Genetica del comportamento L’ambiente* -...

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Genetica del comportamento L’ambiente

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Genetica del comportamento

L’ambiente  

Genetica del comportamento Ambiente

Ambiente  NON  condiviso:  le  esperienze  che  non  sono  condivise  dai  bambini  della  stessa  famiglia  sembrano  essere  più  importan6  ai  fini  dello  sviluppo  delle  esperienze  condivise    Correlazione  geno9po-­‐ambiente:  molte  misurazioni  dell’ambiente  u6lizzate  in  psicologia  mostrano  un’influenza  gene6ca  (i.e.,  le  persone  creano  le  proprie  esperienze  in  parte  per  ragioni  gene6che)    Interazione  geno9po-­‐ambiente:  rappresenta  la  sensibilità  gene6ca  all’ambiente    

Genetica del comportamento

Galton  (1822-­‐1911)  

Padre  della  gene9ca  del  

comportamento  

I tratti psicologici possono essere ereditati al pari delle caratteristiche fisiologiche  

«Non si sfugge alla conclusione che la natura prevale enormemente sulla cultura quando le differenze di cultura non oltrepassano quanto è generalmente riscontrabile tra persone dello stesso ceto sociale nello stesso paese» (Galton, 1883).

Genetica del comportamento

Watson  (1878-­‐1958)  

Le caratteristiche psicologiche dipendono totalmente dalle interazioni con l’ambiente  

«I comportamenti credono che non esista nulla dal cui interno l’uomo si sviluppi. Se parti con il giusto numero di dita delle mani e dei piedi, con gli occhi e con alcuni elementari movimenti che sono presenti fin dalla nascita, non hai bisogno di null’altro per creare un uomo, per farne un genio, un raffinato gentiluomo, un violento o un criminale» (Watson, 1928)

«Non esistono cose come l’ereditare una capacità, un talento, un temperamento, una costituzione o delle caratteristiche mentali» (Watson, 1925)

Genetica del comportamento

Come   operano   le   COMPENTI   BIOLOGICHE   nello  sviluppo  delle  differenze  psicologiche?  

Quali   sono   i   RAPPORTI   tra   FATTORI   GENETICI   e  AMBIENTE  nel  corso  dello  sviluppo?  

La  gene9ca  del  comportamento  indaga  l’interazione  tra  faLori   gene9ci   e   ambientali   che   agiscono   sulle  differenze  nello  sviluppo  (Plomin,  2000)  

Cambiamento  di  prospeRva  degli  anni  ‘80  

Si  propone  di  verificare  come  due  grandi  fon6  di  variabilità  quali  il  corredo  gene9co  e  l’ambiente  concorrano   nel   determinare   una   data  caraLeris9ca  psicologica  e  nella  determinazione  delle   differenze   individuali   nel   corso   dello  sviluppo    «  La  gene6ca  è  troppo  rilevante  per  la  Psicologia  per  lasciarla  ai  soli  gene6s6»    (Plomin,  2000)          

Genetica del comportamento

Al  fine  di  studiare  come  il  corredo  geno9pico  e  l’ambiente  concorrano  nel  determinare  una  determinata  caraReris6ca  psicologica  si  usano  ricerche  di  6po  CORRELAZIONALE  cioè  si  misura  il    grado  in  cui  si  presenta  una  somiglianza  della  caraReris6ca  in  ques6one  in  coppie  di  individui  che  possiedono  differen6  livelli  di:    -­‐ Affinità  gene9ca  -­‐ Affinità  ambientale    

Genetica del comportamento

STUDI  GEMELLARI    (STESSO  AMBIENTE):  •  Comparazione  fra  gemelli  omozigo9    •  Comparazione  fra  gemelli  eterozigo9  

STUDI  FAMILIARI  (STESSO  AMBIENTE):  •  Comparazione  fra  fratelli  •  Comparazione  genitori-­‐figli        STUDI  DI  BAMBINI  ADOTTATI  (AMBIENTE  DIVERSO):  

•  Comparazione  con  genitori  e  fratelli  biologici  •  Comparazione  con  genitori  e  fratelli  adoRvi    

Metodi di studio

STUDI  GEMELLARI    (STESSO  AMBIENTE):  •  Comparazione  fra  gemelli  omozigo9    •  Comparazione  fra  gemelli  eterozigo9  

STUDI  FAMILIARI  (STESSO  AMBIENTE):  •  Comparazione  fra  fratelli  •  Comparazione  genitori-­‐figli        STUDI  DI  BAMBINI  ADOTTATI  (AMBIENTE  DIVERSO):  

•  Comparazione  con  genitori  e  fratelli  biologici  •  Comparazione  con  genitori  e  fratelli  adoRvi    

