Le Journal de La Salle n.16

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Le Journal de LA SALLE Periodico d’informazione edito dal Comune di La Salle, iscritto nel registro stampa presso il Tribunale di Aosta con decreto n. 5 dell’1 giugno 1999. Spedizione in a. p. 70% - D.C. - D.C.I. - Aosta - numero 1/2008 COMUNE DI LA SALLE - COMMUNE DE LA SALLE ANNO X N° 1 - GIUGNO 2008 NUMERO PROGRESSIVO: 16 GARA EQUESTRE di Endurance a La Salle INSERTO SPECIALE in Francoprovenzale Concours Corrado Gex: Mention Spéciale décernée aux écoliers de La Salle Concorso a premio per dare un nome alla mascotte di La Salle

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Periodico ufficiale dell'Amministrazione Comunale di La Salle

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Le Journal de LA SALLEPeriodico d’informazione

edito dal Comune di La Salle,iscritto nel registro stampa presso

il Tribunale di Aosta con decreto n. 5 dell’1 giugno 1999. Spedizione in a. p.

70% - D.C. - D.C.I. - Aosta - numero 1/2008

COMUNE DI LA SALLE - COMMUNE DE LA SALLE

ANNO X N°1 - GIUGNO 2008

NUMERO PROGRESSIVO: 16

� GARA EQUESTRE diEndurance a La Salle

� INSERTO SPECIALE in Francoprovenzale

� Concours Corrado Gex:Mention Spécialedécernée auxécoliers de La Salle

� Concorso a premioper dare un nomealla mascotte di La Salle

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L’acqua potabile è una ri-sorsa di fondamentaleimportanza per la vita

e purtroppo è diventata scarsain diverse località del mondo.Ora, senza ulteriori indugi, bi-sogna imparare a rispettarla e arisparmiarla anche perché spre-care acqua, sotto l’aspetto eco-nomico, significa un maggiorecosto da sostenere.

Infatti, visto che fino ad oggila morale non è stata sufficienteper tutelare l’acqua, si sperache almeno faccia riflettere lalogica del portafoglio, in quan-to sprecare acqua comportaper i cittadini il pagamento ditariffe sempre più alte per ilconsumo dell’acqua potabile.

In Valle d’Aosta esiste il Con-sorzio dei Comuni denomina-to B.I.M. (Bacino ImbriferoMontano), il quale, nella suaveste di Autorità d’ambito sututto il territorio regionale peril Servizio Idrico Integrato (for-nitura dell’acqua, gestione del-le infrastrutture e organizza-zione dell’intero servizio), haeffettuato degli incontri neigiorni 14, 18 e 19 marzo 2008con Amministratori pubblici egestori privati di reti acquedot-tistiche che forniscono acquaper il consumo umano, al finedi focalizzare l’attenzione suuna risorsa così preziosa qualè l’acqua potabile. Le finalitàdel Servizio Idrico Integratosono quelle disciplinate dallaL. R. n. 27 dell’8/9/1999. L’arti-colo 1 di questa legge al 1° com-ma precisa che “La Regione ga-rantisce e promuove un’azionegenerale di tutela e di correttautilizzazione delle risorse idri-

che, secondo criteri di solidarie-tà, di salvaguardia dei dirittidelle generazioni future, di rin-novo, riutilizzo e risparmio del-le risorse, anche al fine di assicu-rare il prioritario soddisfacimen-to delle esigenze idropotabilidella popolazione.”

Il Consorzio B.I.M. compren-de tutti i 74 Comuni della Valled’Aosta ed è stato ufficialmen-te istituito con decreto del Pre-sidente della Giunta Regionalen. 328 del 29/10/1955, ai sensidella L. n. 959 del 27/12/1953,con le finalità di riscuotere ed’impiegare i sovracanoni do-vuti dai concessionari di grandiderivazioni d’acqua utilizzateper la produzione di forza mo-trice, i cui impianti sono situa-ti nel bacino imbrifero monta-no della Dora Baltea. Il peri-metro del B.I.M della DoraBaltea è stato delimitato conDecreto Ministeriale n. 353 del26/04/1976 ed include tutti gliimpianti idroelettrici situati aldi sopra dei 500 m s.l.m.

La Regione Valle d’Aosta di-spone di grandi quantità d’ac-qua, ma il notevole incrementodemografico di alcuni comunie la contemporanea diminuzio-ne delle precipitazioni di questiultimi anni hanno aumentato lecriticità, sia per quanto riguardala quantità, sia per quanto attie-ne alla qualità dell’acqua dellesorgenti e dei pozzi.

Ecco 7 regole che permettonodi risparmiare e di non sprecarel’acqua potabile:

1) chiudere il rubinetto quan-do ci si lava i denti, il viso o ci sifa la barba (è possibile rispar-miare fino a 28 litri);

2) usare uno scarico differen-ziato per lo sciacquone (è possi-bile risparmiare fino a 25 litri);

3) scegliere di fare la doccia enon il bagno (il risparmio puòarrivare fino a 100 litri);

4) riparare il rubinetto seperde (è possibile risparmiarefino a 11 litri);

5) usare lavatrici e lavastovi-glie ecologiche (classe A+) e so-lo a pieno carico (è possibile

risparmiare fino a 80 litri);6) lavare la propria auto con il

secchio o in impianti che rici-clano l’acqua (è possibile ri-sparmiare fino a 150 litri);

7) installare riduttori di flussoo frangiflutti ai rubinetti dicasa (è possibile risparmiare fi-no a 70 litri).

Mi auguro che quest’articolopossa aiutare a far capire l’im-portanza di risparmiare l’acquapotabile, risorsa fondamentaleper la vita umana e per l’orga-nizzazione della società odierna.

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Editoriale

Le Journal de LA SALLEPeriodico d’informazione edito dal Co-mune di La Salle, iscritto nel registrostampa presso il Tribunale di Aostacon decreto n. 5 dell’1 giugno 1999.

ANNO X n. 1 - Giugno 2008NUMERO PROGRESSIVO: 16

Direttore ResponsabileAlberto Spampinato

Commissione di Coordinamento Editoriale

Michèle Pacaud Charrey, Solange Herren, Luca Jaccod

Coordinamento redazionale, impaginazione e stampa

il Valico Edizioni

Loc. Derby, 249 - 11015 La Salletel. 0165806404 - www.valico.com

Hanno collaboratoDenise Amato, BREL (Bureau Régio-

nal pour l’Ethnologie et la Linguisti-que), Bruno Brindisi, Sidonie Charrey,Alma Chabod, Antonio Chiarella, Eloi-sa Donatella D’Anna, Paola Donnet, Lu-cina Grivon, Solange Herren, FedericoIzzi, Luca Jaccod, Marlène Jocallaz, Eli-seo Lumignon, Giulio Marchini, IlvoMartin, Michèle Pacaud Charrey, En-zo Parretta, Cassiano Pascal, AlessandraPerugi, Marisa Plat, Agnese Porchiola,Vally Quinson, Veronica Revel, Romi-na Scaldaferro, Enrica Scarpari, ScuoleMaterna ed Elementare di La Salle, Al-berto Spampinato, Attilio Tampan.

Articoli, interventi e lettere devonoessere inviati entro il 15/10/2008 a: Redazione Le Journal de La Salle, Via Col Serena, 9 - 11015 La Salle

[email protected]@valico.com

fax 0165861676-0165806921

SOMMARIOCorrado Gex pp. 3-4

Il Paese dei Fumetti pp. 5-7

Le Scuole p. 8

Supplemento infrancoprovenzale pp. 9-12

Scuole e Biblioteca p. 13

Attività equestre pp. 14-15

La Salle… à manger p. 15

Banda Musicale pp. 16 -17

Usages religieux pp. 18-19

L’acqua potabile bene preziosoIl Bacino Imbrifero Montano della Valle d’Aosta ha organizzato tre incontri con gli Amministratori in corrispondenza della Giornata Mondiale dell’Acqua celebrata il 22 marzo 2008� di Antonio Chiarella *

* Assessore Comunale al Bilancio e ai Servizi Sociali

Membro della Giunta del B.I.M.

Cascata di Lenteney,29 maggio 2008

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3Giugno 2008 - n. 16

Primo Piano

Un jour je suis allée à labibliothèque de La Salle

et j’ai lu sur un panneau qu’il yavait une exposition dédiée àCorrado Gex. Quelques joursaprès nos enseignantes MarisaPlat et Agnese Dufour nous ontproposé d’approfondir l’histoi-re d’un personnage très impor-tant pour la Vallée d’Aoste :c’était Corrado Gex.

Pour mieux comprendre la viede cet homme avec nos maîtres-ses nous avons lu un livre sur lui,vu des diapositives, visité l’ex-position et rencontré des per-sonnes qui l’avaient connu. Par-mi toutes les initiatives j’ai aimésurtout parler avec ceux quiconnaissaient Corrado, lors-qu’il était un enfant de mon âge.Il se montrait déjà très intelli-gent, curieux et visionnaire. Voi-là la raison pour laquelle ondonné ce titre à l’exposition : “ Ilvit clair... Il vit loin ”. L’As-sessorat à l’Éducation et à la

Culture a organisé ce concourspour remercier Corrado Gexqui a été un représentant poli-tique, un défenseur des mino-rités linguistiques et un fédéra-liste convaincu. De notre côténous avons voulu participer à ceconcours pour mieux connaîtrecet homme aux multiples facet-tes, homme politique mais aussisportif chevronné, poète, ai-

mant de la musique et auteurd’une pièce théâtrale en patoisde La Salle. Pour mieux étudierce personnage nous avons réa-lisé des dessins, composé desthèmes sur lui et étudié une poé-sie, ce que j’ai aimé davantage,car elle parlait de liberté.

Pour définir Corrado Gex jechoisirais l’adjectif clairvoyant,parce qu’il avait une grande ou-

verture d’esprit et il déploya sestalents et son don de visionnairepour jeter les bases d’un avenirinternational. De plus, Corrados’est engagé dans de nombreu-ses activités, même dans le sec-teur sportif.

Moi j’ai apprécié son intérêtpour le sport parce que je prati-que le ski nordique. Je remerciemes enseignantes pour nousavoir permis de participer àce concours que j’ai beaucoupaimé car j’ai appris qu’un hom-me gentil et simple qui voulaitrapprocher les gens est devenuune étoile filante dans le ciel nonseulement de la Vallée d’Aoste.Le prix pour le concours “ Ilvit clair... Il vit loin ” a été dé-cerné mercredi 23 avril 2008 àArvier. Notre classe a rem-porté le 1er prix (ex-aequo avecdeux autres classes).

Carol Ottoz(Classe 5ème de l’ÉcolePrimaire de La Salle)

L’exposition inaugurée le 14décembre 2007 à la MaisonGerbollier de La Salle a été orga-nisée par l’Assessorat de l’Édu-cation et de la Culture. Du lundi21 janvier 2008 au vendredi 28mars, le BREL a proposé unesérie d’animations et de visitescommentées pour les élèves desécoles valdôtaines. 29 écoles ontadhéré à ces initiatives dont 10maternelles, 13 primaires et 5 é-coles moyennes, plus une classede lycée, pour un total de 790élèves inscrits. Le film docu-mentaire de Joseph Péaquin :Corrado Gex. Il vit clair… Ilvit loin a suscité un vif intérêtdans le public. Le décor et l’or-ganisation ont été soignés parSanguinetti Comunicazioni.

