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SCHEDA

LE COMPONENTI DELLA CROCE ROSSA ITALIANA

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CROCE ROSSA ITALIANA Comitato Locale di Villar Dora

Corso di Primo Soccorso Ver.2.10

1 A cura dei monitori di P.S. Prevot Bruna e Campazzo Davide

COMPONENTI DELLA CROCE ROSSA ITALIANA

COMPONENTI VOLONTARIE

VOLONTARI DEL SOCCORSO

Nell'ambito della Croce Rossa Italiana la Componente dei Volontari del Soccorso rappresenta il movimento più numeroso in servizio attivo. Eletti democraticamente su tutto il territorio nazionale, prestano la loro opera a titolo gratuito. La componente dei Volontari del Soccorso della CRI può contare su un ampio ventaglio dì operatività, toccando tutti gli aspetti del sociale. Le Attività: Servizio Trasporto Infermi, Primo Soccorso, Attività Socio-Assistenziali con specializzazione delle Squadre di Soccorso per l'Emergenza Psicologica, Educazione Sanitaria, Protezione Civile, Immigrazione, Soccorso in Mare, in Pista, in Grotta ed in Montagna, diffusione del Diritto Internazionale Umanitario, Emergenza Nazionale ed Internazionale legata a calamità ed a situazioni di conflitto armato nei vari paesi interessati. I VDS sono disciplinati dal Regolamento per l'organizzazione ed il funzionamento delle Componenti Volontaristiche della CRI, approvato dall' O.C. n.362/05 del 01.07.2005. I Volontari del Soccorso costituiscono la Componente della Croce Rossa Italiana che, richiamandosi ai Principi e agli Ideali del Movimento e nel rispetto delle normative della Croce Rossa Italiana, si caratterizzano per lo svolgimento delle attività di emergenza sanitaria, di pronto soccorso e di trasporto infermi.

ATTIVITA’ DEI VOLONTARI DEL SOCCORSO I Volontari del Soccorso: 1. promuovono, coordinano e svolgono le attività di emergenza sanitaria, di pronto soccorso e di trasporto infermi anche negli interventi di protezione civile in seguito a calamità o disastri. 2. promuovono nel rispetto delle normative di settore l’attività di formazione e di preparazione del personale nelle materie sopra indicate. 3. organizzano simulazioni, anche pubbliche, riferite alle tecniche di intervento sanitario. 4. organizzano e promuovono l’attività del soccorso organizzato e le correlate competizioni ai vari livelli territoriali. 5. organizzano e diffondono le tecniche di rianimazione cardio-polmonare di base di competenza del personale laico. 6. alle attività socio-sanitarie e socio assistenziali sulla base di convenzioni stipulate con Enti pubblici e privati ed Istituzioni e di soccorso psicologico in caso di calamità ed emergenza. 7. alla diffusione del Diritto Internazionale Umanitario. 8. alle attività connesse con il soccorso cinofilo, con il soccorso ed il salvataggio in acqua, con il soccorso in montagna e su piste da sci e con ogni altra attività speciale autorizzata. 9. a tutte le altre attività istituzionali approvate dagli Organi Nazionali di ciascuna Componente. 10. a tutte le altre attività ed iniziative istituzionali conformi ai fini statutari, in quanto previamente esaminate ed approvate dal Comitato C.R.I. di appartenenza. I Volontari C.R.I. appartenenti alle altre Componenti svolgono le attività sopra indicate nel rispetto dei criteri organizzativi e di coordinamento, dei principi o percorsi formativi e dei protocolli operativi propri della Componente dei Volontari del Soccorso. Essi sono sottoposti nell’esercizio di tali attività alle competenze

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disciplinari della propria Componente. L’iniziativa disciplinare è attribuita ai competenti organi dei Volontari del Soccorso.

REQUISITI PER L’ACCESSO ALLA COMPONENTE DEI VOLONTARI DEL SOCCORSO

Chiunque aspiri ad aderire alla Croce Rossa Italiana in qualità di Volontario del Soccorso, è ammesso alla Componente se in possesso dei seguenti requisiti: a) essere Soci dell'Associazione. b) essere maggiorenni, salvo quanto previsto per l’accesso alla Componente Pionieri ai sensi del successivo art. V del Titolo IV del presente Regolamento. c) essere cittadini italiani ovvero essere cittadini di uno Stato dell’Unione Europea o di uno Stato non comunitario, purchè regolarmente soggiornanti nel territorio italiano ai sensi della normativa vigente in materia. d) non essere stati condannati, con sentenza passata in giudicato, per uno dei reati comportanti la destituzione dai pubblici uffici. e) assumere l'impegno a svolgere gratuitamente, le attività anche di tipo intellettuale e professionale di cui al presente regolamento. f) essere in possesso di idoneità psico-fisica, in relazione all’attività da svolgere, certificata ai sensi della vigente normativa. La domanda di iscrizione alla Componente, redatta su apposito modulo eventualmente corredata da curriculum vitae è presentata al Vertice Locale della Componente che la istruisce e, se non sussistono impedimenti, l’accetta trasmettendone copia al Comitato C.R.I. territorialmente competente.