Metodi di studio

Genetica quantitativa

Gene6ca   Ambiente  

Genetica quantitativa

ü  la forza dell’effetto genetico varia a seconda delle particolari caratteristiche psicologiche ma sembra che il fattore genetico giustifichi solo il 30-60% delle differenze individuali nella popolazione

ü  gli stessi dati quantitativi che hanno evidenziato l’importanza della variabilità genetica sono anche quelli che forniscono una forte dimostrazione della rilevanza dei fattori non genetici

Genetica quantitativa

ü  la forza dell’effetto genetico varia a seconda delle particolari caratteristiche psicologiche ma sembra che il fattore genetico giustifichi solo il 30-60% delle differenze individuali nella popolazione

ü  gli stessi dati quantitativi che hanno evidenziato l’importanza della variabilità genetica sono anche quelli che forniscono una forte dimostrazione della rilevanza dei fattori non genetici

«L’ereditabi l i tà   non   impl ica  determinismo  gene6co.  L’influenza  gene6ca   sul   comportamento  coinvolge   tendenze   probabilis6che  piuRosto   che  una  programmazione  preordinata.   In   altre   parole   la  complessità   di   mol6   sistemi  comportamenta l i   porta   a l la  conclusione   che   i   geni   non   sono   il  des6no»    (Plomin  et  al.,  2001)  

Genetica quantitativa

(R.  Plomin)  

Genetica del comportamento

il  geno9po  influenza  l’ambiente      

l’ambiente  influenza  il  feno9po  

GENOTIPO: insieme dei geni di un individuo FENOTIPO: caratteristiche osservabili manifestate dall’individuo

LO STESSO GENOTIPO PUO’ DARE ORIGINE A FENOTIPI DIVERSI A SECONDA DELLE

CARATTERISTICHE AMBIENTALI

Vi  sono  componen6  gene6che  che  cambiano  peso  e  modo  di  operare  nel  corso  dello  sviluppo  

Genetica del comportamento

GENI STRUTTURALI: geni che codificano le proteine e gli enzimi e sono insensibili all’ambiente (es. fenicheltonuria)

GENI REGOLATORI: specificano sostanze che si legano al DNA stesso e agiscono regolando l’azione dei geni strutturali ! i geni regolatori interagiscono con l’ambiente

Genetica del comportamento Le  relazione  tra  faRori  gene6ci  e  ambiente  sono  mediate  da  altri  livelli  

Attività genetica

Attività neurale

Comportamento

Ambiente

sviluppo individuale

Definire  l’ambiente  

•  Ambiente  prenatale  •  Geografico  •  Storico-­‐culturale  •  Fisico  •  Sociale  in  senso  streRo:  Individui  con  cui  si  è  

in  contaRo  •  Insieme  degli  oggeY  con  cui  si  è  in  contaRo  •  Even6  di  vita  •  Eccetera….  

Esperienze ambientali: condivise e non condivise

Le  esperienze  ambientali  possono  essere  più  personali  (ambiente  NON  condiviso)  o  più  condivise  (ambiente  condiviso)  

Esperienze ambientali: condivise e non condivise

Le  esperienze  ambientali  possono  essere  più  personali  (ambiente  NON  condiviso)  o  più  condivise  (ambiente  condiviso)  

Esempio  di  esperienza  ambientale  non  condivisa:    le  caraLeris9che  delle  relazioni  di  ogni  figlio  con  i  genitori  

Tali  relazioni  sono  differen9  anche  in  rapporto  alle  caraLeris9che  individuali  di  ogni  figlio  

   

La  stessa  famiglia  può  cos9tuire  un  ambiente  psicologico  che  è  in  parte  differente  per  i  due  fratelli  

Esperienze ambientali: condivise e non condivise

Le  esperienze  ambientali  possono  essere  più  personali  (ambiente  NON  condiviso)  o  più  condivise  (ambiente  condiviso)  

Secondo  alcuni  studiosi  (e.g.,  Scarr)  le  esperienze  ambientali  NON  condivise  sono  più  importan9  ai  fini  dello  sviluppo  delle  esperienze  ambientali  condivise  

le  esperienze  che  non  sono  condivise  dai  bambini  della  stessa  famiglia  sembrano  essere  più  importan6  

ai  fini  dello  sviluppo  delle  esperienze  condivise  

Esperienze ambientali: condivise e non condivise

importanza  ambiente  NON  condiviso  

L’ambiente  familiare  condiviso  gioca  un  ruolo  trascurabile  per  molte  caraReris6che  psicologiche:    -­‐  aspeR  psicopatologici  (es.  schizofrenia)  -­‐  peso  corporeo  e  alcolismo  (ruolo  trascurabile  ambiente  condiviso)    Per  l’abilità  cogni9va  generale  il  peso  dell’ambiente  condiviso  cambia  nel  corso  dello  sviluppo,  diventando  meno  rilevante  dopo  l’adolescenza    

