  valutazione  questo  è  un  grosso  prodromico risultato  che  l’anno del  governatoriato Pogliese  consegna al  futuro  governatore Amenta, nell’ottica di una nuova  ed  imprescindibile  cultura della  continuità. Dopo  aver  chiarito  il perché  di  questo  convegno  e  dell’altro  che  si  concluderà  a  Palermo,  voglio  avviare l’approfondimento con alcune riflessioni. Il sistema Italia sul piano ordinamentale si caratterizza per la regolamentazione di tutto ciò che  rileva  nella  vita  sociale  del  paese.  Gli  impulsi  a  tale  attività  legislativa  di regolamentazione  vengono dati dal Governo della Repubblica, dai Parlamentari  e, da un certo  tempo, principalmente nel  campo dell’economia, dei mercati,  ecc,  ecc, dall’unione Europea con le varie direttive che vengono recepite dai ricorrenti decreti delegati. L’insieme di queste produzioni legislative che nella quasi totalità dei casi si stratifica sulle precedenti costituisce  l’ordinamento positivo del nostro paese nel  rispetto,  in alcune  circostanze da verificare, dei principi della nostra Costituzione Repubblicana.  Il  rispetto delle  regole, ma sarebbe più esatto dire delle leggi, costituisce la legalità. Legalità, quindi, significa operare, ognuno per  la sua parte, nel rispetto delle regole, cioè nel rispetto delle  leggi. E’ possibile che fino ad un passato, temporalmente da definire,  il sistema abbia retto ed abbia potuto svolgere  la  funzione  regolamentare  dei  rapporti  tra  cittadini,  tra  questi  e  le  Istituzioni governate dai politici in sede locale. Adesso o, più esattamente, da un certo tempo, specie in  Sicilia,  il  rispetto  della  legalità non  è  più  in  grado di  soddisfare  anche  l’esigenza della eticità avvertita dai cittadini. E se negli anni  ’90  i siciliani, dopo  le nefandezze della mafia, chiedevano il rispetto della legalità non è un caso che adesso gli stessi chiedano  il rispetto della eticità. E’ necessario  comprendere  sul piano  sociologico  la  ragione di questa nuova esigenza. Io ritengo che la ragione di ciò vada ricercata in una domanda: in un sistema come quello  italiano  in  cui  si  tenta di  regolamentare  tutto,  certamente  tutto  ciò  che è  vietato dalla legge, è illegale; e la parte restante non regolamentata può essere giudicata legale? Se limitiamo l’attenzione nel campo delle azioni dei politici con responsabilità amministrativa, dal  governatore  della  Sicilia  all’ultimo  degli  assessori  dell’ultimo  dei  comuni  siciliani, possiamo verificare che la questione, sia sul piano astratto che concreto, diventa concreta e di una attualità estrema. In una fase storica come l’attuale in cui non esistono di certo  

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La pagina del governatore statisti  bensì  politici  che  amministrano  la  cosa  pubblica  esclusivamente  nell’ottica clientelare quest’ultimi riescono con successo ad amministrare  la cosa pubblica nell’ottica clientelare  considerando  legale  tutto  ciò  che  non  è  vietato. Non  tutti  i  cittadini  sono  in grado di  capire  il meccanismo  adottato dalla politica  clientelare, non  tutti  comprendono che la politica clientelare in Sicilia ha aggirato tutte le regole e penalizza tutti ad eccezione di alcuni migliaia di beneficiati e di altrettanti che sperano di esserlo allorquando verrà  il loro  turno  di  destinatari  finali  della  politica  clientelare.  Gli  organi  dello  Stato,  la Magistratura  e  le  forze  dell’ordine,  sono  impotenti  a  reprimere  e  punire  la  politica clientelare  che  non  viola  specificatamente  le  norme  dell’ordinamento,  accrescendo  il disagio ai cittadini siciliani. In definitiva tutto ciò si è verificato e si verifica per la mancanza di  etica  nella  gestione  politica  della  cosa  pubblica.  Da  ciò  nasce  l’esigenza  avvertita  dai cittadini di una maggiore eticità nella politica con responsabilità amministrativa nonché  la funzione  dell’associazionismo  a  tutela  dell’etica  nella  politica  specie  quella  con responsabilità amministrativa. E se la magistratura e le forze dell’ordine devono reprimere la  violazione  delle  norme  di  legge,  l’associazionismo  deve  tutelare  l’etica  nella  gestione della  cosa pubblica  anche quale  fatto  culturale.  L’accademia,  ad  esempio,  che ha  voluto quantificare i volumi dell’economia illegale, dei danni prodotti al sistema economico legale da  parte  della Mafia,  perché  non  avvia  uno  studio  quantitativo  dei  danni  prodotti  dalla politica  clientelare  siciliana  all’economia  della  Sicilia.  L’associazionismo,  frattanto, potrebbe, cosa che farà, chiedersi di chiarire le cause del “default” della Regione Sicilia, gli autori, i possibili rimedi. L’attuale vicenda della Grecia e le difficoltà delle finanze dell’Italia hanno  fatto  comprendere  ai  cittadini  che  le  finanze  pubbliche  non  sono  in  grado  di assorbire gli errori ed i costi della politica clientelare, nonchèil diretto interesse del singolo cittadino  a  questa  tematica.  Per  tutte  queste  ragioni,  oggi  ad  Acireale  avviamo  la sistematizzazione  del  ruolo  dell’associazionismo  nella  funzione  di  cittadinanza  attiva, completando tale analisi a Palermo ed avviando, il 03/11/2012 l’altra importante analisi sui cambiamenti  della  società  italiana  dagli  anni  ’60  ad  oggi.  L’analisi  sulla  funzione dell’associazionismo avvenuta oggi e  lo studio dei cambiamenti sociali che verrà avviata  il 03/11/2012  costituiscono  i  fondamenti  del  processo  di  rinnovamento  della  nostra associazione attraverso la contestualizzazione della sua politica associativa.   

*Governatore Distretto 108 Yb Sicilia

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L’angolo del coordinatore

Riprendiamo da dove ci eravamo lasciati

di Antonio Palmeri*

Cari amici, Ben trovati!  Il Governatore Pogliese ha voluto che anche quest'anno  il mio servizio  fosse dedicato al coordinamento del notiziario online. Lo  ringrazio per  la  fiducia  riposta  nella  mia  persona  e,  con  l'umiltà  di  sempre  e l'abnegazione al dovere, mi accingo ad avviare la nuova stagione sperando di essere  all'altezza  del  compito  assegnatomi  ma  assolutamente  fiducioso dell'aiuto  che  sono  certo  non  mi  farete  mancare.  L'assetto  editoriale 

distrettuale  2012/2013,  come  saprete,  si  compone  della  rivista  cartacea  diretta dall'impareggiabile Carlo Alberto Tregua, del presente  supplemento online e delle  "News online"  egregiamente  coordinate dall'amico Mariano Barbara.  Esclusivamente  per  fugare possibili  legittimi dubbi che possano sorgere circa  le  finalità e  le modalità di utilizzo degli strumenti  di  comunicazione  online  che  abbiamo  a  disposizione,  desidero  brevemente soffermarmi  su  alcuni  semplici  parametri  ai  quali  ognuno  potrà  fare  riferimento  per stabilire a quale organo affidare l'informazione da divulgare. Ho sottoposto e condiviso con il Governatore l'esigenza che il notiziario online debba privilegiare la diffusione delle attività lionistiche  con  prevalenti  contenuti  e  finalità  sociali  che  testimonino,  possibilmente,  la concretezza  delle  proposte,  coerentemente  con  il  progetto  quest'anno  avviato. Riserveremo come di consueto spazio agli articoli che ci perverranno dalle figure apicali del Distretto  (nessuna  esclusa)  che  invitiamo  ad  intervenire  con  regolarità.  Lo  stesso  invito rivolgiamo  ai  componenti  della  Direzione  ed  a  tutti  gli  officers,  clubs  e  soci  ai  quali continueremo  a  dar  voce.  Accoglieremo  le  vostre  analisi,  idee  e  proposte  al  fine  di migliorare  il  nostro modo  di  fare  ed  essere  lions  .Uno  spazio  sarà  inoltre  dedicato  alle informazioni  tecnico‐amministrative  ed  a  quelle  operative  nel  tentativo  di  facilitare  gli adempimenti  periodici  ai  clubs  ed  avviare  all'utilizzo  del  nuovo  sito web.  Se  riusciremo nell'intento, il notiziario costituirà un "vero" supplemento alla rivista trimestrale cartacea e sinergicamente  divenire  complementare  in  un  percorso  comunicativo  di  qualità adempiente al  ruolo di cittadinanza attiva del quale  spesso parliamo e del quale a pieno titolo faranno parte tutti gli strumenti di comunicazione dei quali il Distretto si è dotato. Ogni comunicazione che necessiti di maggior rapidità divulgativa e, vi assicuro, sono tante, per  avere  il  giusto  risalto,  potrà  e  dovrà  essere  affidata  alle  "News  on  line",  inviandola all’indirizzo  e.mail  [email protected],  attenendosi  ai  criteri  stabiliti  dal  nostro Mariano Barbara del quale  si  riportano  i  recapiti  telefonici  e  l’indirizzo e.mail personale: 091.8146019 – 338.8358392 – mariano [email protected]. Troverete Tutto  Lions  Sicilia  sul web : http://tuttolionssicilia.wordpress.com. Ho  trattato  i  medesimi  argomenti  nell'articolo  di  commiato  dello  scorso  anno  sociale. Coerentemente con il mio pensiero ed auspicando la possibile applicazione dell'assunto, 

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L’angolo del coordinatore per  riprende da dove ci eravamo  lasciati,  ripropongo  l'ultimo periodo: "Spero,  inoltre,  sia veicolo  di messaggi  che,  se  condivisi  e  trattati  sinergicamente  tra  quanti  desidereranno dedicarsi a siffatta forma di comunicazione, diffusa attraverso il web nei modi e nei termini che  potranno  essere  individuati  e  scelti,  raccoglieranno  il  generale  plauso  e  produrranno visibilità e credibilità a  tutti  i clubs service ed ai Lions  in particolare. Sono convinto che  la nostra immagine ne uscirebbe vincente". Concludo  ricordando  che,  allo  scopo  di  semplificare  il  montaggio  del  notiziario  ed uniformarne  le  scelte  grafiche  le  cui  possibili  varianti  resteranno  di  esclusiva  nostra competenza, gli articoli dovranno pervenire a questa redazione esclusivamente  in formato word  (completi  di  firma,  carica  lionistica  e,  se  vorrete,  foto  dell’autore)  entro  la  prima decade  di  ogni mese  all’indirizzo  e.mail  [email protected]  Il  notiziario,  potrà  essere aperto ed archiviato dal web: www.lionssicilia.it Le foto a corredo degli articoli, dovranno pervenire esclusivamente in formato jpg. Ricordo  infine  i miei  recapiti  telefonici ed  indirizzo e.mail  : 095.222665 – 095 7902038 – 348.3967783 ‐ [email protected].    Buon lavoro!  

