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Le competenze linguistiche (dai Quadri di riferimento Invalsi)
Daniela Notarbartolo
Cantalupa 10.9.2016
Indice
1. Sulle «competenze»
2. La padronanza linguistica e i Quadri dR
a. La comprensione (dirò molto)
b. La scrittura (dirò poco)
3. La didattica dell’italiano
a. La comprensione (all’inverso, dirò poco)
b. La scrittura (all’inverso, dirò molto)
Dan
iela
No
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arto
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1. Competente è la persona
Dan
iela
No
tarb
arto
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3
• Le «competenze» non sono solo questione di metodi didattici (metodo induttivo-laboratoriale, scoperta, …)
• richiedono allo studente di investire su di sé, mettersi in gioco, lasciarsi sfidare (nessuno può farlo al suo posto), cioè un atteggiamento positivo
• richiedono al prof.
• di sfidare lo studente con qualcosa di significativo per lui stesso
• di mostrare dal vivo il dinamismo della sua materia (è lui il “competente”)
• di valorizzare il «processo» e l’iniziativa degli studenti: domande, errori, procedure, inventiva …
«scolastico» vs «competente» Scolastico (un inglese «scolastico») • Gli “algoritmi” tipici del prof.: spiego-interrogo, assegno-
correggo-restituisco, … • Gli “algoritmi” tipici dello stud.: studio-ripeto-sono interrogato,
produco 4 colonne come-si-sia Competente Rimettere al centro lo scopo dell’azione e l’esperienza di crescita legata a quell’attività e la persona che la compie • Sa spiegare: dimostrare e giustificare o provare qualcosa
utilizzando l’evidenza, dire perché e come • Fa un percorso: quello che ha imparato prima è il gradino che gli
serve poi
Dan
iela
No
tarb
arto
lo
4
Usare – utilizzare il sapere
A che cosa «serve» o «è utile» quello che si studia?
• utilità: il cacciavite è (immediatamente) utile
• funzione: alle persone serve anche saper pensare in ordine, capire cosa pensa l’interlocutore, cogliere un dettaglio, …
• Dipende da chi sei e che cosa devi fare!
Dan
iela
No
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arto
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Punto di vista 1
Logica della certificazione (linee guida)
• «Problema» della valutazione
• Dalla prova scolastica di apprendimento a
• Compiti di realtà e «progetti»
• Osservazioni sistematiche
• Autovalutazione narrativa del vissuto
• Livelli, rubriche, strumenti (portfolio)
Dan
iela
No
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6
Punto di vista 2
Logica delle riforme (profili e traguardi)
• Partire dal profilo in uscita (programmazione inversa): dove devi arrivare
• Quello che si pratica a scuola ha uno scopo: la «crescita» dello studente
• Acquisizione progressiva attraverso gli apprendimenti via via sviluppati a scuola (ci sono i gradi intermedi)
• Contesto problematico: il «nemico» non è la conoscenza, ma la ripetizione meccanica, routinaria
Dan
iela
No
tarb
arto
lo
7
Inversione del metodo
A. A che cosa porta quello che faccio normalmente ? • Come contribuisce al raggiungimento dello scopo, cioè alla
competenza?
B. Come arrivo al traguardo? • Come è possibile scalettare la competenza in passi progressivi e in
compiti specifici?
È programmatico e intenzionale ?
Dan
iela
No
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arto
lo
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2. Competenza linguistica Profilo in uscita (formulazione licei)
Dan
iela
No
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3. Area linguistica e comunicativa
Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare:
• dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi;
• saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale;
• curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti.
Lingua italiana, scuola, sviluppo (documento ASLI Acc. Crusca e Lincei 2009)
Che una padronanza medio-alta dell’italiano sia un bene per il paese (…) non richiede particolari dimostrazioni. Per padronanza medio-alta si intendono gli usi scritti della lingua ma anche gli usi orali: non quelli della lingua quotidiana, che si apprendono spontaneamente in famiglia e nella società, in àmbito cioè prevalentemente extrascolastico, ma gli usi professionali e più generalmente formali che si richiedono nelle varie forme comunicative della società contemporanea (..).
Una conoscenza della lingua materna sicura e ricca, che non si limiti ai bisogni comunicativi primari, elementari, ma includa un ampio repertorio lessicale, una flessibilità di usi sintattici e una capacità di passare da un registro comunicativo all’altro (…), è insomma una precondizione per un paese civile che intenda restare competitivo nella contemporaneità e nel futuro prossimo.
