Rivista Distretto Lions 108/AB

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THE INTERNATIONAL ASSOCIATION OF LIONS CLUBS - RIVISTA DISTRETTUALE 108 AB Distretto N. 5 - MARZO-APRILE 2009 settantatre Solidarietà per le vittime del sisma d’Abruzzo attraverso il XIII Congresso Distrettuale di Monopoli alla “Festa del fuoco” Da Casalnuovo Monterotaro a L’Aquila Il “XIII Congresso Distrettuale” I Candidati Il primo bilancio di missione del Distretto 108 AB 10 12 Inserto Associazione non commerciale e senza fini di lucro - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento Postale 70% - Autorizz D.C./412/01 2008 · 2009 IL PRIMO BILANCIO DI MISSIONE A N N O S O C I A L E THE INTERNATIONAL ASSOCIATION OF LIONS CLUBS D IS T R E T T O 10 8 A B Crederenel servireeservirepercredereNICOLA TRICARICO GOVERNATORE 2008-2009 GOVERNATORE NICOLA TRICARICO 2

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Rivista trimestrale dei LIONS di Puglia

Transcript of Rivista Distretto Lions 108/AB

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per le vittime del sisma d’Abruzzo attraverso il XIII Congresso Distrettualedi Monopoli alla “Festa del fuoco”

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Il “XIII CongressoDistrettuale”

I Candidati

Il primo bilanciodi missione del Distretto 108 AB

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IL PRIMO BILANCIO DI MISSIONE DEL DISTRETTO 108 AB

WE SERVETHE INTERNATIONAL ASSOCIATION OF LIONS CLUBS › DISTRETTO 108 AB/ITALY

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“Credere nel servire e servire per credere”NICOLA TRICARICO

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DA CASALnUOVO MOnTEROTARO A L’AQUILA: È il momento della solidarietà ma anche della responsabilità

Sono trascorsi appena tre mesi da quando, il 6 gennaio scorso, il Distretto 108AB ha consegnato al Comune di Casalnuovo Monterotaro il complesso che ospiterà il Centro Polifunzionale. E’ stato l’ultimo atto del Service attivato all’indomani del sisma che colpì nel 2002 l’area compresa tra il nord della Puglia e il basso Molise, evento che vide l’immane tragedia di San Giuliano che si portò via ben ventisette bambini della scuola con la loro maestra. Appena tre mesi e siamo costretti

a registrare una nuova tragedia a pochi passi dalla Puglia e dal Distretto, nella vicina terra d’Abruzzo, che per tanti anni è stata parte integrante del Lionismo pugliese a fianco delle Marche e della Romagna.Un terremoto devastante ha procurato molte vittime e moltissimi danni a L’Aquila e al suo territorio provinciale e ci costringe, ancora una volta, a riflettere da una parte e ad operare dall’altra in nome sia della nostra volontà di capire il senso degli eventi sia della ragione e del cuore che ci inducono alla condivisone e alla solidarietà nell’ora del bisogno.

solidarietà

. Raffaele Cera

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Sembra essere questo il destino dell’Italia: non si fa in tempo a smaltire un’emergenza con annessi dolori e problemi che subito se ne presenta un’altra di uguale se non maggiore drammaticità, per cui le ferite rimangono sempre aperte e bisogna ogni volta fare i conti con immani necessità che mettono a rischio la stessa capacità di avere una speranza e un futuro.Su un piano riflessivo ritornano anche in questo terribile dramma aquilano gli interrogativi di sempre: perché devono crollare, oltre a edifici e strutture vecchi di secoli anche quelli costruiti negli ultimi decenni e negli ultimi anni? Perché si deve morire in una casa dello studente edificata pochi anni fa? Perché si deve assistere al crollo di un ospedale costruito negli ultimi decenni, con conseguenze gravissime per tutti coloro che di quella struttura hanno bisogno soprattutto in questi momenti? Non è il terremoto in sé, a parte le inutili polemiche sulla sua prevedibilità, che spaventa, perché esso è un evento naturale che esiste da sempre come da sempre esistono altri eventi naturali: tornadi, uragani, ecc. Spaventa invece che ancora nel 2009 non si sia capaci, per incompetenza e soprattutto per colpa, di mettere in campo tutte quelle opere di prevenzione che sono in grado di ridurre al minimo le conseguenze dell’evento, come le morti e le rovine.Allora, viene fuori la principale delle responsabilità, quella di chi ha costruito senza l’osservanza delle regole antisismiche, quella di chi non ha controllato su tale osservanza, quella di chi pur sapendo di tale inadempienza non ha fatto nulla per porvi rimedio e per sanzionare chi aveva commesso quella gravissima mancanza Recita uno degli scopi del lionismo: “promuovere i principi di buon governo e di buona cittadinanza”. “I principi di buon governo” appunto, che presuppongono anzitutto un’applicazione quotidiana dell’etica della responsabilità, per cui colui che costruisce un edificio deve essere scrupoloso nell’applicazione delle norme, colui che deve controllare deve sapere che dalla sua opera può dipendere la vita di tante persone e colui che deve sanzionare lo deve fare nel pieno rispetto delle norme di rigore e di giustizia, senza le quali non è possibile edificare e mantenere uno Stato di diritto che ha, proprio tra i suoi compiti, quello di tutelare la sicurezza dei propri cittadini. Purtroppo in questi ultimi decenni sembra essere venuta meno proprio questa etica della responsabilità, per cui si assiste ogni giorno ad una sistematica violazione delle norme e delle regole da osservare in tutti i campi e in tutti i settori e ci si abitua a continue omissioni, finché poi non accade l’evento che mette a nudo questo panorama di irregolarità e di infrazioni, ripropo-nendoci lo spettacolo terribile dei morti, delle rovine, in una parola di una tragedia umana, civile e culturale che lascia profondi segni nelle persone e nelle cose. E allora, possiamo noi lions consapevolmente e responsabilmente unirci all’esortazione del Presidente Giorgio Napolitano che, proprio sulle rovine di quel lembo d’Italia, ci ha invitato tutti ad un esame di coscienza da fare senza riserve e senza compromessi, sicché si possa provvedere ad iniziative capaci di far tornare progressivamente un più forte senso del dovere e del rispetto delle proprie responsabilità e dei propri obblighi negli ambiti più diversi.Non è un’opera facile ma occorre provarci perché i principi di buon governo e di buona cittadinanza siano non affermazioni teoriche e accademiche, ma espressione di un modo concreto di vivere e di operare. E’ evidente che quando si parla di “buon governo” si deve intendere il governo della cosa pubblica e si identifica nella capacità di gestire e amministrare, non le grandi questioni politiche, ma i problemi quotidiani ai diversi livelli, della città, della provincia, della regione fino a quelli della nazione. In tale ambito si colloca il governo di una buona prevenzione della edilizia pubblica e privata che possa evitare che un terremoto sia pure intenso procuri centinaia o migliaia di morti e la distruzione di tantissimi edifici.In fondo il tessuto civile e culturale di un paese è fatto di queste cose che poi contribuiscono in maniera decisiva al raggiungi-mento dell’obiettivo principale: il bene comune. Ma questo è anche il momento della solidarietà, di una pratica di vita cioè, che è a fondamento della nostra associazione. Lo abbiamo fatto tante volte e, come dicevo all’inizio, il Centro Polifunzionale di Casalnuovo Monterotaro ne è una visibile testimonianza. Lo dobbiamo fare anche adesso sia perché siamo Lions sia perché quello che dobbiamo fare è rivolto ai nostri fratelli abruzzesi che hanno condiviso con noi per tanti anni l’appartenenza ad uno stesso Distretto, quel Distretto Azzurro che è rimasto nelle nostre menti e nei nostri cuori.L’atto di solidarietà implica sì un sentimento di emotività e di sensibilità interiore, ma anche la cosciente e razionale consa-pevolezza di essere parte di una comunità unica, che è contraddistinta sia dalla nazionalità sia dalla umanità. In altre parole, siamo solidali perché partecipi di un comune destino nella buona come nella cattiva sorte.Il nostro governatore Nicola Tricarico si è subito mosso in sintonia sia con il governatore del Distretto 108A Achille Ginnetto, direttamente colpito dalla tragedia, sia con gli altri governatori del Multidistretto.Adesso tocca a noi rispondere adeguatamente così come abbiamo fatto in tante altre occasioni. Occorrono generosità e disponibilità, ma anche chiarezza e concretezza nell’attuazione degli interventi, perché la solidarietà produca effetti benefici sotto diversi punti di vista.

responsabilità

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SommarioIn copertinaElezioni

■ Distretto 108AB The International Association of Lions Clubs Rivista Distrettuale reg. Trib. Bari n. 1288 del 13/09/1996 C.F. 93170290725

■ Anno sociale 2008-2009 N. 5 (73)

■ Governatore Nicola Tricarico email: [email protected]

■ Direttore Responsabile Fiore Ferdinando (L.C. Altamuta Host) Piazza Cavour, 25 70024 Gravina in Puglia (Ba) Tel./Fax 080.3252543 Cell. 3381842402 email: [email protected] [email protected]

■ Vice Direttore Angelo Scialpi (L.C. Taranto Host) Via Crispi, 1 - 74020 Leporano (Ta) Tel./Fax 099.5315039 - Cell. 338.4136218 email: [email protected]

■ Direttore Amministrativo Pietro De Martinis (L.C. Foggia Arpi) Via Piave, 10 - 71100 Foggia Tel. Uff. 0881.726999 Fax 0881.728294 cell. 333.8931328 email: [email protected]

■ Redazione 1^ e 2^ Circoscrizione Armando Gravina (L.C. S. Marco in Lamis)

3^ e 4^ Circoscrizione Michele Giorgio (L.C. Bitonto-Palo del Colle)

5^ e 6^ Circoscrizione Franco Madaro (L.C. Taranto Poseidon)

■ Siti Web Lions Americano: www.lionsclubs.org Multidistrettuale: www.lions.it Distrettuale: www.lions108ab.it

■ Siti Web Leo Multidistrettuale: www.portaleo.it Distrettuale: www.leo108ab.org

■ Grafica, impaginazione e stampa Grafiche Grilli S.r.l. Via Manfredonia Km. 2,200 - 71100 Foggia Tel . 0881.568034 - 0881.568040 Fax. 0881.755525 email: [email protected]

Chiuso in tipografia il 23/04/2009

2 ■■ DA CASALnuoVo MonteRotARo ALL’AquILA È il momento della solidarietà ma anche della responsabilità Raffaele Cera6 ■■ eDItoRIALe L’eticità del voto Ferdinando Fiore7 ■■ IL MeSSAGGIo DeL GoVeRnAtoRe DIStRettuALe Dialogo costruttivo e spirito di servizio Nicola Tricarico9 ■■ IL VICe GoVeRnAtoRe Qui M.E.R.L.

Licia Bitritto Polignano10 ■■ XIII ConGReSSo DIStRettuALe Saluto del Governatore Nicola Tricarico10 ■■ Programma del Congresso11 ■■ Estratto del Verbale della riunione Commissione elettorale 12 ■■ Candidato alla carica di

Governatore: Licia Bitritto Polignano Curriculum vitae-lionistico13 ■■ Candidati alla carica di 1° Vice Governatore: Rocco Saltino – Armando Regina Curriculum vitae-lionistico15 ■■ Candidati alla carica di 2° Vice Governatore: Luigi Desiati – Giovanni Ostuni Curriculum vitae-lionistico17 ■■ Comunicato del Governatore18 ■■ I PDG L’etica del servire Mario Rinaldi19 ■■ Noterelle Elio Perrone20 ■■ DIStRetto La tradizionale Via Crucis nel nome di San Pio Giuseppe Pizzicoli IN ARRIVO21 ■■ Il Libro parlato Francesco Antico22 ■■ Raccolta Fondi nel Distretto 108AB

Telethon23 ■■ Progetto “Martina” Nicola Saracino24 ■■ Volano lontano i ragazzi del 108AB di Giovanni Dimauro25 ■■ Message in a bottle Emilio Ranieri26 ■■ 5^ Giornata Nazionale Raccolta Occhiali Usati Tiziana Gigantesco

27 ■■ ConFeRenZA DeL MeDIteRRAneo “Ruolo della donna nell’economia

del mediterraneo” Licia Bitritto Polignano

28 ■■ VALoRIZZAZIone BenI AMBIentALI Carbone e Acciaio Rocco Calamo Specchia

30 ■■ CuLtuRA e SCuoLA Le feste del fuoco Giuseppe Dibenedetto32 ■■ Nel giorno della Memoria Angelo Scialpi35 ■■ oPInIonI Le due facce del Leone Gian Maria De Marini36 ■■ CLuB - SeRVICe Federalismo fiscale e infrastrutture Giovanni Giordano37 ■■ Una Casa per l’Alzheimer Michele Giorgio38 ■■ Una serata per le donne Michele Mastromatteo39 ■■ Un’altra grande opportunità per il futuro del nostro territorio Emanuele De Maria40 ■■ Bioetica e nanobiotecnologie Alberigo Fonseca41 ■■ Alla ricerca della Siponto sommersa Michele Apollonia42 ■■ Onorificenza Lions “Melvin Jones Fellow” Antonio Mondelli42 ■■ Affettività, sessualità e disabilità

intellettiva Luigi Greco43 ■■ Un gemellaggio alla riscoperta

dell’autentica solidarietà Paolo Rotondo44 ■■ “Ettore Carafa: personaggio tra leggenda e realtà” Matilde Mongelli44 ■■ L’arte e il dolore Francesco De Franco45 ■■ Sessant’anni di alti valori Franco Madaro46 ■■ Cronaca di un giorno di speranza Angela Matera47 ■■ “La solidarietà sanitaria nei Paesi in via di sviluppo” Franco Madaro47 ■■ Donna ed avvocatura Maria Minervini Crocetta48 ■■ A salvaguardia del territorio delle

gravine e delle chiese rupestri Etta Divella49 ■■ …per il bene dell’Umanità Girolamo Tortorelli49 ■■ notIZIe Via Crucis nei Sassi di Matera

Giovanni Giordano50 ■■ Premiazione Concorso “A Beautiful Mind” Giovanni Di Mauro

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Ormai siamo vicini alla scadenza elettorale, un voto importante se si considerano le competenze che spettano agli Enti locali, al

Parlamento europeo e anche al nostro Distretto 108AB, e quanto tali competen-ze possono incidere sulla qualità della vita dei cittadini e della nostra Asso-ciazione.Per quanto riguarda noi Lions, in occa-sione del XIII Congresso di Monopoli, che si celebrerà a Maggio prossimo, nei giorni 8, 9 e 10, una novità ci arricchirà: per la prima volta siamo chiamati ad eleggere il 2° Vice Governatore. Questa nuova figura all’interno dei Lions è stata votata dai delegati alla Convention di Bangkok, nel giugno 2008.Importante, dunque, è la partecipazione di tutti i Delegati al Congresso che eleg-gerà i vertici del Distretto 108AB. Come tutti sappiamo, partecipazione significa anche dovere sia alla presenza come condivisione sia al voto come momento di fiducia nei principi inderogabili della nostra Associazione.Ora, nulla da dire riguardo alla eticità con cui noi Lions partecipiamo, dal 1917, alle scadenze statutarie. Qualcosa, però, occorre aggiungere alle altre votazioni, quelle che ci riguardano come cittadini italiani. Parafrasando Cartesio (che sostene-

va cogito ergo sum) si può affermare: “appartengo, quindi voto!”. E’ proprio il sentimento di appartenenza, in questi tempi difficili, che non dovrebbe portarci a risvolti qualunquistici.La delusione e il disprezzo che spesso i cittadini provano guardando alla politica è tanta.Sempre più numerose sono le persone che non ne vogliono più sapere del-la politica. Molti cadono nella trappola semplicistica dell’affermazione: “sono tutti uguali”.Tanti, invece, quelli che scelgono di non votare per disgusto o risentimento.Questo atteggiamento disfattista difetta in realtà di una energica autocritica che aiuterebbe a capire e, di conseguenza, a farci diventare persone con un forte senso di appartenenza.Cominciamo dal nostro piccolo a dimo-strare il nostro senso di appartenenza, senza rimproverare o criticare sempre “loro”, chi ci rappresenta. Comincia-mo a pagare onestamente le tasse, a pretendere fatture o ricevute fiscali dal negoziante o da chi ha svolto un lavoro per noi, a costruire le case dove è giusto che sia, ad accogliere dignitosamente chi è più sfortunato di noi, a lavorare con criterio e rispetto, a parcheggiare l’auto dove è prevista la sosta, a rispettare le code, e con esse, in definitiva, le regole della buona convivenza civile. Solo allo-ra potremmo pretendere molto da chi ci rappresenta o ci governa: la democrazia è bella e va accettata non solo quando fa comodo.E poi, forse ci dimentichiamo che il voto, oltre che un diritto, è un dovere. Una sorta di obbligo, che nessun disgusto o risentimento possono consentire di

eludere. Una specie di patente di attivo cittadino o di bravo associato: se ti ricor-di che votare è un dovere allora ce l’hai, la perdi invece se vieni meno al compito che ti è richiesto.La Costituzione italiana, all’articolo 48, afferma che «Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età». Aggiunge che il voto è personale (non può essere dato per delega da un rappresentante); eguale (ogni voto vale indipendentemente da chi l’ha dato); libero (nessuno può es-sere costretto a dare un voto diverso da quello voluto); segreto (a garanzia della libertà e per evitare indebite pressioni o ritorsioni).Dice, ancora, che votare è un “dovere ci-vico”, quindi, tramite il voto il cittadino si dedica visibilmente alla “civitas”. Questo dovere civico di voto, ovviamente, deve essere rafforzato dal dovere di discipli-na, lealtà ed onore degli eletti. Votando, quindi, appoggio la democra-zia e il mio senso di appartenenza che hanno proprio nel diritto e dovere del voto la loro legittimità.La nostra Democrazia ha una sana e robusta Costituzione e votare serve a prendere posizione, perché la forma di partecipazione alla vita sociale e de-mocratica passa anche attraverso una personale decisione. Bisogna avere il coraggio di fare le proprie scelte, perché nel caso contrario, non si potrà dire, nel bene e nel male, di avere partecipato alla democrazia.Alla passività nei confronti di chi decide di non votare o di chi non crede nelle votazioni, preferisco la responsabilità e la reale partecipazione. Per questo: “Appartengo, quindi voto!”. ●

. Ferdinando Fiore

L’ETICITÁ DEL VOTOI l D i r e t t o r e

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Appartengo, quindi voto!

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Siamo alle porte di uno dei più im-portanti appuntamenti dell’anno lionistico: il Congresso distrettuale di primavera. Esso rappresenta

l’atto conclusivo di un intero anno so-ciale. E’occasione per una verifica del lavoro svolto e di analisi, per un’even-tuale conferma, di ciò che ha funzionato e di critica costruttiva per utili correttivi futuri. . Nuova linfa vitale è stata appor-tata al nostro Distretto, sia come nuovi Soci che come nuovi Clubs: tale linfa è da tesaurizzare e ad essa va riservata la massima cura ed attenzione perché cresca sana ed armonica. I fatti sono testimoni di un anno sociale che ha visto grande impegno e slancio dei Soci, co-ronati da importanti e lusinghieri risultati nella realizzazione di Service a favore del territorio, primo fra tutti il completa-mento del “Centro sociale per l’infanzia PDG Loizzi” a Casalnuovo Montero-taro, ed anche di Service distrettuali, nazionali ed internazionali. Di ciò sarò sempre infinitamente grato a coloro che

si sono impegnati con notevole spirito di abnegazione. Recentemente, dopo aver preparato il testo da inserire nella brochure per il Congresso, un nuovo e sconcertante fatto ha letteralmente scon-volto la nostra esistenza: il terribile sisma che ha colpito le popolazioni abruzze-si. Riportandoci immediatamente con la mente al 31 ottobre 2002, esso ha costituito un ulteriore banco di prova a testimonianza del grande cuore e della grande forza d’animo dei Soci dei Clubs del nostro Distretto: infatti, la solidarietà, fatta di piccoli atti concreti ma anche dello spirito che animava l’“I care” di Don Milani, è esplosa alla grande, ovunque ed immediatamente. Nell’anno sociale che si va a concludere alcune tematiche fortemente innovati-ve, e per certi versi impreviste, hanno richiesto grandi energie ed impegno. Mi riferisco all’elezione della figura del 2° Vicegovernatore ed alle modifiche allo Statuto e Regolamento distrettuali. La conclusione di quest’ultimo lavoro, già

in corso d’opera da qualche anno, si è resa improcrastinabile quest’anno per alcuni eventi a tutti noti. Non v’è dub-bio che tali tematiche contribuiranno ad avviare l’auspicata innovazione ed eviteranno di incorrere negli errori del passato. Esse, insieme ad altre che nulla hanno a che vedere con l’innovazione rappresentandone anzi la negazione, hanno alimentato questo anno un dibat-tito che forse mai s’era visto nel nostro Distretto. A conti fatti il dialogo apertosi è stato un elemento positivo e già di per sé rappresenta un’innovazione, perché testimonia un’attenzione e un interesse per le problematiche associative sen-za precedenti. A tal proposito, alcune considerazioni, e prima ancora delle premesse, si impongono. Il dialogo, per essere realmente costruttivo, non può prescindere dalla conoscenza delle nor-me e dei meccanismi che regolano la vita associativa. Non si possono esprimere opinioni in maniera impropria, perché non a conoscenza delle norme; in modo

. nicola Tricarico

“Dialogo costruttivo e spirito di servizio”Max Weber

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Gli appuntamenti del Governatore

APRILE3 V via crucis s. giovanni rotondo4 S Via cruciS S. gioVanni rotondo5 d Via cruciS S. gioVanni rotondo12 d Pasqua15 M manifestaz pucciniana-s.Marco in Lamis 18 S carta diritti umanitari 19 d percoso di luce?- spettacolo per mamma rosa22 M meeting grottaglie23 g festa bandiera lecce,charter Bari Murat24 V progetto martina ore 1825 S ruvo?26 d lucera meeting terza età29 M shering ore 15.30

MAGGIO2 S giornata pace, ostuni8 V Meet.Putignano9 S congreSSo diStrettuaLe- MonoPoLi10 d congresso distrettuale- Monopoli16 S ch conversano20 M congresso nazionale ravenna21 g congresso nazionale ravenna22 V congresso nazionale ravenna23 S congresso nazionale ravenna24 d congresso nazionale ravenna28 g tesi di laurea- Leuci29 V concerto Lions30 S ch gioia

Dal planning del GovernatoreGIUGNO5 V ch ostuni n.c.6 S 50 charter Foggia host7 d ch Foggia arpi11 g ch trigg. marina12 V ch Bari Bona Sforza13 S ch altamura Mercadante14 d ch Lecce S. croce17 M ch Fasano egnatia19 V Xi ch Santeramo20 S ch nardò21 d il Papa a S. giovanni rotondo - ch Martina Franca26 V ch Monopoli27 S ch Foggia giordano28 d 7 gabinetto, consegne gravina

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inopportuno, servendosi di mezzi poco rispettosi della riservatezza e della pri-vacy; fuori luogo e fuori tempo nel vero senso letterale, disertando le sedi e i mo-menti all’uopo dedicati, come ad esem-pio il seminario distrettuale di Mesagne sugli statuti e regolamenti. In riferimento a quest’ultimo giova ricordare come le proposte siano state consegnate ai Club con larghissimo anticipo, con l’invito a discuterle ed ad inviare suggerimenti e modifiche prima dello stesso Seminario. Se tali premesse non vengono rispettate, il dialogo non solo non sarà costruttivo, ma può dare adito a conseguenze de-leterie per la vita associativa. Bisogna sempre porsi con equilibrio e senso di responsabilità nell’affrontare temi a volte molto delicati, ricorrendo alla consulta-zione ed all’ascolto meditato. Essi vanno innestati nella continuità della tradizione, creando altresì i presupposti per future e graduali innovazioni democratiche; si-curamente sforzandosi di non perdere mai di mira il bene e l’unità dell’Associa-zione. La maggioranza degli argomenti di discussione emersi durante l’anno, a ben vedere, può essere ricondotta ed incardinata in alcune tematiche di fondo di un discorso di più ampio respiro, che è vitale affrontare per poter continuare a volare alto. E’ un discorso che investe l’essenza stessa della nostra Associa-zione e la sua funzione politica in senso lato. In tale discorso ritroviamo parole

da sempre molto utilizzate da noi Lions quali “etica”, “politica”, “responsabilità” e, recentemente e prepotentemente, anche “democrazia”. Ad esse bisogna dare un senso e dei contenuti applicativi, che tengano conto dei mutati tempi che stiamo vivendo e della proiezione futura dell’Associazione, e che ci consentano di servire sempre di più e meglio. C’è da analizzare il significato ed il contenuto alla parola etica e la differenza che pas-sa fra l’etica dei principi e l’etica della responsabilità, termine coniato agli inizi del ‘900 da una corrente di pensiero che fa capo a Max Weber. E c’è da chiarire anche il significato che al giorno d’oggi assume la parola democrazia. Con riferimento precipuo alla nostra vita associativa, se l’etica dei principi, prati-cata dai Religiosi o dai Rivoluzionari, è interessata all’affermazione tout court dei principi assoluti senza preoccuparsi di altro; se l’etica della responsabilità, tipica del Politico, è attenta alle conse-guenze che l’applicazione dei principi etici hanno nella vita d’ogni giorno, c’è da chiedersi: è sempre praticabile un solo tipo di etica oppure essa va modulata a seconda delle circostanze? E ancora, se la democrazia, lungi dall’essere consi-derata come l’opposto del totalitarismo, a volte può sfociare in anarchia quando sopprime la differenza tra gli individui, tra i poteri, tra potere e sapere e non tien conto della meritocrazia. Quando

essa viene intesa come democrazia re-sponsabile e non solo come un concetto astratto, deve prevedere un insieme di regole alle quali attenersi che rendano possibile, attuabile e stabile la vita politi-ca di un popolo e, perché no, di un’Asso-ciazione. L’aver rapidamente accennato a tali tematiche non deve sembrare un discorso avulso dalle problematiche di fondo che animano il dibattito al nostro interno. A ben vedere tali elementi sono rintracciabili anche in molti dei discorsi che si son fatti quest’anno all’interno del nostro Distretto. Esse sono di gran-de rilevanza e meritano analisi ben più profonde e qualificate di quanto sia stato possibile fare in questa sede. Sono con-vinto che riguardano a pieno titolo anche noi Lions come Associazione “politica” e che devono costituire momento di atten-ta riflessione, soprattutto per alimentare il dialogo che influenzerà l’ordinamento e la convivenza interna dei Club e del Distretto e, conseguentemente, le scelte delle nostre linee strategiche future. E’ essenziale però che tali tematiche vengano affrontate partendo da una so-lida base di conoscenza, che nel trattarle ci si disponga con spirito leale e sereno, che siano affrontate nelle sedi e con i modi opportuni, senza mai perdere di vi-sta il grande senso di responsabilità e di spirito unitario, e soprattutto…. sempre mirando a costruire e mai a distruggere. ●

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. Licia Bitritto Polignano

Qui M.E.R.L.A tre mesi dall’inizio dei nostri incontri

itineranti con i clubs nelle zone, alla maggior parte dei quali ho partecipato quando libera da impegni istituzionali

con “diritto di precedenza”, possiamo fare un veloce bilancio delle impressioni raccolte, non certo delle situazioni che invece meri-tano un’analisi più attenta e certamente più approfondita club per club. Con i componenti il gruppo di lavoro M.E.R.L. abbiamo notato e apprezzato la collaborazione dei Delega-ti di zona nonché dei Presidenti dei clubs che hanno partecipato alla organizzazione degli incontri e alla preparazione di quanto necessario. La sobrietà, l’essenzialità, la cordialità, la fluidità che hanno caratterizzato l’organizzazione, gli incontri, le conversa-zioni, hanno reso queste opportunità molto piacevoli ma soprattutto interessanti reci-

procamente: per chi ci ospitava in quanto noi tutti abbiamo avuto modo di raccontare e trasferire esperienze e situazioni raccolte via via durante le nostre visite; per noi ospiti in quanto il clima creatosi ci ha permesso di ascoltare desiderata, considerazioni e magari qualche “battuta”, di captare umori, di capire aspettative. Elementi tutti che in-sieme all’esperienza maturata direttamen-te ci servirà ad impostare un progetto di organizzazione e di lavoro per il prossimo anno. Forse ricorderete che all’indomani delle Feste Natalizie ci prese lo sconforto e una preoccupazione non di poco conto quando leggemmo nei reports che anche il nostro Distretto registrava un saldo soci negativo a fine dicembre 2008. Oggi tiriamo il fiato e siamo contenti perchè a fine marzo u.s. il saldo soci del nostro Distretto è stato

positivo, e anche il Board ce ne ha dato atto. Naturalmente non ci accreditiamo il merito di tutto ciò, dovuto certamente all’insieme di una serie di aspetti positivi nella vita del Distretto, di attenzione ai problemi, di vo-lontà dimostrate di voler provvedere, ma non di meno piace a noi che lavoriamo nel M.E.R.L. pensare di aver continuato con il nostro lavoro, con la nostra disponibilità, con il nostro entusiasmo e forse con le aspettati-ve create, a frenare l’emorragia soci, quanto meno.In questo articolo ritengo opportuno, anzi forse necessario, dare spazio alle opi-nioni dei responsabili dei gruppi di lavoro del M.E.R.L. che hanno condiviso con me esperienza e sensazioni affinché chi ci se-gue legga le loro impressioni e valutazioni senza che siano assolutamente sintetizzate e quindi forse filtrate. ●

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Il M.E.R.L. cosa fa?

Dopo quattro riunioni nel corso delle quali sono state tracciate le linee generali per la conduzione degli incontri, la macchina del MERL è partita. Il Vice Governatore ha incontrato i consigli direttivi nel corso degli incontri di zona evidenziando il lavoro che si stava mettendo a punto ed il 17 Gennaio 2009, a Bari, si è tenuto il primo incontro del Gruppo MERL con tutti i soci della IV Circoscrizione. Un gruppo motivato dalla voglia di comunicare, ha presentato, con l’ausilio di supporti informatici, gli scopi e le

motivazioni della Membership, dell’Extension, della Retention, della Leadership e dell’Affiliazione Familiare. Nel corso degli incontri, tenutesi fino ad ora, sono stati incontrati i soci di 78 club facenti parte di 20 zone del Distretto; sono in itinere i contatti con i club delle ultime tre zone con le quali si concluderà il programma degli incontri ed il gruppo si è reso disponibile ad incontrare, a richiesta, anche nei singoli club. La sobrietà delle riunioni – senza orpelli – ha reso fluida la conversazione alla quale hanno partecipato la gran parte degli intervenuti che, purtroppo, non sono stati sempre in numero elevato rispetto alle aspettative de ZC che si sono prodigati per l’or-ganizzazione.La grande partecipazione agli interventi ha comunque gratificato il Gruppo MERL, che ha potuto così constatare quanta voglia c’è nei soci di parlare della nostra associazione e di quali sono i metodi per renderla sempre più apprezzata sia all’interno che all’esterno. L’intervento del PID Sergio Maggi, Consulente Area MERL – Sviluppo e Orientamento Soci, ha messo ancor più in risalto l’energia di squadra creatasi nel Gruppo; il PID ha partecipato anche agli incontri preparatori dei Gruppi MERL ed è riuscito – con abile maestria – a coagulare l’intera squadra. Si è creato un ordito del tutto nuovo dimostratosi essenziale per avviare la conoscenza delle innovazioni che dovranno sostituire le vecchie formule finora utilizzate che hanno, in più occasioni, creato una sensazione di malessere associativo. Siamo ancora all’inizio ed il percorso è lungo e difficile ma non dobbiamo temere di stancarci mirando a salire sempre più in alto perché alla fine della salitali percorso dovrà per forza di cose diventare piano ed allora bisognerà riflettere e rimboccandosi le maniche, non ci si dovrà mai illudere di aver raggiunto la meta ma di aver superato soltanto uno delle tante tappe. La formula ha funzionato ma vorremmo sentircelo dire anche da chi ci ha seguiti. ●

Alcune osservazioni Le occasioni della presentazione del ‘Programma di Affiliazione Familiare’, del quale sono responsabile distrettuale per l’anno sociale 2008 - 2009 nell’ ambito del M.E.R.L., mi hanno portato ad alcune osservazioni conseguenti ai vari pareri espressi dai Presidenti e componenti i Direttivi dei clubs. Alcuni mi hanno evidenziato che prima di poter dar corso a questa iniziativa si rendeva necessario il preventivo assenso dei Consigli Direttivi che, ove assenzienti, avrebbero dovuto fare una specifica e chiara delibera. Molta perplessità mi è stata palesata in merito all’aspetto puramente finanziario nei confronti dei soci familiari da parte dei clubs che avrebbero dovuto, da parte loro, assumersi il compito di regolarne le modalità. Alcuni clubs hanno comunque portato avanti il progetto e hanno già immesso alcuni familiari nelle loro fila. Durante i numerosi incontri sto sollecitando, a più riprese, i Presidenti dei clubs perchè mi comunichino con la massima sollecitudine un loro segno di adesione e conseguentemente la conferma della avvenuta immissione dei nuovi soci con i relativi dati. Anche per questi nuovi soci l’organizzazione del Gruppo M.E.R.L. sarà a disposizione. ●

. Franco nuzzi

. Angela Dormio

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Carissimi,il Congresso di maggio è uno degli appuntamenti più significativi del-la vita associativa distrettuale, perchè rappresenta l’atto conclusivo di un in-tero anno sociale. È occasione per una verifica del lavoro svolto e di analisi, per un’eventuale conferma, di ciò che ha funzionato e di critica costruttiva per utili correttivi futuri. I fatti sono testimoni di un anno sociale che ha visto grande impegno e slancio dei Soci, coronati da importanti e lusinghieri risultati nella realizzazione di Service a favore del territorio, primo fra tutti il completamento del “Centro sociale per l’infanzia PDG Loizzi” a Casalnuovo Monterotaro, ed anche di Service distrettuali,nazionali ed internazionali. Di ciò sarò sempre infinitamente grato a coloro che si sono impegnati con notevole spirito di abne-

gazione. Nuova linfa vitale è stata appor-tata al nostro Distretto, sia come nuovi Soci che come nuovi Clubs: tale linfa è da tesaurizzare e ad essa va riservata la massima cura ed attenzione perché cresca sana ed armonica.Tematiche fortemente innovative, e per certi versi impreviste, come l’ele-zione della figura del 2° Vice Gover-natore, e impegni già in corso d’opera da qualche anno, ma resisi indispen-sabili ultimamente, come le modifiche allo Statuto e Regolamento distrettuali, hanno richiesto grandi energie ed im-pegno. Sono state affrontate con spirito costruttivo, con equilibrio e senso di responsabilità,ricorrendo al dialogo ed all’ascolto meditato, innestandole con la continuità della tradizione ma creando altresì i presupposti per future e graduali

innovazioni. Sicuramente sforzandosi di non perdere mai di mira il bene e l’unità dell’Associazione. La corposità e complessità delle tema-tiche da trattare ci ha consigliato di an-ticipare i lavori congressuali al venerdì pomeriggio. A Monopoli sceglieremo i nostri futuri leaders e sono certo che lo faremo con amicizia e responsabilità. A loro affideremo la guida del nostro Distretto, nella certezza che saranno in grado di portare avanti i nostri ideali lionistici. Sono questi ultimi che devono proseguire il loro cammino, adoperando le gambe delle persone in una virtuosa staffetta senza termine.Carissimi, Vi saluto con affetto e Vi aspetto numerosi a Monopoli per con-tinuare a credere insieme a Voi nello spirito di servizio che ci anima.

