Le attività di ISPRA sull’adattamento ai cambiamenti climatici: dal nazionale al locale

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Le attività di ISPRA Le attività di ISPRA sull’adattamento ai cambiamenti sull’adattamento ai cambiamenti climatici: dal nazionale al locale climatici: dal nazionale al locale Ing. D. Gaudioso Dott. ssa F. Giordano Servizio AMB-MPA (Monitoraggio e Prevenzione degli impatti in Atmosfera) Arch. P. Franchini Dott. ssa S. Viti, Dott. ssa I. Leoni Servizio AMB-RAS (Reporting ambientale e strumenti per la sostenibilità) Roma, 26 Gennaio 2012 Facoltà di Architettura, Università degli Studi di Roma Tre Workshop “Per un contributo alla Strategia Nazionale di Adattamento al Cambiamento ClimaticoDott. A. Capriolo Dott. ssa R. Mascolo Servizio AMB-RAS (Reporting ambientale e strumenti per la sostenibilità)

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Roma, 26 Gennaio 2012 Facoltà di Architettura, Università degli Studi di Roma Tre Workshop “ Per un contributo alla Strategia Nazionale di Adattamento al Cambiamento Climatico ”. Le attività di ISPRA sull’adattamento ai cambiamenti climatici: dal nazionale al locale. Ing. D. Gaudioso - PowerPoint PPT Presentation

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Le attività di ISPRA sull’adattamento ai cambiamenti Le attività di ISPRA sull’adattamento ai cambiamenti climatici: dal nazionale al localeclimatici: dal nazionale al locale

Ing. D. Gaudioso Dott. ssa F. Giordano

Servizio AMB-MPA(Monitoraggio e Prevenzione degli

impatti in Atmosfera)

Arch. P. Franchini Dott. ssa S. Viti, Dott. ssa I. Leoni

Servizio AMB-RAS(Reporting ambientale e strumenti

per la sostenibilità)

Roma, 26 Gennaio 2012Facoltà di Architettura, Università degli Studi di Roma Tre

Workshop “Per un contributo alla Strategia Nazionale di Adattamento al Cambiamento Climatico”

Dott. A. Capriolo Dott. ssa R. Mascolo

Servizio AMB-RAS(Reporting ambientale e

strumenti per la sostenibilità)

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Nel 2007 l’APAT è stata chiamata dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ad organizzare, in collaborazione con il Sistema delle Agenzie Ambientali, la Conferenza Nazionale sui Cambiamenti ClimaticiConferenza Nazionale sui Cambiamenti Climatici

con l’OBIETTIVOOBIETTIVO di:

La Conferenza Nazionale sui Cambiamenti Climatici2007

analizzare sia sul piano tecnico-scientifico, sia su quello economico e sociale, la vulnerabilità del territorio ai cambiamenti climaticivulnerabilità del territorio ai cambiamenti climatici e di creare i presupposti per la definizione di un Piano nazionale di Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climaticiadattamento ai cambiamenti climatici.

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La Conferenza Nazionale sui Cambiamenti Climatici2007

1) Le PRIME 13 AZIONIPRIME 13 AZIONI per l’adattamento sostenibile:

• Ricerca e conoscenza delle maggiori criticità• Risparmio energetico • Nuove forme di consumo compatibile• Risorse idriche • Agricoltura • Coste• Eventi estremi• Risorse marine• Turismo• Salute• Sistema di early warning meteoclimatico • Partecipazione cittadini• Incentivi ambientali per il lavoro e le imprese

2) MANIFESTO PER IL CLIMAMANIFESTO PER IL CLIMA Un new deal per l’adattamento sostenibile e la sicurezza ambientale• sviluppare politiche concrete di mitigazione e coordinarle con quelle di adattamento

• definire un Piano Nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici e strategie e piani ai diversi livelli territoriali

• promuovere iniziative per assistere i paesi in via di sviluppo

• monitorare i progressi con cadenza regolare attraverso la Conferenza Nazionale sull’adattamento ai cambiamenti climatici

APAT: funzioni di Centro di competenza sugli impatti e sull’adattamento ai cambiamenti Centro di competenza sugli impatti e sull’adattamento ai cambiamenti climaticiclimatici, a supporto dell’Amministrazione centrale dello Stato e di tutte le Amministrazioni regionali e locali per le attività relative a questa tematica.

