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Prova sul campo Le funzioni innovative della Ricoh CX1 Ricoh ha inserito nella CX1 una serie di funzioni innovative che sono di particolare interesse: dall’estensione della gamma dinamica alla AF Multi Point e al Bracketing di messa a fuoco, fino al bilanciamento del bianco Multi-Pattern Auto. La nuova Ricoh CX1 è una compatta che dispone di una gran numero di imposta- zioni di ripresa personalizzabili e su queste abbiamo concentrato la prova. Prima però scorriamo i principali dati tec- nici. Il sensore è un CMOS da 1/2,3” con circa 9,29 milioni di pixel effettivi; niente più CCD quindi, ma CMOS, sempre più adottato dalle aziende produttrici. L’ottica è un 28-200mm f/3.3-5.2, con distanza minima di messa a fuoco a 1 cen- timetro. Non abbiamo quindi i virtuosismi del 24mm di altre compatte Ricoh, come la GX200, ma è una focale grandangolare già ampia e si accompagna a un tele di tutto rispetto. Non manca lo stabilizzatore d’immagine sul sensore. Non vi è il mirino, ottico o elettronico, ma un display LCD da 3 pollici e da 920.000 pixel. Le dimensioni della fotocamera sono compatte, ma non lillipuziane, il peso è intorno ai 200 grammi: un bel mattoncino di metallo squadrato. Come programmi di ripresa la CX1 ha innanzitutto una funzionalità Easy, completamente automatica, che inibisce tutte le funzionalità di menù e permette davvero a chiunque di ottenere immagi- ni tecnicamente corrette. Ci sono poi le personalizzazioni MY1 e MY2, a cui è possibile associare diverse impostazioni di menù, richiamabili alla semplice pres- sione del MY preferito. Le sensibilità impostabili vanno da 80 a 1600 ISO; la qualità si può considerare buona fino a 400 ISO, oltre si tratta solo di decidere se accettare il fisiologico rumore, o ottenere una foto mossa. Passiamo ora ad esaminare le principali funzioni innovative. Scatto a raffica con sette punti di messa a fuoco Ci sono situazioni in cui non è immediata- mente evidente dove sia meglio che cada il punto di messa a fuoco; con la funzio- ne AF Multi Point la CX1 registra sette immagini consecutive con sette differenti punti di messa a fuoco, dal soggetto più vicino a quello più lontano. Sarà così possibile scegliere con tranquil- lità in un secondo tempo l’immagine con il punto di fuoco preferito. Gli scatti possono anche essere montati insieme tramite Photomerge di Photoshop CS4 per avere un’immagine a fuoco dal primo piano all’infinito. I sette scatti vengono salvati in un unico file, che deve essere poi scompattato, in macchina o in post-produzione, con il software Irodio fornito a corredo.

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Prova sul campo

Le funzioni innovative della Ricoh CX1

Ricoh ha inserito

nella CX1 una serie di

funzioni innovative

che sono di

particolare interesse:

dall’estensione della

gamma dinamica alla

AF Multi Point e al

Bracketing di messa a

fuoco, fino

al bilanciamento

del bianco

Multi-Pattern Auto.

La nuova Ricoh CX1 è una compatta che dispone di una gran numero di imposta-zioni di ripresa personalizzabili e su queste abbiamo concentrato la prova.Prima però scorriamo i principali dati tec-nici. Il sensore è un CMOS da 1/2,3” con circa 9,29 milioni di pixel effettivi; niente più CCD quindi, ma CMOS, sempre più adottato dalle aziende produttrici. L’ottica è un 28-200mm f/3.3-5.2, con distanza minima di messa a fuoco a 1 cen-timetro. Non abbiamo quindi i virtuosismi del 24mm di altre compatte Ricoh, come la GX200, ma è una focale grandangolare già ampia e si accompagna a un tele di tutto rispetto. Non manca lo stabilizzatore d’immagine sul sensore.Non vi è il mirino, ottico o elettronico, ma un display LCD da 3 pollici e da 920.000 pixel.Le dimensioni della fotocamera sono compatte, ma non lillipuziane, il peso è intorno ai 200 grammi: un bel mattoncino di metallo squadrato.Come programmi di ripresa la CX1 ha innanzitutto una funzionalità Easy, completamente automatica, che inibisce tutte le funzionalità di menù e permette davvero a chiunque di ottenere immagi-ni tecnicamente corrette. Ci sono poi le personalizzazioni MY1 e MY2, a cui è

possibile associare diverse impostazioni di menù, richiamabili alla semplice pres-sione del MY preferito. Le sensibilità impostabili vanno da 80 a 1600 ISO; la qualità si può considerare buona fino a 400 ISO, oltre si tratta solo di decidere se accettare il fisiologico rumore, o ottenere una foto mossa.Passiamo ora ad esaminare le principali funzioni innovative.