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V E N E R D Ì 8 M A G G I OOre 16.00 Registrazione dei partecipantiOre 17.00 Apertura del Congresso da parte del Governatore Nicola Tricarico 1 Nomina ed insediamento della Commissione Verifica Poteri, degli scrutatori e dei questori (art.6, comma 6 R.D.)

2 Rendiconto Consuntivo anno sociale 2007/2008: comunicazioni del Governatore 3 Ratifica del protocollo d’intesa sulle stragi del sabato sera (durata fino al 2012) 4 Ratifica dell’istituzione di un Centro satellite di raccolta occhiali usati distrettuale 5 Designazione di un Rappresentante titolare in seno alla Commissione MD, Revisori dei Conti e di un Componente della Commissione attività di servizio MD 6 Nomina di un Addetto alla Verifica Poteri e di uno Scrutatore/Questore per il Congresso Naz.le di Ravenna 7 Determinazione delle quote distrettuali per socio a carico dei Clubs per l’a.s. 2009/2010 (art.11, comma 1 S.D.)

8 Elezione dei Revisori dei Conti per l’a.s. 2009/2010 (art.20 S.D.)

9 Relazione del Tesoriere Distrettuale Leonardo Bonfitto sulla situazione contabile al 30 aprile e previsione di spesa fino alla chiusura dell’esercizio in corso (art.14, commi 6 e 8 R.D.)

Ore 20.00 Cena tipica

S A B A T O 9 M A G G I OOre 09.00 Cerimonia protocollare inaugurale; Interventi di Saluto (Presidente Comitato Organizzatore 13° Congresso, Presidente Lions Club ospite, Autorità presenti, Presidente Distretto Leo, Presidente Multidistretto Leo, Past Direttore Internazionale) 10 Presentazione dei Temi Distrettuali a cura del Delegato Presidente Centro Studi - vedi allegato 4a pagina O.D.G. - (art. 21 R.D.)

11 Illustrazione di ciascun Tema Distrettuale a cura del Club proponente - max 3 minuti per presentazione - (art. 21 R.D.)

12 Votazione del Tema di Studio Distrettuale (art. 21 R.D.)

13 Relazione del Governatore Nicola Tricarico (art.12, comma 4 S.D.)

14 Interventi sulla relazione del Governatore - max 3 minuti per intervento -

15 Replica del Governatore

Ore 13.00 Colazione di lavoroOre 15.00 16 Consegna dei riconoscimenti 17 Intervento del PID Sergio Maggi 18 Illustrazione ed approvazione delle proposte di modifica allo Statuto e Regolamento distrettuale - vedi allegato -

Ore 20.00 Cena di gala

D O M E N I C A 10 M A G G I OOre 08.30 Santa MessaOre 09.30 Consegna dei riconoscimenti 19 Nomina ed insediamento del Presidente e dei Componenti del seggio elettorale (art.19 comma 15 R.D.)

20 Presentazione delle candidature a 2° e 1° Vice Governatore ed a Governatore per l’a.s. 2009/2010 (art.19, comma 13 R.D.)

21 Intervento dei candidati alla carica di 2° Vice Governatore - Giovanni Ostuni e Luigi Desiati - max 5 minuti per candidato - (art. 20, comma 6 R.D.)

22 Intervento dei Candidati alla carica di 1° Vice Governatore - Armando Regina e Rocco Saltino - max 5 minuti per candidato - (art. 20 comma 6 R.D.)

23 Intervento del candidato alla carica di Governatore Licia Bitritto Polignano - max 5 minuti - (art. 20 comma 6 R.D.)

Ore 11.00 Chiusura Verifica PoteriOre 12.00 Colazione di lavoro a buffet

24 Votazione e spoglio schede (art.11 S.D. e 6 R.D.)

25 Proclamazione degli eletti 26 Chiusura del Congresso

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Monopoli - Particolare della Cattedrale

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n. 5 marzo-aprile 2009

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Il giorno 6 Marzo 2009 alle ore 17 si è riunita la Commissione Elettorale, costituita dal PID Dott. Sergio Maggi, con l’incarico di Presidente, dal PDG Prof. Dott. Luigi Altobella e dal PDG Com. Mario Rinaldi, presso il domicilio del PID Sergio Maggi, sito in Bari - V.le J. F. Kennedy,87, per valutare le candidature, pervenute a mezzo raccomandata, a Governatore, a 1° Vice Governatore e 2° Vice Governatore.Dopo attenta valutazione dei requisiti per ogni richiesta di candidatura, la Commissione ha ammesso i seguenti candidati: Licia Bitritto Polignano, a Governatore, Rocco Saltino e Armando Regina, a 1° Vice Governatore, Luigi Desiati e Giovanni Ostuni, a 2° Vice Governatore. Inoltre Sulla base di quanto stabilito dall’art. 20 sez. 5, l’ordine di presentazione delle candidature al Congresso è il seguente: Ostuni, Desiati per il 2° Vice Governatore, Regina, Saltino per il 1° Vice Governatore, Licia Bitritto Polignano per Governatore.Alle ore 21, esaurito l’esame delle proposte pervenute, si approva il presente verbale e viene dichiarata chiusa la riunione della Commissione Elettorale.

PDG Com. Mario Rinaldi PDG Prof. Dott. Luigi Altobella PID Dott. Sergio Maggi

Estratto del Verbale della Commissione Elettorale

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Distretto 108ABwww.lions108ab.it

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Licia Bitritto Polignano è nata il 3/9/45 a Taranto, dove vive in viale Virgilio n.4 ed ha due figli, Dario e Marcella, laureati in Economia Aziendale.

Profilo lionistico89/90 ingresso nell’Associazione (L.C. Taranto Poseidon);91/92 2° Vice Presidente;92/93 e 07/08 Presidente; 93/94 Past Presidente;94/95 Revisore dei Conti;96/97 e 97/98 2° Vice Presidente;98/99 99/00 Componente Comitato Soci;00/01 Presidente Comitato Soci;05/06 Vice Presidente;06/07 2° Vice Presidente;93/94 Componente Comitato L.C.I.F. (DG Calò);97/98 Componente Dipartimento Scuola e Formazione Giovanile (DG Altobella);03/04 Componente Centro Studi (DG Vinelli).94/95 Delegato di Zona (DG Martoni);98/99 Presidente Settore Industria (Comitato Economia e Sviluppo) (DG Perrone);99/00 Presidente Comitato per l’Industria e l’Arti-

gianato (DG Massarelli);00/01 Presidente Comitato rapporti con le Associa-

zioni di Servizio (DG Bonadies);01/02 Tesoriere Distrettuale (DG Lombardo Altamu-

ra);02/03 Presidente Revisore dei Conti (DG Loizzi);04/05 Presidente Comitato Gemellaggi Nazionali

(DG Viola);05/06 Tesoriere Distrettuale (DG Rinaldi);06/07 Presidente Revisore dei Conti (DG Covella).08/09 Vice Governatore Distrettuale (DG Tricarico).

Riconoscimenti 03/04 Melvin Jones Fellow (dal L.C. Taranto Poseidon);92/93 President Award 100 % e International Twin-

ning98/99 Key member per n° 2 soci

Appreciations95 (DG Martoni), 99 (DG Perrone), 01 (DG Bonadies), 02 (DG Lom-bardo Altamura), 05 (DG Viola), 06 (DG Rinaldi).

Attività92/93 Ha organizzato il gemellaggio int.le con Ate-

ne Poseidon;07/08 Ha fondato il L.C. Taranto Fàlanto.Ha partecipato alle Convention Internazionali di Hong Kong (92), Minneapolis (93), Indianapolis (01), Hong Kong (05), a tutti i Congressi Distrettuali e Nazionali, ai Forum Europei di Genova (92) e Berlino (94), alla Conferenza del Mediterraneo di Lecce (05), alla Giornata Lions presso le Nazioni Unite di New York (2006), alla visita alla sede di Oak Brook (2006) ed a numerosi seminari Nazionali e Distrettuali.

Profilo professionale e socialeLaureata in Lingue e Letterature straniere, è titolare di cattedra nei Licei;Dal 1978 è Consigliere di Amministrazione Delegato della Perlini Sud S.p.A. Taranto, azienda che opera nel settore delle macchine per il “movimento terra” nelle regioni dell’Italia meridionale e centrale;Nell’Associazione degli Industriali della Provincia di Taranto:- è Componente della Giunta dal 1993;- nel biennio 1998/00 è stata Tesoriere;- negli anni 2000/02 e ‘02/04 è stata Presidente della Sezione

Metalmeccanici, Componente del Direttivo, Componente del Comitato di Presidenza;

- è Presidente della Sezione Metalmeccanici per il 2006/2008;- è Componente di Giunta di Federmeccanica Nazionale.In Camera di Commercio:- negli anni 2003/05 e 2005/07 è stata Presidente del Comitato per la promozione dell’imprenditorialità femminile;- è stata rieletta Presidente per il periodo ‘07/09;- ha organizzato diversi workshops per studenti.È Componente del Comitato per il Mezzogiorno in Confindustria Nazionale;Dal 2006 è Vice Presidente del Consorzio “Eurofidi Puglia di Con-findustria Taranto – Lecce – Brindisi;Nel 1997, su segnalazione della Fondazione Marisa Bellisario, ha ricevuto la Laurea Honoris Causa in Economia dall’Università Statunitense “Pro Deo” di New York;Dal 1998 è iscritta all’Albo Nazionale dei Revisori dei Conti;In qualità di imprenditrice del territorio è stata relatrice sul tema “Scuola/giovani – imprenditorialità femminile e anche giovanile” in eventi organizzati da Confindustria Taranto in numerose scuole superiori del territorio, Confindustria Terni, FIDAPA Taranto, Zonta Taranto, L.C. Vieste, Associazione Op. Econ. Arco Jonico di Mas-safra e altri.Ha ricevuto i seguenti riconoscimenti:- Premio “Donna Lavinia”, Progetto Impresa, Trani 2001;- Premio “Nicola Resta”, Camera di Commercio Taranto Settore Industria, Taranto 2002;- Premio “Egidio Bruno”, Donna Manager, Taranto 2002;- Premio “Mimosa d’argento 2007”, Comitato per la qualità della vita, Taranto 2007. Ha pubblicato un volume sulle Donne Imprenditrici.

Curriculum del Candidato Licia Bitritto Polignano alla Carica di Governatore Distrettuale

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Saltino Rocco nasce a Bari il 16/11/1948 e si laurea in Economia e Commercio a Bari presso l’Università degli Studi di Bari discutendo la tesi in “Economia e politica creditizia”.

Profilo professionaleSi abilita alla professione di Dottore Commercialista e si iscrive presso l’Ordine di Bari.Revisore Ufficiale dei Conti, Consulente Tecnico del Giudice, Curatore fallimentare. Specializzazione in diritto fallimentare.Socio fondatore e Presidente dell’Associazione Dottori Commer-cialisti Cattolici, con riconoscimento diocesano con decreto di S.E. Mons. Francesco Cacucci – Presidente della Conferenza Episcopale Regionale. Presidente della Fondazione “Il Buon Sa-maritano” che ha come finalità l’assistenza delle persone anziane. Presidente dei Revisori dei Conti in Enti Pubblici e aziende private. E’ stato docente in diritto tributario in corsi post-laurea.Relatore in diversi convegni su temi etici ed in particolare sull’etica e responsabilità sociale d’impresa. Coniugato con Anastasia Romito, socio del L.C. Bari Bona Sforza, di professione commer-cialista. Ha due figli: Cinzia di anni 30 commercialista, e Antonio di anni 28 Avvocato.Socio del L. C. Bari Levante dal 1984, ricoprendo tutte le cariche all’interno del Club: Segretario di Club, Presidente Comitato Soci, Presidente Revisore dei Conti.In questo anno sociale ripete l’esperienza di Presidente in occa-sione del 25^ del Club.Nel corso di questi anni ha ricoperto la carica di Delegato di Zona, Presidente di Circoscrizione, Presidente Centro Studi, Segretario Distrettuale, Cerimoniere Distrettuale, Delegato al Tema di studio, Presidente Comitato organizzatore del Congresso Distrettuale, Componente Comitato organizzatore del Forum Internazionale di Firenze.

RiconoscimentiMelvin Jones nel 1996President Award 100% e International Twinning;Key Members per n. 2 soci

AppreciationsDG Perrone, DG Lombardo Altamura, DG Viola, DG Altobella, DG Vinelli, DG Loizzi, DG Rinaldi.

Curriculum del Candidato Rocco Saltino alla Carica di 1° Vice Governatore

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Armando Reginanato a Bari il 1° giugno 1948, laureato in Giurisprudenza Università di Bari il 21 luglio 1971, Avvocato civilista Cas-sazionista, coniugato con l’Avv. Gio-vanna Travia, ha due figli.

Profilo professionaleConsigliere dell’Ordine Avvocati di Bari negli anni 90/92, 92/94 e 94/96, delegato alla pratica forense, disciplina e formazione forense;Socio fondatore della Fondazione Scuola Forense di Bari, docen-te nei corsi annuali della scuola forense dal 1988 ad oggi;Relatore al XXI Congresso Nazionale Giuridico Forense del 1991 su “Studi universitari giuridici e formazione forense”;Relatore su “Lotta contro il riciclaggio del danaro sporco”, Bari 28/3/92; Presidente di sottocommissione esami di procuratore legale nel 1994;Correlatore all’incontro – dibattito svoltosi in Bari il 10-17/6/95 sul “Danno Biologico”;Docente presso la Facoltà di Giurisprudenza Bari in Diritto Pri-vato e Diritto Civile dal 1° agosto 1980 con attività di didattica e di ricerca;Componente Consiglio della Facoltà di Giurisprudenza Bari;Docente presso il Consorzio Universitario Ionico di Taranto Docente presso il Consorzio Universitario Dauno di Foggia;Docente presso i corsi di perfezionamento di legislazione minorile, corso di laurea in scienze motorie, scuole di formazione legale;Docente in corsi di aggiornamento forense.

Pubblicazioni“La responsabilità civile ex art . 2054, IV comma c.c.”, Ed. Adriatica- Bari; “Violenza e timore di eccezionale gravità”, Ed. Adriatica Bari; ”Commento alla legge 28/1/77 n. 10” – 1985 ESI Napoli; “Commento al D.L. 209/2005”, UTET 2006/2007

Profilo lionisticoSocio del Lions Club Bari Svevo dal dicembre 1989; dal 1990 al 1994 Vice Presidente;1994-’95 e 1995-’96 Presidente del Club;1996 – 1997 Delegato di Zona;1997 – 1998 Componente Centro Studi II Circoscrizione;1998 – 1999 Componente Centro Studi II Circoscrizione;1999 – 2000 Presidente di Circoscrizione;2001 – 2002 Presidente Comitato Immigrazione;2002 – 2003 Componente Centro Studi II Circoscrizione;2003 – 2004 Presidente Comitato Sviluppo, Formazione e Orientamento soci; Componente aspetti legali Casalnuovo Monterotaro; Consulente legale Comitato ricerche finanziarie Concerto pro Casalnuovo Monterotaro;2004 – 2005 Delegato al Tema Operativo Distrettuale “Nuove strategie di intervento nel settore culturale”;2005 – 2006 Comitato Casalnuovo Monterotaro Responsabile Aspetti Legali;2006 – 2007 Comitato Casalnuovo Monterotaro Responsabile Aspetti Legali; 2007 – 2008 Coordinatore MERL; 2008 – 2009 Componente Comitato Retention III e IV Circoscri-zione; Responsabile aspetti legali Casalnuovo Monterotaro.Ha ricevuto 7 District Governor’s appreciations award

Curriculum del Candidato Armando Regina alla Carica di 1° Vice Governatore

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Luigi Desiatiè nato a Martina Franca ove risiede ed esercita la professione di avvocato sin dal 1965. E’ iscritto all’albo dei Revisori Contabili.

Coniugato con la prof.ssa Milly Verboschi, docente di materie letterarie nelle scuole superiori (ar), ha due figli: Mario, laureato in Giurisprudenza, giornalista pubblicista, scrittore, già capo della redazione della rivista letteraria “Nuovi Argomenti” fondata da Alberto Moravia, edita da Mondatori, e diretta da Enzo Siciliano prima e Dacia Maraini dopo. Attualmente é Direttore Editoriale del-la Fandango Libri di Roma, editing di case editrici e collaboratore di “Repubblica”. Marika, laureata in Economia presso l’Università Bocconi di Milano, lavora in Roma nel ruolo dei “quadri” della socie-tà americana Young & Ernest che opera nel campo della revisione contabile e della consulenza strategica aziendale. Luigi Desiati è stato fondatore e responsabile di varie associazioni operanti nel campo culturale, sociale ed umanitario; esponente politico, magistrato onorario, amministratore pubblico, amministratore e sindaco di varie società. Nel 1977 è entrato nella grande famiglia lionistica e nel Lions Club Martina Franca Host ha ricoperto tutti gli incarichi. E’ il geloso custode della memoria storica del club. Vari anche gli incarichi nel Distretto: Delegato di Zona, Presidente di Circoscrizione, Coordinatore di Dipartimento,Componente di vari Comitati, Presidente del Centro Studi per tre anni, Promoter e Lion Guida di due Clubs. Inoltre ha partecipato nel 2004 al corso europeo per la leadership riservato ai Lions Seniores. Nel 2001 è stato relatore al Seminario Multidistrettuale di Verona e al Conve-gno Interdistrettuale sull’Adriatico di S. Benedetto del Tronto. E’ profondo conoscitore delle norme, usi, consuetudini, prassi della nostra associazione e quindi riferimento per molti lions. Vari i suoi scritti sulle nostre riviste.

Profilo lionistico22 maggio 1977 E’ associato al Lions Club Martina Franca1982-1983 Consigliere – Vice Presidente1983-1984 Consigliere – Vice Presidente 1984-1985 Presidente1985-1986 Consigliere Past Presidente 1988-1989 Consigliere – Cerimoniere, Componente del Co-mitato Organizzatore del Seminario Circoscrizionale (DG Maggioli)1989-1990 Consigliere – Segretario, Fondatore del Leo Club Martina Franca1990-1991 Leo Advisor, Delegato di Zona (DG Biancofiore)1991-1992 Leo Advisor, Promoter del L.C. Ginosa Le Gravine, Lion Guida del Club Ginosa Le Gravine (DG Cera), Presidente del Comitato organizzatore dell’Incontro d’Autunno (DG Cera)1993-1994 Addetto Stampa, Componente del Comitato “Salvaguardia e Recupero delle Tradizioni” (DG Calò)1995-1996 Leo Advisor 1996-1997 Consigliere – Addetto Stampa, Componente del Centro Studi (DG Maggi)1997-1998 Consigliere – Tesoriere, Componente del Centro Studi (DG Altobella)

1998-1999 Consigliere – Vice Presidente Componente Comitato “Consulenza Legale e Adeguamento Statuti” (DG Perrone1999-2000 Addetto alla PP.RR.2000-2001 Addetto Stampa, Responsabile Archivio Storico, Coordinatore del Dipartimento “Affari Interni” (DG Bonadies)2001-2002 Responsabile Archivio Storico , Componente del Gabinetto Distrettuale – Addetto agli Incarichi Speciali (DG Lombardo)2002-2003 Responsabile Archivio Storico , Presidente di Circoscrizione (DG Loizzi)2003-2004 Responsabile Archivio Storico, Promoter del L.C. Taranto San Cataldo, Presidente del centro Studi (DG Vinelli)2004-2005 Responsabile Archivio Storico Coordinatore del Dipartimento “2° Scopo” (DG Viola)26-30 settembre 2004 Partecipa in Roma, insieme con altri 24 Lions Italiani all’”Istituto per Leadership dei Lions Se-niores” organizzato dal Board2005-2006 Responsabile Archivio Storico, Co-Addetto all’Archivio (DG Rinaldi)2006-2007 Consigliere – Segretario, Responsabile Archivio Storico, Coordinatore del Dipartimento “Relazioni Esterne” (DG Covella), Lion Guida del Club Fasano Egnatia (DG Covella)2007-2008 Consigliere – Segretario, Responsabile Ar-chivio Storico, Presidente del Centro Studi (DG Loiodice)2008-2009 Responsabile Archivio Storico Presidente del Centro Studi (DG Tricarico), Appreciation di molti Governatori con i quali ha collaborato. Appreciation del Presidente Inter-nazionale J:F. Moore III (DG Lombardo)

Incarichi professionali e socio-culturali Dirigente Regionale di Associazioni Giovanili Cattoliche (anni 50/60)Dirigente Provinciale di Associazioni pre-sindacali (anni ‘60)Responsabile di Ufficio Legale Sindacale (anni ‘70)Consigliere Comunale di Martina Franca e Responsabile di partito politico (anni ‘70/80)Socio Fondatore della Pro Loco di Martina Franca (anni ‘60)Consigliere dell’Azienda di Soggiorno di Martina Franca (anni ‘60/70)Revisore dei Conti dell’Ospedale Civile di Venosa in rappresen-tanza del Ministero della Sanità (anni ‘70)Revisore dei Conti dell’Asl TA/5 (anni ‘80/90)Sindaco e Amministratore di società di capitali (anni ‘70/90)Presidente di Istituzioni Pubbliche di Assisenta e Beneficenza (anni ‘70/80)Presidente del Distretto Scolastico di Martina Franca (anni ‘70/90)Amministratore di persone giuridiche pubbliche di diritto canonico (anni ‘90)Vice Pretore Onorario della Pretura di Martina Franca dal 1975 al 1982 e Reggente della stessa per il biennio 1978/1979;-Socio Fondatore dell’Università della Terza Età di Martina Franca, dela quale è Consigliere.

Curriculum del Candidato Luigi Desiati alla Carica di 2° Vice Governatore

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Giovanni Ostuninasce a Monopoli il 19 ottobre 1943, si laurea in Medicina e Chirurgia nel 1971 presso l’Università di Bari, si specializza in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva presso l’università di Padova nel 1974, in Odontoiatria presso l’Università di Pisa

nel 1976, consegue il Diploma universitario in Chirurgia Maxillo-facciale e Chirurgia plastica della faccia presso l’Università di Nancy nel 1984.

Profilo professionaleDal 1971 al 1999 lavora presso la divisione di Chirurgia Plastica dell’ospedale regionale “Di Summa” di Brindisi, dedicandosi in particolare alla chirurgia malformativa, alla cura delle ustioni e alla chirurgia maxillofacciale.Dal 1999 dirige la Clinica di Chirurgia plastica ricostruttiva ospeda-liera del Policlinico di Bari, dedicandosi soprattutto alla patologia oncologica e ricostruttiva della mammella, alla cura e prevenzione dei tumori cutanei e dei melanomi , nonché alla cura delle ulcere cutanee.Nel 2006 è Presidente nazionale della Società italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva e l’anno successivo, in qualità di Presidente, organizza in Puglia,il Convegno nazionale della stessa Società.Sposato con Antonietta Reho, ha tre figli: Emanuele, PHD all’Uni-versità di Harvard in Chimica Fisica, esperto di nanotecnologie; Angelo, Chirurgo Maxillofacciale alla Columbia University di New York; Francesco, laureato alla Georgetown University, Vice Presidente della Morgan Stanley Bank.

Profilo lionisticoSocio Lions Club di Brindisi nel 1984/85Consigliere negli anni 1988/89 e 1989/1990Presidente nel 1990/91Past Presidente nel 1991/1992Consigliere nel 1995/1996Censore nel 1996/1997Si trasferisce al Lions Club di Monopoli nel 1999/2000Consigliere negli anni 2001/2002 e 2002/2003Officer distrettuale comitato rapporti con l’Africa nel 2006/2007Coordinatore service nazionale “Progetti con l’Africa” nel 2007/2008Zone Chairman nel 2008/2009Premio Presidente internazionale Ashok Mehta nel 2006Jimmy Ross appreciation nel 2007Melvin Jones Fellowship nel 2007Sensibile ai problemi etici per formazione cristiana e lionistica ha sempre avuto a mente la centralità dell’uomo, convogliando costantemente tutte le sue energie umane e professionali al recupero della dignità dello stesso in quanto persona. Di qui il suo impegno di servizio in Africa ed il tentativo, con il conforto di tanti amici e collaboratori, di alleviare le sofferenze della popolazione del Benin, colpita da patologie endemiche, come l’ulcera del Buruli e altre malformazioni complesse. Oggi il suo interesse è anche rivolto ad altre realtà,il Burkina Faso, il Togo, l’Argentina ed ha dato vita ad una onlus “ Medici e professionisti senza vacanze” per mettere a disposizione di chi è più sfortunato una solidarietà concreta.

Curriculum del Candidato Giovanni Ostuni alla Carica di 2° Vice Governatore

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Premesse

1. L’istituzione della figura del 2° Vice Governatore è stata votata dai delegati alla Convention di Bangkok nel giugno 2008 ed è

immediatamente esecutiva;

2. il 2° Vice Governatore deve ser-vire per l’anno sociale 2009/10 e pertanto l’elezione deve av-venire ai congressi di primave-

ra del 2009;

3. non è necessario emendare gli statuti e regolamenti distret-tuali per il 2° Vice Governatore, nella fattispecie governano lo

Statuto e Regolamento internazionale (RI) ai quali occorre fare riferimento;

4. Il R.I. (art. IX sez. 6 punto c) stabilisce che il candidato alla carica di 2° Vice Governatore dovrà ottenere la maggioranza

dei voti ossia “più della metà dei voti validi espressi”;

5. le informazioni e le linee guida della Divisione Amministrazio-ne Club e Distretti sl 2° Vice Governatore riportano quanto

segue: al punto 8 (pag. 3) “Un Distretto

elegge un secondo Vice Governatore distrettuale in conformità con il rego-lamento internazionale, Art. IX sez. 6, nonché con le procedure adottate per le elezioni. Un Distretto conduce anche un’elezione separata per la carica di primo Vice Governatore distrettuale; al punto 9 (pag. 4): “…tecnicamente un Lion può essere candidato per le due posizioni alle elezioni distrettuali tenute nel 2008-09… Ogni Distretto è incorag-giato a chiedere ai candidati di specifi-care la carica che corrisponde alla loro esperienza”.

6. In data 22 marzo si è riunito a Roma il Consiglio dei Gover-natori del MD 108 che, dopo aver affrontato la problematica

riguardante le modalità con cui procede-re all’elezione del 1° e 2° Vice Governa-tore e cioè se farlo con un’unica scheda in cui riportare i nomi di tutti i candidati (sia alla carica di 1° sia alla carica di 2° Vice Governatore), oppure appron-tando una scheda per il/i candidato/i alla carica di primo Vice Governatore e una seconda scheda, diversa dalla prima, per il/i candidato/i alla carica di secondo Vice Governatore, all’unanimi-tà ha deliberato che i Distretti utilizzino la seconda procedura e cioè apportino due schede distinte e separate. Tanto premesso, già in data 9-02-09 ho inviato a tutti i Presidenti di Club una missiva in cui comunicavo i nomi del Presidente e dei Componenti della Commissione

elettorale e nella quale era anche ripor-tato anche quanto segue: “Per quanto attiene alla posizione di 1° e 2° Vice Governatore, in accordo con quanto in-dicato nelle Informazioni e Linee Guida della Divisione Amministrazione Club e Distretti della sede centrale, sono a richiederVi di specificare la carica per la quale si intende proporre la candidatu-ra”. Allo stato attale nel nostro Distretto, fra le proposte di candidatra alla carica di 1° e 2° Vice Governatore regolarmente pervenute alla Commissione elettorale, sono state ritenute ammissibili da essa quattro candidatre, di cui due pervenute esclusivamente per la carica di 1° Vice Governatore e due esclusivamente per la carica di 2° Vice Governatore.Pertanto, anche alla luce di quanto ripor-tato in premessa, al prossimo Congresso Distrettuale di maggio si procederà alla elezione del 1° e del 2° Vicegovernatore utilizzando due schede diverse. In una scheda saranno riportati i due nomi dei due candidati alla carica di 1° Vice Go-vernatore e nell’altra scheda i due nomi dei due candidati alla carica di 2°Vice Governatore.I Vice Governatori eletti dovranno otte-nere, secondo le norme previste, “più della metà dei voti validi espressi”.Nell’intento di aver apportato i necessari chiarimenti al riguardo, invio a tutti cor-diali saluti ed auguri di buon lavoro.