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• KomPassKomPass supporta il Ministero Federale dell'Ambiente riassumendo e valutando i risultati dei progetti di ricerca e di sviluppo di concetti per il processo di adattamento nazionale.

• Inoltre, KomPass rende facilmente accessibili al pubblico le conoscenze conoscenze disponibili sugli impatti e sull’adattamentodisponibili sugli impatti e sull’adattamento, sviluppando la propria piattaforma internet in un meccanismo di clearinghouse nazionale. Il sito www.anpassung.net viene costantemente arricchito di nuove funzionalità per fornire supporto ai comuni, alle aziende e alle organizzazioni.

• Gli strumenti sviluppati più di recente sono un database delle misure di database delle misure di adattamentoadattamento già attuate e il sistema di supporto decisionale "Klimalotse”.

Il centro di competenza sull’adattamento dell’Agenzia Federale Tedesca per la Protezione dell’Ambiente

KomPass Kompetenzzentrum Klimafolgen und Anpassung

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Strategie di adattamento nazionali nell’UE (1)Stato Membro Strategia adottata Studi su impatti, vulnerabilità e adattamento

Austria StartClim reports (2003-2009); Anpassungsstudie

Belgio 2010 Sustainable Spatial Development (SSD)

Bulgaria Second National Action Plan on Climate Change 2005-2008

Cipro

Danimarca 2008 The Danish Climate Adaptation Strategy

Estonia ASTRA

Finlandia 2005 FINADAPT

Francia 2006 (S), 2011 (P) Gestion et impacts du changement climatique (GICC)

Germania 2008 KomPass; Klimazwei; KLIMZUG

Grecia Ministry of Environment & Athens Academy

Irlanda ERTDI; CCRP; National Climate Change Strategy

Italia

Lettonia ASTRA

Lituania ASTRA

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Strategie di adattamento nazionali nell’UE (2)Stato Membro Strategia adottata Studi su impatti, vulnerabilità e adattamento

Lussemburgo

Malta Global Environment Facility (GEF)

Norvegia 2008 Noradapt, Norklima

Paesi Bassi 2008 The Delta Programme, National Programme for Spatial Adaptation to Climate Change (ARK), CcSP, Knowledge for Climate

Polonia

Portogallo 2010 SIAM

Regno Unito 2008 UK National Risk Assessment + UKCIP studies

Repubblica Ceca National Programme to Abate the CC Impacts in the Czech Republic

Romania National Strategy and National Action Plan on Climate Change 2005-2007

Slovacchia ADA Project

Slovenia

Spagna 2006 ECCE + Impacts on coastlines

Svezia 2009 SWECLIM; SWECIA; CLIMATOOLS

Ungheria 2008 VAHAVA

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Le strategie di adattamento in Europa

Source: Europe adapts to climate change - Comparing National Adaptation Strategies (PEER, 2009).

Libro BiancoLibro Bianco: “Incentivare l’ulteriore sviluppo

di strategie di adattamento nazionale e

regionali per valutare la possibilità di renderle

obbligatorie a partire dal 2012”.

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Le attività con l’Agenzia Europea per l’Ambiente

NATIONAL REFERENCE CENTERS (NRCs)NATIONAL REFERENCE CENTERS (NRCs) nell’ambito della rete EIONETEIONET dell’Agenzia Europea per l’Ambiente per la tematica:

IMPATTI DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI, IMPATTI DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI, VULNERABILITA’ E ADATTAMENTOVULNERABILITA’ E ADATTAMENTO

Dal 2007

1. Review, commenti e contributo a prodotti/attività dell’AEA:- indicatoriindicatori di impatto dei cambiamenti climatici;- sviluppo del Clearinghouse MechanismClearinghouse Mechanism su impatti dei cambiamenti impatti dei cambiamenti

climatici, climatici, vulnerabilità e adattamentovulnerabilità e adattamento;- valutazionivalutazioni in tema di adattamento ai cambiamenti climatici (i.e. SOER 2010)- buone pratichebuone pratiche nelle politiche di adattamento in Europa

2. Partecipazione a incontri, workshop e gruppi di lavoro.

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Le attività nell’ambito della rete delle Agenzie Ambientali Europee2007