Scatto a raffica con sette punti di messa a fuocoCi sono situazioni in cui non è immediata-mente evidente dove sia meglio che cada il punto di messa a fuoco; con la funzio-ne AF Multi Point la CX1 registra sette immagini consecutive con sette differenti punti di messa a fuoco, dal soggetto più vicino a quello più lontano. Sarà così possibile scegliere con tranquil-lità in un secondo tempo l’immagine con il punto di fuoco preferito. Gli scatti possono anche essere montati insieme tramite Photomerge di Photoshop CS4 per avere un’immagine a fuoco dal primo piano all’infinito.I sette scatti vengono salvati in un unico file, che deve essere poi scompattato, in macchina o in post-produzione, con il software Irodio fornito a corredo.

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La CX1 monta una batteria agli ioni di litio con autonomia di 300 fotogrammi e utilizza schede SD fino a 32 GB.

Il range di focali della Ricoh CX1: si passa da 28mm a 200mm. La fotocamera dispone di un sistema di compensazione delle vibra-zioni attraverso microspostamenti del sensore.

La preziosa livella a bolla che permette di allineare perfettamente l’orizzonte.

Il particolare della sfera d’acciaio di una biro alla minima distan-za di messa a fuoco, pari a 1cm.

Il dorso: display da 4 pollici e comandi raggruppati sul lato destro.

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L’impostazione del Bracketing sulla messa a fuoco, con la pos-sibilità di variare la distanza tra i punti di messa a fuoco.

Terminata la sequenza di scatto in Bracketing sulla messa a fuoco, sul display compare al centro l’immagine scattata alla messa a fuoco imposta-ta, a destra le due immagini scattate mettendo a fuoco piani più ravvicinati, e a sinistra le due immagini scattate privilegiando i piani più arretrati.

Impostando il Bracketing di messa a fuoco è possibile disporre di più immagini tra cui scegliere: in questo caso ad esempio si può scegliere tra quella con messa a fuoco sull’occhio destro o sull’occhio sinistro.

Bracketing di messa a fuocoOltre al tradizionale Bracketing sull’espo-sizione, la CX1 dispone di un Bracketing sulla messa a fuoco, da non confondere con il sistema AF Multi Point.Il Bracketing di messa a fuoco è differen-te: la macchina scatta cinque immagini in sequenza, la prima in base al punto di messa a fuoco selezionato (manuale o in AF), ed esegue poi due focheggiando davanti al punto di fuoco, e due focheg-giando dietro al punto di fuoco. E’ possi-

bile impostare distanze di messa a fuoco più o meno ravvicinate.Questa funzione è preziosa in diverse situazioni, a cominciare dalle riprese macro, in cui spesso non è facile trovare il corretto punto di fuoco, né in autofo-cus, né in fuoco manuale. Può essere utile anche quando si eseguono dei ritratti, in tele o medio-tele, in quanto permette di scegliere l’immagine con la messa a fuoco più adatta, ad esempio su un occhio piuttosto che sull’altro. I cinque scatti del

Bracketing di messa a fuoco sono salvati in file separati, e quindi non occorre scompattarli.

L’estensione della Gamma DinamicaFino a non molto tempo fa per riprendere scene con grandi differenze di luminosità tra una zona e l’altra l’unica possibilità era scegliere la parte da esporre corret-tamente, sacrificando l’altra, effettuando quindi sovra-esposizione o una sotto-

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Utilizzando Photomerge di Photoshop CS4 è possibile fondere insie-me i sette scatti ripresi in AF Multi Point. Qui vediamo i due scatti all’estremità del range di messa a fuoco.Sopra: messa a fuoco sullo sfondo.Sotto: messa a fuoco sul primo piano.

L’immagine definitiva dopo il passaggio in CS4: la messa a fuoco va dal primo piano allo sfondo.

I sette scatti vengono salva-ti in un unico file MPO; per scompattarlo ed ottenere gli scatti distinti si usa il software a corredo Irodio Photo & Video Studio.

Selezionando il sistema di messa a fuoco AF Multi Point la macchina esegue una raf-fica di sette scatti focheggiando dal soggetto più vicino a quello più lontano; in queste immagini vediamo i punti di fuoco attivi per ogni scatto.