* responsabile notiziario online

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Riflessioni dalle aree GMT e GLT

Istruzioni per l'uso (6) "La spilla"

di Gianfranco Amenta*

I responsabili della nostra rivista on line mi hanno chiesto di riprendere (da ciò il progressivo "6") il dialogo con i lettori. Per invogliarmi hanno prospettato  che  la  mia  rubrica,  venata  da  umorismo,  abbia  avuto successo.  Sono  sempre  più  convinto  che  l’infaticabile  organizzatore Antonio  Palmeri,  il  primo  di  coloro  che  plaudono,  sia  dotato  di  una bontà solo eguale al suo amore di recente nonno. Ritengo comunque giusto che esterni; è un modo per farmi conoscere sempre più. Tutti gli amici  del  nostro  distretto  devono  poter  valutare  il  mio  modo  di 

pensare anche se espresso, in questa rubrica, con tono tra il serio ed il faceto. Questa volta le mie divagazioni si  incentreranno sulla spilla. Spilla, si avete compreso bene. E’  il modo con cui indichiamo, in genere, il nostro distintivo. Come sapete i distintivi, escludendo quelli che,  indossati  nelle  nostre  riunioni,  indicano  incarichi,  benemerenze,  longevità  di appartenenza, sono di due  tipi: da giacca e da cappotto. Difficilmente quest’ultimo viene apposto all’indumento per il quale è stato pensato. Ne consegue che, ponendolo sul bavero della giacca,  il distintivo di rilevanti dimensioni sarà subito visibile anche dagli  ipovedenti . La  scelta  dell’uno  o  dell’altro  indica modi  di  essere  antitetici.  L’uno mira  ad  ostentare l’appartenenza,  l’altro,  quello  che  indossa  la  lenticchia  (come  solitamente  il  nostro  FIP appella  il  distintivo  piccolo),  non  si  sottrae,  ove  il  suo  interlocutore  l’esamini  con attenzione,  dal  dichiarare  la  propria  inerenza  con  l’associazione.  Ma  tale  sintetica definizione non chiarisce appieno  il profondo divario tra  i due personaggi, che potremmo appellare  l’uno come portatore malato di spillino e  l’altro come portatore sano di spillino. Bene,  il  primo  (categoria  poco  numerosa  che  speriamo  vada  ben  presto  in  estinzione) desidera essere subito  individuato come  lions,  intende sollecitare  l’attenzione del proprio interlocutore nella speranza che sia anch’esso un appartenente al sodalizio o che lo ammiri. Certamente è un soggetto che ha  letto al contrario  il codice dell’etica, allorquando viene imposto di  considerare  l’amicizia  come  fine e non  come mezzo, nella  convinzione  che  la vera amicizia non esiste per i vantaggi che può offrire, ma per accettarne nei benefici dello spirito che lo anima. Ahimè il portatore malato è presente anche tra coloro che indossano il distintivo  piccolo;  ma  anche  costoro,  quando  capiscono  di  aver  letto  male  il  Codice, desistono dall’appartenenza,  con grande beneficio per  la nostra Associazione. Cerchiamo ora di individuare il portatore sano. In questo drammatico momento storico nel quale è in atto una rilevante estensione della soglia di povertà; in questa sfortunata congiuntura nella quale coloro che guidano le istituzioni non hanno la capacità di esprimere interventi idonei a mitigare le deficienze e le rilevanti disparità, abili solo ad impersonare una casta ingorda che manifesta  palese  disprezzo  della  comunità  che  dovrebbe  gestire;  in  questo  torno  di tempo nel quale la sfiducia e la rassegnazione si insinua in quella società civile che  

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Riflessioni dalle aree GMT e GLT dovrebbe essere il pungolo per la tutela della cosa comune, cercando di suggerire percorsi per eliminare deficienze e disparità, si deve ergere un gruppo di uomini, tra loro coesi, che con  le  loro opere mostrino un modo di essere diverso. Costoro devono saper dimostrare, con la qualità delle proprie opere e con la solerzia del loro lavoro, come si possa servire la comunità in cui vivono. Devono avere sempre presenti i doveri del buon cittadino e tramite la lealtà delle parole, delle azioni e degli atti sapranno esprimere la solidarietà nei confronti del prossimo, offrendo aiuto ai deboli,  il  soccorso nei  confronti delle persone bisognose. Questo gruppo di uomini dovranno impegnarsi in un’opera di promozione sociale e civile, di sensibilizzazione propositiva verso le istituzioni, per migliorarne il funzionamento in termini di  libertà giustizia e trasparenza. Allorquando  la comunità percepirà ed ammirerà  l’attività di  questo  gruppo  di  uomini,  vorrà  conoscerne  l’appartenenza;  solo  allora  scorgerà  nel bavero della giacca quel piccolo distintivo con una  luminosa “L”. Ecco che  i portatori sani sapranno così dimostrare come si possano attuare quei principi di buon governo e di buona cittadinanza  che  costituiscono  il  fulcro  della  nostra  attività  “politica”,  del  nostro  “fare politica per l’etica”. 

*Primo Vice Governatore Distretto 108 Yb Sicilia

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Riflessioni dalle aree GMT e GLT

La regola della continuità

di Salvo Ingrassia* Da più parti sentiamo spesso parlare di continuità. Tale metodologia è anche sancita da una disposizione organizzativa del Board che prevede la costituzione del DG Team (IPDG, DG, 1° e 2° VG). La continuità nasce principalmente dal  lavoro di  gruppo di  coloro  che operano  al  vertice del Distretto. E’ altrettanto auspicabile  che anche  i Clubs, per meglio operare,  favoriscano  la  creazione di un  team  formato dal Presidente, dall'immediato  Past  e  dai  due  Vice.  Bisogna  infatti  passare  ad  una azione corale, soffocando  i personalismi e  la autoreferenzialità. Come tutto  ciò  può  avvenire?  Incrementando  il  senso  di  appartenenza,  la  partecipazione  ad obiettivi  preventivamente  concordati,  condivisi  e  portatori  di  valori.  Tutto  ciò  creando sinergia  partendo  dai  club  che  sono  il  fulcro dell’Associazione  e da  cui devono  irradiarsi tutte  le  attività  programmate,  valorizzando,  all’interno  di  ogni  club,  ogni  singolo  socio  il quale  deve  sentirsi,  anche  nei  fatti,  attore  e  non,  come  spesso  avviene,  spettatore dell’Associazione. Ricordiamoci, infatti, che i soci sono la risorsa fondamentale del lionismo, prescindendo  in questa analisi da ogni valutazione numerica, anche se anch'essa non può essere  trascurata. Naturalmente  non  una  crescita  incondizionata ma mirata  e misurata, pensando  a  rinnovarci  anche  attraverso  i  giovani,  Leo  o  meno  che  siano,  isolando  le persone che hanno la pessima abitudine di essere negative: ci tolgono le migliori speranze ed  i sogni più belli! La continuità ci consente di puntare a traguardi  importanti che  fanno scattare nei  soci quel  senso di appartenenza  che è necessario per  stimolare e gratificare ciascun componente dell’Associazione. Non vi è dubbio che la condivisione di un progetto, l’impegno per diffonderlo,  lo  sforzo per  realizzarlo,  crea quella  condizione  che porta alla nascita dell’amicizia autentica,  fondamento del codice dell’etica  lionistica.  In altre parole, come ho  letto da qualche parte “è  la qualità del Service che, attraverso  l’impegno diretto, facilita l’amicizia”. In questo percorso non siamo certamente soli essendo stati creati dallo scorso anno il GMT ed il GLT. Il primo si occupa della crescita dei soci e della costituzione di nuovi Club, il secondo garantisce formazione a tutti gli Officers di Clubs, Zone, Circoscrizioni e distrettuali.  Il  fine è quello di assicurare  che  i Clubs ed  i Distretti  siano operativi  il più possibile per mantenere  i soci esistenti e per attrarne di nuovi. Naturalmente occorre che l’azione di questi teams sia condivisa e supportata con convinzione da ciascuno di noi e, in particolare, dai Presidenti di Club, i quali devono coinvolgere direttamente i Vice Presidenti che  saranno  i  prossimi  leader  cui  spetta  il  dovere  di  conoscere  a  fondo  il  club  e l’Associazione. Riflettiamo dunque... 

