Le Comunità Insieme 02 2012

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Le Comunità Insieme Parrocchia della Trasfigurazione in Rosciano Parrocchia di SS. Alessandro e Vincenzo in Ponteranica Parrocchia di S. Michele Arcangelo e Madonna del Carmine in Ramera di Ponteranica Periodico interparrocchiale a cura delle Comunità di Ponteranica Aprile-Maggio 2012 La festa della Pasqua: lo stupore dell’indicibile Pasqua 2012

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Le Comunità Insieme 02 2012

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Le ComunitàInsieme

Parrocchia della Trasfigurazione in Rosciano

Parrocchia di SS. Alessandro e Vincenzo in Ponteranica

Parrocchia di S. Michele Arcangeloe Madonna del Carmine

in Ramera di Ponteranica

Periodico interparrocchiale a cura delle Comunità di Ponteranica

Aprile-Maggio 2012

La festa della Pasqua: lo stupore dell’indicibile

Pasqua 2012

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Nella condizioneodierna è difficileriuscire a vivere

il tempo libero, in parti-colare la domenica, cometempo della festa. La do-menica, anche per il cre-dente con buone inten-zioni, appare attratta dal-la sfera del “fine settima-na”. L’uomo di oggi hainventato il tempo libero,ma sembra aver dimen-ticato la festa.La domenica è vissuta ingenere più come “tempolibero”, nel quadro del“weekend” che tende adilatarsi sempre più cometempo di dispersione edevasione. Il tempo del ri-poso è vissuto come unintervallo tra due fatiche,l’interruzione dell’attivitàlavorativa. Privilegia il di-vertimento, la fuga dallecittà. Il sabato-domenicaè spesso tempo di disper-sione e frammentazione.In una società “fondatasul lavoro” e sulla pro-duzione, il tempo dellafesta sembra vuoto, im-produttivo, in-utile. A unasocietà organizzata sul la-

voro non interessa comesi passa la domenica, masta a cuore che il lavora-tore riposi o, se è giovane,che viva un momento dievasione.Il cristiano vero non ri-posa per tornare al lavoro,ma riposa per fare festa.Il recupero della festa èuna questione di senso edi coscienza per l’uomo.non si realizza solo conun aumento di spazi e ditempi liberi, ma con unanuova qualità del rappor-to con il tempo che dàsenso a ciò che accadeper l’uomo e non solo aciò che egli produce e co-struisce nei giorni lavo-rativi. La vita come donoè ciò che viene celebratonel giorno della festa. Lavita non è solo prodottodelle mani dell’uomo chelavora, contiene un se-greto che bisogna esplo-rare e portare alla parola.La vita richiede un tempodiverso dal tempo pro-duttivo: il tempo dellagrazia e della gioia, del-l’incontro e del liberodono. Per questo nella fe-sta si incontra Dio e ilprossimo.Riposare per fare festa:

è una grande sfida pernoi credenti e per ogniuomo e donna che lavora.Si Tratta di percepire ilriposo come sforzo perscoprire costantementela bellezza della vita, unavita nuova. Gesù di Na-zareth ha riposato tregiorni nel sepolcro, nelleprofondità della morteper far germogliare lavita, la festa eterna.La risurrezione “è la piùgrande mutazione” maiaccaduta, il “salto” deci-sivo verso una dimensio-ne di vita profondamentenuova che riguarda il Na-zareno, ma con Lui anchenoi, tutta la famiglia uma-na, la storia e l’intero uni-verso. (BENEDETTOXVI, Discorso al Conve-gno di Verona)La festa trova il suo centrodi gravità nella risurre-zione di Gesù, il misteroche si rinnova ogni do-menica, ogni festa! Vogliamo germogliare, ri-sorgere, vivere? Riposia-mo per Lui, per noi! Buona Pasqua!

don Cristian,don Flavio, don Sergio

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In copertina:Joan Miro

La canzone dell’usignolo(1940)

Sommario

Riposare per fare festa pag. 2

La Festa legge di vita

e di intelligenza 3

Il giorno di festa è

quello in cui

ho provato felicità 4

Il lavoro: dono

paradossale della crisi 6

La Comunità di Ramera 7

Le Comunità di

Ponteranica e Rosciano 19

Registrazione Trib. di Bergamo n° 17 del 1/07/2010.

Direttore responsabile:Agazzi Davide

In Redazione:Davide, Enrico, Franco,Margherita, Simona, Vincenzo, don Cristian,don Flavio, don Sergio.

Stampa:Centro Grafico Stampa Tel. 035 29 50 29

Articoli e files possono essere spediti a: [email protected]

Il prossimo numero uscirà il 1 giugno.Gli articoli dovranno essere consegnati entro il 21 maggio.

LeComunitàInsieme

Parrocchia della Trasfigurazione in Rosciano

Parrocchia di SS. Alessandro e Vincenzo in Ponteranica

Parrocchia di S. Michele Arcangeloe Madonna del Carmine

in Ramera di Ponteranica

Periodico interparrocchiale a cura delle Comunità di Ponteranica

Aprile-Maggio 2012

La festa della Pasqua: lo stupore dell’indicibile

Pasqua 2012

Editoriale

Riposare per fare

festa

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La festa nel corso dei secoli e in tutte leciviltà è sempre stata elemento essenzialedel culto, mediante riti che si ripetono per

rendere grazie ai propri dei.Nella Bibbia c’è nell’Antico Testamento un

calendario festivo molto articolato legato ad eventistorici vissuti dal popolo e, all’interno della festa,si evoca il passato nella memoria dell’antica libe-razione che ha visto come protagonisti i propripadri; ogni festa vissuta nella gioia mette in con-tatto con Dio che sempre agisce incessantementeper il suo popolo, l’eletto.

Il Sabato è il giorno per eccellenza in cui ven-gono celebrate le varie feste da Israele, giornatatutta consacrata al servizio di Dio, perché perIsraele come ci dice il libro della Genesi, la con-sacrazione del Sabato nasce dall’istante in cui ilSignore cessò l’opera della creazione – Dio bene-disse il settimo giorno e lo consacrò, perché inesso aveva cessato da ogni lavoro che egli avevafatto creando.(Gen. 2,3).

In seguito, quando poi il popolo conquista lasua libertà dopo la schiavitù in Egitto ed inizia ilsuo cammino di indipendenza nel deserto, è av-vertito da Dio per bocca di Mosè di non uscire ilSabato dalle proprie tende per raccogliere il ciboche il Signore giornalmente gli manda dal cieloper osservare il massimo riposo in onore del suoCreatore e liberatore.

Da allora il Sabato è vissuto dal popolo diIsraele nel riposo e nella gioia, perché riconoscein questo comando il patto eterno di predilezionepattuito da Dio con Israele suo prediletto e mal-grado i molteplici fatti storici avvenuti nello scor-rere dei secoli, ancora oggi il Sabato, giornosanto, costituisce per il popolo ebraico una pausaperiodica per richiamare alla mente la sovranitàdi Dio sull’universo, l’uguaglianza di tutti gliuomini davanti a Lui e l’elezione particolare diIsraele.

Anche Gesù ha vissuto ed osservato con scru-polosità le feste ebraiche nella sua vita ma harealizzato con il suo sangue la Nuova Alleanza,vera e rinnovata festa di Pasqua che conferiscenuovo valore e dà un senso nuovo alle molteplicifeste che sono vissute nel suo Nome nella Chiesapellegrina sulla terra.

La celebrazione del mistero pasquale riattua-lizzato nell’Eucarestia domenicale raduna la co-munità dei credenti la Domenica, giorno che ri-corda la Risurrezione di Cristo e diventa puntodi partenza della settimana e segna la novità ra-dicale della festa cristiana, festa il cui vero signi-ficato è legato al dono di salvezza operata daCristo sulla Croce per tutta l’umanità.

Ed è in questo giorno, “il giornodel Signore”, che siamo invitatiad aprirci ed a metterci in rela-zione prima col Signore Gesù epoi con i fratelli, prima di tutto infamiglia dove ci si riscopre soggettiamati nel rapporto coniugale, nelrapporto con i figli e con i genitori,e di seguito con la comunità tutta;è proprio in questo scambio distima, di amore e di serenità chesiamo invitati a dimenticare le fa-tiche feriali per trovare spazio diincontro con Dio, con il prossimoe con il creato.

La domenica vissuta come gior-no di festa è il giorno dove il Si-gnore ci invita ad accoglierlo perfar festa con Lui “Verrò a farfesta con voi” come ci dice il librodell’Apocalisse, ed è così che sirecupera il vero significato del ri-poso settimanale perso quasi ra-dicalmente per impegnare il tempodella festa come puro divertimen-to, come spazio di evasione per-sonale in cui perdono valore gliaffetti, i legami, i sentimenti, i si-lenzi e i tempi per riflettere sulsignificato profondo della vita.

La festa diventa tale se siamo capaci diriconoscere il dono del nostro tempo, dellanostra vita, delle relazioni che ci fanno sentireuomini e donne, genitori e figli, e soprattuttoperché ci porta a riscoprire sempre meglio econ profondità Colui che crea e redime lanostra libertà per ritrovare noi stessi nellarelazione con Dio e con il prossimo.

È in questo ritrovare noi stessi e nelgiusto rapporto con Gesù Cristo nostro Re-dentore che possiamo vivere con gioia e se-renità il giorno di festa che ci dona la possibilitàdi riconoscerci persone libere da orari, dal lavoro,da relazioni imposte per continuare a credere e aringraziare.

Giovanna

La Festa legge di vita

e di intelligenza“Osserva il giornodel sabato per san-tificarlo, come il Si-gnore tuo Dio ti hacomandato. Sei gior-ni lavorerai e faraiogni tuo lavoro; mail settimo giorno è ilsabato in onore delSignore, Tuo Dio:non farai alcun la-voro, né tu né tuo fi-glio né tua figlia, néil tua schiavo né latua schiava, né il tuobue né il tuo asino,né il tuo bestiame,né il forestiero chedimora presso di te,perché il tuo schiavoe la tua schiava si ri-posino come te. (…)Il Signore tuo Dio tiordina di osservareil giorno del saba-to.”