Dan
iela
No
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a. Comprendere un testo
• Saper ridire più o meno che cosa dice (testo come semplice contenitore di informazioni)? (chi è Airone? quali sono le caratteristiche del personaggio? che cosa fa? …)
Cfr il problema di matematica
• «Non sembra esserci, da parte degli studenti, nessun tentativo di interpretare il testo per comprendere la situazione proposta, e da lì partire per la soluzione. Il testo appare come un semplice contenitore di numeri dal quale attingere i dati in entrata per le operazioni» (Giorgio Bolondi)
Dan
iela
No
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Che cosa è un testo
• Singoli contenuti informativi
ma anche
• Gerarchia delle informazioni
• Idea centrale
• Intenzione, scopo
• Nessi interni di coesione
• Struttura logica di coerenza Dan
iela
No
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arto
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12
La competenza pragmatico-testuale (Invalsi) 1) il saper cogliere e tener conto dei fenomeni di coesione testuale, cioè
dei segnali linguistici che indicano l’organizzazione del testo, in particolare connettivi e coesivi;
2) il saper cogliere e tener conto dell’organizzazione generale (titolazione, scansione in capoversi e paragrafi, rilievi grafici, ecc.) e dei fenomeni locali che contribuiscono alla coerenza testuale, in particolare la modalità di successione e la gerarchia delle informazioni, e i legami logico-semantici tra frasi e tra capoversi (ad esempio, legami di conseguenza, opposizione, similarità, generalizzazione, esemplificazione ecc.);
3) il saper operare inferenze, ricavando contenuti impliciti, pertinenti alla comprensione del testo (ad esempio: La moglie di Luca è partita -> inferenza: Luca è sposato):
4) il saper riconoscere il registro linguistico, determinato dalle scelte morfosintattiche e lessicali dominanti.
Dan
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No
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Aspetti della lettura
Dan
iela
No
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Dan
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No
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La domanda A6 della prova nazionale 2011
• “ma ogni volta che l’urlo di uno dei piccoli andava lontano oltre la strada sulla prateria della piazza mi sentivo nitrire dentro e ritornare cavallino com’ero stato quando anche io dai gradini della cattedrale spiccavo il volo radente sopra l’asfalto”.
Slide Angela Martini ottobre 2011
Dettaglio e nesso logico
Dan
iela
No
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Struttura «contrasto»
Avevo sedici anni, quasi diciassette; mi piaceva ormai “fare il grande” e stare coi grandi veri, tutti dai diciotto in su, della seconda e terza liceale, a discutere, a fumare sotto la tenda color ruggine del caffè; ma ogni volta che l’urlo di uno dei piccoli andava lontano oltre la strada sulla prateria della piazza mi sentivo nitrire dentro e ritornare cavallino com’ero stato quando anche io dai gradini della cattedrale spiccavo il volo radente sopra l’asfalto.
Dan
iela
No
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Testo narrativo e sequenze
Ricordo epiche cacce al topo a cui partecipavamo tutti con scope, spazzoloni, battipanni e altre armi improprie. Persino mia nonna, che per molte cose si sentiva vecchia, in questo caso ritrovava la sua giovinezza. Solo il fratellino doveva contentarsi di seguire quelle cacce dal suo seggiolone, emettendo gridolini di esultanza, perché non sapeva ancora camminare. In un anno cambiammo casa tre volte. Io a Mantova scoprii la strada. La strada come libertà di giocare, spazio per incontrare altri bambini. Per non studiare, non fare i compiti, non obbedire alla mamma. (rr.8-16 vers rapporto)
(…) I pattini a rotelle in realtà non erano solo miei, ma anche di mio fratello; lui però era timido e non osava andare a suonare il campanello della villa per recuperarlo. (rr.23-25 vers rapporto)
(…) … conobbi Venturini, un compagno di scuola di mio fratello Roberto, che faceva la prima media. Io facevo la quarta elementare. (rr.36-38 vers rapporto)
Dan
iela
No
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18
…leggere oltre la “sequenza”…
A2. Quali persone della famiglia vivono a Mantova insieme alla protagonista? Scegli la risposta più completa in base a ciò che dice il testo.