GRUPPO DI INTERESSEGRUPPO DI INTERESSE delle Agenzie Europee per l’Ambiente sull’

ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICIADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI

1. Preparazione di documentidocumenti condivisi a supporto delle attività di EC e EEA;

2. Supporto alla predisposizione ed allo sviluppo del Clearinghouse Clearinghouse MechanismMechanism su impatti dei cambiamenti climatici, vulnerabilità ed adattamento;

3. Gruppo di discussione su indicatoriindicatori di vulnerabilità, impatto ed adattamento; scambio di esperienze ed informazioni sulle iniziative iniziative nazionalinazionali (i.e. strategie, piani, politiche, ecc.);

Dal 2007

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Il Ruolo di ISPRA

• Assicurare la predisposizione ed il continuo aggiornamento delle basi conoscitive necessarie alla preparazione di una Strategia/Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (Es.: messa a sistema di un opportuno set di indicatori per il monitoraggio degli impatti e della vulnerabilità);

Sulla base del modello di riferimento del Centro KomPass dell’Agenzia Federale TedescaCentro KomPass dell’Agenzia Federale Tedesca:

• Supportare il MATTM nella fase di definizione del contesto istituzionale relativo all’adattamento e di messa a punto della Strategia e del Piano di adattamento nazionali;

• Accelerare i processi di programmazione e attuazione delle iniziative di adattamento, attraverso la corretta ed efficace predisposizione delle informazioni sui cambiamenti climatici, sugli impatti e sulle possibili opzioni di adattamento alle diverse scale territoriali;

• Assicurare, attraverso un idoneo set di indicatori, il continuo monitoraggio dei progressi compiuti nella programmazione e attuazione degli interventi, e la predisposizione periodica (3-5 anni) di un progress report sull’argomento.

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Indicatori, banche dati, reporting

SCIA SCIA Sistema nazionale per la raccolta, l’elaborazione e la diffusione di dati climatologici di Sistema nazionale per la raccolta, l’elaborazione e la diffusione di dati climatologici di interesse ambientale interesse ambientale

Elaborazione e rappresentazione di gruppi di indicatori climatologiciindicatori climatologici, derivati dalle serie temporali delle variabili misurate da diverse reti di osservazione meteorologica e utili alla rappresentazione dello stato del climastato del clima e della sua evoluzionesua evoluzione.

ANNUARIO DEI DATI AMBIENTALIANNUARIO DEI DATI AMBIENTALITra gli indicatori dell’Annuario sono già numerosi quelli che rivestono particolare interesse per la valutazione della vulnerabilitàvulnerabilità e degli impatti impatti dei cambiamenti climaticidei cambiamenti climatici.

ALCUNI TEMI:ALCUNI TEMI:- ClimaClima- CosteCoste- Evoluzione fisica e biologica dei suoliEvoluzione fisica e biologica dei suoli- Rischio geologico-idraulicoRischio geologico-idraulico

- Stato fisico del mareStato fisico del mare- ForesteForeste- Ambiente e saluteAmbiente e salute- EnergiaEnergia

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TEMATICHE IN PRIMO PIANO.TEMATICHE IN PRIMO PIANO. Lettura ragionata degli indicatori dell’Annuario relativi a problematiche ambientali prioritarie (i.e. Cambiamenti climaticiCambiamenti climatici).

Indicatori, banche dati, reporting

RAPPORTI.RAPPORTI.““Gli indicatori del clima in Italia” Gli indicatori del clima in Italia” (ANNUALE)(ANNUALE)Illustra l’andamento dei principali indicatori climaticiindicatori climatici derivati dal Sistema SCIA, realizzato dall’ISPRA in collaborazione e con i dati degli organismi titolari di molte delle principali reti osservative presenti sul territorio nazionale.

““L’adattamento ai cambiamenti climatici: strategie e piani in EuropaL’adattamento ai cambiamenti climatici: strategie e piani in Europa””.Le più significative iniziative intraprese dai paesi europei a confrontopaesi europei a confronto al fine di tracciare un percorso che possa fornire elementi utili per la definizione di politiche, strategie e piani di adattamento ai cambiamenti climatici.