PERCORSO FORMATIVO Gli aspiranti Volontari del Soccorso C.R.I., hanno l’obbligo di seguire un percorso informativo/formativo soggetto a verifica finale, riferito alle attività da svolgere, secondo quanto disposto dagli Organi Nazionali della Componente. Si inizia con un corso di base (uguale per tutte le componenti volontarie) che da la qualifica di Volontario di Croce Rossa e permette di acquisire il “Brevetto Europeo di Primo Soccorso” - BEPS -; prosegue con un corso di specializzazione per acquisire la qualifica di “Operatore Trasporto Infermi” – OTI -; e prosegue con l’ultima parte di corso che dà la qualifica di “Operatore Soccorso Emergenza Sanitaria” – OSES -. Compiuto il percorso informativo/formativo ad ogni Volontario C.R.I. è rilasciato un attestato ed un tesserino di riconoscimento con fotografia, sottoscritti dal Vertice Regionale e dal Presidente del Comitato di appartenenza, la cui foggia e le cui modalità di rilascio sono stabilite dagli Organi Nazionali delle Componenti.

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PIONIERI

I Pionieri sono una delle sei componenti della Croce Rossa Italiana, della quale rappresentano la componente giovane, presente in ogni Società Nazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. È un corpo di volontari la cui origine risale all'Ordinamento C.R.I. del 1922 con la nascita ufficiosa della Croce Rossa Italiana Giovanile. Nel 1928 ha inizio ufficialmente la storia dei Pionieri, con la nascita della Croce Rossa Italiana Giovanile (C.R.I.G.); la C.R.I.G. ebbe una notevole ramificazione ed importanza, tanto da rendere necessaria un’ulteriore ufficialità all’interno della C.R.I.: così, il 29/03/1947 venne fondata l'organizzazione dei Pionieri della Fraternità con lo scopo di dare una svolta alla situazione; tutte le attività svolte fino al 1967, fecero prendere coscienza alla CRI dell’importanza del loro operato e allora nacque ufficiosamente la Componente Pionieri. Infine, il 02/12/1971 vi fu il riconoscimento ufficiale come nuova Componente della Croce Rossa Italiana: nascono i PIONIERI, il cui scopo principale è quello di educare i giovani, affinché facciano propri i valori del Movimento Internazionale di Croce Rossa e diano risposte alle necessità della comunità. Il documento fondamentale che tratteggia le caratteristiche dei Pionieri CRI è denominato "Progetto Associativo - It's young, it's ours" ed è stato approvato il 21/06/04 dall'allora Commissario Straordinario C.R.I. Maurizio Scelli. Il regolamento vigente dei Pionieri è stato approvato dal Commissario Straordinario C.R.I. nel febbraio 2009 e prende il nome di "Regolamento per l'organizzazione e il funzionamento dei Giovani della Croce Rossa Italiana". Questo regolamento è stato finalizzato a conformare i Pionieri della Croce Rossa Italiana ai Giovani delle altre Società Nazionali, definendo - tra l'altro - che ad essa competano tutte le iscrizioni dei volontari di età compresa tra gli 8 e i 25 anni. Il 23 ottobre 2007 la Federazione Internazionale delle Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa ha reso nota l'assegnazione ai Pionieri dello "Youth Together for Humanity" Award 2007, premio destinato a dare il dovuto riconoscimento all’opera della gioventù all’interno del Movimento. Il premio è stato assegnato nella categoria “Capacity Building”, che mira riconoscere le organizzazioni giovanili di Croce Rossa che accrescono la capacità delle Società Nazionali di indirizzare il proprio operato a favore di chi soffre situazioni di vulnerabilità. Determinante è stato proprio il Progetto Associativo, documento ufficiale della CRI che definisce la mission, la caratterizzazione, le prerogative e le peculiarità della Componente Giovane, il cui obiettivo principale è di migliorare la società ed alleviare le sofferenze di chi si trova in difficoltà

ATTIVITA’ DEI PIONIERI I Pionieri C.R.I. sono la Componente Giovane della Croce Rossa Italiana e si riconoscono nei Principi e negli Ideali del Movimento, in totale analogia con le dichiarazioni programmatiche delle altre Società Nazionali della Gioventù. Essi aderiscono all'Associazione sin dall'età di otto anni e si impegnano, gradualmente ed in rapporto alla loro età, a: offrire gratuitamente e spontaneamente alla comunità il loro servizio, di cui riconoscono il ruolo fondamentale nell'esplicazione della personalità umana; tutelare e proteggere la salute e la vita; intervenire in aiuto e sostegno dei soggetti vulnerabili, in sintonia con le esigenze ed i bisogni emergenti dalla situazione reale e dalle contingenze di spazio e tempo; diffondere a livello nazionale ed internazionale i valori dell'amicizia e della leale collaborazione, incomparabile via di cooperazione fra individui contro il razzismo, il pregiudizio e la xenofobia; far conoscere gli scopi e le responsabilità del Movimento; diventare e poi contribuire a formare i cittadini attivi del domani. L'azione dei Pionieri C.R.I. all'interno dell'Associazione è anzitutto rivolta alla formazione di giovani leader, che possano costituire un ricco e qualificante vivaio per la Croce Rossa del domani, capaci di gestire un gruppo, di