Gene6ca   Ambiente  

Esperienze ambientali: condivise e non condivise

Gene6ca   Ambiente  NON  condiviso  

Esperienze ambientali: condivise e non condivise

importanza  ambiente  NON  condiviso  

La  componente  ambientale  NON  condivisa  si  riferisce  alla  variabilità  non  spiegata  dall’eredità  o  dall’ambiente  familiare  condiviso  e  include  

l’errore  di  misura        

1)  Come  viene  s9mato  l’ambiente  non  condiviso?    2)  Quali  sono  le  fon9  dell’ambiente  non  condiviso?    3)  Qual  è  l’associazione  tra  ambiente  non  condiviso  e  traR  psicologici?  

Esperienze ambientali: condivise e non condivise

1)  Come  viene  s9mato  l’ambiente  non  condiviso?    

Ereditarietà  s6mata  confrontando  somiglianza  tra  gemelli  MZ  e  DZ      

La  varianza  ambientale  è  la  variabilità  non  spiegata  dalla  gene6ca      

L’ambiente  condiviso  viene  s6mato  aRraverso  la  somiglianza  familiare  non  spiegata  dalla  gene6ca  (es.  studi  adozioni)  

Esperienze ambientali: condivise e non condivise

1)  Come  viene  s9mato  l’ambiente  non  condiviso?    

Studi  su  gemelli  monozigo9  alleva9  insieme:  test  direRo  dell’ambiente  non  condiviso  

 TUTTAVIA…  

 ques6  studi  potrebbero  soRos6mare  l’importanza  dell’ambiente  

non  condiviso  

Esperienze ambientali: condivise e non condivise

Genetica quantitativa

Studi  su  gemelli  monozigo6  alleva6  insieme  potrebbero  soRos6mare  l’importanza  dell’ambiente  non  condiviso  

 Es.  correlazione  per  i  gemelli  MZ  per  la  capacità  cogni9va  generale  è  di  0,85.  Di  conseguenza,  ambiente  non  condiviso  è  uguale  a  0,15  (1  -­‐  0,85)  

 Correlazione  tra  gemelli  DZ  è  di  0,6,  tra  fratelli  non  gemelli  di  0,4  à  

“speciale”  ambiente  condiviso  tra  coppie  di  gemelli  che  è  responsabile  del  20%  della  varianza  

Studi  su  gemelli  monozigo6  alleva6  insieme  potrebbero  soRos6mare  l’importanza  dell’ambiente  non  condiviso  

 Il  valore  della  correlazione  di  0,85  per  la  capacità  cogni6va  generale  nei  

gemelli  MZ  può  essere  sopravvalutato  del  0,20  a  causa  di  questo  “speciale”  ambiente  condiviso  

 I  gemelli  tendono  a  condividere  ambien9  che  aumentano  la  somiglianza  

tra  loro,  ma  che  non  contribuiscono  alla  somiglianza  tra  fratelli  non  gemelli,  soLos9mando  la  varianza  dovuta  all’ambiente  non  condiviso  

Esperienze ambientali: condivise e non condivise

2)  Quali  sono  le  fon9  dell’ambiente  non  condiviso?    

Quali  sono  gli  aspeY  dell’ambiente  familiare  che  sono  specifici  per  ogni  bambini  piuRosto  che  quelli  condivisi?  

Alcune  variabili  rela9ve  alla  struLura  della  famiglia  sono  sono  per  definizione  faRori  ambientali  non  condivisi,  come  ad  esempio:    -­‐  ordine  di  nascita  dei  fratelli    -­‐  differenze  di  età  tra  i  fratelli  

Esperienze ambientali: condivise e non condivise

2)  Quali  sono  le  fon9  dell’ambiente  non  condiviso?    

Quali  sono  gli  aspeY  dell’ambiente  familiare  che  sono  specifici  per  ogni  bambini  piuRosto  che  quelli  condivisi?  

IMPORTANZA  DEL  PUNTO  DI  VISTA!  

Le  valutazioni  da  parte  dei  bambini  e  dei  genitori  dello  stesso  aspeRo  dell’ambiente  possono  essere  molto  diverse,  portando  quindi   a   s6me   diverse   dell’influenza   dell’ambiente   non  condiviso  

Esperienze ambientali: condivise e non condivise

2)  Quali  sono  le  fon9  dell’ambiente  non  condiviso?    

Quali  sono  gli  aspeY  dell’ambiente  familiare  che  sono  specifici  per  ogni  bambini  piuRosto  che  quelli  condivisi?  