Nicola TricaricoGovernatore Distrettuale

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EComunicato del Governatore nicola Tricaricosulle procedure per l’elezione del 1° e 2° Vice Governatore

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Ci sono dei momenti particolari nella vita di ognuno caratterizzati senza un motivo apparente da un senso di disagio se non di fastidio per tut-

to ciò che ci circonda. Momenti di breve durata, che offrono però l’occasione per riflessioni più o meno profonde, svin-colate da emotività legate a persone o situazioni specifiche. Riflessioni in libertà che aprono un dialogo con sé stessi.E questo accade anche per il proprio essere lions. Ecco allora che si affac-ciano alla mente parole e frasi ricorrenti, situazioni e momenti già vissuti, proble-matiche e questioni già affrontate non sempre risolte. La perdita dei soci, la centralità del club, il rispetto delle regole, l’ordine di precedenza, l’organigramma, la qualità dei soci, il gabinetto distrettua-le, la formazione, i seminari, la comu-nicazione, lo statuto, la consulta e così via. In uno di questi momenti particolari mi sono ritrovato ad analizzare il mio modo di vivere il lionismo, cercando di comprendere le vere cause di questo diffuso disagio. Il forte richiamo al do-vere della partecipazione attiva alla vita sociale nelle sue varie angolazioni è uno dei principi su cui si basano gli scopi del Lions International. Mi torna alla mente una frase di Sciascia: noi parliamo, ma così tanto che poi non ci resta la forza di fare. Già, perché noi dobbiamo fare, dobbiamo saper fare, dobbiamo saper far fare. Ecco: dobbiamo cioè giungere al service. Non al service perfetto, ma al service efficace. Un service che esige dunque un impegno civico che si iden-

tifica nella presenza dinamica nella vita della comunità. Il principio fondamentale del lionismo e della sua azione sociale (quindi il service) rivelerà la sua vera essenza quando l’uomo lions assumerà l’impegno non di fare qualcosa per gli altri ma di dedicare tutta l’attività associa-tiva agli interessi generali della comunità: essere cioè un membro realmente attivo di club service, ossia di un club di servi-zio per l’umanità. Una vita associativa vissuta senza partecipare attivamente alla realizzazione dei service non è ri-spettosa dei principi etici del servizio. Sì, l’etica del service. Il primo comma del codice dell’etica lionistica detta uno dei valori che caratterizza l’Uomo Lions: “la serietà della vocazione al servizio”. È la serietà nell’attuare il service attraverso canali irrinunciabili come l’eccellenza delle opere (non beneficienza caritate-vole, ma superiore atto di comprensione e di azione per il bene comune), e la solerzia del lavoro (dedizione costante, concreta e senza esitazioni) che qualifica il service stesso. Il concetto di etica del servizio riprende quello di etica attiva, o sociale, come regola di vita dell’uo-mo verso gli altri. La solidarietà verso i più deboli è un sentimento nobile, ma oggi non è più sufficiente. Dobbiamo sforzarci di capire che la solidarietà rap-presenta il nostro patrimonio etico da porre al servizio delle nostre collettività come impegno pubblico, come parte-cipazione sociale. Dobbiamo avere la capacità di individuare le reali necessità della comunità. I bisogni della collettività

non consentono improvvisazione. Il fine delle nostre attività non è il fare, ma il raggiungimento di uno scopo. Il fare è solo il mezzo per raggiungere lo scopo prefissato. Fare senza raggiungere lo scopo è solo spreco di energie e di ri-sorse. Il service deve necessariamente svilupparsi in diverse fasi chiaramente individuate. Dopo aver osservato e ascol-tato la comunità, dopo averne comprese le esigenze, è necessario individuare il bisogno primario, da assumere quindi come obiettivo da conseguire. Dopo l’in-dispensabile progetto e il conseguente studio di fattibilità, si giunge finalmente alla realizzazione dell’intervento, con la successiva necessaria verifica dei risul-tati. Talvolta per il conseguimento di un risultato è necessario svolgere diverse attività confluenti in uno stesso progetto (giovani, Africa, non vedenti, ecc.). Si rende quindi indispensabile un raccordo operativo, che non sia però motivo di pro-tagonismo inutile e dannoso. Diffondere il vero significato sociale ed etico del service può contribuire concretamente a comprendere nella vera essenza il si-gnificato di quell’innovazione oggi così ricercata dai più. L’etica del service è per l’Associazione la sua carta d’identità, la sua ragione d’essere. E’ l’unico mezzo di qualificazione del ruolo del Lions nella società. E noi dobbiamo riappropriarci di questo ruolo, perché abbiamo ancora tanto da dire, anzi, tanto da fare per gli altri, senza tentennamenti, senza equi-voci, senza incertezza. Sembra tutto così semplice, eppure … ●

. Mario Rinaldi

L’etica del servire “Fare... saper fare ... saper far fare ... e raggiungere lo Scopo”

Commissione statuti e regolamenti Maui, Hawaii, USA 29 ottobre - 3 novembre 2008

Procedure per l’elezione a Primo e Secondo Vice Governatore Distrettuale

La commissione ha considerato il caso in cui un Lions si candidi contemporaneamente alla carica di primo e secondo vice governatore durante lo stesso congresso distrettuale e fa le seguenti considerazioni a riguardo. Dal momento in cui le cariche per primo e secondo vice governatore distrettuale sono nuove per l’anno 2009-2010 e sono attalmente entrambe vacanti nella maggior parte dei distretti, il problema probabilmente riguarda soprattutto le elezioni dei congressi distrettuali tenute nell’anno 2008-2009. Negli anni successivi il solo

candidato eleggibile per la carica di primo vice governatore distrettuale sarà il secondo vice governatore distrettuale a meno che la carica di secondo vice governatore risulti vacante.Dopo attenta considerazione, è opinione della commissione che un Lions non possa ricoprire con-temporaneamente la carica di primo e secondo vice governatore distrettuale per i rispettivi compiti e responsabilità delle due cariche distinte, come stabilito nello Statuto e Regolamento internazionale e nello Statuto e Regolamento Tipo Distrettuale.Pur incoraggiando ogni candidato a specificare la carica che più corrisponde alla propria esperienza e a candidarsi per quella carica specifica, la commissione tuttavia non trova restrizioni, nello Statuto e Regolamento Internazionale o nello Statuto e Regolamento Tipo Distrettuale, che possano impedire ad un Lion di candidarsi per entrambe le cariche di primo e secondo vice governatore distrettuale durante le elezioni dello stesso congresso distrettuale. Per cui, è opinione della commissione che, nell’ipotesi in cui un candidato si presenti per tutte e due le cariche

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GnoterelleSul progetto di riforma dello statuto e regolamento distrettuali.

ne discuteremo al Congresso del prossimo mese di maggio. Se n’è discusso nel recente seminario distrettuale. Ed è bene che si con-

tinui a discuterne fino al Congresso.Progetto pletorico? È la prima valutazi-one che mi viene di fare. Nel senso di sovrabbondante, rispetto alle normali esigenze disciplinate da un documento normalmente proiettato nel tempo per numerosi decenni. Ho usato due volte la parola “normale”. Come aggettivo e come avverbio. Perché in situazioni normali il riferimento è il buon senso e non il precetto normativo. Sembra che ora il buon senso brilla per la sua as-senza. E si chiede soccorso al prec-etto normativo. Devo dire, giustamente. Nella speranza che le persone “di ottima condotta e di buona reputazione” (art. 3 del progetto di statuto), quali devono essere i lions, tornino a far brillare il buon senso per la sua presenza. Com’è noto, al Congresso esamineremo il progetto articolo per articolo. Sono del parere di iniziare da subito. Ed allora: perché la precisazione “delegati aventi diritto di voto”, di cui al n. 4 dell’art. 9?Ci sono delegati senza diritto di voto?;perché l’art. 11 esclude i DD.ZZ. dal computo dei membri del Gabinetto Dis-trettuale richiedenti l’assemblea straor-dinaria, se proprio i DD.ZZ. sono, tra gli officers distrettuali, i più vicini ai clubs e quindi i più informati per anticipare la ipotizzata richiesta alternativa di 1/3 di essi?; perché il Presidente del Cen-tro Studi, del Direttore della Rivista e dell’addetto informatico come compo-nenti del Gabinetto del Governatore? Che c’entrano con i compiti di tale Ga-

binetto (art. 12 n. 6 del RD). Tanto più perché carenti del diritto di voto (sezione 7 del RI); lo stesso discorso vale per il Cerimoniere Distrettuale. Con l’aggiunta che giustamente viene citato soltanto nel n. 4 dell’art. 11 del progetto di RD. E gli viene confermato l’affidamento del “cerimoniale delle manifestazioni distret-tuali”. Che nulla ha a che vedere con i compiti del Gabinetto del Governatore. Ed, allora, perché si consente (a volte si pretende!!!) che si intrometta in tutte le altre manifestazioni? Prevaricando (inconsapevolmente, per carità!) gli of-ficers di clubs e sconfinando dal limitato suo compito. E perché nominarne più d’uno, visto che uno è più che sufficiente per le manifestazioni distrettuali?; e soprattutto, perché “altri eventuali of-ficers” come componenti del Gabinetto del Governatore? Per svuotarlo di sig-nificato? Per confermare la pletoricità a scapito della funzionalità?; perché i presidenti di circoscrizione, così de-nominati in tutti gli statuti e regolamenti (Internazionale, multidistrettuale, dis-trettuali, ecc.) devono essere chiamati coordinatori? Il nostro statuto non deve conformarsi obbligatoriamente a quello internazionale?; perché un numero 3 dello stesso art. 13, quando è sottint-eso il “se ed in quanto nominati”?; per-ché, tra l’art. 13 ed il 14, non viene, una volta per tutte, disciplinato il ruolo e la funzione dell’IPDG?.Mi sono riferito al progetto di statuto. Le stesse riflessioni valgono per gli articoli di riferimento del progetto di regolamento. A proposito di quest’ultimo, va bene l’art. 20 del pro-getto di statuto sul Collegio dei Revisori. Ma, il suo contenuto è da regolamento

non da statuto.Non basta. È proposta la loro elezione a sorteggio. La ritengo giustificata, non giusta. E se decides-simo di non affidarci al sorteggio, bensì ad una elezione con voto segreto? E se affidassimo allo stesso voto segreto l’elezione del direttore della rivista? In definitiva, sono entrambi strumenti di controllo. Ed il controllo presuppone, sì, professionalità, ma soprattutto autono-mia. Giuridicamente parlando, siamo un’associazione non riconosciuta ... e di servizio, non di volontariato. Il codice civile italiano se ne occupa negli artt. 36 e seguenti. Per l’effetto, “l’ordinamento interno e l’amministrazione sono regolati dagli accordi degli associati”. Significa che nel rispetto del lecito (desumibile dal confronto con le regole dello Stato nel quale operiamo), del nostro codice dell’etica (che è più di un codice deonto-logico) e della normativa internazionale e multidistrettuale, possiamo disciplinarci come meglio riteniamo di deliberare.Realisticamente parlando, da alcuni anni stiamo attraversando un periodo, si può dire di emergenza. Attenzione a non far mettere radici all’emergenza. L’emergenza che si protrae per molto tempo si chiama normalità. Ecco per-ché dobbiamo continuare a ricercarne le cause. Non a limitarci a combatterne gli effetti. Ho letto che a Montecitorio i deputati stanno regolamentando perfino gli orari del caffè, della ricreazione ecc.. E’ un modo per riconoscere che sono venute meno le regole del buon senso. Che sono anche regole di autogoverno. Ma, questo richiede senso di respons-abilità. Che prescinde dall’esistenza o meno di regole scritte. ●

e riceva la maggioranza dei voti per entrambe, il candidato debitamente eletto ricoprirà la carica più alta per la quale è stato eletto e la restante carica verrà occupata a seguito di una sccessiva elezione o procedura per ricoprire la carica vacante, conformemente al rispettivo statuto e regolamento distrettuale e ad ogni valido regolamento scritto sul congresso elettorale. Inoltre, secondo la commissione, se un distretto adotta una norma statutaria o un regolamento scritto sul congresso elettorale che richiede al candidato di specificare la carica per la quale si candida (primo o secondo vice governatore distrettuale) alle elezioni durante uno specifico congresso distrettuale, detto requisito sarebbe ammissibile e non in contrasto con lo Statuto e Regolamento Internazionale o con lo Statuto e Regolamento Tipo di Distretto. Tutti i distretti sono invitati a pubblicare e distribuire ogni regolamento scritto sul congresso distrettuale per le elezioni a tutti i clubs del proprio distretto con il più largo anticipo possibile rispetto al congresso distrettuale nel quale detto regolamento proposto sulle elezioni verrà adottato. La suddetta richiesta ai distretti di comunicazione anticipata, pur non essendo contemplata nello Statuto e Regolamento Internazionale o nello Statuto e Regolamento Tipo di Distretto, viene suggerita dalla commissione ai distretti esclusivamente per la particolare natura delle elezioni che si svolgeranno nell’anno sociale 2008-2009 per le cariche di primo e secondo vice governatore. Infine la commissione sottolinea che lo Statuto Internazionale richiede specificatamente che ogni carica (primo o secondo vice governatore distrettuale) deve essere eletta con voto segreto scritto e che il candidato deve ottenere la maggioranza dei voti dei delegati presenti e votanti per essere dichiarato eletto.

Amy J. Peña Procuratore, Divisione Legale Lions Clubs International

. Elio Perrone

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. Giuseppe Pizzicoli

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I Lions dei Distretti 108AB -108A e 108Ta3 si sono ritrovati nei giorni di venerdì 3, sabato 4 e domenica 5 aprile scorso per la tradizionale pro-

cessione della Via Crucis lungo i viottoli di Monte Castellano.Quest’anno, però, vi sono state alcu-ne novità: il Governatore del Distretto 108AB ha fortemente voluto dare un risalto particolare all’evento, imprimen-dovi il segno di evento distrettuale ed estendendo l’invito a tutti gli amici Lions italiani. Ed, in effetti, la manifestazione ha visto la partecipazione massiccia di oltre settecento Lions provenienti da tante parti d’Italia, e, soprattutto, dei Lions dei Distretti 108A e 108Ta3, oltre, s’intende, del Distretto pugliese.Come da programma venerdì 3 aprile scorso gli amici Lions hanno visitato le spoglie mortali di San Pio, esposte alla venerazione dei fedeli nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie.Sabato 4 aprile padre Luciano Lotti ci ha intrattenuto sul tema “San Pio e la via Crucis”, ripercorrendo le tappe spi-rituali ed umane del Santo con le stim-

mate: cristiano la cui icona di “uomo predestinato da Dio”, di colui che ha sentito più forte la “Voce di Dio” e che assegna al suo sacrifico un valore po-sitivo e liberatorio. Padre Pio un uomo che ha vissuto la sua croce, la vittima delle contraddizioni degli uomini del suo tempo, che per la sua ammirevole capacità di ascolto ha compreso che non si può soltanto “parlare” della croce e del sacrificio, ma che occorre rimboc-carsi le mani ed aprirsi al dialogo con la società e la scienza. Questa strada è stata percorsa da San Pio con l’intu-izione e la costruzione della Casa Sol-lievo: non una semplice casa di cura, ma un mezzo per aiutare gli ammalati, atteso che la sofferenza deve esse-re accompagnata da una presenza vera di carità. San Pio ancora oggi ci insegna continuamente che la fede da sola non basta e che ad essa devono accompagnarsi la speranza e la carità.Dopo la Via Crucis ed una suggestiva fiaccolata lungo i luoghi cari a San Pio, gli amici Lions hanno concluso la gior-nata con l’incontro sociale presso l’Ho-

tel Gran Paradiso, alla presenza di PDI Sergio Maggi, del Governatore 108AB Nicola Tricarico, del governatore 108A Achille Ginnetti, del Governatore 108 Ta3 Sandro Castellana, dell’IPDG, Elio Loiodice, del VDC distretto 108Ta3 Francesco Sartoretto, dei PDG Luigi Altobella, Carlo D’Angelo (108 A), Elio Perrone e delle altre autorità lionisti-che.Nel corso dell’incontro sociale i Gover-natori dei tre Distretti hanno rinsaldato i legami di amicizia che caratterizzano i loro rapporti attraverso la cerimonia di rinnovo del “gemellaggio” e di firma della “carta dell’amicizia “.I tre giorni di San Giovanni Rotondo si sono conclusi domenica 5 aprile scor-so con la celebrazione di una Santa messa nella Chiesa di San Pio e con la benedizione delle Palme.Il Governatore Nicola Tricarico ha rin-graziato vivamente gli organizzatori della Via Crucis, i presidenti di Club Celeste Cirella e Domenico Netti non-ché il lions Vittorio Tassi per l’ottima riuscita della Manifestazione. ●

La tradizionale VIA CRUCIS nel nome di SAn PIOI Lions di tre distretti riuniti a San Giovanni Rotondo

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Il Libro Parlato Lions è un Service della grande tradizione Lions che ha qualificato e qualifica il lionismo italiano e che, con il motto “Diamo

luce a tutti i ciechi d’Italia ... insieme” è stato acclamato Service Nazionale Permanente dei Lions italiani.È l’unica iniziativa privata in Italia che sin dal 1975 offre gratuitamente libri registrati da viva voce ai ciechi ed agli ipovedenti di lingua italiana allo scopo di favorirne l’integrazione e lo svilup-po socio-culturale. Una storia, dunque, iniziata oltre 30 anni fa, quando i libri (veicoli indispensabili per lo studio, la cultura e l’evasione) erano divulgati tra i non vedenti dalla “biblioteca in braille” di Monza (accessibile a pochi) e dal-la “nastrobiblioteca” dell’UIC di Roma, costituita da“audiolibri” registrati su grosse bobine. Nel 1975 nasce il primo “libro parlato” per iniziativa del Lions Club Verbania, grazie al finanziamento della Fondazione “Robert Hollman” e s’informano i potenziali utenti tramite l’UIC. Nel 1976 si spedisce il primo libro registrato su cassetta: “L’attore” di Mario Soldati, ad un non vedente piemontese che lo restituisce, dopo solo otto gior-ni, con una lettera piena d’entusiasmo. Negli anni ottanta sono istituiti i Centri di Chiavari e di Milano. Negli anni no-vanta si attiva il trattamento dei testi di studio con la “lettura computerizzata” e la “stampa in rilievo tattile“ di formule,

diagrammi, tabelle, ecc. ed inizia il tra-sferimento delle audiocassette ai CD ROM con compressione MP3: prima organizzazione privata ad introdurre la conversione digitale e la compressione MP3 degli audiolibri. Sono anche orga-nizzati i primi “corsi di informatica” con una sede permanente appositamente attrezzata per ciechi e ipovedenti di tut-ta Italia. Negli anni duemila si attiva il trasferimento gratuito di know-how alle università, per la realizzazione di audio-biblioteche per studenti universitari cie-chi e l’utilizzo degli Standard Daisy ed, inoltre, al Congresso Nazionale Lions di Taormina, nel 2005, il Libro Parlato è acclamato Service Nazionale ed in quello di Verona del 2006, è promosso a Service Nazionale Permanente. Il 19 dicembre 2006, a Roma, si sottoscrive la Convenzione con la Direzione Generale per i Beni Librari, gli Istituti Culturali ed il Diritto d’Autore del Ministero per i Beni e le Attività Culturali per l’attivazione del servizio in 25 biblioteche statali. Nel 2007 inizia lo studio di ricerca con l’Isti-tuto Medea, a favore di giovani studenti dislessici. Le attività del servizio sono svolte presso i Centri Operativi di Verba-nia, la sede originaria istituita nel 1975, Chiavari, istituito nel 1988 e Milano, isti-tuito nel 1989. Ciascun Centro si dedica prevalentemente allo svolgimento di specifiche funzioni. Quello di Verbania gestisce l’audiobiblioteca, il catalogo,

lo schedario degli utenti ed i “donatori di voce”; cura la distribuzione degli audio-libri su cassetta e su CD/MP3 in Italia ed all’estero ed a tutti i ragazzi (5-16 anni); esegue la scansione e la registrazio-ne dei testi di studio e l’elaborazione dei master CD, sino alla realizzazione dei relativi files scaricabili da internet. Il Centro di Chiavari collabora nella distri-buzione degli audiolibri su cassetta e su CD/MP3 agli utenti residenti in Liguria. Il Centro “Romolo Monti” di Milano or-ganizza e svolge i corsi d’informatica, effettua la registrazione dei testi di studio anche in “Standard Daisy”, collabora con l’Istituto Medea nel progetto “Libro Parlato e dislessia”, cura l’attivazione e l’assistenza delle biblioteche e gestisce il download degli audiolibri da internet. È un servizio totalmente gratuito che mette a disposizione un’audiobibloteca con un catalogo di oltre 7.500 titoli, appartenenti a diversi generi letterari, la registrazione di testi di studio, anche in “Standard Daisy”, per studenti delle scuole supe-riori ed universitari, corsi di informatica per non vedenti, in aula appositamente attrezzata presso il Centro di Milano.I libri registrati (tutti da viva voce) sono disponibili su audiocassetta, CD/MP3, internet, solo per l’utente regolarmen-te iscritto al servizio ed in possesso di una tessera personale con le proprie credenziali (username e password), il quale può scaricare il libro (scelto tra i

IL LIBRO PARLATOAnche a Lecce, grazie ai Lions, diamo luce ai ciechi attraverso il libro

. Francesco Antico

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disponibili in rete) dal sito www.libropar-latolions.it sul PC anche presso le 25 biblioteche statali, oltre 600 biblioteche provinciali, comunali e private (tra cui una in Svizzera) ed una libreria in Torino, nella centralissima via Roma. La realiz-zazione del progetto Web ha permesso il coinvolgimento delle biblioteche nella divulgazione e nella distribuzione del Libro Parlato ed, inoltre, ha reso mag-giormente accessibile il servizio, amplia-to la tipologia degli utenti rivolgendosi anche ai dislessici ed alle persone la cui disabilità non consente di leggere in modo autonomo (si deve infatti tener presente che solo le spedizioni ai disabili visivi possono effettuarsi in franchigia postale). Una nuova grande sfida è rap-presentata dalla dislessia, una sfida sca-turita dalla constatazione che, in Italia, i non vedenti e gli ipovedenti sono circa 400.000, mentre i dislessici sono ben ol-tre 1.500.000. Il Libro Parlato Lions ha ri-tenuto opportuno verificare le possibilità di operare anche a favore di tali persone soprattutto nella loro età giovanile, per-ché si è evidenziato l’efficacia della tec-nologia digitale applicata alle specifiche

necessità di giovani studenti dislessici. Tale opera di grande valenza sociale ha raggiunto finalmente tutti i non vedenti del Salento. La Biblioteca provinciale di Lecce ha la possibilità di utilizzare circa 7500 audiolibri e diventa una delle circa 600 biblioteche collegate con questo servizio a livello nazionale, insieme alle 25 Biblioteche statali. Questo servizio, rivolto alla popolazione non vedente, è utilizzato al Nord per circa 25-30%, mentre in Puglia raggiunge appena l’1% e delle circa 600 Biblioteche collegate a livello nazionale, solo 2 risultavano, fino a poco tempo fa, collegate in Puglia: la Biblioteca statale di Bari e la Provinciale di Foggia. A queste oggi si è aggiunta la Biblioteca provinciale di Lecce “N. Bernardini”, dove possono accedere al servizio disabili, previo opportuno rico-noscimento. Per questi ultimi, il Centro Operativo Libro Parlato provvederà, in base ad una specifica documentazione prodotta, alla relativa gratuita iscrizione tra gli utenti ed al rilascio della tessera con le credenziali che consentono l’ac-cesso all’audiobiblioteca anche per via telematica. Personale della biblioteca

sarà formato allo svolgimento del servi-zio e potrà dare indicazioni circa l’utilizzo del sito Libro Parlato Lions, il downloa-ding dei libri, l’assistenza e l’iscrizione degli utenti, a ricevere e rendere gli au-diolibri. Saranno disponibili anche appo-siti lettori multimediali da dare in prestito gratuitamente agli utenti del servizio che ne fossero sprovvisti. A promuovere e curare la realizzazione del sistema di lettura per disabili della vista in provincia di Lecce è stato il Comitato distrettuale “Libro Parlato Lions”, presieduto dallo scrivente, Francesco Antico del Lions Club di Nardò, sostenuto da numerosi Club della provincia di Bari e del Salento che hanno aderito all’iniziativa. La mani-festazione si è svolta il 31/01/09 presso il Grand Hotel Tiziano di Lecce, durante la quale è stata firmata la Convenzione tra Biblioteca provinciale di Lecce e Centro Operativo Libro Parlato Lions. Grande è stata la soddisfazione per un’iniziativa di così alto valore sociale o per la nume-rosa presenza di Lions del Distretto ed autorità. ●

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Raccolta FOnDInel Distretto 108/AB

Allest. gazebi con vendite al pubblico Somme raccolte Vendita sciarpe Doppio logo ai clubs Somme raccolte Tot. raccolto per Circ.

1ª Circoscrizione € 5.043,40 n. 265 sciarpe x € 15,00 € 3.975,00 € 9.018,40

2ª Circoscrizione € 4.216,00 n. 300 sciarpe x € 15,00 € 4.500,00 € 8.716,00

3ª Circoscrizione € 2.620,00 n. 300 sciarpe x € 15,00 € 4.500,00 € 7.120,00

4ª Circoscrizione € 500,00 n. 80 sciarpe x € 15,00 € 1.200,00 € 1.700,00

5ª Circoscrizione € 6.594,00 n. 398 sciarpe x € 15,00 € 5.970,00 € 12.564,00

6ª Circoscrizione € 2.625,00 n. 347 sciarpe x € 15,00 € 5.205,00 € 7.830,00

TOTALE € 21.598,00 € 25.350,00 € 46.948,40

Kit con gazebi vendita al pubblico

1ª Circoscrizione Somme raccolte 2ª Circoscrizione Somme raccolte 3ª Circoscrizione Somme raccolte

San Severo € 700,00 Zona A € 155,00 Zona A € 155,00

San Giovanni Rotondo € 2.750,00 Zona B € 1.700,00 Santeramo in Colle € 550,00

Foggia Arpi € 463,40 Zona C € 2.361,00 Gravina in Puglia € 400,00

Manfredonia Host e Sipontm € 1.130,00 Gioia-Putignano- Acquaviva € 470,00

Conversano € 500,00

Totale € 5.043,40 Totale € 4.216,00 Totale € 2.620,00

4ª Circoscrizione Somme raccolte 5ª Circoscrizione Somme raccolte 6ª Circoscrizione Somme raccolte

Brindisi € 800,00 n. 5 kit € 2.625,00

Ceglie Messapica € 2.500,00

Taranto città dei due mari € 1.000,00

Zona C (Clubs di Taranto) € 240,00

Zona D € 1.414,00

Martina Host (spettacolo) € 500,00

Fasano host € 140,00

Totale € 500,00 Totale € 6.594,00 Totale € 2.625,00

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L’unica prova dell’uomo sono i suoi atti. Il valore delle sue parole, l’au-tenticità dei suoi pensieri si rivela-no solo nella conferma che viene

loro data, attraverso un’azione pronta e concreta. Su questo principio basilare, anche il Lions Club Bitonto Palo del Colle ha organizzato e realizzato questo “Pro-getto”, coordinato da “The lnternational Association of Lions Club Multidistretto 108 ltaly Distretto TA3- AB”.L’iniziativa è stata denominata “Martina”, in ricordo di una giovane donna, di nome appunto Martina, colpita da un tumore della mammella, che ha lasciato un te-stamento, in cui chiede espressamente che i giovani vengano accuratamente informati ad avere una maggiore cura della propria salute, anche perché sin da giovani, certi atteggiamenti e abitu-dini possono essere indirizzati verso un percorso più salutare di vita. Pertanto l’obiettivo di questa “impresa” è quello di parlare ai giovani di tumori, contro ogni deplorevole silenzio e negativa

omertà. E parlare vuol dire informare sulle modalità della lotta, sulla opportu-nità della diagnosi tempistica, sulla ne-cessità della cultura della prevenzione. E informare vuol dire far conoscere la sintomatologia attraverso un’accurata e sapiente introspezione, sorprendere “il male” il più precocemente possibile. Conoscenza ed impegno, quindi come Cultura! E che cosa è la Scuola, se non la culla della Cultura? Il primo incontro si è tenuto il 6 febbraio presso l’Istituto Professionale De Gemmis di Bitonto. Dopo un breve saluto di Domenico Tullo, delegato a rappresentare il Club Bitonto Palo del Colle, Michele Mastrodonato, ematologo, coordinatore distrettuale del progetto “Martina”, ha introdotto questa conferenza, che fa parte di una serie di incontri, impostati da un socio Lion che manterrà continui contatti con i Comitati Centrali. Franco Lorusso, socio del Club Bitonto-Palo del Colle, nel suo interven-to ha sottolineato l’importanza della conoscenza del problema nei giovani, considerando l’origine spesso subdola di questo male, che parte da un “gruppo di cellule impazzite”. Si sono succeduti nell’esposizione del problema il dr. Tom-maso Di Vincenzo, senologo, che ha trattato dei tumori della mammella, il dr. Giovanni Magni-fico, ginecologo, che

ha esposto problematiche inerenti ai tu-mori ginecologici e il dr. Nicola Petarota, chirurgo, che ha parlato dei tumori del testicolo e dei melanomi.Ognuno di questi eccellenti oratori ha spiegato, servendosi di diapositive suddivise in capitoli in formato elettro-nico, l’origine, le cause, i sintomi e la possibilità di una diagnosi, attraverso accorgimenti strumentali che possono, poi, indicare orientamenti terapeutici possibilmente precoci e tempestivi.Dopo le risposte alle tante domande poste dar ragazzi interessati al tema, le conclusioni sono state affidate a Miche-le Caldarola, delegato della zona C II Circoscrizione, che ha messo in rilievo, come i Lions, sempre impegnati nel mi-gliorare la comunità nella quale operano, si propongono con questo progetto di: Rivalutare il concetto di vita, Diffondere un messaggio conoscitivo, Incoraggiare un impegno di passione sociale, Vivere con maggiore serenità.I successivi incontri sono stati organiz-zati: il 14 e il 28 febbraio presso il Liceo C. Silos di Bitonto e il 21 febbraio presso l’Istituto Tecnico lndustriale A. Volta di Bitonto. ●

. nicola Saracino

Progetto MARTInA‹ D I S T R E T T O ›

Parliamo ai giovani di tumori

Allest. gazebi con vendite al pubblico Somme raccolte Vendita sciarpe Doppio logo ai clubs Somme raccolte Tot. raccolto per Circ.

1ª Circoscrizione € 5.043,40 n. 265 sciarpe x € 15,00 € 3.975,00 € 9.018,40

2ª Circoscrizione € 4.216,00 n. 300 sciarpe x € 15,00 € 4.500,00 € 8.716,00

3ª Circoscrizione € 2.620,00 n. 300 sciarpe x € 15,00 € 4.500,00 € 7.120,00

4ª Circoscrizione € 500,00 n. 80 sciarpe x € 15,00 € 1.200,00 € 1.700,00

5ª Circoscrizione € 6.594,00 n. 398 sciarpe x € 15,00 € 5.970,00 € 12.564,00

6ª Circoscrizione € 2.625,00 n. 347 sciarpe x € 15,00 € 5.205,00 € 7.830,00

TOTALE € 21.598,00 € 25.350,00 € 46.948,40

Kit con gazebi vendita al pubblico

1ª Circoscrizione Somme raccolte 2ª Circoscrizione Somme raccolte 3ª Circoscrizione Somme raccolte

San Severo € 700,00 Zona A € 155,00 Zona A € 155,00

San Giovanni Rotondo € 2.750,00 Zona B € 1.700,00 Santeramo in Colle € 550,00

Foggia Arpi € 463,40 Zona C € 2.361,00 Gravina in Puglia € 400,00

Manfredonia Host e Sipontm € 1.130,00 Gioia-Putignano- Acquaviva € 470,00

Conversano € 500,00

Totale € 5.043,40 Totale € 4.216,00 Totale € 2.620,00

4ª Circoscrizione Somme raccolte 5ª Circoscrizione Somme raccolte 6ª Circoscrizione Somme raccolte

Brindisi € 800,00 n. 5 kit € 2.625,00

Ceglie Messapica € 2.500,00

Taranto città dei due mari € 1.000,00

Zona C (Clubs di Taranto) € 240,00

Zona D € 1.414,00

Martina Host (spettacolo) € 500,00

Fasano host € 140,00

Totale € 500,00 Totale € 6.594,00 Totale € 2.625,00

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Distretto 108AB

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Volano lontano i ragazzi del 108ABLa grande esperienza degli scambi giovanili

. Giovanni Dimauro

A tutti i ragazzi del Distretto 108AB. Avete il desiderio di partecipare

all’esperienza degli Scambi Giovanili Lions nel corso dell’inverno 2009 o dell’estate 2010? manifestate il vostro interesse fin d’ora, programmate per tempo i vostri impegni e preparatevi a formalizzare le richieste a Settembre. E se volete qualche chances in più, vi suggerisco di ospitare un vostro coetaneo già nelle prossima estate 2009. Possono partecipare tutti i ragazzi, che siano o meno coinvolti nell’associazione Leo/Lions.

La tua famiglia vuole provare l’esperienza gratificante di ospitare

per una settimana un ragazzo o una ragazza tra i 16 e 22 anni nella prossima estate 2009 ? L’impegno consiste solo nell’offrire ospitalità, vitto e amicizia. In cambio riceverà grandi soddisfazioni. Contattami c’è ancora poco tempo. Anche famiglie non-Lions possono ospitare, previa approvazione da parte di un Lions Club. YEC Giovanni Dimauro

È pronta a ‘volare lontano’ la nostra pattuglia di giovani ambasciatori partecipanti agli Scambi Giovanili Lions. Voleranno in paesi anche mol-

to lontani da noi, sia geograficamente che culturalmente, giacché alle destinazioni più classiche come Austria, Polonia, Unghe-ria, Romania, Turchia, Norvegia, Finlandia, Bulgaria si aggiungono quest’anno mete inconsuete ed affascinanti come India, Ma-lesia, Brasile, Hong Kong, Giappone, North e South Dakota, Iowa e Ontario. I 20 ragazzi del 108AB, la cui partenza è prevista nei prossimi mesi di luglio e agosto, saranno ospitati nei campi giovanili Lions o in famiglie Lions o selezionate da Lions Clubs. Ai 120 campi in oltre 40 nazioni nel mondo, il nostro Distretto contribuisce con i due campi, estivo e invernale, organizzati tutti gli anni. Migliaia di ragazzi che si spostano nei quat-tro angoli della terra sicuri di trovare ospitalità ed amicizia da parte di chi crede in maniera convinta e concreta all’utilità del servizio ed in particolare alla bontà del service degli Scambi Giovanili che fin dal 1961 persegue il primo degli scopi dei Lions, creare e pro-muovere uno spirito di comprensione tra i popoli del mondo.

Sono i soliti grandi numeri dell’Associazione Lions, grandi numeri cui noi ci siamo abituati e che altre Associazioni faticano ad intrave-dere. Grandi numeri che, insieme a serietà ed efficacia, fanno, ad esempio, della Fonda-zione Lions la più quotata al mondo. E in fatto di numeri e di organizzazione l’Italia occupa una posizione di primo piano internazionale anche negli scambi giovanili: quest’anno si lavora per ‘scambiare’ numerosi ragazzi, circa 350 a fronte di oltre 400 richieste, tutte vagliate attentamente al fine di rendere felici i ragazzi, qualunque destinazione raggiunga-no, dal bel mezzo dei grattacieli di New York, al fascino dell’ignoto Oriente, ai fiumi di fan-go delle Honduras, alle interminabili giornate a cavallo ai limiti del deserto del Gobi, alla più scontata Europa. I nostri giovani messaggeri di comprensione e di italianità sono decisi a partire sapendo che non fanno un salto nel buio, che vivranno un’esperienza gratifican-te ed indimenticabile, testimoniata dai loro predecessori o dalle loro stesse precedenti esperienze. Temono solo il momento del distacco, ma non di quello che saremmo tutti portati ad immaginare, e cioè dalle pro-prie case, dalle proprie famiglie, tutt’altro! Il momento canonico delle lacrime è quello del ritorno, è quello che sancisce la brusca interruzione di rapporti umani costruiti in pochi giorni ma in molti casi solidi e duraturi. Invero quasi sempre resta l’amarezza di non essersi detti tutto, di non avere avuto il tempo di abituarsi l’un l’altro e di scoprire che il processo di osmosi culturale non si è ancora completato; pur vivo, il desiderio di restare insieme deve lasciare il posto alla speranza di ritrovarsi. Ma ciò non sminuisce l’arricchimento culturale e umano che ne deriva, e le esperienze vissute e i nomi dei compagni di viaggio si ricorderanno a lungo. La tecnologia li potrà avvicinare, ma mai so-stituire il calore che trasmette un abbraccio. Quest’anno per il nostro Distretto il primo as-saggio l’ha fatto Susanna, che, nel bel mez-zo della sua missione, non potè fare a meno di raccontarmi in diretta l’esperienza che

stava vivendo nella freddissima Finlandia. Esordì con ‘ciao Gianni, divertirmi? molto di più! siamo solo 8 più 2 finlandesi, ma siamo diventati un bel gruppo! Proprio ieri c´é stata la presentazione dei paesi di provenienza e noi abbiamo fatto fare bella figura all’Italia con un video che avevo preparato e con la degustazione (semplice ma evidentemente effi-cace) di salame, formaggio e taralli che avevo portato da casa. Qui ci hanno organizzato una vacanza piena di cose nuove. Abbiamo guidato le slitte tirate da renne e da husky, siamo andati in un asilo e ci siamo divertiti un sacco con i bimbi piccoli, ...il cibo é davvero scadente ma ci si adatta senza problemi!’ La parte finale della e-mail rende vero merito agli scambi giovanili: ‘noi stranieri stiamo facendo un pò di lavaggio del cervello ai due ragazzi finlandesi perchè sono molto chiusi. Non ridono quasi mai, parlano poco e difficilmente prendono parte ai giochi, sono attaccati alle regole in maniera maniacale e tendono ad isolarsi facilmente... Però da qualche giorno stanno diventando un pò più aperti, come noi... la ragazza si é integrata molto bene nel gruppo e il ragazzo ha iniziato a parlare un pò di più e meno velocemente e addirittura sorride ... il che può sembrare scontato per noi, ma non lo é per loro!’. Sco-prire che non è scontato sorridere e riuscire a cambiare le regole, quale risultato migliore per un’esperienza degli scambi giovanili? E la lettera termina con ‘a presto... purtroppo!’ che non ha bisogno di commenti. ●

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AiýPresidentiýdeiýClubýLionsdel Distretto 108AB

Carissimi,ricevo dall’Officer distrettuale EMILIO RANIERI, ideatore e responsabile del progetto “message in a bottle”, la sottostante interessante comunica-zione. Il progetto, effettuato lo scorso anno a livello di zona, ha riscosso molto successo di critica e di pubblico. Per tale motivo ho voluto questo anno elevarlo a rango di progetto distrettuale in modo da coinvolgere l’intero Distretto ed anche il Multidistretto. E’ un progetto assolutamente innovativo, originale, di grande impatto sociale e culturale e particolarmen-te vicino al mondo dei giovani. Mi sento quindi di sostenerlo con forza ed entusiasmo. Vi chiedo pertanto di condividerlo e vi invito ad aderirvi numerosi.