Secondo Vice Governatore Distretto 108 Yb Sicilia

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Area Ecologica Ambiente ed Energia

  

 

1992 – 2012 ‐ Da Rio a Rio 

Crisi dell’ambiente Dodici indicatori a confronto           di Luigi Savarino* 

CICLO DEL CARBONIO Le  emissioni  globali  di  CO2    sono  cresciute  da  circa  22 miliardi  di tonnellate nel 1992 a oltre 30 nel 2010, e  la concentrazione di CO2  in  atmosfera  è  passata  da  357  a  389  ppm  (parti  per  milione). L’incremento antropogenico di CO2   ha alterato  il ciclo naturale del carbonio,  inteso  come  interscambio  tra  la  geosfera,  l’idrosfera,  la biosfera  e  l’ambiente,  considerabili  vere  e  proprie  riserve  di carbonio. Le emissioni di CO2  dei paesi sviluppati (+8% fra il 1992 e il 2008) restano 10 volte più alte di quelle dei paesi emergenti. L’80% 

delle emissioni globali di CO2  in atmosfera è generato da 19 paesi.  

OCEANI 

Gli oceani  sono  la prima  riserva di  carbonio  sul pianeta:  solo nello strato superficiale sono stoccate oltre 1.000 miliardi di tonnellate di carbonio (in atmosfera sono 750). Lo  scambio  di  carbonio  fra  gli  oceani  e  l’atmosfera  non  è  più  in equilibrio: il fitoplancton, che regola lo scambio, assorbe meno CO2 di  quanta  ne  rilascia.  L’incremento  della  concentrazione  di  CO2  in atmosfera altera anche la chimica degli oceani: la CO2 che si dissolve 

negli oceani rende più acide le acque di superficie, il cui ph è sceso da 8.11 nel 1992 a 8.06 nel 2007, con implicazioni negative per coralli e reti alimentari.  

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Area Ecologica Ambiente ed Energia

FORESTE Ogni  anno  la  concentrazione  di  CO2  in  atmosfera  varia  di  circa  5 ppm in relazione ai cambiamenti stagionali della copertura vegetale: è la prova che il bilancio degli scambi di carbonio fra l’atmosfera e la vegetazione  terrestre  è  ancora  in  pari.  Ma  la  deforestazione prosegue: 13‐16 milioni di ettari di  foreste  in meno, per anno, dal 1992.  Si  deforesta  soprattutto  per  fare  posto  a  pascoli  e  colture agricole  (ad acquacoltura e  infrastrutture  turistiche, nel  caso delle 

mangrovie: ‐13% dal 1992). Le foreste coprono il 30% delle terre emerse e immagazzinano oltre 600 miliardi di tonnellate di CO2.  

SUOLI Sono  in  aumento  nei  Tropici,  a  scapito  delle  foreste,  le  colture  di zucchero di canna (+30% dal 1992), di semi di soia (+75%) e di olio di palma (+120%), per produrre, rispettivamente, etanolo, foraggio per il bestiame e ingredienti alimentari o altri biocarburanti. Un numero crescente  di  animali  da  pascolo  (tranne  le  pecore  ‐7%  dal  1992) degrada  i  suoli  già  impoveriti: bovini  (+6%), bufali  (+23%)  e  capre (+45%),  i  cui  zoccoli  rompono  la  crosta  dei  suoli,  esponendoli 

all’erosione  di  venti  e  piogge.  Stessa  sorte  per  i  terreni  agricoli  sovrasfruttati.  I  suoli stoccano oltre 1.500 miliardi di tonnellate di CO2.  

CLIMA L’emissione  antropogenica  di  gas  serra  in  atmosfera  accentua l’effetto  serra  naturale:  i  dieci  anni  in  cui  si  sono  registrate  le temperature  medie  globali  più  elevate  si  sono  verificati  tutti  a partire  dal  2001.  Scioglimento  dei  ghiacciai  (calotte  polari, permafrost,  ghiacciai  di  montagna),  espansione  termica  degli oceani,  alterazione  dei  sistemi  climatici  regionali  e  aumento  dei fenomeni  meteorologici  estremi  sono  gli  effetti  dei  cambiamenti 

climatici in atto. I settori più climalteranti sono: energetico 26% (elettricità, riscaldamento), industriale 19%, forestale (deforestazione) 17%, agricolo 14%, trasporti 13%.   

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Area Ecologica Ambiente ed Energia

CIBO L’incremento della  fornitura di cibo è  legato all’impiego diretto e indiretto di combustibili fossili:  in media si utilizzano 10 calorie di energia per produrre 1 caloria di cibo. Dal 1992 il consumo medio globale di carne è passato da 34 kg pro capite per anno a 43 (per ottenere 1 kg di carne bovina ne servono 15 di cereali) mentre gli stock  ittici  sfruttati  in  pieno  o  in  eccesso  hanno  raggiunto rispettivamente il 52% e il 33% dello stock ittico globale. Dal 1992 

la produzione globale di cibo ha continuato a crescere più della popolazione, ma le persone sottonutrite sono aumentate da 800 milioni a 1 miliardo.  

ACQUA L’irrigazione  in agricoltura  impiega  il 70% del totale di acqua dolce prelevata  (22%  industria,  8%  usi  domestici),  ed  è  uno  dei  fattori principali  del  crescente  stato  di  carenza  idrica.  In  costante espansione  le aree  irrigue e  l’utilizzo di acque  fossili sotterranee  il cui prelievo eccede di  gran  lunga  i  tassi naturali di  ripristino. Due litri a persona è  il  fabbisogno minimo qutidiano di acqua potabile, 2000  litri  il  fabbisogno per produrre  cibo. Occorrono 1.000  litri di 

acqua per 1 kg di grano, 15.000 per 1 kg di carne bovina. Il 13% della popolazione globale non dispone di acqua potabile, il 39% di servizi igienici adeguati.  

CICLO DELL’AZOTO Un  ruolo  chiave  nell’intensificazione  delle  colture  è  svolto  dai fertilizzanti sintetici, soprattutto da quelli azotati,  il cui  impiego dal 1992  è  cresciuto  di  1,5  milioni  di  tonnellate  per  anno.  Il  loro ingresso  nel  ciclo  naturale  dell’azoto,  fino  al  livello  di  circa  200 milioni  di  tonnellate  per  anno,  ha  sconvolto  la  chimica  degli elementi,  con  effetti  negativi  sull’ambiente:  piogge  acide, acidificazione  dei  suoli,  concentrazione  di  protossido  di  azoto  in 

atmosfera, contaminazione delle acque  interne e marine, eutrofizzazione e “zone morte” costiere. Per ottenere 1 kg di carne bovina occorrono 200 gr. di azoto sintetico.   

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Area Ecologica Ambiente ed Energia

FASCIA DI OZONO La concentrazione di ozono in alta quota protegge la vita sul pianeta dall’eccessiva  esposizione  ai  raggi  solari  ultravioletti.  Con  il protocollo di Montreal  l’emissione  in atmosfera di sostanze ozono‐distruttrici si è drasticamente ridotta: ‐98% dal 1987. Ma l’erosione dello strato di ozono continua ad opera soprattutto del protossido d’azoto  (N20),  un  sottoprodotto  della  fertilizzazione  agricola  e  di altri processi  industriali,  la  cui  concentrazione  in atmosfera  cresce 

dal 1992  a un  tasso  annuale dello 0,25%.  Il protossido d’azoto è  anche un  gas  a effetto serra, 310 volte più climalterante della CO2.  

POPOLAZIONE 1,5 miliardi  di  persone  in  più  sul  pianeta:  fra  il  1992  e  il  2011  la polazione  è  passata  da  5,5 miliardi  a  7 miliardi.  L’attuale  tasso  di crescita  è  dell’1,2%  per  anno:  0,4%  rispetto  al  1992. Nel  2100  la popolazione globale potrebbe stabilizzarsi intorno ai 10 miliardi. Nel 2008  la popolazione urbana ha  superato quella  rurale:  gli  abitanti delle aree urbane erano 2,4 miliardi nel 1992, 3,5 miliardi nel 2009. Nel 2010  le metropoli con almeno 10 milioni di abitanti erano 10, 

nel 2010, 21. Nel 1990 gli abitanti delle baraccopoli limitrofe alle città 665 milioni, nel 2010, 827 milioni.  

MIGRAZIONI Sono 50 milioni  le persone obbligate a migrare all’interno del  loro territorio o all’estero,  in via temporanea o permanente, a causa di sconvolgimenti  improvvisi  o  progressivi  nel  loro  ambiente,  che hanno  messo  a  rischio  la  loro  esistenza,  o  danneggiato  la  loro qualità  di  vita.  Nel  1992  erano  25  milioni,  nel  2050  potrebbero essere  200  milioni,  cifra  pari  alla  stima  corrente  dei  migranti internazionali. Pur essendo più numerosi dei profughi di guerra, ai 

migranti ambientali ancora non è riconosciuto  lo status giuridico di “rifugiati” e  il relativo diritto di chiedere asilo e beneficiare degli aiuti internazionali.  

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Area Ecologica Ambiente ed Energia  

BIODIVERSITA’ Perdita  di  habitat,  sovra  sfruttamento,  inquinamento,  specie alloctone e cambiamento climatico sono i fattori antropogenici di un tasso  di  estinzione  delle  specie  100‐1000  volte  più  alto  rispetto  ai tassi naturali osservati nei  reperti geologici.  In media 52 specie per anno muovono  un  passo  in  più  verso  l’estinzione.  Tra  i  vertebrati sono minacciati di estinzione il 41% degli anfibi, il 25% dei mammiferi e  il  13%  degli  uccelli;  tra  gli  invertebrati,  il  33%  dei  coralli;  tra  le piante, il 30% delle conifere. Sono aree protette il 13% della sperficie 

terrestre, il 7% delle acque costiere e l’1,4% degli oceani.  (Tratto da “Vent’anni di crisi ambientale” di L. Del Sordo – La nuova ecologia ‐ Maggio 2012) 

 

*Consulente del Distretto per l’Area “Ecologia, Ambiente, Energia”  

 

 

 

 

                   

CEA

Cerco  soci  Lions  sensibili  ai  problemi 

ambientali  (biologi,  naturalisti,  ingegneri, 

medici,  architetti,  avvocati,  agricoltori, 

pescatori o semplici appassionati) per creare 

un  centro di educazione  all’ambiente e  alla 

sostenibilità (CEA), afferente esclusivamente 

al Distretto Lions Sicilia, come strumento per 

facilitare  la  partecipazione  della  comunità 

siciliana  alla  costruzione  di  un  futuro 

sostenibile,  rispettoso  dei  diritti  delle 

generazioni future, degli equilibri del pianeta 

e  della  biodiversità  nonché  per  facilitare  il 

passaggio concreto alla green economy, che 

implica  la capacità di  innovare non solo cicli 

produttivi  e  consumi,  ma  anche  approcci 

culturali e stili di vita. 