□ A. I nonni, la mamma e due fratelli 3,8
□ B. I genitori, la nonna e due fratelli 6,5
□ C. Due fratelli, la mamma e la nonna 29,9
□ D. La nonna, la mamma e un fratellino 59,0
Dan
iela
No
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Nesso implicito
Ma non fu l’unico incontro importante di quell’anno magico. Proprio all’inizio dell’autunno che doveva concludere il nostro soggiorno mantovano, conobbi Venturini, (…)
Dan
iela
No
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Ricostruire il significato dell’intero testo, integrando più informazioni
A11. Perché la protagonista definisce “magico” l’anno trascorso a Mantova?
□ A. Perché le esperienze vissute l’avevano fatta cambiare e crescere 37,5
□ B. Perché aveva incontrato un uomo celebre come Nuvolari 14,0
□ C. Perché aveva conosciuto un compagno di suo fratello 26,7
□ D. Perché aveva imparato a superare le difficoltà della vita d’ogni giorno 20,3
Inferenza
Dan
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No
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Dan
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No
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(Lavoro di Monica, Civitanova Marche)
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Dan
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No
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Immagine di partenza + testi V primaria 2016
il testo ha uno scopo unitario
Dan
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Idea centrale e intenzione
Dan
iela
No
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25
C: 61,5 % (D: 19,2 %)
Intenzione dell’autore
B18. Rispetto alla domanda del titolo “L’ora legale: ne vale davvero la pena?”, l’autore del testo
A. rimane neutrale e non fornisce al lettore elementi di giudizio 24,5
B. giudica il ricorso all’ora legale un provvedimento utile e necessario 14,6
C. porta più argomenti contro che a favore dell’ora legale 52,3
D. fa discorsi confusi e in contraddizione tra di loro 5,8
Dan
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No
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Relazioni logiche e congiunzioni
Dan
iela
No
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27 C: 49,0 % (B: 28,6 %)
Relazioni logiche e connettivi
Dan
iela
No
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B: 76,5 %
Rel. logiche senza connettivi
Dan
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No
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29 D: 63,4 % (B: 21,0 %)
Rel. logiche a mappa (PN)
Dan
iela
No
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Rettangolo a sinistra: crescita della popolazione Rettangolo a destra: crescita dei consumi energetici Primo rettangolo centrale: sovrasfruttamento ambientale Secondo rettangolo centrale: rischio di non riuscire a soddisfare i bisogni di tutta la popolazione mondiale
Corretta: 35,8 % (18,9 omette)
B3 V primaria 2015 B3. “Finito l’inverno, alcuni di questi animali ‘intuiscono’ che in città si può restare anche nelle altre stagioni” (righe 13-14). Questa informazione non può fare a meno di un’altra che la precede. Quale?
A. “Da qualche anno alcune specie hanno cominciato a frequentare la città”
B. “Ma il gruppo più numeroso è quello degli uccelli”
C. “Le aree urbane sono più calde, in media, di 2°C rispetto alle campagne circostanti” (44%)
D. “Di solito gli animali si avvicinano alla città d’inverno”
• Risposta corretta 26,7%
Dan
iela
No
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Struttura del paragrafo (Invalsi)
Di solito gli animali si avvicinano alle città d’inverno: le aree urbane sono più calde, in media, di 2°C rispetto alle campagne circostanti. Dormire non lontano dai nostri termosifoni permette agli animali di risparmiare molta energia in questa stagione difficile. Poi in città non si può cacciare e quindi vi è anche un elemento di maggior “sicurezza”. Finito l’inverno, alcuni di questi animali “intuiscono” che in città si può restare anche nelle altre stagioni, magari mettendo su famiglia.
(successione temporale)
Dan
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No
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Relazioni apparenti (Invalsi)
Da qualche anno alcune specie hanno iniziato a frequentare le città. Ci sono mammiferi come la volpe, che abita nelle periferie e approfitta anche dei nostri rifiuti alimentari, lo scoiattolo che si arrampica sugli alberi dei parchi pubblici, il riccio che di notte si aggira tra orti e giardini. Per non parlare delle diverse specie di pipistrelli che si rifugiano nei sottotetti e nelle cantine.
Ma il gruppo più numeroso è quello degli uccelli, perché volano e quindi riescono a superare con più facilità gli ostacoli rappresentati da strade e palazzi.
(apparentemente descrittivo)
Di solito gli animali si avvicinano alle città d’inverno: le aree urbane sono più calde, in media, di 2°C rispetto alle campagne circostanti. Dormire non lontano dai nostri termosifoni permette agli animali di risparmiare molta energia in questa stagione difficile. Poi in città non si può cacciare e quindi vi è anche un elemento di maggior “sicurezza”.