Le but de rappeler, d’étudier etde mettre en valeur la figure et

l’œuvre de Corrado Gex et sur-tout de le faire connaître auxjeunes générations a, sans aucundoute, été atteint.

Attilio Tampan

L’exposition CORRADO GEXsouvenir d’un Enfant du PaysA OBTENU LE SUCCÈS ESPÉRÉ

Une visite commentée à la Maison Gerbollier

La remise du prix

Mention Spéciale décernée aux écoliers de La SalleLa Classe 5ème de l’École Primaire de La Salle a remporté le prix Corrado Gex pour un travail réputé parle jury “ approfondi, complexe et multiforme, fondé sur une enquête et une documentation soignées ”

Nell’anno scolastico 2007-2008, la classe5a della Scuola Primaria di La Salle ha par-tecipato al Concorso “Corrado Gex. Il vitclair... Il vit loin”, indetto dall’Assessoratoall’Istruzione e alla Cultura. I 18 alunni,

Ylenia Amoroso, Fatna Bani, DesideriaBarone, Federica Borrelli, Deborah Bran-ca, Michela Carrara, Véronique Chanoi-ne, Elena Coccoz, Benoît Gerbelle, IlariaLancellotta, Carol Ottoz, Omar Ouan-nes, Alessandro Presta, Davide Pucci,

Così i 18 alunni di La Salle hanno vinto il premioRappresentata anche l’opera teatrale in patois scritta da Corrado Gex

di Marisa Plat

Michèle Pacaud, vice-syndic de La Salle, aparticipé à l’élaboration du livre biographi-que “Corrado Gex - Il vit clair. Il vit loin.”(Aoste, Assessorat de l’Éducation et de la Culture, 2007)

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4Giugno 2008 - n. 16

Primo Piano

L’École Maternelle deLa Salle-Derby a par-ticipé pour l’année

scolaire 2007/2008 au concoursCorrado Gex. Les élèves ont vi-sité l’exposition à la MaisonGerbollier et mené leurs réfle-

xions en classe. En groupe, lesenfants ont raconté et illustrépar des représentations graphi-ques leur expérience, ils ontcomposé une poésie, planifié etréalisé l’avion Pilatus Porter deCorrado Gex. (S.C.)

(Segue dalla pagina precedente)Federico Pusceddu, Alessandro Sanna, Ger-mano Scarnera, Daniela Vata, con l’aiutodelle insegnanti Agnese Dufour e MarisaPlat, hanno intervistato alcune persone chehanno conosciuto Corrado Gex, “enfant dupays” (essendo la mamma Anita originariadel Ponte di La Salle) e poi illustre poli-tico e pioniere dell’aviazione in montagna;hanno effettuato delle visite di studio neiluoghi a lui cari; hanno assistito alla proie-zione di un filmato che raccontava la suavita breve ma intensa; hanno visitato la mo-stra nel Municipio di La Salle partecipan-do a dei giochi interessanti; hanno visiona-

to due libri, dedicati alle tante attività in-traprese da Corrado Gex, e degli articolidi giornali che riportavano sue notizie; han-no fatto ricerche personali; hanno assisti-to ad una proiezione di diapositive so-prattutto sul volo in montagna; hanno di-segnato e scritto dei componimenti sul te-ma del concorso.

Utilizzando tutte queste fonti, la classe 5a

è riuscita a produrre per il Concorso:1) Un giornalino leggibile anche su CD,

con sottofondo musicale.2) La registrazione su DVD, da parte del

BREL, della pièce teatrale “La conseurtaeun tchu l’aocat” scritta da Corrado Gex

nel patois di La Salle (1958). Per circaquattro mesi, alcuni alunni patoisan si so-no impegnati in diverse prove per rappre-sentare al meglio la pièce.

3) La registrazione, ad opera di radio 101,della poesia in francese “ Attente Vaine ”scritta da Ida David di La Salle il giornostesso, 25 aprile 1966, in cui sua figlia MarieCoudre moriva insieme a Corrado Gex ead altre 6 vittime nella sciagura aerea.

La buona riuscita di questi 3 prodotti fi-nali ha permesso alla classe 5a di La Salle diricevere il primo premio durante la ceri-monia di premiazione svoltasi il 23 aprile2008 ad Arvier. (M. P.)

Un avion s’est posé sur la montagne.Il savait se promener sur les glaciers.

Rouge et blanc dans le ciel,il s’est envolé …

Le Pilatus PorterTURBO-GEX

Très apprécié l’avion réalisé parles enfants de l’École Maternelle

Arvier, 23 avril 2008

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5Giugno 2008 - n. 16

il Comune

Dal 1999 il comune di La Salle è di-ventato anche il Paese dei Fu-metti, da quando cioè ha iniziato

a ospitare la manifestazione estiva annualedenominata Fumetti di Frontiera organiz-zata e diretta dalle sorelle Katja ed ErikaCentomo, disegnatrici e sceneggiatrici disuccesso da anni in prima fila nel mondodel fumetto. In quanto Paese dei Fumetti,La Salle è diventata meta non solo di presti-giosi fumettisti di fama internazionale, maanche di giovani creativi dell’immagine di-segnata e naturalmente anche di tanti ap-passionati di questo genere di letteratura.Infatti La Salle, grazie all’operosa attivitàdello staff delle sorelle Centomo, ha ospita-to nel corso di questi anni tantissime mo-stre, tavole rotonde e soprattutto cicli di le-zioni ad altissimo livello rivolte a giovaniautori fumettisti che a La Salle sono arriva-ti da tante regioni d’Italia e anche dall’este-ro. L’Amministrazione Comunale di Salle,dal canto suo, ha cercato in questi stessi annid’incanalare le iniziative legate al Paese deiFumetti, molto preziose dal punto di vistaturistico e culturale, in veri e propri proget-ti curati nei minimi particolari. Questiprogetti sono stati poi accompagnati dalComune passo dopo passo in un lunghis-simo e articolato iter tecnico-amministra-tivo affinché essi potessero essere vagliatied eventualmente finanziati nell’ambitodei programmi europei Interreg A.

Il Comune, insomma, ha creduto ferma-mente di poter fare di La Salle un centroculturale del fumetto, tant’è vero chenel 2004 ha deciso di acquistare per 78 mi-la euro una porzione della storicaMaison Grassy, praticamente adia-cente ad un’altra porzione di fabbri-cato già di proprietà comunale, uti-lizzando quell’investimento per daremaggior peso proprio a un progettolegato a La Salle -Paese dei Fumetti.In quel progetto infatti il Comunechiedeva, fra l’altro, dei finanziamen-ti per ristrutturare sia l’intero edifi-cio di Maison Grassy situato nel cen-tro storico del capoluogo, sia unaporzione dell’antica scuola elemen-tare situata presso il villaggio di Che-verel a 1500 metri di quota; la richie-sta era giustificata appunto dal fattoche quei locali, una volta ristruttura-

ti e opportunamente arredati, avrebberopotuto rivelarsi molto utili anche per ospi-tare le mostre, le tavole rotonde e soprattut-to i corsi organizzati nel Paese dei Fumetti.

L’idea del Comune di La Salle, sviluppatainsieme al Comune francese di Bassens, lo-calità situata alla periferia di Chambery, siè rivelata una proposta tutt’altro che cam-pata in aria, tanto che ha superato l’esamein sede europea ottenendo i necessari finan-ziamenti per dar vita a quell’ampio calen-dario d’iniziative che è andato sotto il no-me di Montimages e che si è felicementeconcluso lo scorso anno. Grazie al proget-to Montimages, finanziato nell’ambito delprogramma Interreg III A denominatoA.L.Co.Tra. (Alpi Latine CooperazioneTransfrontaliera), sono arrivati nel Paesedei Fumetti ben 694.695,00 euro, più dellametà dei quali sono stati appunto utilizzatiper aggiustare alle perfezione le due sedi inquestione, quella del palazzo Grassy nelcentro di La Salle e quella presso le ex scuo-le del villaggio di Cheverel. Per quanto ri-guarda Maison Grassy è stato necessarioprocedere alla demolizione e alla completaricostruzione del tetto, del vano scala, deisolai e dei tramezzi interni; come pure sonostati rifatti tutti i serramenti e perfino gli im-pianti, sia quello elettrico sia quello ter-mo-idraulico. All’esterno sono stati rin-novati i balconi e le relative ringhiere, èstata sistemata la pavimentazione ed è statorintonacato il grazioso portico ora ben illu-minato. Anche presso la scuola di villaggioa Cheverel è stato necessario procedere allacompleta ristrutturazione di un intero pia-no e anche del sottotetto, per una spesa dioltre 100 mila euro. La stessa scuola diCheverel aveva già ricevuto nel 2001 im-portanti lavori di ristrutturazione al pianoterra, dov’è stato allestito il museo etnogra-fico di La Salle: anche quest’ultimi lavorifurono finanziati dall’Unione Europa nel-

l’ambito del programma Interreg II A, gra-zie all’approvazione del progetto “L’Hom-me et la Pente” promosso dal Comune.Perciò il sindaco di La Salle Cassiano Pa-scal lo scorso febbraio si è guadagnato ilvippometro in rialzo sulla nota rubrica iltermometro dei vip pubblicata sulla terzapagina del settimanale regionale La ValléeNotizie che in quell’occasione ha definitoproprio la ristrutturazione della scuola diCheverel “l’ennesimo risultato portato acasa dal Sindaco utilizzando i fondi euro-pei”. E’ stato lo stesso sindaco CassianoPascal ad inaugurare i due Centri poliva-lenti di Maison Grassy e di Cheverel rispet-tivamente l’8 febbraio e il 14 marzo scorsialla presenza, tra gli altri, dell’Assessore al-l’Istruzione e alla Cultura della RegioneAutonoma Valle d’Aosta Laurent Viérin.All’inaugurazione di Cheverel sono statiinvitati anche gli abitanti dei vari villaggivicini a quello di Cheverel: in molti hannopreso parte alla cerimonia di battesimo deinuovi locali che offriranno alla comunità diLa Salle l’opportunità di organizzare tuttequelle iniziative in grado di stimolare e raf-forzare la capacità, particolarmente radi-cata nella cultura alpina, di lavorare e cre-scere insieme. Erano presenti, assieme atutti gli assessori di La Salle e al Parrocodon Silvio Perrin, anche la prof.ssa PatriziaBongiovanni, Sovrintendente agli Studidella Regione Valle d’Aosta, e il consigliereregionale Guido Cesal ex Sindaco di Mor-gex, comune quest’ultimo che, per la sua vi-cinanza a La Salle, è stato favorevolmentecontagiato dalla ventata culturale del Paesedei Fumetti, tanto che nella prossima sededella prestigiosa Fondazione Sapegno, nelcentro storico di Morgex, presso la sugge-stiva Tour de l’Archet, nascerà presto unaBiblioteca tematica del Fumetto. Ben piùimportanti i lavori portati a termine a Mai-son Grassy costati circa 270 mila euro.

All’inaugurazione del nuovo e con-fortevole edificio era presente anche ilnoto fumettista francese Jean-PierreDirick che ha presentato per l’occa-sione il suo lavoro Malbouffe, sestaopera della fortunata collana “uneenquête de l’Inspecteur Klebs”.