(Deut. 5, 12-15)

La Parola

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Non so se vi è mai capitato di vedere un bambinopiccolissimo che ride di gusto. Con la suarisata riesce a contagiare e a trascinare con

sé, nel mondo della spensieratezza, anche gli adulti.Ridono per un pezzetto di carta stracciato e nuovamentestracciato davanti a loro, o per una testa scossa comeper dire di no velocemente, o per una lingua che escee poi velocemente sparisce in bocca, o per delle maniche si coprono il viso e poi lo lasciano apparire, magariaccompagnato da un cucù. La saggezza popolare ci hatramandato giochi come il tratta buratta, il din doncampanon. Sono giochi tanto belli quanto semplici.Così semplici, così a portata di mano, da farceli di-menticare. Chi di noi sceglie di giocare con un bambinoprendendo un pezzetto di carta e facendogli vedereche lo strappiamo, o dandoglielo in mano perchégiochi a strapparlo? Spesso scopriamo quanto possaessere divertente per caso. Scrivendo, mi sono ricordatadi quando mio figlio ha ricevuto uno dei suoi primiregali da conoscenti in visita: aveva sette mesi. Nonguardò il gioco neppure per un istante, ma si divertìtantissimo con la carta con cui era stato impacchettato. Non è un caso che tra i giochi di un asilo nido ci sonole carte delle uova di Pasqua: fanno un rumore bellis-simo, luccicano, sono davvero più grandi del bambinoche le muove… è una vera festa.La felicità è fatta di istanti, e saper gioire è frutto delsaper cogliere e vivere l’istante. Per certi aspetti, lafelicità è anche un po’ irresponsabile. Non penso chesto creando disordine, non penso che mi sto sporcando,non penso che strappando una carta poi non l’avròpiù. Mi godo questo momento senza pensare che do-mani non sarà così.(1) Un bambino che pensa a quelloche farà dopo non sta giocando: sta facendo una cosache gli piace. Il gioco, quello che porta gioia, è fattodella capacità di godere dell’istante, il cui unico tempo

è quello delle sue regole, senza un prima e senza undopo. È un istante d’eternità. Forse, è un istante diparadiso. È un tempo fuori dal tempo, dove ieri e do-mani perdono il loro significato. È così che i bambinifiniscono con il dimenticare di fare i compiti…Il giorno di festa è quello in cui ho provato felicità(2).Chissà se era di domenica, di lunedì, o se era giornodi Pasqua. Non si può programmare, segnare inagenda, il giorno in cui essere felici. Chi di noi è ingrado di essere felice “a comando”? Come si fa ad essere felice solo perché il calendarioriporta una certa data? La data può essere quella delNatale, della Pasqua, ma anche quella del compleannodel coniuge, del figlio, dei genitori, … Al tempo stesso,una data segnata sul calendario è in grado di suscitaregioia. Quando la mattina mi sveglio e mi ricordo cheè domenica e non mi devo alzare presto, ….. beh,quello da solo è per me motivo di gioia! Ma anchequando un bambino legge sul calendario, o gli vienedetto, che il giorno dopo è quello della gita, o quellodel suo compleanno, gioisce. Gioisce se la gioia fa giàparte di lui. Le prime “santa Lucia” lasciano i bambiniperplessi. È verso i tre anni che la storia inizia a cam-biare. L’attesa fiduciosa(3), che è presente quando unbambino (ma anche un adulto) ha già un’idea di cosapotrà accadere, alimenta la gioia che si proverà.Noi adulti viviamo condizionati dal tempo e dalle lo-giche del tempo, con i suoi rapporti di causa effetto:se sistemo, poi ho la casa in ordine; se pulisco, poi hola casa pulita; se vado a lavorare, poi ho lo stipendio,se compro o faccio questo gioco, poi mio figlio è felice,se gli do questa occasione, poi sarà più bravo, …. Ècosì. Lo abbiamo imparato. La vita ce lo ha insegnato.I bambini ci mettono un po’ ad imparare che ogniazione ha un effetto. Iniziano a scoprirla intorno aisei mesi, ma la comprensione di cosa sia la relazionedi causa effetto evolve nel tempo. Lo sanno le maestreche preparano schede di verifica sulla successionetemporale e sul “perciò” per la seconda e la terza ele-mentare.La Pasqua è proprio la rottura della logica della causaeffetto. Impieghiamo tanto tempo a far capire ai bambini cheogni gesto ha una conseguenza logica…. E poi cele-briamo la Pasqua, la rottura della logica e dellacausa/effetto. La resurrezione si pone al di fuori dellalogica della causa/effetto. È l’evento che esce dalla di-mensione temporale: è l’evento che rompe il tempo,per accedere alla dimensione del “senza tempo”,dell’”eterno”. È il “per sempre”. Quante volte i bambinivogliono una cosa per sempre… pensano che unacosa sia per sempre…. La dimensione del senza tempo

Il giorno di festaè quello in cui hoprovato felicità

Anche se giriamo tutto il mondo alla ricerca della felicità, o la portiamo già con noi,

o non la troveremo. (R.W. Emerson

filosofo statunitense – 1803 –1882)

Famiglia...

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la possediamo appena nati. Il concetto di eternitàci appartiene dalla nascita. Poi impariamo chenon è così, che ci sono le leggi della logica,del causa effetto, … che esiste il mondodella scienza, il mondo del misura-bile, il mondo che può essereletto, analizzato, circoscritto,raccontato, a volte manipola-to.Capita che a volte sia così. Altrevolte invece dobbiamo fare i conticon tutto ciò che non è misurabile,quantificabile, controllabile. Il pianto,una risata, la tristezza, la leggerezza dell’essere…Impossibile misurarli. Quali strumenti abbiamo percostruirla? Convinti della causa effetto compriamoun gioco pensando che il riceverlo – dato che è statochiesto - generi la felicità. Non sempre è così. Incontrobambini che non sono felici se ricevono un gioco, mapiangono e si disperano se non ce l’hanno. Cos’è chedà la gioia? Questo gioco la dà per i primi cinqueminuti, poi il giorno dopo, arrivati stanchi dalla scuolamaterna, o nervosi perché torniamo dal lavoro e lorosono stati con i nonni o con la baby sitter, gli mostriamoquel gioco che gli piaceva tanto… e non sortiscel’effetto sperato! Scopriamo, come adulti, i limiti dellacausa effetto. Per la felicità, per le emozioni in generale,il principio della causa effetto non basta. Occorreandare oltre. I bambini conoscono già la felicità: l’hanno scopertacon un pezzetto di carta stracciato davanti a loro, ocon un giro sulle spalle di papà! Questo significa cheanche noi la conosciamo, perché anche noi siamostati bambini. Se non siamo felici è perché l’abbiamosmarrita, ma possiamo certamente ritrovarla. I bambiniin questo ci possono aiutare. Quando ci chiamanomostrandoci qualcosa che li ha stupiti dedichiamoloro tutta la nostra attenzione: sono felice per qualcosache hanno visto, e sono fiduciosi di potercela comu-nicare. Se guardiamo con giudizio di valore quelloche ci mostrano, vedremo solo qualcosa che già cono-sciamo e che non ci potrà stupire. Se, al contrario,andiamo oltre quello che vediamo noi per provare aguardare quello che i bambini ci mostrano, potremoscoprire un mondo che, nonostante sia tutti i giornisotto i nostri occhi, ci resta sconosciuto!

Il racconto di Maurizio Fu-sina su “Noi genitori e

figli” né

è unesempio.Egli racconta

che una volta hachiesto a dei bambini quantezampe avesse un cavallo, ed unbambino gli ha risposto chiedendogli

“Quanti cavalli ha una zampa?” La prospettivadel bambino era completamente diversa, ma dalla

sua altezza non poteva che avere quella domanda acui rispondere!Di questo hanno bisogno i bambini: sguardi chevedano oltre. Sguardi che vedano oltre il capriccio ilbambino che sa sorridere, oltre l’errore la possibilitàdi fare giusto. È il modo di guardare dell’artista: safarci vedere il bello in ciò che ai più sembra scontato,normale. Ogni bambino ha bisogno di occhi che lovedano speciale, opera d’arte. Ma la vera opera d’arte(che proprio in quanto tale resta ammirata attraversoi tempi senza appartenere al tempo) ha bisogno dicontinui ritocchi, di uno sguardo critico. Dire che unbambino è irrequieto perché lo eravamo anche noi dapiccoli, o che parla male perché anche noi abbiamoimparato tardi non aiuta a sentirsi opere d’arte unichee per questo preziose. Vedere che ci sono aspetti dacorreggere non è negare la gioia del godere dell’altro,è permettere al bambino di scoprirsi capace di crescere. Una volta ho letto, non ricordo più dove, che le storienon servono per insegnare ai bambini che esistono idraghi. Questo lo sanno già. Le storie servono per in-segnare loro che possono essere sconfitti. Anche noiadulti dobbiamo ripassare questa lezione. Tutti al vil-laggio sanno che esiste il drago, i più non ne parlanoneppure per fingere che tutto vada bene. A vincere ildrago non è mai il cavaliere più famoso, ma quelloarmato di passione e di amore, di fiducia, di speranza.Sa che il drago c’è, non chiede ad altri di sconfiggerlo,va con tutta la paura che ha, e vince. È lo sguardo di-verso che ci fa trovare la forza prima di riconoscere ildrago, poi di affrontarlo e sconfiggerlo.

Simona Colpani

1) La felicità è lontana dalla rivendicazione, dal senso di “giusta paga” per un impegno messo in passato. Questo argomento por-terebbe lontano. È giusto attendersi una “ricompensa” dopo il lavoro: se lavoro il campo e semino il grano, è giusto che io poiraccolga i frutti. Se ho studiato e mi sono impegnato, è giusto che io prenda un bel voto. Se ho lavorato bene, è giusto che ioguadagni bene. In questa logica il raccolto, il bel voto, un buon guadagno non danno gioia, danno soddisfazione, compiaci-mento: sono attesi. È la dimensione del dono che porta con sé gioia, ed il dono non è una ricompensa. È come il per-dono:arriva gratuitamente.

2) La festa è il momento per essere felici o dell’essere felici? Lancio e lascio aperta questa domanda un po’ filosofica.3) La radice etimologica di fiducia è la stessa di fede, ma è anche la stessa di fecondo. Ricordo un epitaffio che recita “femina fe-

conda felix feto” (la donna feconda è felice per il feto).

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Dopo l’incontro del gennaio scorso de-dicato al tema del Programma pastoralediocesano La famiglia, il lavoro e la

festa, riletto alla luce di alcuni testi biblici, ilConsiglio pastorale vicariale ha continuato

l’approfondimento del tema in chiave socio-logica nella serata svoltasi il 29 febbraio

che, oltre la presenza dei consiglieridel CPV, ha visto nutrita partecipa-zione di sacerdoti ed operatori par-

rocchiali del Vicariato, oltre a diversirappresentanti delle amministra-zioni comunali e del mondo del la-voro.

La relazione sul tema della serata, Illavoro dono paradossale della crisi, è stataproposta dal prof. Dario Nicoli, docente di so-ciologia economica e del lavoro presso l’Uni-versità Cattolica di Brescia. Al relatore, prima di addentrarsi nella suaesposizione, è stato chiesto di spiegare ragionie senso del titolo del suo intervento. Il prof.Nicoli ha esordito affermando che intendevaanzitutto porre in evidenza come l’attuale crisieconomica si sia paradossalmente rivelataprovvidenziale in quanto ha imposto la necessitàdi riconsiderare l’attuale modello economico-sociale su cui si fonda l’organizzazione ed ilmercato del lavoro che condizionano fortemente

la vita delle persone. La crisi ci offre unregalo: la riscoperta della dignità

e valore del lavoro rispetto allelogiche di mercificazione e con-seguente decadenza dello stes-so. C’è dunque bisogno diun’etica del lavoro prima diogni modello organizzativo

che ponga al centro la dignitàdella persona e la giustizia so-

ciale. Il lavoro è infatti condizione

indispensabile che fa sentire e rende la personamembro della società. Dopo aver richiamatole teorie di alcuni filosofi dei secoli scorsi circal’organizzazione del lavoro e della società, trai quali Marx, il prof. Nicoli è di nuovo tornatosul tema della decadenza del lavoro elencan-done alcuni aspetti. Primo fra tutti il mondodella finanza: oggi non è più importante illavoro ma il mercato finanziario, gli investimentiin borsa. Un secondo aspetto va attentamente conside-rato. In Italia prevale la presenza del lavorointellettuale. La nostra Nazione ha più inse-gnanti e studenti poiché il percorso degli studirisulta più lungo rispetto a quello degli altriPaesi europei. Così, paradossalmente, in questotempo di crisi mancano ogni anno in Italiacirca 120.000 tra elettricisti, meccanici, calzolai,panificatori, ascensoristi, agricoltori, ecc. Comese il lavoro, espresso attraverso queste pro-fessioni artigianali, sia da considerarsi soloper i ragazzi meno intelligenti o meno capacia scuola. In realtà il lavoro, anche manuale,genera cultura.Altro elemento paradossale è lo stesso welfare.Nel riferirsi alla cassa integrazione, il prof.Nicoli ha osservato come il suo frequentericorso per il sostegno ai lavoratori ed aziendein crisi, possa costituire una forma di disim-pegno per l’azione delle imprese a migliorarela propria produzione. La cassa integrazionerischia di inibire la capacità dell’impresa a co-gliere le sfide del mercato e non contribuiscea creare nuova occupazione, soprattutto gio-vanile. Riprendendo il tema dell’etica dellavoro, ha evidenziato come il lavoro risulti“buono” quando concorre a costruire il benecomune. Il lavoro è espressione di collabora-zione, interazione tra la persona e la società.Concludendo il suo intervento, il Prof. Nicoliha accennato alla famiglia ed alla festa: atten-zioni del programma pastorale diocesano stret-tamente correlate al lavoro. In merito alla fa-miglia ha osservato che la nostra organizzazionesociale e del lavoro non favorisce la promozionedella famiglia stessa. Anche in tema di occu-pazione giovanile, il continuo ricorso a contrattia tempo determinato ed a progetto, non invitai giovani a sposarsi o generare figli. La festadeve essere dedicata al riposo, alle relazioniin famiglia ed in comunità, ma soprattutto alringraziamento dei doni ricevuti dal Signore,dei doni espressi col lavoro personale e ricevutidal lavoro degli altri.