Luigi Savarino 

Consulente del Distretto 

per l’Area “Ecologia, Ambiente, Energia” 

e‐mail: [email protected] 

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Dalle Circoscrizioni

SERVICE NAZIONALE 2011-2012 "PROGETTO MARTINA"

Parliamo ai giovani dei tumori – Lezioni contro il silenzio L'attività della V Circoscrizione

di Alfio Cinardi*

Venerdi  15.06.2012  si  è  svolto  a  Paternò  l’interservice  dei  L.C.  della  V Circoscrizione  per  il    “Rendiconto  dell’attività  svolta  in  ordine  al  service nazionale “Progetto Martina”.   Presenti, fra  i numerosi Officers dei Clubs, Franca  Stivala  e  Giuseppe  Calcagno,  rispettivamente  Coordinatrice  e componente del service.  All’inizio dell’a.s.,  resomi  conto dell’essenza  e dell’utilità  a  livello  sociale del  Service,  ho  creduto  molto  in  questo  progetto,  per  cui  ho frequentemente  stimolato  i Presidenti dei Clubs della  circoscrizione,  che mi onoro di presiedere, a sposare questo Progetto. Nei programmi iniziali avevamo pensato di fare: 

1)  10/12  incontri  tenuti  da  soci‐medici  dei  vari  clubs,  rivolti  a  insegnanti,  genitori  e studenti  dell’  ultimo  biennio  di  scuola  secondaria  di  2°  grado;  conferenze  che trasmettessero concetti chiari e semplici  finalizzati ad una concreta conoscenza del problema con l’obbiettivo di non essere pedanti e di attrarre l’attenzione dei ragazzi su un argomento ostico per l’età; 

2) Presentazione  di  un  questionario  da  ritirare  compilato  alla  fine  delle  conferenze  e trasmettere a Giuseppe Calcagno componente del service; 

3) Elaborazione dei dati del questionario a cura di Giuseppe Calcagno; 4) Conferenza finale con la presentazione dei risultati del questionario e conclusioni. 

 L’attività della V Circoscrizione è andata oltre ogni pronostico, infatti: 

Le conferenze sono state 32 con l’interessamento di circa 2.000 studenti; 

Ogni conferenza è stata un successo perché gli studenti, dopo un iniziale ed apparente disinteresse, hanno mostrato una spiccata voglia di conoscenza e hanno sempre posto numerose domande  interessanti,    le risposte dei test lo dimostrano; 

L’impatto e la visibilità sociale sono stati di grande rilievo dato che i ragazzi hanno fatto da cassa di risonanza a casa e fra gli amici; 

E’ stato distribuito un pieghevole a tre facce dove,  in sintesi, ci sono tutti  i consigli fondamentali da seguire per la prevenzione dei vari tipi di tumori 

  

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Dalle Circoscrizioni La  professoressa  Franca  Stivala  ha  illustrato  il  Progetto. Martina  era  una  ragazzina  che aveva  avuto  giovanissima  un  nodulo mammario  a  cui  non  aveva  dato  inizialmente  peso perché, data la giovane età, non pensava mai di avere un  tumore maligno.  Ha  parlato  con  i  genitori  ed  il medico  quando  era  tardi  per  fare  una  diagnosi precoce  e  poter  avere  una  guarigione  clinica definitiva. Nel percorso di malattia e di sofferenza ha lasciato  un  testamento:    che  i  giovani  vengano informati  ed  educati  ad  avere  maggiore  cura  e sensibilità  del  proprio  corpo  e  della  propria  salute. Portarli  a  conoscenza  della  possibilità  che  anche  in giovane età si può andare incontro a tumori   maligni, sebbene molto raramente, per cui è bene conoscere ed abituarsi ad un impegno personale. La scuola rappresenta la maggior agenzia culturale per cui è da lì che bisogna partire per un percorso: 

1. di prevenzione primaria (stili di vita) finalizzati ad evitare l’insorgenza del tumore dal 30 al 70%; 

2.  qualora ci si  imbatta nel Tumore fare una diagnosi  il più precocemente possibile che può portare ad una guarigione clinica definitiva nel 90% dei casi.  Infatti ogni Tumore ha una sua storia naturale che dura da 8 a 15 anni ed oltre: un conto è fare diagnosi alla  fine della storia, un altro conto è  fare  la diagnosi a 5 – 6 anni cioè a metà percorso. 

 Giuseppe    Calcagno  ha mostrato  su  slides  la  sintesi  dei  questionari  di  apprendimento‐gradimento e delle numerose osservazioni positive e qualcuna negativa degli studenti: tutto questo  allo  scopo  di monitorare  e migliorare  l’offerta  formativa  futura.  Dai  dati  rilevati Pippo  Calcagno  ha  concluso  che  le  conferenze  hanno  riscosso  tra  i  giovani  un  grande successo  e  gli  stessi  consigliano  di  proseguire  negli  anni  a  venire  per  interessare  altri coetanei e capire il grado di assimilazione dei consigli dati.  

LE MIE CONSIDERAZIONI:  1)  E’  un  grande  risultato  che  il  Congresso Nazionale  di Genova  abbia  deciso  a 

larga maggioranza che il Service “Progetto Martina” dovesse passare a Service  pluriennale; 

2) E’ auspicabile che  i   Clubs  tramite  i Presidenti ed  il Consiglio Direttivo, con  il coinvolgimento dei  Leo,  siano propensi a  realizzare questo Service presso gli Istituti di scuola media superiore perché non costa niente economicamente …  ci vuole solo un po’ di buona volontà da parte dei medici che sono presenti e numerosi in tutti i Clubs; 

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Dalle Circoscrizioni

3) Dà grande visibilità  in quanto ha un notevole  impatto nella comunità  in cui  il Club agisce: studenti, genitori ed insegnanti sono i primi a recepire  i messaggi delle conferenze e attraverso il pieghevole, che viene loro fornito, conservano un  pro‐memoria degli argomenti trattati: melanoma – tumore della mammella –  tumore  del  testicolo  –  tumore  del  collo  dell’utero  (HPV)  –  tumore  della tiroide – tumore del polmone – tumore del colon ‐ STILI DI VITA. 

4) E’  di  grande  utilità  per  la  società  perché  in  un  quinquennio  possono  essere contattati  nel  ns.  distretto  circa  100.000  ragazzi.  Questi,  anche  se  si impegnassero  in  parte  ad  adottare  uno  stile  di  vita  adeguato  e  consigliato dall’OMS  (non  fumo    –  non  abuso  di  alcool  –  non  uso  di  droghe  – alimentazione corretta – rapporti sessuali  protetti ….) ne avrebbero un ritorno personale  con  la  riduzione  del  30  –  70  %  della  possibilità  di  incorrere  nel tumore.  Inoltre,  seguendo  protocolli  di  prevenzione,  potrebbero  arrivare  ad una diagnosi precoce che porterebbe nel 90% dei casi ad una guarigione clinica completa. 

 

COSA CI ASPETTIAMO  

1) Riduzione  del  numero  dei  casi  a  rischio  di  Tumori  e  di malattie  cardio‐vascolari; 

2) Riduzione dei casi di tumori e delle conseguenze infauste; 3) Maggiore numero di diagnosi precoci di  tumori che  trattati con  le  terapie 

adeguate  attuali  possono  arrivare  ad  una  guarigione  clinica  definitiva  nel 90% dei casi; 

4) Di conseguenza una minore sofferenza ed una migliore qualità di vita : ogni paziente affetto da tumore ha una sua storia, con un percorso di sofferenza e disagi che se si arriva ad una guarigione vengono poi dimenticati; 

5) Riduzione di trattamenti invasivi; 6) Un risparmio della spesa sanitaria di non poco conto. 

 

CONCLUSIONI  Se  portato  a  termine  con  rigore  ed  interesse  il  Progetto  Martina  può  rappresentare l’investimento più  intelligente, più  lungimirante e  redditizio che un paese moderno possa fare  (vedi sponsor: Ministero della salute – Ministero della  Istruzione Universitaria e della  Ricerca – Assessorato della Sanità). Il  ruolo  dei  LIONS,  in  quanto  radicati  nel  territorio,  è  di  fondamentale  importanza  per  il raggiungimento dei risultati testè menzionati.  

* Presidente V Circoscrizione 2011/2012

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La voce dei club: Marsala

NORD-SUD: DUE CONFINI UN GEMELLAGGIO    

Il  primo  settembre,  con  una  solenne cerimonia  nella  Sala  delle  Lapidi,  Aula Consiliare  del  Comune  di  Marsala,  si  è celebrato  il  gemellaggio  tra  il  Lions  Club Marsala, Presidente Antonella Pantaleo, ed il  Lions  Club  Genova  Porto  Antico, Presidente Tiberia Boccardo. La proposta di gemellaggio,  avanzata  dal  Presidente  del Consiglio dei Governatori del Multidistretto 108  Italy Gabriele Sabatosanti Scarpelli, che del  club  Genova  “Porto  Antico”  è  socio,  è stata  accolta  con  gioia  dai  soci  del  L.C. 