IMPORTANZA  DEL  PUNTO  DI  VISTA!  

ES.  divorzio:  se  valutato  del  punto  di  vista  della  famiglia  non  rappresenta  una  delle  fon6  delle  differenze  tra  fratelli,  perché  non  differisce  per  due  bambini  della  stessa  famiglia    

TUTTAVIA    la  ricerca  sul  divorzio  dimostra  che  influenza  i  figli  in  modo  differente;  tali  differenze  possono  emergere  se  il  divorzio  è  valutato  dal  punto  di  vista  del  bambino  (es.  percezione  del  bambino  dello  stress  causato  dal  divorzio)    

Esperienze ambientali: condivise e non condivise

2)  Quali  sono  le  fon9  dell’ambiente  non  condiviso?    

Quali  sono  gli  aspeY  dell’ambiente  familiare  che  sono  specifici  per  ogni  bambini  piuRosto  che  quelli  condivisi?  

IMPORTANZA  DEL  PUNTO  DI  VISTA!  

Esperienze ambientali: condivise e non condivise

2)  Quali  sono  le  fon9  dell’ambiente  non  condiviso?    

Quali  sono  gli  aspeY  dell’ambiente  familiare  che  sono  specifici  per  ogni  bambini  piuRosto  che  quelli  condivisi?  

TuRavia,  anche  quando  le  misure  sono  specifiche  per  ogni  bambino,  esse  possono  essere  condivise  tra  due  bambini  della  stessa  famiglia    Osservazione  interazione  tra  madre  e  bambini  condoRe  quando  entrambi  i  fratelli  avevano  1  e  2  anni  di  vita:    à vocalizzazioni  spontanee  della  madre  sono  equivalen6  per  i  

fratelli  (INFLUENZA  CONDIVISA)  à affeLo  materno  correlazioni  trascurabili  tra  i  fratelli  (INFLUENZA  

NON  CONDIVISA)  

Esperienze ambientali: condivise e non condivise

2)  Quali  sono  le  fon9  dell’ambiente  non  condiviso?    

L’ambiente  NON  condiviso  non  si  limita  alle  misure  dell’ambiente  familiare  à  le  esperienze  al  di  fuori  della  famiglia  sono  probabilmente  i  candida9  migliori  per  rappresentare  le  influenze  ambientali  non  condivise  

   Es.  compagnia  di  amici,  sostegno  sociale;  

faRori  non  sistema6ci,  quali  even6  di  vita,  inciden6  o  malaYe  à  intervento  di  faLori  casuali  

“I  capricciosi  effeY  del  caso  nel  produrre  risulta6  stabili  sono  abbastanza  comuni.  Fili  ingarbuglia6  nei  modi  più  diversi  finiscono  sempre,  presto  o  tardi,  col  formare  dei  nodi  molto  streY”  (Galton,  1889)  

Esperienze ambientali: condivise e non condivise

Gene6ca   Ambiente  NON  condiviso  

FAMILIARE  

NON  FAMILIARE  

Esperienze ambientali: condivise e non condivise

3)  Qual  è  l’associazione  tra  ambiente  non  condiviso  e  traR  psicologici?  

Associazione  tra  comportamento  nega6vo  dei  genitori  direRo  in  modo  specifico  verso  uno  dei  figli  adolescen6  e  il  suo  comportamento  an6sociale      !  qual  è  la  direzione  degli  effeR?  è  la  differenza  nella  nega9vità  del  comportamento  dei  genitori  la  causa  del  comportamento  an9sociale  dei  figli?    molte  delle  differenze  tra  comportamen6  dei  genitori  nei  confron6  dei  figli  sono  in  realtà  gli  effeY  piuRosto  che  le  cause  delle  differenze  tra  fratelli  !  mediate  da  faLori  gene9ci  (correlazelazione  geno9po-­‐ambiente)  

Esperienze ambientali: condivise e non condivise

Correlazione genotipo-ambiente

Correlazione  geno9po-­‐ambiente:  ruolo  della  gene9ca  nell’esposizione  agli  ambien9  

Gli  “effeR”  del  geno9po  sull’ambiente  possono  essere  di  9po:  -­‐  PASSIVO  -­‐  EVOCATIVO  -­‐  ATTIVO  

Le  componen9  gene9che    dei  genitori  agiscono  sui  figli  sia  per  trasmissione  biologica...  