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ascoltare e comunicare, di fondare e sostenere partnership. La posizione che la formazione ricopre nella Componente al suo interno e verso i giovanissimi ed i giovani esterni è pertanto imprescindibile. Ruolo essenziale dei Pionieri è educare i giovani, affinché facciano propri i valori del Movimento e imparino a discernere le necessità della comunità. L'educazione prescinde da qualsiasi tipo di struttura formale e supera le barriere della comunicazione che possono crearsi fra docente e discente. Essa è infatti intesa nel suo significato primigenio, che si riscontra nella etimologia della parola stessa: cercare di trarre fuori ciò che nel giovane è già presente, consentendogli di sviluppare appieno il proprio carattere. Il metodo per raggiungere questi obiettivi è comunemente chiamato "educazione alla pari" e prende le mosse dalla convinzione che entrambe le parti si interscambiano continuamente e crescono assieme, arricchendosi reciprocamente con le loro esperienze e conoscenze. L'educazione ha come corollario il partecipare dei giovani alla vita ed alle necessità del Movimento e dell'Associazione, dando loro una concreta possibilità di servizio nell'ambito dell'analisi dei bisogni effettuata. Anche per questo motivo, i Pionieri C.R.I. si assumono la responsabilità di essere partecipi della vita dell'Associazione, intervenendo all'interno degli Organi Statutari e prendendo parte direttamente alle decisioni e alla direzione, sia su problematiche specifiche che su tutti i temi inerenti il Movimento, arricchendo la maturità degli altri soci grazie al proprio carico di ideali, di creatività e di esperienza. La conoscenza delle potenzialità interne nonché del territorio riveste - in tale fase - un ruolo primario, e si articola in un'analisi interna (numeri, qualità, desideri, programmi) ed esterna ("emergenze" e carenze in cui è necessario operare), passando per gli obiettivi (i perché finali dell'azione, i cambiamenti che si vogliono operare all'esterno, sulla base dell'analisi esterna e delle "emergenze" in essa previste), i modi ed i tempi (dove e come operare in concreto, tenendo a vista le competenze uscite fuori dall'analisi interna ed imparando a dosare le forze). Questo metodo di lavoro informa tutto il loro agire, in particolar modo nelle scuole, nelle Università, negli ambienti frequentati da giovani. Così facendo essi sono un'interfaccia fondamentale tra giovani e Croce Rossa Italiana, e consentono di conoscere le necessità del mondo giovanile e di apprestare gli strumenti adeguati, anche allo scopo di coinvolgere sempre più giovani - inesauribile bacino di futuri volontari - all'interno dell'Associazione. L'agire, inoltre, presuppone un intervento a monte, volto ad assicurare professionalità a qualsiasi tipo di servizio reso all'interno ed all'esterno. La competenza si acquisisce mediante una serie di eventi formativi cui i Pionieri prendono parte nel corso della loro crescita professionale ed anagrafica, eventi che mirano ad arricchire gradualmente il volontario, creando delle figure specializzate e facendo sì che nel tempo - l'operatore diventi formatore. Un percorso che è finalizzato a migliorare la società in cui viviamo e le condizioni di vita dei soggetti vulnerabili, allo scopo di "alleviare le sofferenze di chi si trova in difficoltà". Tale progetto, sintetizzabile quindi dall'assioma "educare per partecipare, partecipare per agire, agire per migliorare", è volto alla creazione di uno spazio associativo che permette ai giovani di crescere responsabilmente relazionandosi con i collettivi più indifesi,cogliendone i bisogni e le aspettative e partecipando allo sviluppo di una efficace azione di solidarietà. Ecco perché l'EducAzione è il primo e più importante obiettivo della Componente Giovane, oltre a rappresentarne una peculiarità. Grazie a questo metodo di lavoro, i Pionieri C.R.I., che hanno come costante esempio l'opera di Henry Dunant, fondatore del Movimento, si impegnano ad agire per il perseguimento dei fini statutari con creatività, speranze, coraggio, spontaneità e spirito giovanili, adoperandosi per "mobilitare il potere dell'umanità". Le attività dei Pionieri sono suddivise in cinque aree, coordinate, ad ogni livello, da un Delegato Tecnico nominato dall'Ispettore:

Area Salute

L'obiettivo principale di questo ambito di attività è rappresentato dalla promozione attiva della salute fra i giovani, intendendo la salute come uno "stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non solo l’assenza di malattie e di infermità" (secondo la definizione dell'OMS). Tra le tante iniziative è in corso la Campagna Nazionale "Impara l'ABC: Abstinence, Be faithful, Condom" di Eucazione alla sessualità e prevenzione alle altre Malattie Sessualmente Trasmesse.