Inaugurati due centri polivalenti ristrutturati con ifondi europei assegnati a La Salle Paese dei FumettiNel paese dei fumetti si pensa a una scuola di formazione e di perfezionamento per i Creativi dell’Immagine disegnata e a un Master in Editoria del Fumetto

In alto: un momento dell’inaugurazione diMaison Grassy, da sinistra il parroco donSilvio Perrin, il noto fumettista Jean-Pierre Dirick, il sindaco Cassiano Pascal,l’assessore regionale alla Cultura LaurentViérin; a lato: il Sindaco e la Giunta di LaSalle inaugurano il centro di Cheverel. Asinistra e a destra del Sindaco rispettiva-mente l’assessore regionale Viérin e il con-sigliere regionale Guido Cesal.

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il Comune

Fra i tanti prestigiosi fumettisti legati a LaSalle, ce n’è uno che ha recentemente svol-to un compito particolare: si tratta di BrunoBrindisi che ha creato e disegnato per LaSalle il nuovo Ambasciatore del Paese deiFumetti; è nato così il Baby-Tex, un giova-nissimo personaggio che diventerà la piùimportante immagine disegnata del Paesedei Fumetti e verrà ufficialmente utilizzatodal Comune in tutto il materiale promo-zionale prodotto, come pure in tutta la car-tellonistica stradale. Il personaggio di Bru-no Brindisi verrà addirittura utilizzato an-che per decorare le nuove targhette dei nu-meri civici. Bruno Brindisi, che fa parte delcorpo docente del Paese dei Fumetti, hafatto il salto di qualità nella sua carriera difumettista quando, nel 1991, è entrato gio-

vanissimo a far par-te dello staff dei di-segnatori di DylanDog; per lo stessoeditore, Sergio Bo-nelli, Brindisi hapoi disegnato lospeciale di Tex nel2002. E’ proprio aquesta sua operaspeciale che BrunoBrindisi si è ispi-rato per disegnare

l’Ambasciatore del Paese dei Fumetti. IlBaby-Tex ha comunque tutta una seried’importantissimi collegamenti con LaSalle. Intanto la scelta di un bambino comeAmbasciatore va ad agganciarsi alla politicada sempre praticata dal Comune di La Sallea favore dell’infanzia. Basta pensare al fatto

che fra i primi provvedimenti assunti dal-l’Amministrazione Comunale di La Salleguidata da Cassiano Pascal ci sono propriotutti gli interventi straordinari per l’am-modernamento e la messa a norma del-l’edilizia scolastica, sia quella per i bambi-ni della materna sia quella per gli alunnidella scuola elementare.

Il secondo importante riferimento coltoda Bruno Brindisi è quello che La Salle co-stituisce in pratica la sala d’ingresso dellaValdigne ed è la sede della ComunitàMontana Valdigne Mont-Blanc, che vantaun comprensorio sciistico spettacolare, co-stituito da oltre 130 chilometri di piste disci alpino, senza contare i meravigliosi per-corsi fuori pista e senza considerare i trac-ciati francesi facilmente raggiungibili da LaThuile. E’ perciò com-prensibile che BrunoBrindisi abbia volutosistemare il suo giova-nissimo cow-boy suuna tavola da snowbo-ard, per farlo libera-mente cavalcare anched’inverno in lungo elargo per la Valdigne.Qualcuno ha voluto ve-dere nel Baby-Tex scia-tore una certa somi-glianza col campioned’Italia di Boardercross2004 Simone Malusàche abita proprio a LaSalle nel villaggio diCheverel, ma sono co-munque veramente tan-

ti i baby-sciatori a La Salle, molti dei qualisono diventati dei veri campioni di sci. Ba-sta guardare le recentissime decorazioni delmedagliere di La Salle: le due medaglied’oro nella staffetta di scialpinismo con-quistate nel febbraio scorso dal CaporalMaggiore degli Alpini Denis Trento, una aicampionati mondiali e l’altra ai campionatiitaliani; le due medaglie d’oro vinte lo scor-so aprile dall’atleta del Gruppo sportivoCarabinieri Federica Brignone nello SlalomGigante e nella Combinata Alpina; la me-daglia d’oro vinta in staffetta da Jean MarcChanoine ai campionati italiani Aspiranti disci nordico; la medaglia d’argento ai cam-pionati italiani Ragazzi di fondo, tecnicasprint, portata a La Salle dal quattordicen-ne Mattia Salvadori lo scorso febbraio. Na-turalmente l’abbigliamento del giovanissi-mo personaggio disegnato da Bruno Brin-disi è pur sempre quello che ben si adattaanche alle appaganti cavalcate fra cascate,boschi e pascoli, proprio come quelle che sipossono organizzare a La Salle, che ha tuttele carte in regola per fare del turismo eque-stre il suo fiore all’occhiello.

Per questi e tantissimi altri motivi il pic-colo Tex di La Salle ha subito riscosso lesimpatie di tutti ed è stato appellato con inomignoli più diversi, ma il suo nome uffi-ciale verrà deciso con un vero e proprioconcorso riservato alla popolazione di LaSalle, il cui regolamento è stato predispostoe pubblicato a cura dell’Ufficio Segreteriadel Comune. Intanto l’AmministrazioneComunale si sta preparando per affrontareun nuovo complicato iter per la presenta-zione di un altro progetto legato al Paesedei Fumetti, dove potrebbero nascere at-torno ai centri di Maison Grassy e di Che-verel sia un centro permanente di forma-zione e di perfezionamento per i creatividell’immagine disegnata, sia addirittura unMaster in Editoria del Fumetto.

Bruno Brindisi, disegnatore dello Speciale Tex 2002, hadisegnato l’Ambasciatore di La Salle Paese dei Fumetti

Nella pagina: il simpatico personaggio disegnatoper La Salle da Bruno Brindisi. A lato: la coperti-na dello Speciale 2002 di Tex illustrato da Brindisi.

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7Giugno 2008 - n. 16

il Comune

L’Amministrazione Comunale diLa Salle intende trovare un nome peril personaggio a lato rappresentatoche diventerà il simbolo del Comune,presente su tutta la segnaletica strada-le e sui documenti. Bandisce, quindi,un concorso aperto a tutti con il se-guente regolamento:

Art. 1 - Obiettivi del concorso. IlConcorso ha come finalità l’elabo-razione di un nome per il personag-gio, disegnato dal professionista Bru-

no Brindisi, che diventerà il simbo-lo del Comune, sarà presente su tut-ta la segnaletica verticale stradale, sul-la carta intestata del Comune e ca-ratterizzerà per il futuro il Comunedi La Salle.

Art. 2 - Condizioni di partecipa-zione. La partecipazione al presenteconcorso è aperta a tutti i cittadini re-sidenti e domiciliati nel Comune diLa Salle, deve avvenire in forma singo-la ed ogni partecipante può proporre

un solo nome, pena l’esclusione. Nonpossono partecipare al concorso imembri della giuria, i loro coniugi eparenti fino al secondo grado.

Art. 3 - Caratteristiche del nome. Ilnome dovrà possibilmente avere unadi queste caratteristiche:

- avere caratteristiche di originalità;- essere facilmente memorizzabile;- essere in lingua italiana o francese

o patois.Art. 4 - Modalità di presentazio-

ne del nome. I partecipanti dovran-no presentare, entro e non oltre il 18luglio 2008, il nome proposto sullascheda allegata al presente regola-mento e reperibile sul sito internetwww.comune.lasalle.ao.it , che dovràindicare necessariamente:

- il nome del personaggio proposto,con eventuale spiegazione delle moti-vazioni che hanno portato all’indivi-duazione di tale nome;

- nome e cognome del partecipante;- data di nascita;- eventuale recapito e-mail, telefono

e indirizzo.Art. 5 - Selezione del nome. I nomi

proposti saranno esaminati da un’ap-posita commissione, composta dacinque membri delegati dal Comunedi La Salle con voto a maggioranza.La Commissione procederà alla scel-ta a suo insindacabile giudizio.

Art. 6 - Premi. Al vincitore del con-corso verrà assegnato uno dei se-guenti premi:

1 - soggiorno di due notti per duepersone in bed and breakfast in strut-tura nei pressi di Peschiera del Garda+ entrata per due persone al parcodivertimenti Gardaland + entrata perdue persone ai parchi Movieland eAqua Paradise;

2 - soggiorno di due notti per duepersone in bed and breakfast in unagriturismo nei pressi di Mantova;

3 - soggiorno di due notti per duepersone in bed and breakfast neipressi di Ravenna + entrata per duepersone per due giorni al parco diver-timenti Mirabilandia.

Diamo un nome alla Mascotte di La Salle!Un concorso a premio per trovare un nome al piccolo Ambasciatore di La Salle Paese dei Fumetti

Regolamento del Concorso:“Diamo un nome alla Mascotte del Comune di La Salle”

Per partecipareal Concorso, bastafotocopiare il moduloqui a lato, compilarlo epresentarlo in Comune,entro il 18 luglio 2008.

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8Giugno 2008 - n. 16

Le Scuole

La désarpaLunedì 29 ottobre scorso siamoandati a vedere la désarpa dellemucche di Alex. Ci siamo in-camminati su per la strada finchénon abbiamo incontrato le muc-che che scendevano. Davantic’erano le regine delle mucche:c’erano due reines con i fiocchirossi e una reina del latte con ifiocchi bianchi. Insieme ad Alexabbiamo fatto i pastorelli ed ab-biamo accompagnato le mucchefino al paese. Mentre le mucchepascolavano noi bambini siamo

andati a vedere il fienile e la stal-la. Nella stalla abbiamo cono-sciuto un vitellino. Alla fine ab-biamo mangiato la polenta contutti gli altri pastori.

i pastorelli

Lunedì 11 febbraio noi bam-bini di classe 2a, con le nostremaestre Laura e Agnese, siamoandati a visitare la Centrale del

latte della Valle d’Aosta a Gres-san. Lì abbiamo scoperto che,quando il camion carico di lattearriva alla centrale, il latte viene

aspirato dalla cisterna e portatonella “sala macchine”. Poi illatte passa attraverso dei tubi efinisce nei contenitori d’acciaio.Qui viene pastorizzato per di-struggere i germi. Infine il latte

dopo essere stato messo nellebottiglie o nei cartoni viene di-stribuito ai negozi per esserevenduto. Una parte di latte vie-ne anche utilizzata per fare lapanna, il burro e il formaggio.Con il latte si fa anche lo yogurt.

Clémence e Giorgio

Martedì 29 gennaio scorso noibambini della classe secondasiamo andati a festeggiare il Car-nevale nel centro di La Salle.Eravamo tutti mascherati e ave-

vamo messo in faccia le masche-rine fatte in classe con il carton-cino e poi colorate. Lungo lastrada abbiamo lanciato i corian-doli e le stelle filanti. A casa diPierre abbiamo mangiato le pa-tatine e abbiamo bevuto la Co-ca-Cola, invece a casa di Giuliaabbiamo giocato sulla neve. Lanonna di Pierre ci ha lanciatodalla finestra di casa sua le cara-melle. Dopo aver fatto il giro delcapoluogo siamo andati in Mu-nicipio a salutare il Sindaco e lesegretarie e anche lì abbiamobuttato i coriandoli e le stellefilanti. Infine siamo passati a sa-lutare Marta, la nostra compa-gna di classe, che era ammala-ta, e poi siamo tornati a scuolacontenti di aver fatto Carneva-le tutti insieme.