…sia  influenzando  alcuni  aspeR  dell’ambiente  in  cui  i  figli  crescono    

es:  genitori  più  intelligen9  

ambiente      più  s9molante  

EffeLo  passivo:  

Correlazione genotipo-ambiente

I  faLori  gene9ci  dei  bambini  agendo  sul  comportamento  influenzano  anche  

il  loro  ambiente  

un  bambino  che  nasce  più  irritabile  susciterà  nel  suo  ambiente  riposte  

meno  posi9ve  

effeLo  evoca9vo  

Correlazione genotipo-ambiente

EffeLo  evoca9vo:  

Più  tardi  la  sua  cos9tuzione  gene9ca  influenzerà  anche  la  scelta  degli  

ambien9  

la  scelta  del  gruppo  dei  compagni  nell’adolescenza    

effeLo  aRvo  

Correlazione genotipo-ambiente

EffeLo  aRvo:  

fenotipo bambino

genotipo bambino

genotipo genitori

ambiente bambino

Correlazione genotipo-ambiente

Correlazione genotipo-ambiente

Es.  abilità  musicale:    -­‐  se  abilità  musicale  è  ereditabile,  i  bambini  musicalmente  dota6  avranno  genitori  a  loro  volta  musicalmente  dota6  che  trasmeReranno  ai  loro  figli  sia  i  GENI  che  il  giusto  AMBIENTE  per  lo  sviluppo  dell’abilità  musicale  (correlazione  geno9po-­‐ambiente  di  9po  PASSIVO)  

-­‐  i  bambini  musicalmente  dota6  possono  venire  seleziona6  a  scuola  dando  loro  più  opportunità  (correlazione  geno9po-­‐ambiente  di  9po  EVOCATIVO)  

-­‐  i  bambini  musicalmente  dota6  possono  creare  i  propri  ambien6  musicali  selezionando  le  compagnie  o  creandosi  proprie  esperienze  musicali  (correlazione  geno9po-­‐ambiente  di  9po  ATTIVO)  

Correlazione genotipo-ambiente

Correlazione genotipo-ambiente

Metodi  per  inden9ficare  la  correlazione  geno9po-­‐ambiente:      1)  confronto  delle  correlazioni  tra  le  misure  ambientali  e  i  caraReri  nelle  famiglie  adoYve  e  non  adoYve  

Contributo  gene9co  alla  covariazione  tra  ambiente  familiare  e  caraReri  bambini  è  implicito  se  la  correlazione  è  maggiore  nelle  

famiglie  non  adoYve  rispeRo  a  quelle  adoYve  

Misura  dell’ambiente  familiare  

CaraRere  nel  bambino  

Misura  dell’ambiente  familiare  

CaraRere  nel  bambino  

Gene6ca  

Ambiente  

Ambiente  

Famiglie  non  adoYve  

Famiglie  adoYve  

Correlazione genotipo-ambiente

Metodi  per  inden9ficare  la  correlazione  geno9po-­‐ambiente:      1)  confronto  delle  correlazioni  tra  le  misure  ambientali  e  i  caraReri  nelle  famiglie  adoYve  e  non  adoYve  

EffeLo  PASSIVO  tra  GENOTIPO  e  AMBIENTE:  i  bambini  nelle  famiglie  non  adoYve  ereditano  passivamente  dai  loro  genitori  sia  i  

geni  che  l’ambiente  correla6  con  un  caraRere  

Misura  dell’ambiente  familiare  

CaraRere  nel  bambino  

Misura  dell’ambiente  familiare  

CaraRere  nel  bambino  

Gene6ca  

Ambiente  

Ambiente  

Famiglie  non  adoYve  

Famiglie  adoYve  

Correlazione genotipo-ambiente

Metodi  per  inden9ficare  la  correlazione  geno9po-­‐ambiente:      1)  confronto  delle  correlazioni  tra  le  misure  ambientali  e  i  caraReri  nelle  famiglie  adoYve  e  non  adoYve  

EffeLo  PASSIVO  tra  GENOTIPO  e  AMBIENTE:  i  bambini  nelle  famiglie  non  adoYve  ereditano  passivamente  dai  loro  genitori  sia  i  

geni  che  l’ambiente  correla6  con  un  caraRere  

effeR  EVOCATIVO  e  ATTIVO  non  possono  essere   iden9fica9  aLraverso   questo   metodo   in   quanto   si   considera   che   le  correlazioni   di   6po   evoca6vo   e   aYvo   operino   in   maniera  uguale  sui  bambini  adoYvi  e  sui  non  adoYvi  