Area Pace Le attività legate all’Area Pace (Diritto Internazionale Umanitario, Cooperazione e Intercultura) si basano su una vision di imprescindibilità tra la pace e la legalità e quindi sulla necessità di accompagnare la conoscenza delle norme giuridiche alla sensibilità per l’attuazione delle norme stesse. Attraverso tale impostazione si tenta di creare una cultura di pace.

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Area Servizio nella Comunità

Obiettivo di queste attività è quello di provocare un cambiamento positivo del contesto sociale, agendo nei confronti delle fasce vulnerabili. A ques'area afferiscono tre settori: Attività Socio-Assistenziali (ASA), Attività per i Giovani (ApG) e Settore Emergenza (Protezione Civile). Nell'Area afferiscono anche l'A.p.G.E. (Attività per i Giovani in Emergenza) e l'A.S.A.E. (Attvità Socio-Assistenziali in Emergenza).

Area Cooperazione Internazionale Opera per stabilire contatti e mantenere rapporti con le componenti giovanili delle altre Società Consorelle, raccogliere e diffondere all’estero le attività ed i progetti della Componente dei Pionieri e quelli di altre Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa che ne chiedano la collaborazione. A tal fine, l’area cura la formazione e l’organizzazione dei volontari per la partecipazione a campi, convegni ed incontri organizzati da altre Società Nazionali.

Area Sviluppo È organizzata come un service delle altre quattro aree, essendo finalizzata a fornire gli strumenti per realizzare l'operatività. Dentro quest'area vengono infatti ricondotte tutte le attività relative al fund raising, alla promozione dell'immagine, all'informatica e quanto altro mirato allo "sviluppo" della Componente.

PERCORSO FORMATIVO

Per iscriversi nei Pionieri bisogna avere alcuni requisiti tra cui quello di avere un'età compresa tra i 8 e i 25 anni. Si inizia con un corso di base (uguale per tutte le componenti volontarie) che da la qualifica di Volontario di Croce Rossa e permette di acquisire il “Brevetto Europeo di Primo Soccorso” - BEPS - Si prosegue all'interno dei Pionieri con un corso articolato in tre cicli di formazione:

• 8-11 anni: in cui il bambino è fruitore del servizio reso dal Pioniere, in occasioni di incontro e specifiche attività (sia in un contesto scolastico che extrascolastico);

• 11-14 anni: in cui si privilegia il contatto mediante iniziative a carattere informativo e si indirizzano i ragazzi a condividere i Principi di Croce Rossa e aderire alla Componente. La metodologia utilizzata è quella della peer education

• 14 anni in poi: età in cui si può iniziare il percorso di formazione regolamentata (corsi, stages, campi, ecc.). Anche queste attività, che prevedono verifiche di conoscenza, abilità e operatività, sono improntate ai principi della peer education e si intrecciano con lo sviluppo etico ed affettivo del giovane.

Per svolgere volontariato attivo all'interno dei Pionieri della Croce Rossa Italiana bisogna frequentare un corso, denominato "Corso per Aspiranti Pionieri CRI", della durata di tre mesi circa; per accedere a questo corso è necessario avere un'età compresa tra i 14 e i 25 anni. Il programma nazionale del corso prevede circa venti incontri che vertono su vari argomenti, come il Diritto Internazionale Umanitario, l'Educazione alla Salute, la Protezione Civile, il supporto alle persone vulnerabili e il Primo Soccorso. Al termine del corso si sostiene un esame e, in seguito, un periodo di tirocinio teorico-pratico di tre mesi. A livello nazionale esiste una struttura, denominata "Scuola nazionale di formazione dei Pionieri" deputata alla direzione di tutti i principali eventi formativi della componente, cioè corsi di specializzazione organizzati per migliorare qualitativamente il servizio dei Pionieri (es. Corso per Animatore APG, Corso per Operatore ASA, Corso per Facilitatore alla convivenza democratica tra i popoli ed alla EducAzione alla Pace, Stage di specializzazione in clownerie, ecc..). Organi della scuola sono il Presidente (che coincide con l'Ispettore Nazionale Pionieri), il Direttore, il Consiglio Direttivo (composto dai 3 Vice Ispettori Nazionali e da 3 Ispettori Regionali), la Commissione Didattica e il Comitato Scientifico.

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COMITATO FEMMINILE della CROCE ROSSA ITALIANA

Il Comitato femminile è una delle componenti della .Croce Rossa Italiana Possono farne parte solamente soci della Croce Rossa Italiana di sesso femminile.

LA STORIA Le origini del Comitato femminile si possono far risalire alla seconda metà del XIX secolo, quando durante la Battaglia di Solferino le donne lombarde diedero assistenza e cura ai feriti degli eserciti franco-piemontese ed austriaco senza fare distinzione di nazionalità.