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Selezionando DR (Dynamic Range) è possibile variare l’estensione della gamma dinamica su quattro differenti step.

Un altro esempio di applicazione della funzione DR, in uno scatto in interni. Si noti il recupero nella finestra, senza perdita di dettaglio sulla tazzina.

A sinistra uno scatto normale, a destra attivando la DR. Si noti nell’immagine di destra il recupero nel cielo ottenuto dal DR, senza per questo chiudere le ombre.

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Le sensibilità ISO impostabili vanno da 80 a 1600 ISO.

Le stesse imma-gini convertite in bianconero.

L’esame del dettaglio permette di rilevare che i particolari tengono anche a 1600 ISO; il rumore però è evidente.

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Quanto Costa

esposizione intenzionale, magari integrandola con un lampo del flash in fill-in. Se in situazioni come il ritratto questa soluzione può risultare anche brillante, nei paesaggi o comunque nelle riprese all’infinito il flash non può certamente essere d’aiuto.La funzione Dynamic Range (DR) della CX1 risolve il problema effettuando due scatti consecutivi, uno per le alte luci e uno per le ombre, fondendole poi automaticamente in una sola imma-gine; è così possibile ottenere fotografie correttamente esposte anche con differenze tra una zona e l’altra fino a 12 EV. Il DR può essere personalizzato su quattro livelli di intervento e si può anche impostare lo scatto simultaneo di due immagi-ni separate, una con DR attivato e l’altra senza. Il risultato è molto efficace, anche se conviene valutare con cura l’effetto per evitare di trovarsi poi con immagini talmente “compensate” da sembrare irreali.

Bilanciamento del biancoOltre alle tradizionali impostazioni di bilanciamento del bian-co la CX1 dispone di un bilanciamento automatico evoluto e definito Multi-Pattern Auto: la scena inquadrata viene suddivisa in 864 segmenti e analizzata in modo tale che il bilanciamento del bianco sia differenziato per le diverse parti della scena, rispettando la rispettiva temperatura di colore.Un esempio può essere il ritratto eseguito a un soggetto in ombra in una giornata serena, una situazione che unisce luce solare ad ombre. Oppure uno scatto in interni con il flash, situazione caratterizzata da differenti temperature di colore, quella della luce flash e quella delle luci artificiali dell’ambiente. Il risultato non è perfetto, ma rappresenta un miglioramento rispetto al classico bilanciamento automatico.

Le altre funzioniAccanto a queste funzioni innovative ce ne sono altre che i possessori di Ricoh già conoscono, come lo scatto in modalità 1:1 per “simulare” lo scatto eseguito con una fotocamera medio formato a pellicola, e la livella a bolla elettronica, sia orizzon-tale che verticale, per un perfetto allineamento dell’orizzonte nei paesaggi e non solo.Abbiamo rilevato anche un’insospettabile autonomia della batteria, che ci ha permesso di eseguire fino a 300 scatti. Per la CX1 Ricoh non prevede aggiuntivi wide o tele, come per le sorelle GX200 e GRDigital II. Rispetto alla serie GX e GR sulla CX1 manca anche la possibilità di impostare manual-mente il diaframma e di lavorare in modalità completamente manuale; per altro la CX1 dispone delle personalizzazioni MY e nasce per sfruttare diversi automatismi, dal DR al sistema AF Multi Point.Quello che è certo è che Ricoh si conferma particolarmente attenta alle soluzioni innovative.

Testo e foto di Gerardo Bonomo

Modalità di bilanciamento del bianco Multi-Pattern Auto: la tavo-la dei colori è illuminata da una lampada tarata a 5.000 gradi Kelvin, mentre la stanza, di cui si vede uno scorcio a sinistra, è illuminata con faretti dicroici a 3.400 gradi Kelvin. La Ricoh CX1 ha valutato in modo diverso le due zone privilegiando la tavola dei colori, pur senza raggiungere un perfetto bilanciamento, mentre la stanza presenta una dominante calda.

Selezionando il bilanciamento del bianco su Luce Naturale la resa cromatica della tavoletta è corretta, mentre aumenta la dominante calda della stanza.

Con il bilanciamento del bianco su Tungsteno la resa della stanza è corretta, ma la tavola dei colori assume una dominante blu.

Ricoh CX1: Euro 329.

Distribuzione: Mamiya Trading, Via C. Pavese 31, 20090 Opera (MI). Tel 02-5760.4435.www.mamiya-trading.it