Correlazione genotipo-ambiente

Metodi  per  inden9ficare  la  correlazione  geno9po-­‐ambiente      2)  i  caraReri  dei  genitori  possono  essere  u6lizza6  come  un  indice  del  geno6po  dei  bambini  adoRa6,  e  tale  indice  può  essere  correlato  con  qualsiasi  misura  dell’ambiente  nei  bambini  adoRa6  

correlazione  tra  caraReri  dei  genitori  biologici  e  ambiente  dei  loro  bambini  da6  in  adozione  suggerisce  che  la  misura  dell’ambiente  

rifleRe  caraReris6che  gene6camente  influenzate  dei  bambini  adoRa6  

CaraReri  biologici  nei  genitori  

Misura  dell’ambiente  nella  famiglia  adoYva  Gene6ca  

Correlazione genotipo-ambiente

Es.  COMPORTAMENTO  ANTISOCIALE  IN  ADOLESCENZA:    -­‐  il   rischio   gene6co   per   gli   adoRa6   era   indicato   dalle   tendenze  an6sociali  o  dall’abuso  di  droghe  dei  loro  genitori  biologici;  

-­‐  i   bambini   con   un   rischio   gene6co   avevano   genitori   adoYvi   che  erano   più   nega6vi   nei   loro   aReggiamen6   verso   i   figli   rispeRo   ai  genitori  adoYvi  dei  bambini  di  controllo  

-­‐  questo  effeRo  era  influenzato  da  comportamento  an6sociale  degli  adoRa6  

CaraReri  biologici  nei  genitori  

Misura  dell’ambiente  nella  famiglia  adoYva  Gene6ca  

Correlazione tra GENOTIPO e AMBIENTE di tipo EVOCATIVO e ATTIVO

Correlazione genotipo-ambiente

Ciò  non  significa  che  i  faRori  gene6ci  siano  più  importan6  di  quelli  ambientali  nel  determinare  i  percorsi  dello  sviluppo  individuale  

TuRavia  i  faRori  gene6ci  contribuiscono  alla  formazione  degli  ambien6  dell’individuo  nel  suo  sviluppo    

I fattori genetici operare in sinergia con i fattori ambientali ai fini degli effetti sullo sviluppo

Interazione genotipo-ambiente

I fattori genetici operare in sinergia con i fattori ambientali ai fini degli effetti sullo sviluppo (INTERAZIONE FRA FATTORI GENETICI E

FATTORI AMBIENTALI)

Interazione  geno9po-­‐ambiente:  rappresenta  la  sensibilità  gene9ca,  o  susceRbilità,  agli  

ambien9  

Interazione genotipo-ambiente

Es.  fenilchetonuria  (PKU)    ü  I  bambini  omozigo9  per  l’allele  PKU  non  possono  metabolizzare  

completamente  la  fenilalanina  !  i  prodoR  metabolici  della  fenilalanina  si  accumulano  a  livelli  tossici  e  danneggiano  il  cervello  in  via  di  sviluppo  

 ü  I  prodoR  metabolici  della  fenilalanina  non  hanno  effeR  sugli  altri  

bambini  in  quanto  la  fenilalanina  viene  metabolizzata  e  non  si  accumula  a  livelli  tossici  

ü  Una  dieta  povera  di  fenilalanina  ha  notevoli  effeR  posi9vi  sui  bambini  omozigo9  per  PKU,  ma  non  ha  alcun  effeLo  (ne  benefico  ne  dannoso)  sugli  altri  bambini  

Interazione genotipo-ambiente

Es.  fenilchetonuria  (PKU)    La  gene9ca  molecolare  ha  l’obieRvo  di  iden9ficare  questo  9po  di  

interazioni  tra  geno9po  e  ambiente      

 prevenzione  degli  effeR  nega9vi  delle  malaRe  gene9che  

Per  i  CARATTERI  COMPLESSI  (che  sono  influenza6  da  mol6  geni)  iden6ficare  l’interazione  tra  effeY  gene6ci  e  ambientali  è  più  

difficoltosa  rispeRo  alle  malaYe  causate  da  un  singolo  gene  (come  ad  esempio  la  PKU)  

La  capacità  cogni9va  generale:  studi  sui  raR  

Molte   ricerche   hanno   indagato   la   capacità   cogni9va   generale,   in   termini   di  processi   di   apprendimento   e   problem   solving,   in   specie   animali   diverse   dalla  nostra,  dimostrando  un  forte  contributo  della  gene9ca  in  tali  processi.    

Interazione genotipo-ambiente

La  capacità  cogni9va  generale:  studi  sui  raR  

Molte   ricerche   hanno   indagato   la   capacità   cogni9va   generale,   in   termini   di  processi   di   apprendimento   e   problem   solving,   in   specie   animali   diverse   dalla  nostra,  dimostrando  un  forte  contributo  della  gene9ca  in  tali  processi.    

Le  linee  selezionate  di  raY  “intelligen6”  e  “oRusi”  allevate  in  3  diversi  ambien6:    ü arricchito  

ü standard  

ü impoverito  

(Cooper,  Zubek,  1958)  

Interazione genotipo-ambiente

La  capacità  cogni9va  generale:  studi  sui  raR  

Molte   ricerche   hanno   indagato   la   capacità   cogni9va   generale,   in   termini   di  processi   di   apprendimento   e   problem   solving,   in   specie   animali   diverse   dalla  nostra,  dimostrando  un  forte  contributo  della  gene9ca  in  tali  processi.    