Certamente sapete che uno dei progetti distrettuali di quest’anno è il concorso letterario in forma di SMS “Message in a bottle”.

L’idea è semplice. L’obiettivo è quello, ambizioso ma raggiungibile, di racco-gliere, attraverso il concorso, una som-ma sufficiente a sponsorizzare per intero l’addestramento di un cane guida; di cambiare la vita ad un nostro amico sco-nosciuto, meno fortunato di noi.Se l’obiettivo è decisamente stimolante, il modo in cui intendiamo raggiungerlo è semplicemente affascinante! Immagino tante persone che non si conoscono, dai più disparati caratteri e modi di esprimer-si, con diverse sensibilità, con alle spalle storie diverse, di età diverse, sparse nei diversi luoghi d’Italia, lasciarsi ispirare da un unico tema, quello del SOGNO, lanciando il loro SMS, gratuito ed ano-nimo, come un moderno messaggio in bottiglia. Al di là dell’oceano noi lì a raccoglierli, ed a metterli insieme in una pubblicazione con una ricchezza uma-na tanto maggiore quanto più sapremo coinvolgere amici sconosciuti in questa sfida che ha i tratti di un formidabile messaggio di fiducia nei lati positivi di

quel genere complesso che è il genere umano, capace di generare miserie e compiere atrocità ma anche capace di meravigliosi miracoli quotidiani. Ebbene tutto questo è ancora un progetto, che sta prendendo corpo man mano che istituzioni quali il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, l’Ufficio Scolastico Regionale o la LUM Libera Università del Mediterraneo o ancora semplici cittadini mostrano il loro ap-prezzamento, ma che è in una fase de-licata in cui si decide la sua riuscita o il suo fallimento. Cari amici Presidenti, è quindi il momento di fare squadra per ottenere tutti insieme un risultato che ci farà onore, aderendo con i nostri clubs come SOSTENITORI del concorso (art. 3 del Regolamento). Si tratta di versare, da parte di ogni club 50 € per la preno-tazione di 10 copie della pubblicazio-ne che raccoglierà tutti gli SMS della scorsa edizione che ha trattato il tema del disagio. La somma versata potrà essere dal club recuperata mettendo in vendita le 10 copie. Così nessun club avrà speso nulla ma avrà contribuito in maniera determinante al successo di questo progetto. Sino ad ora sono

giunte alcune adesioni anche da club di altri distretti, infatti il concorso si rivolge a tutti i club del multidistretto, ma chiara-mente confidiamo in una grande azione di squadra dei clubs del nostro distretto che ne è fautore. non i tuoi SoLDI ma i tuoi SoGnI … e cambierai la vita ad un non vedente! Trovate tutto sul sito ufficiale del concorso www.minab.it su cui a breve riporteremo anche tutti i sostenitori che hanno aderito.

Emilio Ranieri

Presidente Comitato Distrettuale“Message in a bottle”

Per informazioni ed adesioni potete anche contattareEmilio Ranieri 335.64.81.376 [email protected]@studioranieri.itwww.studioranieri.it

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Distretto 108ABwww.lions108ab.it

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Domenica 5 aprile 2009, con il Pa-trocinio del Senato della Repub-blica e del Segretariato Sociale della RAI, si è svolta in tutta Italia

la 5a Giornata Nazionale per la Raccol-ta degli Occhiali Usati organizzata dal Lions Club International.Come tutti gli amici Lions sanno il rici-claggio degli occhiali usati è una delle iniziative che vede impegnato il Multi-distretto Italy, con un fiorire di iniziative tese a raccogliere il maggior numero possibile di occhiali, al fine di provvede-re al loro riciclo per poi spedirli in tutte quelle Nazioni, purtroppo tante, dove l’acquisto di un paio di lenti costituisce un problema insormontabile.All’insegna dello slogan “A te non ser-vono più ma possono aiutare qual-cuno a riacquistare la vista” il nostro Distretto, attento e solerte, compulsato dal Governatore che ha sollecitato ini-ziative tese al raggiungimento del co-mune obiettivo, si è dimostrato sensibile all’invito ed ha organizzato la raccolta in punti ritenuti nevralgici dei territori su cui insistono i Lions Club di Puglia.Un lavoro sinergico, coordinato dai Presidenti di Circoscrizione, con la collaborazione dei Delegati di Zona e dei Presidenti di Club, tutti coadiuvati

dall’apporto insostituibile dei Soci che, con l’entusiasmo che caratterizza il sa-pere di rendersi utili, hanno dato vita prima ad un passaparola opportuno ed idoneo ad informare della indiscu-tibilmente pregevole iniziativa, poi a concretizzare l’impegno assunto con l’allestimento di stands, banchetti, punti di raccolta presso i luoghi ritenuti di mag-giore interesse.Sono stati coinvolti negozi di ottica, far-macie, banche, scuole di ogni ordine e grado, palestre, parrocchie e gli esercizi commerciali i cui titolari hanno compreso l’importanza dell’iniziativa. Luoghi tutti ove i raccoglitori contrassegnati dai loghi Lions continueranno ad essere presenti a tempo indeterminato, atteso che si tratta di un service multi distrettuale per-manente. Inevitabile l’interesse che è stato suscitato nei mass media: giornali, televisioni, testate online, social network, per quanto andava concretizzandosi ad opera della nostra Associazione che ha trovato, così, quella visibilità esterna che deve ricercarsi per la crescita della stes-sa attraverso la condivisione degli ideali lionistici, concreti e riscontrabili quando se ne parla sulla spinta dell’operatività che la realizzazione dei service compor-ta. La visibilità dell’iniziativa ha raggiunto

il suo apice nella giornata di Domenica 5 aprile. Infatti, i Soci, i loro Presidenti, gli Officers Distrettuali, si sono ritrovati in piazza, nelle vie dei centri cittadini, nei centri commerciali, ove hanno ritenuto opportuno ostendere i labari, per pro-muovere direttamente la raccolta degli occhiali usati.Che dire, un successo, se soltanto il Club di Putignano, cui orgogliosamente appartengo, ha raggiunto quota 437 paia di occhiali, alcuni lasciatici letteralmente “al volo” da automobilisti accostatisi per-ché frettolosi ed impossibilitati a fermare le proprie vetture.Ma altrettanto pregevole è il risultato raggiunto dal Lions Club di Brindisi, oltre 350 paia di occhiali, e di altri Clubs ove è stata organizzata la raccolta. Non è omettibile il dato lusinghiero trasmesso dal Region Chairperson della 2a Circo-scrizione, Francesco Baracchia, di circa 1.800 occhiali raccolti!!!Vi pare poco Lions di Puglia?Certo, negli anni ’80 si canticchiava “si può fare di più” e noi, che ne siamo convinti e raccogliamo le sfide, forti di esperienze positive, ci impegneremo tutti insieme per eguagliare e superare il traguardo raggiunto quest’anno perché siamo Lions… e ne andiamo fieri. ●

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. Tiziana Gigantesco

5a Giornata nazionale Raccolta Occhiali Usati...cronaca di un successo annunciato!

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OSin dal 1995, al meeting di Taormina, furono gettate le basi di una cooperazio-ne tra Lions che diventerà, in seguito, un’occasione annuale di incontro deno-minata “Conferenza del Mediterraneo”. A partire dall’incontro di Taormina, dunque, è stato deciso di discutere sui mali che attanagliano i paesi bagnati dal mare che fu “nostrum” e quali i rimedi attuare per cercare di migliorarne le condizioni di vita. È proprio da questa iniziativa che è nato, dodici anni orsono, l’Osservatorio della Solidarietà Mediterranea con sede a Roma.La “Conferenza del Mediterraneo” si è tenuta quest’anno dal 26 al 29 marzo a Tunisi, presso l’Hotel Ramada Plaza, con la partecipazione di circa duecento soci lions provenienti dai Distretti di Algeria, Cipro, Congo, Croazia, Egitto, Francia, Giordania, Grecia, Iraq, Italia, Libano, Malta e Spagna. Si è dibattuto sui grandi temi della salvaguardia dell’ambiente e della solidarietà mediterranea.Il tema trattato a Tunisi è di grande at-tualità nella Regione del Mediterraneo, un’area multietnica con diverse cultu-re, spesso in contrapposizione tra loro, culture che devono necessariamente convergere verso un unico obiettivo: lo sviluppo ed il progresso di popolazioni che soltanto alleandosi potranno affron-tare le sfide lanciate dalla “Globalizza-zione” del sistema. E queste sfide sono state raccolte dai Lions che hanno così concretizzazzato la loro “Mission”.Durante lo svolgimento dei lavori molti soci sono intervenuti nel dibattito. Tra questi, il vice Governatore del nostro Distretto, Licia Bitritto Polignano, che ha messo a disposizione dei convenuti tutta la sua esperienza acquisita come donna e come imprenditrice, argomen-tando la sua relazione su temi che hanno appassionato la platea. L’intervento ha riguardato la questione del ruolo del-la donna nella vita sociale, politica ed economica, evidenziando quanto ancora occorre lavorare e quanto sia necessaria la presenza delle donne per lo sviluppo della società civile.Riportiamo qui di seguito l’interessante intervento della Vice Governatore del Distretto 108AB.

Per parlare del “Ruolo della donna nell’Economia mediterranea” non possiamo non far riferimento alla “Dichiarazione di Barcellona” del

1995, che considerava passaggio molto importante il rafforzamento del ruolo del-le donne e all’ “Agenda di Lisbona” del 2000 e che prevede che entro il 2010 il 60% della popolazione femminile sia attiva. Programmi che nel luglio scorso hanno ricevuto nuovo impulso dalla pro-posta di un “Unione per il Mediterraneo” lanciata dal Presidente Sarkoçy, al ver-tice di Parigi. Dopo anni, durante i nu-merosi Forum internazionali organizzati in Italia sull’argomento, abbiamo preso atto di quanto l’evoluzione del ruolo della donna nella Economia Mediterranea ha avuto sviluppi disomogenei e soprattutto assolutamente differenti dagli stereotipi imposti dalle nostre culture.Agli incontri con donne dai tratti somatici eterogenei e dai colori variopinti prove-nienti dai paesi balcanici e dai paesi del nord Africa siamo stati tentati di immagi-nare l’impresa femminile confinata nei settori tradizionali dell’agricoltura, del tu-rismo, dei servizi. Al contrario donne bel-lissime, curatissime, ci hanno descritto i loro difficili percorsi di integrazione e af-fermazione femminile nella società, nella politica e nei settori dell’economia non tradizionalmente femminili quali quelli delle costruzioni, dell’informatica, della ricerca, dei trasporti e delle telecomuni-cazioni.Tutto in un fluidissimo inglese. Certamente donne che nel loro impegno sono state sorrette da politiche sociali adeguate: la Turchia ha riconosciuto il diritto al voto alle donne negli anni ’30; la Tunisia ha adottato una costituzione antesignana nel 1959; il Marocco ha di recente riformato la propria legislazione al fine di assicurare pari diritti e oppor-tunità. Molte rappresentanti dei paesi

mediterranei fanno impresa anche in Italia: attivissime le marocchine, seguite dalle egiziane; quanto ai settori, al primo posto è il commercio, quindi i servizi alle imprese. Quanto all’Italia, paese prote-so geograficamente nel Mediterraneo, quindi naturalmente presente nel flusso mercantile proveniente dal Canale di Suez, gli accordi in atto non bastano a garantire un ruolo economico altrettanto significativo: l’export italiano sfiora l’8% del totale e le imprese femminili sono ancora di numero limitato anche se non mancano imprese in settori prettamente maschili. Purtroppo da questo punto di vista nel nostro paese c’è ancora molto da fare: le imprese femminili sono ap-pena il 24% e la scadenza dei termini dell’Agenzia di Lisbona è oramai alle porte. Se questo dato non è soddisfa-cente, tuttavia non possiamo non con-statare che il nostro paese oltre che al centro del flusso delle merci è anche al centro del Mediterraneo per il flusso delle persone: sono oltre 226.000 gli im-prenditori extracomunitari, numero che è cresciuto del 31% negli ultimi due anni, con una donna titolare ogni 5 ditte.Se nel nostro paese la realtà impren-ditoriale femminile extra comunitaria è così dinamica, non altrettanto lo è quella nazionale nonostante che la scadenza dei termini dell’Agenzia di Lisbona, co-me già detto, è alle porte. Pur tuttavia dobbiamo sottolineare che fare impresa è formidabile mezzo d’integrazione, un percorso che insegna ai titolari stranieri a conoscere i clienti, fornitori, a tessere relazioni con le istituzioni, riducendo così quelle distanze che rischiano di diventare conflitti di civiltà. In questo impegno l’Italia continuerà a lavorare organizzando eventi che siano momento di incontro e collaborazione fra persone, culture e civiltà. ●

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“Ruolo della donna nell’economia del mediterraneo”. Licia Bitritto Polignano

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La V Circoscrizione comprende, come a tutti gli amici Lions è noto, ben 19 Clubs, ricadenti essenzial-mente nelle province di Brindisi e

Taranto. Ben sei solo in quest’ultima città.Ormai da moltissimi anni, giustamente, si è passati da un lionismo oserei dire “di facciata”, chiuso nella “turris ebur-nea” dei singoli clubs, ad un lionismo concreto, moderno, operativo, sempre più proteso verso l’esterno, preoccupato del territorio e voglioso di incidere con le proprie competenze e professiona-lità sull’ambiente, inteso nel senso più ampio del termine, e sulle scelte a livello istituzionale, che ne condizionano e de-terminano lo sviluppo.Le province di cui sopra hanno registrato, purtroppo, negli ultimi decenni, a causa appunto di scelte politiche sbagliate e tese esclusivamente a dare ascolto a presunte quanto effimere e comunque dannose istanze occupazionali, uno svi-luppo inteso essenzialmente a renderle industrializzate, snaturandone brutal-mente la vocazione e la tradizione verso il settore agroalimentare, il mare (inteso anche come ponte verso l’oriente) ed il turismo, uniche vere fonti di benessere, se sostenute da volontà politiche lungi-miranti ed adeguate.Così il risultato è stato un danno am-bientale con conseguenze pericolose per la salute delle popolazioni ... Basti

pensare a quanto è accaduto dal punto di vista specificatamente delle malattie tumorali.L’incidenza dei tumori in Italia è, purtrop-po, in netto aumento. Tale aumento può essere sì dovuto al prolungamento della vita media (essendo il cancro una ma-lattia che colpisce in ispecie l’età avan-zata) ed al miglioramento delle indagini diagnostiche, ma è anche e soprattutto in rapporto alle condizioni ambientali peggiorate negli ultimi decenni. Anche se la distribuzione geografica sul territorio nazionale di detta incidenza si rivela spesso secondo un andamento “a pelle di leopardo”, esiste, pur tuttavia, in linea di massima, una situazione che vede il Sud ancora privilegiato rispetto al Centro ed al Nord-Italia, che registrano la più alta incidenza. Poiché non è soste-nibile che ci siano differenze genetiche sostanziali, è quindi verosimile che le differenze verificate siano attribuibili a fattori ambientali, come dimostrano am-piamente studi di immigrazione.Nell’ambito dell’Italia meridionale, co-munque, e della Regione Puglia in parti-colare, approfonditi studi scientifici hanno evidenziato una maggiore incidenza di tumori nelle provincie di Brindisi, Lecce e Taranto, rispetto alle provincie del Nord, per cui il Salento tenderebbe purtroppo ad avvicinarsi alla situazione dell’Italia Settentrionale. E’ facile pertanto pen-sare che nelle provincie del sud della

Regione Puglia vi siano rischi aggiuntivi, rappresentati da fattori cancerogeni im-messi nell’ambiente dagli insediamenti industriali presenti a Brindisi e Taranto, mentre per quanto riguarda la provincia di Lecce, anche se priva di industrie di particolare rilievo, questa risenta l’effetto dannoso inquinante degli insediamenti delle città vicine, a causa della prevalen-za di venti che tendenzialmente spirano da nord, nord- ovest verso il sud della re-gione, trasportando quindi nella zona del leccese grandi quantità di fumi e polveri che fuoriescono dalle centrali.Dalle ciminiere, in effetti, si liberano gros-se quantità di sostanze inquinanti, che vanno a diffondersi nell’ambiente, costi-tuendo un pericolo per l’uomo dal punto di vista della salute. Queste sostanze possono penetrare nell’organismo di-rettamente, attraverso le vie respiratorie o l’assorbimento da parte della pelle, ed indirettamente, attraverso la catena alimentare. Naturalmente la quantità di sostanze cancerogene emesse varia in relazione alle tecnologie di cui ogni centrale è dota-ta; quindi, un’attenzione particolare deve essere dedicata alla scelta, alla gestio-ne ed alla manutenzione degli impianti. Comunque sia, durante la combustione del carbone si liberano, sotto forma di ceneri volanti, inquinanti sicuramente cancerogeni (nichel, cromo, arsenico, berillio, idrocarburi policiclici, aromatici,

Carbone e Acciaio … ma anche tante perle nel nostro territorio

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nitriti e nitrati, radionuclidi) e sostanze probabilmente cancerogene (cadmio, mercurio, piombo, selenio).In provincia di Brindisi e di Taranto non si può non tener conto della situazione sinora descritta e non invitare gli enti locali ad adottare in futuro delle scelte che abbiano a cuore il rispetto e la salute del cittadino.Ma poiché mi piace ottimisticamente concludere con qualche nota positiva, se finora si è parlato di ombre, non di-mentichiamo che vi sono, per fortuna, tante luci sulla nostra circoscrizione. A cominciare dal mio paese, la bianca Ostuni, la cui costa anche quest’anno si è meritata la bandiera blu per la purezza delle sue acque. . . e che dire della me-ravigliosa oasi naturale di Torre Guaceto, in territorio di Carovigno, ove il mare, ovviamente protetto, è ritornato pescoso, le terre sono state ripopolate di uccelli fino a qualche tempo fa in via di estinzio-ne, e sono diventate capaci di produrre prodotti agricoli di altissima qualità ed ovviamente ottenuti con metodi biologici, con i quali prodotti, d’accordo con Slow Food, si preparano piatti salutari e squi-siti dell’antica tradizione pugliese?... Torre Guaceto che non più tardi dell’anno scorso è stata fatta oggetto di un atto vandalico doloso di tipo incendia-rio, ma che allo stato attuale si è, come per miracolo, ripresa ed è ritornata ad essere una delle oasi naturali più belle

d’Italia! Al confine poi tra le due province di Brindisi e Taranto, tra le bellissime Cisternino e Martina Franca (famosa quest’ultima anche per il suo incantevole barocco) si stende stupendamente tutta la Valle d’Itria cosparsa e costellata da una miriade di trulli, costruzioni uniche al mondo, sulle quali tanto ci sarebbe da dire ... Né possiamo dimenticare, quei veri mo-numenti architettonici, simbolo di pace e di stabilità, costituiti dagli ulivi secolari, che a decine di migliaia occupano le nostre campagne, diradando con il loro verde intenso e maestoso e con i loro tronchi erculei, verso un mare azzurro e cristallino ... Benissimo ha fatto la Re-gione Puglia a tutelarli con una legge specifica, che ne vieta l’espianto, se non in casi particolari ed a determinate con-dizioni, ponendo così fine o comunque arginando notevolmente il vergognoso e deprecabile andazzo, che stava pren-dendo piede negli ultimi anni e che con-sisteva in un vero e proprio furto di alberi brutalmente espiantati, dopo essere stati ridotti all’essenziale, caricati sui tir e tra-sportati, a scopo esclusivamente orna-mentale, presso qualche villa di potenti e ricchi cittadini del Nord- Italia, indegni dell’epiteto di “civis”! ... I due capoluoghi di provincia Brindisi e Taranto rappresentano, poi, due città che, seppur martoriate da uno sviluppo economico discutibile e spesso legato

ad attività illegali al servizio della cri-minalità organizzata, stanno comunque trovando in se stesse la capacità e la forza di reagire e ritrovarsi, attraverso il recupero dei beni artistico-culturali di cui dispongono ad iosa: basti pensare, ad esempio, al Castello Alfonsino per Brindisi ed al Museo Archeologico per Taranto ... La cultura, la storia, la tradizio-ne, in una parola il glorioso passato che è alle nostre spalle, quale strumento per guardare al futuro con convinzione ed entusiasmo, sfruttando questo patrimo-nio di inestimabile valore, per favorire lo sviluppo sociale ed economico delle due città e del loro territorio.Infine un cenno va fatto, nell’ambito delle bellezze incommensurabili del nostro territorio, alle cosiddette MASSERIE, un tempo utilizzate come sede di aziende agricole e zootecniche, poi, spesso, ab-bandonate per il miraggio legato ad una urbanizzazione ed industrializzazione sconsiderate, oggi, per fortuna, in gran parte ristrutturate, restaurate, portate agli antichi splendori ed utilizzate a sco-po agrituristico.Tutto ciò e tante altre perle di bellezza caratterizzano il territorio della V Circo-scrizione!C’è solo da sperare che il futuro preservi e valorizzi sempre più ciò che la natura o il buon Dio ci hanno dato, nell’interesse esclusivo dell’ambiente e delle popola-zioni che lo abitano. ●

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Nella società antica il fuoco è un mezzo per tenere lontano belve, per riscaldare la grotta o la casa. Ma anche la pira che brucia i cadaveri e preserva da epide-mie. Ed è la luce perenne, la fonte di vita, come dicono sole e stelle. Gli studiosi di varie discipline, dalla preistoria alla demologia, sono concordi nell’affermare che il fuoco è l’elemento discriminante che differenzia l’uomo dall’animale. Dar-win asseriva che la scoperta del fuoco era la più importante che l’uomo avesse fatto dopo il linguaggio e che il processo di civilizzazione dell’uomo era comincia-to con l’addomesticamento del fuoco.Nella religione persiana il fuoco era il segno visibile della presenza del dio Arta; in quella Indù Agni, il potente dio del fuoco, è raffigurato come fiamma, gli dei-fabbri dei Greci simboleggiano il potere del fuoco; Vesta, la divinità latina protettrice del focolare, era signora del fuoco, nel suo tempio le vestali, vergini pure ed incontaminate perché nullo di impuro può essere messo a contatto con il fuoco, vegliavano che il fuoco sacro, simbolo della vita della famiglia e dello stato, non si spegnesse mai. Per gli Egizi il fuoco era la forza positiva che si oppo-neva al male. Nell’Antico Testamento il

fuoco è un elemento ambivalente, oltre che polisemantico: Dio si manifesta a Mosè sotto forma di roveto ardente, al popolo d’Israele sotto forma di colonna di fuoco, ad Ezechiele come fulmine splendente, a Daniele come vampa di fuoco, a Geremia come parole di fuoco. Ma sempre come fuoco ardente colpisce Sodoma e Gomorra, brucia le messi dei Filistei, punirà i malvagi nel giorno del giudizio, purificherà le anime del Purgatorio. Il fuoco è strumento di puri-ficazione che fuga, insieme alle ombre, anche la malattia e le forze malefiche che la producono. Purifica templi e idoli pagani, purifica le cose impure; purifica anche gli esseri impuri, dalle figlie dei sacerdoti d’Israele che si prostituivano, condannate al rogo, alle streghe, media-trici tra l’uomo e il diavolo, condannate allo stesso supplizio. Purifica i martiri cri-stiani. Purifica, in altro contesto, i campi, le messi, le greggi. Il fuoco purificatore è quello in cui ricorre il Tribunale dell’Inqui-sizione, ma è anche il mezzo di distru-zione usato da chi intenda non far più risorgere una città o una civiltà. Il fuoco è il mezzo con cui Erostrato distrugge il tempio di Artemide ad Efeso, quello che annienta le biblioteche di Alessandria

e di Sarajevo. Un elemento dunque di purificazione e di distruzione.Nella religione cristiana il fuoco è un im-portantissimo elemento simbolico, non solo nella funzione primaria di bruciare e trasformare la materia, ma anche nella sua valenza derivata di luce e calore. Il mito di Prometeo si fa cristiano: il fuoco non più rubato, ma donato da Dio stesso è lo Spirito Santo che conferisce agli Apostoli nuove prospettive, rimuove i timori, li spinge verso mete ambiziose per vie sconosciute. L’uomo esce dal suo disperato isolamento e accetta di essere protagonista in un processo di trasformazione che si concluderà oltre i confini della terra. A Castellaneta l’11 novembre si celebra la festa delle fa-nove, che vuole ricordare il miracolo di Santa Maria della Vetrana, apparsa nel 1691 sul cielo del paese liberandolo dalla peste. In dialetto, infatti, la peste è detta vetrana. A dar fuoco alle pire, innal-zate nella piazza principale e composte di pagliai di fascine e legna a forma di pera, sono esperti che collocano, nel centro delle fascine a circa dodici metri di altezza, delle taniche di benzina. La brace servirà per cuocere i cibi, mentre la cenere per benedire i campi.

. Giuseppe Dibenedetto

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L’8 dicembre per festeggiare Maria dei Sette Veli nelle campagne di Foggia, sui luoghi dove avvenne il ritrovamento dell’icona, si accendono fuochi.Il 13 dicembre, santa Lucia, come per la festa di san Giuseppe, in molti comuni della Puglia si formano grandi falò. A Ga-latone, per quest’occasione, si realizza una pira gigantesca. Intorno a tre canne che fungono da cima e tenute da legacci vengono accatastate fascine di olivo e di viti. Una cima che richiama quella del maggio di Accettura. Il 28 dicembre, ormai da trent’anni, a Zollino si saluta l’inverno attorno al fuoco. La Festa de Fuoco vuole dar spazio ad espressio-ni d’arte e lavoro, tra fantasia e realtà, come stimolo a confrontarsi su antichi e nuovi contenuti culturali; allusioni al mito intramontabile di Prometeo. Il 17 genna-io in onore di sant’Antonio Abate in molte cittadine pugliesi sono sottratti dalle pire accese cenere e carbone. Si accendo-no falò ad Alberona, Biccari, Grumo, Molfetta, Gallipoli (focare e focaredde), Latiano. A Giovinazzo si usa cuocere ceci e fave in pignatte di creta. Un tempo la festa era accompagnata dalla bene-dizione degli animali da cortile, oggi che sono spariti si benedicono cani e gatti. A Novoli particolare è la celebrazione della festa in onore di sant’Antuono che inizia il 16 e termina il 18 gennaio, in cui si rac-colgono i tralci di vite e fascine di ulivo e si costruisce una torre di trenta metri. E’ la focaia, accesa in onore del santo, mentre per le strade sfila la processione dell’Intorciata, formata da grossi ceri e torce, e la gente, al suono della pizzica, sottrae cenere benedetta. A Grottaglie risuonano i fischietti mentre va per stra-da la statua di san Ciro e una catasta di vitigni e fascine di olivi piglia fuoco nella piazza del paese. A Corato s’incendiano delle botticelle dette vesciedde, infarcite di fascine e catrame, che diffondono una luce rossastra. A san Giuseppe ardono pire in tutto il subappennino dauno, da Bovino a Delicato, a Faeto e Troia e giù nei centri dell’interno di Terra di Bari, da Modugno a Bitetto a Noicattaro e Turi.A San Marzano di San Giuseppe si or-ganizza una tavolata, le matre, che è

benedetta dalla statua del santo in pro-cessione, tra fuochi di fascine e fuochi pirotecnici.La stagione dei fuochi si chiude con l’arrivo della primavera. Le notti si fan-no più calde, le serate si allungano. Le fracchie di San Marco in Lamis fanno un po’ da porta ai falò dell’inverno. Per costruire una fracchia è necessario cer-care un tronco d’albero alto e non troppo robusto. Il palo è tagliato in lungo e in quattro-otto sezioni che saranno fissate a dei cerchi di ferro di vario diametro. Così che si forma un tronco di cono, una sorta di cornucopia nella cui bocca si infilano fascine e rami secchi. Sistemate su carrelli provvisti di ruote, le fracchie sono incendiate e tirate a mano per le vie del paese e accompagnano l’Addolorata dal centro di San Marco ad una chiesa a lei dedicata fuori le mura. Ricordano i fuochi accesi a Gerusalemme duran-te le notti della condanna di Cristo. E non a caso si accendono la sera del venerdì santo. Il Beltramelli, attendo studioso di tanti fenomeni religiosi gar-ganici, ci ha lasciato una testimonianza estremamente partecipe. “Altra usanza caratteristica a San Marco in Lamis è la cosiddetta Processione delle fracchie o, in più chiaro eloquio, processione delle fascine. Si compie la sera del giovedì santo. I sacerdoti, recanti i simboli della religione, sono seguiti da una lunga te-oria di popolani disposti in due file. Detti popolani indossano una lunga veste e recano, alla cima di una stanga, una fa-scina imbevuta di sostanze resinose. Ad un certo punto, ognuno accende la sua fracchia ed è allora un immenso rogo, una fiumana di fuoco che si muove per le vie della città. La scena è di un bello orrido insuperabile. In quest’esaltazione del fuoco rivive l’antica anima pagana, il culto alla forza dell’elemento, che è per noi come il fulcro tra i due termini estre-mi: la vita e la morte.”. (A. Beltramelli, Il Gargano, Bergamo 1907, pp.24-25) Secondo la tradizione sammarchese, comune a molte comunità, le fracchie illuminano il cammino della Madonna alla ricerca del Figlio. Fino alla metà del XIX secolo le fracchie avevano un

rapporto privilegiato con la Vi-sita ai Sepolcri che le varie Confraternite facevano la sera del Giovedì Santo. In seguito furono con-cesse come privilegio alla sola Confraterni-ta dell’Addolorata in concomitanza con la proclamazione della Vergine a Patrona di San Marco in Lamis. Da questo momento il significato delle fracchie, che ora sono accese il Venerdì Santo, assume una connotazione più intima e personale. Il dolore e l’ansia del-la Vergine Addolorata, diventano i dolori e l’ansia del popolo cristiano.Le fracchie sono l’espressione di un singolare approccio al sacro che a San Marco in Lamis, e solo a San Marco, si manifesta collegando in un sincretismo magico-religioso che è proprio della religiosità popolare meridionale, riti pri-maverili propri di una popolazione per secoli legata alla terra e ai suoi prodotti e riti liturgici di memoria antica in una “ processione” di fuoco che accompagna la Vergine Addolorata che vaga nella notte alla ricerca del Figlio. Bene ha fatto il dott. Nicola Tricarico, illustre cittadino sammarchese, nel voler scegliere come regalo da donare ai soci e alle autorità civili e militari, una copia della fracchia come ricordo del suo anno di governa-tore del Distretto Lions 108AB per l’anno sociale 2007-08, nell’intento di resusci-tare nell’opinione pubblica la consape-volezza religiosa della tradizione.Lo straordinario delle fracchie consiste non tanto nell’aspetto folcloristico, per quanto singolare ed eccezionale, quanto proprio nell’ordinarietà e normalità della loro evoluzione come fatto culturale e sociale, logicamente spiegabile e stori-camente ricostruibile. ●

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nel giorno della memoria. Angelo Scialpi

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occorre ricordare per consolidare la identità culturale della nazione

1. Avere la forza di ricordare signifi-ca avere la capacità di interrogarsi e di comprendersi, in particolare significa consolidare la consape-

volezza di aver vissuto un’esperienza e di averne individuato la giustezza. Non si desidera quasi mai parlare delle proprie esperienze passate, se non di quelle positive, anche se sono le esperienze difficili che consolidano la persona e le permettono di individuare i valori della vita. Ricordare, molto spesso, significa ri-vivere le infelicità vissute; significa supe-rare quello stato di omertà che investe la persona stessa di fronte alla paura. Non si parla perché non si ha fiducia e perché il male ti raggiunge immediatamente e senza preavviso; non si parla perché c’è sempre qualcuno pronto ad appro-fittare, e forse anche perché dicono che la giustizia sia lenta. Non si parla anche perché manca quasi sempre la persona giusta con cui poterlo fare; in certi casi può ancora accadere che se lo si fa libe-ramente, dimostrando coraggio ed espri-mendo una giusta e oggettiva opinione, ecco allora aprirsi le porte dell’antipatia, dell’offesa e della ripicca fino al compi-mento della vendetta. Questo fatto non leva la vita, ma leva il diritto.