Giada e Younes

Visita alla Centrale del latte

Carnevale a La Salle con lemascherine fatte in classe Il Sindaco vestito da Babbo Natale fa

visita ai bambini della Scuola Materna

INCONTRI ISTITUZIONALIGli alunni delle Elementari vestiti

da Carnevale fanno visita al Sindaco

Il sindaco CassianoPascal in Municipiocon gli alunni in maschera.

Via Émile Chanoux

Il Sindaco BabboNatale con iBambini dellaScuola Materna.

Gli alunni della 2a elementare all’uscita della Centrale del latte.

I bambini incontrano le mucche tornate dall’alpeggio.

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9Giugno 2008 - n. 16

Le Scuole

SUPPLÉMÀN spésial eun patoé

QUÉMÉA DE LA SOLA

AN X N°1 - MÈI DE JEUN 2008

NUMÉRÓ PROGRÉSSIF: 16

� Lo pou é lo motsette

� Perquè le pai vignon blan ?

� LA VATSE A MÉITCHÀ

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LO GNALÈI - Que ce soit la quantité depain qu’on cuisait vers la Noël pour senourrir l’année durant, que ce soit le petittas de réserves disparates que les fourmisaccumulent pour l’hiver ou bien encore lepetit trésor en pièces en alliage autrefoisconservé sous le matelas bourré de feuil-les de maïs, le mot gnalèi (ou gnalet) in-traduisible dans d’autres langues, est l’en-semble de la fatigue déployée, de la peinesoufferte pour assembler ce qui est pré-cieux, du bonheur intime et du sens desécurité et de confiance pour l’avenir qui en découlent. Ainsi, notre gnalèi, com-posé de paroles et de phrases jaillies de nos champs, de nos prés, de nos vignes,de nos bois et de nos rochers, est le réservoir fertilisant qui veut alimenter et re-vigorer nos anciens parlers pour qu’ils nous aident encore à mieux comprendrele Pays qui change.

La Loi 482/99 sauvegarde et soutient la diffusion des langues minoritaires et his-toriques en Italie. En ce qui concerne la Vallée d’Aoste, le Walser et le Fran-coprovençal bénéficient de cette loi. L’aide financière obtenue par le BREL(Bureau Régional pour l’Ethnologie et la Linguistique) a permis d’instituer lesguichets linguistiques.

Le personnel qui y travaille est chargé de la mise en œuvre d’actions de promotionde ces langues et il est à la disposition de la population pour la traduction de docu-ments. Les « guetset » disposent de collaborateurs dans chaque Commune de laRégion afin de garantir la sauvegarde de chaque variété linguistique.

La Legge 482/99 tutela e sostiene la diffusione delle lingue minoritarie e storiche inItalia. Per quanto concerne la Valle d’Aosta godono di tale tutela sia il Walser cheil Francoprovenzale. Grazie ai finanziamenti che il BREL (Ufficio Regionale perl’Etnologia e la Linguistica) ha ottenuto tramite questa legge, sono stati istituitigli sportelli linguistici.

Il personale che vi opera svolge azioni di promozione di tali lingue ed è a dispo-sizione della popolazione per la traduzione di documenti. I « guetset » si avval-gono di collaboratori nell’ambito di ogni Comune della Regione al fine di garan-tire la salvaguardia delle varianti linguistiche.

GUICHETS LINGUISTIQUES. Qui peux-tu y trouver ? Nous sommes des jeunesvaldôtains et le patois nous espérons le sauvegarder. Affaire pas du tout facileà gérer ! Mais, en espérant que tu puisses nous aider… Des suggestions, desconseils, des remarques et des critiques sont aussi bien acceptés. N’hésite doncpas à nous contacter !

SPORTELLI LINGUISTICI. Chi puoi trovare? Siamo un gruppo di giovani valdostani eil patois ci piacerebbe salvaguardare. Un affare non semplice da trattare! Sperandoche un aiuto tu ci possa dare… Suggerimenti, consigli, commenti e anche critichesiamo disposti ad accettare. Ti chiediamo quindi di contattarci senza esitare!

Collaborateur de La Salle pour les traductions : Eliseo Lumignon. La trans-cription a été soignée par le Guichet linguistique.

Oou-teu an conta a no propouzéi ?Eunna que t’oou eunvéntou ou que dza te cognéi.

Manda-no-là é… se l’é la pi joulia, iàn-pe poubliéye !

BREL59, rue Grand Eyvia

11100 Aoste Tél. 0165 32413 - Fax 0165 44491

[email protected]

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LA VATSEa méitchà

L’ayé oun coou dou frée, Piérinno éMourisse, que restoon pe lo méimoveladzo, deun dae méijoùn eun-a

protso l’ôtra. Oun dzoo Piérinno propouze:«Que nèn di-heu se beuttichon onsèmblo nosoou é atsetuchon an vatse?».

Mourisse assette é lo dzoo apréi parton a lafaira di veladzo vezeun.

On tsemeèn Piérinno, que se créjè bièn pifeun que Mourisse, pènse: «Te fèyo-pe vèremè ara!».

A la faira, apréi aai bièn aitchà totte levatse, di botchan-ée i tsahagnéye, di rainedi corne i raine di lahéi, di vatse di corne

bohlle a seulle di corne rebèquée, di vatse depalée i vatse ombahée nèn chordon eun-a, Lenetta,an blantse é rodze bièn grôsa é la payon avouéi le soou que l’ayon beuttoou onsèmblo.

A la feun de la faira, le dou frée tournon a méijoùn - «La pourtèn-pe a mon beui, l’é pi lardzoé pi sèque», di Pierinno. Mi comènhion to de souitte a ruzéi pe desidéi ieui eunvernéi la vatse.

Apréi aai bièn deusquetoou to lo lon di tsemeun - «Voualà la solechón, appeillèn-pe la vatse iverdjè euntreméi di dae méijoùn ».

Déisèn, le dou frée desidon finque de se partadjé on dou la vatse. Pierinno, lo pi saèn, l’ooulo mouro: «Pai, me eumpouertso po-pe le man é n’i-pe mèn de traaille».

A Mourisse adón reste lo déréi - «Te crèjè d’ihéi lo pi feun, t’oou voulu la téiha, ara te fooualléi tchertchè de fèn é d’eue pe lai baillè pequéi é baa… é sènsa lai gagnè rèn! Mè, i contréo,voou-pe me tchertchè on sezeleun pe ariéi la vatse é poui-pe vèndre de bon lahéi».

Prèi de: Rita Decime, Conte pe le petchoù de inque - Contes pour les enfants d’ici Tome II, Histoires d’animaux, p. 70 - Quart (Ao), Musumeci Editeur, 1984.

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12Giugno 2008 - n. 16

Francoprovenzale

M adàn l’ayè djée dzeleun-ne, catro pedzeun: on

dzôno, on rodzo, on rosse, onnèa é on joulì pou avouéi deballe plume de totte coleuo quel’ayè non Quiquiriquì.

L’âproou madàn ivroe lo dze-quette é bailloe cappa i dze-leunne pe lo verdjè: «Pii pii, sail-lôde pinne… pii pii».

On groou motsette véilloetodzoo le dzeleunne: «Vitto u tâvo-z-accapo-pe!» méi s’azardoepoou a s’aprotchè perquè lopou féjè todzoo bon-a varda.

Lo motsette l’iye tracahià: «Si-séi l’é treu feun, n’i cheuo mô-tèn lo dontéi!».

On dzoo, méi que lo pou l’iyeon trèn de dzarattéi deun lomouéi de la dreudze pe tchert-chè de vése, lo motsette di:«Mon chèe pou to floadjà,pènsoe que t’iye pi feun quesén, mi si coou poou preui... Éte t’i belle trompoou !». Onprofitén de la distrachón di poul’a voloou deussù an dzeleunna.

Que confejón! Deun poccatén totte le-z-ôtre dze-leunne se son beuttéea queréi é volatéi. Leleuo créihe trèm-bloon de la pouée. Lopou adón l’a seitooudeussù lo motsette é

an groousa bataille l’é comèn-hiée. Se batton, se beccahon, segriffon; le plume di dae béihevolon pe l’èa.

Seutta bataille l’a deoou onbon car d’eua é totte le dze-leunne tracahiée aitsoon pe lefenéifre di beui.

A la feun lo motsette l’a fallùsèdéi é se reteriéi deun lo boou-que: «Pènsoo que l’ie méi feun,mi sa foouse é sa grametoou sonterrible»; l’ôtro l’ie treu maleun.

Lo pou l’ayè gagnà méi l’ierestoou caze sènsa an pluma é,to graffeun-oou é redouì pai, sebailloe lagne de se fée vére i dze-leunne. To mortifià l’et alloù secatchè déréi eungn abro.

Madàn, lo dzoo apréi, can l’éallée baillè pequéi i dzeleunne,s’è apesua que lo pou mancoe.«Quiquiriquì… Quiquiriquì!Que drolo… de couheumma l’étodzoo lo premièa que arreueon féyèn vére se joulie plume!Sènque l’é-tì capitoou? Voouvitto lo tchertchè».

Adón madàn choo di polail-léi, aitse deun lo beui, lo

tsertse deun lopaillèa…po

mèzo detrouéi

si pou… canque can vè anpluma déréi l’abro di verdjè, lasoletta que l’é restée deussù lacua di pou. Madàn s’aprotse del’abro, caesse la poua béihe, lasare a son queuo é di: «Monjoulì pou, tracaha-tè poou, noprégnèn-pe chouèn de tè é letén-e joulie plume craison-pe pijoulie é pi groouse que déèn».

Dai si dzoo lo pou Quiquiriquìl’é vun-ù l’idole de to lo vela-dzo é poméi gnon motsette l’aozoou s’aprotchè di polailléi.

Traduì de : Rita Decime, Conte pe le petchoù de inqueContes pour les enfants d’ici

Tome I, Histoires d’animaux, p. 40 Quart (Ao), Musumeci Ed. 1984.

Can no comènhièn de vire la péi di noufro vezadzo queplette é le premiéa pai blan chortì deussù la noufra téiha

(u la canisia comme dion le spésialiste) l’ou dée - è no lo sèntcheu, è qui lo crèn po?- que no eungnaèn a vin-ì vioù.La coleue di noufre pai é de la noufra péi iàn de la méla-nina, an sustansa prodouita di séllule de la péi. Le paiblanchisson can le séllule i cu de tsaque pai di noufro còoprodouison pomì de mélanina. Le-z-albeun l’an la péi è le pai blan a coza de la mancansade mélanina eun consécanse d’an mutachón jénéteucca.L’an la lenetta di jeue rodze perquè la coroida, eun-a di peil-latte (mémbran-e) di jeue que l’è sènsa mélanina lèche passé lalemiée di petchoude van-ie. Le pai blanchisson pe de réizónjénéteuque, l’è pe sèn que le-z-eun beutton le “plumme”blantse déènque le-z-otre. Le-z-Amérindièn l’an po de sisetracà, on tchu leuo son bièn pocca le plumó è séise di pai blan.

Collaborateur pour la traduction: Attilio Tampan

Perquè le pai vignon blan ?