(Cooper,  Zubek,  1958)  

Interazione  tra  geno9po  e  ambiente  emergeva  negli  ambien9  arricchi9  e  impoveri9  

Risposta  differenziale  dei  diversi  geno9pi  ai  diversi  9pi  di  ambiente  

Interazione genotipo-ambiente

Interazione genotipo-ambiente COMPORTAMENTO  CRIMINALE:  percentuale  più  alta  nei  bambini  adoLa9  in  cui  genitori  sia  biologici  che  adoRvi  avevano  commesso  dei  crimini  !  condanne  infliLe  ai  genitori  adoRvi  portavano  all’aumento  delle  condanne  nei  loro  figli  adoRvi  specialmente  quando  i  genitori  biologici  avevano  subito  condanne.    DISTURBI  DELLA  CONDOTTA:  adolescen9  figli  adoRvi  con  rischio  gene9co  (genitori  biologici  caraLerizza9  da  personalità  an9sociale  o  abuso  di  droghe)  erano  più  soggeR  allo  stress  ambientale  della  famiglia  adoRva  (rischio  ambientale  cos9tuito  da  problemi  matrimoniali,  legali  o  psichiatrici).  I  figli  adoRvi  che  avevano  un  rischio  gene9co  basso  non  venivano  influenza9  dall’ambiente  familiare  adoRvo  stressante.       INTERAZIONE  tra  RISCHIO  GENETICO  (GENOTIPO)  e  AMBIENTE  

FAMILIARE  nello  sviluppo  di  comportamen9  an9sociali  

Interazione genotipo-ambiente STUDI  SUI  GEMELLI:  u9lizzano  feno9po  di  uno  dei  gemelli  per  come  indice  del  rischio  gene9co  dell’altro  gemello  !  Es.  gli  effeR  degli  even9  di  una  vita  stressante  sulla  depressione  sono  più  grandi  per  gli  individui  a  rischio  gene9co  per  la  depressione    DIATESI-­‐STRESS  nella  psicopatologia:  individui  a  rischio  gene9co  di  psicopatologia  (diatesi  o  predisposizione)  sono  par9colarmente  sensibili  agli  effeR  di  ambien9  stressan9  

I fattori genetici operare in sinergia con i fattori ambientali ai fini degli effetti sullo sviluppo (INTERAZIONE FRA FATTORI GENETICI E

FATTORI AMBIENTALI)

Processi  ambientali  

La  ricerca  sulle  influenze  ambientali  in  psicologia  è  stata  caraLerizzata  in  modo  diverso  ed  è  possibile  dis9nguere  3  fasi:        1)  influenze  generali  2)  influenze  di  faLori  specifici  3)  considerazione  dei  diversi  livelli,  delle  catene  di  reciproci  effeR    (Plomin,  1998)  

dimostrare   l’importanza   dell’ambiente   nel  corso   dello   sviluppo,   senza   tuLavia   cercare   di  valutare  in  modo  direLo  l’ambiente  prossimale  dei  bambini    à  analisi  di  componen6  anonime  della  varianza  in  assenza  di  una  misurazione  direRa  dell’ambiente.  Es.  studi  condoY  su  bambini    provenien6  da  gruppi  socio-­‐demografici  o  culturali  diversi.  

Influenze  generali  

l’attenzione si è rivolta a specifici effetti dell’ambiente in grado di influenzare lo sviluppo del bambino Es. lo studio della qualità delle cure materne

Influenze  specifiche  

Considerazione  dei  diversi  livelli  

l’attenzione degli studiosi si è rivolta alla complessità dei processi attraverso cui l’ambiente viene tradotto nello sviluppo Es. teoria di Brofenbrenner

MACROSISTEMA  Contesto  culturale,  valori,  credenze  

ESOSISTEMA  Contesto  

socioeconomico,  is6tuzioni      

MESOSISTEMA  

PERSONA  CONTESTO  BIOLOGICO  

MICROSISTEMA  Famiglia,  scuola,  gruppo  pari  

Bronfenbrenner,  Teoria  bioecologica  (adaRato  da  Boyd  e  Bee,  2006)  

Teoria  bioecologica  (Bronfenbrenner)  

!  La  persona  nelle  sue  dimensioni  influenzate  biologicamente    assume    nuovo    e  maggiore    rilievo  nelle  relazioni  con  i  contes6  ambientali  

!  Si  accentuano    le  caraReris6che  di  sistema  complesso  nelle  relazioni  fra  i  diversi    contes6  

ambientali  

Teoria  bioecologica  (Bronfenbrenner)  