Maurizio Mazzocchi

6

“Il lavoro: donoparadossaledella crisi”

Consiglio Pastorale Vicariale Vicariato 5 Almenno san Salvatore–Ponteranica–Villa d’Almè

Una interessante lettura sociologica del tema del Programma pastorale diocesano

Vicariato

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Con questo articolo completola riflessione iniziata nello

scorso numero del nostro gior-nale interparrocchiale in ordinea cogliere il senso di tale gestoe restituirgli verità.Il fedele prega, canta, ascolta,risponde alle invocazioni del ce-lebrante e comunica al Corpodel Signore. Uscire dalle pancheper andare processionalmenteall’altare è, a pensarci bene,azione completamente affidataal singolo fedele. È gesto asso-lutamente suo. Segretamente epienamente suo. Ecco la ric-chezza umana e cristiana delgesto di ricevere la comunionesulla mano. Ci riferiamo alla se-rietà e bellezza del credente chesi avvicina all’altare. Tale finezzae semplicità vengono da un certomodo di vivere e rapportarsi ainostri fratelli e sorelle. Muoversiin assemblea è quasi danzareincontro allo Sposo. Ci ricordala danza del re Davide at-torno all’Arca del SignoreDio. L’avvicinarsi all’altare pro-cessionalmente è il cam-mino della Chiesa, del po-polo di Dio che procedeper la festa della vittoria edella liberazione dallaschiavitù. Assomiglia tantoall’incontro delle verginiche vanno incontro alloSposo per l’appuntamentod’amore e degli uominisofferenti che seguonol’Agnello. Per questo mo-tivo è assai importantecomporre in modo ordi-nato le due file. Come sa-rebbe bello non voler ac-cedere alla comunione su-perando tutti ma recandosiin fondo alla fila prepa-randosi pazientemente,pregando e cantando. Tal-

volta si ha l’impressione cheproprio questo camminare in-sieme verso il Signore debbasvolgersi in fretta, il più veloce-mente possibile. O che le parti-cole non siano sufficienti pertutti e possano mancare. In re-altà l’esperienza ci conferma checon quanta maggiore calma cimuoviamo tanto più precisa-mente e serenamente ciascunotrova il tempo e lo spazio ade-guati. Noi cristiani riceviamo lacomunione in piedi. Stare inpiedi, diritti, è gesto rivelatoredella dignità che Cristo Gesù ciha regalato. È il regalo dellagrazia del Signore che, comecon la suocera di Simone e laragazza dodicenne, standoci difronte dice: Talità kum. Ossia:Alzati e cammina! Il gesto d’in-chinarsi è modo assai discretoe delicato di dire la riconoscenza.Senza altra parola che non sia:Amen. Così sia. Davvero. Per

me! È commovente stare allapresenza del Re, che con il suoamore raggiunge tutti.E però più importante di tuttigli altri gesti è protendere lemani avanti a sé. Quasi nelloslancio del desiderio di incon-trare “l’amato del mio cuore”,secondo le parole dello stupendoLibro del Canto dei Canti delPrimo testamento. Per sussur-rare il riconoscimento che il re-galo è veramente prezioso edatteso. Infatti “presentare en-trambe le mani, una sull’altra”(la sinistra sopra la destra, perchi si serve preferibilmente dellamano destra e viceversa per chiutilizza la mano sinistra) è pre-parare il trono per il Re, l’Amatoaccolto nella fede povera e nuda.Le mani aperte, stese, l’una ap-poggiata all’altra, che accolgonoil Pane è azione assai differentedall’afferrare quasi al volo, cometalvolta purtroppo facciamo, ilCorpo di Cristo. Sono le nostremani disarmate che si scambia-no la pace e vogliono non pos-sedere il Signore, piegarlo alleproprie necessità, bensì rendersidisponibili alla sua presenza,

alla sua azione. Senza for-zature, senza fretta. Conpace calma.Tutto ciò avviene sull’om-phalos, ossia sull’ombelicodella nostra chiesa par-rocchiale e di tutte le chie-se. Esso è punto ideale,invisibile: ai piedi dell’al-tare, è il punto di con-giungimento del cielo conla terra, del divino conl’umano. Lì il nostro corpo,ossia la nostra vita, entrain comunione col Corpodi Cristo. Lì i fidanzatiuniscono i loro corpi, tuttociò che sono, per tutta lavita. Lì portiamo il corpodei nostri cari defunti. Cosìnelle differenti situazionidella vita il nostro corpoè trasformato a immaginedi colui che ci ama dellastessa tenerezza di Dio.

don Flavio

Parrocchia S. Michele Arcangelo e Madonna del Carmine

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Ra

me

ra

La Comunionesulla mano

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Calendario pastorale1 DOMENICA delle palme SS. Messe festive con lettura della Passione del Signore.

15: PRIME CONFESSIONI2 LUNEDì della settimana santa

8 -18: s. Messe 16-18: Confessioni III media20.30: confessione comunitaria giovani adulti dai Padri Sacramentini

3 MARTEDì della settimana santa 8 e 18: s. Messe16-18: confessioni I superiore

4 MERCOLEDì della settimana santa 8 e 18: s. Messe15 - 16.30: gruppo biblico15: Confessioni medie 17: Confessioni elementari

5 GIOVEDì SANTO 8: Ufficio e lodi mattutine9.30: Celebrazione in Chiesa cattedrale della Messa crismale17: prove chierichetti.21: Celebrazione della Cena del Signore con rito della lavanda

dei piedi ai ragazzi di III media e I superiore.Reposizione dell’Eucaristia nella chiesina della scuola materna.

22.30 - 8: Adorazione notturna (iscriversi per il turno della notte)6 VENERDì SANTO Digiuno e astinenza 8: Ufficio e Lodi mattutine

Adorazione eucaristica fino alle 12 in chiesina.15: Via Crucis e bacio al Cristo morto 16: prove chierichetti 16-18: confessioni.21: Celebrazione della Passione del Signore e processione con Cristo morto

7 SABATO SANTO 8: Ufficio e Lodi mattutine 9-12: Confessioni 10.30: prove chierichetti.14.30: Benedizione delle uova 15 - 18.30: Confessioni.21: Veglia pasquale – battesimo di Sebastian

8 DOMENICA PASQUA DI RISURREZIONESante Messe: ore 7.30; 9 (nella chiesa s. Giorgio); 10.30; 18.

9 LUNEDì Lunedì dell’Angelo 9: s. Messa.10 MARTEDì Gita al paese di don Cristian (14-18.30)

Iscrizioni in segreteria parrocchiale entro mercoledi 4 aprile12 GIOVEDì 20.30: 1° incontro fidanzati presso i Padri Sacramentini14 SABATO In serata Commedia teatrale ragazzi di Valbrembo15 DOMENICA in Albis 15.30: celebrazione del Battesimo17 MARTEDì 20.45: Incontro catechiste Cresima18 MERCOLEDì 17: confessioni IV elementare 17: V elem. - visita anziani19 GIOVEDì 20.30: 2° incontro fidanzati20 VENERDì Festa San Giorgio

17: I media visita anziani20.30: confessioni genitori prima Comunione20.30: scuola di preghiera in Seminario

21 SABATO 15: prove Messa di prima comunione 17.30-19.30: incontro e cena famiglie III elementare alla festaFesta San Giorgio

22 DOMENICA III di Pasqua Festa San Giorgio

10.30: Messa di prima Comunione23 LUNEDì Festa liturgica San Giorgio martire

20.30: Messa e processione24 MARTEDì Festa San Giorgio

25 MERCOLEDì Festa San Giorgio Serata con Mago-Magone

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26 GIOVEDì 20.30: 3° incontro fidanzati Pausa festa di San Giorgio27 VENERDì Festa San Giorgio

21: Consiglio pastorale vicariale28 SABATO Festa di San Giorgio Convegno diocesano caritas parrocchiali29 DOMENICA IV di Pasqua Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni

Festa di San Giorgio

30 LUNEDì Festa di San Giorgio

1 MARTEDì Festa di San Giorgio Festa dei lavoratori18 s. Messa in suffragio di Sandro Bassanelli20.30: santo Rosario - grotta della Madonna di Lourdes a Rosciano

2 MERCOLEDì 17: IV elementare visita anziani3 GIOVEDì 20.30: 4° incontro fidanzati.5 SABATO Festa della mamma (s. Messa e cena)6 DOMENICA V di Pasqua 10.30: anniversari di Matrimonio

Pranzo comunitario.16: Battesimo

8 MARTEDì Pellegrinaggio mariano al Santuario della Madonna delle grazie di Ardesio9 MERCOLEDì 17: confessioni V elementare.10 GIOVEDì 20.30: 5° incontro fidanzati11 VENERDì 17: Confessioni I media.12 SABATO Chiesa san Giorgio: Concerto13 DOMENICA VI di Pasqua15 MARTEDì Pellegrinaggio al Monastero Mater Ecclesiae sull’isola san Giulio (NO)16 MERCOLEDì 17: confessioni III elementare17 GIOVEDì 20.30: 6° incontro fidanzati18 VENERDì 16: confessioni cresimandi

20.30: confessioni genitori nella chiesa di Ponteranica20.30 scuola di preghiera in Seminario

19 SABATO 15: prove del rito della Cresima nella chiesa di Ponteranica18: s. Messa e domanda di ammissione al sacramento

della Cresima per I media20 DOMENICA ASCENSIONE DEL SIGNORE

15.30: Celebrazione delle Cresime – chiesa parrocchiale di Ponteranica21 LUNEDì 21: Incontro presentazione CRE22 MARTEDì Pellegrinaggio mariano24 GIOVEDì 20.30: 7° incontro fidanzati25 VENERDì Pellegrinaggio vicariale al santuario Madonna dei Campi di Sorisole

18: incontro cresimati con i ragazzi di III media e pizzata.21: presentazione vacanza a Bormio.

26 SABATO 17: Ordinazioni presbiterali in Cattedrale27 DOMENICA SOLENNITA’ DI PENTECOSTE

10.30: s. Messa per la festa dei bambini della scuola materna10.30: s. Messa per la chiusura dell’anno catechistico a Rosciano

con la parrocchia di Ponteranica. Pranzo al sacco. Giochi.28 LUNEDì Iscrizioni al CRE (dal 28 maggio al 1 giugno; ore 16 - 19)

21: Consiglio pastorale vicariale.31 GIOVEDì 20.30: santo Rosario – grotta della Madonna di Lourdes a Rosciano

chiusura mese mariano.ore 20.30: 8° incontro fidanzati

Per tutte le sere feriali del mese di maggio santo rosario alle 20,30

nei luoghi indicati sull’apposita locandina che si ritira in chiesa.