LE ATTIVITA’ Attualmente con circa 30.000 volontarie attive, il Comitato femminile svolge attività assistenziali e attività socio-sanitarie. Svolgono attività di assistenza all'interno dei reparti ospedalieri o domiciliarmente, assistendo i pazienti o facilitando i compiti istituzionali. Svolgono attività di educazione sanitaria, assistenza al malato, alle madri in difficoltà, ai minori a rischio. Organizzano raccolte di generi alimentari e di fondi in caso di calamità naturale o disastro, e diffondono il Diritto Internazionale Umanitario.

REQUISITI PER L’ACCESSO ALLA COMPONENTE DEL COMITATO FEMMINILE

Chiunque aspiri ad aderire alla Croce Rossa Italiana ed entrare nel Comitato Femminile, è ammesso alla Componente e sia in possesso dei seguenti requisiti: a) essere Soci dell'Associazione. b) essere maggiorenni, salvo quanto previsto per l’accesso alla Componente Pionieri ai sensi del successivo art. V del Titolo IV del presente Regolamento. c) essere cittadini italiani ovvero essere cittadini di uno Stato dell’Unione Europea o di uno Stato non comunitario, purchè regolarmente soggiornanti nel territorio italiano ai sensi della normativa vigente in materia. d) non essere stati condannati, con sentenza passata in giudicato, per uno dei reati comportanti la destituzione dai pubblici uffici. e) assumere l'impegno a svolgere gratuitamente, le attività anche di tipo intellettuale e professionale di cui al presente regolamento. f) essere in possesso di idoneità psico-fisica, in relazione all’attività da svolgere, certificata ai sensi della vigente normativa. La domanda di iscrizione alla Componente, redatta su apposito modulo eventualmente corredata da curriculum vitae è presentata al Vertice Locale della Componente che la istruisce e, se non sussistono impedimenti, l’accetta trasmettendone copia al Comitato C.R.I. territorialmente competente.

PERCORSO FORMATIVO Si partecipa ad un corso di base (uguale per tutte le componenti volontarie) che da la qualifica di Volontario di Croce Rossa e permette di acquisire il “Brevetto Europeo di Primo Soccorso” - BEPS – dopo si accede alla componente del Comitato Femminile.

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DONATORI DI SANGUE della CROCE ROSSA ITALIANA

I Donatori di Sangue sono una delle componenti della Croce Rossa Italiana.

LA STORIA La componente è nata subito dopo la Seconda Guerra Mondiale per affrontare il problema della carenza di sangue. Dal 1971 i Donatori di Sangue hanno cominciato a sensibilizzare la donazione del sangue periodica, sensibilizzando anche nelle aziende e nei posti di lavoro.

LE ATTIVITA’ Le attività della componente vanno dalla formazione di una cultura trasfusionale, alla donazione periodica di sangue. Possono farne parte tutti coloro tra i 18 e i 65 anni, in possesso di buona salute e che vogliano donare sangue in maniera anonima e gratuita. REQUISITI PER L’ACCESSO ALLA COMPONENTE DEI DONATORI DI SANGUE Chiunque aspiri ad aderire alla Croce Rossa Italiana ed entrare nei Donatori di Sangue, è ammesso alla Componente e sia in possesso dei seguenti requisiti: a) essere Soci dell'Associazione. b) essere maggiorenni, salvo quanto previsto per l’accesso alla Componente Pionieri ai sensi del successivo art. V del Titolo IV del presente Regolamento. c) essere cittadini italiani ovvero essere cittadini di uno Stato dell’Unione Europea o di uno Stato non comunitario, purchè regolarmente soggiornanti nel territorio italiano ai sensi della normativa vigente in materia. d) non essere stati condannati, con sentenza passata in giudicato, per uno dei reati comportanti la destituzione dai pubblici uffici. e) assumere l'impegno a svolgere gratuitamente, le attività anche di tipo intellettuale e professionale di cui al presente regolamento. f) essere in possesso di idoneità psico-fisica, in relazione all’attività da svolgere, certificata ai sensi della vigente normativa. La domanda di iscrizione alla Componente, redatta su apposito modulo eventualmente corredata da curriculum vitae è presentata al Vertice Locale della Componente che la istruisce e, se non sussistono impedimenti, l’accetta trasmettendone copia al Comitato C.R.I. territorialmente competente.

PERCORSO FORMATIVO Si partecipa ad un corso di base (uguale per tutte le componenti volontarie) che da la qualifica di Volontario di Croce Rossa e permette di acquisire il “Brevetto Europeo di Primo Soccorso” - BEPS – dopo si accede alla componente dei Donaori di Sangue.

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COMPONENTI AUSILIARIE DELLE FORZE ARMATE

INFERMIERE VOLONTRIE della CROCE ROSSA ITALIANA

Il Corpo delle Infermiere Volontarie è una componente esclusivamente femminile della Croce Rossa Italiana ed è a tutti gli effetti un Corpo Ausiliario delle Forze Armate.

LA STORIA Il Corpo delle Infermiere Volontarie nasce formalmente in Italia nel 1908 a Roma, su iniziativa della Regina Margherita di Savoia, anche se l’attività delle Dame della Croce Rossa ha inizio nell'800 ed un primo abbozzo di definizione formale dei compiti e della struttura del gruppo risale al 1888 sotto il patrocinio della Duchessa Elena d'Aosta.