Marsala  poiché,  come  ha  sottolineato  la  Presidente  Pantaleo,  le  due  città marinare  di Genova  e Marsala,  ubicate  a  quelli  che,  tradizionalmente,  vengono  riconosciuti  come  i confini  nord  e  sud  del Mar  Tirreno,  affondano  le  loro  radici  in  culture  antiche  che  le accomunano anche per  le tappe che hanno segnato  la storia d'Italia e contribuito alla sua unità. Alla cerimonia, condotta dal Cerimoniere distrettuale Giuseppe Santangelo, oltre a Sabatosanti  Scarpelli,  erano  presenti  il  Governatore  del  Distretto  108Yb  Sicilia  Antonio Pogliese,  il  Past  Direttore  Internazionale  Domenico  Messina,  i  Primo  e  Secondo  Vice Governatori Gianfranco Amenta e Salvo  Ingrassia,  il Segretario distrettuale Alfino Liotta,  il Tesoriere distrettuale Nunzio Pucci,  il Presidente della  seconda Circoscrizione  Sebastiano Luppino,  i Presidenti delle  zone quinta e  sesta  Leonardo Zichichi e Vito Modica, autorità lionistiche  e  civili  nonché  numerosi  soci.  Per  le  Amministrazioni  Comunali  di Marsala  e Genova,  che ha patrocinato  l'iniziativa, hanno portato  i  saluti Patrizia Montalto  ed Anna Saettone.  Conclusa la cerimonia il Lions Club Marsala ha ricevuto i suoi ospiti nella suggestiva cornice dell’isola di Mothia dove è  stato possibile visitare  il museo, aperto per  l’occasione. Negli splendidi giardini, si è consumata una cena esclusivamente a base di piatti  tipici regionali accompagnati  da  un  particolare  vino  prodotto  con  le  uve  dell’isola  delle  cui  antiche tradizioni vitivinicole ha magistralmente disquisito  il  lions Diego Maggio. La serata è stata allietata  dallo  spettacolo  folkloristico  proposto  da  “Marsala  Antica”,  gruppo  storico  che opera  nel  settore  delle  tradizioni  popolari  da  oltre  40  anni,  ambasciatori  della  cultura siciliana  nel mondo  e  si  è  conclusa  con  il  rientro  in  barca  attraversando  la  laguna  dello Stagnone, magicamente illuminata dalla luna piena. 

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La voce dei club: Catania Agorà  

 

Lions Club "CATA

NIA AGORA"   

ItinerariNaturali

PropostidaLuigiSavarino

TheInternationalAssociationofLionsClubs

Distretto108YbSicilia

GovernatoreDott.AntonioPogliese

“La  Sicilia  è  famosa  nel mondo  per  i  suoi  tesori  artistici  ed archeologici,  per  le  sue  tradizioni  ed  i  costumi  singolari  ed affascinanti,  per  il  suo mare  solare  e  magnifico,  per  la  sua sofisticata gastronomia. 

Ma  abbastanza  poco  si  sa,  a  livello  più  generale,  del  suo patrimonio  naturale  il  quale  ‐  nonostante  centinaia  di generazioni  si  siano  sviluppate  a  spese  dell’ambiente, nonostante  le  invasioni  dalle  più  diverse  provenienze, nonostante un’alta densità di popolazione  –  conserva ancora tanti, tantissimi luoghi di immenso interesse. ……..” 

Fulco PratesiPresidente WWF Italia

Dalla prefazione al volume di F. Alaimo “Sicilia – Natura e paesaggio” 

ANNO SOCIALE 2012 / 2013

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La voce dei club: Catania Agorà   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ITINERARI NATURALI (E CULTURALI)

N° giorni  Luoghi da visitare Preferiti

  Provincia di CATANIA   

1  Parco Regionale dell’Etna – Itinerari Naturalistici, Geologici e della 

Biodiversità, ecc; 

 

1  R.N.I. “Complesso Immacolatelle e Micio Conti”   

     

  Provincia di SIRACUSA   

1  Oasi Faunistica di Vendicari, Marzamemi, Portopalo, Isola delle Correnti;   

1  R.N.O. Cavagrande del Cassibile ed Avola antica;   

1  Il Giardino del Biviere e Leontinoi;   

1  A. M. P. del Plemmirio e Siracusa   

 

  Gli  itinerari  naturali  di  seguito  proposti,  unitamente  al  patrimonio  archeologico  e monumentale presente sul territorio di pertinenza, mentre forniscono una sintesi di tutte le tipologie ambientali presenti in Sicilia, servono, oltre che a farle conoscere meglio, a stimolarne la protezione. 

  In  questa  ottica,  su  invito  del  Presidente  del  mio  Club,  Catania  Agorà,  ho  approntato  queste proposte di visite cui auspico la più ampia partecipazione di Soci (di tutto il Distretto) e di Amici. 

  Alcune  delle  riserve  naturali  proposte  in  questi  itinerari  sono  gestite  dal Dipartimento  Regionale Foreste Demaniali della Sicilia, Ente con cui il nostro Distretto ha proficuamente operato nello scorso anno sociale, altre, da Associazioni naturalistiche  come  il WWF, un’organizzazione della quale anche  io  stesso faccio parte da tempo. 

  Invito tutti, perciò, ad esaminare le proposte e, tra queste, sceglierne alcune da effettuare in questo stesso  anno  sociale;  le  altre  potranno  essere  realizzate,  se  si  vorrà,  negli  anni  a  venire,  nel  segno  della continuità. 

 

Luigi SavarinoConsulente del Distretto Lions

108 Yb Siciliaper l’Area “Ecologia, Ambiente ed Energia”

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La voce dei club: Catania Agorà   

     

  Provincia di RAGUSA   

1  Istituendo Parco Nazionale degli Iblei e Ragusa Ibla   

1  Istituendo Parco Nazionale degli Iblei e Modica   

1  Istituendo Parco Nazionale degli Iblei e Chiaramonte Gulfi   

1  Istituendo Parco Nazionale degli Iblei, Ispica ed il Parco Forza   

1  Riserva naturale Macchia Foresta del fiume Irminio, Scicli ed i luoghi del 

Commissario Montalbano 

 

     

  Provincia di MESSINA   

1  Parco fluviale dell’Alcantara;   

1  Istituendo Parco dei Peloritani e Bosco di Malabotta;   

1  Parco Regionale dei Nebrodi e Santo Stefano di Camastra;   

1  Parco Regionale dei Nebrodi, Bronte e il Castello di Nelson;   

1  Parco Regionale dei Nebrodi, San Marco d’Alunzio, Capo d’Orlando e Villa 

Piccolo 

 

     

  Provincia di CALTANISSETTA / ENNA   

1  R.N.O. Sughereta di Niscemi, Bosco di Santo Pietro e Caltagirone;   

     

  Provincia di AGRIGENTO   

2  R.N.O. Torre Salsa, Porto Empedocle e casa di L. Pirandello   

     

  Provincia di PALERMO   

1  Parco Regionale delle Madonie e le Petralie;   

1  R.N.O. Bosco della Ficuzza, Rocca Busambra e Palermo;   

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La voce dei club: Catania Agorà   

     

  Provincia di TRAPANI   

3  R.N.O. Lo Zingaro, San Vito Lo Capo e Scopello;   

3  Saline di Trapani e Paceco    

3  A.M.P. Isole Egadi;   

3  R.N.R. delle Isole dello Stagnone di Marsala, Marsala e Lilibeo   

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Analisi, idee, proposte

IL VALORE DELLA CONTINUITA'

di Francesco Salmè *   

Con emozione,riprendo a  scrivere, dopo alcuni anni,  sul  “Lions  Sicilia  ‐ notiziario online" che mi è caro perché nato nel mio anno di servizio da governatore. Perché ora? Perché ho appena ascoltato  l’intervento che  il governatore Antonio  Pogliese  ha  tenuto  in occasione della  riunione delle  cariche  a Santa  Tecla  ed  ho  qui,  sul  tavolo,  la  proposta  per  il  tema  di  studio nazionale presentata dal nostro Distretto a Genova. Tengo anche pronta, perché  possa  essere  all'occorrenza  consultata,  la  "Carta  della Cittadinanza  Europea",  nella  stesura  definitiva,  approvata  dal  Forum 

Europeo di Roma, nata da una felice  intuizione di Ermanno Bocchini, grande  lions, grande amico.  Non mi  stupiscono  i  risultati  della  votazione  di  Genova.  Rimane  tuttavia  in me l’amarezza  per  posizioni  che  avrebbero  dovuto  essere  diverse.  Sarebbe  stato  sufficiente mettere da parte  i personalismi, che dopo tanto tempo non riusciamo ancora a superare, per ottenere un sereno dialogo, certamente, più utile dello scontro. Il sereno dialogo che ho sempre cercato di avere con tutti, tanto con chi ha condiviso le mie idee quanto con chi ha rispettabilmente operato scelte diverse. A tutti ho desiderato stringere la mano nel rispetto dei  valori  dell'amicizia,  della  tolleranza  e  della  comprensione  cui  un  sano  lionismo  deve tendere senza mai cedere a sentimenti dettati da personali risentimenti o al perdurare di acredini  come,  talvolta,  purtroppo,  accade.  Ritengo  che,  nella  nostra  Associazione,  non esistano mire  golpiste;  sarebbe  semplicemente  ridicolo  e  non  farebbe    onore  a  chi  lo affermasse.  Se  tanto  dovesse  essere  condiviso  anche  da  amici  carissimi,  non  esiterò  a manifestare  il  mio  dissenso.  Assicuro  inoltre  che  difenderò  questa  Associazione,  come credo la difenderanno tutti i soci "veri lions". Torno alla relazione del governatore Pogliese. Tendenzialmente concordo con quanto dallo stesso affermato. Ritengo e mi permetto di ribadire che la "cultura della continuità" debba necessariamente passare da un auspicabile costruttivo dialogo. Un grande oceano, ci dice quella Donna Celeste che è Madre Teresa di Calcutta, è formato da miliardi di gocce d’acqua. Ci  sono aree più popolose di pesci  la  cui vitalità  renderà  le acque più "effervescenti" ed altre più calme ed adatte ad una più tranquilla navigazione. La mancanza di una  sola goccia d'acqua  renderà  l’intero oceano più povero. Analogamente, così  come  le  fresche  energie  dei  soci  più  giovani,  quando  non  velocemente  smorzate, creano  il giusto entusiasmo che diverrà ricchezza per  l'intera associazione,  le collaudate e resistenti  energie  dei  soci  più  anziani  (meno  benevolmente  definiti  più  vecchi), costituiscono  il giusto apporto di esperienza al quale poter  fare riferimento. E' necessario ricorrere  a  tutte  le  forme  di  energia  per  ottenere  la  continuità,  indispensabile  per raggiungere l'obiettivo. 