Parrocchia S. Michele Arcangelo e Madonna del Carmine

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Teresa d’Ávila: chi era e cosa puòancora insegnare a noi uomini del

XXI secolo? Teresa nasce il 28 marzo1515 ad Ávila e muore il 15 ottobre 1582ad Alba de Tormes. È stata una religiosae mistica spagnola, fondatrice delle mo-nache e dei frati Carmelitani Scalzi. Im-portante figura della Controriforma cat-tolica, fu proclamata santa da papa Gre-gorio XV (1622). Spesso capita di sentire e vedere cristianistanchi, demotivati, che vivono la propriafede con difficoltà. Molti si chiedono:“Dov’è Dio?”. Molti si sforzano di cercarlonella propria vita quotidiana, nelle personeche incontrano, nei poveri e nel mondo.Sì, è vero, Dio si può trovare anche qui.Ma se io vi dicessi che dimora già dentrodi noi? Diventa necessario quindi fareun passaggio inverso: da fuori a dentro.Abbandoniamo cose, elementi, personeche rischiano di deviarci dal vero finedella nostra ricerca. Intraprendiamo in-vece un profondo cammino di ricerca,che ci porti alla presenza di Dio. A questopunto entra in scena Teresa d’Avila,autrice del Castillo interior (Il castellointeriore, 1577), propone ad ogni cristianovolenteroso di ricerca un vero e propriocammino spirituale, attraverso l’uso disimboli ed immagini, in grado di far com-prendere a tutti messaggi sennò incom-prensibili alla maggior parte non aventiinfarinature teologiche. Ma cosa sono isimboli? Sono immagini, tratte dalla vitaquotidiana, in grado di evocare qualcosadi quanto vogliono comunicare. Il simbolorivela e nasconde allo stesso tempo: essomostra, non vuole però dimostrare nulla;s’impone e convince non con la forza delragionamento, ma semplicemente con lasua bellezza e la sua verità. Il simbolo èlinguaggio universale poiché parla a tutti,aiutando ciascuno ad attingere dalla pro-pria esperienza quotidiana ciò che è si-gnificativo e vero; allo stesso tempo èanche linguaggio ambiguo, poiché puòessere interpretato con significati diame-tralmente opposti a quelli intesi dall’au-tore.Teresa d’Avila per parlare del camminoche ogni persona deve fare verso il centrodella propria vita, Gesù, utilizza l’imma-gine del CASTELLO. Esso possiede moltestanze, di cui una centrale, la più impor-tante, dove c’è intimità fra Dio e l’anima.La santa distingue interno ed esterno. Ledescrizioni utilizzate sono completamente

opposte: l’esterno è caratterizzato dal-l’istintualità che rischia di incatenarel’uomo a sé, mentre l’interno è il luogopiù bello che potremmo immaginare.Ogni uomo può decidere se rimanerefuori o entrare nel castello. Quest’ultimaSCELTA è una seconda conversione, de-cisione radicale per Dio, è riscegliere diessere cristiani in modo più consapevolee deciso: è la via dell’interiorità, camminofedele di preghiera. Teresa invita tutti gliuomini a vivere in profondità la loro vitae ricercare il vero incontro con Dio, sot-tolineando che questa è la decisione piùimportante da prendere e sarà necessarioessere coerenti e perseveranti in essa.Ma per entrare in questo castello è ne-cessario passare attraverso la PORTAdella preghiera: pregando poco a poco cisi libera dalle nostre schiavitù, dai nostricondizionamenti. Solo così ci viene donatoil coraggio di affrontare nuove scelte esituazioni. Pregare significa quindi siavarcare questa porta, tappa obbligatoriaper entrare in questo castello interiore,sia cambiare la nostra immagine abitualedi Dio. Infatti, soltanto decidendo di in-traprendere questo viaggio giungeremoa comprendere meglio chi è Dio, accor-gendoci di quanto sia sbagliata la nostraconcezione attuale di Lui. La santa indica anche il materiale diquesto luogo: infatti, esso è fatto di DIA-MANTE. Come mai questa precisazionesul materiale? Il castello è l’anima, lapersona. E la persona è preziosa agliocchi di Dio (Is 43, 6): nel nostro spiritoabbiamo ricchezza immensa, potenzialitàgrandissime, tesori nascosti e meravigliosi.Quest’immagine diventa così invito pres-sante a scoprire la preziosità dei doni diDio; inoltre essa, oltre a sottolineare lapreziosità, indica anche la solidità delmateriale (il diamante è infatti in assolutoil più resistente e duro) e la durezza del-l’opera di Dio nella vita umana. Conquesta immagine Teresa pone l’accento

anche sull’unità: il cammino dell’interioritàè in ordine a progressiva unificazione, epregare è anche seguire il progetto cheDio ha sulla nostra vita. Ma chi è la persona così importante chevive in questo castello, verso la qualescegliamo di tendere tutti i nostri sforzi?Il Re che abita in questo castello, nell’ul-tima stanza, è Dio. Lui dà significato atutto il cammino che bisogna fare per in-contrarlo, il castello infatti non sarebbecosì prezioso senza la sua presenza. Ogninostra aspirazione umana dovrebbe ten-dere verso questo Re.Solo a questo punto la santa spiega il cam-mino necessario per incontrare il Re. Essoè caratterizzato da sette stanze: perchéproprio sette? Teresa sceglie questo numeroper il valore simbolico intrinseco: SETTEè infatti il numero della pienezza, dellatotalità. È però fondamentale che l’atten-zione del pellegrino, che decide di compierequesto viaggio spirituale, sia sempre rivoltaverso la stanza centrale: nella quale “av-vengono le cose di grande intimità fra Dioe l’anima”; infatti c’è il rischio di perdersiinutilmente nella stanza in cui si è giunti,senza ricordarsi più di Dio, il Re, che abitapoco più oltre. Inoltre in questo cammino,il nostro essere sarà pian piano trasformatodall’incontro sempre più profondo e com-pleto con Dio; una volta arrivati alla metadel viaggio, ci accorgeremo di come ancheil nostro modo di pregare si sarà semprepiù trasformato. Questo itinerario spiritualemodificherà e illuminerà tutto l’essere, lepotenze e le virtù di chi si sarà messo incammino, fino a farle diventare simili aDio. Teresa d’Avila propone nella sua operaun percorso preciso, ma ognuno può se-guire strade differenti: “questo castellopossiede molte stanze”, ma il percorsoche ognuno prenderà sarà unico e origi-nale da quello degli altri.

Fabio Aguti

(prima parte)

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Parrocchia S. Michele Arcangelo e Madonna del Carmine R

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Dov’è Dio?La spiritualità di

Teresa d’Avila: Il castello interiore

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Per un giardino fiorito…Il tempo di Quaresima è stato un faticoso e lieto cam-mino che ha visto impegnati noi cristiani nel desideriodi rinascere ad una vita nuova. Anche il terreno piùarido e secco, se segnato dalla grazia del Signore, puòfar germogliare piante e fiori. A tutti i ragazzi della catechesi nel giorno delle ceneriera stato consegnato un bulbo da custodire e coltivarein casa, segno della vita che germoglia, silenziosamente. Nella gioia della Pasqua del Signore ecco in chiesatanti fiori, il giardino della Risurrezione! Ecco la nostravita, fiore profumato dall’essenza di Gesù, per ungiardino nuovo, una comunità di fratelli riconciliata eredenta.

Portiamo il profumo del Signore risorto in ogni casa,diffondiamolo nelle nostre famiglie. Come i fiori, in-credibilmente unici e meravigliosi, coloriamo e ren-diamo vivaci le nostre relazioni quotidiane.BUONA PASQUA di cuore a tutti!Auguri di una santa Pasqua di gioia al nostroparroco Don Flavio, a Don Sergio, ai reverendipadri Sacramentini, a tutte le famiglie dellacomunità, ai piccoli, ai ragazzi, adolescenti egiovani; auguri di consolazione e di pace peri fratelli e le sorelle anziane e ammalate; au-guri di un incontro speciale con il Dio viventeper quanti faticano a credere in Lui.Portandovi tutti nella mia preghiera,

Don Cristian

Carnevale 2mila12Anche quest’anno allegre masche-rine hanno colorato le vie di Pon-teranica nella sfilata di domenica19 febbraio, tra puffi, zorro, prin-cipesse e streghe, maschere ve-neziane e quant’altro…Il martedì grasso ha concluso ilcarnevale 2012 con un bellissimopomeriggio in oratorio, tutti ma-scherati, giocando a tombola eportando a casa ricchi premi. Gra-zie a chi ha condiviso questi mo-menti di festa! Complimenti atutti i bambini per le loro ma-schere!

Ritiro cresimandi a CastioneI ragazzi di seconda media dellenostre parrocchie hanno vissutouno stupendo ritiro di due giornia Castione della Presolana, in pre-

parazione alla Cresima. Grazie aigenitori, alle catechiste, ai papàche hanno dato una mano e so-prattutto ai nostri ragazzi cosìbelli e simpatici che hanno con-diviso la preghiera, la riflessione,il gioco e la mensa in un grandeclima di amicizia e fraternità!Cari ragazzi buon camminoverso il grande dono delloSpirito Santo!

La nostra esperienza di cre-simandi in ritiro spirituale aCastione della Presolana è stataun momento di grande condivi-sione. Vogliamo ringraziare dicuore tutte le nostre catechisteche, con pazienza e generosità,ci hanno consentito di vivere que-sti due giorni. Grazie ai Don, inparticolare a don Cristian che,con la sua simpatia, riesce a co-municarci gli importanti valoridella vita. Ringraziamo i papàche hanno dedicato due delle loro

giornate a giocare con noi!!! Spe-riamo che si siano divertiti ancheloro in nostra compagnia. Siamoriconoscenti a Valentina e Manuelche si sono preoccupati del nostronutrimento fisico. A quello spiri-tuale ci pensa don Cristian!!!Mille grazie a tutti!!!

Alessandro e Daniele

Amici cari,vogliamo ringraziare voi tuttiper il ritiro che abbiamo trascorsoin allegria. Ringraziamo in par-ticolar modo i genitori e le cate-chiste che si sono offerti ad ac-compagnarci in questa tappa delnostro percorso di fede. Siamograti anche a don Cristian cheoltre ad essere la nostra guidaspirituale ci ha divertiti con lasua allegria. È stata una grandeesperienza, dal punto di vistaspirituale anche perché abbiamocondiviso dei momenti di pre-ghiera e di divertimento.

Parrocchia S. Michele Arcangelo e Madonna del Carmine

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raOratorio San Giovanni Bosco

din don dan...

Ecco i nostri papà in fe-sta! sabato 17 marzo

oratorio Ramera

Il gruppo dei cresimandi

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PassParTù! Di’ soltanto una parolaCRE 2MILA12

Le nostre parrocchie di Ponteranicapropongono anche quest’anno la bel-lissima avventura del Cre, accogliendoil messaggio lanciato dalla nostra dio-cesi, in collaborazione con le altrediocesi sorelle della Lombardia.Affidiamo a tutte le famiglie alcuneinformazioni importanti per prepa-rarsi a vivere questo mese di gioia edi allegria.Il Cre inizia lunedì 18 GIUGNO etermina venerdì 13 LUGLIO . Per

quest’anno lasciamo respirare i ragazziuna settimana dopo le fatiche scola-stiche e li lasciamo divertire una set-timana in più a luglio.Orario della giornata dalle 9 alle12. dalle 14 alle 17,30. Ci sarà lapossibilità della mensa.Possono partecipare i ragazzi dallaprima elementare alla terza media.Per i ragazzi di terza media ci saràun fine settimana insieme il 14 e 15luglio.

Le iscrizioni al Cre si ricevonoin SEGRETERIA PARROCCHIA-LE alla Ramera da Lunedì 28maggio a venerdì 1 giugno dalleore 16 alle ore 19.E’ prevista una serata di presen-tazione del Cre alle famiglie lunedì21 maggio alle ore 21 presso l’ora-torio della Ramera.Fate passaparola presso gli amici oparenti che vengono da fuori paeseperché si iscrivano per tempo, primadell’inizio del Cre.Per questioni di carattere or-ganizzativo non si ricevonoiscrizioni a Cre iniziato!!