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Dal 2010 Le attività a livello locale

Progetto Life ACT – Adapting to climate change in Time [Gen 2010 – Nov 2012]

OBIETTIVOOBIETTIVO: predisposizione di “PIANI DI ADATTAMENTO LOCALEPIANI DI ADATTAMENTO LOCALE” finalizzati a limitare gli impatti dei cambiamenti climatici ed a ridurre la vulnerabilità del territorio di tre municipalità (AnconaAncona, PatrassoPatrasso, BullasBullas).

Comune di Ancona (IT)

Comune di Bullas (SP)

Comune di Patrasso (GR)

Forum dell’Adriatico e dello Ionio

ISPRA

LIFE08 ENV/IT/436

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Dal 2010

ISPRA: ISPRA: Supporto tecnico-scientifico alle tre amministrazioni localiSupporto tecnico-scientifico alle tre amministrazioni locali

• Review dello stato dell’artestato dell’arte sull’adattamento in Europa;• Definizione dello scenario climaticoscenario climatico di riferimento per il bacino del Mediterraneo;• DownscalingDownscaling statistico statistico delle serie temporali di temperatura;• Attività di capacity buildingcapacity building attraverso l’organizzazione di workshop tematici;• Coordinamento metodologico delle attività di valutazione degli impattivalutazione degli impatti locali;• Definizione di una Road MapRoad Map per la definizione delle strategie di adattamento locale;

LINEE GUIDA LINEE GUIDA per la definizione deiper la definizione dei PIANI DI ADATTAMENTO LOCALE PIANI DI ADATTAMENTO LOCALE(Luglio 2012)(Luglio 2012)

Le attività a livello locale

LIFE08 ENV/IT/436

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Le attività a livello locale

Il Progetto GELSO mette a disposizione delle Pubbliche Amministrazioni, delle associazioni ambientaliste, dei tecnici, dei consulenti ambientali, dei cittadini, ecc. una

BANCA DATI SULLE BUONE PRATICHE PER LA SOSTENIBILITA’ LOCALEBANCA DATI SULLE BUONE PRATICHE PER LA SOSTENIBILITA’ LOCALE

come strumento di conoscenza e diffusione delle informazionistrumento di conoscenza e diffusione delle informazioni, utile al lavoro di tutti coloro che siano interessati a quanto di innovativo si sta realizzando nel campo dello sviluppo sostenibile a livello localesviluppo sostenibile a livello locale. Il sito, il cui cuore è la banca dati vera e propria, contiene:- Pagine di informazione generale - Approfondimenti sulle principali tematiche di sostenibilità locale- Una accurata sezione dedicata ai link relativi ai temi trattati

GELSO è inserito nel Rapporto Nazionale sull’attuazione della Convenzione di Aarhus Convenzione di Aarhus , 1° e 2° aggiornamento del MATTM

IL PROGETTO GELSO – Gestione Locale per la Sostenibilità ambientaleIL PROGETTO GELSO – Gestione Locale per la Sostenibilità ambientalehttp://www.sinanet.isprambiente.it/it/gelso

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Le attività a livello localeHome page del sitoHome page del sito

GELSO è inserito nel Sistema Informativo Nazionale AmbientaleSistema Informativo Nazionale Ambientale (SINAnet) ed è consultabile dal sito WEB dell’ISPRA http://www.isprambiente.it/site/it-IT/Banche_dati.

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La Banca Dati - CollaborazioniLa Banca Dati - Collaborazioni

Nell’attuazione del Progetto GELSO si sono attivate collaborazioni con:• Associazione Nazionale Coordinamento Agende 21 ItalianeAssociazione Nazionale Coordinamento Agende 21 Italiane

Convenzione 2007-2008 “Analisi e sviluppo di tematiche relative alla sostenibilità e

agli strumenti di governance locale mediante l’acquisizione e l’elaborazione di dati

relativi ad esperienze nazionali ed internazionali” • Federparchi Federparchi (buone pratiche nelle aree protette)• Assessorati all’ambiente provinciali e comunali delle principali città italiane Assessorati all’ambiente provinciali e comunali delle principali città italiane (Rapporto

sulla Qualità dell’ambiente urbano 2004-2005-2006-2007-2008-2009-2010 e Focus

sulle buone pratiche ambientali 2009) • Agenzie Ambientali Agenzie Ambientali (Protocollo d’Intesa per promuovere e sostenere un’azione

conoscitiva relativamente all’ambiente Urbano e Metropolitano)• INEAINEA (Istituto Nazionale di Economia Agraria) Rete Rurale Nazionale 2007-2013