Finito l’inverno, alcuni di questi animali “intuiscono” che in città si può restare anche nelle altre stagioni, magari mettendo su famiglia.
(apparentemente narrativo)
Dan
iela
No
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Inferenza semplice
B2. Nel primo paragrafo (righe 1-24) trovi diversi motivi per cui gli animali vanno a stare in città. Scrivine due.
MOTIVO 1. …………………………………………………………………………………………………
MOTIVO 2. ………………………………………………………………………………………………… D
anie
la N
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rbar
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Segnali
Da qualche anno alcune specie hanno iniziato a frequentare le città. Ci sono mammiferi come la volpe, che abita nelle periferie e approfitta anche dei nostri rifiuti alimentari, lo scoiattolo che si arrampica sugli alberi dei parchi pubblici, il riccio che di notte si aggira tra orti e giardini. Per non parlare delle diverse specie di pipistrelli che si rifugiano nei sottotetti e nelle cantine.
Ma il gruppo più numeroso è quello degli uccelli, perché volano e quindi riescono a superare con più facilità gli ostacoli rappresentati da strade e palazzi.
(parola-causa)
Di solito gli animali si avvicinano alle città d’inverno: le aree urbane sono più calde, in media, di 2°C rispetto alle campagne circostanti. Dormire non lontano dai nostri termosifoni permette agli animali di risparmiare molta energia in questa stagione difficile. Poi in città non si può cacciare e quindi vi è anche un elemento di maggior “sicurezza”.
Finito l’inverno, alcuni di questi animali “intuiscono” che in città si può restare anche nelle altre stagioni, magari mettendo su famiglia.
(connettivo implicito e parola-causa)
Dan
iela
No
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B8a
B8. “Diversamente, le specie più sensibili e specializzate vanno incontro a varie difficoltà e possono quindi diminuire.” (righe 35-36).
a) Questa frase porta a chiedersi: «Diversamente da chi o da che cosa?»
Trova l’informazione necessaria per rispondere e copiala o scrivila con parole tue.
Diversamente da …………………………………………………………………………......
• Aspetto prevalente 4: Cogliere le relazioni di coesione e di coerenza testuale (organizzazione logica entro e oltre la frase).
• Risposta corretta 26,0%
Dan
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No
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Struttura «contrasto»
• Non tutte le specie sono capaci di adattarsi a vivere negli ambienti urbani. Sono facilitate quelle di dimensioni medio-piccole (in città gli habitat hanno estensioni limitate e sono molto frammentati) e sicuramente quelle che tollerano la presenza delle persone e ne sopportano le rumorose attività.
• Sono facilitate le specie che mangiano di tutto (onnivore) e quelle che sono molto adattabili e intelligenti. Ma anche le specie robuste e con comportamento gregario (1): in altre parole, chi è dotato di tutto quanto serve per avere successo nelle città. Il gabbiano reale, la cornacchia grigia, la gazza, gli stessi piccioni sono tra le poche specie che stanno riscuotendo un vero successo nelle aree urbane.
• Diversamente, le specie più sensibili e specializzate vanno incontro a varie difficoltà, e possono quindi diminuire. Per descrivere queste dinamiche, i colleghi degli altri Paesi europei parlano quindi di winners (vincitori) e losers (perdenti).
Dan
iela
No
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37
Pronome: parte del discorso > coesivo
Dan
iela
No
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38
Domanda di testualità in grammatica Corretta: 36,9 % Il criterio è sintattico!
Verbo: analisi grammaticale > testualità
Dan
iela
No
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lo
39
Domanda di grammatica sul testo Corretta: 4,8 % (ma 23 % omette)
b. Scrittura
Quadro di riferimento per ricorrezione di un campione di temi di maturità 2008-2012
Accademia della Crusca-Invalsi http://www.invalsi.it/estato2-0910/
Sottodimensioni della scrittura (QdR 2009)
1. testuale (la coerenza, l’impaginazione)
2. morfo-sintattica (la varietà, la flessibilità)
3. lessicale -semantica (l’adeguatezza, la profondità)
4. ideativa (lo scopo, l’unitarietà)
Dan
iela
No
tarb
arto
lo
40
…che diventano criteri di valutazione di competenze
1. costruisce o affastella i contenuti?
2. domina il linguaggio e sceglie con flessibilità?
3. seleziona le parole o mette tra virgolette?
4. dice qualcosa? arriva da qualche parte?