2. non c’è futuro senza memoria, ma la memoria è visione globale che racchiude ogni visione par-ziale e individuale delle cose, e

si ritrova custodita nell’ambiente, all’inter-no della stratificazione della civiltà e delle esperienze della gente che ci ha prece-duto. Il valore che si conferisce al passato trova la sua essenzialità nel-la visione continua di tendere ad un futuro migliore, più luminoso, certa-mente più a dimensione d’uomo e al passo dei tempi. Vivere il significato dell’accaduto significa partecipare alla costruzione continua della me-moria, alla ricostruzione del nostro passato, alla verifica delle nostre azioni, all’analisi dei comportamenti attuali che ha senso solo e soltanto se riportata al passato e proietta-ta nel futuro. Il giacimento umano e culturale deve resuscitare il patrimonio dell’anima, così come quando uno scrit-tore, un poeta, un pittore, un musicista riesce ad esprimere tutta la sua interiorità artistica per il piacere di esternare moti interiori in grado di abbellire l’esistenza e di disegnare un percorso adeguato lungo il quale poter vivere la propria esistenza e darle un senso.

3. L’impegno a ricordare la Sho-ah attraverso la testimonianza dei sopravvissuti ad Auschwitz, ma anche e soprattutto della

scuola, vuole essere un’occasione per i ragazzi per meditare e meditare ancora, affinché la tragedia del secolo scorso, l’Olocausto, non si ripeta mai più. Nello stesso tempo si vuole sottolineare l’al-to compito educativo della scuola che “recupera quei fatti storici e quei luoghi e li trasforma in occasioni di riflessione e studio per combattere l’indifferenza e l’oblio, connette la Memoria della Shoah all’educazione interculturale, trasforman-dola in paradigma della difesa dei diritti umani nel mondo contemporaneo, rende viva e attuale la vicenda storica, cioè in collegamento con i problemi della tolle-ranza, del razzismo e dell’antisemitismo nelle società multiculturale”. “Sempre di nuovo emerge la doman-da di S.S. Benedetto XVI: Dove era Dio in quei giorni? Perché Egli ha taciuto? Come poté tollerare questo ecces-so di distruzione, questo trionfo del male?”Un grido di dolore che invoca aiuto per quanti soffrono per amore della verità e della giustizia; verità e giustizia che

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nel giorno della memoria

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dovrebbero appartenere al libero arbi-trio di ogni persona che ha l’opportunità di godere del dono della vita; verità e giustizia che dovrebbero essere ordi-nate, non codificate da regole imposte, all’interno del comportamento di ognuno e nella ricerca della libertà interiore che determina il rispetto per gli altri, tutti, e ricompone lo spirito di servizio che deve invadere quanti sono al servizio della società, della gente, del miglioramento della vita.Pensare a questo giorno come sem-plice ricorrenza significa non respon-sabilizzarsi abbastanza; significa non sapere (come già tanti giovani hanno dimostrato con il loro non conoscere); significa continuare a vivere senza il coordinamento tra passato e presen-te; significa non vivere la bellezza del tempo o vivere una vita altra. Ogni esperienza nasce da quella preceden-te e mai la stessa esperienza è utile per tutte le circostanze; ciò che è utile per tutti i tempi è la capacità razionale di identificare i fatti e collegarne i motivi che generano prevenzione e crescita, personale e collettiva, per riuscire ad allontanare lo spettro del male. La “Shoah”, ma non solo! Ci sono altri comportamenti dell’uomo, in gene-re, che devono permettere ai giovani di trarre insegnamento opportuno e tradurre il loro impegno in servizio so-ciale e non in apparato personale da utilizzare secondo i propri interessi. I tempi moderni sono intrisi di azioni non positive, che creano e indicano percorsi nuovi e nuove difficoltà che l’uomo deve conoscere e tentare di superare con un corretto comportamento e il rispetto della

persona umana, sempre irripetibile.Il giorno della memoria, ma anche il giorno del dolore e della sconfitta; del dolore perché il ricordo apre sempre ferite profonde e non sappiamo se esiste qualcuno in più nel già esiguo novero di persone coraggiose e one-ste; della sconfitta perché, amara-mente, occorre prendere atto dello stato di assoluta precarietà civile le cui nefandezze non hanno rappresen-tato e non rappresentano credibilità per il singolo cittadino. Cittadinanze spesso lacerate!La memoria è conquista quotidiana che ricerca la salvezza e non può, contrariamente alla idea comune, starsene in disparte e attendere. La divulgazione e la diffusione sono dei compiti importanti che la società civ-ile deve perseguire per tenere alto l’orgoglio civico nazionale e il senso dell’appartenenza. In quest’ottica la cel-ebrazione del giorno della memoria deve continuare a distendere la sua valenza etica e pedagogica, e contribuire a fa-vorire la diffusione di quanto nel passato apparteneva a pochi e oggi appartiene a tutti: la memoria per vivere il futuro! Il dovere non è mero rispetto della regola, ma capacità di saper trasmettere agli altri la propria cultura per permettere alle generazioni future di contare sui valori dell’appartenenza.Nel giorno della memoria dovremmo an-che ricordare che cosa abbiamo fatto a favore di queste persone e come siamo stati solidali con loro, ma soprattutto come potremo esserlo per riordinare la magia della appartenenza.I giovani devono fermarsi un attimo,

dopo aver spento il cellulare, e pensare che il loro correre verso il divertimen-to effimero e verso il chiasso potrebbe anche essere un voler correre obbli-gato verso l’inconsapevolezza e la omologazione: mali che affliggono la vita di oggi. Abbiamo bisogno di tutti per sollevare il capo e riprendere il cammino della civiltà, dopo aver ricordato e dopo esserci guardati per comprendere comportamenti insulsi e prevenire angherie, soprusi e atteg-giamenti spocchiosi e irriguardosi. Abbiamo bisogno di confermare un ideale modo di vivere nel rispetto della persona e della nazione!

4. Il nostro impegno di educa-tori rimane baluardo certo dell’agire per competenza, per consapevolezza: qualità

della persona che oggi devono contri-buire alla costruzione dell’uomo mo-derno alle prese con le tante difficoltà che lo indeboliscono continuamente e lo rendono privo dei grandi valori che hanno reso grande una nazione e forte un popolo. Questa terra è pregna di scenari storici indimenticabili dove è stato possibile costruire una nazio-ne, garantire la crescita della civiltà e l’orgoglio della cittadinanza italiana. Nel loro nome, eroi di ieri, ma anche di oggi, si continua una esistenza di richiamo e di esempio di resistenza che mai deve abbandonarci per per-mettere alla vita di essere eterna e di continuare a vivere sempre dentro e fuori di noi, ieri come domani.In questo nostro sforzo di essere costruttori della legalità, viene spon-taneo un grido: Viva l’Italia! ●

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Via della Repubblica, 91-9371100 Foggiatel. 0881.72.37.54

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contributo pro terremoto

AbruzzoCarissimi amici Presidenti di Club,Il Gabinetto distrettuale ristretto, nella riunione straordinaria tenutasi a Foggia nel pomeriggio del. 05 aprile, consapevole dell’ingente e dell’estrema drammaticità del momento, fa appello al grande cuore dimostrato nella straordinaria gara di solidarietà per Casalnuovo Monterotaro. Grazie a Voi, a tutti i Soci del Distretto ed, è doveroso ricordarlo, anche grazie agli aiuti dei Lions del Multidistretto italiano, è stato possibile far tornare il sorriso ai bambini casalnovesi. Per cui, nel suddetto Gabinetto, abbiamo ha deciso di dare vita ad una raccolta fondi e di raccogliere subito ed in via prioritaria nei Club una somma corrispondente ad un importo non inferiore a 10 euro per ogni Socio. I versamenti devono essere effettuati, per poter essere di valido aiuto, entro e non oltre la fine del mese di aprile, sul seguen-te conto corrente appositamente creato:Banca Carime - Filiale di S.Giovanni RotondoIBAN IT 27X0306778590000000000160specificando il nome del Club e la causale“contributo pro terremoto Abruzzo”Siete altresì incoraggiati a far confluire sullo stesso conto quant’altro riterrete. Le som-me raccolte verranno poi riversate su di un c.c. del Multidistretto italiano, insieme a tutte le altre provenienti dagli altri Distretti. Grazie a tutti per lo slancio con il quale saprete realizzare questo nuovo gesto d’amore verso i nostri fratelli più sfortunati.

San Marco in Lamis, 06 aprile 2009; ore 23.30

Governatore Distrettuale

Al Presidente del Consiglio dei Governatori Salvatore Giacona e p.c.Ai Governatori Lions del M.D. ItalyAl Presidente Internazionale Emerito PIP Pino GrimaldiAl Direttore Internazionale ID Ermanno Bocchini

Loro Sedi

THE INTERNATIONAL ASSOCIATION OF LIONS CLUBS MULTIDISTRETTO 108 ITALY SO.SAN.ORGANIZZAZIONE LIONS SOLIDARIETA’ SANITARIA ONLUS- SERVICE NAZIONALE PERMANENTE -

Ritenuta l’opportunità di una vera presenza solidale che superi l’emotività del momento, da rivolgersi, nei limiti del possibile, là dove obiettive necessità si presenteranno in un prossimo futuro, il C.D. della SO.SAN. ha deliberato di devolvere, per un intervento organico a favore delle zone terremotate dell’Abruzzo, da concordare con il M.D., quanto entrerà nella sua disponibilità con la prossima distribuzione del 5x1000. La SO.SAN. ritiene infatti che, per sopperire alle purtroppo inevitabili necessità del post-terremoto, solo una iniziativa sinergica possa essere l’unica vera possibilità solidale che concorrere compiutamente a risolvere le obiettive necessità.In tal senso perché vi sia una maggiore sensibilizzazione dei Lions italiani verso l’iniziativa che si propone, la SO.SAN. invoca la condivisione e l’appoggio da parte di tutti i Governatori. Sollecita anche l’autorizzazione a che nei pieghevoli che si andranno a distribuire, in occasione della prossima scadenza fiscale, possa essere inserita l’informativa che il ricavato del 5 x 1000 sarà interamente utilizzato per un progetto condiviso a favore dei terremotati dell’Abruzzo.

Lionisticamente Salvatore Trigona

Presidente SO.SAN. 11 aprile 2009

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Un leone, ormai, di novantadue anni, ma ancora vitale e il cui ruggito si fa sentire con forza. Si dice che lo sguardo del Leone

sia rivolto verso il passato e verso il futu-ro. Eppure, ritengo, che quello sguardo debba essere rivolto al presente, ma in due diverse direzioni. Da una parte è necessario osservare i “bisogni” interni del proprio club, cellula pulsante di vita propria, anche se piccola parte di un inte-ro organismo, e, dall’altra quelli che sono i rapporti, anche essi vitali, con le altre cellule al fine di raggiungere la perfetta armonia di una grande orchestra.

Autonomi si, ma parte di una melodia corale. Sono certo che ciò rappresen-ta un equilibrio difficile da raggiungere, perché, come in un orologio è necessario coordinare i movimenti dei singoli ingra-naggi: si può, infatti, verificare che in un club ci si impegni in modo esclusivo in attività interne, trascurando i rapporti con gli altri clubs, come, al contrario, si pos-sano privilegiare tali rapporti trascurando lo “stato di salute” dei propri soci.Questo equilibrio deve essere sempre più perfezionato, prendendo in conside-razione nuove strategie, considerando le opportunità offerte dal progresso tecno-

logico, ma fondamentalmente mettendo in campo la propria invettiva facendo te-soro con umiltà (ne è necessaria tanta) di quella degli altri. Torniamo a considerare i contenuti dell’Etica Lionistica, non sem-plici frasi da leggere pomposamente e con nascosta ironia nelle assemblee, ma modo di essere, di comportamento da indicare e pretendere con il proprio pri-mario esempio, scoprendo che in questo modo si può trovare la soluzione a tanti problemi che oggi minano la sostanza della nostra Associazione, costituita da circa un 1.300.000 particelle unite da un unico “cemento” il We Serve”. ●

. Gian Maria De Marini

Ha anni ed è ancora ruggisce

LE DUE FACCE DEL

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nella splendida cornice della sala congressi dello Sheraton Nico-laus Hotel di Bari, numerosissimi soci dei venti Lions Clubs hanno

organizzato un intermeeting, con il sup-porto dell’Area “Cittadinanza Attiva” del Distretto 108AB. L’incontro, sul tema “FEDERALISMO FISCALE E INFRA-STRUTTURE: SCELTE STRATEGICHE FRA VINCOLI E OPPORTUNITA’DI CRESCITA”, si è tenuto il 25 febbraio di quest’anno.Sì è trattato di una occasione partico-larmente utile per un confronto più che approfondito sugli aspetti, non solo tec-nici, legati alla complessa tematica del federalismo fiscale, un argomento di in-discussa attualità e dì grande interesse per tutto il panorama economico-finan-ziario. Un ruolo di primo piano durante il corso dei lavori è stato ricoperto dalle approfondite analisi relativamente agli effetti sull’economia e sulla finanza locale che i relatori intervenutì hanno esposto al pubblico presente in sala. Alle puntuali analisi dei relatori è stata affiancata un’articolata disamina che ha evidenziato le eventuali criticità interpre-tative ed applicative della nuova norma,

gli sforzi già sostenuti e quelli ancora da compiere per dare adeguata concretez-za alla riforma federalista.La conferenza ha visto la partecipazione di docenti universitari che hanno trattato il tema dai vari punti di vista (amministra-tivo, economico, politico-costituzionale). Dopo il saluto di Berardino Dell’Erba, Presidente del Lions Club Bari Host (cir-colo trainer dei venti Lions Club parteci-panti), sono seguite le relazioni di Rocco Saltino, per l’aspetto fiscale e dei profes-sori Mario Scicutella, Giovanni Ancona, Raffaele Rodio e Silvio Suppa.Per comprendere le strutture portanti del modello di federalismo fiscale delineato nel progetto, ha spiegato Rocco Saltino, è necessario partire dalle norme che ne esprimono la filosofia complessiva. Tutti i relatori si sono ampiamente soffermati sull’obiettivo manifesto che è quello di costruire il rapporto tra risorse finanzia-rie (destinate ai bilanci regionali e locali) e spese, superando gradualmente il cri-terio della spesa storica con quello dei costì standard. E’ stato evidenziato che sono necessarie organizzazioni adatte, uffici dei tributi efficienti per controllare le evasioni fiscali.

Ha concluso la serie di inter-venti il Governatore distrettuale Nicola Tricarico, che ha sottolineato come sia necessario cogliere in questo nuovo sistema opportunità dì sviluppo economico e social, soprattutto per la nostra regione. Infine,il Governatore nell’esprimere il proprio apprezzamen-to al Comitato Osservatorio Civico per la riuscita e partecipata organizzazione del Convegno, ha voluto evidenziare come l’argomento trattato è in linea con gli scopi dei Lions che così recitano: PROMUOVE I PRINCIPI DI BUON GO-VERNO E DI BUONA CITTADINANZA e PRENDERE ATTIVO INTERESSE AL BENE CIVICO,CULTURALE, SOCIALE E MORALE DELLA COMUNITA’. ●

Federalismo fiscale

e infrastrutture

Scelte strategiche fra vincoli e opportunità di crescita

. Giovanni Giordano

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Uno degli scopi contemplati nel codice dell’etica lionistica è di “essere solidali con il prossimo mediante l’aiuto ai deboli, il soc-

corso ai bisognosi, la simpatia ai sof-ferenti”. Così ha esordito il presidente del Lions Club Bitonto Palo del Colle, Pino Minerva presentando un prezio-so depliant illustrativo della Casa per l’Alzheimer presso Villa Giovanni XXIII di Bitonto. Con questa iniziativa, ha ag-giunto, i Lions hanno voluto rendere un servizio molto utile per far conoscere ai medici di base, alle famiglie, ai cittadini non soltanto l’opera, ma anche le attività che all’interno di essa vengono svolte.Il presidente di Villa Giovanni XXIII, prof. Michele Giorgio nel suo intervento ha sottolineato che la nuova costruzione per i malati di Alzheimer è stata voluta dal Consiglio di Amministrazione dell’Ente per dare risposte concrete alla doman-da del territorio che vede sempre più infittirsi il numero degli anziani affetti dal terribile morbo che progredisce sempre più man mano che cresce l’aspettativa di vita e si avanza con l’età.Il Centro è entrato in funzione nel 2008 ed è in grado di offrire assistenza a di-ciotto anziani in regime residenziale e a trenta in servizio diurno.Con la costruzione di questo centro di eccellenza, unico nella Regione e nell’intero meridione d’Italia, Bitonto si conferma “città solidale” arricchendo una tradizione che per secoli l’ha vista impegnata per offrire soccorso alle fasce più deboli e indifese della popolazione. E non è un caso che la collaborazio-ne con i Lions di Bitonto Palo del Colle abbia confermato un comune sentire volto a cogliere la medesima finalità di vocazione al servizio di chi ha bisogno. Il dott. Nicola Castro, direttore dell’Ente, ha a sua volta tracciato il modulo orga-

nizzativo attivato nella Casa con la pre-senza di figure professionali di alta spe-cializzazione come geriatra, neurologo, psicologo, educatore professionale, fi-sioterapista, infermiere, operatore socio assistenziale. L’impegno finanziario per la gestione dell’intera organizzazione è notevole, ma è supportato dalla ASL di Bari per il solo nucleo diurno, mentre è a totale carico della famiglia per il nu-cleo residenziale. Si attende pertanto che la Regione Puglia intervenga con una convenzione speciale, trattandosi di progetto sperimentale, allo scopo di integrare le rette e dare un confortevole supporto alle famiglie.E’ seguita l’attesa lezione del Prof. An-tonio Capurso, ordinario di geriatria e gerontologia presso l’Università di Ba-ri. Il professore ha illustrato le caratte-ristiche cliniche con cui si presenta il morbo di Alzheimer entrando nel merito di alcuni dettagli che emergono da ra-diografie varie sulla massa cerebrale, elencando i sintomi più evidenti con cui il male si presenta nei molteplici stadi del suo percorso: perdita della memoria e della concentrazione logica e attentiva; irritabilità eccessiva, aggressività, va-gabondaggio, disorientamento, disturbi sonno-veglia. Studi recenti hanno accertato che questo male, connesso alla demenza senile, si può riportare alla degenerazione dei tes-suti ed alla vascolarizzazione abnorme della massa encefalica, Non essendovi farmaci specifici che curino la malattia, il Prof. Capurso ha insistito molto sulla necessità di una accorta prevenzione che può essere in grado di frenare l’in-sorgenza del male e di ritardarne la diffu-sione. Pertanto ha consigliato di tenere sotto controllo l’ipertensione, il diabete e il colesterolo componenti organici che alimentano i disturbi degenerativi.

Riferendosi alla struttura Alzheimer di Bitonto, ha apprezzato l’impianto inge-gneristico e architettonico e lodato il mo-dulo organizzativo delle attività.Alcuni medici di base presenti hanno ravvivato il dibattito assumendo anche l’impegno di illustrare l’opera alle fami-glie del territorio distrettuale per alleg-gerire il peso della gestione del malato. Hanno anche appezzato l’iniziativa dei Lions di divulgare l’opera attraverso il depliant illustrativo, trovando utile per le informative che sarà in grado di offrire alle famiglie.Il depliant infatti contiene notizie inte-ressanti sia sui servizi offerti sia sulle modalità di accesso.L’accesso può essere facilitato se-guendo questo itinerario: consulenza preliminare presso la struttura a cura dell’assistente sociale e della psicologa dell’Ente con fornitura della modulisti-ca. Presentazione della modulistica al distretto socio-sanitario del comune di residenza previa richiesta del medico di famiglia. Elaborazione del piano assistenziale individuale da parte dell’Unità di valu-tazione multidimensionale in relazione allo stadio della malattia. Successivo ingresso in struttura in regime residen-ziale o diurno.Ulteriori dettagli poi si possono avere consultando il sito dell’Ente www.vil-lagiovanni23.org o telefonando al n. 080.3751007. ●

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UnA CASA PER L’ALZHEIMER A BITOnTO

. Michele Giorgio

Una dotta lezione del prof. Antonio Capurso

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. Michele Mastrodonato

Il primo meeting conviviale dell’anno sociale 2008-2009 del Club Castel del Monte – Host ha visto il ritorno del Club nella sua cornice più ideale

e suggestiva, ai piedi del maniero fede-riciano per antonomasia, per dare risalto al ruolo della donna. Proprio il lionismo pugliese, il prossimo anno sociale vedrà le donne protagoniste a livello distrettua-le e nel nostro Club.Il 21 novembre, ospite del Club, gui-dato quest’anno da Michele D’Ercole, relatore Armando Regina, alla presenza dell’immediato PDG Elio Loiodice e della ZC Giovanna Ventura Chiapperini, ha intrattenuto i soci su: “Le donne nel No-vecento e nell’Assemblea Costituente”.Il relatore ha subito evidenziato che in-torno alla questione femminile nel secolo scorso si sono sviluppati i più importanti fenomeni sociali. I primi anni del Nove-cento, caratterizzati da notevoli tensioni, assistettero alla fine dell’economia agra-ria e al sorgere della società industriale, espressione di un processo produttivo dei beni in breve tempo, grazie alla mo-dernizzazione che aveva nella catena di montaggio lo strumento essenziale. Come conseguenza si verificarono i primi rapporti o scontri tra capitale e lavoro, con l’insorgenza e il consolida-mento dell’ideologia marxista. Ma se da un lato il Socialismo produsse nella sua evoluzione movimenti complessi quali il Comunismo, nel mondo liberal-cattolico, invece, si venne determinando quel dibattito ideologico-culturale che condusse alla nascita del nuovo Partito Popolare e poi ancora alla Democrazia Cristiana.In questo svilupparsi e contrapporsi del-le due ideologie quale fu il contributo delle donne?Da uno sparuto drappello di protagoni-

ste della vita sociale, prima del fascismo, impegnate ell’organizzazione di gruppi socialisti, emersero personalità quali Rita Montagnani, Teresa Noce e Ma-ria Guidi. Esse, tuttavia, non potevano che esprimere un generoso impegno, a confronto di ben più organizzati mo-ti femminili per l’emancipazione delle donne lavoratrici, già presenti negli Stati Uniti d’America che portarono all’appro-vazione, nel lontano 1919, dell’emen-damento che concedeva il diritto di voto alle donne. Solo nell’immediato secondo dopoguerra tale riconoscimento sarà esteso alle donne italiane.In quegli anni si iniziò a dibattere sul ruolo della donna legato esclusivamen-te alla funzione domestico-familiare, al contrario dell’uomo che era il gestore indiretto ed unico sostegno economico per la vita familiare. Nel 1975 il nuovo Diritto di famiglia consentì finalmente la gestione condivisa della famiglia, san-cendo la pari dignità e opportunità tra i due sessi.Nella storia del nostro Novecento la don-na dei primi anni era apparentemente assente ma certamente non avulsa dal contesto dell’epoca specie nei tempi successivi alla disfatta di Caporetto. Lo stesso Mussolini ne celebrò la sua fun-zione nell’ideologia fascista, rappresen-tandola nella figura della donna “Roma-na” e integrandola nelle organizzazioni femminili fasciste. La sua stessa vita fu in molti aspetti influenzata dalla figura delle donne, dalla colta Maria Sarfatti alla docile Claretta, senza dimenticare il rigore di Donna Rachele. Con il secondo dopoguerra cambia un po’ il rapporto umano tra le persone: la riappropriazione delle libertà indivi-duali diventa l’anima del progresso in Italia. Le donne così riescono, non solo

a veder sancita la concessione del voto, ma anche ad entrare nell’Assemblea Costituente.Il suffragio alle donne viene così vissu-to come l’inizio di una emancipazione che le porterà finalmente a diventare co-protagoniste nel mondo del lavoro e della politica. Così le donne, nonostante i tempi, parteciparono in buon numero ai lavori della stessa Assemblea Costi-tuente. Con le garanzie costituzionali, negli anni a seguire, vennero superate le preclusioni riservate alle donne che entrano nella Magistratura e in altri am-biti allora esclusivamente appannaggio degli uomini. Le garanzie furono succes-sivamente estese alla regolamentazione legale nel rapporto tra i due sessi. Lo stesso reato di adulterio fu dichiarato incostituzionale, dopo la dichiarazione d’incostituzionalità del reato di concubi-nato, e, comunque, con una decisione in realtà contraria ad altra emessa soltanto qualche anno prima. Con l’istituzione del divorzio e con il nuo-vo Diritto di famiglia del ’75, il rapporto tra i due coniugi ha raggiunto quella parità ed uguaglianza sostanziale per le quali generazioni di donne si sono impegnate.Nella sua conclusione, Armando Regina, porgendo il dovuto omaggio alle donne presenti, ha confermato che la storia del ‘900 è “andata in parallelo con la storia del ruolo della donna, grazie alla quale alcune conquiste le abbiamo conseguite proprio per la necessità di raggiungere l’eguaglianza tra i due sessi”.La serata è stata conclusa con la conse-gna della Melvin Jones Fellow al nostro carissimo amico Benedetto d’Introno, il cui impegno nel raggiungimento degli obiettivi posti dalla SightFirst II, ha dato lustro a tutto il nostro Club. ●

Un incontro per dare risalto al ruolo della donna

Una serata per ledonne

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Il LC Città di Gallipoli, con presidente Emanuele De Maria, comunica di aver aderito all’Associazione Internaziona-le dei Clubs Lions aventi sede in città

ancora circondate completamente da “Mura Antiche”.L’Associazione, fondata il 18 Giugno 2004 su proposta del LC “Lucca Le Mura” con i Clubs fondatori di Avignone (Fran-cia) – Club de Leones de Avila (Spagna) – L.C. Carcassonne la Cité (Francia) – L.C. Carcassonne Terre D’Aude (Fran-cia) L.C. Mdina ( Repubblica di Malta) – L.C. San Marino (Repubblica di San Marino) oggi raggruppa e rappresenta tutte le città che hanno ancora l’antica Cinta Muraria completa.Sono ancora poche le città al mondo cosiddette “murate” e molte di queste operano già fattivamente all’interno di questa Istituzione Internazionale; in par-ticolare ricordiamo le Città di:

◘ Lucca – Viterbo – Tarquinia – Ma-rostica – Sabbioneta - Montagnana Este – Gubbio – Capua – Grosseto – Norcia – Todi – Urbino – Como – Ferrara – Piacenza - Bergamo e da oggi anche Gallipoli per l’Italia.

◘ Avignone – Carcassonne (con tre Clubs Lions) e Saint Malo per la Francia.

◘ Avila per la Spagna.◘ Namur Vauban per il Belgio.◘ Gerusalemme (con due Clubs) per

Israele.◘ Mdina per Malta.◘ San Marino per San Marino.◘ Cartagena (con due Clubs) per la

Colombia.◘ Dubrovnich per la Croazia.◘ Ohrid per la Macedonia.◘ Veliko Tarnovo per la Bulgaria.

Lo scopo primario della Associazione, che opera per il tramite di un suo Co-mitato Direttivo permanente, è quello di consentire lo scambio di esperienze, di conoscenze, oltrechè l’aspetto culturale, specie riguardo la tutela e la conservazio-ne delle antiche Mura, ma anche la loro storia, spesso legata indissolubilmente a quella della “Città cintata”, e i problemi che esse inevitabilmente comportano (la viabilità, la vivibilità, la loro manuten-zione e illuminazione, l’aspetto turistico ecc.) il tutto finalizzato alla salvaguardia di questi monumenti architettonici ora-mai più unici che rari.L’associazione ha già realizzato im-

portanti congressi internazionali te-nuti rispettivamente a Lucca (2004), a Carcassonne (2005) a Viterbo (2006) a Namur (2007) a Saint Malo (2008), mentre quello del prossimo anno si terrà nuovamente a Lucca nei giorni 1 – 2 e 3 maggio p.v.Il Presidente De Maria, nella sua presen-tazione al Direttivo dell’Associazione, ha voluto puntualizzare le peculiarità dell’antica Cinta Muraria della Città di Gallipoli. In particolare De Maria ha evi-denziato che Gallipoli è una delle poche città al mondo ad avere antiche mura che si sviluppano per l’intero perimetro dell’isola su cui si adagia il Borgo Antico, che è collegato unicamente da un ponte seicentesco con struttura a dodici arcate. La strada panoramica denominata “La Riviera”, da cui ha origine, circonda com-pletamente la città vecchia e da essa è possibile ammirare l’intero Golfo di Gal-lipoli. L’auspicio del Presidente De Maria è quello di far coagulare attorno a questa nuova realtà l’interesse di chi tiene ef-fettivamente alle sorti ed al futuro della “Città Bella”. L’appartenenza a questa Associazione Internazionale rappresen-terà per la Città di Gallipoli un ulteriore volano per quell’agognato sviluppo tu-ristico di caratura internazionale verso il quale sembra oramai protendersi l’intera Penisola Salentina. A tal proposito ha già assunto l’impegno di organizzare il futuro Congresso Internazionale del 2010 pro-prio a Gallipoli e far così convergere sulla nostra cittadina l’interesse dei buyers del turismo internazionale. ●

. Gian Maria De Maria

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Un’ALTRA GRAnDE OPPORTUnITÀ PER IL FUTURO DEL nOSTRO

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Un associazione internazionale dei Clubs Lions “cintati”

TERRITORIO

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Distretto 108ABwww.lions108ab.it

Alla presenza del Governatore Ni-cola Tricarico e di autorità civili e lionistiche, si è tenuto a Lecce il 28 febbraio 2009 il Convegno su “Bio-

etica e Nanobiotecnologie”. Il convegno è stato organizzato ventisei Lions Clubs del Distretto su proposta del Comitato Distrettuale “Bioetica e Biotecnologie”.Club Trainer è stato il Lions Club Lecce Messapia a cui va rivolto un sentito rin-graziamento per la perfetta organizza-zione della manifestazione. Relatori del convegno sono stati i professori France-sco Bellino, Roberto Cingolani e Mario Signore che hanno presentato relazioni di alto valore scientifico. Il tema del con-vegno è stato il rapporto tra la scienza e la società, in particolare tra la bioetica e le nanotecnologie. Il meeting non ha potuto affrontare tutte le tematiche che in-vestono problematiche bioetiche, ma si è inteso attirare l’attenzione della pubblica opinione sul rapporto tra scienza ed eti-ca, in particolare tra la ricerca scientifica e la bioetica. Nell’etimologia comune il termine “Bioetica” sta ad indicare l’etica della vita, vale a dire delle norme morali e comportamentali tendenti al miglio-ramento della qualità della vita stessa, anche mediante l’aiuto della scienza e del progresso tecnologico. La bioetica é una integrazione tra le scienze biologi-che e i concetti umanistici, sviluppando e confrontando con differenti approcci i campi della conoscenza senza presup-posti ideologici e/o metodologici. Non c’è problema bioetico del quale ognu-no di noi possa dire “non mi riguarda”. Possiamo scegliere di non interessarci affatto di bioetica, ma stiamo pur certi che, un giorno, la bioetica si interesserà di noi, bussando alla porta della nostra casa con qualche domanda inquietante, difficile, che coinvolgerà tutta la nostra emotività mettendo a dura prova le nostre stesse capacità di ragionamento. Nate da qualche decennio, le “nanoscienze” e le “nanotecnologie” interessano particelle la cui grandezza è nell’ordine del nano-

metro, equivalente ad un miliardesimo di metro, una dimensione inferiore decine di migliaia di volte allo spessore di un capello umano. Vari sono i settori di applicazione delle nanotecnologie, ma il convegno si è rivolto al campo biotec-nologico, per le forti implicazioni sociali, etiche e morali. D’altronde, già nel mag-gio del 1991, il Comitato Nazionale per la Bioetica, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, elaborava il “Docu-mento sulla sicurezza delle biotecnolo-gie” con il quale “riconosce la necessità di un intervento del legislatore in materia di sicurezza delle biotecnologie, mirato allo sviluppo scientifico e tecnologico nel massimo rispetto dell’ambiente e nella tutela della salute pubblica”. Lo stesso Comitato nel novembre del 2001 ripren-deva ad interessarsi di biotecnologie con il documento “Considerazioni Etiche e Giuridiche sull’impiego delle Biotecnolo-gie”, affermando che “la riflessione sulle applicazioni delle biotecnologie e delle tecniche di ingegneria genetica costitu-isce il nuovo orizzonte della bioetica”. Inoltre il Comitato affermava che “Le bio-tecnologie contribuiscono allo sviluppo di una nuova concezione del vivente e ad un nuovo rapporto tra diritto, economia ed etica e, in quanto tecnica derivata della conoscenza scientifica della vita, rappresentano una delle espressioni più significative dell’interazione tra scienza e tecnica”. Nel giugno del 2006 il Comitato Nazionale per la Bioetica approvava, in seduta plenaria, un documento su “Nano-scienze e Nanotecnologie”, documento di riferimento per bioetici e nanotecnologi per un corretto approccio alle nanoscien-ze. In particolare il documento precisava che “l’applicazione delle nanotecnologie in campo biomedico si propone l’obiettivo di realizzare un monitoraggio completo e continuo dell’organismo umano e di con-tribuire alla tutela della salute, lavorando a livello molecolare per ottenere benefici medici e clinici mediante l’utilizzo di na-nodispositivi e nanostrutture”.