LE ATTIVITA’ Tra le attività svolte in situazioni di pace ci sono l'assistenza socio-sanitaria agli infermi e malati terminali, servizi socio-assistenziali, corsi di soccorso ed educazione sanitaria per la popolazione all'interno di fabbriche, scuole in collaborazione o su richiesta di varie organizzazioni ed istituzioni. In tempo di guerra ed in caso di emergenze umanitarie le Infermiere Volontarie collaborano direttamente con le Forze Armate e le organizzazioni di Protezione Civile

PERCORSO FORMATIVO Per entrare a far parte del Corpo occorre frequentare e superare un corso teorico-pratico di due anni che permette in seguito di svolgere mansioni di tipo infermieristico purché queste avvengano presso unità delle forze armate italiane, prestate volontariamente e non sotto forma di prestazione lavorativa. In Italia le componenti di questo Corpo sono comunemente chiamate Crocerossine.

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CORPO MILITARE della CROCE ROSSA ITALIANA

Il Corpo Militare della CRI è una delle componenti dell'Associazione della Croce Rossa Italiana. È un Corpo ausiliario delle Forze armate,

LA STORIA La sua costituzione risale al 1866; l'uniforme in uso è analoga a quella dell'Esercito Italiano, ed il suo personale è sottoposto all'ordinamento disciplinare e penale militare. La sua organizzazione ed il suo funzionamento sono regolati dal Regio Decreto 484 del 10 febbraio 1936, e successive modificazioni

LE ATTIVITA’ Il Corpo Militare esplica le proprie attività istituzionali sia in tempo di guerra, sia in tempo di pace. In tempo di guerra il Corpo Militare:

a) provvede all'assistenza, allo sgombero e alla cura dei feriti e delle vittime, tanto civili quanto militari; b) organizza ed esegue misure di difesa sanitaria antiaerea; c) disimpegna il servizio di ricerca e assistenza dei prigionieri di guerra, degli internati, dei dispersi, dei

profughi, dei deportati e dei rifugiati; d) svolge attività di assistenza sanitaria in relazione alla Difesa Civile.

In tempo di pace il Corpo Militare: a) provvede al mantenimento e alla gestione dei Centri di Mobilitazione e delle Basi Logistiche; b) cura la custodia e il mantenimento delle dotazioni sanitarie; c) provvede all'addestramento e all'aggiornamento del proprio personale; d) si occupa della diffusione del Diritto internazionale umanitario e delle norme di pronto soccorso

sanitario tra il personale delle FF.AA.; e) concorre al servizio di assistenza sanitaria nel caso di grandi manifestazioni ed eventi, nonché per

esercitazioni militari; f) è impiegato in caso di calamità naturali o disastri con funzioni di Protezione Civile.

Per svolgere le funzioni di soccorso sanitario di massa, in guerra come in caso di catastrofe, il Corpo opera attraverso l'impiego di reparti, unità e formazioni campali, raggruppamenti e gruppi sanitari mobili, ospedali da campo attendati e baraccati, treni ospedali, posti di soccorso attendati ed accantonabili, reparti di soccorso motorizzati. Ordinariamente gran parte del personale del Corpo Militare è in posizione di congedo, ed è richiamato in servizio attivo, con precetto, al verificarsi di particolari esigenze di emergenza, ovvero per motivi di addestramento ed istruzione. Il personale che si trova in servizio permanente è quello numericamente sufficiente alla regolare gestione dei Centri di Mobilitazione e dell'Ispettorato Nazionale del Corpo.

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ETICA

DEFINIZIONE DI ETICA L'etica (dal greco antico, "èthos", comportamento, costume, consuetudine) è quella branca della filosofia che studia i fondamenti oggettivi e razionali che permettono di distinguere i comportamenti umani in buoni, giusti, o moralmente leciti, rispetto ai comportamenti ritenuti cattivi o moralmente inappropriati. L'etica può anche essere definita come la ricerca di uno o più criteri che consentano all'individuo di gestire adeguatamente la propria libertà nel rispetto degli altri. Essa pretende inoltre una base razionale, quindi non emotiva, dell'atteggiamento assunto, non riducibile a slanci solidaristici o amorevoli di tipo irrazionale. In questo senso essa pone una cornice di riferimento, dei canoni e dei confini entro cui la libertà umana si può estendere ed esprimere. L'etica può essere descrittiva se descrive il comportamento umano, mentre è normativa (o prescrittiva) se fornisce indicazioni. In ogni caso l'indagine verte sul significato delle teorie etiche. Può essere anche soggettiva, quando si occupa del soggetto che agisce, indipendentemente da azioni od intenzioni, ed oggettiva, quando l'azione è relazionata ai valori comuni ed alle istituzioni. PRINCIPI DELL’ETICA