Per i ragazzi dalla prima supe-riore in avanti c’è la possibilitàdi partecipare al Cre come ani-matori ai quali è chiesto di frequen-tare con serietà e fedeltà alcuni in-

contri di formazione: domenica 15APRILE – domenica 29 APRILE –domenica 13 MAGGIO – domenica 3GIUGNO

Quota d’iscrizione alla settimana diCre: Euro 15Quota d’iscrizione alla mensa gior-naliero Euro 5Quota d’iscrizione alle gite: verrà se-gnalata in seguito sui fogli appositiche le famiglie riceveranno tramitela catechesi o chiedendo direttamentea Don Cristian e che si consegnerannoalle iscrizioni, così da portarle giàcompilate durante il Cre.

Vacanza estiva a BORMIODal 29 luglio all’8 agosto 2012per ragazzi dalla prima media allaterza superiore.Sarete raggiunti da tutte le informa-zioni tramite le locandine che sarannodistribuite.Presentazione vacanza alle famiglie:Venerdì 25 maggio 2012 alle ore21 in oratorio alla Ramera.

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Pellegrinaggidel mese di maggio

Martedì 8 maggio: Ardesio(solo pomeriggio)Martedì 15 maggio: Isola diSan Giulio (Orta - Novara)(tutto il giorno).Martedì 22 maggio: Ante-gnate (solo pomeriggio)Orari, costi e modalità diiscrizioni saranno indicateprossimamente sulle appo-site locandine.

Martedì 10 aprile: gitadi Pasqua in Val Gan-dino, nella terra d’origine diDon Cristian.Iscrizioni in segreteria par-rocchiale entro martedì 3aprile. Costo della gita 25,00Euro.Ore 14: partenza dal sagratodella Ramera. Visita almuseo e Basilica di Gandino.Messa e buffet a CazzanoSant’Andrea. Partenza per ilrientro ore 18,30-19.

Il 5 febbraio i ragazzi diseconda media della Par-

rocchia si S. Antonio chesi stanno preparando a ri-cevere la S. Cresima, hannoavuto una giornata di ritiropresso l’oratorio della Ra-mera di Ponteranica graziealla disponibilità di donCristian Mismetti.

Sono stati guidati nell’analizzare la personalità degli Apostoli Pietro e Paolo e,attraverso un filmato, a scoprire come i primi testimoni di Cristo hannoaffrontato il compito che Dio ha chiesto loro fidandosi di quel “giganteinvisibile” che è lo Spirito Santo.Un primo momento di lavoro nella mattinata, dove i ragazzi guidati da DonCristian hanno dimostrato molto impegno e ascolto. Il pranzo al sacco è statoun piacevole intervallo e dopo aver giocato a palle di neve e a pallone nelcampo completamente innevato, sono rientrati per un momento di riflessionecon le catechiste. La giornata è terminata con la S.Messa celebrata dal Don, con la partecipazionedi tutti i genitori e la presenza del Parroco don Roberto.È stato un momento molto intenso, i ragazzi hanno chiesto la possibilità diripetere l’esperienza. Grazie Don Cristian!

Mariarita, Manuela, Monica, CinziaOratorio San Giovanni Bosco

Page 13: Le Comunità Insieme 02 2012

Cari amici, sono un volontarioche come tanti altri presta un

poco del suo tempo libero inparrocchia, specialmente nei duemomenti di festa che si svolgonouno in primavera (festa di sanGiorgio) e l’altro a fine estate(Ramera in festa). Mi sonopermesso di scrivere queste pocherighe per esprimere un miopensiero dopo queste ultime duefeste. Avvenimenti che, perso -nalmente, mi hanno dato moltesoddisfazioni.Il perché di tutto ciò è subitodetto:- in primo luogo ho visto cometante persone della comunitàsanno interagire tra loro; volontariche fin dai primi momenti dellapreparazione delle strutture e delle

varie attrezzature riescono adaiutarsi facendo il meglio chepossono senza guardare chi fa dipiù o chi meno, chi da più del suotempo o chi ne da meno.Qui apro una piccola parentesi:

mi troverete tutti d’accordo neldare un elogio particolare ad unadelle colonne portanti dell’oratorio,il nostro ADELIO, che si adopera,non solo nei momenti di festa,bensì durante tutto l’anno affinchétutto sia riposto e conservato almeglio.In secondo luogo, ho visto lavoraresodo tanti volontari soprattuttodurante l’ultima festa con l’inter -venire di persone in sostituzionese in quella o in quel l’altra seramancavano per sone, al lavaggio,in pizzeria o in altro reparto senza

alcuna lamentela da parte di alcuno.Da ultimo, ma non è menoimportante, ho visto un’armonia,nello svolgere ciascuno il propriocompito che mi hanno fatto capirecome è bello stare tutti insieme,dandomi quel senso di appar -tenenza alla nostra comu nità.Appartenenza che mi riempie ilcuore.Grazie a tutti voi! Mi sento unapersona davvero fortunata nel -l’aver trovato non solo ottimi amicima anche validi col la boratori.Spero che con il passare del tempodiventeremo sempre più numerosie, come il tempo dà qualità alvino, il tempo dia anche a noimaggior gioia di donarci e metterciin gioco.Grazie a tutti!

Il 17 febbraio 2012 alle ore 21, pressol’oratorio della parrocchia della Ra-

mera, si è riunita l’Assemblea annualeordinaria dei Soci. In qualità di pre-sidente ero un po’ scettico sulla buonariuscita dell’assemblea, perché la sig.ratelevisione trasmetteva il festival diSanremo e temevo che la presenzadei soci fosse scarsa. Invece devochiedere scusa a tutti perché ho du-

bitato del vostro spirito di avisini: lapresenza del 25% dei soci è un grandesuccesso, reso ancor più grande dallapresenza del nostro Sindaco e delrappresentante provinciale ossia ilconsigliere del gruppo giovani, chehanno dato vita ad un attivo dialogotra i soci e le autorità presenti.Le donazioni effettuate durante tuttol’anno sono state 148 con una media

annua di 3,15.Quest’anno 11 socinon hanno mai do-nato. Colgo l’occa-sione per ricordareai soci che sono ido-nei per la donazionedi donare sangue,così facendo si par-tecipa attivamentealla vita associativadella sezione e si è

protagonisti nella diffusione del gestodella donazione.In conclusione: ringrazio coloro che,silenziosamente, operano con spiritodi dedizione e generosa disponibilitànell’interesse della sezione perchél’avisino da sempre accorre nel mo-mento del bisogno e poi ritorna nelsilenzio senza presentare conti o titolidi favore ad alcuno.Colgo l’occasione per rinnovare il miopiù sentito ringraziamento a tutti ipresenti, che hanno reso testimo-nianza al 45° anniversario della fon-dazione della sezione, e chiedo scusaai soci che non sono presenti nellafoto storica della serata: vi offrirò dabere la prossima volta che ci incon-triamo.

Il presidente Avis Ramera equiparata comunalRovelli Sergio

Parrocchia S. Michele Arcangelo e Madonna del Carmine

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Lettera volontari

La 45° Assemblea AVIS annuale sezione Ramera

L’Associazione Ponteranica Attiva

augura a tutti i citta-dini di Ponteranica

Buona Pasqua!

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APRI LA PORTA AL MONDOQuesta volta regalati un viaggiorestando a casa.

Regalati la condivisione di momentipreziosi con chi non avresti maipensato di incontrare.

Regalati una esperienzanuova, una storia daascoltare, un’amiciziain più.Regala a te ed alla tuafamiglia un ricordounico, da conservareinsieme.Il mondo ti staaspettando, a casatua.

Ospita una famiglia

dal 30 maggio al 3 giugno.

Cara famiglia,papa Benedet-

to XVI ha convocato ilVII Incontro mondiale delle Fa-miglie a Milano dal 30 maggio al 3giugno 2012. Pure alle famigliedella nostra Chiesa di Bergamo èchiesto di aprire le porte all’acco-glienza per condividere insieme con

tante famiglie questo importanteevento di fede.

PERCHÈ ACCOGLIERE UNA FAMIGLIA:- per aprirsi alla universalità della

Chiesa ed alla mondialità;- per mettere in pratica l’ospitalità

cristiana;- per collaborare con le diocesi lom-

barde.

CHE COSA È CHIESTO:- Uno spazio fisico, ad ancor più

del cuore, per accogliere unafamiglia proveniente dall’Italia,dall’Europa o da un altro Paesedel mondo.

QUANDO: puoi scegliere tre diversiperiodi:

1° periodo: dal 29 maggio (po-meriggio) al 3 giugno (matti-no);

2° periodo: dal 1° giugno (pome-riggio) al 3 giugno (pomeriggio);

3° periodo: eventuale disponibilitàper un periodo più ampio.

COSA SAPERE ECOSA FARE PERDARE LA PROPRIADISPONIBILITA’:- l’accoglienza alle famiglie ed alle

comunità è Coordinata dal Co-mitato organizzatore del VII In-contro mondiale, in collaborazio-ne con gli Uffici di pastorale fa-miliare delle diocesi, parrocchie,associazioni e movimenti.

- per motivi organizzativi, si cercanoorientativamente ad un’ora diviaggio dalla Fiera Milano city.

- comunica la tua disponibilità allatua parrocchia o alla tua associa-zione o movimento che provve-derà ad inviare il modulo di ade-sione al comitato organizzatoredi Family2012.

Per info: 02 [email protected]

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Parrocchia S. Michele Arcangelo e Madonna del Carmine R

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VII Incontro mondiale delle famiglie

Milano 2012

Cognome: BOSCONome: GIOVANNI MELCHIORRENato il: 16/08/1815 da papà France-sco e mamma MargheritaA: Castelnuovo d’Asti (frazioneBecchi) oggi Castelnuovo Don BoscoMorto il: 31/01/1888 a TorinoBeatificazione: 02/06/1929 dapapa Pio XICanonizzazione: 01/04/1934 dapapa Pio XIRicorrenza: 31 GENNAIOStato civile: CELIBEProfessione: SACERDOTEIl suo motto: “Da mihi animas, coete-ra tolle” (Dammi le anime, pren-diti tutto il resto).Alcune sue frasi: «Io non ho fatto nien-te. È la Madonna che ha fatto tutto».

«Vogliatevi bene come fratelli. Fatedel bene a tutti, del male a nessuno...Dite ai miei ragazzi che li aspetto tuttiin Paradiso».«Chiamatela Ausiliatrice. Essa godetanto nel prestarci aiuto».

segni particolari:

Un profondo amore per Dio eper tutti i fratelli, soprattutto ipiccoli e poveri.Una profonda devozione allaMadonna.Fondamenti della sua attività:l’amicizia con i giovani (chespesso erano orfani senza fa-miglia), l’istruzione e l’avvici-namento alla Chiesa.Inventore dell’oratorio intesocome famiglia.Fondatore della Congregazionedei Salesiani e delle Figlie diMaria Ausiliatrice (Maria aiutodei cristiani).