L‘attività di indirizzo del Comitato Na-zionale per la Bioetica si incrocia con quella del “Comitato Nazionale per la Bio-sicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della Vita”, in cui il Gruppo di Lavoro sulle Bionanotecnologie, di cui è componente il prof. Roberto Cingolani, ha definito le “Bionanotecnologie” come “studio ed ap-plicazione in biologia e medicina di pro-prietà e funzionalità fondamentalmente nuove derivanti da sistemi e dispositivi di dimensione nanometrica”. Il messaggio lanciato dal Comitato è che “la rivoluzione biotecnologica e genomica sta cambian-do la struttura socio economica e scien-tifico tecnologica mondiale. Nuovi tipi di materiali, così invisibili ad occhio nudo, diverranno l’ingrediente essenziale della scienza della vita, della biotecnologia e del nostro futuro”. Nel dicembre del 2005, il Comitato per la Biosicurezza e le Biotecnologie ha defi-nito le Linee Guida per la Sviluppo delle Biotecnologie in Italia, con l’obiettivo, tra gli altri, di “migliorare l’accettabilità sociale delle biotecnologie in quanto le biotecnologie suscitano nella opinione pubblica sentimenti contrastanti oscil-lanti tra la paura e la speranza”. C’è chi crede che le biotecnologie siano guidate soltanto da interessi economici e chi in-vece ritiene che da uno sviluppo di que-sto settore possano derivare importanti contributi al miglioramento della propria qualità di vita e di quella della comunità di cui fa parte. E’ stato compito dei rela-tori dipanare in modo magistrale questa matassa di sensazioni, emozioni e valu-tazioni contrastanti in quanto sono riusciti ad appassionare l’auditorio sulle varie tematiche oggetto delle loro relazioni. Un ringraziamento va rivolto ai Presidenti dei Lions Clubs che hanno partecipato all’organizzazione del Convegno; in par-ticolare al Presidente Domenico Carusi, del Lions Club Trainer Lecce Messapia ed, infine, a Pierluigi Aversa e a Gerardo Cela, componenti del Comitato Distret-tuale “Bioetica e Biotecnologie”. ●

. Alberigo Fonseca

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BIOETICA E nAnOBIOTECnOLOGIEConvegno a tema a Lecce

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Un Convegno promosso dal Lions club e dal centro di cultura del mare porta alla ribalta il problema della ricerca archeologica subac-

quea – Il ruolo dell’Università di Foggia – Sabato 7 marzo alle 17,30 all’Auditorium comunale dei CelestiniUn convegno sulla cultura del mare nel Golfo di Manfredonia e i beni archeolo-gici marini. Ad organizzarlo il Lions club Manfredonia Host in collaborazione con il Centro di cultura del mare e la Città di Manfredonia. “L’intento è quello – spie-ga il presidente Salvatore Guglielmi – di sollecitare azioni volte a valorizzare l’immenso patrimonio della cultura del mare nel significato più ampio e più in particolare a promuovere la ricerca ar-cheologica subacquea mai considerata”. A cominciare dalla Siponto sommersa.Se della Siponto antica e medievale si sa ormai parecchio anche se la gran parte di quella opulenta città rimane sepolta sotto una coltre di terra neanche molto spessa come dimostrano alcuni scavi eseguiti anche di recente, della vagheg-giata Siponto scivolata in fondo al golfo si sa poco o niente. Di quando in quando se ne parla ma in termini del tutto ipotetici che rasentano la fantasia dal momento che non vi è mai stato un riscontro con-creto che avvalorasse quella credenza che trova radice nelle vicende telluriche che accompagnarono la distruzione di Siponto.

Ma chiaramente il discorso archeologico marino non si esaurisce alla ricerca della Siponto sommersa, ma investe quanto meno una larga estensione dell’Adriatico prospiciente il Golfo di Manfredonia che si allarga intorno al promontorio del Gar-gano almeno fino alle Isole Tremiti. Un bacino di studio e di ricerca formidabile data la forte frequentazione di navi sulle rotte che in ogni tempo hanno attraver-sato in lungo e in largo il bacino adriatico. Vicende belliche anche recenti a parte.Qualche assaggio dell’esistenza dei “te-sori” archeologici che vi sarebbero depo-sitati sui fondali, è venuto da ricercatori privati i quali sulla scorta di riscontri delle cronache del tempo di riferimento, avreb-bero individuato resti di velieri naufragati. D’altra parte capita spesso ai pescatori nostrani di trovare impigliati nelle reti da pesca reperti ed anfore fortemente datate. Un mondo straordinario, per tanti aspetti affascinante, rimasto avvolto dal silenzio degli abissi marini e di-menticato dalla memoria dell’uomo. Su di esso non è mai stata condotta una qualche ricerca subacquea per il semplice fatto che, in modo particolare da queste parti, non vi è mai stata una attenzione all’archeologia subacquea. Un qualche spiraglio si è recentemente aperto con l’arrivo a Foggia dell’Univer-sità degli studi che nel suo ordinamento ha anche una facoltà di archeologia tan-

to che l’attuale Rettore dell’Ateneo è il professore Giuseppe Volpe, ordinario appunto di archeologia. Una presenza niente affatto formale ma fortemente propositiva con una attenzione partico-lare ai beni archeologici marini. All’attivo di quella facoltà vi è anche un signifi-cativo lavoro di ricerca ma in altri mari come quello antistante l’Albania nostra dirimpettaia. Per fare una campagna di ricerca archeologica, terrestre o marina che sia, non ci vogliono solo la dotazione tecnica e le buone intenzioni. Occorro-no innanzitutto le mai sufficientemente invocate risorse finanziarie. E magari le opportune sollecitazioni.Ed è quanto si propone l’iniziativa del Lions che si terrà sabato 7 all’Auditorium comunale dei Celestini, relatori Giuliano Volpe, Rettore dell’Università di Foggia, Danilo Leone e Maria Turchiano, ricer-catori di scienze archeologiche dell’Uni-versità di Foggia, Arcangelo Alessio, responsabile del servizio archeologia subacquea della Soprintendenza dei beni archeologici di Puglia, ed inoltre il sindaco Paolo Campo, il presidente della Provincia di Foggia Antonio Pepe, Giandiego Gatta, presidente del Parco nazionale del Gargano, Pietro Pepe, pre-sidente del Consiglio Regine Puglia, Let-terio Munafò, presidente sezione Puglia Società italiana protezione beni culturali, Mario Rinaldi, past Governatore Distretto Lions 108AB Abulia. ●

. Michele Apollonia

Alla ricerca della Siponto sommersaUn convegno sulla cultura del mare nel Golfo di Manfredonia e i beni archeologici marini

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Presso il Palazzo Celestini in Man-fredonia, sabato 31 gennaio 2009, alla presenza d’un folto, attento e qualificato pubblico, nel corso del

meeting sui quarant’anni d’attività del Lions Club Manfredonia Host, si è tenuta anche la cerimonia di premiazione per il doppio conferimento della massima onorificenza Lionistica, “Melvin Jones Fellow”. Il riconoscimento è stato con-ferito, su proposta del Club, dalla Lions Clubs International Foundation, LCIF, la cui missione è sostenere, gli sforzi dei Lions Clubs di tutto il mondo nel servire le comunità locali e globali finanziando progetti di servizio umanitario. Nel luglio 2007 LCIF è stata classificata, dal Finan-cial Times, come migliore organizzazio-ne non governativa (ONG) del mondo tra le trentaquattro organizzazioni globali esaminate (ha superato, fra gli altri, Ro-tary, UNESCO e UNICEF).L’ing. Salvatore Guglielmi, Presiden-te del Club, ha dichiarato: “In quaranta anni d’attività, il nostro Club aveva con-ferito l’onorificenza, solo una volta e nel 2002, al compianto Arcivescovo Mons. Vincenzo D’Addario, ora siamo davvero

orgogliosi che anche queste personalità ricevendo questo riconoscimento siano entrati a far parte di quest’ambitissimo gruppo di Lions d’ogni parte del mondo”. L’onorificenza è andata: al Prof. Cristan-ziano Serricchio, Preside di Licei, poeta e scrittore di numerosi libri di narrativa, poesia, studi letterari, storici e archeolo-gici, autore di lavori teatrali, nonché già socio fondatore del Club di Manfredo-nia, e all’On. Antonio Leone, Avvocato penalista, patrocinante in Cassazione, brillante esponente di Forza Italia, De-putato al suo 4° mandato parlamentare, che ha raggiunto il prestigioso incarico istituzionale di Vice Presidente della Ca-mera dei Deputati.Con la seguente motivazione “per aver compiutamente e mirabilmente inter-pretato, con l’eccellenza delle opere, la solerzia e la serietà nel lavoro, con la solidarietà verso il prossimo ed il servizio verso la Patria, lo Stato, e la comunità, i dettati propri del Codice dell’etica lio-nistica”.L’On. Antonio Leone, ha dichiarato “Spiace constatare come i miei tanti im-pegni politici mi distanzino dalle nobili

attività dei Lions, ma proprio questa di-stanza, solo fisica, mi ha consentito di ri-flettere, in modo ulteriore sull’importanza e l’attualità dei codici dell’etica lionistica, e sulla difficoltà di poterli sostenere, in modo adeguato, in questa nostra società della costernazione e dell’indisciplina”Il Presidente del Club, Ing. Salvatore Guglielmi, ha concluso ricordando che la minore partecipazione dell’amico Tonio, socio da quasi trent’anni, deve ritenersi più che giustificata e normale considerando anche che proprio il codice etico e le consuetudini dei Lions, impe-discono la partecipazione in incarichi di-rettivi, di chi ricopre incarichi politici attivi, proprio per non creare confusioni, dato che i Lions, hanno fra gli scopi quello di promuovere i principi di buon governo e di buona cittadinanza, prendere attivo in-teresse al bene civico, culturale, sociale e morale della comunità, stabilire una sede per la libera ed aperta discussione di tutti gli argomenti di interesse pubbli-co, con la sola eccezione della politica di parte. E si rammarica che, questi più alti principi generali, alcuni non li hanno ancora compresi. ●

. Antonio Mondelli

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. Luigi Greco

Siamo ormai al quinto anno da quan-do, il 16 dicembre del 2004, fu fatto un protocollo d’intesa tra l’AIPD di Nardò e il L. C. di Nardò con il quale

il nostro Club si impegnava a contribuire, per un periodo quinquennale, alla realizza-zione di una nuova sede del “Centro Diur-no” per persone con sindrome di Down, con l’istituzione del Service “PROGETTO DOWN”. Il progetto prevedeva l’apertura di un “Centro Diurno” organizzato come una casa di abitazione da vivere come tale da parte delle persone con sindrome di Down., dove tutte le attività sarebbero sta-

te finalizzate alla cura della persona e della casa, all’uso della cucina e degli elettrodo-mestici, allo svolgimento di attività occu-pazionali, di laboratorio e ricreative. Detto Service poi nel IX Congresso Distrettuale del maggio 2005 diventò permanente. Nel novembre 2006 ci fu l’inaugurazione uffi-ciale della nuova sede del Centro presso i locali messi a disposizione dal Comune di Nardò e, a tutt’oggi, lo vediamo piena-mente operante sul nostro territorio volto a conseguire le finalità altamente sociali che l’AIPD si pone. Proprio per dare un ulteriore contributo a divulgare l’operatività

All’On. Leone ed al Prof. Serricchio

l’onorificenza Lions “Melvin Jones Fellow”

Affettività, sessualità e disabilità intellettivaMeeting del Lions Club di nardò

Da sinistra: il Presidente di Circoscrizione Carlo De Pace, la Dott.ssa Maria Teresa Calignano, il Presidente L.C. Nardò Luigi Felline, la Presiden-te Leo Club Nardò Rita Margiotta e il delegato di zona Gualtiero Della Fonte

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. Paolo Rotondo

l Lions Club di Monopoli a Pompei

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nel sociale dell’AIPD e portare avanti l’im-pegno preso, il nostro Club il 7 marzo u.s. ha organizzato il meeting conviviale “Affet-tività, sessualità e disabilità intellettiva” che ha avuto come relatrice proprio la Dott.ssa Maria Teresa Calignano, presidente della sede provinciale dell’AIPD. Il meeting si è svolto presso la “Tenuta Caradonna” di Nardò ed ha visto la partecipazione di un folto uditorio. La Dott.ssa Calignano con il suo intervento ci ha messo di fronte ad una realtà che spesso a..... Il filmato ha suscitato molto interesse da parte del pubblico e il P.G. Elio Perrone, in

un suo intervento ha sottolineato il notevole spessore sociale che assume l’iniziativa del “centro Diurno” data la possibilità che offre ai ragazzi e alle ragazze con sindrome di Down di mettersi alla prova nella gestio-ne della vita quotidiana e di essere poi in grado a guardare ad un futuro non dissimi-le dai loro coetanei più fortunati. La serata non si è limitata alla trattazione del tema. E’ stata anche l’occasione per assistere ad un particolare avvenimento: è entrata a far parte della nostra Associazione la Sig, ra Anna Maria Congedo, vedova di un nostro socio di recente scomparso, Anto-

nio De Benedittis: un lions che si è fatto sempre ben volere e stimare da tutti per la sua perfetta sintonia con i principi dettati dall’etica lionistica. Ha concluso la prima parte della serata il Presidente di Circoscri-zione Carlo De Pace che ha avuto parole di encomio per l’attività svolta dal “Centro Diurno” gestito dall’AIPD nel territorio del Salento ed ha sottolineato l’importanza che vengano elargiti fondi sempre più cospicui, considerata l’alta missione sociale dell’As-sociazione. La serata è poi proseguita con la parte conviviale. ●

Venerdì 19 dicembre 2008, nella stu-penda cornice dell’Hotel dei Con-gressi di Castellamare dì Stabia, alla presenza di tanti amici lions e leo

convenuti da ogni parte dell’area vesuvia-na, abbiamo vissuto un’intensa e significa-tiva pagina della quarantennale storia del nostro Club in occasione del gemellaggio con il Club di Pompei Host. È stato un mo-mento straordinario di vita lionistica avendo potuto toccar con mano lo spirito di amicizia e di autentica cordialità che immediata-mente è venuto a stabilirsi con gli amici di Pompei, con i Leo e con gli amici lions dei clubs di Castellamare di Stabia, presenti per l’occasione per dare maggiore solen-nità all’evento e celebrare subito dopo, tutti insieme, la Festa degli auguri. La serata condotta magistralmente dal Cerimoniere distrettuale del luogo è stata caratterizzata da brevi interventi di saluto per lasciare ampio spazio al Presidente del nostro Club, Paolo Rotondo, a cui è toccato il compito di illustrare le ragioni del gemellaggio e di spiegare come quest’ultimo, per essere segno tangibile di un’amicizia destinata a durare, debba fondarsi su affinità elettive,

che appartengono alla storia e alla cultura delle stesse comunità. Nel nostro caso il Presidente non ha avuto difficoltà a rileva-re positivamente questi aspetti, mettendo in risalto affinità e momenti di vita della nostra comunità e di quella vesuviana, ca-ratterizzati nel secolo scorso da frequenti scambi culturali e da intensi rapporti sociali. In particolar si è soffermato sulla figura dì una nostra concittadina, la nobildonna Marianna Farnararo contessa De Fusco, vissuta tra la fine dell’800 e l’inizio del 900, che in tempi difficilissimi, in modo unico e disinteressato tanto ha dato per l’edifi-cazione del santuario di Pompei e per la fondazione delle tante opere di solidarietà annesse, ricevendo la gratitudine dei pom-peiani, che alla sua morte ne accolsero con tutti gli onori le spoglie mortali nella cripta. Di qui il gemellaggio come occasione irri-petibile per rivivere questo lungo cammino di solidarietà e riflettere lionisticamente sul messaggio che questa donna ha inteso lasciarci, se pensiamo che è rimasta ve-dova a soli ventotto anni e con cinque figli da accudire. Nonostante questo, donna Marianna, guidata solo da una profonda spiritualità, ha fatto dell’impegno umano e sociale la sua stessa ragione di vita.

Il Past Presidente del C.G., Nicolò Treglia, nell’evidenziare le motivazioni profonde di questo gemellaggio, con un efficace inter-vento ha ripercorso le radici del lionismo, invitando tutti a raccogliere la grande sfida della solidarietà di cui esso è espressione. Il Presidente di circoscrizione del Distret-to 108YA Antonio Marte ed il Delegato di zona Annalisa Quartuccio, hanno elogiato l’avvenimento, sottolineando la valenza dell’evento e le sue nobili ragioni come modello di un lionismo autenticamente so-lidale. Il nostro delegato di zona, Giovanni Ostuni, come Officer distrettuale presente, ha risposto all’indirizzo di saluto, ringra-ziando a nome dei Governatore Nicola Tricarico e della Vice Governatrice, Licia Bitritto Polignano, per l’ospitalità, la sim-patia e l’affetto dimostrati.Il Vice Governatore del Distretto 108 YA, Vittorio Del Vecchio, ha concluso la serata complimentandosi per l’iniziativa e per la serietà della proposta, auspicando una du-ratura amicizia nel rispetto e nella reciproca comprensione. Durante la cena di gala si è realizzato poi un ulteriore momento di autentica fraternità con scambio di doni, attestazione di amicizia ed il corale invito ad un arrivederci a Monopoli. ●

Un gemellaggio alla riscoperta della autentica solidarietà

La Dott.sa Calignano riceve una targa ricordo dal Presidente del L. C. di Nardò

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nella magica atmosfera di Vella Fe-nicia, a Ruvo di Puglia, il 7 marzo scorso è stato presentato il volu-me storico: “ETTORE CARAFA, la

famiglia, i luoghi, la rivoluzione” a cura di P. Pina CATINO, fotoreporter. L’autri-ce, grazie a speciali autorizzazioni, ha potuto accedere anche alla galleria dei ritratti messi a disposizione della famiglia Carafa, pubblicando immagini inedite di Ettore Carafa. Il Presidente del Club, Peppino Gasparro, alla presenza del dottor Riccardo Carafa, XX duca d’An-dria e Castel del Monte, conte di Ruvo e marchese di Corato, ha presentato il relatore della serata, prof. Rosario Jurla-no, Direttore della “A. De Leo” di Brindisi e Decano della Società di Storia Patria per la Puglia. Il prof. Jurlano, ricordan-do la nobile figura di Ettore Carafa, ha sottolineato che egli «lottò e morì nel 1799 per gli ideali di libertà, democrazia e di giustizia che furono alla base dei moti rivoluzionari, ma anche anticipatari di quei valori di solidarietà e di rispetto della dignità umana, che ritroviamo ben radicati nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, nella Nostra Costi-tuzione Italiana e in quella dell’Unione Europea». La città di Ruvo ricorda in modo particolare Ettore Carafa per l’epi-sodio verificatosi durante la processione del Corpus Domini. Di ritorno da una partita di caccia, il conte creò trambusto a motivo di un’impennata del suo cavallo e ciò gli attirò le ire della gente che par-tecipava alla processione. Fu allora che il suo cavallo si inginocchiò, così che il conte Carafa promise pubblicamente di riparare allo spiacevole avvenimento istituendo la solennità dell’Ottavario.L’episodio è riportato nell’affresco di M. Prayer situato nel cappellone del Sa-cramento della Chiesa San Giacomo, in Ruvo. Il Club Lions Ruvo di Puglia Lions ha voluto ricordare la figura di Ettore Carafa, perché troppo spesso accade che si conoscono i personaggi più nobili della storia universale, ma si ignorano quelli altrettanto significativi ed eroici della storia cittadina. ●

. Matilde Mongelli

Sabato 7 febbraio u.s., presso l’Hotel Delfino di Taranto, i Lions Clubs Ta-ranto Poseidon, club trainer, Taranto Host, Taranto Aragonese e l’AMMI

(Associazione Mogli Medici Italiani), con i rispettivi presidenti Angelo La Nave, Carlo Tagariello, Tommaso Valentino ed Elisabetta Salerno Mele, hanno tenuto un interessante meeting interclubs sul tema “L’arte e il dolore”. Relatrice della serata è stata la neurologa Marina de Tommaso, Professore Associato presso il Dipartimen-to Neurologico dell’Università di Bari. La dottoressa de Tommaso, con l’aiuto di una grafica animata computerizzata, inizia ad introdurci alla conoscenza del fenomeno “dolore”. Dall’antichità arriva a trecento anni fa, quando Cartesio descrive il dolore con l’aiuto di una figura, l’uomo di Cartesio, che riproduce un uomo nell’istante in cui subi-sce una bruciatura al piede, ed ecco che nasce un segnale che attraverso i nervi e la colonna vertebrale arriva al cervello. Questo schema meccanicistico unifilare è stato superato solo di recente, quando negli anni Settanta del secolo scorso due Premi Nobel, gli scienziati Melzack e Wall, modificano lo schema di trasmissione del dolore da unifilare a rete di nervi dove pos-sono viaggiare contemporaneamente più segnali. Da qui il passo alla comprensione di come un segnale di dolore possa esse-re attenuato dalla sovrapposizione di un segnale di piacere, ad esempio di visione di un’opera d’arte, è immediato. In termini fisici, dalla sovrapposizione di due segnali,

uno positivo e l’altro negativo, si ottiene un segnale di intensità ridotta. Tutto ciò la professoressa de Tommaso ce lo ha sem-plificato, non trascurando però di raccon-tarci delle attività di ricerche e delle prove sperimentali messe in campo per provare che l’arte può aiutare a ridurre la percezio-ne del dolore. Infine, la relatrice ci regala un’altra forte emozione, quando racconta di come queste nuove teorie, accorpate nella cosiddetta “Neuro Estetica”, stanno cambiando il modo di fare sanità. Una bella struttura luminosa, ben arredata con medici ed infermieri gentili, con bei modi di porgersi e di trattare i pazienti, sappiamo tutti che è meglio di una struttura ospedaliera brutta, fatiscente con medici ed infermieri sgar-bati. Ora sappiamo però, ed è qui che sta l’emozione, che l’umanità sta progredendo, per merito di pochi, e tra questi la Mari-na de Tommaso, che hanno saputo dare forma di scienza a dei sentimenti umani. Vanno ringraziati il collega lions Francesco Ruggiero, nonché carissimo amico, che ha proposto l’idea; Angelo La Nave che ha accolto con entusiasmo la proposta e l’ha trasformata in realtà; Licia Bitritto Poligna-no, vice Governatore del Distretto 108 AB, Roberto Calamo Specchia, presidente di Circoscrizione e Lello Spagnolo, Delegato di Zona, che con la loro presenza hanno dato quel tono di ufficialità e di giusta impor-tanza all’evento; Carlo Tagariello, Tommaso Valentino e l’amica Elisabetta Salerno Mele, che hanno accettato di trasformare la serata in un “Meeting Interclubs”. ●

“L’ Arte e il dolore”. Francesco De Franco

“Ettore Carafa: personaggio tra leggenda e realtà”

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“L” come Liberty, lettera che si trova incisa al centro dell’em-blema dell’Associazione In-ternazionale dei Lions Clubs

che portiamo sul bavero della giacca; “L” che esprime il concetto di “Liberty” (Libertà) come valore al quale nessuno dovrebbe essere costretto a rinunciare, “L” come aspirazione di libertà di pen-siero, di espressione e di religione che sono le basi su cui si fondano gli scopi del Lionismo. Nella lingua inglese la parola Libertà (Liberty), si traduce anche “Free-dom” che sta per: libertà dalla paura, dal bisogno, dalla schiavitù, emancipazione dalla tirannia. Tutti concetti che hanno, comunque e sempre, significati nobili. Questo passaggio, da Libertà a Libertà, è una sottile differenza che poche altre lingue sono in grado di esprimere. Queste sono state le considerazioni che il Governatore Nicola Tricarico, dopo aver ringraziato l’illustre relatore e Manlio Lo-martire, presidente del nuovo club “Taran-to Città dei due Mari”, nonché club trainer, ha fatto in chiusura del meeting interclub che si è tenuto mercoledì 29 gennaio presso il Circolo Ufficiali della M.M. di Ta-ranto. Il meeting, a cui hanno partecipato anche il Taranto Host, con il presidente Carlo Tagariello, il Taranto Poseidon, con il presidente Angelo La Nave, il Taranto Aragonese, con il presidente Tommaso Valentino ed il Taranto San Cataldo, con la presidente Angela Matera, ha avuto come tema: ”I valori della Costituzione Italia-na e della Carta dei Diritti dell’uomo a sessant’anni dalla promulgazione”. La trattazione dell’argomento, che si ri-

allaccia al Tema di Studio Distrettuale, è stata affidata ad un relatore di altissimo livello culturale quale è il prof. don Co-simo Damiano Fonseca, Accademico di Lincei, nonché socio onorario della nostra Associazione. Dopo i convenevoli di rito, il presidente Manlio Lomartire, nel suo intervento di presentazione del primo meeting organizzato dal “Taranto Città dei due Mari”, ha dato risalto ai due argomenti in cui sono affermati principi che costitu-iscono il fondamento della Libertà, della Giustizia e della Pace. Il primo gennaio 1948, ha affermato Lomartire, entra in vigore la Costituzione Italiana, la legge fondamentale della nostra Repubblica, che l’Assemblea Costituente, che l’ha redatta, ha voluto pensare come un patto di amicizia e fraternità di tutto il popolo Italiano. In questa Costituzione, continua il presidente, c’è tutta la nostra storia, tutto il nostro passato, tutti i nostri dolori, le nostre speranze e le nostre gioie, ma anche il nostro futuro. In essa sono conte-nuti i principi e i valori che costituiscono le condizioni indispensabili di un’Italia demo-cratica. Nello stesso anno, il 10 dicembre, fu firmata a Parigi la Dichiarazione Univer-sale dei Diritti dell’Uomo, patto di fraternità ed amicizia dell’intera umanità. È questo, continua il Lomartire, uno dei primi atti internazionali approvato dall’As-semblea delle Nazioni Unite, alla cui ste-sura ha contribuito la nostra Associazione, che come è noto, ha un suo rappresentan-te permanente presso le Nazioni Unite. Con essa gli stati firmatari hanno voluto impegnarsi a tutelare i principali diritti fon-damentali dei cittadini.

Nel concludere il suo breve intervento, il presidente ha evidenziato come i principi riportati nell’art. 12 della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo, in cui sono citati tutti i di-ritti e tutte le libertà senza alcuna distinzio-ne per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica, ecc., siano sanciti anche nella nostra Co-stituzione all’art. 3 pur se, quest’ultima, è stata scritta quasi un anno prima della Di-chiarazione. Sessanta anni sono passati da quel lontano 1948, l’Italia ed il Mondo sono molto cambiati, ma quei documen-ti non sono invecchiati perché fissano principi e valori di grande importanza e di grande durata. Dopo questo intervento in-troduttivo del presidente Lomartire, il prof. Cosimo Damiano Fonseca, prendendo la parola, ha approfondito l’argomento con la sua ben nota maestria da fine oratore e di uomo di grande cultura dalle mille risorse tanto da calamitare l’attenzione del numeroso pubblico che, al termine, gli ha attribuito un lungo e caloroso applauso. Al meeting hanno presenziato, tra gli altri, il vice Governatore Licia Bitritto Polignano, il PCC Flora Lombardo Altamura, il PDG Mario Rinaldi, il tesoriere Distrettuale Le-onardo Bonfitto, il presidente del Centro Studi Luigi Desiati, il presidente della V Circ. Roberto Calamo Specchia, i Delegati di Zona B V Circ. Angela Lassandro Pepe e di zona C V Circ. Lello Spagnolo e, per le autorità civili e militari, il Prefetto di Ta-ranto, l’ammiraglio presidente del Circolo ufficiali e l’ammiraglio comandante della Base Navale, il commissario dell’Autorità Portuale. ●

SESSAnT’AnnI DI ALTI VALORILA COSTITUZIOnE ITALIAnA E LA DICHIARAZIOnE UnIVERSALE DEI DIRITTI DELL’UOMO. Franco Madaro

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Venerdi 13 febbraio 2009. A Taranto, cit-tà soffocata dai veleni provenienti dallo stabilimento ILVA e da altri insediamenti industriali concentrati nella zona periferi-

ca della città, è stato organizzato dal Lions Club Taranto San Cataldo, con la partecipazione dei Clubs della città Host, Poseidon, Aragonese, Fa-lanto, Città dei Due Mari e Leo, alle ore 20,00 nel salone della Provincia, un meeting interclubs sul tema: ”Ambiente - La possibile compatibilità tra lavoro e salute”. Relatori di spicco il Prof. Giorgio Assennato, Direttore Generale dell’ARPA Puglia; il Dott. Michele Conversano, Responsabile del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL Taranto; il Prof. Alessandro Marescotti, Presidente Asso-ciazione PEACELINK; il Dott. Michele Losappio, Assesore Regionale all’Ecologia; il Dott. Michele Conserva, Assessore Provinciale all’Ambiente. Moderatore il Dott. Salvatore Catapano, giorna-lista RAI. Presente il Governatore del Distretto 108AB Nicola Tricarico e numerose altre Auto-rità Lionistiche. Al mattino del 13 tutto sembra procedere bene e la realizzazione del meeting sembra perfezionata in ogni sua forma. Ma, a mezza mattinata, ricevo la telefonata del Prof. Assennato che mi annuncia di essere in parten-za per Roma dove è stato convocato per le ore 15,30 dello stesso giorno per partecipare ad un vertice sul problema dell’inquinamento a Taranto presso Palazzo Chigi, per cui non potrà presen-ziare alla nostra serata. Chiede garbatamente scusa, ma non ci abbandona perchè il suo posto sarà egregiamente occupato dal Prof. Robeto Giua della stessa ARPA (Agenzia Regionale per l’Ambiente). Supero così quell’attimo di panico che mi aveva pervasa alla notizia dell’assenza del prof. Assennato e riprendo a lavorare per le ultime rifiniture della serata ormai alle porte. Ore 20,00. Il salone della Provincia comincia a riempirsi ed è presto stracolmo. Si inizia il meeting con le relazioni, seguite da un dibattito abbastanza intenso. Cosa emerge? Emerge che la presenza della diossina nell’aria che respiria-mo, nei cibi che assumiamo è forse il minore dei mali considerato che, stando a quanto dice il Prof. Marescotti, “ ... la presenza nell’acqua, nell’aria e sulla terra di idrocarburi policiclici aro-matici, di metalli pesanti, di polveri sottili, oltre che la diossina, portano Taranto ad occupare il primo posto in vetta alla classifica delle città europee più inquinate” e che “... questi dati sono stati ricavati dalle dichiarazioni, rese per legge, dalle stesse aziende al Ministero dell’Ambiente”. Il Dott. Conversano aggiunge che, nel corso

degli ultimi anni, si è venuta costituendo una coscienza ambientalista nella cittadinanza e, di pari passo, sono aumentati gli strumenti di mo-nitoraggio e controllo a partire dal registro tumori alla installazione delle centraline per il controllo della qualità dell’aria, dalla creazione dell’ARPA Puglia al suo potenziamento sul territorio ta-rantino, dal fondamentale contributo apportato dalle associazioni ambientaliste, prime fra tutte PEACELINK del Prof. Marescotti.Con dati alla mani il Dott. Conversano illustra la grave situazione relativa alla salute dei cittadini, in particolare degli abitanti del rione Tamburi. Il Dott. Giua rimarca che l’Azienda ha il dovere di applicare sugli impianti le BAT (Best Available Technologies), ma non solo quelle che con-sentono il raggiungimento dei risultati migliori in termini di volumi di produzione, di qualità, di costi, ma soprattutto quelle che assicurano il raggiungimento ed il miglioramento dei livelli emissivi rispetto a quelli consentiti dalla leggi europee. Concorda infine con quanto espresso dagli Assessori Losappio e Conserva per quanto riguarda la legge regionale che stabilisce i limiti di emissioni. Conclude il meeting il Governatore Nicola Tricarico plaudendo all’iniziativa e auspi-cando soluzioni soprattutto per la salute dei ta-rantini. Sarà stato certamente un caso la coinci-denza del nostro meeting (la cui organizzazione era stata avviata nello scorso mese di dicembre), ma il venerdi 13 febbraio 2009 potrebbe essere ricordata come una data di svolta per Taranto? Si, se CHI PUO’, finalmente VORRA’. Quella data potrebbe segnare il momento tanto atteso da migliaia di cittadini che ormai da decenni vivono la quotidianità fatta di paura di mangiare, paura di bere, paura di respirare troppo, paura di ammalarsi di malattie che non perdonano, di quelle che ti distruggono silenziosamente per poi esplodere all’improvviso strappandoti in breve tempo agli affetti ed un ultimo occasionale raggio di sole. La soluzione vera del problema si avrà se, come ha detto a fine meeting del 13 febbraio u.s. una signora dalla platea, si smetterà con le guerre di paternità circa le proposte di soluzioni, se ci si metterà tutti insieme, al di là dei colori politici, al di là delle misere beghe interne agli stessi partiti, se si penserà veramente al bene della città, dei nostri giovani, dei bambini e di noi stessi che, anche se adulti, non abbiamo alcuna voglia di vendere la nostra salute per garantire guadagni altrui. La situazione è grave e ne è testimonianza il fatto che tutti i clubs di Taran-to, tutti insieme abbiano aderito e partecipato

all’iniziativa fortemente voluta dal Lions Club Taranto San Cataldo. Ancora una volta noi Lions abbiamo dimostrato che lo spirito che ci anima è la solidarietà, la partecipazione nei confronti dei problemi sociali. Vedere una platea che ha toccato picchi di duecentocinquanta presenze è stato emozionante e mi ha inorgoglito anco-ra una volta di essere una piccolissima parte di questa grande Associazione che prima di tutto tende al raggiungimento del bene altrui senza aspettarsi applausi, né riconoscimenti. Ove necessario e ove richiesto possiamo anche collaborare con le Istituzioni perchè siamo e resteremo un’Associazione al “servizio degli altri”, che però non si limita alla beneficenza, ma supera questo concetto per proiettarsi in progetti anche a lungo termine sempre a favore dei più deboli. Oggi, qui a Taranto, i più deboli siamo noi, tutti i cittadini di una città dai mille splendori per storia, per antica cultura e per bellezze naturali, oggi funestati da una realtà senza sbocchi immediati. Ma forse qualche no-vità c’è, poichè, dopo un successivo incontro tenutosi a Roma ad una settimana di distanza da quel 13 febbraio 2009, ha cominciato ad emergere il buon senso. Pare infatti che presso il Ministero dell’Ambiente sia stato raggiunto un accordo positivo per salvare sia l’ambiente che il lavoro. Tale accordo restituisce alla città di Taranto la speranza di ricomposizione del confronto costruttivo con i vertici della Azienda siderurgica. Resta fissata la scadenza della ri-duzione del tasso di diossina a 0,4 nanogrammi entro il 2010 e sul graduale abbassamento di tali emissioni dovranno attentamente vigilare i tecnici dell’ARPA che restano impegnti a ve-rificare la pericolosità di altre sostanze nocive emmesse nell’atmosfera dai camini dell’ILVA e di altre grandi aziende dell’area industriale come ENI, CEMENTIR e SANAC.“Quest’ultimo incontro potrebbe essere stato un momento importante” dice il Sindaco di Taranto Dott. Ezio Stefano “ non solo per Taranto ma per tutta la Nazione, perchè ovunque la gente rivendica il diritto alla salute”.La speranza nata in quella giornata di coinciden-ze, forse non era mal riposta. Da quel venerdi 13 febbraio 2009 potrebbe nascere qualcosa che ci difenda, qualcosa che rispetti, qualcosa che ci ridia quella bella città ove, come ho detto con-cludendo il mio intervento introduttivo al meeting, si rivedano i tramonti rossi per il sole calante e non per la polvere di ferro e si respiri l’aria ricca di iodio e non di veleni. ●

Cronaca di un giorno di speranza. Angela Matera Un meeting interclubs a Taranto

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Domenica 1 marzo u.s., presso l’Appia Palace Hotel di Massafra, il gover-natore Nicola Tricarico ha presen-ziato ad un meeting interclubs sulla

solidarietà sanitaria. A presentare questa Associazione di volontariato è stato il dott. Salvatore Trigona, Presidente nazionale So.SAn., service Lions multidistrettuale permanente, mentre il dott. Paolo Ursuleo, primario oculista dell’Ospedale Fatebene-fratelli di Benevento, ha commentato, con l’ausilio di un video, la sua diretta partecipa-zione ad azioni di volontariato espletate in territorio africano a favore di popolazioni ove le malattie degli occhi sono sviluppate in mo-do abbastanza grave. La sua testimonianza ha destato vivo interesse negli astanti i quali sono venuti a conoscenza di un’altra enco-miabile attività di servizio che vede Lions e non Lions impegnati in progetti di Solidarietà portati avanti con la consapevolezza che, senza il loro impegno, certe zone del mondo resterebbero dimenticate. Il dott. Trigona, nel suo intervento introduttivo ha illustrato nei minimi dettagli, anche con l’ausilio di supporto informatico, quali sono gli scopi e le finalità dell’associazione di volontariato che è fondata a Ravenna, il 18 gennaio 2003, alla presenza delle massime autorità lioni-stiche, ed è isciritta al registro provinciale del volontariato. Il riconoscimento della sede

centrale è avvenuto repentinamente anche per legittimare la varie missioni in itinere che portavano solidarietà finalizzata all’attuazio-ne del “We Serve”. Gli scopi, istituzionalizzati dall’art. 3 dello statuto sono identificati in: - Prestazione di assistenza sanitaria tra-

mite personale medico e non, nei paesi in via di sviluppo e negli altri paesi ed in Italia in caso di necessità.