Devono essere oggetto di un lavoro a scuola
Dan
iela
No
tarb
arto
lo
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3. La didattica dell’italiano
• La Sardegna è l’ideale per una vacanza al mare, con le sue spiagge bianche, il mare limpido e il paesaggio affascinante.
• La Sardegna è l’ideale per una vacanza al mare, perché ha spiagge bianche, mare limpido e paesaggio affascinante.
> Analisi del periodo o analisi delle relazioni logiche nel testo?
Dan
iela
No
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42
Dimensioni del testo
• La competenza ideativa: quello che volevi dimostrare è un’idea centrale chiara
• La competenza lessicale: parole e cose
• La competenza morfosintattica: la flessibilità nell’uso della sintassi e delle strutture linguistiche
• La competenza testuale
• Successione tematica (tema/rema)
• Coesione (catene anaforiche e campi semantici)
• coerenza: relazioni logiche fra le frasi e fra i capoversi (questi sconosciuti)
• Intenzionalità: tipologie / testi tipici
• Efficacia: focalizzazione, comunicatività
Dan
iela
No
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lo
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a. Descrivere le relazioni logiche
Anche senza connettivi espliciti:
• causa-conseguenza
• problema-soluzione
• processo-fasi
• generale-esempio
• tutto-parti
• concetto-contrasto
• generale-particolare
Non solo tesi-argomento-confutazione del sovrastimato «tema argomentativo»
> Lavorare sui nessi logici fra i concetti (fra frasi e fra capoversi)
Dan
iela
No
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lo
44
L’arte di adattarsi L’alta montagna, in inverno, è un luogo decisamente inospitale. Basti pensare alle rigide temperature, all’impeto delle bufere, alle valanghe, alla coltre nevosa che ricopre ogni cosa e rende difficile la ricerca del cibo. Ma proprio questi fattori hanno agito da importanti selezionatori nel corso dell’evoluzione della specie. Solo quelle che hanno saputo sviluppare adattamenti e strategie, a volte sorprendenti, riescono a superare i rigori dell’inverno alpino. C’è chi, come la marmotta, si affida al letargo, trascorrendo l’inverno in comode e calde tane; altri, come l’arvicola delle nevi, vivono in piccole gallerie scavate sotto il manto nevoso; altri ancora, come lo stambecco, superano la stagione avversa grazie alla riserva di grasso accumulata durante l’estate e alla folta pelliccia, nutrendosi di poca erba che spesso deve essere liberata dalla neve scavando con gli zoccoli. Lo scoiattolo e la nocciolaia si affidano invece alle scorte alimentari costituite affannosamente durante l’autunno sotterrando semi di pino cembro o di altre essenze di cui, grazie a qualche dimenticanza, favoriscono involontariamente la diffusione. Tre specie, tuttavia, si sono adattate meglio di tutte le altre fino a diventare, con la muta autunnale, un tutt’uno con il manto nevoso: la lepre variabile (Lepus timidus), la pernice bianca (Lagopus mutus) e l’ermellino (Mustela erminea).
Dan
iela
No
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arto
lo
45
L’arte di adattarsi L’alta montagna, in inverno, è un luogo decisamente inospitale. Basti pensare alle rigide temperature, all’impeto delle bufere, alle valanghe, alla coltre nevosa che ricopre ogni cosa e rende difficile la ricerca del cibo. Ma proprio questi fattori hanno agito da importanti selezionatori nel corso dell’evoluzione della specie. Solo quelle che hanno saputo sviluppare adattamenti e strategie, a volte sorprendenti, riescono a superare i rigori dell’inverno alpino. C’è chi, come la marmotta, si affida al letargo, trascorrendo l’inverno in comode e calde tane; altri, come l’arvicola delle nevi, vivono in piccole gallerie scavate sotto il manto nevoso; altri ancora, come lo stambecco, superano la stagione avversa grazie alla riserva di grasso accumulata durante l’estate e alla folta pelliccia, nutrendosi di poca erba che spesso deve essere liberata dalla neve scavando con gli zoccoli. Lo scoiattolo e la nocciolaia si affidano invece alle scorte alimentari costituite affannosamente durante l’autunno sotterrando semi di pino cembro o di altre essenze di cui, grazie a qualche dimenticanza, favoriscono involontariamente la diffusione. Tre specie, tuttavia, si sono adattate meglio di tutte le altre fino a diventare, con la muta autunnale, un tutt’uno con il manto nevoso: la lepre variabile (Lepus timidus), la pernice bianca (Lagopus mutus) e l’ermellino (Mustela erminea).