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Parrocchia S. Michele Arcangelo e Madonna del Carmine

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Parrocchia S. Michele Arcangelo e Madonna del CarmineRendiconto anno 2011

Conto Economico

BuonaPasqua

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“Per essere utile agli altri non serve volarebasta volere”

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LA CASAINCONTRI di ASCOLTO e di PREGHIERA perpersone SEPARATE, DIVORZIATE O RISPO-SATE, ogni primo martedì del mese

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Page 17: Le Comunità Insieme 02 2012

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“Per essere utile agli altri non serve volarebasta volere”

Page 18: Le Comunità Insieme 02 2012

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Patelli Gabbriella in CornaroAnni 75

† 12 febbraio

Bertola FerruccioAnni 64

† 4 marzo

Bassanelli RomildaAnni 75

† 11 marzo 2012

Falconi Paolo Anni 76

† 15 febbraio

Nava EliseoAnni 80

† 14 febbraio

Baggi TarcisioAnni 90

† 27 febbraio

Sono tornati alla casa del Padre

Ramera:12 febbraio 2012OFFREDI LORENzOdi Gianluigi e Molteni Rossellanato il 27 settembre 2011

Ponteranica:Il 19 febbraioPREVITALI GIULIAdi Michele e Rizzi Roberta

il 4 marzoFICI MATTIADi Antonino e Teocchi M. Angela

Telefonare a don Sergio 035 57 18 67sagrista 338 67 20 902don Flavio 035 57 11 40segreteria 035 57 57 89

Hanno ricevuto il Battesimo

Se mi ami non piangere!Se tu conoscessi il mistero immenso del cielo dove ora vivo,se tu potessi vedere e sentire quello che io vedo e sentoin questi orizzonti senza fine,e in questa luce che tutto investe e penetra,tu non piangeresti se mi ami.Qui si è ormai assorbiti dall’incanto di Dio,dalle sue espressioni di infinità bontà e dai riflessi della sua sconfinata bellezza.Le cose di un tempo sono così piccole e fuggevolial confronto.Mi è rimasto l’affetto per te:una tenerezza che non ho mai conosciuto.Sono felice di averti incontrato nel tempo,anche se tutto era allora così fugace e limitato.Ora l’amore che mi stringe profondamente a te,è gioia pura e senza tramonto.Mentre io vivo nella serena ed esaltante attesa del tuo arrivo tra noi,tu pensami così!Nelle tue battaglie,nei tuoi momenti di sconforto e di solitudine,pensa a questa meravigliosa casa,dove non esiste la morte, dove ci disseteremo insieme,nel trasporto più intenso alla fonte inesauribile dell’amore e della felicità.Non piangere più, se veramente mi ami!

Sant’Agostino

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Il notiziario nuovoSiamo al secondo numero diquesto evento speciale che è LeComunità Insieme, il noti-ziario interparrocchiale delle co-munità parrocchiali di Ponte-ranica, Ramera e Rosciano. E acolori. Abbiamo già spiegato chenella scelta del nome della testata– ammettiamo, non particolar-mente originale… – c’è un pezzodella storia che ha portato allasua nascita. Il notiziario di Pon-teranica infatti, si chiamava LaComunità. Quando lo esten-demmo alla Comunità di Ro-sciano (che non aveva un noti-ziario) la testata divenne Le Co-

munità. Avendo la parrocchiadi Ramera un notiziario intito-lato Insieme, il nuovo giornalenon poteva che chiamarsi così.E’ un piccolo-grande segno didialogo e comunione. E questedue righe sono l’occasione perdire grazie alle persone che ren-dono possibile che arrivi nellenostre case: alla “redazione”, achi procura la pubblicità (e dun-que anche a chi sponsorizza) eraccoglie gli abbonamenti, aicorrettori delle bozze, agli im-paginatori, agli smistatori, eti-chettatori e infine ai distributori.Ogni tanto va ricordato che die-tro ogni frutto c’è anche tantolavoro e impegno.

11 febbraio Festa della Madonnadel Rosario di Lourdes a RoscianoLa presenza del santuario dedi-

cato alla Madonna di Lourdesha contribuito nel tempo a faredella comunità di Rosciano edella sua chiesa un luogo privi-legiato di questa speciale devo-zione degli ammalati alla Ma-donna. Nel giorno della memorialiturgica delle apparizioni dellaMadonna alla grotta di Massa-bielle la comunità di Rosciano– beneficiando quest’anno diuna giornata sì decisamentefredda ma non disturbata dalmaltempo – ha vissuto il ricordodi questo avvenimento con de-vozione e partecipazione. Si sonocelebrate due S. Messe (alle10.30 ed alle 17.00): un buonnumero di persone ha raggiuntoRosciano anche per la messadel mattino, più nutrito il gruppodei partecipanti alla messa po-meridiana. Nell’omelia don Ser-gio ha messo l’accento sulle “ri-chieste” che la Madonna di Lour-des ha fatto all’umanità nellesue apparizioni: la preghiera, lacarità, la conversione.

18 febbraioLa raccolta perl’Operazione Mato GrossoConosciamo gli amici dell’asso-ciazione Operazione Mato Gros-so da qualche anno e stiamoimparando ad apprezzarne l’im-pegno e la dedizione. Non ab-biamo battuto il record nellaraccolta anche quest’anno… loscorso anno eravamo andatioltre i 14 quintali di cibo raccolto,quest’anno ci siamo fermati in-torno ai 12. Al di là dei numeriè sempre una bella festa dellasolidarietà questo pomeriggioin cui genitori e ragazzi si alter-nano a collaborare - chi ci mettel’auto e scarrozza i volontari,chi “osa” suonare i campanellie chiedere i viveri, chi smista,riordina, pesa, inscatola tuttoil materiale che arriva - conl’obiettivo di aiutare le popola-

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Vita dellaComunità

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zioni più povere del Perù. Maanche quello di sensibilizzare lanostra comunità sull’importanzadella solidarietà nel tessuto dellavita sociale. L’iniziativa si è chiu-sa anche quest’anno con la cenadelle famiglie durante la qualeuna coppia di volontari dell’OMGha raccontato qualcosa dell’espe-rienza missionaria per alcunimesi in Perù. L’esperienza è ser-vita ancora ad evidenziare, comein un negativo fotografico, lemolte porte chiuse: non soloperché il sabato pomeriggio mol-ti sono fuori casa ma anche per-ché molti altri sono forse “troppoin casa”, incapaci di accorgersidi quel che succede, nel bene enel male, fuori dalla loro abita-zione. Anche questa volta nonhanno dunque sentito il cam-panello…

19 febbraioIl CarnevaleUna giornata fredda, non certoprimaverile, ci ha accompagnatonella domenica della sfilata dicarnevale. Ma, come si usa direin queste occasioni, a scaldarciè stato l’entusiasmo e l’allegria.Un pomeriggio di festa a cuihanno partecipato grandi e pic-coli delle nostre parrocchie, conle loro maschere e con il loroentusiasmo. La sfilata, che si

“inverte” alternativamente ognianno, quest’anno è partita dal-l’oratorio della Ramera per con-cludersi all’Auser (che ringra-ziamo ancora per l’ospitalità)dove tutti insieme abbiamo con-diviso un momento di merendae di gioco. Il nostro oratorio hacontribuito alla manifestazionecon tante e diverse maschere,ma soprattutto con un folto evariopinto gruppo di puffi dovespiccavano un Gargamella dav-vero terrificante e un GrandePuffo in versione don Sergio.Un grazie grande alle mammeche hanno aiutato nella realiz-zazione dei costumi.

22 febbraioLe Ceneri e l’iniziodella QuaresimaIl giorno delle ceneri si voltapagina, e lo si capisce anchesolo entrando in chiesa dove sinota subito che sono scomparsifiori e anche il Crocifisso checampeggia sull’altare sembraancora più nudo senza tutto l’ap-parato delle candele e degli or-namenti che normalmente glifanno compagnia. E’ un gestoancora molto sentito quell’im-posizione delle ceneri sul capo,che riempie la nostra grandechiesa anche nelle messe feriali

di solito decisamente meno par-tecipate. Tanti i bimbi ed i ra-gazzi, e anche un po’ di quei ge-nitori che pure si affacciano dirado da queste parti. E’ un gestobello nella sua ruvidità: ricordache la quaresima è il “tempodelle pulizie”, in cui prenderecoscienza non solo che siamopolvere, ma anche che la polveredel peccato si deposita sulla no-stra vita rendendo tutto più gri-gio e sporco. Durante la cele-brazione don Sergio ha ripresol’immagine pasquale del chiccodi grano che muore nel terrenoper rinascere. Al termine dellaMessa è stata distribuita a tuttii presenti una manciata di chic-chi di grano da seminare nelterreno, con l’appuntamento aquando – una volta cresciuto altermine della quaresima – quelgrano “rinato” sarà il simbolodella risurrezione di Gesù nellaSettimana Santa.

QuaresimaVicariato/La Messaquaresimale dei giovaniÈ vero, dobbiamo ammetterloci costa fatica svegliarci tutti ivenerdì di quaresima quandoancora il sole non è ancora natoper andare alle messe vicarialinelle varie zone del nostro vica-riato.Perchè? qualcuno potrebbe chie-derselo e la risposta che mi ver-rebbe è un semplice sorriso conun commento: perchè è bellocondividere la fatica con un ami-co, perchè è bello iniziare lagiornata dicendo un GRAzIEdurante l’Eucarestia.Durante la settimana riusciamoa trovare tempo per tutto: losport, la musica, la lettura, lostudio, lo shopping, la tv, mafacciamo fatica a trovare deltempo da dedicarGLI, eppure èsolo GRAzIE a Lui che possiamofare tutto ciò e credo che farequesta fatica ne valga la pena.(Sara)

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Febbraio/marzoAll’alba la preghieradei ragazzi delle mediePer tutti i lunedì di quaresimaun bel gruppo di ragazzi dellemedie si è dato appuntamentoin oratorio per un breve mo-mento di preghiera e la condi-visione della colazione. Un mododiverso ma bello per iniziare in-sieme la settimana; ricordandocidi ringraziare il Signore per tuttoquello che ci viene regalato, e labellezza di poterlo fare insiemeai nostri amici. Grazie alle mam-me che si sono rese disponibiliper prepararci una buonissimacioccolata, e che poi hanno fattoanche un perfetto servizio taxipermettendo a tutti quelli chevanno a scuola fuori dal paesedi poter partecipare. (Ottavia)

Le Via crucis itineranti nella nostra comunitàOgni settimana la Via Crucis ciporta da un capo all’altro dellacomunità meditando la passionedi Gesù attraverso percorsi unpo’ diversi dalle canoniche 14stazioni a cui siamo abituati.Quest’anno, non senza qualchedifficoltà nell’organizzazione del-le congestionate serate della vitaparrocchiale (abbiamo sospesogli uffici funebri del venerdì seraper tutta la quaresima, data ladifficoltà a sostarli altrove), le

abbiamo riportate nel loro con-testo naturale del venerdì.Abbiamo iniziato il 24 febbraiocon la Via Crucis vicariale, questavolta “giocata” in casa: siamopartiti dalla chiesa del PP. Sa-cramentini e siamo saliti (è ilcaso di dirlo, vista la morfologiadel territorio) fino alla chiesadi Rosciano guidati nella pre-ghiera e nella riflessione da donOmar con un gruppo di giovanidell’oratorio di Sorisole. La set-timana successiva la riflessionequaresimale si è svolta sul sa-grato della chiesa, molto parte-cipata e animata dai ragazzi dellacatechesi con i loro catechisti egenitori, che hanno preso spuntodall’episodio della passione incui i soldati romani si giocanoai dadi le vesti di Gesù. Il giocodei dadi e la veste di Gesù, sim-bolo del suo dono, sono stati ilfilo conduttore della meditazioneproposta. La settimana succes-siva siamo saliti nella cornicesuggestiva di Castello, dove ab-biamo concluso nella chiesa diSan Rocco. È stata poi la voltadella Costa Garatti (partendodalla chiesa di Rosciano) doveabbiamo meditato una serie ditestimonianze sull’esperienzadella Passione che si vive dentrole nostre famiglie quando in-crociano le esperienze dolorosedella malattia, delle discordie eseparazioni, delle incompren-sioni tra genitori e figli. Il 23marzo ci siamo portati nellazona della Madonna dei Campi

ed – essendo alla vigilia dellagiornata del ricordo dei martiricristiani – ci siamo lasciati gui-dare dalla testimonianza deimartiri del nostro tempo. Purel’ultima tappa del nostro itine-rario quaresimale è stata estre-mamente simbolica: tre corteisi sono snodati, in un comunepercorso di preghiera, dalle trechiese parrocchiali di Pontera-nica, Ramera e Rosciano perconvergere alla chiesa dei PadriSacramentini, dove abbiamoconcluso insieme la preghiera.