- Formazione del personale sanitario operante nei paesi in via di sviluppo.

- Reperimento di attrezzature e strutture sanitarie.

- Reperimento di medicinali e di altro materiale sanitario.

- Reperimento di documentazione medi-co-sanitaria.

Il 1 settembre 2004 la So.SAn. è stata ri-conosciuta come organismo Lions dal “bo-ard” della International Association of Lions Clubs. Gli iscritti sono oltre duecento, di cui la metà medici, ed è presente con ottantano-ve clubs e con dodici distretti. In circa quattro anni di attività, l’Associazione ha realizzato ventisette missioni in: Tanzania, in Camerùn, in Brasile, in Albania, in Saharawi, in Etiopia ed in Amazzonia. In oltre, la So.SAn. ha ri-strutturato ed ampliato un ospedale in Mafia sottoscrivendo un accordo con il governo Tanzano. Il dott. Trigona, tra l’altro, ha voluto evidenziare come la progettualità e l’attua-

zione delle attività di volontariato è solo frutto dell’impegno della Presidenza, del Consi-glio Direttivo e del Comitato Tecnico, con la dovuta condivisione assemblare, e come i progetti siano Lions, fatti da Lions e attuati da Lions. Nel concludere il proprio interven-to, il dott. Trigona ha lanciato un appello ai Lions perché possano dedicare parte del proprio tempo, della propria professionalità, aiutando chi ha bisogno, con progetti propri, portati avanti dagli stessi Lions e non più da altre associazioni. Il governatore Tricarico, al termine, dopo aver ringraziato i relatori, ha voluto sottolineare l’impegno del presidente del Taranto Poseidon, Angelo La Nave, che ha organizzato l’interessante meeting in col-laborazione con i clubs Taranto Host, Taranto Aragonese, Taranto San Cataldo, Taranto Fàlanto, Massafra-Mottola “Le Cripte” ed il Leo Club Taranto. Erano presenti anche il vice governatore Licia Bitritto Polignano, il PCC Flora Lombardo Altamura, il PDG Mario Rinaldi, il presidente della 5ª Circoscrizione, Roberto Calamo Specchia, i delegati delle Zone B e C, rispettivamente Angela Lassan-dro Pepe e Lello Spagnolo, il Presidente del Centro Studi, Luigi Desiati, il responsabile SO.SAN. Distretto 108 AB, Ezio Leucci. La serata è stata condotta abilmente, come sempre, dal Cerimoniere Distrettuale Cosi-mo Pagliara. ●

“La solidarietà sanitaria nei paesi in via di sviluppo”

. Franco Madaro

Un Service multidistrettuale permanente per aiutare il prossimo

Il 27 febbraio, a Trani, presso il Circolo Unione, a cura del lions clubs “Giustina Rocca”, “Trani Host” e Fidapa, ha avuto luogo un intermeeting sul tema: “Giustina Rocca e le altre: donna ed avvocatura”.

Erano presenti il presidente di circoscrizione Fran-cesco Barracchia, la delegata di zona Anna Motta

Armentano e i presidenti dei rispettivi clubs Antonella Quinto, Nicola Pappolla e Grazia Carbone. La relatrice, avv. Susanna Pastore, ha illustrato la figura della giurista del 500, Giustina Rocca, dalle particolari doti umane ed intellettive che, sfidando la cultura dei suoi tempi, osò andare contro corrente, intraprendendo l’attività giuridica e divenendo famosa a seguito di una sentenza arbitrale dell’ 8 aprile 1500. Come risulta da fonti storiche, Giustina Rocca, parlando in volgare, dirime una controversia, in forma arbitrale, mediante un giudizio privato, in quanto allora non vi era potere centrale. Le sue sentenze erano caratterizzate da spirito umanitario in quanto sosteneva che “La clemenza tempera

la giustizia”. Divenne così famosa da affascinare lo scrittore inglese William Shakespeare ed essere l’ispiratrice per il personaggio di Porzia, nel “Mercante di Venezia”, di cui è stato proiettato parte del film. Per tutte le donne, Giustina Rocca rappresenta il simbolo della rivendicazione dei propri diritti e l’affermazione delle notevoli capacità di cui le donne sono protagoniste nei vari settori della vita civile e familiare. Si pensi che nell’Europa dell’800, in piena epoca liberal-borghese, agli albori del femminismo, alle donne erano negati il diritto di voto e di istruzione, l’accesso alle professioni liberali e altre libertà personali. Fu solo con gli anni Sessanta che si andò progressivamente affermando il principio della parità tra uomo e donna in senso socio culturale. Attualmente, in una società dominata dalla mentalità tecnologica, la donna sta riuscendo tra forti resistenze a conquistare nuovi spazi vitali, continuando anche ad assolvere le “tradizionali” incombenze familiari. È seguito un dibattito tra il numeroso pubblico presente, rappresentato anche da alunni delle scuole superiori. ●

. Maria Minervini Crocetta “La clemenza tempera la giustizia”Giustina Rocca e le altre: donna ed avvocatura

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Il giorno 15 marzo a Matera sono convenuti ed hanno firmato un interessante patto di gemellaggio:

-Biagio Tanzarella per delega del Lions Club Massafra-Mottole “Le Cripte”, unita-mente al Lion Antonio Altamura;

-Giovanni Cuppari, Presidente del Lions Club Castellaneta;

-Mario Calciano, Presidente del Lions Club Jesce Matera Altamura Santeramo;

-Ernesto Brando, Presidente del Lions Club Matera Host;

-Domenico Palombella, Presidente del Lions Club Matera Città dei Sassi;

-Francesco Cellini, Presidente del Lions Club Matera Torre Atellana;

-Vito Lavolpe, Presidente del Lions Club Gravina in Puglia;

-Aldo Strada, Presidente del Lions Club Ginosa “Le Gravine”;

-Carlo Corradi Salati, Presidente del Lions Club Altamura “Saverio Mercadante”;

-Nino Natale, Presidente del Lions Club Santeramo in Colle;

-Giuseppe Marvulli, Presidente del Lions Club Campus Universitario Altamura-Casamassima.

Tutti i Presidenti, nello spirito di fratellanza che costituisce lo scopo primario del Lio-nismo, sussistendo il comune interesse espresso nelle assemblee di ciascun Club da tutti i soci di volersi gemellare al fine di meglio concorrere alla tutela e salvaguar-dia del territorio delle “gravine”, patrimonio naturale, paesaggistico e storico di valore assoluto, unitamente alle “chiese rupestri”, accomunati dalla necessità di creare occa-sioni e momenti di incontro tra soci e cittadini dei comuni di provenienza per fruire insieme della unicità e bellezza di tali monumenti naturali, si sono impegnati a programmare service e metodiche iniziative finalizzate alla

tutela ed alla salvaguardia del territorio delle gravine e delle Chiese rupestri. Si sono im-pegnati solennemente a coltivare legami di solida amicizia tra i soci, onde concretizzare la loro comune aspirazione. La cerimonia uf-ficiale di gemellaggio si terrà a Castellaneta il giorno 30 maggio 2009 alle ore 10, presso l’Episcopio – palazzo baronale, alla presenza del nostro Governatore Nicola Tricarico e del Governatore del Distretto 108YA Alfonso Ca-terino. Il patto di gemellaggio suggella l’impe-gno ad un service permanente con l’obbligo tassativo di organizzare un meeting itineran-te annuale a rotazione nelle varie municipa-lità per conoscere, studiare e valorizzare le grotte e le chiese in tutta la loro straordinaria bellezza. È di tutta evidenza che saranno coinvolti i Sindaci e le autorità locali degli undici Comuni gemellati e si potrà dare vita al principio Lionistico “ama di più la tua città”. Il gemellaggio è stato ideato e fortemente voluto dal socio Lions Biagio Tanzarella del Club di Castellaneta che ne ha assunto il coordinamento e l’onere dell’organizzazione. A lui va il ringraziamento di tutti i Club che si gemelleranno, per aver consentito loro di partecipare ad un’esperienza di alto valore culturale, sociale e di promozione dei nostri territori. Questa significativa iniziativa è avve-nuta a conclusione di una giornata trascorsa in grande armonia alla scoperta della “Cripta del peccato originale” o dei “Cento Santi” che si scopre, lasciando il visitatore affascinato, in una vasta area nascosta in una crepa della piana sotto Matera: la gravina di Picciano. La grotta contiene tre cripte scavate nella pietra viva, dove un tempo dovevano esserci gli altari, con un pavimento che è la montagna, con la volta mangiata dallo scorrere inces-sante del tempo e dell’acqua, dal martellare del sole e del caldo, e con i dipinti. In ogni abside c’è sempre un terzetto di figure: la

Vergine sontuosamente vestita, con ai lati due Santi; Gli Arcangeli Michele, Raffaele e Gabriele che combattono contro il demonio; Pietro con altri due apostoli. E sotto di loro, un immenso tappeto dipinto di fiori rossi di campo, bellissimi, che si inerpicano verso l’alto. È raffigurato anche il serpente del pec-cato originale, la cacciata di Adamo ed Eva e soprattutto ci sono “quelle mani” che il pittore ha fissato sulla pietra nel momento della Creazione da parte di Dio. Un’idea messa sulla roccia molti secoli prima del capolavoro di Michelangelo nella Cappella Sistina. Non è facile descrivere l’emozione che si prova ammirando gli affreschi. Dobbiamo ringraziare l’avvocato Raffaello De Ruggieri, appassionato cultore di Chiese rupestri, se la grotta è stata trovata, ripulita, bonificata e salvata mediante la fondazione “Zetema” con il coinvolgimento del direttore dell’Istituto Centrale del restauro Michele D’Elia, che dopo quattro anni di lavoro ci ha ridato una Cappella Sistina piccola e di campagna, usata da ovile per secoli.Non è stato facile per l’avvocato De Ruggieri, oggi anziano e colto avvocato, ripristinare questo sito. Dopo la sua scoperta avvenu-ta nel 1963 ha coinvolto varie fondazioni bancarie per raccogliere i fondi necessari per riportare all’origine pitture ammuffite. Ci sono voluti geologi, geotecnici, architetti, storici dell’arte, chimici, fisici, microbiologi, ingegneri e tanta, tanta passione per la sto-ria, la nostra storia!Oggi, nel rispetto di questo ambiente unico in tutto il Mediterraneo, le visite sono centel-linate, vanno prenotate e guidate a piccoli gruppi. Credetemi, visitatela ne vale dav-vero la pena. Un ringraziamento particolare desidero esprimerlo al socio Lions del Club di Jesce dott. Giovanni Giordano che ci ha coinvolto in questa magnifica avventura. ●

A salvaguardia del territorio delle gravine e delle chiese rupestri. Etta Divella Sottoscritto il patto di gemellaggio tra undici Clubs

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Conferenza del DMC Cosimo Pagliara sulle origini comuni delle due Associa-zioni. Nella splendida cornice dell’Oasi

Quattro Colonne di Santa Maria al Bagno si è svolto il 27 febbraio u.s. un significativo meeting interclubs organizzato dal Rotary Club “Nardò” e che ha visto la nutrita parteci-pazione dei Rotary Clubs “Lecce Sud” e “Ga-latina, Maglie, Terre d’Otranto”, e dei Lions Clubs “Lecce Messapia”, “Lecce Rudiae”, “Gallipoli” e “Copertino Salento”. Padrone di Casa il Presidente del Rotary Club Nardò, Massimo Peschiulli che ha saggiamente retto il maglietto della serata, definita giustamente una grande “riunione di famiglia”. Il nostro Mimmo Pagliara ha tracciato la storia delle due associazioni sorte entrambe, a pochi anni di distanza l’una dall’altra, a Chicago ad opera di Paul Harris, il Rotary Club, e di Melvin Jones, il Lions Club. È stata sot-tolineato come le due associazioni siano sopravvissute all’avvento del comunismo e del nazifascismo e alla seconda guerra mon-diale, svolgendo la propria opera a tutela dei valori della Libertà, della Tolleranza e della Fratellanza Universale.Ma, soprattutto, è stata evidenziata la Mis-sion comune delle due istituzioni che è quella di lavorare, di servire per il bene dell’Umani-tà. E ciò sia attraverso le grandi campagne umanitarie, i grandi Services Internazionali, quali la Campagna Polio Plus del R.I. e la campagna Sight First per i Lions, sia attraver-so le iniziative di carattere locale, che devono unire i clubs in uno spirito di fraterna amicizia, in una grande catena di unione.

Sotto le insegne di “We Serve” e “Serve abo-ve yourself”, Lions e Rotariani, accomunati dal comune denominatore della “disponibilità al servizio”, agendo al di sopra di ogni inte-resse personale, hanno la grande oppor-tunità di fare, di più e insieme, a vantaggio della comunità. L’auspicio, infatti, è quello che si possa pen-sare ad obiettivi condivisi, allargati a comuni territori, poiché, come è stato sottolineato, la condivisione non significa perdita di iden-tità ma capacità di prodigarsi insieme per il nostro prossimo, e proprio ritrovando comu-ni entusiasmi, comuni propositi, mettendo insieme comuni idee e progetti, comuni ri-sorse finanziarie possiamo fare del mondo un posto migliore in cui vivere. L’incontro ha indubbiamente prodotto i suoi frutti, tant’è che i Presidenti incoming di alcuni clubs Ro-tary e Lions hanno colto l’occasione per pro-grammare delle iniziative comuni da attuare nel prossimo anno sociale. La serata, alla quale hanno partecipato il Delegato di Zona B della 6^ circoscrizione, Girolamo Tortorelli, ed i Presidenti dei Lions Clubs di Lecce Rudiae, Fernando Cascia-ro, di Gallipoli, Emanuele De Maria, e di Copertino Salento, Sandro Renis, è stata allietata dall’ospite Israeliana, Etty Garbi, che ha donato ad i presenti un canto tradizionale Ebraico “YERUSHALAIM, YERUSHALAIM” molto significativo, un canto le cui parole parlano dei valori comuni che noi tutti, Lions e Rotariani, condividiamo in un comune per-corso oramai centenario, PACE, AMORE e FRATELLANZA. ●

...PER IL BEnE DELL’UMAnITÀ

. Girolamo Tortorelli

Importante meeting interclubs Rotary e Lions

Sottoscritto il patto di gemellaggio tra undici Clubs

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Organizzato dal Lions Club Jesce-Matera Altamura Santeramo, con la parte-

cipazione di tutti i Lions Clubs della 3^ Circoscrizione, si è svol-ta domenica 29 marzo 2009 la 4° edizione della “Via Crucis nei sassi di Matera”, lungo il percor-so realizzato dai Lions di Mate-ra, opera in bronzo dell’insigne scultore Padre Tito, articolata in quindici formelle rappresentanti le stazioni della Via Crucis, che delineano il lungo itinerario in uno scenario unico al mondo, di-venuto Patrimonio dell’Unesco.Alla cerimonia hanno parteci-pato circa quattrocento Lions dei diversi Clubs a cui hanno dato il loro prezioso contributo tutti i Presidenti ed i Delegati di Zona, con la conclusione ed i ringraziamenti ai partecipanti, a nome del Governatore Nicola Tricarico, da parte del Presiden-te della 3^ Circoscrizione Rocco Baccelliere. ●

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. Giovanni Giordano

VIA CRUCIS nEI SASSI DI MATERA

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■ Il concorso Il Liceo Scientifico “Galileo Ferraris” di Ta-ranto, in accordo con i Lions Clubs Taranto Aragonese, Falanto, Host, Poseidon, San Cataldo e il Leo Club Taranto che patrocina-no l’iniziativa, bandisce un W per gli studenti meritevoli della quarta classe del Liceo e mette in palio, per l’anno scolastico corren-te, 1 borsa di studio per la partecipazione al Programma Internazionale “YOUTH EX-CHANGE” del Lions Clubs International presso Campi della Gioventù internazionali e/o presso famiglie ospitanti.

■L’obiettivo L'Associazione Internazionale dei Lions Clubs è la più grande organizzazione di ser-vizio del mondo. Conta più di 1,3 milioni di persone, distribuiti in 202 paesi, che colla-borano tra loro per rispondere alle necessità delle diverse comunità del mondo. Il Servi-ce Internazionale degli Scambi Giovanili è promosso in ossequio al primo degli scopi dell’Associazione Lions, Creare e promuove-re uno spirito di comprensione tra i popoli del mondo. Fin dal 1961 Lions di tutte le nazioni del mondo hanno profuso molto impegno per la realizzazione degli Scambi Giovanili, attivi-tà che si conclude ogni anno con successo. Il concorso ‘A Beautiful Mind’, con evidente riferimento ad uno dei geni contemporanei, ha anche lo scopo di riconoscere il merito degli studenti offrendo loro l’opportunità di vivere la realtà della vita quotidiana in un paese diverso dal proprio.

■Il premioIl premio consiste nella partecipazione al programma degli Scambi Giovanili Interna-zionali Lions in Europa presso Campi della Gioventù Internazionali Lions, con soggiorno presso famiglie selezionate dal Lions Club International o di soci Lions per un perio-do totale di circa tre settimane, nel corso della prossima estate. Tutte le spese per la partecipazione del vincitore al programma, escluse quelle di viaggio e assicurazione, saranno sostenute dal Lions. In particolare il Liceo Scientifico ‘Galileo Ferraris’ erogherà una borsa di studio di Euro 400,00, a totale o parziale copertura delle spese di viaggio e di assicurazione del vincitore.

■PresentazioneIl programma degli scambi giovanili e le mo-dalità del concorso saranno presentati Saba-to 24 Gennaio 2009 alle ore 9.30 nella sede di via Lago di Como n.64 del Liceo ‘Ferraris’ di Taranto. Dopo l’apertura del DS Marco Dalbo-sco, nell’ordine relazioneranno sul tema:• Giovanni Dimauro, YEC Responsabile

degli Scambi Giovanili Lions per la Puglia• Patrizia Trovato, Presidente del LEO Club

Taranto• Susanna Carbotti, LEO già partecipante

agli Scambi Giovanili• Mario Rinaldi, Past Governatore del Di-

stretto Lions 108AB ‘Apulia’Seguirà un breve dibattito per fornire ogni chiarimento alle domande degli studenti.

■Le modalitàIl concorso è aperto a tutti gli alunni delle classi quarte che al termine dell’anno sco-lastico precedente abbiano conseguito una media pari o superiore a 8,1 decimi. La prova di concorso consisterà in sei quesiti di fisica a risposta aperta (di tipologia “B”, secondo la classificazione in uso per la terza prova scrit-ta degli Esami di Stato). Oggetto dei quesiti saranno i seguenti argomenti: a) cinematica in 1 e 2 dimensioni b) Dinamica del punto materiale c) Urti d) Legge di gravitazione universale e) Principio di conservazione dell’energia meccanica f) Statica dei fluidi. La prova si svolgerà presso l’Aula Magna del Liceo a partire dalle ore 8,00 di venerdì 30 gennaio 2009. Una commissione composta dal dirigente scolastico, da un docente del Liceo Scientifico “G. Ferraris” e da membri designati dallo YEC valuterà gli elaborati, sti-lando la graduatoria dei concorrenti. A parità di punteggio finale, farà premio la migliore media conseguita al termine dell’anno prece-dente e, in caso di ulteriore parità, la minore età anagrafica. Al termine dei lavori la com-missione dichiarerà il vincitore e 2 eventuali sostituti. E’ prevista una cerimonia di premia-zione ufficiale ed un incontro con le famiglie per fornire tutti i chiarimenti necessari, le condizioni di partecipazione al programma e per procedere alla firma dell’application form entro il 31 Gennaio 2009.

■Altre condizioniLa valutazione dei lavori svolti e la dichiara-zione del vincitore/sostituti è insindacabile. Età compresa tra i 16 ed i 21 anni compiu-ti. Consenso scritto dei genitori (anche se maggiorenni). Il vincitore accetta fin d’ora di partire per una delle destinazioni tra Austria, Ungheria e Polonia per un periodo di circa 3 settimane. L’assegnazione delle destinazioni è insindacabile. La partenza verso altre na-zioni che potrebbero rendersi disponibili, di-verse da quelle indicate, potrà eventualmen-te essere concordata con il vincitore. La data di partenza è improrogabile, salvo rinuncia. La comunicazione scritta della rinuncia deve pervenire allo YEC prof. Giovanni Dimauro entro il 5 Febbraio 2009. Una rinuncia oltre tale data impedirà la partecipazione al pro-gramma degli scambi giovanili Lions anche in futuro. L’erogazione della borsa di studio da parte del Liceo ‘Ferraris’ avverrà normal-mente alla presentazione dei biglietti di viag-gio, che dovranno essere prenotati presso l’Agenzia Viaggi ‘La Specola’ di Udine, con-venzionata con l’Associazione Internazionale dei Lions Clubs. In caso di mancata partenza o in caso di ritorno anticipato non per motivi di forza maggiore o malattia grave, il vincitore dovrà restituire ogni eventuale importo a lui già conferito o relativo a spese per lui già effettuate, sulla base dei documenti di spesa che gli verranno presentati. Il partecipante agli scambi giovanili dovrà attenersi rigo-rosamente ai regolamenti previsti dall’As-sociazione Internazionale dei Lions Clubs, essendo a conoscenza fin d’ora che in caso di inosservanza sarà rimpatriato a sue spese prima del termine del programma. Ogni infor-mazione potrà essere richiesta allo YEC Prof.Giovanni Dimauro, tel 3289678708.

Taranto, 19 Gennaio 2009.

Il Dirigente Scolastico Marco DalboscoLo YEC Responsabile degli Scambi Giovanili Lions, Giovanni DimauroI Presidenti dei Lions Club Taranto Aragonese, Tommaso Valentino, Taranto Falanto, Silvana D’Addario, Taranto Host, Carlo Tagariello, Taranto Poseidon, Angelo La Nave, Taranto San Cataldo, Angela Matera, LEO Club Taranto, Patrizia Trovato

Lions Club e Leo Club Taranto I° Concorso “A Beautiful Mind”Anno Scolastico 2008-2009

. Gianni Dimauro

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S a n G i o v a n n i R o t o n d o

Lions Club e Leo Club Taranto I° Concorso “A Beautiful Mind”

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2008·2009

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Il prImo bIlancIo dI mIssIone del dIstretto 108 ab

WE SERVEThE INTERNaTIoNal aSSocIaTIoN of lIoNS clubS › DISTRETTo 108 ab/ITalY

a N N o S o c I a l E

THE INTERNATIONAL ASSOCIATION OF LIONS CLUBS

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“Credere nel servire e servire per credere”NICOLA TRICARICO

GOVERNATORE2008-2009

Lions ClubSan Marcoin Lamis

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G o V E R N a T o R E N I c o l a T R I c a R I c o

WE SERVEThE INTERNaTIoNal aSSocIaTIoN of lIoNS clubS › DISTRETTo 108 ab/ITalY

a N N o S o c I a l E

a cura di

GUIDO COLAVINIofficer Distrettuale

Per “bilancio di Missione”

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IntrodUZIone del Governatore NICOLA TRICARICO

Sono particolarmente felice di concludere il mio anno lionistico 2008-09 con la realizzazione del primo “Bilancio di missione”. L’idea di que-sto documento, da me fortemente voluto e condiviso con entusiasmo

dall’Officer distrettuale Guido Colavini, è nata per consentire a tutti i Soci del nostro Distretto di avere un quadro di riferimento ed una conoscenza delle attività realizzate dai Club e delle risorse, non solo economiche, di-sponibili e soprattutto sul loro impiego. Il tutto basandosi ovviamente sui dati dello scorso anno sociale 2007/08. I Club che hanno aderito all’in-dagine, nonostante i numerosi e reiterati inviti, sono stati 30 su 86 pari al 35% dei Club operanti ed attivi nell’a.s. 2007/08. Abbiamo ritenuto che i dati in nostro possesso, seppure in numero ridotto e poco significativi per trarre conclusioni statistiche, andassero comunque divulgati per al-cuni motivi. Il primo è che comunque dall’analisi emergono alcuni ele-menti interessanti su cui riflettere, che potranno diventare un’utile traccia per suggerimenti futuri per chi ci seguirà. Il secondo motivo è che andava premiata la correttezza e l’impegno di quei Club che hanno risposto con entusiasmo fornendo i propri dati. Il terzo, ma non ultimo motivo, è che il lavoro dell’Officer Colavini e di coloro che hanno collaborato con lui e che pubblicamente ringrazio, non andava misconosciuto. Sicuramente la pubblicazione e la divulgazione di questo primo “Bilancio di missione” stimolerà e motiverà una più larga partecipazione di Club, speriamo to-tale, negli anni a venire, stante l’utilità che esso riveste nel far conoscere a tutti i Soci quanto facciamo e prenderne coscienza. Ciò contribuirà a raf-forzare ulteriormente la soddisfazione di essere partecipi di tante realiz-zazioni e di accrescere il senso e l’orgoglio di appartenenza alla più grande Associazione di Servizio del mondo. Completa il “bilancio” anche un’in-teressante sezione dove sono esaurientemente ed analiticamente riporta-ti dati demografici, economico-produttivi, socio-culturali delle Provincie pugliesi. Quest’ultima sezione, insieme alla prima parte di interesse più squisitamente lionistico, rende il “bilancio” uno strumento completo, uti-le per farci conoscere ed apprezzare meglio dai componenti delle nostre Comunità e dalle Istituzioni, con le quali dobbiamo necessariamente sta-bilire un fitto e continuo dialogo interattivo e costruttivo.

1 introduzioneIl concetto di “Bilancio Sociale” applicato alla responsabilità sociale dell’impresa profit-oriented ha una storia recente. Nelle organizzazioni non-profit si è affermato analogamente il “Bilancio di Missione” in quan-to per esse l’attività sociale costituisce la “gestione caratteristica” e non una “opzione tecnica”, come nel caso delle imprese for-profit. Si tratta di uno strumento di rendicontazione sociale. Il Bilancio di Missione, più adatto alle realtà non-profit, per le organizzazioni di servizio e/o di volontariato si può anche denominare “bilancio di solidarietà” per indicare l’oggetto spe-cifico della loro azione. La legittimazione delle organizzazioni non-profit, in generale, in una fase storica di affermazione del principio di sussidiarie-tà, non deriva più tanto dal riconoscimento pubblico della funzione che svolgono quanto dalla loro dimostrabile capacità di realizzare la mission. E, attraverso questa, di svolgere attività di interesse generale che ne legit-timano la funzione. Il bilancio di missione è il risultato di una gestione e uno strumento di gestione in quanto orienta l’Organizzazione non-pro-fit nella programmazione e progettazione, nel perseguimento della qua-lità dei processi, nella rivisitazione dei compiti e delle responsabilità, nel-la valorizzazione delle risorse umane, nella valutazione e nel controllo di gestione. L’obiettivo del primo rapporto sul Bilancio di Missione del Di-stretto 108AB, fortemente voluto dal Governatore 2008 -2009 Nicola Tri-carico, è non solo quello di creare un ulteriore strumento per la gestione e la pianificazione dell’attività del Distretto, ma anche di consentire ai Soci di condividere maggiormente i successi ed il lavoro svolto consolidando lo spirito di appartenenza e alla Comunità di comprendere meglio le at-tività dei Clubs e di apprezzarne la presenza attraverso una testimonian-za documentata. Il rapporto presenta in sintesi i dati sull’equilibrio eco-nomico-finanziario dell’organizzazione, un esame delle attività di servi-zio ed alcune considerazioni sull’identità del territorio. L’esame di questi ultimi dati è fondamentale per conoscere il contesto di riferimento in cui si svolge l’attività del Distretto, allo scopo di meglio focalizzare gli obietti-

vi dell’associazione sia in termini di aderenti potenziali che di beneficia-ri locali dei services. L’obiettivo del Governatore Nicola Tricarico è di da-re seguito a questa iniziativa pilota attraverso la redazione di un Bilancio di Missione annuale non tralasciando, dopo questa prima esperienza, di perfezionarne le modalità di rilevazione ed i contenuti.