• Il SAPERE (la conoscenza teorica) – E’ la base indispensabile per poter agire correttamente e dare alle persone di cui ci occupiamo

le migliori risposte possibili, nel rispetto delle norme che regolano l’attività associativa • SAPER FARE (l’abilità pratica)

– Un VOLONTARIO deve essere preparato a svolgere nel miglior modo possibile i compiti d’Istituto

• SAPER ESSERE (l’abilità comportamentale) – Indispensabile sia all’interno che all’esterno dell’associazione – Il modo in cui ci presentiamo, la cortesia, l’educazione, l’assoluta riservatezza che usiamo nei

rapporti interpersonali specialmente in situazioni critiche e delicate contraddistingue il nostro operato

Ma oltre che cittadini NOI siamo anche VOLONTARI…

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Corso di Primo Soccorso Ver.2.10

11 A cura dei monitori di P.S. Prevot Bruna e Campazzo Davide

ETICA del VOLONTARIO… Partendo dal presupposto che: Prestare soccorso è un dovere del cittadino; Prestare soccorso ò un obbligo morale, medico-legale, deontologico;

• Si può quindi incorrere nell’Omissione di soccorso: “Chiunque trovando un corpo umano che sia inanimato, ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo, omette di prestare l’assistenza occorrente o di darne avviso alle autorità”(art.593 C.P.) • Chi commette tale reato va incontro a:: sanzioni penali e pecuniarie proporzionate alla gravità dell’accaduto.

Nessuno è chiamato e tanto meno obbligato a intervenire su un evento se questo mette a rischio la propria incolumità o implica operazioni o applicazioni di tecniche per le quali non è adeguatamente addestrato. Ognuno è chiamato quantomeno ad avvisare le autorità e a non abbandonare il luogo dell’accaduto fino all’arrivo di persona qualificato. IN VESTE DI VOLONTARI L’ETICA CI IMPONE ALCUNE DOMANDE Chi siamo, Cosa facciamo, Come lo facciamo e Per chi lo facciamo? Le risposte si trovano nell’etica professionale e comportamentale dei Volontari di Croce Rossa CHI SIAMO DEFINIZIONE DI VOLONTARIO: Volontario è colui che presta la propria opera a titolo gratuito, in modo spontaneo, senza alcun vincolo contrattuale, senza fini di lucro ed esclusivamente per fini di solidarietà, assumendosi la responsabilità.(legge 266/91 art.2). IL VOLONTARIO DELLA CROCE ROSSA ITALIANA INOLTRE E’ TENUTO A:

1. impegno al servizio; 2. rispetto dell’emblema e dei 7 principi fondamentali (umanità, imparzialità, neutralità,

indipendenza, unità, volontarietà, universalità); 3. osservanza di disposizioni, ordini di servizio, protocolli operativi, regolamento nazionale e dello

statuto C.R.I. COSA FACCIAMO

– Secondo l’attitudine, stato di necessità o priorità svolgiamo servizi socio-sanitari, giorno dopo giorno ed in situazioni d’emergenza e /o calamità naturali

– La Croce Rossa ci addestra ai servizi istituzionali – La formazione è un nostro diritto-dovere – Solo se addestrati possiamo assumerci la responsabilità del servizio reso

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COME LO FACCIAMO

• Secondo l’etica professionale CRI: – Senso di responsabilità – Senso del dovere – Senso dell’onore – Spirito di sacrificio – Buona educazione – Rispetto e lealtà – Valore dell’esempio

PER CHI LO FACCIAMO

• Per chi ha più bisogno del nostro aiuto – All’iniziale momento di ipersolidarietà e iperaltruismo deve seguire la consapevolezza che il

nostro servizio, oltre che serio e professionale, diventi duraturo – Quando i riflettori della cronaca si disinteressano del singolo evento o catastrofe noi dobbiamo

esser vicini a chi rimane al buio Cioè seguendo semplicemente i principi dell’etica del volontario in un ambito ancora più vasto che è quello dell’etica comportamentale:

• Saper essere: comportamento; • Saper fare: addestramento.

IL SOCCORRITORE E LA LEGGE Che cos’è che distingue i volontari dai cittadini?: Il ruolo giuridico: incaricato di pubblico servizio (chi a qualsiasi titolo presti un pubblico servizio di soccorso art.358 C.P.). Pubblico servizio: disciplinato nelle stesse forme della pubblica funzione, ma senza i poteri tipici di quest’ultima. INCARICATO DI PUBBLICO SERVIZIO DI SOCCORSO Doveri:

• obbligo di denuncia, • obbligo di segreto professionale, • obbligo d’intervento*, • obbligo di discrezionalità (privacy).

Diritti: • aggravante in caso di reato contro I.P.S., • essere tutelato dalla normativa vigente (626/94) in materia di sicurezza in ambienti lavorativi. •

*Deve eseguire un soccorso attivo cioè specifico ed appropriato in relazione alla necessità, con il limite della non invasione delle attribuzioni professionali di medici e infermieri.