MarzoIl tributo di Ponteranica all’arte:parte il “Ceresa” e ritorna il “Lotto”Non è una novità che nei secolila nostra comunità parrocchialeabbia raccolto nelle sue chiese -esse stesse molto belle - un pa-trimonio artistico significativo:opere di artisti noti (Lotto, Ce-resa, Cariani, Cifrondi, Raggi,ed artisti del legno come i Ca-niana) ed anche opere e affreschidi autori ignoti ma non menobelle e preziose. Basti pensareagli antichi ex-voto di San Pan-taleone, arte popolare che rac-conta la storia della comunità edella sua fede. In questi giorniè avvenuta una simbolica staf-fetta. Da una parte si è avviataa conclusione la vicenda del re-stauro e dell’esposizione del Po-littico di Lorenzo Lotto, iniziatanel maggio 2010. Nell’ultimoanno la Sovrintendenza di Mi-lano e i restauratori hanno va-lutato attentamente le condizioniclimatiche della nostra chiesa(non ottimali, con tassi di umi-dità molto alti e sistema di ri-scaldamento non adeguato) e,scartate le tante ipotesi ventilatein questi mesi di studi e incontricon esperti di ogni tipo - techedi climatizzazione e quant’altro– hanno scelto di ricollocare

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l’opera nella sua cornice lignea,tornando a nascondere quellamarmorea che abbiamo ammi-rato in questi mesi e adottandouna serie di accorgimenti pro-tettivi e isolanti sulla parte po-steriore della cornice. Quest’ul-tima è già in laboratorio per gliopportuni interventi e si pro-spetta che l’opera sarà rimessaal suo posto entro il mese digiugno.Intanto il Museo Diocesano“Bernareggi” e l’Accademia Car-rara hanno organizzato da marzoa giugno la mostra “Carlo Ce-resa (1609-1679). Un pitto-re lombardo tra realtà edevozione” per la quale hannochiesto il prestito la nostra Ma-donna in gloria e Santi, ope-ra di pregio del 1648 conservatanella chiesa di San Pantaleone.Non presentando le problema-tiche conservative particolari latela del Ceresa non ha necessi-

tato di restauri e tornerà rego-larmente “a casa” appena ter-minata la mostra, nel prossimogiugno.

18 marzoIl Torneo di calcettoDomenica 18 marzo per i ragazzidelle medie e elementari, abbia-mo organizzato un torneo di cal-cetto. È stato bello vedere comenonostante il tempo minaccioso,tutti i ragazzi si siano divertititie impegnati al massimo per gio-care e stare insieme, con il sem-plice obiettivo di divertirsi e digiocare e non vincere chissà qualepremio. Una bella giornata incui l’oratorio ha preso vita!Grazie ai ragazzi in primis chehanno partecipato, grandi e pic-coli; grazie ai genitori che sisono prodigati nel ruolo di ar-bitri, allenatori e spettatori; co-gliamo l’occasione anche di rin-graziare tutti quei genitori chenei giorni della catechesi e ladomenica si rendono disponibilia tenere aperto il bar dell’ora-torio; un servizio molto preziosoche serve a garantire controlloe accoglienza dei ragazzi, maanche un servizio di cura degliambienti. Il prossimo appunta-mento è per domenica 1 apriledove organizzeremo un torneodi pallavolo per tutti ragazzi egenitori, confidando in una bellagiornata di sole, ma soprattuttonella presenza di tutti voi! (Ot-tavia)

18 marzoIl Triduo Defunti a Rosciano

Ad aprire il Triduo quest’annoè stata la Via Crucis che dallachiesa di Rosciano ci ha portatoalla Costa Garatti. In questocontesto abbiamo inauguratoquesto momento speciale in cuila comunità ricorda i suoi de-funti. L’ufficio comunitario con cui ul-timamente inauguravamo il Tri-duo è slittato così al sabato sera:tantissime anche quest’annosono state le intenzioni di pre-ghiera affidate alla celebrazionecomunitaria, e buona la parte-cipazione. E i defunti sono statitutti menzionati per nome inun suggestivo momento dellamemoria e della speranza.Il Triduo si è chiuso anchequest’anno con la Messa dome-nicale anticipata alle ore 16.00per permettere – al termine –lo svolgimento dell’incanto deidoni, un’antica tradizione dellenostre comunità che onora i de-funti attraverso il sostegno allacomunità dei vivi. L’incanto deidoni ha visto la presenza di unnutrito gruppo di persone. Ungrazie sentito alle signore chehanno preparato per l’occasionedecine di confezioni di casoncellifatti a mano, alle persone chehanno offerto parte dei doni eal Consiglio Parrocchiale orga-nizzatore della cerimonia.

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Sabato 3 marzo nell’acco-gliente Salone dell’Angelo,

le famiglie dello “spazio gioco”e dello “spazio incontro” diPonteranica si sono ritrovateper condividere una piacevoleserata, con voglia di regalarsiun momento di allegria pergrandi e piccini. Ed ecco che per una sera aifornelli si mettono “in gioco” ipapà: guidati da papà Nico,cuoco per eccellenza, e da unabuona bottiglia di vino rosso,

fan saltare in padella dei gu-stosissimi scarpinòcc e unabuonissima pasta al sugo peri più piccini. Ma anche le mam-me non son da meno, perchéda casa hanno portato dei suc-culenti secondi e tanti dolcida condividere. E con la be-nedizione di Don Sergio tuttia tavola a finire in fretta ciòche c’è nel piatto, perché dopocena è attesa una sorpresa e sìsa che per i bambini (ma forseanche per i grandi?!) attendere

non è semplice…E allora forza che sparecchia-mo e riordiniamo preparan-doci, con un po’ di emozione,a piedi scalzi sulle nostre caldecoperte a terra. Ed ecco chequalcosa di strano e simpaticocompare: è arrivata la TopinaGrigiolina, una sagoma di car-tone che grazie alla voce diDaniela inizia ad animarsi e achiedere l’aiuto di tutti i bimbiaffinchè possa rivestirsi con icolori dell’allegria. E si sa chese chiesto nel modo giusto,l’aiuto dei bimbi non tarda adarrivare, ed ecco che Grigiolinasi colora di tutti i colori.Ormai l’ora è tarda e giustoper chiamare la nanna ci strin-giamo tutti vicini e su invitodi Daniela ogni genitore leggeuna dolce filastrocca della nin-na-nanna. Un po’ stanchi mafelici della serata ci salutiamo,consapevoli che questi mo-menti che sappiamo regalarcipiacciono sì ai nostri piccini,ma fanno assai bene anche anoi genitori !

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Il progetto

“Genitori in gioco”

per gestire lo SPAZIO/INCONTRO e lo SPAZIO/GIOCOIn compagnia della topina grigiolina!!!

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Calendario pastoraleDOMeNiCa 1 delle palme - Raccolta per il Centro Parrocchiale

8,00 S. Messa Ponteranica

8,45 S. Messa e corteo delle Palme,

partenza dal piazzale della Grotta Rosciano

10,00 S. Messa e corteo delle Palme, partenza cortile Scuola dell’Infanzia

17,00 S. Messa Rosciano

Lunedì 2 10,00 Preghiera Pasquale per i bimbi della Scuola dell’Infanzia Ponteranica

20,30 Confessione adulti Padri Sacramentini

Martedì 3 15,00 Confessioni adulti Ponteranica

17,00 Confessioni ragazzi Ponteranica

Giovedì 5 GiOVeDi’ SaNTO

8,00 Lodi mattutine Ponteranica

20,30 S. Messa “in Coena Domini” e lavanda dei piedi,

segue Adorazione Ponteranica

20,30 S. Messa “in Coena Domini” e lavanda dei piedi,

segue Adorazione Rosciano

Venerdì 6 VeNerDi’ SaNTO

8,00 Lodi mattutine Ponteranica

15,00 Via Crucis Rosciano

15,00 Via Crucis Ponteranica

20,30 Azione Liturgica Rosciano

20,30 Azione Liturgica e processione

con il Cristo Morto Ponteranica

Sabato 7 SaBaTO SaNTO

8,00 Lodi mattutine Ponteranica

15,00 Benedizione delle uova pasquali Ponteranica

16,00 Confessioni individuali Ponteranica

21,00 Veglia pasquale Rosciano

21,00 Veglia pasquale Ponteranica

Domenica 8 SaNTa paSQUa

8,00 -10,30 - 18,30 S. Messa Ponteranica

9,00 - 17,00 S. Messa Rosciano

Lunedì 9 lUNeDi’ Dell’aNGelO

8,00 e 18,30 S. Messa Ponteranica

9,00 Gita di pasquetta

Venerdì 13 20,45 Gruppo delle coppie in oratorio Ponteranica

Sabato 14 17,30 don Sergio celebra dai Padri Sacramentini

Domenica 15 2a domenica di pasqua (della Misericordia) - Gita a Venezia

16,00 Battesimi comunitari Ponteranica

18,30 S. Messa alla Costa Garatti

Lunedì 16 20,45 Incontro catechisti in oratorio

Giovedì 19 20,30 Itinerario per i fidanzati Padri Sacramentini

Venerdì 20 20,00 Ufficio per i defunti Ponteranica

Sabato 21 19,30 Cena delle famiglie in oratorio

Domenica 22 3a domenica di pasqua

Giovedì 26 20,30 Itinerario fidanzati Padri Sacramentini

Domenica 29 4a domenica di pasqua

10,30 Prime Comunioni Ponteranica

18,30 S. Messa a S. Rocco Castello

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Martedì 1° maggio 20,30 Apertura mese di maggio - Rosario al Santuario della Grotta

Rosciano

Giovedì 3 20,30 Itinerario per fidanzati Padri Sacramentini

Venerdì 4 20,45 Gruppo delle coppie in oratorio

Domenica 6 5a domenica dopo pasqua - Raccolta Centro parrocchiale

11,30 Battesimi comunitari Ponteranica

Lunedì 7 20,45 Incontro dei catechisti in oratorio

Giovedì 10 20,30 Itinerario per fidanzati presso Padri Sacramentini

Sabato 12 17,30 don Sergio celebra dai Padri Sacramentini

Domenica 13 6a domenica di pasqua

15,00 Prime confessioni Ponteranica

18,30 S. Messa alla Costa Garatti

Giovedì 17 20,30 Itinerario per fidanzati Padri Sacramentini

Venerdì 18 16,00 Confessioni per cresimandi Ponteranica

20,30 Confessioni per genitori,

padrini e madrine dei cresimandi Ponteranica

Sabato 19 19,30 Cena delle famiglie in oratorio

Domenica 20 aSCeNSiONe Del SiGNOre

15,30 Celebrazione delle Cresime Ponteranica

Giovedì 24 20,30 Itinerario per fidanzati Padri Sacramentini

Venerdì 25 20,30 Pellegrinaggio Vicariale al Santuario

Madonna dei Campi Sorisole

Sabato 26 Presentazione domande di ammissione alla Cresima

Ramera

Domenica 27 peNTeCOSTe

18,30 S. Messa a S. Rocco Castello

Giovedì 31 20,30 Itinerario per fidanzati Padri Sacramentini

Domenica 3 giugno SaNTiSSiMa TriNiTa’ - Raccolta Centro parrocchiale

Festa degli anziani

11,30 Battesimi comunitari Ponteranica

Giovedì 7 20,30 Itinerario per fidanzati

Sabato 9 17,30 don Sergio celebra dai Padri Sacramentini

19,30 Cena del vicino

Domenica 10 COrpUS DOMiNi

20,00 S. Messa e processione presso Padri Sacramentini

Mercoledì 13 SaCrO CUOre Di GeSU’

Giovedì 14 15,00 Ritiro in chiusura dell’Itinerario per fidanzati

Domenica 17 9a domenica del Tempo ordinario

16,00 Battesimi comunitari Ponteranica

18,30 S. Messa alla Costa Garatti

Domenica 24 10a domenica del Tempo ordinario

18,30 S. Messa a S. Rocco Castello

appUNTaMeNTi SeTTiMaNali giovedì, ore 19,00: S. Messa a Rosciano

venerdì, ore 20: Ufficio per i defunti a Ponteranica

MeSe Di MaGGiO da lunedì a giovedì, ogni sera alle ore 20,00 Rosario nelle zone del paese che

saranno indicate con un apposito volantino reperibile in chiesa parrocchiale

Gli orari per le Sante Messe sono consultabili nell’ultima di copertina. Nel Calendario Pastorale ven-

gono segnalate solo le eventuali modifiche.