Dan
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Dan
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L’alta montagna, in inverno, è un luogo decisamente inospitale.
Basti pensare alle rigide temperature, all’impeto delle bufere, alle valanghe,
alla coltre nevosa che ricopre ogni cosa e rende difficile la ricerca del cibo.
Ma proprio questi fattori hanno agito da importanti selezionatori nel corso
dell’evoluzione della specie. Solo quelle che hanno saputo sviluppare adattamenti
e strategie, a volte sorprendenti, riescono a superare i rigori dell’inverno alpino.
C’è chi, come la
marmotta, si affida
al letargo,
trascorrendo
l’inverno in
comode e calde
tane;
altri ancora, come lo stambecco,
superano la stagione avversa grazie
alla riserva di grasso accumulata
durante l’estate e alla folta
pelliccia, nutrendosi di poca erba
che spesso deve essere liberata
dalla neve scavando con gli zoccoli.
Lo scoiattolo e la nocciolaia si affidano
invece* alle scorte alimentari costituite
affannosamente durante l’autunno
sotterrando semi di pino cembro o di
altre essenze di cui, grazie a qualche
dimenticanza, favoriscono
involontariamente la diffusione.
Tre specie,
tuttavia, si sono
adattate meglio di
tutte le altre fino a
diventare, con la
muta autunnale, un
tutt’uno con il
manto nevoso: la
lepre variabile
(Lepus timidus), la
pernice bianca
(Lagopus mutus) e
l’ermellino
(Mustela erminea).
altri, come
l’arvicola delle
nevi, vivono in
piccole gallerie
scavate sotto il
manto nevoso;*
CAUSE
CONSEGUENZE
ESEMPI E STRATEGIE
CONCETTO PROBLEMA
SOLUZ IONE
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• Riassunto (quali sono i passaggi del testo)
• In inverno gli animali delle zone alpine si trovano in un ambiente inospitale, e per risolvere il problema del freddo applicano diverse strategie, come il letargo, la riserva di cibo, la muta …
• Regesto (cosa fa sinteticamente il testo)
• Il testo descrive le diverse strategie con cui le specie di animali delle Alpi si adattano al rigido clima invernale (risolvono il problema…) D
anie
la N
ota
rbar
tolo
Regesto e riassunto
48
b. La scrittura (vincolata)
Scrivere su strutture vuote
• Problema • Dato di partenza (inospitale)
• Causa (rigore)
• Conseguenza (adattamenti)
• Soluzione • Esempio 1 («abitazione»)
• Esempio 2 («vitto»)
• Esempio 3 («abbigliamento»)
Cfr. osservazioni di Serianni L. - Benedetti G. (2009), Scritti sui banchi, Carocci
Dan
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Dan
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No
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L’alta montagna, in inverno, è un luogo decisamente inospitale.
Basti pensare alle rigide temperature, all’impeto delle bufere, alle valanghe,
alla coltre nevosa che ricopre ogni cosa e rende difficile la ricerca del cibo.
Ma proprio questi fattori hanno agito da importanti selezionatori nel corso
dell’evoluzione della specie. Solo quelle che hanno saputo sviluppare adattamenti
e strategie, a volte sorprendenti, riescono a superare i rigori dell’inverno alpino.
C’è chi, come la
marmotta, si affida
al letargo,
trascorrendo
l’inverno in
comode e calde
tane;
altri ancora, come lo stambecco,
superano la stagione avversa grazie
alla riserva di grasso accumulata
durante l’estate e alla folta
pelliccia, nutrendosi di poca erba
che spesso deve essere liberata
dalla neve scavando con gli zoccoli.
Lo scoiattolo e la nocciolaia si affidano
invece* alle scorte alimentari costituite
affannosamente durante l’autunno
sotterrando semi di pino cembro o di
altre essenze di cui, grazie a qualche
dimenticanza, favoriscono
involontariamente la diffusione.
Tre specie,
tuttavia, si sono
adattate meglio di
tutte le altre fino a
diventare, con la
muta autunnale, un
tutt’uno con il
manto nevoso: la
lepre variabile
(Lepus timidus), la
pernice bianca
(Lagopus mutus) e
l’ermellino
(Mustela erminea).
altri, come
l’arvicola delle
nevi, vivono in
piccole gallerie
scavate sotto il
manto nevoso;*
CAUSE
CONSEGUENZE
ESEMPI E STRATEGIE
CONCETTO PROBLEMA
SOLUZ IONE
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Competenza ideativa
Non solo farsi venire delle idee!