Lo pou é lo motsette

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13Giugno 2008 - n. 16

Le Scuole

Il 14 marzo scorso noi alunnidelle classi quarte di La Salle cisiamo recati in val Ferret perpartecipare agli “Atelier forma-tivi sulla sicurezza in monta-gna” organizzati dalla Fonda-zione Montagna Sicura-VillaCameron -Courmayeur. Ci sia-mo ritrovati alle 10,00 a Plan-pincieux e gli esperti ci hannodiviso in 5 gruppi e ogni grup-po accedeva a rotazione a cia-scuno dei 5 Atelier. Alle ore13,00 abbiamo consumato il no-stro pranzo al sacco sulla nevegrazie al bel tempo che fortuna-tamente ci ha accompagnato pertutta la giornata. E’ stata unabellissima esperienza e oltre aimparare tante nozioni su comecomportarci in montagna cisiamo divertiti molto.

Ecco qualche particolare diciascun Atelier:

Atelier Unità Cinofile

[…] Nel pomeriggio ci hannofatto vedere una dimostrazionedi come si comporta un canenel ricercare una persona sottola valanga: per cercare una per-sona sotto una valanga esso fiu-ta con il suo naso fino a quan-do trova la persona.

Samuele, Michele, Christian e Ruben

Atelier Orientamento

[…] La prima cosa che abbia-mo fatto è imparare ad usareuna cartina geografica. Gli ele-menti di base per orientarsi in

un luogo sconosciuto sono: labussola, la cartina, il GPS. […]

Anna, Simone, Miriam e Alessio

Atelier Nivologia

La neve si forma nell’atmo-sfera. La neve quando fa fred-do si trasforma in ghiaccio. Laneve che si trova nello stratopiù profondo è ghiacciata, in-vece quella in superficie è moltofresca. Una valanga si formaquando la neve si accumula epoi non regge più per il peso equindi scivola a valle. […]

Sara, Céline, Nawfal e Maria Pia

Atelier Escursionismo

Per preparare uno zaino dimontagna bisogna portare: ram-poni, cibo, torcia elettrica, ac-qua, telefono, casco, occhiali dasole, crema solare, tenda, saccoa pelo, kit medico, fazzoletti,giacca antivento, ricambio dimaglietta e calzini, cappello conla visiera. Ricordatevi di sce-gliere il posto adatto e chiedereinformazioni agli esperti. In ca-so di emergenza bisogna alzaretutte e due le mani in aria quan-do in cielo c’è l’elicottero, senon ce n’è bisogno si alza unasola mano.

Matteo, Felicia e Antonio

Atelier Valanga

[…] Per cercare una personasotto la valanga bisogna usare:l’ARVA, la sonda e la pala. Bi-sogna muoversi dove il suonodell’ARVA diventa sempre piùforte. Quando sei più vicinoalla persona che è sotto la neve,si accende una lucina verde,poi quando sei ancora più vici-no si accende una lucina gialla,quando la lucina è rossa vuoldire che la persona si trova pro-prio in quel punto esatto.

Alex, Andrea e Alberto

Resoconto delle attività culturali 2007-2008curate dalla Biblioteca Comunale di La Salle

di Giulio Marchini

2 incontri serali o preserali per 20 settimane da novembre 2006 ad aprile 2007

24 lezioni individuali pomeridiane e preseraliogni venerdì a partire da novembre 2006

12 lezioni di gruppo serali ogni martedì dalle ore 20.30 alle ore 22.00 a partire da gennaio 2007

10 lezioni di gruppo ogni giovedì dalle 20.30 alle 22.30 nelle exCasermette di Derby da gennaio 2007 e nel corso dell’estate 2007

6 incontri pomeridiani dalle ore 17.00 circa alle ore 18.00 circa nella primavera 2007

Laboratorio teatrale per bambini e ragazzi svoltopresso il Comune di La Salle nel corso dell’estate 2007

Gita nei parchi Labyrinthe Aventure e Swiss Vapeur Parc (maggio 2007)

2 incontri serali per 20 settimane da nov. 2007 ad aprile 2008

10 lezioni di gruppo serali dalle ore 20.30 alle ore 22.30 ogni mercoledì da ottobre a dicembre 2007

24 lezioni individuali pomeridiane e preseraliogni giovedì a partire da novembre 2007

Torneo a squadre per le classi 3a - 4a e 5a delle Scuole Elementari di La Salle da gennaio 2008 a maggio 2008

Corsi per bambini e ragazzi dai 5 ai 18 anni, tenuti da ottobre2007 a maggio 2008 presso la Maison Grassy e svolti in

collaborazione con la Banda Musicale Courmayeur - La Salle

Le lezioni sono state tenute nei primi mesi del 2008

Corsi per bambini tenuti nei mesi di maggio e giugno 2008

Gita per bambini e accompagnatori svoltasi nel maggio 2008

CORSO ORALE DI PATOIS PER ADULTI LIVELLO BASE

CORSO per imparare a suonare la chitarra

CORSO di LINGUA SPAGNOLA LIVELLO INTERMEDIO

CORSO per imparare il tango argentino

CORSO di pittura per ragazzi dai 10 ai 16 anni

Laboratorio teatrale per imparare il patois

gita PER BAMBINI E ADULTI in 2 parchi SVIZZERI

CORSO ORALE DI PATOIS PER ADULTI LIVELLO BASE

CORSO per imparare a restaurare i mobili

CORSO di chitarra classica e moderna

Attività per bambini volte a promuovere la lettura

corso musicale di strumenti a fiato e di percussioni

CORSi d’inglese - livello base e avanzato

arrampicata ed avvicinamento alla natura

gita al parco dei divertimenti di gardaland

In Val Ferreta studiare laMONTAGNA5 atelier formativiorganizzati per glialunni di La Salledalla FondazioneMontagna Sicura Alunni delle classi quarte di La Salle a marzo in Val Ferret.

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14Giugno 2008 - n. 16

Sperimentazioni

Con il patrocinio del-l’AmministrazioneComunale si svolgeràa La Salle il 3 agosto

prossimo la seconda edizionedella gara equestre di Endurancevalida per il Campionato Inter-regionale di Endurance Ligu-ria-Piemonte-Valle d’Aosta. Lagrande scuderia per i cavalli par-tecipanti verrà allestita a Plana-val, a 1750 metri di quota, neipressi della cappella degli Alpini,dove sono stati fissati la parten-za e l’arrivo. Tre le categorie ingara. La prima di esse è la cate-goria Pony, che vedrà impegnatigiovanissimi cavalieri dagli 8 ai15 anni, su un percorso la cuilunghezza varia dai 5 ai 10 chilo-metri a seconda delle dimensionidel cavallo e in base all’età delfanciullo. La seconda gara saràinvece riservata alla categoriaDebuttanti su un percorso di 30chilometri. Infine, la terza e ulti-ma gara è quella dei 60 chilome-tri della categoria CEN/R riser-vata ai cavalli già classificatisi inaltre competizioni.

Non si tratta di una gara basa-ta sulla velocità, ma sulla regola-rità. La gara di Endurance, dico-no gli esperti, è un vero e pro-prio viaggio a cavallo, presuppo-ne cioè non solo la conoscenzadelle caratteristiche e delle diffi-coltà del percorso, ma anche laconoscenza delle capacità e delleesigenze del cavallo. Le buonecondizioni generali del cavalloin gara sono attentamente moni-torate dalla giuria prima dopo eaddirittura durante la gara, infat-ti sono previsti cancelli veterina-ri alla partenza, alla fine dei 30chilometri e all’arrivo. Insommai cavalieri durante la gara do-vranno tenere nella dovuta con-siderazione i valori di velocitàmedia oraria stabiliti dai giudicie calibrati sulle caratteristichedel percorso, stando ben attentia non affaticare il cavallo, le cuibuone condizioni fisiche rilevatedai veterinari a inizio e a finegara saranno determinanti per laclassifica. La posizione nellaclassifica finale di ciascun bino-mio cavallo-cavaliere viene de-terminata da una frazione mate-matica al cui numeratore si trovala differenza fra la velocità orariadel binomio e la velocità mediaoraria minima prescritta dai giu-dici, mentre al denominatore

compare addirittura il numerodei battiti cardiaci del cavallo ri-levati dai giudici veterinari a finegara, il tutto moltiplicato per100: maggiore è il numero risul-tante da questa formula miglioreè la posizione in classifica.

Quella di La Salle è una delle11 tappe del campionato inter-regionale di Endurance e ad or-ganizzarla è la locale associa-zione sportiva dilettantistica“Equi.Libres du Mont-Blanc”

presieduta da Veronica Revel.L’associazione Equi.Libres diLa Salle è riconosciuta dalla Fe-derazione Italiana Sport Eque-stri e ha la sua sede nel villaggiocapoluogo nei pressi del Pun-to Informazioni Turistiche. Ilquartier generale dell’associa-zione non passa certo inosserva-to, perché poco lontano dallascuderia coperta sono stati pre-disposti 2 paddock attigui aipascoli in cui alcuni dei 10

La ricetta delTIRAMISÙ

Ciao a tutti i lettori, mi chia-mo Denise Amato, ho 27 an-ni e sono nata a La Salle. Finda quando ero bambina hoavuto la passione per la cuci-na, infatti come cavia usavomio papà. Gli preparavo dellecrostate da perderci i denti!Poi a 16 anni sono andata alavorare come aiuto cuoco inun ristorante dove lo chef miha insegnato tutto quello cheso sulla cucina. Adesso lavorocome cuoca presso la CasaFamiglia di La Salle: i miei an-ziani mi fanno sempre millecomplimenti e a me piace farlicontenti! Questa è la mia ri-cetta del Tiramisù.

Ingredienti: 4 uova; 7 cuc-chiai di zucchero; 2 confe-zioni di panna liquida perdolci da 200 ml cadauna; 2pacchi di pavesini oppure disavoiardi; 500 gr di mascarpo-ne; caffè zuccherato quantobasta; cacao amaro in polvere.Esecuzione: Dividere i tuorlidagli albumi, mettere in unaciotola i tuorli con lo zucche-ro, montarli finchè il compo-sto diventa omogeneo, poimontare a neve gli albumi einfine montare la panna (perfacilitare il lavoro si può usareuna frusta elettrica). Aggiun-gere ai tuorli con lo zuccheroil mascarpone e amalgamarebene. Aggiungere poi la pan-na montata ed infine gli albu-mi montati a neve. Lavorarefinchè il composto diventasoffice e cremoso. Prendereuna teglia e incominciare a fa-re gli strati alternando i bi-scotti bagnati nel caffè e lacrema. Al caffè volendo si puòaggiungere un goccio di latteper renderlo più delicato o delGrand Marnier per chi gradi-sce il liquore. Per finire spol-verizzare il dolce con il cacaoe far riposare il tutto per al-meno 12 ore in frigorifero.

La Salle… à manger

Mogol sulcavallo Drago.

Veronica Revel, la presidente

dell’Associazione di La Salle

Equi.Libres duMont-Blanc,con la cavalladi nome Lady.

Cartouche con suamamma Connie.