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PonteranicaPartiamo dai grandi numeri: nel2011 sono entrati 153.807 euro ene sono usciti 380.983, per undisavanzo passivo di 227.175 euroche abbiamo coperto con un fidobancario. Da dove le entrate? Circa47.000 euro sono venuti dalle of-ferte raccolte alle messe, da quelledegli uffici funebri, dai matrimoni,battesimi e funerali celebrati inparrocchia. Altre 12.000 dalle of-ferte “straordinarie”, buste nata-lizie, benedizioni delle case e altreofferte consegnate direttamenteal parroco, offerte per l’uso di am-bienti parrocchiali, e quelle di al-cune associazioni che donano allacomunità i proventi di qualcheloro iniziativa. Circa 60.000 europrovengono dalle attività che laparrocchia organizza: il Mangia-festa, le cene, le lotterie, festevarie, parte della vendita dei ra-violi. Il resto sono entrate variedi minore entità.Come abbiamo speso i 380.000euro delle uscite? Circa 15.000euro se ne sono andati per la ge-stione delle strutture (la gestionema anche la manutenzione ordi-naria, i contratti per la manuten-zione di estintori e sistemi di si-curezza). 5.000 euro sono usciti

per assicurare--- gli immobili e leattività parrocchiali e 3.990 intasse allo Stato (così rassicuriamochi pensa che la Chiesa non lepaghi). Per le collaborazioni ecompensi ai sacerdoti abbiamospeso 2.000 euro; per altre figureprofessionali (notai, geometri, in-gegneri ecc.) abbiamo speso altri9.000 euro. Acqua, luce e gas cisono costati circa 13.000 euro.La gestione delle attività parroc-chiali, dalle feste alle iniziativevarie, alla stampa di foglietti eavvisi e relativa carta e fotoco-piatori, attrezzature ecc. circa25.000 euro. Aggiungendoci qual-che altro balzello e spesa di entitàminore siamo arrivati a necessi-tare, per le spese ordinarie di ge-stione della parrocchia, di 77.000euro. Il resto delle spese, 303.934euro, sono entrati nel cantieredella ristrutturazione della ex-casa parrocchiale per la sua tra-sformazione in Centro Pastoraleparrocchiale.Nei primi mesi del 2012 la situa-zione debitoria del fido bancarioè assestata intorno ai 200.000euro. Ora, terminando i lavori delcentro parrocchiale, affronteremoi pagamenti residui e accenderemoun mutuo a cui faremo fronte neiprossimi anni. Nella speranza che

le strutture, per buona parte re-staurate negli ultimi 15 anni, nonci richiedano altri interventi troppoonerosi.

RoscianoAnche qui partiamo dai grandinumeri: nel 2011 abbiamo avutoentrate per 52.413 euro e usciteper 27.712 euro, per un saldoattivo di 24.700 euro. Una partedelle entrate, 12.000 euro, è “unatantum”: è il saldo dell’arretratodi svariate annualità di affitto daparte del Ministero dell’Internoper un ripetitore installato in Ma-resana su un terreno parrocchiale.Il resto proviene dalle offerte alleMesse e dalle candele al Santuariodella Grotta, circa 30.000 euro; edalle attività pastorali, feste, pescadi beneficienza e barettino, oltre8.000 euro.Le uscite: 800 euro la manuten-zione ordinaria, 255 euro le assi-curazioni, 2.225 euro le tasse alloStato. Per le collaborazioni di sa-cerdoti, religiosi o professionistisono usciti 1.800 euro. La gestionedelle strutture e delle attività ci ècostata 7.424 euro (di cui 1.855per la corrente e 1.450 per il gasdel riscaldamento). Le spese dimanutenzione straordinaria (re-

Il bilancio 2011Vi racconto, per esteso e senza la freddezza delle ta-belle di bilancio (quelle sono pubbliche e sempre di-sponibili alla visione presso la segreteria parroc-chiale), come sta la “cassa” delle nostre comunità.Vi troverete alcuni dati che vi aiutano a scoprire inmodo semplice che, fatte le debite proporzioni, anchela comunità parrocchiale vive le stesse dinamicheed affronta gli stessi problemi che ogni famiglia haper far quadrare i propri conti. Vi renderete contoinoltre che la comunità vive della generosità di chila frequenta ma anche impegnandosi nell’organiz-zazione di attività ed iniziative che – mentre la so-stengono – sono utili alla vita ed alla promozionedella comunità intera, anche quella che non si iden-tifica con la comunità cristiana. I suoi spazi ed isuoi ambienti sono a disposizione di tutti.Ho omesso di parlare qui sotto – per entrambe le

parrocchie – di tutta la parte relativa alla “carità”della comunità, che ha una sua rilevazione diversae più discreta. Sono quegli aiuti che “passano solodi mano”, che vengono raccolti o offerti per i mis-sionari e i poveri, e lì vanno. Mi limito a fare uncenno al solo gruppo missionario parrocchiale diPonteranica – perché non si dimentichi e si sostengail suo impegno – per ricordare che, con l’iniziativadei ravioli, devolve ogni anno in comunità ed aimissionari che sostiene circa 13.000 euro. Analogoimpegno a Rosciano sostiene la pesca di beneficienzache finalizza alla raccolta per le missioni e ibisognosi alcune delle raccolte dell’anno. Dal bilancio parrocchiale è esclusa anche la Scuoladell’Infanzia parrocchiale che ha una sua gestioneautonoma e che – grazie al cielo e ai suoi braviamministratori – riesce ogni anno, nonostante icontinui tagli ai contributi statali, a chiudere inpareggio il suo bilancio.

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ostauro statue madonna, nuovoimpianto di illuminazione e risi-stemazione dell’area della Grotta,installazione sistemi anti-furto)ci sono costate 11.500 euro. Il re-sto, anche qui, è dato da qualchealtro balzello e spese di entità mi-nore. Nei primi mesi del 2012 Ro-sciano ha prestato 10.000 euro

alla Parrocchia di Ponteranica perfar fronte alle sue spese di ristrut-turazione della Casa Parrocchia-le.La più rosea situazione economicadi Rosciano si bilancia con la con-dizione delle numerose strutturedella comunità (chiesa parr. a par-te), obsolescenti e bisognose di

interventi, in qualche caso urgenti.L’esser riusciti ad accantonarequalche euro – unitamente ai pro-venti che ricaveremo dalla venditadi un immobile ormai in disuso –ci aiuterà ad affrontare a breve ilgrosso impegno della ristruttura-zione della casa parrocchiale.

18 AGOSTO - 1° Giorno: PONTERANICA - WUERZBURG

19 AGOSTO - 2° Giorno: ROTHENBURG - NOERDLINGEN - AUGUSTA

20 AGOSTO - 3° Giorno: CASTELLI DI BAVIERA

21 AGOSTO - 4° Giorno: AUGUSTA - MONACO

22 AGOSTO - 5° Giorno: MONACO

23 AGOSTO - 6° Giorno: LINDERHOF - PONTERANICA

Quota individuale di partecipazione in camera doppia euro 750.00

Base 40 partecipanti supplemento camera singola euro 170.00

Iscrizioni entro il 30 aprile (con versamento anticipo di euro 200,00)

Gita parrocchiale

Strada Romantica e Castelli di Bavieradal 18 agosto 2012 al 23 agosto 2012

Page 28: Le Comunità Insieme 02 2012

FEDERAZIONE NAZIONALE PENSIONATI CISL BERGAMOTel. 035 324260 - Fax 035 [email protected]

Pratiche Fiscali - Previdenziali - SocialiInformazioni per: Successioni - Affitti - Consumatori (Adiconsum)nel 2012 siamo aperti:Ponteranica Alta: presso l’Oratorio

ogni lunedì dalle 16,00 alle 18,30. Ramera: presso la Segreteria Parrocchiale

ogni lunedì dalle 9,00 alle 12,00 (nei mesi da marzo a giugno dalle 8,00 alle 12,00).

Per il servizio fiscale prendere appuntamento al 035 575789ogni lunedì dalle 9,00 alle 12,00

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Page 32: Le Comunità Insieme 02 2012

Agenda di Ponteranica e Rosciano

Don Sergio Scotti ParrocoCasa Parr. Ponteranica tel. 035 57 18 [email protected] Ceruti tel. 338 67 20 902

Scuola dell’Infanzia tel. 035 57 41 53fax. 035 41 29 232

Orari SS. Messe a Ponteranica Chiesa Parrocchiale

Prefestiva: ore 18.30Festiva: ore 8.00 – 10.30Feriale: ore 17.00

(lunedì, mercoledì e giovedì)ore 8.00 (martedì, venerdì e sabato)ore 20.00 ufficio per i defunti (venerdì)

Chiesa di San Rocco al CastelloFestiva: ore 18.30

(la quarta domenica del mese)

Chiesa di San Girolamo Emiliani

(alla Costa Garatti)Festiva: ore 18.30

(la seconda domenica del mese)

Orari SS. Messe a RoscianoChiesa Parrocchiale

Prefestiva: ore 19.00Festiva: ore 9.00

(no luglio-agosto)ore 17.00

Feriale: ore 18.00 (giovedì - no luglio-agosto)

Grotta della B.V. di Lourdes

Festiva: ore 17.00 (da maggio a fine settembre)

S. Marco in Maresana

Festiva: ore 11.00 (luglio e agosto)

Agenda di Ramera

Don Flavio Rosa Parroco tel. 035 57 11 40Casa Parr. Ramera cell. 340 66 53 939

Don Cristian Mismetti tel. 035 57 01 81cell. 347 88 94 972

Scuola dell’Infanzia Tel. 035 57 13 85

Segreteria parrocchiale Ramera:Aperta da lunedì a venerdì ore 14.30 – 17.30

Per certificati, anagrafe, abbonamenti, iscrizioni attività parrocchiali, informazioni programma parrocchiale, prenotazioni Cineteatro “Sala Itineris”, iniziative varie… tel. 035 57 57 89

E mail: [email protected] Cisl Inas (lunedi mattino) ore 9.00-11.30Ponteranica Attiva e mail: [email protected]

Orari SS. Messe a Ramera Chiesa Parrocchiale

Prefestiva: ore 18.00Festiva: ore 7.30 – 9.00

(alla Chiesina di S. Giorgio alla Petos)10,30 - 18,00

Feriale 8.00 – 16.30venerdì ore 16.00 adorazione eucaristicasegue messa 18,00

Orari SS. Messe Padri SacramentiniPrefestiva ore 17,30Festiva ore 8,30 - 11,00 -

17,30Feriale ore 7,00 - 17,30

Padri Sacramentini tel. 035 57 10 [email protected]

Orari SS. Messe alla Madonna dei CampiPrefestiva ore 18,00Festiva ore 9,30