MODELLO  CRONOSISTEMICO  “Il  tempo  non  appare    meramente  come  un  aRributo  dell’essere  umano,  ma  anche    come  una  proprietà  

dell’ambiente”  (Bronfenbrenner,  1998)  

(t-­‐p)  =  la  durata  del  periodo  in  cui  hanno  operato  congiuntamente  i  faLori  personali  (P)  e  ambientali  (A)  

(t)=  tempo  in  cui  viene  osservato  un  risultato  dello  sviluppo  (S)  

S(t)=f(t-p)(PA)(t-p)

Teoria  bioecologica  (Bronfenbrenner)  

MODELLO  CRONOSISTEMICO  “Il  tempo  non  appare    meramente  come  un  aRributo  dell’essere  umano,  ma  anche    come  una  proprietà  

dell’ambiente”  (Bronfenbrenner,  1998)  

S(t)=f(t-p)(PA)(t-p)

Il  processo  che  porta  a  S  non  è  istantaneo,  ma  si  svolge  nel  tempo  

f(t-­‐p)  significa  che:  

Il  peso  rela9vo  delle  due  variabili  P  e  A  può  cambiare  lungo  lo  sviluppo  

Teoria  bioecologica  (Bronfenbrenner)  

Al    modello   cronosistemico   di   Bronfenbrenner     e   alla  teoria   bioecologica     si   possono   collegare     sviluppi   più  recen6   del   dibaYto       teorico   sulle   relazioni   fra   faLori  individuali  e    contes9  ambientali  

il  modello  cronosistemico  dei  rappor6    fra  individuo  e  ambiente  e  il  successivo  sviluppo  della  teoria  bioecologica  

+  il    sistema  e  la  caraRerizzazione    dei    livelli  di  contes6  ambientali    interdipenden6  nella  dimensione  della  ecologia    psicologica  

Teoria  bioecologica  (Bronfenbrenner)  

MODELLO   diatesi-­‐stress   (Monroe   e   Simons,   1991;  Zuckerman,  1999;  Dodge  e  RuLer,  2009)    Alcuni   soggeR,   a   causa   di   specifiche   vulnerabilità  individuali,   sono    più    sensibili  a  condizioni  ambientali  avverse,   (relazione   con   un   genitore   maltraLante   o  trascurante,   piuLosto   che  ad  even9  di   vita   trauma9ci,  con  possibili  esi9  di  sviluppo  a  rischio  o  maladaRvi)  

Esempio…  

Teoria  bioecologica  (Bronfenbrenner)  

Esempio…  

MODELLO   diatesi-­‐stress   (Monroe   e   Simons,   1991;  Zuckerman,  1999;  Dodge  e  RuLer,  2009)    Al   contrario   altri,   pur   in   presenza   di   condizioni  ambientali   sfavorevoli,  mostrerebbero   resilienza,   ossia  riuscirebbero   con   più   successo   a   resistere   ai   faLori  nega9vi   incontra9   nel   corso   del   loro   sviluppo  mantenendo   adegua9   livelli   di   funzionamento   e   di  rela9vo  benessere  (Masten  e  Obradović,  2006,  CiccheR  e  Rogosch,  2012)  

Studiare  i  processi  psicologici    in  diversi  contes9  

Il  metodo  della  ricerca  ecologica  

Centralità  del  conceLo    di  validità  ecologica  

1  

2  

Indagare  non  solo  se  ma  anche  come  i  processi  studia9  si  

modificano  in  contes9  diversi  

Il  metodo  della  ricerca  ecologica  

Modificabilità  dei  processi  in  contes9  diversi    

2  

Il  ricercatore  deve  avere  informazioni  sul  come  i  soggeR  studia9  percepiscono    la  situazione  in  cui  sono  osserva9    o  partecipano  a  un  esperimento  

3  

Il  metodo  della  ricerca  ecologica  

Raccogliere  da9  sui  soggeR  u9lizzando    molteplici  pun9  di  vista  

4  

persone  che  hanno  differen9  competenze  e  ruoli  nei  confron9    di  soggeR,  e  possono  osservarli    

in  contes9  diversi  

Il  metodo  della  ricerca  ecologica  

Implicazioni  ed  esempi  

Importanza  di  usare  osservazioni  e  da9    

di  più  operatori  che  hanno    angolature  professionali  

diverse  

Il  metodo  della  ricerca  ecologica  

che vengono studiati

Coinvolgere attivamente nelle indagini e nelle osservazioni non solo specialisti, ma operatori

che hanno un’esperienza quotidiana dei contesti e dei soggetti

Implicazioni  ed  esempi  

Il  metodo  della  ricerca  ecologica