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Qual’è il ruolo del Volontario nel soccorso sanitario:

• Riconoscere e valutare i parametri vitali e le loro alterazioni principali, • Eseguire manovre rianimatorie di base, • Somministrare (secondo protocolli) ossigeno, • Immobilizzare colonna, bacino e arti, • Praticare un emostasi, • Medicare e proteggere temporaneamente le ferite, • Assistere ad un parto di emergenza, • Trasportare un paziente posizionandolo a seconda della presunta patologia, • Sottrarre un ferito o un malato da imminenti situazioni di pericolo.

Se qualcosa va storto? Qualora il soccorso prestato risulti insufficienti od errato tale da determinare un aggravamento delle condizioni del paziente o la morte di quest’ultimo, il Volontario può essere chiamato a rispondere dei reati di: Lesioni personali colpose, omicidio colposo;

• Colposo = evento causato da negligenza, imperizia, imprudenza; • Negligenza = non adottare tutte le dovute cautele; • Imperizia = non applicare tutte le conoscenze e le capacità di cui si presume; • Imprudenza = agire con leggerezza e mancanza di attenzione.

Siamo sempre punibili? In due casi: 1) stato di necessità (art.54C.P.): necessità di salvare sé od altri dal pericolo (non da lui causato volontariamente, né altrimenti evitabile) attuale di danno grave. 2) esercizio di diritto adempimento di dovere (art.51 C.P.): …imposto da una norma giuridica o da un ordine legittimo della pubblica autorità (es.TSO). Quando termina la nostra responsabilità? 1. In presenza di un medico, 2. Con la consegna del paziente al medico o al personale sanitario di P.S. 3. Se l’assistito firmando rifiuta il ricovero, 4. Se il medico attesta per iscritto la non necessità del ricovero. L’art. 32 della Costituzione sancisce che “la salute è un diritto fondamentale dell’individuo”. Perché un individuo possa essere sottoposto a qualsiasi trattamento sanitario (diagnostico o terapeutico) è necessario che egli manifesti chiaramente e validamente* la propria volontà di affidarsi a quelle cure. * Che sia maggiorenne e capace di intendere e volere e che sia stato informato sul tipo di intervento e sulle sue modalità. Ogni individuo può rifiutare il trattamento sanitario e quindi anche il trasporto in ambulanza. (sempre che sussistano le condizioni di cui sopra). E in quel caso noi che facciamo? Caricarlo con la forza ci renderebbe perseguibili per reato di violenza privata e/o sequestro di persona. Quindi occorre avvertire la C.O. e far firmare il soggetto al modulo di rifiuto dell’intervento. Un tipico caso a rischio: ”Le urgenze psichiatriche” : Laddove il paziente manifesti aggressività nei confronti di se stessa o degli altri, rifiuti qualsiasi aiuto o contatto, si chiuda in se stessa arrivando ad isolarsi dalla realtà che lo circonda. Il soccorritore è tenuto a parlare con il paziente mantenendo in ogni momento un contatto visivo con quest’ultimo e a fargli capire di comprendere quanto dice, non lo deve spaventare in alcun modo, né litigarci o minacciarlo. NON deve mai lasciarlo solo. Nei casi più complicati chiamare le forze dell’ordine e avvisare la C.O. perché invii un medico.

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Riassumendo: Il volontario può essere chiamato a rispondere delle proprie azioni in ambito: Penale: se viola norme del C.P., Civile: giacchè ogni persona è tenuta al risarcimento di un danno che ha provocato, Amministrativo: se danneggia l’organizzazione di cui fa parte , Disciplinare: se viola norme interne all’associazione (Statuto e Regolamento). Punibilità: negligenza, imperizia, imprudenza; Non Punibilità: stato di necessità, forza maggiore. Bisogno psicologico del paziente: 1. essere capito, 2. essere assecondato, 3. essere rassicurato, 4. essere tutelato, 5. essere informato. Ricordiamolo: la persona che ha un incidente o si sottopone a un trattamento diagnostico o terapeutico versa in una condizione di disagio psicologico oltrechè fisico data l’incertezza sulle proprie condizioni e l’essere in “balia” di altre persone, spesso sconosciute.

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ATTEGGIAMENTO PSICOLOGICO DEL SOCCORRITORE (qualche consiglio…) - cerchiamo di essere o almeno apparire CALMI - evitiamo di dire cose banalmente false (es: va tutto bene) - facciamo sì che possa sempre vederci in viso (portiamoci al suo livello e non stiamo in ombra) - presentiamoci con nome e qualifica e chiediamogli il permesso per fare quello che facciamo - chiamiamolo col suo nome ma senza prenderci troppa confidenza - non offendiamoci per eventuali reazioni maleducate o negative - guadagnare anche un contatto fisico oltrechè visivo (fronte, mano…) - poniamo domande in modo semplice e chiaro e ascoltiamo fino in fondo le risposte - offriamoci di avvisare i parenti - cerchiamo di “distrarlo” in attesa dei soccorsi o dell’arrivo in ospedale - tuteliamone sempre la privacy e l’intimità fisica

- CORTESIA, EDUCAZIONE, PROFESSIONALITÀ