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15Giugno 2008 - n. 16

Sperimentazioni

cavalli dell’associazione sporti-va trascorrono molte ore dellaloro giornata. I paddock sonostati in particolare oggetto del-l’attenzione di abitanti e turistiproprio in questi mesi, da quan-do il 17 febbraio e il 9 marzoscorsi sono nate rispettivamentele due meravigliose puledreChocolat e Cartouche. Le ri-spettive mamme Caline eConnie appartengono allanota razza Franches -Monta-gnes e sono arrivate a La Sallel’anno scorso direttamenteda uno dei rinomati alleva-menti del Giura svizzero. Losvezzamento completo dellepuledre è previsto per il pros-simo autunno, perciò Conniee Caline non potranno pren-dere parte alla gara di Endu-rance di agosto. Per la scude-ria Equi.Libres du Mont-Blanc parteciperanno inveceil cavallo Pagard, di MichelaChatel, che l’anno scorso havinto in casa la 30 chilometridebuttanti e molto probabil-mente la cavalla di nomeLady, di Fabrizio Trento. SiaLady sia Pagard hanno avuto

l’onore lo scorso 18 aprile dipartecipare, montati rispettiva-mente da Veronica Revel e daMichela Chatel, all’inaugura-zione della cavalcata in staffettapartita dalla Valle d’Aosta e di-retta a Roma attraverso l’anticavia Francigena. Un evento que-st’ultimo molto importante cheha avuto inizio a Saint-Oyen e

ha visto la partecipazione stra-ordinaria del maestro Mogol edel senatore Antonio Tomassi-ni, presidente dell’AssociazioneParlamentari Amici del Cavallo.

Veronica Revel e Katia Lafargesono state le fondatrici dell’asso-ciazione Equi.Libres, sono en-trambe laureate in Scienze Na-turali e tutte e due hanno conse-guito il diploma di Tecnico diequitazione di campagna e sonoanche iscritte all’Albo degli Ac-compagnatori regionali di turi-smo equestre. Anche gli altri 8soci di Equi.Libres sono in pos-sesso dei vari brevetti legati al-l’equitazione. Ci sono a La Sal-le, secondo Veronica Revel,tutte le condizioni per svilup-pare al meglio non solo l’atti-vità di turismo equestre, maanche per far nascere una verae propria scuola d’equitazione.Occorre però una struttura ade-guata, fornita di un rettangoloper l’addestramento e per le le-zioni in piano. Si tratta di valo-rizzare i tanti itinerari di turi-smo equestre presenti a La Salleche dal centro storico, girandodietro alla torre medievale diChâtelard, oppure attraversan-do la Dora Baltea, salgono dol-cemente oltre i 2000 metri diquota senza perdere mai di vistail massiccio del Monte Bianco.

Persino il percorso di gara cheparte da Planaval può esseretrasformato all’occorrenza inun meraviglioso percorso tu-ristico. Esso venne attraversa-to due anni fa dal gruppo chepartecipava a La Salle a un ra-duno della ConfederazioneTecnici Equestri e fu proprioin quell’occasione che il presi-dente valdostano del CTEFranco Pitti propose di testarequel tragitto facendolo omo-logare per una competizionedi Endurance. Il percorso par-te da Planaval, scende a Pigi-nière, raggiunge il villaggio diMorge a 1625 metri di quota,percorre la strada interpodera-le per Challancin, per poi por-tarsi verso l’oasi di Les Ors,salendo fino al tramuto più

elevato di quell’alpeggio, chiama-to Tramail des Ors, a 2390 metridi quota. Quest’itinerario po-trebbe in futuro trasformarsi dapercorso di gara anche in un’ip-povia segnalata percorribile da-gli amanti dell’equi-turismo.

Anche l’equitazioneinserita nel progetto“La Salle-Morgex:ESPACE ENFANTS BRIN D’HERBE”Le attività di accoglien-za extrascolastica sonostate svolte dal luglio2007 al maggio del 2008

Il progetto è stato organiz-zato e realizzato con il

preciso scopo d’individuarespazi extrascolastici all’inter-no dei territori comunali diLa Salle e di Morgex, avvian-do una sperimentazione del-la loro utilizzazione median-te una serie di attività di ac-coglienza tali da essere com-plementari al lavoro forma-tivo ed educativo svolto dal-la scuola e dalla famiglia. Ilprogetto, promosso e gestitodal C.T.I. (Consorzio per leTecnologie e l’Innovazio-ne), è stato cofinanziato dalFondo Sociale Europeo.Ecco l’elenco delle attività:� Stages della durata di 1settimana:- Avvicinamento al Rugby- Conosciamo la Natura- Avvicinamento al Patois

attraverso il gioco- Costruiamo una casetta nel

Parco La Ruine di Morgex- Equitazione� ATTIVITÀ DI SOSTEGNOSCOLASTICO (da settembre2007 a maggio 2008)� Atelier Murales (da aprilea maggio del 2008)

il 3 agosto tutti a Planaval per la gara di Endurance!Si svolgerà a La Salle una delle 11 tappe della gara equestre interregionaledi Endurance, ad organizzarla i soci della locale Associazione Equi.Libres

Veronica Revel con Mogol all’inizio dellacavalcata verso Roma sulla via Francigena.

Michela Chatel con il suo cavallo Pagard, vin-citori a La Salle dell’edizione 2007 della Garadi Endurance nella categoria dei Debuttanti.

di Michèle Pacaud Charrey

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A MICIZIA. L’amicizia èuna delle caratteristi-che più importanti del

nostro gruppo: la nostra Bandainfatti, essendo formata per lopiù da musicanti senza pretese,non è niente di più e niente dimeno che un insieme di amicii quali si ritrovano per fare unpo’ di musica.

BANDA, OVVIAMENTE! Leprime tracce di una società

filarmonica a La Salle risalgonoal 1910 e sono attestate dal ver-bale di una visita pastorale daparte del Vescovo di Aosta allaParrocchia. Una società con piùelementi e meglio organizzatanacque nel 1936/37 grazie al-l’iniziativa di François Bizel. ACourmayeur era presente, giàdal 1865, la Fanfare des Guides.

Dopo la Liberazione del 1945,l’attività delle Filarmoniche con-tinuò ancora per alcuni anni, maquando la difficoltà del naturalericambio in entrambi i gruppicominciò a farsi sentire, avvennela fusione e si diede vita al-l’attuale Banda Musicale Cour-mayeur - La Salle (anno 1966).

La direzione musicale venneaffidata al maestro EmilioHaudemand e successivamen-te, nel corso degli anni, al si-gnor Vallet, al signor Alberti eal signor Faurethier, fino adarrivare al 1975, anno in cui laBanda venne affidata alla bac-chetta del maestro GiancarloTelloli che la dirige tutt’oggi(tranne una sostituzione perun breve periodo da parte delmaestro Rocco Papalia).

CORSI. Per imparare a suo-nare uno strumento e dun-

que entrare nella banda, si devo-no seguire dei corsi organizzatidall’Istituto Musicale della Valled’Aosta, che si tengono sia a LaSalle che a Courmayeur. Il nu-mero attuale d’iscritti è piutto-sto basso, esiguità che è peròcompensata dalla caparbietà edalla diligenza degli allievi.

D IVERTIMENTO. Nella Bandaci divertiamo e crediamo

(o meglio speriamo) di far diver-tire anche il pubblico. Senza ildivertimento, gruppi come ilnostro non potrebbero esistere!

E MOZIONI. La Banda parte-cipa a ogni tipo di manife-

stazione: dalle occasioni belle aquelle, purtroppo, tristi. L’im-portante per noi è riuscire a

trasmettere emozioni e ad emo-zionarci noi stessi!

F IATI. La Banda è compostada fiati e da percussioni. Gli

strumenti a fiato si dividono inottoni (di cui fanno parte trom-be, bombardini, basso tuba,corno, tromboni, genis, sax eflauti) e in legni (che compren-dono clarinetti e oboe).

GEMELLAGGI. I legami di a-micizia non sono solo con i

francesi, ma spaziano dalla Sviz-zera (Davos) alla Liguria (San-ta Margherita Ligure), per rag-giungere poi la Calabria (Bel-vedere Marittimo) e infine laSicilia (Caronia).

HARMONIE DU MT. BLANC.Dall’unione tra la nostra

banda e l’Harmonie de Chamo-nix è nata all’inizio dell’anno2003 l’Orchestre d’Harmoniedu Mont Blanc, prima BandaMusicale transfrontaliera, unicanel suo genere in Europa.

I MPEGNO. Far parte di ungruppo, si sa, richiede molto

impegno e dedizione. Oltre aiservizi, ogni venerdì si svolgo-no, dalle 20.30 alle 23.00, leprove, seguite da una bella me-renda notturna che procede fi-no ad esaurimento scorte…

JAPON. Con la Banda c’è an-che l’opportunità di viag-

giare. Qualche anno fa, alcuninostri musicanti, assieme al-l’Harmonie de Chamonix, sisono recati in Giappone visitan-do una parte di quel Paese esuonando sul Monte Fuji (senon suoniamo in cima ad unamontagna, non siamo contenti)!

K ILIMANGIARO. La Banda èstata (ormai molti anni fa)

anche in Africa per suonaresul Kilimangiaro! Siamo vera-mente internazionali, anzi…intercontinentali!

LEVE. La Banda ha bisognodi nuove leve. Ci rendiamo

benissimo conto che possasembrare più appagante svol-gere attività in cui è possibi-le ottenere tutto e subito. LaBanda, invece, inizialmentepotrebbe apparire agli occhidi un bambino, e forse ancordi più a quelli dei suoi ge-nitori, come una faticosamaratona: prima si devonoimpare le note, poi si deveimparare a solfeggiare e so-lo successivamente si è ingrado di suonare. Ci vuolequindi un po’ di pazienza,

ma vi assicuriamo che ne valeveramente la pena. Nota Bene: per nuove leve, nonintendiamo solamente bambi-ni, ma anche ragazzi o adulti chevogliano, nei ritagli di tempo,dedicarsi a una passione sanache magari per svariati motiviè sempre stata messa in secon-do piano. Allora, su, dai! Nonè poi così difficile, se ce l’ab-biamo fatta noi…

M USICA E MONTAGNA. Lanostra è una Banda di

montagna e, proprio per questomotivo, se tante altre Bandesuonano ad alti livelli, lei, perora, può vantarsi di aver suo-nato a livelli alti! Nel 2006 in-fatti, grazie alle nostre GuideAlpine, abbiamo ripetuto ilconcerto, svolto per la primavolta nel 1986, sulla cima delMonte Bianco, in occasione dei220 anni della sua conquista.È stata un’esperienza veramen-te indimenticabile…

Suonare in quelle condizionie dopo la salita non è stato perniente facile; è stato emozio-nante soprattutto sentire i no-stri maestri Christian Adrot eGiancarlo Telloli eseguire conle trombe il Silenzio in onoredegli angeli delle montagne.Esperienze stupende come que-

ste possono essere compresepienamente solo se vengonovissute in prima persona. Per il2008 si sta pensando alla nostrapartecipazione ad una manife-stazione serio/ludica (com’è ilnostro temperamento) denomi-nata “ARRANCABANDA?”.

N UMERI. Le bande musicaliin Italia sono circa 4.500,

si calcola che siano in media130.000 gli italiani che vi suona-no. Sul territorio valdostano, sene contano 15. La maggior partedi esse sono della Bassa Valle(evidentemente in quella partedella Vallée la sete di conoscen-za musicale è più forte!) Fino acinque anni fa (è del 2002 lafondazione della “Meusecca”di Sarre), la nostra era l’unicabanda presente nell’Alta Valle.Ognuna di queste bande è com-posta in media da 52 elementi.

ORGANICO. La nostra Ban-da è composta da 40 ele-

menti ma molto spesso ai servi-zi se ne contano la metà. Nonessendo professionisti la parte-cipazione è regolata e spessocompromessa dagli impegni, sialavorativi che di studio. Il Ve-terano è Samuele Vuiller, classe1935. La più Giovane è SaraAgazzini, classe 1996.