• L’idea centrale è il lancio d’agenzia di un articolo o l’abstract di un articolo scientifico
• L’idea centrale emerge dal titolo oppure viene imposta al titolo
• L’idea centrale struttura anche ciascuno dei capoversi
Dan
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51
L’intenzione attraverso il «tipo»
• Nella realtà non si scrivono «tipologie testuali» (narrativo, espositivo, argomentativo …) ma «testi tipici» (relazione, recensione, commento letterario, descrizione, esposizione di un problema di storia …)
• Il testo tipico può effettivamente essere «adeguato allo scopo e al destinatario, con un registro coerente ecc.
• Ogni testo tipico ha una sua successione logica (es. la descrizione tutto-parti o la relazione problema-soluzione) e suoi artifici retorici (es. l’ordine a piramide rovesciata della prosa giornalistica), che possono essere appresi «artigianalmente»
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Il focus
Soggetti diversi
• In Spagna una spagnola che ballava il flamenco incontrò un torero. Il torero le pagò il biglietto della sala da ballo. Margareth, la donna del torero, non sapeva niente di tutto ciò
Stesso soggetto
• In Spagna un torero incontrò una spagnola che ballava il flamenco. Il torero le pagò il biglietto della sala da ballo. Lui aveva una donna, Margareth, che non sapeva niente di tutto ciò
(esempio da A. Ferrari)
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Informazioni Anna oggi è abbastanza stanca Anna è rientrata tardi dal torneo Con la sua squadra Anna ha vinto il torneo Quando Anna era assente a scuola c’è stato compito di matematica. Oggi Anna decide di andare a scuola Anna vuole recuperare il compito di matematica
Fuoco su: Anna ha deciso di andare a scuola • Anna, pur essendo abbastanza stanca perché è rientrata tardi dal torneo
che ha vinto con la sua squadra, ha deciso di andare a scuola per recuperare un compito di matematica svolto mentre era assente.
Fuoco su: Anna vuole recuperare il compito di matematica • Nonostante sia tornata tardi dal torneo vinto con la sua squadra e sia
abbastanza stanca, Anna vuole recuperare il compito di matematica che è stato svolto mentre era assente, perciò ha deciso di andare a scuola.
Fuoco su : Anna oggi è abbastanza stanca • Anna, essendo tornata tardi dal torneo che ha vinto con la sua squadra,
oggi è abbastanza stanca, ma ha deciso di andare a scuola per recuperare un compito di matematica svolto mentre era assente
MANUELA, PESARO, scuola media
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Coesione e successione tematica
• Mio zio è farmacista. Sua moglie ha 39 anni. Un giorno nella farmacia entrò un tizio che aveva la stessa età di mia zia. Quel giorno io però ero andata a scuola, un grande edificio di mattoni rosso: il mio colore preferito.
Non conferma l’unità tematica! avrebbero senso questi sviluppi:
• Mio fratello è farmacista. Sua moglie ha 39 anni. [Sono sposati da 12 anni e hanno due bambini…] (dice qualcosa sui due)
• Mio fratello è farmacista. Un giorno nella farmacia entrò un tizio [che senza tanti giri di parole gli chiese aiuto per un caso urgente …] (racconta un episodio ambientato in farmacia)
• La moglie di mio fratello ha 39 anni. Un giorno conobbe un tizio che aveva la stessa età [come scoprì per caso registrando i suoi dati nel sistema informatico del negozio dove lavora, e gli chiese dove avesse fatto le scuole superiori …] (espone un fatto in cui l’età è un dato significativo)
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Coesione e zig zag
• Per il dottor Spock i genitori non devono costringere i propri figli ad acquisire le regole della società, cioè non bisogna che i figli cambino la propria personalità per conformarsi alla società, ma al contrario l’educazione deve servire per dare un trampolino di lancio al ragazzo, cioè deve essere uno strumento che serva al giovane per aumentare ed accrescere le sue risorse.
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O tutto sui figli
• Per il dottor Spock i figli non devono essere costretti dai genitori ad acquisire le regole della società, cioè (sempre i figli) non devono cambiare la propria personalità per conformarsi alla società, ma al contrario l’educazione deve essere un trampolino di lancio, cioè uno strumento che serva per aumentare (soggetto sempre i figli) ed accrescere le proprie risorse.