Le attività a livello locale

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Il monitoraggio delle buone pratiche Il monitoraggio delle buone pratiche GELSO ha avviato il monitoraggio delle buone pratiche censite, per rispondere all’esigenza delle Amministrazioni di ottenere informazioni sull’attuazione delle politiche di sostenibilità e soprattutto sui risultati raggiunti e le criticità riscontrate.I primi risultati sono consultabili sul sito secondo le modalità illustrate nella homepage. La SCHEDA DI MONITORAGGIO SCHEDA DI MONITORAGGIO propone un’analisi delle modalità di attuazione dei progetti mediante un’articolata serie di domande a risposta aperta, specificate da altre a risposta multipla.

La scheda è articolata nelle sezioni:• Risultati del progetto Risultati del progetto (in campo ambientale, economico e sociale),• Modalità di realizzazione Modalità di realizzazione (creazione di partnership e collaborazioni, promozione dell’informazione e della partecipazione dei destinatari e della comunità locale, formazione delle unità operative, influenza su altre politiche e sviluppi futuri),• CriticitàCriticità• Trasferimento dell’esperienzaTrasferimento dell’esperienzaPer questa attività GELSO è stato inserito tra i Sistemi di monitoraggio locale nel Rapporto italiano (approvato il 15/06/07 dal Consiglio dei Ministri e trasmesso alla Commissione Europea) sull’attuazione della “Strategia europea per lo sviluppo Sostenibile”.

Le attività a livello locale

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Tematiche in primo piano nel progetto GELSOTematiche in primo piano nel progetto GELSO RASSEGNA DEGLI STRUMENTI DI SOSTENIBILITA’ PER GLI ENTI LOCALIRASSEGNA DEGLI STRUMENTI DI SOSTENIBILITA’ PER GLI ENTI LOCALI http://www.sinanet.isprambiente.it/it/gelso/strumentisost

BUONE PRATICHE PER LA MITIGAZIONE E L'ADATTAMENTO CAMBIAMENTI CLIMATICIBUONE PRATICHE PER LA MITIGAZIONE E L'ADATTAMENTO CAMBIAMENTI CLIMATICI http://www.sinanet.isprambiente.it/it/gelso/cambiamenti-climatici BUONE PRATICHE PER IL PAESAGGIOBUONE PRATICHE PER IL PAESAGGIO (Convenzione Europea) http://www.sinanet.isprambiente.it/it/gelso/buone-pratiche-paesaggio

BUONE PRATICHE PER ILTURISMO SOSTENIBILE BUONE PRATICHE PER ILTURISMO SOSTENIBILE http://www.sinanet.isprambiente.it/it/gelso/buone-pratiche-turismo-sostenibile

BUONE PRATICHE NELLE AREE PROTETTEBUONE PRATICHE NELLE AREE PROTETTE http://www.sinanet.isprambiente.it/it/gelso/buone-pratiche-aree-protette

Le attività a livello locale

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Buone pratiche per la mitigazione e l'adattamento ai Buone pratiche per la mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climaticicambiamenti climatici

La banca dati GELSO ha avviato una SURVEY TEMATICASURVEY TEMATICA per approfondire le attività che si svolgono a livello locale su questo tema, che ha carattere trasversale e attraversa tutti i “settori di intervento” in cui è articolata la banca dati.

PERIODOPERIODO: tra l’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto ed oggi, a testimonianza della molteplicità di esperienze avviate nel nostro paese, dalle amministrazioni locali ma anche da scuole, università ecc.