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Analisi, idee, proposte

 Troppe volte, per  troppo  tempo, si è discusso di quanto sia ormai necessaria una diversa nostra posizione, una diversa “politica”, che non deve preoccupare tutti quelli che si sono preoccupati. Noi dobbiamo fare “politica”, che,  inequivocabilmente, come più volte detto, non può essere di parte. Ognuno faccia la politica che ritiene, purché sia utile ad evitare che nascano episodi di “grillismo”, che, secondo me, fanno soltanto male, al nostro Paese. Ecco perché  sostengo  che bisogna  “fare politica”. Andare a  votare, per esempio, è necessario perché ognuno di noi possa assumersi le proprie responsabilità. Noi lions ci siamo dati una carta  importante:  la  “Carta  della  Cittadinanza  Umanitaria  Europea”  che  ci  ricorda chiaramente  chi  siamo  e  quello  che  è  nostro  compito  fare  per  adempiere  alla missione affidataci. Condivido pienamente  le affermazioni del governatore Pogliese sull'esigenza di dare continuità alle azioni. Torno su questo argomento perché ritengo  importante portare qualche testimonianza e condividere alcune considerazioni. La continuità c’è stata nel mio anno di governatorato quando ho  riproposto  il  tema ed  il  service  trattati nel precedente anno da Raffaele Tommasini. Non  li ho  riproposti per sudditanza o mancanza di  idee. Ne ero convinto,  li condividevo e volevo che  le tematiche potessero essere approfondite. Ho applicato, semplicemente,  la continuità. Non mi risulta che  il mio "esperimento" sia stato ripetuto  negli  anni  a  venire.  La  continuità  è  necessaria,  indispensabile,  non  si  deve interrompere  il processo avviato dopo un anno o due ma deve  "continuare" per  tutto  il tempo necessario a raggiungere il “risultato" non più merito del singolo bensì di tutti quanti si saranno spesi per raggiungerlo. Tutti i soci saranno attori su questo palcoscenico dove si rappresenta  la nostra commedia. Cambiano gli attori ma  la sceneggiatura  rimane eguale, perché  è  quella  che  noi  siamo  riusciti  a  scrivere  negli  anni.  Vada  avanti,  quindi,  il governatore Pogliese e, dopo di lui, senza paura, senza alcun senso di sudditanza (che non deve  esserci)  senza  sentirsi  secondi  a nessuno,  tutti  i  governatori  che,  anno dopo  anno, democraticamente  eletti,  si  avvicenderanno.  Pogliese  ha  le  idee  chiare.  La  proposta  è coinvolgente. Prima d'ora, anche  se  tentata da qualcuno, non ha  trovato  le  condizioni di sviluppo  e  attecchimento  adatte. Oggi  esistono  tanto  le  condizioni  quanto  chi mette  in gioco  la propria faccia. Ho  imparato a conoscerlo, e sento di poter sostenere che Pogliese non é un presuntuoso. E', piuttosto, un determinato assolutamente capace di raggiungere l'obiettivo. Per questo sono al suo fianco. Metto la mia lunga militanza, il mio volere essere lions, se si vuole la mia modesta esperienza, a sua disposizione e a disposizione di chi verrà dopo. Se mi verrà chiesto, salirò anch' io sul palcoscenico. Non importa se da protagonista o da semplice figurante, non ho pretese di visibilità, che lascio ad altri. L’importante è esserci. Finché Dio vorrà!   

* governatore distretto 108Yb Sicilia 2006/2007

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Analisi, idee, proposte

CONTRIBUTO ALLA RELAZIONE PROGRAMMATICA DEL GOVERNATORE ANTONIO POGLIESE

di Andrea Donsì* Cari amici,  all’inizio del nuovo anno sociale ci accingiamo a rinnovare  l’impegno che contraddistingue l’operato  della  nostra  Associazione  e,  alla  luce  delle  esperienze  maturate  negli  anni precedenti, con l’occasione allettante della Riunione delle Cariche che avrà luogo il 13 e 14 luglio p.v. presso  l’Hotel Santa Tecla Palace di Acireale, dopo avere  letto attentamente  la relazione  programmatica  del  nostro  Governatore  per  l’Anno  Sociale  2012‐2013  Antonio Pogliese ho ritenuto opportuno offrire  il mio modesto contributo ad un possibile dibattito che, come credo e spero, vedrà il suo avvio proprio in quella circostanza. Un  contributo  fatto  di  riflessioni,  di  considerazioni  a  completamento  di  alcuni  concetti esposti, qualche tentativo di approfondimento e, soprattutto una accorata esternazione per dare  un  personalissimo  e  forse  anche  un  po’  presuntuoso  sprone  a  tutta  l’associazione ovviamente  per  il  ruolo  che  mi  compete  ma  con  la  massima  sincerità  ed  onestà intellettuale. Qualche  passaggio  potrà  sembrare  eccessivo  e  magari  proiettato  troppo  in  avanti,  ma questa è una fase storica in cui l’ipocrisia più che in altre circostanze ci potrebbe veramente condurre ad una silenziosa ed inconsapevole autodistruzione. Chiedo comunque  scusa a priori per eventuali eccessi ma apprezzerò eventuali critiche e voglia di approfondimento con chi avrà la bontà di sfogliare queste riflessioni.  Premessa  In occasione della riunione delle cariche durante  la quale  il Governatore Antonio Pogliese illustrerà  la  sua  relazione  programmatica  quanti  ritengono  utile  partecipare  al  dibattito potranno  (e  dovranno)  portare  il  proprio  contributo  al  fine  di  avviare  una  sorta  di  fase costituente tesa a delineare una CONFIGURAZIONE POSSIBILE della nostra Associazione. Per rispondere  in maniera riflessiva e propositiva all’auspicio del Governatore ho ritenuto opportuno  esprimere  le  considerazioni,  le  sensazioni  e  degli  spunti  di  approfondimento facendo  specifico  riferimento  ad  alcuni  passaggi  della  relazione  che  è  stata preventivamente distribuita alla nuova Direzione del nostro Distretto. Queste  riflessioni  sono  state  esternate di  getto  con  l’intenzione di  raccogliere  l’esito del PRIMO  IMPATTO  susseguendosi magari  in passaggi disarticolati, per acquisire  l’eventuale consapevolezza della chiarezza del messaggio prodotto. Tutto  ciò  perché  ho  la  piena  convinzione  che  qualunque  tentativo  di  rimodulare  e ridisegnare il possibile ruolo della nostra Associazione sia funzione diretta della QUALITA’ E DELLA CHIAREZZA DELLE PREMESSE, prima ancora che delle idee e delle proposte poste  in essere. 

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Analisi, idee, proposte Riferimento alla relazione del Governatore:  Parte B   Capitolo 2 – Le criticità  Discontinuità e frammentazione Uno degli aspetti problematici della nostra organizzazione è l’impossibilità di programmare delle fasi di crescita attraverso una scansione temporale adeguata. E’ evidente che la durata annuale della carica  (di per sé un  fattore altamente propulsivo  in  termini di stimoli verso una  pregnante  operatività)  limita  la  pianificazione  nel medio  termine  indispensabile  per attuare un rinnovamento evolutivo dell’Associazione. Paradossalmente  il  nostro  modello  incarna  nel  modo  più  palese  il  notorio  principio gattopardesco  di  Tomasi  di  Lampedusa  che,  in  una  ipotetica  trasposizione  lionistica, potrebbe  leggersi    “cambia  ogni  anno  tutto  per  non  cambiare  assolutamente  nulla”  e questa  nostra  peculiarità  ci  penalizza  regolarmente  rispetto  alla  velocità  dei mutamenti sociali rendendoci talora anacronistici ed al di fuori dei più importanti processi della nostra realtà storica. Ma  per  quanto  riguarda  lo  spirito  e  l’attività  di  servizio  questa  IMMUTABILE  FORMA dell’associazione è  in  realtà  la GARANZIA UNICA DELL’IMPEGNO DEL WE SERVE, e quindi comunque necessaria a giustificare la nostra primeva funzione verso i bisogni del sociale. Parallelamente,  però,  questa  prerogativa  non  può  impedire  una  NATURALE  TENDENZA ALLA CRESCITA: su questo fronte, infatti, il nostro modello strutturale,  quella IMMUTABILE FORMA cui si accennava rappresenta un muro invalicabile. Pertanto, al  fine di ovviare a questo  carenza generata dalla  tipologia del nostro modello organizzativo pur rispettando e mantenendo la durata annuale delle cariche, una soluzione reale  potrebbe  essere  di  “legare”  le  candidature  a  governatore  ‐  vicegovernatore  ad  un programma comune da dibattere, condividere e definire ad inizio di ogni triennio. La premessa fondamentale per applicare questa procedura è rappresentata da una diversa DEFINIZIONE E  SPECIALIZZAZIONE DELLA  FIGURA DEL GOVERNATORE.  Intendo dire  che  è necessario  liberare  il  ruolo  del  governatore  da  quella  enfatica  carica  caratterizzante  e personalizzante  che  alla  fine  si  rivela  spesso  effimera  relativamente  alla  capacità  di realizzare progetti importanti ed a favorire reali processi di crescita dell’associazione. L’azione del governatore e della direzione distrettuale  in  soli 365 giorni non può dare  la necessaria  PROFONDITA’  ad  un  programma  o  a  delle  idee  personali  che  comunque difficilmente vengono realizzate e che soprattutto non hanno modo di essere metabolizzate e quindi NON RIESCONO A SEDIMENTARE opportunamente nel tessuto associativo. Naturalmente non è da ridimensionare anzi è proprio da valorizzare  l’impulso operativo e l’interpretazione del ruolo di Governatore; la caratterizzazione di ogni anno sociale passa  