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O tutto sui genitori
• Per il dottor Spock i genitori non devono costringere i propri figli ad acquisire le regole della società, a cambiare la loro personalità per conformarsi alla società, ma al contrario attraverso l’educazione devono offrire loro un trampolino di lancio, cioè uno strumento che serva per aumentare ed accrescere le loro risorse.
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Competenza morfosintattica
• In quello stand c’era un tavolo e sopra c’era un computer con tutti i suoi accessori
• L’esaminatore gli pose una domanda complessa e davanti ad essa il candidato si confuse.
• Tutti i principi amavano Elena e per causa sua sarebbe scoppiata una lunga guerra
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Flessibilità (regole e scelte)
• ceno e dopo vengo / vengo dopo cena / vengo dopo che ho cenato;
• ti chiedo l’ora / ti chiedo che ora è
• mentre vado a casa compro il pane / andando a casa compro il pane
• piove quindi prendo l’ombrello / poiché piove prendo l’ombrello
• anche se ho studiato ho preso quattro / Ho studiato, anche se ho preso quattro
• ho affittato una casa al mare per passarci le vacanze / siccome voglio passare le vacanze al mare ho affittato una casa 60
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Coordinazione e subordinazione: il rema non è ugualmente chiaro
Solo per la posizione (focalizzazione debole)
• Hanno giocato male ma hanno vinto
• Hanno vinto ma hanno giocato male
La differenza fra le due frasi è scarsa
Sintatticizzato (focalizzazione forte)
• Anche se hanno giocato male, hanno vinto (evviva!!)
• Anche se hanno vinto, hanno giocato male (che figuraccia...)
La differenza fra le due frasi è netta
Tesina PAS di Francesca A., Brescia, a.a. 2014-2015
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La competenza lessicale
• I costrutti preposizionali
• convincersi a /essere convinto di
• dovuto a / causato da
• auspicare che / augurarsi che
• Le solidarietà lessicali
• stilare un elenco
• stabilire un record
• assumersi una responsabilità
• Il lessico astratto (dei concetti)
• apportare / asportare
• legislazione / legislatura
• installare / instaurare
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Sulla grammatica S. Ferreri - D. Notarbartolo, Insegnare e apprendere italiano con le Indicazioni Nazionali - Lessico e Grammatica , Giunti (e-book) gennaio 2016 euro 6,99 sul mio sito c’è il GLOSSARIO GRAMMATICALE del testo
D. Notarbartolo, La padronanza linguistica, Academia Universa Press 2011 (aggiornamento dei prof.) con sconto su ibs D. Notarbartolo-D. Graffigna GrammaticaNuova, Bulgarini 2010 (biennio superiori)
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NB! D.Notarbartolo-D.Graffigna-G.Branciforti,
Grammatica per competenze, Bulgarini (in preparazione)
Volume 1: competenze morfosintattiche in 9 capitoli con competenze applicate alla scrittura, alla comprensione, all’analisi letteraria (poesia della grammatica)
- La frase (1-2)
- La morfosintassi (3-4 + approfondimenti su alcune classi di parole come verbo, avverbi, congiunzioni)
- Le relazioni logiche nella frase semplice (5-6)
- Le relazioni logiche nella frase complessa (7-9)
Volume 2: competenze di scrittura e comprensione
- La lingua adulta e la scrittura articolata (1-3)
- Il testo in tutte le sue dimensioni (4-10)
- Testi tipici (relazione scientifica, recensione, commento letterario, riassunto, risposta breve, … tipologie A-D) (passim)
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Scrittura D. Notarbartolo, Competenze testuali per la scuola, Bussole Carocci 2014
INDICE 1. L’insegnamento della scrittura 2. La sintassi come struttura riconoscibile 3. Continuità dei referenti 4. Gerarchia della frase 5. Ordine testuale 6. Rapporti logico-semantici 7. Il testo come struttura logica 8. Dimensione comunicativa Conclusioni e Bibliografia
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www.insegnaregrammatica.it / www.notarbartolo.it • Argomenti di grammatica • Mie pubblicazioni • Segnalazioni editoriali (recensioni) • Altro (materiale Invalsi, competenze, DSA, …)
www.diesse.org • Diesse forma e innova > Botteghe dell’insegnare >
Italiano lingua (anche anni precedenti) • Cisco webex = piattaforma per videoconferenze
GRAZIE