P ASSIONE. La musica èuna passione che deve

essere coltivata e implica per-tanto un impegno costante,caratteristica che la rende,nell’era del divertimento fa-cile, un po’ démodée.

QUALITÀ. La qualità deipezzi che eseguiamo è

sempre ottima, suoniamoinfatti anche opere di com-positori noti. Si spazia dallemarce, che rallegrano unafesta patronale, un’inaugu-razione, una ricorrenza, unavisita ufficiale, fino ad arri-

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Associazioni

LA BANDA MUSICALE Courmayeur - La SalleDALLA “A” ALLA “Z”Per sapere qualcosa di più su un’esperienza“artisticamente curiosa” e tutta da provare

di Enrica Scarpari *

Una delle foto scattate il giorno del con-certo eseguito dalla Banda Courma-yeur-La Salle in cima al Monte Bianco.

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17Giugno 2008 - n. 16

Associazioni

vare alle grandi opere che per-mettono a noi di eseguire e alpubblico di ascoltare della buo-na musica.

R ADUNI. Dal 17 al 24 mag-gio si è tenuto ad Aosta il

Trentaseiesimo raduno delleBande Musicali Valdostane. Èstata un’occasione per ritrova-re i nostri “colleghi” musicantie per passare alcune giornate inallegria. Ci ricordiamo ancoradel Raduno che si è svolto nel2002 qui a La Salle e approfit-tiamo per ringraziare, ancorauna volta, tutti i volontari, sen-za l’aiuto dei quali non sarebbestato possibile realizzare quellafesta. Grazie!

SOCIALIZZARE. La Banda èanche un’ottima opportuni-

tà per socializzare, per conosce-re tante nuove persone e strin-gere amicizie che, a volte, pos-sono trasformarsi addirittura inmatrimoni! (Dai registri bandi-stico-sentimentali riportiamo:una coppia transfrontaliera e lacessione di una nostra musicantealla banda di Issime).

TRAFORO DEL MONTE BIAN-CO. Siamo assidui fruitori

del Traforo del Monte Bianco,che percorriamo tutte le volteche raggiungiamo gli amici diChamonix per le prove e quan-do ci rechiamo in Francia perdei servizi. Le prove dell’Har-monie du Mont Blanc si svol-gono alcune volte al mese sia inFrancia sia in Italia, così le dueBande si spostano alternativa-mente, una volta per uno, al diqua e al di là del Monte Bianco,utilizzando appunto il como-dissimo Traforo.

U SCITE. Ogni anno sonocirca 35 i servizi che si

svolgono tra La Salle, Cour-

mayeur e Chamonix. Vi sonopoi servizi occasionali negli al-tri paesi della Valdigne, perconcerti o in occasione di fieree altre manifestazioni.

WORK IN PROGRESS! LaBanda è in fase continua

di trasformazione, non si arrivamai ad un prodotto definitivo: èsolo con l’evoluzione e il conti-nuo cambiamento che possia-mo creare qualcosa di artistica-mente curioso!

X TUTTI. La Banda è alla por-tata di tutti, basta sola-

mente imparare a suonare! Lamusica in generale è un qual-cosa che rende felici contem-poraneamente TUTTI: siachi suona, sia chi ascolta. Esoprattutto non conosce fron-tiere: parla la stessa lingua intutte le parti del mondo.

VOLONTARIATO. La Banda èun’associazione senza fini

di lucro e dunque tutti noi chevi partecipiamo siamo dei vo-lontari. Non ci vogliamo para-gonare alle altre associazioni divolontariato (volontari del soc-corso del 118 oppure vigili delfuoco ecc.) che svolgono un ser-vizio indispensabile a favoredella collettività, ma forniamocomunque una prestazione cheriteniamo piacevole e importan-te per noi e per chi ci ascolta.

Z OOM. In questo articolo ab-biamo voluto “zoomare”

su una realtà di “chez-nous”che a nostro avviso merita di es-sere conosciuta, apprezzata esalvaguardata! E’ la Banda Mu-sicale Courmayeur-La Salle,che vi saluta e vi ringrazia perl’attenzione: arrivederci allaprossima uscita!

*Clarinettista della BandaMusicale Courmayeur-La Salle

Alberto Spampinato dirigeLE JOURNAL DE LA SALLE

Nel ringraziare Alberto Spampinato per aver voluto amiche-volmente assumere la direzione del Journal de La Salle presen-tiamo con queste poche righe il neodirettore anche ai lettori.Alberto Spampinato, scrittore e giornalista, è nato a Ragusa nel1949 e vive a Roma. E’ consigliere della Federazione Nazionaledella Stampa Italiana. Dal 1992 lavora presso la redazione poli-tico-parlamentare dell’ANSA. Attualmente è quirinalista dellastessa Agenzia di stampa.

Alberto ha un particolare legame affettivo con la Valled’Aosta perché è il fratello del giornalista Giovanni Spampinato,al quale è stato attribuito nel 2007 un Premio Speciale alla me-moria da parte della Giuria del Premio Saint-Vincent diGiornalismo. Giovanni, il fratello maggiore di Alberto, è statoanche ricordato durante la “Giornata del ricordo dei giornalistiuccisi in Italia dalle mafie e dal terrorismo” svoltasi a Roma inCampidoglio il 3 maggio scorso e organizzata, sotto l’Alto Pa-tronato del Presidente della Repubblica, dall’Unione NazionaleCronisti Italiani, in coincidenza con la Giornata mondiale dellalibertà d’informazione. Oltre a Giovanni altri 10 giornalisti inItalia, dal dopoguerra, come ha detto il Presidente della Re-pubblica Giorgio Napolitano nel suo messaggio inviato al presi-dente dell’UNCI: “hanno sacrificato la vita per onorare laprofessione giornalistica e i suoi valori”.

Il direttore del Journal de La Salle Alberto Spampinato hasvolto in Campidoglio un suo intervento con il quale ha volu-to ringraziare gli organizzatori. Proponiamo di seguito alcunibrani del discorso di Alberto, ringraziandolo ancora una voltaper essere voluto diventare, assumendo la direzione del perio-dico del Comune, un amico dei Sallereins.

“Penso d’interpretare oltre al mio sentimento quello di altri familiaridelle vittime ringraziandovi per aver organizzato questa Giornata, checompleta idealmente il progetto avviato a Palermo con il Giardino dellaMemoria. Avete reso un nobile omaggio ai nostri morti. A noi familia-ri avete fatto un regalo insperato che ci aiuta a vivere e a sperare. […]Mi fa sentire fratello non solo di Giovanni Spampinato, ma di tuttequeste undici vittime e di tutti i giornalisti minacciati, censurati,costretti a vivere sotto scorta. […] Ora che avete dato inizio a questagrande opera sono certo che farete il possibile per non lasciarla incom-piuta, per impedire che il tempo cancelli la memoria di queste vittime,le riduca a nomi senza volto e senza storia. Un compito superiore allenostre forze di familiari, di superstiti. E’ importante che abbiate decisodi assumerlo voi. Ho fiducia che saprete tenere viva con continuitàla memoria di questi giornalisti e che saprete farlo nel modo più effi-cace e più semplice: facendo conoscere la vita, i sogni e l’impegnocivile che animava ognuno di essi; invitando a riflettere su ognunadi queste tragedie, affinché non abbiano a ripetersi e nessun giorna-lista debba chiedersi se per evitare rischi personali non ci sia nientedi meglio da fare che lasciare le notizie nel cassetto.”

A destra nella fotoAlberto Spampinatoalla 42a Edizione delPremio Saint-Vincentdi Giornalismo, men-tre ritira dal presiden-te Luciano Caveri ilPremio Speciale dellaGiuria assegnato allamemoria del fratelloGiovanni Spampinato.

La Banda Courmayeur-La Salle, fotografatacon il Monte Bianco sullo sfondo.

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18Giugno 2008 - n. 16

Generazioni

AVENT. - Croyance au danger imminent des incendies.SAINTE BARBE. - Legs du peuple pour la célébration d’une

messe afin d’être préservé de l’incendie.NOËL. - Rien de particulier, sauf qu’en arrivant de la messe de

minuit on fait le réveillon.SAINT ETIENNE. - Vin chaud avec noix muscade et sucre pour

faire du sang.JOUR DE L’AN. - Troupes d’enfants qui courent les villages pour

avoir des étrennes.Tous les vendredis, sur le soir, chant du Stabat. Tous les samedis, à la même heure, chant du Gaude flore. EPIPHANIE. - Gâteau et fève. Le roi serait tenu de payer le

gâteau. A minuit, au pied du clocher, voir descendre les rois. Quel-que-fois c’est de l’eau qui descend.

SAINT ANTOINE. - Offrande de beurre, fromages, laine, blés, depoules, et d’agneaux. Autrefois on portait aussi des veaux. Toutcela est mis à l’enchère après la messe et l’argent qui en résulte vaen fond à l’autel de Saint Antoine.

SAINT OURS. - Observation du temps.SAINTE AGATHE. - Bénédiction du pain, sel, fil. Un morceau de

ce pain et une partie de ce sel sont donnés aux animaux. L’autrepartie est gardée à la maison pour être préservé des maléfices.

CARNAVAL. - Mascarades. Crème fouettée. Soupe aux pommes.Crémation du pagliaccio sur la place publique. Son de la cloche à10 heurs de la nuit.

CARÊME. - Il y a encore une foule de personnes qui jeûnentrigoureusement tout le carême. Il y a même des personnes quijeûnent tous les vendredis de l’année.

MI-CARÊME. - On fait porter la scie ; ou une scie vraie, réelle,ou une scie en papier.

DIMANCHE DES RAMEAUX. - Les enfants attachent à leursrameaux des pommes, des petits pains en forme d’oiseaux ou enforme de spirale concentrique. Les pommes sont mangées le jourde Pâques, avant toute nourriture.

SEMAINE SAINTE. - Son du cor par les enfants exclusivementhors du clocher et hors de l’église.

JEUDI SAINT. - Après les offices du soir procession aux villagesLes Cours, Echarlod, Église. A la rencontre des croix qui bor-dent le chemin, on s’agenouille et l’on chante : O crux, ave, etc.Jeûne des cloches. Contre le mal aux dents on porte en poche dessemences de courges (comme à Champorcher).

SAMEDI SAINT. - Se laver ou se rouler par terre pour être pré-servé des maux de reins.

PÂQUES. - Manducation des pommes bénites et des œufs cuitsà déjeuner.