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Analisi, idee, proposte soprattutto attraverso  la disponibilità e  le  importanti risorse che  i governatori di volta per volta eletti offrono all’associazione. Il cambiamento proposto invece è in sostanza nella qualità della DELEGA: non all’idea della persona ma alla  sua  capacità di attuare UNA  FASE DEL PROGRAMMA CONDIVISO DALLA NOSTRA ASSOCIAZIONE. La  caratterizzazione  del  Governatore  sotto  questo  profilo  si  avrebbe  nella  QUALITA’ DELL’INTERPRETAZIONE  DELLA  FASE  DEL  PROGRAMMA  PER  LA QUALE HA  RICEVUTO  LA DELEGA ESECUTIVA. Ovviamente la realizzazione di una fase del programma adottato dall’assemblea costituente non  impedisce al governatore di dare esecuzione alle proprie  idee personali che possono avere un percorso parallelo o comune e sinergico con gli obiettivi del programma generale dell’associazione. Se  vogliamo  l’applicazione  di  questo  principio  generale  ha  luogo  ordinariamente nell’ambito delle realtà aziendali al fine di garantire la certezza e la qualità del risultato.  Nelle  realtà  associative,  ed  analogamente  anche  nelle  strutture  dei  partiti  politici,  la tendenza  predominante  è  quella  di  delegare  la  persona  che,  contemporaneamente, presenta  il  proprio  programma  (legato  quindi  alla  persona  e  non  a  decisioni programmatiche assunte dall’associazione o dal partito). Nelle associazioni di clubs services  inoltre  la durata annuale delle cariche amplifica questa inattuale  peculiarità  creando  una  barriera  invalicabile  alle  possibilità  di  evoluzione  e  di crescita. Se vogliamo pertanto seguire la traccia che il Presidente Internazionale ha delineato nel suo discorso  di  apertura  tesa  ad  una  reale  ricerca  del  cambiamento,  è  necessaria  una  seria presa di coscienza da parte del movimento lontana da pregiudizi di parte o di circostanza ed orientata verso un percorso di OBIETTIVO MIGLIORAMENTO. Ogni  socio  ha  il  DOVERE  di  dare  il  suo  contributo  di  IDEE  e  DISPONIBILITA’  per  avviare costruttivamente questa  fase  costituente  e diventa necessario per  l’associazione nel  suo complesso muovere importanti passi operativi e scelte coraggiose. Una  fase  costituente  che,  e  riprendo  la  premessa  iniziale,  passa  attraverso  una RIDEFINIZIONE DEL RUOLO del Governatore e   delinea rapidamente ed  in modo deciso  IL PROGRAMMA, LE FASI E LE MODALITA’ DI ATTUAZIONE. Pochi  obiettivi  ma  chiari  e  chiaramente  articolati  da  ottenere  in  un  arco  temporale ragionevole  (triennio‐medio  termine)  e  che  offra  le  condizioni  adeguate  per  passaggi successivi sempre più importanti e significativi. L’ipotesi di un programma che venga condiviso e ratificato pubblicamente tra tre candidati (il  governatore  eletto,  il  I°  vice‐  governatore  ed  il  II°  vice‐governatore)  attribuirebbe  ai governatori di turno il ruolo di “soggetti attuatori di una fase programmatica” forse meno prestigiosa  a  livello  personale ma  certamente  più  funzionale  per  l’intero movimento  in relazione agli obiettivi che potrebbero essere raggiunti. 

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Analisi, idee, proposte Una ipotesi ragionevole potrebbe essere quella di individuare un percorso articolato in tre step: 

Un momento assembleare con l’esposizione libera delle varie proposte (in concomitanza con la riunione delle cariche) 

La  costituzione  di  un  comitato  che  svolga  il  compito  della  sistematizzazione,  della scrematura e del vaglio delle ipotesi elaborando un supporto tematico “ordinato” 

La  convocazione di una  sessione di un’assemblea  straordinaria  finalizzata esclusivamente alla discussione, approfondimento ed eventuale ratifica di un programma condiviso con  la definizione  soprattutto  delle  fasi  e  delle modalità  di  attuazione,  possibilmente  un  Forum qualificato  dalla  presenza  di  tutte  le  forze  vive  dell’Associazione  per  individuare  UN MODELLO REALMENTE CONDIVISO. A conclusione di questo percorso  Il Governatore ed  i due vicegovernatori concorderanno nei dettagli l’articolazione delle fasi del programma  ratificato. Questa nuova funzione dei governatori – vicegovernatori come DELEGATI DALL’ASSEMBLEA ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA potrebbe aprire scenari interessanti dal punto di vista o operativo ed anche  in  tema di COMPRENSIONE spesso  latente  in alcuni passaggi  tra un governatorato e l’altro. Naturalmente  questa  è  solo  un’ipotesi  di  modello  che  pongo  senza  pretesa  alcuna all’attenzione della direzione del Distretto come spunto di riflessione e piccolo contributo utile all’individuazione di un ATTUABILE MODELLO DI CRESCITA.  Riferimento alla relazione del Governatore:  Capitolo 3 – Il rito, gli usi, la comunicazione  Il rito Sull’importanza del  rito credo non ci si soffermi mai abbastanza, ma comunque credo sia necessario, oltre che limitare la citazione delle autorità Lions, specificare (oltre l’ipotesi del 20%) le figure da citare in modo da non generare equivoci di alcun tipo. Ferma  restando  l’assoluta  autonomia  del  club,  principale  peculiarità  della  nostra associazione  o  non‐associazione,  per  dare  corpo  ad  una  linea  condivisa  sia  per  quanto concerne  la  lista delle autorità da  invitare agli eventi  istituzionali, sia per attuare un reale snellimento  delle  manifestazioni  sarebbe  certamente  opportuno  e  non  pleonastico ratificare e diffondere “ufficialmente” ai clubs  in uno con il cerimoniale tipo una carta delle opportunità,  pur  lasciando  la  possibilità  di  inviti  liberi  di  cui  il  club  si  assumerebbe  la responsabilità.  

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Analisi, idee, proposte Gli usi A  completamento  del  concetto  espresso nella  relazione  credo  anche  in  questo  caso  che possa essere sufficiente stabilire e soprattutto applicare  la regola che nel momento  in cui sono  presenti  tutte  le  autorità  invitate  al  tavolo  di  conferenza  o  alla  manifestazione organizzata si dia  immediatamente  inizio ovviamente adoperandosi a contenere  il  ritardo iniziale contenuto entro i venti minuti dall’orario previsto.  La comunicazione A margine dei concetti riportati nella relazione del Governatore in realtà la capacità di relazionare con una scelta opportuna di tempi, modalità di comunicazione e sintesi espressiva sono peculiarità individuali che nascono dalla sensibilità dell’interlocutore e, soprattutto dal rispetto nei confronti dell’uditorio. La storia e l’esperienza del convegnismo lionistico ci insegna invece che, a prescindere dalla qualità di temi, relatori e profili culturali adottati, l’impronta alle maggior parte delle manifestazioni viene condizionata dalla autoreferenzialità fine a se stessa e spesso orienta l’esito finale di queste iniziative verso un arido ed improduttivo autoconsumo culturale. Se ci poniamo come prioritario l’obiettivo di diventare un organismo che rappresenti un VERO INTERLOCUTORE SOCIALE E CULTURALE  (il passaggio da associazione ad istituzione cui accennerò in alcuni passaggi successivi) è evidente la necessità di caratterizzare con un format più adatto a creare (come accenna in premessa il Governatore) la GIUSTA CONTESTUALIZZAZIONE.  Lo snellimento dei passaggi nell’ambito dell’attuazione di un evento è certamente appannaggio di ne ha in carico la responsabilità (presidente di club, di comitato, etc.) ma è altrettanto vero che il contesto dei relatori deve essere OPPORTUNAMENTE SENSIBILIZZATO all’inizio se non addirittura nelle fasi che precedono la manifestazione. La capacità di sintesi (e di comunicare messaggi DIRETTI) non è peculiarità di molti specie nel nostro ambiente, ma proprio per questo è necessario compiere uno sforzo comune (verso noi stessi e verso chi ci sta attorno) per creare le condizioni per favorire una EFFICACIA OTTIMALE delle iniziative condotte.  Conclusioni  Al di là delle considerazioni sopra esposte a completamento e puntualizzazione della relazione del Governatore credo che da una analisi più ampia e profonda manchi uno specifico riferimento relativamente a due aspetti dal mio punto di vista vitali per il futuro dell’Associazione: 