2 i clubs ed i soci del distretto 108abA tutto il mese di Settembre 2008, con la nascita del L.C. Bari San Giorgio e del L.C. Taranto Città dei Due Mari, i Clubs del Distretto sono diventati 92, suddivisi in 6 circoscrizioni e 22 zone:

c Z clubs N° Soci

1 a lucera, San Giovanni Rotondo host, San Marco in lamis, San Severo

5111 bcerignola, Manfredonia host, Manfredonia Sipontum, Margherita di Savoia, Mattinata, San Giovanni Rotondo bisanum

1 c foggia arpi, foggia host, foggia New century, foggia u. Giordano

2 abarletta Ettore fieramosca, barletta host, barletta leontine De Nittis, Trani Giustina Rocca, Trani host

4642 bandria costanza d’aragona, castel del Monte host, Minervino Murge boemondo d’altavilla, Triggiano Peucetia

2 c bisceglie, bitonto Palo del colle, Molfetta, Ruvo di Puglia Talos

3 aaltamura host, altamura New century, altamura Saverio Mercadante, Jesce Matera, altamura Santeramo

5323 b cassano delle Murge, Gravina in Puglia, Santeramo in colle, Toritto

3 c acquaviva delle fonti Pura defluit, Gioia del colle Johe, Putignano

3 D conversano, fasano Egnazia, Monopoli, Noci dei Trulli e delle Grotte

4 a bari antico borgo, bari host, bari Melvin Jones, bari Niccolò Piccinni New century

5864 b bari aragonese, bari bona Sforza, bari Isabella d’aragona, bari levante

4 c bari federico II, bari Mediterraneo New century, bari Svevo, bari Triggiano Marina

4 D bari costanza d’altavilla, bari Drivers of old cars, bari G. Murat, bari San Giorgio

5 abrindisi, ceglie Messapica alto Salento, francavilla fontana host, francavilla fontana New century

6885 b

castellaneta, Ginosa le Gravine, Grottaglie, Massafra Mottola le cripte, Taranto città dei Due Mari

5 cTaranto aragonese, Taranto falanto, Taranto host, Taranto Poseidon, Taranto San cataldo

5 Dfasano host, Martina franca host, Martina franca Valle d’Itria, ostuni, ostuni New century

6 aErchie/S. Pancrazio- Terra dei Messapi, francavilla fontana Imperiali, Manduria, Mesagne

6816 b lecce host, lecce Messapica, lecce Rudiae, lecce Santa croce

6 c copertino Salento, Gallipoli, Nardò, San Pietro Vernotico

6 D casarano, lecce New century, Maglie

ToTalE SocI DISTRETTo 3462

Più volte è stato evidenziato, nei nostri incontri, il problema della consistente riduzione del numero di soci che si sta verificando negli ultimi anni sia a livello internazionale che a livello multidistrettuale. La situazione del Distretto 108 AB è la seguente:

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Distretto 108AB

- Soci al 30/6/2007 = 3.349 e quindi ∆ = + 113- Soci al 30/6/2008 = 3.462Ma se si considerano solo gli stessi Clubs esistenti sia al 30/6/2007 sia al 30/6/2008 la situazione è:- Soci al 30/6/2007 = 3.324 e quindi ∆ = -24- Soci al 30/6/2008 = 3.300Di norma in tutti i nostri Clubs esistono rappresentanti di tutte le attività professionali, intellettuali, imprenditoriali e comunque di tutte le componenti sociali presenti ed operanti nel territorio. Questo rappresenta, oltre ad un autorevole osservatorio sociale, una concreta potenzialità di risorse umane e costituisce in certi casi un limite in quanto gli impegni personali non consentono ad alcuni soci di dedicare molto tempo alle attività lionistiche. Anche alla luce di tutto ciò il Governatore Nicola Tricarico ha dato un forte impulso all’informatizzazione del Distretto ed a tutte quelle innovazioni tecniche, procedurali, di comunicazione che consentono di ottenere il massimo del rendimento con il minor tempo possibile. Oggi il Distretto 108AB dispone di un suo sito estremamente efficace, ricco di informazioni accessibili a tutti nelle aree delle notizie sugli incontri e sui convegni, degli articoli di stampa, degli statuti e regolamenti, dei manuali e molto altro ancora. Esiste inoltre un’area accessibile esclusivamente agli officers addetti nelle aree di loro competenza. Inoltre i Clubs e la quasi totalità delle strutture e delle funzioni distrettuali sono stati abilitati all’uso di un servizio di posta elettronica distrettuale che consente lo scambio di informazioni e documenti di “lavoro lionistico” evitando così ogni interferenza con la sfera “del privato” degli utilizzatori.

la vita dei clubs in una tabellaLa tabella che segue evidenzia le entrate e le uscite dei Clubs in percentuale. Vengono anche evidenziati l’ammontare della quota sociale, le ore dedicate all’attività gestionale del Club e quelle relative ai services, la partecipazione dei soci ai meetings, le spese per i meetings, per i services, per la gestione del Club. Insomma uno spaccato della vita dei Clubs e quindi la nostra storia fatta di numeri e di percentuali e uno strumento di lavoro che ci permette di conoscere le scelte dei Clubs ed i tempi dedicati alle loro iniziative. I dati si riferiscono all’anno sociale 2007-2008.

anno 2007 - 2008circoscrizioni

Distretto1ª 2ª 3ª 4ª 5ª 6ª

ENTRaTE Quote sociali (%) 76,6 60,7 81,5 77,8 63,2 82,9 72,9contributi da soci (%) 8,1 14,5 4,3 4,8 11,0 4,9 8,3contributi da terzi (%) 7,7 8,3 9,3 5,1 10,8 5,1 7,5contributi da ospiti (%) 2,9 3,9 4,5 2,5 3,0 4,0 3,5altre entrate (%) 4,8 12,6 0,4 9,8 12,0 3,1 7,8Totale (%) 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

uScITE Spese generali (%) 3,7 11,3 7,5 12,6 15,4 7,6 10,2Spese distretto/multidistretto (%) 17,6 17,6 11,4 10,9 18,1 25,3 16,7Spese meetings ed eventi (%) 45,5 38,7 51,8 52,8 50,6 52,2 48,1Services distr/multid/internzionali (%) 18,0 13,2 6,8 9,3 4,6 7,8 9,9

Services club (%) 13,9 14,1 16,6 10,5 10,3 6,0 11,8altro (%) 1,3 5,1 5,9 3,9 1,0 1,1 3,3Totale (%) 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

DaTI STaTISTIcINumero di clubs 14 13 15 16 19 15 92Numero soci 511 464 532 586 688 681 3462Numero medio di soci x club 37 36 35 37 36 45 38Quota sociale media (€) 510 410 610 720 480 520 540ore dedicate ad attività di service (*) 1900 1200 2900 2500 1200 1400 1800ore dedicate alla gestione club (*) 1600 1400 1900 1070 2900 1000 1525% soci presenti alle attività del club 45 60 56 63 63 52 58% clubs con presenza di comitati 100 60 66 100 75 100 80

Nb. I valori relativi al Distretto rappresentano la media ponderale dei Clubs considerati.(*) Ore dedicate dal Club x n. soci del Club x % di partecipazione

A conferma della totale autonomia dei singoli Clubs nella gestione delle proprie attività, si riportano di seguito alcuni dati significativi:

ENTRaTEDati in percentuale sulle Entrate

Media Distretto Min. Max

Quote sociali 73,0 24,0 100,0

contributi da soci 8,0 0 35,0

contributi da terzi 6,6 0 38,8

contributi da ospiti 3,7 0 16,7

uScITEDati in percentuale sulle uscite

Media Distretto Min. Max

Spese generali 9,8 0 24,0

Spese distretto/uSa 16,5 3,0 50,0

Spese meetings e conviviali 49,2 11,8 76,0

Services distrettuali/multidistr./internaz./club 21,0 3,0 58,2

DaTI STaTISTIcI Media Distretto Min. Max

Quota sociale procapite (Euro) 540 200 975

Partecipazione soci alle attività (%) 59 20 80

i services effettuati dai clubs nell’a.s. 2007 – 08La percentuale dei Clubs che hanno dato delle informazioni esaurienti sui Services effettuati nel corso dell’anno sociale non consente di esporre un bilancio finanziario dei Services nello stretto significato del termine. Alla luce di questa prima esperienza di Bilancio di Missione, come abbiamo accennato nell’introduzione, si rende necessario perfezionare per il futuro le modalità di trasmissione e di rilevazione dei dati dei singoli Clubs del Distretto.D’altronde sarebbe ingiusto misurare l’impegno dei Lions ricorrendo solo all’esposizione dei contributi in denaro destinati alle diverse attività e non ricordare che moltissimi soci sono impegnati in prima linea in attività pratiche, e gratuite, che vanno ad esempio dalla prestazione di cure mediche anche all’estero alla gestione di un centro di accoglienza di persone diversamente abili, dalla sensibilizzazione della cittadinanza sui temi dell’ambiente alla direzione lavori di una struttura polivalente sorta in zona terremotata. Questi pochi esempi sono ben noti a noi Lions ma è bene ricordarli perchè, come dice il Lions direttore della nostra rivista multidistrettuale Sirio Marcianò, è giusto dare visibilità al fatto che il lionismo non è fatto solo di benpensanti che si ritrovano a cena e di migliaia di piccole iniziative realizzate sul territorio, ma anche di services operativi e d’opinione resi, con il suo patrimonio di esperienze, di professionalità e di amore, dalla nostra associazione di servizio.Diamo quindi uno sguardo ai Services più significativi realizzati dai Clubs con l’avvertenza che i dati esposti sono relativi ad un campione di circa il 35% dei Clubs del Distretto.

Services InternazionaliIl Service Internazionale per eccellenza è stato il Sight First II. Attraverso questo Service sono stati guariti milioni di ciechi in molti paesi del terzo mondo e molti altri saranno curati grazie alle strutture mediche e infermieristiche create, alle attrezzature donate ed alla formazione professionale erogata al personale locale che, in futuro, le potrà utilizzare in modo adeguato.I clubs del nostro distretto hanno donato nell’anno sociale 2007-2008 la somma di circa 150.000 US$. (A fronte della Campagna triennale Sight First II, a.s. 2005 ~ 2008, l’importo donato dai clubs del distretto è stato di circa 520.000 US$ ed il nostro è stato il 3° distretto più generoso del MD 108).

Services Multidistrettuali- Acqua per la vita: Progetto Africa. Si tratta di un progetto impostato

essenzialmente sulle esigenze primarie della popolazione: Acqua, Salute,

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ABD

istr

etto

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Educazione. Hanno partecipato il 30% dei Clubs esaminati con un impegno medio di c.a. 1.500 €/club.

- Cani Guida. Service a sostegno del Servizio Nazionale Cani Guida dei Lions – Onlus. Hanno partecipato il 20% dei Clubs esaminati con un impegno medio di c.a. 600 €/club.

Services Distrettuali- Casalnuovo Monterotaro. Il Service riguarda la realizzazione di un

Centro Polifunzionale attrezzato in un paese duramente colpito dal terremoto del 2002. Nel corso di 6 anni (dal novembre 2002 al dicembre 2008), senza soluzione di continuità, sono stati donati dal distretto circa 210.000 €, con una media di poco inferiore ai 35.000 €/anno. La realizzazione del Centro è stata poi resa possibile anche grazie all’intervento del Multidistretto e della LCIF.

- Fattoria Amici. Il Service contribuisce allo sviluppo delle attività di recupero, integrazione e inclusione sociale degli assistiti diversamente abili assistiti dall’Associazione “Fattoria Amici Dante Torraco” – Onlus Taranto. Nell’anno sociale 2007-2008 sono stati donati alla Fattoria Amici 7.664 € che 8 Clubs Lions e Leo del distretto hanno recuperato attraverso varie manifestazioni quali: lo spettacolo di parole, musica e danza “Il volo di una farfalla”, una grande festa di carnevale, un concerto pianistico, lo spettacolo “Addio Giovinezza” della compagnia di teatro Arogoleo composta da soci dei Clubs tarantini, fra i quali il Vice Governatore Licia Bitritto Polignano.

- Mamma Rosa. Ha contribuito al Service il 30% dei Clubs esaminati con un impegno medio di 220 €/club.

Services di ClubOgni Club ha sviluppato nel corso dell’anno sociale in esame Services indirizzati prevalentemente, ma non solo, alle esigenze del territorio. Sarebbe troppo lungo fare l’elenco completo di tutti gli interventi e pertanto verrà esposta la seguente sintesi che riteniamo sufficientemente significativa e che, ripetiamo, è relativa al campione di Clubs esaminati.

- Importo minimo destinato da un Club ai Services di Club € 100- Importo massimo destinato da un Club ai Services di Club € 18.551- Importo medio destinato dai Club ai Services di Club

€ 4.146

Serviceclubs

partecipanti %Importo destinato

Medio/club €

Restauri di opere d’arte 36 1.160

borse di studio 24 690

adozioni a distanza 24 310

associazioni per il sostegno dei disabili 16 2350

leo clubs 16 350

Progetto speciale per ipovedenti 12 6640

attrezzature informatiche per ipovedenti 12 1100

libri - Pubblicazioni 12 765

Sostegno a uNITalSI 8 1870

comunità Don Tonino bello 8 1270

contributi per ospedali in africa 8 720

attrezzature audiovisive per ospedali ns 3716

cedis scrl ns 2000

Progetto Mazabuka - Zambia ns 1700

Ente morale asilo Paolo VI ns 1150

associazione antiusura SS Medici ns 1100

unitre ns 1080

associazione onlus amici Mondo Indiviso ns 1000

associazione onlus Exultet ns 1000

altre varie 68 230

n.s. = non significativo

Gli importi destinati dai Clubs ad un singolo service di club sono molto diversi fra loro. Come si deduce dalla tabellina sottostante l’importo più comunemente erogato a fronte di un service oscilla fra i 301 ed i 1.000 €.

€ %

≤ 100 9,9

101 – 300 21,1

301 – 1000 42,2

> 1001 26,8

il territorio delle province pugliesiIn questo capitolo vengono fotografate alcune caratteristiche del territorio e dei suoi abitanti. Questo panorama, seppur incompleto, soddisferà parzialmente alcune nostre curiosità ma ci darà anche l’occasione per verificare se nei nostri Clubs sono presenti, in maniera adeguata, i protagonisti (per età, per reddito, per professione, per istruzione, ecc) delle tabelle che seguono. Le rilevazioni statistiche sul territorio sono riferite alle 5 province: Bari, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto. La distribuzione dei Clubs nella Regione è tale che la 2ª, 3ª e 4ª circoscrizione si possono riconoscere nella fotografia della provincia di Bari e la 1ª circoscrizione in quella di Foggia.Meno netta la situazione della 5ª circoscrizione che si riconosce prevalentemente nei dati della provincia di Taranto e della 6ª orientata principalmente verso la provincia di Lecce.Si fa notare che per i dati riferiti alla popolazione non si sono utilizzati dati ISTAT, invero un po’ obsoleti, ma dati stimati riferiti all’anno 2007 che rappresentano comunque un riferimento più che sufficiente ad individuare la dimensione delle situazioni di seguito evidenziate.

a) Suddivisione degli abitanti per fasce di età

Popolazione anagrafica (numero)

Età (anni) bari brindisi foggia lecce Taranto Puglia

0 ~ 9 165.000 38.000 73.000 75.000 54.000 405.000

10 ~ 19 187.000 47.000 83.000 89.000 66.000 472.000

20 ~ 39 465.000 114.000 193.000 225.000 167.000 1.164.000

40 ~ 59 435.000 109.000 179.000 218.000 158.000 1.099.000

60 ~ 69 157.000 43.000 67.000 89.000 62.000 418.000

oltre 69 187.000 53.000 87.000 113.000 72.000 512.000

Tot. popolazione 1.596.000 404.000 682.000 809.000 579.000 4.070.000 Nb. I dati stimati al 2007 (sito Comuni-Italiani.it con la collaborazione della Prometheo srl)

Popolazione anagrafica (%)

Età (anni) bari brindisi foggia lecce Taranto Puglia

0 ~ 9 10,3 9,4 10,7 9,3 9,3 10,0

10 ~ 19 11,7 11,6 12,2 11,0 11,4 11,6

20 ~ 39 29,2 28,2 28,3 27,8 28,8 28,6

40 ~ 59 27,3 27,0 26,2 27,0 27,4 27,0

60 ~ 69 9,8 10,6 9,9 11,0 10,8 10,2

oltre 69 11,7 13,2 12,7 13,9 12,3 12,6

Tot. popolazione 100 100 100 100 100 100 Nb. I dati stimati al 2007 (sito Comuni-Italiani.it con la collaborazione della Prometheo srl)

Nelle tabelle su esposte si nota come la provincia di Lecce risulti la “meno giovane” con il record regionale della minore popolazione al di sotto dei 20 anni e quello della maggior popolazione al di sopra dei 60 anni. La provincia di Foggia evidenzia una forte percentuale di abitanti al di sotto dei 20 anni, mentre Bari e provincia hanno una discreta preponderanza nella fascia di età cosiddetta attiva.

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Distretto 108AB

b) Rilevazione Abitanti vs. Clubs vs. Soci

numero

Provincia abitanti clubs Soci Soci x club abitanti/club abitanti/Soci

bari 1.596.000 44 1.604 36,5 36.281 995

brindisi 404.000 10 305 30,5 40.283 1.321

foggia 682.000 14 491 35,1 48.682 1.388

lecce 809.000 11 554 50,4 73.540 1.460

Taranto 579.000 13 508 39,1 44.630 1.142

Puglia 4.070.000 92 3462 37,6 44.239 1.176

La tabella evidenzia come in provincia di Bari esista 1 Club ogni 36.281 abitanti contrariamente alla provincia di Lecce che annovera 1 Club ogni 73.540 abitanti. Questa notevole differenza si smorza nel confronto con il rapporto fra abitanti e Soci: infatti mentre a Bari e provincia vi è un socio Lions ogni 995 abitanti, a Lecce e provincia vi è un socio ogni 1.460 abitanti, indice questo, come si rileva dalla tabella, della significativa differenza del numero medio di Soci presenti in un Club fra le province di Bari e Lecce. c) Reddito disponibile pro-capite

La tabella seguente presenta la distribuzione dei redditi dichiarati nelle città capoluogo di provincia.

bari brindisi foggia lecce Taranto

fino a 15.000 € % 32,3 35,2 34,3 31,8 29,1

15.000 ~ 33.500 € % 52,0 53,1 54,7 51,8 59,3

33.500 ~ 50.000 € % 8,5 7,5 6,9 8,6 7,4

50.000 ~ 70.000 € % 3,7 2,3 2,2 3,9 2,2

70.000 ~ 100.000 € % 2,1 1,2 1,2 2,2 1,3

oltre 100.000 € % 1,4 0,7 0,7 1,7 0,8

Importo totale (€/000) 3.377.481 701.059 1.240.325 990.661 1.850.416

Nella tabella seguente è illustrato un confronto fra i valori del reddito medio dichiarato in Italia, Puglia, Provincia, Capoluoghi di Provincia.

Dichiaranti Totale RedditoDichiarato (€)

Reddito mediopro-capite dichiarato (€)

bari (152.746) (3.377.481.000) (22.110)

Provincia bari 615.209 10.933.209.000 17.770

brindisi (36.335) (701.059.000) (19.294)

Provincia di brindisi 161.942 2.565.154.000 15.840

foggia (64.111) (1.240.325.000) (19.256)

Provincia di foggia 237.773 3.853.512.000 16.210

lecce (42.517) (990.661.000) (23.300)

Provincia di lecce 299.473 4.907.012.000 16.390

Taranto (91.542) (1.850.416.000) (20.214)

Provincia di Taranto 241.386 4.213.140.000 17.450

Puglia 1.555.783 26.472.027.000 17.015

Italia 29.564.294 598.637.536.000 20.249

N.b. I dati del reddito imponibile sulle persone fisiche illustrati nelle tabelle precedenti sono una elaborazione dei dati forniti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze relativi all’anno d’imposta 2005.

Il reddito disponibile pro-capite dei residenti nelle 5 province pugliesi si attesta su livelli inferiori rispetto alla media nazionale. In ambito regionale (la Puglia è al terzultimo posto nella graduatoria nazionale) le province di

Bari e di Taranto sono superiori alla media mentre appaiono decisamente importanti le disponibilità dichiarate delle città di Bari e, soprattutto, di Lecce. Il dato sul reddito dichiarato è verosimilmente meno attendibile di quello sulla distribuzione del prodotto interno lordo, che include al suo interno anche quote di reddito non dichiarato o esente.

d) Il tasso di occupazione ed il mercato del lavoro.

Il tasso di occupazione totale in Puglia si attesta al 44,4%, inferiore di quasi 1,5 punti percentuali rispetto al Mezzogiorno, ma di poco più di 13 punti rispetto all’Italia (57,5%). Circa il tasso di occupazione femminile, questo si attesta per il 2005 a 18,5 punti percentuali al di sotto della media nazionale (26,8% contro il 45,3%). Il tasso di occupazione dei lavoratori della classe di età 55 – 64 anni, segnato dalla crisi congiunturale di settori industriali particolarmente sensibili alla concorrenza internazionale e dalla perdita netta di manodopera nel settore agricolo registratasi negli ultimi anni, evidenzia un divario relativo molto netto (27,7% per la Puglia, 31,4% per l’Italia e 44,1% per la UE 15).

Tasso di occupazione Puglia Mezzogiorno Italia uE15

Totale 44,4 45,8 57,5 65,2

Di cui femminile 26,8 30,1 45,3 57,4

Età 55 – 64 anni 27,7 32,4 31,4 44,1

Anno 2005 DPS-Istat, Banca dati regionali di contesto - Eurostat

Il tasso di disoccupazione si attesta su valori quasi doppi rispetto alla media nazionale (14,6% per la Puglia e 7,7% per l’Italia), dato confermato anche dalla più recente dinamica domanda/offerta di lavoro nel territorio regionale. Un dato molto negativo riguarda l’entità della disoccupazione di lunga durata (mancanza di occupazione superiore a 12 mesi), caratterizzato da una netta prevalenza della componente più giovane della forza lavoro (15-24 anni) e da un peso complessivo per la Puglia (7,8%) di gran lunga superiore ai valori dell’intero territorio nazionale e dell’UE15. Tasso di disoccupazione Puglia Mezzogiorno Italia uE15

Totale 14,6 14,3 7,7 7,9

Di lunga durata 7,8 8,0 3,7 3,3

Anno 2005 DPS-Istat, Banca dati regionali di contesto - Eurostat

L’analisi dei dati del 2005 evidenzia anche che gli occupati in Puglia fra i 15 ed i 34 anni risultano la componente più debole dell’intera forza lavoro regionale:

Tasso di occup. (%) 15-24anni

25-34anni

35-44anni

45-54anni

55annie oltre

Totale15-64 anni Totale

bari 23,5 53,9 60,3 57,6 13,0 46,1 38,0

brindisi 18,2 49,1 59,0 59,2 10,4 43,8 34,8

foggia 15,4 46,7 54,8 54,4 11,8 40,6 32,7

lecce 16,5 52,3 63,5 56,3 13,7 44,9 35,5

Taranto 20,2 51,8 60,3 56,5 10,1 43,8 35,2

Puglia 19,7 51,6 59,9 56,9 12,3 44,4 35,9

Italia 25,5 69,3 76,3 70,6 14,0 57,5 45,3

Istat, Rilevazione continua sulle forze di lavoro

e) L’istruzione e l’Università

Nelle tabelle che seguono si evidenzia un quadro della situazione dei giovani residenti in Puglia e frequentanti le varie Università pugliesi:- Tabella A: Immatricolati nell’anno accademico 2006 – 2007- Tabella B: Iscritti all’anno accademico 2006 – 2007- Tabella C: Laureati alla fine dello stesso anno accademico 2006 – 2007Le Università considerate sono: Università degli Studi di Bari, Politecnico di Bari, Università Mediterranea J.M., Università degli Studi di Foggia, Università degli Studi del Salento.

Page 58: Rivista Distretto Lions 108/AB

ABD

istr

etto

108

Tabella a Residenza

Sede del corso ba bR fG lE Ta Totale

ba 7.714 441 401 184 590 9.330

bR 9 517 0 133 15 674

fG 162 5 1.610 7 9 1.793

lE 50 738 9 3.190 464 4.451

Ta 21 70 0 5 1.272 1.368

Totale 7.956 1.771 2.020 3.519 2.350 17.616

Fonte:www.anagrafe.miur.it

Tabella b Residenza

Sede del corso ba bR fG lE Ta Totale

ba 30.426 1.706 1.688 922 2.765 37.507

bR 32 1.071 1 675 106 1.885

fG 511 21 6.347 43 25 6.947

lE 277 2.978 40 11.570 1.845 16.710

Ta 82 205 3 35 3.864 4.189

Totale 31.328 5.981 8.079 13.245 8.605 67.238

Fonte:www.anagrafe.miur.it

Tabella c Residenza

Sede del corso ba bR fG lE Ta Totale

ba 2.921 152 183 104 359 3.719

bR 3 43 0 53 13 112

fG 23 0 325 2 1 351

lE 49 342 1 1.150 187 1.729

Ta 4 6 0 4 215 229

Totale 3.000 543 509 1.313 775 6.140

Fonte:www.anagrafe.miur.it

Per quanto riguarda i corsi con la maggiore frequenza, questi sono:Università degli Studi di Bari: Scienze della Formazione, −Economia, Giurisprudenza

Università degli Studi di Foggia: Lettere e Filosofia−Università degli Studi del Salento: Scienze della Formazione−

f) Le imprese attive per settore merceologico

Numero di imprese

Imprese registr. per settore merceologico Puglia bari brindisi foggia lecce Taranto

agricoltura, caccia e silvicoltura 96.053 32.556 10.460 28.205 11.577 13.255

Pesca, piscicoltura e servizi connessi 784 227 86 123 262 86

Estrazione di minerali 457 200 47 86 80 44

attività manifatturiere 41.075 19.124 3.466 5.034 9.268 4.183

Prod.e distrib.energ.elettr., gas e acqua 167 84 16 48 12 7

costruzioni 45.206 18.701 4.406 7.462 9.752 4.885

comm.ingr.e dett.-rip. beni pers.e per la casa 113.635 48.194 11.111 17.333 23.173 13.824

alberghi e ristoranti 15.034 5.452 1.659 2.758 3.396 1.769

Trasporti,magazzinaggio e comunicaz. 10.458 5.266 981 1.696 1.361 1.154

Intermediaz.monetaria e finanziaria 5.642 2.400 479 766 1.207 790

attiv.immob., noleggio, informat., ricerca 20.974 10.021 1.920 2.603 3.717 2.713

Pubbl.amm.e difesa; assic.sociale obbligat. 7 4 2 1 0 0

Istruzione 1.356 562 122 238 261 173

Sanità e altri servizi sociali 1.653 649 209 179 379 237

altri servizi pubblici, sociali e personali 14.527 6.072 1.449 1.991 3.150 1.865

Serv.domestici presso famiglie e conv. 2 1 0 1 0 0

Imprese non classificate 28.352 11.823 1.713 5.051 6.734 3.031

ToTalE 395.382 161.336 38.126 73.575 74.329 48.016

Numero di addetti

Imprese registr. per sett. merceologico Puglia bari brindisi foggia lecce Taranto

agricoltura, caccia e silvicoltura 48.473 20.001 8.504 8.808 4.572 6.588

Pesca, piscicoltura e servizi connessi 3.208 1.019 27 1.083 894 185

Estrazione di minerali 1.703 727 115 399 256 206

attività manifatturiere 126.029 70.776 7.221 8.180 27.311 12.541

Prod. e distrib. energ. elettr., gas e acqua 2.610 2.441 59 93 13 4

costruzioni 59.095 29.160 4.508 8.688 9.403 7.336

comm.ingr.e dett.-rip. beni pers. e per la casa 104.896 55.558 8.229 12.208 18.146 10.755

alberghi e ristoranti 17.300 5.165 4.303 4.189 2.221 1.422

Trasporti, magazzinaggio e comunicaz. 17.975 9.807 1.632 2.262 1.710 2.564

Intermediaz. monetaria e finanziaria 4.542 2.323 353 510 822 534

attiv. immob., noleggio, informat., ricerca 28.353 15.958 2.055 2.947 3.125 4.268

Pubbl. amm. e difesa; assic. sociale obbligatoria 17 17 0 0 0 0

Istruzione 1.615 822 149 131 183 330

Sanità e altri servizi sociali 6.309 2.498 423 739 966 1.683

altri servizi pubblici, sociali e personali 13.874 6.688 1.185 1.707 2.277 2.017

Serv. domestici presso famiglie e conv. 15 12 0 3 0 0

Imprese non classificate 12.724 6.387 36 1.502 3.299 1.500

ToTalE 448.738 229.359 38.799 53.449 75.198 51.933

Dati Infocamere aggiornati al 31/12/2007

Per il calcolo addetti è stato utilizzato il numero di addetti occupati nelle singole localizzazioni (sedi e unità locali) dichiarati dalle imprese prevalentemente attraverso i bollettini per il pagamento del diritto annuale.Si fa notare che l’informazione sugli addetti di impresa si configura come parametro dimensionale d’impresa e non ha alcun riferimento con il livello di occupazione nel territorio.

g) Il volontariato in PugliaL’esame dei dati che seguono consente un rapido escursus su alcune caratteristiche delle associazioni del volontariato in Puglia, confrontate con i dati meridionali ed italiani, secondo una rilevazione nazionale svolta nel 2006 dalla FIVOL (Federazione Italiana Volontariato). I requisiti definitori di una organizzazione di volontariato assunti dalla rilevazione, oltre all’assenza di scopo di lucro - requisito non specifico del volontariato - sono: il governo dei volontari e l’autonomia operativa rispetto ad altre realtà; l’elettività delle cariche associative e la non remunerazione dei detentori; la prevalenza quantitativa e qualitativa del lavoro gratuito dei volontari rispetto a quello del personale remunerato; la fornitura gratuita di prestazioni ai beneficiari e, infine, l’esercizio di una funzione solidaristica per il vantaggio di terzi o per la promozione, tutela e fruizione pubblica dei “beni comuni” (ambiente, sport, cultura e beni culturali, educazione e protezione civile) a vantaggio di tutti i cittadini nei vari settori della vita sociale.

TIPoloGIa DEI SETToRI DI aTTIVITÀ attività prevalente (%)Puglia Sud Italia

Tutela e promozione dei diritti 10,6 8,1 6,4Socio-assistenziali 18,4 22,0 27,1Educative e formative 16,9 15,0 12,3Promozione della donazione di sangue e organi 16,9 13,3 14,2Sanitarie 12,6 13,2 12,5Ricreative e/o sportive 2,4 3,7 4,5culturali e di tutela dei beni culturali 5,6 6,6 5,7Protezione civile 11,9 9,3 6,5Difesa e valorizz. del patrim. amb. naturale e animale 2,8 6,5 5,5Progetti (o sostegno) di solidarietà internazionale 1,5 1,7 4,2Raccolta fondi per finanziare altre organizzazioni 0,4 0,5 1,0coordinamento e sostegno di unità territoriali 0,0 0,1 0,2

ToTalE % 100 100 100

Page 59: Rivista Distretto Lions 108/AB

Distretto 108AB

Utenze o categorie di cittadini in carico alle associazioni di volontariato (valori in %)

TIPoloGIa Puglia Sud Italia

Minori/giovani 38,1 40,8 33,0

Malati e infortunati 41,4 38,3 37,6

Disabili 26,4 19,9 19,0

adulti, persone in difficoltà 32,7 34,5 32,6

anziani 31,3 31,8 31,0

Indigenti 17,7 18,2 15,9

famiglie 11,4 15,3 14,4

Donne con problemi 6,0 6,4 6,8

Tossicodipendenti, etilisti 4,4 6,0 5,7

Immigrati, minoranze etniche 10,6 12,6 13,2

Vittime di violenza, abuso, usura 2,5 2,4 2,4

Detenuti, ex-detenuti 6,3 4,8 4,5

Prostituzione 0,8 0,8 1,2

altri 2,7 3,1 3,7

(N.B. oltre l’80% delle associazioni dichiarano di occuparsi di specifiche utenze o di gruppi di cittadini, in media due tipi diversi per unità)

composizione interna delle associazioni di volontariato

coMPoSIZIoNE Puglia Sud Italia

Solo volontari 12,6 14,4 15,5

Volontari e retribuiti 19,9 22,0 25,3

Volontari e altri non retribuiti 67,5 63,6 59,2

totale in % 100 100 100

la presenza giovanile nelle associazioni di volontariato

classi di ampiezza Puglia Sud Italia

Nessun giovane 42,6 41,6 52,9

Dall’1% al 50% 36,6 36,4 34,7

oltre il 50% 20,8 22,0 12,5

Totale % 100 100 100

% volontari giovani sul totale 29,2 32,4 21,5

rInGraZIamentI

Sulla traccia dell’ottimo lavoro redatto dal Distretto 108 Ib2 per l’anno sociale 2006 – 2007 anche il Distretto 108AB ha voluto sviluppare il suo primo Bilancio di Missione.Quindi non si può non apprezzare quanti, per primi, hanno voluto che anche a livello distrettuale fosse disponibile un documento di sintesi del mondo lionistico e del contesto sociale, economico, culturale e del mondo del volontariato del territorio pugliese.Un sentito ringraziamento va rivolto al dott. Marco Giovannini, collaboratore del Prof. Renato Frisanco del Settore Studi e Ricerche FEO- FIVOL (Fondazione Europa Occupazione e Volontariato), per la cortese disponibilità con la quale ha messo a disposizione tutti i dati relativi ad una recentissima rilevazione sulle associazioni di Volontariato.Hanno collaborato con entusiasmo, per il quadro relativo alle imprese pugliesi, la dott.ssa Lions Claudia Sanesi, Vice Direttore Generale Unioncamere Taranto, la dott.ssa Lions Francesca Sanesi e la dott.ssa Primicerj di Unioncamere Taranto. La raccolta dati e la loro elaborazione è stata resa possibile anche grazie alla disponibilità dei Lions Francesco Ruggiero e Francesco De Franco del L.C. Taranto Poseidon e dei tesorieri di Club che hanno fornito i dati dei rispettivi Clubs.

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IN

SE

RT

I N S E R T o

“Cred

ere ne

l serv

ire e se

rvire

per c

redere

SERVIcES DI club (escluso internazionali, Multidistrettuali, Distrettuali) SoMMaa.D.M.o. 144 144acquisto apparati audiovisivi x ospedale 3716 3716acquisto computers per centro disabili 1800 1800adozione a distanza 202 600 360 200 200 300 1862arcivescovo Messa di Natale 50 50arredamento casa famiglia unitalsi-barletta 3490 3490ass. onls amici Mondo Indiviso 1000 1000ass. onlus aNffaS 5000 5000assoc. antiusra SS Medici 1100 1100associazione genitori down 402 402associazione onlus Exultet 1000 1000associazione pro-down di Nardò 3500 3500attezz. Informatiche per non vedenti 1400 1400bambini nel bisogno 500 500borsa di Studio bisceglie 100 500 600borsa di Studio card. ursi 500 500borsa di Studio Molfetta 1032 1032borsa di Stdio Premio la Pietra 900 900borsa di Stdio S.M. alberobello 0borsa di Stdio Titta Morea 300 300borsa di Studio 600 600calendario Distrettale 375 600 975campagna occhiali usati 2000 2000caritas Parrocchiale 400 400casa mia 0cedis scrl 0comunità Don Tonino bello 540 2000 2540corso s alcolismo 0croce Rossa 85 100 185Donazione a non vedenti 1150 1150Ente morale asilo Paolo VI 0festa degli alberi 600 300 900leo clubs 690 300 100 852 1942libro “luoghi dell’incontro” 195 480 675Notti bianche 300 300ospedale “la croix” africa 1146 1146ospedale benin 18551 900 481 19932Percorsi di luce 0Progetto Mazabuka-Zambia 1700 500 2200Programma alimentare Mondiale: orizzonti lontani 0 0Raccolta occhiali 800 800Rest capp. Via crucis e affres. S. cristoforo 2500 2500Restauro altare “S. antonio” in Poggiardo 0Restauro opere sacre borgo antico 820 820Restaro Registro nascite 1710-13 0Restauro statua Sacrocore cattedrale Ruvo 500 500Restauro tele Parrocchia Immacolata Minervino 500 500Ristrttrazione organo chiesa Madre 250 250Scuola Elementare Melvin Jones 500 500Sicurezza stradale 0 0Società Storia Patria - barletta 100 100Sostegno giovani talenti 200 200Statua Madonna della Scala 3000 3000Tela per la chiesa di contr. antonelli 2050 2050Trani celebra Perricci - pbblic. libro 1802 1802unitalsi 250 250uNITRE 1080 1080Varie 500 300 1100 50 300 400 820 3470Non dettagliato 6620 6620borsa di Stdio alberto argento X 0casa accoglienza Maria Marta X 0fr. Monticchio per il Mozambico X 0Mamma Rosa X 0Presepe vivente Turi X 0Teca S. oronzo X 0Non specificato 15974 15974SoMMa 2700 4280 3386 2800 500 2242 4200 13216 6620 3696 4260 18551 300 1100 3050 4433 300 4000 400 1330 820 3500 100 1900 15974 103658

ABD

istr

etto

108

THE INTERNATIONAL ASSOCIATION OF LIONS CLUBS

DISTRETTO 10

8 AB

“Credere nel servire e servire per credere”NICOLA TRICARICO

GOVERNATORE2008-2009

Lions ClubSan Marcoin Lamis