NUMERO DI BUONE PRATICHENUMERO DI BUONE PRATICHE: Fino ad oggi sono state raccolte circa 100circa 100 buone pratiche rivolte soprattutto alla mitigazione dei cambiamenti climaticimitigazione dei cambiamenti climatici, presentate sul sito all’interno di una sezione dedicata contenente pagine di approfondimento sulle attività delle amministrazioni locali per la lotta ai cambiamenti climatici.

http://www.sinanet.isprambiente.it/it/gelso/cambiamenti-climatici

Le attività a livello locale

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Le buone pratiche raccolteLe buone pratiche raccolte

SETTORISETTORI: La maggior parte dei progetti inseriti nella banca dati GELSO riguarda il settore dell’ENERGIAENERGIA, attraverso obblighi ed incentivi per le fonti rinnovabili ed il risparmio energetico ed attraverso interventi diretti, ad es. sull’illuminazione pubblica.

Un peso rilevante hanno anche i progetti nel campo dell’EDILIZIA ED EDILIZIA ED URBANISTICAURBANISTICA, che si sono occupati del retrofitting del patrimonio edilizio comunale e di quello degli enti di edilizia sociale.

Rilevanti sono naturalmente anche i progetti nel settore della MOBILITA’MOBILITA’, con interventi di pianificazione del trasporto merci, campagne informative a sostegno della mobilità alternativa, riconversione del parco auto comunale.

Le attività a livello locale

Le buone pratiche raccolte sono inserite nella banca dati e possono essere consultate attraverso la maschera di ricerca usando le parole chiave “riduzione delle emissioni di gas riduzione delle emissioni di gas serraserra” e “adattamento ai cambiamenti climaticiadattamento ai cambiamenti climatici”.

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GELSO diffusioneGELSO diffusionePresentazione a convegni , seminari, workshop:Presentazione a convegni , seminari, workshop:• 2010 Accademia Nazionale dei Lincei – XXVIII Giornata dell’ambiente presentazione poster “La tematica energia

nel progetto GELSO” nel convegno “Energia e Ecologia: un peso o un’opportunità per l’economia?”• 2010 Università di Salerno – Corso di laurea in Scienze Ambientali• 2009 Convegno “Un nuovo Patto per lo sviluppo sostenibile del sistema urbano udinese”. Udine • 2008 FORUM P.A.ROMA Officina P.A.-APAT “Presentazione Prpgetto GELSO”• 2008 Incontro “Gelso: strumento per la rete delle Agenzie Ambientali e delle comunità sostenibili” curato dal Sistema

Nazionale delle Agenzie In occasione dell’ Assemblea del Coordinamento delle Agende 21 Locali - Rimini• 2008 Seminario “Il clima delle città” organizzato dal GdL “Città sostenibili” del Coordinamento Agende 21 locali

Italiane - Firenze• 2007 Workshop “Aalborg Commitments e Protocollo di Kyoto” ECOMONDO - Rimini• 2007 Settimana Europea del Turismo , 5° sessione “Turismo & Sostenibilità” - Oristano • 2006 Convegno “Attivare la strategia europea sull’ambiente urbano” SEP Eco-technologies exhibition - Padova• 2004 Tavola rotonda “Costruire una consapevolezza sullo sviluppo sostenibile. Percorsi e metodi”. ECO AMBIENTE -

Laigueglia• 2004 Convegno “Certificare il territorio. Agende 21 e sistemi di gestione ambientale per enti locali, parchi ed aree

territoriali.” SEP Eco-technologies Exhibition - Padova• 2003 Settima Conferenza Nazionale delle Agenzie Ambientali - Milano• 2002 Convegno “Ambiente nel quotidiano: buone prassi, sviluppo sostenibile e qualità della vita”. ECO AMBIENTE –

Laigueglia

2007 Quinta Conferenza Europea delle Città Sostenibili Sevilla 2007. SIVIGLIA Presentazione della banca dati GELSO presso lo stand APAT tramite illustrazione e distribuzione di materiale appositamente predisposto.

Le attività a livello locale

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ConclusioniConclusioni

La caratteristica del Progetto GELSO è la capacità di adeguarsi alle esigenze dei adeguarsi alle esigenze dei fruitorifruitori, visto il carattere tipicamente “dinamico” del concetto di sostenibilità che implica la necessità di aggiornare periodicamente gli strumenti disponibili per la sua attuazione.

Le attività a livello locale

Per questo motivo elemento indispensabile è la continua collaborazionecontinua collaborazione di quanti operano nel campo dello sviluppo sostenibile e che ritengono utile mettere a disposizione di tutti il loro lavoro e le loro esperienze.