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Analisi, idee, proposte

‐ La qualità degli atteggiamenti da assumere all’interno dell’Associazione ‐ La capacità reale di esportare valori Ovviamente questi sono due aspetti legati da un reciproco vincolo di solidarietà ma mi sembra opportuno sottolineare che rappresentano due necessari presupposti per l’avvio e la realizzazione del progetto nel quale il Governatore Antonio Pogliese ci ha coinvolto. La capacità di crescere all’interno della struttura associativa soprattutto nell’ambito della Direzione del Distretto credo sia il reale punto di partenza per l’attivazione di qualsivoglia percorso virtuoso noi andiamo ad affrontare. Da questo punto di vista intendo sottolineare la necessità di sviluppare una cultura del rispetto delle diversità culturali presenti all’interno dell’Associazione, una cultura del confronto REALE, la riscoperta e la diffusione di una onestà intellettuale spesso latente ed occasionale, la coerenza tra principi dichiarati e comportamenti ordinari assunti. In sostanza una continuità ed un solido legame tra PENSIERO‐PAROLA‐AZIONE, che può scaturire solo da un atteggiamento personale in perfetta linea con CODICE LIONISTICO e che genera, appunto, una complessiva e generale QUALITA’ DEI COMPORTAMENTI di relazione all’interno dell’associazione. Credo che questi aspetti siano troppo spesso dati per scontati come corpo etico fondamentale per qualunque socio iscritto, ma in realtà la loro scomposta non applicazione (spesso condita da una enfatica ipocrisia) costituisce la causa prima della stasi improduttiva dei clubs services. Lo studio e l’adozione di strumenti appropriati atti a favorire lo sviluppo dell’associazionismo e delle sinergie tematiche rappresentano solo una fase propedeutica successiva ad una attenta riflessione sulla nostra identità e sulle modalità dello STARE ASSIEME e di creare SOLIDE SINERGIE. Al di là di opportune valutazioni di merito, credo che una prerogativa dell’essere Lions e del fare lionismo risieda nell’intelligenza, nell’umiltà e nella disponibilità a sapere INTERPRETARE CORRETTAMENTE IL PROPRIO RUOLO dal semplice socio alla più alta carica. Senza questa ovvia ma evidente premessa non ritengo ragionevole neanche abbozzare alcun tipo di progetto; la ricerca convinta tesa a riscoprire ed attuare con convinzione e vera fede lionistica UNA PIU’ CHIARA IMPRONTA ETICA E COMPORTAMENTALE all’interno dell’associazione  rappresenta il naturale viatico in prospettiva di una utile proiezione verso il sociale. Non ritengo infine sia necessario operare CAMBIAMENTI o RINNOVAMENTI , ma piuttosto una CONSAPEVOLE ED ATTIVA EVOLUZIONE per l’indispensabile passaggio da ASSOCIAZIONE ad ISTITUZIONE che le attuali contingenze socio‐economiche e socio‐culturali richiedono come reale contributo essenziale ed operativo. Forse è più opportuno parlare di MIGLIORAMENTO, CRESCITA, EVOLUZIONE piuttosto che ricercare cambiamenti indiscriminati  e frenetici che in altri contesti hanno storicamente condotto  ad esiti di restaurazione falsamente etica e culturale. 

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Analisi, idee, proposte Ed è a questo punto che si inserisce il secondo aspetto da porre alla nostra attenzione: la capacità di esportare valori e di trasmettere all’esterno una immagine di EFFICIENZA ETICA E CULTURALE attraverso una cosciente PROFONDITA’ D’AZIONE. La continuità dell’operato che ha caratterizzato la nostra associazione è un irrinunciabile patrimonio di storia e di esperienze che costituisce la solidissima base del nostro essere, ma per esportare valori nella società è necessario fare un importante salto di qualità sia nelle PREMESSE del nostro operare, sia nella concezione ed articolazione delle nostre iniziative, sia nelle modalità di proposizione del messaggio (mediatico e tematico). La poliedricità dell’interpretazione della matrice lionistica che guida ogni singolo club è in sé un valore ed una risorsa peculiare della nostra associazione ma è comunque necessario, (posti come riferimento primo ed assoluto il codice e gli scopi) individuare i PERCORSI DEL CONFRONTO con le realtà territoriali. E’ necessario probabilmente uscire dalle “secche” della facile rappresentazione e, al contempo avere il coraggio di scendere dal pulpito della supponenza culturale sulla quale spesso ci areniamo indebitamente. Pertanto se vogliamo esportare valori e non semplicemente fare solo le nostre “buone azioni quotidiane” e di routine, dobbiamo scrollarci di dosso (dal semplice socio alle massime autorità) quella patina sottile (ma spesso invece dura corazza) costituita da presunzione dogmatica,  inutile e vanesia che negli ultimi decenni ci sta emarginando dalla realtà sociale. Concludendo, quindi, forse un semplice lavacro di umiltà che ci consenta di scoprire un RUOLO da sapere interpretare sia all’interno dell’associazione che, di conseguenza, all’esterno delle mura lionistiche. Nella speranza che queste parole non siano fraintese e che soprattutto che sia colto lo spirito vero che le ha generate, ringrazio di cuore chi ha avuto la bontà di leggere questo contributo.  

Addetto Distrettuale per la Sinergia con le altre Associazioni

Area di Messina

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Servizi informatici e di segreteria

È SEMPRE LA SOLITA STORIA Come fare ad avere un organigramma con dati corretti

di Claudio Vetrano *

Ogni  anno  sociale,  successivamente  alla  distribuzione  del  relativo 

Organigramma,  che  avviene  normalmente  durante  la  Riunione  delle 

Cariche nel mese di Luglio, si susseguono una serie di segnalazioni per  le 

inesattezze, errori, omissioni e quant’altro in esso contenuto. 

Quel Past Governatore non abita più  lì, quel Presidente di Circoscrizione 

ha il civico diverso, quel  tal Presidente di Zona ha un altro indirizzo mail, 

quel  Componente  di  quel  Comitato  ha  cambiato  numero  di  telefono,  le  casistiche  sono 

infinite, e gli errori emersi ogni anno sono sempre maggiori. 

Quale strumento usare per cercare di ridurre al massimo la fonte di tanti errori? La risposta 

è semplice, prendere i dati dall’archivio elettronico del Multidistretto 108 ITALY. 

Infatti, dal 2009 è operativo il sito www.lions.it in cui ogni Club inserisce i dati anagrafici dei 

propri  soci,  descrive  la  composizione  dei  propri  organi  sociali,  trasmette  i  rapporti  delle 

attività svolte, eccetera. 

Precedentemente  a  tale  data,  ogni  Distretto  si  era  organizzato  con  dei  propri  siti  di 

appoggio per le predette attività che venivano più o meno aggiornati ma, in occasione della 

creazione del sopradetto nuovo database nazionale, a  livello Multidistrettuale,  fu presa  la 

decisione di  importare  i dati presenti nell’archivio della Sede Centrale   di Oakbrook e non 

da quelli dei singoli Distretti. 

Nei  primi  anni  la  confusione  è  stata  notevole,  i  dati  per  la  composizione  sia  dell’ 

organigramma che dell’Annuario erano veramente molto incerti. 

Passati questi primi anni, anche se una buona parte  dei dati sono stati via via aggiornati dai 

Presidenti/Segretari/ITO  che  si  sono  nel  tempo  succeduti  nella  gestione  di  ciascun  Club, 

altri sono rimasti incompleti o inesatti. 

L’unico sistema che si può adottare affinchè tutti i dati presenti nell’archivio Centrale siano 

corretti è quello di far sì che ogni socio, avendo  la possibilità di controllare  il contenuto di 

quanto presente nel suddetto database, segnali  le  inesattezze riscontrate al Segretario del 

proprio Club il quale si attiverà per la relativa correzione. 

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    35   

Servizi informatici e di segreteria 

 

Ed  ecco  come  può  fare  un  socio  LIONS  a  controllare  la  scheda  anagrafica  presente 

nell’archivio del Multidistretto: 

Sulla barra di  comando del proprio browser digitare www.lions.it,  comparirà  la  seguente schermata:

 

Cliccare su YB, comparirà la seguente schermata: 

Cliccare 

su YB 

Cliccare 

su i Clubs

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36  

Servizi informatici e di segreteria 

Cliccare su i Clubs, comparirà la seguente schermata: 

Dalla lista che compare, scegliere il Club di appartenenza e comparirà la seguente 

schermata con i dati principali del Club: 

 

 

Cliccare su 

Elenco Soci 

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    37   

Servizi informatici e di segreteria

Cliccare su Elenco Soci, riportato in basso, e comparirà:

Indicare come Codice: la propria matricola Oakbrook, nonchè il proprio Cognome; 

comparirà la schermata con l’elenco di tutti i soci del Club e per visualizzare la Scheda 

Socio, cliccare sul proprio nome. 

Per  conoscere la propria matricola Oakbrook, il Socio, oltre che chiederla al Segretario del 

Club, la può ricavare dall’etichetta con cui quest’anno è stato spedito il primo numero della 

Rivista Distrettuale, in quanto è stata riportata nel bordo inferiore destra della stessa. 

Dalla Scheda Socio come sopra ricavata, si potranno individuare tutte le inesattezze sui 

recapiti che potranno essere opportunamente rettificate dagli Officers di Club preposti. 

Trascorso un periodo di tempo accettabile e ripetendo la superiore indagine, non avendo 

ottenuto le modifiche richieste, mi dichiaro disponibile a  provvedere personalmente alla 

modifica se, nel ribadire la richiesta  al proprio Club via mail, viene  indicato il mio indirizzo 

mail ([email protected]) nella spedizione per conoscenza. 

Questi sono i miei suggerimenti indirizzati ai singoli soci per controllare i dati presenti 

nell’archivio informatico del Multidistretto, nelle prossime uscite di questa rivista, mi 

dedicherò ad altri modi per renderlo ancora più attendibile, affinchè quando i dati in esso si  

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Servizi informatici e di segreteria

 

possono tranquillamente utilizzare per la stampa dell’Annuario o dell’Organigramma, senza 

pericolo di contestazione. 

 

 

Addetto Informatico Distrettuale  

 

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Direttore Responsabile Rivista Carlo Alberto Tregua

Responsabile del Supplemento onlineAntonio Palmeri

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