TEMPS PASCAL. - Pas de bénédiction aux maisons.ROGATIONS. - Autrefois les processions des cinq paroisses, La

Salle, Derby, Morgex, Pré-St-Didier et Courmayeur se réunis-saient et chantaient ensemble. Le lundi celle de La Salle et celle deDerby se rencontraient au torrent de Pissieur, se rendaient ensem-

Ècapitato recentemente di ricor-dare su queste pagine la figuradi un enfant du pays - Jean

Domaine - all’insegna dei Souvenirs etrecherches che ci ha lasciato («LeJournal de La Salle», n. 2/2006, p. 14),e molti Sallereins affezionati al suoricordo avranno apprezzato la re-cente pubblicazione curata da Augu-sta Vittoria Cerutti: Jean Domaine.Poète et chantre. Se Jean Domaine faparte della memoria condivisa dellanostra comunità, è invece all’internodella sua tradizione che si svolgerà ilbreve viaggio in due tappe che vi pro-poniamo ora. Per farlo ci affidiamoalla penna di un ecclesiastico d’antan,il canonico Pierre-Antoine Cravel(1849-1910), «l’un des pionniers dansle domaine des recherches sur le fol-klore valdôtain» secondo la defi-nizione del prof. Lino Colliard, edi-tore nel 1969 dei suoi Usages religieuxet populaires valdôtains. Si tratta di unmanoscritto autografo, risalente agliultimi anni del XIX secolo e conser-vato oggi presso l’Archivio StoricoRegionale (Fonds Brocherel), in cui ilsacerdote ha raccolto le consuetudi-ni di 18 parrocchie valdostane. Ri-pubblichiamo qui la parte relativa alnostro paese per offrire a tutti la pos-sibilità di accedere ad un testo proba-bilmente non molto noto. Rileggerlodarà ai più anziani tra noi lo spuntoper richiamare alla mente momenti

della propria giovinezza, a molti per-metterà di constatare la scomparsa, lapermanenza o le modificazioni di de-terminate usanze, e per chi lo vorràsarà l’occasione di riflettere sul signi-ficato per il tempo presente di parolee concetti abusati, quando non aper-tamente strumentalizzati, come tradi-zione e identità.

Tenuto conto dell’epoca e del puntodi vista dell’osservatore, non stupisceche sia il tempo della Chiesa a scandi-re l’esistenza dei nostri compaesani,sia per quanto riguarda la dimensio-ne collettiva del ripetersi ciclico deglianni, sia in relazione all’ambito piùpersonale dei riti di passaggio (nasci-ta, matrimonio, morte), che comun-que non hanno mai un significato e-sclusivamente individuale. Questi rit-mi e la cultura da cui dipendono con-vivono, interagiscono e si integranocon elementi di un’altra antica e radi-cata cultura, quella popolare. Pre-sentiamo in questo numero la primaparte dello scritto di Cravel, che ri-percorre l’anno liturgico dall’Avven-to al giorno della commemorazionedei defunti, passando ovviamente perla celebrazione di san Cassiano.

Attraverso i suoi occhi lo stesso pae-se che in un altro modo ci raccontanole cartoline d’epoca si anima e acqui-sta colore. È il momento di cedergli laparola, e di andare con la mente al-l’ombra del campanile, all’inizio di un

inverno qualsiasi di fine Ottocento…Un invito alla lettura che è contempo-raneamente un invito all’ascolto diquella tradition orale que l’on trouvesur les lèvres de nos vieillards.

Luca Jaccod

NOTA DI LETTURA. P.-A. CRAVEL,Usages religieux et populaires valdô-tains, in Recherches sur l’ancienne li-turgie d’Aoste et les usages religieux etpopulaires valdôtains, a cura di L. COL-LIARD, I, Aoste 1969, pp. 91-151: LaSalle occupa le pagine 123-131. Sullavita e la figura del canonico Cravel, ol-tre alle pp. 91-93 che il prof. Colliardpremette all’edizione vera e propria(da p. 91 è tratta la citazione nel testo),si possono consultare P.-É. DUC, S.VUILLERMIN, Album-dictionnaire ec-clésiastique donnant la statistique chro-nologique du clergé d’Aoste duranttout le XIX e siècle, Aoste 1900, pp. 46-47; L. COLLIARD, La Culture Valdô-taine au cours des siècles. Précis bio-bibliographique et morceaux choisis,Aoste 1976, p. 360; A.-M. CAREGGIO,Le clergé valdôtain de 1900 à 1984.Notices biographiques, Aoste 1985,p. 64. Il recente libro sul canonicoDomaine è Jean Domaine. Poète etchantre. Appassionato cantore de “laVerda Vallaye”, a cura di A. V. CE-RUTTI, Aosta 2008.

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19Giugno 2008 - n. 16

Generazioni

ble au cimetière de Derby, faisaient le tour de l’église où le curé deLa Salle chantait la messe. Après cela, dîner chez les hoirs d’un cer-tain Charrère. Dîner fini, elles repartaient ensemble jusqu’au tor-rent de Gonté. Bénédiction au torrent, puis séparation.

Le mardi la procession de La Salle allait à la rencontre de cellede Derby jusqu’à la croix du Favrey, de là elles venaient ensem-ble à l’église puis elles allaient recevoir les trois autres à la croixdes Ruinet, ensuite toutes à l’église où le curé de Courmayeurchantait la messe. En passant devant l’hôpital, les ecclésiastiques,les porte-croix et bannières descendaient à la chapelle, où le rec-teur donnait à chacun sa rétribution. Après la messe, dîner chezles hoirs de François Bredelin, puis toutes les processions se ren-daient jusqu’à la croix de Pied-de-Ville, où elles se séparaient. Cel-les des trois paroisses supérieures continuaient leur route et cellesde La Salle et de Derby revenaient jusqu’à la chapelle de SaintJoseph pour se séparer aussi et rentrer dans leur église respective.

Le mercredi celle de Derby se rendait à La Salle, puis on partaitensemble. Arrivées à l’entrée du bourg de Morgex, elles étaientreçues par les trois autres processions. Elles entraient d’abord aucimetière, puis à l’église où le curé de La Salle chantait la messe.Après la messe, dîner chez les hoirs du Rév. J. P. Maillet, prêtrede Morgex. Au départ une croix et une bannière de Morgex ac-compagnaient les deux processions de La Salle et de Derby,jusqu’au fond du bourg ; et une autre croix et une autre bannièreaccompagnaient les deux autres jusqu’au sommet du bourg.

MOIS DE MAI. - A l’église et dans les villages. - Le curé M. Bo-son [Décédé en 1842 - N. de l’Ed.] le commença à l’église et sesdeux vicaires M. M. Lucat Joseph et Frassy Julien allaient le fairedans les villages.

SAINT JEAN. - Feux de joie et roulement sur la rosée. Huit joursaprès on pèse le lait.

PATRON. - SAINT CASSIEN. - Badoche. Quelques jours avant lacélébration du Patron une dizaine de garçons s’entendent pourformer cette badoche. Quand le nombre est suffisant, la sociétéchoisit le premier et le second badocher. Le pre-mier badocher est chargé de l’organisationde la fête. Il procure les joueurs tels que vio-lon, clarinette, fifre, contrebasse, etc. Il don-ne ses ordres pour dresser les abbry qui bor-dent le carré de la danse. Il conduit la bandeà la porte des principales maisons pour don-ner les herbades et recevoir les offrandes, etenfin il dirige l’ordre des danses qui s’exé-cutent le jour de la fête après la messe.Chaque badocher se choisit une fille aveclaquelle il fera la première danse de céré-monie, quoique ensuite ils se mélangent lesuns aux autres. Cela établi, la veille du pa-tron, une partie des garçons choisis s’unis-sent à la bande des joueurs et se présententà la porte des familles principales pourdonner les herbades. Le lendemain matinla fanfare réveille les habitants du bourg etfait le même tour que la veille. Inutile dedire que le verre de vin est toujours ac-cepté dans ces circonstances.

Autrefois, lorsque les temps et surtout lesindividus étaient bons, après tous ces pré-paratifs, la musique de la badoche s’unis-sait à l’orgue pour la célébration des offi-ces et de la messe.

Actuellement, ces jeunes gens passent toute la journée hors del’église et ils ne pensent qu’aux amusements.

Aussitôt après la messe, le premier badocher dirige les dansesqui commencent immédiatement. Il ouvre lui-même la danseavec sa belle ; vient le second badocher et ainsi de suite jusqu’à ceque le nombre des sociétaires soit épuisé. Le badocher appelleensuite les divers villages de la paroisse et même les jeunes gensdes autres paroisses environnantes et jusqu’à la cité. Vient ensuitele tour des conscrits, des employés civils, etc. Le tout (il faut leremarquer) est réglé par la tradition orale que l’on trouve sur leslèvres des vieillards.

Après la danse exécutée sur la place, toute la bande se trans-porte dans une salle d’auberge ou une grange pour faire un autretour. La troupe accompagnée de la musique reprend ses pérégri-nations aux portes ; mais cette fois pour recevoir les offrandesdes personnes qui veulent soulager la société pour les frais desamusements.

Le premier badocher porte un énorme plat garni de papierdécoupé en dentelle et orné de fleurs. Là dessus figure une grossepoire ou couchot chargé de pièces d’or de 20, 40, 80 et même 100fr. empruntées pour l’occasion. Sur ce plat chacun dépose sonoffrande en argent selon sa volonté.

Autrefois le curé déposait, selon la coutume, trois francs : ils luiétaient restitués quelques jours après sous forme de rétributiond’un service célébré à l’intention de la badoche. Aujourd’hui, àcause des abus introduits dans cet amusement, le curé ne peut etne doit plus prendre part à cette offrande.

La société se disperse alors pour aller dîner et se retrouve sur laplace après les vêpres et recommence la danse qui dure jusqu’à latombée de la nuit. Dans l’intervalle des diverses danses del’après-midi, les badochers boivent le vin acheté aux frais des of-frants et des sociétaires et ils mangent les gâteaux que chaque filleest obligée d’offrir à son amant. Vers le soir le premier badocher,si sa troupe est encore sur la place, se procure une salle ou une

grange où la danse continuera jusqu’à minuit etmême plus tard si cela leur plaît.

SAINT GRAT. - Les propriétaires qui ont desvaches dans les montagnes vont recevoir les20 livres de poids de seras par vache.

SAINT MICHEL. - La veille de ce jour des-cente des vaches des montagnes.

PETITS CHALETS. - Quinze jours au prin-temps et quinze jours en automne, les pro-priétaire des petits chalets laissent partirleurs femmes et leurs enfants pour ces loca-lités. C’est une époque attendue de la part desenfants qui peuvent y jouir de toute la libertépossible et se goinfrer de laitage, ce qu’ils nepeuvent faire en plaine, à cause des laiteries.

TOUSSAINT. - A huit heures du soir, onchante les matines des morts, tandis que lacloche fait entendre ses lugubres notes. Priè-re en famille. Manducation des châtaignes ouavec du lait, ou avec du vin.

JOUR DES ÂMES. - Messe chantée à l’église,de bon matin, puis grand-messe au cime-tière, suivie des prières dites “stations” et del’instruction. (Fine prima parte)

Usages religieux et populaires de La Salle

A lato: san Grato nella scultura lignea posta sull’altare della chiesa parrocchiale presso il capoluogo di La Salle.

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MUNICIPIO 0165861908UFFICIO I. A.T. 0165862562PRO LOCO 0165861190COMUNITA’ MONTANA 0165862545/6SCI CLUB VALDIGNE 0165808900PARROCCHIA LA SALLE 0165861288PARROCCHIA DI DERBY 0165860041UFFICIO POSTALE 0165861121INFORMAZIONI METEO 016544113A.I.A.T. MONTE BIANCO 0165842060CONS. VALLE MONTE BIANCO 0165842370

BIBLIOTECA COMUNALE 0165862559FARMACIA DI LA SALLE 0165861945

POLIAMB. MORGEX 0165809300MEDICO A. GANASSI 0165861381

MEDICO F. DAL FIUME 0165860088CREDITO COOPERATIVO 0165861951

STAZIONE FORESTALE 0165809754CROCE ROSSA ITALIANA 0165551564

PROTEZIONE CIVILE 0165238222GUIDE ALPINE COURMAYEUR 0165842064

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Pubblicazione prodotta dal

Comune di La Sallecon l’Assistenza

Tecnica Editorialedel Valico Edizioni.

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